NEXPO - la nuova Expo - Dieci città per un'esposizione nazionale (titolo di lavoro)

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Progetto di massima «Expo delle città»

NEXPO – la nuova Expo
 Dieci città per un’esposizione nazionale
 (titolo di lavoro)
Prefazione                                                          3

1. Visione d’insieme
  In sintesi                                                          4
  Fondamenti, obiettivi, procedure e stato del progetto di massima    8

2. Il corso degli eventi
  Che cosa sono le esposizioni nazionali e perché esistono            10
  È la fine?                                                          10
  Rete della città – il salvataggio?                                  11
  Obiettivo e percorso                                                12
  Ex post                                                             12

3. Idea
  NEXPO – la nuova Expo                                               14
  Valori ed evoluzioni                                                14
  Potenzialità e libertà d‘azione                                     15
  Gioco di società                                                    16
  Approfondiamo: perché un gioco di società?                          16

4. Attori
  Iniziativa delle città – per tutti                                  18
  Produttori/trici, consumatori/trici – prosumatori/trici             18
  Community Building e res publica                                    18
  Ampliare le cerchie: 10 < 100 < 1000                                19
  Thinktank e gruppi di gioco                                         19

5. Le regole del gioco
  Obiettivo20
  Regole     21
  Campo      21
  Programma  22
  Vantaggio  23

6. Governance
  Le 4 fasi in sintesi                                                24
  Fase di lancio                                                      25

7. Prospettive                                                        26

8. Ringraziamenti                                                     27

  Appendice
  Memorandum del gruppo d’interessi (novembre 2016)
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Prefazione
Le dieci città più grandi della Svizzera hanno messo in pratica la loro idea di un‘espo­
sizione nazionale collettiva in un progetto di massima. NEXPO – come nuova
­esposizione nazionale – collega la città, l‘agglomerato urbano e la campagna, unisce
 la nazione attraverso generazioni e regioni e dà un impulso duraturo al senso
 ­comune della Svizzera di domani.

I rappresentanti di Basilea, Berna, Bienne, Ginevra, Losanna, Lugano, Lucerna,
San Gallo, Winterthur e Zurigo sono convinti che un‘esposizione di questo tipo, che
si estende su tutto il territorio nazionale, abbia un grande potenziale e permetta
alla tradizione delle esposizioni nazionali di avere un futuro concreto.

Ecco perché, hanno deciso di proseguire i progetti avviati. Durante la fase di lancio
negli anni 2018 e 2019 occorre portare avanti i preparativi, mettere in pratica idee
e progetti iniziali e acquisire nuovi partner.

Il gruppo d’interessi «Dieci città per un‘esposizione nazionale»
Berna, febbraio 2018
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1. Visione d’insieme
  In sintesi

  Che cos‘è NEXPO?
  NEXPO (titolo di lavoro) è la nuova Expo. Rinnova le possibilità del formato tradizio­
  nale dell’esposizione nazionale svizzera e trasforma il progetto generazionale
  ­culturale in un’Expo per il futuro. Si tratta di un’iniziativa collettiva delle dieci città più
   grandi della Svizzera (Basilea, Berna, Bienne, Ginevra, Losanna, Lugano, Lucerna,
   San Gallo, Winterthur, Zurigo), che si sono unite per formare un gruppo d’interessi (GI).

  NEXPO si interroga sui valori di una società che segue i mutamenti del tempo,
  ­ricercando punti di riferimento esistenti e nuovi per la Svizzera di domani. Collega le
   aree mentali e reali della città, dell’agglomerato urbano e della campagna e sviluppa
   una cartografia delle potenzialità e degli spazi liberi della Svizzera. Progetta un
   ­territorio immaginario.

  Tutti coloro che partecipano a questo processo di lunga data instaurano un rapporto
  profondo e attivo con la Svizzera in cui viviamo e vivremo, con la sua molteplicità
  e le sue risorse in relazione al mondo. NEXPO consolida e mette in rete il paese e la
  sua popolazione.

  Qual è la novità?
  NEXPO percorre strade completamente nuove. Si tratta di un’iniziativa collettiva, la
  cui idea centrale si basa sul principio del pensiero e della partecipazione attiva.
  Come un gioco, segue un processo dinamico che non può essere focalizzato su un
  momento, ma richiede e si configura in un periodo di tempo più lungo. NEXPO
  è organizzata come una rete decentralizzata e un movimento con numerose tappe e
  luoghi di incontro.

  Questo progetto non propone quindi un’esposizione classica su un’area prestabilita
  e delimitata, ma si realizza in tutta la Svizzera. Questo significa che NEXPO è in
  ­controtendenza rispetto a tutte le precedenti esposizioni nazionali, che si sono svolte
   in un unico luogo e in un periodo di tempo ristretto.

  Qual è l’obiettivo di NEXPO?
  NEXPO riunisce le persone attraverso le generazioni e contribuisce a rafforzare
  ­l’identità nazionale e la coesione. Offre alla popolazione l’opportunità di occuparsi
   attivamente delle risorse del paese e, in particolare, dovrebbe fungere da terreno
   fertile per i sogni e per le idee dei giovani. La missione di NEXPO è avviare un
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­ ovimento culturale, presentare idee innovative suscitando maggiore interesse in
m
un gruppo di persone più vasto. Come palcoscenico di prova per idee e utopie,
NEXPO offre un’occasione unica per contribuire a plasmare il paese al di fuori della
normale corrente politica, economica, scientifica e culturale, per sviluppare nuove
e memorabili immagini della Svizzera, per convincersi dei propri valori e dare un
­futuro al cambiamento.

Come progetto decisamente culturale, NEXPO intende contribuire a far sì che la
Svizzera venga percepita, sia dalla sua popolazione che a livello internazionale, come
un paese esemplare per la sua apertura e competenza nel confrontarsi con valori,
risorse e cambiamenti.

Che cosa fa NEXPO?
NEXPO sviluppa il suo potenziale in modo ludico. Nel gioco si possono scomporre le
strutture, mettere in discussione i modelli di lavoro e i codici sociali e promuovere
l’innovazione. Un gioco consente esperimenti, è poetico e ricco di emozioni. Ecco
perché NEXPO vuole invitare le persone a giocare, creando e utilizzando nuovi spazi
di gioco.

NEXPO cerca i simboli della Svizzera. I simboli sono icone importanti per le persone
e creano connessioni. Possono essere segni tipici di riconoscimento, immagini
di località e paesaggi, ma anche spazi liberi vitali nuovi o da inventare, infrastrutture,
opere, monumenti, persone e figure, tradizioni viventi o rituali. I simboli sono
­rapidamente leggibili, produttivi e di grande intensità.

I simboli di NEXPO, che devono essere definiti in modo partecipativo, esprimono
le sfide che la società deve affrontare e rappresentano i punti di forza della Svizzera
nel processo di cambiamento. Ci invitano a riflettere sul senso di comunità di
­domani e a chiarire questa discussione.

Chi partecipa?
Le dieci città che costituiscono attualmente il gruppo d’interessi sono le promotrici
di NEXPO. In qualità di incubatrici, ospiti e partecipanti al processo partecipativo,
invitano tutte le regioni e gli interessati a partecipare. NEXPO costruisce ponti tra il
centro e la periferia, coinvolgendo comuni, cantoni, Confederazione, aziende,
­istituzioni e società civile.

NEXPO sarà gestita da un’organizzazione che deve ancora essere istituita. È prevista
un’associazione che pianifica passo dopo passo e si occupa delle questioni con­
tenutistiche, politiche, finanziarie, sociali e artistico-creative. I progetti NEXPO
sono concepiti in un’ampia varietà di formati e dimensioni: dalla piccola iniziativa
­locale, che crea un nuovo simbolo, all’allestimento di progetti “faro”, come la
 nuova ­trasversale alpina, che cambiano il paese e la sua geografia su larga scala.
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I progetti NEXPO includono luoghi, eventi, mostre, nuovi prodotti, sistemi, infra­
strutture o utilizzi significativi che diventano simboli in termini di contenuti.
Le idee possono essere rese pubbliche sotto forma di bozza e attuate in una fase
successiva o con un adeguato finanziamento.

Sulla base di semplici regole di gioco, NEXPO si sta sviluppando in un processo
­curato. Nell’ambito di una fase di lancio relativamente breve, della durata di circa due
 anni, è possibile definire i primi progetti e ampliare la cerchia dei partner ben oltre
 le città iniziali.

Dove e quando ha luogo NEXPO?
Oltre i confini della città, dell’agglomerato urbano e della campagna, NEXPO combina
iniziative culturali per tutte le regioni linguistiche della Svizzera, prevedendo il
­culmine tra dieci o quindici anni. Il programma si articola in quattro fasi: progetto di
 massima (2017), lancio (2018 / 2019), fondazione (2020 – 2022) e attuazione (dal
 2023).

In questo periodo, NEXPO sta realizzando la nuova mappa della Svizzera di cui
­sopra, stabilendo punti di riferimento: come cartografia dinamica delle potenzialità e
 degli spazi liberi e come territorio immaginario. Sfere virtuali e reali si fondono
 tra loro. Le attrici e gli attori sono parte di una rete, le loro attività sono parte di una
 drammaturgia globale. Possono essere attivi in diverse fasi e livelli differenti del
 ­gioco.

Per la preparazione, lo scambio e la comunicazione, una piattaforma web è il
primo snodo della situazione iniziale decentralizzata. Per promuovere lo spirito di
NEXPO e concludere la fase di lancio biennale è previsto un evento festoso in
­diverse località svizzere.

Quali sono i vantaggi?
Con la loro iniziativa, le città stanno gettando le basi per l’imminente, nuova esposi­
zione nazionale. La loro NEXPO stimola, motiva e mobilita. Offre un rapporto non
ideologico con la tradizione e la patria e corrisponde al desiderio di contatti reali ed
emotivi. Come progetto generazionale favorisce l’empowerment personale, pro­
muove il senso di comunità, trasmette la consapevolezza dell’identità nella diversità
e accompagna pubblicamente le iniziative visionarie.
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Quali sono le opportunità e i rischi?
Con questo progetto di massima, la fase iniziale di NEXPO è stata completata. La
fase di lancio, della durata di due anni, è mirata a preparare ulteriormente e a
­garantire l’iniziativa delle città. In questo contesto, deve essere possibile coinvolgere
 nel processo cantoni locali, come referenti diretti della Confederazione, e altre città.

Nella successiva fase di fondazione, che probabilmente durerà tre anni, fino al 2022,
si deciderà se NEXPO potrà diventare la prossima esposizione nazionale. Segue
quindi l’effettiva realizzazione. Per le ambizioni del progetto NEXPO è fondamentale
essere sostenuti dal governo federale e promossi come futura esposizione
­na­zionale. Per conseguire questo obiettivo occorre realizzare l’aspirazione a creare
 un valore aggiunto sociale e culturale attraverso l’investimento di base delle dieci
 città e avviare un movimento.

Quanto costa NEXPO?
NEXPO non si misura con il budget di Expo.02, l’ultima esposizione nazionale fino
ad oggi. Richiede somme di denaro notevolmente inferiori, soprattutto perché
­rinuncia deliberatamente a grandi investimenti in infrastrutture e intende utilizzare le
 risorse finanziarie con prudenza.

In una prima ripartizione, il tetto massimo di spesa per la fase di lancio 2018 e 2019
è fissato a 500 000 franchi all’anno. Questo budget è ripartito tra le dieci città,
­secondo una chiave proporzionale. Durante la fase di sviluppo triennale, la stima del
 fabbisogno finanziario è di 1,5 milioni di franchi svizzeri all’anno e quella della sua
 attuazione a partire dal 2023 è di 12 milioni di franchi svizzeri all’anno nei primi anni.
 NEXPO dovrebbe quindi conquistare al più presto, oltre ai membri fondatori del
 gruppo d’interessi, altri partner finanziari istituzionali e privati; una volta attuato,
 ­l’impegno finanziario della Confederazione è di fondamentale importanza per il suc­
  cesso di NEXPO.
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Fondamenti, obiettivi, procedure e
stato del progetto di massima
Sulla base di un promemoria (allegato), il gruppo d’interessi «Dieci città per un’espo­
sizione nazionale» (GI) ha indetto un concorso su invito all’inizio del 2017 per
­l’elaborazione di un progetto di massima. La domanda chiave è la seguente: «Come
 vogliamo convivere nella Svizzera del 21° secolo?». Juri Steiner e il suo team –
 ­Mathis Brauchbar, Johannes Gees, Monique Keller e Anne-Outram Mott – sono
  ­stati successivamente incaricati di elaborare il progetto di massima per una prossima
   esposizione nazionale entro la fine del 2017.

Lo scopo del progetto di massima attualmente disponibile è quello di consentire
una decisione fondamentale per l’ulteriore sviluppo del progetto o, eventualmente,
per la sua interruzione. Il progetto di massima è inteso a testare la fattibilità
dell’idea e a concretizzarla in termini di contenuto, forma e concezione. Si tratta di
sviluppare una prima proposta per l’intero progetto e di rendere accessibile al
­grande pubblico l’idea di una esposizione delle città.

Per trovare le prime risposte alla domanda sul senso, lo scopo e la fattibilità di una
imminente esposizione nazionale, è necessario creare subito un network attorno
a un’idea collettiva. Si è quindi cercato fin dall’inizio un approccio partecipativo. Nei
mesi di maggio e giugno 2017 tutte le città partner (Basilea, Berna, Bienne, Ginevra,
Losanna, Lugano, Lucerna, San Gallo, Winterthur, Zurigo) hanno organizzato
­microworkshop sull’idea di una «Expo delle città» dal punto di vista locale, attraverso
 un lavoro di discussione delle tesi e un questionario del team di autori.

Questa procedura ci ha permesso di raccogliere il più presto possibile atteggiamenti,
aspettative e voci scettiche dalla cerchia dei partner e di concentrare le idee del
team di autori su un’idea centrale. Allo stesso tempo, l’agenzia advocacy ha condot­
to, per conto del gruppo d’interessi, un sondaggio di opinione presso personalità
chiave del mondo della cultura, dell’economia e della politica svizzera. Anche queste
voci sono confluite nell’idea centrale. In occasione di un macroworkshop congiunto
con i rappresentanti delle dieci città, nel luglio 2017 le tesi e le idee centrali
sono state combinate con i feedback dei microworkshop, discusse e convalidate
per ­essere ulteriormente elaborate.

Alla fine di agosto 2017, il project management e gli autori sono stati in grado di
­presentare ai sindaci lo stato provvisorio delle opere in termini di contenuti e tecnica
 progettuale. Entrambe le relazioni sono state accolte favorevolmente. In settembre,
 il team di autori ha discusso la struttura del progetto di massima con il comitato
 di progetto allargato e ha discusso le domande sul processo, l’organizzazione e il
 finanziamento delle fasi future.

Il progetto di massima presentato al gruppo d’interessi si fonda su questa base,
­sviluppata e verificata passo dopo passo. È il risultato di una stretta collaborazione
 tra project management e autori.

Per sviluppare ulteriormente il presente progetto di massima, è necessaria una
­governance adeguata. Il project management ha esaminato il format di un’esposi­
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zione evolutiva sotto questo aspetto e ha delineato un modello di processo,
­organizzazione e finanziamento (vedi capitolo 6).

In questo modo, il progetto di massima combina l’approccio comune di committenti
e appaltatori/trici, contenuto e governance. Esso getta le basi per pianificare e
­affrontare i passi successivi in maniera previdente. Il progetto di massima mira a
 creare fiducia nella trasparenza del processo tra tutti i soggetti coinvolti.
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2. Il corso degli eventi
   Che cosa sono le esposizioni nazionali
   e perché esistono
   L’esposizione nazionale svizzera ha una lunga tradizione e rappresenta una particola­
   rità unica al mondo. Dalla prima edizione del 1883 a Zurigo, il progetto generazionale
   è stato realizzato regolarmente: nel 1896 a Ginevra, nel 1914 a Berna, nel 1939
   a Zurigo, nel 1964 a Losanna e nel 2002 nella Regione dei Tre Laghi. In tutte queste
   occasioni, i visitatori affluirono numerosi da tutto il paese per discutere del presente
   e del futuro della Svizzera.

   Le esposizioni nazionali hanno reagito al rispettivo spirito del tempo. Il format si
   è sviluppato dalle origini delle esposizioni industriali e commerciali del 19° secolo ed
   è sfociato nella libertà di Expo.02, che può essere intesa come manifestazione
   ­culturale in senso lato.

   La Svizzera ha dovuto confrontarsi con ogni esposizione nazionale, prima, durante
   e dopo. Ma ogni edizione ha segnato la sua generazione ed è rimasta nella memoria
   collettiva.

   È la fine?
   In seguito all’iniziativa dell’Expo 2027 nella regione del Lago di Costanza, respinta
   alle urne, la Neue Zürcher Zeitung ha titolato: «Nessun futuro per l’Expo. Il dinosauro
   muore». Il verdetto era chiaro quanto costernante: la Svizzera, nazione fondata
   sulla volontà, aveva smarrito la volontà di realizzare un’esposizione. I microworkshop
   organizzati nelle dieci città nell’ambito del progetto di massima «Expo delle città»,
   il macroworkshop congiunto e l’indagine condotta in parallelo tra i key opinion leader
   danno un quadro diverso nonostante la loro polifonia e le loro sfumature non
   ­rappresentative. Certamente c’è interesse per un’Expo, ma intesa in senso tradizio­
    nale oggi sembra inconcepibile.

   Perché?

   Ecco alcune ragioni:
   • Il classico modello organizzativo delegante di un’Expo di pochi per molti non
     ­risponde più all’esigenza diffusa di partecipazione attiva e di empowerment.
   • Un’esposizione nazionale non è mai stata scevra di resistenze. In particolare il
      ­finanziamento ha dovuto essere dibattuto più volte con nuove argomentazioni e
       grande costanza. La sostenibilità finanziaria di un’esposizione nazionale è
       dunque considerata ancora oggi una sfida centrale.
   • In Svizzera non è più pensabile un’esposizione nazionale in un unico luogo
       ­(densità, restrizioni). Sullo sfondo delle sfide ecologiche e della rivoluzione digitale,
        l’idea di un evento gigantesco in un unico luogo viene messa in discussione in
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  modo critico. Inoltre, la logistica e le infrastrutture dei trasporti pubblici stanno già
  raggiungendo i limiti di capacità senza oneri particolari.
• Con l’eccezione di alcuni residui infrastrutturali, le esposizioni nazionali precedenti
  sono state ridimensionate. Oggi questo principio sembra superato.
• Un’Expo come “luogo di incontro” fisico della nazione viene messa in discussione.
  L’aumento della mobilità e delle possibilità di comunicazione fanno già incontrare
  la popolazione nella vita quotidiana.
• Un’Expo è in concorrenza con altri grandi eventi. Dalla festa di lotta svizzera agli
  spettacoli aerei, dalla festa dei vignaioli alla street parade e al Carnevale di ­Basilea,
  i mega-eventi offrono alla popolazione uno svago continuo e svariate possibilità di
  identificarsi con un determinato luogo e con una certa cultura della Svizzera.

Rete delle città – il salvataggio?
Nonostante queste riserve sul format tradizionale, come progetto generazionale
consolidato e tradizione vivente, l’esposizione nazionale non è affatto anacronistica.
Tuttavia, se si vuole che l’idea di una futura, settima esposizione nazionale
possa avere una chance tra la politica e il grande pubblico, occorre ridefinirne la
­forma, ­l’organizzazione e il finanziamento.

Per esaminare in modo più approfondito il potenziale, il gruppo d’interessi ha preso
l’iniziativa dal punto di vista delle città. La costellazione unica delle attuali dieci
città partner nasce dalla cornice delle precedenti esposizioni nazionali. La particolare
situazione di partenza consente una diversità senza precedenti, un’unità nella
­diversità.

In questo spirito di diversità, la prossima Expo sarà un progetto comune e decentra­
lizzato, dove per decentralizzato si intende che l’esposizione nazionale non si svolge
in una sola città o nella Regione dei Tre Laghi, ma nella rete estesa dei comuni
e delle città svizzere. Ciò fa di questa idea di Expo già nella fase iniziale un progetto
pionieristico con sfide organizzative e politiche specifiche.

Come rete per tutta la Svizzera e al di là delle frontiere linguistiche, il progetto è
­concepito per essere partecipativo: secondo il memorandum del gruppo d’interessi,
 le risorse dovrebbero essere utilizzate con buon senso e dovrebbero essere
 ­sfruttate le infrastrutture esistenti. Inoltre, i rapidi cambiamenti sociali e tecnologici
  sono visti dal gruppo d’interessi come un’opportunità. Il gruppo d’interessi vuole
  affrontare i compiti complessi del futuro con curiosità, coraggio e apertura.
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Obiettivo e percorso
Interpretata in modo nuovo e adattata alle esigenze contemporanee, l’Expo offre
un’occasione unica per contribuire a plasmare il paese al di fuori della normale
­corrente politica, economica, scientifica e culturale, per sviluppare nuove e memora­
 bili immagini ed esperienze della Svizzera attraverso uno scambio attivo con la
 ­popolazione. Solo un’Expo possiede le potenzialità – non paragonabili a nessun altro
  progetto culturale – di avvicinare le persone di tutte le età alle loro caratteristiche
  ­culturali locali, urbane, regionali e nazionali. Al di là delle regioni linguistiche e dei
   confini tra città, agglomerato urbano e campagna, la prossima Expo diventerà ideal­
   mente un Allmend, un luogo sociale comune, curato e sfruttato nel senso di
   un common del 21° secolo. NEXPO conta sulla comunità e l’intelligenza collettiva.

Essa mira ad ottenere effetti duraturi e a promuovere la coesione. Come le prece­
denti esposizioni, anche la prossima Expo sarà valutata in base ai suoi risultati,
ma anche al suo processo. Questa premessa si può evincere anche da interviste e
discussioni con le città partner e gli stakeholder. L’Expo del futuro non è destinata a
diventare un parco tematico di consumo né un laboratorio scientifico per esperti
­della società. La mission di NEXPO è avviare un movimento culturale che si concen­
 tri sul futuro della Svizzera. Mira a incoraggiare la partecipazione, promuovere
 ­interazioni visionarie tra persone e territorio, presentare idee innovative e trasmet­
  terle in modo popolare e accattivante.

Ex post
Tenuto conto del lungo periodo di pianificazione e di attuazione, non si dovrebbe
guardare troppo lontano. Tuttavia, ci si può proiettare per un momento nel futuro e
guardare indietro ex post all’imminente esposizione nazionale, alle sue ambizioni
e a quanto realizzato:

Con NEXPO la Svizzera ha realizzato – su iniziativa delle città – un progetto genera­
zionale culturale come processo evolutivo, partecipativo e decentralizzato. Sono
state sostenute iniziative locali di piccole dimensioni e visioni ampie e socialmente
rilevanti, che hanno riscosso grande successo ben oltre i confini della Svizzera.

NEXPO si è occupata di globalizzazione, digitalizzazione, migrazione ed ecologia.
Ha contribuito a soddisfare le mutevoli esigenze di ritualità e appartenenza in una
­società sempre più moderna, individualistica, veloce e virtuale. Nuove forme
 di coesistenza e di empowerment dei singoli sono state immaginate, formulate
 e testate.

In un processo ampio e dinamico, la Svizzera ha accelerato l’innovazione e valorizzato
le iniziative e le reti culturali esistenti, creando e proteggendo la libertà. Ha cercato
nuovi simboli, che vengono vissuti dalle persone e le cui potenzialità vengono
­discusse.
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NEXPO ha consolidato e interconnesso il paese e la sua popolazione e continua a
guardare al futuro. In questo progetto a lungo termine la Svizzera, con la sua
­tradizione democratica, è diventata un modello di società dei dati universale, basan­
 dosi su reputazione, trasparenza e fiducia.

Come progetto decisamente culturale, NEXPO ha contribuito a far sì che la Svizzera
venga percepita, sia dalla sua popolazione che a livello internazionale, come
un ­paese esemplare per la sua apertura e competenza nel confrontarsi con valori,
risorse e cambiamenti.
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3. Idea
  L’idea centrale del progetto di massima segue il principio della partecipazione in
  ­termini di partecipazione sociale, diritto alla parola e co-determinazione. Sulla base di
   semplici regole del gioco, la prossima esposizione nazionale può essere realizzata
   in un processo curato, decentralizzato e flessibile. Dopo una fase di lancio rela­
   tivamente breve, è possibile definire i progetti preliminari e ampliare la cerchia dei
   partner ben oltre le città iniziali.

  NEXPO – la nuova Expo
  La nuova Expo prende le distanze dal principio di una esposizione performativa
  ­intesa come «esposizione universale» elvetica. Non sarà un’esposizione classica su
   un’area prestabilita e delimitata. Il termine «Expo» serve principalmente come
   ­riferimento alla tradizione e non come definizione dell’Expo come «esposizione».
    Al fine di creare una dimensione comunicativa ed entrare nel vivo della tradizione
    dell’Expo enfatizzandone il nuovo approccio, al progetto viene attribuito il titolo
    di lavoro «NEXPO – la nuova Expo».

  NEXPO ridefinisce il ruolo dell’Expo.

  NEXPO è nuova perché è 1. partecipativa, 2. decentrata e 3. evolutiva e quindi
  ­caratterizzata da un processo dinamico.

  Valori ed evoluzioni
  NEXPO percorre strade nuove ma, come le precedenti esposizioni, ambisce an­
  ch’essa ad acquisire rilevanza. Si interroga su identità, identificazione e valori sociali
  che come elementi fondanti della cultura connettano e differenzino le persone.

  Dal momento che i valori definiscono le qualità necessarie e servono come idee per
  ciò che è auspicabile, durante i workshop e i colloqui con i key opinion leader è
  stato chiesto di definirli. Dalle risposte sono emersi termini ricorrenti che sono stati
  radunati in gruppi interattivi:

  • Benessere:
    Ricchezza / comfort / sicurezza / stabilità / ragione / affidabilità
  • Democrazia:
    Diritto alla parola / res publica / nazione fondata sulla volontà / federalismo /
    ­«politica riutilizzabile»
  • Diversità:
     Diversità / differenze vissute / senso di comunità / solidarietà / importanza delle
     minoranze / tolleranza / capacità di integrazione / sostegno sociale /
     paesaggio ­culturale e scene culturali
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• Libertà:
  Opportunità / margine d’azione / autonomia / immaginazione / mobilità libera
• Qualità della vita:
  Spazi piccoli e parcellizzati / Alpi e laghi / contatto con la natura /
  natura incontaminata / patria

Il sistema dei valori sociali, che descrive questa sintesi approssimativamente de­
lineata, è soggetto a cambiamenti permanenti dovuti a fattori generazionali e al
­mutamento degli stili di vita. Concentrando lo sguardo su un futuro possibile,
 NEXPO è interessata a cambiare la consapevolezza e l’accettazione dei valori. Per
 sottolineare questo interesse fondamentale, NEXPO ha definito la base di lavoro
 «Valori & Cambiamento», che ne è anche lo slogan.

Potenzialità e libertà d‘azione
I valori e il loro significato sociale nel cambiamento possono essere letti come risor­
se nel senso di possibilità non sfruttate per diversi scopi o iniziative. Come
­potenzialità essi descrivono sia la libertà d’azione oggettiva che la libertà di pensiero.
 Sono sinonimo di comunità e diversità e mostrano possibili prospettive.

In considerazione delle grandi tendenze come la globalizzazione, la digitalizzazione, la
migrazione e l’ecologia, i valori legati alla Svizzera vengono messi in discussione.
Fino a che punto sono soggetti al cambiamento di fronte ai rapidi mutamenti sociali
e tecnologici? Quali sono le potenzialità per il futuro? In che modo valori come
la sicurezza, lo spirito comunitario o il contatto con la natura diventano sostenibili?

NEXPO vuole offrire al pubblico partecipante l’opportunità di esplorare le risorse
­della Svizzera in modo ludico. In particolare, NEXPO vuole essere per i giovani
 un luogo ideale per sognare forme di incontro e convivenza desiderabili e sostenibili.

Le potenzialità sono molteplici. Tuttavia, dai seminari e dal sondaggio tra i key
­opinion leader si possono già individuare tre temi centrali: innovazione, partecipa­
 zione e spazio vitale. Questi termini e la rete di relazioni che essi coprono
 fungono da orientamento tematico propedeutico per NEXPO.

• Innovazione
  basata sulle risorse: know-how / formazione / efficienza

• Partecipazione
  basata sulle risorse: democrazia / diversità / libertà

• Spazio vitale
  basato sulle risorse: ecosistemi / territorio (città-campagna, natura, paesaggio,
  clima) / infrastrutture
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Gioco di società
Una voce rappresentativa dal sondaggio tra i key opinion leader riassume: «Una
­futura esposizione nazionale ha senso solo se innesca qualcosa nella popolazione
 (visione, movimento, ripresa, sentimento e appartenenza)».

Se si segue questo argomento, la missione culturale dell’idea NEXPO non si limita
all’informazione pedagogica popolare. Piuttosto, è destinata a sviluppare la sua
­attuale potenzialità nel campo del sensoriale e dello sperimentale, nella poetica, nel
 movimento e nel gioco. In riferimento a tale creatività, NEXPO viene quindi definita
 come un gioco di società estremamente serio al di fuori della normale corrente
 ­svizzera.

Come ha sottolineato il consigliere federale Alain Berset in un discorso sul patrimo­
nio culturale immateriale nel 2016, se si parte dalle persone e dalla loro cultura,
si entra in un universo di poesia. Di conseguenza, NEXPO funge da palcoscenico di
prova per le idee e le utopie che – reinterpretando Max Frisch – rappresenteranno
le idee e le utopie di domani e tutte le possibilità che si nascondono sotto la superfi­
cie della realtà. NEXPO stabilisce le regole di base, propone il gioco e incoraggia
la partecipazione, ma oltre a questo, dà libero sfogo all’immaginazione. Con la loro
iniziativa, le dieci città hanno gettato le basi strutturali di una rete senza requisiti
­formali o territoriali. NEXPO segue il principio induttivo di trarre il tutto dalle sue parti.
 Immagina macromondi attraverso microstrutture, l’universale attraverso il locale.
 Collega le aree mentali e reali di città, agglomerato urbano e campagna dell’intera
 Svizzera. Accresce il territorio della materia solida tra centro e periferia, liberando
 energie e storie da luoghi diversi. In questo modo si crea una cartografia dinamica
 della Svizzera, un territorio immaginario collettivo dove sfere virtuali e tangibili
 si fondono e realtà spirituali e fisiche si incontrano.

Perciò NEXPO è un processo dinamico che non può essere focalizzato su un
­momento, ma richiede e si configura in un periodo di tempo più lungo con numero­
 se tappe, momenti e highlight. Le attrici e gli attori sono parte di una rete, le loro
 attività sono parte di una drammaturgia globale. Possono essere attivi in diverse fasi
 e a livelli differenti del gioco.

Approfondiamo: perché un gioco di società?
La cultura del gioco è universale. Ogni homo sapiens nasconde un homo ludens
che durante il suo sviluppo utilizza il gioco come forma elementare di individuazione
del significato. Come attività umana di base, il gioco ha carattere di modello
sociale. La sperimentazione giocosa libera creatività ed energia e consente processi
di apprendimento anticonvenzionali. Nel gioco si possono scomporre le strutture,
mettere in discussione i modelli di lavoro e i codici sociali e promuovere l’innovazione.

NEXPO vuole colmare questa lacuna. Si basa sul principio della gamification, la
­stimolazione giocosa della motivazione e della partecipazione. Attraverso elementi
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quali regole, campi, virtualità, identità di gioco, classifiche e incentivi, NEXPO
­suscita in particolare l’interesse delle giovani generazioni.

L’incontro tra realtà, confini e possibilità della Svizzera costituisce il fascino di
NEXPO.
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4. Attori

   Iniziativa delle città – per tutti
   Come promotrici di NEXPO, le dieci città del gruppo d’interessi non sono le uniche
   organizzatrici o sedi della prossima esposizione nazionale. Nella loro geometria
   ­variabile, superano il loro territorio e invitano tutta la Svizzera a partecipare. Le città
    coinvolgono al momento opportuno i cantoni e altri comuni interessati, la Con­
    federazione, le imprese e le istituzioni. Altrettanto rapidamente, NEXPO si rivolge al
    pubblico interessato e alla società civile.

   Produttori/trici, consumatori/trici –
   prosumatori/trici
   Nella società della rete si sta progressivamente dissolvendo il confine tra produzione
   e consumo: i consumatori/le consumatrici diventano al contempo produttori/trici
   ­attivi/e, prosumatori/trici. Da parte sua, NEXPO si adopera per un approccio
    ­partecipativo coerente, sia dal punto di vista concettuale che contenutistico. Parteci­
     pativo, tuttavia, non significa che NEXPO sia un sistema di autoregolamentazione.
     È gestito strategicamente e operativamente da un’organizzazione. L’organizzazione
     di NEXPO pianifica e salvaguarda le questioni politiche, finanziarie, sociali e
     ­artistico-­creative passo dopo passo, garantisce la trasparenza dei processi e li rende
      ­pubblicamente accessibili come open source (fonti aperte).

   I contenuti di NEXPO sono curati da un organo che funziona sostanzialmente come
   un comitato redazionale. Definisce la drammaturgia, segue, focalizza e comunica
   i contenuti, li sottopone a selezione e li unisce in un unico insieme. Il comitato di
   curatori indirizza il movimento e conferisce forma ai contenuti.

   Community Building e res publica
   Affinché l’idea di NEXPO venga ampiamente sostenuta, è essenziale concentrarsi
   sulla community building (costituzione di comunità) e costruire una rete. Il maggior
   numero possibile di partner deve poter trasformare fin dall’inizio l’idea in una
   propria res publica (cosa pubblica) e partecipare al processo di sviluppo attraverso
   siti web, social media e incontri speciali. NEXPO motiva, gestisce e lavora come
   redazione.

   A partire dalla fase di lancio saranno individuate eventuali partnership concrete con
   iniziative, associazioni, organizzazioni e istituzioni che si occupano dell’identità e
   del futuro della Svizzera. Il comitato di curatori deve esaminare le iniziative esistenti
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o in via di sviluppo e analizzarne la pertinenza. Soddisfano i criteri tematici di NEXPO?
Qual è la loro posizione sulla mappa dinamica? Come possono essere comunicate
in modo attraente? Completano il quadro generale? I partner istituzionali di
­precedenti esposizioni nazionali come FFS, Swisscom o la Banca nazionale, incari­
 cati di occuparsi della Svizzera del futuro, saranno consultati in una fase iniziale per
 esaminare i simboli dal loro punto di vista e sviluppare i plot.

Ampliare le cerchie: 10 < 100 < 1000
Dal nucleo originario dei dieci sindaci della città, la cerchia delle persone coinvolte
nell’amministrazione, nella scienza, nella cultura e nell’economia è già cresciuta fino
a raggiungere più di cento persone interessate attraverso workshop e sondaggi
­condotti tra i key opinion leader. Tutti conoscono l’iniziativa, possono accompagnarla
 e sostenerla come padrini e madrine. Nella fase successiva del progetto, questa
 cerchia sarà estesa a circa mille persone e riguarderà tutte le regioni della Svizzera.

Thinktank e gruppi di gioco
Le persone già coinvolte sono il capitale umano iniziale per l’ulteriore sviluppo della
rete. In futuro, alcuni di essi faranno parte di un gruppo di riflessione strategica di
NEXPO o saranno attivamente coinvolti nello sviluppo di progetti concreti di NEXPO
in «gruppi di gioco». Tutti possono attivare le proprie reti, fare avanzare l’idea di
NEXPO nel panorama politico, contribuire al consolidamento nelle città, nei cantoni
e nella Confederazione e partecipare attivamente alla ricerca dei contenuti.
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5. Regole del gioco
  I futuri format e programmi di NEXPO non saranno ancora definiti in termini concreti
  in questa fase del progetto, ma verranno descritti sotto forma di manuale.

  Obiettivo
  L’obiettivo di NEXPO è identificare e sviluppare una serie di simboli e inserirli in una
  mappa nazionale del futuro. I simboli possono essere già esistenti oppure nuovi.
  I simboli creano e trasmettono identità, cambiamento e continuità stabilendo una
  connessione tra passato e futuro attraverso il presente. Dalla rete di simboli emerge
  una cartografia dinamica delle potenzialità e degli spazi aperti della Svizzera. Questa
  mappa si condensa con ogni nuovo simbolo che entra in un territorio immaginario.
  La loro dimensione abbandona la terminologia tecnica e diventa un’esperienza este­
  tica e soggettiva.

  I simboli dovrebbero contenere il potenziale per esprimere gli aspetti e le sfide della
  società. Questi numerosi simboli che vengono selezionati mediante un’apposita
  procedura, rappresentano i punti di forza della Svizzera nel processo di cambiamento.
  NEXPO esplora e sostiene i simboli, li collega al loro potenziale utopico e alla loro
  sostenibilità e li reinterpreta se si tratta di simboli preesistenti.

  I simboli sono molto diversi. Sono stoici come il Cervino, turistici come il Ponte della
  Cappella, araldici come l’orso, il leone e il grifone, attraenti come gli stabilimenti
  ­balneari in estate, grandiosi come una cattedrale, in pericolo come ghiacciai, alla
   moda come l’urban gardening, fragili come biosfere funzionanti, mitologici come la
   neutralità o contesi come il maggese. Sono rituali come le elezioni, palesi come
   la Posta, preziosi come il Goldvreneli, astratti come le montagne di dati e le criptova­
   lute, scientifici come il Brain Mind Institute (BMI) del PF di Losanna, socialmente
   formativi come Calvino e pedagogicamente innovativi come le scuole nel bosco.
   In sintesi: i simboli – come dimostrano gli esempi liberamente scelti – contribuiscono
   in modo piuttosto specifico al dibattito sul senso comune della Svizzera di domani.

  I simboli sono:
  • caratteristiche distintive tipiche, immagini di città e paesaggi, ma anche spazi
     aperti vitali
  • infrastrutture storiche e future, opere, monumenti
  • persone e figure
  • tradizioni e rituali rurali e urbani viventi
  • rapidamente leggibili, produttivi e di grande intensità
  • emozionali

  I simboli danno forma al volto e all’identità dei luoghi e delle culture, alle esperienze
  personali e comuni. I simboli sono icone importanti per le persone e creano legami.
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Regole
I preparativi per NEXPO fanno parte del grande viaggio. Nel processo curato e
­controllato di NEXPO vengono promossi impegno, empowerment e partecipazione.
 I simboli possono avere un’ampia varietà di format e dimensioni, dalla piccola
 ­iniziativa da balcone a progetti faro come il nuovo attraversamento transalpino, che
  modifica il paese e la sua geografia su larga scala.

I progetti NEXPO includono sedi significative (ad es. Bondo), eventi (ad es. Cyba­
thlon), esposizioni (ad es. Henri Dunant alla Art Basel), nuovi prodotti (ad es.
­«cripto-Goldvreneli»), sistemi (ad es. Open Data) o utilizzi (ad es. delta del Rodano),
 tutti curati e creati con il marchio NEXPO e realizzati anche a diversi livelli di
 ­ap­profondimento. In un primo stadio i progetti possono essere resi pubblici sotto
  forma di schizzi e attuati in una fase successiva o con un adeguato finanziamento.
  NEXPO stimola, motiva e mobilita. Organizza il gioco, crea i nuovi simboli, li
  celebra e li ­consolida nel collettivo.

L’organizzazione NEXPO è responsabile della concezione, del collegamento in rete,
del supporto e della comunicazione già dalla prossima fase di lancio. Definisce
i ­contorni del programma, stabilisce il contenuto e i criteri iniziali, cerca partnership
e cooperazioni, media progetti presso le istituzioni e promuove attività. NEXPO
­coordina e supporta i propri partner, affermandosi così come marchio di fabbrica
 ­efficace.

Campo
NEXPO si occupa di un campo tematico aperto che comprende progetti economici,
scientifici e sociali, nonché i format classici dell’arte e della cultura.

In considerazione delle grandi tendenze come la globalizzazione, la digitalizzazione,
la migrazione e l’ecologia, si possono indicare a titolo esemplificativo tre ambiti
di potenzialità: innovazione, partecipazione e spazio vitale. Questi cluster servono
come orientamento per il movimento che NEXPO vuole avviare. Individuano e
­collegano i simboli desiderati in termini di contenuto.

Al fine di illustrare l’ampiezza degli argomenti trattati e ai quali NEXPO si interessa
in relazione a “Valori ed evoluzioni”, si possono già individuare potenziali riferimenti,
seguendo, tra l’altro, le indicazioni che vengono dalla ricerca sui trend.

• Innovazione come potenziale
  Sfera: know-how, tecnologia ed economia
  Riferimenti tematici a: big data / Internet of Things / blockchain / cryptocurrency /
  trust technology / e-commerce / società di outsourcing / Cina, potenza mondiale /
  crowdfunding / sharing economy / uberizzazione / fintech / MOOC, lifelong
  ­learning / gamification / salute, e-health / healthness, detoxing / foodies / ...
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• Partecipazione come potenziale
  Sfera: l’uomo
  Riferimenti tematici a: migrazione / Rising Africa / diversity / property owning
  ­democracy / cultura giovanile/ digital identity / privacy / social network / cultura del
   noi / creatività e visioni / società di single / gender shift / superdaddys / silver
   ­potentials / famiglie arcobaleno / ...

• Spazio vitale come potenziale
  Sfera: territorio
  Riferimenti tematici a: ecosistemi / cambiamento climatico / società sostenibile /
  global cities / small-world-networks / urbanizzazione / fuga dalla città–fuga dalla
  campagna / agglomerazione / densità / e-mobility / cultura dell’edilizia /
  ­gentrificazione / slow culture / agricoltura e nutrizione / bio boom / green tech /
   zero waste / urban farming / ...

Nonostante il focus tematico aperto, NEXPO non sarà responsabile di tutto ciò
che muove il mondo, ma dovrà lavorare nella pratica curatoriale con gli standard e
i filtri da definire.

Programma
Il programma di NEXPO segue il principio di una drammaturgia aperta.
   Community NEXPO

                                                Lancio

                                 Piattaforma

                     Decisione

  2017                            2018 – 2019            2020 – 2022   ab 2023
  Progetto di massima             Lancio                 Fondazione    Attuazione
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•   Il progetto di massima è seguito da una fase di lancio.
•   Come primo hub interno ed esterno, viene configurata una piattaforma web.
•   Viene effettuato un lancio decentralizzato con le città partner.
•   Il lancio è seguito dalla fondazione.
•   La fondazione è seguita dall’attuazione.
•   Ci sono momenti di grande intensità.
•   Ci sono simboli forti.
•   Ci sono luoghi d’incontro animati.
•   L’apice sarà tra 10-15 anni.

NEXPO è progettata su un periodo di tempo più lungo senza una fine prestabilita.
È veloce e lenta allo stesso tempo. Essa valorizza l’esistente e funge da catalizzatore
per i progetti in corso e per le iniziative ancora da sviluppare. Segue il principio
della sostenibilità. I suoi progetti possono svilupparsi ulteriormente e superare così
i limiti dei classici format degli eventi. Il processo consente la creazione di una
­comunità, una “NEXPO-community”, e crea gradualmente una solida base di fidu­
 cia. Fondata, curata e ampliata da NEXPO, la comunità si espanderà e si rinnoverà
 secondo le proprie regole.

L’approccio evolutivo permette di registrare e accompagnare le tendenze sociali e
tecnologiche a livello nazionale ed internazionale. Il modello consente lo sviluppo
del progetto parallelamente all’andamento dei finanziamenti. E poiché è in costante
evoluzione, NEXPO può affiancare simultaneamente i processi sociali.

Vantaggio
In un contesto incerto, NEXPO sta rispondendo alle principali esigenze sociali dei
prossimi decenni. Offre un rapporto non ideologico con la tradizione e la patria
e soddisfa il desiderio di contatti reali ed emotivi. Come progetto generazionale, dà
forma culturale alla ricerca di una vita significativa e appagante, favorendo
­l’empowerment personale, promuovendo il senso di comunità, trasmettendo la
 consapevolezza dell’identità nella diversità e accompagnando pubblicamente
 le iniziative visionarie.

NEXPO risveglia curiosità e interesse. Stimola la volontà individuale e collettiva di
progettazione. Infine, interpreta con una prospettiva dinamica le caratteristiche di un
mondo mobile, globale e in rete.

In breve: il vantaggio di NEXPO consiste in un empowerment, nell’acquisire un
­rapporto profondo e attivo con la Svizzera in cui viviamo e vivremo, con la sua
 ­diversità e le sue risorse in relazione al mondo.
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6. Governance
                Le 4 fasi in sintesi
Fase             Processo                                         Organizzazione                     Finanziamento

                 concluso                                         concluso                           concluso
Progetto di
 ­massima

                 Decisione sull’ulteriore procedura                                                  Importo: 95 000
   (2017)

                                                                                                     Fonti: città

                 Ulteriore sviluppo del progetto di
                 ­massima

                 Si procede su tre livelli:                       Comitato direttivo / Comitato      Importo base:
                 a) contenutistico, secondo le regole del         esecutivo                          0,5 Mio/anno
                    gioco, ecc.;                                  (tutti i sindaci, con presidio)
                 b) strutturale, nell’ottica di approfondi­                                          Fonti:
                    mento concettuale dell’intero                 Management (delegati da            Città, event. altri
                    ­progetto;                                    ­tutte le città, con un comitato   partner del
(2018 / 2019)

                 c) comunicativo                                   di tre o cinque membri)           ­progetto e privati
   Lancio

                 Obiettivi operativi:                             Comitato di curatori
                 Realizzazione di elementi progettuali
                 interessanti adeguati allo stato del
                 ­progetto; accettazione da parte delle
                  città partner, degli altri soggetti
                  ­interessati, delle città e della Confede­
                   razione; community building,
                   chiarimento delle essenziali questioni
                   politiche di procedura; affermazione
                   del marchio; preparazione, procedura
                   e finanziamento della fondazione.

                 Perfezionamento del lancio

                 Si procede su tre livelli:                       Comitato direttivo / Comitato      Importo stimato:
                 a) contenutistico, secondo le tesi, le           esecutivo                          1,5 Mio/anno
                    regole del gioco, ecc.;                       (tutti i sindaci, con presidio)
                 b) strutturale, nell’ottica del                                                     Fonti:
                    ­consolidamento federale e politico;          Management                         Città, cantoni,
                 c) comunicativo                                  (delegati da tutte le città, con   ­partner del
(2020 – 2022)
 Fondazione

                                                                  un comitato di tre o cinque         ­progetto e privati
                 Obiettivi operativi:                             membri)
                 Realizzazione di elementi progettuali
                 interessanti adeguati allo stato del             Thinktank (in tutta la Svizzera,
                 ­progetto; consolidamento presso le              ad es. un membro per
                  città partner, gli altri soggetti interessati   ­cantone)
                  e la Confederazione; preparazione e
                  attuazione delle decisioni in materia di        Comitato di curatori
                  co-sponsoring; consolidamento del
                  marchio; preparazione delle prime fasi
                  di implementazione; finanziamento
                  ­delle prime fasi di implementazione.
25 / 27 NEXPO – die neue Expo

              Realizzazione degli elementi            Comitato direttivo / Comitato      Importo stimato:
              progettuali                             esecutivo                          tbd, a seconda
                                                      (tutti i sindaci, con presidio)    ­della drammaturgia
                                                                                          del progetto –
                                                      Management                          12 Mio/all’anno per
                                                      (delegati da tutte le città, con    le prime fasi
Attuazione
(dal 2023)

                                                      un comitato di tre o cinque
                                                      membri)                            Fonti:
                                                                                         Città, cantoni,
                                                      Thinktank                          ­Confederazione,
                                                                                          partner del
                                                      Comitato di curatori                ­progetto, privati

                                                      Gruppi di gioco

             Fase di lancio

             Valori chiave degli statuti dell’associazione
             Scopo dell’associazione
             • Lo scopo dell’associazione è quello di sviluppare e realizzare un’esposizione
               ­nazionale decentralizzata promossa congiuntamente dalle città.

             Adesione all’associazione
             • L’adesione è aperta agli enti pubblici e privati. I suoi soci fondatori sono le dieci
               maggiori città svizzere. Altre città e cantoni possono associarsi fin dall’inizio.
               ­Modificando gli statuti possono essere ammessi successivamente anche nuovi
                soci. Possono partecipare all’assemblea dell’associazione anche soci con lo
                ­status di osservatori.
             • I soci esercitano i loro diritti attraverso rappresentanti; nel caso delle città si tratta
                 solitamente dei sindaci.

             Organi dell’associazione
             • Assemblea generale (i soci esercitano i loro diritti attraverso rappresentanti che
                generalmente sono i sindaci)
             • Comitato esecutivo (= rappresentanti dei soci; altre persone possono partecipare
                alle riunioni del consiglio di amministrazione con voto consultivo, ad es.
                i rappresentanti dei cantoni sedi dell’esposizione)
                Management (ex comitato di progetto; delegati da tutte le città, con un comitato
                di tre o cinque membri; accompagna la realizzazione del progetto)
             • Segreteria dell’associazione/ufficio centrale (istituito dal comitato esecutivo,
               ­gestione amministrativa delle attività dell’associazione)
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7. Prospettive
  Per NEXPO c’è ancora molta strada da percorrere. Con il progetto di massima, la
  fase iniziale è stata completata. La fase di lancio, prevista dal 2018, è mirata a
  ­preparare ulteriormente e a consolidare l’iniziativa delle città. Uno dei punti focali del
   lavoro sarà quello di conquistare altri partner e generare ulteriori fondi. NEXPO sarà
   presentata al pubblico con un lancio decentralizzato come coronamento della fase di
   lancio di circa due anni. Le prime proposte concrete di nuovi simboli delle tre
   ­categorie innovazione, partecipazione e spazio vitale saranno vagliate sotto forma di
    plebiscito. Questi simboli fondanti illustrano il principio di NEXPO. Essi costituiscono
    i pilastri della rete futura e fungono da leva per l’ulteriore processo politico e sociale.

  Già questi primi progetti per NEXPO possono mettere in discussione idee e perce­
  zioni convenzionali. Possono essere punti di snodo alternativi che non vengono
  ­presi in considerazione in quanto marginali, utopici, passati o semplicemente in
   ­sospeso.

  Nella successiva fase di fondazione della durata di tre anni, si deciderà se NEXPO
  potrà diventare la prossima esposizione nazionale. Il modello di finanziamento e la
  candidatura ufficiale sono in preparazione per questo orizzonte temporale.

  L’obiettivo è quello di sviluppare e affinare ulteriormente NEXPO nelle fasi successive
  del progetto per soddisfare le complesse esigenze di un’esposizione nazionale.
  I mezzi vengono calcolati ad occhio. Non le dimensioni o la massa, ma l’attrattiva
  sarà decisiva per l’ampia accettazione sociale e il successo dell’impresa. Per le
  ­ambizioni del progetto NEXPO è fondamentale essere sostenuti dal governo federale
   e ­promossi come futura esposizione nazionale. Per conseguire questo obiettivo
   ­occorre aspirare a creare un valore aggiunto sociale e culturale attraverso l’investi­
    mento di base delle dieci città e avviare una comunità.

  Già durante la fase di lancio deve quindi essere possibile agire da integratore e
  ­avviare un movimento culturale che si concentri sul futuro della Svizzera e, non da
   ultimo, trovare forme alternative di finanziamento.

  Le dieci città hanno preso l’iniziativa. Oggi stanno gettando le basi per l’imminente,
  nuova esposizione nazionale.
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8. Ringraziamenti
  Dopo tutte le riflessioni, i contatti, le discussioni e i sondaggi degli ultimi mesi, le
  autrici e gli autori del progetto di massima possono affermare senza ombra di
  ­dubbio che l’idea delle dieci città ha tutti i requisiti per diventare una nuova Expo
   – NEXPO – che ispira e muove le persone.

  Il team degli autori desidera ringraziare i sindaci della città per la loro fiducia. Essi
  avevano formulato l’idea originale non convenzionale e volevano testarla. Hanno
  ­accompagnato con interesse il processo di definizione del progetto di massima.
   ­Ringraziamo il sindaco di Zurigo Corine Mauch e Céline Widmer, collaboratrice del
    dipartimento presidenziale, per la motivante gestione del progetto. Ringraziamo
    i membri del comitato di progetto per il loro impegno attivo e professionale nel pro­
    getto. Estendendo il formato a tutte e dieci le città partner, essi hanno imple­
    mentato i validissimi microworkshop e hanno agito come un organo di garanzia
    per il contenuto e la governance. Ringraziamo i partecipanti ai workshop e al
    ­sondaggio per i key opinion leader per aver dedicato del tempo a far confluire idee,
     desideri e analisi nel progetto di massima.

  Tutti loro sono le prime e i primi «nexponauti»! Mille grazie, merci beaucoup e
  ­Danke vielmal per il warm-up comune!

  Il team degli autori: Juri Steiner, Mathis Brauchbar, Johannes Gees, Monique Keller
  e Anne-Outram Mott

  Losanna e Zurigo, gennaio 2018
Appendice
Memorandum del gruppo d’interessi
(novembre 2016)

Memorandum
Le dieci città svizzere lanciano l‘idea di
­un‘esposizione nazionale collettiva
I sindaci di Zurigo, Basilea, Berna, Bienne, Ginevra, Losanna, Lugano,
­Lucerna, San Gallo e Winterthur verificano l‘idea di organizzare congiunta­
 mente la prossima esposizione nazionale svizzera. Per la prima volta
 l‘Expo si estende su tutto il territorio nazionale. L‘attenzione si concentra
 sulla questione di che cosa sia la Svizzera nel XXI secolo e su come
 ­vogliamo convivere.

Fin dalla prima esposizione nazionale svizzera del 1883, ogni generazione ha avuto
una propria Expo. I visitatori affluivano numerosi da tutto il paese per discutere
del presente e del futuro della Svizzera. La Svizzera ha dovuto confrontarsi su ogni
esposizione nazionale, prima, durante e dopo. Ogni edizione ha segnato la sua
­generazione ed è rimasta nella memoria collettiva.

Perché adesso un‘altra Expo?
Anche e proprio la generazione di oggi merita la sua Expo, perché la Svizzera
­continua a cambiare rapidamente: già oggi è molto diversa dal periodo di Expo.02.
 Da allora, gli eventi politici mondiali e una crisi finanziaria globale hanno plasmato il
 nuovo secolo. Le città svizzere sono nuovamente diventate regioni in crescita,
 sia in un‘ottica svizzera che europea. Oggi i confini comunali, cantonali e nazionali
 rappresentano per noi qualcosa di diverso rispetto a ciò che rappresentavano
 per i nostri genitori. Il collegamento in rete digitale ed economico, la migrazione e la
 scarsità di risorse cambieranno ancora una volta profondamente la routine
 lavorativa e familiare del futuro.

Anche nel 21° secolo ci troviamo di fronte a questioni importanti: cosa significa
­questo cambiamento per la Svizzera? Come vogliamo vivere qui? Questa tradizione
 identitaria dell‘esposizione nazionale deve essere portata avanti congiuntamente
 dalle città più importanti. La prossima Expo si svolgerà per la prima volta nella rete
 cittadina svizzera, attraversando tutte le parti del paese e tutte le barriere
 ­linguistiche.

Perché un‘Expo nelle città?
Le città possono ospitare l‘esposizione nazionale, come è sempre stato nella storia:
in quanto luoghi di nascita, hotspot e motori dello sviluppo sociale. Le persone
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