HEALTH TECHNOLOGY ASSESSMENT
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Cogorno 14/11/2012 Vaccinazioni: consolidare i risultati guardando a nuove frontiere Modulo 2: “Comunicazione, aspetti medico legali e farmacoeconomici delle vaccinazioni” HEALTH TECHNOLOGY ASSESSMENT Dr.ssa Chiara de Waure Istituto di Igiene 1 Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma
AGENDA Introduzione all’HTA Le applicazioni dell’HTA L’HTA per i vaccini L’esempio del PCV13 2
Introduzione all’HTA I LIMITI DEI “VECCHI” CRITERI DECISIONALI Il criterio di efficacia è oggi prerequisito per l’autorizzazione di nuovi farmaci o l’impiego di nuove tecnologie, in associazione a quello di sicurezza, non potendo più rappresentare l’unica guida alle scelte relative agli investimenti in sanità. Anche il criterio di costo-efficacia costituisce oggi un elemento imprescindibile per le nuove tecnologie. Il quesito fondamentale, oggi, è come scegliere quindi tra le tecnologie efficaci ed efficienti messe a disposizione dalla ricerca e dallo sviluppo tecnologico. 5
Introduzione all’HTA QUALE SOLUZIONE? In questo contesto complesso ed articolato l’Health Technology Assessment (HTA) può rappresentare un approccio innovativo ed efficace. L’ HTA è infatti uno strumento multidisciplinare di valutazione delle tecnologie sanitarie in grado di mettere in relazione tutti gli elementi, molto spesso presi in considerazione singolarmente, importanti per la valutazione di una tecnologia sanitaria. 6
Introduzione all’HTA I PRINCIPALI LIMITI DELLA SOSTENIBILITÀ Sviluppo di nuove tecnologie AUMENTO DELL’OFFERTA Domanda di salute AUMENTO DELLA DOMANDA Assetto economico LIMITATEZZA DELLE RISORSE 7 Cislaghi C, 2008 7
Introduzione all’HTA LE TECNOLOGIE BIOMEDICHE Nella definizione di tecnologie biomediche dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sono inclusi tutti gli strumenti, le apparecchiature, i farmaci, e le procedure impiegati nell’erogazione dei servizi sanitari, nonché i sistemi organizzativi e di supporto attraverso i quali l’assistenza sanitaria viene fornita. 8
Introduzione all’HTA COS’È TECNOLOGIA SANITARIA? Farmaci Biologici (vaccini, ….) Dispositivi medici (invasivi, non invasivi, di diagnostica in vitro…) Grandi apparecchiature (diagnostiche: bioimmagini; terapeutico- riabilitative: organi artificiali/protesi…) Procedure mediche e chirurgiche Procedure organizzative e sistemi di gestione Sistemi informativi Sistemi di supporto all’attività clinica (cartella clinica 9 informatizzata, …)
Introduzione all’HTA IL PARADOSSO DELLA TECNOLOGIA IN SANITÀ Introdotta per migliorare la qualità dell’assistenza (ma non per risparmiare!); Quasi sempre aumenta i costi (acquisto, nuovo personale, formazione, etc.); Almeno inizialmente rende più complessi e non semplifica i processi. 10
Introduzione all’HTA AUMENTO DELL’OFFERTA • Competitività e concorrenza delle Aziende; • Pressione dell’Industria nelle fasi di introduzione e diffusione delle tecnologie sanitarie; • Limitata cultura manageriale dei clinici; • Asimmetria informativa; • Terzo pagante; • Sviluppo della conoscenza tecnologica. 11 11
Introduzione all’HTA L’INNOVAZIONE “Healthcare innovation can be defined as the introduction of a new concept, idea, service, process, or product aimed at improving treatment, diagnosis, education, outreach, prevention and research, and with the long term goals of improving quality, safety, outcomes, efficiency and costs” Omachonu VK, Einspruch NG, 2010 12
Introduzione all’HTA AUMENTO DELLA DOMANDA: IL BACINO DI UTENZA DEL SSN • aspettativa di vita • prevalenza di condizioni croniche • ricorso ai servizi sanitari • consapevolezza da parte del paziente/cittadino 13 Annuario Statistico 2011. Sanità e Salute
Introduzione all’HTA LE RISORSE ECONOMICHE Trend in crescita della spesa pubblica sociale, in particolare sanitaria, ascrivibile all’invecchiamento. Pammolli F Salerno NC, 2006 14
Introduzione all’HTA I PROBLEMI DECISIONALI Si manifesta quindi la necessità, per i decision makers, di effettuare scelte di PRIORITY SETTING in merito alle tecnologie sanitarie da promuovere, in funzione dei bisogni della popolazione e delle risorse disponibili, con uno sguardo attento a: - Selezione dei prodotti, - Sistemi di finanziamento, - Sensibilizzazione dei cittadini e degli operatori, - Programmazione e organizzazione dell’offerta. 15
Introduzione all’HTA COMBINARE EFFICACIA ED EFFICIENZA “Value for money (VFM) is a term used to assess whether or not an organization has obtained the maximum benefit from the goods and services it both acquires and provides, within the resources available to it. Some elements may be subjective, difficult to measure, intangible and misunderstood. Judgment is therefore required when considering whether VFM has been satisfactorily achieved or not. It not only measures the cost of goods and services, but also takes account of the mix of quality, cost, resource use, fitness for purpose, timeliness, and convenience to judge whether or not, together, they constitute good value.” 16 University of Cambridge, 2010. A Brief Guide to Value for Money
Introduzione all’HTA LA CARTA DI TRENTO Oggetto Statement CHI la valutazione delle tecnologie sanitarie deve coinvolgere tutte le parti interessate all’assistenza sanitaria COSA la valutazione delle tecnologie sanitarie deve riguardare tutti gli elementi che concorrono all’assistenza sanitaria DOVE la valutazione delle tecnologie sanitarie deve riguardare tutti i livelli gestionali dei sistemi sanitari e delle strutture che ne fanno parte QUANDO la valutazione delle tecnologie sanitarie deve essere un’attività continua che deve essere condotta prima della loro introduzione e durante l’intero ciclo di vita PERCHE’ la valutazione delle tecnologie sanitarie è una necessità e una opportunità per la governance integrata dei sistemi sanitari e delle strutture che ne fanno parte COME la valutazione delle tecnologie sanitarie è un processo multidisciplinare che deve svolgersi in modo coerente con gli altri processi assistenziali e tecnico-amministrativi dei sistemi sanitari17 e delle strutture che ne fanno parte
Introduzione all’HTA LE CARATTERISTICHE DELL’HTA Multidisciplinarietà/Multidimensionalità: perché l’impatto della tecnologia viene valutato da diverse prospettive; Strutturalità/sistematicità: perché presuppone la raccolta e l’analisi sistematica dei dati e delle evidenze a supporto dell’uso delle tecnologie oggetto di valutazione; Orientamento politico: perché opera da “ponte” tra il mondo scientifico e quello politico-decisionale e si configura come processo policy - driven. 18 Banta D, Behney CJ, Andrulis DP, 1978 Velasco Garrido M, Busse R, 2007
Introduzione all’HTA COSA SI FA NELL’HTA L’HTA comprende in sé l’analisi e la valutazione critica di tutte le aree sulle quali l’implementazione/l’introduzione /la dismissione di una tecnologia sanitaria può determinare conseguenze. 1) la tecnologia, 2) il paziente, 3) l’economia, 4) l’organizzazione. www.dacehta.dk Ham C, Hunter DJ, 1995 19
Introduzione all’HTA COSA SI FA NELL’HTA TECNOLOGIA Performance tecnica Efficacia Sicurezza PAZIENTE Effetti clinici, implicazioni etiche, legali e sociali Costi e costo-efficacia ECONOMIA 20 Ripercussioni organizzative ORGANIZZAZIONE 20
Introduzione all’HTA HTA: IL METODO OPERATIVO 1. Valutazione epidemiologica della condizione in esame; 2. Valutazione dell’utilizzo di risorse e dei costi; 3. Descrizione e valutazione delle correnti strategie di controllo/trattamento della patologia; 4. Valutazione dell’efficacia e della sicurezza della tecnologia sanitaria oggetto di studio; 21
Introduzione all’HTA HTA: IL METODO OPERATIVO 5. Modellizzazione matematica del beneficio atteso dall’introduzione/implementazione/dismissione della tecnologia; 6. Valutazione economica; 7. Valutazione dell’impatto organizzativo dell’introduzione/implementazione/dismissione della tecnologia sul Servizio Sanitario; 8. Analisi degli aspetti etici, legislativi e sociali (accettabilità, disponibilità, accessibilità, informazione) relativi la tecnologia. 22
Introduzione all’HTA HTA: STRUMENTI 1 Obiettivo Strumenti Epidemiologia Revisione sistematica della letteratura Metanalisi Consultazione Flussi Istituzionali e banche dati Risorse e Costi Revisione sistematica della letteratura Consultazione Schede di Dimissione Ospedaliera (SDO)/Tariffari nazionali Strategie di Revisione sistematica della letteratura controllo Efficacia e Raccolta delle Evidenze di I grado e Metanalisi Sicurezza 23
Introduzione all’HTA HTA: STRUMENTI 2 Obiettivo Strumenti Modellizzazione Modelli matematici statici o dinamici Valutazione Analisi di Costo Utilità (QALY) con Economica determinazione dell’ICER Budget impact analysis Impatto Revisione della letteratura, Consensus organizzativo conference, Focus group, Delphi Aspetti sociali, Survey ad hoc etici e legali Focus group, Delphi, Opinione di esperti 24
Le applicazioni dell’HTA GLI STAKEHOLDERS Omachonu VK, Einspruch NG 2010 25
Le applicazioni dell’HTA I LIVELLI DI APPLICAZIONE DELL’HTA La valutazione delle tecnologie sanitarie, intesa come insieme di metodi e strumenti per supportare le scelte sanitarie, si rivolge ai diversi livelli decisionali con lo scopo di fornire supporto a: – decisioni di politica sanitaria nazionale; – decisioni “manageriali”: investimenti a livello aziendale; – decisioni cliniche. 26
Le applicazioni dell’HTA LIVELLI DI APPLICAZIONE DELL’HTA Livelli Dimensione Obiettivo Decisori MACRO Politica - Allocazione risorse Enti regolatori sanitaria - Regolazione e internazionali, innovazione nazionali e regionali MESO Gestione - Prioritarizzazione Aziende istituzionale - Ottimizzazione utilizzo MICRO Management - Appropriatezza Unità clinico e utilizzo (Linee guida) Operative, organizzativo dipartimenti professionisti 27
Le applicazioni dell’HTA IL LIVELLO MESO: LA CLINICAL GOVERNANCE “…..sistema attraverso il quale le organizzazioni sanitarie si rendono responsabili per il miglioramento continuo dei loro servizi e garantiscono elevati standard di performance assistenziale, assicurando le condizioni ottimali nelle quali viene favorita l’eccellenza clinica….” Donaldson 1997 28
Le applicazioni dell’HTA IL LIVELLO MACRO L’HTA può essere impiegato come strumento di supporto in tema di decisioni di politica sanitaria soprattutto relativamente a Introduzione sul mercato di nuovi dispositivi medici e apparecchiature biomediche; Rimborsabilità delle prestazioni; Rimborsabilità dei farmaci; Prezzi dei farmaci; Definizione dei Livelli Essenziali di Assistenza; Programmazione/organizzazione sanitaria; 29 Governo clinico, SNLG.
L’HTA in Sanità Pubblica L’HTA IN SANITÀ PUBBLICA Holland WW. Int J Technol Assess Health Care 2004. “…...possible areas for future assessment should include such issues as smoking, drug and other substance misuse, nutrition, and health inequalities. Concentrating on drugs and clinical procedures does not really have a great influence on population health…….. Of course, this is much more difficult, but essential if the objective is a national, effective, efficient health policy……….” Bonsel, GJ. Bringing HTA into practice 2nd Annual Meeting. Rome 2005. “….Its increasingly marginal existence can also be judged from the mere absence of assessments of (parts of) public health systems. Most of the avoidable burden of disease in western countries is to be found in the realm of risk factors which are amenable to collective efforts, that is interventions at the system level rather than the individual level………” 30
L’HTA in Sanità Pubblica LA SANITÀ PUBBLICA “Sanità pubblica è il processo di mobilitazione e impegno a livello locale, nazionale, e internazionale delle risorse per assicurare condizioni in cui le persone possano mantenersi in salute [….]” Detels R, McEwen J, Beaglehole R, Tanaka H (Eds.). Oxford textbook of public health Obiettivi: • Garantire e promuovere la sicurezza e la salute dei cittadini; • Controllare e gestire le malattie cronico-degenerative; • Garantire un accesso equo alle cure; • Promuovere la qualità dei servizi sanitari. 31
L’HTA in Sanità Pubblica L’HTA COME EVOLUZIONE DELL’EBM L’applicazione dell’HTA in Sanità Pubblica è il naturale sviluppo dell’Evidence Based Public Health (EBPH). Essa ha quindi lo scopo di perseguire il: Coscienzioso, rigoroso, esplicito e trasparente impiego delle migliori evidenze disponibili nei processi decisionali relativi alla salute della comunità, con lo scopo di promuovere ed implementare programmi e politiche di qualità. 32
L’HTA in Sanità Pubblica LE PRIORITÀ IN SANITÀ PUBBLICA Quadro epidemiologico attuale: invecchiamento Priorità individuate progressivo della dal Piano Nazionale popolazione, Prevenzione comportamenti e stili di vita a rischio Medicina predittiva Programmi di prevenzione collettiva Programmi di prevenzione rivolti a gruppi a rischio Programmi volti a prevenire complicanze e recidive di malattia 33
L’HTA in Sanità Pubblica LE RISORSE PER LA SANITÀ PUBBLICA 34
L’HTA e i vaccini LA LINEE GUIDA WHO 35 35
L’HTA e i vaccini COME CONSEGUIRE IL SUCCESSO IN PREVENZIONE PRIMARIA? Garantendo il coinvolgimento e la condivisione di tutti gli stakeholders attraverso: Adeguata allocazione di risorse Buona organizzazione Azioni di formazione e informazione Leadership 36
L’HTA e i vaccini L’HTA E I VACCINI L’applicazione dell’HTA ai vaccini consente di: Analizzare le potenzialità e i limiti del prodotto nel contesto della situazione epidemiologica, clinica, economica e organizzativa italiana al fine di discuterne l’utilità dell’introduzione; Porre le basi per affrontare le problematiche relative alla rimborsabilità del prodotto e al suo impiego nel contesto della realtà nazionale. 37 37
ESPERIENZE NELL’HTA DEI VACCINI Il vaccino contro l’HPV ha costituito un argomento di rilevante importanza su cui diverse e illustri istituzioni internazionali si sono confrontate in tema di HTA 38
Un’applicazione pratica di HTA: il caso del PCV13
L’HTA APPLICATO AL NUOVO VACCINO PCV13: RAZIONALE Il nuovo vaccino antipneumococcico 13-valente (PCV13) ha ricevuto l’autorizzazione da EMEA nel dicembre 2009. Tuttavia: Era già disponibile sul mercato e ampiamente utilizzato un vaccino dall’efficacia comprovata, quello eptavalente (PCV7); Era presente un’importante eterogeneità nell’offerta vaccinale tra le Regioni italiane e, quindi, una disparità di coperture; Esistevano dei limiti nell’analisi dei risultati ottenuti con PCV7. 40
L’HTA DEL VACCINO PCV13: FRAMEWORK 1. Valutazione dell’epidemiologia delle infezioni e delle malattie da S. pneumoniae; 2. Descrizione degli altri vaccini antipneumococcici disponibili e analisi dell’efficacia del vaccino eptavalente (competitor); 3. Disamina degli aspetti biotecnologici di PCV13; 4. Modellizzazione matematica e valutazione economica dell’introduzione di PCV13; 5. Valutazione delle ripercussioni organizzative e gestionali; 41 6. Disamina degli aspetti etici. 7. Elementi chiave per il decisore.
ANALISI EPIDEMIOLOGICA: METODI Revisione della letteratura internazionale e nazionale in merito ai dati di prevalenza e incidenza delle infezioni da S. pneumoniae e consultazione del sistema di sorveglianza speciale delle malattie batteriche invasive, istituito presso il Ministero della Salute, col fine di costruire i tassi di incidenza per 100.000 stratificati per età (< 5 anni; 5-9 anni; 10-14 anni; 15-24 anni; 25-64 anni; ≥65 anni). Descrizione dei sierotipi responsabili di patologia (replacement sierotipico). 42
ANALISI EPIDEMIOLOGICA: RISULTATI Classe Patologie Epidemiologia Popolazione Otite Si ritiene che dal 25% al 91% dei soggetti in pediatrica età pediatrica sviluppi un’otite media nel corso della vita. Lo S. pneumoniae è coinvolto nel 28% - 55% dei casi. Polmonite In Europa: 0,06 casi per anno-bambino nella popolazione < 5 anni. Lo S. pneumoniae è coinvolto nel 17%-44% dei casi che necessitano di ricovero. IPD In Europa Occidentale, nella popolazione < 2 anni, il tasso di incidenza è compreso tra 8,9 e 24 casi/100.000 all’anno. Popolazione Polmonite Tassi di incidenza > 50 casi/100.000 all’anno. ≥ 65 anni Lo S. pneumoniae è coinvolto nel 13-34% dei casi. 43 IPD 40,1/100.000 in USA nel 2006; in Italia, stime variabili da 0,2 a 5,7 per 100.000.
ANALISI EPIDEMIOLOGICA: CONTESTO NAZIONALE In Italia le stime d’incidenza Casi incidenti e tassi di incidenza delle IPD– anno 2008 delle IPD rilasciate dai diversi < 1 anno 1-5 anni studi sono piuttosto dissimili: da CASI INCIDENZA CASI INCIDENZA 5,9-11,3 per 100.000 nei Piemonte Valle d'Aosta 6 0 15,55 0,00 10 0 6,60 0,00 bambini < 2 anni a 47,4-59,2 Lombardia Trentino Alto 10 1 10,44 9,53 18 2 4,80 4,64 casi per 100.000 nei bambini < 5 Adige Veneto 1 2,12 2 1,07 anni. Friuli Venezia Giulia 1 9,51 1 2,43 Tassi di incidenza (per 100.000) di IPD in Italia Liguria 0 0,00 1 2,07 Emilia 2 5,00 3 1,92 Romagna Toscana 0 0,00 1 0,79 Umbria 0 0,00 0 0,00 Marche 0 0,00 0 0,00 Lazio 2 3,85 0 0,00 Abruzzo 0 0,00 0 0,00 Molise 0 0,00 0 0,00 Campania 1 1,64 1 0,40 Puglia 0 0,00 0 0,00 Calabria 1 5,56 0 0,00 Sicilia 0 0,00 0 0,00 Sardegna 1 7,58 0 0,00 TOTALE 26 4,65 39 1,73
ANALISI EPIDEMIOLOGICA: SIEROTIPI 100% Nei bambini < 5 anni, i 80% Sierotipi non vaccinali sierotipi coinvolti La copertura conferita nella 60% Vaccine related patogenesi dal vaccinodelle PCV7 malattie si attesta al 52%, circa mentre 15. I 40% serotypes 20% Sierotipi vaccinali invasive sono 0% quella predominanti sierotipi del vaccino 13-sono il 1999-2004 2006-2009 valente all’86% 14, il 23F e il 19A, tutti coperti Pantosti A, 2009 dal vaccino 13-valente. Nei La copertura bambini daiconferita 6 ai 17 anni il AncheLe coperture nella conferite popolazione dal PCV7 3 sierotipo è stimata è delrisultato adultadal PCV7 (18-91e dal PCV13 anni), il 38%, mentre quella di sono stimate, in tale coinvolto, da solo,il nel sierotipo 3 è risultato PCV13 raggiunge 71% 16,3% gruppo di individui, del dei casi. predominante, 28% e delseguito 61% da 7F, rispettivamente 23F e 19A. 45 Schito GC, 2009
ANALISI BIOTECNOLOGICA: METODI Il vaccino PCV13 si presenta come una formulazione liquida e sterile di polisaccaridi capsulari pneumococcici dei sierotipi 1, 3, 4, 5, 6A, 6B, 7F, 9V, 14, 18C, 19A, 19F e 23F coniugati singolarmente alla proteina difterica CRM197. Aspetti immunologici di definizione di non inferiorità 46
ANALISI BIOTECNOLOGICA: RISULTATI Studio Risultati G-2117, Germania Tutti gli studi hanno confermato la comparabilità di PCV13 rispetto a PCV7 in termini di immunogenicità, in G-2119, Francia accordo al correlato di protezione OMS. G-2118, Regno Unito Inoltre, le risposte immunitarie elicitate nei confronti di ulteriori vaccini dati in co- Esposito et al, Italia somministrazione si sono 47 dimostrate comparabili nei due bracci (PCV7 e PCV13).
ANALISI DELL’EFFICACY DI PCV7 Sei clinical trial controllati e randomizzati inclusi nella revisione sistematica/metanalisi. Efficacia nei confronti delle IPD da sierotipo vaccinale del 91% (IC95%: 79-96%) Efficacia nei confronti delle otiti da sierotipo vaccinale del 58% 48 (IC95%: 48-65%)
ANALISI DELL’EFFECTIVENESS DI PCV7 Quarantotto lavori selezionati per la valutazione di efficacia post-marketing. I dati relativi alle IPD da sierotipo vaccinale con conferma colturale sono risultati disponibili in 13 lavori. VE = 83% (95%CI: 66%-91%) 49
ANALISI DELL’EFFECTIVENESS DI PCV7 27 lavori hanno presentato dati 50 sulle IPD da tutti i sierotipi. VE = 55% (95%CI: 47%-61%)
ANALISI DELL’EFFECTIVENESS DI PCV7 Endpoint in studio Risultati Otiti (6 lavori: Ansaldi F •Riduzione compresa tra il 20% e il 42% del 2008; Durando P 2009, numero di visite per otite media; Esposito S 2007, Grijalva CG •Riduzione del 36,4% dei tassi di 2006, Poehling KA 2007, Zhou F 2008) ospedalizzazione; •Riduzione del 17-38% del rischio di otite ricorrente. Polmoniti (7 lavori: Ansaldi •Riduzione del 65% dei casi di polmonite con F 2008; Durando P 2009, conferma radiologica; Esposito S 2007, Grijalva CG •Riduzione del 57%-70% dei tassi di 2007, Nelson JC 2008, Rutman MS 2009, Zhou F 2007) ospedalizzazione per polmonite pneumococcica. 51
ANALISI ECONOMICA: METODI E RISULTATI Modello markoviano Prospettiva:SSN Tasso di sconto: 3% PCV13 versus PCV7 Copertura 80% Differenza nei costi medici diretti (€) -13,155,585 Anni di vita guadagnati aggiustati per la qualità 7,664 Malattie evitate 24,487 Morti evitate 774 Costo per anno di vita guadagnato aggiustato per la qualità (€) Dominante Costo netto per bambino vaccinato (€) -29 Il vaccino PCV13 è risultato inoltre costo-efficace nei confronti di nessuna strategia vaccinale con un incremental cost-effectiveness ratio (ICER) di 1.000/2.000 € per QALY guadagnato. 52
ANALISI ORGANIZZATIVA Analisidei Piani Sanitari Regionali con lo scopo di mettere in luce le differenze in termini di strategie dell’offerta della vaccinazione antipneumococcica sul territorio nazionale. Disamina degli aspetti associati a: Servizi vaccinali: relazioni tra professionisti sanitari, calendari vaccinali e switch, sistemi di raccolta dati e monitoraggio; Empowerment dei cittadini. 53
STRATEGIE VACCINALI REGIONALI < 1 anno 1-5 anni Casi Incidenza Casi Incidenza Piemonte 6 15,55 10 6,60 Valle d'Aosta 0 0,00 0 0,00 54 Lombardia * 10 10,44 18 4,80 Trentino Alto 1 9,53 2 4,64 Adige Veneto 1 2,12 2 1,07 Friuli Venezia 1 9,51 1 2,43 Giulia Liguria 0 0,00 1 2,07 Emilia 2 5,00 3 1,92 Romagna Toscana 0 0,00 1 0,79 Umbria 0 0,00 0 0,00 Marche 0 0,00 0 0,00 Analizzando i dati stratificati per Lazio Abruzzo 2 0 3,85 0,00 0 0 0,00 0,00 Regione si sono evinte differenze Molise 0 0,00 0 0,00 Campania 1 1,64 1 0,40 nei tassi di incidenza Puglia 0 0,00 0 0,00 potenzialmente attribuibili alle Calabria Sicilia 1 0 5,56 0,00 0 0 0,00 0,00 diverse politiche di offerta del Sardegna TOTALE # 1 26 7,58 4,65 0 39 0,00 1,73 vaccino.
ESIGENZE DI RIORGANIZZAZIONE: SERVIZI VACCINALI Priorità organizzativa è garantire il collegamento fra il Dipartimento di Prevenzione e i Medici di Medicina Generale e i Pediatri di Libera Scelta attraverso: formazione puntuale, completa e continuativa; sensibilizzazione nei confronti delle vaccinazioni; corretto avvio del flusso informativo verso il Dipartimento di Prevenzione e, dunque, le autorità regionali e nazionali. Efficienza dell’anagrafe vaccinale: informatizzazione, tutela della privacy, gestione da parte di personale formato e 55 addestrato; Monitoraggio delle reazioni avverse.
ESIGENZE DI RIORGANIZZAZIONE: EMPOWERMENT Ogni programma di promozione delle vaccinazioni deve comprendere azioni di comunicazione. In particolare, la comunicazione sulle vaccinazioni deve essere presente: per i nuovi nati: nei controlli post-partum, al momento della dimissione dal nido, nei bilanci di salute, ad ogni ricorso ai servizi vaccinali, ogni qualvolta un pediatra visiti un bambino. per gli adulti: ad ogni contatto con i MMG, con i servizi vaccinali e le strutture di cura. Le azioni di comunicazione devono adeguarsi agli standard sociali e culturali dei diversi soggetti e devono essere volte alla completezza, comprendendo nozioni sull’efficacia e sui rischi dei vaccini e riferimenti all’evidenza disponibile. 56
ANALISI BIOETICA: METODI E RISULTATI 1. Esposizione del fatto biomedico (fase gnoseologica). 2. Significato antropologico e valoriale (fase normativa) e analisi dei valori della persona umana chiamati in causa. 3. Elaborazione del parere etico complessivo (giudizio etico). Difesa della vita fisica e proporzionalità dei benefici 2 Il vaccino PCV13 offre la garanzia di un rapporto favorevole tra rischi e benefici sia per il singolo paziente sia per la società. Libertà e responsabilità Osservanza del consenso informato che deve essere specifico, libero e consapevole. Socialità e sussidiarietà Il PCV13 risponde ai criteri di un’equa allocazione delle risorse 3 sanitarie. 57 La valutazione etica del PCV13 risulta complessivamente positiva
ELEMENTI CHIAVE PER IL DECISORE Efficacia vaccinale Burden of disease Aspetti etici Impatto clinico ed economico Aspetti della vaccinazione organizzativi Caratteristiche della tecnologia 58
GRAZIE PER LA CORTESE ATTENZIONE Per ulteriori informazioni: Dr.ssa Chiara de Waure Istituto di Igiene, Università Cattolica del Sacro Cuore L.go F. Vito 1 00168 Roma Tel: +39 0635001525 E-mail: chiara.dewaure@rm.unicatt.it 59
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