HEALTH TECHNOLOGY ASSESSMENT

Pagina creata da Martina Bruni
 
CONTINUA A LEGGERE
HEALTH TECHNOLOGY ASSESSMENT
Cogorno 14/11/2012

       Vaccinazioni: consolidare i risultati guardando a nuove frontiere

                    Modulo 2: “Comunicazione, aspetti medico legali e
                                farmacoeconomici delle vaccinazioni”

HEALTH TECHNOLOGY ASSESSMENT

Dr.ssa Chiara de Waure

Istituto di Igiene
                                                                     1
Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma
HEALTH TECHNOLOGY ASSESSMENT
AGENDA

   Introduzione all’HTA

   Le applicazioni dell’HTA

   L’HTA per i vaccini

   L’esempio del PCV13

                                   2
HEALTH TECHNOLOGY ASSESSMENT
Introduzione all’HTA

COME SUPPORTARE I DECISORI?

                                           3

                   Sorenson C et al 2008
HEALTH TECHNOLOGY ASSESSMENT
Introduzione all’HTA

I CRITERI DI SCELTA “STORICI”

                                          4
HEALTH TECHNOLOGY ASSESSMENT
Introduzione all’HTA

         I LIMITI DEI “VECCHI” CRITERI
                     DECISIONALI
   Il criterio di efficacia è oggi prerequisito per
    l’autorizzazione di nuovi farmaci o l’impiego di nuove
    tecnologie, in associazione a quello di sicurezza, non
    potendo più rappresentare l’unica guida alle scelte
    relative agli investimenti in sanità.

   Anche il criterio di costo-efficacia costituisce oggi un
    elemento imprescindibile per le nuove tecnologie.

   Il quesito fondamentale, oggi, è come scegliere quindi
    tra le tecnologie efficaci ed efficienti messe a
    disposizione dalla ricerca e dallo sviluppo tecnologico.
                                                               5
HEALTH TECHNOLOGY ASSESSMENT
Introduzione all’HTA

               QUALE SOLUZIONE?

   In questo contesto complesso ed articolato l’Health
    Technology      Assessment           (HTA)      può
    rappresentare un approccio innovativo ed
    efficace.

   L’ HTA è infatti uno strumento multidisciplinare
    di valutazione delle tecnologie sanitarie in grado di
    mettere in relazione tutti gli elementi, molto spesso
    presi in considerazione singolarmente, importanti
    per la valutazione di una tecnologia sanitaria.

                                                             6
Introduzione all’HTA

           I PRINCIPALI LIMITI DELLA
                  SOSTENIBILITÀ

   Sviluppo di nuove tecnologie      AUMENTO DELL’OFFERTA

   Domanda di salute         AUMENTO DELLA DOMANDA

   Assetto economico        LIMITATEZZA DELLE RISORSE

                                                              7
                                           Cislaghi C, 2008
                                                              7
Introduzione all’HTA

      LE TECNOLOGIE BIOMEDICHE
 Nella definizione di tecnologie biomediche
 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità
 sono inclusi

 tutti gli strumenti, le apparecchiature, i
 farmaci,      e    le   procedure      impiegati
 nell’erogazione dei servizi sanitari, nonché i
 sistemi organizzativi e di supporto attraverso
 i quali l’assistenza sanitaria viene fornita.

                                                      8
Introduzione all’HTA

     COS’È TECNOLOGIA SANITARIA?
                         Farmaci
                Biologici (vaccini, ….)
Dispositivi medici (invasivi, non invasivi, di diagnostica
                        in vitro…)
 Grandi apparecchiature (diagnostiche: bioimmagini;
 terapeutico- riabilitative: organi artificiali/protesi…)
           Procedure mediche e chirurgiche
    Procedure organizzative e sistemi di gestione
                   Sistemi informativi
 Sistemi di supporto all’attività clinica (cartella clinica      9
                 informatizzata, …)
Introduzione all’HTA

     IL PARADOSSO DELLA TECNOLOGIA IN
                  SANITÀ

   Introdotta per migliorare la qualità dell’assistenza (ma
    non per risparmiare!);

   Quasi sempre aumenta i costi (acquisto, nuovo
    personale, formazione, etc.);

   Almeno inizialmente rende più complessi e non
    semplifica i processi.

                                                              10
Introduzione all’HTA

          AUMENTO DELL’OFFERTA

•   Competitività e concorrenza delle Aziende;

•   Pressione dell’Industria nelle fasi di introduzione e
    diffusione delle tecnologie sanitarie;

•   Limitata cultura manageriale dei clinici;

•   Asimmetria informativa;

•   Terzo pagante;

•   Sviluppo della conoscenza tecnologica.
                                                             11

                                                              11
Introduzione all’HTA

                L’INNOVAZIONE
“Healthcare innovation can be defined as the
  introduction of a new concept, idea, service,
  process, or product aimed at improving treatment,
  diagnosis, education, outreach, prevention and
  research, and with the long term goals of improving
  quality, safety, outcomes, efficiency and costs”
                                 Omachonu VK, Einspruch NG, 2010

                                                             12
Introduzione all’HTA
       AUMENTO DELLA DOMANDA:
      IL BACINO DI UTENZA DEL SSN

                                            •     aspettativa di vita
                                            •     prevalenza        di
                                                condizioni croniche
                                            •     ricorso ai servizi
                                                sanitari
                                            •     consapevolezza da
                                                parte             del
                                                paziente/cittadino
                                                                       13

Annuario Statistico 2011. Sanità e Salute
Introduzione all’HTA

         LE RISORSE ECONOMICHE
Trend in crescita della spesa pubblica sociale, in
particolare sanitaria, ascrivibile all’invecchiamento.
                                  Pammolli F Salerno NC, 2006

                                                            14
Introduzione all’HTA

             I PROBLEMI DECISIONALI

    Si manifesta quindi la necessità, per i decision
    makers, di effettuare scelte di            PRIORITY
    SETTING in merito alle tecnologie sanitarie da
    promuovere, in funzione dei bisogni della popolazione
    e delle risorse disponibili, con uno sguardo attento a:

-   Selezione dei prodotti,
-   Sistemi di finanziamento,
-   Sensibilizzazione dei cittadini e degli operatori,
-   Programmazione e organizzazione dell’offerta.

                                                              15
Introduzione all’HTA

COMBINARE EFFICACIA ED EFFICIENZA

 “Value for money (VFM) is a term used to assess
whether or not an organization has obtained the
maximum benefit from the goods and services it
both acquires and provides, within the resources
available to it. Some elements may be subjective,
difficult to measure, intangible and misunderstood.
Judgment is therefore required when considering
whether VFM has been satisfactorily achieved or not.
It not only measures the cost of goods and services,
but also takes account of the mix of quality, cost,
resource use, fitness for purpose, timeliness,
and convenience to judge whether or not, together,
they constitute good value.”
                                                                       16
         University of Cambridge, 2010. A Brief Guide to Value for Money
Introduzione all’HTA

                LA CARTA DI TRENTO
Oggetto                                 Statement
  CHI     la valutazione delle tecnologie sanitarie deve coinvolgere tutte le parti
                              interessate all’assistenza sanitaria
 COSA        la valutazione delle tecnologie sanitarie deve riguardare tutti gli
                       elementi che concorrono all’assistenza sanitaria
 DOVE     la valutazione delle tecnologie sanitarie deve riguardare tutti i livelli
              gestionali dei sistemi sanitari e delle strutture che ne fanno parte
QUANDO       la valutazione delle tecnologie sanitarie deve essere un’attività
              continua che deve essere condotta prima della loro introduzione e
                                  durante l’intero ciclo di vita
PERCHE’        la valutazione delle tecnologie sanitarie è una necessità e una
                opportunità per la governance integrata dei sistemi sanitari e
                               delle strutture che ne fanno parte
 COME            la valutazione delle tecnologie sanitarie è un processo
             multidisciplinare che deve svolgersi in modo coerente con gli altri
             processi assistenziali e tecnico-amministrativi dei sistemi sanitari17
                                                                                  e
                              delle strutture che ne fanno parte
Introduzione all’HTA

       LE CARATTERISTICHE DELL’HTA
   Multidisciplinarietà/Multidimensionalità:    perché
    l’impatto della tecnologia viene valutato da diverse
    prospettive;

   Strutturalità/sistematicità: perché presuppone la
    raccolta e l’analisi sistematica dei dati e delle
    evidenze a supporto dell’uso delle tecnologie oggetto
    di valutazione;

   Orientamento politico: perché opera da “ponte” tra il
    mondo scientifico e quello politico-decisionale e si
    configura come processo policy - driven.
                                                                 18

                              Banta D, Behney CJ, Andrulis DP, 1978
                                   Velasco Garrido M, Busse R, 2007
Introduzione all’HTA

                 COSA SI FA NELL’HTA
   L’HTA comprende in sé l’analisi
    e la valutazione critica di tutte
    le      aree      sulle     quali
    l’implementazione/l’introduzione
    /la dismissione di una tecnologia
    sanitaria    può     determinare
    conseguenze.

       1)   la tecnologia,
       2)   il paziente,
       3)   l’economia,
       4)   l’organizzazione.
                                                   www.dacehta.dk
                      Ham C, Hunter DJ, 1995
                                                               19
Introduzione all’HTA

               COSA SI FA NELL’HTA

                                                   TECNOLOGIA
               Performance tecnica
                     Efficacia
                    Sicurezza
                                                         PAZIENTE

Effetti clinici, implicazioni etiche, legali e sociali

       Costi e costo-efficacia                   ECONOMIA
                                                              20
         Ripercussioni organizzative           ORGANIZZAZIONE
                                                                   20
Introduzione all’HTA

          HTA: IL METODO OPERATIVO
1.   Valutazione epidemiologica della condizione in
     esame;

2.   Valutazione dell’utilizzo di risorse e dei costi;

3.   Descrizione e valutazione delle correnti strategie di
     controllo/trattamento della patologia;

4.   Valutazione dell’efficacia e della sicurezza della
     tecnologia sanitaria oggetto di studio;
                                                              21
Introduzione all’HTA

           HTA: IL METODO OPERATIVO
5.   Modellizzazione matematica del beneficio atteso
     dall’introduzione/implementazione/dismissione della
     tecnologia;

6.   Valutazione economica;

7.   Valutazione        dell’impatto      organizzativo
     dell’introduzione/implementazione/dismissione della
     tecnologia sul Servizio Sanitario;

8.   Analisi degli aspetti etici, legislativi e sociali
     (accettabilità,      disponibilità,    accessibilità,
     informazione) relativi la tecnologia.               22
Introduzione all’HTA

                  HTA: STRUMENTI 1
  Obiettivo                         Strumenti
Epidemiologia        Revisione sistematica della letteratura
                                   Metanalisi
                  Consultazione Flussi Istituzionali e banche dati
Risorse e Costi       Revisione sistematica della letteratura
                  Consultazione Schede di Dimissione Ospedaliera
                             (SDO)/Tariffari nazionali
 Strategie di          Revisione sistematica della letteratura
  controllo
  Efficacia e      Raccolta delle Evidenze di I grado e Metanalisi
  Sicurezza
                                                                     23
Introduzione all’HTA

                   HTA: STRUMENTI 2

  Obiettivo                        Strumenti
Modellizzazione       Modelli matematici statici o dinamici
 Valutazione           Analisi di Costo Utilità (QALY) con
 Economica                 determinazione dell’ICER
                            Budget impact analysis
    Impatto           Revisione della letteratura, Consensus
 organizzativo           conference, Focus group, Delphi
Aspetti sociali,                  Survey ad hoc
 etici e legali      Focus group, Delphi, Opinione di esperti

                                                                 24
Le applicazioni dell’HTA

GLI STAKEHOLDERS

       Omachonu VK, Einspruch NG 2010      25
Le applicazioni dell’HTA

  I LIVELLI DI APPLICAZIONE DELL’HTA
La valutazione delle tecnologie sanitarie, intesa come
 insieme di metodi e strumenti per supportare le
 scelte sanitarie, si rivolge ai diversi livelli decisionali
 con lo scopo di fornire supporto a:

  –   decisioni di politica sanitaria nazionale;

  – decisioni    “manageriali”:    investimenti     a   livello
  aziendale;

  –   decisioni cliniche.

                                                                26
Le applicazioni dell’HTA

  LIVELLI DI APPLICAZIONE DELL’HTA
Livelli   Dimensione              Obiettivo             Decisori

MACRO        Politica     -   Allocazione risorse Enti regolatori
            sanitaria           - Regolazione e   internazionali,
                                  innovazione       nazionali e
                                                     regionali
MESO        Gestione          - Prioritarizzazione       Aziende
          istituzionale         - Ottimizzazione
                                     utilizzo
MICRO     Management        - Appropriatezza             Unità
             clinico e    utilizzo (Linee guida)      Operative,
          organizzativo                              dipartimenti
                                                     professionisti
                                                                     27
Le applicazioni dell’HTA

           IL LIVELLO MESO:
     LA CLINICAL GOVERNANCE

“…..sistema attraverso il quale le organizzazioni
 sanitarie si rendono responsabili per il
 miglioramento continuo dei loro servizi e
 garantiscono elevati standard di performance
 assistenziale,   assicurando    le    condizioni
 ottimali nelle quali viene favorita l’eccellenza
 clinica….”
                                          Donaldson 1997
                                                       28
Le applicazioni dell’HTA

                    IL LIVELLO MACRO
   L’HTA può essere impiegato come strumento di
    supporto in tema di decisioni di politica sanitaria
    soprattutto relativamente a

       Introduzione sul mercato di nuovi dispositivi medici e
        apparecchiature biomediche;
       Rimborsabilità delle prestazioni;

       Rimborsabilità dei farmaci;

       Prezzi dei farmaci;

       Definizione dei Livelli Essenziali di Assistenza;

       Programmazione/organizzazione sanitaria;                     29

       Governo clinico, SNLG.
L’HTA in Sanità Pubblica

            L’HTA IN SANITÀ PUBBLICA
   Holland WW. Int J Technol Assess Health Care 2004.
    “…...possible areas for future assessment should include such
    issues as smoking, drug and other substance misuse, nutrition,
    and health inequalities. Concentrating on drugs and clinical
    procedures does not really have a great influence on population
    health…….. Of course, this is much more difficult, but essential
    if the objective is a national, effective, efficient health
    policy……….”

   Bonsel, GJ. Bringing HTA into practice 2nd Annual
    Meeting. Rome 2005.
    “….Its increasingly marginal existence can also be judged from
    the mere absence of assessments of (parts of) public health
    systems. Most of the avoidable burden of disease in western
    countries is to be found in the realm of risk factors which are
    amenable to collective efforts, that is interventions at the system
    level rather than the individual level………”                         30
L’HTA in Sanità Pubblica

                     LA SANITÀ PUBBLICA
“Sanità pubblica è il processo di mobilitazione e impegno a
   livello locale, nazionale, e internazionale delle risorse
     per assicurare condizioni in cui le persone possano
                   mantenersi in salute [….]”

    Detels R, McEwen J, Beaglehole R, Tanaka H (Eds.). Oxford textbook of public health

                             Obiettivi:
•   Garantire e promuovere la sicurezza e la salute dei
    cittadini;
•   Controllare e gestire le malattie cronico-degenerative;
•   Garantire un accesso equo alle cure;
•   Promuovere la qualità dei servizi sanitari.             31
L’HTA in Sanità Pubblica

 L’HTA COME EVOLUZIONE DELL’EBM

L’applicazione dell’HTA in Sanità Pubblica è il
  naturale sviluppo dell’Evidence Based Public
  Health (EBPH).

Essa ha quindi lo scopo di perseguire il:

  Coscienzioso, rigoroso, esplicito e trasparente
  impiego delle migliori evidenze disponibili nei
  processi decisionali relativi alla salute della
  comunità, con lo scopo di promuovere ed
  implementare programmi e politiche di qualità.

                                                                32
L’HTA in Sanità Pubblica

    LE PRIORITÀ IN SANITÀ PUBBLICA

Quadro         epidemiologico
attuale:     invecchiamento        Priorità    individuate
progressivo             della      dal Piano Nazionale
popolazione,                       Prevenzione
comportamenti e stili di
vita a rischio

                   Medicina predittiva
         Programmi di prevenzione collettiva
 Programmi di prevenzione rivolti a gruppi a rischio
   Programmi volti a prevenire complicanze e recidive di
                          malattia                           33
L’HTA in Sanità Pubblica

LE RISORSE PER LA SANITÀ PUBBLICA

                                             34
L’HTA e i vaccini

LA LINEE GUIDA WHO

                                 35

                                 35
L’HTA e i vaccini

     COME CONSEGUIRE IL SUCCESSO IN
        PREVENZIONE PRIMARIA?

Garantendo il coinvolgimento e la condivisione di tutti
 gli stakeholders attraverso:

   Adeguata allocazione di risorse
   Buona organizzazione
   Azioni di formazione e informazione
   Leadership

                                                          36
L’HTA e i vaccini

                L’HTA E I VACCINI
    L’applicazione dell’HTA ai vaccini consente di:

   Analizzare le potenzialità e i limiti del prodotto nel
    contesto della situazione epidemiologica, clinica,
    economica e organizzativa italiana al fine di
    discuterne l’utilità dell’introduzione;

   Porre le basi per affrontare le problematiche
    relative alla rimborsabilità del prodotto e al
    suo impiego nel contesto della realtà nazionale.

                                                              37

                                                              37
ESPERIENZE NELL’HTA DEI VACCINI
   Il vaccino contro l’HPV ha costituito un argomento di
    rilevante importanza su cui diverse e illustri
    istituzioni internazionali si sono confrontate in tema di
    HTA

                                                           38
Un’applicazione pratica di
 HTA: il caso del PCV13
L’HTA APPLICATO AL NUOVO VACCINO
               PCV13: RAZIONALE
Il nuovo vaccino antipneumococcico 13-valente
  (PCV13) ha ricevuto l’autorizzazione da EMEA nel
  dicembre 2009. Tuttavia:

   Era già disponibile sul mercato e ampiamente utilizzato un
    vaccino dall’efficacia comprovata, quello eptavalente
    (PCV7);
   Era presente un’importante eterogeneità nell’offerta
    vaccinale tra le Regioni italiane e, quindi, una disparità di
    coperture;
   Esistevano dei limiti nell’analisi dei risultati ottenuti con
    PCV7.                                                      40
L’HTA DEL VACCINO PCV13: FRAMEWORK
1.   Valutazione        dell’epidemiologia
     delle infezioni e delle malattie da
     S. pneumoniae;
2.   Descrizione degli altri vaccini
     antipneumococcici disponibili e
     analisi dell’efficacia del vaccino
     eptavalente (competitor);
3.   Disamina          degli       aspetti
     biotecnologici di PCV13;
4.   Modellizzazione matematica e
     valutazione                economica
     dell’introduzione di PCV13;
5.   Valutazione delle ripercussioni
     organizzative e gestionali;
                                             41
6.   Disamina degli aspetti etici.
7.   Elementi chiave per il decisore.
ANALISI EPIDEMIOLOGICA: METODI

   Revisione della letteratura internazionale e nazionale
    in merito ai dati di prevalenza e incidenza delle infezioni
    da S. pneumoniae e consultazione del sistema di
    sorveglianza speciale delle malattie batteriche
    invasive, istituito presso il Ministero della Salute, col
    fine di costruire i tassi di incidenza per 100.000
    stratificati per età (< 5 anni; 5-9 anni; 10-14 anni; 15-24
    anni; 25-64 anni; ≥65 anni).

   Descrizione dei sierotipi responsabili di patologia
    (replacement sierotipico).
                                                            42
ANALISI EPIDEMIOLOGICA: RISULTATI

  Classe      Patologie                  Epidemiologia
Popolazione     Otite       Si ritiene che dal 25% al 91% dei soggetti in
 pediatrica               età pediatrica sviluppi un’otite media nel corso
                            della vita. Lo S. pneumoniae è coinvolto nel
                                         28% - 55% dei casi.
              Polmonite    In Europa: 0,06 casi per anno-bambino nella
                            popolazione < 5 anni. Lo S. pneumoniae è
                          coinvolto nel 17%-44% dei casi che necessitano
                                           di ricovero.
                IPD        In Europa Occidentale, nella popolazione < 2
                          anni, il tasso di incidenza è compreso tra 8,9 e
                                      24 casi/100.000 all’anno.
Popolazione   Polmonite   Tassi di incidenza > 50 casi/100.000 all’anno.
 ≥ 65 anni                Lo S. pneumoniae è coinvolto nel 13-34% dei
                                               casi.                 43
                IPD       40,1/100.000 in USA nel 2006; in Italia, stime
                                variabili da 0,2 a 5,7 per 100.000.
ANALISI EPIDEMIOLOGICA: CONTESTO NAZIONALE

In Italia le stime d’incidenza                       Casi incidenti e tassi di incidenza delle IPD– anno 2008

delle IPD rilasciate dai diversi                                           < 1 anno               1-5 anni
studi sono piuttosto dissimili: da                                    CASI INCIDENZA CASI          INCIDENZA
5,9-11,3    per   100.000      nei                   Piemonte
                                                     Valle d'Aosta
                                                                       6
                                                                       0
                                                                              15,55
                                                                              0,00
                                                                                      10
                                                                                      0
                                                                                                      6,60
                                                                                                      0,00
bambini < 2 anni a 47,4-59,2                         Lombardia
                                                     Trentino Alto
                                                                       10
                                                                       1
                                                                              10,44
                                                                              9,53
                                                                                      18
                                                                                      2
                                                                                                      4,80
                                                                                                      4,64
casi per 100.000 nei bambini < 5                     Adige
                                                     Veneto            1         2,12        2         1,07
anni.                                                Friuli Venezia
                                                     Giulia
                                                                       1         9,51        1         2,43

 Tassi di incidenza (per 100.000) di IPD in Italia   Liguria           0         0,00        1         2,07
                                                     Emilia            2         5,00        3         1,92
                                                     Romagna
                                                     Toscana          0          0,00        1         0,79
                                                     Umbria           0          0,00        0         0,00
                                                     Marche           0          0,00        0         0,00
                                                     Lazio            2          3,85        0         0,00
                                                     Abruzzo          0          0,00        0         0,00
                                                     Molise           0          0,00        0         0,00
                                                     Campania         1          1,64        1         0,40
                                                     Puglia           0          0,00        0         0,00
                                                     Calabria         1          5,56        0         0,00
                                                     Sicilia          0          0,00        0         0,00
                                                     Sardegna         1          7,58        0         0,00
                                                     TOTALE           26         4,65        39        1,73
ANALISI EPIDEMIOLOGICA: SIEROTIPI

100%
                                                            Nei bambini < 5 anni, i
80%
                                      Sierotipi non
                                      vaccinali
                                                            sierotipi      coinvolti
                                                                La copertura   conferita nella
60%                                   Vaccine related       patogenesi
                                                                dal vaccinodelle
                                                                               PCV7 malattie
                                                                                       si
                                                                attesta al  52%, circa
                                                                                 mentre 15. I
40%                                   serotypes
20%                                   Sierotipi vaccinali   invasive    sono
 0%                                                             quella predominanti
                                                            sierotipi   del vaccino 13-sono il
       1999-2004     2006-2009                                  valente all’86%
                                                            14, il 23F e il 19A, tutti coperti
                   Pantosti A, 2009                         dal vaccino 13-valente.

Nei La  copertura
     bambini   daiconferita
                   6 ai 17 anni il                          AncheLe coperture
                                                                       nella conferite
                                                                                   popolazione
    dal PCV7 3
sierotipo     è stimata
                    è delrisultato                          adultadal PCV7
                                                                       (18-91e dal PCV13
                                                                                    anni),      il
     38%, mentre quella di                                         sono stimate, in tale
coinvolto,  da solo,il nel                                  sierotipo      3      è     risultato
   PCV13 raggiunge      71% 16,3%                                 gruppo di individui, del
dei casi.                                                   predominante,
                                                                      28% e delseguito
                                                                                 61%      da 7F,
                                                                     rispettivamente
                                                            23F e 19A.                        45

                                                                                    Schito GC, 2009
ANALISI BIOTECNOLOGICA: METODI

Il vaccino PCV13 si presenta come una formulazione
liquida e sterile di polisaccaridi capsulari pneumococcici
dei sierotipi 1, 3, 4, 5, 6A, 6B, 7F, 9V, 14, 18C, 19A, 19F
e 23F coniugati singolarmente alla proteina difterica
CRM197.

  Aspetti immunologici di
definizione di non inferiorità

                                                         46
ANALISI BIOTECNOLOGICA: RISULTATI
      Studio                        Risultati

 G-2117, Germania             Tutti gli studi hanno
                         confermato la comparabilità di
                           PCV13 rispetto a PCV7 in
                         termini di immunogenicità, in
  G-2119, Francia
                             accordo al correlato di
                               protezione OMS.
G-2118, Regno Unito      Inoltre, le risposte immunitarie
                             elicitate nei confronti di
                           ulteriori vaccini dati in co-
Esposito et al, Italia      somministrazione si sono      47
                         dimostrate comparabili nei due
                             bracci (PCV7 e PCV13).
ANALISI DELL’EFFICACY DI PCV7

Sei clinical trial controllati e randomizzati inclusi nella
  revisione sistematica/metanalisi.

                                               Efficacia      nei
                                               confronti     delle
                                               IPD da sierotipo
                                               vaccinale del 91%
                                               (IC95%: 79-96%)

Efficacia      nei
confronti     delle
otiti da sierotipo
vaccinale del 58%                                            48
(IC95%: 48-65%)
ANALISI DELL’EFFECTIVENESS DI PCV7

Quarantotto lavori selezionati per la valutazione di
 efficacia post-marketing.

I dati relativi alle
IPD da sierotipo
vaccinale       con
conferma colturale
sono       risultati
disponibili in 13
lavori.

    VE = 83%
(95%CI: 66%-91%)                                 49
ANALISI DELL’EFFECTIVENESS DI PCV7

27 lavori hanno
 presentato dati

                                          50
 sulle IPD da
 tutti i sierotipi.

     VE = 55%
 (95%CI: 47%-61%)
ANALISI DELL’EFFECTIVENESS DI PCV7

  Endpoint in studio                               Risultati

Otiti   (6 lavori: Ansaldi F      •Riduzione compresa tra il 20% e il 42% del
2008;    Durando   P    2009,     numero di visite per otite media;
Esposito S 2007, Grijalva CG
                                  •Riduzione    del    36,4%    dei tassi  di
2006, Poehling KA 2007, Zhou
F 2008)                           ospedalizzazione;
                                  •Riduzione del 17-38% del rischio di otite
                                  ricorrente.

Polmoniti    (7 lavori: Ansaldi   •Riduzione del 65% dei casi di polmonite con
F 2008; Durando P 2009,           conferma radiologica;
Esposito S 2007, Grijalva CG
                                  •Riduzione del 57%-70% dei tassi di
2007, Nelson JC 2008, Rutman
MS 2009, Zhou F 2007)             ospedalizzazione       per         polmonite
                                  pneumococcica.
                                                                          51
ANALISI ECONOMICA: METODI E RISULTATI
Modello markoviano
Prospettiva:SSN
Tasso di sconto: 3%
                                                                PCV13 versus PCV7

                                Copertura                                   80%
                  Differenza nei costi medici diretti (€)               -13,155,585
             Anni di vita guadagnati aggiustati per la qualità             7,664
                              Malattie evitate                            24,487
                               Morti evitate                                774
      Costo per anno di vita guadagnato aggiustato per la qualità (€)   Dominante
                  Costo netto per bambino vaccinato (€)                     -29

Il vaccino PCV13 è risultato inoltre costo-efficace nei
confronti di nessuna strategia vaccinale con un
incremental    cost-effectiveness  ratio  (ICER)     di
1.000/2.000 € per QALY guadagnato.                    52
ANALISI ORGANIZZATIVA

 Analisidei Piani Sanitari Regionali con lo scopo
 di mettere in luce le differenze in termini di
 strategie     dell’offerta   della     vaccinazione
 antipneumococcica sul territorio nazionale.

 Disamina   degli aspetti associati a:
   Servizi vaccinali: relazioni tra professionisti sanitari,
    calendari vaccinali e switch, sistemi di raccolta dati e
    monitoraggio;
   Empowerment dei cittadini.
                                                          53
STRATEGIE VACCINALI REGIONALI

                                                              < 1 anno                  1-5 anni
                                                       Casi     Incidenza        Casi     Incidenza
                                      Piemonte            6              15,55     10              6,60
                                      Valle d'Aosta       0               0,00      0              0,00

                                                                                                   54
                                      Lombardia *        10              10,44     18              4,80
                                      Trentino Alto       1               9,53      2              4,64
                                      Adige
                                      Veneto              1               2,12      2              1,07
                                      Friuli Venezia      1               9,51      1              2,43
                                      Giulia
                                      Liguria             0               0,00      1              2,07
                                      Emilia              2               5,00      3              1,92
                                      Romagna
                                      Toscana             0              0,00       1              0,79
                                      Umbria              0              0,00       0              0,00
                                      Marche              0              0,00       0              0,00

Analizzando i dati stratificati per   Lazio
                                      Abruzzo
                                                          2
                                                          0
                                                                         3,85
                                                                         0,00
                                                                                    0
                                                                                    0
                                                                                                   0,00
                                                                                                   0,00
Regione si sono evinte differenze     Molise              0              0,00       0              0,00
                                      Campania            1              1,64       1              0,40
nei      tassi   di      incidenza    Puglia              0              0,00       0              0,00

potenzialmente attribuibili alle      Calabria
                                      Sicilia
                                                          1
                                                          0
                                                                         5,56
                                                                         0,00
                                                                                    0
                                                                                    0
                                                                                                   0,00
                                                                                                   0,00
diverse politiche di offerta del      Sardegna
                                      TOTALE #
                                                          1
                                                         26
                                                                         7,58
                                                                         4,65
                                                                                    0
                                                                                   39
                                                                                                   0,00
                                                                                                   1,73
vaccino.
ESIGENZE DI RIORGANIZZAZIONE: SERVIZI VACCINALI

   Priorità organizzativa è garantire il collegamento fra
    il Dipartimento di Prevenzione e i Medici di Medicina
    Generale e i Pediatri di Libera Scelta attraverso:
   formazione puntuale, completa e continuativa;
   sensibilizzazione nei confronti delle vaccinazioni;
   corretto avvio del flusso informativo verso il
    Dipartimento di Prevenzione e, dunque, le autorità
    regionali e nazionali.

                 Efficienza     dell’anagrafe      vaccinale:
                 informatizzazione,   tutela  della   privacy,
                 gestione da parte di personale formato e        55
                 addestrato;
                 Monitoraggio delle reazioni avverse.
ESIGENZE DI RIORGANIZZAZIONE:
                        EMPOWERMENT

Ogni programma di promozione delle vaccinazioni deve
  comprendere azioni di comunicazione. In particolare, la
  comunicazione sulle vaccinazioni deve essere presente:
per i nuovi nati: nei controlli post-partum, al momento della
  dimissione dal nido, nei bilanci di salute, ad ogni ricorso ai servizi
  vaccinali, ogni qualvolta un pediatra visiti un bambino.
per gli adulti: ad ogni contatto con i MMG, con i servizi vaccinali e le
  strutture di cura.

Le azioni di comunicazione devono adeguarsi agli standard
  sociali e culturali dei diversi soggetti e devono essere volte
  alla completezza, comprendendo nozioni sull’efficacia e sui
  rischi dei vaccini e riferimenti all’evidenza disponibile. 56
ANALISI BIOETICA: METODI E RISULTATI

 1.   Esposizione del fatto biomedico (fase gnoseologica).
 2.   Significato antropologico e valoriale (fase normativa) e
      analisi dei valori della persona umana chiamati in causa.
 3.   Elaborazione del parere etico complessivo (giudizio etico).
  Difesa della vita fisica e proporzionalità dei benefici             2

  Il vaccino PCV13 offre la garanzia di un rapporto favorevole tra
     rischi e benefici sia per il singolo paziente sia per la società.
  Libertà e responsabilità
  Osservanza del consenso informato che deve essere specifico, libero e
    consapevole.
  Socialità e sussidiarietà
  Il PCV13 risponde ai criteri di un’equa allocazione delle risorse
   3
     sanitarie.                                                  57

La valutazione etica del PCV13 risulta complessivamente positiva
ELEMENTI CHIAVE PER IL DECISORE

                               Efficacia
                               vaccinale

Burden of
 disease
                                                                        Aspetti
                                                                         etici

                                                    Impatto clinico
                                                    ed economico
  Aspetti                                          della vaccinazione
organizzativi

                                Caratteristiche
                                della tecnologia                        58
GRAZIE PER LA CORTESE ATTENZIONE

              Per ulteriori informazioni:

              Dr.ssa Chiara de Waure

Istituto di Igiene, Università Cattolica del Sacro Cuore
                L.go F. Vito 1 00168 Roma
                   Tel: +39 0635001525
         E-mail: chiara.dewaure@rm.unicatt.it

                                                           59
Puoi anche leggere