Guida al nuovo Esame di Stato - Agostino Miele La normativa e le applicazioni pratiche - Liceo Scientifico Statale
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Agostino Miele Guida al nuovo Esame di Stato La normativa e le applicazioni pratiche I Quaderni
Si ringraziano Sara Bifulco, Esterina Dana, Giacomo Sassun, Rosamaria Manna, docenti della Scuola Ebraica di Milano, per il contributo dato alla costruzione delle Griglie di valutazione della prima prova scritta, della seconda prova scritta di matematica e fisica del liceo scientifico e del colloquio e alla definizione di un percorso pluridisciplinare per l’avvio del colloquio. Si ringraziano Giorgia Lorenzato per il contributo relativo al secondo percorso pluridisci- plinare per il colloquio, e Alessandra Terrile e Paola Biglia per averci fornito un modello di Griglia di valutazione per il colloquio d’Esame. Progettazione editoriale Monica Pedralli Coordinamento editoriale Federica Giardino Redazione e impaginazione Giulia Maselli, Milano Progetto grafico Elena Petruccelli Progetto grafico di copertina Roberta Levi Illustrazione di copertina Natalia Khlapushyna/Alamy Stock Photo La collana “I quaderni Pearson Academy” vogliono offrire ai docenti contributi, sia teorici sia operativi, sui più importanti temi che riguardano la didattica e in generale la scuola di oggi. I quaderni sono frutto dell’attività di ricerca e di riflessione che Pearson Academy affianca alla formazione e all’aggiornamento dei docenti, nella convinzione che una buona offerta formativa debba essere sostenuta da un costante lavoro di approfondimento e di indagine scientifica. Tutti i diritti riservati © 2019, Pearson Italia, Milano - Torino Per i passi antologici, per le citazioni, per le riproduzioni grafiche, cartografiche e fotografiche appartenenti alla pro- prietà di terzi, inseriti in quest’opera, l’editore è a disposizione degli aventi diritto non potuti reperire nonché per eventuali non volute omissioni e/o errori di attribuzione nei riferimenti. È vietata la riproduzione, anche parziale o ad uso interno didattico, con qualsiasi mezzo, non autorizzata. Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume dietro paga- mento alla SIAE del compenso previsto dall’art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941, n. 633. Le riproduzioni effettuate per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale possono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da CLEARedi, Corso di Porta Romana 108, 20122 Milano, e-mail autorizzazioni@clearedi.org e sito web www.clearedi.org
Indice Prefazione 5 1. L’Esame di Stato 6 2. La normativa di riferimento 7 3. Il Consiglio di classe 8 1. Documento del Consiglio di classe 8 4. Lo scrutinio finale 21 1. Ammissione dei candidati interni 21 2. Abbreviazione per merito 23 3. Ammissione dei candidati esterni 23 4. Attribuzione del credito scolastico 25 5. La commissione d’esame 28 6. Le prove di esame 30 7. I Quadri di riferimento 31 8. La prima prova scritta 40 9. La seconda prova scritta 58 10. Correzione e valutazione delle prove scritte 59 11. Il colloquio 60 12. Esame di Stato per le studentesse e gli studenti con Bisogni Educativi Speciali (BES) 68 1. Studentesse e studenti con disabilità 68 2. Studentesse e studenti con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) 70 3. Studentesse e studenti con Bisogni Educativi Speciali (BES) 71 13. Il voto finale 78 14. Il diploma 79 3
Prefazione “Gli esami non finiscono mai.” Eduardo De Filippo L’Esame di Stato 2019 sarà caratterizzato da numerose novità. Il D. lgs. 13 aprile 2017, n. 62 Nor- me in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera i), della legge 13 luglio 2015, n. 107 ha indicato le linee generali del nuovo esame. A tale decreto sono seguiti alcuni atti legislativi che nello spe- cifico hanno designato il nuovo quadro di riferimento. Vi saranno solo due prove scritte, invece di tre. Verrà data più attenzione al percorso svolto dai ragazzi nell’ultimo triennio, con un punteggio maggiore assegnato al credito scolastico. Per quanto riguarda la correzione delle prove scritte sono fornite Griglie di valutazione nazionali. Questo testo, sintesi ragionata della normativa vigente sul nuovo esame, è indirizzato a Dirigenti scolastici, docenti e alunni che affronteranno le prove e vuole favorire la lettura dell’O.M. 11 mar- zo 2019, n. 205 Istruzioni e modalità organizzative e operative per lo svolgimento dell’Esame di Stato conclusivo dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado nelle scuole statali e paritarie – anno scolastico 2018/2019. Non mi resta che augurare a tutti buon lavoro. Agostino Miele 5
1. L’Esame di Stato L’Esame di Stato, che si svolge al termine del secondo ciclo di istruzione, è un traguardo fonda- mentale del percorso scolastico dello studente ed è finalizzato a valutare le competenze acquisite dagli studenti al termine del ciclo. Infatti il Decreto legislativo n. 62 del 2017 così recita: L’Esame di Stato conclusivo dei percorsi di istruzione secondaria di secondo grado verifica i livelli di apprendimento conseguiti da ciascun candidato in relazione alle conoscenze, abilità e competenze proprie di ogni indirizzo di studi, con riferimento alle Indicazioni nazionali per i licei e alle Linee guida per gli istituti tecnici e gli istituti professionali, anche in funzione orientativa per il proseguimento degli studi di ordine superiore ovvero per l’inserimento nel mondo del lavoro. Protagonisti dell’operazione “Esame di Stato” sono il Consiglio di classe, per le operazioni preli- minari, e la Commissione di esame, per l’esame vero e proprio. 6
2. La normativa di riferimento Elenchiamo di seguito la normativa di riferimento, le cui disposizioni hanno introdotto diverse novità relative all’Esame di Stato del secondo ciclo di istruzione. • D. lgs. 13 aprile 2017, n. 62 Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera i), della legge 13 luglio 2015, n. 107. • Circolare n. 3050 del 4 ottobre 2018 Esame di Stato conclusivo dei percorsi di istruzione secon- daria di secondo grado a.s. 2018/2019 – prime indicazioni operative. • D.M. n. 769 del 26 novembre 2018 Quadri di riferimento per la redazione e lo svolgimento delle prove scritte e Griglie di valutazione per l’attribuzione dei punteggi per gli Esami di Stato del secondo ciclo di istruzione, trasmesso con NOTA MIUR 26.11.2018, PROT. N. 19890. • D.M. n. 37 del 18 gennaio 2019 Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione anno scolastico 2018/2019: individuazione delle discipline oggetto della seconda prova scritta; scelta delle discipline affidate ai commissari esterni delle commissioni d’esame. • Il Decreto Legge 91/2018, convertito nella Legge 108 del 21 Settembre 2018, differisce al 1° Settembre 2019 l’entrata in vigore dell’art. 13, comma 2, lettere b, c del D. lgs. 62/2017: –– partecipazione, durante l’ultimo anno di corso, alle prove INVALSI, per la verifica dei livelli di apprendimento in Italiano, Matematica, Inglese; –– svolgimento dei Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (ex attività di Alternanza scuola-lavoro), secondo quanto previsto dall’indirizzo di studio nel secondo bien- nio e nell’ultimo anno di corso. • D.M. n. 183 del 5 marzo 2019 Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione – Criteri di nomina dei componenti delle Commissioni giudicatrici. D.M. 183 del 5 marzo 2019 ai sensi dell’art. 16 commi 4 e 5 del D. lgs. 62/2017. • Ordinanza Ministeriale 11 marzo 2019, n. 205 Istruzioni e modalità organizzative e operative per lo svolgimento dell’Esame di Stato conclusivo dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado nelle scuole statali e paritarie – anno scolastico 2018/2019. Inoltre (solo per le parti non abrogate): • Legge 10 dicembre 1997, n. 425 Disposizioni per la riforma degli esami di stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore. • Decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 122 Regolamento recante coordi- namento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169. 7
3. Il Consiglio di classe Il Consiglio di classe (l’insieme dei docenti della classe e organo perfetto nella sua unitarietà) programma l’attività formativa in funzione degli specifici bisogni della classe, scegliendo e adat- tando alla realtà della classe le finalità, gli obiettivi, le metodologie indicate a livello più generale dal Collegio dei docenti e dai Dipartimenti di materia, e verifica, inoltre, il raggiungimento degli obiettivi generali e specifici. Il Consiglio di classe provvede alle seguenti operazioni finalizzate all’Esame di Stato: • individuazione dei membri interni nella commissione d’esame; • redazione del Documento del Consiglio di classe, da effettuarsi entro il 15 maggio dell’anno di riferimento dell’esame; • ammissione dei candidati all’Esame di Stato, durante lo scrutinio finale. 1. Documento del Consiglio di classe (O.M. 11 marzo 2019, n. 205, art. 6) Tra gli atti fondamentali che devono essere presi in considerazione dalla commissione vi è il Docu- mento del Consiglio di classe relativo all’azione educativa e didattica realizzata nell’ultimo anno di corso (articolo 7, comma 1 del Decreto legislativo n. 62 del 2017). Tale documento, una sorta di “diario di bordo” che racconta la storia della classe nell’ultimo triennio, indica i contenuti, i metodi, i mezzi, gli spazi e i tempi del percorso formativo, i criteri, gli strumenti di valutazione adottati, gli obiettivi raggiunti, nonché ogni altro elemento che i consigli di classe ritengano utile e significativo ai fini dello svolgimento degli esami. Dovrà illustrare a grandi linee le attività dei Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento svolte (ex Alternanza scuola-lavoro). Dovrà contenere precisi riferimenti alle attività relative allo sviluppo delle competenze nell’ambito di “Cittadinanza e Costituzione”. Il documento terrà conto, inoltre, delle modalità con le quali l’insegnamento di una disciplina non linguistica (DNL) in lingua straniera è stato attivato con metodologia CLIL. Considerata la natura del colloquio – che prevede analisi mirata di documenti, esperienze ecc. – è opportuno che il documento contenga riferimenti molto precisi e puntuali alle attività, alle eserci- tazioni, ai materiali di studio, alle metodologie didattiche adottate. Di tale documento tiene conto la commissione nell’espletamento dei lavori e nella predisposizione dei materiali per il colloquio, nonché nella predisposizione della seconda prova da parte delle commissioni che operano presso gli istituti professionali. Il Documento del Consiglio di classe è pubblicato all’albo dell’istituto entro il 15 maggio. Data l’importanza che ricopre il Documento del Consiglio di classe ne riproponiamo un modello. 8
(Intestazione della scuola) A.S. 2018/2019 INDIRIZZO___________ CLASSE V SEZ.__ DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Decreto legislativo 13.04.2017, N. 62 Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami MODELLO PER IL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE di Stato, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera i), della legge 13 luglio 2015, n. 107. Art. 13 - Ammissione dei candidati interni 2. L’ammissione all’Esame di Stato è disposta, in sede di scrutinio finale, dal Consiglio di classe, presieduto dal dirigente scolastico o da suo delegato. È ammesso all’Esame di Stato, salvo quanto previsto dall’articolo 4, comma 6, del decreto del Presidente della Repubblica del 24 giugno 1998 n. 249, la studentessa o lo studente in possesso dei seguenti requisiti: a) frequenza per almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, fermo restando quanto previsto dall’articolo 14, comma 7, del decreto del Presidente della Repubblica del 22 giugno 2009, n. 122; b) omissis; c) omissis; d) votazione non inferiore ai sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi. Nel caso di votazione inferiore a sei decimi in una disciplina o in un gruppo di discipline, il Consiglio di classe può deliberare, con adeguata motivazione, l’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo. Il coordinatore Prof. ________________________ 9
INDICE 1. Presentazione della Classe Docenti del Consiglio di classe Pag. Profilo della classe Pag. 2. Obiettivi del Consiglio di classe Obiettivi educativo-comportamentali Pag. Obiettivi cognitivo-disciplinari Pag. 3. Verifica e valutazione dell’apprendimento Criteri di verifica e di valutazione degli apprendimenti Pag. Criteri di valutazione e attribuzione del credito scolastico Pag. MODELLO PER IL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 4. Percorsi didattici 1. PERCORSI INTER/PLURIDISCIPLINARI Pag. 2. PERCORSI DI CITTADINANZA E COSTITUZIONE Pag. 3. PERCORSI PER LE COMPETENZE TRASVERSALI E PER L’ORIENTAMENTO (ex ASL) Pag. 4. PERCORSI PER LE DISCIPLINE NON LINGUISTICHE VEICOLATE IN LINGUA STRANIERA Pag. ATTRAVERSO LA METODOLOGIA CLIL 5. ATTIVITÀ AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA Pag. 6. ALTRO Pag. 5. Attività disciplinari (Schede disciplinari, Programmi e Sussidi didattici utilizzati) 1. Italiano Pag. 2. Storia Pag. 3. ... Pag. 4. ... Pag. 5. ... Pag. 6. ... Pag. 7. ... Pag. 8. ... Pag. 9. ... Pag. 10 ... Pag. 11. ... Pag. 12. ... Pag. 13 ... Pag. 10
6. Simulazioni della prima e della seconda prova 1. Simulazioni della prima prova Pag. 2. Simulazioni della seconda prova Pag. 7. Griglie di valutazione della prima prova, della seconda prova e del colloquio 1. Griglia di valutazione della prima prova Pag. 2. Griglia di valutazione della seconda prova Pag. 3. Griglia di valutazione del colloquio Pag. 5. Allegati 6. Consiglio di classe con firma dei docenti MODELLO PER IL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 11
1. Presentazione della Classe DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE (inserire i nominativi dei docenti come da tabella seguente) DOCENTE MATERIA INSEGNATA CONTINUITÀ DIDATTICA 3° ANNO 4° ANNO 5° ANNO MODELLO PER IL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE PROFILO DELLA CLASSE (inserire prospetto di evoluzione della classe, descrizione della classe, obiettivi trasversali raggiunti dalla classe, strategie attivate per il conseguimento degli obiettivi) ➤➤ Quadro orario ➤➤ Storia del triennio conclusivo del corso di studi ➤➤ Obiettivi trasversali raggiunti dalla classe, strategie attivate per il conseguimento degli obiettivi 12
2. Obiettivi del Consiglio di classe (inserire gli obiettivi didattici ed educativi) Gli obiettivi educativi e didattici del Consiglio di classe perseguono due finalità: lo sviluppo della personalità degli studenti e del senso civico (obiettivi educativo-comportamentali) e la preparazione culturale e profes- sionale (obiettivi cognitivo-disciplinari). a. Obiettivi educativo-comportamentali (inserire un segno di spunta sugli obiettivi previsti) • Rispetto delle regole ❏ • Atteggiamento corretto nei confronti degli insegnanti e dei compagni ❏ • Puntualità nell’entrata a scuola e nelle giustificazioni ❏ • Partecipazione alla vita scolastica in modo propositivo e critico ❏ • Impegno nel lavoro personale ❏ MODELLO PER IL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE • Attenzione durante le lezioni ❏ • Puntualità nelle verifiche e nei compiti ❏ • Partecipazione al lavoro di gruppo ❏ • Responsabilizzazione rispetto ai propri compiti all’interno di un progetto ❏ • Altro (specificare) ❏ …………………………………………………… b. Obiettivi cognitivo-disciplinari (inserire un segno di spunta sugli obiettivi previsti) • Analizzare, sintetizzare e interpretare in modo sempre più autonomo i concetti, procedimenti, etc. relativi ad ogni disciplina, pervenendo gradatamente a formulare giudizi critici ❏ • Operare collegamenti interdisciplinari mettendo a punto le conoscenze acquisite e saperli argomentare con i dovuti approfondimenti ❏ • Comunicare in modo chiaro, ordinato e corretto utilizzando i diversi linguaggi specialistici ❏ • Sapere costruire testi a carattere espositivo, esplicativo, argomentativo e progettuale per relazionare le proprie attività ❏ • Affrontare e gestire situazioni nuove, utilizzando le conoscenze acquisite in situazioni problematiche nuo- ve, per l’elaborazione di progetti (sia guidati che autonomamente) ❏ • Altro (specificare) ❏ …………………………………………………… 13
3. Verifica e valutazione dell’apprendimento (inserire i criteri deliberati dal Collegio dei Docenti sulla base dei seguenti indicatori) ➤➤ Criteri di verifica e di valutazione degli apprendimenti ➤➤ Strumenti di misurazione e numero di verifiche per periodo scolastico MODELLO PER IL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE ➤➤ Strumenti di osservazione del comportamento e del processo di apprendimento ➤➤ Criteri di valutazione e attribuzione del credito scolastico Esempio. L’assegnazione ha tenuto conto, conformemente a quanto stabilito dal Collegio dei Docenti e in base al Regolamento sull’Esame di Stato, dei seguenti criteri: profitto, frequenza, interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo, attività complementari e integrative, eventuali altri crediti (quali: cer- tificazioni linguistiche, certificazioni informatiche, corsi di lingua, esperienze musicali, esperienze lavorative, esperienze sportive, esperienze di cooperazione, esperienze di volontariato). 14
4. Percorsi didattici (inserire i percorsi didattici sulla base degli indicatori previsti dalle tabelle seguenti) Il Consiglio di classe, in vista dell’Esame di Stato, ha proposto agli studenti la trattazione dei Percorsi inter/pluridi- sciplinari riassunti nella seguente tabella. 1. PERCORSI INTER/PLURIDISCIPLINARI Unità Discipline coinvolte Documenti/ Attività/tirocini di apprendimento testi proposti Il Consiglio di classe, in vista dell’Esame di Stato, ha proposto agli studenti la trattazione dei Percorsi di cittadinanza e costituzione riassunti nella seguente tabella. MODELLO PER IL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 2. PERCORSI DI CITTADINANZA E COSTITUZIONE Percorso Discipline coinvolte Materiali/testi/ Attività svolte documenti Gli studenti, nel corso del triennio, hanno svolto i Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (Alternanza scuola-lavoro) riassunti nella seguente tabella. 3. PERCORSI PER LE COMPETENZE TRASVERSALI E PER L’ORIENTAMENTO (ASL) CLASSE: III Anno scolastico: Ente/ Progetto Tipologia Attività Unità didattica Monte Impresa e discipline coinvolte ore CLASSE: IV Anno scolastico: Ente/ Progetto Tipologia Attività Unità didattica Monte Impresa e discipline coinvolte ore CLASSE: V Anno scolastico: Ente/ Progetto Tipologia Attività Unità didattica Monte impresa e discipline coinvolte ore 15
Gli studenti, nel corso del triennio, hanno svolto i Percorsi per le discipline non linguistiche veicolate in lingua straniera attraverso la metodologia CLIL riassunti nella seguente tabella. 4. PERCORSI PER LE DISCIPLINE NON LINGUISTICHE VEICOLATE IN LINGUA STRANIERA ATTRAVERSO LA METODOLOGIA CLIL Discipline Contenuti Modello operativo Metodologia Risorse coinvolte e disciplinari e modalità di lavoro (materiali, lingue utilizzate sussidi) ❏ insegnamento gestito ❏ frontale dal docente di disciplina ❏ individuale ❏ insegnamento in ❏ a coppie co-presenza ❏ in piccoli gruppi ❏ altro (specificare) __ ❏ utilizzo di particolari __________________ metodologie didattiche __________________ (specificare quali) MODELLO PER IL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 5. ATTIVITÀ DI AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA SVOLTE NELL’ANNO SCOLASTICO (inserire le attività sulla base degli indicatori della tabella seguente) TIPOLOGIA OGGETTO LUOGO DURATA Visite guidate Viaggi di istruzione Approfondimenti tematici e sociali – incontri con esperti Orientamento (altre attività) 6. ALTRO (inserire ogni altro elemento che ha caratterizzato il percorso educativo degli studenti) 16
5. Attività disciplinari (Schede disciplinari, Programmi e Sussidi didattici utilizzati) SCHEDE DISCIPLINARI (inserire tante schede disciplinari quante sono le discipline) Documento SCHEDA DISCIPLINARE Materia ITALIANO Docente OBIETTIVI COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ MODELLO PER IL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE METODI DI INSEGNAMENTO ATTIVITÀ DI RECUPERO STRUMENTI DI LAVORO VERIFICHE PROGRAMMI (inserire tante schede di programma quante sono le discipline) Documento PROGRAMMA Materia ITALIANO Docente 17
6. Simulazioni della prima e della seconda prova ➤➤ Simulazioni della prima prova (inserire i testi delle simulazione della prima prova fatte durante l’anno) DEL CONSIGLIO DOCUMENTO DEL IL DOCUMENTO CLASSE DI CLASSE CONSIGLIO DI ➤➤ Simulazioni della seconda prova (inserire i testi delle simulazione della seconda prova fatte durante l’anno) PER IL MODELLO PER MODELLO 18
7. Griglie di valutazione della prima prova, della seconda prova e del colloquio ➤➤ Griglia di valutazione della prima prova (inserire il testo della Griglia di valutazione usata durante l’anno) MODELLO PER IL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE ➤➤ Griglia di valutazione della seconda prova (inserire il testo della Griglia di valutazione usata durante l’anno) ➤➤ Griglia di valutazione del colloquio (inserire il testo della Griglia di valutazione usata durante l’anno) 19
8. Allegati (inserire eventuali allegati) 9. Consiglio di classe con firma dei docenti N° COGNOME E NOME MATERIA FIRMA 1 2 3 MODELLO PER IL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 4 5 6 7 8 9 10 11 12 IL DIRIGENTE SCOLASTICO 20
4. Lo scrutinio finale Lo scrutinio finale rappresenta la valutazione complessiva dello studente, un vero e proprio resoconto dell’anno scolastico, che delinea il percorso e gli obiettivi raggiunti dall’alunno. Il Consiglio di classe, in sede di scrutinio finale, si configura come un collegio perfetto con la presenza di tutti i suoi componenti. Nello scrutinio finale il Consiglio di classe procede, in particolare, alle seguenti operazioni: • ammissione all’esame dei candidati interni; • ammissione all’esame dei candidati per abbreviazione per merito; • ammissione all’esame dei candidati esterni (scrutinio dell’esame preliminare); • attribuzione del credito scolastico. 1. Ammissione dei candidati interni (D. lgs. 13 aprile 2017, n. 62, art. 13 e O.M. 11 marzo 2019, n. 205, art. 2) L’ammissione degli studenti all’Esame di Stato è disposta dal Consiglio di classe, nella sua interez- za. Durante le operazioni di scrutinio il docente propone il suo voto e, se non vi è dissenso, i voti proposti si intendono approvati; in caso contrario le deliberazioni vengono adottate a maggioranza e, in caso di parità, prevale il voto del presidente, ai sensi dell’art. 37, co. 3, del Decreto legislativo n. 297 del 1994. Il voto del comportamento viene di solito proposto dal Coordinatore di classe; la proposta di voto, così come per i voti delle discipline, può essere ratificata o modificata. Sono ammessi all’esame gli studenti in possesso dei requisiti di seguito riportati. • Obbligo di frequenza per almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, fatte salve le deroghe previste dal D.P.R. n. 122/2009. Le scuole possono stabilire motivate e straordinarie deroghe per casi eccezionali. La deroga è prevista per assenze documentate e continuative, che comunque non pregiudichino la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Il superamento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe stabilite, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale. Riportiamo nelle tabelle a pagina 22 il monte ore annuale obbligatorio per ciascun tipo di scuola e per ciascuna classe e il relativo numero minimo di presenza a scuola da parte degli alunni per la validità dell’anno scolastico. • Conseguimento di una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo discipline, fatta salva la possibilità per il Consiglio di classe di ammettere, con adeguata moti- vazione, chi ha un voto inferiore a sei in una disciplina o in un gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto. • Conseguimento di un voto di comportamento non inferiore a sei decimi. Ricordiamo che tra i requisiti di ammissione, previsti dal D. lgs. n. 62/2017, vi sono anche la par- tecipazione alle prove INVALSI e lo svolgimento dei Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento nel triennio. Tali requisiti sono stati prorogati all’anno scolastico 2019/2020 dalla legge n. 108/2018. 21
Lo scrutinio finale LICEI (D.P.R. 15/03/2010, N.89) Liceo Classi Monte ore annuo Calcolo Numero minimo complessivo ore di presenza a obbligatorio come scuola richiesto per da ordinamento la validità dell’anno scolastico 1a - 2a 1122 x 1122 = 841,50 842 ARTISTICO (tutti gli indirizzi) 3a - 4a - 5a 1155 x 1155 = 866,25 866 1a - 2a 891 x 891 = 668,25 668 CLASSICO 3a - 4a - 5a 1023 x 1023 = 767,25 767 1a - 2a 891 x 891 = 668,25 668 LINGUISTICO 3a - 4a - 5a 990 x 990 = 742,50 743 MUSICALE E COREUTICO 1a - 2a - 3a - 4a - 5a 1056 x 1056 = 792 792 (tutte le sezioni) SCIENTIFICO (compresa 1a - 2a 891 x 891 = 668,25 668 opzione scienze applicate) 3a - 4a - 5a 990 x 990 = 742,50 743 DELLE SCIENZE UMANE 1a - 2a 891 x 891 = 668,25 668 (compresa opzione economico-sociale) 3a - 4a - 5a 990 x 990 = 742,50 743 ISTITUTI PROFESSIONALI (D.P.R. 15/03/2010, N.87) PER TUTTI GLI INDIRIZZI Classi Monte ore annuo Calcolo Numero minimo ore complessivo obbligatorio di presenza a scuola come da ordinamento richiesto per la validità dell’anno scolastico 1a - 2a - 3a - 4a - 5a 1056 x 1056 = 792 792 ISTITUTI TECNICI (D.P.R. 15/03/2010, N.88) PER TUTTI GLI INDIRIZZI Classi Monte ore annuo Calcolo Numero minimo ore complessivo obbligatorio di presenza a scuola come da ordinamento richiesto per la validità dell’anno scolastico 1a - 2a - 3a - 4a - 5a 1056 x 1056 = 792 792 22
Lo scrutinio finale Il Consiglio di classe, nell’ambito della propria autonomia decisionale, adotta criteri e modalità da seguire per la formalizzazione della deliberazione di ammissione. Riportiamo a pagina 24 un esempio di scheda di valutazione per l’ammissione all’esame. È possibile che qualche studente per carenze validamente motivate e verbalizzate non venga ammesso a sostenere l’Esame di Stato. L’ammissione all’Esame di Stato per gli studenti con disabilità è contemplata nel D. lgs. 62/2017, all’art. 13. Il Consiglio di classe stabilisce la tipologia delle prove d’esame e se le stesse hanno valore equipollente all’interno del piano educativo individualizzato. Gli studenti con disturbo specifico di apprendimento (DSA), certificato ai sensi della legge n. 170/2010, sono ammessi a sostenere l’Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione secondo quanto disposto dall’art. 13 del D. lgs. 62 del 2017, sulla base del piano didattico perso- nalizzato. 2. Abbreviazione per merito (O.M. 11 marzo 2019, n. 205, art.2) Tra i candidati interni che sostengono gli esami di Stato si annoverano gli alunni di scuole statali e paritarie ammessi all’abbreviazione per merito. L’abbreviazione per merito può essere richiesta e ottenuta solo a determinate condizioni. Secondo la normativa vigente possono essere ammessi a sostenere l’Esame di Stato gli alunni della penultima classe (classe quarta) nell’anno scolastico del corrispondente Esame di Stato che possiedono i seguenti requisiti: • aver seguito un regolare corso di scuola secondaria di secondo grado; • aver riportato nello scrutinio finale della penultima classe una votazione non inferiore a otto decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline; • aver riportato nello scrutinio finale della penultima classe una votazione non inferiore a otto decimi nel comportamento; • aver riportato una votazione non inferiore a sette decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline e non inferiore a otto decimi nel comportamento negli ultimi due anni antecedenti il penultimo (classi II e III); • non essere incorsi in non ammissioni nei due anni suddetti (II e III). 3. Ammissione dei candidati esterni (D. lgs. 13 aprile 2017, n. 62, art. 14 e O.M. 11 marzo 2019, n. 205, art. 3) Oltre agli studenti che per almeno un quinquennio hanno frequentato regolarmente i corsi di studio, possono sostenere l’Esame di Stato anche studenti o lavoratori che per svariate ragioni non hanno avuto un regolare iter scolastico. Tali candidati sono definiti candidati esterni (privatisti). In base alla normativa vigente sono ammessi a sostenere l’Esame di Stato, in qualità di candidati esterni, coloro i quali sono in possesso di uno dei seguenti requisiti: • compiano il diciannovesimo anno di età entro l’anno solare in cui si svolge l’esame e dimostrino di aver adempiuto all’obbligo di istruzione; 23
SCHEDA DI VALUTAZIONE PER AMMISSIONE AGLI ESAMI DI STATO Alunno _________________________________Classe V _________ A.S. 20../20.. Conoscenze • Frammentarie e/o superficiali • Sufficientemente approfondite • Approfondite • Molto approfondite Competenze • Non sa individuare le informazioni essenziali contenute nel messaggio orale o scritto, né sa individuare gli elementi fondamentali di un problema • Possiede le competenze necessarie all’elaborazione di argomenti o alla soluzione di problemi già affrontati purché guidato • Possiede strumenti che lo rendono autonomo nella soluzione di problemi o nell’elaborazione di argomenti già affrontati • Possiede gli strumenti e sa applicarli per affrontare in modo autonomo richieste di elaborazione di argomenti o di soluzione di problemi anche nuovi Capacità critiche ed espressive • Non sa esporre e strutturare il discorso in modo logico e coerente; non riesce a individuare le richieste e rispondere in modo pertinente • È in grado di esprimere un punto di vista personale e coerente se guidato o incoraggiato a farlo • Sa esprimere il proprio pensiero su argomenti proposti in modo coerente e autonomo • È autonomo nei giudizi e consapevole dei punti di vista alternativi; si esprime in modo molto personale e coerente Interesse e impegno • Partecipa in modo passivo e/o disinteressato al dialogo educativo • Partecipa al dialogo educativo se spinto a farlo; è mediamente interessato agli argomenti proposti • Partecipa frequentemente al dialogo educativo; si impegna in modo costante • Partecipa con spiccato interesse al dialogo educativo; si impegna assiduamente operando talvolta anche al di là delle richieste Assiduità della frequenza • Frequenza irregolare • Frequenza sufficientemente costante, anche se con qualche ritardo/assenza di troppo • Frequenza mediamente costante e puntuale • Frequenza molto costante; l’alunno si è sempre dimostrato rispettoso degli orari e delle regole dell’Istituto Note _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ Il Coordinatore di classe _______________________ 24
Lo scrutinio finale • siano in possesso del diploma di scuola secondaria di primo grado da un numero di anni almeno pari a quello della durata del corso prescelto, indipendentemente dall’età; • siano in possesso di titolo conseguito al termine di un corso di studio di istruzione secondaria di secondo grado di durata almeno quadriennale del previgente ordinamento o siano in possesso di diploma professionale di tecnico (conseguito al termine dei corsi di istruzione e formazione professionale, ai sensi dell’art. 15 del Decreto legislativo n. 226/05); • abbiano cessato la frequenza dell’ultimo anno di corso prima del 15 marzo. La partecipazione alle prove INVALSI e lo svolgimento di attività assimilabili all’Alternanza scuola-lavoro, già previsti dal D. lgs. 62/2017 come requisito di ammissione, sono stati prorogati all’anno scolastico 2019/2020 dalla legge n. 108/2018. L’ammissione dei candidati esterni che non siano in possesso della promozione o dell’idoneità all’ultima classe è subordinata al superamento di un esame preliminare inteso ad accertare la loro preparazione sulle discipline previste dal piano di studi dell’anno o degli anni per i quali non siano in possesso della promozione o dell’idoneità alla classe successiva, nonché su quelle previste dal piano di studi dell’ultimo anno. Sostengono altresì l’esame preliminare sulle discipline previste dal piano di studi dell’ultimo anno i candidati in possesso di idoneità o di promozione all’ultimo anno che non hanno frequentato il predetto anno ovvero che non hanno comunque titolo per essere scrutinati per l’ammissione all’esame. L’esame preliminare è sostenuto davanti al Consiglio della classe dell’istituto, statale o paritario, collegata alla commissione alla quale il candidato è stato as- segnato. Il candidato è ammesso all’Esame di Stato se consegue un punteggio minimo di sei decimi in ciascuna delle prove cui è sottoposto. L’esame preliminare è sostenuto di norma nel mese di maggio e, comunque, non oltre il termine delle lezioni, davanti al consiglio della classe collegata alla commissione alla quale il candidato esterno è stato assegnato. Il Consiglio di classe, ove necessario, è integrato dai docenti delle disci- pline insegnate negli anni precedenti l’ultimo. 4. Attribuzione del credito scolastico (D. lgs. 13 aprile 2017, n. 62, art. 15 e O.M. 11 marzo 2019, n. 205, art. 8) Il credito scolastico è un punteggio che si ottiene durante il triennio della scuola secondaria di secondo grado basato su criteri stabiliti dal Collegio dei Docenti quali: profitto, frequenza, interesse e impe- gno nella partecipazione al dialogo educativo, attività complementari e integrative, eventuali altri crediti (corsi di lingua, esperienze musicali, esperienze lavorative, esperienze sportive, esperienze di cooperazione, esperienze di volontariato). Gli eventuali Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (previsti dal D. lgs. 15 aprile 2005, n. 77, e così rinominati dall’art. 1, co. 784, della legge 30 dicembre 2018, n. 145) concorrono alla valutazione delle discipline alle quali tali percorsi afferiscono e a quella del comportamento, e contribuiscono alla definizione del credito scolastico. Il Consiglio di classe in sede di scrutinio finale attribuisce il punteggio per il credito scolastico maturato. Gli studenti delle classi quinte usciranno dagli scrutini finali con un credito finale che oscillerà da un minimo di 22 crediti scolastici su 40 a un massimo di 40 su 40. Per il credito della classe quinta (cfr. allegato A del D. lgs. 62/2017) si potranno avere da un minimo di 7 crediti sco- lastici a un massimo di 15; per i due anni precedenti, terza e quarta secondaria di II grado, a cui è stato già assegnato un punteggio in venticinquesimi, è stata creata una tabella di conversione. 25
Lo scrutinio finale La conversione del credito scolastico conseguito nel terzo e quarto anno di corso è effettuata non più tardi degli scrutini intermedi (del nuovo punteggio si dà comunicazione alle studentesse e agli studenti e alle loro famiglie). Si riportano di seguito le varie tabelle da utilizzare per l’assegnazione dei crediti, da effettuare in sede di scrutinio finale. Allegato A – (di cui all’articolo 15, comma 2) Tabella Attribuzione credito scolastico Media dei voti Fasce di credito III anno Fasce di credito IV anno Fasce di credito V anno M
Lo scrutinio finale Candidati che sostengono l’esame nell’a.s. 2019/2020 Tabella di conversione del credito conseguito nel III anno Credito conseguito per il III anno Nuovo credito attribuito per il III anno 3 7 4 8 5 9 6 10 7 11 8 12 Nel caso di abbreviazione del corso di studi per merito (per i candidati frequentanti la classe quar- ta, poi ammessi all’esame), il credito scolastico del quinto anno è attribuito nella stessa misura di quello del quarto anno. Il credito scolastico ai candidati esterni è assegnato sulla base della stessa tabella A che permette l’attribuzione del credito agli alunni interni. L’attribuzione del credito è di competenza del Consi- glio di classe davanti al quale i candidati esterni sostengono l’esame preliminare, sulla base della documentazione del curriculum scolastico e dei risultati delle prove preliminari. L’attribuzione del credito deve essere deliberata, motivata e verbalizzata. 27
5. La commissione d’esame (D. lgs. 13 aprile 2017, n. 62, art. 16) La commissione d’esame è costituita da: • tre membri interni; • tre membri esterni; • un presidente esterno. Per l’Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione dell’anno scolastico 2018/2019, il decreto n. 37 del 18 gennaio 2019 ha definito quanto segue all’interno delle tabelle allegate, che ne costituiscono parte integrante: • le discipline oggetto della seconda prova scritta dell’Esame di Stato conclusivo dei percorsi di studio ordinari e sperimentali di istruzione secondaria di secondo grado; • le discipline affidate ai commissari esterni delle commissioni d’esame. In particolare: • la prima prova scritta è affidata al commissario esterno; • la seconda prova scritta è affidata al commissario interno. Il presidente è il garante del corretto svolgimento dell’esame; in particolare deve: • essere presente nelle operazioni collegiali; • promuovere un clima di serenità e di collaborazione tra interni ed esterni; • garantire la correttezza delle procedure; • orientare verso scelte corrette sul piano pedagogico, metodologico e della valutazione. Il presidente, durante la riunione plenaria o in una successiva, appositamente convocata, sentiti i componenti di ciascuna commissione, individua e definisce gli aspetti organizzativi delle attività delle commissioni determinando, in particolare, la data di inizio dei colloqui per ciascuna classe/ commissione e, in base a sorteggio, l’ordine di precedenza tra le due classi/commissioni e, all’interno di ciascuna di esse, la precedenza tra candidati esterni e interni, nonché quello di convocazione dei candidati medesimi secondo la lettera alfabetica. Il numero dei candidati che sostengono il colloquio, per ogni giorno, non può essere di norma superiore a cinque. Nella seduta preliminare ed eventualmente anche in quelle successive, la classe/commissione prende in esame gli atti e i documenti relativi ai candidati interni, nonché la documentazione pre- sentata dagli altri candidati. In particolare esamina: a. elenco dei candidati e documentazione relativa al percorso scolastico degli stessi al fine dello svolgimento del colloquio, ai sensi dell’art.17, co. 9, del D. lgs. n.62 del 2017; b. domande di ammissione agli esami dei candidati esterni e di quelli interni che chiedono di usu- fruire dell’abbreviazione per merito, con allegati i documenti dai quali sia possibile rilevare tutti gli elementi utili ai fini dello svolgimento dell’esame; 28
La commissione d'esame c. copia dei verbali delle operazioni, relative all’attribuzione e alla motivazione del credito sco- lastico; d. per gli studenti che chiedono di usufruire dell’abbreviazione del corso di studi per merito, atte- stazioni concernenti gli esiti degli scrutini finali della penultima classe e dei due anni antecedenti la penultima, recanti i voti assegnati alle singole discipline, nonché attestazione in cui si indichi l’assenza di giudizi di non ammissione alla classe successiva nei due anni predetti e l’indicazione del credito scolastico attribuito; e. per i candidati esterni, l’esito dell’esame preliminare e l’indicazione del credito scolastico at- tribuito; f. Documento del Consiglio di classe, compresa la documentazione consegnata dall’istituzione formativa che ha erogato il corso per i candidati ammessi agli esami di Stato nella Regione Lombardia; g. Documento del Consiglio di classe nella parte relativa ai candidati con disabilità ai fini degli adempimenti di cui al successivo art. 20, in particolare individuando gli studenti con disabilità che sostengono l’esame con le prove differenziate ai sensi dell’art. 20 del D. lgs. n. 62 del 2017; h. documentazione relativa ai candidati con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) o con Bisogni Educativi Speciali (BES), individuando gli eventuali studenti che sostengono l’esame con le prove differenziate; i. per le classi sperimentali, relazione informativa sulle attività svolte con riferimento ai singoli indirizzi di studio e al relativo progetto di sperimentazione. Contestualmente o successivamente la commissione, con delibere motivate e verbalizzate: • definisce i criteri di correzione e valutazione delle prove scritte, nel rispetto delle Griglie di valutazione per la prima e la seconda prova scritta previste dal D.M. n.769 del 2018; • dedica un’apposita sessione alla predisposizione dei materiali per lo svolgimento del colloquio; • definisce, altresì, i criteri di conduzione e di valutazione nonché le modalità di svolgimento del colloquio; • determina i criteri per l’eventuale attribuzione del punteggio integrativo, fino a un massimo di 5 punti, per i candidati che abbiano conseguito un credito scolastico di almeno 30 punti e un risultato complessivo nelle prove di esame pari almeno a 50 punti, nonché i criteri per l’attri- buzione della lode. La commissione verbalizza tutte le attività che caratterizzano lo svolgimento dell’esame, nonché l’andamento e le risultanze delle operazioni di esame riferite a ciascun candidato. 29
6. Le prove di esame (D. lgs. 13 aprile 2017, n. 62, art.17) Le prove di esame consistono in due prove scritte e in un colloquio. • La prima prova scritta di italiano servirà ad accertare la padronanza della lingua, le capacità espressive e critiche delle studentesse e degli studenti. • La seconda prova scritta riguarderà una o più discipline caratterizzanti i percorsi di studio. Lo scopo della seconda prova d’esame (Decreto legislativo n. 62 del 13 aprile 2017) è quello “di accertare le conoscenze, le abilità e le competenze attese dal profilo educativo culturale e pro- fessionale della studentessa o dello studente dello specifico indirizzo”. • L’esame orale di maturità servirà ad accertare: –– il raggiungimento delle competenze richieste dal percorso di studi; –– le capacità di esporre e di discutere di un argomento in maniera approfondita; –– di essere in grado di descrivere le attività eseguite nell’Alternanza scuola-lavoro. 30
7. I Quadri di riferimento (D.M. n. 769 del 26 novembre 2018) I Quadri di riferimento hanno la funzione di sistematizzare l’impianto disciplinare e chiarire i cri- teri e gli obiettivi in base ai quali saranno “costruite” le prove di esame. In particolare, forniscono indicazioni relative alle caratteristiche, alla struttura, ai nuclei tematici fondamentali, agli obiettivi e alla valutazione delle prove per ciascun percorso di studio. Con Nota prot. N. 19890, il MIUR ha trasmesso il decreto 26 novembre 2018 n. 769, con il quale sono stati adottati i “Quadri di riferimento per la redazione e lo svolgimento delle prove scritte” e le “Griglie di valutazione per l’attribuzione dei punteggi per gli Esami di Stato del secondo ciclo di istruzione”. Detti Quadri sono coerenti con le Indicazioni nazionali e le Linee guida, le quali, in relazione a ciascun percorso di studio, definiscono le competenze attese in esito al percorso stesso e quindi sottese alla prove d’esame, declinate per i licei in obiettivi specifici di apprendimento e per gli istituti tecnici e professionali in risultati di apprendimento (ulteriormente declinati in conoscenze e abilità). A tali Quadri di riferimento sono state allegate le Griglie per la valutazione delle prove scritte. In linea di massima, per Griglia di valutazione si può intendere un insieme di informazioni codificate che descrivono le prestazioni di uno studente/candidato in relazione a degli stimoli/consegne/obiettivi: sono composte da indicatori (parametri, elementi di valutazione) che a loro volta vengono declinati in descrittori delle prestazioni che identificano i livelli ai quali si assegna un risultato in termini numerici. Le Griglie di valutazione sono uno strumento docimologico utilizzato al fine di rendere la valuta- zione la più oggettiva possibile, basandola su indicatori predefiniti. Esse garantiscono trasparenza valutativa, minore soggettività, collegialità, motivazione del punteggio. Riportiamo come esempio il Quadro di riferimento per la redazione e lo svolgimento della seconda prova scritta dell’Esame di Stato del Liceo Scientifico e la relativa Griglia di valutazione. 31
DISCIPLINA: MATEMATICA CARATTERISTICHE DELLA PROVA D’ESAME La prova consiste nella soluzione di un problema a scelta del candidato tra due proposte e nella risposta a quattro quesiti tra otto proposte. Essa è finalizzata ad accertare l’acquisizione dei principali concetti e metodi della ma- tematica di base, anche in una prospettiva storico-critica, in relazione ai contenuti previsti dalle vigenti Indicazioni Nazionali per l’intero percorso di studio del liceo scientifico. In particolare, la prova mira a rilevare la compren- sione e la padronanza del metodo dimostrativo nei vari ambiti della matematica e la capacità di argomentare correttamente applicando metodi e concetti matematici, attraverso l’uso del ragionamento logico. In riferimento ai vari nuclei tematici potrà essere richiesta sia la verifica o la dimostrazione di proposizioni, anche utilizzando il principio di induzione, sia la costruzione di esempi o controesempi, l’applicazione di teoremi o procedure, come anche la costruzione o la discussione di modelli e la risoluzione di problemi. I problemi potranno avere carattere astratto, applicativo o anche contenere riferimenti a testi classici o momenti storici significativi della matematica. Il ruolo dei calcoli sarà limitato a situazioni semplici e non artificiose. Durata della prova: da quattro a sei ore. NUCLEI TEMATICI FONDAMENTALI • ARITMETICA E ALGEBRA. Rappresentazioni dei numeri e operazioni aritmetiche; Algebra dei polinomi; Equazioni, disequazioni e sistemi. • GEOMETRIA EUCLIDEA E CARTESIANA. Triangoli, cerchi, parallelogrammi; Funzioni circolari; Sistemi di riferimento e luoghi geometrici; Figure geometriche nel piano e nello spazio. • INSIEMI E FUNZIONI. Proprietà delle funzioni e delle successioni; Funzioni e successioni elementari; Cal- colo differenziale; Calcolo integrale. • PROBABILITÀ E STATISTICA. Probabilità di un evento; Dipendenza probabilistica; Statistica descrittiva. OBIETTIVI DELLA PROVA Con riferimento ai Nuclei tematici fondamentali, la prova intende accertare che il candidato sia in grado di: • Utilizzare le diverse rappresentazioni dei numeri, riconoscendone l’appartenenza agli insiemi N, Z, Q, R e C. Interpretare geometricamente le operazioni di addizione e di moltiplicazione in C. • Mettere in relazione le radici di un polinomio, i suoi fattori lineari ed i suoi coefficienti. Applicare il principio d’identità dei polinomi. • Risolvere, anche per via grafica, equazioni e disequazioni algebriche (e loro sistemi) fino al 2° grado ed equazioni o disequazioni ad esse riconducibili. • Utilizzare i risultati principali della geometria euclidea, in particolare la geometria del triangolo e del cerchio, le proprietà dei parallelogrammi, la similitudine e gli elementi fondamentali della geometria solida; dimostra- re proposizioni di geometria euclidea, con metodo sintetico o analitico. • Servirsi delle funzioni circolari per esprimere relazioni tra gli elementi di una data configurazione geome- trica. • Scegliere opportuni sistemi di riferimento per l’analisi di un problema. • Determinare luoghi geometrici a partire da proprietà assegnate. • Porre in relazione equazioni e disequazioni con le corrispondenti parti del piano. • Applicare simmetrie, traslazioni e dilatazioni riconoscendone i rispettivi invarianti. • Studiare rette, coniche e loro intersezioni nel piano nonché rette, piani, superfici sferiche e loro intersezioni nello spazio utilizzando le coordinate cartesiane. • Analizzare le proprietà di iniettività, suriettività, invertibilità di funzioni definite su insiemi qualsiasi. Ricono- scere ed applicare la composizione di funzioni. • Applicare gli elementi di base del calcolo combinatorio. • Analizzare le proprietà di parità, monotonia, periodicità di funzioni definite sull’insieme dei numeri reali o su un suo sottoinsieme. 32
• Individuare le caratteristiche fondamentali e i parametri caratteristici delle progressioni aritmetiche e ge- ometriche e delle funzioni polinomiali, lineari a tratti, razionali fratte, circolari, esponenziali e logaritmiche, modulo e loro composizioni semplici. • A partire dall’espressione analitica di una funzione, individuare le caratteristiche salienti del suo grafico e viceversa; a partire dal grafico di una funzione, tracciare i grafici di funzioni correlate: l’inversa (se esiste), la reciproca, il modulo, o altre funzioni ottenute con trasformazioni geometriche. • Discutere l’esistenza e determinare il valore del limite di una successione definita con un’espressione anali- tica o per ricorrenza. • Discutere l’esistenza e determinare il valore del limite di una funzione, in particolare i limiti, per x che tende a 0, di sen(x)/x, (ex-1)/x e limiti ad essi riconducibili. • Riconoscere le caratteristiche di continuità e derivabilità di una funzione e applicare i principali teoremi riguardanti la continuità e la derivabilità. • Determinare la derivata di una funzione ed interpretarne geometricamente il significato. • Applicare il calcolo differenziale a problemi di massimo e minimo. • Analizzare le caratteristiche della funzione integrale di una funzione continua e applicare il teorema fonda- mentale del calcolo integrale. • A partire dal grafico di una funzione, tracciare i grafici della sua derivata e di una sua funzione integrale. • Interpretare geometricamente l’integrale definito e applicarlo al calcolo di aree. • Determinare primitive di funzioni utilizzando integrali immediati, integrazione per sostituzione o per parti. • Determinare la probabilità di un evento utilizzando i teoremi fondamentali della probabilità, il calcolo com- binatorio, il calcolo integrale. • Valutare la dipendenza o l’indipendenza di eventi casuali. • Analizzare la distribuzione di una variabile casuale o di un insieme di dati e determinarne valori di sintesi, quali media, mediana, deviazione standard, varianza. DISCIPLINA: FISICA CARATTERISTICHE DELLA PROVA D’ESAME La prova consiste nella soluzione di un problema a scelta del candidato tra due proposte e nella risposta a quattro quesiti tra otto proposte. Essa è finalizzata ad accertare l’acquisizione dei concetti e dei metodi della fisica con riferimento ai Nuclei tematici fondamentali che connettono verticalmente gli argomenti trattati nel percorso di studio, in relazione ai contenuti previsti dalle vigenti Indicazioni nazionali per il liceo scientifico. In particolare, la prova mira a rilevare la comprensione e la padronanza del metodo scientifico e la capacità di argomentazione fisica attraverso l’uso di ipotesi, analogie e leggi fisiche. In riferimento ai vari nuclei tematici potrà essere richiesta, relativamente a fenomeni naturali o a esperimenti, la soluzione di problemi attraverso la costruzione e discussio- ne di modelli, la formalizzazione matematica, l’argomentazione qualitativa, l’analisi critica di dati. La prova potrà contenere riferimenti a testi classici o momenti storici significativi della fisica. NUCLEI TEMATICI FONDAMENTALI • MISURA E RAPPRESENTAZIONE DI GRANDEZZE FISICHE. Incertezza di misura; Rappresentazioni di grandezze fisiche. • SPAZIO, TEMPO E MOTO. Grandezze cinematiche; Sistemi di riferimento e trasformazioni; Moto di un punto materiale e di un corpo rigido; Cinematica classica e relativistica. • ENERGIA E MATERIA. Lavoro ed energia; Conservazione dell’energia; Trasformazione dell’energia; Emis- sione, assorbimento e trasporto di energia. • ONDE E PARTICELLE. Onde armoniche sonore ed elettromagnetiche; Fenomeni di interferenza; Duali- smo onda-particella. • FORZE E CAMPI. Rappresentazione di forze mediante il concetto di campo; Campo gravitazionale; Cam- po elettromagnetico; Induzione elettromagnetica. 33
OBIETTIVI DELLA PROVA Con riferimento ai Nuclei tematici fondamentali, la prova intende accertare che il candidato sia in grado di: • Rappresentare, anche graficamente, il valore di una grandezza fisica e la sua incertezza nelle unità di misura appropriate. Rappresentare e interpretare, tramite un grafico, la relazione tra due grandezze fisiche. • Valutare l’accordo tra i valori sperimentali di grandezze fisiche in relazione alle incertezze di misura al fine di descrivere correttamente il fenomeno osservato. • Determinare e discutere il moto di punti materiali e corpi rigidi sotto l’azione di forze. • Utilizzare il concetto di centro di massa nello studio del moto di due punti materiali o di un corpo rigido. • Utilizzare le trasformazioni di Galileo o di Lorentz per esprimere i valori di grandezze cinematiche e dina- miche in diversi sistemi di riferimento. • Determinare e discutere il moto relativistico di un punto materiale sotto l’azione di una forza costante o di una forza di Lorentz. • Applicare le relazioni relativistiche sulla dilatazione dei tempi e contrazione delle lunghezze e individuare in quali casi si applica il limite non relativistico. • Determinare l’energia cinetica di un punto materiale in moto e l’energia potenziale di un punto materiale sottoposto a forze. • Mettere in relazione la variazione di energia cinetica, di energia potenziale e di energia meccanica con il lavoro fatto dalle forze agenti. • Utilizzare la conservazione dell’energia nello studio del moto di punti materiali e di corpi rigidi e nelle tra- sformazioni tra lavoro e calore. • Determinare la densità di energia di campi elettrici e magnetici e applicare il concetto di trasporto di energia da parte di un’onda elettromagnetica. • Applicare l’equivalenza massa-energia in situazioni concrete tratte da esempi di decadimenti radioattivi, reazioni di fissione o di fusione nucleare. • Interpretare lo spettro di emissione del corpo nero utilizzando la legge di distribuzione di Planck. • Determinare le frequenze emesse per transizione tra i livelli energetici dell’atomo di Bohr. • Determinare la lunghezza d’onda, la frequenza, il periodo, la fase e la velocità di un’onda armonica e le relazioni tra queste grandezze. • Discutere fenomeni di interferenza con riferimento a onde armoniche sonore o elettromagnetiche emesse da due sorgenti coerenti. • Discutere, anche quantitativamente, il dualismo onda-corpuscolo. • Descrivere la condizione di quantizzazione dell’atomo di Bohr usando la relazione di De Broglie. • Applicare l’equazione di Einstein dell’effetto fotoelettrico. • Descrivere l’azione delle forze gravitazionali elettriche e magnetiche mediante il concetto di campo. Rappre- sentare un campo elettrico o magnetico utilizzando le linee di forza. • Utilizzare il teorema di Gauss per determinare le caratteristiche di campi elettrici generati da distribuzioni simmetriche di cariche e per discutere il comportamento delle cariche elettriche nei metalli. • Utilizzare il teorema di Ampère per determinare le caratteristiche di un campo magnetico generato da un filo percorso da corrente e da un solenoide ideale. • Descrivere e interpretare fenomeni di induzione elettromagnetica e ricavare correnti e forze elettromotrici indotte. • Determinare la forza agente su un filo di lunghezza infinita percorso da corrente in presenza di un campo magnetico, la forza tra due fili di lunghezza infinita paralleli percorsi da corrente e la forza che agisce su un ramo di un circuito in moto in un campo magnetico per effetto della corrente indotta. Determinare il mo- mento delle forze magnetiche agenti su una spira percorsa da corrente in presenza di un campo magnetico uniforme. 34
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