GRUPPO IMPRESE ARTIGIANE DI PARMA 60 ANNI DI STORIA - SESSANT'ANNI DALLA FONDAZIONE 1957-2017
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Cari colleghi, nei suoi 60 anni di vita il Gruppo imprese artigiane e tal senso, rappresenta, sin da subito, un ulteriore vantag- PMI di Parma ha contribuito a scrivere la storia dell’as- gio per far sentire nella società, con duplice forza, le istan- sociazionismo imprenditoriale del nostro territorio, of- ze del mondo imprenditoriale. frendo rappresentanza e tutela agli artigiani ed alle PMI, Oggi la sfida si sviluppa su entrambi i fronti. La rap- e trasformandoli in soggetto economico e sociale consape- presentanza e la tutela del mondo artigiano e della pic- vole della propria forza. cola impresa accanto ad un’assistenza puntuale in tutti La tutela dell’imprenditore, come persona e come operatore gli adempimenti amministrativi e fiscali erano la spinta economico, e la valorizzazione della libera iniziativa pri- ideale dei fondatori, sono stati il filo conduttore, e riman- vata costituiscono il valore fondante dell’Associazione, che gono ancor oggi, a distanza di sei decenni dalla nascita, i da sempre si configura come un soggetto a doppia valenza. principi su cui si fonda l’esistenza del nostro associazioni- Da un lato come realtà che offre servizi qualificati agli smo sindacale. associati, dall’altro come organizzazione impegnata ad Attraverso battaglie e conseguenti conquiste il mondo del- accrescere lo spirito associativo, ovvero quella spinta moti- le imprese ha delineato la propria fisionomia sul piano vazionale che porta le imprese all’incontro e al confronto economico e professionale, esprimendo elementi caratte- secondo la filosofia dello stare insieme per crescere e contare. rizzanti - quali creatività e flessibilità, capacità di adat- La simbiosi con l’Unione parmense degli industriali, in tamento a una domanda in costante trasformazione. E — 3 —
anche abilità nel creare occupazione qualificata, tendenza cogliere e a rilanciare come opportunità di crescita, facendo all’innovazione tecnologica. Valori questi che hanno im- la propria parte in termini di affiancamento alle imprese, pattato positivamente sul nostro sistema produttivo e sulla che oltre alla consueta erogazioni di servizi orizzontali reputazione internazionale di Parma e provincia. offrirà sempre più attività di formazione, informazione, Oggi però occorre un ulteriore sforzo. Veniamo da un pe- accompagnamento e confronto, sarà di tipo verticale, e cioè riodo di profonda crisi, intendendo questa in senso stretto sempre più nei rispettivi settori specifici. Resa possibile ma anche nella sua accezione etimologica greca (separa- grazie ad una nuova stagione di collaborazioni che si apre zione, scelta, giudizio, cambiamento), a fronte della qua- con associazioni di settore che possono trovare nel Gruppo le molte imprese artigiane, quelle che hanno inteso il pur una casa a Parma ove proporre iniziative divulgative e obiettivo e difficile momento congiunturale come opportu- consulenziali. nità, stanno dando una svolta alla loro attività. Altro ruolo che l’Associazione vuole incrementare è quel- Sempre più lo stare sul mercato, un mercato globale in lo di “filtro delle buone idee”. In tempi in cui le novità cui le nostre piccole e medie dimensioni aziendali non ci commerciali si accavallano, le richieste di adeguamenti consentono di competere in termini quantitativi, significa infrastrutturali si fanno pressanti, la velocità di cambia- infatti specializzarsi. mento delle abitudini dei consumatori stressa ritmi e di- Occorre puntare a settori di mercato specifici, solo così si è sorienta nelle scelte, l’imprenditore deve spesso convivere vincenti. Inoltre in un mercato in cui il prodotto è globa- con l’ansia di non essere abbastanza veloce, di non avere lizzato, e dove quindi all’artigiano non è più consentito l’ultimo ritrovato tecnologico, di non essere in linea con porvisi in modo generico, il valore aggiunto è rappresen- la tendenza del momento. La verità è da una parte che le tato dai servizi che affianchino e seguano la mera vendita buone idee non durano un giorno solo e dall’altra che non del prodotto. tutte le troppe soluzioni proposte sul mercato sono davvero Una sfida che il Gruppo imprese artigiane è pronta a rac- quelle giuste per la nostra azienda. Il Gruppo in questo ha — 4 —
gli strumenti per fare una valutazione delle opportunità cerchio sicuramente non si chiude, anzi si attiva una spi- davvero valide su cui vale la pena investire. rale di povertà. Ne è un triste esempio la gestione di alcune Se la calma e la ponderazione sono ancora buone consiglie- zone d’Italia, che è una esperienza da cui qui a Parma ci re, altrettanto lo devono rimanere la consapevolezza e la vogliamo tenere ben lontani, come grazie a tanto impegno coscienza che la buona economia non è quella del saccheg- ne siamo lontani oggi, pur coi nostri problemi. gio. La realtà in cui si vive non va depauperata, con essa Una nuova valorizzazione quindi dei corpi intermedi al contrario occorre condividere benessere, risorse e qualità come soggetti portatori di benessere - è il nostro tessuto della vita. Un rapporto corretto con il territorio è indi- produttivo che genera risorse per la scuola, le pensioni, la spensabile se si vuole esistere in una dimensione vivace, sanità - può, in sinergia con le pubbliche amministrazioni dinamica e solidale, da cui tutti trarranno beneficio. territoriali, più vicine alle aziende e ai cittadini, essere Il ruolo delle imprese private è essenziale, in un contesto protagonista di una stagione di rilancio o di una serie di storico che vede tante forze politiche, e talvolta anche il iniziative di importante valore civico, a partire dalla si- governo, spesso indifferenti o quantomeno distanti dalla curezza e dalla riqualificazione urbana. realtà economica, con quei loro provvedimenti astrusi che Il mondo delle imprese ha bisogno oggi di stabilità di go- derivano da una mai sopita mentalità anti industriale, verno, di regole certe, semplici ed amiche, e che poi soprat- che però va contro agli interessi non solo delle aziende, ma tutto le si faccia rispettare da ogni soggetto sul mercato, si in fin dei conti anche dei lavoratori e delle loro famiglie. parli di appalti o di quant’altro. Si è accentuato negli ultimi anni di sistema maggioritario Il rivendicazionismo selvaggio di tutti contro tutti non è male interpretato l’attenzione esclusiva verso un astratto utile. Serve dialogo costruttivo, collaborazione e soprat- cittadino elettore e consumatore, senza renderci conto che tutto una visione positiva della società e del suo futuro, di se si tarpano le ali alle imprese che danno lavoro qui, come cui le imprese sono protagoniste. siamo noi PMI, il cittadino stesso viene impoverito e il E’ una visione che guarda all’Europa ed al mondo occi- — 5 —
Il Presidente del GIA, Ing. Giuseppe Iotti, il giorno della sua investitura, all’Assemblea Generale del Gruppo Imprese Artigiane, 20 settembre 2016, Antica Tenuta S.Teresa, Parma. — 6 —
dentale, e non all’opposto. E’ una visione che apprezza non sempre facile coi lavoratori ed un sindacato che solo in l’esistenza di una valuta comune in Europa, come fonte parte e di recente ha corretto il tiro, cercando di guardare di stabilità e di spinta alla ricerca di un terreno comune ai veri interessi dei lavoratori, già occupati o in cerca di con la competizione internazionale. Chi di noi è soprav- occupazione. vissuto alla crisi che ci colpisce dal 2008, e siamo in tanti, Una storia che ha espresso imprese qualitativamente eccel- anzi molti sono anche cresciuti, lo ha fatto con l’impegno lenti, capaci di resistere a tanti periodi ostili e campioni di di affrontare la competizione ad armi pari, e non con le export, anche quando PMI. scorciatoie valutarie che ben conosciamo nel nostro passato, Una questione diffusa tra molti di noi è l’appartenenza a che non ci porterebbero comunque mai ai livelli dei costi filiere di subfornitura, laddove il rapporto con la grande della Cina o del Bangladesh. La battaglia sui costi sareb- impresa, per non parlare di quando alla fine c’è il pubblico be persa in partenza, anche se ciò non significa accettare come cliente, non è sempre facile. Tuttavia la grande impre- costi fiscali per le imprese che sono in paragone al mondo sa sta riportando le catene di fornitura in aree più vicine, a occidentale sproporzionati. A dimostrarlo è il fatto che, dispetto del mero costo, perché è evidente che anche per loro comunque, nel grosso dei nostri mercati, che sono ancora il competere in mercati concorrenziali impone la qualità del oggi quelli europei, la nostra combinazione di qualità col fornitore in termini di prodotto, servizio, e soprattutto di prezzo può essere e spesso è vincente. affidabilità, che noi più di altri sappiamo dare. Tornando a Parma, la nostra provincia è portatrice di Si può e senz’altro si deve migliorare, continuando ope- una civiltà equilibrata, ancorché nell’800 fosse un terri- razioni di distintività (certificazioni, rating di legalità, torio quasi misero. Una realtà di relativa povertà di ri- carte etiche, rispetto ambientale, brevetti, denominazioni sorse, che è stata ribaltata in un secolo di grande impegno di prodotti tipici da promuovere sempre di più e meglio) di tutta la società, e cioè delle imprese con lo Stato e le sue che ci qualifichi sempre più rispetto a quei concorrenti ita- articolazioni locali, per quanto in un rapporto dialettico liani o stranieri che non fanno qualità, o che addirittura — 7 —
non rispettano le regole del mercato, che prima ancora sono professionalizzata, si vuole porre con una impostazione di di civiltà. tipo quasi aziendale, proponendo non solo l’autorevolezza In 60 anni di attività, la vocazione del Gruppo imprese che l’ha sempre contraddistinta, ma anche efficienza e ra- artigiane è stata allora proprio quella di guidare l’artigia- pidità come struttura nel seguire il cambiamento che è la nato verso l’espressione piena delle proprie potenzialità in cifra della nostra epoca. queste direzioni, senza rinunciare ai valori della tradi- In questo modo sono certo che continueremo sulla strada zione secolare dal quale proviene. dei nostri Maestri, e saremo sempre di più punto di rife- Anche grazie al suo impegno, la bottega artigiana ha po- rimento per i nostri associati, sapendone attrarre anche di tuto trasformarsi in un laboratorio tecnologicamente at- nuovi nel mondo che si apre di nuove attività e professio- trezzato e proiettato oggi sul mercato globale e verso un nalità tra i giovani. futuro innovativo. Oggi l’Associazione, di fronte a questa evoluzione dell’ar- Il Presidente tigiano e della piccola impresa in imprenditoria sempre più Giuseppe Iotti — 8 —
IMPRENDITORI, UOMINI E DONNE MAI DOMI, PER QUESTO UNICI. Sono oltre trent’anni che ho il privilegio di collaborare diversi, ruoli diversi che si compensano ma che non e quindi lavorare con una categoria di essere umani vanno mescolati. irrepetibili: gli imprenditori e le imprenditrici. Questa mia sottolineatura è doverosa, perché questo E’ un talento, un dono particolare che occorre, senza volume, che celebra il 60° della fondazione del Grup- del quale non si può essere imprenditori. Essendo un po Imprese, ha questo scopo: ricordare attraverso una talento, uno se lo trova addosso dalla nascita, il tempo piccola grande realtà come il Gruppo, migliaia di im- e le circostanze della vita lo faranno maturare e quindi prenditori che, in questi sessant’anni di storia, hanno emergere. animato, sostenuto, sviluppato questo territorio Par- Nella mia esperienza al vostro fianco, ho scoperto pro- mense. prio questo, e non mi sembra poco. Non cediamo alla tentazione di chi dice che, ormai, il Occorre prestare attenzione: oggi nelle imprese, anche mondo ha preso una certa piega per la quale non con- di piccole dimensioni, ci sono i manager, utilissimi alla tano più i valori, i legami, le passioni: ma chi lo dice?. . causa, specialmente in un contesto intricato come l’at- Nel corso di quest’anno, in cui in tanti eventi abbia- tuale mercato globale. Il Manager è il manager, l’im- mo celebrato il 60° del Gia, non siamo mai scesi nella prenditore è l’imprenditore, non c’è nulla da ridire, è retorica e nella nostalgia, perché siamo convinti che così, non è un’opinione, è la realtà dei fatti. Compiti la tradizione è quel gradino indispensabile per fare il — 9 —
passo successivo verso il futuro. Ma qual è la pietra che sostiene il ponte? – chiede Allora, con queste poche righe permettetemi, a nome Kublai Kan. anche di tutti i nostri collaboratori, di esprimervi la Il ponte non è sostenuto da questa o da quella pie- nostra gratitudine per il privilegio di affiancarvi nelle tra, – risponde Marco, – ma dalla linea dell’arco vostre fatiche quotidiane, così facendo abbiamo modo che esse formano. di partecipare alla vostra passione, ai vostri sacrifici, Kublai Kan rimase silenzioso, riflettendo. Poi alle vostre speranze, incontrando imprenditori che soggiunse: Perché mi parli delle pietre? E’ solo sono persone vive, mai dome per questo uniche. dell’arco che mi importa. Grazie di tutto carissimi soci, stiamo uniti intorno alla Polo risponde: Senza pietre non c’è arco. nostra Associazione, perché il futuro ci riserverà nuo- (dal libro, “Le città invisibili” – Italo Calvino) ve soddisfazioni e nuove piacevoli sorprese. Concludo con questo breve pensiero di Italo Calvino, che ben spiega la ragione per cui il GIA ha ragione di Il Segretario Generale esistere anche oggi. Maurizio Caprari — 10 —
1957: ANNO DI NASCITA La nascita del Gruppo si compie nel 1957, anno suc- re, ed in concreto riuscì a creare, un organismo in cui cessivo alla entrata in vigore della legge n. 860 del la piccola imprenditorialità, emergente nell’Italia del 1956. dopoguerra, potesse trovare una propria identità e la Questa importante legge chiarisce che artigiano non soluzione ai problemi che crescevano dì pari passo con è solo colui che produce beni o servizi attraverso il la dimensione dell’azienda. lavoro proprio prevalentemente manuale, ma è anche Lo Statuto del Gruppo consente di riunire non solo i colui che si avvale di macchinari e di collaboratori. veri e propri artigiani, ma anche i piccoli imprenditori Viene così introdotto il concetto di impresa artigia- operanti nei settori più disparati, dai piccoli industriali na, svincolato da qualsiasi limite di capitale investito agli operatori del terziario. e delimitato soltanto dal numero dei dipendenti. Le dimensioni dell’impresa artigiana si spingono fino a LA LEGGE N.860 DEL 1956 quelle di una piccola, e forse non tanto piccola indu- Con l’emanazione, nel luglio 1956, della legge n. 860 stria, tanto che è facile sconfinare dall’uno all’altro set- titolata “Norme per la disciplina giuridica delle im- tore, per qualche dipendente in più o in meno. prese artigiane”, il Parlamento italiano segnò una tap- Il Comitato promotore del Gruppo imprese artigia- pa importante per l’evoluzione economico-sociale di ne di Parma si rese conto della opportunità di crea- parte dell’apparato produttivo e dell’intero Paese. — 11 —
La legge valorizzò, ma soprattutto ampliò, quel con- toriale, in parallelo con un diffuso convincimento, da cetto che vigeva da sempre di operatore “artigiano”, parte dei più qualificati titolari di impresa divenuta inteso come semplice “riparatore” o come solitario artigiana, di sentirsi in qualche modo a contatto con il produttore, elevandolo di contro a vero e proprio im- mondo imprenditoriale maggiore. prenditore organizzato con dipendenti. Si acconsentiva di fatto a qualsiasi azienda, purché concepita sotto forma di ditta individuale o società di TESTIMONE DEL TEMPO: TOMMASO persone di essere riconosciuta ed inquadrata in un ap- PICCININI* posito Albo delle imprese artigiane che consentiva al Il Gruppo imprese artigiane di Parma, se non ci fosse sta- “nuovo imprenditore” di fruire di benefici di carattere to, lo si sarebbe dovuto inventare. fiscale, creditizio e contributivo a condizione di eserci- Sempre molto neutrale nei confronti della politica, che du- tare un’attività produttiva, tipicamente manifatturiera rante la Prima Repubblica attraverso i partiti cercava di o di produzione di servizi, con un limite massimo di influenzare in maniera importante le strategie associati- 10 addetti (per le c.d. attività “artistiche” nel vennero ve, ha cercato di operare in piena autonomia pur sotto l’e- poste limitazioni di dipendenti). gida dapprima di Confindustria, poi di Confartigianato e L’Unione Parmense degli Industriali coprì un ruolo da ultimo di Assoartigiani. senz’altro determinante per la fondazione del Gruppo Nacque nel periodo post bellico e del conseguente boom eco- delle imprese artigiane. All’indomani dell’entrata in nomico, possibile anche grazie al fatto che i governanti, vigore della legge n. 860, gli organi unionali intuiro- concentrati sulla ricostruzione, lasciarono le imprese lavo- no e favorirono il mantenimento (a differenza di altre rare senza interferenze e quindi fiorire. associazioni provinciali dell’industria) di un organico E’ anche vero che il tessuto produttivo, a quei tempi, pul- rapporto di collegamento con tale realtà imprendi- lulava di migliaia di realtà artigiane coriacee, creative, — 12 —
coraggiose, ma dalla flebile voce, quando si trattava di done capire e spesso apprezzare i vantaggi, in termini di sottoporre le proprie istanze a Roma. La causa era da certificazioni, di attestazioni di serietà e trasparenza, di ricercare nel forte individualismo e campanilismo che le preparazione professionale, di gestione del lavoro, per un contraddistingueva. I concorrenti erano acerrimi nemici cammino più semplice e riconosciuto. Con ogni probabilità e il senso di appartenenza a medesime categorie non at- uno dei fattori che ha permesso alle aziende del nord Italia tenuava i toni battaglieri con cui si dava la caccia a un di svilupparsi prima di quelle del sud fu proprio l’aver cliente o lo si difendeva da possibili incursioni. capito presto il valore dell’associazionismo. In questo contesto la fondazione del Gruppo imprese ar- Un percorso difficile da intraprendere, eravamo ai pri- tigiane segnò una svolta nella mentalità imprenditoriale mordi, ma che si rese sempre più necessario se si voleva della nostra provincia, favorendo lo sviluppo di una vi- crescere e ci si voleva far ascoltare sui tavoli decisionali. sione collaborativa tra le aziende e palesando i benefici Le assemblee erano sin da subito molto partecipate e i della partecipazione a strumenti, servizi ed obiettivi temi caldi erano dibattuti e portati avanti con l’anima comuni. e con il corpo. E’ il caso di dire. Lo testimoniano le folte L’associazione, che nel 1957 contava una cinquantina partecipazioni a picchetti, a manifestazioni e a proteste, di soci fondatori, riuscì a trasmettere il senso del concetto in cui l’associazione era in prima linea, appassionata e “l’unione fa la forza” soprattutto nei confronti con il Go- combattiva. verno. E, se inizialmente non fu semplice, nel giro di poco, E’ rimasto negli annali l’episodio in cui durante un fermo ponendo un traguardo condiviso, si riuscì a stemperare i dell’autotrasporto a Milano, l’allora segretario generale rapporti tra aziende concorrenti e a istillare il valore del del Gruppo imprese artigiane Giancarlo Saracchi fu addi- rispetto con ricadute positive nella vita lavorativa. rittura chiuso in una camera di sicurezza. Altro merito dell’associazione fu quello di introdurre le Erano anni caldi in cui si andava spesso a Roma e ogni aziende nel mondo delle regole, anche in questo caso facen- volta si portavano a casa risultati, per le tutele delle cate- — 13 —
gorie le cui istanze di volta in volta si andavano a rap- presentare. L’associazione era la nostra casa, l’associazione eravamo noi. Figlio di socio fondatore, Tommaso Piccinini è titolare dell’Autotrasporti Piccinini S.a.s all’Interporto di Parma. Per oltre trent’anni è stato capogruppo della Sezione Trasporti del Gia — 14 —
DECENNIO 1957 - 1966 In data 5 novembre 1956 prende il via la fase costi- neo eletto Presidente Gardella. tuente del “Gruppo delle Imprese Artigiane di Parma” Fra i punti all’ordine del giorno viene ufficialmente cui fa seguito nel marzo 1957 la costituzione di un approvato lo statuto dell’Associazione che tuttora re- comitato esecutivo provvisorio concomitante all’aper- golamenta, se pur con qualche lieve modifica, le fi- tura dei primi uffici presso Palazzo Marchi in Strada nalità e le linee operative del Gruppo con lo stesso della Repubblica 57 a Parma. spirito illuminato di coloro che vollero fiduciosamente Nell’aprile dello stesso anno, attraverso regolari ele- sostenere e tutelare una categoria imprenditoriale oggi zioni si vengono a formare le sezioni merceologiche e come allora indiscussa parte integrante dell’apparato quindi il primo Consiglio Generale. produttivo dell’intera Nazione. Il primo Presidente della neo nata Associazione è il Cavalier Felice Gardella chiamato alla presidenza del Gruppo il 28 maggio 1957. LE PAROLE DEL PRIMO PRESIDENTE Esattamente un anno dopo l’entrata in vigore della FELICE GARDELLA legge n. 860 e precisamente il 12 luglio 1957 si tiene Egregi Colleghi, il Gruppo delle Imprese Artigiane che la prima assemblea generale ordinaria degli associa- ho l’onore di presiedere tiene oggi la sua prima assemblea ti del Gruppo delle Imprese Artigiane presieduta dal generale durante la quale verrà sottoposta alla Vostra ap- — 15 —
copia Verbale 1a seduta Consiglio Generale del GIA, in data 17 maggio 1957. — 16 —
provazione lo statuto sociale del Gruppo stesso. Innanzitutto la necessità e la opportunità di dare agli Debbo precisarvi a questo proposito che il testo dello sta- artigiani Parmensi una Organizzazione economica e tuto è stato attentamente studiato e meditato e che la sua sindacale del tutto autonoma e sottratta alla influenza di attuale formulazione ha già avuto il parere favorevole qualsiasi partito o corrente politica. E su questo punto è sia del Consiglio Generale, sia del Comitato Esecutivo del bene precisare tale iniziativa. Gruppo. In secondo luogo i piccoli imprenditori - già considerati nel Comunque spetta a Voi dì approvare definitivamente tale settore della piccola industria ed in possesso dei requisiti statuto o di apportarvi quelle modifiche che riterrete op- necessari per assumerne la qualifica di Artigiani — chie- portune per renderla sempre rispondente al conseguimento sero di non emigrare verso altre Associazioni artigiane, degli scopi sociali che il Gruppo si è proposto di raggiun- ma di essere inquadrati in una organizzazione in grado gere. di fornire la più ampia garanzia per la difesa e la tutela L’odierna riunione, assume pertanto un carattere di par- degli interessi degli Artigiani. ticolare importanza in quanto con l’approvazione del- lo Statuto veniamo a perfezionare, e dal punto di vista L’imprenditore ed il mercato comune europeo formale e dal punto di vista giuridico, la costituzione del Il 29 maggio 1958 si tiene la seconda assemblea ge- nostro gruppo. nerale ordinaria del Gruppo che, mentre sottolinea e Come Voi sapete il Gruppo delle Imprese Artigiane è nato commenta problematiche locali e nazionali, affronta il 5 novembre 1956, a seguito dell’entrata in vigore della con lungimirante saggezza il dibattito presente nel legge 25 luglio 1956, n. 860 concernente la disciplina giu- Paese circa la partecipazione italiana al mercato co- ridica delle Imprese Artigiane. mune europeo. Due i motivi principali che hanno determinato la costitu- In linea con le preoccupazioni che tutta l’imprendi- zione del nostro Gruppo. toria italiana manifesta per i paventati riflessi nega- — 17 —
tivi, connessi con una più accentuata concorrenza sul Tutto ciò al fine di poter offrire agli associati locali più mercato interno, emerge di contro l’intuizione che, ampi e razionali e per potenziare un’articolata plurali- attrezzando le aziende adeguatamente, il confronto in tà di servizi operativi, indispensabili per fronteggiare un più ampio mercato possa tonificare in senso favo- le sempre più diverse necessità di un settore che, con revole l’organismo produttivo del Paese. l’avvento della legge 12 luglio 1957 n. 860, aveva as- sunto un ruolo decisamente complementare e al con- La nuova sede di via Nazario Sauro in Parma tempo di traino per l’economia locale e nazionale. Parallelamente alla crescita delle adesioni al Grup- Si intensificano le azioni politico-sindacali e si conso- po da parte di imprenditori e ditte che riconoscono lidano i servizi operativi a disposizione degli associati. nell’Associazione un valido tutore e rappresentante Sempre più numerose sezioni merceologiche specifi- degli interessi e delle problematiche dell’intero com- che promuovono iniziative e divengono più rappre- parto artigiano, il Gruppo delle imprese artigiane sentative nell’interesse della base associata. sente la necessità di trasferire la sede, come anche già Si svolgono elezioni provinciale nella categorie arti- manifestatamente espresso dalla base associativa, sta- giana che danno modo a rappresentanti del Gruppo di bilendosi da strada della Repubblica presso Palazzo inserirsi negli organi di cosiddetto autogoverno della Marchi a via Nazario Sauro dove rimarrà dal 1960 al categoria. 1981. — 18 —
Copia della 3a pagina del Verbale della 1a Assemblea Generale del GIA, in data 12 luglio 1957, con all’Ordine del Giorno l’appro- vazione del primo Statuto del Gruppo. — 19 —
DECENNIO 1967 - 1976 L’asprezza del dibattito sindacale verso la fine degli L’avvento dell’ente Regione anni ’60 ed inizio ’70 offre all’imprenditoria minore Gli anni ’70 sono caratterizzati inoltre dall’avvento condizioni più attenuate in termini di contrasto delle dell’ente Regione, che acquisisce poteri e competen- relazioni industriali quotidiane, ma lascia in ogni caso ze specifiche in materia di artigianato, dando vita ad condizioni di onerosità e normative che comunque ri- iniziative di supporto per i comparti artigiani, con ducono l’economicità delle gestioni aziendali. l’accantonamento di appositi fondi destinati al finan- In tale contesto la tipologia importantissima del “rap- ziamento delle imprese per l’approvvigionamento di porto di apprendistato” diviene sempre più antiecono- scorte, macchinari, e per sostenere programmi di pe- mico e di fatto improbabile. È questa una lacuna che netrazione commerciale. ha riverberato poi per anni effetti negativi, in quanto è Il Gruppo delle imprese artigiane, al riguardo, assolve mancato quell’inserimento graduale di elementi giova- un ruolo di tramite fra la pubblica amministrazione ni in tante realtà aziendali che, non formandosi a questa rappresentata dall’ente Regione e il mondo impren- autentica scuola di professionalità e managerialità, ha ditoriale artigiano, portando a conoscenza della base impedito spesso e volentieri il normale ricambio gene- associativa, tramite i vari canali di informazione, le di- razionale, oltre che aver spesso indotto l’impresa a ri- rettive regionali e provvedendo all’istruzione e relativo nunciare in partenza a domanda aggiuntiva di lavoro. inoltro agli organi competenti delle domande volte — 20 —
all’ottenimento dei finanziamenti. nostra nazione. Si completano in parallelo gli insediamenti dei labo- Erano gli anni del grande miracolo economico italiano. ratori artigiani in aree specifiche capillarmente nella Anni però anche fortemente politicizzati, pure dal punto realtà provinciale con opifìci aventi spesso caratteri- di vista sindacale e datoriale, poiché si sperava, attraverso stiche di avanguardia. il collateralismo, di ampliare la base elettorale di ciascun partito. E questo era vero anche nell’ambito dell’associazionismo DALLA FONDAZIONE ALLE di categoria. Nella nostra provincia, ad esempio, esisteva CELEBRAZIONI PER IL SESSANTESIMO la Libera Artigiani - Confartigianato di stampo filo de- TESTIMONIANZA DI GUIDO UMBERTO mocratica e la Cna di orientamento filo comunista. Fare CHIARI* l’una o l’altra scelta equivaleva ad una sorta di dichia- Il popolo italiano uscì devastato dalla Seconda Guerra razione di voto. Quindi molti imprenditori, che non rite- mondiale, tutto scarseggiava e ogni cosa andava ricostru- nevano opportuno doversi “targare” politicamente o par- ita. Risollevarsi dalle macerie era un’esigenza ma anche titicamente, si trovavano sospesi tra la volontà - necessità una sfida orgogliosa che tanti uomini e donne del nostro di fruire dei servizi - vantaggi che un gruppo associativo paese hanno intrapreso con determinazione e coraggio, poteva offrire e il malcontento per la mancanza di una trasformando una necessità in opportunità di sviluppo. La non-alternativa al compromesso. rinascita dell’Italia inizia da qui e da tutte quelle persone Di fronte a questo scenario pian piano maturò l’idea che conoscitori di un mestiere, vetrai, fabbri, falegnami, di creare una realtà autonoma ove far confluire tutte le hanno strutturato le proprie attività creando un patri- aziende che non si riconoscevano negli ambienti associa- monio di piccole e medie realtà artigiane, in grado di ri- tivi esistenti. mettere in moto e far marciare speditamente negli anni la E nel 1957 prese così vita il Gruppo imprese artigiane. — 21 —
Alla nascita contribuì anche l’Unione parmense degli in- quali confluì nel Gruppo imprese artigiane, che contava dustriali, che allora comprendeva pure qualche azienda e tutt’ora associa una grande rappresentanza di aziende artigiana meglio strutturata. Luogo e circostanze di ge- del settore. stazione sicuramente insolite, ma che il tempo ha confer- La celebrazione del sessantesimo di fondazione del Grup- mato nella bontà non conflittuale delle intenzioni e nel po delle Imprese Artigiane di Parma conduce a riflettere rispetto delle rispettive autonomie. su quella che è stata la lungimirante benemerenza degli Due anni dopo la costituzione del Gruppo imprese arti- imprenditori del parmense che, all’epoca della ricostruzio- giane fu emanata la legge 30 luglio 1959, n. 623 che pre- ne del Paese dopo le distruzioni della seconda guerra mon- vedeva incentivi a favore delle medie e piccole industrie e diale, vollero riunirsi in Associazione per affermare il loro dell’artigianato, con una buona percentuale riservata alle buon diritto a poter realizzare liberamente e nel concreto realtà collocate in zone depresse. le intuizioni scaturite dalla creatività di ciascuno, rite- Fu uno stimolo importante, che portò all’incremento del nuta possibile strumento di sostentamento economico per numero delle realtà artigiane presenti nella nostra pro- sé, per la propria famiglia e per i collaboratori che l’im- vincia, che per Dna vedeva una forte concentrazione di presa avrebbe finito per coinvolgere. E fu, credo, questo imprese solo lungo la via Emilia e accanto alla ferrovia, esempio ad attrarre successivamente altre generazioni di considerate infrastrutture vincenti, a discapito delle aree parmigiani che comprendevano il valore di questa scel- più distanti. Molti lavoratori autonomi trasformarono ta e la serietà di tale proposta associativa. Anche perché, il proprio mestiere in una piccola impresa per beneficiare progressivamente, la stessa veniva a costituire una forza dei vantaggi previsti dalla normativa, creando occupa- civile, morale ed economica in grado di dialogare con le zione e sviluppo anche nei territori montani e rivieraschi. istituzioni e con l’intera società civile. Notevole fu anche l’incremento di realtà produttive legate Chi scrive è buon testimone della dedizione e dell’impegno alle tipicità agroalimentari locali. Una buona parte delle che profusero i Presidenti succedutisi negli anni in cui ri- — 22 —
Il dr. Guido Umberto Chiari, Segretario Generale del Gruppo Imprese Artigiane, dal 1982 al 2005. — 23 —
coprii l’incarico di Segretario Generale del Gruppo e cioè ma penso che tutti possano apprezzarne una, cui tengo pa- Mario Scaltriti, Renato Remedi, Corrado Cavazzini e recchio, e cioè quella della fondazione del Gruppo Giovani Gian Paolo Lombardo. Tutti operarono oltre che per il Imprenditori del Gruppo Imprese Artigiane di Parma che servizio di appoggio allo sviluppo delle attività degli as- ha costituito, e andrà sempre più costituendo in futuro, sociati anche per la soluzione di importanti problematiche una importante fonte di coesione ed amicizia intercate- che il quadro infrastrutturale generale soffriva da tempo. goriale che suggella simpaticamente l’essenza dello stare In oltre un ventennio di attività riesce impossibile elenca- insieme in Associazione. re tutto ciò che si è fatto e le singole iniziative intraprese — 24 —
DECENNIO 1977 - 1986 Il Gruppo imprese artigiane si schiera in prima linea scenza delle forze politiche e sociali locali e nazionali: per il rilancio della figura dell’apprendista. emerge infatti che, pur in presenza di una fase con- Furono le “disattenzioni” delle voci partecipanti al giunturale delicata e non euforica, sono ben 4.200 cir- confronto sindacale degli “anni aspri” a sacrificare il ca i nuovi posti che sarebbero stati disponibili presso rapporto di apprendistato: ebbene il Gruppo delle im- gli artigiani e le più piccole industrie della provincia prese artigiane di Parma è attentissimo a richiedere in di Parma. tutte le sedi, già con l’inizio degli anni ’80, un ritorno favorevole verso l’apprendistato e ciò non solamente L’adesione alla Confartigianato nell’interesse delle imprese, ma anche come risposta Il Gruppo delle imprese artigiane di Parma, consa- alla società e alle famiglie, che intuiscono come nella pevole del dovere di assicurare il proprio apporto alle lunga scolarità vi possono essere taluni elementi ne- rappresentanze specifiche dell’artigianato in sede re- gativi per l’inserimento poi nella vita e nel lavoro dei gionale e nazionale, così come anche avvertendo l’e- propri figli. sigenza di percepire i messaggi e le potenzialità che Viene realizzata una indagine “provocatoria” dal titolo da tali contesti possono derivare, perfeziona l’adesione “E se l’apprendista costasse di meno?”, le cui risultan- alla Confederazione Generale Italiana dell’Artigiana- ze verranno poi significativamente portate alla cono- to - Confartigianato. — 25 —
Palazzo Soragna, in Strada al Ponte Caprazucca, 6/A, Parma, Sede dell’Unione Parmense degli Indu- striali e del Gruppo Imprese Artigiane. — 26 —
Si fa quindi intenso il lavoro in sede regionale e nazio- coglienza anche nei confronti della società civile che nale sia in termini di proposta politica che di interpre- vede sempre più nell’associazione un importante cen- tazione e gestione amministrativa della norma. tro di elaborazione di idee, progetti e realizzazioni. Contemporaneamente, in collaborazione con l’U- La nuova sede a Palazzo Soragna nione parmense degli industriali, prosegue l’opera di Nel 1981 il Gruppo imprese artigiane lascia Palazzo ampliamento dei propri servizi alle imprese. In modo Marchi a via Nazario Sauro per trasferirsi nel restau- particolare nei settori della formazione dei servizi am- rato Palazzo Soragna, pienamente recuperato alla cit- ministrativi (con la nascita del FIASA) e delle nuove tà, dove si era già insediata nel 1980 l’Unione Parmen- tecnologie. se degli Industriali. In parallelo con l’insediamento nella nuova sede, si operano opportuni investimenti per inserire moder- FIASA FEDERAZIONE INDUSTRIA ne modalità di lavoro e di erogazione di servizi: viene ARTIGIANATO PER I SERVIZI installato un calcolatore di notevole potenzialità, si AMMINISTRATIVI perfezionano servizi di comunicazione telex e telefax, La Fiasa viene costituita nei gennaio 1982 allo scopo viene scelta e assicurata agli associati una ricchissima di fornire alle imprese aderenti alle due Associazioni serie di qualificate consulenze nelle materie più dispa- Federate una serie di servizi di natura amministra- rate. tivo-contabile svolti e curati da personale di elevata E’ poi da sottolineare il calendario fittissimo di mani- professionalità ed esperienza e con il supporto di un festazioni, corsi e convegni tesi ad arricchire la cultura moderno sistema per elaborazione dati, integrato da industriale e manageriale degli imprenditori e diretti terminali operativi decisionali. collaboratori, con un atteggiamento di apertura e ac- L’unica condizione, per poter usufruire dei servi- — 27 —
zi messi a disposizione dalla Fiasa, è quella di essere bancario in c/c, a tasso agevolato, che permette di associati ad una delle Associazioni Federate: Unione fronteggiare costantemente ogni tipo di pagamento Parmense degli Industriali e Gruppo delle Imprese richiesto, evitando perdite di tempo e assicurando la Artigiane. massima puntualità nei versamenti periodici. I principali servizi svolti sono: Servizio libri-paga, Le peculiarità comuni ai servizi consentono di assol- Servizio contabilità meccanizzata, Servizio dichia- vere alle molteplici esigenze amministrative a carico razioni fiscali, Servizi telematici. La piccola azienda della piccola impresa mediante: industriale o l’impresa artigiana, aderente a uno dei - ausilio di una rete di terminali e personal computer servizi in parola, consegue vantaggi interessanti e più atti all’elaborazione dei dati trasmessi dall’azienda; precisamente: - controllo documentazione e consulenza da parte di - la Federazione, non avendo scopi di lucro, fornisce i personale addetto ai servizi con una pluriennale espe- servizi al puro costo; rienza nel settore; - il costante collegamento con l’Ufficio Sindacale e - rigoroso rispetto dei termini fìssati dall’attuale nor- Fiscale delle due Associazioni Federate (UPI - GIA) mativa negli adempimenti fiscali, previdenziali e so- fornisce alle aziende aderenti una perfetta assistenza cietari; e la massima garanzia e tempestività su tutto quanto - consulenza professionale in campo fiscale, contabile, attiene l’interpretazione e l’applicazione delle norma- informatico ed amministrazione del personale; tem- tive vigenti; pestiva e mirata informativa delle più importanti no- - un’apposita convenzione di tesoreria stipulata con i vità in campo fiscale e previdenziale. principali Istituti di Credito locali consente di sempli- L’automazione dei servizi ottimizza i tempi e garantisce ficare al massimo qualsiasi operazione di pagamento. la massima precisione per l’azienda che affida alla Fiasa Inoltre offre agli aderenti la disponibilità di un fido l’intera linea di servizi proposta. — 28 —
SERVIZIO TENUTA LIBRI PAGA sce inoltre nuovi organi di tutela e di rappresentanza Come risolvere il problema dell’amministrazione del dell’artigianato. personale. E’ un passaggio importante per la costruzione identi- La FIASA mette a disposizione delle aziende asso- taria delle imprese artigiane. ciate al Gruppo delle Imprese Artigiane ed all’Unio- ne Parmense degli Industriali un accurato servizio di contabilizzazione delle retribuzioni del personale LIMITI DIMENSIONALI PREVISTI DALLA dipendente. LEGGE-QUADRO PER L’ARTIGIANATO N. Tale servizio è svolto a mezzo di un moderno siste- 443 ma di elaborazione meccanografica e con l’impiego di La legge n. 443 dell’8 agosto 1985 stabilisce per le im- personale altamente specializzato. prese artigiane nuovi limiti dimensionali per rimanere inquadrata nel settore artigiano. Nel 1985 la legge quadro 443 Si riporta di seguito l’art. 4 della legge che determina Gli anni Ottanta sotto il profilo normativo, si possono limiti diversi a seconda del settore di appartenenza: ritenere un svolta per l’artigianato, almeno dal punto “(omissis) a) per l’impresa che non lavora in serie: un di vista della caratterizzazione. Viene infatti emanata massimo di 18 dipendenti, compresi gli apprendisti la Legge 443/1985, una compiuta disciplina dell’im- in numero non superiore a 9; il numero massimo dei presa artigiana, che ne definisce i confini, gli scopi, i dipendenti può essere elevato fino a 22 a condizione requisiti dimensionali e i nuovi mezzi di pubblicità che le unità aggiuntive siano apprendisti; b) per l’im- delle imprese, prevedendone l’obbligatoria iscrizione presa che lavora in serie, purché con lavorazione non in appositi albi tenuti presso le Cciaa, al fine di poter del tutto automatizzata: un massimo di 9 dipendenti, accedere alle specifiche agevolazioni previste. Istitui- compresi gli apprendisti in numero non superiore a 5; — 29 —
il numero massimo dei dipendenti può essere elevato stessa impresa artigiana; 2) non sono computati i la- fino a 12 a condizione che le unità aggiuntive siano voratori a domicilio di cui alla legge 18/12/1973 n. apprendisti; c) per l’impresa che svolge la propria at- 877, sempre che non superino un terzo dei dipendenti tività nei settori delle lavorazioni artistiche, tradizio- non apprendisti occupati presso l’impresa artigiana; 3) nali e dell’abbigliamento su misura: un massimo di 32 sono computati i familiari dell’imprenditore, ancorché dipendenti, compresi gli apprendisti in numero non partecipanti all’impresa familiare di cui all’art. 230 superiore a 16; il numero massimo dei dipendenti può bis del codice civile, che svolgano la loro attività di essere elevato fino a 40 a condizione che le unità ag- lavoro prevalentemente e professionalmente nell’am- giuntive siano apprendisti. I settori delle lavorazioni bito dell’impresa artigiana; 4) sono computati, tranne artistiche e tradizionali e dell’abbigliamento su misura uno, i soci che svolgono il prevalente lavoro personale saranno individuati con decreto del Presidente della nell’impresa artigiana; 5) non sono computati i porta- Repubblica, sentite le regioni ed il Consiglio nazio- tori di handicaps, fisici, psichici o sensoriali; 6) sono nale dell’artigianato; d) per l’impresa di trasporto: un computati i dipendenti qualunque sia la mansione massimo di 8 dipendenti; e) per le imprese di costru- svolta”. zioni edili: un massimo di 10 dipendenti, compresi gli apprendisti in numero non superiore a 5; il numero Fraer leasing: la Società di leasing del G.I.A. massimo dei dipendenti può essere elevato fino a 14 a Al fine di fornire sempre maggiori strumenti finan- condizione che le unità aggiuntive siano apprendisti. ziari ai propri associati, il Gruppo imprese artigiane, Ai fini del calcolo dei limiti di cui al precedente com- attraverso la Confartigianato regionale, partecipa alla ma: 1) non sono computati per un periodo di due anni costituzione di una nuova società di leasing la: Fraer gli apprendisti passati in qualifica ai sensi della Legge Leasing Spa. 19 gennaio 1955, n. 23, e mantenuti in servizio dalla Il nuovo strumento finanziario, gestito direttamente — 30 —
Seduta operativa della Commissione “Fraer Leasing”. — 31 —
Delegazione di soci del GIA durante una gita in Grecia. — 32 —
dalla Associazione, consente di operare a condizioni scimento dei diritti dei pensionati artigiani e, in par- decisamente vantaggiose rispetto al mercato. ticolare in questo periodo, per ottenere le parità del La Fraer Leasing opera per tutti i settori — artigia- trattamento minimo degli artigiani con i pensiona- nato e Industria — e per tutte le tipologie di prodotti. ti-dipendenti. Vengono proposte modifiche e miglioramenti al siste- Attività ricreative - culturali ma pensionistico per renderlo più aderente e adeguato Tra le varie attività del Gruppo imprese artigiane vi è alle esigenze economiche e sociali dei pensionati ar- anche quella socio-ricreativa-culturale, tra cui l’orga- tigiani. nizzazione dei viaggi, i quali permettono di arricchi- Vengono effettuati interventi presso organi pubblici re il bagaglio culturale, conoscere civiltà diverse dalla ed enti vari per tutelare gli interessi dei pensionati, vi- nostra e tecnologie più e meno avanzate andando alla sta la disparità di trattamento riservata agli artigiani scoperta di Paesi anche extraeuropei. rispetto agli ex-dipendenti. Il Gruppo inizia la sua “esperienza esplorativa” con un Altra lotta che si porta avanti in questo periodo è viaggio a Londra e prosegue con Parigi, con l’Andalu- quella relativa alla sospensione da parte dell’Inps, del- sia, il Marocco, l’Egitto e altri. le pensioni di invalidità civile per chi ha superato i 65 anni, in base al parere espresso del Consiglio di Stato. Assistenza ai pensionati Altro tipo di assistenza viene data per il riconoscimen- Il Gruppo imprese artigiane, pur non avendo in seno to del diritto al ticket, agli assegni familiari, alle cure all’Associazione un organismo preposto, rappresenta, termali e tutto ciò che concerne le problematiche eco- tutela e difende, i pensionati artigiani con l’appoggio nomico-sociali dei pensionati e degli artigiani stessi. di un patronato esterno e della Confartigianato. Assume ogni iniziativa per ottenere il pieno ricono- — 33 —
Incontro tra una Delegazione del GIA e Amministratori del Comune di Parma, anni ’80. — 34 —
1987: TRENT’ANNI DALLA FONDAZIONE Nei primi trent’anni di vita il Gruppo delle Imprese di sostanzialmente individuare due filoni: da un lato il Artigiane ha radicato una propria struttura autonoma Gruppo ha prodotto avanzati e specifici servizi e tutta e rappresentativa nel campo specifico dell’artigianato una gamma di qualificate consulenze per aiutare l’im- ma, parallelamente, ha saputo mantenere un rapporto prenditore ad affrontare vecchi e nuovi problemi della organico con quel mondo imprenditoriale industriale sua attività; dall’altro, ha esercitato la rappresentanza che, inserito in pieno nella realtà dei più vasti mercati sindacale degli associati e si confronta con i pubblici nazionali e internazionali, è venuto assicurando con- poteri e con le associazioni di altre categorie per tutelare crete condizioni ed opportunità di sviluppo a tutto il le condizioni in cui l’impresa minore possa svilupparsi. tessuto imprenditoriale parmense. In trenta anni il Gruppo, forte dei suggerimenti degli Nell’arco di questi tre decenni la funzione non esclu- associati, sensibile alle loro richieste e sollecitazioni, siva ma certamente presente nelle finalità che avevano si è fatto portavoce delle esigenze degli imprenditori consigliato i fondatori del Gruppo delle imprese arti- minori, delle loro aspirazioni, delle loro idee. giane di Parma di essere anche un poco una “squadra Ciò facendo, ha spesso creato le premesse per tanti primavera” rispetto alla “squadra di campionato”, è prestigiosi successi aziendali che, affermandosi sui più stata pienamente assolta. vasti mercati, costituiscono ancora legittimo orgoglio Nella poliedrica attività del Gruppo si possono quin- per tutta la comunità parmense. — 35 —
nale e scarsamente protagonista. IL DISCORSO DELL’ALLORA PRESIDENTE E proprio in quegli anni che la “provincia” italiana av- RENATO REMEDI IN OCCASIONE DELLE verte questa nuova opportunità e mano a mano sul tron- CELEBRAZIONI co buono di tradizionali mestieri o sopra improvvisate Caro Collega, quando nel luglio del 1956 il Parlamen- e spesso precarie strutture aziendali dovute alla volontà to del Paese emanò la legge n. 860 dal titolo “Norme per di ex dipendenti decisi a tentare l’avventura del mercato la disciplina giuridica delle imprese artigiane” un evento si vengono a innestare robusti rami dì imprenditorialità importante veniva ad inserirsi nella storia economica ita- che tanti positivi frutti verranno producendo negli anni liana che avrebbe, in qualche maniera, segnato una tappa a venire. significativa nella stessa evoluzione sociale del Suo popolo. Si pensi soltanto al cospicuo sostegno che il Paese ebbe in Il Paese stava ormai ultimando la ricostruzione postbelli- momenti congiunturali difficilissimi dal c.d. sistema in- ca ed una encomiabile vitalità stimolava tante schiere di dividuato dal “piccolo è bello” se non addirittura dal c.d. imprenditori che, a tutti i livelli, avrebbero finito col porre “sommerso” per capire come si deve riconoscere anche a le basi di quel “boom economico” poi giustamente denomi- questa categoria un ruolo importante e protagonista in nato come “miracolo”. quella grande trasformazione -rivoluzione che ha portato Ebbene fino ad allora plaghe di insediamento industria- l’Italia del dopoguerra a diventare la quinta potenza eco- le tradizionalmente forti (si pensi al c.d. “triangolo” ecc.) nomica industriale del mondo. continuavano ad essere il baricentro del tessuto economico Ma tutto ciò forse non sarebbe così corposamente avvenu- del Paese ma se si pensava ad una effettiva omogeneizza- to se in parallelo alla legge del ’56 non si fosse dato vita zione delle condizioni di vita della popolazione occorreva a fondamentali momenti aggregativi ed associativi come mobilitare, incentivandole, nuove energie presenti sul ter- la fondazione del nostro Gruppo nel 1957 che ne è una ritorio diversamente rassegnate ad un ruolo assai margi- chiara testimonianza. Momenti che rappresentarono e — 36 —
rappresentano ancora oggi tante volte le uniche vere occa- sioni di supporto per l’acquisizione da parte dell’azienda di essenziali informative in campo tecnico, economico, fi- nanziario, ecc. La storia di ognuno di noi è legata, chi più sporadica- mente, chi più frequentemente, a questo “abbeverarsi” alla fonte “associazione” e, nel caso del Gruppo, dobbiamo pur riconoscerlo una volta tanto, magari solo nel giorno del trentennale, sempre tanto ricca, seria e qualificatissima. Onore quindi e riconoscenza ai tanti amici fondatori, as- sociati alla prima ora ancora oggi con noi, tutti coloro che a vario titolo ricoprirono incarichi o che comunque hanno lavorato al Gruppo e per il Gruppo, ringraziamento che a pieno titolo estendo volentieri, in tale circostanza, anche a tutto il nostro personale e consulenti che con dedizione e competenza sì dedicano nella quotidianità ai problemi di tutti noi. Riconoscenza e plauso per aver combattuto “la buona bat- taglia” senza perdere la via, e, soprattutto per aver intuito la regola antica della autonomia della rappresentanza e cioè di come l’associazionismo imprenditoriale tanto più si le- gittimi in quanto risulti diretta estrinsecazione di quegli Renato Remedi, Presidente del GIA dal 1987 al 1988. — 37 —
interessi categoriali che, legali e civili, non possono per con- collegiale. Non è un caso che i principali ruoli dell’or- tro piegarsi ad inquinamenti o ad interferenze di questa o ganizzazione sono stati ricoperti nel tempo proprio da quell’altra fazione, di questo o quell’altro partito politico. quanti hanno compiuto un percorso nel Gruppo Gio- I tempi attuali non sono certo facili, rilevanti processi di vani, permeati e consapevoli del valore della cultura ammodernamento tecnologico si impongono a tutti i livelli associativa. e tante nostre aziende sentono e sentiranno ancora di più Da questa palestra di imprenditorialità sono spesso in futuro i morsi della concorrenza ed il disagio dei percorsi uscite ditte e imprenditori che hanno operato e tutt’o- accidentali ed in salita: non scoraggiamoci nell’isolamento, ra operano con successo nel mercato. ma sappiamo invece stare vicini alla nostra associazione Scopo della sezione Giovanile — recita il regolamen- pretendendo dalla stessa il massimo di conoscenza ed il più to-statuto — è quello di “promuovere le iniziative atte alto livello dì informazione affinché il sapere che ci pervie- al approfondire negli appartenenti la conoscenza di ne in azienda sia sempre linfa vitale e di ottima qualità. problemi economici, sociali, politici e tecnici dell’Im- presa Artigiana, al fine di esaltare nei giovani impren- Costituito il Gruppo giovani imprenditori artigiani ditori la consapevolezza della funzione della libera Il Gruppo in occasione del trentesimo anniversario iniziativa e lo spirito associativo”. ha inoltre l’intuizione di creare il Gruppo Giovani L ’adesione è aperta a tutti quei giovani che tra i 18 ed Imprenditori Artigiani di Parma, un progetto - pa- i 35 anni si trovino nella condizione di figlio di titolare lestra dove le nuove leve, Giovani Titolari di aziende di impresa artigiana o, a maggior ragione, di titolare artigiane e figli di titolari in fase di inserimento nelle stesso di ditta artigiana. rispettive ditte, hanno imparato a crescere, attraverso L ’assemblea dei fondatori ha chiamato il Geom. il confronto con gli imprenditori d’esperienza e nel Massimo Amoretti a presiedere la fase costituente del segno dello spirito d’appartenenza a un organismo Gruppo Giovani Imprenditori Artigiani. — 38 —
La costituzione del Gruppo Giovani Imprenditori del GIA. — 39 —
Puoi anche leggere