FORMAT PER LA REDAZIONE DEI PIANI DI AZIONE LOCALE MISURA 19.2 - PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2014-2020
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PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2014-2020 REG. (UE) N. 1305/2013 Allegato 1 FORMAT PER LA REDAZIONE DEI PIANI DI AZIONE LOCALE MISURA 19.2
INDICE DEI PIANI DI AZIONE 1. Definizione del territorio e della popolazione interessata dalla strategia 1.1. Schema premialità territoriali per graduatoria 2. Descrizione del Piano del Percorso partecipativo 2.1. Descrizione del PPP 2.2. Tracciamento dei risultati del PPP all’interno del PdA 2.2.1.Autovalutazione coerenza del partenariato per ambiti tematici 2.2.2.Autovalutazione Qualità del processo partecipativo 2.3. Descrizione del partenariato GAL 2.4. Descrizione delle eventuali strutture di governance previste 3. Analisi del contesto e analisi Swot 3.1. Analisi del contesto socio-economico 3.2. Analisi delle lezioni apprese dalla passata programmazione 3.3. Analisi Swot 3.3.1.Punti di forza 3.3.2.Punti di debolezza 3.3.3.Opportunità 3.3.4.Minacce 3.3.5.Rappresentazione sintetica della matrice SWOT 4. Individuazione dei fabbisogni 4.1. Schede fabbisogno 5. Gerarchizzazione dei fabbisogni 5.1. Tabella riepilogativa con pesatura dei fabbisogni 5.1.1.Autovalutazione grado di condivisione nella definizione e gerarchizzazione dei fabbisogni 6. Strategia del PdA 6.1. Individuazione degli ambiti tematici 6.1.1.Autovalutazione rispondenza della strategia ai fabbisogni locali e focalizzazione/Concentrazione delle risorse su ambiti tematici 6.2. Individuazione e descrizione delle azioni chiave 6.2.1. Schede azione chiave 6.2.2.Azioni chiave Misura 19.2 6.2.3.Azioni chiave Misura 19.3 6.2.4.Azioni/interventi innovativi e relativa autovalutazione 6.2.5.Azioni chiave altri fondi 6.2.6.Autovalutazione Grado di definizione delle linee di azioni previste 6.3. Riepilogo piano di finanziamento delle azioni chiave 7. Capacità tecnico amministrative della struttura proponente 7.1. Modalità previste per rendere più efficace l’attuazione 7.1.1.Autovalutazione efficacia attuazione 7.2. Modalità previste per rendere più efficiente l’attuazione 7.2.1.Autovalutazione efficienza attuazione 7.3. Tabella riepilogativa su percentuale risorse assegnate al funzionamento del GAL 2
Allegati (In verde scuro documentazione che dovrà essere già presentata per l’accesso alla fase 2): I. Evidenze del PPP Per ogni riunione effettuata allegare: a) Scheda con autocertificazione (solo se realizzata prima del bando o dopo il bando attraverso il web, tale autocertificazione può essere comprovata anche da registrazioni audiovideo, da news appositamente inserite in siti web e materiali informativi…etc..) e il foglio firme dei partecipanti (obbligatorio se le attività sono state realizzate fisicamente successivamente alla pubblicazione del bando); b) Verbale sintetico che descrive i principali contenuti emersi; c) Descrizione delle eventuali tecniche partecipative utilizzate e indicazione del responsabile/facilitatore. II. Accordi, protocolli di intesa tra parti Le riunioni effettuate possono aver prodotto anche accordi che sono stati stipulati tra parti, in questo caso riportare i protocolli di intesa e gli accordi firmati dalle relative controparti. Distinguerli tra: a) Protocolli/accordi raggiunti per l’attuazione di azioni chiave; b) Protocolli/accordi raggiunti per la costituzione di una struttura di governance per l’attuazione del PdA. III. Dichiarazioni garanzie su azioni innovative a) Relazione tecnica sul contenuto innovativo della linea di azione/intervento innovativa presentata da un soggetto terzo che si fa garante dell’innovazione. IV. Per ogni partner del GAL allegare (Elementi già previsti nella richiesta di accesso alla Misura 19.1, la domanda di aiuto alla 19.1 sarà presentata a conclusione della fase 1): a) Per i partner pubblici: atto formale del competente organo con cui si delibera l’adesione al GAL e si stanziano le risorse finanziarie necessarie. In caso di GAL esistente è sufficiente una dichiarazione che ne attesti la qualità di socio e la regolarità del versamento delle quote sociali; b) Per i partner privati: atto formale di adesione e di sottoscrizione delle quote sociali (in caso di strutture associate l’atto deve essere adottato dal competente organo). In caso di GAL esistente è sufficiente una dichiarazione che ne attesti la qualità di socio e la regolarità del versamento delle quote sociali. Per ogni partner va indicato il settore di rappresentanza /appartenenza. (Esempio di fantasia. AIGA: associazione italiana dei giovani agricoltori – direzione provinciale). 3
1. Definizione del territorio e della popolazione interessata dalla strategia Superficie Kmq dati POP Numero COMUNE PROVINCIA Regione Sardegna 2011 Comunas 1 BULZI SASSARI 552 21,6123 2 CARGEGHE SASSARI 644 12,1181 3 CHIARAMONTI SASSARI 1.735 98,6804 4 CODRONGIANOS SASSARI 1.346 30,4034 5 ERULA SASSARI 766 45,6446 6 FLORINAS SASSARI 1.547 36,1206 7 ITTIRI SASSARI 8.868 111,5069 8 LAERRU SASSARI 945 19,8499 9 MARTIS SASSARI 553 22,9174 10 MUROS SASSARI 837 11,0860 11 NULVI SASSARI 2.851 67,5158 12 OSILO SASSARI 3.204 97,9137 13 PERFUGAS SASSARI 2.415 60,7484 14 PLOAGHE SASSARI 4.653 96,1960 15 SANTA MARIA SASSARI 1.430 22,5297 COGHINAS 16 SEDINI SASSARI 1.378 41,0032 17 TERGU SASSARI 614 36,8088 TOTALE 34.338 832,6552 Il Gruppo di Azione Locale Anglona – Romangia (di seguito GAL) si è costituito a Perfugas l’8 giugno 2009 con lo scopo prioritario, ma non esclusivo né esaustivo, di dare attuazione al Programma di Sviluppo Rurale della Regione Sardegna 2007-2013 (di seguito PSR), con la metodologia LEADER e mediante la successiva predisposizione del Piano di Sviluppo Locale “Paesaggi, bellezze e saperi tra le colline dell’Anglona e della i Romangia” (di seguito PSL). All’epoca il territorio espresse la necessità di caratterizzare il proprio sviluppo socio-economico valorizzando le produzioni e potenziando le attività turistiche rurali attraverso una gestione consapevole degli attrattori locali (ambiente, arte, storia, cultura, gastronomia) al fine di creare nuove opportunità occupazionali. Il partenariato decise di muoversi in quella direzione raccogliendo le diverse esperienze maturate sino ad allora, da parte pubblica e da parte privata, razionalizzandole e mettendole a sistema, cercando di dare un’immagine unitaria del territorio, ponendo al centro dell’azione soprattutto il mondo agricolo, con le sue peculiarità e potenzialità. Per innescare questo processo virtuoso il PSL focalizzava l’attenzione sul perseguimento di un numero limitato di obiettivi: valorizzare e diversificare le produzioni locali, favorire lo sviluppo turistico rurale potenziando la ricettività e migliorando i servizi offerti, incrementare il livello delle prestazioni e dei servizi a favore della popolazione rurale al fine di migliorare la qualità della vita. Di fatto, si puntava a rendere il territorio più attrattivo per il visitatore e più vivibile per i residenti. Tenuto conto dei risultati conseguiti dal PSL 2007-2013 e dell’accresciuta coesione territoriale, il 1° febbraio 2016 l’Assemblea degli Associati ha deliberato la partecipazione al bando per la selezione dei GAL e delle strategie di sviluppo locale di tipo partecipativo di cui alla Misura 19 del PSR Sardegna 2014-2020, 4
con la consapevolezza di aver intrapreso un cammino unitario improntato al perseguimento dello sviluppo attraverso scelte strategiche condivise. Dei nostri 17 comuni 14 sono classificati come aree D1 (Stato di Malessere Demografico “Precario, grave”) e pertanto si ritiene fondamentale una forte azione di contrasto in continuità e in coerenza con le politiche di sviluppo territoriale. Il territorio in argomento si colloca nella parte settentrionale della Sardegna, immediatamente a ridosso della fascia costiera, quale ideale cerniera fra la zona nord occidentale (Alghero, Porto Torres e Sassari) e l’Alta Gallura. Nel complesso, questo territorio è influenzato dall’andamento economico delle succitate aree confinanti, strutturalmente più forti nonostante le difficoltà degli ultimi anni. Proprio per consentire la confrontabilità temporale dei risultati occupazionali, l’Istat ii ha ricostruito i sistemi locali del lavoro (di seguito SLL) del 2001 (anno del 14° Censimento generale della popolazione, che costituiva il riferimento statistico per il PSL 2007-2013) con lo stesso metodo e lo stesso campo di osservazione dei flussi di pendolarismo del 2011 (anno del 15° Censimento), il che consente di iii iv rilevare l’afferenza dell’area GAL ai SLL di Sassari e Castelsardo , col primo sistema definito “vincente ma v in calo” e il secondo “perdente” , sul quale hanno però finito per convergere gli occupati in uscita dal SLL in recessione di Tempio Pausania residenti a Erula, Laerru, Martis e Perfugas. Dal p.v. amministrativo, l’attuale area GAL è costituita dai territori dei comuni eleggibili allo sviluppo locale LEADER aderenti o in procinto di vi aderire all’Unione dei Comuni dell’Anglona e Bassa Valle del Coghinas e all’Unione dei Comuni del Coros . vii Proprio la presenza all’interno di quest’ultima di comuni non eleggibili , ma intimamente legati al mondo rurale, pone ai portatori d’interesse locali la sfida di dare vita ad una strategia di ampio respiro che si caratterizzi, fra le altre cose, per la capacità di essere inclusiva e di creare sinergie. In tale ottica, appare viii significativa e utile l’esperienza del Programma Locale Unitario dei Servizi alla Persona e del profilo d’ambito Anglona – Coros – Figulinas, il quale comprende, fra gli altri comuni, 16 dei nostri 17 eleggibili allo sviluppo locale LEADER, di cui uno (Osilo) risulta essere il soggetto capofila. Contraddistinto dalla compresenza di due sistemi linguistici (sardo e sardo-corso), tre idiomi (logudorese, sassarese e gallurese) e una varietà intermedia (quella corsofona anglonese di Castelsardo e Sedini) in poco più di 800 Kmq, questo territorio ha una radicata vocazione agropastorale, come testimoniano i gremi de “sos messaios” e “sos ix x pastores” protagonisti de “Sa essida de sos Candhaleris” e come confermano le più recenti statistiche . Caratterizzato da una morfologia prevalentemente collinare, con altipiani ondulati di natura vulcanica o calcarea (dai quali planano gli amanti del parapendio) percorsi da strette vallate incorniciate da pareti a strapiombo (mete ambite dagli appassionati di arrampicata, come la “Via Ferrata di Giorré” a Cargeghe, e dagli escursionisti, come la profonda gola di Badde Traes a Martis) e placide pianure coltivate in larga parte a cereali (con esempi di agricoltori dediti al recupero e alla valorizzazione del grano duro Cappelli), l’intero territorio presenta un’estesa macchia mediterranea che contende la scena naturale alle colture legnose agrarie, fra le quali predominano la vite e l’olivo (con Ittiri che può fregiarsi di far parte dell’Associazione Nazionale “Città dell’Olio”). Il sottosuolo è percorso da cavità naturali e grotte, la più nota delle quali è il Sito di Importanza Comunitaria di Su Coloru a Laerru, tra le più grandi cavità carsiche della Sardegna. Ad est, il confine con la Gallura è costituito per un lungo tratto dal fiume Coghinas, che prende nome dalle sorgenti di acqua calda che sgorgano dal sottosuolo in località Casteldoria (Santa Maria Coghinas) dando vita ad un complesso termale naturale noto già in epoca romana. La presenza di acque salso-bromo-iodiche ha consentito lo sviluppo di strutture ricettive e termali modernamente attrezzate, in grado di aumentare il potenziale turistico della zona. I cultori del birdwatching e gli amanti della natura hanno la possibilità di discendere il corso del Coghinas dalle terme fino alla foce, ammirando la straordinaria biodiversità della flora xi e della fauna fluviali. Sulla scia delle pregresse esperienze nei portatori d’interesse si è rafforzata la convinzione che la progettualità locale non debba prescindere dalla salvaguardia e valorizzazione della propria identità rurale e dalla possibilità di confrontarsi con realtà rurali continentali più mature, da cui trarre preziosi insegnamenti da trasformare in buone pratiche, senza rinunciare ovviamente alla ricerca di sinergie con gli stakeholders costieri (Alghero, Castelsardo e Valledoria in primo luogo) e gli altri attori dello sviluppo rurale regionale. Nel corso degli anni l’intero territorio ha sperimentato un percorso di riscoperta dell’identità locale tracciato attraverso gli elementi dell’ambiente, del paesaggio, della storia, dei sapori, della cultura 5
(materiale e immateriale), con l’intento di favorire la crescita del turismo rurale. Si pensi ai progetti che i latini avrebbero definito nomina sunt omina data la capacità di rivelare la peculiarità di un’area fin dal nome, come “Valorizzazione delle lane autoctone”, che rimanda alla centralità degli allevamenti ovini nel mondo pastorale locale, o “Promozione turistica attraverso l’identità culturale: studio del Romanico e sua evoluzione nelle xii aree di sviluppo rurale” , che pone in risalto l’elemento architettonico che diviene iconografia di un itinerario che chiunque può percorrere per scoprire la Basilica della Santissima Trinità di Saccargia a Codrongianos, la chiesa di Nostra Signora di Tergu o la chiesa di San Pietro delle Immagini a Bulzi, tre fulgidi esempi della ricchezza di insediamenti monastici sul territorio fin dal Medioevo, oppure ai laboratori cinematografici e al cortometraggio “Janas”, parti integranti e innovative del progetto di cooperazione transnazionale “Adding xiii Value To Community Tourism” , ma soprattutto esempi non convenzionali di grande narrazione popolare e di partecipazione attiva, diretta e spontanea delle comunità ai progetti di sviluppo locale, senza dimenticare le suggestive atmosfere dei riti della Settimana Santa, come la “Passio Domini” in Florinas e il “Lunissanti” in Tergu. In termini di qualità, l’obiettivo della valorizzazione integrata del territorio viene perseguito lungo diverse direttrici: dalla tutela e rivalutazione dei centri storici (ove l’esigenza di salvaguardare il patrimonio storico e architettonico di proprietà pubblica si coniuga con la valorizzazione delle produzioni agricole ed artigianali e la promozione delle attività culturali e/o sociali svolte dai privati) alla salvaguardia e riqualificazione del patrimonio rurale, fino ad arrivare alla promozione della conoscenza dei valori del mondo rurale che si rivela essere un elemento in grado di esaltare il ruolo multifunzionale delle aziende agricole locali. In quest’ottica la didattica nell’azienda agricola diviene senso civico educando le nuove generazioni ad un uso consapevole e sostenibile delle risorse territoriali e riscoperta degli elementi identitari stimolando l’apprezzamento per i sapori locali, costituenti anch’essi il patrimonio culturale territoriale, come il Carciofo Spinoso di Sardegna DOP o il Pecorino di Osilo (Presidio Slow Food), esempio quest’ultimo di una sapiente arte casearia che su questo territorio è stata in grado di distinguersi sia per la tutela della tradizione che per lo spirito fortemente innovativo delle proprie produzioni, come dimostrano il Granglona, i pecorini da caglio vegetale e il recentissimo formaggio ottenuto dalla lavorazione del caglio del porcetto. 6
1.1. Schema premialità territoriali per graduatoria Criterio 1: Indice di malessere demografico della Sardegna (SMD): espresso a livello comunale nelle classi buono discreto precario, grave, gravissimo (Dati CRP-Università Cagliari, Progetto IDMS 2013) Criterio per l’assegnazione del punteggio: Per ogni GAL “x” si calcola il seguente indice espresso in valori percentuali SMD Area GAL x: VALORE SMD AREA SELEZIONATA 52,4% Livello Range Punti raggiunto SMD Area GAL x maggiore di 80% 4 SMD Area GAL x maggiore di 70% e minore uguale a 80% 3 SMD Area GAL x maggiore di 60% e minore uguale a 70% 2 SMD Area GAL x maggiore di 50% e minore uguale a 60% 1 x SMD Area GAL x minore o uguale a 50% 0 Criterio 2: Indice di deprivazione multipla della Sardegna (IDMS): (Dati CRP-Università Cagliari, Progetto IDMS 2013) Criterio per l’assegnazione del punteggio: Per ogni GAL “x” si calcola il seguente indice espresso in valori percentuali IDMS Area GAL x: VALORE IDMS AREA SELEZIONATA 54,7% Livello Range Punti raggiunto IDMS Area GAL x maggiore di 60% 4 IDMS Area GAL x maggiore di 50% e minore uguale a il 59% 3 x IDMS Area GAL x maggiore di 40% e minore uguale a 49% 2 IDMS Area GAL x maggiore di 30% e minore uguale a 39% 1 IDMS Area GAL x minore uguale a 30% 0 7
Criterio 3: Presenza aree SIC e ZPS: Criterio per l’assegnazione del punteggio: Per ogni GAL “x” si calcola il seguente indice espresso in valori percentuali PS NATURA 2000 (Percentuale superficie Natura 2000 Area GAL x) CALCOLO DEL PESO DELLE AREE NATURA 2000 per le aree selezionate 0,1 % Livello Range Punti raggiunto PS NATURA 2000 GAL x Sopra il 10% 2 PS NATURA 2000 GAL x fino al 10% 1 x PS NATURA 2000 GAL x senza superfici 0 I range sono stati stabiliti tenendo conto della distribuzione della variabile considerata nei comuni GAL per le vecchie aggregazioni 2007-2013 (media e deviazione standard) Tab. 2.4.a Tab Riepilogativa valutazione criteri territoriali (Regione Sardegna) Range Punteggio autovalutato Indice di malessere demografico della Sardegna (SMD 1 Indice di deprivazione multipla della Sardegna (IDMS): 3 Presenza aree SIC e ZPS 1 8
2. Descrizione del Piano del Percorso partecipativo 2.1. Descrizione del PPP Il PPP del GAL Anglona-Romangia per la stesura del PdA 2014/2020 è stato condotto seguendo le fasi e le modalità di seguito indicate con il supporto della società incaricata della consulenza tecnico/specialistica. Il primo incontro è stato articolato in due momenti. Preliminarmente sono state presentate delle slide contenenti la “fotografia” del territorio del Gal Anglona Romangia. Nello specifico sono stati mostrati i dati risultanti dall’analisi di contesto (andamento demografico, mercato del lavoro, economia locale, ecc.). Le risultanze dei dati presentati sono servite ai presenti come stimolo per il confronto sui punti di forza e punti di debolezza percepiti. I contributi degli attori locali (riassunti su dei post-it) sono andati a sviluppare l’analisi SWOT. Si è utilizzato lo strumento del Focus Group, integrato con elementi di discussione visualizzata tipici del Metaplan. Nel secondo e terzo incontro si è discusso sull’esperienza della passata programmazione, analizzandone i fattori positivi e negativi, e si è proseguito con la delineazione dei possibili scenari futuri. La struttura tecnica del GAL ha esposto un’analisi riepilogativa sulla precedente stagione di programmazione, fornendo lo spunto per il dibattito sugli elementi positivi e negativi che l’hanno caratterizzata. I presenti sono stati invitati a riflettere sulla base della propria esperienza diretta e/o indiretta su “esperienza del passato GAL” e su “prospettive per il futuro”. Ciascuna riflessione emersa è stata riportata su appositi supporti (lavagna e pannelli con post-it) per favorire il confronto delle opinioni e la loro sintesi. Inoltre, si è ragionato su soluzioni auspicabili per elementi problematici e su come, eventualmente, apportare migliorie a ciò che ha funzionato. Nel terzo incontro è stata data la possibilità, a coloro che non erano presenti negli incontri precedenti, di implementare i punti di forza e debolezza. Nell’incontro si è ragionato anche sulle minacce e sulle opportunità. Si è ritenuto più opportuno ricorrere alla metodologia partecipativa dell’European Awareness Scenario Workshop (EASW) che consente di promuovere il dibattito e la partecipazione in contesti locali, in cui è estremamente semplice associare ai problemi chi ha la responsabilità di risolverli. Come tecnica di facilitazione si è fatto ricorso anche alla discussione visualizzata del METAPLAN. Nel quarto incontro, dedicato in parte al completamento dell’analisi degli scenari futuri, per poi procedere all’individuazione dei fabbisogni territoriali, si è scelto il ricorso all’Open Space Tecnology, per stimolare un confronto democratico e costruttivo delle opinioni e favorire la sintesi tra le posizioni dei partecipanti. Per l’economia dei tempi, e in funzione del lavoro da svolgere, la giornata è stata organizzata in tre momenti di lavoro distinti; due in plenaria e uno per gruppi ristretti. Preliminarmente si è fatto un riepilogo del percorso partecipativo e dei punti di forza e di debolezza emersi durante i precedenti incontri pubblici, successivamente si è spiegato ai presenti l’organizzazione dei lavori della giornata e l’obiettivo che ci si è prefissati di raggiungere. I presenti sono stati invitati a formare due gruppi di lavoro composti in base al settore economico di interesse. Ciascun gruppo è stato invitato a riflettere sui punti di forza e di debolezza dei rispettivi settori di competenza e ad esprimere, in forma scritta (su un format elaborato dall’assistenza tecnica) i fabbisogni del territorio in riferimento a ciascuno dei settori esaminati. Al termine dei lavori, i fabbisogni espressi dai due gruppi sono stati spiegati, analizzati e discussi in seduta plenaria. Nel quinto incontro, la metodologia di facilitazione utilizzata per favorire l’emergere dei fabbisogni prioritari per il territorio, è stata quella del Nominal Group Technique (NGT). A ciascun partecipante all’incontro è stata consegnata una scheda, su un lato della quale è richiesta la compilazione con i dati anagrafici (Nome e Cognome, Ente/Ditta di appartenenza, settore di interesse, provenienza, socio/non socio del GAL), mentre sul lato opposto, è riportata una tabella riassuntiva dei 19 fabbisogni territoriali emersi durante i precedenti incontri cui corrispondono 4 livelli di priorità: alta, media, bassa, nulla. La scelta della diversa gradazione prioritaria è stata fatta per favorire l’emergere di massimo 15 fabbisogni sui quali concentrare l’azione del 9
GAL nel prossimo periodo di programmazione, per non disperdere le risorse disponibili in un eccessivo frazionamento di interventi. Ciascun partecipante è stato chiamato a riflettere sui singoli fabbisogni e ad indicare il livello di priorità percepito per ciascuno. È stata data la possibilità di indicare cinque fabbisogni con priorità alta, cinque con priorità media e cinque con priorità bassa, mentre ai restanti quattro dovrà essere attribuita priorità nulla. Il sesto incontro è stato dedicato alla definizione delle strategie di intervento e alla loro declinazione in Azioni Chiave, tenuto conto dei fabbisogni territoriali gerarchizzati nel precedente incontro partecipativo. È stata inoltre definita la ripartizione delle risorse in termini percentuali. La prima parte dei lavori si è svolta in seduta plenaria, durante la quale sono stati introdotti i temi e la metodologia di lavoro seguita. Per favorire il confronto tra i partecipanti e arrivare alla definizione delle linee strategiche condivise e delle conseguenti azioni chiave, i partecipanti sono stati suddivisi in due gruppi di lavoro, ciascuno su uno dei due Ambiti di intervento definiti alla luce dei fabbisogni ad alta priorità emersi dalla gerarchizzazione. Ciascun gruppo è stato supportato da un facilitatore e i lavori si sono svolti con la supervisione dei funzionari dell’Agenzia LAORE. Ogni gruppo ha individuato al suo interno un referente con il compito di presentare i risultati in seduta plenaria. La discussione preliminare in ciascun gruppo si è svolta con la tecnica del Focus Group, mentre per la definizione delle azioni chiave è stato seguito il modello della teoria del cambiamento. Al termine dei lavori, i gruppi si sono riuniti in seduta plenaria per la condivisione dei risultati e l’approvazione delle azioni chiave emerse dai tavoli di lavoro. Nella stessa seduta si è proceduto all’indicazione da parte dei partecipanti di alcuni principi qualificanti cui dovranno attenersi le proposte progettuali per essere ammesse a finanziamento. A conclusione dei lavori, è stata rimessa alla votazione dei presenti la ripartizione percentuale delle risorse del Piano d’Azione tra i due ambiti di intervento scelti nel PdA. Il settimo incontro si è svolto alla presenza dei soci del Gal Anglona Romangia, regolarmente convocati e riuniti in seduta comune. La struttura tecnica ha illustrato il PdA e i soci, dopo ampia discussione, all’unanimità, hanno approvato il Piano di Azione. Tab.2.1.a Descrizione del PPP Riferimento Eventuali Eventuali Numeri Elenco degli Riferimento riferimenti riferimenti Numerico Data Luogo soggetti incontri effettuati a Allegato I a Allegato a Allegato partecipanti II III 1 Avvio PPP e 14/07/2016 Ploaghe 25 X introduzione SWOT 2 Analisi esperienza 19/07/2016 Cargeghe 25 X passata e scenari futuri 3 SWOT, scenari e 26/07/2016 Nulvi 38 X fabbisogni 4 Fabbisogni 29/07/2016 Perfugas 24 X territoriali 5 Condivisione e 25/08/2016 Osilo 24 X gerarchizzazione fabbisogni 6 Linee strategiche, 05/09/2016 Perfugas 26 X Azioni chiave, principi di selezione e ripartizione risorse 7 Approvazione PdA 13/09/2016 Perfugas 20 X X X 10
2.2 Tracciamento dei risultati del PPP all’interno del PdA L’attività svolta durante il PPP ha consentito di: Elaborare un’analisi quantitativa-qualitativa del contesto socio-economico del territorio condivisa dagli attori locali; Sviluppare il dibattito sullo sviluppo rurale territoriale sistemico in Anglona e Romangia, che superi le logiche localistiche comunali, con il coinvolgimento diretto dei partecipanti nell’individuazione degli elementi caratterizzanti la SWOT a livello territoriale; Analizzare in maniera critica e puntuale l’esperienza passata del GAL Anglona Romangia, condivisa dagli attori locali sia sugli elementi positivi che sui risvolti negativi che ne hanno caratterizzato la realizzazione; Maturare la consapevolezza degli errori commessi nella precedente programmazione ed individuare, in maniera più puntuale, ruoli e responsabilità della parte privata e della parte pubblica per una più efficace risposta delle azioni del GAL ai fabbisogni territoriali; Delineare una Visione condivisa dello sviluppo territoriale nella quale è chiaramente individuato COSA è necessario fare, COME farlo, e QUALI sono gli ATTORI direttamente responsabili di tali interventi; Individuare i fabbisogni territoriali nel loro complesso ed essere in grado di gerarchizzarli in base alle priorità come maggiormente percepite dagli attori locali; Definire delle strategie di sviluppo coerenti con le risorse presenti nel territorio e le aspettative degli attori locali privati e pubblici; Elaborare delle azioni chiave realisticamente rispondenti ai fabbisogni prioritari emersi dal PPP, basati sulle risorse locali considerate di eccellenza nelle filiere delle produzioni agricole ed artigianali e nel patrimonio artistico e culturale del territorio; Operare una scelta nella ripartizione delle risorse disponibili da parte degli attori locali, ponderata e orientata all’obiettivo di massimizzare i risultati in termini di opportunità di sviluppo economico e sociale delle popolazioni rurali fondato sulle risorse territoriali. 11
Tab. 2.2.a: Incidenza del PPP nel processo di costruzione dei PdA Barrare se sono state utilizzate RIFERIMENTI NEL PdA FASI DELLA PROGRAMMAZIONE Riferimento numerico a Tab 2.1.a tecniche (Indicare il riferimento al Par.) partecipative Fase di analisi del contesto Individuazione di punti di forza e debolezza 1; 3; X 3.3.1 – 3.3.2 – 3.3.5 - Analisi sull'esperienza passata 2; X 3.2 - Analisi sugli scenari futuri 2; 3; X 3.1.5 - Individuazione dei fabbisogni 3; 4; X 4.1 - Gerarchizzazione dei fabbisogni 5; X 5.1 – 6.1.1.b - Strategia e Piano di Azione Definizione delle linee strategiche 3; 6; X 6.1 – 6.1.a - Individuazione delle azioni chiave 6; X 6.2 – 6.2.1.1 – 6.2.1.2 – 6.2.1.3 – 6.2.1.4 - Identificazione dei principi di selezione 6; X 6.2.1.1 - Ripartizione delle risorse tra ambiti/azioni 6; X 6.3.1 12
2.2.1 Autovalutazione coerenza del partenariato per ambiti tematici Per compilare e assegnare il punteggio su questo criterio è necessario fare riferimento al par. 2.3 e par. 6.1 Sulla base di quanto riportato nei format previsti nei paragrafi su-indicati compilare la tab. 2.2.1.a presentata nella pagina seguente e compilare la tabella di autovalutazione 2.2.1.b 13
Tab. 2.2.1.a Coerenza del partenariato per ambito tematico Ambito tematico: Sviluppo e innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi locali (agro-alimentari, artigianali, manifatturieri) Riferimento Riferimento partner Riferimento Riferimento Riferimento Riferimento Tipologia di partner Partner* privati pubblici provinciali Partner privati partner pubblici Associazioni provinciali Associazioni area GAL Provinciali/regionali regionali area GAL Area GAL regionali Associazioni di imprenditori 67 46, 47, 48, 49, 50, 51, 52, 53, Enti pubblici 61 54, 55, 56, 57, 58, 59, 60, 63, 64 2, 7, 8, 16, 18, Imprese operanti in settori 19, 22, 26, 27, 9, 13 collegati all’ambito tematico 28, 31, 33, 34, 35, 36, 65 Associazioni della società civile, 44 associazioni territoriali, altri enti Autovalutazione Barrare con X X X X X X una X se parametro soddisfatto Ambito tematico: Valorizzazione di beni culturali e patrimonio artistico legato al territorio Riferimento Riferimento partner Riferimento Riferimento Riferimento Riferimento Tipologia di partner Partner* privati pubblici provinciali Partner privati partner pubblici Associazioni Associazioni area GAL Provinciali/regionali regionali area GAL Area GAL provinciali regionali Associazioni di imprenditori 17 46, 47, 48, 49, 50, 51, 52, 53, 54, 55, Enti pubblici 61 56, 57, 58, 59, 60, 63, 64 Imprese operanti in settori 3, 6,10, 25 11, 66 collegati all’ambito tematico Associazioni della società civile, 20 associazioni territoriali, altri enti Autovalutazione Barrare con X X X X X X una X se parametro soddisfatto 14
Tab. 2.2.1.b Autovalutazione coerenza del partenariato per ambito tematico Autovalutazione Ipotesi 3 Ipotesi di assegnazione dei punteggi Punteggi Ipotesi 2 Ipotesi 1 Barrare con una ambiti X Per ogni ambito tematico sono individuati contemporaneamente, per ogni tipologia di 10 3 2 1 X partner, partner locali e provinciali Per almeno i due terzi degli ambiti sono individuati contemporaneamente, per ogni 6 2 1 tipologia di partner, partner locali e provinciali Per almeno un terzo degli ambiti sono individuati contemporaneamente, per ogni 3 1 tipologia di partner, partner locali e provinciali Non sono indicati contemporaneamente 0 partner locali e partner provinciali Punteggio autovalutato da GAL ANGLONA – ROMANGIA (indicare GAL) Punteggio: 10 15
2.2.2. Autovalutazione Qualità del processo partecipativo 16
Tab 2.2.2.a: Auto valutazione qualità del PPP (X fase condotta – XP fase condotta con tecniche partecipative) Autovalutazione delle fasi STANDARD condotte STANDARD STANDARD 7 STANDARD 10 FASI DELLA PROGRAMMAZIONE OBBLIGATORIO (barrare con X o XP vedi 5 PUNTI PUNTI PUNTI 3 punti esempio) Fase di analisi del contesto Individuazione di punti di forza e debolezza XP XP Analisi sull’esperienza passata XP XP Analisi degli scenari futuri XP XP Individuazione e dei fabbisogni XP XP Condivisione e Gerarchizzazione dei fabbisogni XP XP Strategia e Piano di Azione Definizione delle linee strategiche X X Individuazione delle azioni chiave XP XP Identificazione dei principi di selezione XP XP Ripartizione delle risorse tra ambiti/azioni X X Numero totale FASI Oggetto del punteggio per ogni standard 9 9 17
Tab 2.2.2.b: Auto assegnazione punteggio Autovalutazione Fasi della Fasi previste da Barrare con una partecipazione Qualità del processo partecipativo Punti Tab 2.2.2.a X Sulla base di minime per ottenere (Ultima colonna) quanto riportato il punteggio in tab. 2.2.2.a Sopra lo standard Obbligatorio: con sopra il 60% delle fasi previste realizzate con tecniche partecipative 10 9 6 X specialistiche con tecniche partecipative sull’analisi degli scenari futuri Sopra lo standard Obbligatorio: con almeno il 60% delle fasi previste 7 8 5 realizzate con tecniche partecipative specialistiche Sopra lo standard Obbligatorio: almeno il 40% delle fasi previste realizzate con 5 7 3 tecniche partecipative specialistiche Standard Obbligatorio: almeno il 25% delle fasi previste realizzate con tecniche partecipative specialistiche 3 5 2 (con obbligatorie per condivisione e gerarchizzazione fabbisogni e analisi dell’esperienza passata) Punteggio autovalutato da GAL Anglona Romangia Punteggio: 10 18
2.3 Descrizione del partenariato GAL Per ogni soggetto socio del GAL o che ha sottoscritto una formale adesione al GAL compilare la tabella seguente: Tab 2.3.a Elenco dei partner del GAL Quote sociali Per i privati Riferimento Denominazione Riferimento Tipologia Livello di sottoscritte (settore di Numerico Partner All. IV Partner rappresentanza (euro) appartenenza) Associazioni della società UNIONE ITALIANA Dichiarazione civile, Servizi 1 DEI CIECHI E DEGLI Presidente Provinciale 250,00 associazioni (alla persona) IPOVEDENTI - ONLUS GAL territoriali, altri enti IREOS DI OPPIA Dichiarazione 2 ANTONELLA MARIA Presidente Imprese Locale 250,00 Agricoltura LUISA GAL Dichiarazione Servizi 3 SA FIORIDA S.R.L. Presidente Imprese Provinciale 250,00 (turismo) GAL Dichiarazione Servizi 4 LANGIU MARIA RITA Presidente Altro Provinciale 250,00 (geologo) GAL Dichiarazione Servizi 5 FORCI ALESSANDRO Presidente Altro Provinciale 250,00 (geologo) GAL Dichiarazione Servizi 6 LI STAZZI S.A.S. Presidente Imprese Provinciale 250,00 (turismo) GAL OGGIANO Dichiarazione 7 MASSIMILIANO Presidente Imprese Locale 250,00 Agricoltura GAL CUBEDDU ELINA Dichiarazione 8 MARIA Presidente Imprese Locale 250,00 Agricoltura GAL TURRA SALVATORE Dichiarazione 9 Presidente Imprese Provinciale 250,00 Agricoltura ANDREA GAL Servizi ANTHEMYS SOCIETA’ Dichiarazione 10 Presidente Imprese Provinciale 250,00 (culturali, COOPERATIVA GAL ambientali) TERRE DI SARDEGNA SOCIETA’ Dichiarazione Servizi 11 Presidente Imprese Locale 250,00 A RESPONSABILITA’ (turismo) LIMITATA GAL COSSU GIOVANNI Dichiarazione 12 Presidente Altro Provinciale 250,00 Persona fisica ANTONIO GAL Dichiarazione 13 TE.S.E.A. S.R.L. Presidente Imprese Provinciale 250,00 Artigianato GAL Servizi 14 COSSU LUCA Dichiarazione Altro Locale 250,00 (agricoltura) 19
Presidente GAL IN COMUNE DI Dichiarazione Servizi 15 Presidente Imprese Provinciale 250,00 PIETRO SABA (editoria) GAL Dichiarazione 16 RAKOS DORA Presidente Imprese Locale 250,00 Artigianato GAL CONFCOOPERATIVE – UNIONE PROVINCIALE DI Dichiarazione Associazione Servizi 17 SASSARI – OLBIA Presidente di Provinciale 2.000,00 (Associazione GAL imprenditori di categoria) “CONFCOOPERATIVE SASSARI – OLBIA” BURRAI ERNESTA E MELCHIORRE S.S. DI Dichiarazione 18 Presidente Imprese Locale 250,00 Agricoltura SANNA ALBINA FRANCESCA E C. GAL PANIFICIO MANOS Dichiarazione 19 SEBASTIANO DI Presidente Imprese Locale 250,00 Artigianato MANOS WALTER GAL Associazioni della società ASSOCIAZIONE Dichiarazione civile, Servizi 20 UNIONE PRO-LOCO Presidente Locale 250,00 associazioni (turismo) ANGLONA GAL territoriali, altri enti Dichiarazione Servizi 21 TORTU ANTONIO Presidente Altro Locale 250,00 (ingegneria) GAL ANGLONA SAPORI Dichiarazione Artigianato INDUSTRIA 22 Presidente Imprese Locale 250,00 (agro- ALIMENTARE SARDA GAL alimentare) S.R.L. ORRIA PITZINNA Dichiarazione Servizi 23 SOC. COOPERATIVA Presidente Imprese Locale 250,00 (alla persona) SOCIALE GAL Dichiarazione Servizi 24 TEDDE CRISTINA Presidente Altro Locale 250,00 (disegnatore- GAL cart.) Associazioni della società A.T.S. Dichiarazione Servizi civile, 25 ASSOCIAZIONE Presidente Provinciale 250,00 (turismo, associazioni TURISMO SOLIDALE GAL artigianato) territoriali, altri enti Dichiarazione 26 NURRA GIANPAOLO Presidente Imprese Locale 250,00 Agricoltura GAL ADDIS PIER Dichiarazione 27 Presidente Imprese Locale 250,00 Agricoltura GIACOMO GAL G.M.O. CUNICOLTURA DI Dichiarazione 28 Presidente Imprese Locale 250,00 Agricoltura OGANA VITTORIO & C. SOCIETA’ GAL 20
AGRICOLA IN NOME COLLETTIVO ANDALAS DE AMISTADE – SOCIETA’ Dichiarazione Servizi 29 Presidente Imprese Provinciale 250,00 COOPERATIVA (alla persona) SOCIALE GAL CONSORTILE CONSORZIO LA SORGENTE – CONSORZIO DELLA COOPERAZIONE DI SOLIDARIETA’ Dichiarazione Servizi 30 Presidente Imprese Provinciale 250,00 SOCIALE – SOCIETA’ (alla persona) COOPERATIVA GAL SOCIALE A RESPONSABILITA’ LIMITATA Dichiarazione 31 DEADDIS CLAUDIO Presidente Imprese Locale 250,00 Agricoltura GAL PERGO SOCIETA’ COOPERATIVA Dichiarazione Servizi 32 SOCIALE ONLUS A Presidente Imprese Locale 250,00 (alla persona) RESPONSABILITA’ GAL LIMITATA LATTERIA SOCIALE COOPERATIVA SAN PASQUALE SOCIETA’ COOPERATIVA A Dichiarazione 33 RESPONSABILITA’ Presidente Imprese Locale 250,00 Agricoltura LIMITATA GAL “CO.S.PA. SOC. COOP. A R.L.” SOCIETA’ AGRICOLA Dichiarazione 34 Presidente Imprese Locale 250,00 Agricoltura F.LLI MANCA S.S. GAL Dichiarazione 35 CANU PASQUALE Presidente Imprese Locale 250,00 Agricoltura GAL Dichiarazione 36 OPPO ANDREA Presidente Imprese Locale 250,00 Artigianato GAL POSADINO Dichiarazione 37 Presidente Altro Locale 250,00 Persona fisica FEDERICO GAL Dichiarazione 38 PISU GIORGIO Presidente Altro Locale 250,00 Persona fisica GAL Dichiarazione 39 COSSU MARCO Presidente Altro Locale 250,00 Persona fisica GAL SOLINAS Dichiarazione 40 Altro Locale 250,00 Persona fisica SALVATORE MATTEO Presidente GAL 41 FIDICOOP Dichiarazione Imprese Provinciale 250,00 Servizi 21
SARDEGNA – Presidente (alle imprese) SOCIETA’ GAL COOPERATIVA DI GARANZIA COLLETTIVA FIDI SOCIETA’ FINANZIARIA PER LO SVILUPPO DELLA Dichiarazione Servizi 42 COOPERAZIONE Presidente Imprese Provinciale 250,00 (alle imprese) S.P.A. GAL “COOP. FIN. S.P.A.” SERENISSIMA – SOCIETA’ Dichiarazione Servizi 43 Presidente Imprese Provinciale 250,00 COOPERATIVA (alla persona) SOCIALE A R.L. GAL Associazioni della società ASSOCIAZIONE Dichiarazione civile, 44 BORGHI E Presidente Locale 250,00 Commercio associazioni BOTTEGHE DI OSILO GAL territoriali, altri enti Servizi Dichiarazione (attività 45 3CENTO60° S.R.L. Presidente Imprese Provinciale 250,00 pubblicitaria, GAL organizzazione eventi) Dichiarazione 46 COMUNE DI BULZI Presidente Enti pubblici Locale 7.650,00 GAL Dichiarazione COMUNE DI 47 Presidente Enti pubblici Locale 7.650,00 CARGEGHE GAL Dichiarazione COMUNE DI 48 Presidente Enti pubblici Locale 7.650,00 CHIARAMONTI GAL Dichiarazione COMUNE DI 49 Presidente Enti pubblici Locale 7.650,00 CODRONGIANOS GAL Dichiarazione 50 COMUNE DI ERULA Presidente Enti pubblici Locale 7.650,00 GAL Dichiarazione COMUNE DI 51 Presidente Enti pubblici Locale 7.650,00 FLORINAS GAL Dichiarazione 52 COMUNE DI LAERRU Presidente Enti pubblici Locale 7.650,00 GAL Dichiarazione 53 COMUNE DI MARTIS Presidente Enti pubblici Locale 7.650,00 GAL Dichiarazione 54 COMUNE DI NULVI Presidente Enti pubblici Locale 7.650,00 GAL Dichiarazione COMUNE DI 55 Presidente Enti pubblici Locale 7.650,00 PERFUGAS GAL Dichiarazione COMUNE DI 56 Presidente Enti pubblici Locale 7.650,00 PLOAGHE GAL COMUNE DI SANTA Dichiarazione 57 Enti pubblici Locale 7.650,00 MARIA COGHINAS Presidente 22
GAL Dichiarazione 58 COMUNE DI SEDINI Presidente Enti pubblici Locale 7.650,00 GAL Dichiarazione 59 COMUNE DI TERGU Presidente Enti pubblici Locale 7.650,00 GAL Dichiarazione 60 COMUNE DI OSILO Presidente Enti pubblici Locale 7.650,00 GAL CAMERA DI COMMERCIO, Dichiarazione INDUSTRIA, 61 Presidente Enti pubblici Provinciale 3.000,00 ARTIGIANATO E GAL AGRICOLTURA DI SASSARI Associazioni ASSOCIAZIONE della società Dichiarazione DILETTANTISTICA civile, Servizi 62 Presidente Provinciale 250,00 PEGASO SPORT E associazioni (turismo) GAL TURISMO A CAVALLO territoriali, altri enti Dichiarazione In fase di 63 COMUNE DI MUROS Presidente Enti pubblici Locale perfezionamento GAL Dichiarazione 64 COMUNE DI ITTIRI Presidente Enti pubblici Locale 3.000,00 GAL Dichiarazione 65 PINNA MARIO Presidente Imprese Locale 250,00 Agricoltura GAL Dichiarazione Servizi 66 DETTORI DOMINGO Presidente Locale 250,00 (archeologia, Altro ANGELO MICHELE GAL beni culturali) FEDERAZIONE Dichiarazione Associazione In fase di 67 PROV.LE Presidente di Provinciale perfezionamento Agricoltura COLDIRETTI GAL imprenditori Totale quote sociali 154.150,00 ALLEGATI ALLA TABELLA 2.3.a. Allegato IV composto dal seguente documento: a. Dichiarazione aggiornata relativa alle adesioni da parte di soggetti pubblici e privati, in qualità di soci, al GAL Anglona – Romangia resa dal Presidente ai sensi dell’art. 76 del D.P.R. 445/2000; Allegato IV bis composto dai seguenti documenti già trasmessi per gli adempimenti della fase 1 del bando: a. Dichiarazione relativa alle adesioni da parte di soggetti pubblici e privati, in qualità di soci, al GAL Anglona – Romangia resa dal Presidente ai sensi dell’art. 76 del D.P.R. 445/2000; b. Documento d’identità in corso di validità del dichiarante; c. Dichiarazione del Presidente dell’Unione dei Comuni dell’Anglona e Bassa Valle del Coghinas di adesione al GAL Anglona – Romangia; d. Documento d’identità in corso di validità del dichiarante; 23
e. Dichiarazione del Presidente dell’Unione dei Comuni del Coros di adesione al GAL Anglona – Romangia; f. Documento d’identità in corso di validità del dichiarante; g. Deliberazione del C.C. di Osilo n. 32 del 12 maggio 2016 di conferma di adesione al GAL Anglona – Romangia garantendo il rispetto delle disposizioni di cui alla L.R. n. 2/2016 e del principio di indivisibilità delle Unioni di Comuni che entrano a fare parte del GAL; h. Deliberazione del C.C. di Ploaghe n. 28 del 30 maggio 2016 di conferma di adesione al GAL Anglona – Romangia garantendo il rispetto delle disposizioni di cui alla L.R. n. 2/2016 e del principio di indivisibilità delle Unioni di Comuni che entrano a fare parte del GAL; i. Deliberazione del C.C. di Muros n. 14 del 22.04.2016 di perfezionamento e formalizzazione adesione e partecipazione all’Associazione riconosciuta denominata “Gruppo di Azione Locale Anglona – Romangia”, in forma abbreviata GAL Anglona – Romangia; j. Deliberazione del C.C. di Ittiri n. 24 del 20 maggio 2016 di recesso dal GAL Logudoro – Goceano e di adesione al GAL Anglona – Romangia. 24
Tab.2.3.b Elenco di soggetti non presenti nel partenariato del GAL coinvolti nel PPP e successivo PdA Riferimento Denominazione del soggetto Livello di rappresentanza Settore/ambito di appartenenza Numerico 1 Addis Valentina Locale Persona fisica 2 Anela Francesca Locale Persona fisica 3 Anela Maria Giovanna Locale Persona fisica 4 Barra Sebastiano Locale Associazione/equitazione-ippoterapia 5 Buscarinu Mariolino Locale Persona fisica 6 Cadau Raffaele Locale Persona fisica 7 Campus Franco Giuliano Rolando Locale Servizi (Archeologia/beni culturali) 8 Campus Loredana Provinciale Servizi (Comunicazione) 9 Canalis Francesco Locale Agricoltura (Agroalimentare) 10 Canu Mauro Locale Persona fisica 11 Curis Pietro Locale Servizi (Turismo) 12 Cuccureddu Maria Grazia Provinciale Università di Sassari 13 Deiana Maria Provinciale Servizi (Comunicazione) 14 De Stefano Massimiliano Provinciale Servizi (Comunicazione) 15 Diana Maria Gavina Locale Persona fisica 16 Donato Mirko Locale Persona fisica 17 Doppiu Gavino Provinciale Sindacato (CGIL SS) 18 Figoni Antonio Locale Persona fisica 19 Gaspa Gavino Locale Persona fisica 20 Gaspa Nicola Locale Persona fisica 21 Gosamo Emanuele Provinciale Associazione 22 Liscia Giovanna Locale Artigianato – Servizi – Cultura 23 Loriga Giovannino Locale Persona fisica 24 Manca Federico Locale Persona fisica 25 Masala Antonia Locale Servizi (Ristorazione) 26 Masala Mirko Locale Servizi (perito industriale) 27 Mazzeo Francesco Locale Servizi (agronomo) 28 Medde Maria Grazia Locale Persona fisica 29 Mura Cristina Locale Artigianato - Servizi – Cultura 30 Muretti Massimiliano Provinciale Sindacato (CGIL SS) 31 Nonna Francesco Locale Persona fisica 32 Nonna Simona Locale Persona fisica 33 Pes Giuseppe Locale Agricoltura (Agriturismo) 34 Picchianti Anna Flavia Provinciale Associazione culturale 25
35 Piga Pia Locale Persona fisica 36 Pileri Maria Locale Persona fisica 37 Pintus Michele Locale Associazione (turismo/equitazione) 38 Piras Antonella Locale Persona fisica 39 Piras Patrizia Locale Agricoltura 40 Pirodda Roberto Provinciale Servizi (alle imprese) 41 Ponzetto Tiziana Provinciale Associazione di categoria 42 Rossini Massimo Locale Agricoltura (Viticoltura) 43 Rudas Gianni Locale Agricoltura 44 Ruzzu Lucia Locale Agricoltura (Agriturismo) 45 Salvador Fabiano Locale Servizi (Ristorazione) 46 Sanna Gavino Locale Allevamento 47 Sechi Alessandro Locale Agroalimentare (lattiero caseario) Associazione di categoria 48 Sole Antonio Provinciale (Confcommercio NS) 49 Tedde Bianca Locale Persona fisica 50 Zacconi Salvatore Locale Persona fisica 51 Zallu Marco Locale Servizi (agronomo) 52 Zara Michele Locale Associazione (beni culturali) 53 Zedda Fabiola Locale Persona fisica 54 Zucca Maria Grazia Locale Persona fisica 55 Zucca Giancarlo Locale Persona fisica 2.4 Descrizione delle eventuali strutture di governance previste per l’attuazione del PdA Riferimento a compiti associati Riferimento a Riferimento a all’Art. 34 (3) Reg. Denominazione della Riferimento ad partner coinvolti soggetti coinvolti UE 1303/2013 struttura Allegato II Tab. 2.3.a Tab. 2.3.b Come riportati nella seconda colonna Tab. 7.1.1.a Struttura di Governance Monitoraggio e locale per il monitoraggio e II.b 48, 54, 64 sorveglianza del la sorveglianza del PdA PdA 26
3 Analisi del contesto e analisi SWOT 3.1 Analisi del contesto socio-economico 3.1.1 Analisi degli andamenti demografici Il territorio del G.A.L. Anglona – Romangia è un’area caratterizzata da elevata ruralità e da una bassa densità demografica e presenta un’economia a prevalente vocazione agricola intorno alla quale gravitano altre attività (artigianato, turismo, produzioni tipiche, silvicoltura, ricettività rurale, ecc.). Nell’area, come nelle altre regioni storiche della Provincia di Sassari, operano una pluralità di piccole attività produttive e di soggetti che si propongono con una pluralità di prodotti, configurandosi spesso come dei “micro contenitori multifunzionali”. Dall’analisi della situazione socio-economica dell’area in oggetto emerge un dato che evidenzia una condizione generalizzata di notevole decremento demografico in quanto, dagli anni 60 ad oggi, il territorio ha perso più del 18% della popolazione, passando dai 41.494 abitanti del 1961 ai 33.747 del 2015 (-7.747 Abitanti). Da un’analisi più approfondita, esaminando i dati sull’andamento demografico relativo all’anno 2015, si evidenzia che il fenomeno negativo è ancora presente; infatti, il territorio in esame, nell’arco di un anno, ha perso 62 unità, passando dai 33.809 abitanti registrati al 1° gennaio, ai 33.747 registrati al 31 dicembre 2015. Il calo è generato dal saldo naturale negativo in parte attenuato da un saldo migratorio positivo, infatti nell’anno 2015, si sono registrati 215 nati a fronte di 383 decessi, determinando un saldo naturale negativo di 168 unità; il saldo migratorio è positivo (+106 unità) in conseguenza del fatto che 569 persone hanno trasferito la residenza in altro comune rispetto ai 675 nuovi iscritti agli uffici anagrafe. La combinazione tra bassa natalità e l’allungamento della vita media, ha portato la popolazione ad un progressivo invecchiamento. TABELLA ANDAMENTO DEMOGRAFICO Comuni GAL 01/01/2015 31/12/2015 15/10/1961 Differenza Differenza Cancellati Pop. al Pop. al Pop. al Iscritti Saldo Saldo Morti Nati Bulzi 533 1 5 - 4 7 12 - 5 524 - 9 903 - 379 Cargeghe 650 5 11 - 6 135 21 114 758 108 746 12 Chiaramonti 1.672 7 22 - 15 26 19 7 1.664 - 8 2.472 - 808 Codrongianos 1.330 9 10 - 1 24 28 - 4 1.325 - 5 1.184 141 Erula 763 6 9 - 3 24 25 - 1 759 - 4 915 - 156 Florinas 1.540 6 19 - 13 35 29 6 1.533 - 7 1.996 - 463 Ittiri - 31 - 10 8.695 - 41 8.617 78 27
8.736 57 88 94 104 Laerru 932 5 15 - 10 13 11 2 924 - 8 1.521 - 597 Martis 537 5 8 - 3 5 9 - 4 530 - 7 1.220 - 690 Muros 842 4 10 - 6 25 20 5 841 - 1 591 250 Nulvi 2.789 18 28 - 10 36 44 - 8 2.771 - 18 3.978 - 1.207 Osilo 3.118 14 45 - 31 65 52 13 3.100 - 18 5.266 - 2.166 Perfugas 2.393 15 29 - 14 39 33 6 2.385 - 8 2.777 - 392 Ploaghe 4.602 40 44 - 4 73 92 - 19 4.579 - 23 4.952 - 373 S.M. Coghinas 1.436 9 12 - 3 23 44 - 21 1.412 - 24 1.596 - 184 Sedini 1.345 11 22 - 11 37 16 21 1.355 10 2.186 - 831 Tergu 591 3 6 - 3 14 10 4 592 1 574 18 Totale pop. 33.809 215 383 - 168 675 569 106 33.747 - 62 41.494 - 7.747 Fonte dati: Osservatorio Economico del Nord Sardegna anno 2015 28
Oggi (dati al 1° gennaio 2016), il territorio registra un indice di vecchiaia del 212 %, nettamente superiore alla media provinciale (188%), regionale (188%) e nazionale (161%), con valori particolarmente negativi riferiti ai comuni di Bulzi, Erula, Martis, Muros, Sedini con valori superiori al 300%. Questi mutamenti della struttura demografica si traducono in un progressivo aumento del carico sociale ed economico sulla popolazione potenzialmente attiva. TABELLA INDICE DI VECCHIAIA Popolazione Popolazione Indice di Comuni GAL 65 anni e + da 0 a 14 anni Vecchiaia Bulzi 166 33 503% Cargeghe 101 92 110% Chiaramonti 431 186 232% Codrongianos 300 149 201% Erula 204 68 300% Florinas 351 175 201% Ittiri 1.942 1.091 178% Laerru 234 97 241% Martis 169 47 360% Muros 476 125 381% Nulvi 615 339 181% Osilo 779 311 250% Perfugas 589 256 230% Ploaghe 973 587 166% S.M. Coghinas 346 128 270% Sedini 389 129 302% Tergu 155 72 215% Totale 8.220 3.885 212% Italia 13.369.754 8.281.859 161% Sardegna 366.681 195.150 188% Provincia di Sassari 74.349 39.495 188% Fonte dati: ISTAT anno 2015 3.1.2 La situazione del mercato del lavoro Altro fenomeno che suscita forte preoccupazione è rappresentato da coloro che hanno interrotto qualsiasi ricerca di lavoro, giudicando impossibile trovarlo, ritenendo di essere troppo giovani, di non avere le professionalità richieste e che il mercato del lavoro locale non offra loro occasioni di impiego. A causa della crisi economica che ha colpito maggiormente i giovani, è aumentata la quota dei NEET, ovvero dei giovani che non studiano, che non sono inseriti in alcun programma formativo e che non lavorano. 29
In Sardegna, l’incidenza del numero di giovani, appartenenti alla classe di età 15-29 anni, che non lavorano e non studiano è pari al 27,9%, a fronte di un dato nazionale del 22,5%. Quasi tutti i comuni del territorio in esame superano la media regionale e nazionale. A parte il comune di Osilo che presenta una dato inferiore alla media nazionale (22%), Perfugas e Martis che si avvicinano alla media regionale (rispettivamente 25,3% e 25%), in tutti gli altri comuni i dati sono sensibilmente elevati (Erula 42,9%; Bulzi 39%; Laerru 35,3%; S. Maria Coghinas 34,7%; Sedini 33,3%; Chiaramonti 32,4; Nulvi 30%; Tergu 28.6%). TABELLA ISTRUZIONE E MERCATO DEL LAVORO Incidenza adulti con diploma Livello istruzione giovani 15- Incidenza adulti con licenza Incidenza giovani 15-29 istruzione universitaria Tasso disoccupazione Tasso disoccupazione Tasso disoccupazione Tasso disoccupazione Incidenza giovani con Comuni AREA GAL femminile giovanile maschile o laurea media NEET 19 Bulzi 49,8% 93,8% 27,6% 34,3% 40,0% 17,8% 29,2% 11,8% 39,0% Cargeghe 41,8% 92,5% 5,9% 39,3% 41,0% 19,7% 22,9% 17,5% 32,3% Chiaramonti 51,6% 92,9% 12,1% 33,9% 56,3% 25,5% 28,5% 23,4% 32,4% Codrongianos 45,2% 95,8% 19,0% 40,7% 46,2% 14,5% 17,8% 12,4% 22,6% Erula 55,3% 97,3% 15,6% 29,1% 56,4% 21,1% 25,9% 18,3% 42,9% Florinas 37,8% 100,0% 15,2% 45,1% 50,0% 13,9% 14,7% 12,3% 23,6% Ittiri 48,2% 96,0% 15,6% 34,0% 48,6% 20,7% 22,4% 19,7% 28,8% Laerru 57,9% 97,6% 8,5% 31,6% 45,2% 24,8% 24,1% 25,2% 35,3% Martis 52,4% 100,0% 22,2% 34,5% 27,3% 17,9% 23,7% 14,2% 25,0% Muros 39,4% 97,7% 15,4% 45,7% 50,0% 25,0% 31,0% 20,7% 29,0% Nulvi 52,0% 95,9% 13,5% 32,3% 42,4% 19,5% 24,0% 17,0% 30,0% Osilo 47,0% 98,5% 11,6% 39,0% 44,7% 18,4% 23,6% 14,7% 22,0% Perfugas 42,0% 96,4% 16,7% 43,5% 39,5% 14,6% 17,5% 12,6% 25,3% Ploaghe 40,1% 93,7% 18,3% 44,7% 43,7% 13,9% 14,7% 13,3% 25,4% S.M. Coghinas 45,7% 98,3% 15,0% 37,0% 51,7% 20,4% 19,4% 21,0% 34,7% Sedini 48,2% 98,4% 15,3% 37,7% 51,5% 17,3% 19,2% 16,1% 33,3% Tergu 54,7% 100,0% 6,0% 33,4% 29,6% 15,9% 30,7% 6,5% 28,6% Sardegna 40,8% 97,0% 20,2% 46,5% 48,5% 18,6% 21,0% 17,0% 27,9% Italia 33,5% 97,9% 23,2% 55,1% 34,7% 11,4% 13,6% 9,8% 22,5% Fonte dati ISTAT anno 2011 Il numero di persone in cerca di occupazione è in continuo aumento (dati ISTAT anno 2011), il tasso di disoccupazione registrato nei paesi coinvolti nel progetto è superiore alla media regionale (18,6%) e nazionale (11,4%), con percentuali che vanno dal 25,5% di Chiaramonti al 14,6% di Perfugas. 30
Istruzione Il territorio in esame presenta delle forti criticità per quanto riguarda il livello formativo, infatti, dall’analisi dei dati sull’istruzione emerge, in maniera chiara e significativa, una carenza sulla formazione del capitale umano. A livello territoriale, secondo i dati ISTAT anno 2011, la percentuale di persone in possesso di un diploma di licenza media inferiore è maggiore, in tutti i comuni (ad eccezione di Ploaghe), al dato regionale pari al 40,8 % e a quello nazionale del 33,5%; la forbice degli 17 comuni presi in esame va da una percentuale del 40,1 % di Ploaghe al 57,9% di Laerru. Di contro, se si esaminano i dati (ISTAT 2011) sull’incidenza degli adulti con diploma o laurea, abbiamo una percentuale di diplomati o laureati nettamente inferiore al dato regionale (46,5%) e nazionale (55,1%); la forbice dei 17 comuni va da una percentuale minima del 29,1% di Erula al 45,7 di Muros. Le criticità del sistema formativo territoriale coinvolgono anche il sistema della formazione universitaria. Nel 2011 (dati ISTAT), in Sardegna, appena il 20,2% dei giovani risultava essere in possesso di un titolo di studio universitario, a fronte di un valore medio che in Italia è pari al 23,1% del totale. La percentuale di laureati, nella maggior parte dei Comuni del G.A.L. Anglona-Romangia, risulta essere nettamente al di sotto dei dati su esposti. Infatti, su 17 comuni, ben 15 presentano dati inferiori alla media regionale, come il comune di Tergu con solo il 6% di laureati, di contro, il comune di Martis con il 22,2% presenta un dato inferiore alla media nazionale ma superiore alla media regionale. Solo il comune di Bulzi supera la media nazionale e regionale con una percentuale di laureati del 27,6. 3.1.3 Analisi dell’andamento dell’economia locale (settori chiave dell’economia locale) Nel 2014 il sistema imprenditoriale del territorio dell’Anglona presenta un certo indebolimento, con un tasso di crescita lievemente negativo (- 0,17%), infatti, a fronte di 184 iscrizioni al Registro delle Imprese, si registrano 217 cessazioni, il numero di imprese attive passa, nel corso del 2014, da 3.432 a 3.399. TABELLA NUMERO IMPRESE PER COMUNE Comuni GAL Registrate Attive Iscrizioni Cessazioni Saldo Tasso di crescita Bulzi 69 62 1 0 1 1,61% Cargeghe 69 59 3 3 0 0,00% Chiaramonti 240 231 10 16 -6 - 2,60% Codrongianos 132 115 6 4 2 1,74% Erula 102 97 4 5 -1 - 1,03% Florinas 150 146 6 8 -2 - 1,37% Ittiri 886 814 45 54 -9 - 1,11% Laerru 84 75 2 8 -6 - 8,00% Martis 66 62 1 5 -4 - 6,45% Muros 109 81 8 5 3 3,70% Nulvi 278 260 14 18 -4 - 1,54% Osilo 320 307 10 20 - 10 - 3,26% 31
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