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Anno scolastico 2018/2019

                                e ! ! !
                    diz     ion
                a e
    U l t im

Ciao ragazzi,

ecco a voi il terzo e ultimo numero di quest’anno scolastico del
giornalino di Istituto.
Se vorrete inviarci nuovi articoli sulle attività di quest’ultimo periodo di scuola,
potete farlo inviandoli via mail al seguente indirizzo:

redazionespuntoevirgola@gmail.com

Inseriremo molto volentieri i vostri elaborati preziosi nel primo numero del
prossimo anno scolastico.
Grazie a tutti per il vostro contributo di quest’anno.
Ed ora un grande in bocca al lupo ai nostri compagni di classe terza e infine...
Buone vacanze e buona estate a tutti!

La redazione
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FARE ARTE A SCUOLA, PRONTI…via!!!
Una nuova av ventura
Bellissima opportunità per noi alunni di    L’idea di poter, ad un punto del
tutte le classi delle scuole primarie       percorso, “pasticciare in libertà sui
"JACOPO TINTORETTO" e "S.M.GORETTI          muri“ ci       ha stimolato in modo
"!                                          particolare , NON VEDEVAMO L'ORA!
Con il PON FARE ARTE A SCUOLA               Abbiamo scoperto cosa sono l'arte
CON I MURALES, iniziato a marzo,            contemporanea, i concetti di Graffiti, la
abbiamo potuto partecipare ad un            street art, il muralismo, l'urban art,
bellissimo e nuovo percorso durato circa    l'arte pubblica… e le varie tecniche usate
due mesi, la vera e propria avventura       dagli artisti, e poi abbiamo potuto
del “fare murales " .                       sperimentare.
Eravamo un bel gruppo, ben nutrito di       Il percorso ricco dei nostri interventi,
30 ragazzini, dai 6 ai 10-11 anni.          colori e riflessioni, possibilità di dire
All'inizio è stato un po' strano lavorare   ognuno la propria e di esprimere
tutti insieme noi bambini di età diverse    liberamente le nostre idee, ci ha portato
e di due scuole diverse...però fin dal      ad ideare la struttura finale del murale
primo incontro l’entusiasmo è stato alle    da realizzare, ma anche a diventare un
stelle!                                     gruppo unito di ragazzini, capaci di
                                            collaborare e divertirtisi insieme.
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FINALMENTE IL VERO OBIETTIVO

Pennelli e colori alla mano eccoci     x150cm, all'ingresso di una delle due
all'opera per il MURALE dal titolo     scuole primarie, la S.M. GORETTI.
"ACQUARIO", che abbiamo realizzato     ll risultato è stato senz'altro oltre le
su      un'installazione          di   nostre aspettative.
cemento, preventivamente imbiancata,   Ha trasformato un cubo grigio di
a forma di cubo con spigolo 150 cm x   cemento in una struttura ricca di colore
                                       e luce...

NOI TUTTI BAMBINI PENSIAMO DAVVERO DI MERITARCI UN GRANDE
APPLAUSO: ABBIAMO     LAVORATO CON GRANDE ED INSTANCABILE
IMPEGNO PER TERMINARE NEI TEMPI E CON L'OBIETTIVO, CON IL NOSTRO
LAVORO, DI LASCIARE UN'IMPORTANTE ED ALLEGRA       IMPRONTA, SUL
CONTESTO QUOTIDIANO, CHE CI ACCOGLIERA' TUTTI I GIORNI CON I SUOI
COLORI SGARGIANTI.
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I MITICI 29 DEL GRUPPO PON ARTE
     "FARE UN MURALE A SCUOLA”

      Primarie Goretti e Tintoretto
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          u r a l e s
        M

#COLORIAMOILMONDODIDIRITTI
Noi bambini di seconda abbiamo letto e imparato una bellissima poesia scritta da
Giovanna Corsi, un’occasione per parlare dei DIRITTI dei BAMBINI e di quanto sia
importante che ogni bambino del mondo possa avere tutto ciò che gli serve per
vivere in sicurezza.

Sono un bambino ma sono importante
sono protetto da molta gente.
A casa la mamma e con lei il papà
i nonni, le zie, il perché, chi lo sa?
Forse a scuola sarò libero un po’.
Ma che dico! Anche lì non si può.
Ci sono le maestre, la collaboratrice,
insieme a loro la direttrice.
Ad un lungo suono di campanella
dobbiamo uscire come una catenella.
Andiamo in cortile tutti quanti in fila
la maestra ci conta dal capofila.
Poi fa l’appello e scrive qualcosa
che poi dà al bidello che raccoglie ogni cosa.
Torniamo in sezione e ci dà spiegazione
abbiamo diritto alla protezione.
Tutti devono essere vigili e attenti
che ai bambini non capiti niente!
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E' stata un’occasione per parlare dei        affermare che VOGLIAMO UN MONDO
DIRITTI dei BAMBINI e di quanto sia          COLORATO DI DIRITTI per tutti i
importante che ogni bambino del mondo        bambini.
possa vivere in sicurezza.                   Il nostro MURALE ci accoglierà tutte le
                                             mattine con i suoi colori accesi
La maestra ci ha spiegato che per            ricordandoci e ricordando a tutti gli
questo motivo ol tradizionale MURALE         adulti che ESSERE BAMBINI E' UN
della TINTORETTO , sarà dedicato             DIRITTO e che solo quando tutti i
proprio a noi bambini e ai nostri diritti.   bambini del mondo potranno godere di
Ci siamo domandati: COSA SONO I              tutti i diritti che ci permettono di vivere
DIRITTI?                                     sicuri, protetti e felici.
E così confrontando le nostre esperienze
abbiamo cominciato a capire che i diritti           I BAMBINI DELLA CLASSE 2^C
sono un insieme di cose che si devono
poter fare come giocare, andare a                                      Scuola primaria
scuola, stare con la mamma e il papà,
mangiare quello che serve per crescere,                          JACOPO TINTORETTO
anche la verdura, vestirsi caldi quando
fa freddo e avere una casa.
Tutto questo dovrebbe essere normale!
Tutto questo sembra normale ma
abbiamo capito che non è così per tutti i
bambini del mondo...
Allora ecco l'idea di mettere il colore
sulle pareti dell'edificio della "JACOPO
TINTORETTO", la nostra scuola, per
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                        i n s olit    i
             rato r i …
    La b o

ATTENZIONE A QUEL CANE!
In questi mesi, da febbraio a maggio, si   quadrifoglio, un’amica scodinzolante a
è aggirata per le classi delle scuole      quattro zampe di nome Titus.
Tintoretto, Goretti, Margotti e Il
                                           Questa cagnolina Non era da sola, ma in
                                           compagnia della sua educatrice Nicole
                                           che ha spiegato a tutti i bambini chi è il
                                           cane, come si comporta e soprattutto
                                           come ci dobbiamo comportare in sua
                                           presenza.

                                           Quale stupore per i bambini veder
                                           entrare Titus in classe con il suo
                                           zainetto sul dorso pronta a giocare con
                                           loro.

                                           Tutti i presenti hanno partecipato ad un
                                           laboratorio interattivo, non ad una
                                           lezione, dove ognuno ha potuto
                                           sperimentare la relazione con l’amica
                                           Titus, giocando con lei, chiamandola a
                                           realizzare qualche impresa o toccandola
                                           per accarezzarla nel modo giusto.

                                           Ha suscitato emozioni e dispensato
                                           leccate a chi la coccolava.
                                           Ha raccolto palline riportandole nel
                                           cappello e trovato croccantini nascosti
                                           dentro ai coni, ma soprattutto ha
                                           apprezzato il rispetto dei bambini che
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applaudivano con il dito e parlavano         Prima di andarsene l’educatrice Nicole
sottovoce per non disturbare il suo          ha lasciato per tutti i bambini un
raffinato udito.                             promemoria per ricordare le cose da
                                             fare o non fare quando s’incontra un
                                             cane per strada.

Un regalo davvero prezioso, grazie Titus, torna a trovarci!

                                                  Scuola dell’Infanzia Quadrifoglio
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                   n l ’A uto re
       o nt ro c o
 Inc

UNO SCRITTORE A SCUOLA

                                   Cosa si prova ad incontrare un famoso
                                   e divertente scrittore proprio nella tua
                                   scuola?

                                     E’ una grande emozione quella che
                                   hanno vissuto gli alunni delle classi
                                   seconde della scuola Spallanzani,
                                   venerdì 11 gennaio 2019. Gli studenti si
                                   sono recati nell’ aula magna e dalle
                                   9:00 alle 10:30 hanno potuto
                                   “intervistare” Luca Cognolato,
                                   insegnante di storia, italiano e geografia
                                   delle scuole superiori, ma anche
                                   scrittore. Ha scritto ben ventitré libri tra
                                   cui il giallo “Hanno rapito il Grigio”.
                                   Questo romanzo racconta del rapimento
                                   di un criceto di nome Grigio e di una
                                   grande amicizia tra due dei protagonisti:
                                   Clima e Brusco. Cognolato per scrivere il
                                   suo libro, che parla di sparizioni di
                                   animali, si è ispirato ad alcune storie
                                   vere che sentiva il bisogno di
                                   raccontare.
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Ma per evitare di raccontarvi tutta la        Grigio”?
storia, e per non togliere la sorpresa ad
                                              Il libro è stato dedicato ai suoi due figli:
altri lettori, ci fermiamo qui!!!
                                              Emma e Davide. Loro però non sono
Pensate che Luca ha scritto il suo primo      stati molto contenti di essere stati
libro un po’ prima del 2000, ma questo        introdotti nella storia come protagonisti.
non è stato ancora pubblicato, perché
                                               Vi siete mai chiesti che libri piacciono a
non lo ha mai consegnato alle case
                                              uno scrittore?
editrici. Agli alunni ha svelato che in un
futuro libro vorrebbe parlare di viaggi       Beh, a Luca piacciono molto “Bunker
nel tempo. Impiega dai sei mesi ai tre        diary”, ”L’ isola del tesoro”, ” Mio padre
anni per scrivere un libro a causa di un      è un grande pirata”, ma questa era la
suo piccolo difetto: inizia a scrivere ma     risposta di oggi. Domani chissà.
poi si interrompe quando la storia è a
metà. Di solito scrive di sera, il suo
momento preferito, un po’ anche perché
di mattina è impegnato con la scuola.

A chi ha dedicato il libro “Hanno rapito il
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Maria De Rossi, Aurora Zardetto, Giada
                             Cannava,

Cristian De Rossi e Leonardo Boccalon,

     classi 2C e 2D, scuola secondaria
                           Spallanzani
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                             r i tt r i c    e
                 con l a s c
             o
 I n c o nt r

Jella Lepman raccontata da Gigliola Alvisi
Cosa si prova ad incontrare una                  già stato letto in classe: “Una
simpatica scrittrice di libri per ragazzi?       rivoluzione di carta” sulla storia di
Grande l’emozione che hanno provato              Jella Lepman. Dopo una breve
gli alunni delle classi 2D e 2B della            introduzione sulla seconda guerra
scuola Spallanzani, quando il 16/04 si           mondiale, i ragazzi sono stati guidati a
sono recati a Venezia per incontrare la          riflettere sulla situazione dei bambini
scrittrice Gigliola Alvisi presso la             nella guerra i quali, pur non avendo
Fondazione Querini Stampalia. Dopo               nessuna colpa, sono quelli che pagano
essersi accomodati nell’ auditorium, la          più di tutti le conseguenze di un
scrittrice ha invitato i ragazzi ad una          conflitto.
“conversazione” riguardo il libro che era        Un avvenimento molto importante citato
                                                            nel libro è quello del 10
                                                             Maggio 1933 dove tutti i
                                                             tedeschi bruciarono i libri non
                                                             adatti ai nazisti, per ordine di
                                                             Hitler. Durante la guerra i
                                                             bambini tedeschi non
                                                             avevano libri da leggere, la
                                                             cultura era stata “bruciata”.
                                                             Finita la guerra, Jella
                                                             Lepman, un’ebrea che si era
                                                             salvata dallo sterminio,
                                                             decise di organizzare una
                                                             grandiosa mostra di libri per
                                                             bambini, chiedendo libri in
                                                             omaggio a tutte le Nazioni
                                                             del mondo, infatti credeva
                                                             che solo attraverso i libri e la
                                                             cultura si potesse arrivare
                                                             alla vera pace e al rispetto
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tra le persone.                                 scrittrice. Gli alunni della 2D e 2B le
La mostra fu ospitata, nel 1946, nell’          hanno posto molte domande, come:
unico edificio rimasto intatto nella città      -Ci sarà un seguito della storia?
di Monaco, il museo delle arti figurative,      -Usciranno nuovi libri scritti da lei?
che era stato inaugurato nel 1937 ed            Finito l’incontro Gigliola ha autografato
era stata la sede di opere d’arte durante       tutti i libri dei ragazzi. Poi gli alunni
i l n a z i s m o. I l m u s e o o ra è u n a   sono ritornati nella propria scuola felici

biblioteca. Gigliola Alvisi si é rivelata       di aver scoperto questa storia nella
molto simpatica agli occhi dei ragazzi.         Storia.
Ha raccontato della sua carriera da

                                                              Cannava Giada, Strametto
                                                                                  Mali

                                                                   classe 2D, secondaria
                                                                             Spallanzani
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                                        RO
                             L E DEL LIB
                N       DI A
       N ATA MO
   GIOR

Da sempre il Comprensivo
Spallanzani fa del “Progetto
Lettura” uno dei suoi capisaldi
curando le biblioteche di plesso e
molte iniziative legate al libro.
La scuola dell’infanzia “IL
QUADRIFOGLIO” è inserita
perfettamente in questo progetto
con le sue attività di lettura
animata in classe e nella biblioteca
di plesso, di drammatizzazione di
un testo e con il prestito
settimanale fatto ai bambini.
Durante la mattinata del 30 aprile
2019 in tutte le sezioni del plesso
è stato animato un libro per i
bambini

                                             di 3 e 4 anni a cura di nonni
                                             e genitori.
                                             Nella sezione “ A”       una
                                             mamma ha letto il libro LA
                                             FAMIGLIA TOPINI FA IL
                                             BUCATO. I bambini hanno
                                             poi realmente lavato dei
                                             piccoli indumenti e li hanno
                                             stesi ad asciugare.
                                             Nella sezione “B” due nonni
                                             hanno animato anche
                                             musicalmente la storia
                                             L’UCCELLO DEL PARADISO
Anno scolastico 2018/2019

In sezione “C” una nonna ha proposto
una lettura sull’arte INSEGUENDO
DEGAS sulla scia di un laboratorio che i
bambini hanno svolto durante l’anno
scolastico. In sezione “D” un papà ha
animato LA BANDA DEI MAIALI e MI
PIACE IL CIOCCOLATO.
Il gruppo dei bambini di 5 anni invece è
stato accolto alla primaria Goretti dove
sono stati i compagni di quinta ad

                                           animare la lettura di SOFIA, LA
                                           MUCCA MUSICISTA con l’aiuto visivo
                                           della LIM.
                                           Per dare visione a questo evento
                                           nell’atrio della scuola sono state appese
                                           delle “bandierine illustrate” dai bambini
                                           con disegni e commenti tratti dai libri
                                           letti a prestito dalla biblioteca di plesso.

                                                   Scuola dell’Infanzia Quadrifoglio
Anno scolastico 2018/2019

Giornata mondiale del libro

Che giornata wow!
Quest’anno, in occasione della giornata         un libro il cui nome è “Le storie della
mondiale del libro, tutti gli atri dei plessi   buonanotte”.
del nostro Istituto si sono colorati di         Le pagine raccontano di persone vere
“bandiere d’autore”. Ogni alunno ha             che, nonostante qualche difficoltà, sono
scritto in una bandiera di cartoncino una       riuscite a diventare quello che volevano
frase tratta da un libro che lo aveva           essere. Ma ora torniamo a noi, le classi
particolarmente colpito. È così che sono        della primaria ci hanno accolto
nate poi le bandiere che abbiamo                calorosamente, dopo una breve
chiamato “tibetane”, perché a quelle ci
                                                introduzione, abbiamo iniziato a leggere
siamo ispirati. Un vero colpo d’occhio
                                                i nostri racconti. Al termine di ogni
per tutti gli alunni vedere le loro frasi
appese in un trionfo di colori!                 ra c c o n t o a b b i a m o r i c e v u t o m o l t i
Inoltre noi alunni delle classi seconde         applausi e complimenti. In alcune classi,
della scuola media Spallanzani ci siamo         noi ragazzi siamo stati sommersi di
recati alla scuola elementare S. Maria          domande, mentre in altre i nostri piccoli
Goretti, per leggere dei racconti tratti da     ascoltatori hanno preferito un approccio
                                                più tranquillo. Alcuni bambini volevano
                                                che queste storie fossero rilette più
                                                volte. Quello che ci ha colpito di più è
                                                stato entrare nelle classi da soli senza le
                                                nostre insegnanti e avere un pubblico
                                                così attento. Una bellissima avventura
                                                davvero! Dopo molti applausi e saluti
                                                abbiamo lasciato la primaria per tornare
                                                nelle nostre classi.

                                                Bellissima ed emozionante
                                                esperienza.
                                                  Leonardo Boccalon e Cristian De Rossi

                                                        classe 2D, secondaria Spallanzani
Anno scolastico 2018/2019

  Le nostre
  bandiere
Anno scolastico 2018/2019

                       o r a nt        e
           i o Els a M
   P r e m

#lagitapiùbelladellanostravita#
Il giorno mercoledì quindici maggio         potuto ammirare nuovi paesaggi: il
siamo andati a Napoli per partecipare,      Vesuvio, l’Isola di Capri, il Golfo di
come giuria giovani, alla premiazione       Napoli, fino a giungere a destinazione a
della XXXIII edizione del premio            Fuorigrotta, vicino allo stadio San Paolo.
letterario “Elsa Morante ragazzi”. Ci       Proprio vicino allo stadio si trovavano gli
siamo trovati in aeroporto a Venezia alla   studi della RAI, dove si sarebbe tenuta
mattina presto e siamo arrivati a Napoli    la premiazione. All’interno
verso le otto. Alcuni di noi non avevano    dell’Auditorium c’erano circa mille
mai volato, quindi l’emozione era molto     ragazzi provenienti da diverse scuole
forte.                                      della Campania. Tutti i partecipanti
                                            avevano il posto assegnato e noi,
Per arrivare in auditorium abbiamo          fortunatamente eravamo in un’ottima
preso un pulmino con il quale abbiamo       posizione.
fatto un “giretto” per la città. Abbiamo
Anno scolastico 2018/2019

Iniziata la cerimonia, gli scrittori          Per impiegare al meglio il poco tempo
finalisti, Carlo Rovelli, Michela Murgia e    che ci rimaneva a disposizione, la prof.
Sofia Viscardi, hanno parlato dei propri      ci ha portati a visitare         Castel
libri e poi hanno risposto a delle            Sant’Elmo, che si trova nel punto più
domande. Sofia Viscardi, però, non è          alto di Napoli. Abbiamo così percorso il
stata molto convincente ed ha deluso          suo camminamento sopra le mura a
molto i giovani. Carlo Rovelli non era        forma di stella a sei punte, e ammirato
presente, dato che era in Corea, e si è       uno splendido panorama mozzafiato
collegato con noi via video per salutarci.    sulla città.

Ha vinto Michela Murgia con il libro “Noi
siamo tempesta” con il 38% dei voti,
Sofia Viscardi con “Abbastanza” è
arrivata seconda con 37% dei voti
(anche se per noi meritava il terzo
posto) e Carlo Rovelli con “Ci sono
luoghi al mondo dove più che le regole è
importante la gentilezza” si è
classificato terzo con il 25% dei voti.
Con Michela Murgia siamo anche riusciti
a farci un selfie.

Dopo siamo andati in una pizzeria al
Vomero dove abbiamo ordinato una
pizza tipica napoletana. Qui ci hanno
raggiunto due colleghe della prof.ssa
Daniela Cirillo con le quali ha scritto un
libro sulla Prima Guerra Mondiale
intitolato “Lo zaino della memoria”.
Quando ci hanno salutato, ci hanno
regalato un vassoio di dolci tipici
napoletani: le sfogliatelle Frolle e Ricce.
Erano buonissime!!!

                                              Dopo questa bellissima giornata siamo
                                              dovuti rientrare in aeroporto per
                                              ritornare a Venezia. Giada, una nostra
                                              compagna, è riuscita a salutare i suoi
                                              nonni che sono venuti appositamente in
                                              aeroporto per incontrarla e per salutare
                                              anche tutti noi. Anche questo è stato un
                                              bel momento emozionante.

                                              Partiti puntuali, siamo atterrati a
                                              Venezia alle 20.30, stanchi, ma felici
                                              della giornata.
Anno scolastico 2018/2019

Gli alunni di “buon libro non mente”
                        classi 2C e 2D
               secondaria Spallanzani
Anno scolastico 2018/2019

                      - Ve n ez       ia
          e rg e n cy
     Em

PACE E DIRITTI UMANI con Emergency
                                             È stato spiegato come, dalle clave dei
                                             primi scontri del Paleolitico, si sia
                                             passati alle bombe atomiche della
                                             Seconda Guerra Mondiale e come, oggi,
                                             un eventuale conflitto globale
                                             comporterebbe la distruzione del
                                             pianeta.
                                             Purtroppo, però, le guerre non
                                             coinvolgono solo gli eserciti e i soldati di
                                             mestiere, ma troppo spesso anche le
                                             popolazioni civili: le guerre non sono
                                             limitate ai soli campi di battaglia ma,
                                             anzi, città e villaggi abitati diventano
                                             obbiettivi privilegiati di bombardamenti
                                             e combattimenti, uccidendo o ferendo
                                             un elevatissimo numero di civili, per la
                                             maggior parte donne e bambini.
                                               Questi feriti dalle guerre, come ci è
                                             stato spiegato, vengono portati nei
Il 18 marzo 2019, presso la scuola “G.       centri di cura di Emergency dove dei
Bellini”, la classe 3E ha incontrato Maria   medici esperti sono pronti a regalare il
Grazia, una volontaria del gruppo            proprio aiuto e le proprie conoscenze,
Emergency Venezia.                           insegnando anche alle persone locali
La volontaria ha illustrato e presentato     così da offrire loro un impiego futuro.
caratteristiche e scopi dell’associazione    In questi ospedali sono programmate
e ha risposto alle domande di noi            numerose attività formative        e, se le
ragazzi.                                     ferite o i traumi psicologici lo
Questi hanno conosciuto la realtà            permettono, una volta fuori, gli “ex-
crudele della guerra, sviluppatasi nel       pazienti” possono ricostruirsi una vita
corso degli anni, attraverso immagini e      con possibilità lavorative.
video rappresentativi e testimonianze        I centri aiutano, non solo feriti in
scritte di volontari e vittime.              territori di guerra, ma anche persone
                                             comuni che non riescono a permettersi
Anno scolastico 2018/2019

economicamente le cure adeguate negli
ospedali statali.
Anche nel centro di Marghera        molte
sono le persone che si presentano alla
ricerca di compagnia o di un semplice
posto caldo.
Gino Strada, fondatore di questa
associazione, sostiene infatti     che le
cure e la sanità debbano essere un
diritto di chiunque e per questo i centri
e i medici di Emergency non pretendono
pagamenti dai pazienti.
Questi ospedali sono in aumento, ma
non è ancora completata       la lotta in
favore     della pace e dei più deboli ,
combattuta dalle associazioni come
Emergency.
Noi studenti siamo rimasti colpiti da
questa realtà che sembra così lontana,
ma proviamo ammirazione nei confronti
dei volontari e delle associazioni che
lottano per i diritti umani e per la pace
globale.

                                            Jone Brunello, classe 3E
                                                  secondaria Bellini
Anno scolastico 2018/2019

                          l a Sto                r ia
              nt ro c o n
    Inco

LA GRANDE GUERRA IN CLASSE GRAZIE A
CIMEETRINCEE

Lunedì 18 marzo 2019 i
rappresentanti dell’associazione
storica Cimeetrincee, Daniele
Girardini (il presidente) e Mauro
Pinton (socio), hanno incontrato
gli alunni delle classi: 3 F, 3 H e
3L nell’Aula Magna della scuola
secondaria Bellini. La finalità
dell’incontro era quella di
approfondire la storia della Prima
Guerra Mondiale. A tal proposito
sono stati utilizzati documenti,
testimonianze, filmati, foto e
lettere. I volontari, inoltre, hanno
mostrato alcune immagini di
t r i n c e e a n c o ra p r e s e n t i s u l
territorio come ad esempio quella
di Monte Fior in Veneto.
Anno scolastico 2018/2019

I ragazzi hanno apprezzato
tantissimo il racconto degli episodi
di guerra e delle difficoltà che i
soldati hanno affrontato.
Nell’inverno del 1915 furono
registrate, sulle Alpi, le temperature
più basse del ventesimo secolo e
l’equipaggiamento delle truppe non
era adeguato.

Abbiamo avuto la possibilità di
toccare con mano oggetti come ad
esempio elmetti, granate
disinnescate e schegge.

Infine Daniele e Mauro ci hanno
raccontato alcuni aneddoti divertenti
sulla nascita di alcuni modi di dire
utilizzati ancora oggi.

Gli studenti presenti erano entusiasti
ma anche molto emozionati e hanno
espresso il desiderio di effettuare
altri incontri simili.

      Anita Faiella, Alvise De Nunzio

       classe 3L, secondaria Bellini
Anno scolastico 2018/2019

                  d at t i c he
   us   c i te di

!Caro amico ti scrivo… " da Bologna

                                  Caro amico ti scrivo… queste sono le
                                  prime parole della canzone “L’Anno Che
                                  Verrà” del celebre cantautore bolognese
                                  Lucio Dalla. Le prime ventitré frasi
                                  illuminano via d’Azeglio a Bologna, dove
                                  ha vissuto. Questa è una delle cose che
                                  ci ha colpito di più durante la gita del 29
                                  marzo fatta dalle classi 2C e 2D della L.
                                  Spallanzani, accompagnati dalle docenti
                                  Cirillo, Checchin e Scorbari.
                                  Durante la mattinata ogni classe, con la
                                  propria guida, ha visitato le parti più
                                  significative della città, soprattutto le
                                  torri. Una volta erano più di cento, ma
                                  adesso ne rimangono solo ventidue, e
                                  servivano a dimostrare la ricchezza della
                                  famiglia: più alta era la torre più si era
                                  ricchi. Erano diventate così elevate che
                                  il comune ha deciso di porre un limite
                                  all’altezza delle costruzioni: non
                                  potevano superare i sessanta metri. Nel
                                  1100 circa iniziarono le costruzioni delle
                                  torri degli Asinelli e Garisenda. Adesso
                                  si può notare che sono inclinate: la torre
                                  degli Asinelli pende di circa un metro,
                                  mentre quella di Garisenda di due metri
                                  e mezzo.
Anno scolastico 2018/2019

Un altro aspetto interessante della città   ad un laboratorio che consisteva nel
è che, soprattutto in Piazza Maggiore, ci   preparare il “felsineo tortellino”, con
sono molti artisti di strada: giocolieri,   tanto di farina, acqua e uova!!!
equilibristi e pittori.                     Il viaggio di ritorno è stato più lungo di
Nel pomeriggio, dopo una pausa pranzo       quello dell’andata perché c’era traffico,
e sosta per il gelato, siamo andati al      ma ci siamo divertiti. Bologna è proprio
museo dei Pepoli, dove in seguito ad        una bella ed accogliente città.
una breve visita, abbiamo partecipato
Anno scolastico 2018/2019

                               Le mani in pasta con il felsineo
                                                     tortellino

Maria De Rossi, Sonia Di Marco, Marta Simone, Aurora Zardetto
                             classe 2C, secondaria Spallanzani
Anno scolastico 2018/2019

La PRIMA A in GITA
Il giorno 7 maggio la classe 1^A è            era sabbia solidificata. Si è soffermata
andata al museo del baco da seta e alle       in vari punti per spiegarci ed illustrarci i
grotte del Caglieron nei pressi di Vittorio   vari tipi di roccia presenti all’interno
Veneto . Partiti alle h. 08.00, dopo circa    delle cave, i percorsi naturali scavati
tre quarti d’ora di viaggio in pullman, la    dall’acqua e alcune specie di animali
classe è arrivata alla prima tappa : IL       presenti in quelle acque .
MUSEO.

Appoggiati gli zaini è iniziata la visita .
La guida ci ha spiegato molte cose sul
baco, sulla via della seta , su come
venivano allevati i bruchi e sulle varie
macchine per lavorare la seta . Poi ci        E ADESSO ALCUNE CURIOSITA’
siamo divisi a gruppi e abbiamo fatto un
piccolo laboratorio e dopo abbiamo            1 Il primo paese ad allevare il baco da
pranzato.                                     seta fu la Cina

Terminato di mangiare la 1^A è salita di      2 Con gli accoppiamenti tra diverse
nuovo sull’autobus diretta alle grotte del    specie di bruco il loro bozzolo è arrivato
Caglieron .                                   a 2.000 m mentre prima era solo a
                                              1.000 m .
La nostra guida Giorgia ha fatto vedere
alla classe alcune grotte, che in verità      3 Una falena può avere dalle 500 alle
non sono grotte, ma cave o miniere            800 uova che depone e subito dopo
perché     scavate dall’uomo . Ci ha          muore.
spiegato che si poteva trovare una            4 La falena e il bruco non possono
roccia molto friabile detta                   vivere senza uomo
‘conglomerato’, perché una volta era
interamente ricoperta dal mare e quindi
Anno scolastico 2018/2019

5 Nelle filande si poteva lavorare a     corrente, simili ai calderoni in cui si
partire dagli 11 anni                    preparava la polenta una volta

6 Le acque delle grotte entrano nelle    8 Il materiale che si estraeva dalle
montagne facendo un ciclo ben preciso    grotte veniva utilizzato per costruire gli
e solo pochissima acqua esce da questo   stipiti delle porte e finestre.
ciclo .

7 Si chiamano grotte del Caglieron
                                         Claudia Ferrarese, Martina Borgatello,
perché c’erano grandi conche d’acqua
                                         Leonardo Banzoli, Giada Dormis, Cl. 1^
                                         A, L. Spallanzani
Anno scolastico 2018/2019

Il BACO da SETA non
ha più segreti
La visita al museo del BACO DA SETA di       a contatto con l’aria si solidifica e forma
Vittorio Veneto è iniziata sulle 10.         un filo sottile che si chiama bava. La
                                             vita del baco si svolge in 55-60 giorni
Lì abbiamo conosciuto la nostra guida
che ci ha accompagnato in questo             La farfalla, se non avviene la stufatura
avvincente percorso.                         che uccide la crisalide, buca il bozzolo
                                             impedendone l’utilizzo per la lavorazione
Per prima cosa ci ha spiegato come           della seta. La farfalla sopravvissuta
nascono i bruchi e le varie fasi (età) che   depone altre uova da 300 a 500 durante
ogni baco attraversa prima di diventare      i suoi 10 giorni di vita
farfalla; ci sono 5 età poi hanno il
bozzolo e diventano crisalidi.               La nascita e la diffusione della seta

                                             Il baco da seta nasce in Cina nel 3400
                                             a.c.. Gli imperatori cinesi fecero leggi
                                             severe per proteggere le tecniche
                                             segrete di lavorazione. Esiste una
                                             leggenda che narra di due monaci greci
                                             di ritorno dall’India che portarono a
                                             Costantinopoli delle uova del baco da
                                             seta nascondendole nei loro bastoni di
                                             bambù, da qui la sericoltura si diffuse in
                                             tutta Europa. Anche in Italia la coltura
                                             del baco da seta si sviluppò.

Ci ha mostrato come sono fatti i bozzoli,
dopo ci ha spiegato che, per prendere il
filo, le donne che erano incaricate del
lavoro dovevano mettere i bozzoli
nell’acqua bollente per poter ricavare la
seta.
Alla conclusione del tour abbiamo fatto
un laboratorio che consisteva nel
mettere in ordine le diverse informazioni
sulla seta e sulla lana.                     L’ età del baco
                                             La vita del baco è molto breve: 45
La seta
                                             giorni, i bachi da seta nascono da uova
E’ una fibra tessile di origine animale,
                                             piccolissime:semi-bachi.
che nasce dalla saliva del baco da seta,
Anno scolastico 2018/2019

Hanno un colore biancastro o giallino.             Per 1 kg di seta occorrono 5500 bachi di
                                                   seta. Una volta raccolto il bozzolo
Per far schiudere le uova bisogna                  bisogna uccidere l’insetto che sta
metterle in incubatrice [15 giorni], a 24
gradi ad umidità elevata …in questo
modo le uova si schiudono e inizia il
ciclo vitale. Le larve hanno 5 età larvali
separate da momenti di muta e divise in
due fasi.

1) età giovane del baco [1-3] il baco
mangia foglie di gelso a piccole dosi
essendo fragile

2) età adulta del baco [4-5] il baco
mangia direttamente le foglie dai rami

A l l e va m e n t o d e l b a c o d a s e t a e   all’interno per questo i bozzoli sono
produzione                                         bolliti e messi in forno a temperature
                                                   alte.
Dopo 28 giorni dalla schiusa delle uova
le larve iniziano a costruire le strutture
dentro le quali produrranno il bozzolo.
Dopo 10 giorni il bozzolo di seta sarà             Giulia Forcelli, Tommaso Invaso,
                                                   Lorenzo Scantamburlo, Alvise Bodi,
completato. Dopo 17 giorni il bruco si
                                                   Classe 1^ A, L. Spallanzani
trasforma in farfalla rompendo il bozzolo
per uscire. Per ricavare il filo di seta, i
bozzoli vengono raccolti prima che
fuoriesca l’adulto e i bozzoli vengano
immersi in acqua calda, il nastro filato
dovrà trovare il bandolo della matassa
per l’operazione di filatura.
Anno scolastico 2018/2019

LE GROTTE DEL CAGLIERON

Le grotte del Caglieron si trovano in
provincia di Treviso, a Fregona.

Ci sono varie tipi di grotte e numerose
sono le cascate.

Queste grotte, a differenza delle altre,
non sono tutte al buio: c'è un percorso
all'aperto e, lungo questo, troviamo
delle grotte artificiali, alcune molto
sicure e altre con reti di protezione.

Lungo il percorso la nostra guida ci ha
fatto vedere una grande roccia friabile
con delle conchiglie fossili intrappolate
in essa.
Anno scolastico 2018/2019

Alla fine abbiamo percorso un
ponte di 15 metri circa sul fiume
del Caglieron.

Durante il percorso ci siamo fermati
davanti a una casa dove viene prodotto
il formaggio stagionato.

All'inizio le mucche che producevano il
latte stavano in un recinto molto
piccolo, poi venivano lasciate in uno più
grande.

In seguito abbiamo visto una pianta
cinese, molto rara e profumata, situata
sopra una roccia friabile.

Abbiamo anche osservato dei girini
vicino alla grotta, ma all’aperto, perché
per vivere hanno bisogno di luce.

La guida ne ha preso uno e ce lo ha
fatto vedere: non era un girino come
tutti gli altri ma di una specie
particolare.

Nina Saviane, Francesca Girardi, Classe
1^ A, L. Spallanzani
Anno scolastico 2018/2019

CISIAMO DIVERTITI?                           molto simpatica che ci ha spiegato un
                                             sacco di cose sulle grotte.

…Sì, da 9!!!                                 Finita anche la visita alle grotte e la
                                             passeggiata di ritorno, ci siamo fermati
                                             per una seconda e ultima merenda
La gita del 7 maggio è stata davvero         prima del rientro a Mestre.
interessante. La nostra guida era
coinvolgente, ma , come spesso accade        In pullman noi tutti ci siamo scatenati
con tutte le guide, a volta, anche lei un    con i nostri amici: c’era chi parlava, chi
po’ noiosa…. o forse eravamo noi ad          cantava, chi provava a rilassarsi con un
essere poco propensi ad ascoltare?           pisolino, chi ascoltava la musica con
Arrivati al museo, in seguito a un lungo     l’mp3, chi discuteva sulla gita appena
e divertentissimo viaggio in pullman         avvenuta e chi giocava.
(senza cellulari), ci siamo fermati a fare   Infine siamo arrivati a scuola intorno
una prima merenda e già la SVAGO A           alle ore 18.00-18.15
VOLONTA’ ha preso piede.
                                             Se noi dovessimo valutare questa gita
Dopo il museo del baco, ci siamo             nel divertimento daremmo sicuramente
fermati a pranzare e quello è stato il       un BELLISSIMO VOTO….. 9.
momento più DIVERTENTE perché oltre
allo stare insieme abbiamo passato il        Paolo Naccarella, Alessandro Brugnolo,
tempo con svariati giochi.                   Samuel Scarpa e Matteo Marton Cl. 1^
                                             A, L. Spallanzani
Un altro momento davvero spassoso è
stata la passeggiata per la meta
“GROTTE DI FREGONA”, con una guida
Anno scolastico 2018/2019

            t e n a r rate
     Us c i

Notte alle Gallerie dell’Accademia

Una gita raccontata come… un horror.

                             Erano le 18:00. Gli ultimi
                             visitatori              stavano
                             lentamente uscendo dalle
                             Gallerie dell’Accademia. Io
                             con la mia classe delle
                             scuole medie ero nella
                             t e r z ’ u l t i m a s a l a . Tu t t i
                             eravamo stanchi a forza di
                             stare in piedi ed ascoltare
                             spiegazioni. Pertanto ci
                             eravamo seduti su di un
                             divanetto, per riprendere
                             fiato, stando in uno di quei
                             rari momenti in silenzio. Ad
                             un tratto la professoressa di
                             italiano ci disse:
                             “Forza ragazzi, dobbiamo
                             affrettarci, perché ci
Anno scolastico 2018/2019

mancano ancora due stanze e stanno per chiudere!”
Ci avviammo verso l’uscita, mentre l’insegnante di religione ci spiegava gli ultimi
quadri.
“Professoressa, il portone è chiuso!” esclamò Matilde.
“Come chiuso? Non è possibile! Con un’intera classe dentro??” rispose l’insegnante,
provando a spingere il pomolo del pesante uscio.
“Con le telecamere devono per forza averci visto, non possono averci richiusi qui!”
Disse Pietro.

Ma il portone non si muoveva di un millimetro e le telecamere di ogni sala, man
mano che passavamo, tornando indietro da una stanza all’altra, ci osservavano mute,
come occhi neri. Forse erano spente…
Virginia tirò fuori il telefono: “Qui non c’è campo!”
Le mie due insegnanti e a poco a poco tutti i miei compagni che possedevano un
cellulare provavano a controllarlo, ma nessun telefono prendeva, all’interno del
Museo.
“ Mia madre sarà preoccupatissima!” Disse Virginia.
“ E la mia no??” Rispose Luce.
Anno scolastico 2018/2019

Cominciammo veramente a preoccuparci quando tutte le luci si spensero. Qualcuno
urlò, la professoressa di italiano cercò di tranquillizzarci: “ Calma, calma, ho la
funzione pila nel telefono, datemi un attimo di tempo che l’accendo.”
Stavo per mettermi a gridare anch’io dallo spavento, quando sentii due mani
stringermi il braccio. Per fortuna si accese il fascio di luce, come aveva promesso
l’insegnante e vidi il viso di Greta accanto a me. Era lei che, per lo spavento, mi
aveva urtato e stretto.
Ci spostammo da una sala all’altra, in cerca di una via di fuga. I miei compagni mi
sembravano meno numerosi: forse ci eravamo divisi.
Passando davanti alla Tempesta del Giorgione, sentii una grande forza risucchiarmi.
Ad un tratto mi trovai davanti alla donna in carne ed ossa che allattava e che, come
mi vide, cacciò un urlo.

“Messere, cosa vi porta in codesti luoghi? Avete pagato la gabella per passare?” mi
domandò minacciosa una guardia puntandomi una lancia alla gola.
“Ehm…. Io, veramente, no!”
“Allora seguitemi! Come osate valicare i confini del regno senza permesso? Marcirete
in galera!”
Attorno a me, nessuna traccia delle insegnanti e dei miei compagni: ero finito dentro
al quadro!
Oltrepassando la donna, morto di spavento scappai tra i cespugli. Mi ritrovai in una
città antica. Le persone vestivano in modo strano. Incitati dalla guardia che mi
Anno scolastico 2018/2019

inseguiva, tutti tentavano di bloccarmi e ben presto si aggiunsero all’inseguimento
altri soldati.
Sopra di me il cielo rombava minaccioso.
Non vi dico per quanto ho corso.
Caddero le prime pesanti gocce d’acqua, proprio mentre attraversavo un ponte di
legno. Scivolai malamente nel fiume, poiché non c’era né parapetto, né alcun
appiglio.
Mi sembrava di annegare, in un turbinio di acqua.
Con un’incredibile forza mi sentii spinto in avanti e mi ritrovai gocciolante davanti alla
mia classe.
“Mancavi solo tu!” Disse Greta. “Dai, che il guardiano è venuto ad aprirci!”
“Ma… anche a voi è successo qualcosa di strano?” Chiesi ai miei amici.
“Non mi dire…Io ho appena assistito all’Ultima Cena!” Disse Davide.
“Ed io a una battaglia navale!” Disse Ginevra.
Uscimmo concitati, raccontandoci le nostre avventure

                                                             Adam Munerotto, classe 1C
                                                                 secondaria Spallanzani
Anno scolastico 2018/2019

L’ Arte nell’Euro

                                                           sono occupati
                             fase, gli alunni sono stati   rispettivamente di fare la
Durante l’anno scolastico,
                             divisi in coppie e ad         copertina, di raccontare
la classe 2A ha svolto un
                             ognuna è stata                la storia delle monete e
lavoro interdisciplinare
                             assegnata una moneta;         di disegnarle a mano.
sull’Euro.
                             la coppia aveva il            Questo lavoro è stato
In classe è stata fatta
                             compito di descrivere e       molto bello ed
una piccola ricerca sulle
                             disegnare il suo simbolo.     interessante ma ci è
monete europee e sui
                             Inoltre, dovendo              voluta molta pazienza e
loro corrispondenti
                             realizzare un libretto        impegno da parte di tutti.
simboli. In una seconda
                             sull’Euro, alcuni alunni si
                                                           Classe 2^ A,
                                                           L. Spallanzani
Anno scolastico 2018/2019

                            e l l e s cu   o le
                 r u tt a n
            of
p ro g ett

UN APPUNTAMENTO SPECIALE
Quella mattina, noi ragazzini di 5^,              abbiamo anche spiegato la Piramide
avevamo un appuntamento speciale con              Alimentare e avevamo un sacco di
i bambini delle classi 1^ e per questo            paura…non volevamo impappinarci con
eravamo tutti emozionati.                         le parole e fare brutta figura!
Avevamo un compito importantissimo:               Poi, invece, è andato tutto liscio, per
dovevamo spiegare ai più piccoli cos’era          fortuna!
il progetto “Frutta nella scuola”, perché         La maestra alla fine ci ha fatto i
stava per incominciare, loro non ne               complimenti e ci ha chiesto come fosse
sapevano proprio nulla, invece noi sì.            andata secondo noi….
Abbiamo recitato qualche filastrocca per          “Avevo le farfalle nello stomaco per
rendere tutto più divertente, ma poi              l’emozione” ha detto Emanuele, invece
                                                                 Carolina era contenta di
                                                                 ve d e r e i b a m b i n i p i ù
                                                                 piccoli molto interessati e
                                                                 attenti.
                                                                 E ancora Chiara ci ha
                                                                 raccontato di sentire una
                                                                 g ra n d e r e s p o n s a b i l i t à
                                                                 quel giorno, oppure
                                                                 Filippo che ha detto “Mi
                                                                 sono sentito un po’
                                                                 maestro per un giorno”.
                                                                 Per Marco e Andrea è
                                                                 stato come un tuffo nel
                                                                 passato, perché “ci siamo
                                                                 ricordati di quanto sia
                                                                 bella la curiosità dei
                                                                 piccoli”.
Anno scolastico 2018/2019

E’ stata per tutti una bella giornata,
sembravano quasi i nostri fratellini,
speriamo che ci ricorderanno per
sempre!

        Classe 5C, Primaria Tintoretto
Anno scolastico 2018/2019

                                              Il giorno 17 aprile, noi bambini delle classi
                                              5 B e C abbiamo presentato il progetto
                                              Frutta /Verdura ai bambini delle classi 1^.
                                              Nei giorni precedenti l’incontro, noi di 5
                                              B abbiamo disegnato, su dei foglietti,
                                              tanti immagini diverse di frutti e verdure.
                                              Ci siamo impegnati così tanto che siamo
                                              riusciti a trovare una sessantina di frutti
                                              e verdure: un disegno diverso per ogni
                                              bambino di classe 1^!!
                                              Ci siamo ritrovati tutti tutti in Aula
                                              Magna e, dopo la presentazione della 5
                                              C, noi dovevamo consegnare i nostri
                                              disegni da colorare, ma per rendere più
                                              simpatica “la lezione”, per ogni frutto o
                                              verdura, ponevamo un indovinello.
                                              Al bambino che indovinava il frutto,
                                              davamo il disegno da colorare.

Ecco due indovinelli:
- E’ verde fuori e bianca dentro; ha la
forma di un “Barbapapà”, la buccia è un
pò ruvida… che cos’è? (LA PERA).
- E’ giallo, ha forma ovale, è aspro….che
cos’è? (IL LIMONE).
A noi è piaciuta tanto questa attività,
eravamo molto emozionati perché ci
siamo sentiti GRANDI !! Ma grandi lo
eravamo per davvero…in confronto a
quei “pargoli” di sei o sette anni! Era
come se vedessimo noi cinque anni
prima…
Ora in mensa sono stati appesi        due
cartelloni: la Piramide Alimentare e la
ruota dei frutti e delle verdure, suddivisi
secondo la stagione.

                                                         Classe 5B, primaria Tintoretto
Anno scolastico 2018/2019

                   l i p o et   i
         P i c c o

FILASTROCCA DI PRIMAVERA

E’ una stagione che ha una fresca e colorata atmosfera,
avete capito di chi stiamo parlando? E’ la Primavera!
Questa stagione porta tanta gioia,
l’inverno se ne va e con lui la noia.

Abbiamo aperto le finestre delle nostre case, con felicità e coraggio
E finalmente gli uccellini ci hanno portato un lieto messaggio:
   - Non è più il tempo di dormire…
Come sboccia la natura, anche voi dovete fiorire!

Le giornate si allungano e il sole ci regala più calore,
infatti i bambini al parco giocano facendo un allegro rumore.
Passando per i prati in fiore, assapori,
profumi di rose e nuovi odori.

La voglia di stare all’aperto diventa proprio un bisogno
ed è così bello che sembra quasi un sogno.
Come il sole tramonta anche i bimbi se ne vanno a dormire,
aspettando un nuovo giorno e luoghi sconosciuti da scoprire!

Evviva la Primavera!!
Anno scolastico 2018/2019

Classe 2A, Primaria Goretti
Anno scolastico 2018/2019

                    r i c ette

Una ricetta… super!
La pizza pazza.

Ingredienti:
Farina
Lievito
Acqua
Sale
Fragole
Panna
Nutella
Lamponi
Zucca

Impastare la farina con l’olio, l’acqua e il sale.
Aggiungere il lievito e lasciar riposare finché non si sveglia.
Tagliare la zucca a dadini, ma vanno bene anche piramidi e sfere, far bollire per mezz’ora.
Anno scolastico 2018/2019

Stendere l’impasto con un pugno, mettendolo K.O. dentro una teglia.
Infornarlo per quaranta minuti circa.
Quando si lamenta troppo, toglierlo dal forno e zittirlo con una spalmata di nutella e zucca.
Solo se non chiacchierano troppo tra loro… guarnire con fragole e ciuffi di panna!

                                                                                 Adam Munerotto
                                                            classe 1C, secondaria Spallanzani
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