GiorGio Griffa - Galleria L'Incontro
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Nell’arabesco si sommano il tempo circolare e il tempo lineare. Infatti l’arabesco ritorna sempre su se stesso e nel contempo si sposta in un altro punto. Giorgio Griffa
Questo catalogo è stato pubblicato in occasione della mostra “omaggio a Giorgio Griffa” Galleria d’Arte L’Incontro, Chiari dicembre 2020 / febbraio 2021 mostra e catalogo a cura di Erminia Colossi Eduardo Caputo Simona Sammaciccia allestimento Eduardo Caputo design Sara Salvi crediti fotografici Bruno Bani copertina Tre linee con arabesco n. 86, 1991 (particolare) quarta di copertina Tre linee con arabesco n. 12, 1991 (particolare) Finito di stampare nel mese di novembre 2020 A cura di Graphic & Digital Project galleria d’arte l’incontro arte moderna e contemporanea Via XXVI Aprile, 38 - 25032 CHIARI (Brescia) Tel. / Fax 030 712537 - mobile +39 333 4755164 www.galleriaincontro.it - info@galleriaincontro.it
Segni anonimi appartenenti a qualsiasi mano portano al loro interno almeno trentamila anni di memoria e, lasciati indeterminati, non pongono preferenze sul passato. La mia memoria personale svanisce di fronte alla loro. Devo dimenticarmi di me stesso. La pittura ci ha sempre raccontato del mondo attraverso la conoscenza del suo tempo, raccontandoci anche di se stessa. Mi è sembrato, a un certo punto, che fosse diventato necessario nel mio lavoro riunire quello che i segni ci raccontano di se stessi con un riferimento esterno, più o meno allo stesso modo della tradizione che faceva uso qua e là della Bibbia, di Olimpo, di decorazioni tratte dalla matematica, di ideogrammi e molto altro. Questo è ciò che ha dato origine ad alcune serie nel mio lavoro. Nella serie “Tre Linee con un Arabesco”, ogni opera conteneva tre linee e un arabesco, oltre a un numero progressivo che le distingueva l’una dall’altra, dove la prima era la numero uno, la seconda, la numero due e così via. Nella serie “Numerazione”, i numeri indicavano ogni volta l’ordine in cui i segni venivano posizionati sulla tela. In entrambe quelle serie, è stato dato un ordine, in cui ogni numero segna un prima e un dopo nel tempo e nello spazio. Giorgio Griffa, dal testo Griffa “All the toughts of all” del 2020
Tela, carta sono per Giorgio Griffa oggetti concreti, oggetti fisici presenti nello spazio e fatti in modo tale da rispondere a loro distinto e specifico modo all’avvento del colore con le sue trasparenze e irregolarità, con le sue vibrazioni e sfumature. Distinguere, di- videre queste componenti della stessa sequenza, queste parti dello stesso organismo, non può che avvenire in ossequio ad un’ottica mercantile e commerciale, completa- mente estranea allo spirito e agli interessi dell’artista. In questi disegni respira invece la stessa grazia profonda e aerea, le stesse armonie e gli stessi pensieri che ritroviamo sulle tele. Essi pongono esattamente le stesse domande e veicolano le stesse suggestioni. Per esempio: perché proprio tre linee e un arabesco? perché non i punti, allora, o le macchie (che pur Griffa aveva già usato chiamandole, più correttamente, spugnature) perché non i cerchi o le stanghe, perché non le super- fici come suggeriva Kandinsky? credo che la questione sia pertinente perché permette di affondare più addentro nelle ragioni profonde di questo lavoro: Che infatti rifugge non solo dalle geometrie ma anche da qualunque struttura o forma chiusa, perché essa costituisce una maniera di circoscrivere e quindi di incatenare e definire lo spazio. Kandinsky, nel suo magistrale testo didattico elaborato per il Bauhaus, indica la pro- gressione più elementare e semplice verso la costruzione della forma, mentre Griffa si rifiuta di progredire, come anche di costruire, anzi rinuncia fermamente ad ogni chiusura o determinazione, perché, come ha instancabilmente tentato di spiegare, vuole guardare più indietro, alle origini di un fare colorato che prima di essere logico è umano, e prima di essere sistema è intuizione, è bisogno, è senso. Il non-finito di Giorgio Griffa non è romantico ma è impossibilità di fine, cognizione umile e poetica di quelle piccole, insignificanti lacerazioni che inevitabilmente si in- sinuano nel tessuto compatto di ogni sistema chiuso e troppo perfetto, rilanciando, 8
come attraverso uno spiraglio, I’idea di infinito, incomprensibile che si sa da sempre, cui la stessa morte biologica, se mi è consentito spingermi così lontano, non è certo negazione ma semmai, soltanto, silenzio sopravvenuto da una parte, preludio forse a nuovi suoni, armonia di matematiche vertigini sospese fra nodi di stelle oltre al tempo e ai quanti di Bohr. Alla luce di queste bellissime carte che si snodano l’una dopo l’altra come le note di un concerto o di una serenata, tutte simili e tutte differenti, tutte rigorosamente imperniate intorno alle dimensioni visivamente e fisicamente aperte delle tre linee e dell’arabesco e alla dimensione simbolicamente altrettanto aperta della serie di numeri naturali, tocchiamo ancora con gli occhi l’invenzione materiale di uno spazio pittorico irriducibile al sistema di «mere relazioni fra altezza, larghezza e profondità», come indicava Panofsky, uno spazio incompiuto ma preciso, metafora di un universo vaga- mente sornione che non si lascia (più) imbrigliare nel continuum regolare di una forma simbolica, nel senso forte di Ernst Cassirer. Questo spazio e questa pittura sono le invenzioni speciali ed esclusive di Giorgio Grif- fa, frutto dell’irripetibile coinvolgimento del suo corpo, cioè del suo particolare modo di appoggiare la mano alla carta, di scegliere i colori, di pensarsi (anni fa) come uomo occidentale attratto dall’oriente e oggi, forse, come artista dell’era post-heidelberghiana attratto dall’irrazionalità numerica della sezione aurea. Artista che, pur sostenendo fer- mamente la prevalenza del valore conoscitivo dell’arte, non ha mai disdegnato i piccoli squarci di bellezza continuamente spalancati di fronte ai suoi occhi, nel tessuto denso della carta: fra le volute ritmiche dell’arabesco e la variopinta avventura delle linee. Martina Corgnati, testo tratto “Giorgio Griffa- Tre linee con un arabesco”, 2010. 9
opere
Sei linee, 1978 acquerello su carta, 24 x 32 cm 12
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Segno e colore, 1990 acquarello su carta, 25 x 31 cm 14
Segno e colore, 1991 acquarello su carta, 25 x 32 cm 15
Tre linee con arabesco n. 86, 1991 acquarello su carta, 32 x 25 cm 16
Tre linee con arabesco n. 12, 1991 acquarello su carta, 32 x 25 cm 17
18
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Tre linee con arabesco n. 635, 1992 acquarello su carta, 33 x 25 cm 20
Tre linee con arabesco n. 539, 1992 acquarello su carta, 18 x 13 cm 21
Tre linee con arabesco n. 556, 1992 acquarello su carta, 18 x 13 cm 22
Tre linee con arabesco n. 537, 1992 acquarello su carta, 18 x 13 cm 23
Tre linee con arabesco n. 581, 1992 acquarello su carta, 33 x 25 cm 24
Tre linee con arabesco n. 549, 1992 acquarello su carta, 18 x 13 cm 25
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Tre linee con arabesco n. 522, 1992 acquarello su carta, 33 x 25 cm 28
Tre linee con arabesco n. 425, 1992 acquarello su carta, 32 x 25 cm 29
Tre linee con arabesco n. 388, 1992 acquarello su carta, 31 x 23 cm 30
Tre linee con arabesco n. 556, 1992 acquarello su carta, 18 x 13 cm 31
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33
Tre linee con arabesco n. 552, 1992 acquarello su carta, 18 x 34 cm 34
Tre linee con arabesco n. 550, 1992 acquarello su carta, 18 x 13 cm 35
Tre linee con arabesco n. 554, 1992 acquarello su carta, 18 x 13 cm 36
Tre linee con arabesco n. 547, 1992 acquarello su carta, 18 x 13 cm 37
38
39
Tre linee con arabesco n. 447, 1992 acquarello su carta, 24 x 18 cm 40
Tre linee con arabesco n. 479, 1992 acquarello su carta, 24 x 18 cm 41
Tre linee con arabesco n. 1080, 1993 a cquarello su carta, 36 x 26 cm 42
Tre linee con arabesco n. 1083, 1993 acquarello su carta, 36 x 26 cm 43
Tre linee con arabesco n. 793, 1993 acquarello su carta, 33 x 25 cm 44
Tre linee con arabesco n. 748, 1993 acquarello su carta, 25 x 32 cm 45
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Tre linee con arabesco n. 1409, 1994 acquarello su carta, 33 x 25 cm 48
Tre linee con arabesco n. 1192, 1994 acquarello su carta, 33 x 25 cm 49
Tre linee con arabesco n. 1541, 1995 acquarello su carta, 25 x 32 cm 50
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Tre linee con arabesco n. 1533, 1995 acquarello su carta, 25 x 32 cm 52
Tre linee con arabesco n. 1598, 1995 acquarello su carta, 25 x 32 cm 53
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Linee orizzontali, 1973 acrilico su cotone, 39 x 69 cm 56
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Obliquo, 1973 acrilico su cotone, 45 x 73 cm 58
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Campo giallo, 1984 acrilico su tela, 48 x 59 cm 60
61
Campo rosa campo azzurro, 1984 acrilico su tela, 55 x 42 cm 62
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Tre linee azzurre, 1986 acrilico su tela, 46 x 32 cm 64
65
Campo verde, 2005 acrilico su tela, 75 x 87 cm 66
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Campo rosa, 2006 acrilico su tela, 59 x 96 cm 68
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Note Biografiche Giorgio Griffa è nato a Torino nel 1936. Nel 1958 con- fissare il tempo dell’esecuzione. A questo ciclo si affian- segue la laurea in giurisprudenza e inizia l’attività di av- ca poi quello delle Numerazioni. Qui i numeri sulla tela vocato che non abbandonerà mai. Per dieci anni studia indicano l’ordine in cui sono stati posati i vari colori. In pittura finché nel 1968 decide di rinunciare ad ogni ele- questo caso la numerazione sottolinea l’ordine tempo- mento rappresentativo. In quegli anni respira l’atmosfe- rale e lo svilupparsi stesso dell’evento nello spazio. Dal ra torinese dell’Arte Povera. Tuttavia, mentre i poveristi 2008 lavora alla Sezione Aurea e introduce tra i segni abbandonano i pennelli, Griffa crede fortemente nella quel numero irrazionale senza fine che non procede né pittura e la re-interpreta con i tratti più basilari (punti, si avvicina mai a quello successivo ma si avvita invece linee, segni, ecc.) da sempre presenti nella mano dell’Uo- nell’ignoto, una specie di nota esplicativa del suo lavoro. mo e per questo irrinunciabili. Elimina da subito il telaio Secondo Griffa la pittura ha il compito di rendere noto che limita il campo, ed è affascinato dal non-finito. In l’indicibile, di rivelare quell’ignoto che la scienza non è in ogni suo lavoro non riempie mai la tela e ciò mentre da grado di svelare. un lato lascia spazio all’immaginazione, dall’altro rende Giorgio Griffa, artista-filosofo, è anche autore di nume- ogni opera la continuazione ideale della precedente. In rosi libri tra cui: Non c’è rosa senza spine (1975), Cani questo modo studia il carattere fortemente simbolico sciolti antichisti (1980), Drugstore Parnassus (1981), In dell’esperienza umana che “ha trentamila anni di me- nascita di Cibera (1989), Il principio di indeterminazio- moria”. Il suo lavoro si fonda così sui Segni primari e ne (1994), diSegno inSegno (con M. Corgnati) (1995), questa sarà la sua impronta inconfondibile. Come un dialogo (1997), Approdo a Gilania (1998), In- Inizia subito con mostre importanti prima da Martano telligenza della materia (2000), Nelle orme dei Cantos (1968) e poi da Sperone (1969). Già nel 1970 viene no- (2001), Nota sulla rappresentazione dello spazio (2003), tato da Ileana Sonnabend che gli allestisce due mostre, Post scriptum (2005), I flaneur del paleolitico (2014), Il prima a New York e poi a Parigi. Dopo il ciclo denomi- paradosso del più nel meno (con G. Garesio, M. Corgna- nato Quasi dipinto, fra il 1973 e il 1975 esegue quasi ti e R. Mastroianni) (2014). esclusivamente Linee orizzontali. Negli anni successivi Tra le personali più recenti vanno ricordate quelle al MA- inizia a far convivere sulla tela sequenze di segni diffe- CRO di Roma nel 2011, al Mies Van der Rohe Haus di renti: è il ciclo delle Connessioni. Sono gli anni in cui Berlino nel 2012, al Trinity College di Dublino nel 2014, si avvale di una riflessione di impronta minimalista per al Centre Art Contemporain di Ginevra nel 2015, alla una nuova considerazione dell’imponente memoria della Kunsthalle di Bergen 2015, alla Fondazione Giuliani di pittura. Attenzione: Griffa è tutt’altro che minimalista. Roma nel 2016, alla Fondation Vincent Van Gogh di Ar- Anzi, per lui la memoria è il fondamento per cui ricor- les nel 2016, al Serralves Museum di Porto nel 2016, al re proprio a quei segni semplici “che appartengono alla Camden Arts Centre di Londra nel 2018, e quella ormai mano di tutti”, per evidenziare il suo “mettersi al servizio prossima al Museo di Lille. della pittura”, “affidandosi alla memoria della pittura”, Nel 2012 per la sua mostra “Fragments 1968-2012” “limitandosi al gesto semplice di appoggiare il pennel- alla Casey Kaplan Gallery di New York, Roberta Smith ha lo”. Nel 1978 è invitato alla XXXVIII Biennale di Venezia. scritto sul New York Times: ‘La sua arte merita un posto Nel 1980 ha una Sala personale alla XXXIX Biennale di nella storia mondiale dell’astrattismo’. Sue opere sono Venezia. Negli anni ‘80 con le Contaminazioni affianca nelle più prestigiose collezioni private e istituzionali, in spesso ai segni ampie campiture, usa cioè anche il colo- Italia e all’estero. Nel 2013 la Tate ha acquisito la grande re sempre come memoria di pittura. All’inizio degli anni tela “Segni orizzontali”, 146x188 cm, del 1975, e l’ha ’90 inizia l’importante ciclo Tre linee con arabesco in cui messa in esposizione permanente. ogni lavoro contiene sempre appunto, fra gli altri segni, Nel 2017 è stato nuovamente invitato alla LVII Biennale tre linee e un arabesco. La numerazione ha lo scopo di di Venezia. 71
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Esposizioni Esposizioni personali 1976 – Galleria Banco, Brescia 1968 – Galerie Art in Progress, München – Galleria Martano, Torino – Galerie Daniel Templon, Milano – Galerie Art in Progress, Düsseldorf 1969 – Galleria Il Sole, Bolzano – Galleria Sperone, Torino 1977 1970 – Galleria del Milione, Milano – Sonnabend Gallery, New York – Samangallery, Genova – Galerie Jleana Sonnabend, Paris – Galleria Malborough, Roma – Galleria La Piramide, Firenze 1971 – Galerie Riche, Köln 1978 – Galleria Multipli, Torino – Galerie Annemarie Verna, Zürich – Galleria Toselli, Milano – “e continuo a fare per immagini”, Galleria Lorenzelli, Milano 1972 – Stadtische Kunsthalle, Düsseldorf – Galleria Flori, Firenze (con Marco Gastini) – Galleria E. Tre, Roma – Galleria Sperone, Torino – “io non rappresento nulla, io dipingo”, 1979 Galleria Godel, Roma – Galleria Mantra-NRA, Paris – Galerie Annemarie Verna, Zürich – Galleria Incontri, Taranto – Galerie Artline, Den Haag 1973 – Galleria dell’Ariete, Milano 1980 – Galerie Daniel Templon, Milano – Galleria Martano, Torino – Studio B/Bi, Bolzano – Samangallery, Genova – XXXIX Esposizione Biennale Internazionale 1974 d’Arte, Venezia – Galerie Daniel Templon, Paris – Kunstverein, Braunschweig (Germania) – Galleria La Bertesca, Genova – Galerie W. Storms, Villingen (Germania) – Galleria Banco, Brescia – Galleria E. Tre, Roma – Galerie Mikro, Berlin – Studio Lia Rumma, Napoli 1981 – Galerie Daniel Templon, Milano – Galleria Il Centro, Napoli – Galleria Il Sole, Bolzano 1975 – Lorenzelli Arte, Milano – Galerie D, Bruxelles – Studio G7, Bologna – Galleria Sperone, Roma – Galerie Luise Krohn, Badenweiler (Germania) – Galleria Primo Piano, Roma – Galleria Sagittario, Perugia – Galleria Claudio Bottello, Torino – Galleria Taide, Salerno – Galleria Nova, Prato – Galerie Annemarie Verna, Zürich – Galeria Annemarie Verna, Zürich – Galerie W. Storms, München – Kunstraum, München – Galleria Primo Piano, Roma 1982 – Galerie Artline, Den Haag – Galleria Martano, Torino 73
1983 1998 – Galleria La Polena, Genova – Galerie Boycott, Bruxelles – Galleria Plurima, Udine – Galleria Giancarlo Salzano, Torino – Galerie W. Storms, München 2000 1984 – Galleria Giancarlo Salzano, Torino – “30.000 anni di memoria”, Galleria L’Isola, Roma – Galleria Nuova 2000, Bologna 2001 – Galerie Walter Storms, München 1985 – CESAC, ex Convento dei Cappuccini, Caraglio (Cuneo) – “Come a fresco”, Lorenzelli Arte, Milano – Galleria Giampiero Biasutti, Torino – Studio Bonifacio, Genova – GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e – Stadtische Galerie im Cordonhaus, Cham (Germania) Contemporanea, Torino – Galleria Martano, Torino – Istituto Italiano di Cultura, Köln 2002 – Galleria Plurima, Udine (con Claude Viallat) 1986 – Bethmann Bank, Frankfurt A.M. – Galerie Appel und Fertsch, Frankfurt – Galleria Palladio, Udine 1987 2003 – “Lieve replicante”, Galleria Banchi Nuovi, Roma – Studio Guastalla Arte Moderna e – Il Triangolo Nero, Alessandria Contemporanea, Milano – Galleria Il Sole, Bolzano 2004 1988 – Sebastian Fath Contemporary, Mannheim – Galleria Nuova 2000, Bologna – Galleria 2000&NOVECENTO, Reggio Emilia 1989 2005 – Studio Noacco, Chieri (Torino) – Neuer Kunstverein, Aschaffenburg – Galerie Luise Krohn, Badenweiler (Germania) – Museo della Permanente, Milano – Institut Mathildenhöhe, Darmstadt 1990 – Galleria Giampiero Biasutti, Torino – Galerie Appel und Fertsch, Frankfurt – Galleria Mara Coccia, Roma 2006 – Galleria Oddi Baglioni, Roma – Barbara Behan Contemporary Art, London – Galleria Turchetto, Milano (con Marco Gastini e Paolo Icaro) – Galleria Martano, Torino – Galleria Fumagalli, Bergamo 1991 2007 – Il Triangolo Nero, Alessandria – Fondazione Zappettini, Milano (con Pino Pinelli) – Santa Maria delle Croci, Pinacoteca Comunale, – Galerie Philippe Pannetier, Nimes Ravenna 2008 1992 – Galleria Fumagalli, Fiera di Basilea – “Qualche numero per Martina”, mostra domestica in – Museo Nazionale Cascina Roma, San Donato Milanese casa di Martina Corgnati, Milano – Galerie Luise Krohn, Badenweiler (Germania) 2009 – Galleria Artesilva, Seregno (MI) 1993 – Galleria Giuseppe Marino, Roma – Galerie Appel und Fertsch, Frankfurt – Lorenzelli Arte, Milano – Globart Gallery, Acqui Terme 1994 – Galleria 2000&NOVECENTO, Reggio Emilia – Galleria Maestri Incisori, Milano 2010 1995 – Galleria Rafael Pérez Hernando, Madrid – Galleria Fumagalli, Bergamo – Galleria Giraldi, Livorno – Galleria Soave, Alessandria – Galleria Sante Moretto, Monticello Conte Otto – Il Salto del Salmone, Torino, “a 4 mani” con Andrea (Vicenza) Massaioli – Museum of BaoTou, Mongolia Interna – Palazzo Racani-Arroni, Spoleto – BaGuaShan Gallery, Taiwan – Gehua Art Gallery, Pechino 1997 – Studio Guastalla Arte Moderna e Contemporanea, – Lorenzelli Arte, Milano Milano – Galerie Appel und Fertsch, Frankfurt 74
2011 Esposizioni collettive – MACRO – Museo d’Arte Contemporanea, Roma – Galleria T.A.C. Arte Contemporanea, Perugia 1966 – “Alter Ego”, IGAV, Castiglia di Saluzzo (CN) – Premio San Fedele 1966, Milano – Galleria Luca Tommasi, Monza (con Pinelli) – Galleria Marino, Roma 1969 – Galleria Giampiero Biasutti, Torino – Galleria Sperone, Torino – Prospect 69, Städtische Kunsthalle, Düsseldorf 2012 – “Fragments 1968-2012”, Casey Kaplan Gallery, 1970 New York (interrotta dall’uragano Sandy) – Processi di pensiero visualizzati Junge Italianische – “Golden ratio”, Mies Van der Rohe Haus, Berlino Avantgarde, Kunstmuseum, Luzern – Acireale 70, Palazzo Comunale, Acireale (Catania) 2013 – 3ème Salon International des Galeries Pilotes, Musée – “Fragments 1968-2012”, Casey Kaplan Gallery, Cantonal, Lausanne; Musée d’Art Moderne de la Ville New York de Paris, Paris 2014 1971 – Douglas Hyde Gallery, Trinity College, Dublino – L’azione concreta, Fozzati, Gastini, Griffa, Nannucci, – “Early Works 1968-1973”, Luca Tommasi Arte Parmigiani, Villa Olmo, Como Contemporanea, Milano – “La danza dei neuroni”, Galleria Lorcan O’ Neill, Roma 1972 – Critico in atto. Incontri, Palazzo Taverna, Roma 2015 – Lorenzelli Arte, Milano 1973 – “Une rétrospective 1968-2014”, Centre d’Art – Une exposition de peinture réunissant certains Contemporain, Genève peintres qui mettraient la peinture in question, – Galerie Stefan Hildebrandt, St. Moritz 16 Place Vendôme, Paris; Städtische Museum – “Painting into the Fold”, Bergen Kunsthalle (Norvegia) Mönchengladbach; Internationaal Culturell Centrum, – “Immaginarii”, Fondazione Carriero, Milano Antwerpen – “Esonerare il mondo”, ABC Contemporary Art Gallery, – Iononrappresentonullaiodipingo, Aricò, Battaglia, Genova Griffa, Verna, Studio La Città, Verona – Glossario, Galleria Qui Arte Contemporanea, Roma 2016 – Fare pittura, Museo Civico, Bassano del Grappa – “The 1970s”, Casey Kaplan Gallery, New York (Vicenza) – “Works on Paper”, Fondazione Giuliani, Roma – Prospect 73, Städttische Kunsthalle, Düsseldorf – Fondation Vincent Van Gogh, Arles (France) – La riflessione sulla pittura, Palazzo Comunale, Acireale – “Quasi Tutto”, Serralves Museum, Porto (Portugal) (Catania) – Contemporanea, Parcheggio Villa Borghese, Roma 2017 – Italy two / art around ’70, Museum of the Philadelphia – “Paintings 1970-2017”, Galleria Lorcan O’Neill, Roma Civic Center, Philadelphia – Opere anni ’60 e ’70, Galleria Spazia, Bologna – Galerie Annemarie Verna, Zürich 1974 – “Leggerezza di un segno”, Gian Marco Casini Gallery, – Dal progetto all’opera, Museo Civico di Castelvecchio, Livorno Verona – “Watercolors” (con Raimund Girke e Stanislav – Geplante Malerei, Westfalischer Kunstverein, Kolìbal), Walter Storms Galerie, München Münster – L’art au present, Palais Galliéra, Paris 2018 – Gastini, Griffa, Magnoni e oltre il concettuale, – “The 1980s”, Casey Kaplan Gallery, New York Galleria Blu, Milano – “A Continuous Becoming”, Camden Arts Centre, London 1975 2019 – Sempre cose nuove pensando, Internationaal Culturell – “Change, connect, continue”, Martin Creed, Giorgio Centrum, Anversa Griffa e Tatsuo Miyajima, Lorcan O’Neill, Roma – Le peinture italienne aujourd’hui / Italian painting today, Galerie Daniel Templon, Paris; Galéria Espace 5, 2020 Montreal – “Pittura indeterminabile”, Galleria Il Milione, Milano – Empirica, Museo Civico di Castelvecchio, Verona – “The 1990s”, Casey Kaplan Gallery, New York – Concerning Painting, Museum Velno (Olanda); – “Tutti i pensieri di tutti”, Palazzo Collicola Galleria Stedelijk Museum, Schiedam (Olanda); Hedendaagse d’Arte Moderna G. Carandente, Spoleto Kunst, Utrecht – “Giorgio Griffa. Anni ’70-2000, Kromia Art Gallery, – Concetto di individualità, Galleria Lorenzelli, Milano Verona – Tendenzen Moderne Kunst, Nordyllands – Galleria d’Arte L’Incontro, Giorgio Griffa, Chiari (BS) Kunstmuseum Aalborg (Danimarca) 75
1976 1983 – Cronaca, Galleria Civica, Palazzo Massari, Modena – Morbide & Trame, Galleria Civica d’Arte – I colori della pittura, Istituto Italo – Latino Americano, Contemporanea, Ascoli Piceno Roma – When Art becomes a book, when book become Art, – Colore – XII premio Silvestro Lega, Modigliana (Forlì) Galerie Annemarie Verna, Zürich – Tendenzen Moderne Kunst, Galerie Arnesen, – Informazione ’60-’80 – Nuova Pittura, Piacenza; Cento Kopenaghen (Ferrara); Pieve di Cento (Bologna) – L’Informale in Italia, GAM Galleria Civica d’Arte 1977 Moderna, Bologna – Maestri e amici cercando, Galleria Lorenzelli, Milano – Arte in Italia 1960-1977, GAM Galleria Civica d’Arte 1984 Moderna, Torino – La fabbrica del museo: cantiere CIMAC, Palazzo Reale, – XIV Biennale, San Paolo, Brasil Milano – Apparent Contrast – 16 italian artists, Museum – Recenti acquisizioni, GAM Galleria Civica d’Arte Boymans-Van Beuningen, Rotterdam Moderna, Bologna – Bilde ohne Bilder, Rheininsches Landesmuseum, Bonn 1985 1978 – Sapere/sapore – Arte in Italia 1958-’85, Castello – Radovi na papiru, Salon Muzeja Savremene, Beograd Aragonese di Baia, Bacoli (Napoli) – XXXVIII Esposizione Biennale Internazionale d’Arte, – L’Italie aujourd’hui, C.N.A.C., Nice Venezia – Persistenza della pittura, Galleria Ennedue, Bologna – Das Schublandenmuseum, Kunsthaus, Zürich – On language end ecstasy – A generation in Italian Art, Alvar Aalto Museum, Jväskylä (Finlandia); Taidemuseo, 1979 Pori (Finlandia) – Nouvelles tendences italiennes, Centre Action – Textile zones, Musée de l’impression sur Etoffes, Culturelle, Macon (Francia) Mulhouse (Francia) – Liberi vettori di cultura, Teatro del Falcone, Genova – Premio del Golfo, Lerici (La Spezia) – Artist’s Books, Galerie Lydia Megert – Museo sperimentale di Torino, Castello di Rivoli, Rivoli (Torino) 1980 – Kunst stoff Kunst, Städtische Galeria, Nordhorn – Ut pictura poesis, Loggetta Lombardesca, Pinacoteca (Germania) Comunale, Ravenna – Filosofia della composizione, Unione Culturale, Torino 1986 – Alfano, Chiari, Griffa, Nannucci, Kunstverein, – 1960-1985: Aspetti dell’Arte Italiana, Kunstverein, Braunschwieg (Germania) Frankfurt; Haus am Valdsee, Berlin; Kunstverein Hannover 1981 – Sixth Triennale India, New Delhi – Linee della ricerca artistica in Italia 1960-1980, Palazzo – XI Quadriennale, Palazzo delle Esposizioni, Roma delle Esposizioni, Roma – For those trees are Elysium, Galleria Martano, Torino – La critica dell’arte, Galleria Comunale d’Arte Moderna, Ancona 1987 – Dorazio, Griffa, Marino, Olivieri, Museo Civico di – La struttura del Gesto, Sala Uno, Roma Castelvecchio, Verona – Confronto per opera, GAM Galleria Civica d’Arte – 30 Anni d’Arte Italiana 1950-1980 – Il segno sensibile, Moderna, Bologna Villa Manzoni, Lecco – Emotion und Methode, Galerie der Kunstler , – Mostra d’Arte, Palazzo di Città, Acireale (Catania) München; Kunstverein, Ingolstadt (Germania) – La Costellazione del Segno, Galleria Civica, Termoli 1982 (Campobasso) – Segno – tra coerenza e trasgressione, Museo D’Arte – Disegno italiano del dopoguerra, Galleria Civica, Contemporanea Villa Mimbelli, Livorno Modena; Kunstverein, Frankfurt – Generazioni a confronto, Istituto di Storia dell’Arte – Il passo dell’acrobata, Auditorium San Giovanni di Dio, Contemporanea, Livorno Salerno – 11 Italianische Künster in München, Kunstlerwerstäten, München 1988 – Registrazioni di frequenze, GAM Galleria Civica d’Arte – Astratta, Palazzo Forti, Verona; Palazzo della Moderna, Bologna Permanente, Milano – Peter Stuyvesant Collectie, Provinciaal Museum, Hassel – Mediterranea, Palazzo di Città, Erice (Trapani) – Kunst über Kunst, Museum Pedagogisches Zentrum, – Premio Guglielmo Marconi, 6° SIOA, Bologna München – Acquisizioni per la raccolta civica, Galleria Civica, – Angelico, Geometrico, Centro d’Arte Contemporanea, Modena Ardesio (Bergamo) – Memorie d’Avanguardia, XXII premio, Vasto (Chieti) – Arte Italiana 1960-1982, Hayward Gallery, London – Ragione e trasgressione, ex Convento di San Rocco, Carpi (Modena) – Textilia, Basilica Palladiana, Vicenza 76
1989 1996 – Aspetti della pittura italiana dal dopoguerra ad oggi, – Uscita di sicurezza, Galleria Fumagalli, Bergamo Museo di Belas Artes, Rio de Janeiro; M.A.S.P., Sao Paolo 1997 – Le differenze somigliano, Galleria Turchetto/Plurima, – Atelier di scienza, Studi di Marco Gastini e Gilberto Milano Zorio, Torino – Hic sunt leones, Arte Contemporanea, Zoo di Torino, – Gefulhe der Konstruktion, Museum Ragalderhus, Torino Schwartz; Trevi Flash Art Museum, Trevi (Perugia) – Pittura italiana da collezioni italiane, Castello di Rivoli, 1990 Rivoli (Torino) – Segni, strutture, immagini, Salamon Arte, Torino – Abstrakte Kunst italiens ’60-’90, Du Mont Kunsthalle, – La pelle dell’arte, Comune di Morterone, Morterone Köln (Lecco); Istituto Dosso Dossi, Ferrara – Hommage an Horst Appel, Kunstverein, Frankfurt – Musica da camera, 33 mosaici di piccolo formato, Loggetta Lombardesca – Pinacoteca Comunale, 1998 Ravenna – Absolut Mail Art, Fondazione Arte e Civiltà, Milano – Le porte dell’Oriente, Museo di pittura e scultura, – Turiner Künstler in Stüttgart, Galerie Under Turm, Instambul; Museo d’Arte Moderna, Ankara; Stüttgart Fondazione Pierides, Atene; Pinacoteca Comunale, – Arte Italiana, Ultimi quarant’anni. Pittura aniconica, Ravenna GAM Galleria Civica d’Arte Moderna, Bologna – Artefax, Galleria Comunale d’Arte Moderna, Bologna – Malgré tout…la pittura, Ex Lanificio Bona, Carignano – Entretien, Centre Albert Borchette, Bruxelles (Torino); Maison des Arts Thonon-Evian, Thonon les – Rükbfick und Vorschau, Galerie Loher, Frankfurt Bains (Francia) – Viaggio in Italia 1998-2000, Casa del Mantegna, 1991 Mantova – Gastini, Griffa, Ruggeri – Incisioni, Saletta Rossa, – Una situazione torinese, Fondazione Calderara, Torino Vacciago (Novara) – Architettura e urbanistica a Torino 1945-1990, Lingotto, Torino 1999 – Antinomia, Facoltà di Architettura, Torino – Le soglie della pittura, Rocca Paolina (Perugia – Intersezioni – Arte Italiana negli anni ’70-’80, Galleria – Proiezioni 2000, XIII Quadriennale, Palazzo delle Mucsanork, Budapest Esposizioni, Roma – Carte incise, segni nella storia, Palazzo Besta, Taglio – Le vie e le ricerche, Galleria d’Arte Moderna e (Sondrio); Casa Pellanda, Biasca (Canton Ticino) Contemporanea, San Marino – Il miraggio delle liricità, Liljevalchs Konstahall, – Arte in Italia negli anni ’70, La Salernitana, ex Stockholm Convento di San Carlo, Erice (Trapani) – Painting of the 1970s/1990s, Galerie Conrads, Nuess – Arte in natura, Giardino Botanico Rea, San Bernardino (Germania) (Torino) – Elogio del decoro, Galleria Martano, Torino – L’apprendista stregone. Faenza anni ’90, Agenzia Polo 2000 Ceramico, Faenza (Forlì) – Artisti senza vincoli, San Pietro in Vincoli, Torino 1992 2001 – Avanguardia in Piemonte 1960-1990, Palazzo Cuttica, – Mosaico, Stazione Ponte Mammolo della Alessandria metropolitana, Roma (installazione permanente) – Il fardello della libertà, Galleria Contemporanea, – Figure astratte, Palazzo Rospigliosi, Roma Padova – Impegno e poetica della pittura italiana, Associazione 2002 degli Amici di Morterone, Moconesi (Genova) – IX biennale Paraxo, Andora (Savona) – Il tempo della profezia, Chiostro di San Domenico, 1993 Casale Monferrato (Alessandria) – Un’avventura internazionale, Torino e le arti 1950- – 6 artisti contemporanei dal Piemonte, Museo des 1970, Castello di Rivoli, Rivoli (Torino) Bellas Artes de Castello (Spagna) – Ecbatana, Chiesa di San Filippo, Torino – Torino 1902/2002, Manifatture Aristocratiche, Palazzo Cavour, Torino 1994 – Giotto, Galleria Extra Moenia, Todi (Perugia) 2003 – Il corpo e l’anima della pittura, Centro di studi italiani, – La grande svolta anni ’60, Palazzo della Ragione, Zürich Padova – Le figure mancanti, Palazzo Bricherasio, Torino 1995 – Incontri…dalla collezione di Graziella Lonardi – L’immagine disegnata, Nicosia; Il Cairo; Tunisi Buontempo, Académie de France, Villa Medici, Roma – XVIII Premio Nazionale Città di Gallarate, Galleria – Pittura Analitica, Museo Angelo Bozzola, Galliate d’Arte Moderna, Gallarate (Varese) (Novara) – STIGMA, Museo Casabianca, Malo (Vicenza) 77
2004 – Il museo privato. La passione per l’arte contemporanea – L’incanto della pittura, Casa del Mantenga, Mantova nelle collezioni bergamasche, GAMeC, Bergamo – ll disegno nell’arte italiana dal 1945 al 1975, Fondazione Bandera, Busto Arsizio (Varese) 2011 – Pittura 70, Fondazione Zappettini, Chiavari (Genova) – Via del Sale, Chiesa di San Rocco, Levice (Cuneo) – AAVV 30, Galleria Fumagalli, Bergamo 2012 2005 – No. 17, Casey Kaplan gallery, New York – Visioni-20 artisti a S.Agostino, Bergamo – Il ritorno inesistente, Imbiancheria del Vairo, Chieri 2013 (Torino) – Histories I: Works from the Serralves Collection, – Je ne regrette rien, Studio La Città, Verona Serralves Museum, Porto (Portugal) – Un secolo di arte italiana - Opere della Fondazione – Never look back when leaving, Casey Kaplan Gallery, VAF, MART Rovereto New York – Artisti di pigotte, Comitato UNICEF, Reggio Emilia – 39 greatjones, Galerie Eva Presenhuber, Zurigo – Don’t blame anyone, Hessel Museum, Annandale-on- 2006 Hudson, NY – Pittura 70 – Then and now, Italian Cultural Institute, London 2014 – La via del sale, Castello di Millesimo (Savona) – Pittura analitica in Italia anni settanta, Labs Gallery, – MuseoMuseoMuseo, GAM – Palazzo Torino Bologna Esposizioni, Torino – Trame del ‘900, opere della collezione Galvagno, Fabbriche Chiaramontane, Agrigento 2007 – Premio Internazionale Limen, Palazzo Gagliardi, Vibo – Vier Family & Friends, Centre d’Art Contemporain, Valentia Brétigny (Francia) – Global books, Les Livres d’Artistes de Gervais Jassaud, 2015 Bibliothèque Carnegie, Reims – Italian Journey art from the 1960s, Robilant&Voena, – Pittura Analitica – I percorsi italiani 1970/1980, Museo St. Moritz della Permanente, Milano – Artists and Poets, Secession, Vienna – Il velo, Il Filatoio, Caraglio (Cuneo) – Au rendez-vous des amis, Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, Perugia 2008 – Un’idea di pittura. Astrazione analitica in Italia 1972-1976, – Arte 70: Pittura Analitica Italiana, Fiera di Bergamo Museo d’Arte Contemporanea Casa Cavazzini, Udine – Documenti di pittura, Galleria del Milione, Milano – Visione analitica, Villa Brandolini, Pieve di Soligo – Pittura aniconica, Casa del Mantegna, Mantova (Treviso) – Venti per venti, Globart Gallery, Acqui Terme – La linea analitica dell’arte, Valmore Studio d’Arte, (Alessandria) Vicenza – TIME & PLACE Torino-Milano 1958-1968, Moderna – La Spiritualità nell’Arte, Complesso Monumentale di Museet, Stockholm San Francesco, Cuneo – Viaggio in Italia, Italienische Kunst 1960 bis 1990, – Vertizontal, Galerie Hervé Bize, Nancy Neue Galerie am Landesmuseum, Graz – No 17, Casey Kaplan Gallery, New York – Pittura Analitica Ieri e Oggi, prima parte, Primo Marella 2009 Gallery, Milano – HOT SPOTS, Rio de Janeiro/Milano-Torino/Los – Pittura Analitica Ieri e Oggi, seconda parte, Primo Angeles 1956 bis 1969, Kunsthaus, Zürich Marella Gallery, Milano – Temi & Variazioni – Dalla grafia all’azzeramento, – Pittura Analitica Ieri e Oggi, terza parte, Primae Noctis Peggy Guggenheim Collection, Venezia Art Gallery, Lugano – Pensare pittura. Una linea internazionale di ricerca – Capolavori dalla Farnesina, Museo di Arte negli anni ’70, Museo Villa Croce, Genova Contemporanea, Zagabria – Segni italiani del 900, Istituto Italiano di Cultura, Praga – Stop at Nothing, Italian Art from the 1950s to today, – Università Bocconi Art Gallery, Milano Alon Zakaim Gallery, London – Struttura Pittura, Museo Comunale d’Arte Moderna, Senigallia (Ancona) 2016 – Ricordi futuri, Palazzo Mazzetti, Asti 2010 – All means are sacred, M. Woods, Pechino – L’arabesco, Galleria Santo Ficara, Firenze – Alicja Kwade, Tatiana Trouvé, Giorgio Griffa, – Pensando pittura, Galleria Anfiteatro Arte, Padova Nymphius Projekte, Berlin – Torino sperimentale 1959-1969, Sala Bolaffi, Torino – Pittura Analitica anni 70, Mazzoleni, London – Il Grande Gioco – Forme d’arte in Italia 1947/1989, – Gli anni della Pittura Analitica, Palazzo della Gran Museo di Lissone (Monza); Rotonda di via Besana, Guardia, Verona Milano; GAMeC, Bergamo – Like a bird, not a feather, Galleria Lorcan O’Neill, Roma – Collezione del contemporaneo, Accademia San Luca, – Versus, Galleria Civica, Modena Roma – Annemarie Verna, Zürich 78
– Il flauto magico, Museo di Castelvecchio, Verona Sue opere sono nelle Collezioni permanenti – Connection, Discontinuance, Galleria dei seguenti musei 2000&Novecento, Reggio Emilia – Anni ’60, Galleria Spazia, Bologna – Museum of Fine Arts, Houston – Castello di Rivoli, Rivoli, Turin 2017 – Dallas Museum of Art, Dallas – L’emozione dei colori nell’arte, Castello di Rivoli, Torino – Frac des Pays de la Loire, Carquefou – Pittura Analitica ieri e oggi, Mazzoleni, Torino – Fundação de Serralves, Porto – LVII Esposizione Biennale Internazionale d’Arte, – GAM, Galleria di Arte Moderna e Contemporanea, Venezia Turin – Pittura Analitica, origini e continuità, Villa Contarini, – Galleria d’Arte Moderna, Rome Piazzola su Brenta (PD) – Mudam Luxembourg, Musée d’Art Moderne Grand- – Pittura Analitica, origini e continuità, Rocca di Duc Jean Umbertide, Perugia – Museo del Novecento, Milan – Dinamica, Alon Zakaim Gallery, London – MACRO, Rome – La materia dell’arte, Cardi Gallery, London – Obayashi Foundation, Tokyo, Japan – Tate Modern, London 2018 – 100% Italia – Cent’anni di capolavori, Museo Ettore Fico, Torino – La collezione San Patrignano, Work in progress - Triennale, Milano – La collezione San Patrignano, Work in progress - MAXXI, Roma – Analitica, Globart Gallery, Acqui Terme (Alessandria) – Materie analitiche #1, Kromia Art Gallery, Lugano – Ad acqua, Accademia Albertina, Torino – Pittura consapevole, incontro e dialogo tra gli artisti G.Griffa, C.G.Morales, C.Olivieri, P.Pinelli, C.Verna e i critici, Spazio 56, Figino Serenza (CO) – Pittura analitica, origini e continuità, Rocca Roveresca, Senigallia (AN) – Viaggiatori sulla Flaminia, Rocca Albornoz, Spoleto / Palazzo Ducale, Gubbio / Tempietto, Campello sul Clitumno (Perugia) 2019 – Le collezioni del contemporaneo – opere degli artisti italiani tra gli anni Sessanta e Ottanta, GAM, Torino – Note contemporanee. Motivi artistici a confronto dagli anni ’60 a oggi - Galleria 2000&Novecento, Reggio Emilia – Di pittura e scultura - Biasutti & Biasutti, Torino – Change, Connect, Continue - Galleria Lorcan O’ Neill, Roma – Passione – 12 progetti per l’arte italiana, MART, Rovereto (TN) – Consonances - Musée des Beaux Arts, Nancy – Alfabeti pittorici – Galleria 2000&Novecento, Reggio Emilia – Materials and Objects - TATE Modern, London 2020 – Scrivere disegnando - When Language Seeks Its Other, CAC Genève – Progressiva – Museo della Città, Livorno – Plurima, Udine/Milano 1973-2012 - Galleria Regionale d’Arte Contemporanea, Gradisca d’Isonzo (UD) – Pieno, vuoto. Divergenze consonanti. Gastini, Griffa, Nunzio - Galleria 2000&Novecento, Reggio Emilia 79
Galleria d’Arte L’Incontro arte moderna e contemporanea Via XXVI Aprile, 38 - 25032 CHIARI (Brescia) Tel. / Fax 030 712537 - mobile +39 333 4755164 www.galleriaincontro.it - info@galleriaincontro.it
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