COMUNE DI SAN GIOVANNI IN PERSICETO - Venerdì, 15 settembre 2017 - Comune San Giovanni in Persiceto
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COMUNE DI SAN GIOVANNI IN PERSICETO Venerdì, 15 settembre 2017 Cultura e turismo 14/09/2017 Bologna Today San Giovanni in 1 Politica locale 15/09/2017 Il Venerdì di Repubblica Pagina 39 (m.bet.) Trovano lavoro ai disoccupati. Ma li licenziano 2 Sport 15/09/2017 Corriere dello Sport Stadio (ed. Bologna) Pagina 4243 GIAMPIERO MARRAS La Bernocchi incorona Colbrelli, l' azzurro che ama il maltempo e punta al... 3 14/09/2017 gazzetta.it Basket, l' Italia del dopo Messina con i dubbi Gallinari e Belinelli 5 14/09/2017 gazzetta.it Basket, Europeo: Messina ha fatto il massimo. Lascia un' Italia unita e... 6 15/09/2017 La Gazzetta dello Sport Pagina 23 I limiti del nostro BASKET e IL DECLINO «A TESTA ALTA» 8 15/09/2017 La Gazzetta dello Sport Pagina 23 NAZIONALI E SINDROME QUARTI DI FINALE 10 15/09/2017 SetteSere Qui Pagina 49 GABRIELE COCCHI Catalano in A2, arrivano De Santis e Cecconi 12 Urbanistica e trasporti 14/09/2017 larepubblica.it (Bologna) Bologna, 40 milioni per le nuove ciclabili 14
14 settembre 2017 Bologna Today Cultura e turismo San Giovanni in Persiceto: 'In bocca al luppolo' Terza edizione della Festa della Birra a Le Budrie "IN BOCCA AL LUPPOLO". Una festa che vuole ricreare la tipica atmosfera bavarese con fiumi di birra e ottimo cibo. Quest' anno abbiamo anticipato ancora le date .. non si può mancare!! Ecco il nostro MENU' GNOCCHI AI 4 FORMAGGI (new entry!!!!!!) GRAMIGNA ALLA SALSICCIA PENNE ALLA BOSCAIOLA POLENTA E CINGHIALE /FUNGHI STINCO AL FORNO CON PATATINE FRITTE POLLO ALLA GRIGLIA CON PATATINE FRITTE ALETTE DI POLLO ARROSTO CON PATATINE FRITTE PANINO CON SALSICCIA ALLA BAVARESE CARTUCCERA DI COSTOLINE DI MAIALE CON PATATINE FRITTE WURSTEL MONACO CON PATATINE FRITTE FAGIOLI BUD SPENCER CIPOLLE STUFATE PATATINE FRITTE INSALATA DI CAVOLI COLESLAW BREZEL BAVARESI STRUDEL SACHER MENU' BAMBINI : PANINO CON SALSICCIA + PATATINE FRITTE PANINO CON WURSTEL MONACO + PATATINE FRITTE BIRRE DA MONACO E DALLA BAVIERA: SPATEN MUNCHEN HELL FRANZISKANER WEISSBIER LOWENBRAU MARZEN FALKENTURM TEDESCA BIBITE IN LATTINA (COCA COLA, FANTA) PIGNOLETTO DEI COLLI BOLOGNESI in bottiglia ACQUA (ci sarà anche quella promesso!!!!) LO STAND E' COPERTO E RISCALDATO PER LE PRENOTAZIONI: CELSO 348/3150360 Gallery Attendere un istante: stiamo caricando la mappa del posto... Caricamento in corso... Auto A piedi Mezzi Pubblici Bici. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 1
15 settembre 2017 Pagina 39 Il Venerdì di Repubblica Politica locale Trovano lavoro ai disoccupati. Ma li licenziano bologna. Il paradosso è che rischiano di passare dall' altra parte dello sportello. Sorte amara per 31 lavoratori dei Centri per l' impiego della provincia di Bologna, che lavorano quotidianamente per aiutare i disoccupati a trovare un lavoro e ora rischiano di perdere il proprio. La società Conform, che gestisce alcuni servizi di accoglienza dati in appalto da sette uffici pubblici, ha infatti aperto la procedura di licenziamento per tutti. «L' azienda ci spiega che, a causa della legge Madia, la Regione deve affidare il servizio a dipendenti interni, che però non sono stati informati», racconta Carmelo Massari della Uil, che con Cgil e Cisl ha chiesto l' avvio di un tavolo di crisi. La procedura è stata aperta per 31 persone che lavorano parttime negli uffici di Bologna, Imola, Minerbio, San Giovanni in Persiceto, San Lazzaro, Zola Predosa e nell' Alto Reno terme, con parecchi anni di servizio e in gran parte donne, assunti a tempo indeterminato nel 2004 dopo una lunga vertenza. I sindacati sono in stato di agitazione e annunciano proteste nei prossimi giorni davanti agli uffici. (m.bet.) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 2
15 settembre 2017 Pagina 4243 Corriere dello Sport Stadio (ed. Bologna) Sport La Bernocchi incorona Colbrelli, l' azzurro che ama il maltempo e punta al Mondiale norvegese «Il freddo lo sento anch' io, ma la differenza la fa la testa» Per Colbrelli una vittoria che aggiunge fiducia, ma la consapevolezza di aver fatto tutto il possibile per preparare al meglio questo Mondiale c' era già. Al traguardo c' era la famiglia di Sonny, la mamma Fiore, il papà Federico e il fratello Tomas. «Mi sento meglio ogni giorno che passa. Non ho aspettato la volata, ho provato a uscire una, due volte. Bonifazio mi ha portato al punto giusto e poi ci ho pensato io», ha detto il corridore bresciano. CONVINZIONE. Che poi ha spiegato come mai gli piace così tanto correre con il maltempo. «Il freddo lo sento anch' io, ma la differenza la fa la testa: ci sono tanti corridori che quando vedono una giornata così si demoralizzano prima di partire, io invece tengo duro. Speriamo che piova anche a Bergen, ogni giorno guardo le previsioni sui siti». Storicamente nel nord della Norvegia in settembre la media è di 26 giorni di piog gia su 30: se dovesse essere bello proprio quest' anno sarebbe una beffa per Sonny. «Io non mi sento battuto neanche contro Sagan o Van Avermaet. Dopo sei ore e tre quarti di corsa, anche al migliore del mondo possono mancare le gambe». E se il tempo ci assiste... 99ªCOPPABERNOCCHI: 1. SonnyCOLBRELLI(Bahrain Merida)in4h 3 4'3 2 ";2 .Boivin (Can) st; 3, Modolo; 4. Albas ini (Svi); 5 .Viviani; 6. Consonni; 7. Archbold (Nzl); 8. Rim (Est); 9. Prades Reverter (Spa); 10. Ballerini. ELIMINATO AGLI OTTAVI DEGLI EUROPEI, "BO SCIA" TANJEVIC, 70 ANNI, LASCIA IL MONTENEGRO e chiude la sua carriera di allenatore. Guidò l' Italia all' oro europeo nel 1999 e Milano a scudetto e Coppa Italia (1996) on possiamo recriminare: abbiamo perso perché la Serbia era più forte». Lo chiarisce subito Meo Sacchetti, successore di Ettore Messina sulla panchina della Nazionale. Il gigante di Altamura parla con la schiettezza che lo contraddistingue e con l' esperienza di chi conosce le competizioni internazionali, dalle Olimpiadi agli Europei. Finita l' era di Messina si apre quella di Meo Sacchetti, che dopo il tri plete di Sassari, la stagione di Brindisi è approdato a Cremona e dovrà svolgere doppio ruolo per preparare l' Italia alle qualificazioni ai Mondiali 2019 che inizieranno tra due mesi: il 23 novembre contro la Romania, poi di Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 3
14 settembre 2017 gazzetta.it Sport Basket, l' Italia del dopo Messina con i dubbi Gallinari e Belinelli Dopo l' eliminazione ai quarti degli Europei contro la Serbia, si guarda già al futuro targato Sacchetti, il neo c.t. che debutterà il 23 novembre. Sulla Nazionale che dovrà puntare a qualificarsi ai Giochi 2020 soffiano i dubbi di Belinelli, che vorrebbe dire basta, e Gallinari, dopo un' estate con qualche incomprensione. Il presidente Petrucci: "Sono ottimista per entrambi. E sto studiando delle riforme" 14 settembre 2017 Istanbul Ettore Messina, 58 anni, ha concluso l' esperienza da c.t. azzurro CIAM/CAST L' Italia ha lasciato Istanbul poco dopo l' alba, mentre Ettore Messina, salutati tutti i compagni d' avventura, è volato direttamente a San Antonio. Chiude con un settimo posto la sua seconda esperienza in azzurro, lasciando in eredità due mesi di lavoro importanti su un gruppo che ora erediterà Meo Sacchetti. "Il mio auspicio spiega il presidente della Fip Gianni Petrucci è che prima o poi Messina torni in Italia, ha fatto un lavoro straordinario, è una risorsa della nostra pallacanestro. Con Meo continueremo il lavoro che ha impostato". il futuro L' esordio del nuovo corso il 23 novembre, a Torino, contro la Romania, prima gara di qualificazione al Mondiale 2019. Di questa squadra ne vedremo ben pochi: i big sono tutti impegnati con i propri club. Poi, forse, qualcuno non lo rivedremo mai più. Tipo Marco Belinelli. " M a i o n o n n e s o n o c o s ì convinto incoraggia il numero uno federale anzi sapete che vi dico: sono ottimista. Marco è molto legato alla maglia azzurra e non penso che la abbandonerà tanto facilmente". Petrucci si aspetta un cenno anche da Danilo Gallinari, dopo un' estate segnata dal cazzotto con l' Olanda, il forfeit ad Eurobasket e qualche incomprensione di troppo: "Tra persone intelligenti tutto è possibile continua il numero uno della federazione . Lui deve amare la maglia azzurra al di fuori di quello che è successo. Noi lo aspettiamo con piacere, se non dovesse venire ne prenderò atto ma mi dispiacerebbe". Sul futuro di un movimento che necessita di riforme profonde è puntato lo sguardo di Petrucci: "Abbiamo delle idee e ne parleremo con tutte le componenti del nostro basket. Dobbiamo fare delle riflessioni perché negli ultimi tredici anni non abbiamo vinto nulla. Ci sono delle novità in cantiere, presto saprete". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 5
14 settembre 2017 gazzetta.it Sport Basket, Europeo: Messina ha fatto il massimo. Lascia un' Italia unita e con l' anima Il c.t., già tornato in Texas, ha saputo trasmettere la sua grinta e la voglia di vincere, dettata dalla sicurezza nei propri mezzi. Ora il testimone passa a Sacchetti che partirà con l' handicap di dover giocare delle qualificazioni mondiali senza i giocatori Nba e d' Eurolega 14 settembre 2017 Milano Dovevate sentirlo urlare in allenamento. Non risparmiava nessuno, da Gigi Datome a Paul Biligha, tutti trattati allo stesso modo. Se gli anni lo hanno ammorbidito fuori dal campo meno mangiacronisti di una volta anche se, come quello che lui ama definire il "Capo", Gregg Popovich, giustamente detesta le domande stupide, inutili, banali o che costringono a risposte scontate in quel rettangolo che ne ha definito la carriera e obbligatoriamente una fetta di vita, Ettore Messina non ha perso una briciola di grinta, desiderio di insegnare pallacanestro, trasmettere voglia di vincere e amore per il basket. Passare da lui a Meo Sacchetti sarà come andare a letto con la Kim Basinger di "Nove settimane e mezzo" e risvegliarsi con la Meg Ryan di "Insonnia d' Amore" ( Sleepless in Seattle per chi detesta le storpiature dei titoli dall' americano...). Due caratteri opposti anche se con punti in comune (come la bellezza per le suddette, una sanguinea, l' altra dolce). Link Copia Galleria I complimenti di Popovich per Belinelli SHARE uniti e positivi Maledetta Fiba, che ha ridato Ettore agli Speroni costringendolo a dir no all' azzurro che indossava con eleganza. Gli donava, e risplendeva ancor di più ai suoi discepoli. Risultati pochi, non lo neghiamo. Ma se Torino è stato un fallimento a cui non ha potuto porre rimedio per il poco tempo a disposizione, la creatura plasmata da Folgaria a Istanbul, via Tel Aviv, è cresciuta a sua immagine e somiglianza. Ha colto il massimo da un gruppo che non poteva dare di più, per limiti fisici e tecnici. Vi siete chiesti come mai non si è praticamente più sentito dire "Ah, se avessimo avuto Gallinari..." dopo l' eliminazione? Perché la sua Italia era questa. Abbracciata, unita, un corpo (ok, piccoletto) e un' anima. E' bastato bazzicare attorno a quel gruppo un paio di giorni per cogliere l' atmosfera che si respirava. Aria pulita, bella, tanta positività, pur in mezzo ai logici dubbi. E' bastato vedere santoni dello sport correre a stringerli la mano, rispetto per un avversario e una leggenda, per capire. Cogliere quell' aria di superiorità che trasmette chi è di un' altra categoria, non Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 6
15 settembre 2017 Pagina 23 La Gazzetta dello Sport Sport Lettere alla Gazzetta I limiti del nostro BASKET e IL DECLINO «A TESTA ALTA» Sono sui campi di basket da 45 anni, prima come giocatore e poi come allenatore, nelle minors. Le scrivo avendo ancora negli occhi le immagini di ItaliaSerbia. Tanto di cappello alla nostra squadra e al nostro coach, che hanno veramente fatto tutto quello che era possibile fare in questo Europeo. Però, al di là della retorica dell'«usciamo a testa alta», mi sembra innegabile che il basket italiano (non solo la Nazionale) sia ormai da alcuni anni in lento e progressivo declino. Un declino che ci porta a guardare come ormai inarrivabili per noi nazioni come Slovenia, Lettonia, Germania, etc, che fino a pochi anni fa ci stavano dietro, mentre della Spagna è bene non parlare, per evitare confronti imbarazzanti. Questo declino (peraltro simile a quello di molti altri settori, non solo sportivi, del nostro Paese) nasce da molti fattori: carenza di idee nuove, mancanza di «fame», predominio della burocrazia e della politica (nel senso deteriore del termine), difesa a oltranza dei diritti acquisiti, etc... Ma, su questa strada, i discorsi si farebbero lunghi e troppo filosofici. Invece, la vostra intervista a Danilovic di qualche giorno fa mi ha fatto nascere qualche domanda molto più concreta. Danilovic ha dichiarato che la federazione serba ha un budget di 2 milioni e mezzo, mentre quella italiana ha un budget di 40 milioni/anno. Ne consegue che siamo molto più ricchi dei nostri avversari di ieri e che, investendo bene i fondi a disposizione e lavorando duro per un po' di anni, potremmo iniziare a risalire. Ma come li spende la federazione italiana questi fondi? In contributi alle società di base, perché lavorino meglio e producano giocatori? In promozione della pallacanestro nelle scuole, in modo da allargare la base di praticanti? In supporto per il recupero e l' utilizzo di impianti da dedicare al basket (il problema più grande per tutte le piccole società italiane)? Nella creazione di un gruppo di lavoro dedicato a reclutare, formare e seguire in modo specialistico i lunghi (che poi ci mancano, ogni volta che giochiamo a livello internazionale, ma che in realtà nessuno allena e prepara nella loro specificità)? Tutte cose che (insieme a molte altre) potrebbero come minimo attenuare il nostro declino, ma che non mi sembra vengano fatte. Forse una vostra inchiesta giornalistica, che analizzi le cose partendo dalla base e non dal vertice, potrebbe aiutare tutti a capire e Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 8
15 settembre 2017 Pagina 23 La Gazzetta dello Sport
15 settembre 2017 Pagina 23 La Gazzetta dello Sport Sport Stessa sorte quest' anno per le squadre azzurre NAZIONALI E SINDROME QUARTI DI FINALE Eravamo un popolo di santi, poeti, navigatori e... squadre vincenti. Ora sembra che le nostre Nazionali abbiamo perso le tracce di quel sentiero che porta al successo e soffrano della sindrome quarti di finale... Le nostre squadre di basket e pallavolo maschili e le due della pallanuoto sono tutte cadute nei quarti dei rispettivi Europei o Mondiali. L' eliminazione dell' Italbasket di Messina è l' ultimo pugno sul sorriso dei nostri entusiasmi. Il tormentone del giorno dopo è una canzoncina fin troppo ascoltata... Gli azzurri escono a testa alta, sono stati generosi e a sprazzi hanno giocato alla pari con la Serbia. In questo caso siamo di fronte ad un gruppo ricco di talenti (Belinelli, Datome, Hackett, Melli...) che mai ha saputo farsi squadra. Certo, lamentavamo le assenze di Bargnani e Gallinari (che una volta di più rimpiangerà quell' improvvido raptus...). Ma così si è rammaricata la nostra Nazionale di volley, che ha chiuso al quinto posto il campionato Europeo. Rispetto al gruppo che è tornato da Rio con la medaglia d' argento mancavano Juantorena e Zaytsev. E in quest' ultimo caso la federazione dovrebbe fare qualche passo per il recupero. E male sono andate anche le nostre squadra della pallanuoto, che hanno chiuso al sesto posto ai Mondiali di Budapest. Il Setterosa veniva dalla medaglia d' argento olimpica e il Settebello dal bronzo. Così il nostro rugby, che generosamente corre e si impegna sui tradizionali campi del Sei Nazioni senza mai essere stato davvero all' altezza di quella tradizione. E' soltanto un dato statistico, ma non vinciamo un oro olimpico a squadra (nelle discipline che non assegnano medaglie individuali) da Atene 2004 (pallavolo femminile), un Mondiale dal 2011 (pallanuoto maschile) e un Europeo da 5 anni (Setterosa nel 2012). Escludendo la pallanuoto, l' ultimo Mondiale sarebbe quello del calcio di Berlino 2006 e l' ultimo Europeo quello delle azzurre del basket del 2005. Restiamo aggrappati alle speranze delle azzurre di volley che dalla prossima settimana saranno impegnate nell' Europeo di Azerbaigian e Georgia. E alla Nazionale di Ventura che resta in corsa per la qualificazione Mondiale ai playoff, anche se la prestazione con la Spagna è stata deludente. Ci sono dati a sufficienza per farci capire che qualcosa è successo o sta succedendo. E non è un problema tecnico perché continuiamo ad esportare allenatori di Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 10
15 settembre 2017 Pagina 23 La Gazzetta dello Sport
15 settembre 2017 Pagina 49 SetteSere Qui Sport PALLANUOTO C | Diverse novità di mercato, iniziata la preparazione Catalano in A2, arrivano De Santis e Cecconi Gabriele Cocchi La Pallanuoto Ravenna ha iniziato la preparazione in vista della prossima stagione che disputerà nel campionato nazionale di Serie C. La società giallorossa è partita ad inizio settembre al parco di Teodorico con la preparazione a secco cioè prettamente fisica senza scendere in piscina per poi dopo alcune settimane, il 23 settembre, cominciare a prepararsi con la palla in vasca in coincidenza con la riapertura della piscina comunale dopo la chiusura. Il Direttore Sportivo e Presidente del sodalizio ravennate Cesare Bagnari: «Abbiamo da poco iniziato la preparazione ed è bello constatare grande entusiasmo, siamo consapevoli che l' essere arrivati secondi può dare adito ad alimentare speranze, ma non dobbiamo dimenticare che dovremo vedercela con diverse squadre forti e blasonate come Modena, Parma, Bologna e Reggio Emilia». Che squadra sarà la vostra? «Occorre innanzitutto dire che alcuni nostri ragazzi che frequenteranno l' università a Bologna rientreranno per gli allenamenti e le partite, quindi quello che poteva rappresentare un problema è rientrato. Venendo ai movimenti di mercato, avremo una perdita importante: il centroboa Catalano che è passato alla President Bologna in A2, è un vero peccato per noi perderlo ma per lui è una bella opportunità. Sempre sul fronte partenze ci ha salutato il portiere Federici. Mentre per gli arrivi ci ha raggiunto Ruggiero De Santis che era secondo portiere in A2 nella President, un estremo difensore dalle ottime qualità che può fare la differenza e che speriamo sia di aiuto nel fare maturare il nostro giovane classe 1999 Gentile; è poi arrivato il difensore centrale Corrado Cecconi, per lui si tratta di un ritorno visto che qualche anno fa era con noi, aggiungo poi che stiamo cercando un valido centroboa che possa andare a prendere il posto di Catalano. Alcuni giovanissimi Under 17 si sono aggregati alla prima squadra in modo da infoltire la rosa e nello stesso tempo iniziare a respirare l' atmosfera di un campionato maggiore. Partiamo comunque da solide basi che erano quelle dell' essersi creato un gruppo molto unito ed affiatato tra giocatori, allenatore e staff, avere un gruppo coeso che rema tutto dalla stessa parte è un fattore essenziale per cercare di continuare il nostro percorso di crescita». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 12
15 settembre 2017 Pagina 49 SetteSere Qui
14 settembre 2017 larepubblica.it (Bologna) Urbanistica e trasporti Bologna, 40 milioni per le nuove ciclabili Fondi statali per mettere in rete i comuni metropolitani, riqualificare le aree ferroviarie e ristrutturare edifici "Meno confini, meno muri, più connessioni", dice il vice presidente della Città metropolitana Daniele Manca riassumendo lo spirito dei 29 progetti, tra piste ciclabili, riqualificazioni di aree ferroviarie e ristrutturazioni di edifici poi donati alla collettività, presentati ieri. Per essi sono disponibili 40 milioni del programma di intervento per la riqualificazione urbana varato dal Governo nel 2016. LA SUPER RETE CICLABILE La Città metropolitana ha ottenuto il finanziamento dopo aver presentato un programma unico per tutto il territorio che sarà così "ricucito" attraverso il miglioramento di molte infrastrutture. L' esempio è "il sistema ciclopedonale dell' Unione RenoGalliera", una rete di piste ciclabili che collega a sud Trebbo di Reno e Castel Maggiore con Galliera, Pieve di Cento, San Pietro in Casale e Castello d' Argile a nord passando per San Giorgio in piano, Argelato, Bentivoglio, Funo e l' Interporto. In questo itinerario di quasi 40 chilometri, per il quale verranno spesi 10 milioni, sono compresi i siti produttivi in modo che, come ha detto la presidente dell' Unione Reno Galliera Belinda Gottardi, "chi vorrà andare al lavoro in bicicletta potrà farlo in sicurezza essendo la maggior parte delle piste in sede protetta". CULTURA E MEMORIA Tutti i progetti saranno presentati il 2 ottobre già in veste esecutiva ed entro febbraio dovrebbero essere assegnati i lavori previa gara. Alla fine del prossimo anno, tutti o la maggior parte dei progetti dovrebbe essere realizzata. La rete ciclabile sarà collegata al Sistema ferroviario metropolitano ed è per questo che anche le sue stazioni e le aree intorno a esse saranno oggetto di riqualificazione come nei casi di Zola Predosa, di Imola, di Budrio, di Medicina e di San Giovanni in Persiceto. In quest' ultimo centro vecchi edifici delle Ferrovie saranno rimessi a nuovo per ospitare attività sociali. A Sala Bolognese è stato approvato il progetto esecutivo, con avvio dei lavori entro il mese, per il nuovo asse urbano di via don Minzoni. A Marzabotto verrà ristrutturata la "Casa della cultura e della memoria" la quale verrà inclusa nella ciclovia europea "EuroVelo7". Al tempo stesso, l' incremento della strada della bici consentirà un più agevole collegamento con l' asse ciclabile trasversale della via Emilia e gli assi trasversali che percorrono le valli del Reno e del Santerno nonché il tracciato del canale Navile. Si tratta di un primo assaggio del "Piano urbano della mobilità sostenibile" (Pums) che include i collegamenti mediante mezzi non inquinanti con aree produttive come quella del Bargellino a Calderara o il citato Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 14
14 settembre 2017 larepubblica.it (Bologna)
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