Geopolitica del III Millennio: il ruolo dell'India - Dott. Gianluca Sardellone
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PANORAMA INTERNAZIONALE Geopolitica del III Millennio: il ruolo dell’India Dott. Gianluca Sardellone Analista Strategico 36
Geopolitica del III Millennio: il ruolo dell’India L’ India o, rectius, l’Unione Indiana, è un’enorme tro militare aperto per il controllo del Tibet: forze cine- penisola che occupa la parte meridionale del- si superano la cosiddetta Linea Mac Mahon penetran- l’Asia, di cui rappresenta la punta avanzata do per ben 40 km in territorio indiano, ma poi opta- verso l’Oceano Indiano, e funge da anello di collega- no per un cessate-il-fuoco unilaterale, ritirandosi da mento tra Medio ed Estremo Oriente e tra alcune tutti i territori, con l’eccezione di una parte del Kash- delle principali civiltà mondiali: islamica (Pakistan, mir. Si rafforzano, per converso, i legami militari tra Bangladesh), buddista (Bhutan, Birmania/Myanmar), Cina e Pakistan: Pechino, infatti, sostiene le posizioni induista (Nepal) e confuciana (Cina). È il settimo pakistane in Kashmir per tenere il potente vicino paese per estensione territoriale (oltre 3.1 milioni di impegnato in una logorante guerra su due fronti ad kmq) ed il secondo per consistenza demografica intensità variabile e considera il Pakistan stesso come (anche se, mantenendo questo ritmo di crescita, un elemento utile a tutelare i suoi interessi in Asia dovrebbe raggiungere la Cina a metà del XXI secolo). Centro-Meridionale. Terminata la guerra fredda e La posizione geografica, le potenzialità territoriali e crollata l’URSS, si apre una nuova fase nei rapporti demografiche rendono, quindi, l’India un attore cen- sino-indiani: sono progressivamente superate le diatri- trale negli equilibri geostrategici del III Millennio: la be relative ai confini, vengono definite le rispettive aree sua continua crescita economica, insieme con quella di influenza e, in base ad un accordo del 1994, India e della Cina, potrebbe contribuire a creare nuovi scena- Cina accettano la Line of Actual Control (LoC) emersa ri regionali. dopo la guerra del 1962. Il riarmo atomico indiano, ripreso nel 1998, crea Il ruolo regionale nuove contrapposizioni, vista anche la cooperazione tra Pechino ed il Pakistan (a sua volta sospettato di Sul piano internazionale, l’India è un paese estre- legami con alcuni stati-canaglia). Nel 1999, tuttavia, la mamente attivo e dinamico, con intensi rapporti eco- Cina sostiene le posizioni indiane nei confronti del nomici, commerciali e, ovviamente, politici con i vari Pakistan, invitato a ripristinare Line of Control (LoC): partner. È membro fondatore dell’Associazione per la questo, però, non impedisce modeste scaramucce tra Cooperazione in Asia Sud-Orientale, lanciata, nel 1985, guardie confinarie indiane e cinesi. Dal 2003 si assiste insieme con Pakistan, Bangladesh, Nepal, Sri Lanka, ad una netta inversione di tendenza nei rapporti sino- Bhutan e Maldive: la capacità di agire concretamente indiani: dopo la composizione di alcune dispute di di questa organizzazione viene, tuttavia, limitata pro- confine, è stata ridotta la presenza militare cinese prio dalle tensioni indo-pakistane. A livello regionale lungo i confini e si sono svolte persino esercitazioni (ma anche globale), è di fondamentale rilevanza, in navali congiunte. Il new-deal nei rapporti bilaterali, primo luogo, il rapporto con la contigua Cina. I rap- riassunto nella formula “amichevole vicinanza in luogo porti con Pechino, dopo la Seconda Guerra Mondia- di rivalità”, consente la cooperazione in settori-chiave le, hanno conosciuto vicende piuttosto alterne, carat- quali l’energia, la lotta al terrorismo: l’India riconosce terizzate, nella fase iniziale, da una sostanziale cordia- la Regione Autonoma del Tibet quale parte della Cina lità, nonostante la preoccupazione indiana per l’inva- ottenendo, in cambio, il riconoscimento de facto della sione cinese del Tibet. India e Cina firmano un accor- sovranità indiana sulla regione nord-orientale del do per il riconoscimento del Tibet quale provincia Sikkim. Il biennio 2004-2005 segna un’impennata autonoma della Cina, fissando cinque principi per la nei rapporti sia economici che politici: un accordo pacifica coesistenza tra i due paesi: nel 1959, tuttavia, evita intrusioni militari oltre confine, garantendo, la rivolta tibetana ed il conseguente afflusso di profu- quindi, il mantenimento della pace, mentre le previ- ghi tibetani verso l’India producono un peggioramen- ste esercitazioni congiunte su terra e mare consento- to dei rapporti, cui contribuiscono anche varie ed no di migliorare la capacità di affrontare in maniera insolute questioni di confine. La questione delle “due joint le sfide strategiche del XXI secolo. Il 2006, inol- Cine” occupa, in quella fase, un posto centrale nella tre, viene dichiarato anno dell’amicizia sino-indiana politica internazionale: mentre la gran parte dei paesi e la visita a Pechino, nel mese di gennaio, di una dele- occidentali preferisce, per ragioni strategiche, sostene- gazione indiana segna un ulteriore passo verso un re la Cina nazionalista (Taiwan), l’India e la Gran Bre- rapporto strategico sempre più cooperativo (specie in tagna considerano il riconoscimento della provincia campo energetico), cui guarda con interesse anche la ribelle come un fattore di potenziale destabilizzazione Russia. Restano, per contro, tesi i rapporti con il vici- regionale. Nel 1962, India e Cina giungono allo scon- no Bangladesh: nonostante la costituzione di un Joint 37
Geopolitica del III Millennio: il ruolo dell’India Working Group sulle questioni confinarie, i risultati fondamentalismo islamico ed alla crescente prolifera- raggiunti sono, finora, limitati e la vittoria in Bangla- zione nucleare, chimica e batteriologica di vari paesi desh del Partito Nazionalista non ha certamente gio- della regione. Israele, dal 2003, è divenuto il secondo vato in tal senso. Decisamente migliori sono quelli con fornitore di armi all’India, dopo la Russia: entrambi l’Indonesia, altro paese leader dei non-allineati ai optano, tuttavia, per un basso profilo, non volendo tempi di Suharto: in 1951 viene concluso un Trattato l’India inimicarsi i paesi islamici e dovendo, al con- di Amicizia, mentre un deciso peggioramento si veri- tempo, gestire i rapporti con le varie minoranze isla- fica quando il nuovo leader indonesiano Sukarno deci- miche presenti al suo interno. I rapporti tra India ed de di sostenere il Pakistan nella guerra del 1965. Iran sono rimasti, a lungo, buoni prima della rivolu- Nel 2001, tuttavia, l’Indonesia (come, di recente, zione khomeinista del 1979: quell’evento ha costitui- ha fatto la stessa Cina) sostiene la richiesta indiana di to una sorta di spartiacque, con l’avvio di una cre- acquisire un seggio permanente all’ONU e le sue scente diffidenza reciproca che solo la comune minac- rivendicazioni sul Kashmir. cia del (deposto) regime teocratico talebano ha atte- Nel corso degli anni si sono, di fatto, delineati due nuato (ancora oggi i due paesi guardano con interes- assi geopolitici: Cina e Pakistan hanno forti interessi se all’Afghanistan, nel quadro di un Corridoio Nord- strategici in comune, mentre l’India mantiene, tradi- Sud, cui è interessata anche la Russia). Sul riavvicina- zionalmente, forti legami con Mosca. Una frequente mento con l’Iran ha inciso, certamente, l’enorme biso- conflittualità caratterizza, come noto, le relazioni tra gno di fonti energetiche avvertito dall’India, che sta India e Pakistan: ben quattro guerre hanno visto oppo- vivendo una fase di boom economico ed industriale: sti i due paesi, di cui tre su larga scala (1947, 1965 e l’Iran, già nella fase attuale, fornisce buona parte di gas 1971) ed una limitata alla sola regione montuosa del e greggio attraverso alcune infrastrutture che attraver- Kargil nel 1999, anno del colpo di stato militare in sano il territorio pakistano. L’India, tuttavia, teme che Pakistan. Nel 1947, in base alla teoria delle “due nazio- il Pakistan possa, unilateralmente, ostruire i flussi ni” l’Unione Indiana viene, infatti, divisa in due domi- diretti in India e, per questo, preferirebbe un gasdot- nions: l’India abitata in prevalenza da Indù ed il Paki- to in mare che, pur essendo più costoso, permette- stan musulmano. Questa soluzione non placa, tutta- rebbe di by-passare il territorio pakistano, riducendo la via, i contrasti, specie in relazione al controllo del vulnerabilità energetica indiana. Kashmir, unito all’India ma a maggioranza islamica e teatro, dal 1988, di una violenta insurrezione da parte Il rapporto con gli Stati Uniti e la Russia della popolazione islamica (culminata anche in san- guinosi attacchi terroristici tra il 2001 ed il 2002). Nel L’India e l’Occidente vantano rapporti di lunga 2002, India e Pakistan sono ad un passo da un nuovo data, iniziati nel XVIII secolo: Inglesi ed Olandesi, confronto armato: le forze armate vengono poste in seguiti dai Francesi, vi stabiliscono, infatti, compagnie massima allerta e solo il risoluto intervento americano commerciali, fortificate e protette da truppe indigene permette una de-esclation della crisi, evitando un desta- (sepoys) ma inquadrate da loro. Il paese diviene ogget- bilizzante confronto armato vis à vis. to di mire (e quindi, di guerre) tra francesi ed inglesi, Di fronte a questo composito quadro regionale, destinate a durare fino alla seconda metà del XVIII l’India ha costantemente cercato di sviluppare i rap- secolo, con l’affermazione inglese e, al contempo, l’av- porti con alcuni paesi del Medio Oriente (Israele ed vio di un crescente sentimento autonomista. Tra il Iran in primis): nonostante le differenze evidenti e la 1914 e il 1918 l’India, nonostante le pulsioni indi- forte contrapposizione tra questi due paesi, l’India pendentiste, resta fedele alla Corona britannica, for- considera tra loro non-incompatibili le relazioni con nendole oltre 1.2 milioni di soldati: ben 100.000 sol- Gerusalemme e con Teheran. I rapporti con Israele dati indiani cadono sui campi di battaglia della Fran- (per decenni tiepidi diversamente da quelli sino-israe- cia (contro le forze tedesche) e, soprattutto, del Medio liani) sono iniziati, di fatto, solo nel 1992, con il rico- Oriente (contro quelle ottomane). noscimento da parte dell’India e la conclusione di Il disegno strategico delle autorità indiane era chia- numerosi accordi in campo agricolo e tecnologico. ro: speravano, cioè, che, nel dopoguerra, questa fedeltà Prima ancora del 1992, peraltro, si era sviluppata alla Gran Bretagna, insieme con i costi, in termini di una certa cooperazione bilaterale nel campo dell’intel- vite umane, sopportati potessero venire in un qualche ligence e della lotta contro il terrorismo: India ed Israe- modo ricompensati. La seconda guerra mondiale con- le, infatti, guardano con apprensione alla minaccia del ferma la centralità geostrategica dell’India: non ancora 38
Geopolitica del III Millennio: il ruolo dell’India F-16 Fighting Falcon statunitensi e, in alto, MiG-27 dell’Indian Air Force durante l’esercitazione Cope India lo scorso anno. In apertura un’immagine del Taj Mahal ad Agra, nell'India del nord. Mar Arabico, 25 settembre 2005. La Nimitz, in alto, in navigazione con New Delhi, 2 marzo 2006. Il Presidente indiano, Abdul Kalam con le unità indiane Viraat e Mysore durante l’esercitazione “Malabar 05”. George W. Bush durante un ricevimento in onore del Presidente USA. indipendente né Dominion, entra, infatti, nella con- te il “non allineamento”, l’India si avvicina più trapposizione tra gli Alleati e l’Asse, poiché Giappone all’URSS che agli USA: i buoni propositi verso Nuova e Germania la utilizzano per impegnare la Gran Breta- Delhi, annunciati da Malenkov nel 1953, trovano gna in una logorante guerra su due fronti (Europa e, conferma nella conclusione di un accordo economico- appunto, Estremo Oriente). Le forze nipponiche, commerciale per il periodo 1971-1975, integrato da avanzando verso sud, raggiungono Birmania e Male- un Trattato di Amicizia e Cooperazione siglato nel sia, spingendosi fino a lambire i confini indiani e ten- 1971. Quell’accordo, del resto, trova spiegazione nel tano di utilizzare i prigionieri di guerra indiani in fun- contemporaneo ri-avvicinamento tra Cina ed USA: il zione anti-britannica, facendosi paladini dello slogan viaggio segreto di Kissinger a Pechino sancisce l’ab- “l’Asia agli Asiatici”. bandono, da parte americana, della teoria delle “due Terminato il conflitto (1945) e proclamata l’indi- Cine” e la fine del sostegno militare alla provincia pendenza (1947), l’India diviene una repubblica ribelle di Taiwan. Nel 1983, l’India assume la presi- democratica e federale: l’appartenenza al Com- denza del movimento dei non-allineati, che pure aveva monwealth viene confermata, ma si combina con il già subito forti colpi a causa della dottrina Breznev e tentativo di creare e guidare un gruppo di Stati non Nixon (l’accettazione, di fatto, della coesistenza pacifi- allineati o neutrali, sottratti alle logiche della guerra ca tra i due blocchi): il crollo dell’URSS avrebbe pri- fredda e della contrapposizione Est-Ovest. Nonostan- vato il movimento della sua stessa ragion d’essere. L’In- 39
Geopolitica del III Millennio: il ruolo dell’India Sukhoi Su-30K delle Forze Aeree indiane. dia, tuttavia, ha saputo utilizzare pro domo l’esperienza L’India si è opposta al regime talebano (legato ed a di quel movimento, che le ha assicurato una notevole lungo sostenuto proprio dal Pakistan), sostenendo rendita strategica e migliorato l’immagine di paese l’Alleanza del Nord (come USA, Russia ed Iran): ter- equidistante dai due blocchi. Il crollo di URSS, avve- minato il regime grazie all’Operazione Enduring Free- nuto nel 1991, segna per l’India un evento centrale, dom, ristabilisce i rapporti diplomatici con Kabul, poiché la priva di un prezioso partner politico e di un avviando rapporti di crescente cooperazione con l’at- importante fornitore di armi e pezzi di ricambio per il tuale presidenza Karzai. Dopo l’11 settembre, per con- suo arsenale, in gran parte di produzione sovietica. trastare la minaccia terroristica, l’India offre le proprie Verso la fine degli anni Novanta, quindi, di fronte basi agli USA impegnati in Afghanistan contro i san- al consolidamento della Federazione Russa, il recupe- tuari del terrorismo di Al Qaeda ma, nel 2003, espri- ro del rapporto con Mosca diviene cruciale per Nuova me una posizione piuttosto critica nei confronti del- Delhi: nel 1998, infatti, l’India subisce le sanzioni l’intervento americano in Iraq. Il 2004, dopo una fase della comunità internazionale a seguito della ripresa non facile, vede un sensibile riavvicinamento tra l’In- dei suoi test atomici. L’esportazione di armamenti (e dia e la NATO: l’aeronautica indiana partecipa, per la risorse energetiche) continua a costituire un importan- prima volta nella sua storia, ad esercitazioni congiunte te elemento nei rapporti bilaterali: nel 2000, India e in Alaska con alcuni paesi membri dell’Alleanza Atlan- Russia siglano un accordo che prevede la consegna alle tica quali Gran Bretagna, Germania e Turchia. forze armate di Nuova Delhi di 140 aerei da combat- Nonostante le migliorate relazioni con USA ed timento Sukoi-30MK, oltre 300 carri armati T-90 ed Israele, l’India continua a mantenere un rapporto pri- una portaerei, l’Ammiraglio Gorshov. vilegiato con la Russia che, ancora oggi, soddisfa il Il consolidamento dei rapporti con la Russia si col- 70% del fabbisogno indiano in termini di materiale lega, in quella fase, con un raffreddamento di quelli militare e svolge un ruolo centrale nel processo di up- con la NATO: l’India, insieme con Russia e Cina, grade tanto della marina quanto dell’aeronautica (un esprime preoccupazione per l’intervento atlantico accordo del 2005 prevede la fornitura di aerei da com- nella ex Jugoslavia, considerandolo out-of-area rispetto battimento MIG-29K e riafferma la quarantennale a quanto stabilito nello stesso trattato originario del cooperazione tra l’India e industria, già sovietica, 1949. Nel 2003, l’India palesa perplessità dopo che la MIG). La rilevanza delle forze navali sembra destinata NATO assume la guida di ISAF (International Security ad aumentare per un paese a così forte vocazione Assistance Force), la missione che, sotto la guida del- marittima quale è, appunto, l’India (Oceano Indiano, l’ONU, è tuttora impegnata in Afghanistan a gestire la Golfo del Bengala e Mare Arabico rappresentano, transizione verso la democrazia ed a contrastare le mili- infatti, bacini cruciali nei nuovi equilibri mondiali zie post talebane. L’Afghanistan, del resto, è un paese post-guerra fredda). Lo stato maggiore indiano vor- cruciale negli equilibri internazionali e per la stessa rebbe, quindi, avere a disposizione almeno tre portae- vicina India, che vuole evitare un’espansione del Paki- rei, due da dislocare in mare ed una terza per garanti- stan verso l’Asia Occidentale e mira ad intensificare la re il necessario turn-over a mezzi ed equipaggi, oltre ad propria presenza in Asia Centrale. acquisire nuovi sottomarini ed unità di superficie. 40
Geopolitica del III Millennio: il ruolo dell’India Per migliorare la protezione di reggimenti motoriz- ca ed ideologica tra Pechino e Washington. L’invasio- zati e corazzati in caso di attacchi aerei e/o missilistici, ne sovietica dell’Afghanistan costituisce un evento cru- inoltre, l’India riceverà dalla Russia i sistemi di difesa ciale nei rapporti tra l’India e l’Occidente: gli USA aerea Tunguska-M1. Mosca, oltre a rappresentare un dichiarano il Pakistan stato di frontiera, incrementan- importante fornitore di armi e tecnologie, è un part- do il sostegno militare ad Islamabad, ma devono, al ner dell’India nella lotta contro il terrorismo di matri- contempo, rassicurare l’India che la presenza pakistana ce interna: commando e forze speciali russi ed indiani non avrebbe caratterizzato la SEATO come un’orga- hanno condotto, nell’ottobre 2005, un’importante nizzazione diretta contro Nuova Delhi. Il Pakistan, fin esercitazione ai confini con il Pakistan per migliorare dal 1954, aveva, infatti, aderito ad alcune organizza- la capacità di operare congiuntamente in eventuali zioni strategiche filo-occidentali come la CENTO e la operazioni di peace-keeping. Come la Russia, anche SEATO, scatenando la reazione dell’India che, per l’India ha crescenti interessi in Asia Centrale: l’unica l’intera guerra fredda, non aveva aderito a nessuna base militare indiana in territorio straniero sorge, infat- delle principali organizzazioni di sicurezza collettiva ti, in Tagikistan, presso Farkhar. Di sicura rilevanza è del continente asiatico simili alla NATO. anche la cooperazione con altre repubbliche ex sovieti- La SEATO, nata nel 1954, mirava a contenere l’e- che dell’Asia Centrale: militari uzbeki ricevono adde- ventuale diffusione del comunismo nel Pacifico attra- stramento presso il centro indiano di Mizoram, dove verso strategie coordinate di impiego della forza e con- si sviluppano le tecniche di lotta contro la guerriglia, le sultazioni istituzionalizzate contro le minacce comuni rivolte ed il terrorismo e vengono condotti programmi (l’URSS) nell’area del Pacifico: diversamente dalla di addestramento particolarmente curati. NATO, tuttavia, la SEATO non prevede impegni Un accordo siglato tra i rispettivi ministri della automatici né condivisione di installazioni militari, né, Difesa nell’aprile 2005 prevede, del resto, scambi di infine, stanziamento di forze all’interno degli stati informazioni, formazione e sviluppo concertati, oltre membri o comandi integrati. L’India, per contro, ad esercitazioni congiunte. Questi rapporti tra l’India aveva mantenuto il tradizionale non-allineamento ed i e le repubbliche asiatiche sono, evidentemente, ogget- buoni rapporti con l’URSS significativamente avviati to di interesse ed attenta riflessione da parte della Rus- con la lunga visita di Kruscev e l’aperta condanna del sia, assai determinata a recuperare una certa influenza colonialismo (oltre, di fatto, al sostegno verso un nelle sue ex repubbliche resesi indipendenti nel 1991 potenziale nemico della Cina). Il Pakistan, inoltre, ma di intatta rilevanza geostrategica per Mosca. aderisce alla CENTO, l’organizzazione che aveva Di recente, del resto, il governo di Taskent si sareb- preso il posto del Patto di Baghdad dopo il ritiro ira- be mostrato poco propenso a continuare la coopera- cheno, insieme con Gran Bretagna, Turchia, Iran e zione con gli USA, che, per le operazioni in Afghani- Pakistan, oltre agli USA in qualità di membro associa- stan, utilizzano alcune basi e lo spazio aereo in territo- to: la caduta della Scià ne avrebbe, tuttavia, sancito la rio uzbeko. Quest’orientamento sembra condiviso fine. Gli anni Novanta registrano una fase difficile nei anche dalla vicina Kirghisia, che ha avanzato onerose rapporti tra l’India e buona parte della comunità inter- richieste per la concessione della base aerea di Manas: nazionale a causa della mancata ratifica indiana del posizioni che potrebbero testimoniare il tentativo delle Trattato per la Messa al Bando dei Test (CTBT) e della repubbliche asiatiche di recuperare un migliore rap- conseguente ripresa dei test atomici. Nel 2000, le cin- porto con la Russia, parzialmente incrinatosi dopo que potenze nucleari tradizionali, congiuntamente, l’11 settembre ed il deciso avvicinamento agli USA. auspicano un deciso stop alla proliferazione nucleare, Un’analisi dei rapporti con la Russia impone, del privando, di fatto, l’India di un argomento utile per resto, di considerare l’evoluzione anche di quelli con continuare a sviluppare i propri programmi atomici. gli USA, rimasti piuttosto limitati durante la guerra Gli Stati Uniti, tuttavia, sono consapevoli dell’e- fredda: il non-allineamento indiano viene, infatti, per- norme rilevanza strategica dell’India: prima ancora cepito dagli USA come filo-comunismo (gli intensi dell’11 settembre, il presidente Bush vara una nuova rapporti economici e militari con Mosca non fanno politica verso New Delhi, alleggerendo le sanzioni per che avvalorare questa tesi agli occhi dell’Amministra- la ripresa dei test atomici e svolgendo un’importante zione americana). Nonostante questo, Kennedy auto- mediazione per evitare un confronto militare, nel rizza, nel 1962, la concessione di aiuti militari all’India 2002, con il Pakistan. Nuove divisioni, tuttavia, emer- impegnata in un confronto armato con la Cina: in gono nel 2003, con lo scoppio della guerra in Iraq e quella fase, infatti, forte era la contrapposizione politi- l’avvio dell’Operazione Iraqi Freedom: New Delhi non 41
Geopolitica del III Millennio: il ruolo dell’India Pakistan). Sono aumentate, per contro, le spese destinate all’ar- La politica di sicurezza e difesa senale atomico: il Dipartimento per l’Energia Atomica e quello per lo Spazio (che sviluppa programmi missilistici) hanno rice- Quella delle forze armate indiane è una storia ormai pluri- vuto maggiori finanziamenti e nel 2003 è stata decisa la creazio- secolare, le cui radici risalgono ai reparti di cipays (chiamati dagli ne di un’Autorità di Comando Nucleare, per aumentare la pron- Inglesi sepoys) arruolati dal francese Dupleix nel 1730, passati al tezza operativa delle armi nucleari. servizio della Compagnia delle Indie e, infine, protagonisti nel Le richieste rivolte dalla comunità internazionale ad India (e Pakistan) di firmare il Comprehensive Test Ban Treaty sono, finora, rimaste inascoltate ed entrambi sono sospettati di continuare a produrre materiali fissili: l’In- dia, secondo il Jane’s Sentinel, dovrebbe avere tra 60 e 150 bombe (Pakistan tra 20 e 60). India e Pakistan hanno, tuttavia, siglato e ratificato la Convenzione sulle Armi Biologiche (divenuta effetti- va nel 1974) e Chimiche (effettiva nel 1997), ma conti- nuano ad opporsi al Trattato di Non Proliferazione, temendo di vedere ridotto il loro status regionale. L’In- dia continua a sviluppare un notevole programma mis- silistico: particolare rilevanza assume il missile Phrithvi con un raggio di 250 km in grado di colpire obiettivi strategici in Pakistan e raggiungere altri obiettivi nei paesi dell’Asia Meridionale e l’Agni-II, con una gittata di 2500 km e capace di raggiungere gran parte dei paesi 1857 di una rivolta. Nel 1858, abolita la Compagnia delle Indie, della regione. Nel 1999 viene lanciato un programma per i mis- i reggimenti di sepoys sono ricostituiti e il nuovo esercito indiano sili balistici inter-continentali (ICBM) Surya-I, con un raggio di (o, comunque, anglo-indiano) viene posto alle dipendenze del- 12.000 km (di cui si prevede il completamento entro il 2008); l’India Office e poi inquadrato nelle truppe britanniche. nel 2003, infine, vengono completati i test sul missile supersoni- Alla fine dell’Ottocento, circa un terzo dei militari delle co Brahmos, sviluppato congiuntamente con la Russia, con un forze indiane era europeo: riorganizzate nel 1903 da lord Kit- raggio di 200 km. L’India è, de facto, una potenza nucleare e la chener e trasformate dopo il 1919, le forze armate indiane, sua capacità risale alla metà degli anni Sessanta, quando viene nonostante l’eterogenea struttura, operano su tutti i fronti della lanciato un programma di esplosioni nucleari sotterranee: test Grande Guerra. nucleari sono stati condotti nel 1998, per garantire la sicurezza Dopo l’indipendenza e la scissione in due Stati, anche le nazionale, innescando, tuttavia, una forte competizione con il forze armate subiscono un processo di divisione: un terzo al Paki- vicino Pakistan. Diversamente da numerosi paesi della regione, stan (che raggruppa le unità di fede islamica) e due terzi all’In- l’India presenta un notevole controllo democratico sulle Forze dia, mentre una parte dei quadri britannici viene trattenuta con Armate: il presidente della repubblica è anche comandante compiti di istruzione ed addestramento. La conflittualità con i supremo delle Forze Armate, i cui vertici, peraltro, si sono sem- vicini, risoltasi spesso in guerre aperte con Cina (1962) e Paki- pre opposti ad un possibile impiego dei militari per mantenere la stan (1965 e 1971), ha indotto l’India a destinare alla difesa cre- sicurezza interna. scenti risorse per modernizzare l’apparato bellico: con la prima Diversamente dai vicini Pakistan o Bangladesh, il governo ha esplosione nucleare avvenuta il 16 maggio 1974, l’India è entra- saputo trattare con i ribelli ed i militari non sono mai intervenu- ta nel club delle potenze atomiche acclarate (in una fase, peral- ti direttamente in politica, né hanno mai usato la forza contro la tro, in cui in Pakistan andava al potere una giunta militare). popolazione civile (fatto, questo, che ha assicurato loro un note- Attualmente le Forze Armate indiane contano 1.3 milioni di vole sostegno e credito da parte della società civile). La strategia effettivi ed oltre 1.1 milioni di riservisti, ma devono fronteggiare dello stato maggiore indiano resta incentrata sulla difesa dell’in- problemi di non agevole soluzione: morale basso, rivalità intesti- violabilità del territorio nazionale, sulla capacità di contribuire ne, casi di corruzione, limiti finanziari ne ostacolano, infatti, la alla stabilità regionale ed internazionale e di intervenire in even- modernizzazione e l’adattamento a contrastare le nuove minac- tuali crisi regionali: presenti in numerose operazioni di pace all’e- ce. Dagli anni Novanta, inoltre, la percentuale del PIL destinato stero, sono oltre seimila i militari indiani a partecipare a missio- alla difesa è diminuito: dopo aver superato, per decenni, il 3.5%, ni di peace-keeping a guida ONU in Sudan, Costa d’Avorio, ma è scesa al 3% negli anni Novanta ed al 2.4% nel biennio 2002- soprattutto in Repubblica Democratica del Congo (3500 uomi- 2003 (anche per effetto della minore conflittualità con il vicino ni), Etiopia-Eritrea (1500) e Libano (600). 42
Geopolitica del III Millennio: il ruolo dell’India condivide la scelta americana e rifiuta di inviare i suoi soldati nella regione. Ma non si tratta di una rottura del new-deal indo-americano: nel 2004, Bush offre un’al- leanza strategica con gli USA per frenare la proliferazio- ne dei missili e sostegno ai programmi atomici indiani ad uso civile in cambio dell’impegno indiano a limitare l’esportazione di materiali fissili ad uso bellico ed a coo- perare con gli ispettori internazionali nelle facilities nucleari. Con questa mossa, gli USA, di fatto, accettano lo sta- tus dell’India quale potenza nucleare: un fatto epocale considerando la tradizionale vicinanza politica dell’India stessa alla Russia fin dalla guerra fredda. L’anno seguen- te, un importante accordo nel campo della difesa siglato dal Segretario americano Rumsfeld e dal suo omologo indiano ribadisce l’entente cordiale tra i due paesi: viene, così, sbloccata la fornitura di aerei da guerra F-16 ed F- 18 necessari per il potenziamento dell’aeronautica india- na e sono previste esercitazioni ed addestramento con- giunti, oltre ad un’intensificata cooperazione nel settore della ricerca tecnologica. Forze armate di India, Francia ed USA conducono esercitazioni congiunte, confer- mando l’interesse dell’aeronautica indiana verso l’acqui- sizione di aerei di fabbricazione francese in luogo dei Peacekeeper con turbante blu. Un battaglione indiano partecipa alla missione ONU UNMEE. Nella pagina accanto, militari dello stesso vecchi MIG. battaglione nel corso di una cerimonia. Soldati del Reggimento Sikh in preghiera. 43
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