Geologia dell'Ambiente - 1/2023 Periodico trimestrale della SIGEA Società Italiana di Geologia Ambientale - APS
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Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma 1 - DCB Roma 1/2023 ISSN 1591-5352 Periodico trimestrale della SIGEA Società Italiana di Geologia Ambientale - APS Geologia dell’Ambiente
con il Patrocinio COMUNE DI SAVONA GEOVIEWS 2023 International Geotechnical Workshop Savona, 16-17-18 Maggio/May 2023 INDAGINI GEOGNOSTICHE: UNA COMPARAZIONE TRA DIFFERENTI APPROCCI INTERNAZIONALI PER LA CREAZIONE DI MODELLI GEOLOGICI E GEOTECNICI AFFIDABILI GROUND INVESTIGATION: A COMPARISON AMONG DIFFERENT INTERNATIONAL APPROACHES TO CREATE RELIABLE GEOLOGICAL AND GEOTECHNICAL MODELS Saranno richiesti crediti formativi per i geologi per le singole giornate È prevista la traduzione simultanea I° CIRCOLARE E PROGRAMMA PROVVISORIO - 1st ANNOUNCEMENT Martedì 16 Maggio sessione mattutina Mercoledì 17 Maggio sessione pomeridiana Presentazione del Workshop e relazioni di apertura Approcci nell’affidamento di indagini geotecniche nel mondo Modelli geologici vs. modelli geotecnici: la necessità di Wednesday 17 afternoon session una comune prospettiva nella programmazione delle Procurement approaches to geotechnical investigations in indagini geotecniche the world Tuesday May16 morning session Geological vs. Geotechnical Models: the need for a Giovedì 18 Maggio sessione mattutina common geological and geotechnical perspective when Quando qualcosa va storto e qualcosa funziona: scoping geotechnical investigations i vincoli tecnici e finanziari che determinano l’efficacia delle attività di indagine Martedì 16 Maggio sessione pomeridiana Thursday 18 morning session Standards internazionali nella pianificazione ed When something goes wrong and something goes right: esecuzione di indagini geotecniche: uno sguardo sul the financial and technical constraints that determine the mondo effectiveness of the GI activities Tuesday 16 afternoon session International standards in scoping and carrying out Giovedì 18 Maggio sessione pomeridiana geotechnical investigations : a look at the world Tavola Rotonda Thursday 18 afternoon session Mercoledì 17 Maggio sessione mattutina Final discussion Problematiche relative alla pianificazione e alla Comitato organizzatore/ Organizing committee: attivazione di indagini in ambienti differenti: grandi Antonello Fiore - Oronzo A. Longo - Diego Minuto aree urbane, aree remote e tutto ciò che sta in mezzo Fabio Oliva - Guido Paliaga - Livia Soliani Wednesday 17 morning session Scoping and implementation issues related to per informazioni/for information investigations in different environments: large urban https://www.formazione.abeo.it/ areas, remote areas and everything in between email eventi@sigeaweb.it Aderenti e sostenitori dell’iniziativa / sponsorships:
Sommario Società Italiana di Geologia Ambientale - APS Associazione di protezione ambientale a carattere nazionale riconosciuta dal Ministero dell’ambiente, della tutela del territorio e del mare con D.M. 24/5/2007 e con successivo D.M. 11/10/2017 PRESIDENTE Antonello Fiore CONSIGLIO DIRETTIVO NAZIONALE Editoriale Lorenzo Cadrobbi, Daria Duranti, Antonello Fiore (Presidente), Adele Garzarella, Giuseppe Gisotti Antonello Fiore 2 (Presidente Onorario), Marianna Morabito, Stefania Nisio, Fabio Oliva, Michele Orifici (Vice Presidente), Vincent Ottaviani (Vice Presidente), Paola Pino d’Astore La gestione dell’emergenza nell’ultimo miglio: il caso (Tesoriere), Luciano Masciocco, Sabina Porfido, dell’alluvione nelle Marche del 15 settembre 2022 Livia Soliani, Salvatore Valletta (Segretario) Enrico Gennari, Federico Biagiotti, Geologia dell’Ambiente Donato Mengarelli, Giulia Striglio, Carla Cristallo 3 Periodico trimestrale della SIGEA - APS N. 1/2023 Analisi preliminare dei dati climatici e del dissesto Anno XXXI • gennaio-marzo 2023 geo-idrologico che ha interessato l’Isola Ischia Iscritto al Registro Nazionale della Stampa n. 06352 il 26 novembre 2022 Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 229 Massimiliano Fazzini, Antonello Fiore, del 31 maggio 1994 Gaetano Sammartino 12 DIRETTORE RESPONSABILE Giuseppe Gisotti Le colate di fango del 10 novembre 2009 di Casamicciola CONDIRETTORE RESPONSABILE Terme (Ischia). Il Monte Epomeo ha retto. Hanno ceduto Eugenio Di Loreto i versanti dei valloni pedemontani COMITATO SCIENTIFICO Franco Ortolani (†) 26 Mario Bentivenga, Aldino Bondesan, Francesco Cancellieri, Rachele Castro, Massimiliano Fazzini, Giuseppe Gisotti, Giancarlo Guado, Salvatore Lucente, Fabio Luino, Endro Martini, Luciano Masciocco, Davide Mastroianni, Antonio Paglionico, Mario Parise, Giacomo Prosser, Giuseppe Spilotro, Vito Uricchio, Gianluca Valensise COMITATO DI REDAZIONE Fatima Alagna, Federico Boccalaro, Valeria De Gennaro, Eugenio Di Loreto, Sara Frumento, Fabio Garbin, Michele Orifici, Vincent Ottaviani, Maurizio Scardella REDAZIONE SIGEA - APS c/o Fidaf - Via Livenza, 6 00198 Roma tel. 06 5943344 info@sigeaweb.it PROCEDURA PER L’ACCETTAZIONE DEGLI ARTICOLI I lavori sottomessi alla rivista dell’Associazione, dopo che sia stata verificata la loro pertinenza con i temi di interesse della Rivista, saranno sottoposti a un giudizio di uno o più referees UFFICIO GRAFICO Pino Zarbo (Fralerighe Book Farm) www.fralerighe.it PUBBLICITÀ SIGEA - APS STAMPA Industria grafica Sagraf Srl, Capurso (BA) La quota di iscrizione alla SIGEA-APS per il 2023 In copertina: La casa sul burrone, una delle foto simbolo della tragedia annunciata che ha è di € 30 e da diritto a ricevere la rivista travolto Casamicciola Terme (Isola di Ischia) il 26 novembre 2022. Due piani affacciati “Geologia dell’Ambiente”. sul mare, ancora con i panni stesi, la prova provata che chi ci abitava non si aspettava Per ulteriori informazioni consulta il sito web questo torrente di fango sotto i piedi. Ph: Ciro Fusco / FU. Ringraziamenti: ANSA. all’indirizzo www.sigeaweb.it Copyright: ANSA
2 Editoriale Antonello Fiore Presidente SIGEA - APS E-mail: presidente@sigeaweb.it U n anno intenso e significati- un’ottica di gestione e fruizione sosteni- Il premio SIGEA-APS “Salvaguar- vo è stato il 2022, che ci ha bile da parte dei cittadini. dia dell’ambiente naturale e antropizza- visti impegnati in moltepli- L’8 aprile nella “Nuova Aula dei to, gestione responsabile del territorio e ci attività di disseminazione Gruppi Parlamentari” abbiamo presen- delle sue risorse e prevenzione e mitiga- per promuovere la cultura geologica. Un tato il volume “Considerazioni geologiche, zione dei pericoli naturali” 2022 è stato anno caratterizzato da una grave sicci- economiche e sociali nella gestione e pre- assegnato a Francesca Bozzano, Profes- tà che ha colpito le regioni del centro venzione del rischio sismico. L’esperienza soressa ordinaria del Dipartimento di nord e da dissesti con vittime che hanno AVUS 6 APRILE 2009”. Una parte di Scienze della Terra della Sapienza Uni- scosso l’opinione pubblica: il crollo del questo evento è stata riservata alla com- versità di Roma, per il costante impegno fronte del ghiacciaio della Marmolada, memorazione delle giovani vittime del nelle attività formative, di ricerca scien- l’alluvione nelle Marche, la colata di fan- terremoto di L’Aquila, gli studenti che tifica e nella divulgazione scientifica e a go a Ischia. per gli effetti di quel terremoto perse- Erasmo D’Angelis, giornalista e mana- Questo scenario ha fatto sì che sul- ro la vita, con la testimonianza emo- ger pubblico, per il costante impegno nel la rivista “Geologia dell’Ambiente” sia zionante di Sergio Bianchi, Presidente favorire il confronto interculturale tra iniziata una linea editoriale specifica di dell’AVUS 6 aprile 2009. sapere umanistico e sapere scientifico. approfondimento, per gli anni 2022 e Dal 18 al 22 maggio si è svolto il Ritornando al convegno dei 30 anni di 2023, che ponesse l’attenzione sull’ac- nostro “Geological Day” dedicato alle attività, durante i lavori sono stati esposti qua, nella sua duplice veste di risorsa e coste, un’iniziativa che ha visto il coin- numerosi temi che rappresentano le sfide fonte di pericolosità. volgimento attivo di soci e non soci. che le Scienze, fra cui la Geologia, do- Anno conclusosi, il 2022, con le due Durante questi giorni sono state orga- vranno affrontare nei prossimi anni, co- giornate di convegno dedicate ai 30 anni nizzate escursioni di approfondimento me i cambiamenti climatici e la crescente di attività della nostra associazione. In geologico ambientale, con sopralluoghi scarsità e il degrado delle risorse naturali. questi 30 anni la SIGEA-APS è cre- e rilievi delle spiagge. Gli scienziati e i tecnici conoscono sciuta sostenuta intellettualmente dalla Il tema delle coste è stato al centro di già queste verità, bisogna fare in modo conoscenza dei temi affrontati con ri- un ciclo di webinar organizzati da Fran- che le conoscenze siano trasferite ai de- gore scientifico, dalla libera critica nelle cesco Stragapede durante i quali sono cisori, all’opinione pubblica; tale consa- discussioni senza censura alcuna, dal state analizzate le diverse realtà regiona- pevolezza in Italia è ancora particolar- confronto tra più esperiti di estrazioni li. Sempre online è stato organizzato da mente debole. e con saperi diversi. La voglia di condi- Francesco Brunelli un forum sulle fonti È difficile accettare come, in un pe- visione è crescita collettiva nell’ambito di energie rinnovabili. riodo storico e climatico in cui assistia- del sodalizio insieme alla comunicazio- Sono state diverse le presentazio- mo in tutto il Paese a sistematici eventi ne utile: far sapere quello che si sta fa- ni del volume“Le bonifiche ambientali di dissesto geo-idrologico oltre che di cendo e come lo si sta facendo, ci hanno nell’ambito della transizione ecologica” a ripetuti eventi sismici, si registri da di- accompagnato nella nostra crescita. cura di Daniele Baldi e Vito F. Uricchio, versi anni una crescente riduzione delle Tra i tanti momenti voglio ricordare il una per tutte quella del 28 marzo presso immatricolazioni nel corso di laurea in concorso fotografico rivolto agli studenti il palazzo Giustiniani del Senato. Scienze Geologiche, con un conseguen- “Scopri e fotografa i geositi delle regio- Con Fabio Luino abbiamo organiz- te calo del numero di laureati e di profes- ni italiane” organizzato di concerto con zato il 25 maggio a Torino il workshop sionisti. È necessaria una serena e attenta l’ISPRA, la cui presentazione si è svolta “L’evento alluvionale del 2-3 ottobre riflessione sulle principali cause di questa presso la Sala Nassirya del Senato e la 2020 in Piemonte”. L’attività editoriale mancanza di attenzione allo studio del premiazione, il 6 ottobre a Roma, in oc- dedicata al Piemonte è continuata con territorio e alle sue trasformazioni. casione della 1a Giornata Internazionale “Geologia Ambientale in Piemonte e Valle Sicuramente si rende necessaria della Geodiversità. Tema quello del pa- d’Aosta” a cura di Annalisa Bove, Lucia- un’azione più incisiva di orientamento trimonio geologico affrontato anche dal- no Masciocco e Paolo Sassone. nelle scuole di ogni ordine e grado con la Sezione Lombardia con l’evento “La Tra le attività editoriali ci tengo a la promozione, nell’ambito dell’edu- geodiversità del territorio lombardo e la sua evidenziare la pubblicazione del volume cazione ambientale, di una maggiore tutela: i siti di interesse geologico della pro- “Geologia nel bicchiere. i paesaggi del vino” diffusione della cultura geologica per la vincia di Pavia” e dalla Sezione Calabria a cura di Eugenio Di Loreto, Francesco tutela e il risanamento dei territori. Per con “Escursione geologica, naturalistica e Stragapede e Federico Toffoletto, come questo la SIGEA-APS sosterrà con le paesaggistica nel Parco Nazionale del Pol- supplemento al n. 1/2022 di “Geolo- sue Aree Tematiche le iniziative, rivolte lino (Pollino UNESCO Global Geopark)” e gia dell’Ambiente”. Questo volume è anche ai docenti, finalizzate a favorire dal Gruppo di lavoro voluto e coordinato il frutto di vari convegni svoltisi tra il la conoscenza dei rischi geologici e le dalla Sezione Marche con Ordine geolo- 2017 e 2019. corrette azioni per la tutela del territorio. gi Marche, UNIURB e UNICAM che Il 15 dicembre si è concluso il se- Vanno costruite azioni sinergiche di ha organizzato il workshop “I Geositi delle condo ciclo di convegni dedicati alla tutta la comunità geologica, e non solo, Marche - Un patrimonio di geodiversità di “Geologia e Storia”. Un grande progetto per porre al centro l’attenzione verso la di- eccezionale valore". Eventi questi volti a divulgativo, ideato con Stefania Nisio, fesa del territorio e la valorizzazione delle far conoscere il patrimonio geologico in nell’ambito del quale sono stati organiz- aree d’interesse geologico. La SIGEA- chiave non solo scientifica ma anche in zati 12 eventi. APS è pronta a dare il proprio contributo. Geologia dell’Ambiente • n. 1/2023
3 Enrico Gennari La gestione dell’emergenza SIGEA - Consulenza & Progetto E-mail: e.gennari@consulenzaeprogetto.it nell’ultimo miglio: il caso Federico Biagiotti Consulenza & Progetto dell’alluvione nelle Marche E-mail: f.biagiotti@consulenzaeprogetto.it del 15 settembre 2022 Donato Mengarelli Consulenza & Progetto E-mail: d.mengarelli@consulenzaeprogetto.it The management of the emergency in Giulia Striglio the last mile: the case of the flood in the E-mail: giuliastriglio@gmail.com Marche of 15 September 2022 Carla Cristallo E-mail: carlacristallo13@gmail.com Parole chiave: rischio idrogeologico, alluvione, PAI, interventi di mitigazione, antropizzazione dei fiumi, previsioni meteo Keywords: hydrogeological risk, flash flood, Hydrogeological Management Plan, mitigation measures, river anthropization, nowcasting ABSTRACT tentando di fornire proposte concrete Un sistema convettivo generato da una Il territorio italiano è sempre più all’interno della modellazione idroge- bassa pressione sull’Atlantico e da un’al- colpito da eventi meteorologici intensi ologica-idraulica per la gestione dell’e- ta pressione sull’Africa settentrionale che, amplificati dagli attuali cambia- mergenza dell’ultimo miglio, in quanto ha determinato, transitando da ovest menti climatici e dalla profonda an- strumento essenziale per affrontare la verso est sul Tirreno settentrionale, la tropizzazione ed artificializzazione dei caratterizzazione e l’evoluzione dei corsi formazione di un temporale stazionario reticoli idrografici, specie in zone dalla d’acqua, attraverso il monitoraggio degli ed autorigenerante (V-shaped storm) che complessa orografia come quelle in que- afflussi-deflussi, in tempo reale, ed un ha colpito, in particolare dalle prime ore stione, possono determinare inusitati efficace funzionamento dei Presidi Ter- del mattino alla mezzanotte della stessa incrementi dei livelli di rischio idrogeo- ritoriali Idraulici. giornata del 15/09, il territorio marchi- logico. Nel caso dell’alluvione del 15 set- giano. L’intensità dell’evento, associata tembre 2022 gli effetti che si sono avuti 1. ANALISI DELL’EVENTO alle condizioni di scarsa umidità del sul territorio marchigiano sono stati PLUVIOMETRICO suolo al momento presenti, ha provocato catastrofici con ingentissimi danni e 12 Tra il 15 ed il 16 settembre 2022 la esondazioni diffuse con danni a viabili- morti. Questo articolo individua i limi- Regione Marche è stata interessata da un tà, edificati ed infrastrutture, ma sopra ti e le lacune nella catena di previsione, evento alluvionale di portata ecceziona- ogni cosa ha causato la perdita di vite prevenzione e gestione dell’emergenza, le, in statistica definito come un “outlier”. umane. A partire dai dati pluviometrici e grazie alla funzione “merging radar” del- la piattaforma Dewetra del DPC (Di- partimento Nazionale della Protezione Civile) è stato possibile ricostruire l’e- voluzione della precipitazione (espressa come cumulata in mm) in relazione al territorio regionale; da questa si evince che la precipitazione ha interessato dap- prima la parte montana ed alto collinare marchigiana, attraversando la fascia col- linare arrivando infine a quella costiera. Sul territorio marchigiano si rico- noscono 13 bacini idrografici principa- li, all’interno dei quali il reticolo risulta orientato in direzione SO-NE con un andamento a pettine ortogonale alla costa, a sua volta imposto dall’assetto orografico del territorio stesso. I ba- cini idrografici interessati dall’evento pluviometrico sono stati quelli del Me- tauro (Comune di Cantiano), Cesano (Comuni di Serra Sant’ Abbondio e Pergola), Misa (Arcevia, Serra de’ Con- ti, Barbara, Pianello d’Ostra, Passo Ripe, Trecastelli, Ostra, Brugnetto, Bettolel- le, Senigallia) ed Esino (Sassoferrato). È stato avviato dal Dipartimento della Figura 1. Sassoferrato dopo l’alluvione Protezione Civile, in coordinazione con Geologia dell’Ambiente • n. 1/2023
4 e Urbe Vara Superiore (415.4 mm). L’a- nalisi condotta dal Polito ha previsto la compilazione e l’utilizzo del database I²- RED, Italian Rainfall Extreme Dataset, e la definizione dei valori di Severità Rela- tiva: l’indicatore è ottenuto rapportando la media dei massimi valori storici osser- vati con la massima altezza di pioggia osservata nell’evento (sulla stessa area e per la stessa durata temporale). È stata in tal modo fornita una misura comparativa dell’evento delle Marche; è emerso che, rispetto ai record italiani su 1, 3 e 6 ore, la probabilità di superamento dei valori osservati nell’evento delle Marche è mag- giore rispetto a quella che caratterizza i record (SR=6.81 sulle 3 ore a Cantiano, SR=3.31 sulle 3 ore a Urbe-Vara Supe- riore). Le caratteristiche di rarità dell’e- vento affiorano anche dall’analisi stati- Figura 2. Mappa con localizzazione dei bacini idrografici colpiti dall’alluvione del 15/09 e relative località dan- stica dell’evento pluviometrico, condotta neggiate dalla Regione Lazio sui dati di Cantiano mediante 3 diversi approcci: costruzione la Fondazione CIMA (Centro Interna- http://scaloni.it/popinga/wp-content/ di relazioni HDF (altezza-durata-fre- zionale in Monitoraggio Ambientale) e uploads/2014/06/Rapporto_Even- quenza), metodo della regionalizzazione l’Agenzia Spaziale Italiana, un progetto to_20140502.pdf dei dati e metodo VAPI (Valutazione di mappatura dell’estensione delle aree Una misura della rarità statistica delle Piene). Ne risulta, anche in base allagate che prevede l’acquisizione di dell’evento è stata fornita da uno studio alle nostre analisi (Fig. 4), che l’evento immagini da sensori radar ad apertura condotto dal Politecnico di Torino che, abbia un tempo di ritorno decisamente sintetica (SAR), in particolare attraverso attraverso le analisi climatologiche otte- eccezionale, superiore ai 1000 anni per Cosmo-SkyMed-ASI e Cosmo Second nute dai modelli idrologici proposti, ha le durate di 3,6,12, e 24 ore. Generation. I bacini più colpiti risulta- definito l’evento alluvionale del 15 set- no quelli del Cesano e Misa-Nevola, in tembre come estremamente raro in ter- 2. STRUMENTI particolare nel tratto medio-alto. mini di severità relativa rispetto ai record DI GESTIONE I valori massimi di precipitazione storici di eventi estremi italiani. Rispetto DELL’EMERGENZA: cumulata registrati dai pluviometri pre- al panorama nazionale, infatti, l’alluvio- PUNTI DI FORZA E senti sul territorio sulle 3h, 6h, e 12h so- ne del 15 settembre non costituisce in sé DEBOLEZZA no associati alla stazione “Cantiano” del un record in termini di massimi pluvio- 2.1. I sistemi di allerta bacino del Cesano, dove sono stati rag- metrici; difatti valori superiori sono stati idrologico-idraulici giunti valori rispettivamente di 256.6 registrati, ad esempio, sulle 6h nell’evento Il sistema di gestione e prevenzione mm, 384 mm, e 419 mm (la pioggia di precipitazione estrema sull’Appenni- dell’emergenza della Regione Marche, è media annua nella medesima area è di no ligure del 2021 a Rossiglione (419 soggetto ad aggiornamento dal 3 apri- 1300 mm/anno). Le precipitazioni ca- mm), Montenotte Inferiore (496 mm) le 2017 (DPGR 160 del 19 dicembre dute nel corso dell’evento hanno gene- rato fenomeni di piena con significativi incrementi di livello dei corsi d’acqua, con la massima altezza idrometrica re- gistrata in corrispondenza della stazione “Ponte Garibaldi” di Senigallia sul Misa, pari ad un innalzamento di 5 m tra le 22.00 del 15/09 e le 24.00 del 16/09. In alcuni casi, come accaduto per la stazione di Pergola, l’innalzamento ha causato l’interruzione dell’acquisizio- ne dei dati durante il ramo ascendente dell’idrogramma e la sua ripresa durante il ramo discendente con la conseguente incertezza del massimo livello raggiunto dalle acque. Non è la prima volta che l’area è colpita da un evento alluvionale, si ricorda l’alluvione del 2014 del Misa a Senigallia (valori di picco sulle 6h pari a 65.6 mm sulla stazione Montecchio). Figura 3. Severità relative dell’evento di Cantiano, Vicomorasso, Urbe-Vara Superiore, Montenotte inferiore (da → dal rapporto preliminare di evento sezione “avvisi” - sito web Gruppo di Idrologia Politecnico di Torino) Geologia dell’Ambiente • n. 1/2023
5 idrogeologica. Questo è reso possibile dalla capacità delle stazioni di lanciare, in maniera autonoma, degli allarmi verso il centro di controllo (S.O.U.P.) al supe- ramento di determinati valori di soglia, instaurando immediatamente una co- municazione con il centro di controllo, il quale, di conseguenza, intensificherà automaticamente le chiamate verso la stazione interessata. Il sistema di allertamento è basato sulla individuazione, per diverse cate- gorie di rischio, di determinati livelli di criticità, ciascuno associato ad uno sce- nario atteso o in atto. A ciascun livello di criticità corrisponde un livello di allerta. Il livello di criticità è discretizzato Figura 4. Evento pluviometrico del 15/9/2022 in rapporto alle linee segnalatrici di possibilità pluviometrica (LSPP omogeneamente per un’intera zona di 50, 100 e 200 anni), risultato eccezionale >1000 anni allerta, senza alcun dettaglio territoriale maggiore. A seguito della sua definizione 2016; PDGR 63 del 20 marzo 2017; Alla base della catena è presente la da parte del Centro Funzionale e del con- DPGR 302 del 8 novembre 2018 e rete di acquisizione dei dati idrologici, seguente livello di allerta, viene attivata Decreto dirigente Servizio Protezione costituita da una serie di idrometri co- una fase operativa da parte dei soggetti Civile n. 136 del 28 giugno 2019) di cui siddetti significativi che, come anche nel responsabili delle pianificazioni e del- si riportano alcuni estratti. caso in esame, non riesce a rappresentare le procedure ai diversi livelli territoriali, La previsione, gestita dal Centro Fun- la tipologia e gravità di eventi estremi che anche sulla base della situazione contin- zionale, è articolata secondo la catena ope- si susseguono con progressiva diffusione gente, secondo una corrispondenza codi- rativa previsionale, le cui fasi si possono e ripetitività. Nei bacini maggiormente ficata tra livelli di allerta e fasi operative. sintetizzare come segue: colpiti sono presenti 3 stazioni, ricadenti Per quanto riguarda le strutture regionali, • acquisizione ed elaborazione dei dati nelle porzioni medio-basse dei bacini (i la fase operativa è in capo al responsabile meteo-idrologici, attraverso i vari si- danni maggiori si sono verificati a monte della Struttura Regionale di Protezione stemi di osservazione e rilevazione in di questi): 106-Acqualagna per la valle civile, che emette un messaggio di aller- dotazione al Centro Funzionale (Rete del Metauro, 18-San Michele al Fiume tamento in cui comunica al territorio il MIR); per il Cesano e 26-Bettolelle per il ba- livello di allerta e la fase operativa dichia- • previsione circa la natura e l’intensi- cino del Misa. I dati vengono acquisiti rata per le strutture regionali. tà dei fenomeni meteorologici attesi, dalla rete MIR (rete meteo idropluvio- Le attività di allertamento non si anche attraverso l’utilizzo e la post- metrica regionale), il cui compito prin- esauriscono con la fase previsionale, ma elaborazione di dati provenienti da cipale è quello di assicurare h24 e senza continuano durante l’evento che viene sistemi modellistici previsionali; alcuna soluzione di continuità il rileva- monitorato per tutta la sua durata. In • previsione degli effetti al suolo associa- mento di dati (meteorologici, idrologici particolare, al superamento della soglia ti ai fenomeni previsti e dei possibili e nivometrici) e la loro immediata resti- di allarme in corrispondenza di uno de- scenari d’evento, che vengono valutati tuzione attraverso elaborazioni grafiche gli “idrometri significativi” della Rete attraverso opportuni livelli di criticità e tabellari. Essa dovrebbe anche svolgere MIR, la SOUP (Fig. 3.1), dopo aver per le porzioni del territorio interessate. la funzione di sistema di prima allerta verificato la qualità del dato, informa del superamento delle soglie il responsabile Procedure di Allertamento (regione.marche.it) del Presidio Territoriale Idraulico com- petente per il tratto d’alveo ed i Comuni Flusso di comunicazioni di riferimento dell’idrometro. Eventi estremi come quello del 15 settembre 2022, che si ripropongono nelle Marche e all’interno del territorio nazionale, devono indurre ad una seria riflessione riguardo quelli che sono i criteri di suddivisione delle zone di allerta in re- lazione alla conformazione del territorio. Peraltro il sistema costituito dalle stazioni equipaggiate con sensoristica di tipo pluviometrico e/o idrometrico restituisce dei valori che, rappresentan- do rispettivamente le soglie pluviome- triche e idrometriche in fase di evento, dovrebbero fornire informazioni estre- mamente utili - ed in tempo reale - per Figura 5. Schema della catena operativa previsionale (Dal Sito Protezione Civile Regionale Marche) ciascuna delle stazioni della Rete MIR. Geologia dell’Ambiente • n. 1/2023
6 della perdita di vite umane si è concen- trata soprattutto nella parte medio-alta del bacino del Misa, mentre più a valle, verso Senigallia, non si sono verificati morti: oltre al maggior tempo per la per- cezione dell’allerta, va sottolineato che la comunità risulta reduce da un evento alluvionale analogo nel 2014 e, quindi, più preparata a gestire l’emergenza. Del resto, però, la “D.G.R. 160/2016, in attuazione della DPCM 27/02/2004” estenderebbe le attività di piena e pronto intervento idraulico (eseguite dai Pre- sidi Territoriali Idraulici) a tutti i corsi d’acqua di qualsiasi categoria che pre- sentano criticità tali da originare aree a rischio elevato o molto elevato, quindi, anche a quei corsi d’acqua secondari non interessati dalla normativa PAI. Per l’alluvione del 15 settembre 2022 Figura 6. Rappresentazione dell’evoluzione della meteora ottenuta da dato radar, in sovrapposizione alle zone emerge inoltre una certa corrispondenza di allerta (1,2,3…) ed alle località dove si sono verificati i danni maggiori durante l’alluvione del 15/09/2022 tra le aree maggiormente colpite dall’al- luvione e quelle che sono state, nel tem- Al superamento di uno dei valori soglia 2.2. Limiti degli strumenti po, condizionate da intense attività di di uno dei parametri monitorati, fosse di previsione, prevenzione e antropizzazione e di artificializzazione esso valore di attenzione o di allarme, la pianificazione del rischio dei corsi d’acqua. stazione avrebbe dovuto instaurare im- A partire dalla legge 183/89 per la La presenza di interferenze tra la mediatamente una comunicazione con il Difesa del Suolo, sono stati sviluppati viabilità, le infrastrutture e la rete idro- Centro di Controllo, inviando un segna- con il D.Lgs. 152/1999 i Piani di Ba- grafica costituisce un elemento di peri- le di allarme alle postazioni collegate in cino, espressi attraverso gli strumenti colosità e quindi potenzialmente critico quel momento al sistema e quindi alla di pianificazione del Piano di Assetto che deve essere considerato con grande rete periferica di “gestione dell’emer- Idrogeologico (PAI) e dei Piani di Tu- attenzione nella pianificazione della genza dell’ultimo miglio” (COC, Presidi tela delle Acque (PTA); successivamen- gestione del territorio e dell’emergenza, Idraulici). Il centro ed i soggetti coinvolti te, come necessaria evoluzione dei PAI, in relazione al rischio idrogeologico a nella Rete di Allerta, Previsione e Pre- viene emanata la Direttiva Alluvioni cui questo espone la popolazione. Dal venzione della Protezione Civile, al rice- 2007/60/CE, recepita a livello nazio- raffronto tra il PAI, il PGRA e la carto- vimento dell’allarme per il superamento nale con il D.Lgs. 49/2010, che com- grafia storica delle aree colpite dall’allu- dei valori soglia, avrebbero potuto (o prende tutte le azioni rivolte alla miti- vione (caso Cantiano - PU) emergono, dovuto) intensificare automaticamente gazione dei potenziali impatti associati più che evidenti, le modifiche attuate le chiamate verso le stazioni interessate. al rischio alluvioni, per salvaguardare in sull’andamento dell’idrografia in rela- La catena di comando, all’atto pra- primo luogo la salute umana, ma anche zione allo sviluppo dei borghi. Nell’area tico, non sempre riesce a rispettare gli l’ambiente, il patrimonio culturale e le del M. Catria, ad esempio, si conta una obiettivi che si propone. Del resto, le attività economiche. Tra le diverse mi- compromissione della viabilità dell’80%. regioni come nel caso delle Marche, sure previste, oltre a valutazioni prelimi- facendo riferimento alle “Procedure di nari del rischio di alluvioni e a mappe di 2.3. La gestione allertamento del Sistema regionale Mar- pericolosità e di rischio, vi è l’attuazio- dell’emergenza attraverso che di Protezione civile per il Rischio ne dei Piani di Gestione del Rischio di gli strumenti di modellazione idrogeologico ed il governo delle pie- Alluvioni (PGRA), che sono volti alla idrologico-idraulica ne” di cui alla D.G.R. n° 160/PRES del prevenzione, preparazione, protezione La crescita della popolazione e la 19/12/2016 in attuazione della Direttiva e risposta-ripristino. Gli strumenti di continua espansione attraverso inse- PCM 27/02/2004, con il concorso, se del pianificazione, previsione e prevenzio- diamenti su aree pericolose stanno au- caso, del Dipartimento della protezione ne (PGRA e PAI), perimetrano le aree mentando l’impatto dei disastri naturali civile, devono assolvere ad un adeguato inondabili da piene fluviali assegnando- sia nel mondo sviluppato che in quello governo delle piene; oltre alle attività di vi una classe di rischio rispetto a tempi in via di sviluppo, entrambi soggetti da previsione, monitoraggio e sorveglianza di ritorno Tr=200 anni. In particolare, eventi estremi i quali avvengono con una fin qui descritte, devono concorrere an- il PAI perimetra solo le aste principali frequenza sempre maggiore rispetto alla che i Presidi Territoriali Idraulici, indi- dei corsi d’acqua; purtroppo, però, i deces- nostra abilità di riprenderci da disastri na- viduati nelle amministrazioni comunali si e i danni maggiori si sono avuti anche turali precedenti (Guzzetti et al.., 1997; (secondo quanto riportato nella DGR sulle aste secondarie e nel reticolo minore. 2003; Ronsfeld, 1994; Alexander, 1995). n. 800 del 04/06/12), i quali hanno una Ad esempio, il tratto del fiume Nevola Dall’esame dei Bollettini Meteo valenza strategica sull’“ultimo miglio”, (affluente del Misa in località Barbara e emerge la sottovalutazione del fenomeno, attraverso la previsione e la prevenzione Ostra Vetere) in cui si sono verificati al- essendo state previste situazioni di aller- del rischio, in termini di riduzione delle cuni decessi, non risulta né perimetrato ta gialla per temporali, quando nei fatti perdite per danni e vite umane. né classificato dal PAI. La distribuzione si è verificato un evento estremo – cata- Geologia dell’Ambiente • n. 1/2023
7 strofico –, con tempi di ritorno del tutto eccezionali (sia per le piovosità che, con- seguentemente, per i livelli idrometrici) che superano i Tr di 500-1000 anni. Dal Rapporto di Evento è ben visibile l’evol- versi della meteora (in termini di precipi- tazione cumulata) al di sopra della Regio- ne Marche nella giornata del 15-09-2022. Le statistiche e i modelli attual- mente utilizzati non rispecchiano l’e- voluzione dei fenomeni meteorologici estremi in considerazione degli attuali cambiamenti climatici. In una regione orograficamente ed idrologicamen- te particolare come le Marche, tenuto conto dell’estremizzazione dei fenome- A ni atmosferici, sarebbe auspicabile l’uti- lizzo del “nowcasting” per una previsione a brevissimo termine. L’osservazione in tempo reale di un determinato fenome- no, mediante dati radar, permette infatti di seguirne l’evoluzione e quindi di in- dividuare le aree di maggiore criticità sul territorio; ciò, associato ad analisi di previsione idrologiche già mediante la rete MIR in corso d’evento, potrebbe certamente limitare o evitare i danni e la perdita di vite umane. La modellazione idraulica è un me- todo importante per comprendere le di- namiche afflussi/deflussi dei fiumi e per prevenire i rischi legati a eventi meteo- rologici intensi, in quanto capace di for- nire una buona risposta a situazioni reali (Knight & Shamseldin, 2005; Fronzi & Tazioli, 2019). La determinazione delle B portate di piena, in particolare, costitui- sce un tema di rilevanza estrema, ma che Figura 7 A/B. In alto : sovrapposizione della cartografia storica dell’area di Cantiano (Catasto Pontificio 1825) su foto satellitare; è evidenziato il taglio di meandro che rappresenta l’attuale andamento del corso d’acqua . In basso: necessita, data la complessità e l’incer- reticolo idrografico e relativo livello di rischio PAI del fiume Burano (Cantiano) che tra il 1938-40 è stato sottoposto tezza dei modelli, di “essere maneggiata a forte artificializzazione mediante sbarramento e deviazione dello stesso in galleria artificiale; l’immagine mostra con cura”, attraverso una attenta cono- la deviazione del fiume (taglio meandro), dove si è poi verificata l’esondazione con ingenti danni B A C Figura 8A/B/C. Rappresentazione del reticolo idrografico in relazione al livello di rischio PGRA 2021 a Pergola con focus del livello idrometrico raggiunto dal colmo di piena (fiume Cesano) in corrispondenza della Chiesa di S. Maria delle Tinte gravemente danneggiata con altre immagini nell’intorno del ponte (interferenza reticolo/infrastruttura) Geologia dell’Ambiente • n. 1/2023
8 Eventi come quello purtroppo veri- ficatosi non devono solo restare a me- moria, ma rappresentare nuovi punti di partenza per attuare un approccio alla mitigazione del rischio che sia integrato, basato sulla conoscenza scientifica e sul- la pianificazione di bacino, e che tenga conto della stretta connessione presen- te tra uomo e territorio, permettendo di raggiungere una gestione ottimale anche rispetto alle mutate condizio- ni imposte dai cambiamenti climatici. Essendo stretta la connessione tra il climate change e la maggiore incidenza di fenomeni meteorologici estremi, che a loro volta aumentano la probabilità del verificarsi di fenomeni di dissesto idrogeologico, di rischio di inondazio- ne, di erosione delle zone costiere, ecc., andrebbero adottati dei piani di adatta- mento ai cambiamenti climatici, per lo Figura 9. Limiti degli strumenti di prevenzione e gestione dell’emergenza: confronto tra il livello di piena previsto dalla perimetrazione PAI basata sul Tr200 (361,5m s.l.m. stimato) e l’effettivo livello idrometrico raggiunto meno alla scala di bacino e di Contratti dall’ondata di piena durante l’evento alluvionale del 15/09/22 (Tr=1.000 anni? 364,5m stimato), nel tratto del di Fiume, soprattutto nelle aree appen- F. Burano (Cantiano) prima di entrare in galleria con un “taglio di meandro”, come già evidenziato in Fig. 7a/b niniche, note per essere maggiormente vulnerabili al rischio idrogeologico, poi- scenza dei parametri idrologici, idrauli- dificandolo (Kondolf e Matthews, 1993). ché maggiore è la probabilità di frane, ci, geomorfologici, di uso del suolo, ecc., Ciò può risultare particolarmente proble- colate di fango e detriti, crolli di roccia correttamente utilizzati da tecnici com- matico lungo i “fiumi urbani”, laddove i ed alluvioni lampo. petenti ed all’uopo specializzati. corsi d’acqua vengono deviati, tombati o Vi è la necessità d’implementare Attraverso gli idrometri gestiti dalla subiscono altre forti opere di artificializ- la pianificazione e la gestione dell’e- rete MIR, preziosi per la gestione dell’e- zazione, che determinano, tra le altre con- mergenza, anche attraverso un aggior- mergenza monitorando in tempo reale i seguenze, una riduzione della normale se- namento degli studi di modellazione dati forniti dagli stessi strumenti, è stato zione fluviale (Magdaleno e Fernández, idrologica e idraulica che tenga conto possibile tarare, al momento in via preli- 2011). Quando un corso d’acqua diviene, dell’estremizzazione dei fenomeni me- minare un modello idrologico/idraulico in toto o in parte, un canale sotterraneo, tereologici, per poter affrontare eventi per il bacino del fiume Cesano, con il la popolazione perde memoria dell’esi- eccezionali in maniera cosciente e pre- fine di verificare la possibilità di previ- stenza dello stesso; questa memoria può parata, con nuovi strumenti ed azioni sione e prevenzione dell’emergenza. riemergere in maniera inattesa e repenti- per meglio gestire tali eventi. Particolarmente significativa è la na durante un alluvione, come accaduto Tra le soluzioni che devono essere ricostruzione della precipitazione di nel caso delle Marche (Cantiano, Pergola, meglio organizzate e attuate nel breve Cantiano, M. Acuto e Fonte Avellana Pianello d’Ostra, Senigallia ecc.). e brevissimo termine vi è certamen- (in blu nel grafico riportato in Fig. 10), in rapporto al passare delle ore, se messa a confronto con le curve di possibilità pluviometrica, in particolare con la cur- va del Tr=200. Nel punto in cui la curva estratta dal modello idrogeologico su- pera il Tr=200, ovvero nel momento (ore 16.15) in cui la precipitazione superava quella prevista con tempi di ritorno di 200 anni , erano già prevedibili scenari drammatici come i danni e la piena che si sono poi verificati nelle ore seguenti. 3. SCENARI FUTURI DELLA GESTIONE DEL RISCHIO IN ADATTAMENTO AI CAMBIAMENTI CLIMATICI Gli interventi antropici attuati sui reticoli idrografici, specialmente quelli legati agli argini e all’alveo fluviale o an- cora allo sbarramento e alla costruzione di dighe, ne condizionano il flusso, mo- Figura 10. Ricostruzione da modello dell’andamento delle precipitazioni sul F. Cesano Geologia dell’Ambiente • n. 1/2023
9 te l’attivazione dei Presidi Territoriali Idraulici (PTI), previsti dalle normati- ve vigenti, in conformità con la DGR n.800 del 4/6/12 e Art.17 della DGR Marche n°160/PRES del 19/12/2016, che ne predispone il funzionamento in capo alla Protezione Civile Regionale e ai Comuni, in accordo con il DPCM 27/2/2004, il quale estende l’efficacia dei PTI a tutti i corsi d’acqua, di qual- siasi categoria. I PTI sono quindi delle “strutture gestionali dell’ultimo miglio”, particolarmente significative per quelle aree già dichiarate esondabili dal PAI e PGRA, sulle quali va posta la massima attenzione, in particolare su quei punti nevralgici di interferenza tra viabilità, infrastrutture e rete idrografica che, co- Figura 11. Localizzazione dei decessi in relazione alla zonazione del rischio individuata dal PAI e PGRA per il me verificatosi nel tragico evento del bacino idrografico del Misa 15/set/22, sono risultati luoghi di estre- ma pericolosità e di rischio per cose e persone; in prossimità di questi, infatti, si sono purtroppo verificati intensi dan- ni e inaccettabili perdite di vite umane. Per quanto concerne le procedure di allertamento, i limiti emersi suggerisco- no la necessità di predisporre una rete più fitta degli “idrometri significativi”, con particolare concentrazione nelle aree medio alte dei bacini del reticolo minore, per poter beneficiare sull’antici- po e sulla precisione del riconoscimen- to di situazioni di eccezionale gravità. Il raffittimento della rete idrometeoro- logica, inoltre, dovrebbe essere concen- trato in prossimità di siti interessati da movimenti di versante, colate, eventi alluvionali e valanghivi, appunto lungo le aste dei corsi d’acqua. A tal proposito, sarebbe necessario rivedere i valori soglia di attenzione e di allarme preimpostati all’interno delle stazioni pluviometri- che ed idrometriche, al fine di limita- re danni aggiuntivi. Nel caso specifico della regione Marche, implementando la zonazione con aree di maggior det- taglio e tarandola sulla conformazione dei bacini, (che hanno un andamento a pettine ortogonale alla linea di costa), si potrebbe seguire la dinamica e l’evolu- zione degli afflussi-deflussi in maniera più dettagliata, definendo adeguata- mente i valori delle portate di piena e consentendo in ultimo di contestualiz- zare le informazioni con la pubblica- zione di “bollettini meteo dell'ultima ora”. Infine, una maggiore conoscenza delle variabili idrologico-idrauliche (tempi di corrivazione, scala dei deflussi, portate, livelli idrometrici ecc.) consentirebbe di stimare in maniera più efficiente i “tem- Figura 12A/B. Localizzazione dei decessi in località Pianello d’Ostra e Barbara, in relazione alle classi di rischio individuate dal PAI/PGRA 2021. Da notare l’assenza di perimetrazione PAI nel caso di Barbara/Ostra – F. pi di ritardo” lungo l’asse vallivo prin- Nevola; la perdita di vite umane è sempre in corrispondenza dei punti di intersezione tra il corso d’acqua e le cipale, con vantaggi significativi sulla infrastrutture, luoghi dove attivare o rendere effettivamente funzionali i PTI. puntuale previsione, prevenzione e ge- Geologia dell’Ambiente • n. 1/2023
10 stione dell’emergenza (nowcasting). Alla sulle aste principali; sarebbe auspicabi- tale ambito, deve crescere la consapevo- luce delle incertezze e delle complessità le considerare nella programmazione e lezza da parte di tecnici ed amministra- legate ai modelli afflussi-deflussi per la nello stanziamento dei fondi, anche le tori che, attraverso piani d’intervento valutazione delle portate di piena, questi porzioni medio-alte del bacino e i tratti idraulici e urbanistici in adattamento ai non devono essere considerati in senso di reticolo minore, in quanto interessati cambiamenti climatici, si possano me- prescrittivo, ma i loro risultati devono da criticità diffuse e con perdite di vite glio gestire i deflussi (drenaggio urbano essere sempre interpretati correttamen- umane durante l’alluvione. sostenibile, invarianza idrologica-idrau- te iuxta casus sulla base dell’esperienza Val la pena poi notare che anche in lica, zero consumo di suolo, ecc.); tale e di considerazioni basate sulle effettive Regione Marche solo i Contratti di Fiu- consapevolezza deve discernere l’urba- condizioni e la risposta idrologica del me (CdF), tra gli strumenti di Pianifi- nizzazione dall’incremento di portate e bacino, valutate anche le modifiche al cazione e Programmazione dell’ultimo volumi, ed essere in accordo con la na- territorio, alla rete idrografica, e non ul- decennio, si sono attivati in questa dire- tura e non forzando ed agendo contro timo per importanza, del clima. zione con una visione olistica e virtuosa, la stessa. Perciò la riduzione dei deflussi Vi sono poi ulteriori aggiornamenti in cui spesso al centro dei Programmi di va operata «a monte», allontanandosi che richiederebbero tempistiche mag- Azione approvati, come nel caso del CdF dall’idea che il controllo possa essere giori, a scala di medio e lungo termine, Misa, è stata posta proprio la prevenzio- fatto gestendo i deflussi meteorici uni- ma che non possono essere escluse dagli ne, previsione e gestione dei rischi geo- camente «a valle» della loro formazione, interventi necessari alla mitigazione del idrogeologici; purtroppo le importanti e mediante potenziamenti dei reticoli di rischio; anzitutto l’implementazione dei benefiche azioni di concertazione pub- drenaggio e/o con laminazioni. Ancora, Presidi Territoriali Idraulici (dove man- blico privata messe in campo dal CdF occorre rivedere e migliorare la “catena canti o non funzionanti), sottolineando Misa sono state vanificate! I lavori per la di trasmissione” che porta alla divulga- ancora l’importanza della loro presen- realizzazione delle Casse di Espansione zione dei bollettini meteo di allerta; l’i- za in corrispondenza degli elementi di di Bettolelle, avviati con inaccettabile potesi di snellimento e semplificazione interferenza tra reticolo idrografico e ritardo a gennaio 2022 (progettazione dei passaggi, dall’acquisizione del dato artificializzazione/ antropizzazione. Per iniziata con fondi FIO1985!), erano in fino alla reale ricezione da parte delle poter fornire maggiore chiarezza e con- corso al momento in cui l’alluvione si è figure competenti, potrebbe fornire un gruenza di informazioni e con la finalità verificata, vanificando l’efficacia di que- supporto maggiore e più immediato di rendere più fruibili le stesse, ma so- sta importante opera. nella comprensione di quella che è la prattutto per agevolare la gestione e la Anche in relazione a questi fatti si reale entità del fenomeno in corso d’e- pianificazione degli interventi sul terri- pone l’urgenza di una profonda revi- vento, associata ad una migliorata analisi torio legati alla mitigazione del rischio sione dei processi, metodi e norme per nowcasting, permetterebbe il riconosci- idrogeologico, è certamente urgente la la progettazione e pianificazione, come mento del livello di pericolosità e l’indi- riperimetrazione delle aree PAI, esten- ad esempio la scelta dei tempi di ritor- rizzamento verso una pronta e corretta dendo la classificazione anche al reticolo no per il dimensionamento delle opere gestione dell’emergenza, coinvolgendo minore, ancora privo di una distinzione (sistemi fognari, ponti, attraversamenti, figure davvero esperte in materia. Di- dei livelli di rischio (esempio: affluente argini, ecc.) che dovranno, oltre ad una fatti, la formazione ed il coinvolgimen- del Misa, il Nevola, in corrispondenza più dettagliata caratterizzazione del ba- to, almeno alla scala di bacino, di tecnici del quale sono stati registrati i deces- cino idrografico sotteso, essere adattati specializzati in nowcasting permettereb- si). Troppo spesso gli interventi non alle portate di eventi eccezionali, che be una immediata applicazione del pia- strutturali e strutturali di mitigazione purtroppo si ripetono ormai a cadenza no di protezione civile e della corretta vengono concentrati prevalentemente stagionale/mensile anche in Italia. In gestione dell’emergenza, in relazione alle diverse allerte emesse dai Centri Funzionali regionali. Rispetto all’emis- sione dei Bollettini di Allerta Meteo ed Idrogeologica, sarebbe opportuno im- plementare le modellazioni ed i report sulle aree inondabili in corso d’evento, per anticipare l’emissione d’allerta, in quanto anche solo poche ore possono essere un tempo utile per ridurre l’effet- tivo rischio per la popolazione. Ma soprattutto, in attesa di interventi ed azioni che richiedono tempi medio/ lunghi, occorre urgentemente mette- re in campo una massiccia e capillare attività di formazione/informazione/ comunicazione/sensibilizzazione, per accrescere nella popolazione una mag- giore percezione e consapevolezza delle effettive condizioni di pericolosità e di rischio in cui viviamo. L’Italia è un Paese meraviglioso ma fragilissimo, interessa- to da una moltitudine di rischi (sismico, Figura 13. I segni dell’alluvione che si porta via cose, affetti e persone vulcanico, geo-idrogeologico per farne Geologia dell’Ambiente • n. 1/2023
11 resilienza, in concreta attuazione del- le misure peraltro previste nei PGRA, sempre più sintonizzate sugli obiettivi dell’Agenda 2030 di Sviluppo Sosteni- bile (SDGs - Sustainable Development Goals): la rotta è da tempo segnata (Di- rettiva 2000/60/CE e poi 2007/60/CE), ma la strada è ancora tanto, troppo lunga ed il tempo non ci consente più d’indu- giare e tanto meno di sbagliare. BIBLIOGRAFIA Alexander, E.D. et al.. (1995), A survey of the field of natural hazards and disaster studies. Geographical Information System in Assessing Natural Hazards. Kluwer Acade- Figura 14. Obiettivi climatici ed ambientali della tassonomia verde mic Publisher, Dordrecht, The Nederlan- ds, pp. 1-19. ed alluvioni, ecc.) in cui i cambiamenti viino una rapida e profonda revisione Fronzi D., Tazioli A. (2019), Ground- climatici hanno accresciuto enorme- dei metodi e delle scelte nella program water and flood events in different hydro- mente la probabilità di accadimento mazione, progettazione e realizzazione geological periods: a case study in the aspio di eventi di criticità estremi: partendo degli interventi: il mondo è cambiato river (Marche Region). Italian Journal of dalle scuole e dalle associazioni di citta- e sta cambiando ad una velocità sor- Engineering Geology and Environment, 1 (DOI: 10.4408/IJEGE.2019-01.O-01) dinanza attiva, occorre rapidamente ri- prendente alla quale è difficile e molto Guglielmo G., Verdicchio D. (2022), partire dai più elementari principi della complesso adeguarsi. Eventi estremi e Analisi statistica dell’evento pluviometrico “autoprotezione” da pericoli che occor- cambiamento climatico come nel caso del 15 settembre 2022 nella regione Marche, re conoscere bene per potersi difendere, delle Marche, stanno evidenziando l’i- 5 ottobre 2022. rinnovando antichi stili di vita basati nadeguatezza degli strumenti di pro- Guzzetti et al.. (1999), Landslide hazard sulla cura e sul valore sociale del pren- grammazione, progettazione e gestione evaluation: a review of current techniques and dersi cura dell’ambiente e del territorio territoriale; i PAI, con tutti i loro limiti, their application in a multi-scale study, Cen- tral Italy. Geomorphology 31, 181-216. in cui viviamo, del bene comune che va sono obsoleti e si dovrà urgentemente Knight D. & Shamseldin A. (Eds.) preservato e tutelato a partire dall’impe- procedere in una rapida e più efficace (2005), River basin modelling for flood risk gno personale, prima di pretenderlo dal attuazione dei PGRA che da tempo mitigation. CRC Press. pubblico e dalle istituzioni. hanno segnato la rotta di dove e co- Kondolf G.M., Matthews W.V.G. (1993), In ultimo, risulta indispensabile l’at- me indirizzare gli sforzi. Tenendo ben Management of coarse sediment on regulated tribuzione del “valore etico e morale” presente che i soggetti che in qualche rivers. University of California Water Res- legato alla conoscenza; una conoscenza modo possono concorrere alla revisione sources Center, Report No.80, pp.128. Magdaleno F., Fernández J.A. (2011), fondata sui principi scientifici che effet- dei nostri criteri e sistemi di mitigazio- Hydromorphological alteration of a large tivamente permettono di comprendere ne e adattamento, lo dovranno fare in Mediterranean river: relative role of high la potenza, la nascita e l’evolversi dei fe- attuazione del Regolamento Comuni- and low flows on the evolution of riparian nomeni naturali, nella fattispecie quelli tario sulla Tassonomia delle attività eco- forests and channel morphology. River Re- legati al rischio idrogeologico-idraulico. compatibili (UE 2020/852), che indivi- search and Applications, 27(3): 374-387. La creazione di una “rete di informazio- dua sei obiettivi ambientali e climatici. Mazzoglio P., Butera I., Pierluigi P. ne trasparente e comprensibile” a tutti, Per essere eco-compatibile, un’attività (2020), I2-RED: A Massive Update and Quality Control of the Italian Annual consentirebbe la divulgazione di quelle deve contribuire positivamente ad al- Extreme Rainfall Dataset, Water 2020, che sono le azioni da attuare pronta- meno uno dei sei obiettivi ambientali- 12(12), 3308. mente (le buone pratiche) e quelle che climatici, non produrre impatti negativi Rosenfeld, C.L. (1994), The geomorpholog- invece sono da evitare o da dimenticare su nessun altro obiettivo (Do No Signi- ical dimension of natural disaster. Geomor- (come il pensiero di voler salvare la pro- ficant Harm - DNSH), ed essere svolta phology 10, 27-36. pria automobile, la propria casa, ecc.), nel rispetto di garanzie sociali minime per evitare le conseguenze più gravi di (per esempio, quelle previste dalle linee SITOGRAFIA questi fenomeni. guida dell’OCSE e dai documenti delle h t t p : / / w w w. i d r o l o g i a . p o l i t o . i t / Bisognerebbe seguire una visione Nazioni Unite). web2/2022/09/levento-pluviometrico- slegata dall’allarmismo e che, in tem- del-15-settembre-2022-nelle-marche-e- Appare chiaro in questo periodo sto- eccezionale/ po di pace, deve rappresentare una rico, e con tali eventi estremi, di come la https://www.meteoregionelazio.it/wp-con- interconnessione efficiente (che parta natura si riappropri degli spazi che anti- tent/uploads/2022/10/Analisi-statistica- dall’amministrazione o anche dal cit- camente le appartenevano (il fiume non Marche.pdf tadino, sviluppando il concetto di “au- vende!); dovremmo cercare un modo per h t t p s : / / w w w. m d p i . c o m / 2 0 7 3 - toprotezione”) che sia finalizzata alla conciliare gli interventi attuati sul ter- 4441/12/12/3308 gestione ed alla mitigazione delle con- ritorio (soprattutto su ecosistemi dan- https://www.regione.marche.it/Portals/0/ seguenze indotte da tali fenomeni, che neggiati), finalizzandoli non solo alla Protezione_Civile/Manuali%20e%20 Studi/Studi_clima_precipitazioni_rela- in futuro saranno purtroppo tanto fre- protezione ed alla prevenzione dei rischi zione.pdf ?ver=2016-04-19-105631-193 quenti quanto disastrosi. sull’uomo e sul territorio, ma attuando http://scaloni.it/popinga/wp-content/ È urgente a questo punto che “Scien tali interventi in maniera integrata, uploads/2014/06/Rapporto_Even- za e Tecnica”, oltre all’Accademia», av puntando più che sulla resistenza, sulla to_20140502.pdf Geologia dell’Ambiente • n. 1/2023
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