Geologia dell'Ambiente - 1/2023 Periodico trimestrale della SIGEA Società Italiana di Geologia Ambientale - APS

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Geologia dell'Ambiente - 1/2023 Periodico trimestrale della SIGEA Società Italiana di Geologia Ambientale - APS
Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma 1 - DCB Roma

                                                                                                                                                  1/2023
                                                                                                                                 ISSN 1591-5352
                                                                                                                                                           Periodico trimestrale della SIGEA
                                                                                                                                                           Società Italiana di Geologia Ambientale - APS
                                                                                                                                                                                                           Geologia dell’Ambiente
Geologia dell'Ambiente - 1/2023 Periodico trimestrale della SIGEA Società Italiana di Geologia Ambientale - APS
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                                                                        COMUNE DI SAVONA

                                GEOVIEWS 2023
                      International Geotechnical Workshop
                                       Savona, 16-17-18 Maggio/May 2023

        INDAGINI GEOGNOSTICHE: UNA COMPARAZIONE
 TRA DIFFERENTI APPROCCI INTERNAZIONALI PER LA CREAZIONE
       DI MODELLI GEOLOGICI E GEOTECNICI AFFIDABILI
        GROUND INVESTIGATION: A COMPARISON AMONG
  DIFFERENT INTERNATIONAL APPROACHES TO CREATE RELIABLE
           GEOLOGICAL AND GEOTECHNICAL MODELS
                 Saranno richiesti crediti formativi per i geologi per le singole giornate
                                  È prevista la traduzione simultanea
         I° CIRCOLARE E PROGRAMMA PROVVISORIO - 1st ANNOUNCEMENT
Martedì 16 Maggio sessione mattutina                               Mercoledì 17 Maggio sessione pomeridiana
Presentazione del Workshop e relazioni di apertura                 Approcci nell’affidamento di indagini geotecniche nel mondo
Modelli geologici vs. modelli geotecnici: la necessità di          Wednesday 17 afternoon session
una comune prospettiva nella programmazione delle                  Procurement approaches to geotechnical investigations in
indagini geotecniche                                               the world
Tuesday May16 morning session
Geological vs. Geotechnical Models: the need for a                 Giovedì 18 Maggio sessione mattutina
common geological and geotechnical perspective when                Quando qualcosa va storto e qualcosa funziona:
scoping geotechnical investigations                                i vincoli tecnici e finanziari che determinano l’efficacia
                                                                   delle attività di indagine
Martedì 16 Maggio sessione pomeridiana                             Thursday 18 morning session
Standards internazionali nella pianificazione ed                   When something goes wrong and something goes right:
esecuzione di indagini geotecniche: uno sguardo sul                the financial and technical constraints that determine the
mondo                                                              effectiveness of the GI activities
Tuesday 16 afternoon session
International standards in scoping and carrying out                Giovedì 18 Maggio sessione pomeridiana
geotechnical investigations : a look at the world                  Tavola Rotonda
                                                                   Thursday 18 afternoon session
Mercoledì 17 Maggio sessione mattutina                             Final discussion
Problematiche relative alla pianificazione e alla
                                                                    Comitato organizzatore/ Organizing committee:
attivazione di indagini in ambienti differenti: grandi              Antonello Fiore - Oronzo A. Longo - Diego Minuto
aree urbane, aree remote e tutto ciò che sta in mezzo               Fabio Oliva - Guido Paliaga - Livia Soliani
Wednesday 17 morning session
Scoping and implementation issues related to                        per informazioni/for information
investigations in different environments: large urban               https://www.formazione.abeo.it/
areas, remote areas and everything in between                       email eventi@sigeaweb.it

Aderenti e sostenitori dell’iniziativa / sponsorships:
Geologia dell'Ambiente - 1/2023 Periodico trimestrale della SIGEA Società Italiana di Geologia Ambientale - APS
Sommario
Società Italiana di Geologia Ambientale - APS
  Associazione di protezione ambientale a carattere
 nazionale riconosciuta dal Ministero dell’ambiente,
      della tutela del territorio e del mare con
 D.M. 24/5/2007 e con successivo D.M. 11/10/2017

                   PRESIDENTE
                   Antonello Fiore

  CONSIGLIO DIRETTIVO NAZIONALE                            Editoriale
 Lorenzo Cadrobbi, Daria Duranti, Antonello Fiore
   (Presidente), Adele Garzarella, Giuseppe Gisotti        Antonello Fiore                                                                              2
  (Presidente Onorario), Marianna Morabito, Stefania
 Nisio, Fabio Oliva, Michele Orifici (Vice Presidente),
Vincent Ottaviani (Vice Presidente), Paola Pino d’Astore   La gestione dell’emergenza nell’ultimo miglio: il caso
    (Tesoriere), Luciano Masciocco, Sabina Porfido,        dell’alluvione nelle Marche del 15 settembre 2022
      Livia Soliani, Salvatore Valletta (Segretario)
                                                           Enrico Gennari, Federico Biagiotti,
          Geologia dell’Ambiente                           Donato Mengarelli, Giulia Striglio, Carla Cristallo 3
    Periodico trimestrale della SIGEA - APS

                     N. 1/2023                             Analisi preliminare dei dati climatici e del dissesto
       Anno XXXI • gennaio-marzo 2023                      geo-idrologico che ha interessato l’Isola Ischia
 Iscritto al Registro Nazionale della Stampa n. 06352
                                                           il 26 novembre 2022
     Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 229           Massimiliano Fazzini, Antonello Fiore,
                   del 31 maggio 1994                      Gaetano Sammartino                                                                       12
        DIRETTORE RESPONSABILE
             Giuseppe Gisotti                              Le colate di fango del 10 novembre 2009 di Casamicciola
     CONDIRETTORE RESPONSABILE                             Terme (Ischia). Il Monte Epomeo ha retto. Hanno ceduto
           Eugenio Di Loreto                               i versanti dei valloni pedemontani
          COMITATO SCIENTIFICO
                                                           Franco Ortolani (†)                                                                      26
  Mario Bentivenga, Aldino Bondesan, Francesco
 Cancellieri, Rachele Castro, Massimiliano Fazzini,
  Giuseppe Gisotti, Giancarlo Guado, Salvatore
  Lucente, Fabio Luino, Endro Martini, Luciano
Masciocco, Davide Mastroianni, Antonio Paglionico,
Mario Parise, Giacomo Prosser, Giuseppe Spilotro,
         Vito Uricchio, Gianluca Valensise

         COMITATO DI REDAZIONE
         Fatima Alagna, Federico Boccalaro,
      Valeria De Gennaro, Eugenio Di Loreto,
    Sara Frumento, Fabio Garbin, Michele Orifici,
        Vincent Ottaviani, Maurizio Scardella

                    REDAZIONE
SIGEA - APS c/o Fidaf - Via Livenza, 6 00198 Roma
                tel. 06 5943344
                  info@sigeaweb.it

  PROCEDURA PER L’ACCETTAZIONE
        DEGLI ARTICOLI
    I lavori sottomessi alla rivista dell’Associazione,
     dopo che sia stata verificata la loro pertinenza
      con i temi di interesse della Rivista, saranno
      sottoposti a un giudizio di uno o più referees

               UFFICIO GRAFICO
         Pino Zarbo (Fralerighe Book Farm)
                 www.fralerighe.it

                    PUBBLICITÀ
                     SIGEA - APS

                       STAMPA
      Industria grafica Sagraf Srl, Capurso (BA)

  La quota di iscrizione alla SIGEA-APS per il 2023        In copertina: La casa sul burrone, una delle foto simbolo della tragedia annunciata che ha
       è di € 30 e da diritto a ricevere la rivista        travolto Casamicciola Terme (Isola di Ischia) il 26 novembre 2022. Due piani affacciati
              “Geologia dell’Ambiente”.                    sul mare, ancora con i panni stesi, la prova provata che chi ci abitava non si aspettava
    Per ulteriori informazioni consulta il sito web        questo torrente di fango sotto i piedi. Ph: Ciro Fusco / FU. Ringraziamenti: ANSA.
             all’indirizzo www.sigeaweb.it                 Copyright: ANSA
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    Editoriale
                                                                                                       Antonello Fiore
                                                                                                       Presidente SIGEA - APS
                                                                                                       E-mail: presidente@sigeaweb.it

    U
                   n anno intenso e significati-       un’ottica di gestione e fruizione sosteni-           Il premio SIGEA-APS “Salvaguar-
                   vo è stato il 2022, che ci ha       bile da parte dei cittadini.                    dia dell’ambiente naturale e antropizza-
                   visti impegnati in moltepli-             L’8 aprile nella “Nuova Aula dei           to, gestione responsabile del territorio e
                   ci attività di disseminazione       Gruppi Parlamentari” abbiamo presen-            delle sue risorse e prevenzione e mitiga-
    per promuovere la cultura geologica. Un            tato il volume “Considerazioni geologiche,      zione dei pericoli naturali” 2022 è stato
    anno caratterizzato da una grave sicci-            economiche e sociali nella gestione e pre-      assegnato a Francesca Bozzano, Profes-
    tà che ha colpito le regioni del centro            venzione del rischio sismico. L’esperienza      soressa ordinaria del Dipartimento di
    nord e da dissesti con vittime che hanno           AVUS 6 APRILE 2009”. Una parte di               Scienze della Terra della Sapienza Uni-
    scosso l’opinione pubblica: il crollo del          questo evento è stata riservata alla com-       versità di Roma, per il costante impegno
    fronte del ghiacciaio della Marmolada,             memorazione delle giovani vittime del           nelle attività formative, di ricerca scien-
    l’alluvione nelle Marche, la colata di fan-        terremoto di L’Aquila, gli studenti che         tifica e nella divulgazione scientifica e a
    go a Ischia.                                       per gli effetti di quel terremoto perse-        Erasmo D’Angelis, giornalista e mana-
         Questo scenario ha fatto sì che sul-          ro la vita, con la testimonianza emo-           ger pubblico, per il costante impegno nel
    la rivista “Geologia dell’Ambiente” sia            zionante di Sergio Bianchi, Presidente          favorire il confronto interculturale tra
    iniziata una linea editoriale specifica di         dell’AVUS 6 aprile 2009.                        sapere umanistico e sapere scientifico.
    approfondimento, per gli anni 2022 e                    Dal 18 al 22 maggio si è svolto il              Ritornando al convegno dei 30 anni di
    2023, che ponesse l’attenzione sull’ac-            nostro “Geological Day” dedicato alle           attività, durante i lavori sono stati esposti
    qua, nella sua duplice veste di risorsa e          coste, un’iniziativa che ha visto il coin-      numerosi temi che rappresentano le sfide
    fonte di pericolosità.                             volgimento attivo di soci e non soci.           che le Scienze, fra cui la Geologia, do-
         Anno conclusosi, il 2022, con le due          Durante questi giorni sono state orga-          vranno affrontare nei prossimi anni, co-
    giornate di convegno dedicate ai 30 anni           nizzate escursioni di approfondimento           me i cambiamenti climatici e la crescente
    di attività della nostra associazione. In          geologico ambientale, con sopralluoghi          scarsità e il degrado delle risorse naturali.
    questi 30 anni la SIGEA-APS è cre-                 e rilievi delle spiagge.                             Gli scienziati e i tecnici conoscono
    sciuta sostenuta intellettualmente dalla                Il tema delle coste è stato al centro di   già queste verità, bisogna fare in modo
    conoscenza dei temi affrontati con ri-             un ciclo di webinar organizzati da Fran-        che le conoscenze siano trasferite ai de-
    gore scientifico, dalla libera critica nelle       cesco Stragapede durante i quali sono           cisori, all’opinione pubblica; tale consa-
    discussioni senza censura alcuna, dal              state analizzate le diverse realtà regiona-     pevolezza in Italia è ancora particolar-
    confronto tra più esperiti di estrazioni           li. Sempre online è stato organizzato da        mente debole.
    e con saperi diversi. La voglia di condi-          Francesco Brunelli un forum sulle fonti              È difficile accettare come, in un pe-
    visione è crescita collettiva nell’ambito          di energie rinnovabili.                         riodo storico e climatico in cui assistia-
    del sodalizio insieme alla comunicazio-                 Sono state diverse le presentazio-         mo in tutto il Paese a sistematici eventi
    ne utile: far sapere quello che si sta fa-         ni del volume“Le bonifiche ambientali           di dissesto geo-idrologico oltre che di
    cendo e come lo si sta facendo, ci hanno           nell’ambito della transizione ecologica” a      ripetuti eventi sismici, si registri da di-
    accompagnato nella nostra crescita.                cura di Daniele Baldi e Vito F. Uricchio,       versi anni una crescente riduzione delle
         Tra i tanti momenti voglio ricordare il       una per tutte quella del 28 marzo presso        immatricolazioni nel corso di laurea in
    concorso fotografico rivolto agli studenti         il palazzo Giustiniani del Senato.              Scienze Geologiche, con un conseguen-
    “Scopri e fotografa i geositi delle regio-              Con Fabio Luino abbiamo organiz-           te calo del numero di laureati e di profes-
    ni italiane” organizzato di concerto con           zato il 25 maggio a Torino il workshop          sionisti. È necessaria una serena e attenta
    l’ISPRA, la cui presentazione si è svolta          “L’evento alluvionale del 2-3 ottobre           riflessione sulle principali cause di questa
    presso la Sala Nassirya del Senato e la            2020 in Piemonte”. L’attività editoriale        mancanza di attenzione allo studio del
    premiazione, il 6 ottobre a Roma, in oc-           dedicata al Piemonte è continuata con           territorio e alle sue trasformazioni.
    casione della 1a Giornata Internazionale           “Geologia Ambientale in Piemonte e Valle             Sicuramente si rende necessaria
    della Geodiversità. Tema quello del pa-            d’Aosta” a cura di Annalisa Bove, Lucia-        un’azione più incisiva di orientamento
    trimonio geologico affrontato anche dal-           no Masciocco e Paolo Sassone.                   nelle scuole di ogni ordine e grado con
    la Sezione Lombardia con l’evento “La                   Tra le attività editoriali ci tengo a      la promozione, nell’ambito dell’edu-
    geodiversità del territorio lombardo e la sua      evidenziare la pubblicazione del volume         cazione ambientale, di una maggiore
    tutela: i siti di interesse geologico della pro-   “Geologia nel bicchiere. i paesaggi del vino”   diffusione della cultura geologica per la
    vincia di Pavia” e dalla Sezione Calabria          a cura di Eugenio Di Loreto, Francesco          tutela e il risanamento dei territori. Per
    con “Escursione geologica, naturalistica e         Stragapede e Federico Toffoletto, come          questo la SIGEA-APS sosterrà con le
    paesaggistica nel Parco Nazionale del Pol-         supplemento al n. 1/2022 di “Geolo-             sue Aree Tematiche le iniziative, rivolte
    lino (Pollino UNESCO Global Geopark)” e            gia dell’Ambiente”. Questo volume è             anche ai docenti, finalizzate a favorire
    dal Gruppo di lavoro voluto e coordinato           il frutto di vari convegni svoltisi tra il      la conoscenza dei rischi geologici e le
    dalla Sezione Marche con Ordine geolo-             2017 e 2019.                                    corrette azioni per la tutela del territorio.
    gi Marche, UNIURB e UNICAM che                          Il 15 dicembre si è concluso il se-             Vanno costruite azioni sinergiche di
    ha organizzato il workshop “I Geositi delle        condo ciclo di convegni dedicati alla           tutta la comunità geologica, e non solo,
    Marche - Un patrimonio di geodiversità di          “Geologia e Storia”. Un grande progetto         per porre al centro l’attenzione verso la di-
    eccezionale valore". Eventi questi volti a         divulgativo, ideato con Stefania Nisio,         fesa del territorio e la valorizzazione delle
    far conoscere il patrimonio geologico in           nell’ambito del quale sono stati organiz-       aree d’interesse geologico. La SIGEA-
    chiave non solo scientifica ma anche in            zati 12 eventi.                                 APS è pronta a dare il proprio contributo.

    Geologia dell’Ambiente • n. 1/2023
Geologia dell'Ambiente - 1/2023 Periodico trimestrale della SIGEA Società Italiana di Geologia Ambientale - APS
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                                                                                              Enrico Gennari
La gestione dell’emergenza                                                                    SIGEA - Consulenza & Progetto
                                                                                              E-mail: e.gennari@consulenzaeprogetto.it

nell’ultimo miglio: il caso                                                                   Federico Biagiotti
                                                                                              Consulenza & Progetto
dell’alluvione nelle Marche                                                                   E-mail: f.biagiotti@consulenzaeprogetto.it

del 15 settembre 2022                                                                         Donato Mengarelli
                                                                                              Consulenza & Progetto
                                                                                              E-mail: d.mengarelli@consulenzaeprogetto.it
The management of the emergency in                                                            Giulia Striglio
the last mile: the case of the flood in the                                                   E-mail: giuliastriglio@gmail.com

Marche of 15 September 2022                                                                   Carla Cristallo
                                                                                              E-mail: carlacristallo13@gmail.com
Parole chiave: rischio idrogeologico, alluvione, PAI, interventi di mitigazione,
antropizzazione dei fiumi, previsioni meteo
Keywords: hydrogeological risk, flash flood, Hydrogeological Management Plan,
mitigation measures, river anthropization, nowcasting

ABSTRACT                                      tentando di fornire proposte concrete           Un sistema convettivo generato da una
    Il territorio italiano è sempre più       all’interno della modellazione idroge-          bassa pressione sull’Atlantico e da un’al-
colpito da eventi meteorologici intensi       ologica-idraulica per la gestione dell’e-       ta pressione sull’Africa settentrionale
che, amplificati dagli attuali cambia-        mergenza dell’ultimo miglio, in quanto          ha determinato, transitando da ovest
menti climatici e dalla profonda an-          strumento essenziale per affrontare la          verso est sul Tirreno settentrionale, la
tropizzazione ed artificializzazione dei      caratterizzazione e l’evoluzione dei corsi      formazione di un temporale stazionario
reticoli idrografici, specie in zone dalla    d’acqua, attraverso il monitoraggio degli       ed autorigenerante (V-shaped storm) che
complessa orografia come quelle in que-       afflussi-deflussi, in tempo reale, ed un        ha colpito, in particolare dalle prime ore
stione, possono determinare inusitati         efficace funzionamento dei Presidi Ter-         del mattino alla mezzanotte della stessa
incrementi dei livelli di rischio idrogeo-    ritoriali Idraulici.                            giornata del 15/09, il territorio marchi-
logico. Nel caso dell’alluvione del 15 set-                                                   giano. L’intensità dell’evento, associata
tembre 2022 gli effetti che si sono avuti     1. ANALISI DELL’EVENTO                          alle condizioni di scarsa umidità del
sul territorio marchigiano sono stati         PLUVIOMETRICO                                   suolo al momento presenti, ha provocato
catastrofici con ingentissimi danni e 12           Tra il 15 ed il 16 settembre 2022 la       esondazioni diffuse con danni a viabili-
morti. Questo articolo individua i limi-      Regione Marche è stata interessata da un        tà, edificati ed infrastrutture, ma sopra
ti e le lacune nella catena di previsione,    evento alluvionale di portata ecceziona-        ogni cosa ha causato la perdita di vite
prevenzione e gestione dell’emergenza,        le, in statistica definito come un “outlier”.   umane. A partire dai dati pluviometrici e
                                                                                              grazie alla funzione “merging radar” del-
                                                                                              la piattaforma Dewetra del DPC (Di-
                                                                                              partimento Nazionale della Protezione
                                                                                              Civile) è stato possibile ricostruire l’e-
                                                                                              voluzione della precipitazione (espressa
                                                                                              come cumulata in mm) in relazione al
                                                                                              territorio regionale; da questa si evince
                                                                                              che la precipitazione ha interessato dap-
                                                                                              prima la parte montana ed alto collinare
                                                                                              marchigiana, attraversando la fascia col-
                                                                                              linare arrivando infine a quella costiera.
                                                                                                   Sul territorio marchigiano si rico-
                                                                                              noscono 13 bacini idrografici principa-
                                                                                              li, all’interno dei quali il reticolo risulta
                                                                                              orientato in direzione SO-NE con un
                                                                                              andamento a pettine ortogonale alla
                                                                                              costa, a sua volta imposto dall’assetto
                                                                                              orografico del territorio stesso. I ba-
                                                                                              cini idrografici interessati dall’evento
                                                                                              pluviometrico sono stati quelli del Me-
                                                                                              tauro (Comune di Cantiano), Cesano
                                                                                              (Comuni di Serra Sant’ Abbondio e
                                                                                              Pergola), Misa (Arcevia, Serra de’ Con-
                                                                                              ti, Barbara, Pianello d’Ostra, Passo Ripe,
                                                                                              Trecastelli, Ostra, Brugnetto, Bettolel-
                                                                                              le, Senigallia) ed Esino (Sassoferrato).
                                                                                              È stato avviato dal Dipartimento della
Figura 1. Sassoferrato dopo l’alluvione                                                       Protezione Civile, in coordinazione con

                                                                                                 Geologia dell’Ambiente • n. 1/2023
Geologia dell'Ambiente - 1/2023 Periodico trimestrale della SIGEA Società Italiana di Geologia Ambientale - APS
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                                                                                                                          e Urbe Vara Superiore (415.4 mm). L’a-
                                                                                                                          nalisi condotta dal Polito ha previsto la
                                                                                                                          compilazione e l’utilizzo del database I²-
                                                                                                                          RED, Italian Rainfall Extreme Dataset, e
                                                                                                                          la definizione dei valori di Severità Rela-
                                                                                                                          tiva: l’indicatore è ottenuto rapportando
                                                                                                                          la media dei massimi valori storici osser-
                                                                                                                          vati con la massima altezza di pioggia
                                                                                                                          osservata nell’evento (sulla stessa area e
                                                                                                                          per la stessa durata temporale). È stata in
                                                                                                                          tal modo fornita una misura comparativa
                                                                                                                          dell’evento delle Marche; è emerso che,
                                                                                                                          rispetto ai record italiani su 1, 3 e 6 ore,
                                                                                                                          la probabilità di superamento dei valori
                                                                                                                          osservati nell’evento delle Marche è mag-
                                                                                                                          giore rispetto a quella che caratterizza i
                                                                                                                          record (SR=6.81 sulle 3 ore a Cantiano,
                                                                                                                          SR=3.31 sulle 3 ore a Urbe-Vara Supe-
                                                                                                                          riore). Le caratteristiche di rarità dell’e-
                                                                                                                          vento affiorano anche dall’analisi stati-
    Figura 2. Mappa con localizzazione dei bacini idrografici colpiti dall’alluvione del 15/09 e relative località dan-   stica dell’evento pluviometrico, condotta
    neggiate                                                                                                              dalla Regione Lazio sui dati di Cantiano
                                                                                                                          mediante 3 diversi approcci: costruzione
    la Fondazione CIMA (Centro Interna-                       http://scaloni.it/popinga/wp-content/                       di relazioni HDF (altezza-durata-fre-
    zionale in Monitoraggio Ambientale) e                     uploads/2014/06/Rapporto_Even-                              quenza), metodo della regionalizzazione
    l’Agenzia Spaziale Italiana, un progetto                  to_20140502.pdf                                             dei dati e metodo VAPI (Valutazione
    di mappatura dell’estensione delle aree                       Una misura della rarità statistica                      delle Piene). Ne risulta, anche in base
    allagate che prevede l’acquisizione di                    dell’evento è stata fornita da uno studio                   alle nostre analisi (Fig. 4), che l’evento
    immagini da sensori radar ad apertura                     condotto dal Politecnico di Torino che,                     abbia un tempo di ritorno decisamente
    sintetica (SAR), in particolare attraverso                attraverso le analisi climatologiche otte-                  eccezionale, superiore ai 1000 anni per
    Cosmo-SkyMed-ASI e Cosmo Second                           nute dai modelli idrologici proposti, ha                    le durate di 3,6,12, e 24 ore.
    Generation. I bacini più colpiti risulta-                 definito l’evento alluvionale del 15 set-
    no quelli del Cesano e Misa-Nevola, in                    tembre come estremamente raro in ter-                       2. STRUMENTI
    particolare nel tratto medio-alto.                        mini di severità relativa rispetto ai record                DI GESTIONE
         I valori massimi di precipitazione                   storici di eventi estremi italiani. Rispetto                DELL’EMERGENZA:
    cumulata registrati dai pluviometri pre-                  al panorama nazionale, infatti, l’alluvio-                  PUNTI DI FORZA E
    senti sul territorio sulle 3h, 6h, e 12h so-              ne del 15 settembre non costituisce in sé                   DEBOLEZZA
    no associati alla stazione “Cantiano” del                 un record in termini di massimi pluvio-                     2.1. I   sistemi di allerta
    bacino del Cesano, dove sono stati rag-                   metrici; difatti valori superiori sono stati                idrologico-idraulici
    giunti valori rispettivamente di 256.6                    registrati, ad esempio, sulle 6h nell’evento                    Il sistema di gestione e prevenzione
    mm, 384 mm, e 419 mm (la pioggia                          di precipitazione estrema sull’Appenni-                     dell’emergenza della Regione Marche, è
    media annua nella medesima area è di                      no ligure del 2021 a Rossiglione (419                       soggetto ad aggiornamento dal 3 apri-
    1300 mm/anno). Le precipitazioni ca-                      mm), Montenotte Inferiore (496 mm)                          le 2017 (DPGR 160 del 19 dicembre
    dute nel corso dell’evento hanno gene-
    rato fenomeni di piena con significativi
    incrementi di livello dei corsi d’acqua,
    con la massima altezza idrometrica re-
    gistrata in corrispondenza della stazione
    “Ponte Garibaldi” di Senigallia sul Misa,
    pari ad un innalzamento di 5 m tra le
    22.00 del 15/09 e le 24.00 del 16/09.
    In alcuni casi, come accaduto per la
    stazione di Pergola, l’innalzamento ha
    causato l’interruzione dell’acquisizio-
    ne dei dati durante il ramo ascendente
    dell’idrogramma e la sua ripresa durante
    il ramo discendente con la conseguente
    incertezza del massimo livello raggiunto
    dalle acque. Non è la prima volta che
    l’area è colpita da un evento alluvionale,
    si ricorda l’alluvione del 2014 del Misa
    a Senigallia (valori di picco sulle 6h pari
    a 65.6 mm sulla stazione Montecchio).                     Figura 3. Severità relative dell’evento di Cantiano, Vicomorasso, Urbe-Vara Superiore, Montenotte inferiore (da
    → dal rapporto preliminare di evento                      sezione “avvisi” - sito web Gruppo di Idrologia Politecnico di Torino)

    Geologia dell’Ambiente • n. 1/2023
Geologia dell'Ambiente - 1/2023 Periodico trimestrale della SIGEA Società Italiana di Geologia Ambientale - APS
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                                                                                                                      idrogeologica. Questo è reso possibile
                                                                                                                      dalla capacità delle stazioni di lanciare,
                                                                                                                      in maniera autonoma, degli allarmi verso
                                                                                                                      il centro di controllo (S.O.U.P.) al supe-
                                                                                                                      ramento di determinati valori di soglia,
                                                                                                                      instaurando immediatamente una co-
                                                                                                                      municazione con il centro di controllo,
                                                                                                                      il quale, di conseguenza, intensificherà
                                                                                                                      automaticamente le chiamate verso la
                                                                                                                      stazione interessata.
                                                                                                                           Il sistema di allertamento è basato
                                                                                                                      sulla individuazione, per diverse cate-
                                                                                                                      gorie di rischio, di determinati livelli di
                                                                                                                      criticità, ciascuno associato ad uno sce-
                                                                                                                      nario atteso o in atto. A ciascun livello di
                                                                                                                      criticità corrisponde un livello di allerta.
                                                                                                                           Il livello di criticità è discretizzato
Figura 4. Evento pluviometrico del 15/9/2022 in rapporto alle linee segnalatrici di possibilità pluviometrica (LSPP   omogeneamente per un’intera zona di
50, 100 e 200 anni), risultato eccezionale >1000 anni                                                                 allerta, senza alcun dettaglio territoriale
                                                                                                                      maggiore. A seguito della sua definizione
2016; PDGR 63 del 20 marzo 2017;                               Alla base della catena è presente la                   da parte del Centro Funzionale e del con-
DPGR 302 del 8 novembre 2018 e                            rete di acquisizione dei dati idrologici,                   seguente livello di allerta, viene attivata
Decreto dirigente Servizio Protezione                     costituita da una serie di idrometri co-                    una fase operativa da parte dei soggetti
Civile n. 136 del 28 giugno 2019) di cui                  siddetti significativi che, come anche nel                  responsabili delle pianificazioni e del-
si riportano alcuni estratti.                             caso in esame, non riesce a rappresentare                   le procedure ai diversi livelli territoriali,
    La previsione, gestita dal Centro Fun-                la tipologia e gravità di eventi estremi che                anche sulla base della situazione contin-
zionale, è articolata secondo la catena ope-              si susseguono con progressiva diffusione                    gente, secondo una corrispondenza codi-
rativa previsionale, le cui fasi si possono               e ripetitività. Nei bacini maggiormente                     ficata tra livelli di allerta e fasi operative.
sintetizzare come segue:                                  colpiti sono presenti 3 stazioni, ricadenti                 Per quanto riguarda le strutture regionali,
• acquisizione ed elaborazione dei dati                   nelle porzioni medio-basse dei bacini (i                    la fase operativa è in capo al responsabile
    meteo-idrologici, attraverso i vari si-               danni maggiori si sono verificati a monte                   della Struttura Regionale di Protezione
    stemi di osservazione e rilevazione in                di questi): 106-Acqualagna per la valle                     civile, che emette un messaggio di aller-
    dotazione al Centro Funzionale (Rete                  del Metauro, 18-San Michele al Fiume                        tamento in cui comunica al territorio il
    MIR);                                                 per il Cesano e 26-Bettolelle per il ba-                    livello di allerta e la fase operativa dichia-
• previsione circa la natura e l’intensi-                 cino del Misa. I dati vengono acquisiti                     rata per le strutture regionali.
    tà dei fenomeni meteorologici attesi,                 dalla rete MIR (rete meteo idropluvio-                           Le attività di allertamento non si
    anche attraverso l’utilizzo e la post-                metrica regionale), il cui compito prin-                    esauriscono con la fase previsionale, ma
    elaborazione di dati provenienti da                   cipale è quello di assicurare h24 e senza                   continuano durante l’evento che viene
    sistemi modellistici previsionali;                    alcuna soluzione di continuità il rileva-                   monitorato per tutta la sua durata. In
• previsione degli effetti al suolo associa-              mento di dati (meteorologici, idrologici                    particolare, al superamento della soglia
    ti ai fenomeni previsti e dei possibili               e nivometrici) e la loro immediata resti-                   di allarme in corrispondenza di uno de-
    scenari d’evento, che vengono valutati                tuzione attraverso elaborazioni grafiche                    gli “idrometri significativi” della Rete
    attraverso opportuni livelli di criticità             e tabellari. Essa dovrebbe anche svolgere                   MIR, la SOUP (Fig. 3.1), dopo aver
    per le porzioni del territorio interessate.           la funzione di sistema di prima allerta                     verificato la qualità del dato, informa del
                                                                                                                      superamento delle soglie il responsabile
                                Procedure di Allertamento (regione.marche.it)                                         del Presidio Territoriale Idraulico com-
                                                                                                                      petente per il tratto d’alveo ed i Comuni
                                             Flusso di comunicazioni
                                                                                                                      di riferimento dell’idrometro.
                                                                                                                           Eventi estremi come quello del 15
                                                                                                                      settembre 2022, che si ripropongono
                                                                                                                      nelle Marche e all’interno del territorio
                                                                                                                      nazionale, devono indurre ad una seria
                                                                                                                      riflessione riguardo quelli che sono i criteri
                                                                                                                      di suddivisione delle zone di allerta in re-
                                                                                                                      lazione alla conformazione del territorio.
                                                                                                                           Peraltro il sistema costituito dalle
                                                                                                                      stazioni equipaggiate con sensoristica
                                                                                                                      di tipo pluviometrico e/o idrometrico
                                                                                                                      restituisce dei valori che, rappresentan-
                                                                                                                      do rispettivamente le soglie pluviome-
                                                                                                                      triche e idrometriche in fase di evento,
                                                                                                                      dovrebbero fornire informazioni estre-
                                                                                                                      mamente utili - ed in tempo reale - per
Figura 5. Schema della catena operativa previsionale (Dal Sito Protezione Civile Regionale Marche)                    ciascuna delle stazioni della Rete MIR.

                                                                                                                         Geologia dell’Ambiente • n. 1/2023
Geologia dell'Ambiente - 1/2023 Periodico trimestrale della SIGEA Società Italiana di Geologia Ambientale - APS
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                                                                                                                       della perdita di vite umane si è concen-
                                                                                                                       trata soprattutto nella parte medio-alta
                                                                                                                       del bacino del Misa, mentre più a valle,
                                                                                                                       verso Senigallia, non si sono verificati
                                                                                                                       morti: oltre al maggior tempo per la per-
                                                                                                                       cezione dell’allerta, va sottolineato che
                                                                                                                       la comunità risulta reduce da un evento
                                                                                                                       alluvionale analogo nel 2014 e, quindi,
                                                                                                                       più preparata a gestire l’emergenza.
                                                                                                                           Del resto, però, la “D.G.R. 160/2016,
                                                                                                                       in attuazione della DPCM 27/02/2004”
                                                                                                                       estenderebbe le attività di piena e pronto
                                                                                                                       intervento idraulico (eseguite dai Pre-
                                                                                                                       sidi Territoriali Idraulici) a tutti i corsi
                                                                                                                       d’acqua di qualsiasi categoria che pre-
                                                                                                                       sentano criticità tali da originare aree a
                                                                                                                       rischio elevato o molto elevato, quindi,
                                                                                                                       anche a quei corsi d’acqua secondari non
                                                                                                                       interessati dalla normativa PAI.
                                                                                                                           Per l’alluvione del 15 settembre 2022
    Figura 6. Rappresentazione dell’evoluzione della meteora ottenuta da dato radar, in sovrapposizione alle zone      emerge inoltre una certa corrispondenza
    di allerta (1,2,3…) ed alle località dove si sono verificati i danni maggiori durante l’alluvione del 15/09/2022   tra le aree maggiormente colpite dall’al-
                                                                                                                       luvione e quelle che sono state, nel tem-
    Al superamento di uno dei valori soglia                  2.2. Limiti       degli strumenti                         po, condizionate da intense attività di
    di uno dei parametri monitorati, fosse                   di previsione, prevenzione e                              antropizzazione e di artificializzazione
    esso valore di attenzione o di allarme, la               pianificazione del rischio                                dei corsi d’acqua.
    stazione avrebbe dovuto instaurare im-                       A partire dalla legge 183/89 per la                       La presenza di interferenze tra la
    mediatamente una comunicazione con il                    Difesa del Suolo, sono stati sviluppati                   viabilità, le infrastrutture e la rete idro-
    Centro di Controllo, inviando un segna-                  con il D.Lgs. 152/1999 i Piani di Ba-                     grafica costituisce un elemento di peri-
    le di allarme alle postazioni collegate in               cino, espressi attraverso gli strumenti                   colosità e quindi potenzialmente critico
    quel momento al sistema e quindi alla                    di pianificazione del Piano di Assetto                    che deve essere considerato con grande
    rete periferica di “gestione dell’emer-                  Idrogeologico (PAI) e dei Piani di Tu-                    attenzione nella pianificazione della
    genza dell’ultimo miglio” (COC, Presidi                  tela delle Acque (PTA); successivamen-                    gestione del territorio e dell’emergenza,
    Idraulici). Il centro ed i soggetti coinvolti            te, come necessaria evoluzione dei PAI,                   in relazione al rischio idrogeologico a
    nella Rete di Allerta, Previsione e Pre-                 viene emanata la Direttiva Alluvioni                      cui questo espone la popolazione. Dal
    venzione della Protezione Civile, al rice-               2007/60/CE, recepita a livello nazio-                     raffronto tra il PAI, il PGRA e la carto-
    vimento dell’allarme per il superamento                  nale con il D.Lgs. 49/2010, che com-                      grafia storica delle aree colpite dall’allu-
    dei valori soglia, avrebbero potuto (o                   prende tutte le azioni rivolte alla miti-                 vione (caso Cantiano - PU) emergono,
    dovuto) intensificare automaticamente                    gazione dei potenziali impatti associati                  più che evidenti, le modifiche attuate
    le chiamate verso le stazioni interessate.               al rischio alluvioni, per salvaguardare in                sull’andamento dell’idrografia in rela-
        La catena di comando, all’atto pra-                  primo luogo la salute umana, ma anche                     zione allo sviluppo dei borghi. Nell’area
    tico, non sempre riesce a rispettare gli                 l’ambiente, il patrimonio culturale e le                  del M. Catria, ad esempio, si conta una
    obiettivi che si propone. Del resto, le                  attività economiche. Tra le diverse mi-                   compromissione della viabilità dell’80%.
    regioni come nel caso delle Marche,                      sure previste, oltre a valutazioni prelimi-
    facendo riferimento alle “Procedure di                   nari del rischio di alluvioni e a mappe di                2.3. La gestione
    allertamento del Sistema regionale Mar-                  pericolosità e di rischio, vi è l’attuazio-               dell’emergenza attraverso
    che di Protezione civile per il Rischio                  ne dei Piani di Gestione del Rischio di                   gli strumenti di modellazione
    idrogeologico ed il governo delle pie-                   Alluvioni (PGRA), che sono volti alla                     idrologico-idraulica
    ne” di cui alla D.G.R. n° 160/PRES del                   prevenzione, preparazione, protezione                         La crescita della popolazione e la
    19/12/2016 in attuazione della Direttiva                 e risposta-ripristino. Gli strumenti di                   continua espansione attraverso inse-
    PCM 27/02/2004, con il concorso, se del                  pianificazione, previsione e prevenzio-                   diamenti su aree pericolose stanno au-
    caso, del Dipartimento della protezione                  ne (PGRA e PAI), perimetrano le aree                      mentando l’impatto dei disastri naturali
    civile, devono assolvere ad un adeguato                  inondabili da piene fluviali assegnando-                  sia nel mondo sviluppato che in quello
    governo delle piene; oltre alle attività di              vi una classe di rischio rispetto a tempi                 in via di sviluppo, entrambi soggetti da
    previsione, monitoraggio e sorveglianza                  di ritorno Tr=200 anni. In particolare,                   eventi estremi i quali avvengono con una
    fin qui descritte, devono concorrere an-                 il PAI perimetra solo le aste principali                  frequenza sempre maggiore rispetto alla
    che i Presidi Territoriali Idraulici, indi-              dei corsi d’acqua; purtroppo, però, i deces-              nostra abilità di riprenderci da disastri na-
    viduati nelle amministrazioni comunali                   si e i danni maggiori si sono avuti anche                 turali precedenti (Guzzetti et al.., 1997;
    (secondo quanto riportato nella DGR                      sulle aste secondarie e nel reticolo minore.              2003; Ronsfeld, 1994; Alexander, 1995).
    n. 800 del 04/06/12), i quali hanno una                  Ad esempio, il tratto del fiume Nevola                        Dall’esame dei Bollettini Meteo
    valenza strategica sull’“ultimo miglio”,                 (affluente del Misa in località Barbara e                 emerge la sottovalutazione del fenomeno,
    attraverso la previsione e la prevenzione                Ostra Vetere) in cui si sono verificati al-               essendo state previste situazioni di aller-
    del rischio, in termini di riduzione delle               cuni decessi, non risulta né perimetrato                  ta gialla per temporali, quando nei fatti
    perdite per danni e vite umane.                          né classificato dal PAI. La distribuzione                 si è verificato un evento estremo – cata-

    Geologia dell’Ambiente • n. 1/2023
Geologia dell'Ambiente - 1/2023 Periodico trimestrale della SIGEA Società Italiana di Geologia Ambientale - APS
7
strofico –, con tempi di ritorno del tutto
eccezionali (sia per le piovosità che, con-
seguentemente, per i livelli idrometrici)
che superano i Tr di 500-1000 anni. Dal
Rapporto di Evento è ben visibile l’evol-
versi della meteora (in termini di precipi-
tazione cumulata) al di sopra della Regio-
ne Marche nella giornata del 15-09-2022.
    Le statistiche e i modelli attual-
mente utilizzati non rispecchiano l’e-
voluzione dei fenomeni meteorologici
estremi in considerazione degli attuali
cambiamenti climatici. In una regione
orograficamente ed idrologicamen-
te particolare come le Marche, tenuto
conto dell’estremizzazione dei fenome-                      A
ni atmosferici, sarebbe auspicabile l’uti-
lizzo del “nowcasting” per una previsione
a brevissimo termine. L’osservazione in
tempo reale di un determinato fenome-
no, mediante dati radar, permette infatti
di seguirne l’evoluzione e quindi di in-
dividuare le aree di maggiore criticità
sul territorio; ciò, associato ad analisi
di previsione idrologiche già mediante
la rete MIR in corso d’evento, potrebbe
certamente limitare o evitare i danni e
la perdita di vite umane.
    La modellazione idraulica è un me-
todo importante per comprendere le di-
namiche afflussi/deflussi dei fiumi e per
prevenire i rischi legati a eventi meteo-
rologici intensi, in quanto capace di for-
nire una buona risposta a situazioni reali
(Knight & Shamseldin, 2005; Fronzi &
Tazioli, 2019). La determinazione delle                     B
portate di piena, in particolare, costitui-
sce un tema di rilevanza estrema, ma che                  Figura 7 A/B. In alto : sovrapposizione della cartografia storica dell’area di Cantiano (Catasto Pontificio 1825) su
                                                          foto satellitare; è evidenziato il taglio di meandro che rappresenta l’attuale andamento del corso d’acqua . In basso:
necessita, data la complessità e l’incer-                 reticolo idrografico e relativo livello di rischio PAI del fiume Burano (Cantiano) che tra il 1938-40 è stato sottoposto
tezza dei modelli, di “essere maneggiata                  a forte artificializzazione mediante sbarramento e deviazione dello stesso in galleria artificiale; l’immagine mostra
con cura”, attraverso una attenta cono-                   la deviazione del fiume (taglio meandro), dove si è poi verificata l’esondazione con ingenti danni

                                                                                                                         B

 A                                                                                                                       C
Figura 8A/B/C. Rappresentazione del reticolo idrografico in relazione al livello di rischio PGRA 2021 a Pergola con focus del livello idrometrico raggiunto dal colmo di piena
(fiume Cesano) in corrispondenza della Chiesa di S. Maria delle Tinte gravemente danneggiata con altre immagini nell’intorno del ponte (interferenza reticolo/infrastruttura)

                                                                                                                             Geologia dell’Ambiente • n. 1/2023
Geologia dell'Ambiente - 1/2023 Periodico trimestrale della SIGEA Società Italiana di Geologia Ambientale - APS
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                                                                                                                                Eventi come quello purtroppo veri-
                                                                                                                            ficatosi non devono solo restare a me-
                                                                                                                            moria, ma rappresentare nuovi punti di
                                                                                                                            partenza per attuare un approccio alla
                                                                                                                            mitigazione del rischio che sia integrato,
                                                                                                                            basato sulla conoscenza scientifica e sul-
                                                                                                                            la pianificazione di bacino, e che tenga
                                                                                                                            conto della stretta connessione presen-
                                                                                                                            te tra uomo e territorio, permettendo
                                                                                                                            di raggiungere una gestione ottimale
                                                                                                                            anche rispetto alle mutate condizio-
                                                                                                                            ni imposte dai cambiamenti climatici.
                                                                                                                            Essendo stretta la connessione tra il
                                                                                                                            climate change e la maggiore incidenza
                                                                                                                            di fenomeni meteorologici estremi, che
                                                                                                                            a loro volta aumentano la probabilità
                                                                                                                            del verificarsi di fenomeni di dissesto
                                                                                                                            idrogeologico, di rischio di inondazio-
                                                                                                                            ne, di erosione delle zone costiere, ecc.,
                                                                                                                            andrebbero adottati dei piani di adatta-
                                                                                                                            mento ai cambiamenti climatici, per lo
    Figura 9. Limiti degli strumenti di prevenzione e gestione dell’emergenza: confronto tra il livello di piena previsto
    dalla perimetrazione PAI basata sul Tr200 (361,5m s.l.m. stimato) e l’effettivo livello idrometrico raggiunto
                                                                                                                            meno alla scala di bacino e di Contratti
    dall’ondata di piena durante l’evento alluvionale del 15/09/22 (Tr=1.000 anni? 364,5m stimato), nel tratto del          di Fiume, soprattutto nelle aree appen-
    F. Burano (Cantiano) prima di entrare in galleria con un “taglio di meandro”, come già evidenziato in Fig. 7a/b         niniche, note per essere maggiormente
                                                                                                                            vulnerabili al rischio idrogeologico, poi-
    scenza dei parametri idrologici, idrauli-                  dificandolo (Kondolf e Matthews, 1993).                      ché maggiore è la probabilità di frane,
    ci, geomorfologici, di uso del suolo, ecc.,                Ciò può risultare particolarmente proble-                    colate di fango e detriti, crolli di roccia
    correttamente utilizzati da tecnici com-                   matico lungo i “fiumi urbani”, laddove i                     ed alluvioni lampo.
    petenti ed all’uopo specializzati.                         corsi d’acqua vengono deviati, tombati o                         Vi è la necessità d’implementare
         Attraverso gli idrometri gestiti dalla                subiscono altre forti opere di artificializ-                 la pianificazione e la gestione dell’e-
    rete MIR, preziosi per la gestione dell’e-                 zazione, che determinano, tra le altre con-                  mergenza, anche attraverso un aggior-
    mergenza monitorando in tempo reale i                      seguenze, una riduzione della normale se-                    namento degli studi di modellazione
    dati forniti dagli stessi strumenti, è stato               zione fluviale (Magdaleno e Fernández,                       idrologica e idraulica che tenga conto
    possibile tarare, al momento in via preli-                 2011). Quando un corso d’acqua diviene,                      dell’estremizzazione dei fenomeni me-
    minare un modello idrologico/idraulico                     in toto o in parte, un canale sotterraneo,                   tereologici, per poter affrontare eventi
    per il bacino del fiume Cesano, con il                     la popolazione perde memoria dell’esi-                       eccezionali in maniera cosciente e pre-
    fine di verificare la possibilità di previ-                stenza dello stesso; questa memoria può                      parata, con nuovi strumenti ed azioni
    sione e prevenzione dell’emergenza.                        riemergere in maniera inattesa e repenti-                    per meglio gestire tali eventi.
         Particolarmente significativa è la                    na durante un alluvione, come accaduto                           Tra le soluzioni che devono essere
    ricostruzione della precipitazione di                      nel caso delle Marche (Cantiano, Pergola,                    meglio organizzate e attuate nel breve
    Cantiano, M. Acuto e Fonte Avellana                        Pianello d’Ostra, Senigallia ecc.).                          e brevissimo termine vi è certamen-
    (in blu nel grafico riportato in Fig. 10),
    in rapporto al passare delle ore, se messa
    a confronto con le curve di possibilità
    pluviometrica, in particolare con la cur-
    va del Tr=200. Nel punto in cui la curva
    estratta dal modello idrogeologico su-
    pera il Tr=200, ovvero nel momento (ore
    16.15) in cui la precipitazione superava
    quella prevista con tempi di ritorno di
    200 anni , erano già prevedibili scenari
    drammatici come i danni e la piena che
    si sono poi verificati nelle ore seguenti.

    3. SCENARI FUTURI
    DELLA GESTIONE
    DEL RISCHIO IN
    ADATTAMENTO AI
    CAMBIAMENTI CLIMATICI
        Gli interventi antropici attuati sui
    reticoli idrografici, specialmente quelli
    legati agli argini e all’alveo fluviale o an-
    cora allo sbarramento e alla costruzione
    di dighe, ne condizionano il flusso, mo-                   Figura 10. Ricostruzione da modello dell’andamento delle precipitazioni sul F. Cesano

    Geologia dell’Ambiente • n. 1/2023
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                                                                                                                       te l’attivazione dei Presidi Territoriali
                                                                                                                       Idraulici (PTI), previsti dalle normati-
                                                                                                                       ve vigenti, in conformità con la DGR
                                                                                                                       n.800 del 4/6/12 e Art.17 della DGR
                                                                                                                       Marche n°160/PRES del 19/12/2016,
                                                                                                                       che ne predispone il funzionamento in
                                                                                                                       capo alla Protezione Civile Regionale
                                                                                                                       e ai Comuni, in accordo con il DPCM
                                                                                                                       27/2/2004, il quale estende l’efficacia
                                                                                                                       dei PTI a tutti i corsi d’acqua, di qual-
                                                                                                                       siasi categoria. I PTI sono quindi delle
                                                                                                                       “strutture gestionali dell’ultimo miglio”,
                                                                                                                       particolarmente significative per quelle
                                                                                                                       aree già dichiarate esondabili dal PAI e
                                                                                                                       PGRA, sulle quali va posta la massima
                                                                                                                       attenzione, in particolare su quei punti
                                                                                                                       nevralgici di interferenza tra viabilità,
                                                                                                                       infrastrutture e rete idrografica che, co-
Figura 11. Localizzazione dei decessi in relazione alla zonazione del rischio individuata dal PAI e PGRA per il        me verificatosi nel tragico evento del
bacino idrografico del Misa                                                                                            15/set/22, sono risultati luoghi di estre-
                                                                                                                       ma pericolosità e di rischio per cose e
                                                                                                                       persone; in prossimità di questi, infatti,
                                                                                                                       si sono purtroppo verificati intensi dan-
                                                                                                                       ni e inaccettabili perdite di vite umane.
                                                                                                                            Per quanto concerne le procedure di
                                                                                                                       allertamento, i limiti emersi suggerisco-
                                                                                                                       no la necessità di predisporre una rete
                                                                                                                       più fitta degli “idrometri significativi”,
                                                                                                                       con particolare concentrazione nelle
                                                                                                                       aree medio alte dei bacini del reticolo
                                                                                                                       minore, per poter beneficiare sull’antici-
                                                                                                                       po e sulla precisione del riconoscimen-
                                                                                                                       to di situazioni di eccezionale gravità.
                                                                                                                       Il raffittimento della rete idrometeoro-
                                                                                                                       logica, inoltre, dovrebbe essere concen-
                                                                                                                       trato in prossimità di siti interessati da
                                                                                                                       movimenti di versante, colate, eventi
                                                                                                                       alluvionali e valanghivi, appunto lungo
                                                                                                                       le aste dei corsi d’acqua. A tal proposito,
                                                                                                                       sarebbe necessario rivedere i valori soglia
                                                                                                                       di attenzione e di allarme preimpostati
                                                                                                                       all’interno delle stazioni pluviometri-
                                                                                                                       che ed idrometriche, al fine di limita-
                                                                                                                       re danni aggiuntivi. Nel caso specifico
                                                                                                                       della regione Marche, implementando
                                                                                                                       la zonazione con aree di maggior det-
                                                                                                                       taglio e tarandola sulla conformazione
                                                                                                                       dei bacini, (che hanno un andamento a
                                                                                                                       pettine ortogonale alla linea di costa), si
                                                                                                                       potrebbe seguire la dinamica e l’evolu-
                                                                                                                       zione degli afflussi-deflussi in maniera
                                                                                                                       più dettagliata, definendo adeguata-
                                                                                                                       mente i valori delle portate di piena e
                                                                                                                       consentendo in ultimo di contestualiz-
                                                                                                                       zare le informazioni con la pubblica-
                                                                                                                       zione di “bollettini meteo dell'ultima ora”.
                                                                                                                       Infine, una maggiore conoscenza delle
                                                                                                                       variabili idrologico-idrauliche (tempi di
                                                                                                                       corrivazione, scala dei deflussi, portate,
                                                                                                                       livelli idrometrici ecc.) consentirebbe di
                                                                                                                       stimare in maniera più efficiente i “tem-
Figura 12A/B. Localizzazione dei decessi in località Pianello d’Ostra e Barbara, in relazione alle classi di rischio
individuate dal PAI/PGRA 2021. Da notare l’assenza di perimetrazione PAI nel caso di Barbara/Ostra – F.
                                                                                                                       pi di ritardo” lungo l’asse vallivo prin-
Nevola; la perdita di vite umane è sempre in corrispondenza dei punti di intersezione tra il corso d’acqua e le        cipale, con vantaggi significativi sulla
infrastrutture, luoghi dove attivare o rendere effettivamente funzionali i PTI.                                        puntuale previsione, prevenzione e ge-

                                                                                                                          Geologia dell’Ambiente • n. 1/2023
10
     stione dell’emergenza (nowcasting). Alla                      sulle aste principali; sarebbe auspicabi-     tale ambito, deve crescere la consapevo-
     luce delle incertezze e delle complessità                     le considerare nella programmazione e         lezza da parte di tecnici ed amministra-
     legate ai modelli afflussi-deflussi per la                    nello stanziamento dei fondi, anche le        tori che, attraverso piani d’intervento
     valutazione delle portate di piena, questi                    porzioni medio-alte del bacino e i tratti     idraulici e urbanistici in adattamento ai
     non devono essere considerati in senso                        di reticolo minore, in quanto interessati     cambiamenti climatici, si possano me-
     prescrittivo, ma i loro risultati devono                      da criticità diffuse e con perdite di vite    glio gestire i deflussi (drenaggio urbano
     essere sempre interpretati correttamen-                       umane durante l’alluvione.                    sostenibile, invarianza idrologica-idrau-
     te iuxta casus sulla base dell’esperienza                         Val la pena poi notare che anche in       lica, zero consumo di suolo, ecc.); tale
     e di considerazioni basate sulle effettive                    Regione Marche solo i Contratti di Fiu-       consapevolezza deve discernere l’urba-
     condizioni e la risposta idrologica del                       me (CdF), tra gli strumenti di Pianifi-       nizzazione dall’incremento di portate e
     bacino, valutate anche le modifiche al                        cazione e Programmazione dell’ultimo          volumi, ed essere in accordo con la na-
     territorio, alla rete idrografica, e non ul-                  decennio, si sono attivati in questa dire-    tura e non forzando ed agendo contro
     timo per importanza, del clima.                               zione con una visione olistica e virtuosa,    la stessa. Perciò la riduzione dei deflussi
         Vi sono poi ulteriori aggiornamenti                       in cui spesso al centro dei Programmi di      va operata «a monte», allontanandosi
     che richiederebbero tempistiche mag-                          Azione approvati, come nel caso del CdF       dall’idea che il controllo possa essere
     giori, a scala di medio e lungo termine,                      Misa, è stata posta proprio la prevenzio-     fatto gestendo i deflussi meteorici uni-
     ma che non possono essere escluse dagli                       ne, previsione e gestione dei rischi geo-     camente «a valle» della loro formazione,
     interventi necessari alla mitigazione del                     idrogeologici; purtroppo le importanti e      mediante potenziamenti dei reticoli di
     rischio; anzitutto l’implementazione dei                      benefiche azioni di concertazione pub-        drenaggio e/o con laminazioni. Ancora,
     Presidi Territoriali Idraulici (dove man-                     blico privata messe in campo dal CdF          occorre rivedere e migliorare la “catena
     canti o non funzionanti), sottolineando                       Misa sono state vanificate! I lavori per la   di trasmissione” che porta alla divulga-
     ancora l’importanza della loro presen-                        realizzazione delle Casse di Espansione       zione dei bollettini meteo di allerta; l’i-
     za in corrispondenza degli elementi di                        di Bettolelle, avviati con inaccettabile      potesi di snellimento e semplificazione
     interferenza tra reticolo idrografico e                       ritardo a gennaio 2022 (progettazione         dei passaggi, dall’acquisizione del dato
     artificializzazione/ antropizzazione. Per                     iniziata con fondi FIO1985!), erano in        fino alla reale ricezione da parte delle
     poter fornire maggiore chiarezza e con-                       corso al momento in cui l’alluvione si è      figure competenti, potrebbe fornire un
     gruenza di informazioni e con la finalità                     verificata, vanificando l’efficacia di que-   supporto maggiore e più immediato
     di rendere più fruibili le stesse, ma so-                     sta importante opera.                         nella comprensione di quella che è la
     prattutto per agevolare la gestione e la                          Anche in relazione a questi fatti si      reale entità del fenomeno in corso d’e-
     pianificazione degli interventi sul terri-                    pone l’urgenza di una profonda revi-          vento, associata ad una migliorata analisi
     torio legati alla mitigazione del rischio                     sione dei processi, metodi e norme per        nowcasting, permetterebbe il riconosci-
     idrogeologico, è certamente urgente la                        la progettazione e pianificazione, come       mento del livello di pericolosità e l’indi-
     riperimetrazione delle aree PAI, esten-                       ad esempio la scelta dei tempi di ritor-      rizzamento verso una pronta e corretta
     dendo la classificazione anche al reticolo                    no per il dimensionamento delle opere         gestione dell’emergenza, coinvolgendo
     minore, ancora privo di una distinzione                       (sistemi fognari, ponti, attraversamenti,     figure davvero esperte in materia. Di-
     dei livelli di rischio (esempio: affluente                    argini, ecc.) che dovranno, oltre ad una      fatti, la formazione ed il coinvolgimen-
     del Misa, il Nevola, in corrispondenza                        più dettagliata caratterizzazione del ba-     to, almeno alla scala di bacino, di tecnici
     del quale sono stati registrati i deces-                      cino idrografico sotteso, essere adattati     specializzati in nowcasting permettereb-
     si). Troppo spesso gli interventi non                         alle portate di eventi eccezionali, che       be una immediata applicazione del pia-
     strutturali e strutturali di mitigazione                      purtroppo si ripetono ormai a cadenza         no di protezione civile e della corretta
     vengono concentrati prevalentemente                           stagionale/mensile anche in Italia. In        gestione dell’emergenza, in relazione
                                                                                                                 alle diverse allerte emesse dai Centri
                                                                                                                 Funzionali regionali. Rispetto all’emis-
                                                                                                                 sione dei Bollettini di Allerta Meteo ed
                                                                                                                 Idrogeologica, sarebbe opportuno im-
                                                                                                                 plementare le modellazioni ed i report
                                                                                                                 sulle aree inondabili in corso d’evento,
                                                                                                                 per anticipare l’emissione d’allerta, in
                                                                                                                 quanto anche solo poche ore possono
                                                                                                                 essere un tempo utile per ridurre l’effet-
                                                                                                                 tivo rischio per la popolazione.
                                                                                                                     Ma soprattutto, in attesa di interventi
                                                                                                                 ed azioni che richiedono tempi medio/
                                                                                                                 lunghi, occorre urgentemente mette-
                                                                                                                 re in campo una massiccia e capillare
                                                                                                                 attività di formazione/informazione/
                                                                                                                 comunicazione/sensibilizzazione, per
                                                                                                                 accrescere nella popolazione una mag-
                                                                                                                 giore percezione e consapevolezza delle
                                                                                                                 effettive condizioni di pericolosità e di
                                                                                                                 rischio in cui viviamo. L’Italia è un Paese
                                                                                                                 meraviglioso ma fragilissimo, interessa-
                                                                                                                 to da una moltitudine di rischi (sismico,
     Figura 13. I segni dell’alluvione che si porta via cose, affetti e persone                                  vulcanico, geo-idrogeologico per farne

     Geologia dell’Ambiente • n. 1/2023
11
                                                                                                         resilienza, in concreta attuazione del-
                                                                                                         le misure peraltro previste nei PGRA,
                                                                                                         sempre più sintonizzate sugli obiettivi
                                                                                                         dell’Agenda 2030 di Sviluppo Sosteni-
                                                                                                         bile (SDGs - Sustainable Development
                                                                                                         Goals): la rotta è da tempo segnata (Di-
                                                                                                         rettiva 2000/60/CE e poi 2007/60/CE),
                                                                                                         ma la strada è ancora tanto, troppo lunga
                                                                                                         ed il tempo non ci consente più d’indu-
                                                                                                         giare e tanto meno di sbagliare.

                                                                                                         BIBLIOGRAFIA
                                                                                                         Alexander, E.D. et al.. (1995), A survey
                                                                                                           of the field of natural hazards and disaster
                                                                                                           studies. Geographical Information System in
                                                                                                           Assessing Natural Hazards. Kluwer Acade-
Figura 14. Obiettivi climatici ed ambientali della tassonomia verde
                                                                                                           mic Publisher, Dordrecht, The Nederlan-
                                                                                                           ds, pp. 1-19.
ed alluvioni, ecc.) in cui i cambiamenti                 viino una rapida e profonda revisione           Fronzi D., Tazioli A. (2019), Ground-
climatici hanno accresciuto enorme-                      dei metodi e delle scelte nella pro­gram­         water and flood events in different hydro-
mente la probabilità di accadimento                      ma­zione, progettazione e realizzazione           geological periods: a case study in the aspio
di eventi di criticità estremi: partendo                 degli interventi: il mondo è cambiato             river (Marche Region). Italian Journal of
dalle scuole e dalle associazioni di citta-              e sta cambiando ad una velocità sor-              Engineering Geology and Environment,
                                                                                                           1 (DOI: 10.4408/IJEGE.2019-01.O-01)
dinanza attiva, occorre rapidamente ri-                  prendente alla quale è difficile e molto        Guglielmo G., Verdicchio D. (2022),
partire dai più elementari principi della                complesso adeguarsi. Eventi estremi e             Analisi statistica dell’evento pluviometrico
“autoprotezione” da pericoli che occor-                  cambiamento climatico come nel caso               del 15 settembre 2022 nella regione Marche,
re conoscere bene per potersi difendere,                 delle Marche, stanno evidenziando l’i-            5 ottobre 2022.
rinnovando antichi stili di vita basati                  nadeguatezza degli strumenti di pro-            Guzzetti et al.. (1999), Landslide hazard
sulla cura e sul valore sociale del pren-                grammazione, progettazione e gestione             evaluation: a review of current techniques and
dersi cura dell’ambiente e del territorio                territoriale; i PAI, con tutti i loro limiti,     their application in a multi-scale study, Cen-
                                                                                                           tral Italy. Geomorphology 31, 181-216.
in cui viviamo, del bene comune che va                   sono obsoleti e si dovrà urgentemente           Knight D. & Shamseldin A. (Eds.)
preservato e tutelato a partire dall’impe-               procedere in una rapida e più efficace            (2005), River basin modelling for flood risk
gno personale, prima di pretenderlo dal                  attuazione dei PGRA che da tempo                  mitigation. CRC Press.
pubblico e dalle istituzioni.                            hanno segnato la rotta di dove e co-            Kondolf G.M., Matthews W.V.G. (1993),
    In ultimo, risulta indispensabile l’at-              me indirizzare gli sforzi. Tenendo ben            Management of coarse sediment on regulated
tribuzione del “valore etico e morale”                   presente che i soggetti che in qualche            rivers. University of California Water Res-
legato alla conoscenza; una conoscenza                   modo possono concorrere alla revisione            sources Center, Report No.80, pp.128.
                                                                                                         Magdaleno F., Fernández J.A. (2011),
fondata sui principi scientifici che effet-              dei nostri criteri e sistemi di mitigazio-
                                                                                                           Hydromorphological alteration of a large
tivamente permettono di comprendere                      ne e adattamento, lo dovranno fare in             Mediterranean river: relative role of high
la potenza, la nascita e l’evolversi dei fe-             attuazione del Regolamento Comuni-                and low flows on the evolution of riparian
nomeni naturali, nella fattispecie quelli                tario sulla Tassonomia delle attività eco-        forests and channel morphology. River Re-
legati al rischio idrogeologico-idraulico.               compatibili (UE 2020/852), che indivi-            search and Applications, 27(3): 374-387.
La creazione di una “rete di informazio-                 dua sei obiettivi ambientali e climatici.       Mazzoglio P., Butera I., Pierluigi P.
ne trasparente e comprensibile” a tutti,                 Per essere eco-compatibile, un’attività           (2020), I2-RED: A Massive Update and
                                                                                                           Quality Control of the Italian Annual
consentirebbe la divulgazione di quelle                  deve contribuire positivamente ad al-
                                                                                                           Extreme Rainfall Dataset, Water 2020,
che sono le azioni da attuare pronta-                    meno uno dei sei obiettivi ambientali-            12(12), 3308.
mente (le buone pratiche) e quelle che                   climatici, non produrre impatti negativi        Rosenfeld, C.L. (1994), The geomorpholog-
invece sono da evitare o da dimenticare                  su nessun altro obiettivo (Do No Signi-           ical dimension of natural disaster. Geomor-
(come il pensiero di voler salvare la pro-               ficant Harm - DNSH), ed essere svolta             phology 10, 27-36.
pria automobile, la propria casa, ecc.),                 nel rispetto di garanzie sociali minime
per evitare le conseguenze più gravi di                  (per esempio, quelle previste dalle linee       SITOGRAFIA
questi fenomeni.                                         guida dell’OCSE e dai documenti delle           h t t p : / / w w w. i d r o l o g i a . p o l i t o . i t /
    Bisognerebbe seguire una visione                     Nazioni Unite).                                    web2/2022/09/levento-pluviometrico-
slegata dall’allarmismo e che, in tem-                                                                      del-15-settembre-2022-nelle-marche-e-
                                                             Appare chiaro in questo periodo sto-
                                                                                                            eccezionale/
po di pace, deve rappresentare una                       rico, e con tali eventi estremi, di come la     https://www.meteoregionelazio.it/wp-con-
interconnessione efficiente (che parta                   natura si riappropri degli spazi che anti-         tent/uploads/2022/10/Analisi-statistica-
dall’amministrazione o anche dal cit-                    camente le appartenevano (il fiume non             Marche.pdf
tadino, sviluppando il concetto di “au-                  vende!); dovremmo cercare un modo per           h t t p s : / / w w w. m d p i . c o m / 2 0 7 3 -
toprotezione”) che sia finalizzata alla                  conciliare gli interventi attuati sul ter-         4441/12/12/3308
gestione ed alla mitigazione delle con-                  ritorio (soprattutto su ecosistemi dan-         https://www.regione.marche.it/Portals/0/
seguenze indotte da tali fenomeni, che                   neggiati), finalizzandoli non solo alla            Protezione_Civile/Manuali%20e%20
                                                                                                            Studi/Studi_clima_precipitazioni_rela-
in futuro saranno purtroppo tanto fre-                   protezione ed alla prevenzione dei rischi          zione.pdf ?ver=2016-04-19-105631-193
quenti quanto disastrosi.                                sull’uomo e sul territorio, ma attuando         http://scaloni.it/popinga/wp-content/
    È urgente a questo punto che “Scien­                 tali interventi in maniera integrata,              uploads/2014/06/Rapporto_Even-
za e Tecnica”, oltre all’Accademia», av­                 puntando più che sulla resistenza, sulla           to_20140502.pdf

                                                                                                             Geologia dell’Ambiente • n. 1/2023
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