Fumetti del mese Anno 2020

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Fumetti del mese Anno 2020
Biblioteca cantonale di Locarno
                  Via Cappuccini 12
                  CH - 6600 Locarno

                                   Fumetti del mese
                                     Anno 2020
                                             Accesso web:
                               www.sbt.ti.ch/bclo
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                                          Nota sul fumetto

“Il fumetto è una delle poche forme visivo-verbali dei nostri tempi che continua a
raccontare qualcosa” (*Gillo Dorfles “Il fumetto tra disegno e racconto”, Atti del
Convegno internazionale, 2005).

Di fronte alle arti visive tradizionali, il fumetto riceve facilmente la considerazione
che si riserva all’ultimo arrivato, anche se in fatto di giovane età il cinema gli fa
buona compagnia. Rispetto al cinema ha però “una storia più problematica e
incerta”: il suo successo iniziale resta infatti a lungo legato alle “strategie della
grande industria editoriale”, strategie che lo inchiodano “a nicchie particolari di
produzione e di consumo”. Ciò non impedisce per fortuna la nascita di opere
innovative e di grande interesse, anche se ne limita l’evoluzione fino a quando, con
gli anni Sessanta, si mettono in moto un’editoria e una produzione indipendenti. Con
questa svolta inizia a conquistare spazio un linguaggio che cresce sempre più in forza
espressiva oltre che imprenditoriale. Il tardo arrivo alla maturità comporta però la
diffusione di un pregiudizio che sopravvive e condiziona largamente ancora oggi
l’opinione generale e che vede nel fumetto “una sorta di sottoletteratura, per
bambini o adulti un po’ handicappati”.

Chiunque segua, apprezzi e desideri promuovere quella che, a buon diritto, è anche
chiamata la Nona Arte, ritiene, come afferma Dorfles*, “che non ci sia altra forma di
comunicazione visiva-verbale […] così complessa e così mal conosciuta o
maltrattata”. E non può quindi non porsi un obiettivo al contempo semplice e
complesso: dare un contributo “a far scomparire la sfumatura denigratoria” che
accompagna il nome “fumetto” e, analogamente a quanto accaduto al termine
“impressionismo” nel campo della pittura, far conoscere e valorizzare il grande
patrimonio culturale celato nel mondo delle nuvole di china e matita, un mondo dove
il bianco e il nero riescono a svelare con incredibile intensità tutti i colori della vita.
Perché, come conclude Barbieri la presentazione della sua storia della letteratura a
fumetti, “il fumetto oggi è adulto, ma è un giovane adulto, capace ancora di
entusiasmarsi e di sognare – e capace altresì di far riflettere e far ricordare”.

Citazioni tratte da: Daniele Barbieri “Breve storia della letteratura a fumetti”, Roma, Carocci, 2009.

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Fumetti del mese Anno 2020
Gonano, Gianluigi
                                                       Il commissario Spada:
                                                       tutte le storie (2017),
                                                       fumetti per ragazzi
                                                       Segn.: BRLF 3075

“Era e rimarrà l’unico commissario di polizia del fumetto italiano 1”…
Eugenio Spada è un commissario della Criminalpol alla Questura di Milano negli
anni Settanta. Tutto dedito al lavoro, è un uomo tormentato, diviso tra il senso
del dovere di poliziotto e il ruolo di padre. Ha infatti perso in circostanze
drammatiche e inusuali la moglie Lucia, involontariamente coinvolta in un caso
dai risvolti demoniaci, ed è rimasto solo con il figlio Mario, un quindicenne ribelle
in costante conflitto di amore e odio con il padre. Le storie narrate sono calate
nella realtà del decennio 1970-1980 e ne raccontano il fermento e le
contraddizioni, mescolando alla perfezione l’indagine poliziesca con l’attenzione ai
cambiamenti in atto nella società, nella famiglia e nel lavoro, e le nuove
problematiche: dalla contestazione giovanile al terrorismo, dalla malavita
organizzata al satanismo e alla diffusione della droga. Caratteristica saliente della
serie è proprio lo strettissimo legame con l'attualità, originato dalla formazione
giornalistica di Gonano, che riesce a riprodurre nei suoi testi la crudezza dei
tempi con uno stile molto vicino al maestro del “noir italiano”, Giorgio
Scerbanenco. Dal canto suo, De Luca anima le storie con un disegno
personalissimo e molto accurato, ricco di espressività, sperimentale nonostante la
leggibilità, risolvendo passaggi critici in modo originale, ad es. illustrandoli come
se fossero sequenze cinematografiche riprese al rallentatore.

… il commissario Spada, il ritorno integrale
Creato da Gianluigi Gonano (1940) e Gianni De Luca (1927-1991), il commissario
Spada appare sul settimanale Il Giornalino dal 1970 al 1982 e dopo un solo anno
di vita editoriale i disegni di De Luca si aggiudicano il premio Yellow Kid di Lucca
Comics, mentre Spada viene definito un “personaggio modernissimo per
creazione grafica, linguaggio e contenuto”. Il volume è la prima raccolta integrale
di tutte le storie realizzate, 658 tavole, che rappresentano uno dei vertici della
narrazione a fumetti italiana e internazionale per le innovazioni del linguaggio e
la complessità della trama e dei personaggi. (1Sergio Rossi in “Il grande romanzo italiano
del commissario Spada”)

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Fumetti del mese Anno 2020
Giardino, Vittorio
                                                   Jonas Fink: Una vita
                                                   sospesa (2017)
                                                   fumetti per adulti
                                                   Segn.: BRLF 3077

“Che cos’è un Refrattario?
Jonas Fink è un romanzo a fumetti in 3 parti che racconta la storia di un giovane
ebreo praghese di famiglia benestante che vede la sua vita sconvolta dalla
dittatura comunista nell’Europa dell’est, in un arco temporale dagli anni
Cinquanta alla drammatica conclusione della primavera di Praga nel 1968, con
una finestra finale sul crollo del muro di Berlino. Le prime due parti L’infanzia e
L’adolescenza, pubblicate per la prima volta in Francia nel 1994 e nel 1997,
percorrono l’infanzia di Jonas nella Praga comunista di fine anni Quaranta e poi la
sua adolescenza, segnata dalla ricerca del padre rapito dai servizi segreti. “Dal
1992 al 2018, questa vicenda ha accompagnato la mia vita per 26 anni”, dichiara
Giardino: dedicata a tutte le persone conosciute nei Paesi del blocco sovietico, la
trilogia elabora gli appunti, le fotografie e i disegni dell’autore risalenti ai suoi
numerosi viaggi a Praga. Con la precisione dell’ingegnere e le mappe della città
del primo soggiorno nel 1971, l’autore ricostruisce luoghi più o meno celebri della
capitale cecoslovacca, immergendo la storia tanto nel contesto geografico,
quanto negli usi e costumi, nei consumi culturali dell’epoca. Sebbene la
Primavera di Praga sia il nucleo centrale dell’ultima parte, Il libraio di Praga,
uscita nel 2018, il momento unico e spettacolare di svolta per il destino dei nostri
eroi, la dolcezza del ricordo e il legame emotivo che si crea subito con Jonas e i
suoi amici del gruppo clandestino Odradek per la salvaguardia dei libri censurati
rendono indimenticabili anche le altre pagine.

Soltanto le Autorità ne conoscono l’esatta definizione” (A. Zinov’ev)
Ingegnere elettronico di formazione, Vittorio Giardino (1946) a 30 anni lascia la
professione per dedicarsi al fumetto, di cui diventerà un protagonista mondiale.
Già tre anni dopo, infatti, le sue opere iniziano a essere tradotte e gli valgono
riconoscimenti internazionali: il “Yellow Kid” di Lucca, “il Saint Michel” di
Bruxelles, i premi di Sierre, Reims, Lugano e Charleroi. Nel 1997 vince al festival
di Angoulême in Francia e a San Diego (USA) l'Harvey Award. I suoi lavori sono
tradotti in 14 lingue e pubblicati in 18 Paesi. È anche il padre di Sam Pezzo,
storico detective d’impronta hard-boiled nella Bologna degli anni Settanta, e Max
Fridman, ex agente segreto, protagonista di spy-story ambientate negli anni
Ottanta e “uno dei personaggi dei fumetti più eleganti, anticonformisti e
particolari di sempre” (M. Nesto).

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Fumetti del mese Anno 2020
Bunker, Max
                                                    Alan Ford: libro 1 (2017)
                                                    Fumetti per adolescenti
                                                    Segn.: BRLF 3084

Il Gruppo T.N.T.: la più irresistibile e improbabile agenzia di spie
Alan Ford nasce nel maggio del 1965 ma “l’idea di creare un gruppo di diseredati,
ma non infelici, positivi nel loro atteggiamento alla vita, con una spruzzata di
ironia, sarcasmo e humour miscelati bene, la covavo da tempo. […] Non è stato
un lavoro semplice, non è stato un lavoro facile. Ho impiegato due anni a
costruire e rifinire ogni dettaglio” (Max Bunker). Il Numero Uno (lucidissimo ed
energico vecchietto paralitico), Cariatide (braccio destro molto dormiente del
Numero Uno), Bob Rock (irascibile piccoletto dal naso grosso), Grunf (aviere
tedesco e strampalato inventore), il conte Oliver (nobile inglese, cleptomane
dall’abile parlantina), Geremia (custode e malato immaginario dai mille acciacchi)
e Alan Ford (il giovane e bello del gruppo, antieroe timido ma generoso): dal loro
covo segreto in un fatiscente negozietto di fiori di una New York molto milanese,
questa banda di strampalati personaggi cerca di sbarcare il lunario affrontando
nemici come Gommaflex, Superciuk, Anten Man, Wurdalak, Tromb e Il grande
Cesare. Nascono così avventure investigative in cui l’elevato potenziale esplosivo
(T.N.T.= tritolo) è quello di una comicità dalla spiccata vena satirico-surreale che
invade un ambiente metropolitano in cui, paradossalmente, underground ed
eleganza convivono grazie a un bianco e nero di raffinata maestria e la forza
coinvolgente di dialoghi arguti ed efficaci come un diretto piazzato ad hoc.

Alan Ford: un James Bond al contrario
“Alan Ford è una delle più riuscite, anzi una delle più folgoranti, creazioni del
fumetto italiano degli ultimi anni. Sei anni della trasformazione del fumetto
italiano da genere irresponsabile a genere responsabile” (Oreste del Buono,
1975).
Il primo volume dell’”edizione definitiva dei 75 albi scritti da Max Bunker e
disegnati da Magnus”, al secolo Luciano Secchi (1939) e Roberto Raviola (1939-
1996), spiritosamente ritrattisi nel conte Oliver e in Bob Rock, contiene i primi
otto storici albi di uno dei fumetti italiani più longevi e seguiti, anche se alla sua
seconda uscita il flop di vendite ne mise a rischio la sopravvivenza, forse perché
era “non solo ironico, ma anche intelligente, e allora l’intelligenza, la capacità di
analisi e l’umorismo erano poco apprezzati”. (Luciano Secchi). Max Bunker tenne
però duro e così nel 2019 ha festeggiato i 50 anni di vita del Gruppo T.N.T: un
traguardo che solo pochi grandi fumetti hanno potuto raggiungere – e per di più
in splendida forma!

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Fumetti del mese Anno 2020
Murat, Thierry
                                                      Il vecchio e il mare (2018)
                                                      Fumetti per tutti
                                                      Segn.: BRLF 3093

“Tu vuoi la mia morte, pesce… Ne hai diritto, lo capisco”
Il vecchio e il mare è il celebre romanzo di Ernest Hemingway pubblicato per la
prima volta nel 1952 su Life che valse all’autore il Premio Pulitzer (1953) e il
Premio Nobel per la letteratura (1954). Thierry Murat, vincitore con questo lavoro
nel 2017 del Prix Littéraire de la Ville de Valognes, ha realizzato un libero adattamento
della disperata ed epica lotta tra l’anziano pescatore, Santiago, e il gigantesco
pescespada che ha preso all’amo e non vuole arrendersi alla sua fine. Con una
scelta personale, Murat introduce la presenza dello stesso Hemingway giornalista
che ascolta la storia della solitaria ed estenuante lotta tra la volontà di Santiago
di catturare la preda e quella del pesce di sfuggirgli e poi di difendersi dagli squali
che pezzo per pezzo lo divorano: a narrargliela è il giovane Manolo, amico e
allievo del vecchio e sfortunato Santiago, in un chiosco all’Avana, nella Cuba pre-
rivoluzionaria. Alla fine entrambi i protagonisti usciranno sconfitti da questa lotta
disperata e tremenda. “Forse non avrei dovuto fare il pescatore… Ma cos’altro
potevo fare? Tu me lo sai dire, pesce?... Perdonami, pesce.”

Un capolavoro rivive come graphic novel
Quello costruito da Thierry Murat (1966) è un autentico racconto visivo fatto di
illustrazioni per lo più orizzontali con un montaggio alternato al testo, che può
prendere la forma della didascalia o di un balloon stilizzato all’interno della
tavola. Le silhouette dei volti e la gamma dei colori virano dal seppia al blu come
nelle pellicole del cinema muto, rispettando i giochi della variazione delle luci e
creando      una    forma    ibrida   di  illustrazione-fumetto   dalle   atmosfere
parafotografiche e di stile documentaristico, altamente poetiche e simboliche.
Raramente il cuore di un racconto è stato rispettato ed esaltato da una versione
grafico-visiva così evocativa. Lontana dai toni di sfida londoniana dell’uomo solo
contro e con la natura, come pure dall’epica melvilliana dell’uomo che vuole
dominare la natura, l’umiltà dell’approccio di Murat sfocia nell’affermazione della
dignità dell’uomo che combatte contro sé stesso e i suoi limiti attraverso la
natura, vero cuore del romanzo. “Questo graphic novel, dal punto di vista della
resa visiva, è il miglior adattamento de Il vecchio e il mare prodotto sino ad oggi.
Parlo sia del film di John Sturges del 1958 interpretato da un bolso Spencer
Tracy, sia di quello prodotto dalla televisione da Jud Taylor, nonostante l’ottima
interpretazione di un più credibile Antony Quinn nel 1990” (Erik Balzaretti).

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Fumetti del mese Anno 2020
David, Peter
                                                    L’incredibile Hulk: Abominio
                                                    (2018)
                                                    Fumetti per adolescenti
                                                    Segn.: BRLF 3092

“Qui qualcuno si sta decisamente prendendo gioco di me…”
Il volume propone una serie di albi Marvel usciti nel 1991 molto importanti per la
storia di Bruce Banner, lo scienziato che, investito dai raggi gamma, diventa
Hulk, un essere “grande e grosso” (= hulk) con la pelle verde e una forza
incredibile. Sono l’ingiustizia, l’arroganza e le offese personali a rendere “verde di
rabbia” lo studioso pacato e ragionevole, a “mandarlo in bestia” trasformandolo
in Hulk. In queste storie la vita di Bruce e della fidanzata Betty sembra scorrere
tranquilla fino all’entrata in scena dei componenti del misterioso Pantheon: esseri
potentissimi che si richiamano alle miti greci e che, per ragioni tutte da leggere,
hanno preso di mira Hulk fino a rapirlo. I membri del Pantheon non sono veri
criminali ma usano ogni metodo per i loro scopi… Il Golia Verde è altresì
protagonista di storie che lo vedono alle prese con inquietanti criminali come
Gestalt, un essere che usa la forza degli altri per i suoi scopi malvagi, e un
ragazzino decisamente letale, protagonista di una trama ambientata in Israele.
Hulk deve però riaffrontare anche uno dei suoi nemici più celebri e pericolosi:
Emil Blonsky, alias Abominio, ex-spia del KGB che si è volontariamente mutato in
una enorme creatura simile a un rettile, dalla forza devastante ma costante (non
aumenta in proporzione alla rabbia come nel caso di Hulk), che non può più
ritornare alla sua forma umana. Il volume contiene inoltre l’episodio tratto da The
Incredible Hulk Annual n. 17 incentrato sui problematici rapporti padre/figlio,
sviluppati tramite la figura di un genitore che narra al suo ragazzo le vicissitudini
dell’incredibile Hulk.

Hulk: il colosso verde al servizio del mondo contro i cattivi
Peter David, ancora oggi uno dei maggiori scrittori di comics, è considerato
all’unanimità lo sceneggiatore che ha firmato le storie di Hulk più belle di tutti i
tempi; la sua lunghissima e celebrata serie di Incredible Hulk è una pietra miliare
non solo della Marvel ma del fumetto statunitense in generale. Uno dei suoi pregi
è stato quello di rendere Hulk un personaggio complesso e sfaccettato, non più
l’essere collerico e infantile che non sa dominarsi e finisce solo per spaccare
tutto, ma un supereroe maturo e in costante evoluzione. David si è avvalso del
talento grafico di Dale Keown, leggendario disegnatore dallo stile plastico e
raffinato: insieme hanno dato vita ad alcuni degli episodi più acclamati dal
pubblico e dalla critica nella storia dei supereroi.

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Fumetti del mese Anno 2020
Igort
                                                       5 è il numero perfetto
                                                       (2007)
                                                       Fumetti per adulti (V.M. 18
                                                       anni)
                                                       Segn.: BRLF 3103

Il romanzo criminale secondo Igort…
Realizzato dal 1994 al 2002 e pubblicato in 13 edizioni, 3 continenti e una decina
di lingue, 5 è il numero perfetto è un romanzo grafico dai toni del noir classico
ma senza investigatore. I ruoli si confondono, il vendicatore è anche vittima ed è
in questo più che in ogni altra cosa che Igort racconta il reale con un taglio a
cavallo tra ironia e tragedia, dando vita a un piccolo affresco napoletano
nell'Italia anni Settanta. Peppino Lo Cicero è un guappo in pensione, vive la sua
vita in ritiro, si occupa di pesca e del figlio Nino, guappo anche lui. Tutto cambia
quando Nino cade vittima di un agguato e viene assassinato dall'uomo che
doveva uccidere. Qualcuno ha tradito... Dalla sete di vendetta nasce la storia di
una rinascita, il ritorno alla vita di un uomo che si credeva finito e che
attraversando l'inferno del sangue versato vede riemergere lo spettro possibile di
una vita pacificata. Questo fumetto, che ha aperto una via al graphic novel
italiano nel resto del mondo, nel 2019 è diventato un film, con la sceneggiatura
firmata dallo stesso Igort che ha impegnato 13 anni e 10 stesure per adattare al
grande schermo il suo segno sempre in bilico tra minimalismo e abbondanza del
dettaglio, con pennellate dense e materiche che inspessiscono le forme, sfondi
netti giustapposti sulle figure umane come un fondale di teatro, con l’azzurro
della bicromia che mantiene le luci basse e chiede al lettore uno sguardo sempre
attento.

Chi è Igort? L’autore del “più bel noir italiano mai scritto”*
Igort è lo pseudonimo di Igor Tuveri (Cagliari, 1958), autore e illustratore
pluripremiato, romanziere, editore, protagonista della scena musicale indie
italiana degli anni ’80, esponente di spicco del graphic journalism, odierno
direttore editoriale di Linus, storica rivista italiana di fumetti. Un artista a tutto
tondo che ha esposto alla Biennale di Venezia ma anche il primo occidentale a
disegnare un manga in Giappone. Questo “architetto [che] cerca simmetrie o
montaggi nel racconto” con una sottile vena di “scrittura impressionista”, del suo
“numero 5” ha dichiarato: «Non mi interessavano esotismo, panorami o trame
avventurose. Ma un noir che fosse fatto di cose che conoscevamo», perché «per
raccontare occorre vivere, farsi attraversare dalle cose» (Igort a Doppiozero).
(*Antonio D’Orrico, Corriere della Sera)

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Fumetti del mese Anno 2020
Bonelli, Gianluigi
                                                      Tex: Il massacro di
                                                      Goldena (2018)
                                                      Fumetti per ragazzi
                                                      Segn.: BRLF 3102

“Non spaventarti troppo, Fraser…
Nato nel 1951 dal creatore di Tex, padre dell’attuale editore e sceneggiatore
Sergio Bonelli, il racconto ha come protagonista il mitico Ranger che sempre e
per sempre si batte per gli ultimi e gli oppressi, assetato di giustizia come tutti i
puri di cuore che si rispettino. In questa avventura Tex, sulle tracce di una gang
di trafficanti d'armi, capita nella cittadina di Goldena dove smaschera una sua
vecchia conoscenza: Fraser, un baro che, su suggerimento del Ranger, viene
scacciato a frustate dalla città. Fraser, che solo in un secondo tempo si scoprirà
essere a capo del contrabbando di fucili, giura vendetta e scatena i sanguinari
Apaches di Wa-Ha-Tah contro l'inerme popolazione del villaggio. Scoperto
l’orribile massacro, i pards, spalleggiati dalla Cavalleria, partono alla caccia degli
infami assassini. Dopo sparatorie, agguati e inseguimenti, arriva la resa dei conti:
da una parte i Rangers, dall’altra i crudeli indiani e Fraser, il feroce rinnegato
responsabile di tanti lutti e distruzioni, sul quale si abbatte l’implacabile vendetta
di “Aquila della notte”, il soprannome che gli indiani hanno dato a Tex dopo il suo
matrimonio con Lilyth, indiana Navajo uccisa da un’epidemia provocata da
coperte infette distribuite da mercanti bianchi. Alla fine Tex dimostrerà ancora
una volta tutto il suo valore di uomo e rappresentante della legge.

… la morte ti sta seguendo ma ha non fretta” (firmato Tex Willer)
Prima di trarne il soggetto per una storia a fumetti, Gianluigi Bonelli (1907-2001)
scrisse Il massacro di Goldena sotto forma di romanzo in prosa, presentato in
edicola dalle Edizioni Audace nel 1951 con la copertina del papà grafico di Tex,
Aurelio “Galep” Galleppini (1917-1994). Questa storia stava molto a cuore a
Bonelli che affidò a Giovanni Ticci la trasformazione in strisce a fumetti, uscite
nell’autunno del 1969, che brillano per la “maestria di un realismo ridotto alla più
pura essenza, in un gioco di luci e di ombre altamente dinamico quanto un film –
di John Ford, […] di Robert Aldrich – trasposto su carta” (G. Frediani). Ora, per i
70 anni di Tex, il capolavoro di Bonelli e Ticci torna a brillare in questo volume
celebrativo che, per la prima volta, riunisce il fumetto e il romanzo in prosa,
illustrato con le suggestive tavole di Aldo Di Gennaro, arricchito con una preziosa
introduzione firmata da Graziano Frediani.

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Fumetti del mese Anno 2020
Buzzati, Dino
                                                     Poema a fumetti (2017)
                                                     Fumetti per adulti (V.M. 18
                                                     anni)
                                                     Segn.: BRLF 3112

1969: il primo graphic novel della letteratura italiana (e non solo)
“È una cosa completamente mia: se non piace vorrà dire che non piaccio io,
pazienza” (Buzzati). Uno dei libri fondamentali di Dino Buzzati, un libro
indispensabile per mettere a fuoco il suo mondo umano e letterario”, torna in
libreria dopo oltre 20 anni di inaccettabile scomparsa. Ma cos’è Poema a fumetti?
Non è un romanzo illustrato, non è un libro d’arte, non è un personale portfolio
dell’autore e non è nemmeno un fumetto nel senso classico del termine: è però
un’opera che ispirato maestri assoluti come Sergio Toppi e Dino Battaglia, Milo
Manara e Lorenzo Mattotti, ha fatto dire a Sergio Bonelli, editore di Tex, Zagor,
Dylan Dog ecc., “mi sono sentito sollevato e […] tutti noi fumettari ci siamo
sentiti davvero più difesi” perché una persona di prestigio come Buzzati,
servendosi di questo mezzo di espressione, “conferì dignità a un genere
considerato privo di valore letterario, poetico e artistico”. Questo primo fumetto
d’autore ha aperto la strada, con decenni di anticipo, al moderno graphic novel e
ha dimostrato che le bande dessinée, alla stregua di cinema, letteratura e
giornalismo, avrebbe potuto trattare anche temi impegnati, di denuncia e di
cronaca (Maus di Spiegelmann, 1986-1991). Questo “poema per parole e
immagini”, inafferrabile dal punto di vista artistico, esprime però chiaramente gli
elementi portanti della poetica di Buzzati: i ricordi di bambino, i presentimenti del
futuro, le angosce, la paura, le ansie metafisiche, le fantasie, la solitudine, la
morte. Il lavoro, frutto di una lunga gestazione, ha suo centro narrativo nel mito,
ossia la storia della discesa agli Inferi di Orfeo per riportare sulla Terra la defunta
sposa Euridice, interpretato però liberamente, trasponendolo nelle atmosfere
hippy degli anni Sessanta, della Swingin’ London e della Pop art, che Buzzati
aveva conosciuto nei suoi viaggi a New York.

“Poema a fumetti è un inno alla vita attraverso il ritratto della morte”*
Dino Buzzati Traverso (Belluno 1906 - Milano 1972)) è uno dei più grandi e
originali scrittori del Novecento. Un uomo con “il tarlo della verità vissuto senza
compromessi, senza limiti, né di genere né di intensità, come si conviene agli
uomini nati vivi” (D. Mencarelli). Una personalità di talento assoluto e forza
poetica che sa parlare a tutti, uomini e donne di ogni ceto ed età. Per saperne di
più: http://dinobuzzati.it/home.php (sito ufficiale). (*L. Viganò, postfazione a
Dino Buzzati “Poema a fumetti, 2017)

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Fumetti del mese Anno 2020
Miller, Frank
                                                      300 (2007)
                                                      Fumetti per adolescenti
                                                      Segn.: BRLF 3115

Onore, dovere, gloria, battaglia, vittoria: per fare la storia
“L’esercito persiano è talmente imponente che quando marcia la terra trema. Ora
vuole schiacciare la Grecia, un’isola di ragione e di libertà in un mare di
misticismo e tirannia. L’unica barriera tra la Grecia e questa ondata di
devastazione è un piccolo distaccamento di trecento uomini. Ma questi non sono
semplici uomini… sono Spartani”. Premiato agli Eisner Awards come “Migliore
serie limitata” e “Migliore scrittore/artista” (Frank Miller), e “Migliore colorazione”
(Lynn Varley), 300 celebra a tinte forti il coraggio di 300 uomini, scelti tra i più
valorosi guerrieri spartani: un manipolo di eroici soldati che per ben tre giorni
riuscì a fermare l’avanzata dell’armata persiana guidata da Serse, infliggendo
grandi perdite al nemico malgrado l’enorme disparità delle forze in campo.

300: un capolavoro a fumetti firmato Frank Miller (anche in film)
Frank Miller (1957, USA) è uno dei massimi autori di fumetti al mondo.
Disegnatore, sceneggiatore e regista, maestro indiscusso delle atmosfere dark,
con il suo stile ha profondamente rinnovato il genere dei supereroi, creando
personaggi come Elektra, Ronin, Daredevil e Sin City, ma anche rivisitando
classici come Batman. Sulla nascita di 300 Miller racconta che a 7 anni ha visto al
cinema L’eroe di Sparta e che questo kolossal l’ha lasciato interdetto. Abituato a
eroi che agivano per il bene e alla fine ricevevano onori e fama, si era trovato di
fronte a uomini che sacrificavano la propria vita per un ideale, per il rispetto della
legge, per la libertà del proprio popolo, perché era la cosa giusta da fare. Non era
preparato a storie nelle quali i buoni periscono: il messaggio dei supereroi
dell’epoca era infatti “crime does not pay” (il crimine non paga) e il trionfo del
vincitore incarnava tale principio. Per Miller il messaggio chiave, invece, è “crime
is wrong” (il crimine è sbagliato) e nelle sue opere questa idea comporta spesso
la morte dell’eroe. Per scrivere 300, Miller ha trascorso tre settimane in Grecia,
immergendosi negli scenari della storia. Sviluppato in 5 albi da 24 tavole ognuno,
300 racconta di eroi di un mondo non perfetto e per questo essi stessi non
perfetti, non infallibili, non immortali ma pronti a lottare e sacrificarsi per un bene
più alto della propria vita (Davide Occhicone).

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J. K. Rowling
                                                             Harry Potter e la pietra
                                                             filosofale
                                                             (2019), narrativa per
                                                             ragazzi
                                                             Segn.: ROWL/HARR I
                                                             Speciale “Notte del
                                                             racconto 2020”

Il maghetto più famoso di tutti i tempi entra in scena…
1° novembre 1981: a Little Whinging, in Inghilterra, il mago Albus Silente, la strega
Minerva McGranitt e il gigante Rubeus Hagrid lasciano un neonato di un anno di nome
Harry Potter sulla porta di casa degli zii Vernon e Petunia Dursley. Harry cresce infelice
in casa Dursley, tormentato dalle angherie del cugino Dudley e degli zii: dorme nel
ripostiglio sotto le scale, veste gli enormi vestiti smessi di Dudley e viene trattato come
un servo. All'avvicinarsi del suo undicesimo compleanno, il ragazzo inizia a ricevere delle
lettere, che vengono distrutte dallo zio prima che possa leggerle. Il giorno prima del
compleanno di Harry, casa Dursley viene invasa da migliaia di lettere, che costringono la
famiglia a scappare per nascondersi in una catapecchia su uno scoglio. La notte
dell'undicesimo compleanno, il gigante Hagrid irrompe nella capanna per consegnare ad
Harry una lettera, raccontandogli la verità: il giovane ragazzo è un mago, e la lettera è
un invito a frequentare la scuola di magia di Hogwarts. Hagrid rivela ad Harry che i suoi
genitori Lily Evans Potter (sorella di Petunia) e James Potter, sono morti per mano di
Lord Voldemort, un mago potente e malvagio, tanto che i suoi simili non ne pronunciano
neanche il nome, preferendo chiamarlo "Tu-Sai-Chi", "Colui-Che-Non-Deve-Essere-
Nominato" o "Signore Oscuro". Voldemort, anni prima, aveva instaurato un regno di
terrore di cui erano rimasti vittime moltissimi maghi e Babbani (i non maghi). Il Signore
Oscuro uccise i Potter e tentò di uccidere Harry; ma l'incantesimo mortale rimbalzò
indietro, facendogli perdere i suoi poteri e costringendolo a sparire. Inizia così il
cammino formativo di Harry nel mondo dei poteri oscuri che combattono l’eterna lotta
del bene e del male, una lotta in cui l’arma più forte non sarà la magia ma il suo animo
puro e fermo, che sa affrontare la paura e l’odio con le nobili armi del coraggio e della
lealtà, confidando sull’amore e sul l’amicizia.

Il primo capitolo della saga di Harry Potter completamente illustrato!
Un’autentica opera d'arte realizzata dall'artista britannico Jim Kay, scelto
personalmente dall'autrice e vincitore della Kate Greenway Medal, uno dei massimi
riconoscimenti mondiali dedicati all’illustrazione per ragazzi. J.K. Rowling ha così
commentato i disegni: «Le illustrazioni di Jim Kay mi hanno profondamente
commosso. Amo il modo in cui ha saputo prestare il suo talento per interpretare il
mondo di Harry Potter, ne sono al contempo grata e onorata». La nuova traduzione
di Salani ha eliminato le italianizzazioni riportando i nomi all’originale, togliendo così
la caratteristica dei “nomi parlanti” ideati dall’autrice per i lettori poco avvezzi
all’inglese; molto efficace, invece, è la scelta di riportare il romanzo alle sue origini
anglosassoni: i folletti tornano a essere goblin, il “mostro” è un troll, ci sono le
caramelle Frizlemon, come pure il porridge e il pudding!

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Berardi, Giancarlo
                                                         Ken Parker (2015)
                                                         Fumetti per ragazzi
                                                         Segn.: BRLF 3158

“Dagli amici non accetto denaro… E nemmeno dai nemici!”
Nel 1974 Giancarlo Berardi (1949) e Ivo Milazzo (1947) propongono all’editore
Bonelli, papà di Tex, una serie western a fumetti dal taglio nuovo: usare il West
per raccontare cose reali, vicine a noi, al presente e alla nostra sensibilità, senza
però intaccarne il mito. Nasce così, nel 1977, il primo albo con protagonista
Kenneth “Ken” Parker, detto “Lungo Fucile”, un umanissimo cacciatore di pelli nel
Montana che si arruola nell’esercito come scout per trovare gli assassini del
fratello e inizia così la sua odissea che, tra il 1868 e il 1908, lo porta a lottare per
le condizioni degli indiani Dakota, essere imbarcato a forza su una baleniera
diretta in Alaska, lavorare in un’agenzia investigativa, essere rinchiuso in una
prigione nel Dakota del Sud e infine, dopo un fallito tentativo di rivolta, venire
condannato ai lavori forzati in un campo in Arizona, da cui decide di non fuggire.

Ken Parker, un filosofo a fumetti* alle prese con il West
Il West di Ken Parker brilla con la forza di un’umanità e di una vividezza inedite:
racconta con grande potenza espressiva storie indiscutibilmente western che però
parlano al presente, ossia a noi, di noi, dei nostri affetti e delle nostre passioni,
dei problemi politici e sociali della nostra storia. Non a caso, con il procedere del
racconto, il protagonista è segnato dal passare del tempo: invecchia ed evolve
nel fisico ma anche nel carattere, spesso deve affrontare scelte complicate e gli
capita anche di prendere decisioni sbagliate, riuscendo però ad accorgersi dei
suoi errori e provando a rimediare. Il linguaggio visivo scelto è il più possibile
cinematografico: gli autori sanno che quello del West è un mito del cinema, un
mito che nasce e vive con esso (Ken Parker assomiglia al Robert Redford di Corvo
Rosso non avrai il mio scalpo! (1972). Ma far rivivere sulla carta l’effetto-cinema
- fatto di articolate inquadrature, sequenze, sonorità - è un’arte difficile e “non ci
sono testi a fumetti migliori delle storie di Ken Parker per vedere quest’arte
utilizzata al massimo delle sue potenzialità” (Daniele Barbieri). Non meraviglia
quindi che le storie di Ken Parker abbiano conquistato 16 paesi in tutto il mondo.
*(Giulio Cuccolini: “C’è più riflessione filosofica in Ken Parker che in tanta
spazzatura accademica circolante nelle università italiane”).

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Promemoria per le prossime letture

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Fonti per immagini e sintesi:

www.ibs.it
www.amazon.it
editori vari

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Buona lettura!
    con i grandi fumetti della
Biblioteca cantonale di Locarno!

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