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Fondazione Ugo La Malfa Economia italiana 2019: crescita e compatibilità Stefano Micossi 28 febbraio 2019
Lo scenario macroeconomico in Italia • A fine 2018 l’economia italiana è entrata in recessione: è peggiorata la domanda interna, in particolare di investimenti, i flussi commerciali con l’estero registrano una flessione congiunturale, più intensa per le esportazioni che per le importazioni • Vi è una componente internazionale nella caduta dell’attività economica in atto, ma in Italia è stata accentuata: l’Osservatorio conti pubblici dell’Università Cattolica ha stimato che oltre 1/3 del rallentamento nel 2018 è imputabile a fattori interni (spread in aumento per annunci politici vari e incertezza) • Le condizioni finanziarie restano tese: lo spread è alto e inizia a manifestarsi una restrizione del credito 2
Le previsioni • Per il 2019, gli indicatori congiunturali segnalano un ulteriore peggioramento • L’1% di crescita del Pil per il 2019 indicato dal Governo è fuori portata, le recenti previsioni della Commissione europea stimano una crescita dello 0,2%, altre previsioni indicano crescita zero o negativa • Il 22 febbraio l’agenzia di rating Fitch non ha declassato l’Italia, ma ha definito l’Outlook negativo. L’agenzia di rating indica come una circostanza positiva la possibilità che il Governo cada e se ne insedi uno nuovo che delinei un programma credibile di aggiustamento del bilancio pubblico 3
Commissione europea Country Report Italy 2019 • Secondo il Rapporto della Commissione europea, pubblicato il 27 febbraio, l'Italia è segnata da squilibri macroeconomici ritenuti «eccessivi» • Il Rapporto sottolinea che vi sia stato un deterioramento del bilancio nazionale e uno stallo delle riforme economiche: «Recenti misure che rivedono elementi di precedenti riforme peseranno negativamente sulla sostenibilità delle finanze pubbliche, sulla produttività e sulla crescita del prodotto interno lordo potenziale» 4
Legge di bilancio • Nei dati ufficiali l’indebitamento 2019 dovrebbe essere pari al 2% del Pil, ma già oggi per effetto della minor crescita il deficit è destinato a salire almeno al 2,5%, di più se le spese (ad es. reddito di cittadinanza) fossero più elevate • La legge di bilancio aumenta significativamente le spese correnti (principalmente reddito cittadinanza e quota 100); gli stanziamenti appaiono inferiori agli impegni • Le coperture sono incerte e non si prolungano dopo il primo anno: prevalgono l’aumento del deficit e diversi anticipi di imposta e una tantum • Per il 2020-21 vi sono clausole di salvaguardia per rispettivamente 23 mld e 29 mld, se fossero disattivate senza prevedere misure compensative, l’indebitamento si collocherebbe intorno al 3% in entrambi gli anni 5
Aumenta il carico fiscale sulle imprese • Nel 2019 l’aumento è di 6,4 mld, quasi 7 mld se valutato per cassa, nella fase attuale deprime ulteriormente la crescita • Il maggior onere fiscale si concentra sul settore bancario e assicurativo già sotto tensione per l’aumento dello spread • L’abolizione dell’Ace cancella un incentivo alla patrimonializzazione che ha dato risultati significativi per molte imprese • Il «tiraggio» dell’Ires al 15% per gli utili reinvestiti sarà modestissimo l’anno prossimo e potrebbe rivelarsi anche a regime ben inferiore alle stime del Governo 6
Criticità • Dubbi sul potenziale espansivo della manovra : legato principalmente al reddito di cittadinanza (+ 0,3% del Pil di maggior spesa nel 2019), forte incertezza su nuovi investimenti pubblici, effetto depressivo dell’aumento degli oneri fiscali sulle imprese, inoltre ecotassa e minacciata chiusura domenicale negozi • Incertezza dei saldi di bilancio: il reddito di cittadinanza e quota 100 hanno una copertura limitata per il 2019, ma per il 2020-21 gli stanziamenti hanno problemi di dimensione (inadeguata) e di copertura (se non si vogliono attuare gli aumenti dell’Iva previsti) 7
Cosa blocca gli investimenti pubblici • Abbiamo costruito un sistema di controllo tutto centrato sui controlli ex-ante – a loro volta basati sul principio di specificare tutte le fattispecie in dettaglio • L’Autorità anticorruzione ci ha aggiunto del suo, di fatto diventando il titolare di una procedura autorizzatoria surrettizia • Abbiamo introdotto il principio della responsabilità personale e patrimoniale dei funzionari pubblici davanti alla Corte dei Conti – con il risultato che i funzionari fuggono dalle commissioni di appalto • Completa il quadro una cultura diffusa ostile ad ogni opera che ne impedisce l’avvio sul territorio
Cosa fare • Il rilancio dell’economia italiana passa principalmente per il contenimento dello spread e per la definizione di un percorso credibile di riduzione del debito pubblico • Serve un intervento sul bilancio pubblico di contenimento delle misure più critiche e costose (reddito di cittadinanza e quota 100) • Per il rilancio degli investimenti pubblici servono misure «aggressive» di semplificazione e rimozione dei vincoli che la attuale maggioranza non sembra disposta ad adottare 9
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