FERRO: FONTI ALIMENTARI E ASSORBIMENTO - ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE - Pacini ...
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE FERRO: FONTI ALIMENTARI E ASSORBIMENTO 9 anno VII www.pacinimedicina.it
9 anno VII IN QUESTO NUMERO: 3 L’EDITORIALE di Franca Marangoni Direttore Scientifico Franca Marangoni 4 IL TEMA a cura di Cecilia Ranza Gli alimenti e i nutrienti Direttore Responsabile che favoriscono Patrizia Alma Pacini l’assorbimento di ferro © Copyright by 13 L’INTERVISTA ALL’ESPERTO Nutrition Foundation of Italy di Fabio Fioravanti Moderata e costante: ecco l’attività fisica che contribuisce a mantenere Coordinamento redazionale in salute il nostro microbiota Alessandra Della Mura Risponde Marco Pane Redazione 19 LA SCHEDA NFI - Nutrition Foundation of Italy Le cipolle Viale Tunisia 38 - 20124 Milano Tel. 02 76006271 - 02 83417795 Fax 02 76003514 info@nutrition-foundation.it Grafica Pacini Editore Srl Via Gherardesca 1 • 56121 Pisa Tel. 050 313011 • Fax 050 3130300 info@pacinieditore.it • www.pacinimedicina.it ISSN 2531-3908 (online) Edizione digitale novembre 2020 Periodico mensile – Testata iscritta presso il Registro OPEN ACCESS pubblico degli Operatori della Comunicazione La rivista è open access e divulgata sulla base della licenza CC-BY-NC-ND (Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 4.0 Internazionale). Il (Pacini Editore Srl, iscrizione n. 6269 del 29/08/2001) fascicolo può essere usato indicando la menzione di paternità adeguata e la licenza; solo a scopi non commerciali; solo in originale. Per ulteriori informazioni: https://creativecom- mons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/deed.it
L’EDITORIALE L a carenza di ferro è la principale In questo contesto appare particolar- causa di anemia, e il deficit nutri- mente rilevante il ruolo del ferro di ori- zionale più diffuso nel mondo: se- gine alimentare, al centro della review condo l’OMS ne soffrono, a livello globa- della letteratura sulla quale si basa il le, il 33% della popolazione femminile, il Tema pubblicato in questo numero di 40% delle gestanti e il 42% dei bambini. AP&B, che ne tocca gli aspetti cruciali: Sebbene sia associata in larga parte alla dalle fonti principali alla biodisponibilità, malnutrizione, l’anemia sideropenica ri- dall’assorbimento alle interazioni con al- guarda anche le zone del mondo in cui tri nutrienti e alimenti. la dieta dovrebbe essere adeguata a co- prire il fabbisogno nutrizionale. In Italia L’Intervista a cura di Fabio Fioravanti ri- lo confermano i dati raccolti dai medici prende un argomento sempre di gran- afferenti alla Società Italiana di Medici- de attualità, il microbiota intestinale, na Generale: nel 2013 interessava me- ma correlandolo, oltre che al pattern diamente il 4,3% degli assistiti, con una alimentare, all’attività fisica e alla sua prevalenza tra le donne 5 volte superio- intensità. Risponde alle sue domande re a quella degli uomini. Marco Pane, microbiologo, Direttore Al di là dei casi legati a condizioni pa- della Ricerca di Probiotical (Novara), tra tologiche, in un’ottica preventiva l’au- i firmatari di un position statement sul mentato fabbisogno di ferro e le ca- tema recentemente pubblicato sulla ri- renze nutrizionali correlate a diete vista della Società internazionale di nu- sbilanciate o di esclusione meritano trizione dello sport. particolare attenzione, soprattutto nel- le fasce di popolazione a rischio mag- Buona lettura! giore, per le quali le conseguenze sono potenzialmente gravi (donne in gravi- Franca Marangoni danza, bambini, anziani). Direttore Scientifico AP&B ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE | 3
IL TEMA Gli alimenti e i nutrienti che favoriscono l’assorbimento di ferro a cura di Cecilia Ranza V iene da un articolo destinato In altri sottogruppi di popolazione, alla gestione dell’emocromatosi come le donne in età fertile, l’omeo- (condizione patologica che de- stasi marziale (e cioè l’equilibrio tra le termina un deposito eccessivo di ferro “entrate” e le “uscite” del ferro) è spes- nel fegato e negli altri tessuti) il più re- so penalizzata dalle perdite mestruali cente aggiornamento sui fattori nutri- (e dalle gravidanze) e l’alimentazione zionali e sui composti che promuovo- diventa ulteriormente più importante no, o che riducono, l’assorbimento del per sostenere le concentrazioni emati- ferro a livello intestinale. Le osserva- che fisiologiche del ferro stesso. zioni raccolte dall’Autore (Niels Thorm Milman, Dipartimento di Biochimica Cenni di fisiologia Clinica, University College Zealand, e fabbisogno di ferro Næstved, Danimarca) in questa revisio- Il ruolo del ferro per il mantenimento ne della letteratura risultano tuttavia di uno stato di buona salute e benes- di grande interesse sere è indubbio a anche per gestire o, tutte le età. meglio, prevenire la L’assorbimento è favorito da I 3,5-4 g di ferro fi- ben più frequente vitamina C e acido lattico. siologicamente pre- condizione oppo- senti in un organi- Meno chiaro è il ruolo sta, l’anemia da ca- smo umano adulto renza di ferro (ane- dei fattori che lo riducono e sano, sono distri- mia sideropenica). buiti tra l’emoglo- bina (65%) e la mioglobina (10%): e cioè Nella prevenzione dell’anemia da ca- nelle proteine che trasportano l’ossigeno renza di ferro un’alimentazione ade- dai polmoni al resto del corpo (la prima) guata svolge un ruolo non secondario: e specificamente ai muscoli (la seconda). in soggetti vegetariani o vegani, per Il restante 20-25% del ferro è contenuto esempio, i livelli ematici di ferro sono nel fegato, nella milza e nel midollo os- inferiori rispetto a quelli di chi segue seo. Il ferro garantisce inoltre l’attività di una dieta onnivora, e quindi con un molti enzimi, oltre alla sintesi di alcuni or- normale apporto di carni. moni e del tessuto connettivo. 4 | ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE
sta fascia d’età non raggiunge i 15 mg Tabella 1 di ferro necessari al giorno. Apporti quotidiani di ferro in grado di soddisfare il fabbisogno della maggior parte della popolazione sana, suddivisi Gli apporti inferiori, tra 7,6 e 9,9 mg/ per sesso e classe d’età die, si sono rilevati in Italia, insieme a Classe PRI Belgio, Bosnia, Danimarca, Irlanda del d’età Nord, UK, Galles, Scozia, Serbia, Svezia, 7-11 mesi 11 mg/die Svizzera e Ungheria. Bambini M/F 1-6 anni 7 mg/die Per contro, i maschi adulti superano in 7-11 anni 11 mg/die genere l’apporto raccomandato di fer- Adolescenti M 12-17 anni 11 mg/die ro, favorito da un maggior consumo di Adolescenti F 12-17 anni 13 mg/die carni e di alcol (a dosi moderate): l’Auto- Uomini ≥ 18 anni 11 mg/die re cita dati danesi, con apporti medi di Donne 12 mg/die e il dato statunitense, molto in premenopausa* ≥ 18 anni 16 mg/die più elevato e in media pari a 16 mg/die. Donne in post-menopausa ≥ 40 anni 11 mg/die Il ferro alimentare: Donne in gravidanza* ≥ 18 anni 16 mg/die che cosa bisogna sapere Donne La biodisponibilità del ferro (e cioè la in allattamento* ≥ 18 anni 16 mg/die possibilità che il ferro stesso possa es- Fonte: Modif. da EFSA 2015 sere adeguatamente assorbito ed en- Legenda: * per le donne in premenopausa, in gravi- danza o in allattamento i valori di PRI soddisfano il trare nell’organismo) dipende dalle for- fabbisogno del 95% di questi gruppi di popolazione. me chimiche in cui è contenuto negli alimenti, distinte tra forma “eme” (or- Per quanto riguarda l’apporto quoti- ganica) e “non eme” (inorganica): l’as- sorbimento della prima (20-40%), che è diano di ferro in grado di soddisfare il mediata da siti altamente specifici pre- fabbisogno di una popolazione sana senti nella mucosa intestinale, è netta- (PRI - population reference intake), mente più efficiente rispetto a quella possiamo fare riferimento alla più re- della seconda (circa 5-10%). cente revisione delle raccomandazioni, rilasciata da EFSA (l’Autorità europea L’assorbimento del ferro non eme, che garantisce la sicurezza alimentare) infatti, è estremamente variabile, ed nell’ottobre 2015 (Tabella 1). influenzato da molti fattori, tra cui lo stato chimico (il ferro tecnicamente de- Nella popolazione femminile euro- finito “ferroso”, o Fe2+ è assorbito me- pea, però, l’apporto quotidiano di glio del ferro definito invece “ferrico”, o ferro risulta in media inferiore, o mol- Fe3+), l’interazione con gli altri alimenti to inferiore, a quanto raccomandato, e la regolazione inibitoria a livello della specie nelle donne in età fertile: una mucosa intestinale modulata dall’epci- review recente ha messo in luce che dina, ormone scoperto solo nel 2001, tra il 61% e il 97% delle europee in que- che ne regola l’omeostasi. ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE | 5
Il ferro emico è presente soprattutto nel- globina e nella mioglobina delle car- le carni di maiale (comprese quelle lavo- ni, è assorbito molto più facilmente di rate, come prosciutto crudo e salame), quello non eme, anche perché scarsa- manzo (anche lavorato, come la bresao- mente influenzato da altri componenti la) e vitello, ma anche nelle carni ovine, dell’alimentazione. nel pollame e in pesci, molluschi e cro- Questa maggiore biodisponibilità è cru- stacei; la forma non emica prevale nei ciale, perché una dieta occidentale stan- formaggi, nel tuorlo d’uovo, nei prodotti dard fornisce in media soltanto il 10-15% cerealicoli (pane, pasta, riso), nella farina di ferro eme. di soia, nei legumi (fagioli), nelle verdu- re (a foglia verde scuro), nella frutta ole- Quanto al ferro non eme, una premessa aginosa (anacardi) e disidratata (fichi e è ovvia: i fattori alimentari che ne favo- albicocche secchi) e nel vino (in quanto riscono (o penalizzano) l’assorbimento presente nella materia prima) (Tabella 2). esercitano la loro azione soltanto se entrambi sono assunti nello stesso pa- I fattori che favoriscono sto. Qui di seguito ecco i principali: l’assorbimento del ferro Com’è stato accennato, il ferro eme, presente in forma ferrosa nell’emo- • Vitamina C (acido ascorbico). Il principale promotore dell’assor- Tabella 2 Contenuto medio di ferro (mg) in 100 grammi di alcuni alimenti Carni fresche e trasformate Legumi Salsiccia di suino 3,2 Fagioli, secchi 6,7 Bresaola 2,4 Ceci, secchi 6,1 Bovino, vitellone 2,3 Lenticchie, secche 5,1 Agnello 2 Piselli, secchi 4,5 Tacchino, petto 1,5 Fave, fresche 1,8 Prodotti della pesca Frutta secca a guscio Cozza 5,8 Anacardi 6 Spigola 4,1 Nocciole, secche 3,3 Acciuga o alice 2,8 Mandorle, secche 3 Tonno sott’olio sgocciolato 1,7 Noci, secche 2,4 Altri Ortaggi Uovo di gallina, tuorlo 4,9 Radicchio verde 7,8 Uovo di gallina, intero 1,5 Spinaci 2,9 Parmigiano 0,7 Cime di rapa 1,5 Fonte: Modif. da Banca Dati di Composizione degli Alimenti per gli Studi Epidemiologici in Italia Versione 1.2015 6 | ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE
Tabella 3 Contenuto medio di vitamina C per 100 grammi di alimento Vitamina C per 100 g Verdura Frutta 100-200 mg Peperoni gialli, peperoni dolci Ribes nero Cavolini di Bruxelles, 50-100 mg Kiwi, papaya, fragole lattuga da taglio, cavolfiore, spinaci Arance, mandarini, pompelmo, 30-50 mg Cavolo cappuccio, valeriana, sedano mandaranci Fonte: Modif. da Banca Dati di Composizione degli Alimenti per gli Studi Epidemiologici in Italia Versione 1.2015 bimento di ferro è l’acido ascor- favorevole: una proprietà che EFSA bico, cioè la vitamina C, vitamina ha riconosciuto nel 2010. Nell’Unione idrosolubile che il nostro organi- Europea è stato infatti autorizzato il smo non è in grado di sintetizzare claim “la vitamina C contribuisce e che dobbiamo quindi assumere a incrementare l’assorbimento del con gli alimenti. La vitamina C ten- ferro non eme”. de a mantenere il ferro nello stato +2 (ferroso), che come si ricordava Sono da considerare anche altri aci- è più assorbibile del +3 (ferrico). La di organici presenti in frutta, verdura Tabella 3 riporta il contenuto me- e frutti di bosco, l’acido citrico, l’aci- dio della vitamina in alcuni alimen- do malico e l’acido tartarico: l’effetto ti comuni. sull’assorbimento del ferro non eme è ancora oggetto di dibattito per i La vitamina C forma, con il ferro primi due, mentre l’acido tartarico, non eme, un composto (chelato) presente per esempio negli agrumi, solubile e ben assorbito. A titolo di sembra promuoverne l’assorbimen- esempio, in condizioni sperimen- to in modo significativo. • tali, il consumo di un pasto a base di solo riso, accompagnato dall’as- Acido lattico. La fermentazione dei sunzione di succhi di frutta fresca a carboidrati da parte di alcune spe- diverso contenuto di vitamina C, ha cie di Lattobacilli e Streptococchi, incrementato l’assorbimento di fer- (specie se ottenuta con il cosiddet- ro in modo direttamente proporzio- to lievito madre), produce acido lat- nale alla concentrazione, nel pasto, tico, che aumenta la biodisponibili- di acido ascorbico. tà del ferro non eme. Nella produzione di birra da sorgo e L’efficienza della vitamina C è meno mais, la fermentazione produce aci- evidente se associata a un pasto do lattico in abbondanza, che resta completo e composito, anche se, va- nel prodotto finito. lutata nel tempo, risulta comunque Anche la fermentazione della farina ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE | 7
Il pH gastrico e la modulazione dell’assorbimento di ferro Non sono soltanto i componenti dell’alimentazione a favorire, o inibire, l’assorbi- mento del ferro. L’ambiente acido dello stomaco, infatti, è il principale fattore non alimentare a garantire un buon assorbimento del ferro, mantenendolo nella forma chimica più biodisponibile. Ecco perché la somministrazione (ormai molto diffusa) di antagonisti dei recettori H2 dell’istamina, o soprattutto di inibitori della pompa protonica, riduce in modo significativo l’assorbimento del ferro e, in caso di uso cronico, può esporre al rischio di deficienza dell’elemento. Anche gli antiacidi, assunti in associazione con il pasto, riducono l’assorbimento- di ferro. Questi preparati infatti neutralizzano il pH acido gastrico; inoltre calcio e magnesio, che ne sono componenti base, antagonizzano specificamente l’assorbi- mento del ferro. da altri cereali produce acido latti- ben caratterizzati, presenti nel tessu- co e, in questo processo, riduce un to muscolare di tutte le carni (mam- fattore che sarà elencato successi- miferi, uccelli, pesci) che risultano vamente tra gli inibitori dell’assorbi- determinanti per un assorbimento mento di ferro non eme: i fitati. percentuale elevato di ferro totale (eme e non eme). Il consumo di carne Inoltre l’acidificazione incrementa di manzo e pollo, in un confronto con la presenza di magnesio e, proba- le proteine delle uova (ovoalbumina), bilmente, migliora la solubilità del promuove infatti l’aumento dell’assor- ferro (in parte contribuendo a man- bimento di ferro di un pasto completo tenerlo nello stato Fe2+). rispettivamente del 180% e del 100%. Anche la fermentazione dei ve- getali produce acido lattico, au- • Alcol. Il rapporto tra assunzione di alcol e assorbimento del ferro è com- mentando l’assorbimento del fer- plesso. Si è ipotizzato che l’effetto ro, rispetto agli stessi vegetali non promotore dell’alcol sull’assorbi- fermentati: l’esempio più comune mento sia indiretto, mediato dall’ini- è il cavolo verza, lavorato a dare i bizione sulla sintesi epatica di epcidi- na esercitata dall’alcol e dimostrata sauerkraut tipici della cucina nordi- dopo assunzione acuta o cronica di ca (austrotedesca soprattutto). una bevanda alcolica. Al contrario, il consumo corrente di latte, anche fermentato (yogurt e for- I fattori che limitano maggi), non sembra influire in modo l’assorbimento del ferro decisivo sull’assorbimento del ferro. • I principali fattori alimentari che limi- I “meat factors”. Sono probabilmen- tano l’assorbimento del ferro, se as- te peptidi e/o proteine, a tutt’oggi non sunti al pasto, sono: 8 | ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE
• Acido ossalico e ossalati. Rabarba- ro, spinaci, bietole e portulaca (pian- inferiore, dai cosiddetti “meat fac- tors”. ta grassa edibile) contengono alte concentrazioni di ossalati, in forma Anche il pane integrale è molto solubile (ossalati di sodio o potas- ricco di fitati, il cui effetto negativo sio) o insolubile (ossalati di calcio o sull’assorbimento di ferro può esse- magnesio). re ridotto scegliendo un pane a lie- La scarsa solubilità del calcio os- vitazione acida, in cui la forte pro- salato penalizza l’assorbimento di duzione di acido lattico neutralizza calcio (infatti il 75% dei calcoli uri- gran parte dell’effetto dei fitati. • nari è imputabile agli ossalati di calcio) e sembra inibire l’assorbi- Polifenoli. I polifenoli sono compo- mento di ferro. È interessante tut- nenti non nutrienti di frutta e verdu- tavia osservare che alla prova dei ra, di cui sono soprattutto ricchi frutti fatti l’assorbimento di ferro non di bosco, spezie, semi, farina integra- risulta significativamente ridotto le, ma anche tè, caffè, cacao amaro, confrontando un pasto a base di vino rosso, alcune tisane a base di pane e spinaci con uno a base di erbe. È noto che un adeguato appor- pane e cavolo riccio (kale), anche to quotidiano di polifenoli è molto aggiunto di potassio ossalato, per utile per il mantenimento della salu- fornire la stessa quantità di ossalati te. degli spinaci. Il ruolo degli ossalati D’altro canto, è altrettanto noto che potrebbe quindi essere minore di i polifenoli legano il ferro a livello in- quanto si pensasse. testinale, formando complessi (che- • lati), che ne riducono nettamente Acido fitico e fitati. I fitati, presenti l’assorbimento. in cereali, legumi, semi oleosi e frut- L’effetto è dose-dipendente: be- ta oleaginosa, hanno invece una vande che contengono, per singo- riconosciuta capacità di inibire la assunzione, 20-50 mg di polife- l’assorbimento del ferro, in manie- noli totali riducono l’assorbimento ra dose-dipendente. Un effetto che di ferro tra il 50 e il 70%; se il con- può essere contrastato dall’assun- tenuto di polifenoli è maggiore zione, nello stesso pasto, di acido (100-140 mg per assunzione) l’as- ascorbico (vitamina C) e, in misura sorbimento viene inibito tra il 60 e Fitati, tannini e vitamina C Ridurre la presenza dei fitati nei cereali e nei legumi è possibile. È sufficiente un ammol- lo di alcune ore in acqua tiepida, con mezzo limone. Anche l’effetto inibente dei tannini del tè viene ridotto dall’aggiunta di succo di limone (ma anche dalla riduzione dei tempi di infusione). Senza contare che bere tè (ma anche caffè) lontano dai pasti risolve il con- flitto tra le assunzioni, entrambe indispensabili, di polifenoli e di ferro. ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE | 9
il 90%, come accade per esempio l’apporto di latte, yogurt e formag- dopo consumo di una tazza di tè gi, secondo le porzioni raccoman- nero ad alto contenuto di tannini, date, non penalizza l’assorbimento polifenoli presenti anche nel vino del ferro. • rosso, soprattutto se invecchiato in botti di quercia. Proteine di soia. Il contributo dei fa- gioli di soia all’alimentazione mon- Ad assicurare il corretto apporto di diale è ben noto, anche perché la polifenoli con la dieta senza pena- coltivazione della soia è la più effi- lizzare l’assorbimento di ferro è di ciente, in termini di quantità di pro- nuovo l’acido ascorbico (vitamina teine ottenuta per ettaro. C), la cui affinità con il ferro è mag- Dai fagioli di soia si ottengono fa- giore rispetto a quella dei polifenoli: rina, olio, bevande, tofu, mentre nel caso di frutta e verdura, infatti, la fermentazione porta a tempeh, la compresenza di acido ascorbico miso, natto. Inoltre i fagioli di soia e di polifenoli garantisce l’appor- possono essere consumati tal quali, to di questi ultimi e migliora l’as- dopo bollitura (edamame). sorbimento del ferro presente nel Il contenuto di ferro nei fagioli di pasto. soia varia secondo le aree di colti- • vazione, da 4 mg/100g fino a oltre Calcio. Il calcio è l’unico elemento 15 mg/100 g, ed è caratterizzata da che inibisce in modo identico l’as- una soddisfacente biodisponibilità. sorbimento sia del ferro emico e sia Va detto però che la soia non trat- di quello non emico, probabilmente tata e i prodotti derivati (farina so- interferendo su un passaggio co- prattutto) sono ricchi anche di fitati mune a livello degli enterociti (cel- che, come già detto, inibiscono in- lule dell’epitelio intestinale). vece l’assorbimento di ferro. L’effetto negativo è stato dimostra- La prova del nove viene dalla situa- to se il calcio e il ferro vengono as- zione opposta: l’aggiunta di farina di sunti contemporaneamente e rag- soia privata della maggior parte di giungono l’intestino impiegando fitati a un pasto standard, aumenta gli stessi tempi. in modo significativo l’assorbimen- In condizioni reali, però, la supple- to di ferro. • mentazione a lungo termine con calcio non influisce negativamen- Proteine del latte. Il latte bovino ha te sull’omeostasi del ferro (valutata un trascurabile tenore di ferro. In tramite i valori della ferritina sierica), condizioni sperimentali, si è rileva- anche in donne a rischio di carenza to che le proteine del latte (caseina marziale. Una spiegazione potrebbe e proteine del siero), come quelle risiedere in una risposta intestinale della soia, inibiscono l’assorbimento adattativa, che normalizza progres- del ferro. sivamente l’assorbimento del ferro. Infine, com’è stato dimostrato, In condizioni di vita reale, invece, è 10 | ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE
stato dimostrato che un bicchiere do), mentre nell’albume non supera di latte, oppure uno yogurt, con- 0,1 mg/100g. sumati al pasto, non modificano in modo sostanziale l’assorbimen- Inoltre, attenzione anche alle mo- to del ferro rispetto a quanto acca- dalità di cottura: l’uovo non va mai de consumando lo stesso pasto, ma bollito troppo a lungo, per evita- senza latte o yogurt. re che il ferro contenuto nel tuorlo • reagisca con il solfuro di idrogeno Proteine dell’uovo. Anche nel caso dell’albume, a dare solfuro di fer- dell’uovo, sono le proteine (preva- ro, che pregiudica totalmente, in lenti nell’albume, ma presenti anche quanto insolubile, l’assorbimento nel tuorlo) a influire negativamente del ferro. sulla biodisponibilità del ferro che, La presenza di solfuro di ferro è in questo alimento, è concentrato chiaramente indicata dalla “corona” nel tuorlo, in quantità variabili tra verdognola sul perimetro del tuorlo 2,7 e 5,9 mg/100 g (alimento cru- bollito. Conclusioni • Il ferro è un elemento indispensabile all’organismo. Grazie alla produzione di emoglobina e di mioglobina assicura la corretta distribuzione dell’ossigeno a or- gani e muscolatura. Inoltre partecipa alla sintesi e alla funzionalità di enzimi, or- • moni e tessuto connettivo. Il ferro, negli alimenti, è presente in forma organica (ferro eme), o inorganica (ferro non eme). Il primo non è quasi mai penalizzato dagli altri componenti della dieta, a differenza del secondo. Questa differenza si traduce in un significativo maggior assorbimento percentuale del ferro eme rispetto al ferro non eme (circa 3-4 volte maggiore). Il ferro non eme è assorbito meglio nella forma ferrosa (che • tende a prevalere in ambiente acido) che nella ferrica. Il ferro eme è presente prevalentemente nelle carni (tutte), nei pesci, molluschi e crostacei. Il ferro non eme è invece fornito da latte e latticini, dal tuorlo d’uovo, • da legumi, cereali, frutta oleaginosa, frutta disidratata. Il principale componente dell’alimentazione che favorisce l’assorbimento del fer- ro è l’acido ascorbico, o vitamina C, grazie alla formazione, con il ferro non eme, • di un complesso solubile. La vitamina C agisce in modo dose dipendente sull’assorbimento del ferro pre- • sente in un pasto. Anche l’acido lattico, prodotto durante la fermentazione dei vegetali o la lievita- • zione acida, migliora l’assorbimento del ferro non eme. Probabilmente presenti nelle proteine di tutte le carni sono infine i cosiddetti • “meat factors”, che promuovono l’assorbimento del ferro totale (eme e non eme). I fattori che inibiscono l’assorbimento di ferro sono diversi: ossalati, fitati, polife- noli, calcio e proteine della soia, del latte, delle uova. ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE | 11
• L’effetto di tutti questi componenti, però, molto evidente negli studi sperimenta- • li, risulta meno penalizzante se valutato nelle situazioni di consumo reali. Questo significa, per esempio, che il consumo di latte, yogurt e formaggi, all’in- terno di un’alimentazione variata e rispettando le raccomandazioni nutrizionali, • risulta praticamente ininfluente sull’assorbimento del ferro. Esula dalle interazioni strettamente alimentari il fattore pH gastrico. L’acidità gastrica è tuttavia un fattore indispensabile per promuovere il corretto assorbi- mento intestinale del ferro. L’assunzione, acuta o cronica, di antiacidi, di antago- nisti del recettore H2 dell’istamina, di inibitori della pompa protonica penalizza infatti la biodisponibilità del ferro. Bibliografia di riferimento Bendich A. Calcium supplementation and iron sta- with similar vitamin C and phytic acid content. tus of females. Nutrition 2001;17(1):46–5. Br J Nut. 2005;94:78-83. Bonsmann SS genannt, Walczyk T, Renggli S, et Milman NT. A review of nutrients and compounds, al. Oxalic acid does not influence nonhaem which promote or inhibit intestinal iron absorp- iron absorption in humans: a comparison of tion: making a platform for dietary measures kale and spinach meals. Eur J Clin Nut. 2008 that can reduce iron uptake in patients with Mar;62(3):336-41. genetic haemochromatosis. J Nutr Metab. 2020; 2020:ID7373498. Derman DP, Bothwell TH, Torrance JD, et al. Iron ab- sorption from maize (Zea mays) and sorghum Milman NT. Dietary iron intake in women of repro- (Sorghum vulgare) beer. Br J Nut. 1980;43:271-9. ductive age in Europe: a review of 49 studies from 29 countries in the period 1993–2015. J Nutr EFSA Panel on Dietetic Products, Nutrition and Al- Metab. 2019;2019:ID7631306. lergies (NDA). Scientific opinion on dietary refer- Rosado J, Diaz M, Gonzalez K et al. The addition of ence values for iron. EFSA J. 2015;13:4254. milk or yogurt to a plant-based diet increases Epicentro. Sali minerali - Oligoelementi. https:// zinc bioavailability but does not affect iron bio- www.epicentro.iss.it/sali/oligoelementi availability in women. J Nutr. 2005;135(3):465-8. U.S Department of Agriculture Research Service. Thumser AE, Rashed AA, Sharp PA, et al. Ascor- FoodData Central, 2019. https://fdc.nal.usda.gov/ bate enhances iron uptake into intestinal cells fdc-app.html#/food-details/174270/nutrients. through formation of a FeCl3-ascorbate com- Kristensen MB, Hels O, Morberg C, et al. Pork meat plex. Food Chem. 2010;123(2):281-5. increases iron absorption from a 5-day fully con- Williamson G. The role of polyphenols in modern nu- trolled diet when compared to a vegetarian diet trition. Nut Bull. 2017 Sep;42(3):226-35. 12 | ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE
L’INTERVISTA ALL’ESPERTO di Fabio Fioravanti Moderata e costante: ecco l’attività fisica che contribuisce a mantenere in salute il nostro microbiota Risponde Marco Pane, Responsabile R&D Probiotical, Novara E siste una correlazione tra l’atti- DOMANDA: Si parla sempre più di vità fisica e la composizione del microbiota, e dei suoi effetti sulla microbiota intestinale? Sembre- salute: ma sappiamo qual è il pro- rebbe di sì, anche se con modalità che filo del microbiota che si potrebbe dipendono dall’intensità dell’esercizio, e definire “sano”? che sarebbero più favorevoli per l’eser- RISPOSTA: Definire quando il micro- cizio moderato che per quello ad alta biota intestinale di un individuo in con- intensità. L’attività dizioni normo-fi- fisica, se ben cali- siologiche, come brata, affianche- potrebbe essere rebbe le abitudini L’esercizio fisico aerobico, un atleta, può es- alimentare corret- di intensità e durata moderate sere classificato te nel contribuire a mantiene la diversità come “sano” non portare il microbio- del microbiota e la sua salute è semplice. Man- ta verso una confi- cano ancora pa- gurazione protet- rametri di riferi- tiva contro le più mento condivisi. comuni malattie che si riscontrano nella In pratica, si tratta di identificare e va- popolazione. lidare dei marcatori di salute del micro- Questi temi sono stati affrontati in una biota che siano utili e rappresentativi. recente review (*) pubblicata su Journal of the International Society of Sports D.: Quali potrebbero essere, per Nutrition; il gruppo di esperti che ha esempio? firmato la sintesi comprende ricerca- R.: Per esempio, quelli che rilevano gli in- tori americani, neozelandesi, canadesi, dici di biodiversità a livello intestinale. An- britannici, nonché il dottor Marco Pane, che nel caso del microbiota sembra infatti, microbiologo, che dirige la Ricerca e Svi- così come per tutti gli ecosistemi naturali luppo di Probiotical, Novara, che rispon- conosciuti, che una maggiore biodiversi- de alle nostre domande. tà correli con una maggiore resistenza e ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE | 13
una maggiore capacità di adattamento a genomica (che valutano chi cambia in fronte di eventi stressanti acuti o cronici. termini tassonomici) quelli di metabolo- Un esempio è la capacità del microbiota mica (cosa cambia in termini metabolici). intestinale di ritornare all’equilibrio dopo un trattamento antibiotico (che solita- D.: Una persona che pratica attività mente abbatte gli indici di biodiversità). sportiva si può considerare a minor rischio di incorrere nelle malattie Dalle prime indagini disponibili sembre- più diffuse nella nostra società? rebbe che la biodiversità intestinale cor- R.: È molto interessante notare che il ri- reli positivamente con l’esercizio fisico e schio di infezioni delle vie respiratorie, o negativamente con uno stile di vita se- certi sintomi gastrointestinali, seguono dentario. un andamento da curva a “J” in funzio- Uno stile di vita attivo o sedentario, ne del livello dell’attività sportiva. In sin- d’altra parte, comprende un gran nu- tesi, soggetti sedentari presentano rischi mero di variabili, che non permette fa- maggiori rispetto a soggetti che pratica- cili riflessioni di natura riduzionista. Per no attività fisica moderata: ma, sorpren- esempio, l’osservazione che gli atleti dentemente, gli allenamenti ad alta in- professionisti di rugby presentano una tensità, tipici degli sportivi professionisti, biodiversità del microbiota intestinale sembrano associarsi invece a un rischio più elevata rispetto ad un gruppo con- più elevato, rispetto a quello rilevato sia trollo sano è dovuta alla loro maggiore per il soggetto con attività moderata ma attività sportiva oppure alle importan- anche per il soggetto sedentario. ti differenze presenti tra la loro dieta e quella dei soggetti di controllo? La ri- D.: Come si spiegano queste osser- sposta sta probabilmente nel mezzo. vazioni? R.: Un’ipotesi è che lo stress causato È interessante constatare che gli atle- dall’allenamento ad alta intensità porti ti coinvolti nello studio presentano un ad una alterazione di alcuni “elementi incremento di specifici pathway meta- di raccordo” tra il microbiota e il tratto bolici, come quelli della sintesi batterica digerente, soprattutto in termini di per- di acidi grassi a corta catena (acetato, meabilità intestinale e di conseguente propionato e butirrato), ampiamente infiammazione sistemica. descritti in letteratura per gli effetti po- sitivi che sembrano svolgere (come un È affascinante notare che durante l’eser- migliore turn-over muscolare). cizio fisico si verificano delle alterazioni È d’altra parte importante precisare che fisiologiche del tratto gastrointesitnale, nemmeno gli indici di biodiversità sono soprattutto in termini di riduzione del vo- pienamente in grado di caratterizzare lume di sangue in ambito viscerale (ipo- sistemi così complessi. Probabilmen- perfusione splancnica) e conseguente te uno strumento ancora più potente è aumento del volume di sangue a livello la valutazione dei pathway metabolici toracico. funzionali del microbiota nello sportivo, affiancando quindi agli studi di meta- Questo fenomeno è associato a un au- 14 | ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE
mento del danno epiteliale intestinale a una risposta immune adeguata e quin- e a un incremento dei marcatori dell’in- di a un decremento dei fattori di rischio fiammazione plasmatici (MPO e calpro- delle infezioni delle vie respiratorie. tectina) e dei Lipopolisaccaridi (LPS), che rappresentano una componente di D.: Un consiglio al riguardo? membrana cellulare esterna dei batte- R.: Il consiglio è di non estremizzare l’at- ri Gram-negativi con attività sistemica tività fisica, ma di praticarla in modo infiammatoria. E poiché gli LPS sono moderato. Come quasi sempre, il veleno esclusivamente di origine batterica, si è nella dose. deve concludere che, se l’esercizio fisi- L’attività fisica di natura aerobica, inoltre, co intenso porta a un aumento di que- è tendenzialmente preferibile rispetto ste sostanze nel circolo sistemico, vuol all’anaerobica ad elevata intensità o lun- dire che il microbiota intestinale concor- ga durata. Specie se fatta all’aria aperta o re indirettamente alle alterazioni della in contesti naturali: meglio andare in un permeabilità intestinale, e quindi a una parco, piuttosto che in casa o in palestra, condizione di endotossinemia, con con- perché ci esponiamo ad una carica mi- seguente vulnerabilità sistemica. crobica naturale, ricca e varia, che con- corre al mantenimento della biodiversità Questo complesso di fenomeni potreb- del nostro microbiota. be spiegare il maggior grado di infiam- mazione cronica che si osserva in chi pra- D.: Fino a che punto la nutrizione tica sport ad elevata intensità (e magari può avere un ruolo nel regolare il anche la maggiore frequenza di episodi microbiota di chi pratica attività di diarrea, di disturbi gastrointestinali o il sportiva? maggiore uso di antibiotici rispetto alle R.: Svolge sicuramente un ruolo estre- persone che svolgono un’attività fisica mamente rilevante, e non solo per l’atle- più moderata). ta, ma anche per la popolazione genera- le. Certamente, confrontare l’assetto del D.: Con l’infiammazione può coesi- microbiota di chi svolge attività sportiva stere anche uno stato di depressio- con quello di una persona sana, ma fisi- ne immunitaria? camente meno attiva, deve prendere in R.: Sembrerebbe di sì. Fenomeni di im- considerazione numerose variabili, anche munodepressione possono rilevarsi tra di natura alimentare. gli atleti soggetti ad allenamento inten- Una cosa è certa: i programmi nutrizionali so, stress psicologico e sonno alterato, degli sportivi seguono indicazioni prima- con un conseguente incremento delle riamente funzionali alla performance, ma infezioni delle vie respiratorie. È interes- non necessariamente benefici per il mi- sante notare che circa il 70% del sistema crobiota intestinale. immunitario è localizzato a livello gastro- intestinale (GALT, o tessuto linfoide asso- D.: Quali sono le principali caratte- ciato all’intestino) e che pertanto, come ristiche dell’alimentazione tipica di le prime evidenze sembrano conferma- chi pratica attività sportiva? re, un microbiota sano possa concorrere R.: Le linee guida per queste persone ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE | 15
suggeriscono generalmente un mag- per gli integratori probiotici ammessi al gior apporto di carboidrati semplici, per commercio dovrebbe essere sempre re- mantenere adeguati livelli di glucosio peribile una solida bibliografia scientifi- nel sangue anche durante lo sforzo e ca e clinica, che rappresenta l’ossatura massimizzare le riserve di glicogeno; un dell’impiego razionale del prodotto. Io alto livello di proteine animali e, aspetto spero sempre che la scelta tra i vari pro- degno di riflessione e studio, una ridu- biotici disponibili sul mercato sia dettata zione delle fibre fermentescibili (al fine da queste informazioni, e non dalla con- di facilitare lo svuotamento gastrico e ri- fezione più attraente o dalla pubblicità durre il discomfort intestinale), che tut- più accattivante. tavia rappresentano il nutrimento eletti- vo del nostro microbiota. D.: La ricerca sta individuando nuo- vi microrganismi che potrebbero D.: In questo contesto, l’integrazio- essere specificamente utili al ri- ne probiotica può avere un ruolo guardo? specifico nelle persone che svolgo- R.: Sì, certamente. La ricerca sta proce- no un’intensa attività sportiva? dendo in due macro-aree: da un lato è R.: Si stanno accumulando evidenze sul importante cercare di capire quali sono contributo dell’integrazione probiotica i regimi dietetici e di stile di vita che ga- contribuisca al miglioramento della per- rantiscono non solo un miglioramento formance atletica, o perlomeno alla ridu- in termini di prestazioni, miglior recu- zione di alcuni effetti collaterali dell’alle- pero muscolare o minor rischio di ma- namento intenso. lattia, ma anche una maggior tutela del Un microrganismo probiotico può infat- microbiota: che lo mantenga in altre ti manifestare una ricca gamma di pos- parole “sano”. Il passaggio, insomma, sibili effetti favorevoli per l’organismo, da un approccio riduzionista dieta-indi- per esempio, incrementando l’assorbi- viduo a uno più complesso quale dieta- mento di alcuni specifici nutrienti, quali microbiota-individuo, di cui il microbio- alcuni amminoacidi, o stimolando la pro- ta stesso è una inevitabile e sostanziale duzione endogena di acidi grassi a corta interfaccia. catena. Il secondo approccio studia quali mi- Oppure, ancora, contribuendo a mante- crorganismi probiotici possano miglio- nere un sistema immunitario più sano rare direttamente i parametri che più e reattivo, così come a contrastare atti- sono interessanti per coloro che svol- vamente alcuni potenziali patogeni con gono attività sportiva. Per esempio, la cui lo sportivo può venire in contatto o ai riduzione di alcuni marker dell’infiam- quali è particolarmente vulnerabile. Non mazione o in maggiore assorbimento di da ultimo, a offrire un efficace affian- nutrienti, o ancora una chiara riduzione camento all’uso di antibiotici favorendo di frequenza, intensità e durata delle in- quindi il ripristino di una flora intestinale fezioni delle vie respiratorie. equilibrata. È tuttavia importante segnalare che D.: L’esposizione ai batteri ambien- 16 | ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE
tali, anche attraverso l’alimentazio- tre anni, per ottimizzare l’assetto del ne, sembra decisiva al riguardo. Può microbiota. approfondire questo tema? R.: Attualmente, siamo sempre meno I comportamenti a questo livello, in altre esposti nei nostri ambienti di vita a parole, sono drasticamente cambiati e, una naturale carica batterica, virale o se da un lato rileviamo che queste mo- parassitica. A partire dalla prima infan- dificazioni hanno determinato il crollo zia: in passato le famiglie erano allar- delle tossinfezioni alimentari (che era- gate, c’erano molti animali domestici, i no una frequente causa di malattia o di bambini giocavano per terra, ora mol- morte dei bambini, fino a meno di un to meno. L’igiene era mantenuta: ma secolo fa), osserviamo dall’altro l’impen- nata delle malattie a carico del sistema non in modo maniacale. L’alimentazio- immunitario, di tipo ipo- o iper-reattivo ne era generalmente più ricca in fibre e al conseguente incremento delle dia- e comprendeva molti alimenti o pre- gnosi di allergie, di malattie su base au- parazioni fermentate, quindi ricche di to-immunitaria, eccetera. microrganismi. D.: A parte l’integrazione probiotica, Oggi, per contro, molti alimenti sono quali tipi di alimenti si potrebbero additivati con conservanti e preser- consigliare, a chi svolga un’attività vanti che, per definizione, possiedono fisica intensa, ma anche a chi sia un’azione batteriostatica o battericida. meno attivo, per mantenere il mi- Un discorso simile riguarda le modali- crobiota in salute? tà del parto, che esponevano il bam- R.: La scelta più importante è proba- bino alla flora vaginale e fecale: cosa bilmente un semplice yogurt bianco al che non si verifica quando il parto av- giorno, naturale e non dolcificato, con viene con modalità cesarea. Anche per i suoi fermenti lattici. È uno dei pochi quanto riguarda l’alimentazione del prodotti reperibili sul mercato che con- neonato, resta preferibile l’allattamen- tiene al suo interno microrganismi vita- to al seno, se possibilmente per due- li, derivati dalla fermentazione. Alcune regole da ricordare quando si acquista un probiotico Fondamentale – come ricorda Marco Pane – sarebbe la disponibilità di una chiara comu- nicazione scientifica, in un settore che non è ancora pienamente regolamentato (anche se in Italia le disposizioni ministeriali sono molto chiare). Ecco alcune informazioni utili per individuare prodotti di qualità: 1. Una chiara indicazione dei microrganismi presenti nel prodotto, non un termine come “fermenti lattici”, o nomi generici: non danno garanzia di provenienza, né tantomeno è possibile ricondurli ad una letteratura di riferimento; 2. La chiara indicazione del numero di cellule vitali presenti nel prodotto, con la garanzia del mantenimento del titolo fino alla scadenza; 3. Ovviamente un razionale tecnico-scientifico, o la possibilità di rintracciarlo. ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE | 17
Anche molte persone intolleranti al un microbiota sano: bisogna tutta- lattosio possono consumare lo yogurt via considerare la possibilità di avere senza problemi, proprio perché i mi- qualche leggero disturbo gastrointe- crorganismi che trasformano il latte in stinale, come gonfiore e flatulenza. Il yogurt lo utilizzano per potersi svilup- consiglio di un buon nutrizionista può pare. probabilmente aiutare a selezionare una dieta che possa rivelarsi benefica Una dieta ricca in fibre contribuisce tanto per il microbiota intestinale che poi certamente al mantenimento di per il suo ospite. * Mohr AE, Jäger R, Carpenter KC, et al. The athletic gut microbiota. J Int Soc Sports Nutr. 2020; 17:24- 33. 18 | ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE
LA SCHEDA: le cipolle Appartenenti alla famiglia delle Liliaceae le cipolle sono tra le piante coltivate più antiche al mondo. Il bulbo, che rappresenta la parte commestibile, è utilizzato come ingrediente base per insaporire numerose preparazioni culinarie e, insieme all’aglio, è tra le principali spezie tipiche della dieta mediterranea. Esistono diverse cultivar che variano per forma, dimensio- ni e colore. In Italia le più importanti sono la cipolla bianca di Barletta, la ramata di Montoro e quella rossa di Tropea. Che cosa contengono Sono composte per il 92% da acqua e Contenuto medio di energia e nutrienti contengono una modesta quantità di in 100 grammi di prodotto edibile carboidrati; l’apporto calorico è quindi Cipolla Cipolla cotta piuttosto contenuto (solo 28 kcal per cruda o bollita 100 grammi). Le cipolle apportano an- che minerali, soprattutto potassio e Energia (kcal) 28 39 fosforo, e vitamine idrosolubili, specie i Acqua (g) 92,1 89,2 folati e la vitamina C. Interessante è il Proteine (g) 1 1,4 loro contributo in termini di sostanze Lipidi (g) 0,1 0,1 bioattive come gli acidi fenolici, i flavo- Carboidrati (g) 5,7 7,8 Fibra (g) 1 1,4 noidi (presenti soprattutto nelle varietà rosso-violacee) e i composti solforati, ai Calcio (mg) 25 8 quali si attribuiscono proprietà antimi- Sodio (mg) 10 165 crobiche, antifungine e probabilmen- Potassio (mg) 140 70 te anticancerogene. Questi composti Fosforo (mg) 35 32 contenenti zolfo, tra cui spicca l’isoal- Tiamina (mg) 0,02 0,01 licina, sono responsabili dell’odore e Riboflavina (mg) 0,03 0,02 del sapore pungente delle cipolle e si Vitamina C (mg) 5 3 liberano soltanto dopo triturazione o Acido folico (µg) 20 - masticazione; vengono dispersi in cot- Fonte: Modif. da CREA – Tabelle di composizione degli tura e per questo motivo è preferibile alimenti. consumare le cipolle a crudo. Che cosa bisogna sapere Citate già nell’antichità per le loro proprietà nutrizionali, le cipolle sono ad oggi ancora og- getto di studio in relazione a possibili effetti sull’organismo. Studi epidemiologici, oggetto di meta-analisi, indicano proprietà protettive nei confronti di alcuni tipi di tumori (in particolare di quello gastrico), che sembrerebbero associate alla presenza di composti solforati e flavo- noidi, capaci di influenzare negativamente la proliferazione delle cellule tumorali. Rispetto alle varietà bianche o dorate, le cultivar rosse-violacee mostrano un’attività antiossidante e antinfiammatoria più elevata, attribuibile al maggior contenuto di quercetina, pigmento vegetale responsabile della tipica colorazione. La cipolla è indicata nella lista Ministeriale dei preparati vegetali (botanicals) che possono essere impiegati negli integratori (DM 9 gennaio 2019) associata a effetti diuretici, sulla funzione digestiva e sul metabolismo dei carboidrati. Una curiosità: nel momento in cui si taglia uno spicchio di cipolla si attivano le difese bio- chimiche della pianta, che rilascia sostanze volatili che provocano la lacrimazione; poiché si tratta di composti idrosolubili, per evitare l’inconveniente è sufficiente passare la cipolla sotto l’acqua corrente o utilizzare un coltello bagnato. ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE | 19
Puoi anche leggere