Farmacologia e Tossicologia delle piante officinali - Filippo Caraci - Università degli Studi di Catania

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Farmacologia e Tossicologia delle piante officinali - Filippo Caraci - Università degli Studi di Catania
Università degli Studi di Catania
Corso di Laurea in Scienze Erboristiche

Farmacologia e Tossicologia
   delle piante officinali

           Filippo Caraci
Farmacologia e Tossicologia delle piante officinali - Filippo Caraci - Università degli Studi di Catania
Obiettivi del corso
• Conoscere:
• I principi fondamentali della farmacocinetica e della
  farmacodinamica
• Le proprietà farmacologiche e la tossicologia dei principi
  attivi presenti nelle piante medicinali
• Indicazioni e controindicazioni delle piante medicinali
• Le interazioni tra farmaci e piante medicinali
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Piante medicinali
• Il ricorso all’uso delle piante medicinali è molto diffuso
  in Italia
• Due terzi della popolazione mondiale utilizza erbe
  medicinali (nel Sud del mondo spesso la sola risorsa
  disponibile)

• La fitoterapia è la disciplina medica che consente un
  uso corretto a scopo preventivo o curativo delle piante
  medicinali e loro derivati, in relazione alle proprietà
  farmacologiche dei costituenti chimici presenti nella
  pianta
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Piante medicinali: dati epidemiologici

• I farmaci di origine vegetale costituiscono circa il 25%
  del totale dei farmaci
• In Italia circa il 5% della popolazione utilizza la
  fitoterapia tra le varie medicine non convenzionali (ISS)
• Si tratta più spesso di donne (Rapporto 3/2 F/M) spesso
  di livello culturale elevato
• Molti pazienti “ritengono” più sicuri i farmaci di origine
  vegetale rispetto ai farmaci di sintesi (?)
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Il naturale è sempre sicuro?
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Definizioni
• Farmacognosia: scienza che studia e descrive da un
  punto di vista sia botanico, che chimico, che
  farmacologico, sostanze naturali (vegetali, minerali,
  animali) impiegate come medicamenti o per la
  preparazione di medicamenti.

• Tale scienza si occupa quindi del riconoscimento e della
  descrizione dei farmaci naturali
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Definizioni
• Farmacognosia
• Riconoscimento: identificazione dei componenti chimici
  che rendono la droga attiva e caratterizzazione della loro
  attività farmacologica e terapeutica
• Descrizione: identificazione della droga e della pianta che
  l‟ha prodotta, dei principi attivi che la compongono nella
  loro totalità e delle preparazioni attraverso le quali la droga
  va a costituire un medicamento
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Definizioni
Droga ( secondo OMS)
“Sostanza in grado di modificare una o più funzioni quando
  introdotta nell'organismo".

Droga (in Farmacognosia)
“corpo vegetale (animale o minerale) o una parte di questo
  che contiene, insieme ad altri componenti inattivi o di
  scarso interesse farmacologico, una o più sostanze
  farmacologicamente attive dette principi attivi della
  droga”.
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Definizioni
• Pianta officinale: una pianta capace di fornire sostanze
  utilizzabili dalle industrie del farmaco, degli alimenti,
  dei coloranti, dei cosmetici

• Pianta medicinale: Ogni vegetale che contiene , in uno o
  più dei suoi organi, sostanze che possono essere
  utilizzate a fini terapeutici o preventivi, o che sono
  precursori di emisintesi chemio-farmaceutiche (WHO
  1995)
Le sostanze di origine vegetale in terapia

• Le sostanze di origine vegetale dotate di attività
  farmacologica possono essere utilizzate in terapia con
  una delle seguenti modalità:
• Pianta in toto, fresca o essiccata
• Estratti fitoterapici
• Singoli costituenti chimici isolati
• Molecole ottenute per emisintesi chemiofarmaceutica
  (ad es diosegenina ormoni steroidei , acido salicilico)

• Esistono diverse specialità medicinali il cui principio
  attivo è dato non da una singola molecola ma da un
  estratto fitoterapico
Le sostanze di origine vegetale in terapia

• Fitocomplesso
• E’ il termine generico usato per definire l’insieme, più o
  ampio, dei principi attivi estratti da una pianta e
  ritenuti responsabili di una specifica attività biologica
• E‟ possibile una sinergia tra i diversi costituenti
• L‟attività farmacologica di una pianta in toto è diversa da
  quella delle singole molecole che hanno struttura e attività
  farmacologiche diverse
• Distinzione tra principi attivi e “inattivi „ ?
• In realtà alcuni principi cosidetti “inattivi” possono ridurre
  l‟attività tossica dei principi attivi o modificarne la
  biodisponibilità (ad es flavonoidi-atropina)
ERBE MEDICINALI

ALIMENTI O FARMACI ?
• La normativa europea definisce i preparati fitoterapici: farmaci di
  origine vegetale assimilabili a prodotti medicinali aventi come
  ingredienti farmacologicamente attivi sostanze provenienti da
  piante.

• A livello europeo l‟organismo di controllo su i farmaci e su tutte le
  sostanze che presentano azione terapeutica è costituito
  dall'European Medicines Evaluation Agency, in sigla EMEA.
  All‟interno di questo organismo è stato costituito uno specifico
  gruppo di lavoro con il compito di rivedere la regolamentazione
  europea attualmente esistente sui farmaci vegetali, modificarla, ed
  eventualmente implementarla al fine di renderla maggiormente
  funzionale e tale da favorire il loro accesso al mercato mediante le
  procedure di registrazione europee e la loro circolazione nei Paesi
  membri, denominato: Herbal Medicinal Products Working Groupe,
  in sigla HMPWG.
• I prodotti di origine vegetale presenti sul
  mercato possono essere distinti in due categorie:

• Medicinali
-specialità medicinali
-galenici (Officinali, Magistrali)

• Non medicinali
- alimenti
-integratori
-novel foods
-prodotti erboristici, cosmetici, additivi per alimenti
ERBE MEDICINALI

Integratori           Farmaci
    Notifica      Registrazione
                 pre-marketing
Direttiva Europea 81/2003 emendata dalla 27/2004
          DEFINIZIONE DI MEDICINALE

Ogni sostanza o combinazione di sostanze che presenti
   proprietà curative o preventive nei confronti delle
   malattie umane
                             o
Ogni sostanza o combinazione di sostanze che può
   essere usata (o somministrata) negli esseri umani
   allo scopo di ristabilire, correggere o modificare le
   funzioni fisiologiche (ma) esercitando un’azione
   farmacologica, immunologica o metabolica o per
   diagnosticare una patologia.

       Attività sui meccanismi fisiopatologici
                 propri della malattia
Farmacocinetica
Farmacocinetica

  La farmacocinetica serve a predire la
  concentrazione del farmaco nel siero in determinate
  circostanze. Essa implica la descrizione matematica
  dei processi di assorbimento, distribuzione,
  metabolismo ed eliminazione.
La farmacocinetica, dal punto di vista concettuale,
         può essere distinta in tre fasi
Un farmaco esercita il suo effetto solo quando
raggiunge il sito d‟azione in concentrazione
sufficiente.

La concentrazione di farmaco in forma attiva nel sito
d‟azione dipende da:

                        - dose
                   - assorbimento
                   - distribuzione
                    - metabolismo
                    - eliminazione
FATTORI CHE INFLUENZANO LA
CONCENTRAZIONE DEL FARMACO IN
 FORMA ATTIVA NEL SITO D‟AZIONE

                    ASSORBIMENTO:
               - somministrazione sistemica
                 - somministrazione topica

                    DISTRIBUZIONE:
 - passaggio attraverso compartimenti (separati da membrane
                       semipermeabili)
MECCANISMI DI PASSAGGIO DEI
  FARMACI ATTRAVERSO LE
  MEMBRANE BIOLOGICHE

 MECCANISMI PASSIVI:    DIFFUSIONE PASSIVA
                        ULTRAFILTRAZIONE

MECCANISMI ATTIVI:     DIFFUSIONE FACILITATA
                        TRASPORTO ATTIVO
                       FAGOCITOSI/ESOCITOSI
MODALITÀ DI PASSAGGIO
 ATTRAVERSO LE MEMBRANE
       BIOLOGICHE
         PASSAGGIO INTRACELLULARE:
  - ATTRAVERSO I PORI DELLA MEMBRANA
  CELLULARE (solo per molecole di p.m.< 100 D)
  - ATTRAVERSO LA MEMBRANA CELLULARE

         PASSAGGIO INTERCELLULARE:
- ATTRAVERSO LE FENESTRATURE (FENESTRAE)
DI CONTIGUITÀ (a livello dell‟endotelio capillare e dei
               glomeruli renali)
I farmaci possono passare attraverso pori o fenetrature:
di 4-8 Å (membrane di cellule non specializzate) per molecole con p.m. fino a 100 D

di 30-40 Å (passaggio attraverso l‟endotelio capillare) per molecole con p.m. fino a 600 D

di 600-1000 Å (ultrafiltrazione attraverso l‟endotelio dei glomeruli renali) per molecole con p.m. fino ad
12.000 D
MECCANISMI MOLECOLARI ATTRAVERSO CUI PUO’ AVVENIRE
IL PASSAGGIO DI FARMACI ATTRAVERSO LA MEMBRANA
PLASMATICA

        A        B      C              D                 E

A: diffusione passiva: il passaggio è regolato dal grado di lipofilia
del farmaco
B: diffusione attraverso canale
C: diffusione mediata da trasportatore
D: endocitosi in fase fluida
E: endocitosi mediata da recettore
LA MAGGIOR PARTE DEI FARMACI SI DIFFONDE PER
          DIFFUSIONE PASSIVA
IL PASSAGGIO ATTRAVERSO LA MEMBRANA
    CELLULARE MEDIANTE DIFFUSIONE PASSIVA
                    dipende da:

               coefficiente di ripartizione (Kr)
                       peso molecolare
             coefficiente di dissociazione (PKa)

                        Ne deriva che:
i farmaci idrofili: si accumulano in fase acquosa e non passano
                       le membrane cellulari
 i farmaci lipofili: si accumulano in fase lipidica e passano le
                        membrane cellulari
COEFFICIENTE DI RIPARTIZIONE
E‟ molto importante la solubilità del farmaco nel doppio strato lipidico, dato dal
COEFFICIENTE DI RIPARTIZIONE                     che indica come un farmaco si distribuisce
in una soluzione contenente H2O e olio:

                 COEFFICIENTE DI            [farmaco] nella fase oleosa
                                          = -----------------------------------
                 RIPARTIZIONE               [farmaco] nella fase acquosa

Se > 1       il farmaco è lipofilo e diffonde facilmente
Se < 1       il farmaco è idrofilo e non diffonde facilmente
Il coefficiente di ripartizione non è un parametro fisso, ma può variare in diverse situazioni,
per esempio:
• per metabolizzazione del farmaco
• la maggior parte dei farmaci sono acidi o basi deboli, quindi il coefficiente varia a
seconda del pH dell’ambiente nel quale si trovano (questa variabile può essere sfruttata
anche per aumentare la velocità di eliminazione: alcalinizzazione delle urine in caso di
avvelenamento da barbiturici)
Un acido debole, come l’acido
acetilsalicilico,   varia il proprio
coefficiente di ripartizione a seconda
del pH dell‟ambiente in cui si trova
La maggior parte dei farmaci viene assorbita per   DIFFUSIONE PASSIVA
seguendo la LEGGE      DI FICK:

                  Flusso molare: (C1 – C2) x D x A/d

   flusso molare la velocità del passaggio dal compartimento 1 al
   compartimento 2

   C1 e C2            la concentrazione del farmaco (F) nei due compartimenti
   (C)

   D      coefficiente di diffusione, che dipende sia da F che da C, cioè può
   essere identificato come il coefficiente di ripartizione

   A     area delle membrane che F deve attraversare

   d      spessore delle membrane da attraversare
UN ESEMPIO DI FARMACO A
  FORMULAZIONE RETARD
I capillari sanguigni hanno un’organizzazione morfo-
funzionale diversa a seconda della sede in cui si trovano

                                      QUINDI: la
                                  permeabilità del letto
                                  vascolare ad un certo
                                   farmaco è diversa a
                                  seconda del distretto
                                         irrorato
LA BARRIERA EMATOENCEFALICA

L’endotelio dei vasi cerebrali ha caratteristiche morfologiche
e funzionali che permettono la realizzazione della barriera
ematoencefalica che impedisce l’ingresso nel liquido
interstiziale di qualunque sostanza incapace di diffondere
liberamente attraverso le membrane
Nel SNC possono quindi penetrare solamente:

 • farmaci con un adeguato coefficiente di distribuzione
 (direttamente dipendente dal coefficiente di ripartizione)

 • farmaci capaci di utilizzare i sistemi di trasporto presenti
 a livello della barriera ematoencefalica

Lo stato di impermeabilità è ridotto a livello dei plessi
coroidei e di altre regioni periventricolari, dove hanno
normalmente luogo i processi di filtrazione e secrezione.
Inoltre, l’impermeabilità della barriera è ridotta in corso di
infiammazione e infezione (meningite).
ASSORBIMENTO DEI FARMACI

è il processo per mezzo del quale un
       farmaco passa dal sito di
     somministrazione al torrente
             circolatorio
Farmaci per via orale

• Raggiungono lo stomaco: ambiente
  altamente acido
• Assorbiti dal tratto gastro-enterico nella
  circolazione portale del fegato: effetto di
  primo passaggio (first pass)
Effetto di primo passaggio (First Pass Effect)

• attraversamento del
  fegato prima di
  raggiungere la
  circolazione sistemica
• metabolismo epatico
Rapidita‟ di comparsa nel sangue
• Dipendente dalla velocita‟ di dissoluzione del
  farmaco

• Dipendente dalla velocita‟ di assorbimento dal
  tratto gastro-enterico
Forme farmaceutiche per os

 Piu’    • liquide: sciroppi, elisir
veloci
         • sospensioni

        • polveri

 Piu’    • pillole: capsule, compresse
lente
Via rettale

• Assorbimento; effetto di primo passaggio
  parziale
Via sublinguale
• Il farmaco e‟ assorbito
  attraverso la mucosa
  della bocca
•Via sublinguale

• Latenza breve, assorbimento diretto nel
  sangue

• Effetto di primo passaggio nullo
Vie parenterali

• Vie che non coinvolgono il canale alimentare
  –   intradermica (ID)
  –   intramuscolare (IM)
  –   sottocutanea (SC)
  –   endovenosa (EV)
  –   Endoarteriosa (EA)

• Latenza?
Via parenterale

• Intratecale:
  all‟interno del
  canale spinale
Vie topiche: sulla pelle
• Non assorbito in misura apprezzabile
  – Il farmaco esplica effetti locali
• Assorbito
  – “via transdermica”: lentamente nel corso di una
    giornata
Esempi di farmaci non assorbiti
  (di cui non si desidera l‟assorbimento!)
Esempio di farmaco assorbito
Esempio: Nitroglicerina
Via                 Latenza

 -EV                Immediata
 -SL                1-3 min
 -Transdermica      40-6- min
Altre vie di somministrazione abbastanza utilizzate sono:

VIA TRANSCUTANEA:

VIA TRANSMUCOSA:soprattutto attraverso la mucosa vaginale
VIE DI SOMMINISTRAZIONE ENTERALI

              • assorbimento variabile, che   •è la via più economica           •il pz deve essere sveglio e
PER OS        dipende da molti fattori         e più sicura                     collaborante
              •gli effetti compaiono dopo     •possibilità di utilizzo di       •l‟assorbimento incompleto
              almeno 45-60 minuti             PREPARAZIONI RETARD               può non permettere il
                                                                                raggiungimento          della
                                                                                concentrazione       minima
                                                                                efficace
                                                                                •effetto di primo passaggio
              •assorbimento   variabile   e   •ha una latenza d‟azione          •parziale effetto di primo
              incompleto                      minore rispetto alla via per os   passaggio
RETTALE

              •assorbimento rapido            •utilizzata in emergenza          • corretta assunzione del
              •l‟effetto compare dopo pochi   •evita l‟effetto di primo         farmaco
SUBLINGUALE   minuti                          passaggio                         •aumentato rischio di effetti
                                                                                collaterali
VIE DI SOMMINISTRAZIONE PARENTERALI

                 •100% assorbimento                 •utilizzata in emergenza             •aumentato rischio di effetti
ENDOVENA         •effetti immediati                 •possono       essere    iniettati   collaterali
                                                    grossi volumi                        •l‟infusione deve essere
                                                    •si possono somministrare            lenta
                                                    sostanze irritanti diluite (KCl)     •non      utilizzabile   per
                                                                                         sostanze oleose o insolubili
                 •assorbimento rapido per le        •si possono utilizzare volumi        •non utilizzabile se il pz. è
                 soluzioni acquose                  moderati                             in terapia con anticoagulanti
INTRAMUSCOLO     •lento e prolungato per le         •si utilizza per somministrare       •dolore o necrosi (rara)
                 preparazioni a lento rilascio      sostanze oleose                      utilizzando sostanze irritanti

                 •assorbimento rapido per le        •è utilizzata per soluzioni          •non utilizzabile per grossi
                 soluzioni acquose                  insolubili e per l‟impianto di       volumi
SOTTOCUTANEA     •lento e prolungato per            pellet solidi                        •dolore o necrosi (rara)
                 le preparazioni a lento rilascio                                        utilizzando sostanze irritanti

Altre vie parenterali sono definite: VIE            D’ORGANO
Assorbimento
• E‟ influenzato dall‟estensione e dallo
  spessore della superficie assorbente

• Es. nel tratto GE l‟assorbimento e‟
  maggiore nel tenue che nel crasso
Superficie
• Polmone:
  – Superficie vasta, strato monocellulare
• Mucose:
  – Superficie (di applicazione) ridotta, strato
    multicellulare
• Pelle:
  – Superficie (di applicazione) ridotta, strato
    multicellulare
Superficie

• Apporto sanguigno alla superficie
  – GE, polmone, mucose: buono
  – pelle: variabile
PROPRIETA’ CHIMICHE E VARIABILI FISIOLOGICHE
  IMPORTANTI CHE INFLUENZANO L’ASSORBIMENTO
                 DI UN FARMACO

Proprietà chimiche       natura chimica
                         peso molecolare
                         solubilità
                         coefficiente di ripartizione

Variabili fisiologiche   mobilità gastrica
                         presenza di cibo nello stomaco
                         pH nel sito di assorbimento
                         area della superficie assorbente
                         flusso ematico
                         eliminazione presistemica
VARIABILITA’ FARMACOCINETICA

                                                                                           l‟andamento
concentrazione plasmatica digossina (ug/ml)

                                              3                  Il grafico     mostra                     della
                                                                 concentrazione plasmatica di digossina in
                                                                 seguito a somministrazione allo stesso soggetto
                                                                 di 4 formulazioni commerciali di digossina
                                              2                  prodotta da 3 ditte diverse (B e C sono
                                                                 formulazioni prodotte dalla stessa ditta)

                                                                                A
                                              1
                                                                                     B
                                                                               C
                                                                               D
                                              0

                                                  1      2   3     4          5
                                                                       tempo (ore)
LA DIVERSA BIODISPONIBILITA’ PROVOCA PICCHI PLASMATICI
DIVERSI SIA IN TERMINI QUANTITATIVI CHE TEMPORALI
CINETICHE DI ASSORBIMENTO

CINETICA DI I ORDINE:
LA    QUANTITA’    DI
FARMACO     ASSORBITA   La maggior parte dei farmaci
NELL’UNITA’ DI TEMPO    diffonde per diffusione passiva,
E’ UNA % COSTANTE DI    seguendo una cinetica di I ordine
QUELLA CHE RIMANE DA
ASSORBIRE

CINETICA DI ORDINE 0:
LA    QUANTITA’    DI   Per alcuni farmaci l’assorbimento
FARMACO     ASSORBITA   avviene attraverso meccanismi di
NELL’UNITA’ DI TEMPO    trasporto attivo saturabili (la
E’ COSTANTE             velocità di assorbimento dipende
                        dal numero di trasportatori),
                        seguendo una cinetica di ordine 0
CINETICHE DI ASSORBIMENTO

La cinetica di I ordine indica che la quantità di farmaco assorbita in
ogni istante è proporzionale alla quantità di farmaco che resta da
assorbire; se invece una quantità costante viene assorbita nell’unità di
tempo, come avviene per un processo di trasporto attivo saturato, la
cinetica viene detta cinetica di ordine 0.

Le cinetiche di I ordine sono molto più frequenti nei procesi
dominati dalla diffusione e da altri fenomeni passivi, sono cioè
molto più naturali e frequenti rispetto alle cinetiche di ordine 0,
che richiedono la presenza di processi di trasporto attivi.
Un farmaco assorbito per trasporto attivo mostra una
cinetica di eliminazione di ordine 0 solo se il trasporto
attivo è saturato e lavora a pieno regime, mentre se è
sotto saturato, il trasporto tende a divenire
proporzionale al legame tra farmaco e trasportatore e
perciò alla concentrazione del farmaco, cioè segue una
cinetica di I ordine.
Rappresentazione       lineare  e    semilogaritmica
   dell’assorbimento di un farmaco secondo una cinetica
   di I ordine e di ordine 0

                               grafico lineare               grafico semilogaritmico
                         100                        100
% farmaco da assorbire

                                                     50
                         80

                         60

                                                     10
                         40

                                                         5
                         20

                          0
                                                 tempo
CINETICHE DI I ORDINE

                                                                                                    Se      un      farmaco      ha     una
                                                                                                    concentrazione di 8 g/l e ne viene
                        8                                    1                                      assorbito 1/10 nell’unità di tempo
                                                                                                    (minuto), dopo un minuto ne rimarrà
                                                                                                    da assorbire 8 - 0.8 = 7,2 g/l e così
                                                            0.9

                                                                    Concentrazione/conc. iniziale
                                                                                                    via. Ragionando in termini di frazione,
Concentrazione (gr/l)

                                                                                                    se 8 gr/l è = 1, dopo 1 minuto resterà
                                                            0.8
                                                                                                    0,9, dopo 2 minuti 0,9 - 0,09 = 0,81,
                                                                                                    ecc. In generale, se una frazione k
                        4                                   0.5                                     viene assorbita nell’unità di tempo, ne
                                                                                                    resterà una frazione (1-k)t dopo t
                                                                                                    minuti.
                        2                                   0.25                                    Trasformando la curva in scala
                        1                                                                           semilogaritmica, possiamo introdurre
                                                            0.125
                                                                                                    un numero, chiamato e in modo tale
                        0                                   0
                                                                                                    che se k è un numero molto piccolo
                            2 5      6,9      13,8   20,7
                                                                                                    (k
CINETICHE DI I ORDINE

                                                                                          Se trasformiamo il grafico precedente
                        8                                   2,079
                                                                                          in scala logaritmica, il numero e
                                                                                          diventa la base dei logaritmi naturali.
                                                           1,386                          Se mettiamo in grafico il logaritmo
                        4                                                                 della concentrazione iniziale (C0)

                                                                   Log (concentrazione)
                                                                                          rispetto al tempo, l’equazione sarà:
                                                                                          log (C0 x e-kt) = log C0 - kt
Concentrazione (gr/l)

                                                           0.693                          cioè una retta che partendo dal
                        2
                                                                                          logaritmo di C0 scende con pendenza
                                                                                          k rispetto al tempo. k è definito anche
                                                                                          come costante di assorbimento, cioè
                                                           0
                                                                                          la frazione assorbita nell’unità di
                                                                                          tempo.
                                                                                          La cinetica può essere descritta
                        1/e                                -1                             come:
                            0   6,93    13,8 20,9   27,7
                                   tempo (minuti)                                                     C = C0 x e-kt
CINETICHE DI I ORDINE

k è definito anche come costante di assorbimento, cioè la frazione
assorbita nell’unità di tempo. Il suo inverso 1/k, definito t è detta
costante di tempo dell’assorbimento.

Un utile parametro per definire l’andamento della concentrazione del
farmaco è il tempo necessario per dimezzarne la concentrazione nel
sito di assorbimento, definito come TEMPO DI DIMEZZAMENTO,
ovvero EMIVITA di assorbimento, cioè quando C/C0 = 1/2

QUINDI:

C = C0 x e-kt            C/C0 = e-kt         1/2 = e-kt

t1/2 = log (2)/k      t1/2 = log(2) x 1/k     t1/2 = t x 0,693
La velocità di assorbimento determina il picco
plasmatico ed il tempo necessario per raggiungerlo

                            Un farmaco viene somministrato
                            in due muscoli con irrorazione
                            diversa. Nel primo caso (grafici A
                            e C) l‟assorbimento ha emivita di
                            28‟, nel secondo (grafici B e D)
                            di 84‟.
                            Le      diverse    velocità      di
                            assorbimento (linea tratteggiata)
                            influenzano sia i flussi di
                            eliminazione (linea continua) che
                            le concentrazioni plasmatiche (C
                            e D).
                            Il tempo di picco corrisponde al
                            momento in cui i flussi di
                            assorbimento e di eliminazione
                            hanno pari valore.
La velocità di assorbimento varia a seconda della via di
              somministrazione utilizzata

                           La concentrazione plasmatica di
                           un farmaco nell’unità di tempo
                           dipende dalla differenza tra la
                           quantità assorbita e la quantità
                           eliminata

                           Il    picco   di   concentrazione
                           plasmatica    di    un     farmaco
                           dipende     dalla    velocità   di
                           assorbimento:     più    lento   è
                           l’assorbimento, più basso è il
                           picco plasmatico
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