Strategist's Take - IMI Corporate & Investment Banking

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MARKET STRATEGY
                                                                                                                  30 luglio 2021

Strategist’s Take
                                                                                                                    Market Strategy Team
L’onda lunga del “Whatever it takes”                                                                             Global Markets Securities
                                                                                                     GlobalStrategy@intesasanpaolo.com
                                                                                                                        +39 02 7261 2015
Lunedì è stato il nono anniversario della celebre frase “Whatever it takes”,
pronunciata dall’allora presidente della BCE e attuale premier italiano,
Mario Draghi, all’interno del discorso tenuto alla Global Investment
Conference di Londra. Parole dette il 26 luglio 2012, nel pieno della crisi dei
debiti sovrani, che consentirono all’istituto di Francoforte di salvare l’Euro
dagli attacchi di chi aveva puntato sulla dissoluzione della moneta unica e
che innescarono un clima di fiducia tra gli investitori. Le Borse del vecchio
Continente avviarono un forte rialzo, con EuroStoxx 50 e Ftse Mib che a fine
2013 recuperarono rispettivamente il 44% e il 51.7% dalla chiusura del 25
luglio 2012. A nove anni di distanza, l’influenza delle maggiori banche
centrali, Federal Reserve e BCE in testa, sui mercati finanziari è aumentata
ulteriormente, con l’attivo della Fed passato a $8.25trl da $2.85trl e quello
della BCE a €8trl dai €3.1trl a seguito dei massicci acquisti di questi anni.

E proprio l’enorme liquidità assicurata dalle banche centrali a sostegno
della ripresa economica è da quasi un anno e mezzo, cioè dallo scoppio
della pandemia, il principale driver dei mercati finanziari. Dopo l’esito senza
sorprese della riunione della settimana scorsa della BCE, mercoledì sera la
Fed ha evidenziato la ripresa dell’economia statunitense e il rafforzamento
del mercato del lavoro e dell’inflazione, sottolineando però gli ostacoli alla
crescita che potrebbero arrivare dalla maggiore diffusione della variante
delta del Covid. Sul fronte politica monetaria, nulla è cambiato come in
Europa, con le misure che rimarranno ultra-espansive nei prossimi mesi: tassi
d’interesse fermi ai minimi storici e conferma del piano mensile di acquisto
titoli da $120mld. Il FOMC ha discusso del tapering, ma senza prendere
nessuna decisione sulle tempistiche, rinviando così tutto a dopo l’estate.

Da inizio 2021 le scelte degli investitori sono influenzate, anche dai dati sulla
forte crescita a livello globale, con l’Italia finalmente tra i Paesi che guidano
la ripresa. Nel 2° trimestre il PIL italiano è aumentato del 17.3% a/a, facendo
meglio della stessa Eurozona (+13.7% a/a). Nell’update al World Economic
Outlook, il Fondo monetario internazionale ha confermato al 6% le stime di
crescita del PIL mondiale per l’intero 2021 e ha rivisto di mezzo punto
percentuale, portandole al 4.9%, le stime per il 2022. La forte ripresa delle
economie occidentali è evidenziata anche dalle trimestrali delle società
quotate: risultati in forte crescita su base annua e superiori alle attese.

Sul clima di risk-on continuano a pesare le preoccupazioni sulla natura non
transitoria dell’inflazione, attenuate rispetto ai mesi scorsi, anche dalla
moral suasion delle banche centrali, che hanno ricondotto l’aumento dei
prezzi a un temporaneo eccesso di domanda rispetto all’offerta, a sua volta
limitata da momentanei colli bottiglia. Se l’andamento dell’inflazione nei
prossimi mesi minerà la credibilità di Fed e BCE potremmo assistere a un
aumento della volatilità sui mercati. A tal riguardo, nelle ultime settimane è
tornata alla ribalta la variabile politica a causa della decisione del governo
cinese d’imporre una stretta ad alcuni settori. Le misure di Pechino hanno
scatenato le vendite con gli indici CSI 300 di Shanghai/Shenzhen e Hang
Seng di Hong Kong che nell’ultima settimana hanno perso rispettivamente
il 6.7% e l’5.5%. La politica tornerà in primo piano in Europa a settembre. Il
26 del mese si terranno le elezioni in Germania, con Angela Merkel che
dopo 16 anni alla guida del Paese non si ricandiderà. Spetterà al sostituto
alla cancelleria non farla rimpiangere, anche al di fuori dei confini tedeschi.

Questo documento non è stato preparato in linea con I requisiti normativi finalizzati a promuovere       Produzione: 30 luglio 2021 alle 12:29
l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e non è nemmeno soggetto ad alcuna               Prima distribuzione: 30 luglio 2021 alle 12:29
limitazione nell’effettuare transazioni prima della distribuzione del documento di ricerca.
Mercato governativo e dei tassi d’interesse

Tassi Swap                         29-Jul     5d chg (bps)    Tassi Reali e Inflazione           29-Jul     5d chg (bps)
EUR swap rate 10Y                     -0.0603     + 0         EUR Real rate 10Y                     -1.6870     -11
USD swap rate 10Y                      1.2973     + 1         US Real rate 10Y                      -1.2890     -10
GPB swap rate 10Y                      0.8410     + 1         UK Real rate 10Y                      -2.9990     - 7
JPY swap rate 10Y                      0.0450     + 1         EUR Inflation swap 5Y5Y                1.6900     +10
Elaborazione Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg al 29-07-21.   Elaborazione Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg al 29-07-21.

Spreads (bps)                      29-Jul    5d chg (bps)     Curva BTP                          29-Jul    5d chg (bps)
EUR Bund asset swap                    41.60     + 2          10Y - 2Y                              107.50     + 0
Bund - BTP                            107.50     + 1          30Y - 10Y                             101.90     + 0
Elaborazione Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg al 29-07-21.   Elaborazione Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg al 29-07-21.

È stata una settimana piuttosto tranquilla per il mercato governativo
                                                                                                                                                      10y BTP-Bund
europeo, con l’attenzione degli investitori concentrata sulla riunione del
FOMC conclusasi mercoledì. La curva tedesca ha sovraperfomato i
principali peers europei, trascinata sin dai primi giorni della settimana dagli
acquisti, in un clima di risk-off che ha favorito i beni rifugio. Il tratto 3-5 anni
ha fatto segnare guadagni anche nei confronti del Treasury, approfittando
della maggior volatilità di quest’ultimo legata alle attese per il meeting
della Fed. Il Bund decennale si riporta così a ridosso di -0.46%, area che
potrebbe agire da supporto per i rendimenti. Si tratta comunque del livello
più basso dalla prima metà di febbraio, quasi 40bps in meno rispetto ai
massimi di metà maggio. La curva ha visto un lieve steepening, con lo
spread 5-30 anni che ha allargato di circa 6bps dai minimi della scorsa
settimana. Il resto delle curve europee, invece, si avvia ad una chiusura
piatta, con una lieve sottoperformance della parte ultra-lunga. Lo spread
decennale BTP-Bund allarga di circa 4bps rispetto alla chiusura di venerdì,
complice la forza del benchmark tedesco. Si conferma comunque il trading
range nonostante la tornata di aste che ha visto il collocamento di due
nuovi benchmark (BTP short-term e il nuovo quinquennale con scadenza
agosto 2026). L’asta del 5 e 10 anni ha visto bid-to-cover di poco sotto la                                                             EGBs: variazione rendimenti settimanale
media storica, nonostante rendimenti in calo di circa 10bps rispetto ad un
mese fa, mentre il nuovo BTP short-term mostra una domanda in aumento
a 1.37x. In assenza di driver rilevanti, crediamo che l’andamento laterale
dello spread possa persistere nelle prossime settimane, anche grazie al
supporto degli acquisti della BCE.

Come anticipato, questa settimana l’attenzione è stata rivolta al meeting
della Federal Reserve, il quale tuttavia non ha avuto impatti rilevanti sul
mercato. La banca centrale ha evidenziato che gli indicatori di attività
economica e occupazione hanno continuato a rafforzarsi, ma che
permangono rischi per l'economia. Come da attese, i policymaker hanno
proseguito nella discussione, accennata nella scorsa riunione, su tempi e
modalità di tapering, ma per il momento non c’è nessun cambiamento
nella politica monetaria. Un rialzo dei tassi rimane "molto distante", dato che
l’aumento dei prezzi è ancora considerato transitorio e il tasso di inflazione
di medio periodo rimane sotto l'obiettivo del 2%. I tassi, dopo un’iniziale fase                                            Dati al 30/07/2021
                                                                                                                                    Elaborazione di Intesa Sanpaolo su dati
di volatilità, hanno proseguito in calo con un movimento di flattening della                                                        Bloomberg
curva. Il Treasury decennale ha chiuso la sessione 1bp più caro, con la fly2-
10-30y in calo dai massimi di giornata. Come segnalano i nostri economisti,
a questo punto il focus degli investitori si sposta sui tempi della svolta dei
tassi, strettamente dipendente dai dati. I nodi sono due e richiedono che
l’inflazione sia vicina a un picco e l’offerta di lavoro si riprenda,
permettendo la soddisfazione della domanda, un solido aumento degli
occupati e della partecipazione. La valutazione della nostra ricerca è che
queste condizioni possano essere soddisfatte fra fine 2022 e inizio 2023,
coerenti con la previsione di svolta sui tassi intorno a metà 2023.

Guardando ai dati macroeconomici, l’indice IFO a luglio ha visto un calo
per la prima volta in 6 mesi a 100.8 da 101.7 di giugno, al di sotto del
consensus. Pesa il calo delle aspettative (101.2 da 103.7) mentre migliora la
situazione corrente a 100.4 da 99.7. Il dato preliminare di inflazione
sorprende invece al rialzo: la variazione m/m di 0.9% (0.6% atteso, +3.9%
a/a) è la più alta da aprile 2019. Negli Stati Uniti delude la prima lettura sulla
crescita t/t del secondo trimestre: il dato segna un +6.5% contro +8.4%
atteso.

                                                                                                                            2
Mercato azionario

Indici azionari                    29-Jul         5d chg      Settori Euro STOXX                 29-Jul         5d chg
FTSE MIB                           25,516.46       2.87%      Risorse di base                       261.95       6.85%
FTSE 100                            7,078.42       1.58%      Banche                                 93.62       3.85%
Euro STOXX 50                       4,116.77       1.42%      Auto                                  616.51       3.18%
S&P 500                             4,419.15       1.18%      Petrolio & gas                        261.00       3.00%
SWISS MKT                          12,086.74       0.92%      Chimici                             1,422.22      -0.07%
NIKKEI 225                         27,782.42       0.85%      Farmaceutici                          899.46      -0.37%
DAX                                15,640.47       0.81%      Real Estate                           236.86      -0.82%
MSCI EM                             1,295.41      -2.33%      Turismo e Tempo libero                205.17      -1.07%
Elaborazione Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg al 29-07-21.   Elaborazione Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg al 29-07-21.

Nelle ultime cinque sedute i mercati azionari occidentali sono rimasti vicini
                                                                                                                                          Nasdaq Composite vs Big Tech (% YTD)
ai massimi assoluti, o del 2021, sostenuti da dati positivi delle trimestrali delle
maggiori società statunitensi ed europee. I risultati pubblicati negli ultimi                                                        60%
cinque giorni hanno confermato il trend emerso nelle due settimane                                                                   50%
precedenti. All’interno dell’S&P 500 oltre la metà delle società presenti                                                            40%
nell’indice ha finora reso noto gli earnings, con gli utili che sono stati ben                                                       30%
superiori alle stime degli analisti. Stessa dinamica dei profitti rispetto al
                                                                                                                                     20%
consensus anche per le società presenti nell’Euro STOXX che hanno
                                                                                                                                     10%
comunicato i risultati del periodo aprile-giugno 2021. Un sostegno è stato
fornito mercoledì sera anche dalla Fed, nonostante la conferma che una                                                                0%
discussione approfondita in merito all’avvio del tapering è in corso. La                                                             -10%
banca centrale americana ha ribadito che le misure di politica monetaria                                                             -20%
ultra-espansive rimarranno in essere, rinviando a dopo l’estate qualsiasi
decisione sulla riduzione del piano d’acquisto titoli da $120 mld al mese.
                                                                                                                                             Nasdaq Comp.               Microsoft
I mercati rimangono fragili e potrebbero manifestare improvvisi aumenti di                                                                   Google                     Apple
volatilità sull’onda di fattori macro e politici che potrebbero deteriorare
l’attuale sentiment degli investitori. I risultati di Amazon sono stati sopra le
attese, ma la guidance è stata molto deludente e questa mattina nel pre-
                                                                                                                                          Principali indici azionari asiatici (% YTD)
mercato i titoli stanno perdendo quasi il 7% rispetto alla chiusura di ieri sera.
La stessa Apple ha frantumato le aspettative con ricavi e profitti record, ma                                                       30%
ha anche evidenziato che nei prossimi trimestri difficilmente riuscirà a
                                                                                                                                    20%
mantenere gli attuali ritmi di crescita. La cautela sull’outlook ha scatenato
il giorno dopo in apertura le vendite sui titoli, solo in parte rientrate. Meglio                                                   10%
Microsoft, i cui ricavi sono saliti del 21% a/a, trainati dal +40% a/a della
                                                                                                                                     0%
divisione cloud. Sempre nel tech, Google ha battuto le attese, grazie
soprattutto al contributo della pubblicità online, con la divisione cloud che                                                      -10%
ha aumentato i ricavi del 40% a/a, malgrado sia ancora non profittevole.
                                                                                                                                   -20%

Anche in Europa la stagione delle trimestrali è entrata nel vivo, con le                                                           -30%
banche protagoniste: per Deutsche Bank, Barclays e Santander profitti in
crescita su base tendenziale e superiori alle attese. Per la seconda volta
consecutiva Deutsche Bank ha battuto le previsioni grazie all’investment                                                                    CSI 300                     Hang Seng
banking e al trading sul reddito fisso. Anche Barclays ha beneficiato delle                                                                 Hang Seng Tech
commissioni della divisione investment banking, insieme al taglio dei costi e                                               Dati al 30/07/2021
al rilascio delle riserve accantonate in precedenza per eventuali perdite su                                                        Elaborazione di Intesa Sanpaolo su dati
crediti, mentre il trading è stato sotto le attese. Gli utili del 2° trimestre 2021                                                 Bloomberg
di Santander sono stati trainati dal retail banking negli Stati Uniti e dai prestiti
ipotecari nel Regno Unito, ma anche da minori accantonamenti. Questa
mattina hanno iniziato a riportare anche le banche italiane e francesi, con
i profitti di Unicredit e Bnp Paribas sopra le attese, mentre nel pomeriggio
dopo la chiusura dei mercati l’EBA pubblicherà l’esito dello Stress test 2021.

In Asia l’attenzione degli investitori è rivolta più che ai risultati trimestrali, agli
interventi del governo cinese. L’esecutivo di Pechino ha richiesto alle
società del tech, in particolare quelle attive nell’istruzione privata, di limitare
le pratiche anticoncorrenziali e di gestire meglio la sicurezza dei dati degli
utenti. Queste misure hanno spinto pesantemente al ribasso le Borse cinesi.
Da inizio 2021, gli indici Shanghai Shenzen CSI 300, Hang Seng e Hang Seng
Tech hanno perso, nonostante il rimbalzo di ieri, rispettivamente l’7.7%, il
4.8% e il 19.6%, a fronte dei rialzi a doppia cifra dei listini occidentali. In
questo difficile contesto, la SEC ha ulteriormente stretto i requisiti per le
imprese cinesi a Wall Street che devono rivelare gli eventuali rischi legati
all'interferenza del governo cinese nelle loro attività, con queste richieste
che equivalgono de facto a un divieto di quotazione.

                                                                                                                            3
Mercato delle valute

FX                                 29-Jul    5d chg (pips)    FX                                 29-Jul    5d chg (pips)
EURUSD                                1.1887     116.0        EURCNY                                7.6752      531.0
EURGBP                                0.8516     -33.5        EURTRY                               10.0702      -88.0
EURJPY                                130.14      49.0        EURBRL                                6.0401     -827.0
EURCHF                                1.0771     -46.7        EURRUB                               86.9511    2261.0
Elaborazione Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg al 29-07-21.   Elaborazione Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg al 29-07-21.

Petrolio                           29-Jul         5d chg      Metalli                            29-Jul         5d chg
Brent                                  76.05       3.06%      Copper                                452.35       4.29%
WTI                                    73.62       2.38%      Gold                                1,828.17       1.18%
Elaborazione Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg al 29-07-21.   Elaborazione Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg al 29-07-21.

La settimana che sta per concludersi sul mercato valutario, ha avuto come
                                                                                                                                                    GBPUSD
punto di svolta l’esito di mercoledì sera della due giorni di riunioni del FOMC
che ha evidenziato la mancanza di “ulteriori sostanziali progressi” sul fronte
dell’occupazione, ma anche che si sta avvicinando il momento in cui
bisognerà iniziare a strutturare il tapering. Questa condizione ha vanificato
la spinta rialzista del dollaro, dando nuovamente forza al movimento in risk-
on. A livello di EUR/USD, la valuta europea, dopo un inizio di settimana
piuttosto deludente in area 1.1760, ha provato a strutturare un trend rialzista
e, complice la debolezza del dollaro e il rialzo oltre le aspettative del tasso
di inflazione in Germania, si è riportata nuovamente sopra 1.1900 prima di
rientrare verso 1.1885. Il livello tecnico in cui si trova il cambio in questa fase
è molto importante. Una rottura decisa della resistenza aprirebbe un
ulteriore fronte rialzista favorevole all’euro che potrebbe spingere verso il
prossimo step di 1.1920. Sarà, quindi, determinante la chiusura della
settimana, perché qualora il cambio dovesse mantenersi su questi livelli,
potremmo assistere a un allungo fino al top di 1.1980. Non riteniamo per il
momento che l’EUR/USD possa avere la forza per spingersi oltre, in quanto
le prospettive di crescita e il differenziale di tasso, sempre favorevole al
biglietto verde, non lasciano molto spazio a un ulteriore rafforzamento della
                                                                                                                                                     EURUSD
moneta unica. La stessa volatilità implicita di breve periodo continua a
essere bloccata, con la quotazione sul mese che oscilla tra 5.00 e 5.50 da
inizio luglio.

Anche la sterlina ha ripreso quota dopo i minimi di inizio settimana sul
supporto di 1.3740. La valuta britannica ha preso progressivamente forza e
si è spinta sui massimi di 1.3980, andando così molto vicino a recuperare
nuovamente la soglia psicologica di 1.4000. Oltre alla debolezza del dollaro
statunitense, il mercato sta sicuramente prezzando l’inattesa discesa dei
contagi da variante Delta nel Regno Unito, dopo il picco della scorsa
settimana, con il livello di ospedalizzazione che rimane contenuto. Per
quanto riguarda la dinamica del cambio nel breve periodo, anche per la
sterlina sarà molto importante la chiusura settimanale. Qualora il cambio
dovesse mantenersi sopra 1.3940, potremmo assistere a un ulteriore allungo
della valuta britannica che, una volta rotto il livello di 1.4000, avrebbe la
possibilità di spingersi verso 1.4070 e un target a 1.4120. A spingere il cambio                                                Dati al 30/07/2021
                                                                                                                                Elaborazione di Intesa Sanpaolo su dati
verso questa prospettiva, potrebbe essere la BoE che si riunirà giovedì 5
                                                                                                                                Bloomberg
agosto. Qualora l’istituto di emissione britannico dovesse accennare a un
potenziale programma di tapering, sulla scia di altre banche centrali G10
quali BoC e RBNZ, allora il cambio GBP/USD troverebbe la forza per
innescare il trend che abbiamo suggerito.

Il USD/JPY rimane il cambio pivot per vedere lo stato di salute del mercato
nei confronti del biglietto verde e, ancora una volta, non delude le attese.
Se da un lato abbiamo assistito a un progressivo deterioramento del dollaro,
con il cambio che rompe con decisione 110.00, dall’altro lato, possiamo
notare come l’impatto rimane comunque limitato e non ci dà l’impressione
che la valuta nipponica abbia la forza per assestare il colpo definitivo al
biglietto verde. Infatti, la corsa dello yen si ferma in area 109.50 senza riuscire
ad avvicinarsi al supporto di 109.20. Il fatto che comunque la FED non abbia
posticipato l’inizio del percorso di tapering, mantiene i rendimenti dei
Treasuries e il Dollar Index neutrali lasciando così poco spazio per eventuali
trend ribassisti. Riteniamo, quindi, che una volta terminato questo
movimento correttivo, il dollaro potrà nuovamente ritrovare la forza
necessaria per riprendere il suo trend rialzista intrapreso nei giorni scorsi.

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Focus della prossima settimana

  Date           Country                Event or data release    Actual / Consensus / Last Currency
 30 Jul 21       Japan                        Jobless Rate          Actual         2.9%      JPY
 30 Jul 21       Japan               Industrial Production MoM      Actual       +6.2%       JPY
 30 Jul 21       France                          CPI YoY            Actual       +1.2%       EUR
 30 Jul 21          Italy              CPI EU Harmonized YoY        Actual       +0.9%       EUR
 30 Jul 21      Eurozone                      GDP SA QoQ            Actual       +2.0%       EUR
 30 Jul 21      Eurozone                      GDP SA YoY            Actual       +13.7%      EUR
 30 Jul 21       Mexico                       GDP NSA YoY         Consensus      +19.8%     MXN
 30 Jul 21    South Africa               Trade Balance Rand       Consensus       54.0b      ZAR
 30 Jul 21 United States                U. of Mich. Sentiment     Consensus         81       USD
 31 Jul 21        China                   Manufacturing PMI       Consensus        50.8      CNY
01 Aug 21 South Korea                          Exports YoY        Consensus      +30.9%      KRW
02 Aug 21 South Korea               Markit South Korea PMI Mfg       Last          53.9      KRW
02 Aug 21      Indonesia              Markit Indonesia PMI Mfg       Last          53.5      IDR
02 Aug 21        Japan               Jibun Bank Japan PMI Mfg        Last          52.2      JPY
02 Aug 21         China                 Caixin China PMI Mfg      Consensus         51       CNY
02 Aug 21          India                 Markit India PMI Mfg        Last          48.1      INR
02 Aug 21         Russia                Markit Russia PMI Mfg        Last          49.2      RUB
02 Aug 21         Turkey              Markit/ISO Turkey PMI Mfg      Last          51.3      TRY
02 Aug 21           Italy         Markit Italy Manufacturing PMI  Consensus        61.5      EUR
02 Aug 21        France         Markit France Manufacturing PMI   Consensus        58.1      EUR
02 Aug 21      Germany       Markit/BME Germany Manufacturing PMI Consensus        65.6      EUR
02 Aug 21       Eurozone       Markit Eurozone Manufacturing PMI  Consensus        62.6      EUR
02 Aug 21 United Kingdom         Markit UK PMI Manufacturing SA   Consensus        60.4      GBP
02 Aug 21          Brazil        Markit Brazil PMI Manufacturing     Last          56.4      BRL
02 Aug 21 United States            Markit US Manufacturing PMI    Consensus        63.1      USD
02 Aug 21 United States                   ISM Manufacturing       Consensus        60.8      USD
02 Aug 21        Mexico                 Markit Mexico PMI Mfg        Last          48.8     MXN
03 Aug 21        Japan              Tokyo CPI Ex-Fresh Food YoY   Consensus      +0.0%       JPY
03 Aug 21       Australia              Building Approvals MoM     Consensus       -4.5%      AUD
03 Aug 21       Australia               RBA Cash Rate Target      Consensus        0.1%      AUD
03 Aug 21         Turkey                         CPI YoY          Consensus     +18.67%      TRY
03 Aug 21          Brazil             Industrial Production YoY   Consensus      +12.0%      BRL
03 Aug 21       Canada         Markit Canada Manufacturing PMI       Last          56.5     CAD
03 Aug 21 United States                 Durable Goods Orders         Last          0.8%      USD
04 Aug 21       Australia                   Retail Sales MoM      Consensus       -1.8%      AUD
04 Aug 21 United States             MBA Mortgage Applications        Last        +5.7%       USD
04 Aug 21          Brazil                       Selic Rate        Consensus       5.25%      BRL
05 Aug 21      Indonesia                         GDP YoY          Consensus      +6.51%      IDR
05 Aug 21      Germany                   Factory Orders MoM       Consensus      +2.3%       EUR
05 Aug 21        France              Industrial Production MoM    Consensus      +0.6%       EUR
05 Aug 21 United Kingdom             Bank of England Bank Rate    Consensus        0.1%      GBP
05 Aug 21 United States                  Initial Jobless Claims      Last         400k       USD
05 Aug 21         Russia               Gold and Forex Reserve        Last        594.5b      RUB
05 Aug 21         Russia                         CPI YoY          Consensus      +6.6%       RUB
06 Aug 21          India                 RBI Repurchase Rate      Consensus        4.0%      INR
06 Aug 21      Germany             Industrial Production SA MoM   Consensus      +0.5%       EUR
06 Aug 21           Italy            Industrial Production MoM       Last         -1.5%      EUR
06 Aug 21 United States             Change in Nonfarm Payrolls    Consensus       925k       USD
06 Aug 21       Canada                   Unemployment Rate           Last          7.8%     CAD
06 Aug 21 United States                  Unemployment Rate        Consensus        5.6%      USD
Dati al 30/07/21, Fonte: Bloomberg

Intesa Sanpaolo Strategy Team
Barbara Valbuzzi, CFA (Responsabile)                      barbara.valbuzzi@intesasanpaolo.com
Luca Cigognini                                               luca.cigognini@intesasanpaolo.com
Gianluca De Sanctis                                     gianluca.desanctis@intesasanpaolo.com
Fabrizio Ligurgo                                            fabrizio.ligurgo@intesasanpaolo.com
Pasquale Lodato                                           pasquale.lodato@intesasanpaolo.com
Giulio Michelangeli                                     giulio.michelangeli@intesasanpaolo.com
Andrea Milani                                                andrea.milani@intesasanpaolo.com
Edoardo Montalbano                                  edoardo.montalbano@intesasanpaolo.com
Alberto Testori                                              alberto.testori@intesasanpaolo.com

                                                                                                      5
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     Ai sensi di quanto previsto dalla Direttiva Delegata 593/17 UE, il presente documento è classificabile quale incentivo non monetario di minore entità in
     quanto contiene analisi macroeconomiche (c.d. Macroeconomic Research) o è relativo a Fixed Income, Currencies and Commodities (c.d. FICC
     Research) ed è reso liberamente disponibile al pubblico indistinto tramite il sito web di Banca IMI - Q&A on Investor Protection topics - ESMA 35-43-349,
     Question 8 e 9;
     Certificazione degli Strategists
     Gli Strategists che hanno preparato questo report, e coloro i cui nomi e ruoli appaiono in prima pagina, certificano che:
1)   Le opinioni espresse su società qui citate riflettono in modo accurato opinioni personali indipendenti, eque ed equilibrate;
2)   Nessun compenso diretto o indiretto è stato o sarà ricevuto in cambio di una qualsiasi opinione espressa.
     Altre informazioni:
     Né gli Strategists né qualunque altra persona strettamente collegata agli Strategists ha un interesse finanziario negli strumenti finanziari indicati.
     Conflitti d’interesse
     Intesa Sanpaolo è capogruppo del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo (Gruppo ISP) che, tramite le società ad esso appartenenti, in possesso ove
     prescitto delle necessarie autorizzazioni, opera nel settore del credito e dei servizi finanziari, esercitando attività di banca di investimento e di finanza
     aziendale, di gestione di mezzi propri (attraverso l’acquisizione e gestione di partecipazioni e il proprietary trading), di consulenza in materia di
     investimenti, di emissione, collocamento, ricezione e trasmissione di ordini, esecuzione di ordini per conto della clientela e negoziazione per conto
     proprio di strumenti finanziari, di gestione di portafoglio (inclusa la gestione di schemi di investimento collettivi), di ge stione di sistemi multilaterali di
     negoziazione e di contribuzione agli indici critici, oltre alla ricerca in materia di investimenti e analisi finanziaria o altre forme di raccomandazione
     generale riguardanti le operazioni relative a strumenti finanziari.
     Intesa Sanpaolo e le altre società del Gruppo ISP sono coinvolte in un’ampia gamma di attività in relazione alle quali non può essere escluso che
     possano nascere nel tempo interessi relativi alle società emittenti, agli strumenti finanziari (inclusi strumenti finanziari derivati), ovvero alle operazioni
     finanziarie a cui si fa riferimento in questa comunicazione.
     A titolo esemplificativo, il Gruppo ISP in qualsiasi momento potrebbe:
     i) detenere su alcuni strumenti finanziari, posizioni direzionali lunghe o corte, derivanti da attività di trading non necessariamente in linea con i principi
     espressi in questo documento;
     ii) detenere in pegno alcuni degli strumenti finanziari a cui questo documento potrebbe far riferimento;
     iii) negoziare, per conto proprio o dei propri clienti, strumenti finanziari, inclusi strumenti finanziari derivati, ovvero strumenti finanziari il cui valore dipende
     da, o è collegato a, strumenti finanziari, emittenti, parametri o indici a cui questo documento potrebbe far riferimento;
     iv) concedere prestiti a società emittenti di strumenti finanziari a cui questo documento potrebbe far riferimento;
     v) detenere partecipazioni rilevanti, nominare membri di organi sociali ovvero partecipare a patti parasociali di società a c ui questo documento
     potrebbe far riferimento;
     vi) offrire servizi bancari, creditizi o altri servizi finanziari alle società emittenti di strumenti finanziari, ovvero ad altre società appartenenti al loro gruppo,
     a cui questo documento potrebbe far riferimento. Intesa Sanpaolo, inoltre, potrebbe agire in qualità di sponsor, specialista, partner di collocamento,
     market maker, corporate broker e/o provider di liquidità o in qualsiasi altro ruolo similare con riferimento a strumenti finanziari, inclusi strumenti finanziari
     derivati, a cui questo documento potrebbe far riferimento. Intesa Sanpaolo applica e mantiene una politica di gestione dei conflitti di interesse
     elaborata tenendo in considerazione la natura, le dimensioni e la complessità delle attività svolte, nonché l’organizzazione della Banca stessa e le
     attività svolte dal Gruppo di appartenenza. In tale ambito sono state individuate le tipologie di conflitti di interesse che possono verificarsi nella
     prestazione di servizi e attività di investimento e dei servizi accessori, inclusa la ricerca in materia di investimenti e analisi finanziaria o altre forme di
     raccomandazione generale riguardanti le operazioni relative a strumenti finanziari, e sono state individuate misure organizzative e procedurali volte a
     prevenire e/o gestire tali conflitti di interesse. Con riferimento a tutto quanto sopra, si rende altresì noto che Intesa Sanpaolo si è dotata del “Modello
     di Organizzazione, Gestione e Controllo” derivanti dal Decreto Legislativo n. 231 (disponibile sul sito internet di Intesa Sa npaolo, all’indirizzo:
     https://www.group.intesasanpaolo.com/scriptIsir0/si09/governance/ita_dlgs_231_2001.jsp) che, in conformità alle normative italiane vigenti ed alle
     migliori pratiche internazionali, include, tra le altre, misure organizzative e procedurali per la gestione delle informazioni privilegiate e dei conflitti di
     interesse, ivi compresi adeguati meccanismi di separatezza organizzativa, noti come Barriere informative, atti a prevenire un utilizzo illecito di dette
     informazioni nonché a evitare che i conflitti di interesse eventualmente insorti incidano negativamente sugli interessi della clientela. In relazione ai titoli
     governativi potenzialmente menzionati all’interno di questo documento, si rende noto che Intesa Sanpaolo agisce in qualità di market maker nei
     mercati primari per i titoli governativi dei maggiori paesi europei e in qualità di Government Bond Specialist, o simili, per i titoli governativi emessi dalla
     Repubblica d’Italia, dalla Repubblica Federale di Germania, dalla Repubblica Greca, dall’European Stability Mechanism e dall’European Financial
     Stability Facility.
     Questa comunicazione è ad uso esclusivo delle persone a cui è stata distribuita da Intesa Sanpaolo e non può essere riprodotta o redistribuita,
     direttamente o indirettamente, ad alcuna persona o pubblicata, completamente o parzialmente, per ragione alcuna, senza previo consenso scritto
     di Intesa Sanpaolo. Il copyright o qualsiasi altra proprietà intellettiva su dati, informazioni, opinioni e stime a cui si fa ivi riferimento appartengono al
     Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo, se non dichiarato diversamente. Tali dati, informazioni, opinioni e stime non possono essere distribuite o riprodotte,
     né interamente né parzialmente, in qualsiasi forma o mezzo, senza previo consenso scritto di Intesa Sanpaolo.
     Ogni destinatario di questa comunicazione è invitato ad attenersi alle direttive sopracitate.
     La lista di tutte le raccomandazioni prodotte dagli Strategists e diffuse nell’arco dei precedenti 12 mesi è disponibile sul sito web Intesa Sanpaolo al
     seguente           link:    http://www.imi.intesasanpaolo.com/home/Ricerche-e-Commenti/Ricerca-Macro-FICC-Spons-liberamente-disponibile/Market-
     Strategy.html

                                                                                                                                                                         6
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