Strategist's Take - IMI Corporate & Investment Banking
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MARKET STRATEGY 30 luglio 2021 Strategist’s Take Market Strategy Team L’onda lunga del “Whatever it takes” Global Markets Securities GlobalStrategy@intesasanpaolo.com +39 02 7261 2015 Lunedì è stato il nono anniversario della celebre frase “Whatever it takes”, pronunciata dall’allora presidente della BCE e attuale premier italiano, Mario Draghi, all’interno del discorso tenuto alla Global Investment Conference di Londra. Parole dette il 26 luglio 2012, nel pieno della crisi dei debiti sovrani, che consentirono all’istituto di Francoforte di salvare l’Euro dagli attacchi di chi aveva puntato sulla dissoluzione della moneta unica e che innescarono un clima di fiducia tra gli investitori. Le Borse del vecchio Continente avviarono un forte rialzo, con EuroStoxx 50 e Ftse Mib che a fine 2013 recuperarono rispettivamente il 44% e il 51.7% dalla chiusura del 25 luglio 2012. A nove anni di distanza, l’influenza delle maggiori banche centrali, Federal Reserve e BCE in testa, sui mercati finanziari è aumentata ulteriormente, con l’attivo della Fed passato a $8.25trl da $2.85trl e quello della BCE a €8trl dai €3.1trl a seguito dei massicci acquisti di questi anni. E proprio l’enorme liquidità assicurata dalle banche centrali a sostegno della ripresa economica è da quasi un anno e mezzo, cioè dallo scoppio della pandemia, il principale driver dei mercati finanziari. Dopo l’esito senza sorprese della riunione della settimana scorsa della BCE, mercoledì sera la Fed ha evidenziato la ripresa dell’economia statunitense e il rafforzamento del mercato del lavoro e dell’inflazione, sottolineando però gli ostacoli alla crescita che potrebbero arrivare dalla maggiore diffusione della variante delta del Covid. Sul fronte politica monetaria, nulla è cambiato come in Europa, con le misure che rimarranno ultra-espansive nei prossimi mesi: tassi d’interesse fermi ai minimi storici e conferma del piano mensile di acquisto titoli da $120mld. Il FOMC ha discusso del tapering, ma senza prendere nessuna decisione sulle tempistiche, rinviando così tutto a dopo l’estate. Da inizio 2021 le scelte degli investitori sono influenzate, anche dai dati sulla forte crescita a livello globale, con l’Italia finalmente tra i Paesi che guidano la ripresa. Nel 2° trimestre il PIL italiano è aumentato del 17.3% a/a, facendo meglio della stessa Eurozona (+13.7% a/a). Nell’update al World Economic Outlook, il Fondo monetario internazionale ha confermato al 6% le stime di crescita del PIL mondiale per l’intero 2021 e ha rivisto di mezzo punto percentuale, portandole al 4.9%, le stime per il 2022. La forte ripresa delle economie occidentali è evidenziata anche dalle trimestrali delle società quotate: risultati in forte crescita su base annua e superiori alle attese. Sul clima di risk-on continuano a pesare le preoccupazioni sulla natura non transitoria dell’inflazione, attenuate rispetto ai mesi scorsi, anche dalla moral suasion delle banche centrali, che hanno ricondotto l’aumento dei prezzi a un temporaneo eccesso di domanda rispetto all’offerta, a sua volta limitata da momentanei colli bottiglia. Se l’andamento dell’inflazione nei prossimi mesi minerà la credibilità di Fed e BCE potremmo assistere a un aumento della volatilità sui mercati. A tal riguardo, nelle ultime settimane è tornata alla ribalta la variabile politica a causa della decisione del governo cinese d’imporre una stretta ad alcuni settori. Le misure di Pechino hanno scatenato le vendite con gli indici CSI 300 di Shanghai/Shenzhen e Hang Seng di Hong Kong che nell’ultima settimana hanno perso rispettivamente il 6.7% e l’5.5%. La politica tornerà in primo piano in Europa a settembre. Il 26 del mese si terranno le elezioni in Germania, con Angela Merkel che dopo 16 anni alla guida del Paese non si ricandiderà. Spetterà al sostituto alla cancelleria non farla rimpiangere, anche al di fuori dei confini tedeschi. Questo documento non è stato preparato in linea con I requisiti normativi finalizzati a promuovere Produzione: 30 luglio 2021 alle 12:29 l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e non è nemmeno soggetto ad alcuna Prima distribuzione: 30 luglio 2021 alle 12:29 limitazione nell’effettuare transazioni prima della distribuzione del documento di ricerca.
Mercato governativo e dei tassi d’interesse Tassi Swap 29-Jul 5d chg (bps) Tassi Reali e Inflazione 29-Jul 5d chg (bps) EUR swap rate 10Y -0.0603 + 0 EUR Real rate 10Y -1.6870 -11 USD swap rate 10Y 1.2973 + 1 US Real rate 10Y -1.2890 -10 GPB swap rate 10Y 0.8410 + 1 UK Real rate 10Y -2.9990 - 7 JPY swap rate 10Y 0.0450 + 1 EUR Inflation swap 5Y5Y 1.6900 +10 Elaborazione Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg al 29-07-21. Elaborazione Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg al 29-07-21. Spreads (bps) 29-Jul 5d chg (bps) Curva BTP 29-Jul 5d chg (bps) EUR Bund asset swap 41.60 + 2 10Y - 2Y 107.50 + 0 Bund - BTP 107.50 + 1 30Y - 10Y 101.90 + 0 Elaborazione Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg al 29-07-21. Elaborazione Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg al 29-07-21. È stata una settimana piuttosto tranquilla per il mercato governativo 10y BTP-Bund europeo, con l’attenzione degli investitori concentrata sulla riunione del FOMC conclusasi mercoledì. La curva tedesca ha sovraperfomato i principali peers europei, trascinata sin dai primi giorni della settimana dagli acquisti, in un clima di risk-off che ha favorito i beni rifugio. Il tratto 3-5 anni ha fatto segnare guadagni anche nei confronti del Treasury, approfittando della maggior volatilità di quest’ultimo legata alle attese per il meeting della Fed. Il Bund decennale si riporta così a ridosso di -0.46%, area che potrebbe agire da supporto per i rendimenti. Si tratta comunque del livello più basso dalla prima metà di febbraio, quasi 40bps in meno rispetto ai massimi di metà maggio. La curva ha visto un lieve steepening, con lo spread 5-30 anni che ha allargato di circa 6bps dai minimi della scorsa settimana. Il resto delle curve europee, invece, si avvia ad una chiusura piatta, con una lieve sottoperformance della parte ultra-lunga. Lo spread decennale BTP-Bund allarga di circa 4bps rispetto alla chiusura di venerdì, complice la forza del benchmark tedesco. Si conferma comunque il trading range nonostante la tornata di aste che ha visto il collocamento di due nuovi benchmark (BTP short-term e il nuovo quinquennale con scadenza agosto 2026). L’asta del 5 e 10 anni ha visto bid-to-cover di poco sotto la EGBs: variazione rendimenti settimanale media storica, nonostante rendimenti in calo di circa 10bps rispetto ad un mese fa, mentre il nuovo BTP short-term mostra una domanda in aumento a 1.37x. In assenza di driver rilevanti, crediamo che l’andamento laterale dello spread possa persistere nelle prossime settimane, anche grazie al supporto degli acquisti della BCE. Come anticipato, questa settimana l’attenzione è stata rivolta al meeting della Federal Reserve, il quale tuttavia non ha avuto impatti rilevanti sul mercato. La banca centrale ha evidenziato che gli indicatori di attività economica e occupazione hanno continuato a rafforzarsi, ma che permangono rischi per l'economia. Come da attese, i policymaker hanno proseguito nella discussione, accennata nella scorsa riunione, su tempi e modalità di tapering, ma per il momento non c’è nessun cambiamento nella politica monetaria. Un rialzo dei tassi rimane "molto distante", dato che l’aumento dei prezzi è ancora considerato transitorio e il tasso di inflazione di medio periodo rimane sotto l'obiettivo del 2%. I tassi, dopo un’iniziale fase Dati al 30/07/2021 Elaborazione di Intesa Sanpaolo su dati di volatilità, hanno proseguito in calo con un movimento di flattening della Bloomberg curva. Il Treasury decennale ha chiuso la sessione 1bp più caro, con la fly2- 10-30y in calo dai massimi di giornata. Come segnalano i nostri economisti, a questo punto il focus degli investitori si sposta sui tempi della svolta dei tassi, strettamente dipendente dai dati. I nodi sono due e richiedono che l’inflazione sia vicina a un picco e l’offerta di lavoro si riprenda, permettendo la soddisfazione della domanda, un solido aumento degli occupati e della partecipazione. La valutazione della nostra ricerca è che queste condizioni possano essere soddisfatte fra fine 2022 e inizio 2023, coerenti con la previsione di svolta sui tassi intorno a metà 2023. Guardando ai dati macroeconomici, l’indice IFO a luglio ha visto un calo per la prima volta in 6 mesi a 100.8 da 101.7 di giugno, al di sotto del consensus. Pesa il calo delle aspettative (101.2 da 103.7) mentre migliora la situazione corrente a 100.4 da 99.7. Il dato preliminare di inflazione sorprende invece al rialzo: la variazione m/m di 0.9% (0.6% atteso, +3.9% a/a) è la più alta da aprile 2019. Negli Stati Uniti delude la prima lettura sulla crescita t/t del secondo trimestre: il dato segna un +6.5% contro +8.4% atteso. 2
Mercato azionario Indici azionari 29-Jul 5d chg Settori Euro STOXX 29-Jul 5d chg FTSE MIB 25,516.46 2.87% Risorse di base 261.95 6.85% FTSE 100 7,078.42 1.58% Banche 93.62 3.85% Euro STOXX 50 4,116.77 1.42% Auto 616.51 3.18% S&P 500 4,419.15 1.18% Petrolio & gas 261.00 3.00% SWISS MKT 12,086.74 0.92% Chimici 1,422.22 -0.07% NIKKEI 225 27,782.42 0.85% Farmaceutici 899.46 -0.37% DAX 15,640.47 0.81% Real Estate 236.86 -0.82% MSCI EM 1,295.41 -2.33% Turismo e Tempo libero 205.17 -1.07% Elaborazione Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg al 29-07-21. Elaborazione Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg al 29-07-21. Nelle ultime cinque sedute i mercati azionari occidentali sono rimasti vicini Nasdaq Composite vs Big Tech (% YTD) ai massimi assoluti, o del 2021, sostenuti da dati positivi delle trimestrali delle maggiori società statunitensi ed europee. I risultati pubblicati negli ultimi 60% cinque giorni hanno confermato il trend emerso nelle due settimane 50% precedenti. All’interno dell’S&P 500 oltre la metà delle società presenti 40% nell’indice ha finora reso noto gli earnings, con gli utili che sono stati ben 30% superiori alle stime degli analisti. Stessa dinamica dei profitti rispetto al 20% consensus anche per le società presenti nell’Euro STOXX che hanno 10% comunicato i risultati del periodo aprile-giugno 2021. Un sostegno è stato fornito mercoledì sera anche dalla Fed, nonostante la conferma che una 0% discussione approfondita in merito all’avvio del tapering è in corso. La -10% banca centrale americana ha ribadito che le misure di politica monetaria -20% ultra-espansive rimarranno in essere, rinviando a dopo l’estate qualsiasi decisione sulla riduzione del piano d’acquisto titoli da $120 mld al mese. Nasdaq Comp. Microsoft I mercati rimangono fragili e potrebbero manifestare improvvisi aumenti di Google Apple volatilità sull’onda di fattori macro e politici che potrebbero deteriorare l’attuale sentiment degli investitori. I risultati di Amazon sono stati sopra le attese, ma la guidance è stata molto deludente e questa mattina nel pre- Principali indici azionari asiatici (% YTD) mercato i titoli stanno perdendo quasi il 7% rispetto alla chiusura di ieri sera. La stessa Apple ha frantumato le aspettative con ricavi e profitti record, ma 30% ha anche evidenziato che nei prossimi trimestri difficilmente riuscirà a 20% mantenere gli attuali ritmi di crescita. La cautela sull’outlook ha scatenato il giorno dopo in apertura le vendite sui titoli, solo in parte rientrate. Meglio 10% Microsoft, i cui ricavi sono saliti del 21% a/a, trainati dal +40% a/a della 0% divisione cloud. Sempre nel tech, Google ha battuto le attese, grazie soprattutto al contributo della pubblicità online, con la divisione cloud che -10% ha aumentato i ricavi del 40% a/a, malgrado sia ancora non profittevole. -20% Anche in Europa la stagione delle trimestrali è entrata nel vivo, con le -30% banche protagoniste: per Deutsche Bank, Barclays e Santander profitti in crescita su base tendenziale e superiori alle attese. Per la seconda volta consecutiva Deutsche Bank ha battuto le previsioni grazie all’investment CSI 300 Hang Seng banking e al trading sul reddito fisso. Anche Barclays ha beneficiato delle Hang Seng Tech commissioni della divisione investment banking, insieme al taglio dei costi e Dati al 30/07/2021 al rilascio delle riserve accantonate in precedenza per eventuali perdite su Elaborazione di Intesa Sanpaolo su dati crediti, mentre il trading è stato sotto le attese. Gli utili del 2° trimestre 2021 Bloomberg di Santander sono stati trainati dal retail banking negli Stati Uniti e dai prestiti ipotecari nel Regno Unito, ma anche da minori accantonamenti. Questa mattina hanno iniziato a riportare anche le banche italiane e francesi, con i profitti di Unicredit e Bnp Paribas sopra le attese, mentre nel pomeriggio dopo la chiusura dei mercati l’EBA pubblicherà l’esito dello Stress test 2021. In Asia l’attenzione degli investitori è rivolta più che ai risultati trimestrali, agli interventi del governo cinese. L’esecutivo di Pechino ha richiesto alle società del tech, in particolare quelle attive nell’istruzione privata, di limitare le pratiche anticoncorrenziali e di gestire meglio la sicurezza dei dati degli utenti. Queste misure hanno spinto pesantemente al ribasso le Borse cinesi. Da inizio 2021, gli indici Shanghai Shenzen CSI 300, Hang Seng e Hang Seng Tech hanno perso, nonostante il rimbalzo di ieri, rispettivamente l’7.7%, il 4.8% e il 19.6%, a fronte dei rialzi a doppia cifra dei listini occidentali. In questo difficile contesto, la SEC ha ulteriormente stretto i requisiti per le imprese cinesi a Wall Street che devono rivelare gli eventuali rischi legati all'interferenza del governo cinese nelle loro attività, con queste richieste che equivalgono de facto a un divieto di quotazione. 3
Mercato delle valute FX 29-Jul 5d chg (pips) FX 29-Jul 5d chg (pips) EURUSD 1.1887 116.0 EURCNY 7.6752 531.0 EURGBP 0.8516 -33.5 EURTRY 10.0702 -88.0 EURJPY 130.14 49.0 EURBRL 6.0401 -827.0 EURCHF 1.0771 -46.7 EURRUB 86.9511 2261.0 Elaborazione Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg al 29-07-21. Elaborazione Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg al 29-07-21. Petrolio 29-Jul 5d chg Metalli 29-Jul 5d chg Brent 76.05 3.06% Copper 452.35 4.29% WTI 73.62 2.38% Gold 1,828.17 1.18% Elaborazione Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg al 29-07-21. Elaborazione Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg al 29-07-21. La settimana che sta per concludersi sul mercato valutario, ha avuto come GBPUSD punto di svolta l’esito di mercoledì sera della due giorni di riunioni del FOMC che ha evidenziato la mancanza di “ulteriori sostanziali progressi” sul fronte dell’occupazione, ma anche che si sta avvicinando il momento in cui bisognerà iniziare a strutturare il tapering. Questa condizione ha vanificato la spinta rialzista del dollaro, dando nuovamente forza al movimento in risk- on. A livello di EUR/USD, la valuta europea, dopo un inizio di settimana piuttosto deludente in area 1.1760, ha provato a strutturare un trend rialzista e, complice la debolezza del dollaro e il rialzo oltre le aspettative del tasso di inflazione in Germania, si è riportata nuovamente sopra 1.1900 prima di rientrare verso 1.1885. Il livello tecnico in cui si trova il cambio in questa fase è molto importante. Una rottura decisa della resistenza aprirebbe un ulteriore fronte rialzista favorevole all’euro che potrebbe spingere verso il prossimo step di 1.1920. Sarà, quindi, determinante la chiusura della settimana, perché qualora il cambio dovesse mantenersi su questi livelli, potremmo assistere a un allungo fino al top di 1.1980. Non riteniamo per il momento che l’EUR/USD possa avere la forza per spingersi oltre, in quanto le prospettive di crescita e il differenziale di tasso, sempre favorevole al biglietto verde, non lasciano molto spazio a un ulteriore rafforzamento della EURUSD moneta unica. La stessa volatilità implicita di breve periodo continua a essere bloccata, con la quotazione sul mese che oscilla tra 5.00 e 5.50 da inizio luglio. Anche la sterlina ha ripreso quota dopo i minimi di inizio settimana sul supporto di 1.3740. La valuta britannica ha preso progressivamente forza e si è spinta sui massimi di 1.3980, andando così molto vicino a recuperare nuovamente la soglia psicologica di 1.4000. Oltre alla debolezza del dollaro statunitense, il mercato sta sicuramente prezzando l’inattesa discesa dei contagi da variante Delta nel Regno Unito, dopo il picco della scorsa settimana, con il livello di ospedalizzazione che rimane contenuto. Per quanto riguarda la dinamica del cambio nel breve periodo, anche per la sterlina sarà molto importante la chiusura settimanale. Qualora il cambio dovesse mantenersi sopra 1.3940, potremmo assistere a un ulteriore allungo della valuta britannica che, una volta rotto il livello di 1.4000, avrebbe la possibilità di spingersi verso 1.4070 e un target a 1.4120. A spingere il cambio Dati al 30/07/2021 Elaborazione di Intesa Sanpaolo su dati verso questa prospettiva, potrebbe essere la BoE che si riunirà giovedì 5 Bloomberg agosto. Qualora l’istituto di emissione britannico dovesse accennare a un potenziale programma di tapering, sulla scia di altre banche centrali G10 quali BoC e RBNZ, allora il cambio GBP/USD troverebbe la forza per innescare il trend che abbiamo suggerito. Il USD/JPY rimane il cambio pivot per vedere lo stato di salute del mercato nei confronti del biglietto verde e, ancora una volta, non delude le attese. Se da un lato abbiamo assistito a un progressivo deterioramento del dollaro, con il cambio che rompe con decisione 110.00, dall’altro lato, possiamo notare come l’impatto rimane comunque limitato e non ci dà l’impressione che la valuta nipponica abbia la forza per assestare il colpo definitivo al biglietto verde. Infatti, la corsa dello yen si ferma in area 109.50 senza riuscire ad avvicinarsi al supporto di 109.20. Il fatto che comunque la FED non abbia posticipato l’inizio del percorso di tapering, mantiene i rendimenti dei Treasuries e il Dollar Index neutrali lasciando così poco spazio per eventuali trend ribassisti. Riteniamo, quindi, che una volta terminato questo movimento correttivo, il dollaro potrà nuovamente ritrovare la forza necessaria per riprendere il suo trend rialzista intrapreso nei giorni scorsi. 4
Focus della prossima settimana Date Country Event or data release Actual / Consensus / Last Currency 30 Jul 21 Japan Jobless Rate Actual 2.9% JPY 30 Jul 21 Japan Industrial Production MoM Actual +6.2% JPY 30 Jul 21 France CPI YoY Actual +1.2% EUR 30 Jul 21 Italy CPI EU Harmonized YoY Actual +0.9% EUR 30 Jul 21 Eurozone GDP SA QoQ Actual +2.0% EUR 30 Jul 21 Eurozone GDP SA YoY Actual +13.7% EUR 30 Jul 21 Mexico GDP NSA YoY Consensus +19.8% MXN 30 Jul 21 South Africa Trade Balance Rand Consensus 54.0b ZAR 30 Jul 21 United States U. of Mich. Sentiment Consensus 81 USD 31 Jul 21 China Manufacturing PMI Consensus 50.8 CNY 01 Aug 21 South Korea Exports YoY Consensus +30.9% KRW 02 Aug 21 South Korea Markit South Korea PMI Mfg Last 53.9 KRW 02 Aug 21 Indonesia Markit Indonesia PMI Mfg Last 53.5 IDR 02 Aug 21 Japan Jibun Bank Japan PMI Mfg Last 52.2 JPY 02 Aug 21 China Caixin China PMI Mfg Consensus 51 CNY 02 Aug 21 India Markit India PMI Mfg Last 48.1 INR 02 Aug 21 Russia Markit Russia PMI Mfg Last 49.2 RUB 02 Aug 21 Turkey Markit/ISO Turkey PMI Mfg Last 51.3 TRY 02 Aug 21 Italy Markit Italy Manufacturing PMI Consensus 61.5 EUR 02 Aug 21 France Markit France Manufacturing PMI Consensus 58.1 EUR 02 Aug 21 Germany Markit/BME Germany Manufacturing PMI Consensus 65.6 EUR 02 Aug 21 Eurozone Markit Eurozone Manufacturing PMI Consensus 62.6 EUR 02 Aug 21 United Kingdom Markit UK PMI Manufacturing SA Consensus 60.4 GBP 02 Aug 21 Brazil Markit Brazil PMI Manufacturing Last 56.4 BRL 02 Aug 21 United States Markit US Manufacturing PMI Consensus 63.1 USD 02 Aug 21 United States ISM Manufacturing Consensus 60.8 USD 02 Aug 21 Mexico Markit Mexico PMI Mfg Last 48.8 MXN 03 Aug 21 Japan Tokyo CPI Ex-Fresh Food YoY Consensus +0.0% JPY 03 Aug 21 Australia Building Approvals MoM Consensus -4.5% AUD 03 Aug 21 Australia RBA Cash Rate Target Consensus 0.1% AUD 03 Aug 21 Turkey CPI YoY Consensus +18.67% TRY 03 Aug 21 Brazil Industrial Production YoY Consensus +12.0% BRL 03 Aug 21 Canada Markit Canada Manufacturing PMI Last 56.5 CAD 03 Aug 21 United States Durable Goods Orders Last 0.8% USD 04 Aug 21 Australia Retail Sales MoM Consensus -1.8% AUD 04 Aug 21 United States MBA Mortgage Applications Last +5.7% USD 04 Aug 21 Brazil Selic Rate Consensus 5.25% BRL 05 Aug 21 Indonesia GDP YoY Consensus +6.51% IDR 05 Aug 21 Germany Factory Orders MoM Consensus +2.3% EUR 05 Aug 21 France Industrial Production MoM Consensus +0.6% EUR 05 Aug 21 United Kingdom Bank of England Bank Rate Consensus 0.1% GBP 05 Aug 21 United States Initial Jobless Claims Last 400k USD 05 Aug 21 Russia Gold and Forex Reserve Last 594.5b RUB 05 Aug 21 Russia CPI YoY Consensus +6.6% RUB 06 Aug 21 India RBI Repurchase Rate Consensus 4.0% INR 06 Aug 21 Germany Industrial Production SA MoM Consensus +0.5% EUR 06 Aug 21 Italy Industrial Production MoM Last -1.5% EUR 06 Aug 21 United States Change in Nonfarm Payrolls Consensus 925k USD 06 Aug 21 Canada Unemployment Rate Last 7.8% CAD 06 Aug 21 United States Unemployment Rate Consensus 5.6% USD Dati al 30/07/21, Fonte: Bloomberg Intesa Sanpaolo Strategy Team Barbara Valbuzzi, CFA (Responsabile) barbara.valbuzzi@intesasanpaolo.com Luca Cigognini luca.cigognini@intesasanpaolo.com Gianluca De Sanctis gianluca.desanctis@intesasanpaolo.com Fabrizio Ligurgo fabrizio.ligurgo@intesasanpaolo.com Pasquale Lodato pasquale.lodato@intesasanpaolo.com Giulio Michelangeli giulio.michelangeli@intesasanpaolo.com Andrea Milani andrea.milani@intesasanpaolo.com Edoardo Montalbano edoardo.montalbano@intesasanpaolo.com Alberto Testori alberto.testori@intesasanpaolo.com 5
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Intesa Sanpaolo, inoltre, potrebbe agire in qualità di sponsor, specialista, partner di collocamento, market maker, corporate broker e/o provider di liquidità o in qualsiasi altro ruolo similare con riferimento a strumenti finanziari, inclusi strumenti finanziari derivati, a cui questo documento potrebbe far riferimento. Intesa Sanpaolo applica e mantiene una politica di gestione dei conflitti di interesse elaborata tenendo in considerazione la natura, le dimensioni e la complessità delle attività svolte, nonché l’organizzazione della Banca stessa e le attività svolte dal Gruppo di appartenenza. In tale ambito sono state individuate le tipologie di conflitti di interesse che possono verificarsi nella prestazione di servizi e attività di investimento e dei servizi accessori, inclusa la ricerca in materia di investimenti e analisi finanziaria o altre forme di raccomandazione generale riguardanti le operazioni relative a strumenti finanziari, e sono state individuate misure organizzative e procedurali volte a prevenire e/o gestire tali conflitti di interesse. Con riferimento a tutto quanto sopra, si rende altresì noto che Intesa Sanpaolo si è dotata del “Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo” derivanti dal Decreto Legislativo n. 231 (disponibile sul sito internet di Intesa Sa npaolo, all’indirizzo: https://www.group.intesasanpaolo.com/scriptIsir0/si09/governance/ita_dlgs_231_2001.jsp) che, in conformità alle normative italiane vigenti ed alle migliori pratiche internazionali, include, tra le altre, misure organizzative e procedurali per la gestione delle informazioni privilegiate e dei conflitti di interesse, ivi compresi adeguati meccanismi di separatezza organizzativa, noti come Barriere informative, atti a prevenire un utilizzo illecito di dette informazioni nonché a evitare che i conflitti di interesse eventualmente insorti incidano negativamente sugli interessi della clientela. In relazione ai titoli governativi potenzialmente menzionati all’interno di questo documento, si rende noto che Intesa Sanpaolo agisce in qualità di market maker nei mercati primari per i titoli governativi dei maggiori paesi europei e in qualità di Government Bond Specialist, o simili, per i titoli governativi emessi dalla Repubblica d’Italia, dalla Repubblica Federale di Germania, dalla Repubblica Greca, dall’European Stability Mechanism e dall’European Financial Stability Facility. Questa comunicazione è ad uso esclusivo delle persone a cui è stata distribuita da Intesa Sanpaolo e non può essere riprodotta o redistribuita, direttamente o indirettamente, ad alcuna persona o pubblicata, completamente o parzialmente, per ragione alcuna, senza previo consenso scritto di Intesa Sanpaolo. Il copyright o qualsiasi altra proprietà intellettiva su dati, informazioni, opinioni e stime a cui si fa ivi riferimento appartengono al Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo, se non dichiarato diversamente. Tali dati, informazioni, opinioni e stime non possono essere distribuite o riprodotte, né interamente né parzialmente, in qualsiasi forma o mezzo, senza previo consenso scritto di Intesa Sanpaolo. Ogni destinatario di questa comunicazione è invitato ad attenersi alle direttive sopracitate. La lista di tutte le raccomandazioni prodotte dagli Strategists e diffuse nell’arco dei precedenti 12 mesi è disponibile sul sito web Intesa Sanpaolo al seguente link: http://www.imi.intesasanpaolo.com/home/Ricerche-e-Commenti/Ricerca-Macro-FICC-Spons-liberamente-disponibile/Market- Strategy.html 6
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