FARMACI PER IL TRATTAMENTO DELLA SCHIZOFRENIA: I NEUROLETTICI - A.A. 2017/2018 Farmacologia Speciale - Elearning

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FARMACI PER IL TRATTAMENTO DELLA SCHIZOFRENIA: I NEUROLETTICI - A.A. 2017/2018 Farmacologia Speciale - Elearning
FARMACI PER IL TRATTAMENTO
    DELLA SCHIZOFRENIA:
       I NEUROLETTICI
        Farmacologia Speciale
           A.A. 2017/2018
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FARMACI NEUROLETTICI

                   ANTIPSICOTICI

                  ANTISCHIZOFRENICI

                 TRANQUILLANTI MAGGIORI

 Controllano:          · disordini psichici
                       · schizofrenia
                       · agitazione psicomotoria
                       · turbe senso-percettive

NEUROLETTICI
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SCHIZOFRENIA

                                  Schizo: dividere                 Phrenos: mente

                                     “Separazione della mente dalla
                                                realtà”
E’ una patologia disabilitante cronica che ha cause biologiche e che presenta
             un’incidenza dell’1% nella popolazione mondiale
   Le persone affette da schizofrenia:
       hanno difficoltà a distinguere sensazioni reali da quelle fittizie (allucinazioni)
       possono avere risposte emozionali inappropriate
       possono avere comportamenti sociali inappropriati
       possono avere difficoltà cognitive e di concentrazione

        NEUROLETTICI
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Esempio di deterioramento delle condizioni mentali di un soggetto schizofrenico, che si riflette in una progressiva
                                   disintegrazione dell’immagine del gatto.
                                 Louis Wain: artista, gattofilo, schizofrenico
           NEUROLETTICI
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TIPOLOGIE DI SCHIZOFRENIA

Schizofrenia ad esordio precoce
     - Autismo con isolamento assoluto
     - Disinteresse affettivo e perdita d’iniziativa

Schizofrenia ebefrenica ad esordio giovanile
     - Autismo
     - Comportamenti imprevedibili (impulsi)
     - Disordine ideativo con idee deliranti
     - Turbe senso-percettive con allucinazioni

       NEUROLETTICI
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TIPOLOGIE DI SCHIZOFRENIA

Schizofrenia catatonica
   - Stato di stupore catatonico (immobilità statuaria)
   - Negativismo (no ubbidienza o contrario a quanto si chiede)
   - Catalessia
   - Aggressività e violenza verso cose o persone

Schizofrenia paranoidea ad esordio tardivo
   - Deliri di persecuzione, di grandezza, ipocondriaci
   - Allucinazioni uditive
   - Autismo
   - Perdita dell’iniziativa

     NEUROLETTICI
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NEUROLETTICI
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SEGNI PATOLOGICI
     Se uno o più sintomi riportati nei punti 1-6 si manifesta per sei mesi
consecutivi insieme ad uno o più sintomi riportati nei punti 1-8, il soggetto può
                          considerarsi schizofrenico

                                                      1 - Isolamento sociale
                                                  2 - Scarso impegno nel lavoro
  1 - Fissazione di essere controllati
                                           3 - Comportamento singolare (parlare con se
      2 - Fissazioni di grandezza               stessi in pubblico, frugare nei rifiuti,
     3 - Fissazioni con contenuto                          accumulare cibi)
              persecutorio                          4 - Scarsa igiene personale
       4 - Allucinazioni uditive                       5 - Rigidità affettiva
      5 - Dissociazione mentale                        6 - Linguaggio vago
   6 - Comportamento catatonico                          7 - Idee deliranti
                                          8 - Percezioni insolite (presenza di una forza o
                                               una persona non realmente presente)

          NEUROLETTICI
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SINTOMI PRINCIPALI

Sintomi positivi        delirio
                        allucinazioni
                        agitazione
                        disordini del pensiero e del linguaggio
                        comportamenti anormali

Sintomi negativi        isolamento dalla vita sociale
                        appiattimento vita affettiva
                        mancanza di spontaneità
                        pensiero stereotipato
                        anedonia

             Si associano deficit cognitivi, ansia, depressione
     NEUROLETTICI
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schizofrenia

                           sintomi                         sintomi
                           positivi                        negativi

                   ansia/
                 depressione          aggressività             sintomi
                                                               cognitivi

                                             (Stahl, Ess. Psychopharmacol. 2000)

  NEUROLETTICI
NEUROLETTICI
NEUROLETTICI
EZIOPATOGENESI DELLA SCHIZOFRENIA

                       FATTORI GENETICI

FATTORI BIOLOGICI                         FATTORI AMBIENTALI

        NEUROLETTICI
FATTORI GENETICI

La vulnerabilità genetica gioca un ruolo importante
         nell’eziopatogenesi della malattia

   La probabilità di sviluppare questi disturbi è
   maggiore in soggetti i cui parenti sono affetti

                                                      Il rischio di malattia è
                                                          tanto più elevato
                                                      quanto più è stretta la
                                                              parentela

      NEUROLETTICI
NEUROLETTICI
PROBABILI ALTERAZIONI A CARICO DI GENI CODIFICANTI

                       Catecol o -metiltransferasi
                       Monoamino ossidasi
                       Recettori dopaminergici
                       Trasportatori per la dopamina
                       Recettori per la serotonina
                       Recettori per il glutammato
                       BDNF
                       altri in fase di studio

   NEUROLETTICI
FATTORI AMBIENTALI

NEUROLETTICI
FATTORI BIOLOGICI
        - IPOTESI DEL NEUROSVILUPPO ALTERATO -
 Early brain developmental disorder
 Present as early as at time of birth
 Psychotic picture later (in the second or third decades of life)

RELATIONSHIP BETWEEN SCHIZOPHRENIA INCIDENCE AND
 FACTORS THAT LEAVE THEIR MARK IN THE EMBRYONIC OR
                   FETAL PERIODS

    Obstetrical complications
    Prenatal exposure to infectious agents or toxins
    Maternal nutritional deficiency
    Birth trauma

     NEUROLETTICI
NEUROCHIMICA DELLA SCHIZOFRENIA

               IPOTESI DELLA TRANSMETILAZIONE

                  IPOTESI NORADRENERGICA

                   IPOTESI DOPAMINERGICA

                 IPOTESI GLUTAMMATERGICA

                  IPOTESI SEROTONINERGICA

NEUROLETTICI
IPOTESI DELLA TRANSMETILAZIONE

-   Abnorme metilazione  schizofrenia
-   La dopamina metilata (COMT), 3,4-dimethoxyphenylethylamine
    (DIMPEA)  animali catatonici
-   Soggetti schizofrenici hanno nelle urine alti livelli di DIMPEA
-   Metilazione di sostanze a struttura indolica  allucinazioni
                   IPOTESI NORADRENERGICA

- Degenerazione dei neuroni noradrenergici centrali
- Nel cervello di soggetti schizofrenici vi sono ↓ livelli di
  dopamina-β-idrossilasi che catalizza la reazione dopamina in
  noradrenalina

    NEUROLETTICI
IPOTESI DOPAMINERGICA

La neuroanatomia delle vie neuronali dopaminergiche cerebrali può spiegare sia gli effetti terapeutici che quelli
indesiderati degli antipsicotici noti: a) la via dopaminergica nigrostriatale (dalla substantia nigra ai gangli della
base), b) la via dopaminergica mesolimbica (dall’area ventrotegmentale mesencefalica al nucleus accumbens),
c) la via dopaminergica mesocorticale (dall’area ventrotegmentale mesencefalica alla corteccia limbica), d) la
via dopaminergica tuberoinfundibolare (dall’ipotalamo all’adenoipofisi)

           NEUROLETTICI
NEUROLETTICI
NEUROLETTICI
IPOTESI DOPAMINERGICA

NEUROLETTICI
NEUROLETTICI
IPOTESI DOPAMINERGICA
                              The dopamine pathways in
                                    schizophrenia
                          In schizophrenic patients there is an
                          increase in dopamine transmission
                          between the substantia nigra to the
                          caudate nucleus-putamen (neostriatum)
                          compared with normal subjects.
                          In the other major dopaminergic
                          pathways — to the mesolimbic forebrain
                          and the tubero-infundibular system —
                          dopamine transmission is reduced.
                          The      dopamine       hypothesis  of
                          schizophrenia proposes that increased
                          levels of dopamine or dopamine
                          receptors in the dorsal and or ventral
                          striatum underlie the disorder.

NEUROLETTICI
NEUROLETTICI
NEUROLETTICI
NEUROLETTICI
IPOTESI GLUTAMMATERGICA
                              The glutamate pathways in a
                             brain affected by schizophrenia

                            In the normal brain the prominent
                            glutamatergic pathways are: the
                            cortico-cortical pathways; the pathways
                            between the thalamus and the cortex;
                            and the extrapyramidal pathway (the
                            projections between the cortex and
                            striatum). Other glutamate projections
                            exist between the cortex, substantia
                            nigra,    subthalmic    nucleus     and
                            pallidum. The glutamatergic pathways
                            are hypoactive in the brains people
                            diagnosed with schizophrenia and this
                            is thought to cause the confusion and
                            psychosis associated with the disorder.

NEUROLETTICI
IPOTESI GLUTAMMATERGICA
   Iperattività dopaminergica secondaria ad ipofunzionalità glutamatergica. A
supporto di tale ipotesi, antagonisti NMDA inducono effetti psicotici (fenciclidina,
                               dizolcipina, ketamina)

     NEUROLETTICI
IPOTESI SEROTONINERGICA
                            The serotonergic pathway showing
                               the effects of schizophrenia

                            The two key serotonergic pathways in
                            schizophrenia are the projections from
                            the dorsal raphe nuclei into the
                            substantia nigra and the projections from
                            the rostral raphe nuclei ascending into
                            the cerebral cortex, limbic regions and
                            basal ganglia. The up-regulation of these
                            pathways leads to hypofunction of the
                            dopaminergic system, and this effect may
                            be responsible for the negative symptoms
                            of schizophrenia. The serotonergic nuclei
                            in the brainstem that give rise to
                            descending serotonergic axons remain
                            unaffected in schizophrenia.

NEUROLETTICI
IPOTESI SEROTONINERGICA

Alterazioni a carico del sistema
serotoninergico:

1.i recettori 5HT sono coinvolti
nell’attività di molti allucinogeni;

2.densità recettori 5HT1 e 5HT2
alterata in pazienti schizofrenici;

3.antipsicotici atipici modificano
trasmissione serotoninergica

       NEUROLETTICI
FARMACI PER IL TRATTAMENTO DELLA SCHIZOFRENIA

  NEUROLETTICI
FARMACI PER IL TRATTAMENTO DELLA SCHIZOFRENIA

  I FARMACI IMPIEGATI NELLA TERAPIA DELLA SCHIZOFRENIA
                      SI DIVIDONO IN

ANTIPSICOTICI TIPICI                      ANTIPSICOTICI
  (antagonismo D2)                  ATIPICI (antagonismo D2 e
                                               5HT2A)

    NEUROLETTICI
ANTIPSICOTICI TIPICI

CLASSICI o TIPICI            clorpromazina, aloperidolo, flufenazina

MECCANISMO D’AZIONE          blocco dei recettori     D2     (80% dei
                             recettori);
                             blocco parziale di altri recettori (D1,
                             serotoninergici, muscarinici, adrenergici,
                             istaminici)

                             necessitano di alcune settimane per
                             determinare i propri effetti

EFFETTI FARMACOLOGICI        remissione sintomatologia positiva nel 60-
                             70% dei pazienti; nessun effetto sulla
                             sintomatologia negativa

       NEUROLETTICI
ANTIPSICOTICI TIPICI

REAZIONI AVVERSE        • sedazione (blocco recettori H1)
                        • stipsi, ritenzione urinaria, difficoltà visione
                        (blocco recettori muscarinici)
                        • ipotensione ortostatica, difficoltà eiaculazione
                        (blocco recettori α adrenergici)
                        • sindromi extrapiramidali (parkinsonismo
                        iatrogeno) dovuti al blocco recettori D2 del
                        sistema dopaminergico nigrostriatale
                        • iperprolattinemia (dovuta al blocco dei
                        recettori D2 del sistema tuberoinfundibulare,
                        dove tali recettori inibiscono la produzione di
                        prolattina)

      NEUROLETTICI
NEUROLETTICI
NEUROLETTICI
NEUROLETTICI
NEUROLETTICI
NEUROLETTICI
NEUROLETTICI
MECCANISMO D’AZIONE DELLA PRIMA GENERAZIONE DI
       ANTIPSICOTICI TIPICI - ALOPERIDOLO

   NEUROLETTICI
MECCANISMO D’AZIONE DELLA PRIMA GENERAZIONE DI
       ANTIPSICOTICI TIPICI - ALOPERIDOLO

   NEUROLETTICI
ANTIPSICOTICI ATIPICI
ATIPICI                          clozapina, risperidone, sertindolo

MECCANISMO D’AZIONE             blocco dei rec. D2 e in parte anche dei
                                recettori serotoninergici;
                                aumentano il rilascio di glutammato e Ach
                                in corteccia prefrontale e ippocampo

EFFETTI FARMACOLOGICI           maggiore efficacia, meno effetti collaterali,
                                efficacia contro i sintomi positivi e negativi
                                della malattia

REAZIONI AVVERSE                effetti ematologici, aumento di peso, meno
                                sintomi extrapiramidali
          NEUROLETTICI
NEUROLETTICI
NEUROLETTICI
DISTURBI MOTORI INDOTTI DAGLI ANTIPSICOTICI

• Distonia acuta: reversibile, movimenti involontari, tremori,
  rigidità.

• Discinesia tardiva: movimenti involontari del viso e degli
  arti, compaiono dopo mesi o anni con neurolettici.
  Trattata con diazepam

           Bassa incidenza con i neurolettici atipici

    NEUROLETTICI
NEUROLETTICI
TASSI DI OCCUPAZIONE RECETTORIALE D2 IN PAZIENTI
      TRATTATI CON DIFFERENTI ANTIPSICOTICI
                  D2 receptors   5-HT2A receptors

   Typical

   Atypical

   NEUROLETTICI
EFFICACIA CLINICA DEI FARMACI ANTIPSICOTICI

 Controllano i sintomi acuti della schizofrenia
 Il trattamento a lungo termine previene la ricomparsa dei
sintomi
 I neurolettici tipici non sono efficaci sui sintomi negativi,
quelli atipici si
 Nel 40% dei casi non controllano la patologia (clozapina
puo’ essere efficace)

    NEUROLETTICI
o Non passare ad antipsicotici atipici nel caso di pazienti già in trattamento con
  antipsicotici tipici con buona efficacia e tollerabilità.

o Preferire gli antipsicotici    atipici nel caso di politerapie (es. stabilizzatori
  dell’umore)

o In generale evitare l’uso contemporaneo di due neurolettici

o Dopo la ripresa dall’episodio critico, utilizzare la dose minima efficace per almeno
  sei mesi.

o   Rivalutare le indicazioni per il trattamento a lungo termine con neurolettici long
    acting verificando possibili alternative, dalla sospensione delle somministrazioni
    alla sostituzione con antipsicotici a minor rischio di discinesia tardiva.

       NEUROLETTICI
ANTIPSICOTICI E AUMENTO DI PESO

3   L’aumento di peso è un fenomeno comunemente associato
    alla terapia antipsicotica

3   Il meccanismo dell’aumento di peso è tuttora sconosciuto

3   Fenomeno complesso influenzato da molteplici fattori

3   L’antagonismo dei recettori 5HT-2c e H1 è un possibile
    candidato

3   L’aumento di peso è spesso correlato alla risposta clinica e
    ai valori basali dell’indice di massa corporea (BMI)

      NEUROLETTICI
Fenotiazine
    CLORPROMAZINA
·   primo farmaco antipsicotico
·   blocca i recettori della dopamina
·   blocco modesto dei recettori Ach e 5-HT
       Effetti comportamentali:
       - catalessia
       - inibizione attività motoria spontanea
       - inibizione della reattività e dell’interesse

       Effetti elettroencefalografici:
       - effetto sincronizzante a livello EEGgrafico
       - riduzione o inibizione della veglia
       - prolungamento effetti dei farmaci ipnotici
Si ipotizza che il blocco dei recettori dopaminergici D2
postsinaptici da parte di un antagonista che agisce nella via
dopaminergica mesolimbica, medi l’efficacia antipsicotica dei
farmaci e la loro capacità di bloccare i sintomi positivi
Si ipotizza che il blocco dei recettori dopaminergici D2
postsinaptici da parte di un antagonista che agisce nella via
dopaminergica mesocorticale, medi ottundimento emotivo e
problemi cognitivi
Il blocco dei recettori dopaminergici D2 postsinaptici da parte di
un antagonista che agisce nella via dopaminergica
nigrostriatale, induce una sindrome Parkinsoniana
Il 5% dei pazienti in trattamento ogni anno sviluppa questo
problema.
La discinesia può diventare irreversibile.
Il blocco dei recettori dopaminergici D2 postsinaptici da parte di
un antagonista che agisce nella via dopaminergica
tuberoinfundibolare, induce una iperprolattinemia
EFFETTI SU ALTRI RECETTORI
• Bloccano i recettori H1 dell’istamina (proprietà
  sedative ed antiemetiche)

• Bloccano i recettori dell’Ach (offuscamento della
  vista, aumento della pressione intraoculare,
  secchezza delle fauci e degli occhi, costipazione e
  ritenzione urinaria)

• L’antagonismo muscarinico è positivo per gli effetti
  collaterali di tipo extrapiramidale

• Bloccano i recettori alfa-adrenergici (ipotensione
  ortostatica)
EFFETTI COLLATERALI
·Sonnolenza fino a letargia
·Agitazione psicomotoria, insonnia ed
 ipereccitabilità
·Crisi convulsive
·Sintomatologia di tipo parkinsoniano
·Catatonia, stupore, febbre, alterazione della
 pressione
·Ittero
·Agranulocitosi
·Reazioni dermatologiche
FARMACOCINETICA DELLE FENOTIAZINE

• Assorbimento irregolare dopo somministrazione
  orale
• La relazione tra concentrazione plasmatica ed
  effetto clinico varia da soggetto a soggetto
• Sono metabolizzati a livello epatico
• Emivita: 15-30 ore
Tioxantenici
• Sono strutturalmente correlati alle fenotiazine
• Flupentixol e Clorprotixene sono i principali
  tioxantenici
• Hanno le stesse proprietà farmacologiche delle
  fenotiazine
• Maggiore intensità degli effetti anticolinergici
• Minore incidenza di effetti collaterali
  extrapiramidali
• Lieve azione sedativa
• Lieve attività antidepressiva
• Farmacocinetica = Fenotiazine
Butirrofenoni
• Primo butirrofenone studiato: Aloperidolo
• Non hanno azione antistaminica, anticolinergica,
  antiadrenergica
• Lievi turbe a carico del SNA
• Mancanza di sedazione (utile per integrazione
  sociale)
• Insonnia (per blanda tolleranza e dipendenza
  fisica)
• Ben assorbiti per os, max picco plasmatico entro
  1-6 h dall’ingestione, eliminati lentamente da
  urine e feci
Difenil – butil - piperidine

Penfluridolo, Fluspirilene, Pimozide
Disordini extrapiramidali molto frequenti
Sedazione, sonnolenza, debolezza e
malessere generale
Dolori muscolari, spasmi, galattorrea
Neurolettici atipici (benzamidi)
Sulpiride, Clozapina e Risperidone
Selettivi per i recettori D2 della dopamina
Molto efficaci nelle psicosi confusionali acute
Effetti più o meno intensi di tipo parkinsoniano
No catalessia
Aumento lieve del turnover di dopamina
No interferenze sui recettori Ach, GABA e H1
Interferenza con i recettori 5-HT
Utili per allucinazioni
Buon assorbimento per os, max picco plasmatico
entro 4h dall’ingestione, metabolismo epatico,
emivita media: 20h
La serotonina inibisce il rilascio di dopamina sia a livello dei corpi cellulari
dopaminergici nella substantia nigra del tronco cerebrale, sia a livello dei
terminali assonali nei gangli della base-neostriato
La dopamina inibisce il rilascio di prolattina, la serotonina
favorisce il rilascio di dopamina
Antipsicotici che bloccano solo il recettore D2 favoriscono il
rilascio di dopamina, gli antipsicotici che bloccano anche il
recettore 5HT2A controbilanciano il blocco dei recettori D2
Effetti farmacologici di alcuni neurolettici
    che ne caratterizzano il profilo
    terapeutico e gli effetti collaterali
                 Attività        Effetto
                                              Sedazione   Ipotensione
              antipsicotica extrapiramidale
Clorpromazina       ++             ++            ++++         ++++
Tioridazina         +              +             +++          ++++
Flufenazina         +++            +++           +            +
Clorprotixene       +++            +++           +++          ++++
Aloperidolo         ++++           ++++          +            +
Pimozide            +++            ++++          +            +
Clozapina           ++++           --            +++          ++++
Sulpiride           +++            ++            +            +
Agranulocitosi nello 0,5-2% dei pazienti
A dosi alte presenta gli effetti collaterali tipici degli antipsicotici
classici
Sembra attiva anche nel disturbo bipolare
Agonista 5HT1A, antagonista 5HT1D, inibisce
ricaptazione di 5HT e NA
Altri antipsicotici

•   Amisulpiride
•   Aripiprazolo (agonista D2 presinaptico)
•   Antagonisti D3
•   Antagonisti della neurotensina e della CCK-B
•   Agonisti del recettore alfa-7-nicotinico
PLEASE LEARN MORE ON

• https://www.youtube.com/watch?v=g3q5TaqOsKA

• https://www.youtube.com/watch?v=PURvJV2SMso

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