Forum Formazione, Famiglia, Responsabilità Sociale dei Media
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Forum Formazione, Famiglia, Responsabilità Sociale dei Media Famiglie, Servizio Pubblico delle Comunicazioni e responsabilità sociale Chi siamo: Siamo genitori, insegnanti, giornalisti, docenti universitari. Facciamo parte delle associazioni: - Forum delle Associazioni ”Cultura, Pace e Vita”, - Forum delle Associazioni Familiari, - FISM, Federazione Italiana di Scuole Materne, - MOIGE, Movimento Italiano Genitori, - UCSI, Unione Cattolica Stampa Italiana, (in collaborazione con il Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale - Sapienza Università di Roma e con la Facoltà di Scienze della Comunicazione Sociale - Università Pontificia Salesiana di Roma.) A chi ci rivolgiamo: Alle Istituzioni, alla Politica, alla dirigenza RAI e alla Società Civile per affrontare insieme le grandi sfide epocali connesse all’accelerazione del cambiamento sociale . Cosa vogliamo: Abbiamo deciso di “unire le forze” per promuovere una nuova responsabilità sociale da parte dei media. La nostra è un’alleanza aperta a tutte le associazioni che hanno a cuore il futuro del nostro Paese. 1
Forum Formazione, Famiglia, Responsabilità Sociale dei Media Il primo impegno che ci siamo dati riguarda la riforma della Rai e il ruolo sociale della Rai. Vogliamo affermare la necessità di un nuovo patto tra cittadini, Servizio Pubblico della Comunicazione e Istituzioni. Il Servizio pubblico radiotelevisivo è veramente tale quando rappresenta e rispetta le diverse visioni del mondo e sensibilità, a cominciare da quella delle famiglie che hanno il compito di educare i cittadini di domani. Non vogliamo criticare o contestare il Servizio Pubblico, vogliamo essere propositivi. Il Servizio Pubblico della Comunicazione deve rispondere ai bisogni del Paese reale, di donne, uomini, anziani impegnati ad affrontare mille problemi senza scoraggiarsi. E di ragazzi e bambini che crescono e hanno bisogno di stimoli per la loro intelligenza e di equilibrio per la loro anima. Non abbiamo bisogno di spettacolarizzazione dei conflitti, né di facili emozioni, di messaggi disgreganti, di violenza, né di trasmissioni in “politichese”. Vogliamo che i diversi aspetti della realtà di oggi siano rappresentati con equilibrio: per esempio va bene entusiasmarsi per i progressi della tecnologia, ma bisogna anche dar voce alla necessità di una regolazione. Vogliamo un Servizio Pubblico della Comunicazione, veramente innovativo grazie a forme di comunicazione più avanzate e partecipative consentite dalle nuove tecnologie, ma soprattutto, innovativo sul piano dei contenuti, che dia visibilità a “valori più alti”: la conoscenza, la generosità, l’ascolto dell’altro, la costruzione del dialogo. 2
Forum Formazione, Famiglia, Responsabilità Sociale dei Media Papa Francesco ha detto, in occasione dei 60 anni di fondazione della Rai, agli operatori dell’informazione “la vostra professione oltre che informativa è formativa, è un servizio pubblico, cioè un servizio al bene comune“. Dunque, la riforma della Rai deve definire una programmazione che corrisponda alle attese delle famiglie e dei principali stakeholders. La famiglia, vogliamo ricordarlo, rimane l’elemento costitutivo della società, il primo luogo di formazione alla socialità, alla cittadinanza, alla crescita armoniosa della persona, primo elemento di formazione dell’identità nazionale, mantiene un ruolo fondamentale di assistenza e di supplenza ad un sistema di welfare sempre più in crisi. I media tendono a rappresentare la famiglia come se essa fosse un modello astratto da accettare o rifiutare, da difendere o attaccare: invece è una realtà concreta da vivere. La famiglia più bella, protagonista e non problema è quella che sa comunicare partendo dalla testimonianza, dalla bellezza e dalla ricchezza del rapporto uomo donna, e di quello tra genitori e figli. Non lottiamo per difendere il passato, ma lavoriamo con pazienza e fiducia, in tutti gli ambienti che quotidianamente abitiamo per costruire il futuro. (Papa Francesco, Giornata delle Comunicazioni Sociali, 2015). Insieme alla scuola, la famiglia vive oggi una drammatica emergenza educativa, alla quale non sono estranei i modelli e gli stili di vita promossi e diffusi dai media, dai social network ai videogame. 3
Forum Formazione, Famiglia, Responsabilità Sociale dei Media La famiglia e la scuola vorrebbero trovare nel Servizio Pubblico della Comunicazione un alleato nell’azione formativa. Le nuove generazioni hanno bisogno di educazione ai sentimenti, di capire il valore della sessualità, che troppo spesso intendono come semplice atto di consumo, di tendere allo sviluppo integrale della persona e al rispetto della dignità umana. Hanno bisogno di capire che può esserci dialogo sereno e rispettoso tra credenti e non credenti. Hanno bisogno di capire il valore della coesione sociale e dell’identità nazionale. Hanno bisogno di capire il valore della partecipazione e della cittadinanza attiva; della cura dell’ambiente, della propria salute, dei più indifesi. Come si può fare Vogliamo che il Servizio Pubblico della Comunicazione valorizzi la nostra storia, le nostre tradizioni artistiche e del territorio (anche attraverso il suo immenso patrimonio audiovisivo e la valorizzazione delle sedi locali), le nostre capacità creative (produzione di fiction e film che rafforzino l’identità italiana). Rai potrebbe utilizzare le nuove convergenze mediatiche per creare ambienti partecipativi su temi come salute, educazione all’affettività, alla convivenza sociale, all’accoglienza, al lavoro, alla formazione permanente, alla diffusione della cultura della legalità. Tutto questo vuol dire anche avere un rapporto diverso con l’utenza, monitorando costantemente la qualità del prodotto offerto, che non significa semplicemente il gradimento e meno che mai solo l’Auditel, ma il 4
Forum Formazione, Famiglia, Responsabilità Sociale dei Media “valore pubblico” della Rai: la capacità di trasmettere valori prosociali come solidarismo, comprensione, onestà, rispetto. Avere un rapporto diverso significa anche dar conto agli utenti di quello che si è fatto producendo un Bilancio Sociale. Le associazioni sono una grande risorsa: per il loro bagaglio di esperienze e di vicinanza alla società, possono costruire un nuovo welfare della comunicazione, ribaltando la percezione negativa diffusa in grande opportunità di progresso sociale, di nuovo patto tra generazioni, di coesione e inclusione attraverso la Media Company Pubblica. Proposte concrete Chiediamo: I) di essere ascoltati e coinvolti, a) per partecipare a momenti di controllo e verifica; b) per contribuire alla valutazione della qualità; c) per valutare il Bilancio sociale, d) per valutare l’offerta editoriale. II) di poter collaborare attivamente alla produzione e realizzazione di palinsesti e prodotti audio visuali (anche grazie all’abbattimento di costi e alle potenzialità partecipative rappresentate dai nuovi media). III) di costruire una concreta alleanza educativa e formativa tra Famiglia, Scuola, Università e Servizio pubblico della comunicazione (attraverso, ad esempio, diffusione di programmi di media education che aiutino i ragazzi ad essere consapevoli e critici rispetto alla vastissima offerta mediatica su media tradizionali e di ultima generazione). 5
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