Metodo Tariffario Servizio Integrato di gestione rifiuti 2018-2021 - Francesca Mazzarella - Direttore Utilitatis - Utilitalia

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Metodo Tariffario Servizio Integrato di gestione rifiuti 2018-2021 - Francesca Mazzarella - Direttore Utilitatis - Utilitalia
Metodo Tariffario Servizio Integrato
 di gestione rifiuti 2018-2021
 Francesca Mazzarella – Direttore Utilitatis

 Rimini, 7 novembre 2019
Contesto

❑ Con la Deliberazione 443/2019/R/Rif l’ARERA ha definito i criteri di riconoscimento dei costi efficienti di esercizio e di
 investimento del servizio integrato dei rifiuti, per il periodo 2018-2021.
❑ In continuità con il citato Dpr, l’Autorità ha mantenuto la classificazione dei costi in base alle attività che compongono il
 servizio, alla natura dei costi (costi operativi, di capitale e costi comuni), e la ripartizione tra quota fissa e variabile per la
 ripartizione del montante complessivo.
❑ Tra gli aspetti introdotti dal nuovo metodo si evidenzia:
 • La definizione del perimetro di attività che rientrano nel computo tariffario;
 • La determinazione sulla base dei costi certi consuntivati (anno a-2);
 • La rimodulazione di alcune voci di costo operativo;
 • L’introduzione di un limite alla crescita annuale delle entrate tariffarie;
 • La regolazione della remunerazione del capitale investito sul modello del WACC;
 • L’introduzione di una componente Conguagli e di un coefficiente di gradualità nel riconoscimento dei costi efficienti
 2018-2019;
 • L’introduzione di componenti di costo di natura previsionale per il conseguimento di target di miglioramento dei
 livelli di qualità e/o modifiche del perimetro gestionale.

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Componenti tariffarie MTR

 a = 2020,2021 ෍ = ෍ + ෍ 

 ෍ = CRT + CTS + CTR + CRD + COI , - b (AR ) - b (1+ ω) AR , + (1+ γ ) RC , /r

 Componenti da detrarre per proventi Componente a conguaglio
 derivanti da vendita materiale/energia e
 corrispettivi CONAI
 relativa ai costi variabili
 
 ෍ = CSL + CC + CK + COI , + (1+ γ ) RC , /r

 Componente a conguaglio
 relativa ai costi fissi

CG = Costi operativi di gestione
CC = Costi operativi Comuni = CARC + CGG + CCD + CO , 
CK = Costi d’uso del Capitale = Amm + Acc + R + R , 
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Limite alla crescita delle entrate tariffarie
❑ Introduzione del limite annuale alla crescita delle entrate in ottica di sostenibilità finanziaria e tutela dell’utenza.
❑ Il limite tiene conto della valorizzazione dei livelli qualitativi raggiunti dal gestore e delle variazioni nelle attività gestionali.
❑ Qualora ricorrano specifiche condizioni, l’Ente territorialmente competente può presentare istanza ad ARERA per superamento del
 limite.
❑ Il limite è calcolato tenendo conto:
 • r , tasso di inflazione programmata (1,7%)
 • X , coefficiente di recupero produttività, determinato dall’Ente territorialmente competente tra 0,1% e 0,5%.
 • QL coefficiente per il miglioramento previsto della qualità e caratteristiche delle prestazioni erogate determinato dall’Ente
 territorialmente competente tra 0% e 2%.
 • PG coefficiente per la valorizzazione di variazioni perimetro gestionale determinato dall’Ente territorialmente competente tra 0%
 e 3%.
 Σ 
 ≤ (1+ ƿa)
 Σ −1

 ƿa = r - X + QL + PG 

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Fattori di sharing b e b (1+ ω)
Misure volte a rafforzare gli incentivi allo sviluppo di attività di valorizzazione di materiali recuperati e/o di energia, recupero di
imballaggi nell’ottica degli obiettivi di raggiungimento della circular economy.
Fattori incentivanti tesi a ripartire tra operatori ed utenti il valore generato dalla vendita di materiali e di energia.

❑ - b (AR )
❑ - b (1+ ω) AR , 

L’ente territorialmente competente determina b in un intervallo tra 0,3 e 0,6 e ω in un intervallo tra 0,1 e 0,4 in coerenza con
le valutazioni effettuate sulla qualità del servizio erogato sottostanti alla determinazione del parametro γ utilizzato nel
calcolo del coefficiente di gradualità per la determinazione dei conguagli relativi a 2018 e 2019.

Livelli di b e ω più vicini agli estremi superiori degli intervalli, maggiore quota di ricavi da detrarre
Livelli di b e ω più vicini agli estremi inferiori degli intervalli, minore quota di ricavi da detrarre

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Costi Operativi Incentivanti
L’Ente territorialmente competente – tenendo conto della possibilità di incidere sui limiti di prezzo - può favorire il
conseguimento degli obiettivi di miglioramento mediante l’introduzione di componenti di natura previsionale:
 
❑ COI , (componente che si aggiunge alla quota variabile)
 
❑ COI , (componente che si aggiunge alla quota fissa)
L’operatore è tenuto a rendicontare ex post gli oneri effettivamente sostenuti per il raggiungimento dell’obiettivo.

Condizioni necessarie per l’introduzione delle componenti:
1. Identificazione puntuale della corrispondenza tra target di miglioramento da conseguire e COI
2. Valorizzazione delle componenti su dati oggettivi, verificabili ispirati all’efficienza dei costi, tenuto contro dei potenziali
 effetti di scala

In caso di mancato raggiungimento dell’obiettivo legato alla componente previsionale:
• Recupero nell’anno (a+2), solo se a vantaggio dell’utenza, dell’eventuale scostamento tra il costo presunto e il costo
 effettivo.
• Recupero proporzionale alla distanza tra obiettivo fissato e livello effettivamente raggiunto.

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Il coefficiente di gradualità per Conguagli (1+ γ )
❑ Introduzione di un meccanismo di gradualità per la determinazione delle componenti a conguaglio per gli anni 2018 e 2019 recuperabili
 su un arco temporale non superiore ai 4 anni (scelta dell’ente territorialmente)
 (1+ γ ) =coefficiente di gradualità determinato dall’Ente territorialmente competente

 γ = γ1, + γ2, + γ3, 

 Valorizzato tenendo conto quantificato considerando Determinato sulla base delle risultanze di indagini
 rispetto degli obiettivi di RD da l’efficacia delle attività di di soddisfazione degli utenti o in riferimento al
 raggiungere preparazione per riutilizzo e riciclo grado di rispetto della carta dei servizi

 ❑ In caso di gestori con indicatori di qualità soddisfacenti:
 • se RC + RC , >0, γ più vicino all’estremo superiore dell’intervallo per massimizzare (1+γ)
 • se RC + RC , ≤ 0, γ più vicino all’estremo inferiore dell’intervallo per minimizzare (1+γ)
 ❑ In caso di gestori con indicatori di qualità insoddisfacenti:
 • se RC + RC , >0, γ più vicino all’estremo inferiore dell’intervallo per minimizzare (1+γ)
 • se RC + RC , ≤ 0, γ più vicino all’estremo superiore dell’intervallo per massimizzare (1+γ)

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Remunerazione del capitale investito R 
❑ Remunerazione del capitale investito sul modello del WACC
 R = WACC * CIN , dove CIN = Max {(IMN + CCN - PR );0}
❑ Il tasso di remunerazione del capitale investito è posto pari a 6,3% ed è determinato sulla base dei criteri dettati dal TIWACC.
❑ Il servizio di gestione dei rifiuti si contraddistingue rispetto agli altri settori regolati per la presenza di attività particolarmente labour
 intensive all’interno del ciclo di gestione dei rifiuti urbani, come la raccolta, il trasporto e lo spazzamento.

 Raccolta e Ciclo Servizio
 Integrato (1) Idrico (2)
 Costi Operativi 90% 70%
 Costi di Capitale 10% 30%
 (1)Fonte: Utilitatis, elaborazioni dati Green Book
 (2)Fonte: elaborazioni su dati ARERA, Relazione annuale 2019

 ❑ La Tabella evidenzia i risultati della simulazione della struttura dei costi del settore dei rifiuti basata sui bilanci di esercizio di 236 aziende e
 calcolata a partire dalle indicazioni fornite dal MTR, adottando le opportune semplificazioni esplicitate in nota.
 ❑ I risultati derivanti dalla simulazione evidenziano una struttura dei costi degli operatori del settore rifiuti fortemente sbilanciata sui costi
 operativi che ne rappresentano il 90%, mentre solo il 10% dei costi è rappresentato dai costi di capitale. Nel caso delle aziende idriche i
 costi operativi rappresentano il 70%, mentre quelli di capitale il 30%.

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Soggetti coinvolti nella determinazione dei costi
 efficienti di esercizio e di investimento

 Ente territorialmente Competente: Gestore del servizio integrato di
 gestione dei rifiuti

• Ente di Governo d’Ambito laddove • Soggetto affidatario del servizio
 costituito ed operativo integrato di gestione dei rifiuti
• Regione, Provincia, Ente Locale o urbani
 secondo la normativa • Comuni che gestiscono in
 economia il servizio

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Gli Enti di Governo d’Ambito operativi

❑ Pienamente Operativi in 10 Regioni (più la provincia di Trento)
❑ Non operativi in 4 Regioni (Piemonte, Lazio, Campania e Calabria)
❑ Non individuati in 2 Regioni (Sardegna e Molise) più la provincia di
 Bolzano
 Presenza di Commissari nominati dalla Regione per l’avvio
❑ Laddove l’EGA non risulti operativo o ancora non individuato, sono i degli EGA

 Comuni in forma associata o singola che svolgono direttamente le
 funzioni dell’EGA.
❑ In Piemonte, che ha modificato il sistema di governance ad inizio
 2018, sono gli ex Consorzi di bacino istituiti dalla L.R. 24/2002.
❑ La Regione Lombardia, si ricorda, prevede un modello alternativo agli
 ATO (Comma 7 art. 200 d.lgs. 152/2006).

 (Fonte: Elaborazioni Utilitatis)

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La percezione delle famiglie: costi e servizi
❑ La recente pubblicazione ISTAT (Ottobre 2019) relativa alla raccolta differenziata e in particolare ai comportamenti, soddisfazioni e
 politiche nelle città, evidenzia una differenziazione nella percezione dei costi e del livello di soddisfazione del servizio di raccolta
 (relativo solo alla raccolta PaP).

 Famiglie per giudizio sul costo dei rifiuti, per regione, Famiglie per livello di soddisfazione del servizio di raccolta
 ripartizione geografica e tipo di comune - Anno 2018 dei rifiuti porta a porta, per regione, ripartizione geografica
 e tipo di comune - Anno 2018

 22,4 21,1 16,9
 28,2
 37,0 35,6

 90,0 87,2
 73,8 76,4 79,4 81,4 84,9 86,4 87,5
 68,2
 58,9 59,9

 Nord-ovest Nord-est Centro Sud Isole Italia Nord-Ovest Nord-Est Centro Sud Isole Italia
 Molto o abbastanza soddisfatta Poco soddisfatta Per niente soddisfata
 Elevato Adeguato Basso Non so

 (Fonte: Elaborazioni Utilitatis su dati ISTAT)

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