Piano Paesaggistico Regionale 2017 - SINTESI NON TECNICA - Regione Lombardia

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Piano Paesaggistico Regionale 2017 - SINTESI NON TECNICA - Regione Lombardia
Piano Paesaggistico Regionale 2017

         SINTESI NON TECNICA
Piano Paesaggistico Regionale 2017 - SINTESI NON TECNICA - Regione Lombardia
VAS. Sintesi non Tecnica

Valutazione ambientale strategica

                 Sintesi non tecnica

                                                Autorità procedente
                                                  Regione Lombardia
                        DG Ambiente Energia e Sviluppo Sostenibile
     Struttura Azioni per il Clima, il Paesaggio e Autorità ambientale

                                    Autorità competente per la VAS
                                                  Regione Lombardia
   DG Territorio, Urbanistica, Difesa del suolo e Città Metropolitana
  Struttura Fondamenti, Strategie per il governo del territorio e VAS

                                     Autorità competente per la VIC
                                                  Regione Lombardia
                        DG Ambiente Energia e Sviluppo Sostenibile
          Struttura Valorizzazione delle aree protette e biodiversità

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Regione Lombardia
Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile
Direttore Generale, Mario Nova
Dirigente U.O. Aria, Clima e Paesaggio, Gianluca Gurrieri

Coordinamento generale e responsabile scientifico
Dirigente Struttura Azioni per il clima, il paesaggio e Autorità Ambientale, Luisa Pedrazzini

Coordinamento operativo del progetto
Responsabile u.o. Piani e programmi per il paesaggio, Cinzia Pedrotti

Gruppo di Lavoro
Struttura Azioni per il clima, il paesaggio e Autorità Ambientale, Rosanna Centemeri, Carmelo
Cicala, Claudia Messina, Francesca Putignano, Nadia Rossetti

STUDI, RICERCA E ATTIVITÀ DI SUPPORTO ALLA REDAZIONE DEL PIANO
PAESAGGISTICO REGIONALE

Éupolis Lombardia
Struttura Area Sociale e Territoriale
Dirigente di Struttura, Paolo Pinna

Coordinamento tecnico-operativo del Gruppo di Lavoro Éupolis
P.O. Analisi e sviluppo politiche Area Territoriale, Marina Riva

Gruppo di Lavoro
Barbara Boschetti, consulente; Maddalena Gioia Gibelli, Viola Dosi, Luca Dorbolò, Francesca
Natalucci - Studio Arch. Gioia Gibelli; Giovanni Matteo Mai, consulente; Alessandra
Chiapparini, consulente;

Hanno inoltre collaborato fino al 2015: Lorenzo Spallino, consulente; Lorenzo Penatti,
consulente; Giulia Pesaro, Cooperate Srl.

Gli elaborati VAS (“Rapporto Ambientale”, “Sintesi non tecnica”, “Studio di Incidenza”)
sono stati in particolare elaborati da Maddalena Gioia Gibelli (Responsabile scientifico),
Viola Dosi, Luca Dorbolò, Francesca Natalucci - Studio Arch. Gioia Gibelli.

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VAS. Sintesi non Tecnica

Indice

PREMESSA                                                    5

I RIFERIMENTI DI LEGGE DELLA VAS                            5

LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA                        6

ELABORATI DEL PERCORSO DI PIANO: STRUTTURA E CONTENUTI      8

ELABORATI DEL PERCORSO DI VAS: STRUTTURA E CONTENUTI        11

METODI E STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE                       13

ESITI DELLA VALUTAZIONE                                     18

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VAS. Sintesi non Tecnica

PREMESSA

   Il presente documento è la Sintesi non Tecnica del Rapporto Ambientale redatto nell’ambito
del processo di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) della variante del Piano Paesaggistico
Regionale (PPR) della Lombardia.
   La Sintesi non Tecnica è uno strumento previsto dalla Direttiva Europea VAS (Dir.
2001/42/CE) con lo scopo di descrivere: “obiettivi e risultati ambientali del piano o programma”,
sintetizzare i risultati dell’analisi ambientale e: “favorire il coinvolgimento di un pubblico ampio”
assumendo carattere divulgativo configurandosi quindi come: “documento chiave per la
partecipazione del pubblico non addetto ai lavori”.
   Il presente documento si configura come resoconto di tutto il percorso.

    Il processo di Valutazione ambientale strategica ha accompagnato, orientato e integrato i
contenuti e le scelte del Piano Paesaggistico Regionale in variante.
    Il processo di costruzione del Piano/VAS è infatti connotato da una stretta collaborazione, in
sede di Tavolo di progetto, tra i gruppi di lavoro che hanno elaborato il Piano e la Vas, proprio
per sfruttare al massimo gli apporti reciproci.
    Le indicazioni e i suggerimenti derivanti dalle attività di valutazione hanno trovato riscontro
effettivo in passaggi, motivazioni e scelte del Piano, anche attraverso l’attenzione particolare alla
proposta di articolazione territoriale del Piano. Ne risulta un percorso valutativo territorializzato,
attento alle diversità dei paesaggi lombardi, che articola le analisi e la valutazione dei contenuti
della programmazione in relazione alle dinamiche in atto e alle potenziali ricadute territoriali,
oltre che generali e di settore.
    Il Rapporto Ambientale ne riporta la narrazione.
    La VAS deve porsi come efficace strumento di supporto alle scelte, sia nella costruzione del
PPR che nella gestione del Piano. Per questo è dotata di strumenti opportuni in termini di
indicatori spaziali di facile e veloce utilizzo per la valutazione delle proposte di trasformazioni
future e di un pacchetto di orientamenti alla sostenibilità, territorializzati, validi sia per il PPR e
il suo sviluppo attuativo, sia per lo sviluppo degli altri strumenti di Pianificazione del territorio
lombardo.

I RIFERIMENTI DI LEGGE DELLA VAS

   La Direttiva Europea 2001/42/CE, che individua nella Valutazione Ambientale Strategica
(VAS) lo strumento per l’integrazione degli aspetti e tematiche ambientali all’atto
dell’elaborazione e dell’adozione di piani e programmi al fine di promuovere lo sviluppo
sostenibile, rappresenta una tappa rilevante nel contesto del diritto ambientale europeo.

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La Direttiva è stata recepita a livello nazionale dal Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 ,
modificato dal D.Lgs n.4 del gennaio 2008 “Norme in materia ambientale” alla Parte II, Titolo
II, entrata in vigore il 31 luglio 2007. Il decreto conferma gli ambiti di applicazione e le procedure
presenti nella direttiva e propone disposizioni specifiche per Valutazioni Ambientali Strategiche
in sede statale o in sede regionale e provinciale, l’ultimo aggiornamento è del gennaio 2008.
    La Legge Regionale della Lombardia 11 marzo 2005, n. 12 “Legge per il governo del
territorio” ha recepito le indicazioni della Direttiva e prevede che tra i tre atti che compongono
il Piano di Governo del Territorio, cioè il Documento di Piano, il Piano dei Servizi e il Piano delle
Regole, solo il primo sia quello che deve essere sottoposto a Valutazione Ambientale Strategica
(VAS).

LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

   La VAS, Valutazione Ambientale Strategica, o più genericamente Valutazione Ambientale,
prevista a livello europeo, recepita a livello nazionale e regolamentata a livello regionale,
riguarda i programmi e i piani sul territorio e deve garantire che siano presi in considerazione gli
effetti sull’ambiente derivanti dall’attuazione di detti piani.
    Essa costituisce parte integrante del procedimento di approvazione e consiste in un processo
sistematico teso a valutare le conseguenze in ambito ambientale delle azioni proposte - politiche,
piani o iniziative nell'ambito di programmi – ai fini di garantire che tali conseguenze siano incluse
a tutti gli effetti e affrontate in modo adeguato fin dalle prime fasi del processo decisionale, sullo
stesso piano delle considerazioni di ordine economico e sociale.
   Il processo valutativo assume come criterio primario lo sviluppo sostenibile: “ uno sviluppo
che garantisce i bisogni delle popolazioni attuali senza compromettere la possibilità che le
generazioni future riescano a soddisfare i propri” Rapporto Bruntland, 1987, dove uno dei
presupposti è proprio l’integrazione delle questioni ambientali nelle politiche settoriali e generali
e dei relativi processi decisionali.
   In generale le finalità della VAS sono:
            o valutare in termini ambientali l’efficacia delle politiche, dei piani e dei
              programmi che sono approvati prima dell’autorizzazione dei singoli progetti;
          o dare informazioni su quali alternative di pianificazione e sviluppo siano
              migliori dal punto di vista ambientale;
          o fornire un quadro decisionale a disposizione delle autorità pubbliche;
          o fornire elementi per il controllo e monitoraggio dei risultati e degli effetti del
              piano.
   Nel processo di costruzione del Piano la VAS intende individuare le condizioni da porre al
Piano.
   In sintesi la VAS di un Piano, e in particolare laVAS del PPR, deve tendere a:

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VAS. Sintesi non Tecnica

         integrare il percorso di valutazione col percorso di pianificazione, al fine di arricchire
          le potenzialità del piano con gli strumenti propri della valutazione
         sviluppare un quadro di indicazioni e strumenti da utilizzare nelle fasi di attuazione e
          gestione del piano, per la valutazione di piani attuativi e progetti
         rileggere obiettivi e strategie della pianificazione e valutarne sistematicamente la
          compatibilità ambientale
         far emergere i temi di sostenibilità, che, per essere affrontati richiedono un approccio
          sovracomunale, e che potranno così essere portati all’attenzione della provincia e
          presso enti o tavoli sovra comunali competenti.
   Lo schema operativo adottato per la VAS del Piano della Riserva è basato sulla base degli
indirizzi generali redatti dalla Regione Lombardia (Indirizzi Generali per la VAS della Regione
Lombardia – dcr. 13 marzo 2007, VIII/351), nei quali si evidenzia come la VAS sia un “processo
continuo” che affianca lo strumento urbanistico sin dalle prime fasi di orientamento iniziale, fino
e oltre la sua approvazione mediante la realizzazione e attivazione del monitoraggio degli effetti
ambientali. L’immagine del filo mostra come il confronto e il dialogo tra piano e VAS sia
permanente durante l’intero iter di redazione, monitoraggio e gestione del piano.

    Figura 1- Sequenza delle fasi di un processo di piano o programma (Fonte: Indirizzi generali per la valutazione
         ambientale di piani e programmi - Regione Lombardia Direzione Urbanistica e Territorio, 2007)

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Piano Paesaggistico Regionale 2017 - SINTESI NON TECNICA - Regione Lombardia
ELABORATI DEL                PERCORSO             DI     PIANO:             STRUTTURA        E
CONTENUTI

 Si riporta di seguito l’elenco degli eleborati che costituiscono il PPR.

  DOCUMENTO DI PIANO
  NORMATIVA
  CARTOGRAFIA PROGETTUALE
       Tavola PR.1 Paesaggi di Lombardia (scala 1:300.000)
       Tavola PR.2 Quadro dei beni tutelati per legge (scala 1:100.000)
       Tavola PR.3 Elementi qualificanti il paesaggio lombardo (scala 1:100.000)
       Tavola PR.4.1 - 4.2 Rete Verde Regionale (scala 1:300.000 - 1:100.000)
       Tavola PR.5 Contesti di paesaggio da riqualificare e progettare (scala 1:300.000)

  SCHEDE DEGLI AMBITI GEOGRAFICI DI PAESAGGIO
       (Documento Paesaggi di Lombardia + elenco AGP + 57 schede AGP)

  SCHEDE CRITERI DI TUTELA E VALORIZZAZIONE DELLE
   AGGREGAZIONI DI IMMOBILI ED AREE DI VALORE PAESAGGISTICO
   DI NOTEVOLE INTERESSE PUBBLICO
       (Relazione illustrativa+ 65 schede)

  REPERTORI
  QUADRO CONOSCITIVO
       Relazione metodologica + tavole (scala 1:300.000)
       Tavola QC.1.1        Fasce di paesaggio
       Tavola QC 2.1        Sistema della naturalità
       Tavola QC 2.2        Sistema del paesaggio antropico
       Tavola QC 2.3        Sistema idro-geo-morfologico
       Tavola QC 2.4        Morfologie territoriali dei paesaggi urbanizzati
       Tavola QC 3.1        Habitat Quality
       Tavola QC 3.2        Valori del paesaggio agrario
       Tavola QC 3.3        Valori del paesaggio antropico
       Tavola QC 4.1        Trasformazioni d’uso del territorio: processi di antropizzazione
                           dei suoli dal 1954 al 2012
       Tavola QC 4.2       Pressioni insediative. Previsioni urbanizzative negli strumenti di
                           pianificazione vigenti e negli accordi di programmazione
                           territoriale
       Tavola QC 4.3        Livelli di impermeabilizzazione dei suoli
       Tavola QC 4.4        Intensità delle trasformazioni d’uso del territorio
       Tavola QC 5.1        Degrado: fattori potenziali e attivi
       Tavola QC 5.2 Elementi di minaccia per gli ambiti agricoli: processi di semplificazione,
                           degrado e abbandono

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VAS. Sintesi non Tecnica

          Tavola QC 6.1          Territori d’attenzione: densità delle pressioni sul paesaggio
          Tavola QC 6.2          Classi di valore paesaggistico

La proposta finale di PPR è così strutturata:

    Il Documento di Piano (DP) contiene la componente progettuale, regolativa e gli strumenti
per l’attuazione. Il Documento di Piano ha il compito di raccordare le varie parti che
compongono il PPR ponendosi quale navigatore che accompagna alla comprensione e all’utilizzo
del PPR. Il Documento di Piano è lo strumento che ancora le politiche e le azioni locali in materia
di paesaggio a uno scenario regionale generale. della relazione di Piano,

    La Normativa dipende fortemente dalla configurazione del piano, degli strumenti per
l'attuazione e dalla modalità di gestione e aggiornamento del Piano; il Piano è stato impostato in
modo da conformare la norma.

   La cartografia progettuale consiste in 5 tavole:
          o Tavola PR.1 Paesaggi di Lombardia (scala 1:300.000)
          o Tavola PR.2 Quadro dei beni tutelati per legge (scala 1:100.000)
          o Tavola PR.3 Elementi qualificanti il paesaggio lombardo (scala 1:100.000)
          o Tavola PR.4.1 Rete Verde Regionale -(scala 1:300.000
          o Tavola PR.4.2 Rete Verde Regionale -(scala 1:100.000)
          o Tavola PR.5 Contesti di paesaggio da riqualificare e progettare (scala 1:300.000)

    Le Schede degli Ambiti Geografici di Paesaggio (Documento Paesaggi di Lombardia,
elenco AGP, 57 schede AGP) contengono l’insieme degli obiettivi di qualità, le strategie, gli
indirizzi progettuali e le eventuali prescrizioni specifiche. dalle Schede dei Criteri d’insieme per
la gestione degli ambiti assoggettati a tutela ai sensi dell’art.136 del D.Lgs. 42/2004.

   Le Schede criteri di tutela e valorizzazione delle aggregazioni di immobili ed aree di
valore paesaggistico di notevole interesse pubblico ai sensi dell’art. 136 del D.lgs 42/2004
(Relazione illustrativa, 65 schede).

   I repertori che consistono in una accurata illstustrazione e catalogazione degli elementi
paesaggistici di rilevanza regionale (percorsi panoramici, tracciati guida paesaggistici, belvedere
e visuali sensibili, punti di vista sul paesaggio lombardo).

   Il Quadro Conoscitivo, che contiene la componente conoscitiva/interpretativa del paesaggio
lombardo, nel dettaglio:

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o   la relazione metodologica che riporta i dati e descrive i procedimenti utilizzati
                per la redazione della cartografia del nuovo PPR, sia del Quadro Conoscitivo
                che del Documento di Piano.
            o   le tavole del Quadro Conoscitivo che consistono in 6 famiglie di elaborati
                cartografici, pubblicati alla scala di rappresentazione 1:300.000, che affrontano 6
                temi di approfondimento per la costruzione del quadro conoscitivo relativo ai
                valori e alle problematiche del paesaggio regionale :

         Tema 1 – IDENTITÀ
           o Tavola QC 1.1 “Fasce di paesaggio”
         Tema 2 – CARATTERI
           o Tavola QC 2.1 “Sistema della naturalità”
           o Tavola QC 2.2 “Sistema del paesaggio antropico”
           o Tavola QC 2.3 “Sistema idro-geo-morfologico”
           o Tavola QC 2.4 “Morfologie territoriali dei paesaggi urbanizzati”
         Tema 3 – VALORI E SERVIZI ECOSISTEMICI
           o Tavola QC 3.1 “Habitat Quality”
           o Tavola QC 3.2 “Valori del paesaggio agrario”
           o Tavola QC 3.3 “Valori del paesaggio antropico”
         Tema 4 – PRESSIONI
           o Tavola QC 4.1 “Trasformazioni d’uso del territorio: processi di antropizzazione
               dei suoli dal 1954 al 2012”
           o Tavola QC 4.2 “Pressioni insediative. Previsioni urbanizzative negli strumenti di
               pianificazione vigenti e negli accordi di programmazione territoriale”
           o Tavola QC 4.3 “Livelli di impermeabilizzazione dei suoli”
           o Tavola QC 4.4 “Intensità delle trasformazioni d’uso del territorio”
         Tema 5 – RISCHI
           o Tavola QC 5.1 “Degrado: fattori potenziali e attivi”
           o Tavola QC 5.2 “Elementi di minaccia per gli ambiti agricoli: processi di
               semplificazione, degrado e abbandono”
         Tema 6 – ATTENZIONI (Tavole di sintesi)
           o Tavola QC 6.1 “Territori d’attenzione: densità delle pressioni sul paesaggio”
           o Tavola QC 6.2 “Classi di valore paesaggistico”

     La variante ha riguardato principalmente le seguenti attività:
          la riscrittura delle norme vigenti, finalizzata alla chiara distinzione fra i contenuti di
           orientamento, indirizzo o prescrizione, sarà quindi volta a rendere più chiara la lettura
           e interpretazione delle norme;
          l’integrazione con i nuovi assetti normativi applicabili agli elementi di novità che
           saranno introdotti dal Piano che, tra l’altro, risponderà a quanto definito dal d.lgs.
           42/2004.;
          l’introduzione della Rete Verde regionale (RVR);
          l’introduzione dell’articolazione per ambiti paesaggistici, volta a fornire un quadro
           interpretativo di riferimento e obiettivi di progettazione da porre alla base delle
           politiche locali.

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VAS. Sintesi non Tecnica

    La revisione degli strumenti regolativi vuole fornire un quadro completo della disciplina,
individuando in modo chiaro gli strumenti prescrittivi e gli strumenti di carattere proattivo, volti
a stimolare politiche efficaci di valorizzazione del paesaggio.
    Il nuovo PPR presenta una sistematizzazione del materiale documentale e cartografico,
agevolandone l’accesso da parte degli utenti attraverso la consultazione on e off-line. Il quadro
conoscitivo, infatti, non si pone esclusivamente come il riferimento per la costruzione del Piano,
ma comprende le informazioni di base per il lavoro sul Paesaggio di tutta la Pianificazione di
settore e sotto ordinata.

    Il Piano, per quanto riguarda la gestione e la promozione è corredato dall’Osservatorio per la
qualità del Paesaggio lombardo.
    L’Osservatorio appare come strumento fondamentale per l’implementazione delle
conoscenze, per il monitoraggio delle trasformazioni del paesaggio e di stimolo alle “produzioni
di paesaggi di qualità”.
   Si presenta come strumento utile alla conoscenza e alla crescita della consapevolezza del
paesaggio e degli elementi che lo compongono e alla costruzione della volontà collettiva di
valorizzazione dei caratteri identitari del paesaggio, con un riferimento specifico alla
Convenzione Europea del Paesaggio.

       In sostanza, la variante si prefigura un’importante occasione per agevolare “l’accesso
   al paesaggio” da parte di operatori ed Enti, prima di tutto in termini di facilitazione della
   comprensione dei concetti, dei temi e delle relazioni che stanno alla base del paesaggio. In
   secondo luogo la variante dovrebbe facilitare le interazioni con gli altri Piani regionali. In
   particolare l’Osservatorio potrà mettere a disposizione conoscenze e strumentazioni anche
   ad uso degli altri Piani, a vantaggio della qualità del paesaggio, con potenziali riflessi sulla
   qualità delle componenti ambientali che lo sottendono. Il PPR, attraverso l’Osservatorio, si
   appropria di un ruolo culturale importante, che non può essere svolto da solo e solo
   attraverso la produzione di documenti, ma deve vivere in mezzo a chi di paesaggio si occupa,
   coinvolgendo i cittadini.

ELABORATI DEL PERCORSO DI VAS: STRUTTURA E CONTENUTI

   Gli elaborati fondamentali del percorso VAS sono:

        il Documento di Scoping prodotto per la VAS congiunta PTR-PPR

   Contenuti del Documento di Scoping:
      analisi di contesto,

                                                                                                 11
     impostazione metodologica: Vulnerabilità e Resilienza (V/R), territorializzazione,
              Servizi Ecosistemici (SE), Temi trasversali
             V/R sui sistemi territoriali
             prima definizione delle fasce di paesaggio
             prima applicazione degli indicatori spaziali

             il Rapporto ambientale predisposto per la valutazione del PPR

   Contenuti del Rapporto Ambientale:
      adeguamento delle analisi di contesto in base alle osservazioni ricevute
             approfondimento metodologico
             miglior definizione delle fasce di paesaggio
             analisi degli elementi di vulnerabilità e resilienza sulle fasce e sub fasce di paesaggio
             approfondimento con gli indicatori spaziali e definizione delle soglie di vulnerabilità
             valutazione dell’efficacia del PPR a ridurre la vulnerabilità e incrementare la
              resilienza dei paesaggi lombardi
             sviluppo del percorso partecipativo
             valutazione della coerenza interna
             costruzione del quadro programmatico e valutazione della coerenza esterna
             predisposizione dello Studio di Incidenza

   Di seguito è presentata la struttura del Rapporto ambientale:

    Il capitolo 1 presenta una serie di riflessioni sul paesaggio, sull’efficacia del PPR vigente,
sulle modalità di integrazione del paesaggio nella VAS, nonchè la presentazione delle finalità
della Variante del PPR.
    Il capitolo 2 illustra sinteticamente le principali novità del PPR
    Il capitolo 3 illustra l’approccio e le caratteristiche metodologiche adottate per la VAS del
PPR.
    Il capitolo4 presenta le analisi di stato alla base della VAS e le analisi idonee alla definizione
degli orientamenti territorializzati per il Piano, nonché la formulazione gli obiettivi di
sostenibilità.
    Il capitolo 5 riporta una sintesi del percorso di partecipazione e consultazione, in particolare
il calendario degli incontri e i contributi emersi nonché le modalità di recepimento all’interno del
Piano e della VAS.

   12
VAS. Sintesi non Tecnica

    Il capitolo 6 definisce lo scenario di riferimento e lo scenario di Piano e procede alla
valutazione di entrambi.
    Il capitolo 7 riporta tutto il sistema dei criteri per aumentare l’orientamento del Piano e la sua
attuazione alla sostenibilità.
    Il capitolo 8 riporta le riflessioni conclusive e ulteriori temi di approfondimento per la fase di
attuazione del Piano.
    Il capitolo 9 illustra il sistema di monitoraggio VAS.

   Sono parte integrante del Rapporto ambientale i seguenti allegati:

    L’Allegato A contiene lo Schema integrato per la variante di PTR-PPR/VAS.
    L’Allegato B contiene il quadro di riferimento normativo per la VAS del PPR e per la sua
Valutazione di Incidenza, che tiene conto degli ultimi aggiornamenti a livello nazionale e
regionale.
    L’Allegato C riporta il Quadro normativo e programmatico, costituito dall’elenco, obiettivi e
contenuti dei provvedimenti normativi vigenti a livello internazionale, nazionale e regionale per
le diverse componenti ambientali (aria e fattori climatici; acqua; suolo; flora, fauna e biodiversità;
paesaggio e beni culturali; popolazione e salute umana; rumore; radiazioni; rifiuti; energia;
mobilità e trasporti).
    L’Allegato D fornisce una rassegna delle principali fonti informative e dei dati utili alle
diverse attività della VAS del PTR.
    L’Allegato E contiene il Quadro conoscitivo ambientale, in termini di analisi del contesto e
scenario di riferimento, per le matrici ambientali. Contiene inoltre l’analisi SWOT (punti di forza,
punti di debolezza, opportunità, minacce) per l’ambiente lombardo.
    L’Allegato F riporta la caratterizzazione dei sistemi territoriali lombardi in termini di
vulnerabilità e resilienza.
    L’Allegato G riporta le tavole che rappresentano i livelli di vulnerabilità delle fasce VAS
individuati dall’applicazione degli indicatori spaziali.
    L’Allegato H riporta il report del percorso partecipativo svolto per la costruzione del Piano e
della VAS.

METODI E STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE

   La metodologia è fondata su alcuni elementi innovativi:
         il monitoraggio degli eventi più significativi che hanno determinato le maggiori
          dinamiche territoriali a partire dall’approvazione del PTR-PPR (2010), tramite la
          costruzione di una linea del tempo

                                                                                                   13
Figura 2- Linea del Tempo del PPR (2010-2016)

        la suddivisione del territorio regionale in ambiti spaziali, funzionali allo svolgimento
         ad articolazione territoriale di analisi, contenuti e politiche;

         Figura 3- Articolazione degli ambiti spaziali in fasce, sub fasce e ambiti geografici di paesaggio

        la caratterizzazione del sistema paesistico-ambientale tramite le proprietà di
         “vulnerabilità” (V) e “resilienza” (R) come strumenti per la valutazione del

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VAS. Sintesi non Tecnica

          Paesaggio e della suscettibilità degli ambiti stessi alle trasformazioni indotte dalle
          politiche e dagli eventi naturali;

     Figura 4- - Vulnerabilità e Resilienze alle scale di riferimento: Ogni fascia ha i propri elementi e processi di
vulnerabilità/resilienza GENERALI e SPECIFICI che derivano dai regimi propri, dai condizionamenti prodotti dalle
                   scale superiori e dall’integrazione delle pressioni generate alle scale inferiori.

         l’utilizzo di strumenti di analisi spaziale (indicatori spaziali) mutuati dalla landscape
          ecology per la caratterizzazione dei fattori di vulnerabilità e resilienza, e relazionabili
          alle variazioni qualitative delle diverse componenti e fattori ambientali;

                       Figura 5- Articolazione degli ambiti spaziali e strumenti di valutazione

                                                                                                                    15
   l’approccio al sistema paesistico-ambientale basato sul concetto di “servizi
         ecosistemici e del paesaggio”;

                     Figura 6- Struttura-Funzioni, Vulnerabilità e Resilienza dei paesaggi

        l’approccio paesistico alla valutazione, interpretando il paesaggio come risultante
         delle interazioni tra risorse, dinamiche naturali e trasformazioni antropiche;

                                                                                             Sistema insediativo

                   Figura 7- Schema morfologico e sovrapposizione del sistema insediativo

        la partecipazione di attori interni ed esterni all’Ente Regionale, come parte strutturante
         il processo di formazione della Strategia;

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VAS. Sintesi non Tecnica

            Figura 8- Modulo per la richiesta di intervento ai forum territoriali

   il monitoraggio degli obiettivi di sostenibilità ambientale, che richiede la progettazione
    di un sistema integrato che ricostruisca le informazioni provenienti dall’insieme di PP
    alle diverse scale, in modo da registrare tempestivamente gli eventuali effetti negativi
    e adottare opportune misure di ri-orientamento.

                            Figura 9- Processo di Monitoraggio

                                                                                                17
ESITI DELLA VALUTAZIONE

 Applicando i metodi e gli strumenti presentati, il processo di valutazione del PPR:
    1. ha effettuato le analisi di contesto alla base della VAS, focalizzate sullo studio e
        valutazione dello stato delle componenti del sistema paesistico ambientale
    2. ha effettuato le analisi idonee alla definizione degli orientamenti territorializzati per
        il Piano, nonché la formulazione gli obiettivi di sostenibilità, applicando in
        particolare gli indi indicatori spaziali (macroindicatori) utilizzati per la
        caratterizzazione degli elementi di vulnerabilità e resilienza nelle fasce di paesaggio
    3. ha definito come obiettivi di sostenibilità per la valutazione del Piano: la
        riduzione della vulnerabilità e accrescimento delle resilienze dei paesaggi lombardi
    4. ha valutato l’efficacia delle azioni proposte per l’attuazione degli obiettivi di Piano
    5. ha definito un articolato sistema di orientamenti per la sostenibilità riferiti al
        Piano stesso, a tutte i livelli di Pianificazione e alla progettazione di alcune opere.

 Di seguito si riportano immagini esemplificative di alcuni passaggi:
 Per il punto 1 relativo all’analisi di contesto la Mappa delle concentrazioni medie annuali di
 PM10 e NO2 simulate con modello FARM mediante assimilazione delle sole stazioni di fondo,
 per l'anno 2010 (PRIA, 2013; dati ARPA Lombardia).

                Figura 10 - Mappa delle concentrazioni medie annuali di PM10 e NO2

 Per il punto 2 relativo all’analisi svolta attraverso l’applicazione degli indicatori spaziali si
 riportano alcune mappe relative:

         alla suddivisione del territorio regionale in fasce di paesaggio

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                     Figura 11 - Mappa della fasce di Paesaggio VAS

   ai risultati dell’applicazione degli indicatori a scala regionale e alla scala delle fasce e
    sub fasce:
     o   ad esempio, per la scala regionale, la mappa risultante dall’applicazione
         dell’indicatore spaziale biopotenzialità territoriale,

                Figura 12- Mappa della Biopotenzialità territoriale (Btc),

     o   ad esempio, per la scala delle fasce, la tavola che riporta l’esito di tutti gli
         indicatori spaziali,

                                                                                             19
Figura 13- Mappa della Biopotenzialità territoriale (Btc),

   per consultare tale analisi nella sua completezza, si rimanda al par. 3.3 del Rapporto
   Ambientale e all’allegato G del Rapporto Ambientale stesso.

   Per il punto 5 relativo alla definizione degli orientamenti si riportano gli schemi che mostrano
come, applicando alle azioni di Piano gli orientamenti di sostenibilità, è possibile migliorare le
performance degli indicatori spaziali.

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