Inquinamento atmosferico: le azioni per prevenire i rischi sulla salute e sull'ambiente

Pagina creata da Elena Esposito
 
CONTINUA A LEGGERE
Inquinamento atmosferico: le azioni per prevenire i rischi sulla salute e sull'ambiente
QUALITÀ DELL’ARIA: GLI ATTORI, LA NORMATIVA E LE RESPONSABILITÀ SUL TERRITORIO

               19 settembre 2018 / Comune di Torino, Sala Colonne

 Inquinamento atmosferico: le azioni per prevenire i rischi sulla
                  salute e sull’ambiente

                 Maria Ioannilli, Università di Tor Vergata Roma
Inquinamento atmosferico: le azioni per prevenire i rischi sulla salute e sull'ambiente
PARTIAMO DA QUI

29 settembre 2017 - ADNKRONOS
L’Italia, con oltre 90.000 morti premature e 1.500 decessi per milione di abitanti (1.116 solo per il particolato
Pm2,5) è maglia nera tra i grandi paesi europei per l’inquinamento atmosferico (1.100 in Germania, 800 in
Francia e Regno unito, 600 in Spagna).
I responsabili? Il traffico stradale, ma anche l’agricoltura e il riscaldamento a biomasse legnose.
La qualità dell’aria nelle città italiane, nonostante i miglioramenti dovuti alle tecnologie, alle nuove
regolamentazioni, a un mix energetico migliore e a carburanti più verdi, resta sempre critica soprattutto in
alcune aree.
Non solo il bacino padano, da Torino a Venezia, ma anche l’area metropolitana di Roma, quella di Napoli,
l’area del frusinate, la Puglia, la costa sud est della Sicilia.

                                          Maria Ioannilli, Università di Tor Vergata Roma
Inquinamento atmosferico: le azioni per prevenire i rischi sulla salute e sull'ambiente
PARTIAMO DA QUI

                                                                            Valutazione Integrata
                                                                            dell’Impatto Ambientale e
                                                                            Sanitario dell’inquinamento
PROGETTO VIIAS – Ministero della Salute (2004)                              atmosferico

                                                                            • CLE (Current LEgislation), presuppone che da qui al 2020 la legislazione e il
                                                                              trend rimangano quelli attuali.
                                                                            • Lo scenario 2020 CLE Target 1 ipotizza che i limiti alle concentrazioni di
                                                                              inquinanti, imposti dalla legislazione europea e nazionale, vengano
                                                                              rigorosamente rispettate
                                                                            • Nello scenario 2020 CLE Target 2 viene ipotizzato che le concentrazioni
                                                                              medie annue subiscano una riduzione uniforme sul territorio nazionale pari
                                                                              al 20%.

                                                                                Concentrazioni medie                    2020         2020         2020
                                                                                di PM2,5 (μg/m3)
                                                                                                           2005
                                                                                                                         CLE        Target 1     Target 2
                                                                               ITALIA                       11,4          9,9          9,7           7,9
                                                                               Nord                         14,6         12,7          12,3         10,2
                                                                               Centro                       10,5           9            9            7,2
                                                                               Sud e Isole                  8,6           7,6          7,6           6,1

                                                                               Aree urbane                  23,9         21,9          19,2         17,5
                                                                               Aree non urbane              11,1          9,6          9,5           7,7

                                                                                 Valore Limite (VL) annuale (25 μg/m3)

                                      Maria Ioannilli, Università di Tor Vergata Roma
Inquinamento atmosferico: le azioni per prevenire i rischi sulla salute e sull'ambiente
PARTIAMO DA QUI

                                                                            Valutazione Integrata
                                                                            dell’Impatto Ambientale e
                                                                            Sanitario dell’inquinamento
PROGETTO VIIAS – Ministero della Salute (2004)                              atmosferico

                                                                                                          Fonti di emissione
                                                                                                          PM2,5
                                                                                                          • Settore trasporti: grazie
                                                                                                            alla progressiva riduzione
                                                                                                            delle emissioni dei veicoli
                                                                                                            Euro 4 e del passaggio agli
                                                                                                            Euro 5 nel 2009, si è
                                                                                                            osservata una forte
                                                                                                            riduzioni delle emissioni: -
                                                                                                            24% per il PM10, -27% per il
                                                                                                            PM2.5 e -31% per NOX.
                                                                                                          • emissioni da riscaldamento,
                                                                                                            sostenute essenzialmente
                                                                                                            dall’incremento della
                                                                                                            combustione di biomassa
                                                                                                            legnosa (legna, pellet ecc)
                                                                                                            nel settore domestico.

                                                                                                            Emissioni nazionali di PM2,5
                                                                                                            (Fonte: ISPRA, RT 203/2014)

                                      Maria Ioannilli, Università di Tor Vergata Roma
Inquinamento atmosferico: le azioni per prevenire i rischi sulla salute e sull'ambiente
PARTIAMO DA QUI

                                                                            Valutazione Integrata
                                                                            dell’Impatto Ambientale e
                                                                            Sanitario dell’inquinamento
PROGETTO VIIAS – Ministero della Salute (2004)                              atmosferico

                                                                            • CLE (Current LEgislation), presuppone che da qui al 2020 la legislazione e il
                                                                              trend rimangano quelli attuali.
                                                                            • Lo scenario 2020 CLE Target 1 ipotizza che i limiti alle concentrazioni di
                                                                              inquinanti, imposti dalla legislazione europea e nazionale, vengano
                                                                              rigorosamente rispettate
                                                                            • Nello scenario 2020 CLE Target 2 viene ipotizzato che le concentrazioni
                                                                              medie annue subiscano una riduzione uniforme sul territorio nazionale pari
                                                                              al 20%.

                                                                                Concentrazioni medie                    2020         2020         2020
                                                                                di NO2 (μg/m3)
                                                                                                           2005
                                                                                                                         CLE        Target 1     Target 2
                                                                               ITALIA                       9,4           6,0          6,0           4,8
                                                                               Nord                         13,0          8,2          8,2           6,6
                                                                               Centro                       9,2           5,9          5,9           4,7
                                                                               Sud e Isole                  5,7           3,9          3,8           3,2

                                                                               Aree urbane                  32,4         21,8          21,3         17,4
                                                                               Aree non urbane              8,8           5,7          5,6           4,5

                                                                                 Valore Limite (VL) annuale (40 μg/m3)

                                      Maria Ioannilli, Università di Tor Vergata Roma
Inquinamento atmosferico: le azioni per prevenire i rischi sulla salute e sull'ambiente
PARTIAMO DA QUI

                                                                            Valutazione Integrata
                                                                            dell’Impatto Ambientale e
                                                                            Sanitario dell’inquinamento
PROGETTO VIIAS – Ministero della Salute (2004)                              atmosferico

                                                                                                          Fonti di emissione
                                                                                                          NOx
                                                                                                          • Per quanto riguarda gli
                                                                                                            ossidi di azoto (NOx), il
                                                                                                            settore trasporti al 2012
                                                                                                            costituisce circa il 50%
                                                                                                            delle emissioni totali e
                                                                                                            di queste il 91% è
                                                                                                            dovuto ai veicoli diesel.

                                                                                                            Emissioni nazionali di NOx
                                                                                                            (Fonte: ISPRA, RT 203/2014)

                                      Maria Ioannilli, Università di Tor Vergata Roma
Inquinamento atmosferico: le azioni per prevenire i rischi sulla salute e sull'ambiente
PARTIAMO DA QUI

                                     PM10, I semestre 2017: superamenti              XIII Rapporto (2017) ISPRA sullo Stato
PM10, 2016: superamenti del valore   del valore limite giornaliero nelle aree
limite giornaliero.                  urbane                                          dell’Ambiente
                                                                                     PM10
                                                                                     Valore Limite (VL) giornaliero = 50 μg/m3 da
                                                                                     non superare più di 35 volte in un anno

                                                  Maria Ioannilli, Università di Tor Vergata Roma
Inquinamento atmosferico: le azioni per prevenire i rischi sulla salute e sull'ambiente
PARTIAMO DA QUI

16 maggio 2018 - ANSA
La Commissione Ue ha deferito l'Italia alla Corte di giustizia europea per aver violato le norme europee
antismog.
………… la decisione si riferisce alla ripetuta violazione dei limiti Ue per il particolato Pm10.
Con la stessa motivazione, a quanto si è appreso, l'esecutivo Ue ha deferito Ungheria e Romania e ha
denunciato alla Corte anche Francia, Germania e Regno Unito per il superamento dei limiti di biossido di azoto
(No2).
Il deferimento arriva nell'ambito di una procedura di infrazione cominciata nel 2014.
L'Italia ha una seconda procedura di infrazione in corso sulla qualità dell'aria, avviata nel 2015, per il
superamento dei valori limite di biossido di azoto (NO2).

                                           Maria Ioannilli, Università di Tor Vergata Roma
Inquinamento atmosferico: le azioni per prevenire i rischi sulla salute e sull'ambiente
PARTIAMO DA QUI

16 maggio 2018 - ANSA
Il 31 gennaio scorso il commissario Ue all'ambiente Karmenu Vella aveva convocato a Bruxelles i ministri di
nove Paesi tra cui l'Italia, chiedendo l'adozione di misure per ridurre l'inquinamento atmosferico.
A quanto si apprende da fonti europee, la documentazione fornita da Roma è stata sufficiente per evitare
l'aggravamento della procedura di infrazione sull'NO2 ma non quella sul particolato, in quanto il piano
italiano prevede una normalizzazione della situazione in tempi troppo lunghi.

                                         Maria Ioannilli, Università di Tor Vergata Roma
Inquinamento atmosferico: le azioni per prevenire i rischi sulla salute e sull'ambiente
L'INQUINAMENTO ATMOSFERICO
                                                                                         GLI OBIETTIVI DI GESTIONE DELLA QUALITÀ DELL'ARIA

D.Lgs 152/2000 - Art. 1 Principi e finalità
1. Il presente decreto recepisce la direttiva 2008/50/CE e sostituisce le disposizioni di attuazione della
   direttiva 2004/107/CE, istituendo un quadro normativo unitario in materia di valutazione e di gestione
   della qualità dell'aria ambiente finalizzato a:
a) individuare obiettivi di qualità dell'aria ambiente volti a evitare, prevenire o ridurre effetti nocivi per la
   salute umana e per l'ambiente nel suo complesso;
b) valutare la qualità dell'aria ambiente sulla base di metodi e criteri comuni su tutto il territorio nazionale;
c) ottenere informazioni sulla qualità dell'aria ambiente come base per individuare le misure da adottare per
   contrastare l'inquinamento e gli effetti nocivi dell'inquinamento sulla salute umana e sull'ambiente e per
   monitorare le tendenze a lungo termine, nonché i miglioramenti dovuti alle misure adottate;
d) mantenere la qualità dell'aria ambiente, laddove buona, e migliorarla negli altri casi;
e) garantire al pubblico le informazioni sulla qualità dell'aria ambiente;
f) realizzare una migliore cooperazione tra gli Stati dell'Unione europea in materia di inquinamento
   atmosferico.
                                              Maria Ioannilli, Università di Tor Vergata Roma
L'INQUINAMENTO ATMOSFERICO
                                                                                    GLI OBIETTIVI DI GESTIONE DELLA QUALITÀ DELL'ARIA

Dunque, per un processo di gestione della qualità dell'aria sono fondamentali i seguenti processi tecnici:
 Normazione dei valori limite (1.a)

 Monitoraggio (1.b)

                                                                           Saranno oggetto della
 Autorizzazione (1.d)
                                                                             nostra discussione
 Interventi di risanamento (1.c, 1.d)

 Informazione e Comunicazione (1.e)

                                         Maria Ioannilli, Università di Tor Vergata Roma
IL MONITORAGGIO

Le reti di monitoraggio della qualità dell'aria sono gestite dalle Regioni e dalle Provincie Autonome le quali, in
caso di rischio di superamento dei limiti fissati normativamente dovrebbero allertare gli Enti Locali interessati,
ai fini dell’adozione dei provvedimenti di carattere emergenziale.
Inoltre, sempre sulla base dei dati di monitoraggio, le stesse Regioni dovrebbero normalmente gestire dei
sistemi modellistici in grado di effettuare previsioni sia a breve che a medio termine, definendo il livello di
gravità dell’inquinamento presunto, sempre allo scopo di fornire ai comuni indicazioni sulla necessità di
adozione di provvedimenti di carattere emergenziale.

                                       UNA QUESTIONE È CRUCIALE

    DISPONIAMO DI UNA INFORMAZIONE DI BASE COERENTE CON
             QUESTE ESIGENZE DI VALUTAZIONE ?

                                          Maria Ioannilli, Università di Tor Vergata Roma
IL MONITORAGGIO
                                                                             LE RETI DI MONITORAGGIO REGIONALI

Lombardia: 150 stazioni fisse                                                Veneto: 40 stazioni fisse

                           Maria Ioannilli, Università di Tor Vergata Roma
IL MONITORAGGIO
                                                                                            LE RETI DI MONITORAGGIO REGIONALI

      Lazio: 41 stazioni fisse                                                     Campania: 42 stazioni fisse

Centraline
   Traffico

   Background

                                 Maria Ioannilli, Università di Tor Vergata Roma
IL MONITORAGGIO

17 novembre 2017 – Repubblica.it
GLI inquinanti dell'aria ……..possono essere
visualizzati in tempo reale su una mappa europea.
L'ha messa a punto l'Agenzia per l'Ambiente
(AEA), che l'ha presentata in occasione del "Clean
Air Forum" della Commissione europea che si è
aperto ieri a Parigi.

La mappa "Air Quality Index" raccoglie i dati di
oltre 2mila centraline, ogni tre ore si aggiorna e
misura i diversi inquinanti che danneggiano salute
e ambiente: le micropolveri PM10 e PM2.5,
Ozono, diossido di zolfo (SO2) e diossido di azoto
(NO2). ……..
Grande assente, ed è una mancanza che salta agli
occhi, l'Italia, costellata di pallini grigi, ovvero
spenti: le nostre centraline ancora non risultano,
come quelle di Romania, Bulgaria e Grecia.

                                                       Maria Ioannilli, Università di Tor Vergata Roma
IL MONITORAGGIO

25 agosto 2018
http://airindex.eea.europa.eu/

                                 Maria Ioannilli, Università di Tor Vergata Roma
IL MONITORAGGIO

Disporre di reti di monitoraggio regionali "non adeguate" comporta delle conseguenze molto rilevanti perché,
ai sensi del D.Lgs. 155/2010:

 Sulla base delle rilevazioni le Regioni producono una classificazione del territorio in relazione
  all’inquinamento atmosferico;

 La classificazione rappresenta la base per lo sviluppo di politiche di controllo e di strategie di risanamento
  e stabilisce degli obblighi per gli Enti Locali;

 Sulla base delle stesse misure vengo effettuate le valutazioni di efficacia delle misure adottate dagli Enti
  Locali.

                                         Maria Ioannilli, Università di Tor Vergata Roma
IL MONITORAGGIO

Disporre di reti di monitoraggio regionali "non adeguate" comporta delle conseguenze molto rilevanti perché,
ai sensi del D.Lgs. 155/2010:
Ad esempio, nel Lazio (DGR n. 164 del 05/03/2010)
1) I comuni delle zone 1 e 2, qualora siano previste situazioni di superamento dei limiti della concentrazione di inquinanti
   in atmosfera stabiliti dalla norma, devono assumere provvedimenti preventivi di contrasto. A tal fine ARPA Lazio, sulla
   base dei modelli previsionali, valuta la possibilità di eventi di superamento dei limiti, stimandone la gravità, e comunica
   ai comuni interessati dal rischio di superamento la necessità di assumere provvedimenti di carattere emergenziale per i
   giorni successivi.
…………

4) I Comuni predispongono un Piano di Intervento Operativo che prevede le modalità di progressiva attuazione dei
   provvedimenti da adottare in relazione al persistere o all’aggravarsi delle condizioni di inquinamento. Copia del Piano
   deve essere trasmessa alla Regione.
5) Le misure adottate per il contenimento dell’inquinamento sono soggette a verifica della loro effettiva efficacia anche
   sulla base sulla base dei valori dei margini di tolleranza stabiliti dal Decreto del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del
   Territorio del 2 aprile 2002, n. 60

                                               Maria Ioannilli, Università di Tor Vergata Roma
IL MONITORAGGIO
             LE RETI DI MONITORAGGIO REGIONALI – CLASSIFICAZIONE DEL TERRITORIO

                                                       CLASSE 1

                                                       CLASSE 2

                                                       CLASSE 3

                                                       CLASSE 4

                                                  CENTRALINE
                                                      Traffico e industrie
                                                      Background

Maria Ioannilli, Università di Tor Vergata Roma
IL MONITORAGGIO
                                         LE RETI DI MONITORAGGIO REGIONALI – CLASSIFICAZIONE DEL TERRITORIO

Classi di popolazione (2016)                                                 Classi di quota
                                    < 5000                                                                > 600

                                 5.000 - 10.000                                                         300 - 600

                                10.000 – 50.000                                                         100 - 300

                                   > 50.000                                                               < 300

                                   CLASSE 1                                                             CLASSE 1

                                   CLASSE 2                                                             CLASSE 2

                                Centraline                                                            Centraline
                                   Traffico                                                              Traffico

                                   Background                                                            Background

                           Maria Ioannilli, Università di Tor Vergata Roma
IL MONITORAGGIO
                                      LE RETI DI MONITORAGGIO REGIONALI – CLASSIFICAZIONE DEL TERRITORIO

Densità di popolazione (ab/ha 2016)
                                    < 20
                                                           CONSEGUENZE:
                                   20 - 30

                                   30 – 50
                                                            Necessità di implementazione di interventi "in
                                    > 50
                                                             emergenza" in funzione delle valutazioni regionali
                                  CLASSE 1                   relative all'andamento delle concentrazioni (non
                                  CLASSE 2                   sempre possibili)
                               Centraline
                                   Traffico                 Comunicazione alla popolazione (non sempre
                                   Background                corrispondente alla realtà)

                         Maria Ioannilli, Università di Tor Vergata Roma
IL MONITORAGGIO
                                                                  LE RETI DI MONITORAGGIO URBANO

LE MISURE SONO SIGNIFICATIVE DEL REALE STATO DI
      CONCENTRAZONE DEI CONTAMINANTI ?
                Maria Ioannilli, Università di Tor Vergata Roma
IL MONITORAGGIO
                                                                                                                          LE RETI DI MONITORAGGIO URBANO

Verifica mediante l'uso di un modello di dispersione alla microscala                                        Via Arenula
TREFIC (Trafic Emission Improved Calculation)

   Dati di ingresso

Territorio:
 • DTM
 • Uso del suolo                                                                                   Via Magnagrecia
Meteorologia:
• Vento
                                            MODELLO DI                Concentrazioni in
• Temperatura
                                                                      aria e deposizione
• Pressione                                 DISPERSIONE               al suolo
• Umidità
• Radiazione solare

Emissioni
• Portata                                           NO                                                      Concentrazioni in
• Concentrazione                                                         VALIDAZIONE                        aria e deposizione
• Temperatura                                                                                               al suolo validate
• Velocit à di uscita
Dati di misura delle
centraline

                                                          Maria Ioannilli, Università di Tor Vergata Roma
IL MONITORAGGIO
                                                                                                                 LE RETI DI MONITORAGGIO URBANO

Campo medio giornaliero di concentrazione al suolo di benzene.                 Campo medio giornaliero di concentrazione al suolo di NOx.
Valori in µg/m3                                                                Valori in µg/m3

                                                      Maria Ioannilli, Università di Tor Vergata Roma
IL MONITORAGGIO
                                                                                                                LE RETI DI MONITORAGGIO URBANO

Campo medio giornaliero di concentrazione al suolo di PM10.                   Campo medio giornaliero di concentrazione al suolo di CO.
Valori in µg/m3                                                               Valori in µg/m3

                                                     Maria Ioannilli, Università di Tor Vergata Roma
IL MONITORAGGIO
                                                                                                                 LE RETI DI MONITORAGGIO URBANO

Campo medio giornaliero di concentrazione al suolo di benzene.                 Campo medio giornaliero di concentrazione al suolo di NOx.
Valori in µg/m3                                                                Valori in µg/m3

                                                      Maria Ioannilli, Università di Tor Vergata Roma
IL MONITORAGGIO
                                                                                                                LE RETI DI MONITORAGGIO URBANO

Campo medio giornaliero di concentrazione al suolo di PM10.                   Campo medio giornaliero di concentrazione al suolo di CO.
Valori in µg/m3                                                               Valori in µg/m3

                                                     Maria Ioannilli, Università di Tor Vergata Roma
IL MONITORAGGIO
                                                                                    Le reti di monitoraggio urbano

                                    I CONCLUSIONE PARZIALE

È NECESSARIO CHE VENGANO SVILUPPATE E RESE DISPONIBILI NUOVE TECNOLOGIE CHE CONSENTANO DI
OPERARE MISURE DI CONCENTRAZIONE DEI DIVERSI CONTAMINANTI ATMOSFERICI IN MANIERA:
 AFFIDABILE
 DINAMICA
 DIFFUSA
 CONFRONTABILE
 SOSTENIBILE ECONOMICAMENTE

                          SENSORI TRASPORTATI DA DRONI ?

                                  Maria Ioannilli, Università di Tor Vergata Roma
INTERVENTI DI RISANAMENTO
                                                                                                            PREMESSA

INQUINAMENTO ATMOSFERICO - DEFINIZIONE
"ogni modificazione della normale composizione chimica o dello stato fisico dell'aria dovuta alla presenza di
una o più sostanze, in quantità e con caratteristiche tali da alterare la salubrità e da costituire pericolo per la
salute pubblica" (D.P.R. 203/88)

                                           Maria Ioannilli, Università di Tor Vergata Roma
INTERVENTI DI RISANAMENTO
                                                                                                 NATURA DEL FENOMENO

L’inquinamento atmosferico dipende certamente dalla natura, dall’entità e dalla distribuzione delle emissioni
(principalmente antropiche)
                                                             MA
Se le sostanze inquinanti si distribuissero uniformemente in atmosfera, la loro presenza non contribuirebbe a
variarne in modo rilevante le caratteristiche.

                                                         DUNQUE
Il problema dell’inquinamento atmosferico (principalmente in area urbana) è quindi anche legato alla scarsa
diffusione degli inquinanti.
Questi rimangono concentrati in aree limitate sia a causa di barriere geomorfologiche o artificiali che ne
limitano la diffusione laterale, sia per le caratteristiche meteoclimatiche della diverse aree urbane.

                                         Maria Ioannilli, Università di Tor Vergata Roma
INTERVENTI DI RISANAMENTO
                                                                                                            NATURA DEL FENOMENO

Complessivamente il fenomeno della contaminazione atmosferica è distinguibile, dal punto di vista fisico, in tre
componenti, ciascuna influenzata da parametri specifici.

               Fonti Emissive               Meteorologia
                   (natura e
                caratteristiche)
                                          Struttura Urbana

                 EMISSIONE                    TRASPORTO                                    CONCENTRAZIONE

                                         Maria Ioannilli, Università di Tor Vergata Roma
INTERVENTI DI RISANAMENTO
                                                                                                                 NATURA DEL FENOMENO

              Canyon urbano                                                                                 SULLA STRUTTURA URBANA

CANYON                                                          Interferenza della S.U. con i flussi di vento (canopy layer)
SEMI-CANYON
NO CANYON

                                                                                                                                a 10 m

                  Ioannilli, Zingaretti (2006)

                                                                                                   a 20 m                      a 30 m
                                                               Ioannilli, Rocchi (2006)

                                                 Maria Ioannilli, Università di Tor Vergata Roma
INTERVENTI DI RISANAMENTO
                                                                                                                 LO SCHEMA D.P.S.I.R

                                                                  Drivers                                         Response
Per dare ordine ai nostri ragionamenti sugli
interventi di risanamento è utile dotarsi di uno
schema concettuale che ci aiuti a tenere sotto
controllo tutte le complesse variabili che
intervengono sul fenomeno

                                                                 Pressure                                          Impact
Schema sviluppato dall’Organization for Economic
Co-operation and Development (OECD) nel 1999,
utilizzato inizialmente per organizzare le
informazioni sullo stato dell’ambiente e, più
recentemente, per valutare e analizzare le
strategie di sviluppo sostenibile                                                              State

                                             Maria Ioannilli, Università di Tor Vergata Roma
INTERVENTI DI RISANAMENTO
                                                                                                           LO SCHEMA D.P.S.I.R

I Determinanti (Drivers) consistono nelle attività e processi umani, quali
ad esempio la crescita demografica, l’urbanizzazione, la produzione
industriale, gli spostamenti di merci e di persone, lo sviluppo tecnologico,
che nel loro svolgimento interagiscono con l’ambiente naturale creando
Pressioni (Pressures) sui sistemi bio-fisici (misurate ad esempio in termini
di emissioni nocive, o consumo di risorse naturali).

A seguito delle Pressioni lo Stato (State) dell’ecosistema si modifica, in
genere allontanandosi dalle iniziali condizioni favorevoli alla vita umana,
causando così Impatti (Impacts) per lo più negativi sulla popolazione,
sull’economia e sugli stessi ecosistemi.

La società reagisce a tali impatti attraverso opportune Risposte
(Respones), consistenti in strategie volte ad intervenire sia sulle cause
immediate (i cambiamenti dello stato), sia sulle cause implicite,
operando sulle pressioni e sulle attività che le generano, allo scopo di
proteggere gli ecosistemi naturali e migliorare la qualità della vita

                                               Maria Ioannilli, Università di Tor Vergata Roma
INTERVENTI DI RISANAMENTO
                                                                                                                                         LO SCHEMA D.P.S.I.R

Cause                                                                                                                          Risposte
Primarie                       Drivers                          Regolano                              Response                    Leggi
(Ambiente umano)                                                                                                                  Piani
   Demografia                                                                                                                     Prescrizioni
   Sviluppo tecnologico                                                                                                           Ecc.
   Comportamenti sociali
   ………
   Agricoltura                Generano
   Industria                                                                                      Richiedono        Riducono
   Trasporti
   Ecc.                                                  Riducono
Secondarie
(Ambiente naturale)
   Eventi climatici                                                                                                        Impatti
   Eventi                                                               Migliorano                                           Deterioramento della
   Ecc.                       Pressure                                                                 Impact                qualità della vita
                                                                                                                             Impatti sanitari
                                                                                                                             Desertificazione
                                                                                                                             Alterazione climatica
                                                                                                                             Pericolosità territoriale
            Pressioni                                                                                                        Perdita di
               Emissioni in atmosfera    Alterano                                       Producono                            Ecc.
               Rifiuti
               Inquinamento corpi idrici
               Salinizzazione                                       State                   Stato
               Consumo di suolo                                                                Qualità dell’aria
               Deforestazione                                                                  Qualità dell’acqua
               Ecc.                                                                            Qualità dei suoli
                                                                                               Biodiversità
                                                                                               Ecc.

                                                    Maria Ioannilli, Università di Tor Vergata Roma
INTERVENTI DI RISANAMENTO
                                                                                                                                           LO SCHEMA D.P.S.I.R

Cause                                                                                                                            Risposte
                                             INTERVENTI STRUTTURALI                                                                 Leggi
Primarie                       Drivers                                                       Response                               Piani
(Ambiente umano)                                                                                                                    Prescrizioni
   Demografia                                                                                                                       Ecc.
   Sviluppo tecnologico
   Comportamenti sociali

                                                                                                            INTERVENTI FISICI
   ………
   Agricoltura
   Industria
   Trasporti
   Ecc.
Secondarie
(Ambiente naturale)
   Eventi climatici                                                                                                             Impatti
   Eventi                                                                                                                         Deterioramento della
   Ecc.                       Pressure                                                        Impact                              qualità della vita
                                                                                                                                  Impatti sanitari
                                                                                                                                  Desertificazione
                                                                                                                                  Alterazione climatica
                                                                                                                                  Pericolosità territoriale
            Pressioni                                                                                                             Perdita di
               Emissioni in atmosfera                                                                                             Ecc.
               Rifiuti
               Inquinamento corpi idrici
               Salinizzazione                              State                   Stato
               Consumo di suolo                                                       Qualità dell’aria
               Deforestazione                                                         Qualità dell’acqua
               Ecc.                                                                   Qualità dei suoli
                                                                                      Biodiversità
                                                                                      Ecc.

                                           Maria Ioannilli, Università di Tor Vergata Roma
INTERVENTI DI RISANAMENTO
                                                                                                                                                  I DRIVERS
                                                                Il quadro delle emissioni settoriali in Italia nel 2015
                                                                Fonte: Fondazione per lo sviluppo sostenibile, ENEA (2015), "La sfida della qualità dell’aria
                                                                nelle città italiane"

                     SPOSTAMENTO      PERSONE
                                       MERCI
                     RISCALDAMENTO
LE FONTI ED I
PROCESSI EMISSIVI    INDUSTRIA

                     ENERGIA

                     AGRICOLTURA

                     RIFIUTI

                Saranno oggetto della nostra discussione

                                        Maria Ioannilli, Università di Tor Vergata Roma
INTERVENTI DI RISANAMENTO
                                                                                                                                            I RESPONSES

SPOSTAMENTO DI PERSONE
DPSIR           OBIETTIVI                  AZIONI                                                                                   FATTIBILITÀ SOGGETTI
                                        Sviluppo del telelavoro e della didattica a distanza                                            B         S/R
                Ridurre i flussi di
DRIVERS                                 Sviluppo della telematizzazione dei servizi                                                     B         S/R
                spostamento sistematici
                                        Modifica degli orari della città                                                                B          C
                                           Favorire l'uso dei mezzi pubblici mediante l'incremento e il miglioramento
                                                                                                                                        B         R/C
                                           dell'offerta
                                           Favorire l'uso di sistemi collettivi di spostamento (car-sharing, car-pooling, taxi
                Cambiare i modi di                                                                                                      A         R/C
                                           collettivi)
                spostamento
                                           Sostenere lo sviluppo della mobilità ciclabile e pedonale mediante la realizzazione
                                                                                                                                        M          C
                                           di piste ciclabili, cicloparcheggi, percorsi sicuri casa-scuola
PPRESSURES                                 Favorire l'intermodalità del TPL con integrazione sistemi tariffari                          A          R
                                           Sostituzione delle flotte di mezzi del pubblico locale e regionale a favore di mezzi
                                                                                                                                        B         S/R
                                           non inquinanti
                Cambiare i vettori dello   Vietare l'uso delle motorizzazioni private più inquinanti                                    M         S/R
                spostamento                Incentivi all’acquisto o conversione di veicoli elettrici, a metano o GPL                    M         S/R
                                           Erogazione di incentivi destinati alla l’apertura o implementazione di distributori di
                                                                                                                                        M         S/R
                                           metano per autotrazione e ai punti di ricarica elettrica

                                                    Maria Ioannilli, Università di Tor Vergata Roma
INTERVENTI DI RISANAMENTO
                                                                                                                                       I RESPONSES

SPOSTAMENTO DI PERSONE
DPSIR           OBIETTIVI                 AZIONI                                                                               FATTIBILITÀ SOGGETTI

                                          Istituzione di isole pedonali e di aree a traffico limitato                              A          C
                                          Tariffazione degli ingressi nelle aree urbane più dense                                  A          C
                Limitare l'uso dello
                spazio pubblico al        Istituzione di zone 30                                                                   A          C
                trasporto privato         Blocco del traffico                                                                      A          C
                                          Scoraggiare l'uso del mezzo privato mediante una politica della tariffazione della
                                                                                                                                   A          C
                                          sosta a costi crescenti (verso le aree centrali)
STATE
                                          Vie di scorrimento, sottopassi ed altri interventi sulla rete viaria                     B          C
                Intervenire sulla
                                          Realizzazione di filovie, tramvie                                                        B          C
                infrastruttura stradale
                                          Istituzione di corsie preferenziali per il trasporto pubblico                            A          C
                                          Domeniche ecologiche, settimana della mobilità, campagne di informazione e
                                                                                                                                   A          C
                Misure complementari      sensibilizzazione
                                          Controllo traffico, controllo mezzi pubblici, pannelli a messaggio variabile             A          C

                                                   Maria Ioannilli, Università di Tor Vergata Roma
INTERVENTI DI RISANAMENTO
                                                                                                                                         I RESPONSES

SPOSTAMENTO DI MERCI

DPSIR            OBIETTIVI                AZIONI                                                                                 FATTIBILITÀ SOGGETTI

                 Ridurre i flussi di     Azioni a sostegno del consumo di prodotti a km 0                                            M        S/R/C
DRIVERS
                 spostamento delle merci Azioni a sostegno del consumo di prodotti a basso contenuto di imballaggi                   M        S/R/C

                 Cambiare i modi di       Aumentare l'offerta di rete ferrata per il trasporto merci anche in ambito urbano          B         S/R
                 spostamento              Realizzazione di nodi per lo scambio gomma - ferro - nave                                  B         S/R
                                          Realizzazione di piattaforme logistiche urbane per lo stoccaggio delle merci (ultimo
                                                                                                                                     M        R/C/P
                                          miglio urbano sostenibile)
                 Ridurre
PPRESSURES       l'attraversamento        Realizzazione di Centri di Distribuzione Urbana (logistica di prossimità)                  M         C/P
                 urbano                   Diminuire il numero di mezzi circolanti mediante l'ottimizzazione dei volumi
                                          trasportati (restrizione degli accessi in area urbana in funzione dei carichi              A          C
                                          trasportati)
                                          Agevolare il rinnovamento del parco veicolare con alimentazione alternativa al
                 Limitare le emissioni                                                                                               B          S
                                          diesel (LNG – CNG – ENERGIA ELETTRICA)

                                                   Maria Ioannilli, Università di Tor Vergata Roma
INTERVENTI DI RISANAMENTO
                                                                                                                                         I RESPONSES

SPOSTAMENTO DI MERCI

DPSIR            OBIETTIVI                  AZIONI                                                                               FATTIBILITÀ SOGGETTI

                                            Regolamentare gli orari di accesso alle aree urbane e quelli di carico/scarico           A          C

                 Limitare le interferenze   Isolare il trasporto merci dal trasporto persone e pedonale mediante realizzazione
                                                                                                                                     A          C
STATE            del trasporto merci con    di corsie preferenziali per il trasporto merci
                 la città                   Realizzazione di aree adibite a carico/scarico                                           M          C

                                            Imporre restrizioni all'accesso di mezzi di date dimensione alle aree urbane             A          C

                                                     Maria Ioannilli, Università di Tor Vergata Roma
INTERVENTI DI RISANAMENTO
                                                                                                                                    I RESPONSES

RISCALDAMENTO DOMESTICO
DPSIR           OBIETTIVI               AZIONI                                                                              FATTIBILITÀ SOGGETTI

                                        Sostegno alla riqualificazione energetica degli edifici                                 B         S/R
                Ridurre il bisogno di
DRIVERS
                riscaldamento           Modifica dei regolamenti edilizi con l'introduzione di norme di progettazione
                                                                                                                                A          C
                                        obbligatorie per il miglioramento energetico dei fabbricati

                                        Rinnovo delle caldaie e verifica della corretta manutenzione                            M        S/R/C

                                        Divieto di utilizzo di fonti fossili per il riscaldamento                               B         R/C

PPRESSURES      Ridurre le emissioni    Diffusione di meccanismi di contabillazzione del calore consumato                       A         R/C

                                        Sostegno alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili                        M         S/R

                                        Sostituzione dei sistemi per la climatizzazione con tecnologie ad alta efficienza       M         S/R

                                                 Maria Ioannilli, Università di Tor Vergata Roma
LA RISPOSTA ITALIANA ALL'INFRAZIONE COMUNITARIA
                                               LE RISPOSTE DI GALLETTI ALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE COMUNITARIA (2018)

Trasporto pubblico/commerciale
Misure previste:
 Rinnovo del parco degli autobus dei servizi di trasporto pubblico locale e regionale, ed alla promozione e al
   miglioramento della qualità dell’aria con tecnologie innovative: 3,7 miliardi di Euro, in via di approvazione.
 100 milioni di Euro all’anno per progetti su mobilità’ sostenibile (fino al 2033).
 Iniziativa “mare bonus” + “ferro bonus” su trasporto intermodale.

Trasporto privato
Misura prevista:
Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro (74 milioni in 2016 +20
milioni in 2018). In tutti i comuni capoluogo italiani sono ad oggi vigenti strette regolamentazioni che non
consentono l’utilizzo dei veicoli più inquinanti e limitazioni coercitive.

                                          Maria Ioannilli, Università di Tor Vergata Roma
LA RISPOSTA ITALIANA ALL'INFRAZIONE COMUNITARIA
                                             LE RISPOSTE DI GALLETTI ALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE COMUNITARIA (2018)

Riscaldamento domestico
Misura prevista
 Rinnovo caldaie: 800 milioni di fondo per sostituire stufa a biomassa con una più efficiente stufa a
   biomassa,
 Divieto combustione legna ad uso civile, da 1 Novembre a 31 Marzo.

Energia
Misura prevista
 Uscita dal carbone dal 2025.
 Ridimensionamento uso biomassa per raggiungimento obiettivi uso energie rinnovabili.
 Fondo nazionale efficienza energetica (incremento budget).

                                        Maria Ioannilli, Università di Tor Vergata Roma
II CONCLUSIONE PARZIALE

LE RISPOSTE ITALIANE ALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE SONO TUTTE DI TIPO NON STRUTTURALE, TRANNE
QUELLA CHE CONCERNE L'USCITA DELL'ITALIA DAL CARBONE.
QUINDI NON INTERVENIAMO SUI DRIVERS DELL'INQUINAMENTO

MA ANCHE LE RISPOSTE REGIONALI/LOCALI AL PROBLEMA SONO PRINCIPALMENTE ORIENTATE A RIDURRE LE
PRESSIONI (QUANDO POSSIBILE) O A MIGLIORARE LE FUNZIONALITÀ O IL COMPORTAMENTO DELLO STATO
DELL'AMBIENTE FISICO

                                         È SUFFICIENTE ?

                                   Maria Ioannilli, Università di Tor Vergata Roma
FINIAMO QUI ……..

                                   INFINE …….

GLI INTERVENTI PER IL MIGLIORAMENTO DEI FLUSSI DI DISPERSIONE

                    Maria Ioannilli, Università di Tor Vergata Roma
FINIAMO QUI ……..

Nella risposta fornita dall'allora Ministro Galletti alla Commissione Europea nulla è stato detto in merito …….
all'URBANISTICA.
Eppure, nuove regole in questo ambito potrebbero radicalmente cambiare diversi parametri e diverse
condizioni strutturali particolarmente rilevanti per la tematica della qualità dell'aria.
In particolare:
 Nuove regole di progettazione urbanistica potrebbero portare alla riduzione delle cause di emissione
 Nuovi modi di organizzazione dello spazio pubblico potrebbero:
     favorire l'assorbimento delle emissioni
     migliorare i flussi di dispersione dei contaminanti

                                          Maria Ioannilli, Università di Tor Vergata Roma
FINIAMO QUI ……..

Qualche esempio
 Nuovi regolamenti edilizi con l'introduzione di norme di progettazione obbligatorie per il miglioramento
  energetico dei fabbricati (orientamenti, rapporti dimensionali relativi, tecniche costruttive …)

                                        Maria Ioannilli, Università di Tor Vergata Roma
FINIAMO QUI ……..

Qualche esempio
 Nuovi rapporti dimensionali tra gli spazi pedonali e
                                                                                    55.000 m di rilievo
  quelli carrabili
                                                                                    15.757 oggetti rilevati
                                                                                    Un oggetto ogni 3,5 m
CNR 2001 - NORME FUNZIONALI E GEOMETRICHE PER LA COSTRUZIONE
DELLE STRADE
3.4.6 Larghezza del marciapiede
La larghezza del marciapiede va considerata al netto sia di strisce erbose o
di alberature che di dispositivi di ritenuta. Tale larghezza non può essere
inferiore a metri 1,50. Sul marciapiede possono, comunque, trovare
collocazione alcuni servizi di modesto impegno, quali centralini semaforici,
colonnine di chiamata di soccorso, idranti, pali e supporti per
l'illuminazione e per la segnaletica verticale, nonché‚ eventualmente per
cartelloni pubblicitari (questi ultimi da ubicare, comunque, in senso
longitudinale alla strada). In presenza di occupazioni di suolo pubblico
localizzate e impegnative (edicole di giornali, cabine telefoniche,
cassonetti ecc.) la larghezza minima del passaggio pedonale dovrà
comunque essere non inferiore a metri 2,00.
                                                                                   Ioannilli (2000)

                                                    Maria Ioannilli, Università di Tor Vergata Roma
FINIAMO QUI ……..

Qualche esempio
 Separazione dei flussi di mobilità (veicolare privata, pubblica, di trasporto merci e pedonale)

                                         Maria Ioannilli, Università di Tor Vergata Roma
FINIAMO QUI ……..

Qualche esempio
 Progettazione di supporti logisti per il funzionamento dei servizi urbani a rete (piazzole di fermata degli
   autobus, golfi per il posizionamento e lo svuotamento dei cassonetti, cavidotti per i sottoservizi ecc.)

                                          Maria Ioannilli, Università di Tor Vergata Roma
FINIAMO QUI ……..

Qualche esempio
 Realizzazione di corridoi vegetati per il miglioramento della dispersione dei contaminanti

  Vitoria-Gasteiz (Spagna)                             Rotaie verdi (Milano)

                                         Maria Ioannilli, Università di Tor Vergata Roma
FINIAMO QUI ……..

Qualche esempio
 Realizzazione di interventi di riforestazione per aumentare l'assorbimento della CO2

 Senigallia                                                              Bosco del Fauno (Tivoli)
                                                                         2,5 ettari, 2800 alberi, Stima TONN. di CO2 ASSORBITA 2000

                                        Maria Ioannilli, Università di Tor Vergata Roma
GRAZIE PER LA VOSTRA ATTENZIONE

Maria Ioannilli, Università di Tor Vergata Roma
Puoi anche leggere