Epidemia da Norovirus - S. Fascendini (Fondazione Maria Ausiliatrice ONLUS BG) A. Grigis (U.O. Microbiologia OO.RR. Bergamo) N. Lorenzi (ASL Bergamo)

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Epidemia da Norovirus

S. Fascendini (Fondazione Maria Ausiliatrice ONLUS BG)
     A. Grigis (U.O. Microbiologia OO.RR. Bergamo)
                N. Lorenzi (ASL Bergamo)
Dati epidemiologici
   Importanti focolai epidemici da norovirus sono
    registrati durante i mesi invernali e più spesso in
    ospedali, RSA e hotel

   Negli ultimi anni il numero totale di epidemie è
    molto aumentato, soprattutto tra gli anziani
    istituzionalizzati

                               (Journal of Hospital infection 2000)
Dati epidemiologici
   Gli effetti delle epidemie da Norovirus sui servizi
    sanitari possono essere devastanti

   277 episodi riportati dal ‘92 al ‘95 in Gran Bretagna.
    Un epidemia durata 3 settimane portò alla chiusura
    di una RSA da 220 posti letto (per carenza di
    personale)

                               (Journal of Hospital infection 2000)
La nostra esperienza

Dal 26 novembre 2004 al 5 gennaio 2005 sono
stati segnalati dalla Direzione Sanitaria della
Struttura tre episodi di gastroenteriti di probabile
natura virale che hanno interessato
complessivamente un centinaio persone
( 93 ospiti e 7 tra operatori e volontari)
Primo episodio
   Nel primo episodio compreso tra il 26 novembre e
    il 28 novembre 2004, 12 ospiti di un reparto della
    struttura hanno manifestato scariche diarroiche ( da
    1 a 3 episodi), vomito e febbre (limitatamente a
    due casi)

   tale sintomatologia è regredita nel giro di 24 – 36
    ore
   Le coprocolture eseguite per ricerca Salmonella, Shigella e
    Campylobacter hanno dato tutte esito negativo

   Le analisi per ricerca di Salmonella, Campylobacter,
    Staphilococco aureo, Bacillus Cereus, Clostridium Perfrigens
    eseguite su 5 matrici alimentari campionate, hanno dato esito
    negativo

   Tale episodio inquadrato inizialmente come sospetta
    tossinfezione alimentare, visto l’andamento epidemiologico, il
    quadro clinico e le indagini microbiologiche non è stata
    validato come tale ma si è ritenuta, come responsabile
    dell’epidemia, più probabile un’infezione virale
Secondo episodio

   Nel secondo episodio avvenuto nei giorni tra il 18
    dicembre e il 20 dicembre 2004, 16 ospiti di un
    altro reparto della struttura e 2 operatori hanno
    manifestato analoga sintomatologia (la febbre è
    comparsa in sei casi)
   Le coprocolture eseguite per ricerca di Salmonella,
    Shigella e Campylobacter, i parassitologici delle
    feci e la ricerca di anticorpi Tifo – Brucella –
    Rickettsiosi hanno dato tutti esito negativo; così
    pure i referti delle analisi per ricerca di Salmonella,
    Campylobacter, Staphilococco aureo, Bacillus
    Cereus, Clostridium Perfrigens fatte su 6 matrici
    alimentari campionate

   Anche in questo caso l’episodio è stato inquadrato
    come di probabile origine virale
Cosa sono i Norovirus

I Norovirus (conosciuti anche come Norwalk-like virus
  o Calicivirus o piccoli virus strutturati rotondi) sono
  virus responsabili di gastroenteriti, soprattutto nei
  mesi invernali. Sono la causa più comune di
  epidemie in ospedali ed in altre strutture istituzionali
  quali scuole, hotel, case di cura e navi da crociera
I sintomi della malattia
   Nausea, vomito, diarrea e dolori addominali

   Sintomi di accompagnamento di tipo influenzale
    (non frequenti)

   Esordio improvviso

   Decorso breve (1-2 giorni)
La gravità della malattia

   Malattia solitamente non grave

   La maggior parte dei malati guarisce in 1 o 2 giorni,
    senza complicazioni

   E’ importante prevenire la disidratazione
Come si contrae l’infezione ?

   Assumendo     alimenti   o   bevande     contaminate
    all’origine

   Per diffusione o per trasporto

   Per inalazione di aerosol prodottosi durante il vomito
Come si manifesta la malattia
   I sintomi della malattia compaiono solitamente circa
    24 - 48 ore dopo l’ ingestione del virus, ma possono
    manifestarsi già dopo 12 ore dall’esposizione

   L’infezione da Norovirus conferisce una immunità di
    breve durata e specifica per il genotipo in causa.
    L’infezione può colpire nuovamente, a distanza di
    tempo o se è in causa un diverso genotipo
Come si può diagnosticare

   Con un esame delle feci, mirato alla ricerca di
    Norovirus (indagine non indicata al di fuori di
    epidemie)
Quale terapia attuare?
   Anche se molto diffusa questa infezione ha un decorso breve
    negli individui in buona salute. Particolare attenzione va data,
    invece, ai bambini piccoli, agli anziani e ai soggetti con
    malattie croniche.
   Una adeguata reidratazione è di solito sufficiente a controllare
    il decorso della malattia.
   È fondamentale invece, attuare tempestivamente tutte
    le misura necessarie a prevenire la diffusione del virus.
Terzo episodio

   In data 2/1/2005 circa 40 ospiti, afferenti a due
    reparti della struttura, presentavano sintomi di
    diarrea e vomito, accompagnati in alcuni casi da
    febbre.
Azioni intraprese

   Inchiesta epidemiologica condotta presso i reparti
    interessati dall’epidemia, in collaborazione con il
    dipartimento di Prevenzione dell’ASL e l’U.O. di
    Microbiologia degli OO.RR. Di Bergamo

   Diffusione di un protocollo operativo sulle azioni da
    intraprendere immediatamente
Azioni intraprese
   Lavarsi le mani con acqua e sapone dopo il contatto con
    il paziente o un ambiente infetto e dopo la rimozione dei
    guanti e del grembiule.
   Indossare guanti e grembiule per il contatto con il
    paziente o un ambiente infetto
   Escludere immediatamente il personale infetto dal
    reparto e fino a 72 ore dall’assenza di sintomi
   Evitare trasferimenti in reparti indenni o in altri
    dipartimenti.
               E’ prioritario arrestare la
           diffusione del virus ad altre aree
Azioni intraprese
   Pulire subito e disinfettare gli oggetti e le superfici
    imbrattati di feci e vomito

   Aumentare la frequenza di pulizia del reparto, delle
    stanze da bagno e dei gabinetti

   Usare una soluzione, preparata al momento, di
    ipoclorito (3000 PPM) per disinfettare le superfici
    dopo la pulizia
Andamento dell’epidemia
         35

         30

         25

         20

         15

         10

         5

         0
              1° giorno   2° giorno   3° giorno          4° giorno      5° giorno   6° giorno   7° giorno
reparto 1        25          18          11                 3              4           3           0
Reparto 2        5           6           9                  4              2           4           0
totale           30          24          20                 7              6           7           0

                                             reparto 1      Reparto 2     totale
Andamento nuovi casi
         35
         30
         25
         20
         15
         10
         5
         0
         -5
               1° giorno   2° giorno   3° giorno        4° giorno          5° giorno       6° giorno   7° giorno
nuovi casi 1      25          7           3                1                  1               1           0
nuovi casi 2      5           5           4                2                  0               1           0
totale            30          12          7                3                  1               2           0

                                         nuovi casi 1       nuovi casi 2          totale
Indagini diagnostiche
   Le coprocolture eseguite per ricerca Salmonella,
    Shigella e Campylobacter hanno dato tutte esito
    negativo

   Le analisi per ricerca di Salmonella, Campylobacter,
    Staphilococco aureo, Bacillus Cereus, Clostridium
    Perfrigens     eseguite sulle matrici     alimentari
    campionate, hanno dato esito negativo.
Indagini diagnostiche
                                                                           test Elisa     RT-PCR, biologia
N° di lavoro         Paziente           Provenienza   Campione del:
                                                                      (immunoienzimatico)   molecolare

    1          sig.ra Teresa D.       ESP-Gleno         03-gen-05         positivo GII         pos
    2          sig.ra Giuseppina G.   ESP-Gleno         03-gen-05         positivo GII         pos
    3          sig.ra Annamaria P.    ESP-Gleno         03-gen-05          negativo          pos/tenue
    4          sig.ra Maria R.        ESP-Gleno         03-gen-05          negativo            pos
    5          sig.ta Angela V.       ESP-Gleno         03-gen-05          negativo            pos
    6          sig. Aurelia D.        ESP-Gleno         03-gen-05          negativo            pos
    7          sig.ra Pierina B.      ESP-Gleno         03-gen-05         positivo GII       pos/tenue
    8          sig.ra Silvana B.      ESP-Gleno         03-gen-05          negativo          pos/tenue
    9          sig.tra lucrezia F.    ESP-Gleno         03-gen-05          negativo             neg
    10         sig. Francesco P.      ESP-Gleno         03-gen-05          negativo             pos
    11         sig.ra Antonella R.    ESP-Gleno         03-gen-05          negativo             neg
    12         sig.ra teresa M.       ESP-Gleno         03-gen-05         positivo GII          pos
    13         sig. Alberto R.        ESP-Gleno         03-gen-05          negativo             pos
    14         sig.ra Carola M.       ESP-Gleno         04-gen-05         positivo GII
    15         sig. Giovanni M.       ESP-Gleno         04-gen-05          negativo
    16         sig.ra Giuseppina C.   ESP-Gleno         04-gen-05         positivo GII
    17         sig.ra Marisa Z.       ESP-Gleno         04-gen-05          negativo
Il virus

           GII.4 LORDSDALE
Conclusioni

   Problema rilevante dal punto di vista epidemiologico
   Importanti conseguenze se non trattate
    opportunamente
   Interventi semplici ma tempestivi
   Necessità di coordinamento tra diversi soggetti
    istituzionali
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