Entomologia medica in ambito di sanità medica e veterinaria: IZSLER

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Entomologia medica in ambito di sanità medica e veterinaria: IZSLER
Entomologia medica in ambito di
  sanità medica e veterinaria:
         aspetti generali
   CORSO DEL PROGETTO CCM ARBOVIROSI E RETE CITTÀ SANE
                   Webinar: 30 marzo 2021

                          Marco Di Luca
                Reparto di Malattie trasmesse da vettori
                   Dipartimento di Malattie Infettive

                     Istituto Superiore di Sanità
Entomologia medica in ambito di sanità medica e veterinaria: IZSLER
Inquadramento generale

      Entomologia

      Artropodi

Schede su

      Vettori

      Malattie trasmesse da vettore

Come affrontare le malattie trasmesse da vettore
Entomologia medica in ambito di sanità medica e veterinaria: IZSLER
Entomologia generale e applicata
• Agraria e forestale
• Forense
• Urbana (infestanti/tutela dei beni culturali)
• Amatoriale
• Apicoltura
• Bachicoltura
• Alimentare
• Medica
• Veterinaria
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regno                 ANIMALI

phylum                ARTROPODI
subphylum
        Chelicerati                  Mandibolati

classe   ARACNIDI     CROSTACEI   INSETTI CHILOPODI   DIPLOPODI
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Numero
di specie                    Anfibi    4.100

                         Mammiferi     4.200

                             Rettili   6.300

                            Uccelli    9.100

                              Pesci    19.000

                          Crostacei     40.000

                           Aracnidi       75.000

                          Molluschi            130.000

                           INSETTI                       950.000

76,7% : Insetti
 9,3% : Aracnidi, Crostacei e Miriapodi
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Dove vivono?                In acqua

                                  Nel deserto
               Sulla neve

Nelle grotte

                                   Nei nostri capelli
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Caratteristiche
  degli Artropodi

• Simmetria bilaterale
• Metameria
• Esoscheletro
• Appendici articolari

                                  Insetti
Aracnidi                                    • Capo
              • Cefalotorace
                                            • Torace
              • Addome
                                            • Addome
              • 4 paia di zampe
                                            • 3 paia di zampe
              • Senza antenne
                                            • 1 paio di antenne
              • Senza ali
                                            • 2 paia di ali
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ESOSCHELETRO o TEGUMENTO

                 • Sostiene tessuti e organi

                 • Mantiene elasticità

                 • Permette il volo

                 • Protegge da fattori esterni

                 • Isola (conserva umidità)
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APPENDICI ARTICOLATE
                                    PRENSILI

SALTATORIE

                                    RAPTATORIE

                        CURSORIE

NATATORIE                FOSSORIE
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APPARATI BOCCALI

MASTICATORE

                             SUCCHIATORE

                          SUCCHIATORE

                          LAMBENTE

   PUNGENTE-SUCCHIATORE
Puntura e suzione
La femmina di zanzara inocula una certa qualità di saliva, contenente una
sostanza anticoagulante, mista ad enzimi emolitici digestivi.

                                              Labbro inferiore
                                              Labbro superiore
                                              Ipofaringe
                                              Mascelle
                                              Mandibole

                      stiletti

                                   Labbro
                                  inferiore

                                 capillare
In base al tipo di alimentazione

• Umifagi             COPROFAGI

• Coprofagi
• Micofagi
• Saprofagi
                                       GLICIFAGI
• Necrofagi
• Fitofagi
• Xilofagi                                   FITOFAGI

• Glicifagi
• Zoofagi
• Entomofagi
                           EMATOFAGI
• Ematofagi
Possono sfruttare nicchie
                                            ecologiche diverse nelle
                                            diverse fasi di sviluppo

   e presentano un alto tasso
          riproduttivo

Essenziali nelle catene trofiche in tutti gli ecosistemi terrestri
(predazione, impollinazione, trasformazione della materia organica)
Rispetto all’uomo, possono essere considerati:
 Innocui
 Utili (seta, miele, medicine, lotta biologica)
 Nocivi
      Dannosi o infestanti (devastano coltivazioni o derrate
       alimentari)
      Molesti
      Velenosi o urticanti
      Parassiti
      Vettori
Artropodi di interesse sanitario
Malattie Trasmesse da Vettori (VBD)
                                         ARTROPODI

                   ARACNIDI                                               INSETTI
ZECCHE
Lyme borreliosis (Borrelia spp)
Mediterranean spotted fever (Rickettsia conorii)
Tick Borne Encephalitis (Tick-borne virus)
Crimean-Congo Hemorrhagic Fever (Tick-borne virus)
                                               ZANZARE
                                               Malaria (Plasmodium spp)
                                               Dengue fever (arbovirus)
                                               Chikungunya fever (arbovirus)
                                               Yellow fever (arbovirus)
                                               West Nile fever (arbovirus)
                                               Rift Valley fever (arbovirus)
                                               Dirofilariosi (nematodi)    FLEBOTOMI
                                                                           Leishmaniosi (Leishmania spp)
                                                                           Febbri da flebotomi (Phlebovirus)
Effetti dei cambiamenti climatici
VETTORE                                                               Aumento delle
                                                                       temperature
• Accelerazione del ciclo di sviluppo                                    + 0.2 °C
• Aumento della densità e della attività                          aumento medio in 10 anni

• Espansione latitudinale/altitudinale dell’areale
• Possibilità di introduzione/stabilizzazione di nuove specie

PATOGENO
• Accelerazione del ciclo di sviluppo nel vettore
• Allungamento della stagione di trasmissione
• Possibilità di introduzione/stabilizzazione di nuovi patogeni
ARTROPODE VETTORE
Vettore Meccanico
  • acquisisce il patogeno da individuo infetto
  • lo trasferisce «meccanicamente» ad nuovo
    individuo che si infetta
Vettore Biologico
  • acquisisce il patogeno da individuo infetto, con un pasto di
    sangue
  • il patogeno si replica o compie parte del suo ciclo vitale nel
    vettore
  • il patogeno è trasmesso, con un pasto di sangue, ad nuovo
    individuo che si infetta
                                     Fattori estrinseci
                                     - Ambientali
    CAPACITA’ VETTRICE               - Climatici
    grado di efficienza del          - Socio-economici
           vettore
                                     Fattori intrinseci
                                     - Genetici           COMPETENZA
                                     - Cellulari           VETTORIALE
                       B             - Fisiologici        Predisposizione
                                     - Comportamentali     ad infettarsi
Quando una specie è definita vettore di un patogeno?

1) la sua distribuzione (geografica e stagionale) coincide con quella della
  malattia
2) è provata l’antropofilia e/o la zoofilia
3) è provata la sua competenza vettoriale, ovvero si infetta
  sperimentalmente
4) è trovato infetto in natura con l’agente patogeno.
Quando un’area è a rischio di circolazione di una VBD?
      in presenza di un ambiente permissivo e di condizioni climatiche favorevoli

RECETTIVITA’ presenza e l’abbondanza del vettore
INFETTIVITA’ suscettibilità del vettore al patogeno (=competenza
vettoriale)
VULNERABILITA’ presenza di serbatoi d’infezione e di ospiti suscettibili

West Nile Disease                                  AMBIENTE

                                                                   VETTORE
                                                                   Focolaio di
                                                                    infezione

                                                          OSPITE                 PATOGENO
ARACNIDI:

  • Specie ectoparassite obbligate
  • Ematofaghe
  • Sangue indispensabile per lo sviluppo e la riproduzione
  • Possono sopportare lunghi periodi di digiuno
  • Uovo, larva, ninfa, adulto (mute)
  • Cicli complessi e ampia variabilità di ospiti
Malattia di Lyme o Borreliosi
 Malattie trasmessa da zecca più diffusa nelle aree temperate
 Vettore Ixodes ricinus, la zecca dei boschi
 Agente patogeno: batterio Borrelia burgdorferi
 In Italia: Liguria, Friuli Venezia-Giulia, Veneto, Trentino Alto Adige ed
   Emilia Romagna
 Principale serbatoi dell’infezione sono gli animali selvatici (roditori, caprioli,
   cervi, volpi, lepri)
 Sintomi: iniziale macchia rossa che si espande lentamente; poi disturbi
   neurologici precoci che possono cronicizzare. A distanza di mesi o anni,
   alterazioni a carico dell’apparato muscolo-scheletrico, del sistema nervoso
   centrale e periferico della cute e dell’apparato cardiovascolare
Rickettsiosi o Febbre bottonosa

 Malattia diffusa nell’area del Mediterraneo e in Italia

 In Italia: alcune Regione dell’Italia centro-meridionale e insulare

  (soprattutto Sardegna, Sicilia, Calabria e Lazio)

 Vettore: Rhipicephalus sanguineus, la zecca del cane, ma anche di altri

  animali domestici e selvatici (conigli, lepri, ovini, caprini e bovini).

 Agente patogeno: Rickettsia conorii e altre rickettsie.

 Sintomatologia     simil-influenzale:    febbre     moderata      o    elevata

  accompagnata da brividi, astenia, cefalea, malesseri generali. Talvolta

  complicanze a carico del sistema cardiovascolare, renale

  e del sistema nervoso centrale. Tasso di letalità
Encefalite da zecche (TBE)
 Malattia virale acuta del sistema nervoso centrale
 Diffusa in molte Paesi dell’Europa Centro-orientale e settentrionale
 Vettore, ma anche sebatoio, Ixodes ricinus, la zecca dei boschi
 Agente patogeno: arbovirus del genere Flavivirus
 In Italia: Friuli Venezia-Giulia, Veneto e Trentino Alto Adige
 Trasmessa a diversi animali selvatici e domestici (roditori, caprioli, ovini,
   caprini)
 Sintomi assenti o poco rilevanti (70% dei casi) o similinfluenzali (febbre
   alta, mal di testa e gola, stanchezza, dolori ai muscoli e articolazioni. Tasso
   di letalità 1%.
 Esiste un vaccino, consigliato ai soggetti esposti che vivono in aree
   endemiche
Febbre emorragica Crimea-Congo (CCHF)
 Malattia virale emorragica provocata da un virus del genere
  Nairovirus (Bunyaviridae)
 Diffusa in Africa, Medio Oriente e Asia, si è affacciata nei Balcani
 Vettore: zecche del genere Hyalomma
 Trasmessa a diversi animali selvatici e domestici (bovini, ovini, caprini,
  struzzi) che sono asintomatici
 La trasmissione può avvenire anche con il contatto diretto con tessuti,
  sangue o altri fluidi, provenienti da animali infetti.
 Sintomi: febbre, mialgia, vertigini, mal di testa, fotofobia (sensibilità
  alla luce), vomito, diarrea, dolori addominali spossatezza, e
  un rash petecchiale e fenomeni emorragici. Nei casi gravi, insufficienza
  epatorenale e polmonare. Tasso di mortalità 10-40%.
ARACNIDI:
 I Ragni

                                            Sintomi
      Specie                   locali                       generali
                   Dolore, edema esteso, prurito,     Brivido, ipertemia,
Cheiracantium      parestesie, ingrossamento dei    cefalea, nausea, vomito,
punctiorum         linfonodi, necrosi                oppressione toracica,
                                                            collasso

Loxosceles         Tumefazione, necrosi, pustola,   Febbre, nausea, vomito,
rufescens          ulcerazione                       emolisi, insufficienza
(ragno violino)                                              renale

                   Dolore, edema, contrazione
Lycosa tarentula   muscolare, infezione, necrosi             Assenti

                   Tumefazione, necrosi, spasmo          Facies, cefalea,
Latrodectus        muscolare                        tachicardia, ipertensione,
tredecimguttatus                                         nausea, vomito,
(malmignatta)                                              convulsioni
INSETTI: I Flebotomi (Psichodidae)
 Insetti cosmopoliti

 molto piccoli (4mm), color giallo pallido, con ali e corpo ricoperti da

   «fitta peluria»

 Ali a V sul torace a riposo o durante il pasto

 Femmina è ematofaga, esofaga, con attività notturna

 Puntura che produce una piccola papula persistente e pruriginosa

 Volo silenzioso (=pappatacio) e non coprono lunghe distanze

 Larve terricole

 Durata del ciclo 7-8 settimane
Leishmaniosi

 Parassitosi cosmopolita con 1 miliardo di persone a rischio, 1.300.000

   casi/anno e 20-30.000 decessi

 In Italia molte aree sono endemiche. Presente in due forme Leishmaniosi

   viscerale (LV) e Leishmaniosi cutanea (LC): LV è una malattia grave che può

   essere fatale, se non curata adeguatamente; LC è una forma benigna, ma

   talvolta può risultare deturpante

 Vettore: Phlebotomus perniciosus, ma anche P. perfiliewi, P. neglectus e P.

   ariasi

 Agente patogeno: protozoi del genere Leishmania

 Serbatoio: cani e volpi. Il ruolo del gatto è ancora da chiarire
INSETTI:       Le Cimici dei letti (Cimicidae)

 Insetti cosmopoliti (Cimex lectularius e Cimex hemipterus)
 molto piccoli (4-5mm), corpo ovale, appiattito di color bruno-
  rossastro
 Hanno apparato boccale posto sotto il capo e rivolto
  posteriormente
 Ectoparassiti temporanei, ematofaghe in tutti gli stadi, notturni,
  ma possono sopravvivere oltre 1 anno a digiuno
 Inducono punture irritanti su arti e tronco
 Si rifugiano nelle giunture dei letti, nelle fessure del pavimento e
  muri, sotto la moquettes e la carta da parati
 La femmina può vivere 3 mesi e pungere l’uomo più volte
 Il ciclo di sviluppo si completa in 5-8 settimane
INSETTI:                Le Zanzare (Culicidae)
  Aedes albopictus
  Presente in tutte le regioni e provincie
  Competente per almeno 22 arbovirus e Dirofilaria immitis e D. repens
  Vettore coinvolto nella trasmissione di CHIKV in Italia (2007 e 2017)
   e di DENV (2020)                                 Agosto 2020
                                                  11 casi notificati
                                                      (Veneto)
INSETTI:                Le Zanzare (Culicidae)

 Culex pipiens
  Presente in tutta Italia
  Ha attività crepuscolare notturna
  È presente in due forme biologiche, quella ornitofila, legata agli ambienti rurali
   (pipiens) e quella antropofila, presente in ambito urbano, spesso in focolai ipogei
   (molestus)
  E’ il vettore primario di West Nile in Europa
INSETTI:                    Le Zanzare (Culicidae)
Anopheles maculipennis
  In realtà è un complesso di specie gemelle» indistinguibili morfologicamente; distinte
   solo molecolarmente
  In Italia ci sono almeno 5 specie, con areali di distribuzione spesso sovrapposti
  Vivono in ambienti rurali e naturali
  Alcune sono prevalentemente zoofile, altre più antropofile
  Alcune di loro sono state vettori di malaria nel nostro paese (Anopheles labranchiae
   e Anopheles sacharovi)
  La malaria è stata eradicata in Italia
 che è ufficialmente malaria-free dal 1970
COME SI AFFRONTANO LE VBD?
                      COMBATTENDO IL VETTORE

          Circolari Ministeriali, Piani di sorveglianza nazionali ed
         internazionali devono prevedere una parte dedicata alla
            sorveglianza entomologica e al controllo dei vettori

•   Qual è                              •   Ridurre densità adulti
•   Dov’è                               •   Ridurre densità larve
•   Quanto è abbondante                 •   Eliminare focolai
•   Dove si diffonde                    •   Educare la popolazione
DOVE E PERCHE’ ATTIVARE LA SORVEGLIANZA?

• In aree già colonizzate                            Densità/stagionalità

• In aree limitrofe indenni                          Diffusione della specie

• In aree ad alto rischio e Punti di Ingresso        Ingresso specie invasive

• In aree oggetto di lotta antivettoriale            Efficacia degli interventi

• In presenza di casi umani (introdotti/autoctoni)   Identificare il vettore
In presenza di casi
  In assenza
                                                            umani
  casi umani
                     COME CONTRASTARE                importati/autoctoni
                        IL VETTORE?
                                                            Diagnosi
                                                            precoce

   In maniera                                            In situazione
   preventiva                                            d’emergenza

 Corretta gestione territorio
                                      Sopralluoghi intorno area caso
 Educazione sanitaria
                                      Controllo vettoriale (adulticidi)
 Controllo routinario (larvicidi)
                                      Valutazione efficacia intervento
 Riduzione contatto vettore/uomo
                                      Screening pool di zanzare
 Monitoraggio entomologico
                                       (durante la trasmissione)
 Mappe di rischio
PERCHE’ AGIRE CON TEMPESTIVITA’?

                                                                                           EIP

Acquisito il patogeno da un individuo infetto, la zanzara diventa INFETTANTE solo
dopo un periodo di tempo detto PERIODO DI INCUBAZIONE ESTRINSECA (EIP)

                                                              Infezioni sperimentali
                                              Virus nella saliva     IR       DR      TR         PTR
Ae. albopictus + CHIKV                             3-12 gg          80%      80%     40%         25%
Ae. albopictus + DENV                              9-14 gg        30-10% 11-44% 38-67%
Ae. albopictus + ZIKV                             11-14 gg          10%      29%     29%         3%

IR = tasso di infezione (quanti individui si sono infettati su quelli che hanno punto)
DR = tasso di disseminazione (virus nelle ali e nelle zampe tra gli esemplari infettati)
TR = Tasso di trasmissione (virus nella saliva tra gli esemplari che si erano infettati)

PTR = Tasso di infezione in tutta la popolazione saggiata
COME SI CONTROLLA IL VETTORE?

                                         Risanamento ambientale
  Monitoraggio                          eliminazione focolai domestici
                                               informazione

                         APPROCCIO INTEGRATO
                           (Integrated Mosquito
                               Management)

 Lotta adulticida
 Insetticidi ad azione                           Lotta larvicida
abbattente e residuale                        Prodotti biologici e IGR
COME PREVENIRE?
 MISURE DI SENSIBILIZZAZIONE ED EDUCAZIONE SANITARIA
  Ordinanze sindacali, che prevedano controlli e procedure
   sanzionatorie in caso di trasgressione
  Brochure e locandine informative sui vettori e come evitare la loro
   proliferazione
  Informazioni attraverso i media
  Lezioni nelle scuole (a studenti e/o insegnanti)
  Aggiornamenti rivolti a medici di medicina generale, pediatri di
   libera scelta, specialisti, Associazioni di malati e anziani

 MISURE PER PREVENIRE IL CONTATTO CON IL VETTORE
  Zanzariere a porte e finestre
  Aria condizionata
  Abbigliamento idoneo
  Repellenti repellenti cutanei (solo zone esposte) – DEET; Icaridina
  Repellenti ambientali per interni (elettro-emanatori) ed esterni
   (zampironi)
  Blister di compresse di larvicidi da consegnare ai privati
 MISURE DI RISANAMENTO AMBIENTALE
volte a ridurre i siti di proliferazione

 Intervento su focolai larvali
                  Svuotamento dell’acqua (contenitori vari)
  rimovibili
                  Raccolta e smaltimento di rifiuti abbandonati

                  Schermatura con zanzariere (bidoni in orti, chiusini a griglia)

  inamovibili     Favorire deflusso (grondaie, fossi e canali)
                  Sfalcio delle vegetazione acquatica e delle sponde di canali
                  Uso di pesci larvivori (fontane, vasche, risaie)

 Intervento sulle aree di riposo degli adulti
                    Manutenzione delle aree verdi
QUAL E’ L’IMPATTO DEI METODI DI CONTROLLO
               SULL’AMBIENTE E SUL VETTORE?

                                                         MODERATO
                                               Dipende dal periodo di attività
NULLO                      PROTEZIONE         vettoriale (zanzariere; repellenti
                            PERSONALE              usati con moderazione

                                                    BASSO/MODESTO
ELEVATO                    CONTROLLO          Basso per i trattamenti spaziali,
                             ADULTI          Modesto per trattamenti del verde.
                                                Essenziale nelle emergenze

                                                             ELEVATO
                        CONTROLLO LARVALE                Fondamentale come
MODESTO
                                                      strumento di prevenzione,
                                                     secondario nelle emergenze

                                                                 MASSIMO
MIGLIORATIVO        RISANAMENTO AMBIENTALE                     Essenziale nella
                                                                 prevenzione
Grazie per l’attenzione!!!

                   Marco Di Luca

             Istituto Superiore di Sanità
  Viale Regina Elena, 299 - Roma Tel. 06 4990 2128

                Marco.diluca@iss.it
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