Endometriosi: ricadute psicologiche - Dott.ssa Marta giuliani - Ordine Psicologi Lazio
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Endometriosi: ricadute psicologiche Dott.ssa Marta giuliani ORDINE DEGLI PSICOLOGI DEL LAZIO
QUALITA’ DELLA VITA OMS -1948 1977 OMS - 1995 Salute come uno stato Il termine Quality of life caratterizzato da un (QoL) entra a far parte Definisce la QoL come la completo benessere del lessico medico ad percezione qualitativa che fisico, mentale e sociale, indicare il modo in cui le un individuo ha della propria e non semplicemente persone percepiscono e vita nel contesto culturale e dall’assenza di malattia affrontano il proprio stato valoriale di riferimento e in o infermità. di salute e altri aspetti relazione ai propri obiettivi, della vita in generale. aspettative, standard e interessi.
Sfera Relazionale Sfera Sfera Lavorativa Sessuale Relazioni Benessere Stato di Familiari salute Individuale Esperienze Società personali Relazioni amicali
IL Ritardo Diagnostico
La donna viene messa sotto accusa e il suo dolore sminuito. Tipicamente è possibile ravvisare tre tipologie di atteggiamento da parte del mondo esterno: COLPEVOLIZZAZIONE: «sei tu a non sopportare il dolore», «se facessi più/meno sport staresti meglio», «se ti prendessi più cura di te non proveresti tutto questo dolore». ETICHETTAMENTO: «sei debole», «sei ansiosa», «sei ipocondriaca». IPERGENERALIZZAZIONE: «tutte abbiamo sofferto, non sei né la prima né l’ultima», «siamo donne, siamo abituate al dolore».
Come conseguenza l’approccio della donna verso la malattia può essere quella di: NASCONDERLA: come se fosse una vergogna; NEGARLA: come se fosse una colpa; REPRIMERLA: come se fosse un elemento scomodo; MORTIFICARLA: come se fosse di poco valore. (Recine et al., 2018; Ballard et al., 2006)
IMPATTO PSICOLOGICO DEL RITARDO DIAGNOSTICO • Cronicizzazione dello Stress; • Ansia, Rabbia, Paura e Tristezza; • Senso di Impotenza e Frustrazione; • Vissuto di Fallimento; • Senso di Solitudine e Distacco; • Vissuto di Esclusione dal Gruppo; • Disturbi del Sonno e Disturbo Acuto da Stress. (Cosmi et al., 2018; Laganà et al., 2017; Facchin et al., 2017; Lukie et al., 2016)
Al momento di ricevere la diagnosi, la donna rivela solitamente una prima reazione di sollievo, finalmente validata nel suo vissuto e nel suo dolore. Solo in un secondo momento arriva la vera e propria consapevolezza del significato fisiologico della malattia, con il conseguente sviluppo di sintomatologie psicologiche e relazionali specifiche.
Impatto Psicologico
Numerosi studi sottolineano come esista una certa variabilità nelle aree di vita percepite come maggiormente compromesse dalla malattia in relazione all’età in cui l’endometriosi viene diagnosticata. Nella tardo-adolescenza e nella prima età adulta, l’endometriosi sembrerebbe costituire un grande ostacolo soprattutto su un piano sociale (gestione del tempo libero e mantenimento delle relazioni amicali) mentre in età adulta a risentirne maggiormente sarebbero la relazione di coppia, la carriera lavorativa, il benessere psicologico e l’aspetto economico-finanziario. (De Graaf et al. 2016; Hansen et al. 2013; Shuang-zheng et al., 2012; Souza et al., 2011; Gilmour et al., 2008)
1. Immagine di sé e rapporto con il proprio corpo Il corpo viene vissuto come qualcosa di sbagliato, malato, imperfetto, che sfugge al proprio controllo e arreca solo dolore, fastidio e limitazioni; un nemico da combattere piuttosto che una parte di sé malata di cui prendersi cura. La donna spesso reagisce colpevolizzandolo e prendendone le distanze, smettendo di curarlo, di mostrarlo e di proteggerlo. (Aerts et al., 2018; Facchin et al., 2015; Melis et al., 2014; Denny, 2004; Jones et al., 2004)
2. Benessere Psicologico Le donne affette da Endometriosi sembrano essere maggiormente a rischio di sviluppare disturbi psicosociali e di natura psichiatrica, in prevalenza disturbi dell’umore, ansia, disturbi di adattamento, elevati livelli di stress cronico. Rischio di continue ri-traumatizzazioni a causa di complicanze e recidive con frequenti ospedalizzazioni e interventi chirurgici. (Pope et al., 2015; Cavaggioni et al., 2014; Sepulcri, Amaral, 2009)
3. Funzionamento Sessuale Diminuzione del desiderio e dell’eccitazione sessuale Diminuzione della frequenza dei rapporti sessuali Dispareunia Vaginismo Difficoltà nel provare l’orgasmo (Aerts et al., 2018; Cozzolino et al., 2018; Culley et al., 2017; Facchin et al., 2017; De Graaf et al., 2016; Hudson et al., 2015)
4. Relazione di coppia e maternità 1. La maggior parte delle donne con endometriosi dichiara che tale malattia è fonte di gravi difficoltà relazionali con il partner. 2. La diminuita frequenza di attività sessuale è causa di forti conflitti e allontanamenti nella coppia. 3. Le difficoltà legate alla potenziale infertilità o sterilità della malattia possono generare dinamiche disfunzionali tra i partner, con vissuti legati al senso di colpa, la bassa autostima, la rivendicazione e l’isolamento. 4. Le emozioni generali riportate dai partner sono: frustrazione, preoccupazione, rabbia e senso di impotenza. (Hämmerli et al., 2018; Ameratunga et al., 2017; Giuliani et al., 2016; Pluchino et al., 2016)
L’ESPERIENZA CLINICA SUGGERISCE: • Le difficoltà relazionali sono fortemente influenzate dal livello di complicità e «comprensione» del/della partner. • La diminuita frequenza di attività sessuale è direttamente proporzionale alla complicità intima della coppia. • Le pressioni sociali, l’assenza di una rete di supporto esterna e una comunicazione disfunzionale tra i partner rappresentano dei fattori di rischio importantissimi nei vissuti emozionali conseguenti ad una diagnosi di sterilità/infertilità. • Le emozioni negative riportate dal/dalla partner sono direttamente proporzionali al livello di comunicazione interno alla coppia.
5. Vita sociale e lavorativa Le donne con dolore cronico dovuto all’endometriosi presentano tassi di occupazione più bassi rispetto alle donne senza la patologia ma anche rispetto alle donne con endometriosi asintomatica. Sono frequenti le assenze da lavoro per impossibilità fisica a spostarsi, visite e ospedalizzazioni. Ridotta produttività a causa dei sintomi della malattia (inclusa la stanchezza cronica). Si registrano sentimenti ostili dei colleghi e si può arrivare spesso al licenziamento. Si evidenzia, spesso, una tendenza difensiva all’isolamento. (Andysz et al., 2018; Aerts et al., 2018; Shoebotham, Coulson, 2016; Mellado et al., 2016; Hudson et al., 2015; Culley et al., 2013)
Approccio Integrato e Intervento Multidisciplinare
APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE L’ approccio multidisciplinare permette una presa in carico totale della persona, in quanto si caratterizza per la co-partecipazione di diverse figure professionali (ad es. ginecologo/a, psicologo/a, nutrizionista, psichiatra, ecc.). In questo modo è possibile delineare interventi che non perdano di vista l’unità mente-corpo, la complessità e l’unicità dei vissuti della donna.
Grazie per l’Attenzione
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