ECONOMY 2021 REPUTATION - Todis
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REPUTATION ECONOMY 2021 TERRITORIO | SOSTENIBILITÀ AGROALIMENTARE | RETAIL | PARITÀ E INCLUSIONE | ABBANDONO SCOLASTICO | RISORSE IDRICHE | @ Editoriale Largo Consumo: Supplemento al n. 9/2021 di Largo Consumo - www.largoconsumo.info PESCA | BENESSERE ANIMALE | RISORSE FORESTALI | IMBALLAGGI | RICICLO | LOGISTICA | Con gli studi di:
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SOMMARIO REPUTATION ECONOMY EDIZIONE 2021 01 | TERRITORIO p. 04 07 | PESCA p. 42 L’agroalimentare alla sfida del clima Segnali incoraggianti dal mare 02 | SOSTENIBILITÀ AGROALIMENTARE p. 10 08 | BENESSERE ANIMALE p. 50 La via italiana per l’agro-industria La zootecnia italiana: tradizione e innovazione 03 | RETAIL p. 18 Il contributo della Gdo 09 | RISORSE FORESTALI p. 56 alla questione ambientale La bio - circolarità della carta 04 | PARITÀ E INCLUSIONE p. 28 10 | IMBALLAGGI p. 60 Route to parity Gli italiani alla ricerca di un packaging green 05 | ABBANDONO SCOLASTICO p. 34 11 | RICICLO p. 70 Il lavoro minorile esiste ancora La seconda vita del pack 06 | RISORSE IDRICHE p. 36 12 | LOGISTICA p. 76 Acqua bene prezioso L’impatto ambientale della supply chain Acimga (pag. 62 Diretto), Cereal Docks (pag. 12 Diretto), Conad Todis (IGES) (pag. 26 Diretto), CRAI Secom (pag. 20 Diretto), De Cecco (pag.6 Diretto), Decathlon (pag. 30 Maja Digital Printing), Eppela (II° di cop), Essity Italy (pag. 32 Diretto), Farchioni Olii (pag. 14 Diretto), Ferrarelle (pag. 72 Prodigious), Fileni (pag. 54 Diretto), Generale Conserve (pag. 44 Diretto), Grupo Consorcio (pag. 46 Diretto), Guala Closures Group (pag. 64 Diretto), Happy (pag. 66 BitDesign), Laminazione Sottile (pag. 68 Diretto), Lidl (pag. 22 Diretto), Mare Aperto (pag. 48 Diretto), MD Discount (pag. 24 Diretto), Melinda (pag. 8 Nadler), Oleificio Zucchi pag. 16 Diretto), Prologis (pag. 78 Diretto), Reckitt Benckiser (pag. 38 Havas), Sodastream (pag. 40 Diretto), Sofidel (pag. 58 Diretto). © RIPRODUZIONE RISERVATA Largo Consumo 9/2021 3
01 | TERRITORIO L’agroalimentare Il Covid non ha messo in discussione il ruolo economico dell’agroindustria alla sfida italiana, il cui futuro può però dipendere dalle minacce climatiche del clima in grado di evidenziarne le fragilità strutturali. di Simona Cozzi F 1,5 milioni ragilità e vulnerabilità nei comportamenti di consumo, pongono a rischio il futuro prevalentemente orientati a una dell’agroalimentare italiano, che contrazione della spesa delle attraversata l’emergenza Covid, famiglie italiane, con un forte sempre più dovrà fare i conti con la LE AZIENDE AGRICOLE rallentamento della domanda crisi climatica globale. Fino a oggi il IN ITALIA proveniente da altri settori (su tutti comparto italiano ha saputo essere la ristorazione) e, soprattutto, con resiliente rispetto alla media generale una frenata della domanda estera, dell’economia: con un peso del 15% propone un’analisi delle difficoltà condizionata dalle restrizioni ai flussi del Pil italiano indicato dai dati Istat che l’Italia ha dovuto fronteggiare di beni fra i diversi Paesi e i mercati. come media stabile degli ultimi per rispondere all’emergenza L’insieme di questi fenomeni, se anni, l’agricoltura italiana è prima in legata all’epidemia del Covid-19. pure producendo un segno meno Europa per valore aggiunto e terza Fiore all’occhiello del made in Italy finale nel valore aggiunto in termini per produzione lorda vendibile. Ma e bandiera dell’export nel mercato reali, nella produzione industriale gli effetti dei cambiamenti climatici globale, l’agroidustria, rispetto a molti e nell’occupazione (soprattutto stanno già trasformando l’intero altri settori, è riuscita a contenere indipendente), non ha destabilizzato nostro pianeta, e a Bruxelles è pronto l’impatto negativo essendo al centro la solidità del settore e il ruolo che le il piano per mettere in sicurezza uno della “catena strategica” che ha appartiene nel mercato mondiale, dei fiori all’occhiello del nostro Paese. assicurato al Paese la disponibilità riconosciuto sia per la qualità dei Nel report “Italia sotto sforzo. Diario dei beni alimentari. Il settore ha suoi prodotti che per l’attrattività della transizione 2020/21” il Censis risposto ai continui cambiamenti dell’offerta. 4 Largo Consumo 9/2021 © RIPRODUZIONE RISERVATA
da uno studio di IL VALORE AGGIUNTO Secondo lo studio del Censis, il Spreco alimentare: la produzione agricola lasciata in campo consuntivo al 2020 per il settore per comparto in Italia (quota % e quintali) - 2019 dell’agroindustria segna una riduzione in termini reali del valore aggiunto, Cereali 2.789.582 fra il 2019 e il 2020, pari all’1,8%. Nel 8,0% 6,2% decennio 2010-2020 la variazione reale Leguminose, papate, è stata del 10,9% e nel 2019, rispetto 7,2% tuberi e bulbi 2.898.573 all’anno precedente, del 4%. La relativa 18,2% Ortaggi in piena aria 3.002.549 frenata per l’emergenza Covid non ha 5,9% influito sulla quota del valore aggiunto Piante industriali (tabacco, piante tessilie da semi oleose) 393.613 dell’agroindustria sul manifatturiero, portando il settore al 12,7%, 1,2 punti in Frutta fresca 2.057.062 più rispetto al 2019 e 1,8 in più rispetto 13,4% Agrumi 908.268 alla quota del 2010. Gli occupati sono 3.000 in meno nell’ultimo anno, ma Vite 1.100.759 oltre 30.000 in più se si prende il 2,6% 18,9% Olivo 1.233.157 dato al 2010. Aumenta leggermente la componente dipendente del Ortaggi in serra 942.781 19,6% lavoro e contribuisce a mantenere stabile il peso occupazionale del TOTALE 15.326.344 settore manifatturiero (12,1% nel 2020). La struttura produttiva Fonte: Crea su dati Istat dell’agroindustria si articola oggi in quasi 55.000 imprese attive, di la riduzione della domanda interna alle difficoltà legate alla pandemia e cui l’85,6% appartiene alla classe verso prodotti esteri (2 miliardi di euro si confermano tra le più dinamiche di addetti più piccola. Sono 131 le in meno) ha contribuito in maniera dell’agroalimentare italiano, con un imprese a maggiore dimensione (oltre rilevante all’aumento del saldo. valore che raggiunge i 17 miliardi di 250 addetti), mentre la dimensione euro (+oltre il 4%), tra componente media (da 10 a 249 addetti) supera L’IMPORTANZA DELLE alimentare e vinicola, circa il 19% del di poco le 8.000 unità, il 14,6% del DENOMINAZIONI totale dell’agroalimentare italiano. totale. Dal lato della produzione Dal punto di vista strutturale sono Prosegue il trend di crescita delle industriale, la dinamica nel 2020 oltre 1,5 milioni le aziende agricole, attività connesse all’agricoltura, ormai segnala una caduta dell’indice di cui il 27% sono imprese che oltre un quinto del valore complessivo concentrata nei mesi di aprile e intrattengono rapporti stabili di della produzione agricola realizzata: maggio, cui ha fatto seguito una mercato, ricoprono il 65% della SAU l’agriturismo con +3,3% in valore importante ripresa nella parte (superficie media di 21 ha, superiore e +4,1% di aziende nel solo 2019, centrale e finale dell’anno, per poi alla media nazionale) e rappresentano (nonostante nel 2020 un duro colpo tornare in fase negativa a dicembre il 75% della produzione standard subito per effetto delle restrizioni (94,7 per l’industria alimentare, 88,1 complessiva. Le imprese non alla mobilità e alla socialità delle per la componente della produzione specificamente orientate al mercato, persone, conseguenti alla pandemia) di bevande). È l’export che mostra la invece, sono circa il 66% del totale (di e il contoterzismo (+1,7% in valore). Si solidità del prodotto italiano, infatti cui il 36% ha rapporti solo saltuari e conferma l’importanza del sostegno nel 2020 il valore venduto all’estero il 30% dedito al solo autoconsumo) pubblico al settore agricolo, circa da parte dell’industria alimentare e occupano nel complesso circa il 11,9 miliardi di euro nel 2019, ma in ha sfiorato i 40 miliardi di euro, con 29% della SAU totale. Le produzioni calo rispetto agli anni precedenti: dal 744 milioni in più rispetto al 2019 di qualità certificata (Dop-Igp) 2015 al 2019, infatti, si è verificata una (+1,9%). Il consolidamento del settore hanno fatto fronte, meglio di altre, riduzione di oltre 1,3 miliardi di euro sui mercati mondiali si è tradotto (-10%), quasi totalmente per le minori 40 nel lungo periodo in un +60,3% del agevolazioni nazionali. Nel corso valore dell’export rispetto al 2011, miliardi dell’emergenza Covid-19 numerose pari a un incremento in termini assoluti vicino ai 15 miliardi. Positiva di euro sono state le misure in favore del settore agroalimentare varate per quindi la bilancia commerciale del IL VALORE DELL’EXPORT fronteggiare la crisi e l’Annuario Crea settore alimentare sia per il 2019 (+7,8 NEL 2020 le descrive puntualmente, tanto a miliardi), sia per il 2020 (+10,6 miliardi): livello nazionale, quanto in ambito Ue. © RIPRODUZIONE RISERVATA Largo Consumo 9/2021 5
TERRITORIO De Cecco: “Rispetto, passione e competenze al centro” «De Cecco è il primo produttore di pasta al significa improntare l’attività all’osservanza mondo ad aver conseguito il 25 febbraio 2005 dei valori etici nella condotta degli affari, al la certificazione Sa 8000, il primo standard rispetto ambientale e alla tutela e sicurezza dei internazionale di certificazione della gestione dipendenti e degli interlocutori professionali - aziendale in materia di responsabilità sociale continua Aquilano -. La redazione del primo d’impresa. Per noi dunque la corporate bilancio sociale risale al 2008. Dopo sono reputation è da sempre riconosciuta fulcro seguite le certificazioni Iso 26000 del 2011 e di un circolo virtuoso, economico e sociale, Iso 14001 del 2015». per creare valore verso tutti i portatori di interesse - non solo dunque una questione RESPONSABILITÀ SOCIALE Carlo Aquilano, di immagine, come sottolinea Carlo Tra aprile e luglio 2021, inoltre, De Cecco è direttore Aquilano, direttore commerciale -. Rispetto, stata insignita di 3 importanti premi che commerciale di passione e competenze ci hanno consentito testimoniano l’attenzione verso le tematiche De Cecco di trasmettere le grandi qualità insite nel correlate alla sostenibilità e alla responsabilità nostro prodotto all’intero sistema-azienda sociale. «L’Istituto tedesco di qualità e comunicando una visione etica dell’impresa. finanza (Itqf) ci ha insignito di 3 sigilli - «Per noi la Il senso di responsabilità ambientale poi è racconta ancora il direttore - “Azienda green connaturato in un gruppo come il nostro star” per la sostenibilità, “Azienda con il corporate con un sito produttivo che sorge addirittura miglior rapporto qualità-prezzo” e, da ultimo, reputation è all’interno del Majella geopark, dichiarato “Azienda digital star 2021”. De Cecco è, inoltre, da sempre recentemente patrimonio dell’Unesco». fra le aziende fondatrici di “Future respect”, fulcro di il primo congresso nazionale per mettere un circolo UN’IMPRESA FONDATA SUI VALORI ETICI a confronto le migliori pratiche e i casi di Con il tempo le iniziative si sono moltiplicate: successo che rendono sostenibili le attività virtuoso, «Essere una società leader nel proprio settore produttive, tenutosi a Roma lo scorso giugno». economico e sociale». 15% del Pil I due decreti “Cura Italia” e “Rilancio” Sottosegretario alle Politiche Agricole sono stati indirizzati soprattutto a durante la presentazione dell’Annuario iniettare liquidità alle imprese agricole dell’Agricoltura italiana 2019, realizzato e a tutelare il lavoro in agricoltura. dal Crea con il suo Centro Politiche e Bioeconomia, che da 73 anni È RAPPRESENTATO LEADERSHIP EUROPEA consolida le tendenze del sistema DAL SETTORE «Con oltre 522 miliardi di euro, il agroalimentare italiano. Messo alla sistema agroalimentare italiano prova dalla pandemia, il sistema AGROALIMENTARE rappresenta il 15% del Pil nazionale: ha saputo essere resiliente rispetto primi in Europa per valore aggiunto alla media generale dell’economia la Spagna. E ciò nonostante il fatto agricolo. È su questo che dobbiamo (stime Istat). Nonostante la superficie che gli andamenti produttivi siano lavorare per creare reddito e posti di nazionale sia circa la metà di quella stati profondamente condizionati lavoro in grado di traghettarci oltre spagnola e francese, l’agricoltura dalle condizioni meteorologiche: la crisi dovuta alla pandemia. Con italiana conferma la sua leadership nel solo periodo maggio-luglio 2019 il nuovo corso alla guida del Crea, europea: è la prima agricoltura si sono registrati 533 eventi estremi stiamo analizzando i fabbisogni delle d’Europa per valore aggiunto e la sul territorio nazionale, tra cui 26 diverse realtà locali e sono certo terza per produzione lorda vendibile. tornado, 49 piogge violente, 278 che potremo dare presto risposte, L’Italia si conferma primo produttore grandinate e 180 episodi di forte vento. raggiungendo risultati concreti mondiale di vino in volume e primo La vulnerabilità del settore agricolo ed efficaci per le nostre imprese», produttore europeo in valore nella collegata alla crisi climatica globale è ha dichiarato Giuseppe L’Abbate, produzione di ortaggi, superando dunque ancora rilevante. © RIPRODUZIONE RISERVATA Largo Consumo 9/2021 7
D.O.P. Mela Val di Non piace perché nasce e cresce nel posto ideale per coltivare le mele. Dalle valli di Melinda, la mela che la pensa come te. Mi piace perché è prodotta in modo sostenibile, in armonia con la natura. Mi piace perché utilizza solo energie rinnovabili. Mi piace perché è l’unica al mondo ad essere conservata nel cuore della montagna. Mi piace perché i suoi fiori sono impollinati naturalmente dalle api, grazie alla collaborazione con gli apicoltori della valle.
TERRITORIO Melinda: “Attenti all’ambiente, al territorio, alla popolazione” Per Melinda «responsabilità sociale di con un ulteriore risparmio energetico, di impresa e reputazione dell’azienda immissioni di Co2, evitando la costruzione coincidono e coesistono. Cerchiamo di di capannoni in superficie. «Per Melinda - comportarci in modo da far trasparire i valori sottolinea Fedrizzi - è importante essere vicini che caratterizzano noi e anche ogni singolo alla popolazione». socio», spiega Andrea Fedrizzi, responsabile marketing dell’azienda. Oggi il focus è sulla SINERGIE CON IL TURISMO LOCALE sostenibilità: «Vuol dire applicarne ogni giorno «Altre iniziative - spiega il responsabile i valori sia a livello di macrosistema ecologico- marketing - sono volte a dare trasparenza al ambientale, sia a livello economico-sociale» nostro modo di operare e rendere l’agricoltura Andrea Fedrizzi, specifica ancora Fedrizzi. sempre più sinergica agli altri settori, il turistico responsabile in particolare. Per esempio è stato creato marketing di CELLE IPOGEE, UN PROGETTO UNICO “Almeleto”, un percorso ludico esperienziale Melinda La responsabilità sociale d’impresa per dedicato alle famiglie. C’è Pomaria, la festa di Melinda si concretizza nell’attenzione verso fine raccolto tra i borghi della nostra valle, e l’ambiente, il territorio e la popolazione: «La sta prendendo sempre più piede l’iniziativa natura è l’elemento principale che rende le degli Agritur ambasciatori di Melinda, che nostre mele di qualità superiore - aggiunge offrono delle vere e proprie esperienze rurali il responsabile -. L’impegno a rispettarla è in all’ospite». Tra i prossimi progetti c’è l’apertura «La natura è ogni fase della produzione: dal campo, dove al pubblico delle celle ipogee, ora visibili solo gli agricoltori hanno installato un impianto di in video al Golden theatre, esempio concreto l’elemento che irrigazione a goccia, per risparmiare acqua, della ricerca di soluzioni innovative per la rende le nostre fino alla selezione e alla conservazione nelle sostenibilità produttiva. «Puntiamo - chiude mele di qualità cooperative, dotate di pannelli fotovoltaici». Fedrizzi - a migliorare in qualità e quantità superiore, Importanti per Melinda sono poi le celle il dialogo fra agricoltori e popolazione, fra ipogee, progetto unico al mondo, per agricoltura e territorio e turismo, fra liberi per questo ci conservare le mele nella roccia Dolomia, professionisti e cooperative/imprese». impegniamo a rispettarla». L’IMPATTO DELLA CRISI CLIMATICA elevate e forti precipitazioni a annue tendenzialmente sempre Secondo l’Annuario Crea, l’annata carattere temporalesco, che hanno più alte e gli eventi metereologici agraria 2018-2019 è stata caratterizzata fortemente condizionato il regolare estremi, come incendi boschivi, da avverse condizioni meteo e sviluppo vegetativo delle colture e ondate di calore e inondazioni, sono anomalie climatiche di diversa natura creato danni anche strutturali. In sempre più frequenti. Secondo gli che hanno creato disagi e danni al particolare, si sono stati registrati studiosi, in mancanza di interventi settore agricolo. Alla siccità invernale, valori di precipitazioni cumulate adeguati, il riscaldamento globale che ha compromesso l’accumulo inferiori alle medie tipiche stagionali rischia di superare di oltre 2° C i livelli di riserve idriche per la stagione a livello nazionale, anomalia che preindustriali entro il 2060 e potrebbe irrigua, si è succeduta un’alternanza ha generato una condizione di persino spingersi fino a 5° C entro di eventi estremi tra temperature allerta, poiché le precipitazioni fine secolo. L’impatto sulla natura invernali insieme a quelle nevose potrebbe provocare cambiamenti 55.000 sono fondamentali per assicurare irreversibili in molti ecosistemi con le giuste riserve idriche durante conseguente perdita di biodiversità. la stagione irrigua, soprattutto in Inoltre, le temperature più elevate estate. Gli effetti dei cambiamenti ed eventi metereologici più intensi LE I M PRE S E AT TIVE climatici stanno infatti trasformando comporteranno costi significativi per i N E LL’AGROINDUSTR IA l’intero nostro pianeta. Si continuano sistemi economici, oltre ad ostacolare a registrare temperature medie la capacità di produzione alimentare. © RIPRODUZIONE RISERVATA Largo Consumo 9/2021 9
02 | SOSTENIBILITÀ AGROALIMENTARE La via Il settore resiste alla sfida del Covid. Per migliorare, bisogna lavorare sul italiana per bio, sulla transizione energetica e sulle intese strategiche. l’agro-industria Ne beneficerà l’intero sistema Paese. di Paola Piovesana L a sostenibilità è un plus per la filiera alimentare e contribuisce notevolmente al suo valore economico, agroalimentare nazionale sia sul mercato interno sia internazionale. Quello alimentare, dalla produzione RAGIONARE IN OTTICA DI SISTEMA Secondo il rapporto “La sfida nel breve e nel lungo periodo. La lotta (agricoltura e allevamento) alla della sostenibilità per la filiera allo spreco del cibo e delle risorse poi, è trasformazione, fino alla distribuzione agroalimentare italiana” di aprile del il fattore che ne rafforza ulteriormente e al fuori casa, rappresenta il 1° settore think thank Cdp (Cassa depositi e il valore intrinseco, a fronte di un economico nazionale, con un fatturato prestiti), elaborato su dati Istat e di cambio di mentalità e sensibilità della di oltre 500 miliardi di euro e quasi 4 The European house - Ambrosetti, pubblica opinione che chiede un milioni di occupati. Un comparto che la produttività delle colture dal 2010 impegno green sempre maggiore. da anni sta investendo in innovazione è aumentata del 30% e la tendenza Un cambio di passo imperativo: il e sostenibilità a favore di produttività al bio ha visto una diffusione delle contrasto della povertà, l’eliminazione e sicurezza, e che proprio con la organic farm come modello produttivo della fame, l’accesso ai servizi di pandemia ha rivelato la sua centralità alternativo in misura superiore alla base, la gestione dei cambiamenti e complessità, ma anche la sua media europea (15% vs 7,5%). climatici, la preservazione delle risorse efficienza ed efficacia, risentendo Il controllo delle emissioni di CO2 si naturali e della biodiversità sono del della crisi economica (-4%) in modo conferma cruciale per incrementare il resto gli obiettivi che anche l’Agenda più contenuto rispetto ad altri. Ogni valore della filiera, guidando il percorso 2030 delle Nazioni Unite considera intervento in chiave di sostenibilità verso l’aumento dell’utilizzo di fonti non più procrastinabili, e la chiave ne incrementa il valore assoluto, con rinnovabili nel mix di produzione e per conservare e incrementare effetti benefici a cascata su tutti gli consumo, verso la riduzione delle competitività e valore del sistema anelli e fattori della catena. emissioni inquinanti, l’attenzione al 10 Largo Consumo 9/2021 © RIPRODUZIONE RISERVATA
da uno studio di Distribuzione settoriale delle emissioni di Gas Clima Alternanti - GHC, in Italia (2018, %) 100 90 12.5 18.7 80 14.6 12.8 70 9.6 13.4 15.0 21.8 60 18.9 12.0 24.2 50 26.4 24.8 12.3 40 27.2 29.7 30 19.6 20 41.3 27.5 29.6 10 28.4 21.7 19.6 0 8.7 EU 27 GERMANIA SPAGNA FRANCIA ITALIA UK Produzione di Energia Costruzioni Manifattura Fornitura d’acqua, fognatura gestione dei rifiuti e attività di bonifica Agricoltura silvicoltura e Pesca Estratto minerario Trasporti Servizi (esc Trasporti) Fonte: CDP, La sfida della sostenibilità per la filiera agroalimentare italiana, Marzo 2021 tema dell’erosione del suolo e delle compartimenti stagni, ma che deve del 2% del valore aggiunto nazionale), risorse idriche come scelta imperativa, coinvolgere tutti gli attori della catena, Francia (75 miliardi, 3%), Spagna (75 non più negoziabile. con benefici che poi si paleseranno miliardi, 6%). La vocazione italiana alla a cascata per tutti, malgrado le Il primato è invece assoluto se si frammentazione delle realtà disomogeneità nella redistribuzione considera la sola produzione agricola imprenditoriali con la scarsa dell’utile di filiera in essere. Alle in termini di valore aggiunto per ettaro: capacità e volontà di fare sistema attività agricole e di allevamento quasi 3.000 dollari prodotti ogni ettaro (frutto di retaggi culturali), la infatti, comprese pesca e silvicoltura, coltivato nel nostro Paese, contro i debole competitività per l’export è riconducibile il 17,7% del totale, meno di 1.500 degli altri. del Mezzogiorno con la rallentata mentre all’intera industria alimentare Benino l’export, che assorbe 1/5 della digitalizzazione sono però dei freni va oltre il 43%. Seguono il comparto produzione, portando il comparto in rilevanti anche per la corsa verso la dell’intermediazione (20% circa), crescita per la produzione e l’industria sostenibilità trasversale. Ciò malgrado distribuzione (12%) e ristorazione (8%). alimentare rispettivamente dello 0,7% le potenzialità delle eccellenze e di circa il 2%. Unici settori, insieme nostrane sui mercati internazionali ITALIA, PATRIA DI ECCELLENZE al farmaceutico, in crescita rispetto come bandiera del made in Italy nel Considerando la filiera agroalimentare al 2019, a fronte di una diminuzione mondo e l’accelerazione imposta dalla nel suo complesso però, l’Italia è complessiva per la pandemia pandemia ai processi di innovazione, uno dei leader europei per valore dell’export nazionale di circa il 10%. Si che potrebbero puntare proprio sulla aggiunto, con quasi 71 miliardi di tratta però di esportazioni in territorio sostenibilità come fattore di svolta per dollari (dati 2019), pari a oltre il 4% del europeo, perché la penetrazione favorire la ripresa. totale nazionale, tra i Paesi di testa tra nei mercati extra Ue per l’agrifood Il percorso di sviluppo orientato alla le economie europee con Germania tricolore è molto bassa. Nello specifico, sostenibilità di una filiera complessa e (quasi 76 miliardi di dollari, poco più primeggia il comparto vinicolo pari articolata quale è quella dell’agrifood a quasi il 20% del totale, seguito dai 500 è certamente un progetto di lungo prodotti di filiera zootecnica (dagli periodo e non può contare su azioni mld animali vivi ai prodotti caseari), per il spot e senza un organo di regia superiore. È un iter da accelerare di euro 16% con pasta e derivati, e oltre il 13% dell’export agroalimentare. senza ulteriori indugi e in ottica di IL FAT TURATO L’approccio internazionale è sistema. Un processo che non può DEL SET TORE comunque in crescita e caratterizza essere efficace con interventi a le strategie di marketing di ogni © RIPRODUZIONE RISERVATA Largo Consumo 9/2021 11
www.cerealdocksfood.it INGREDIENTS are values Vicini alla terra e agli agricoltori, abbiamo imparato a dare valore alla capacità di coltivare materie prime di qualità, prodotte con responsabilità e attenzione alle persone, all’ambiente, alla biodiversità. E ogni giorno lavoriamo per essere il filo rosso che tiene unito il mondo agricolo e i nostri clienti. I nostri prodotti sono ingredienti sani, sicuri e certificati, realizzati con materie prime selezionate e lavorate con cura.
SOSTENIBILITÀ AGROALIMENTARE Cereal Docks Food: “Coerenza, fiducia, credibilità i nostri valori” «La reputazione è la conseguenza di un life balance che permetta di conciliare gli pensare e di un calcolare le azioni di un impegni familiari e quelli lavorativi. Un soggetto da parte di un altro o di altri. collaboratore sereno e gratificato porta anche Corrisponde alla credibilità in un contesto fuori dall’azienda la sua energia, in famiglia sociale. È la conseguenza del nostro agire. e nell’ambiente sociale, e viceversa. I nostri Se le nostre azioni sono coerenti con i valori, impianti produttivi seguono gli standard più la visione e la missione aziendale, a partire esigenti in tema di ecologia e sostenibilità. proprio dalla responsabilità sociale d’impresa, Ricerchiamo continuamente soluzioni la reputazione è un driver potente - sottolinea sostenibili e a basso impatto ambientale per Silvia Santarelli, Ad di Cereal docks food -. gli imballi, attenti ai temi del riutilizzo e del Silvia Santarelli, La responsabilità sociale d’impresa, insieme riciclo. Attraverso le certificazioni, lavoriamo ad di Cereal Docks di pratiche e iniziative di sostenibilità sulla qualità di prodotti e servizi, consapevoli Food ambientale, economica e sociale, per noi è che il cambiamento è il motore delle imprese fonte di ispirazione ogni giorno. È la ricerca innovative, con un alto indice di resilienza». continua di equilibrio tra quello che pensiamo, quello che diciamo e quello che facciamo, CONTRO GLI SPRECHI rispetto alle persone che lavorano in azienda, Uno dei maggiori impegni è l’adesione al territorio, ai partner, all’ambiente. È lavorare ai progetti del Banco alimentare, per ogni giorno sulla coerenza, essere credibili, l’eliminazione dello spreco alimentare. veri, autentici, fedeli ai valori scelti. I nostri Lo sguardo è sempre rivolto al domani: clienti ci riconoscono per quello che facciamo «Lavoreremo molto sulle certificazioni e su e non per quello che diciamo di fare; le azioni progetti internazionali, senza perdere di «Lavoreremo valgono più delle parole». vista il territorio e prima di tutto le persone sulle che lavorano con noi, pietre angolari per la WORK LIFE BALANCE E crescita e lo sviluppo di un futuro migliore - certificazioni LAVORO IN TEAM conclude Silvia Santarelli -. Non mancheremo e su progetti In Cereal docks food tutto ciò si traduce in a breve di misurare la nostra social footprint internazionali, una serie di best practice: «A partire dalle di prodotto, una risposta significativa al senza perdere persone - spiega l’Ad - il nostro lavoro in tema della responsabilità sociale d’impresa, dalle condizioni etico-sociali alla filiera di di vista il team, la condivisione delle informazioni, il pensiero laterale sono ottimi strumenti produzione. Lavoriamo tutti i giorni per creare territorio per raggiungere come obiettivo un work ingredienti di valore». e i nostri collaboratori». 310 interno accentua ulteriormente prodotti registrati nel 2020 (contro i certe differenze, se si pensa che, 256 francesi, i circa 200 spagnoli e i delle imprese con più di 250 addetti, meno di 100 per tedeschi e britannici). 8 su 10 si trovano nel Settentrione Un primato che spesso però è più PRODOTTI DOP, IGP, STG a scapito di un Mezzogiorno con facile far valere in Italia e che per REGISTRATI NEL 2020 grandi potenzialità ma ancora scarsa l’estero richiederebbe campagne di organizzazione. divulgazione mirate, che potenzino La iperlocalità tutta italiana non è però la conoscenza di distretti, territori, azienda, ma su più fronti si fa appello solo un fattore critico, ma anzi è un identità tipiche e produzioni virtuose, alla costituzione di enti rappresentativi elemento di eccellenza che potrebbe laddove spesso passano invece che facciano da aggregatore e cassa di diventare il vero plus. L’Italia detiene messaggi generici e confusi sulle aree risonanza delle piccole realtà locali. infatti il maggior numero di prodotti geografiche e le tipicità regionali e Il divario economico Nord-Sud agroalimentari Dop, Igp, Stg, oltre 310 dilaga la contraffazione del made in © RIPRODUZIONE RISERVATA Largo Consumo 9/2021 13
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SOSTENIBILITÀ AGROALIMENTARE Farchioni: “Autarchia moderna e aperta per il benessere” «La responsabilità sociale dell’imprenditore dall’azienda è quella di creare la filiera più è lavorare con le persone per il benessere corta possibile: «La fattoria trasforma i prodotti delle persone facendo rendere le terre che del campo e alla terra ritorna ciò che non serve ha a disposizione senza cercarne di nuove. Il - continua Farchioni -. Chiaramente l’ultimo mio sogno è quello di un’autarchia moderna miglio lo fa il consumatore, che deve essere e aperta - così Marco Farchioni, proprietario messo nella condizione di non sprecare il cibo della Farchioni Olii, sintetizza il suo e di non creare rifiuti indifferenziati. Noi per pensiero sulla reputation economy -. Il buon esempio stiamo sviluppando dei packaging imprenditore, come il buon padre di famiglia, che preservano l’olio, il quale, se dovesse cerca i talenti intorno a sé e li valorizza fuoriuscire, non creerebbe comunque danni Marco Farchioni, facendoli lavorare al meglio e meno». Su all’ambiente in quanto non è di sintesi». proprietario di questa linea di indirizzo la politica aziendale Farchioni Olii prevede, per esempio, un bonus di 1.000 euro COMUNICARE LA BRAND REPUTATION per ogni nascituro per dare maggior serenità La comunicazione gioca un ruolo ai dipendenti. fondamentale nel pubblicizzare la filosofia del brand: «Noi comunichiamo solo quello SONO LE PERSONE CHE che possiamo dimostrare - ci tiene a «Il buon DEVONO LAVORARE LA TERRA precisare ancora Farchioni -. Il consumatore Secondo Farchioni il lavoro dell’agricoltore si si accorge del nostro impegno fatto di piccoli imprenditore deve basare sul biodinamismo: «La terra deve passi senza farsi ingannare e in questo cerca i talenti essere lavorata dalle persone e meno dalle modo la brand reputation cresce in modo intorno a sé macchine. È un percorso lungo e più costoso esponenziale. e li valorizza - sottolinea il proprietario dell’impresa - ma E ogni anno verifichiamo quello che facendoli in questo modo i terreni restano fertili per abbiamo realizzato, anche in previsione dei 17 millenni e non c’è bisogno di crearne di Sustainable development goals dell’Agenda lavorare al nuovi». Un’altra linea di indirizzo intrapresa 2030 dell’Onu». meglio e meno». Italy. Gli esempi sono innumerevoli, e volumi di export adeguati alle le monocolture intensive o l’uso di dal vino ai prodotti caseari, dall’olio alle potenzialità del sistema Paese. pesticidi e fertilizzanti. Tutta la filiera, conserve. Il modello di crescita però non può dalla produzione alla trasformazione prescindere da azioni trasversali per la fino poi alla distribuzione, ne risentirà FOCUS SU CLIMA ED ENERGIA lotta alla povertà, l’eliminazione della e dovrà tener conto sempre più di In tutto questo, la sostenibilità torna a fame, l’accesso ai servizi di base, la tali cambiamenti anche in termini essere la chiave per produzioni ancora gestione dei cambiamenti climatici, la di emissioni inquinanti, spalmate su di maggior qualità, filiere competitive preservazione delle risorse naturali e tutta la catena, portate anche dal della biodiversità. potenziamento delle colture intensive. 15,2% Uno dei fattori che si sta rivelando Non è da trascurare anche il problema pericoloso e di difficile prevedibilità occupazionale legato al comparto, è oltretutto il cambiamento con situazioni variegate e complesse climatico, con effetti evidenti su che lo caratterizzano per tipo di LA QUOTA DELLE AZIENDE quantità e qualità nutrizionali dei produzione, stagionalità, flussi, ma BIOLOGICHE ITALIANE SUL generi alimentari e sui processi di che ha comunque visto un trend lavorazione (irrigazione, tempistiche positivo di recente soprattutto per la TOTALE DEI TERRITORI di produzione, disponibilità di colture componente giovanile, assestandosi COLTIVATI per l’alimentazione del bestiame), su livelli superiori al 7% rispetto ai valori unito a pratiche svantaggiose come pre-crisi. © RIPRODUZIONE RISERVATA Largo Consumo 9/2021 15
SOSTENIBILITÀ AGROALIMENTARE Zucchi: “Garanti di una filiera responsabile e certificata” «La responsabilità sociale per Oleificio Zucchi INVESTIMENTI E INNOVAZIONE è da sempre parte integrante della cultura «Anche a livello logistico – prosegue Alessia aziendale, come il legame indissolubile Zucchi – ci siamo orientati verso il trasporto con la comunità e il territorio» spiega l’ad via treno, preferendolo alla gomma, e il nostro Alessia Zucchi. E aggiunge: «Da sempre ci scalo ferroviario interno efficienta la supply impegniamo in una produzione sostenibile chain. L’innovativo impianto di trigenerazione e rispettosa dell’ambiente e offriamo un a servizio dello stabilimento produttivo è prodotto equo e di qualità, garanti di una in grado di autoprodurre il 90% del nostro filiera responsabile, sostenibile e certificata». fabbisogno elettrico. Abbiamo creato una filiera 4.0, primo esempio innovativo e digitale Alessia Zucchi, IL BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ nel settore oleario, in grado di valorizzare ad di Oleifico Zucchi Da 16 anni Oleificio Zucchi redige, con il in maniera inequivocabile la tracciabilità contributo del suo middle management, dell’origine e la sostenibilità (ambientale, un bilancio di sostenibilità che rendiconta sociale, economica e nutrizionale). Anche il questi aspetti. «Attuiamo, inoltre, politiche nostro legame con il territorio cremonese di welfare rivolte ai dipendenti per conciliare è parte fondante della nostra reputation lavoro e famiglia, e incoraggiamo percorsi economy, attraverso il sostegno a diverse di formazione volti ad arricchire il bagaglio realtà associative e a fondazioni culturali». professionale e a migliorare l’impatto Tra gli obiettivi futuri, l’implementazione ambientale dell’azienda» prosegue la sul packaging di soluzioni innovative più «Abbiamo dirigente. Per la salvaguardia dell’ambiente, ecologiche, la promozione di consumi più creato una Oleificio Zucchi, con spirito pionieristico consapevoli e rispettosi dell’ambiente e il filiera 4.0, e una forte propensione alle innovazioni coinvolgimento di tutta la filiera in progetti primo esempio tecnologiche, compie scelte e investimenti di sensibilizzazione e promozione della rilevanti per ridurre il consumo di acqua, di sostenibilità del settore, in assoluta coerenza innovativo e energia e di emissioni di CO2. con la “cultura dell’olio aziendale”. digitale nel settore oleario» Poi c’è il tema del bio: nel 2018, nell’Eu27 pari a circa l’1,6% (Germania, svolta green, avrà un ruolo cruciale le aziende biologiche italiane -0,2%; Spagna +6,9%; Francia, -3%; nella ripresa, e la collaborazione tra interessavano circa il 15,2% dei territori Uk, +0,4%), con tendenza a un produttori, distributori e consumatori coltivati, valore in crescita e tra i più alti miglioramento diffuso. sarà la chiave di volta. L’attenzione sulle in Europa (7,5% la media Eu27). scelte di consumo nei prossimi anni L’appello alla transizione energetica GREEN STRATEGICO PER LA sempre più centrale, con la richiesta di interpella tutti gli attori con sempre RIPRESA informazioni dettagliate sull’origine del maggiore urgenza: in Italia, il peso dei Quanto ha inciso la crisi Covid? La prodotto e i processi produttivi seguiti, consumi energetici riconducibili alla filiera ha retto, grazie anche alla la preferenza di imballaggi riciclabili o filiera agroalimentare sul totale risulta capacità di reagire all’emergenza e di minor impatto, sulla forza energivora pari al 5%, valore inferiore alla media al suo ruolo cruciale nei momenti di del prodotto e del suo impatto sul europea del 7%, meno di Francia, maggiore difficoltà per la popolazione, sistema ambiente e sul rispetto del Germania e Paesi Bassi. Le fonti in ma l’horeca ha subito i danni peggiori, lavoro. uso però sono ancora principalmente con una contrazione del 37% nel Una sensibilità in crescita e che nel derivate da combustibili fossili (petrolio 2020. Effetti negativi che tarderanno 2020 ha subito in parte una battuta e gas) ed è tiepido l’utilizzo di energia a riassorbirsi con il perdurare di d’arresto per le contingenti esigenze da fonti rinnovabili. Tra il 2010 e il 2018, restrizioni e limitazioni al fuori casa, al di sicurezza e igiene, che hanno le emissioni del settore dell’agricoltura, lavoro in sede, allo studio in presenza. incrementato l’uso dei packaging e dei silvicoltura e pesca si sono ridotte in La filiera dell’agroalimentare prodotti monouso, principalmente in Italia dell’1,1%, a fronte di una crescita comunque, e in particolare con la ambito alimentare, ma anche sanitario. © RIPRODUZIONE RISERVATA Largo Consumo 9/2021 17
03 | RETAIL Il contributo Non solo una questione di risorse energetiche, ma anche di gestione della Gdo degli scarti e della logistica. Giocano un ruolo fondamentale la alla questione trasparenza e la comunicazione con clienti e stakeholder. ambientale di Nicoletta Ferrini I l ruolo assunto dalla Gdo nella battaglia per la sostenibilità è soprattutto una questione di logiche benessere animale e che abbiano confezioni sostenibili. La presenza di iniziative a favore della sostenibilità valutando il grado di diffusione e la qualità delle iniziative di responsabilità sociale e ambientale. L’indagine operative. Le attività delle diverse influenza la scelta del canale del ha considerato 27 insegne le quali, insegne infatti impattano sull’intera 75% dei consumatori e oltre 2 su 3 secondo Nielsen, rappresentano oltre il catena del valore che governano cambierebbero supermercato in 97% del comparto: - produzione, trasformazione e favore di un’insegna più impegnata Bennet, Carrefour, Conad, Consilia, distribuzione - e nelle scelte legate sul fronte della salvaguardia Consorzio C3, Coop Alleanza 3.0, alla marca del distributore (Mdd). ambientale. Coop Centro Italia, Coop Liguria, L’ampio raggio di azione e il forte Coop Lombardia, Coop Novacoop, potere contrattuale fanno sì che la I BIG SONO SOSTENIBILI? Coop Tirreno, Crai, Despar, Gdo possa contribuire in maniera Il recente report “Il ruolo della Gdo Esselunga, Eurospin, Gruppo Végé, decisiva a spostare l’ago della bilancia nello sviluppo sostenibile della filiera Lidl, MD, Pam, Penny Market, Prix, verso una crescente sostenibilità. agroalimentare: analisi e prospettive”, Selex, Sigma, Simply Market, Tigros, Secondo quanto indicato nel realizzato da Altis - l’Alta Scuola U2, Unicoop Firenze italiana. Rapporto Coop 2020, realizzato dell’Università Cattolica del Sacro Il livello di sostenibilità delle suddette insieme a Nomisma, la sostenibilità Cuore, che si occupa di management aziende è emerso a seguito dell’analisi sta diventando uno dei driver più e imprenditorialità per lo sviluppo di 8 parametri: presenza sul sito importanti nelle scelte di acquisto: sostenibile - propone una fotografia Internet aziendale di informazioni quando fa la spesa, 1 italiano su 2 del livello di sostenibilità delle relative al tema; pubblicazioni aziendali punta su prodotti che tutelino il principali insegne alimentari in Italia, quali il bilancio di sostenibilità; utilizzo 18 Largo Consumo 9/2021 © RIPRODUZIONE RISERVATA
da uno studio di nei suddetti documenti di Standard GRI per la rendicontazione delle Sostenibilità della Gdo: la % di presenza dei temi di CSR proprie prestazioni di sostenibilità; nei siti e nei bilanci di sostenibilità aziendale presenza degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile o SDGs (Sustainable Riduzione Development Goals), cioè i 17 punti impatti ambientali 77% individuati dall’Onu con orizzonte Solidarietò e presenza sul territorio 63% 2030 e indirizzati a migliorare le condizioni di vita della popolazione Innovazione e sostenibilità 52% mondiale; strategie di sostenibilità Qualità dei prodotti e sicurezza dei clienti 48% inserite nei piani di sviluppo a medio- lungo termine; analisi delle materialità, Attenzione alle persone 48% vale a dire il processo attraverso cui Legalità e trasparenza 44% sono identificati temi di sostenibilità rilevanti per l’organizzazione e gli Consumo consapevole 37% stakeholder; analisi delle best practice; livello di coinvolgimento dei principali Attenzione al cliente 33% portatori di interesse per lo sviluppo Filiera e responsabilità 30% di iniziative di sostenibilità da parte della catena di fornitura dell’insegna. La valutazione dei diversi Attenzione soci 26% parametri ha permesso di attribuire Convenienza 22% a ciascuna insegna un punteggio numerico che esprime un giudizio Benessere animale 22% sintetico sul livello di integrazione Performance economica 22% della sostenibilità nella strategia e nei Diritti umani e processi aziendali. Le aziende sono pratiche di lavoro 19% state ordinate, delineando un percorso di integrazione della sostenibilità Diversità ed equità 7% nell’organizzazione che si sviluppa per Fonte: ALTIS (Alta Scuola dell’Università Cattolica del Sacro Cuore), Il ruolo della GDO nello sviluppo sostenibile stadi successivi. Il 19% delle insegne della filiera agroalimentare: analisi e prospettive, 01/2021 rientra nel livello definito “informale”, che raduna realtà che adottano iniziative di sostenibilità sporadiche e I numeri della comunicazione CSR della GDO italiana spesso inconsapevoli, non frutto di una 33% pianificazione strategica e con scarso delle aziende ha formalizzato un piano strategico, coinvolgimento degli stakeholder. Il dichiarato esplicitamente nelle pagine del bilancio o del sito 22% si trova a livello immediatamente superiore, detto “corrente”: qui le aziende hanno attivato pratiche 46% delle aziende che pubblica il bilancio e che ha formalizzato una strategia di sostenibilità associa ai propri obiettivi i target degli SDG di sostenibilità strutturate, la comunicazione è più curata e c’è 48% ha pubblicato nel biennio 2018-2019 un Bilancio di Sostenibilità (+23% sul 2016-2017) maggiore engagement dei portatori di interessi. Il gruppo più numeroso 87% utilizza per rendicontare le informazioni gli Standard GRI (versione 2016 o G4) (33%) è invece allo stadio “sistematico”, Fonte: ALTIS (Alta Scuola dell’Università Cattolica del Sacro Cuore), Il ruolo della GDO nello sviluppo sostenibile di aziende che hanno strutturato della filiera agroalimentare: analisi e prospettive, 01/2021 concretamente un percorso interno di sviluppo della sostenibilità, definendo vantaggio competitivo e di organizzative. Infine, il 15% delle strumenti, interventi e presidi innovazione e pertanto sono dotate di aziende è risultato “non classificabile”, organizzativi precisi. Qui, inoltre, il strategie chiare con obiettivi definiti, non offrendo alcuna informazione coinvolgimento degli stakeholder è sviluppano una rendicontazione circa l’integrazione della sostenibilità continuo e la comunicazione completa precisa, spesso coinvolgendo i propri nelle proprie scelte operative e e costante. stakeholder. Nessuna insegna è strategiche. L’11% delle insegne coinvolte per risultata essere a livello più elevato, l’indagine sono nello stadio definito dominante, delle società cosiddette MISSIONE: TRASPARENZA “innovativo”: colgono nell’approccio “benefit”, per le quali la sostenibilità La comunicazione appare come un sostenibile un’opportunità di è perno della cultura e delle strategie fattore critico fondamentale con ampi © RIPRODUZIONE RISERVATA Largo Consumo 9/2021 19
RETAIL Crai: “È una questione di credibilità della marca” «Il tema della reputazione aziendale assume sempre con materiale riciclato. Siamo poi un ruolo strategico e fondante per il marchio impegnati nel realizzare confezioni per le Crai con i suoi migliaia di negozi distribuiti in nostre linee di prodotti a marchio Crai in tutta Italia, gli oltre 20.000 dipendenti e un materiale ecologico». indotto economico importante - dice Mario La Viola, direttore marketing, format, rete e UN OCCHIO AL SOCIALE sviluppo, per il quale non è solo una questione «L’attenzione è incentrata anche sul di immagine -. Si tratta della credibilità di una benessere delle persone, tanto che durante la marca. Per noi è un dovere ridare valore al pandemia abbiamo devoluto finanziamenti territorio con attività di Csr e di vicinanza. È a decine di ospedali in Italia, alla Croce rossa, Mario La Viola, così che si costruisce la fiducia nel tempo fra alla Fondazione dottor Sorriso che fa clown direttore marketing, il brand e i consumatori». terapia per i bambini negli ospedali e ad format, rete e associazioni a favore delle donne che hanno sviluppo di Crai RISPETTARE L’AMBIENTE subito violenze fisiche - aggiunge il direttore -. Le iniziative sono diverse e variegate: Per dare voce alle persone che lavorano nei «È un dovere «Innanzitutto abbiamo creato #Craiperlambiente, negozi e che si sono distinte per attività di con cui firmiamo tutte le nostre attività utilità sociale nel loro territorio, e che sono ridare valore al di short collection che hanno come tema l’essenza del nostro marchio, è nato il progetto territorio con comune il rispetto dell’ambiente - spiega La “Storie a km vero”, che ha già raccolto una attività di Csr Viola -. Gli oggetti della short collection sono ventina di testimonianze. Infatti la maggior e di vicinanza, stati prodotti riciclando milioni di lattine di parte dei nostri negozi è a conduzione alluminio o milioni di bottiglie di plastica. familiare, e questo per noi significa essere costruendo Tutto il materiale riciclato fra l’altro proviene inseriti nel tessuto microsociale del territorio la fiducia tra dall’Italia. Lo stesso vale per i peluche realizzati facendone parte con un ruolo attivo». il brand e i consumatori». margini di miglioramento. L’attività di un prezioso indicatore della rilevanza aziende per la rendicontazione del rendicontazione non solo trasferisce strategica attribuita alla sostenibilità. proprio operato. Il primo parametro all’esterno dell’azienda informazioni Nel report Altis sono state considerate considerato è il sito Internet di cui, circa l’impegno profuso, ma è anche le diverse forme utilizzate dalle sono state valutate la completezza e l’approfondimento delle informazioni Le modalità di engagement degli stakeholder più utilizzate fornite, in una scala da 1 a 4. 1 sito su nel settore della GDO (punteggio da 1 a 100*) 3 tra quelli analizzati non ha sezioni dedicati alla sostenibilità. Nel 19% dei 70 casi le informazioni ci sono, ma sono 60 60 54 poche o non troppo approfondite. Di 50 contro, quasi un’azienda su due può 40 37 vantare siti Internet completi e ricchi di dati. Dall’analisi delle pubblicazioni 30 21 aziendali è invece emerso che quasi 20 15 la metà delle insegne interpellate ha 10 0 redatto un Bilancio di Sostenibilità 0 nel biennio 2018-2019: il valore mostra Informazione Educazione Informazione Consultazione Concentrazione Negoziazione un incremento addirittura del 23% con retroazione * un punteggio pari a 100 per una data modalità di coinvolgimento significa che tale tipologia di engagement rispetto al 2017. Dei 13 bilanci pubblicati viene utilizzata da tutte le aziende per tutti gli stakeholder nei 2 anni in analisi e analizzati da Fonte: ALTIS (Alta Scuola dell’Università Cattolica del Sacro Cuore), Il ruolo della GDO nello sviluppo sostenibile Altis, l’87% utilizza gli Standard GRI della filiera agroalimentare: analisi e prospettive, 01/2021 per la rendicontazione delle proprie © RIPRODUZIONE RISERVATA Largo Consumo 9/2021 21
Sulla via del domani Tuteliamo l’AMBIENTE e il CLIMA Ci impegniamo attivamente per ridurre il nostro impatto ADV ambientale: utilizziamo energia proveniente da fonti rinnovabili, trasformiamo i rifiuti in risorse, LIDL costruiamo punti vendita sempre più green evitando il consumo di suolo e alimentiamo la nostra flotta logistica prediligendo carburanti alternativi che riducono le emissioni di CO2. Sulla via del domani.
RETAIL Lidl Italia: “Iniziative concrete a beneficio del territorio” «Siamo consapevoli del nostro impatto di articoli promozionali. Le emissioni di CO2 economico, sociale e ambientale e per questo, legate al ciclo di vita di questi prodotti vengono guidati dal motto “Sulla via del domani”, ci compensate attraverso progetti a tutela impegniamo a sviluppare iniziative concrete del clima e dell’ambiente. Abbiamo anche a beneficio del territorio in cui operiamo e intrapreso una conversione graduale della della comunità che ci circonda, nel rispetto nostra flotta logistica a mezzi alimentati con dei nostri valori». carburanti alternativi, e aderito alla Science Secondo Alessia Bonifazi, responsabile base targets initiative, dotandoci di obiettivi comunicazione e Csr Lidl Italia, la reputazione scientifici e concreti che ci consentiranno di corporate viene considerata in Lidl una risorsa evitare, ridurre o compensare le emissioni Alessia Bonifazi, fondamentale per la crescita e lo sviluppo di CO2 nei nostri processi e nella catena di responsabile dell’azienda: «Rappresenta il percepito sul fornitura». comunicazione quale gli stakeholder basano la propria e csr di Lidl Italia valutazione e, di conseguenza, la propria LA COLLABORAZIONE CON lealtà a un marchio, visto che il consumatore IL BANCO ALIMENTARE odierno si identifica sempre più con i valori Lidl Italia è in prima linea contro lo spreco che un determinato brand esprime attraverso alimentare con il programma di recupero «Abbiamo le proprie azioni». delle eccedenze “Oltre il Carrello - Lidl contro intrapreso una lo spreco”, sviluppato in collaborazione con PRODOTTI CLIMA NEUTRALI la fondazione Banco alimentare: «Dal 2018 conversione Per questo sono diversi i progetti in campo: abbiamo potuto dare nuova vita a oltre 19.000 graduale «Con l’obiettivo di tutelare l’ambiente e t di cibo, che corrispondono a più di 38 milioni della nostra contrastare il cambiamento climatico, di pasti, a cui si aggiungono le donazioni di flotta logistica abbiamo introdotto di recente nel nostro generi di prima necessità a sostegno di assortimento una vasta scelta di prodotti associazioni ed enti locali che, con l’avvento a mezzi clima neutrali, tra cui la gamma Vemondo, della pandemia, hanno assunto un significato alimentati Cien Nature, W5 Eco, oltre a una selezione ancor più profondo». con carburanti alternativi» dall’attività logistica e altro ancora. Qui percezione dell’insegna agli occhi tutto spazia dal prodotto al servizio: alcune delle pratiche virtuose rilevate del consumatore, come un’offerta sempre più spesso alla Gdo si nel corso dell’indagine dimostrano di prodotti che favoriscono il chiede di informare, ma anche che è possibile conciliare le esigenze raggiungimento dell’obiettivo “zero di educare, il consumatore a fare di sostenibilità ambientale con deforestazione” e dei detersivi alla scelte più consapevoli anche per una migliore efficienza economica spina che contribuiscono a ridurre il quel che riguarda l’impatto delle e operativa: si va dalle misure di consumo di plastica. sue scelte di consumo. Qui le best tracciamento logistico che, grazie practice non mancano davvero: a una stretta collaborazione con i IL SETTORE ALIMENTARE si va dalla sottoscrizione di linee partner, consente di monitorare e Il binomio prodotti-clienti è centrale guida per l’acquisto di cacao, caffè, migliorare i flussi fino all’adozione per le aziende dalla Gdo alimentare, 57.000 di strumenti come Pda (Personal che sono chiamate a trovare nella Digital Assistant) per aggiornare gli propria offerta un equilibrio tra andamenti della merce e mettere i dati innovazione, qualità, sicurezza, in relazione con offerte, pianificazioni, convenienza, praticità e ridotto analisi dello scarto da scaffale e così impatto ambientale in risposta a un PUNTI VENDITA DELLA GDO via. Sono state anche rilevate pratiche bisogno crescente espresso dalla IN ITALIA che influenzano positivamente la clientela in tutte queste direzioni. Il © RIPRODUZIONE RISERVATA Largo Consumo 9/2021 23
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