Economic Policies African States have implemented to respond to the COVID-19 Pandemic - Pavia e Ansaldo

Pagina creata da Erica Albano
 
CONTINUA A LEGGERE
Economic Policies African
States have implemented to
respond  to  the  COVID-19
Pandemic
Background

The COVID-19 pandemic has been dubbed the “defining global
health crisis of our time since World War II,” by
international     health    systems     experts.(Source:
www.undp.org/content/undp/en/home/coronavirus.html).

To curb the spread of the virus, search for a remedy and
vaccine, mitigate the socio-economic effects:     governments,
healthcare specialists, the private sector and international
health organisations have come together to formulate policies,
researches and action plans.

Economists have stated that the pandemic represents an
unprecedented shock to the global economy.

The global tally by the World Health Organisation (WHO) as of

29th July 2020 illustrates that there are 16,253,815 confirmed
cases with about half of those having recovered and 655,112
deaths.(Source:covid19.who.int/?gclid=Cj0KCQjwvIT5BRCqARIsAAww
D-QhnOJJJ Tgq5l1TDwluyt EllwIJIZ pogeNhbpzbz wMG5shSAfTu
B80aApGtEALw_wcB ).

With an already ‘synchronized slowdown’ of the world economy
in 2019, the COVID-19 pandemic has sent countries into a
recession, with a predicted world GDP contraction of 3%.

Additionally, there remains some uncertainty as to growth and
recovery of economies with the threat of reoccurrence of the
virus
looming.(Source:www.imf.org/en/Publications/WEO/Issues/2020/06
/24/WEOUpdateJune2020 ).

Notably, the United Nations (UN) predict that the economic
effects of the Corona virus will see the reduction of 6.7 % of
working hours; this is equivalent to 195 million full-time
workers. In Sub-Saharan Africa the International Monetary Fund
(IMF) estimates $ 37-75 billion in output losses. African
governments have allocated funds for the strengthening health
care systems, stimulation of the economy and mitigating the
social    and    economic     shocks    arising    from    the
pandemic.(Source:blogs.imf.org /2020/04/14/the-great-lockdown-
worst-economic-downturn-since-the-great-depression/).

Recognising the huge debt burden many countries have, the
World Bank and IMF have called for a bilateral debt standstill
with the hope of softening the impact of COVID-19 and debt
crises on developing economies. The world’s largest economies
the G20 countries, have allowed for the suspension of the
collection of debts to some of the developing countries
currently facing the effects of the pandemic.(Source:
www.worldbank .org/en /news/factsheet /2020/05/11/debt-relief-
and-covid-19-coronavirus).

This brief paper aims to give an outline of the national
economic strategies in response to the pandemic from a select
number of countries in the African continent. Data has been
relied on from various UN economic and health bodies,
government institutions published strategies and research
institutions publishing’s. This research has also relied on
the Corona Virus Dashboard by the World Health Organisation
for information on the number of confirmed cases. The
countries chosen were Egypt and Tunisia from North Africa,
Kenya and Rwanda from East Africa, Cameroon and DRC from
Central Africa, Nigeria and Senegal from West Africa and South
Africa and Botswana from Southern Africa. The aim of this
research is to highlight the fiscal, monetary and micro-
financial policies implemented to mitigate the economic shocks
caused by the virus and prepare nations for a post COVID
recovery.

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DISCLAIMER
The contents of this publication is for informational purposes
only.    It  is   not   intended    to  provide    legal    or
other professional advice or opinions on specific facts or
matters. Pavia e Ansaldo assumes no liability in
connection with the use of this publication.

Pavia e Ansaldo con Assiteca
per l’espansione in Spagna
Madrid, 2 luglio 2020 – Lo studio legale Pavia e Ansaldo, con
un team composto dalla partner responsabile della sede di
Barcellona, Meritxell Roca Ortega, e dall’associate Javier
Vicente García, ha assistito la filiale spagnola della società
quotata Assiteca nell’acquisizione di Brosacor, broker
assicurativo con sede a Madrid.

Assiteca è il più grande broker assicurativo italiano. Presta
consulenza ai propri clienti in materia di analisi dei rischi,
intermediazione e gestione del portafoglio assicurativo sia a
livello nazionale che internazionale. Ha uffici in Spagna
(Madrid e Barcellona) dal 2009 e dal luglio 2015 è quotata
sull’AIM. L’operazione rappresenta un ulteriore “step” nella
strategia di espansione di Assiteca nel mercato spagnolo dopo
essersi rafforzata con il Grupo Muntadas attraverso
l’acquisizione di Socoupa S.A.

Brosacor Correduría de Seguros è un operatore che vanta più di
20 anni di esperienza professionale, offrendo una vasta gamma
di prodotti e servizi specializzati delle principali compagnie
di assicurazione del mercato. Ha uffici a Madrid.

THE IMPACT OF COVID-19 ON IN-
HOUSE LEGAL DEPARTMENTS
International Webinar

Jun 23, 2020 05:00 PM in Rome

Program

Speakers
Fabio Bertoni, General Counsel, The New Yorker Magazine – USA
Mohamed Elmogy, General Counsel Middle East and North East
Africa, Siemens – UAE
Luis F. Lozano Olivares, Legal Government & Iindustry Affairs
Senior Director and General Counsel & Compliance, Toyota
Mexico – Mexico
Simona Musso, Group General Counsel, Lavazza – Italy
Eduardo Ruiz, VP & Deputy General Counsel Global Regions EMEA,
APJ, Latam, Hewlett Packard Enterprise – Spain
Jasprit Sahnsi, Deputy General Counsel, Selecta – Switzerland
Mahmoud Shaarawy, Group Legal Director, Elsewedy Electric –
Egypt
Sven von Mensenkampff, Partner M&A/Corporate, Head of Desk
Germany, Pavia e Ansaldo, Italy

Moderator
Ilaria Iaquinta, Senior Editor, LC Publishing Group & Iberian
Legal Group

Webinar registration

Coronavirus: Legal Guidelines
– RUSSIA

Per far fronte all’emergenza causata dalla diffusione
pandemica del virus SARS-CoV-2 (c.d. coronavirus), in Russia
sono state emanate una serie di norme eccezionali volte, per
un verso, a frenare il contagio e contenere al massimo ogni
rischio di ulteriore diffusione della malattia Covid-19 e, per
altro verso, a mitigare le ripercussioni negative
sull’economia nazionale.

Pavia e Ansaldo ha costituito un team multidisciplinare per
approfondire la nuova legislazione emergenziale. L’obiettivo è
quello di fornire un mirato supporto alle imprese italiane e
russe nelle relazioni di business in tali paesi.
Per questa ragione lo Studio ha predisposto alcuni sintetici
approfondimenti, che verranno costantemente aggiornati alla
luce dei provvedimenti di volta in volta emanati, sui temi più
rilevanti.La normativa di riferimento, a livello nazionale,
può essere visionata cliccando su questo link. Devono,
inoltre, essere presi in considerazione i provvedimenti delle
Regioni, dei Comuni e dei Prefetti.

Legal Alert
I professionisti del team emergenza Coronavirus dello Studio
Pavia e Ansaldo restano a disposizione per ogni necessità e
potranno essere contattati attraverso l’indirizzo email
LegalTeamCovid19@pavia-ansaldo.it

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DISCLAIMER
Il presente comunicato è divulgato a scopo conoscitivo per
promuovere il valore dell’informazione giuridica. Non
costituisce un parere e non può essere utilizzato come
sostitutivo di una consulenza, né per sopperire all’assenza di
assistenza legale specifica.

COVID-19 in Spagna, le nuove
misure legislative a sostegno
delle imprese
Giovedì 16 aprile, ore 09:30, webinar gratuito organizzato
dalla Camera in collaborazione con Pavia e Ansaldo Studio
Legale.
La sessione sarà a cura degli Avv. Meritxell Roca Ortega,
Javier Vicente García, Alessandro Tenchini e Chiara Scarpelli,
che spiegheranno quali sono le misure legislative prese dal
governo spagnolo a favore delle imprese per affrontare
l’emergenza causata dal COVID-19. Nello specifico, verranno
approfonditi i seguenti punti:

Introduzione e presentazione del contesto dello stato di
allarme in Spagna;
Agevolazioni a livello di corporate governance e investimenti
nel mercato spagnolo;
Aspetti giuslavoristici essenziali, tra cui considerazioni in
merito a ERTE e licenziamenti;
Aspetti da considerare a livello di contenziosi e relazioni
con le PA.

NB: il seminario verrà trasmesso solo online (audio e video)
e, al termine della presentazione, ci sarà la possibilità di
rivolgere domande ai relatori.

Per partecipare al webinar: info@camacoes.it

Russia:      Tutela                                   e
incentivazione                                    degli
investimenti
In data 1° aprile 2020, il Presidente della Federazione Russa
ha firmato la Legge Federale n.69 FZ Sulla tutela e
incentivazione degli investimenti nella Federazione Russa (la
“Legge”).

La Legge ha la finalità di creare condizioni favorevoli per la
realizzazione di investimenti e lo sviluppo del business in
Russia parimenti ad altre iniziative legislative tra cui, in
particolare, l’istituzione delle Zone economiche speciali,
menzionate negli articoli precedenti.

Al fine di usufruire dei benefici previsti dalla Legge,
l’operatore economico che intende realizzare il progetto
d’investimento deve stipulare con le autorità statali
competenti (autorità federali e/o autorità locali) un accordo
sulla tutela e incentivazione degli investimenti (lo
“Accordo”).

L’Accordo deve avere ad oggetto la realizzazione di un nuovo
progetto di investimento in uno dei settori dell’economia
russa, ad eccezione di alcuni settori e attività elencati
nell’art. 6 della Legge tra cui l’estrazione del petrolio e
gas, produzione di tabacco e alcolici, giochi d’azzardo e
altri.

L’Accordo può essere stipulato:

     per iniziativa privata, ossia mediante apposita
     richiesta presentata alle autorità competenti
     dall’operatore economico che intende realizzare il
     progetto di investimento
     oppure
     per gara pubblica, mediante la partecipazione
     dell’operatore economico ad una procedura di gara
     pubblica organizzata sulla base di un bando per la
     realizzazione di un progetto di investimento pubblicato
     dalle autorità statali competenti.

Il termine ultimo per la stipula di un Accordo è il 1° gennaio
2030.

La Legge prevede che un Accordo possa essere stipulato
esclusivamente da un operatore economico, soggetto russo,
esclusi gli enti statali e municipali e imprese unitarie
statali e municipali. Pertanto, un investitore straniero
(comunque menzionato nella Legge) potrebbe partecipare ad un
Accordo soltanto tramite una propria controllata russa.

La Legge stabilisce talune condizioni volte a garantire
all’investitore una certa stabilità: in particolare, agli
investitori che hanno firmato l’Accordo non saranno applicate
norme di legge entrate in vigore successivamente alla stipula
di tale Accordo che peggiorino le condizioni di realizzazione
del progetto di investimento. Tale condizione di stabilità
sarà in vigore per un periodo da 6 a 20 anni, in base al
valore dell’investimento effettuato e potrebbe essere
prorogata una volta per un periodo di 6 anni in presenza delle
condizioni previste dalla Legge.

Al fine di usufruire dei benefici di cui sopra è necessario
rispettare determinate soglie d’investimento a seconda del
settore di riferimento; ad esempio l’investimento nel settore
sanitario, dell’istruzione, cultura, educazione fisica e lo
sport deve essere superiore a 250 milioni di Rubli; un
investimento nel settore dell’economia digitale, tutela
dell’ambiente e agricoltura dovrà invece essere superiore a
500 milioni di Rubli.
Inoltre, la Legge prevedere diverse misure di sostegno statale
agli investitori che hanno firmato l’Accordo, compreso il
rimborso di determinate spese sostenute per la realizzazione
dell’investimento.

Al fine di fornire il supporto informativo sugli investimenti
verrà creato il sistema informativo “Kapitalovlozhenija”.

La Legge è entrata in vigore il 1° aprile 2020, ad eccezione
di talune disposizioni, tra cui l’approntamento del sistema
informativo, che entreranno in vigore tra un anno.

A seguito dell’entrata in vigore della Legge sono state
apportate rispettive modifiche nel Codice Tributario e nel
Budget della Federazione Russa.

Russia     –    Coronavirus:
certificato di forza maggiore
Milano, 2 aprile 2020 – In data 27 marzo 2020, il Ministero
dello Sviluppo Economico della Federazione Russa ha informato
che la Camera di Commercio e dell’Industria della Federazione
Russia, anche tramite i propri uffici locali, ha iniziato a
rilasciare i certificati di forza maggiore in conformità alle
condizioni degli accordi commerciali tra operatori russi ed
esteri. Il rilascio dei suddetti certificati è a titolo
gratuito.

Tali misure sono state adottate a seguito della proclamazione
da parte dell’Organizzazione mondiale della sanità della
pandemia dovuta alla diffusione del coronavirus COVID-19 e
adozione da parte dalle autorità statali delle misure
restrittive volte alla prevenzione di tale fenomeno.

In base ai chiarimenti del Ministero dello Sviluppo Economico
della Federazione Russa, sarà considerata circostanza di forza
maggiore non l’epidemia di coronovirus in sé bensì le misure
restrittive e le altre iniziative adottate dalle autorità al
fine di contrastare tale pandemia, che impediscono alle
società russe di adempiere agli obblighi contrattuali.

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promuovere il valore dell’informazione giuridica. Non
costituisce un parere e non può essere utilizzato come
sostitutivo di una consulenza, né per sopperire all’assenza di
assistenza legale specifica.

Pavia e Ansaldo con il Fondo
Threestones              per
l’acquisizione della sesta
residenza in Spagna
Barcellona, 19 marzo 2020 – Lo studio legale Pavia e Ansaldo,
con un team composto dalla partner responsabile della sede di
Barcellona, Meritxell Roca Ortega, e dagli avvocati Alessandro
Tenchini e Javier Vicente García, ha prestato consulenza al
fondo di investimento del Lussemburgo TSC Fund Eurocare Real
Estate, gestito da Threestones Capital Management S.A.,
nell’acquisizione della residenze per anziani “Torre del
Angel” (Saragozza), con la quale ha ampliato a sei il proprio
portafoglio di centri residenziali di terza età in Spagna.

Threestones Capital Management S.A. è una SGR specializzata in
ambito Real Estate che opera sotto la supervisione delle
autorità finanziarie del Lussemburgo (CSSF), in conformità con
la normativa finanziaria europea. L’operazione rappresenta il
sesto investimento del fondo in Spagna con l’acquisizione, nel
2018, della residenza “Cambrils Suite” nella provincia di
Tarragona, proseguita lo scorso anno con l’acquisizione di tre
residenze in Ibiza, Burgos e Barcellona e quest’anno con una
residenza in Cantabria, tutte operazioni che si collocano
nell’ambito di una strategia di investimenti nell’intero
territorio spagnolo.

L’operazione comprendeva il trasferimento della gestione del
centro al Gruppo Colisée. Il Gruppo Colisée è uno dei
principali player del settore socio-sanitario in Europa, con
oltre 37 anni di esperienza ed è presente in diversi paesi
come Francia, Belgio, Germania, Italia e Spagna. Il Gruppo
Colisée gestisce più di 270 residenze per anziani, offrendo
alloggio e assistenza a più di 26.800 residenti e con una
forza lavoro di oltre 18.350 persone. Il Gruppo Colisée
consolida da diversi anni la sua posizione nel mercato socio-
sanitario europeo, e particolarmente in Spagna, dove gestisce
più di 40 centri geriatrici ed intende continuare la sua
crescita ed espandere i suoi servizi in tale paese.

In questa operazione, il Gruppo Colisée è stato assistito
dall’ufficio di Madrid dello studio legale internazionale DLA
Piper.

The Africa Continental Free
Trade Area

Introduction: The History of African Continental Integration

Since the advent and rise of Pan-Africanism there has existed
an idea of African Continental Integration. African unity has
been a cherished concept but remained elusive for many years.
In 1963 the Organization of African Unity (OAU) was created
and given the impetus by the presidents of 32 African States
to promote solidarity between African nations and eliminate
colonialism in Africa. The founders of the OAU believed that
Africa’s political and economic integration were inextricably
linked. The OAU also had the mandate to ensure that all
Africans enjoyed human rights, raise the living standards of
all Africans and settle arguments and settle disputes between
members.     (Source:    https://www.un.org/africarenewal/
magazine/september- 002/making-african-integration-reality)

The organisation had some great successes, especially in
respect to colonialism and the pursuit for African unity.
However, the organization was largely divided with different
ideologies namely the capitalist/pro-socialist split and
the Casablanca bloc and Monrovian bloc. The OAU was disbanded

on 9th July 2002 and succeeded by the African Union. (Source:
https://unctad                       .org/en/Publications
Library/webditc2016d7_en.pdf )

In 1980 the Lagos Plan for Action was created as a response to
the World Bank’s Berg Report. The Action Plan was backed by
the OAU. It aimed at increasing Africa’s self-sufficiency by
building a self-reliant economy, as well as establishing an
African Economic Community by the beginning of the twenty
first century. The plan for Action also called for the removal
of trade barriers between African States in the measures to
build up and strengthen economic and technical cooperation
among states. The Plan was successful in some developmental
areas but its greatest challenge was the lack of an effective
monitoring and follow up mechanism. (Source: http://
repository .uneca.org/ handle/10855/14129)

On 3 June 1991 the Treaty Establishing the African Economic
Community (Abuja Treaty) entered into force. The Abuja Treaty
provided for the creation of the African Economic Community
(AEC).The aim of the AEC was to promote economic, social and
cultural development as well as African economic integration,
hence increasing self-sufficiency and endogenous development
further creating a framework for development, mobilisation of
human resources and material. The aims of the AEC were to be
realised by the coordination, harmonisation and progressive
integration      of   regional     economic    communities.
(Source: https://au.int/en/treaties/treaty-establishing-africa
n-economic-community)

The Regional Economic Communities (REC) are the first regional
integrated communities in Africa, they are: Arab Maghreb Union
(AMU); Economic Community of Central African States (ECCAS),
Common Market of Eastern and Southern Africa (COMESA),
Southern African Development Community(SADC) and Economic
Community     of    West     African    States     (ECOWAS).
(Source:https://au.int/en/treaties/treaty-establishing-african
-economic-community).

The Abuja Treaty is a process that shall be undertaken in six
stages over 34 years and to be completed by 2028. The REC’s
are now pillars of the African Economic Community, they are
also the building blocks of the African Union founded in 2001,
it is the successor to the Organization of African Unity.
Today, the REC’s have developed individually and have diverse
roles and structures. Their general purpose is to facilitate
regional economic integration (trade blocks) between the
members and between the wider African Economic Community.
(Source: https://au.int/en/organs/recs)

The Continental Free Trade Area

The dream of African continental integration was finally

realised on the 30th January 2012 in Addis Ababa , Ethiopia at

the 18th Ordinary Session of the Assembly of Heads of State and
Government of the African Union adopted a decision to
establish a Continental Free Trade Area (CFTA)
(Source: https://au.int/en/ti/cfta/about)

The CFTA will bring together 55 African countries with a
combined population of over one billion people and a combined
gross domestic product of US $3.4 trillion as of 2019. This
will be the world’s largest free trade area in terms of
parties since the formation of the World Trade Organization.
The African Union has stated that the objectives of the CFTA
will be to create a single continental market for goods and
services, with free movement of business persons and
investments, and thus pave the way for accelerating the
establishment of the Continental Customs Union and the African
customs union.

Additionally, the other aims are expanding intra-African trade
across Africa in general as well as resolving the challenges
of multiple and overlapping memberships and expedite the
regional and continental integration processes. This will
enhance competitiveness at the industry and enterprise level
through exploiting opportunities for scale production,
continental market access and better reallocation of
resources.

The CFTA will offer a means to open new markets for African
producers thereby promoting economic diversification;
unlocking firm productivity through greater scale economies,
agglomeration effects, increased competition and trade reforms
in regulations, services and trade facilitation. The CFTA also
boosts regional value chains which can assist value added
producers        to       enter        export       markets.
(Source: https://www.ictsd.org/bridges-news/bridges-africa/new
s/how-can-the-cfta-help-africa-respond-to-its-economic-
transformation)

African governments must also take a comprehensive approach to
the CFTA. This can be done by introducing policy
recommendations to ensure that the CFTA promotes regional
value chains and economic transformation. The Action Plan on
Boosting Intra African Trade (BIAT) (2012-2022) was also
endorsed in the 2011African Union Summit. The plan identifies
seven clusters: trade policy, trade facilitation, productive
capacity, trade related infrastructure, trade finance, trade
information, and factor market integration. This Action plan
acts as a guide for governments on the steps to be taken to
ensure    effective    economic    policy    transformation
(Source: https://au.int/en/ti/cfta/about).

The AfCFTA

The Agreement establishing the African Continental Free Trade
                                           th
Area (AfCFTA) came into force on May 30 , 2019 with the
ratification by 24 member states. The Agreement
operationalises the Continental Free Trade Area by creating a
single continental market for goods and services with free
movement of business persons and investments, hence
accelerating the establishment of the Customs Union.

The parties to the AfCFTA commit to progressively eliminate
tariffs on intra-African trade    up to 90 percent. It is
projected that through the sole removal of tariffs on goods,
there will be an increase in the value on intra-African trade
by 25 percent (70 billion). In summary, the share of intra-
African exports as a percentage of total African exports has
increased from 10 percent in 1995 to around 17 percent in
2017; however, this is still low compared to Europe’s (69
percent), Asia (59 percent) and North America (31 percent)
(Source: https://www.brookings.edu/research/intra-african-trad
e-a-path-to-economic-diversification-and-inclusion/).

African governments must also take measures to coordinate
trade liberalisation and facilitate regional economic
communities across Africa. This ensures that business across
the continent is made much simpler, faster and cheaper.

Though the main selling point of the AfCFTA was boosting
intra-African trade by reducing trade barriers, there still
lies opportunities for Sino-Africa, Euro-Africa    and   US-
Africa trade. The AfCFTA is expected to create a huge market
, increasing domestic demand and creating market space and
more trade opportunities.

Economists believe that tariff free access to a huge and
unified market will encourage      manufacturers and service
providers to leverage economics of scale, increase industries
and, hence, propelling job and wealth creation. Europe, Asia
and the America’s have a part to play as, with the expansion
of markets, there is a rise in the demand of expertise, namely
labour intensive and technology driven enterprises. The AfCFTA
also provides a unified block in which Europe, Asia and the
America’s can negotiate for the trade of goods regionally vis-
à-vis bilateral trade agreements.

In an effort to meet the rising tide, the European Union has
various initiatives in support of the AfCFTA. Though the Pan-
African Programme , the EU has earmarked EUR 62.5 million to
support the AfCFTA with the negotiation-ratification process
and architecture and the implementation of the agreement.
(Source : https://www.africa-eu-partnership.org/en/afcfta)

The EU Aid for Trade, has supported the goals of the AfCFTA in
West Africa through a EUR 92 million programme which seeks to
increase competitiveness by promoting regional trade
opportunities and creating a safe trading environment for
small-scale                 traders.                (Source:
https://www.africa-eu-partnership.           org/en/afcfta).
Additionally, the EU External Investment Plan aims to increase
investment and job creation, hence supporting the objectives
of the AfCFTA.

The success of the AfCFTA relies on both governments and
private sector working together. A report by the United States
Economic Commission for Africa states that businesses will
need to be fully sensitised on the potential of AfCFTA so as
to establish new trade linkages or push their governments to
negotiate for these opportunities. There are still
negotiations underway that the private sector can contribute
to, mainly   focused on competition, provisions relating to
investment, intellectual property and e-commerce.

However Africa has many hurdles to conquer, investments will
need to be spearheaded into infrastructure and strengthening
the rule of law and governance.

Conclusion

The AfCFTA is expected to increase intra-Africa trade from 13
percent to 25 percent through better harmonisation and
coordination of trade liberalisation. There also exists
opportunities for Africa to build new bridges, in the words of
President Adbel Fattah al-Sisi the current chairperson of the
African Union, “the eyes of the world     are turned towards
Africa”. As it stands Africa’s largest trading partner is
China, the AfCTA is set to open up African markets to the new
trading possibilities.

The reference to China forces us also to re-think the economic
growth which is based not only on industries and trades.

As a matter of fact, the experience of these current days is
teaching all of us that, in order to be attractive, a region
as well a country needs to have a good healthcare system, able
to counter epidemic risks. The entire world has such strong
interconnections that a problem in region becomes a problem
worldwide: the creation of a good health care system is
becoming more and more a stone for the creation of a virtuous
economic development.
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connection with the use of this publication.

Coronavirus: Legal Guidelines
italia

Per far fronte all’emergenza causata dalla diffusione
pandemica del virus SARS-CoV-2 (c.d. coronavirus), sono state
emanate una serie di norme eccezionali volte, per un verso, a
frenare il contagio e contenere al massimo ogni rischio di
ulteriore diffusione della malattia Covid-19 e, per altro
verso, a mitigare le ripercussioni negative sull’economia
nazionale.

Lo Studio Pavia e Ansaldo ha costituito un team di
professionisti multidisciplinare, al fine di approfondire, nei
suoi vari risvolti applicativi, la nuova legislazione
emergenziale. L’obiettivo è quello di fornire un mirato
supporto alle imprese (italiane ed estere che abbiano
relazioni di business con l’Italia) per consentire di
orientarsi nel mutato quadro normativo, sia per quanto attiene
la compliance, sia con riferimento agli strumenti di tutela
tesi a preservare la continuità aziendale.
Lo Studio ha predisposto alcuni sintetici vademecum e
documenti di approfondimento, che verranno costantemente
aggiornati alla luce dei provvedimenti di volta in volta
emanati, sui temi più rilevanti, quali rapporti di lavoro e
salute e sicurezza sul lavoro, data protection, materia
fiscale.

Legal GUIDELINES
La normativa di riferimento, a livello nazionale, può essere
visionata cliccando su questo link. Devono, inoltre, essere
presi in considerazione i provvedimenti delle Regioni, dei
Comuni e dei Prefetti.

Legal Alert

Guarda      il      Webinar
sull’Attività d’Impresa al
tempo del Coronavirus

Podcast e Video
COVID-19 – Attività di ricerca clinica sperimentale

Ascolta “Coronavirus: applicazione delle norme sulla ricerca e
sperimentazione clinica” su Spreaker.
Ascolta “Coronavirus:     ricerca e sperimentazione clinica di
medicinali e vaccini”     su Spreaker.I professionisti del team
emergenza Coronavirus    dello Studio Pavia e Ansaldo restano a
disposizione per ogni    necessità e potranno essere contattati
attraverso l’indirizzo   email LegalTeamCovid19@pavia-ansaldo.it

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