Dopo undici anni di ministero tra noi don Santino Nicoli diventerà prevosto a Calusco d'Adda

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Dopo undici anni di ministero tra noi don Santino Nicoli diventerà prevosto a Calusco d'Adda
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MENSILE DELLE PARROCCHIE DI NEMBRO, GAVARNO E LONNO
            24027 NEMBRO (BG) - Piazza Umberto I, 5
     redazionenembro@gmail.com - www.oratorionembro.org

             ANNO 108° - N. 3 - APRILE 2019

                                    Dopo undici anni
                                  di ministero tra noi
                                   don Santino Nicoli
                                   diventerà prevosto
                                    a Calusco d’Adda
Dopo undici anni di ministero tra noi don Santino Nicoli diventerà prevosto a Calusco d'Adda
VITA PARROCCHIALE
LETTERA DELL’ARCIPRETE

                          Il suono dell’alleluia pasquale
                         porti a tutti la gioia del Risorto
     Domenica 17 marzo è stato un                                                           A settembre il Vescovo
giorno di festa per la nostra comuni-                                                       mi destinerà a Calusco
tà parrocchiale. È stato il giorno della                                                         In quella domenica, al termine
benedizione delle campane, tornate                                                          di Mess’alta, presieduta da monsignor
a casa, dopo un tempo di restauro con-                                                      Gianluca Rota e partecipata non so-
servativo, necessario e doveroso, che                                                       lo dai fedeli che abitualmente sono
ho deciso di fare, dopo 67 anni di inin-                                                    presenti a quell’ora, ma anche dai
terrotto servizio. Le campane sono                                                          consiglieri degli organismi di parteci-
un segno bello e importante nella                                                           pazione della parrocchia, dai rappre-
vita della parrocchia: oggi questi segni                                                    sentanti delle aggregazioni e dalle au-
continuano ad esserci, ma non sempre                                                        torità civili, mi sono presentato alla
sono avvertiti e valorizzati da una so-                                                     comunità, vestito da arciprete. L’ho
cietà frettolosa e distratta da mille altri                                                 fatto di proposito, per unire una festa
rumori. I giorni in cui le campane re-                                                      di comunità e una comunicazione
staurate sono rimaste sul sagrato per                                                       che riguardava appunto il mio ruolo
la benedizione hanno suscitato in tanti meraviglia e stu-             di arciprete che finisce quest’anno perché sono stato no-
pore per la novità, per la bellezza dei bronzi splendenti, per        minato dal vescovo Francesco parroco di Calusco d’Adda.
la curiosità di poter vedere da vicino le campane. Nella cir-              La prima volta che ho indossato le insegne di arcipre-
costanza i campanari e gli alpini hanno disposto sul sagrato          te fu nel 2008, quando venni tra voi. In quell’anno, avevo
oggetti del lavoro e della vita delle nostre famiglie contadine       concluso il mandato missionario in Bolivia e il vescovo Ro-
che vivevano all’ombra del campanile. Questo ha favorito              berto Amadei mi chiamò per affidarmi la guida della bella
l’incontro cordiale di tante persone che hanno approfittato           parrocchia di Nembro. Non ho chiesto io di cambiare. Qui
anche del ristoro. Ho ringraziato i benefattori che hanno             a Nembro ci sono stato e ci sto volentieri e ci sarei stato
generosamente contribuito al restauro conservativo di                 anche per un tempo più lungo. Ma non sono venuto di mia
questo patrimonio storico della comunità, le autorità civili          scelta. Sono venuto a continuare il servizio pastorale che
e quanti – e sono numerosi – hanno dato tempo e passione              altri hanno esercitato prima di me. Ricordo con ricono-
per organizzare l’evento, prima per togliere e trasportare le         scenza mons. Aldo Nicoli e prima di lui mons. Carlo Nava.
campane al laboratorio della ditta Calisfer a Grumello del            La vocazione sacerdotale è la scelta di seguire il Signore e
Monte e poi per riportarle a casa, promuovendo una serie              di amare e servire la sua Chiesa come pastore e guida.
di iniziative per coinvolgere l’intera comunità. Ho evocato                Quando il vicario generale, a nome del vescovo, mi
pubblicamente la poesia composta da Marcella Breno Laz-               ha indicato la nuova parrocchia di destinazione ho dato
zaroni, che viene pubblicata nelle pagine di questo nostro            la mia disponibilità a cambiare anche se mi costa molto
mensile, insieme alla cronaca di quei giorni.                         perché mi sono affezionato a Nembro. Avremo modo
                                                                      di salutarci in altre circostanze, ma già fin d’ora desidero
Don Santino con don Giuseppe che il 28 giugno ricorda i cinquant’anni
di ordinazione sacerdotale.                                           ringraziare tutti per la disponibilità a collaborare in questi
                                                                      undici anni. Confido nella vostra preghiera.

                                                                   A Nembro sarà mandato don Antonio Guarnieri
                                                                        In quello stesso giorno, il parroco di Calusco, don Achil-
                                                                   le Albani Rocchetti, per raggiunti limiti di età ha annuncia-
                                                                   to che da settembre presterà il suo servizio come collabo-
                                                                   ratore parrocchiale a Sotto il Monte, mentre don Antonio
                                                                   Guarnieri, 59 anni, con una esperienza pastorale di diretto-
                                                                   re d’oratorio a Tagliuno e a Seriate, di parroco a Bratto e di
                                                                   prevosto plebano a Ghisalba, ha annunciato che il vescovo
                                                                   lo ha destinato come mio successore a Nembro. Nella cir-
                                                                   costanza ho invitato alla preghiera per lui e per me, perché
                                                                   nella Chiesa i cambiamenti non sono legati a scatti di an-

2   IL NEMBRO aprile 2019
Dopo undici anni di ministero tra noi don Santino Nicoli diventerà prevosto a Calusco d'Adda
VITA PARROCCHIALE
                                                                   L’INGRESSO LA PRIMA DOMENICA DI OTTOBRE

                                                                     Don Antonio Guarnieri
                                                                     sarà il nuovo Arciprete
                                                                         Il 15 marzo a Ghisalba
                                                                   don Antonio Guarnieri, pre-
                                                                   te da 35 anni, ha annunciato
                                                                   alla sua comunità che il ve-
                                                                   scovo lo ha chiamato a diven-
                                                                   tare arciprete di Nembro. Don
                                                                   Antonio, 59 anni, è originario
                                                                   di Ciserano. È stato direttore
                                                                   dell’oratorio, per 8 anni, a Ta-
                                                                   gliuno e per 5 a Seriate. Nel
                                                                   1997, il vescovo Amadei lo ha
                                                                   nominato parroco di Bratto
                                                                   e nel 2006 prevosto plebano
                                                                   di Ghisalba. Non si aspettava
                                                                   questa nomina in una parroc-
zianità e ancor meno a disegni carrieristici. I cambiamenti        chia importante per consistenza e per storia. Viene a Nem-
sono piuttosto un modo con il quale il Signore ci chiama           bro con un ricco bagaglio di esperienze pastorali, pronto a
alla conversione per rimetterci in cammino con rinnovato           mettersi in gioco, valorizzando soprattutto le relazioni con
entusiasmo. Sento che la nuova avventura che mi attende            le persone. A Bratto, paese a vocazione turistica, la cordia-
è una nuova vocazione in linea con le altre chiamate e mi          lità con i villeggianti ha costituito un tratto importante nel
chiede di rimettermi in gioco con entusiasmo e coraggio.           promuovere attività estive. La leva principale dell’attività
Sento che la comunità di Nembro mi è vicina e mi invia in          a Ghisalba, paese in trasformazione, è stata la cura per la
missione a Calusco. Nei molti cambiamenti che ho vissuto           formazione e l’attenzione al territorio. A chi gli domanda
nei 40 anni di ministero sacerdotale ho cercato di vedere          con quale spirito verrà nella nuova parrocchia risponde:
nelle novità il bene, il dono che mi impegnava a cambiare          «Arriverò a Nembro con il Vangelo in mano».
con speranza. La Chiesa è una grande famiglia e il pas-
sare da una comunità all’altra è un cambio che costa, ma
fa bene, perché mette in relazione cammini diversi che si              Don Luca Ceresoli sarà
incontrano e si arricchiscono delle esperienze dei fratelli.
                                                                       parroco in Valle Imagna
L’augurio di Pasqua                                                     Don Luca Ceresoli domenica
      Sta per arrivare la Pasqua. Nella Domenica delle Pal-        24 marzo ha annunciato alla co-
me i bambini si accosteranno per la prima volta a riceve-          munità la sua nuova destinazione:
re il Sacramento della Riconciliazione: un richiamo perché         da Nembro a Locatello, Fuipiano
ciascuno invochi e accolga l’abbraccio del perdono nel Sa-         Imagna e Corna Imagna. Il Vesco-
cramento della Penitenza. Nel Triduo Pasquale, giovedì,            vo lo ha scelto come parroco di tre
venerdì e sabato santo, tutti siamo chiamati a vivere il gran-     piccole comunità della Val d’Ima-
de mistero della nostra fede, ad aprire il cuore alla potenza      gna che unite fanno 2.000 abitanti
salvatrice di Cristo, che vuole riversare in noi la sua energia    distribuite in un vasto territorio.
d’amore, per aiutarci a vivere nella giustizia e nella frater-     «Ci eravamo affezionati a lui – ha
nità, nella misericordia e nella mitezza. Nei prossimi giorni      commentato la gente – e già ci la-
vi auguro di guardare con gli occhi della fede e del cuore a       scia!». Nembro gli darà il saluto a settembre. Anche don
Gesù, che ci guarda dalla Croce, e di sperimentare la forza        Luca ci stava volentieri, ma sa anche – lo ha scritto lui – che
attrattiva del suo amore. Lo Spirito Santo tocchi gli occhi del-   «ognuno vive come ospite in un mondo creato da altri pri-
la nostra mente, apra gli orecchi del nostro cuore e aiuti le      ma di lui e che continuerà dopo il suo passaggio per quelle
nostre labbra a cantare con meraviglia nuova l’Alleluia del        strade. Come pellegrini, passeggiamo su strade già percor-
Risorto, che le campane della nostra chiesa annunceranno           se da chissà quanti miliardi di passi prima di noi, e come
festose nella Veglia Pasquale.               Don Santino Nicoli   ospiti ci lasciamo affascinare da quello che ci circonda».

                                                                                                        IL NEMBRO aprile 2019   3
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VITA PARROCCHIALE
NELLA SETTIMANA SANTA COINVOLTI BAMBINI E RAGAZZI CHE SI PREPARANO AI SACRAMENTI

                                  Triduo pasquale: i giorni
                                  più importanti dell’anno
     Con la celebrazione della Dome-
nica delle Palme, che ricorda l’ingres-
so trionfale di Gesù a Gerusalemme
comincia la Settimana Santa che cul-
mina con il Triduo Pasquale, tempo
non solo speciale, ma sorgente di
tutte le altre celebrazioni dell’anno
liturgico, perché tutte si riferiscono al
mistero pasquale. I riti e le attività
della parrocchia nei giorni santi so-
no riportati in questa pagina, insieme
alle date di altri eventi in programma
fino al 12 maggio. Tutti sono invitati
a vivere intensamente questi giorni,
nei quali si raccoglie il nucleo essen-
ziale della nostra fede, per orientare
decisamente la vita all’adesione gene-
rosa e convinta a Cristo.                    simandi avranno un ruolo importan-        un futuro migliori, per far crescere il
     Con la partecipazione alla Messa,       te nella Veglia Pasquale.                 bene possibile.
la domenica delle Palme e la con-                 I ragazzi e gli adolescenti hanno         I venerdì di quaresima, quest’an-
fessione nel pomeriggio, si conclu-          vissuto la preparazione alla Pasqua       no, sono stati caratterizzati dalla Lectio
de il cammino di preparazione di 80          nella scia indicata dal Sermig Giovani    divina, preparata di volta in volta dal
bambini al sacramento della Riconci-         costruttori di pace. Il tema della Pace   Centro, dalle Vicinie e dall’Oratorio.
liazione. In Quaresima, sui passi della      ispirato dal prossimo appuntamento             Domenica 31 marzo è ripresa la
Samaritana i bambini hanno ravviva-          mondiale dei giovani per la pace          Messa festiva celebrata al Santuario
to il desiderio di bere alla sorgente        che si svolgerà a Bergamo il prossimo     dello Zuccarello (ore 16). In maggio
dell’acqua viva che è Gesù, acqua che        11 maggio 2019 ha offerto nume-           proseguiranno le iniziative tradiziona-
lava e purifica, irriga e alimenta, dis-     rosi spunti per crescere nella cultura    li delle Messe di quartiere (comuni-
seta, rinfresca, dà ristoro, e fa crescere   dell’incontro e di una ecologia inte-     care la propria disponibilità agli Uffici
la vita. A Comonte, domenica 7 apri-         grale; soprattutto hanno aiutato a        parrocchiali) e i venerdì di preghiera
le, hanno partecipato a una giornata         scoprire che servono tante piccole e      allo Zuccarello (20,30, preparati dal-
di ritiro, insieme ai genitori che, nel      grandi azioni quotidiane, tanti picco-    le Vicinie). La conclusione il 31 maggio
corso dell’anno, guidati da don Giu-         li semi per costruire un presente e       sarà animata dai ragazzi dell’Oratorio
seppe, hanno compiuto un percorso
di approfondimento sui temi della
morale. La catechesi proseguirà anche          La benedizione delle uova in anticipo sulla Pasqua
dopo la Pasqua.                                     Si terrà come di consueto la mattina del Sabato Santo la tradizionale
     Nell’ottava di Pasqua, festa della        benedizione delle uova. È una tradizione che dopo la riforma attuata nel
Divina Misericordia, bambini e ge-             1956 oltre sessant’anni fa, non è riuscita a trovare la sua collocazione più
nitori sono chiamati a partecipare             giusta, il giorno della domenica di Pasqua. Una volta, quando i riti del Tri-
alla Messa di ringraziamento in ple-           duo Pasquale venivano celebrati di mattino presto, le campane di Pasqua
bana. La confessione dei bambini è             squillavano la mattina del Sabato Santo. Così, nella tarda mattinata, si pote-
un invito per tutti i fedeli ad avere cu-      vano benedire le uova, quelle “naturali”, perché l’acqua era stata benedetta
ra dell’ecologia dell’anima, che passa         e le campane avevano portato nelle case e diffuso nei campi l’alleluia della
attraverso la confessione dei peccati.         Risurrezione... La gran parte dei fedeli non ricorda più quegli anni lontani,
     I bambini della prima Comu-               ma qualcuno ha fatto notare l’anomalia, chiedendosi che senso abbia par-
nione il Giovedì Santo vivranno il rito        tecipare alla benedizione delle uova e non partecipare alla Messa di Pasqua!
della lavanda dei piedi mentre i cre-

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VITA PARROCCHIALE

                                                                              CALENDARIO
                                                                      VENERDÌ 12 APRILE, Quaresimale (6) – Nel pomeriggio,
                                                                 in Santa Maria, confessioni per i ragazzi.
                                                                      SABATO 13 APRILE – Nel pomeriggio in Santa Maria
                                                                 Confessioni per i ragazzi.
                                                                      DOMENICA 14 APRILE, Domenica delle Palme; Festa
                                                                 del perdono “Prime Confessioni” – Raccolta alimentare Ca-
                                                                 ritas; ore 17, adorazione e vespri.
                                                                      LUNEDÌ 15 APRILE – Ore 20,30 in S. Maria confessioni gio-
                                                                 vani e adolescenti; ore 20,30 a Viana confessioni comunitarie.
                                                                      MARTEDÌ 16 APRILE – Ore 20,30 confessioni comunita-
                                                                 rie a San Nicola e San Faustino.
                                                                      MERCOLEDÌ 17 APRILE – Ore 20,30 in plebana confes-
                                                                 sioni comunitarie.
                                                                      GIOVEDÌ 18 APRILE, Triduo Pasquale, Giovedì Santo
                                                                 – Ore 8,30 in plebana preghiera delle Lodi; ore 15-19, con-
                                                                 fessioni; U.P.: ore 20,30, in plebana Messa in Coena Domini e
                                                                 adorazione notturna.
                                                                      VENERDÌ 19 APRILE, Triduo Pasquale, Venerdì Santo
   Don Ferro: le campane                                         – Ore 8,30, in plebana preghiera delle Lodi; ore 9-12 e 16-19,
                                                                 confessioni; ore 15, Azione Liturgica del Venerdì Santo; ore
 voce della liturgia del Cielo                                   20,30, processione con il Cristo Morto.
                                                                      SABATO 20 APRILE, Triduo Pasquale, Sabato Santo –
     Le campane, che hanno ripreso a diffondere a pieno          Ore 8,30 in plebana preghiera delle Lodi; ore 9-12 e 15-19 con-
regime le loro voci il 5 di aprile, nei giorni del Triduo        fessioni; ore 11,30 benedizione delle uova in plebana e nelle
Pasquale saranno senza voce, partecipi del silenzio della        Vicinie; ore 21, veglia pasquale con possibilità di battesimi.
Chiesa davanti all’amore che si sacrifica sulla croce, per ri-        DOMENICA 21 APRILE, Pasqua di Resurrezione – U.P.:
dare a noi la speranza e la vita. In una bella e interessante    Messe a orario festivo: ore 17, adorazione e vespri.
conferenza, il 17 marzo scorso, il campanologo don Fran-              LUNEDÌ 22 APRILE, Lunedì dell’Angelo – Messe a orario
cesco Ferro, ha presentato le campane come voce liturgi-         festivo.
ca del cielo. Ogni giorno – ha ricordato don Francesco – le           VENERDÌ 26 APRILE – Ore 20,30, in seminario Scuola di
campane ricordano l’Incarnazione (l’Angelus, che suona tre       preghiera.
volte al giorno dal 1274, su proposta di San Bonaventura              DOMENICA 28 APRILE, Domenica della Divina Miseri-
al Concilio di Lione); commemorano la Redenzione alle 15         cordia – Ore 10,30, Messa con i bambini della prima Confes-
con tre tocchi (i chiodi della passione), cinque (le piaghe),    sione; ore 17, adorazione e vespri.
sette tocchi (le parole proferite in Croce), uno (la Morte di         MERCOLEDÌ 1 MAGGIO, Festa di Clackson – Ore 10,
                                                                 Messa alla cappella degli Alpini; ore 16, allo Zuccarello Messa
Gesù); richiamano a preghiera per i defunti (l’ora di notte,
                                                                 animata dalle Acli.
che si suonava dopo l’Ave della sera); come annunziano
                                                                      VENERDÌ 3 MAGGIO, primo venerdì del mese, iniziano
il momento della messa e soprattutto, nelle celebrazioni
                                                                 i “venerdì allo Zuccarello” – Alle ore 20,30, adorazione eu-
solenni, quello della consacrazione. Anche le iscrizioni e       caristica allo Zuccarello.
le immagini al di sopra dei bronzi dicono la loro indole di           SABATO 4 MAGGIO, Giornata di sensibilizzazione della
“segnaletica sacra”. Ma ancora di più, sempre nel rito del-      Scuola dell’infanzia “Crespi-Zilioli” – Ore 18, Messa presso
la dedicazione, si dava mandato alle campane di “pu-             la Scuola; ore 20,30, corso Battesimo per genitori in attesa.
rificare l’aria”: sette unzioni con l’olio degli infermi e            DOMENICA 5 MAGGIO – Ore 10,30, festa della famiglia e
quattro con il Crisma, avrebbero fecondato il passare del        rinnovo delle promesse matrimoniali.
tempo della presenza salvifica di Dio. Qui è anche il fon-            VENERDÌ 10 MAGGIO – Ore 20,30, preghiera mariana
damento del suono dell’orologio dai nostri campanili:            allo Zuccarello per le vocazioni.
non tanto mero “segnale orario” quanto più consacrare il              DOMENICA 12 MAGGIO, Domenica del Buon Pastore e
tempo a Cristo, Signore del cosmo e della storia.                56ª Giornata mondiale per le vocazioni – (U.P.) ritiro prima
                                                                 Comunione.

                                                                                                      IL NEMBRO aprile 2019   5
Dopo undici anni di ministero tra noi don Santino Nicoli diventerà prevosto a Calusco d'Adda
CHIESA UNIVERSALE
FIRMATA IL 25 MARZO A LORETO E PUBBLICATA IL 2 APRILE SCORSO

                La lettera del Papa dopo il Sinodo
               magna charta della pastorale giovanile
     È stata pubblicata il 2 aprile scor-                                                nezza quando ci lasciamo illuminare
so l’Esortazione di Papa Francesco,                                                      e trasformare dal grande annuncio
Christus Vivit, firmata il 25 marzo a                                                    del Vangelo? È importante porsi que-
Loreto.                                                                                  sta domanda, perché la giovinezza,
     La lettera del Papa presenta, com-                                                  più che un vanto, è un dono di Dio:
menta e approfondisce i contenuti del                                                    «Essere giovani è una grazia, una for-
Sinodo dei Vescovi, dello scorso anno                                                    tuna». È un dono che possiamo spre-
sul tema “I giovani, la fede, il discerni-                                               care inutilmente, oppure possiamo
mento vocazionale”.                                                                      riceverlo con gratitudine e viverlo in
     «Cristo vive. Egli è la nostra                                                      pienezza (CV 134).
speranza e la più bella giovinezza di                                                         Nel sesto capitolo, intitolato
questo mondo. Tutto ciò che Lui toc-                                                     «Giovani con radici», ritorna un tema
ca diventa giovane, diventa nuovo, si                                                    caro al Santo Padre: il rapporto tra
riempie di vita. Perciò, le prime parole                                                 giovani e anziani, anche alla luce del-
che voglio rivolgere a ciascun giovane                                                   la profezia di Gioele 3 sui sogni degli
cristiano sono: Lui vive e ti vuole vi-                                                  anziani e le visioni dei giovani.
vo!». Sono queste le parole che Papa         sione sociale). Un’attenzione speciale
Francesco ha scelto per iniziare l’e-        è rivolta al corpo e alla sessualità, es-Protagonisti dai grandi orizzonti
sortazione Christus vivit. Nove capito-      senziali per la costituzione dell’iden-       Il settimo capitolo offre alcune
li divisi in 299 paragrafi per «rivolgere    tità personale; all’ambiente digitale,   grandi coordinate per la pastorale
a ciascun giovane cristiano le parole:       tanto pervasivo quanto ambivalente;      giovanile. Quest’ultima deve essere
Lui vive e ti vuole vivo!».                  ai giovani migranti, paradigma del       “sinodale”, cioè favorire il protagoni-
     Si tratta di una magna charta del-      nostro tempo; alle vittime di abusi (di  smo di tutti, riconoscendo i doni e i
la pastorale giovanile e vocazionale.        potere, economici, di coscienza, ses-    carismi di cui i giovani sono portatori
                                             suali), in particolare quelli commessi   e con cui possono arricchire la comu-
I giovani sono l’adesso di Dio               da ministri della Chiesa.                nità cristiana.
     Il primo capitolo ripercorre le               Nel capitolo quarto il Papa si ri-      L’ottavo capitolo descrive la vo-
pagine dell’Antico e Nuovo Testamen-         volge direttamente, in seconda perso-    cazione come chiamata all’amicizia
to lasciandosi guidare dalla domanda:        na, a ciascun giovane per annunciar-     con Gesù, che si concretizza nel servi-
«Che cosa dice la Parola di Dio sui gio-     gli l’amore di Dio: «Dio ti ama; Gesù    zio missionario verso gli altri. Il Papa
vani?».                                      Cristo ti salva, è vivo e desidera che tuaffronta qui i temi dell’amore e della
     Il secondo capitolo, invece,            viva; Egli è sempre con te e non ti ab-  famiglia, del lavoro e delle vocazioni a
concentra l’attenzione su Gesù Cristo        bandona!». Un appello appassionato       una consacrazione speciale.
sempre giovane, soffermandosi sulla          ad entrare in una autentica relazio-          Il nono capitolo, infine, ripren-
giovinezza del Signore per passare           ne di salvezza e di amicizia             dendo alcune idee sviluppate nella
a considerare la giovinezza della Chie-                                               lettera sulla santità Gaudete et Exsul-
sa, di cui i santi – in primis la Vergine    Giovani con radici                       tate, insiste sulla formazione della
Maria – costituiscono la più luminosa             Il quinto capitolo traccia alcuni coscienza, sul rapporto con Cristo,
manifestazione.                              percorsi di gioventù, individuando sull’arte dell’ascolto e dell’accompa-
     Il terzo capitolo ha come titolo        nella giovinezza un tempo di sogni gnamento.
«Voi siete l’adesso di Dio» e si impegna     e di scelte, caratterizzato dalla voglia
a riscattare la gioventù contempora-         di vivere e di sperimentare. Mostra gli       Non è possibile entrare nei det-
nea dalla visione pessimistica che il        itinerari dei giovani e le decisioni che tagli. Riprenderemo l’argomento
mondo degli adulti spesso ne offre.          sono chiamati a prendere, da quelle di mese in mese, mettendo in luce
Anche dentro la Chiesa esiste una            legate all’impegno professionale, so- gli aspetti nuovi del documento che è
pluralità di mondi giovanili, segnati        ciale e politico, a quelle che riguar- una mappa per navigare nel mondo
da sfide concrete (violenza, ideolo-         dano la configurazione complessiva odierno che vive cambiamenti sem-
gizzazione, emarginazione ed esclu-          dell’esistenza. Come si vive la giovi- pre più rapidi.

6   IL NEMBRO aprile 2019
Dopo undici anni di ministero tra noi don Santino Nicoli diventerà prevosto a Calusco d'Adda
CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE
SUI TEMI DELLE CET CARITAS CATECHESI

                              «Ricominciamo dalla vita,
                                 dalla vita per tutti»
      «Ricominciamo dalla vita, dalla vita per tutti». Questo   all’interiorità dell’uomo per annunciargli il Vangelo, che
il leitmotiv del discorso che il nostro vescovo Francesco       è tutto per l’uomo, con uno stile che pone l’accento sulla
Beschi ha rivolto ai 600 consiglieri della prima assemblea      fiducia, sul desiderio di avviare processi e nuove oppor-
diocesana delle Comunità Ecclesiali Territoriali (CET), un      tunità e sul risveglio della creatività. Chiede alla Chiesa
ritornello semplice, aperto al futuro: «Non inauguriamo         di mettere al centro il volto della persona, nella con-
una istituzione, ma un cammino che ci porta verso la vi-        cretezza della sua storia e della sua quotidianità, nelle
ta... un cammino generativo per creare, sostenere e dare        dimensioni degli affetti, del lavoro e del riposo, delle fra-
la vita... Dio ci chiede di stare                                                             gilità, della tradizione e della
attenti a qualcosa in più del                                                                 cittadinanza, per scoprire ciò
bisogno dell’uomo, ci chiede                                                                  che Dio opera nel cuore di
di stare attenti all’uomo...                                                                  ciascuno e discernere come
Quello che siamo chiamati a                                                                   Egli proseguirà la sua opera.
dare è il senso di una vita bel-
la, riconoscendo dove Gesù è                                                                   Il mondo cambia
già arrivato e dove noi nem-                                                                   se noi cambiamo
meno lo immaginavamo... Ci                                                                           I vicariati locali, avviati
viene chiesto di impegnarci                                                                    quarant’anni fa dal vescovo
perché il Vangelo sia lievito                                                                  Giulio Oggioni, hanno lasciato
di una vita umanamente de-                                                                     il campo alle Comunità Eccle-
gna per tutti».                                                                                siali Territoriali, in un clima e
                                                                                               di entusiasmo e di speranza.
Le Comunità                                                                                    Tornano alla mente i pensieri
ecclesiali territoriali:                                                                       di don Primo Mazzolari rac-
una bella opportunità                                                                          colti sotto il titolo Impegno
     È anche l’esortazione                                                                     con Cristo, che mi sembrano
ripresa da Nora Comi, il 27                                                                    interpretare il sentire diffuso
marzo scorso, presentando                                                                      di questo inizio: «Se qualcosa
al Consiglio Pastorale parrocchiale di Nembro e Gavarno         sentiamo di potere è su di noi: il mondo si muove se noi ci
i primi passi delle comunità ecclesiali territoriali, che si    muoviamo, si muta se noi ci mutiamo, si fa nuovo se qual-
sono riunite a Chiuduno il 9 marzo scorso. Nora Comi            cuno si fa nuova creatura. [...] La primavera comincia con
esercita le funzioni di Segretaria nella Cet 3 – quella         il primo fiore, il giorno con il primo barlume, la notte con
della Bassa Valle Seriana – un ruolo che le consente di         la prima stella, il torrente con la prima goccia, il fuoco con
osservare da vicino l’avvio della nuova realtà, voluta dal      la prima scintilla, l’amore con il primo sogno...».
vescovo per vivere in modo diverso il rapporto con i laici e
con la società. «Credo che il vescovo Francesco – ha ricor- Tavolo Caritas
dato ai consiglieri – abbia avuto un’intuizione profetica        Pierluigi Carrara ha informato sulle attività del ta-
per rilanciare le nostre comunità, un po’ sedute e passiva- volo Caritas. Costruttivi gli incontri che si sono effettuati
mente adattate». «Le Cet – ha aggiunto – rappresentano      nei mesi scorsi. Da parte di aggregazioni e gruppi c’è la
una grande opportunità».                                    volontà di proseguire nell’impegno di tessere legami e cre-
                                                            are opportunità di collaborazione. Nei prossimi incontri si
Un nuovo stile di chiesa                                    cercherà di delineare come costruire un percorso forma-
     I partecipanti alla prima assemblea della CET sono tivo nel periodo di ottobre in modo da rendere sempre
tornati a casa consapevoli del carattere promettente di più sensibile la comunità parrocchiale alla testimonianza
questa scelta pastorale e con la convinzione di essere par- della carità e all’impegno per la giustizia e la pace.
te di un percorso che porta con sé un nuovo modo di dirsi
Chiesa, in un tempo di transizione. Questo modo nuovo Catechesi
chiede alla Chiesa uno sguardo che incoraggi e stimoli,          L’arciprete ha da ultimo invitato a una riflessione sulla
apra al futuro e alla speranza; chiede uno sguardo attento catechesi degli adulti.

                                                                                                     IL NEMBRO aprile 2019    7
Dopo undici anni di ministero tra noi don Santino Nicoli diventerà prevosto a Calusco d'Adda
UNA DONNA DOMANDA
L’ESPERTO RISPONDE
                                                                         Non lo so se è giusto ma lo voglio! Attorno a me,
                                                                    amiche, colleghe con figli, ora anche mia cognata incin-
           Volere un figlio                                         ta! Allora mi domando: perché a me non succede? Ma
                                                                    perché proprio a me che lo desidero infinitamente non
            a tutti i costi?                                       viene? Forse non sarei una brava madre? Forse la mia
                                                                   storia con mio marito è una storia destinata a finire?
                                                                   Forse è una punizione di Dio perché ho aspettato troppo
I figli sono importanti                    Desiderare              prima di cercarlo? Ho invidiato le persone accanto a me:
      È giusto avere dei desideri e        un figlio               anch’io ho diritto alla stessa gioia! Questo desiderio esa-
porsi delle domande, specialmen-                È diverso vo-      sperato può mettere in crisi il mio matrimonio? Ho fatto
te quando le vicende della vita non        ler “avere” un fi-      tanti tentativi, adesso vorrei rivolgermi ad un centro spe-
collimano con i nostri desideri e dove     glio dal “deside-       cialistico, anche se mi sento smarrita! Farò la cosa giusta?
il confronto con gli altri diviene fru-    rare” un figlio!
                                                                                                            Una donna frustrata
strante. Si fatica ad accettare la “dif-   “Volere” avere
ferenza”. È anche vero che, oggi, le       un figlio, magari
donne maturano il desiderio di ma-         ad ogni costo, è la volontà di colma-       amore della coppia, un amore che
ternità più lentamente che in passa-       re una mancanza, riempire un vuoto;         si riversa sul figlio: è il bicchiere pie-
to, magari prese dalla carriera o dalla    ma questo segna sfavorevolmente il          no che genera un “di più” di vita
difficoltà di trovare l’uomo “giusto”.     suo ingresso nel mondo. Il figlio diven-    e di amore, il figlio appunto. Resta
Quando poi si comincia ad avvertire        ta allora un oggetto/tappo che dovreb-      fondamentale una sana manutenzio-
il bisogno di un figlio, non sempre la     be colmare il “buco” della mancanza.        ne del rapporto, anche quando i figli
natura risponde. Allora ci si accanisce         C’è il rischio concreto di caricarlo   non vengono.
come se ne andasse del valore stesso       di attese riparative, di aspettative che          Se non arrivano i figli, c’è sempre
della loro vita.                           intrappolano un figlio nei fantasmi         per tutti una generatività sociale che
      Avere un figlio è un’esperienza      narcisistici dei genitori (come si vede     ci interpella, che ci apre sul mondo.
meravigliosa, ma fare un figlio non è,     in certi genitori alle partite di calcio    Non è questione di punizione divina
e non deve diventare, una sfida con        dei figli!). La “rete” familiare diventa    o di sfortuna: è la chiamata a saper
la natura o con il destino. Volere un      allora una ragnatela che intrappola e       discernere i fatti come “appello” ad
figlio a tutti i costi può diventare una   toglie libertà.                             aprire il cuore e la mente a una “ge-
pericolosa ossessione. I figli sono im-                                                neratività” altra, rispetto a quella bio-
portanti ma non indispensabili per         Il valore della generatività sociale        logica, pure legittimamente sognata e
definirsi una buona famiglia o delle            “Desiderare” un figlio è inve-         desiderata. Si può ricorrere a un cen-
brave persone.                             ce frutto di una sovrabbondanza di          tro specialistico per verifiche, ma in-
                                                                                       viterei ad essere guardinghi dal “pre-
                                                                                       tendere” un figlio ad ogni costo.

                                                                                       Ogni figlio è un dono
                                                                                             Non dimentichiamo che ogni fi-
                                                                                       glio è un “dono” e che la vita ha mol-
                                                                                       te altre possibilità generative. La vita
                                                                                       resta un “mistero”, presenta situazioni
                                                                                       non sempre umanamente comprensi-
                                                                                       bili, talvolta viste come ostili rispetto
                                                                                       ai nostri sogni, non combacianti con i
                                                                                       nostri desideri più profondi.
                                                                                             Che lettura diamo di ciò che ci
                                                                                       succede? C’è un disegno, uno sguardo
                                                                                       di fiducia nella provvidenza, comun-
                                                                                       que vada la nostra vita? Sappiamo
                                                                                       leggere ciò che ci accade come oppor-
                                                                                       tunità di novità? Riconosciamo nella
                                                                                       vita il “disegno” di Dio anche quando
                                                                                       non combacia con i nostri? C’è co-
                                                                                       munque “gratitudine”?
                                                                                                              don Giuseppe Belotti

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Dopo undici anni di ministero tra noi don Santino Nicoli diventerà prevosto a Calusco d'Adda
CARITAS
INIZIATIVE DI SOLIDARIETÀ: DOLCI SOGNI

   La pasticceria bar che impegna
    chi ha sperimentato disagio
     La cooperativa Sociale Calimero        tà e della possibilità di diminuzione
nasce nel 1991 grazie alla spinta emo-      della recidiva. Il secondo bisogno è
tiva e formativa di un gruppo di vo-        di offrire alle persone ristrette nella
lontari legati al Centro Psico Sociale di   libertà un lavoro che, una volta scon-
Nembro e Piario. La necessità di crea-      tata la pena, sia spendibile in termi-
re opportunità lavorative per persone       ni di occupazione nel mercato del
sfortunate, che nella loro vita hanno       lavoro “normale”. Il lavoro operativo
incontrato la malattia e che rischiava-     sarà affiancato da risorse ed energie
no di rimanere emarginate, ha solle-        nell’offerta di corsi ed attività forma-
citato la creazione di questa coopera-      tive finalizzate all’apprendimento di
tiva che in questo lungo percorso ha        competenze spendibili in futuro (es.         La scommessa della panetteria
oggi 135 dipendenti di cui 60 persone       salute e sicurezza sul lavoro; HACCP              In questo quadro si è sviluppa-
affette da qualsiasi tipologia di svan-     ed etichettatura degli alimenti; con-        ta la seconda parte del progetto con
taggio. Poi il desiderio di non fermarsi    servazione degli alimenti, etc.).            una forte proiezione all’esterno: la
mai ha sollecitato la creazione di nuo-           La sede del progetto, interna alla     panetteria pasticceria bar Dolci sogni.
vi progetti e nuove opportunità.            Casa Circondariale di Bergamo, in que-       La vera scommessa di questo pro-
                                            sto momento è per sua natura “chiusa”        getto è quella di dare uno spazio di
Le finalità della                           e di difficile permeabilità dall’esterno,    sperimentazione lavorativa concreta a
cooperativa Calimero                        per i temi della sicurezza, la margina-      persone che nella loro vita hanno in-
      Il progetto ideato dalla coope-       lità sociale della detenzione e la dram-     crociato un disagio, una malattia, un
rativa Sociale Calimero, ormai quasi        maticità della condizione carceraria. In     errore... in questo bar /laboratorio di
quattro anni fa, si svolge sia all’inter-   un contesto come questo è necessario         Nembro lavoreranno sia persone con
no della casa Circondariale di Berga-       fornire al detenuto una opportunità di       disabilità, nello specifico persone af-
mo, sia sul territorio della Val Seriana.   formazione proiettata alla possibilità       fette da spettro autistico, sia persone
      Perché puntare sul lavoro per per-    che, una volta espiata la pena o co-         con problemi di limitazione della li-
sone sottoposte a esecuzione pena, o        munque rientrando nei termini dell’al-       bertà personale e che stanno o hanno
che l’hanno appena espiata? Anzitutto       ternativa alla pena, si possano spende-      già scontato la loro pena detentiva.
per il profondo valore che questo può       re all’esterno delle professionalità vere.              Rosalucia Tramontano, presidente
avere per la società nel suo comples-
so. Il lavoro è da sempre considerato
uno degli strumenti affinché i dete-
nuti possano entrare concretamen-
                                              San Vincenzo: “Mani d’oro” in mostra
te in quel sistema sociale che ha                  È diventata una buona tradizione, l’esposizione di lavori di cucito
come compito la tutela della cittadi-         e ricamo che le “Mani d’oro” delle ricamatrici della “San Vincenzo” della
nanza e la promozione della legalità,         nostra parrocchia espongono per raccogliere contributi da utilizzare per le
sia comminando le pene, sia svilup-           iniziative a sostegno delle famiglie che sono in condizioni di fragilità e che
pando capacità di prevenzione e recu-         sono assistite dall’associazione. Il gruppo è costituito da circa una ventina
pero. L’esperienza lavorativa produce         di donne che con passione dedicano parte del loro tempo ad incontrare
un incremento dell’autostima e della          persone sole ma anche famiglie con problematiche, grazie alla rete costi-
fiducia in se stessi promuovendo l’in-        tuita con i servizi sociali del Comune ed il Centro di primo ascolto della
terazione con gli altri, la puntualità,       parrocchia. Anche quest’anno, quindi, nel fine settimana del 4 e 5 maggio
l’affidabilità nella relazione. Quindi la     sarà possibile visitare, presso la sede de Il Nembro in Piazza Umberto I che
scelta di intervenire attraverso la crea-     ospita l’iniziativa, l’esposizione dei pregevoli lavori manuali. La mostra-
zione di lavoro attraverso il consolida-      mercato sarà aperta con i seguenti orari: sabato 4 maggio dalle ore 15
mento e potenziamento delle imprese           alle 19,30; domenica 5 maggio dalle ore 8 alle 12 e dalle 15 alle 19,30.
sociali che già operano nelle strutture       Naturalmente tutti sono invitati a visitare e, perché no, acquistare questi
penitenziarie, è una scelta pertinente        preziosi lavori. Vi aspettiamo numerosi.
al fine del reinserimento nella socie-

                                                                                                         IL NEMBRO aprile 2019    9
Dopo undici anni di ministero tra noi don Santino Nicoli diventerà prevosto a Calusco d'Adda
CARITAS
IL PRIMO SERVIZIO VERSO CHI È NEL DOLORE

                              L’arte di ascoltare chi soffre
      Il dramma del dolore, con le do-       tu non parli, sono come chi scende          vive nella sofferenza. Non è, però, un
mande che questa esperienza suscita,         nella fossa infernale!». Il grido di la-    traguardo facile. Di fronte al dolore si
percorre il grande libro della Bibbia        mento vorrebbe scuotere questo Dio          è spesso portati a dare risposte, a dare
perché fa parte della vita dell’uomo.        muto, persino addormentato: “Sve-           subito consigli su cosa si dovrebbe fa-
Significativa ad esempio la descrizio-       gliati, perché dormi, Signore?” (44, 24).   re o non fare, a giudicare...
ne dell’umano soffrire nel salmo 30:              L’ascolto è alla base dei rapporti
«... sono nell’affanno; per il pianto si     umani. Ha scritto Bonhoeffer in Vita        Farsi carico degli altri
consumano i miei occhi, la mia gola          comune: «Il primo servizio che si de-            Purtroppo, non tutti riescono ad
e le mie viscere. Si logora nel dolore       ve agli altri nella comunione, consi-       arrivarci. Per imparare abbiamo bi-
la mia vita, i miei anni passano nel         ste nel prestar loro ascolto. L’amore       sogno di stare alla scuola di Gesù. In
gemito; inaridisce per la pena il mio        per Dio comincia con l’ascolto della        un romanzo-film di cui è rimasto solo
vigore e si consumano le mie ossa».          sua Parola, e analogamente l’amore          l’abbozzo, lo scrittore Ennio Flaiano
Occhi, gola, viscere, ossa, tutto il corpo   per il fratello comincia con l’impara-      immaginava il ritorno di Gesù sulla
è nel dolore: il respiro si fa debole, si    re ad ascoltarlo». L’ascolto non è però     terra, infastidito da giornalisti e foto-
fa straziante la preghiera di aiuto, che     un atteggiamento naturale dell’indivi-      reporter, ma, come un tempo, attento
solo potrebbe recare un po’ di confor-       duo: preferiamo parlare, farci ascol-       solo agli ultimi e ai malati: «Un uomo
to, ma l’aiuto non pare arrivare da          tare, mettere in primo piano il nostro      condusse a Gesù la figlia malata e gli
nessuno, in una società disordinata          protagonismo.                               disse: “Io non voglio che tu la guarisca
e distratta e piena di egoismo; nes-                                                     ma che tu la ami”. Gesù baciò quella
suno che voglia ascoltare, condivide-        Ad ascoltare si impara                      ragazza e disse: “In verità, quest’uo-
re, consolare; nessuna mano amica,                Esistono vari livelli di ascolto:      mo ha chiesto ciò che io posso dare”.
neppure un fratello nella fede...            ascoltare è dare tempo per ricevere le      Così detto, sparì in una gloria di luce,
                                             informazioni che vengono dall’altro         lasciando la folla a commentare i suoi
Il primo servizio: prestare ascolto          (aspetto conoscitivo); è capacità di an-    miracoli e i giornalisti a descriverli».
     Anche Dio sembra lontano e as-          dare oltre le parole, per percepirne le     Gesù ha ascoltato il prossimo facen-
sente a chi è nel dolore: «Signore, tu       emozioni (aspetto emotivo); è riuscire      do proprie le sofferenze e le ango-
hai visto, non tacere! Non stare da me       a sentire in noi la condizione esisten-     sce della gente, fino a piangere con
lontano! (...) Non essere sordo alle mie     ziale nella quale il nostro interlocuto-    chi piangeva ed a farsi carico dei pesi
lacrime! (...) A te grido, Signore, mia      re si trova. Quest’ultima modalità è        dell’umanità, fino a salire, da ultimo,
roccia, con me non tacere perché, se         quella adeguata per chi è nel dolore e      sulla croce.                  T. Carrara

10   IL NEMBRO aprile 2019
CARITAS
                                                             COLLETTA PER LA TERRA SANTA

                                                                   Un aiuto ai cristiani
                                                                      per rimanere
                                                                   Nella Settimana Santa si tiene nelle chiese la raccolta
                                                             detta Colletta pro Terra Sancta. Venne istituita nel 1974
                                                             da Paolo VI per venire incontro alle difficili condizioni di
                                                             vita dei cristiani di Terra Santa. Una situazione che conti-
                                                             nua tuttora: guerra, violenza e distruzione, occupazioni e
                                                             forme di fondamentalismo, migrazioni forzate e abbando-
                                                             no avvengono nel silenzio di tanti e con la complicità di
                                                             molti. Il Medio Oriente è divenuto terra di gente che lascia
                                                             la propria terra. E c’è il rischio che la presenza di nostri fra-
                                                             telli e sorelle nella fede sia cancellata, deturpando il volto
                                                             stesso della regione, perché un Medio Oriente senza cristia-
                                                             ni non sarebbe Medio Oriente. La carità delle preghiere
                                                             e il segno tangibile della solidarietà vogliono essere un
                                                             concreto aiuto affinché la presenza cristiana bimillenaria
                                                             nel Medio Oriente possa sopravvivere ed anzi consolidare
                                                             la propria presenza in maniera attiva ed operare al servizio
                                                             delle altre comunità con cui deve convivere.

                                                                    Caritas in campo
                                                              per emergenza in Mozambico,
       Generi alimentari                                           Zimbabwe e Malawi
      Una nuova raccolta                                           Una vasta area tra Mozambico, Zimbabwe e Malawi
                                                             è stata colpita dal ciclone Idai dopo settimane di piogge
     Animata dai Cresimandi, domenica 7 aprile ha preso      torrenziali e alluvioni. Nonostante le cifre ufficiali siano
il via la campagna di raccolta alimenti per aiutare fami-    ancora in aggiornamento, la situazione sul posto è de-
glie in difficoltà. La raccolta è in programma domenica      finita “terrificante”: oltre 400 vittime già registrate, ma
14 aprile, davanti alla Plebana e alle chiese di tutte le    le stime parlano di più di un milione e mezzo di persone
Vicinie nella celebrazione delle Messe.                      colpite, centinaia di migliaia di sfollati, case e edifici pub-
                                                             blici distrutti, strade bloccate con diverse zone ancora inac-
                        COSA SERVE:                          cessibili. Ancora una volta i Paesi più poveri subiscono le
            olio di oliva, latte UHT, tè, caffè,             conseguenze peggiori dell’aumento di intensità e frequen-
     buste pronte (risotti e minestre), pelati, tonno,       za delle catastrofi ambientali, provocate anche dai cam-
      sgombri, sale, farine, zucchero, marmellata,           biamenti climatici. Il Mozambico è la zona maggiormente
    biscotti, fette biscottate, cioccolato, merendine,       colpita. In Zimbabwe ci sono almeno un centinaio di mor-
            dentifricio, spazzolini, saponette,              ti e oltre 200 dispersi. Anche qui i danni alle abitazioni e al-
              detersivi per piatti e lavatrice               le infrastrutture sono gravi. Le prime stime parlano di oltre
                                                             900 edifici distrutti. Anche nel Malawi centrale e meridio-
                   COSA NON SERVE:                           nale il ciclone e le alluvioni hanno provocato danni ingenti
                  pasta, riso e legumi                       con decine di morti, più di 500 feriti e oltre 140.000 sfollati
       perché già forniti dalla Caritas diocesana            in 13 distretti. La Caritas Diocesana Bergamasca segue at-
                                                             tentamente l’evolversi della situazione in coordinamento
    Provvederanno alla distribuzione di quanto raccolto il   diretto con le Caritas dei paesi colpiti, Caritas Italiana e con
Centro di Primo Ascolto e di Coinvolgimento, la Conferenza   Caritas Internationalis per sostenere gli interventi in atto.
San Vincenzo e il Banco Alimentare. Un grazie anticipato           Per maggiori informazioni: Paola Amigoni, e-mail:
a quanti vorranno contribuire con la propria generosità.     p.amigoni@caritasbergamo.it

                                                                                                  IL NEMBRO aprile 2019    11
VITA PARROCCHIALE
DAL 14 FEBBRAIO AL 31 MARZO

                                            Anagrafe e offerte
      Nei mesi di febbraio e marzo, nel-
la parrocchia di San Martino vescovo
sono stati amministrati cinque batte-
simi, è stato celebrato un matrimonio
e si sono registrati ventitré decessi.
      BATTESIMI, amministrati il 24
marzo – Cristina Bianchi, di Marco e
di Ghezzi Silvia; Bruno Federico, di
Giuseppe e di Mologni Paola; Caffi
Leonardo, di Ivan e di Oberti Elena,
Moro Valentina, di Claudio e di Nanni
Paola; Rondi Leonardo, di Michele e di
Gambirasio Gloria.
      MATRIMONIO – Amendolagine
Davide Giovanni con Ravasio Debora,
celebrato il 2 marzo.
      DEFUNTI – Alemanni Natale, di
anni 88, deceduto il 14 febbraio; Biro-
lini Venturina, di anni 84, deceduta il
14 febbraio; Fassi Angelo, di anni 79,
deceduto il 21 febbraio; Carrara Ma-        Offerte pervenute alla Parrocchia
ria, di anni 84, deceduta il 22 febbraio;
Bertocchi Erminia, di anni 94, dece-
                                            (dal 17 febbraio al 31 marzo)
                                                 Agli uffici parrocchiali euro 776
                                                                                           Sospesa la gita
duta il 27 febbraio, Belleni Liliana, di    così ripartiti: da N.N. euro 50; da N.N.         in Slovenia
anni 79, deceduta il 27 febbraio; Car-      euro 100; da N.N. euro 170; da N.N.            La gita parrocchiale, pro-
rara Maria, di anni 79, deceduta il 28      euro 50; dal mercatino del Malawi eu-      grammata per la prima settima-
febbraio; Moioli Giambattista, di anni      ro 50; da N.N. euro 50; dalle appassio-    na di maggio, è stata sospesa per
52, deceduto il 1° marzo; Bergamelli        nate del gioco della tombola, nei mesi     insufficiente numero di adesioni.
Giuseppe, di anni 97, deceduto il 1°        di febbraio e marzo euro 306.
marzo; Merelli Maria, di anni 94, dece-          Al Fondo di solidarietà “mon-         Vacanze a Cervinia
duta il 5 marzo; Valle Luigina, di anni     signor Aldo Nicoli” euro 200 da un               La casa di Cervinia è aperta
98, deceduta il 7 marzo; Cavagnis Er-       gruppo di preghiera in famiglia.           da giugno a fine settembre con
nesta, di anni 86, deceduta il 7 marzo;          Per il restauro delle campane         periodi di permanenza settima-
Agazzi Giuseppa, di anni 68, deceduta       euro 17.500 così ripartiti: Don Giu-       nali (da sabato a sabato). Sono
l’8 marzo; Bernardi Giuliano, di anni       seppe Belotti per il 50° di ordinazione    ancora disponibili le settimane di
71, deceduto il 9 marzo; Sirtoli Laura,     euro 9.000, in memoria di Alessandro       giugno (1-8, 8-15, 15-22 e 22-29)
di anni 63, deceduta l’11 marzo; Co-        Arizzi euro 5.000, da L.G. euro 100; da    e di settembre (31/8-7/9, 7-14,
lombi Luisa, di anni 86, deceduta il 12     N.N. euro 1.000; da Alberto Grigis eu-     14-21, 21-28 ). Per informazioni
marzo; Bergamelli Elisabetta, di anni       ro 2.000; da N.N. euro 50; da N.N. eu-     e prenotazioni rivolgersi agli Uf-
108, deceduta il 16 marzo; Colman           ro 50; dai coscritti del 1933 euro 300.    fici parrocchiali (tel. 035 520 858)
Pasquino, di anni 89, deceduto il 20             Al Santuario dello Zuccarello
marzo; Benedetti Giuliana, di anni 71,      euro 1.400 così ripartiti: da N.N. euro
deceduta il 22 marzo; Signorelli Ange-      1.000; da una nonna euro 50; in me-
lo, di anni 66, deceduto il 27 marzo;       moria di Carrara Maria euro 200; da
Cavagnis Monica, di anni 50, deceduta       N.N. euro 150.
il 26 marzo; Savoldelli Gabriella, di an-        Un sentito ringraziamento a
ni 89, deceduta il 29 marzo; Brembilla      quanti hanno offerto il loro contribu-
Luigi, di anni 78, deceduto il 30 marzo.    to per i bisogni della parrocchia.

12   IL NEMBRO aprile 2019
VITA PARROCCHIALE
BENEDETTE E FESTEGGIATE LE CAMPANE DOPO UN RESTAURO DURATO DUE MESI

                      «Sono tornate le nostre campane
                        rivestite di nuovo splendore»
     Il primo venerdì del mese di apri-                                             restaurate in due mesi nel labora-
le le campane della plebana hanno                                                   torio Calisfer di Alessandro Calissi, a
suonato a stormo, di concerto, a di-                                                Grumello del Monte, c’erano le auto-
stesa e di allegrezza: è stata la prova                                             rità: l’arciprete, don Santino Nicoli, il
generale per verificare la correttezza                                              sindaco Claudio Cancelli, tre assesso-
del bilanciamento e del perfetto fun-                                               ri, rappresentanti della Federazione
zionamento del raccordo con il qua-                                                 Campanari Bergamaschi e il campa-
dro di comando che hanno richiesto                                                  nologo don Francesco Ferro; c’era
un paio di settimane di lavoro. Mute                                                gente che, cellulare in mano, ripren-
dal 15 gennaio scorso, le campane                                                   deva il loro arrivo sul grande camion
avevano cominciato a dare segni di                                                  del Centro Edilizia di Albino e filmava
vita il 29 marzo. Il giorno successivo,                                             il movimento lento e regolare del sol-
si è sentito una festa di campane, ti-                                              levatore per posizionarle, ad una ad
rate a corda, da Felice, il sacrista, e da                                          una, dalla più piccola alla più grande,
alcuni campanari della Federazione                                                  davanti alla torre campanaria; e c’e-
Campanari Bergamaschi. Sono stati                                                   rano soprattutto i novanta bambini
però necessari ancora alcuni giorni                                                 della scuola d’infanzia Crespi-Zilioli,
per bilanciare i pesi e mettere a punto                                             che hanno vissuto l’avvenimento con
il raccordo elettrico con il quadro di                                              meraviglioso stupore.
comando in sagrestia. Don Francesco                                                      «Che bella! Guarda: è la più pic-
Sanfilippo ha provveduto a inserire                                                 cina! Un’altra! Sono belle e lucide. Ec-
nel computer i suoni che servono per                                                co la media!»: sono stati i commenti
annunciare le varie celebrazioni. Il 5                                              delle voci argentine dei bambini che,
aprile tutto era pronto per suonare                 Rintocchi del cuore             fra qualche decennio, potranno dire:
a corda e con l’impulso elettrico.             Sono tornate le nostre campane       «Quel giorno anch’io c’ero!».
                                                   rivestite di nuovo splendore          La stessa emozione hanno vissu-
Cinque giorni di festa                         come d’acqua sorgiva tra i sassi     to gli alunni di alcune sezioni della
     Il ritorno delle campane è stato                                               prima elementare, martedì mattina,
                                                canteranno la gioia del ritorno,
festeggiato dai nembresi con cinque                                                 quando una gru gigante della ditta Za-
                                                   un suono dal sapore antico
giorni di festa e con variegate ini-                                                noletti le ha sollevate, ad una ad una,
                                             scandirà il tempo dei nostri domani.
ziative, che hanno saputo creare at-                                                fino all’altezza della cella campanaria,
torno allo straordinario avvenimento             Rintocchi di rinnovato stupore     per essere ricollocate al loro posto.
un interesse notevole. Era un evento              saliranno di mente in mente            Quando tutte le campane in piaz-
che non accadeva dal 1952, quando le               di cuore in cuore a raccolta     za sono state poste sull’attenti e infio-
campane, fresche di fusione, vennero                   un mondo in ascolto          rate, anche le sorelle minori delle Vici-
portate a Nembro.                               un fertile palpito contrapposto     nie si sono unite in un concerto festoso
     Nel pomeriggio di venerdì 15                      al nulla del silenzio.       di suoni. In piazza, invece, il gruppo
marzo, ad accogliere le campane                                                     artiglieri, coordinato da Francesco

                                                                                                  IL NEMBRO aprile 2019   13
VITA PARROCCHIALE

e Piero Pacati e il gruppo pompieri,        un nuovo punto di battuta; rimessi        e il nuovo arciprete che verrà e per
coordinato da Giuseppe Carrara, han-        a nuovo i contrappesi, i perni, i cu-     ringraziare i benefattori con la conse-
no allestito uno scenario da Albero         scinetti, i battacchi, le legature e le   gna di un attestato ricordo. Ha sottoli-
degli zoccoli, mentre il gruppo Alpini      ruote; infine ogni campana è stata        neato il carattere di “segno” che hanno
e il gruppo Campanari di Nembro,            spazzolata, lucidata e accarezzata da     le campane per chiamare la comunità
coordinati dal capogruppo degli al-         una mano di cera, fino a splendere        e ha letto una poesia intitolata i Rin-
pini Pierluigi Squinzi e Nicola Persico     di una brillantezza color bronzo. Il      tocchi del cuore riportata nel riquadro
hanno predisposto un banco bar con          filmato dei lavori, realizzato da Giu-    a parte. Ha poi consegnato attestati di
servizio di strinù, hamburger, trippa e     seppe Longhi, ha permesso a tutti di      riconoscimento ai benefattori i cui no-
vin brulé. Ad allietare la piazza, anche    vedere il minuzioso lavoro compiuto,      mi sono stati scritti anche su targhe po-
don Francesco Ferro, con uno stru-          mentre Nicola Persico, ha offerto ele-    sizionate sui ceppi delle campani: Gri-
mentino di cinque campane, a stile          menti utili a comprendere la tipologia    gis Alberto; Famiglia Bertocchi Franco;
reggiano, suonato con straordinaria         dell’intervento.                          Arciprete don Santo Nicoli: parrocchia
abilità. Di notte, le campane sono sta-                                               San Martino vescovo; Arizzi Alessandro;
te vegliate dall’Associazione nazionale     Il giorno della benedizione               Buttinoni Giuseppe; Giovanelli Rita;
Carabinieri in congedo e da alcuni               Domenica 17 marzo, monsignor         Azzolari Maria; don Giuseppe Belotti:
volontari coordinati da Franco Pacati.      Gianluca Rota ha celebrato la Messa       50° di ordinazione sacerdotale.
      Nella giornata di sabato, per tut-    delle 10,30 ricordando che la campa-           Attestati di ringraziamento an-
to il giorno, c’è stato un andirivieni      na è un invito che parla senza parole:    che a Morbi Matteo, coordinatore del
di gente che ammirava, fotografava          risveglia, stimola, chiama; ben si        piano sicurezza, don Francesco Ferro,
e, via Whatsapp, inviava le immagi-         adatta alla funzione pratica di convo-    campanologo e a Giuseppe Longhi per
ni lontano a parenti e amici. Di sera,      care i fedeli ad ascoltare la parola di   il servizio video-fotografico.
nell’auditorium papa Giovanni XXIII,        Dio e a nutrirsi dell’Eucaristia.              Calissi Alessandro, titolare della
Alessandro Calissi, l’artigiano che ha           Al termine della Messa, l’arcipre-   ditta Calisfer, ha consegnato una targa
restaurato le campane, ha spiegato          te, impegnato in mattinata coi genito-    ricordo all’arciprete e alla comunità di
gli interventi effettuati: cambiati         ri dei comunicandi, è intervenuto per     Nembro. Il gruppo Nembrese della
gli isolatori e i ferramenti di sostegno;   annunciare alla comunità la nuova         Federazione Campanari Bergamaschi
ruotate di 30° gradi le campane per         parrocchia che il vescovo gli affiderà    che ha finanziato il nuovo impianto di

14   IL NEMBRO aprile 2019
VITA PARROCCHIALE

illuminazione a led della cella campa-      Giuseppe Belotti, don Luca Ceresoli,     Mons. Gianluca Rota benedice le campane (in alto nel-
                                                                                     la pagina a fianco). In questa pagina, sopra: alcuni
naria e si è impegnato a far illumina-      don Francesco Sanfilippo, fra Giorgio    momenti del rito e della festa: l’arciprete le incensa;
re anche i due orologi della torre, ha      Stancheris, monsignor Arturo Bellini     bambini campanari suonano il carillon; don Ferro
                                                                                     intervistato da BergamoTV; Massimo Pulcini, vicesin-
voluto pure esprimere pubblicamente         e don Francesco Ferro, ha raggiunto      daco, con don Francesco; l’arciprete con Nicola Persico.
la propria gratitudine a don Santino        la piazza dove ha avuto luogo la be-     Nelle foto a piede di pag. 13: consegna dell’attestato di
Nicoli per aver promosso il restauro        nedizione. Monsignor Rota ha letto la    benemerenza a Giuseppe Buttinoni, a un familiare di
                                                                                     Bertocchi Franco e a un familiare di Arizzi Alessandro;
delle campane. Poi, in processione,         preghiera del rito di benedizione ed è   pag. 14: consegna a Morbi Matteo a un familiare di
aperta dai chierichetti e dai Confratel-    passato ad aspergere le campane una      Giovanelli Rita e il “campanone” per il 50° di don
                                                                                     Giuseppe Belotti; pag. 15: consegna a un familiare
li del S. Sacramento, l’arciprete, insie-   ad una, mentre l’Arciprete ha compiu-    di Grigis Alberto, a un familiare di Azzolari Maria e a
me a monsignor Gianluca Rota, don           to il gesto dell’incensazione e con la   Calissi Alessandro, titolare dell’officina Calisfer.

                                                                                                        IL NEMBRO aprile 2019             15
VITA PARROCCHIALE
                Dall’alto: un angolo di piazza
          con scenario da Albero degli zoccoli
      e le ultime fasi dei lavori per ricollocare
                   le campane nella loro cella.

mano ha tracciato su ogni campana
il segno della croce. Erano presen-
ti le autorità civili con il vicesindaco
Massimo Pulcini e l’assessore Matteo
Morbi, rappresentanze di gruppi della
Federazione Campanari Bergamaschi,
gruppi di campanari della Lombardia,
il segretario della Federazione nazio-
nale suonatori di campane e i labari
delle associazioni nembresi.
     Al termine, alcuni bambini han-
no dato prova di grande bravura,
suonando la tastiera di un carillon
a 12 campane, fuse dalla fonderia Al-
lanconi di Ripalta Cremasca, proprie-
tà del campanaro Mattia Gherardi, 8
anni di Ambriola. L’animazione è pro-
seguita anche nel pomeriggio. Alle 16
don Francesco Ferro ha saputo intrat-
tenere un centinaio di persone con un
intervento appassionato, seguito da
tutti con grande interesse.

Gli alunni della prima elementare
col naso all’in su
     Martedì 19 marzo alle 9 di matti-
na sono cominciati i lavori per ricol-
locare le campane al loro posto. I
bambini della prima elementare sono
rimasti col naso all’insù, per seguire i
movimenti della potente gru che sol-
levava in alto le singole campane, fino
ad altezza della torre campanaria, per
essere guidate, collocate e fissate al
loro posto da Alessandro Calissi e dal-
la sua squadra di operai. Cinque sono
entrate in cella prima di mezzogiorno.
Le altre nel pomeriggio. L’ultima, il
campanone. Alle 16,25 l’operazione si
è conclusa.

Ciascuno di noi porta in sé una
campana, molto sensibile. Questa
campana si chiama cuore. Questo cuore
suona e mi auguro che il vostro cuore
suoni sempre delle belle melodie.
    Giovanni Paolo II, Parrocchia Madonna
         del Rosario, Roma 26 marzo 1995

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