DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE - COMUNE DI VIADANICA 2018-2020

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DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE - COMUNE DI VIADANICA 2018-2020
COMUNE DI VIADANICA

DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE

            2018-2020
DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE - COMUNE DI VIADANICA 2018-2020
Sommario
 PREMESSA _______________________________________________________________________________________________________ 4
 INTRODUZIONE AL DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE (DUP) __________________________________ 5
    SEZIONE STRATEGICA (SeS) ______________________________________________________ 8
    SeS - Analisi delle condizioni esterne ______________________________________________ 9
       1. Obiettivi individuati dal Governo _____________________________________________ 9
       2. Valutazione della situazione socio economica del territorio ______________________ 12
            Popolazione ___________________________________________________________ 12
            Territorio _____________________________________________________________ 12
            Strutture operative _____________________________________________________ 13
       3. Parametri economici _____________________________________________________ 14
    SeS – Analisi delle condizioni interne _____________________________________________ 17
       1. Organizzazione e modalità di gestione dei servizi pubblici locali ___________________ 17
            Elenco degli organismi ed enti strumentali e società controllate e partecipate ______ 17
       2. Indirizzi generali di natura strategica_________________________________________ 22
            a. Investimenti e realizzazione di opere pubbliche ____________________________ 22
            b. I programmi ed i progetti di investimento in corso di esecuzione e non ancora
            conclusi ______________________________________________________________ 23
            c. Tributi e tariffe dei servizi pubblici _______________________________________ 23
            d. La spesa corrente con specifico riferimento alla gestione delle funzioni fondamentali
            anche con riferimento alla qualità dei servizi resi e agli obiettivi di servizio _________ 27
            e. L’analisi delle necessità finanziarie e strutturali per l’espletamento dei programmi
            ricompresi nelle varie missioni ____________________________________________ 28
            f. La gestione del patrimonio _____________________________________________ 29
            g. Il reperimento e l’impiego di risorse straordinarie e in conto capitale ___________ 30
            h. L’indebitamento con analisi della relativa sostenibilità e andamento tendenziale nel
            periodo di mandato _____________________________________________________ 30
            i. Gli equilibri della situazione corrente e generali del bilancio ed i relativi equilibri in
            termini di cassa ________________________________________________________ 31
       3. Disponibilità e gestione delle risorse umane ___________________________________ 32
       4. Coerenza e compatibilità presente e futura con le disposizioni del patto di stabilità interno
       e con i vincoli di finanza pubblica ______________________________________________ 33
       5. Gli obiettivi strategici _____________________________________________________ 35
            Missioni ______________________________________________________________ 35
            MISSIONE 01 – SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE _________________ 35
            MISSIONE 02 – GIUSTIZIA ________________________________________________ 36
            MISSIONE 03 – ORDINE PUBBLICO E SICUREZZA ______________________________ 37
            MISSIONE 04 – ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO ___________________________ 38
            MISSIONE 05 – TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI. __ 39
            MISSIONE 06 – POLITICHE GIOVANILI, SPORT E TEMPO LIBERO. __________________ 39
            MISSIONE 07 – TURISMO. ________________________________________________ 40
            MISSIONE 08 – ASSETTO DEL TERRITORIO ED EDILIZIA ABITATIVA. ________________ 40
            MISSIONE 09 – SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE. 41
            MISSIONE 10 – TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITÀ. _________________________ 42
            MISSIONE 11 – SOCCORSO CIVILE. _________________________________________ 43
            MISSIONE 12 – DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA. _________________ 43
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MISSIONE 20 – FONDI E ACCANTONAMENTI. _________________________________           44
       MISSIONE 50 e 60 – DEBITO PUBBLICO e ANTICIPAZIONI FINANZIARIE. ____________      45
       MISSIONE 99 – SERVIZI PER CONTO TERZI. ___________________________________        46
SEZIONE OPERATIVA (SeO) _____________________________________________________            47
SeO – Introduzione ___________________________________________________________           47
SeO - Parte prima e Parte seconda - Analisi per missione _____________________________   50
   Analisi delle risorse _________________________________________________________       50
   Analisi della spesa __________________________________________________________        55
       MISSIONE 01 – SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE _________________     56
       MISSIONE 02 – GIUSTIZIA ________________________________________________          57
       MISSIONE 03 – ORDINE PUBBLICO E SICUREZZA ______________________________          57
       MISSIONE 04 – ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO ___________________________        58
       MISSIONE 05 – TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI. __     59
       MISSIONE 06 – POLITICHE GIOVANILI, SPORT E TEMPO LIBERO. __________________       60
       MISSIONE 07 – TURISMO. ________________________________________________           60
       MISSIONE 08 – ASSETTO DEL TERRITORIO ED EDILIZIA ABITATIVA. ________________      61
       MISSIONE 09 – SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE.       62
       MISSIONE 10 – TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITÀ. _________________________        63
       MISSIONE 11 – SOCCORSO CIVILE. _________________________________________          63
       MISSIONE 12 – DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA. _________________    64
       MISSIONE 20 – FONDI E ACCANTONAMENTI. _________________________________           65
       MISSIONE 50 – DEBITO PUBBLICO. _________________________________________          67
       MISSIONE 60 – ANTICIPAZIONI FINANZIARIE _________________________________         67
       MISSIONE 99 – SERVIZI PER CONTO TERZI. ___________________________________        67
SeO - Riepilogo Parte seconda __________________________________________________         68
   Risorse umane disponibili ____________________________________________________        68
   Piano delle opere pubbliche __________________________________________________        77
   Piano delle alienazioni ______________________________________________________        78
   Conclusioni _______________________________________________________________           79

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PREMESSA

La programmazione di bilancio è il processo di analisi e valutazione che, comparando e ordinando
coerentemente tra loro le politiche e i piani per il governo del territorio, consente di organizzare,
in una dimensione temporale predefinita, le attività e le risorse necessarie per la realizzazione di
fini sociali e la promozione dello sviluppo economico e civile delle comunità di riferimento.
Il processo di programmazione, si svolge nel rispetto delle compatibilità economico-finanziarie e
tenendo conto della possibile evoluzione della gestione dell’ente, richiede il coinvolgimento dei
portatori di interesse nelle forme e secondo le modalità definite da ogni ente, si conclude con la
formalizzazione delle decisioni politiche e gestionali che danno contenuto a programmi e piani
futuri riferibili alle missioni dell’ente.
Attraverso l’attività di programmazione, le amministrazioni concorrono al perseguimento degli
obiettivi di finanza pubblica definiti in ambito nazionale, in coerenza con i principi fondamentali di
coordinamento della finanza pubblica emanati in attuazione degli articoli 117, terzo comma, e
119, secondo comma, della Costituzione e ne condividono le conseguenti responsabilità.

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INTRODUZIONE AL DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE (DUP)

Il DUP è lo strumento che permette l’attività di guida strategica ed operativa degli enti locali e
consente di fronteggiare in modo permanente, sistemico e unitario le discontinuità ambientali e
organizzative.
Il DUP costituisce, nel rispetto del principio del coordinamento e coerenza dei documenti di
bilancio, il presupposto necessario di tutti gli altri documenti di programmazione.
Entro il 31 luglio di ciascun anno la Giunta presenta al Consiglio il Documento Unico di
Programmazione (DUP), che sostituisce, la relazione previsionale e programmatica.
Il DUP si compone di due sezioni: la Sezione Strategica (SeS) e la Sezione Operativa (SeO). La prima
ha un orizzonte temporale di riferimento pari a quello del mandato amministrativo, la seconda
pari a quello del bilancio di previsione.

La Sezione Strategica sviluppa e concretizza le linee programmatiche di mandato di cui all’art. 46
comma 3 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e22/09/2014, con un orizzonte temporale
pari al mandato amministrativo, individua gli indirizzi strategici dell’Ente. In particolare, la SeS
individua le principali scelte che caratterizzano il programma dell’Amministrazione, da realizzare
nel corso del mandato amministrativo, in coerenza con il quadro normativo di riferimento, nonché
con le linee di indirizzo della programmazione regionale, compatibilmente con i vincoli di finanza
pubblica.
Nel corso del mandato amministrativo, la Giunta Comunale rendiconta al Consiglio Comunale, lo
stato di attuazione del programma di mandato.
Tra i contenuti della sezione, si sottolineano in particolare i seguenti ambiti:
   - analisi delle condizioni esterne: considera gli obiettivi individuati dal Governo alla luce degli
   indirizzi e delle scelte contenute nei documenti di programmazione comunitari e nazionali,
   nonché le condizioni e le prospettive socio-economiche del territorio dell’Ente. Si tratta quindi
   di delineare sia il contesto ambientale che gli interlocutori istituzionali, più specificatamente il
   territorio ed i partner pubblici e privati con cui l’ente interagisce per gestire tematiche di più
   ampio respiro. Assumono pertanto importanza gli organismi gestionali a cui l’ente partecipa a
   vario titolo e gli accordi negoziali raggiunti con altri soggetti pubblici o privati per valorizzare il
   territorio, in sostanza gli strumenti di programmazione negoziata;
   - analisi delle condizioni interne: l’analisi riguarderà le problematiche legate all’erogazione dei
   servizi e le conseguenti scelte di politica tributaria e tariffaria nonché lo stato di avanzamento
   delle opere pubbliche. Si tratta di indicare precisamente l’entità delle risorse destinate a coprire
   il fabbisogno di spesa corrente e d'investimento. Si porrà inoltre attenzione sul mantenimento
   degli equilibri di bilancio nel tempo, sia in termini di competenza che di cassa, analizzando le

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problematiche legate ad un eventuale ricorso all’indebitamento ed i possibili vincoli imposti dal
   patto di stabilità.

La Sezione Operativa ha carattere generale, contenuto programmatico e costituisce lo strumento
a supporto del processo di previsione definito sulla base degli indirizzi generali e degli obiettivi
strategici fissati nella Sezione Strategica del Documento unico di programmazione.
In particolare, la Sezione Operativa contiene la programmazione operativa dell’ente avendo a
riferimento un arco temporale sia annuale che pluriennale.
Il contenuto della Sezione Operativa, predisposto in base alle previsioni ed agli obiettivi fissati
nella Sezione Strategica, costituisce guida e vincolo ai processi di redazione dei documenti
contabili di previsione dell’ente.
La Sezione operativa del documento unico di programmazione è redatta, per il suo contenuto
finanziario, per competenza con riferimento all’intero periodo considerato, e per cassa con
riferimento al primo esercizio, si fonda su valutazioni di natura economico-patrimoniale e copre un
arco temporale pari a quello del bilancio di previsione.
La Sezione operativa supporta il processo di previsione per la predisposizione della manovra di
bilancio.
La Sezione operativa individua, per ogni singola missione, i programmi che l’ente intende
realizzare per conseguire gli obiettivi strategici definiti nella Sezione Strategica. Per ogni
programma, e per tutto il periodo di riferimento del Documento unico di programmazione, sono
individuati gli obiettivi operativi annuali da raggiungere.
Per ogni programma sono individuati gli aspetti finanziari, sia in termini di competenza con
riferimento all’intero periodo considerato che di cassa con riferimento al primo esercizio, della
manovra di bilancio.
La SeO si struttura in due parti fondamentali:
Parte 1: sono illustrati, per ogni singola missione e coerentemente agli indirizzi strategici contenuti
nella SeS, i programmi operativi che l’ente intende realizzare nel triennio 2018-2020, sia con
riferimento all’Ente che al gruppo amministrazione pubblica.
Il contenuto minimo della SeO è costituito:

   a) dall’indicazione degli indirizzi e degli obiettivi degli organismi facenti parte del gruppo
      amministrazione pubblica;

   b) dalla dimostrazione della coerenza delle previsioni di bilancio con gli strumenti urbanistici
      vigenti;

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c) per la parte entrata, da una valutazione generale sui mezzi finanziari, individuando le fonti di
      finanziamento ed evidenziando l'andamento storico degli stessi ed i relativi vincoli;

   d) dagli indirizzi in materia di tributi e tariffe dei servizi;

   e) dagli indirizzi sul ricorso all’indebitamento per il finanziamento degli investimenti;

   f) per la parte spesa, da una redazione per programmi all’interno delle missioni, con
      indicazione delle finalità che si intendono conseguire, della motivazione delle scelte di
      indirizzo effettuate e delle risorse umane e strumentali ad esse destinate;

   g) dall’analisi e valutazione degli impegni pluriennali di spesa già assunti;

   h) dalla valutazione sulla situazione economico – finanziaria degli organismi gestionali esterni;

Parte 2: contiene la programmazione in materia di personale, lavori pubblici e patrimonio. In
questa parte sono collocati:
- la programmazione del fabbisogno di personale al fine di soddisfare le esigenze di funzionalità e
di ottimizzazione delle risorse per il miglior funzionamento dei servizi, compatibilmente con le
disponibilità finanziarie e i vincoli di finanza pubblica;
- il programma triennale delle opere pubbliche 2018-2020 e l’elenco annuale 2018;
- il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari.

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SEZIONE STRATEGICA (SeS)

La sezione strategica del documento unico di programmazione discende dal Piano strategico
proprio dell’Amministrazione che risulta fortemente condizionato dagli indirizzi contenuti nei
documenti di programmazione nazionali (legge di stabilità vigente).
In particolare, la sezione individua, in coerenza con il quadro normativo di riferimento e con gli
obiettivi generali di finanza pubblica, le principali scelte che caratterizzano il programma
dell’amministrazione da realizzare nel corso del mandato amministrativo e che possono avere un
impatto di medio e lungo periodo, le politiche di mandato che l’ente vuole sviluppare nel
raggiungimento delle proprie finalità istituzionali e nel governo delle proprie funzioni
fondamentali e gli indirizzi generali di programmazione riferiti al periodo di mandato.
Gli obiettivi strategici sono ricondotti alle missioni di bilancio e sono conseguenti ad un processo
conoscitivo di analisi strategica delle condizioni esterne all’ente e di quelle interne, sia in termini
attuali che prospettici e alla definizione di indirizzi generali di natura strategica.

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SeS - Analisi delle condizioni esterne
1. Obiettivi individuati dal Governo
L’analisi del quadro macro economico del Paese, nonostante taluni elementi di incertezza che
ancora sembrano caratterizzare le prospettive di crescita globali, evidenzia comunque un graduale
miglioramento delle stime di crescita economica. Va segnalato, inoltre, che detto progressivo
incremento, negli ultimi mesi, ha finalmente assunto un ritmo più consistente. Tale circostanza è
accompagnata anche da un recupero di capacità competitiva dell’economia italiana. Tuttavia, è
quanto mai fondamentale che l’andamento della finanza pubblica - che è soggetto ad alcuni
vincoli, primo fra tutti quello di contrarre il rapporto tra indebitamento netto e PIL - continui a
richiedere che il percorso di consolidamento dei conti pubblici resti un obiettivo essenziale. Per tali
ragioni, il Governo ha ritenuto opportuno proseguire con le politiche economiche, già intraprese
negli ultimi anni, volte a liberare le risorse del Paese dal peso eccessivo dell’imposizione fiscale e a
rilanciare, al tempo stesso, gli investimenti e l’occupazione, nel rispetto delle esigenze di
stabilizzazione dei conti pubblici, oltre che potenziare gli interventi utili ad innalzare stabilmente la
crescita. In questo contesto, si menziona il decreto legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con
modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96. Infatti, l’articolo 1 del citato provvedimento, che
ha modificato l’articolo 17-ter del DPR n. 633/1972, ha esteso l’ambito di applicazione del c.d.
“split payment”, sia con riferimento ai soggetti passivi IVA tenuti ad applicare lo speciale
meccanismo alle cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate, sia per quanto riguarda i
soggetti destinatari di tali operazioni. Tra gli ulteriori interventi adottati per una maggiore
efficienza della Pubblica Amministrazione, attraverso cui viene perseguito anche il miglioramento
dell’offerta dei servizi resi a cittadini ed imprese, appare utile ricordare sia il decreto legislativo 25
maggio 2017, n. 75 recante “Modifiche e integrazioni al decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165,
ai sensi degli articoli 16, commi 1, lettera a), e 2, lettere b), c), d) ed e) e 17, comma 1, lettere a), c),
e), f), g), h), l) m), n), o), q), r), s) e z), della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di
riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche” che il decreto legislativo 20 luglio 2017, n. 118,
recante “Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 20 giugno 2016, n. 116, recante
modifiche all'articolo 55-quater del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ai sensi dell'articolo
17, comma 1, lettera s), della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di licenziamento
disciplinare”. Ciò detto, va fatto presente che, nel corso del 2017, non sono state emanate
disposizioni che comportino significativi riflessi sulla predisposizione del bilancio di previsione per
l’esercizio 2018 degli Enti ed organismi pubblici vigilati da codeste Amministrazioni, ad eccezione
di quanto appresso specificato. Tuttavia, si ritiene opportuno raccomandare alle amministrazioni
pubbliche di voler comunque proseguire ad orientare prioritariamente la propria azione al criterio
di contenimento delle spese, valutando attentamente la possibilità di procedere ad un’oculata
riduzione degli stanziamenti complessivi. A tal proposito, in considerazione del suo ambito di
applicazione e dell’importanza che riveste nell’ambito delle misure di razionalizzazione della spesa
pubblica, giova pure richiamare il Decreto legislativo 19 aprile 2017, n. 56, cosiddetto “Correttivo”
al Codice dei contratti pubblici, il quale è entrato in vigore il 20 maggio 2017. Al riguardo, appare
anche utile evidenziare che l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), ha emanato, in materia di
appalti pubblici, apposite pubblicazioni e diverse linee guida (talune aggiornate proprio in ragione
delle novelle introdotte dal richiamato decreto legislativo; si citano, ad esempio, la delibera n. 950,
del 13 settembre 2017, di adozione delle Linee guida n. 8 recanti «Ricorso a procedure negoziate
senza previa pubblicazione di un bando nel caso di forniture e servizi ritenuti infungibili» la delibera
n. 951, del 20 settembre 2017, relativa all’approvazione delle Linee Guida n. 7 recanti «Linee Guida
per l’iscrizione nell’Elenco delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori che

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operano mediante affidamenti diretti nei confronti di proprie società in house previsto dall’art. 192
del d.lgs. 50/2016» e, da ultimo, la deliberazione del Consiglio dell’Autorità n. 1008, dell’11
ottobre 2017, riguardante l’approvazione dell’aggiornamento delle Linee guida n. 6, recanti
«Indicazione dei mezzi di prova adeguati e delle carenze nell'esecuzione di un precedente contratto
di appalto che possano considerarsi significative per la dimostrazione delle circostanze di
esclusione di cui all'art. 80, comma 5, lett. c) del Codice»). Per ulteriori approfondimenti in materia
si fa, comunque, rinvio alla Scheda tematica “F” all’uopo predisposta, la quale integra le indicazioni
fornite con la Scheda tematica “G.1”, di cui alla circolare ministeriale n. 12 del 23 marzo 2016. Sul
punto, oltre a quanto appena indicato, si raccomanda di attenzionare il costante aggiornamento in
merito agli orientamenti formulati dalla giurisprudenza e dalla prassi (ad es. A.N.A.C. e Corte dei
Conti), al fine della corretta applicazione della disciplina in argomento. Sempre con riferimento alla
predetta riforma della P.A. occorre evidenziare, inoltre, il Decreto Legislativo 16 giugno 2017 n.
100 (pubbl. nella G.U. Serie Generale del 26 giugno 2017, n. 147), che ha novellato il decreto
legislativo 19 agosto 2016, n. 175, recante "Testo unico in materia di società a partecipazione
pubblica". Con tale intervento integrativo e correttivo, il legislatore ha apportato diverse
modifiche, talune delle quali sono riportate nella scheda tematica D e ivi oggetto di specifico
approfondimento. Con riguardo, poi, alle Camere di commercio ed in relazione alle precipue
finalità della presente circolare appare utile menzionare il Decreto del Ministero dello Sviluppo
Economico del 22 maggio 2017 recante “Incremento della misura del diritto annuale per gli anni
2017- 2018 e 2019”. Per ogni approfondimento su tale tipologia di enti, si fa comunque rinvio a
quanto specificatamente contenuto nell’apposita Scheda tematica “B” di questa circolare,
denominata “Enti del sistema camerale”. Infine, si ritiene opportuno richiamare l’attenzione anche
su talune disposizioni contenute nella legge 4 agosto 2017, n. 124, recante “Legge annuale per il
mercato e la concorrenza”. Ciò premesso, è il caso di far presente, altresì, che il bilancio di
previsione 2018 sarà predisposto tenendo conto del quadro normativo vigente, che potrebbe
verosimilmente subire mutamenti in forza delle previsioni contenute nel disegno di legge di
Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio
2018 - 2020 (Legge di Bilancio 2018 - Sezione I). È utile ribadire di nuovo che per le aziende
sanitarie, le aziende ospedaliere e le aziende ospedaliero-universitarie, gli Istituti di Ricovero e
Cura a Carattere Scientifico (IRCCS), le istruzioni per la redazione dei bilanci di previsione per
l'esercizio 2018 rientrano tra le specifiche competenze delle regioni e province autonome di
appartenenza, nel rispetto del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118. Relativamente alle
Istituzioni scolastiche, le Istituzioni per l’alta formazione artistica, musicale e coreutica e le
Soprintendenze speciali, i Musei ed altri Istituti dotati di autonomia speciale, quali unità locali del
Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e del Ministero per i Beni e le Attività
Culturali e del Turismo, si rappresenta che saranno gli stessi Ministeri vigilanti a stabilire le
modalità attraverso le quali sarà assicurato il raggiungimento dell'obiettivo di contenimento della
spesa, dandone comunicazione a questa Amministrazione. In proposito, si evidenzia,
ulteriormente, che nel caso in cui la normativa di riferimento - quanto all’ambito di applicazione
soggettivo di talune norme - faccia espresso rinvio alle amministrazioni pubbliche inserite nel
conto economico consolidato individuate ai sensi dell’articolo 1, comma 3, della legge 31 dicembre
2009, n. 196 e ss.mm. (Legge di contabilità e finanza pubblica), si debba tenere conto dell’elenco
pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n. 228, del 29 settembre 2017. In merito, si
reputa adeguato richiamare l’attenzione di quelle amministrazioni pubbliche che, per la prima
volta, sono state ricomprese nell’anzidetto elenco, nella considerazione che esse sono ora
chiamate, dunque, a concorrere direttamente al contenimento della spesa pubblica, mediante una
puntuale applicazione delle relative disposizioni vigenti in materia. Al fine di facilitarne la
consultazione, la circolare viene ancora articolata in Schede tematiche (dalla lettera “A” alla

                                                                                                    10
lettera “I”), che costituiscono parte integrante della stessa. Al riguardo, è utile precisare, in
particolare, che la Scheda tematica “B” (Enti del sistema camerale) della presente circolare, per
effetto degli specifici aggiornamenti che si sono resi necessari, sostituisce le istruzioni operative
contenute nella corrispondente Scheda “C” di cui alla precedente ministeriale n. 26/2016, mentre
le attuali Schede tematiche “D” (Società a partecipazione pubblica) ed “E” (Riforma delle Autorità
portuali - Decreto legislativo 4 agosto 2016, n. 169) sono entrambe finalizzate ad aggiornare le
indicazioni fornite in precedenza, rispettivamente, con le Schede tematiche “F” ed “E” della
circolare ministeriale appena richiamata. Per una puntuale acquisizione di notizie circa le vigenti
misure di contenimento, si fa rinvio a quanto rappresentato, da ultimo, con la circolare
ministeriale del 13 aprile 2017, n. 18. Oltre a ciò, per consentire una lettura sistematica delle
misure di razionalizzazione della spesa pubblica, si ritiene opportuno accludere anche il quadro
sinottico aggiornato alla luce delle novità intervenute nel frattempo (Allegato 1). Va segnalato,
altresì, che le indicazioni ivi contenute dovranno tener conto delle eventuali ulteriori misure di
contenimento che potrebbero intervenire, successivamente alla predisposizione del bilancio
previsionale, anche a seguito dell’emanazione della legge di bilancio 2018, laddove queste ultime
producano effetti sugli specifici stanziamenti di bilancio. A seguito di tali misure ovvero di nuove
disposizioni in materia, con successiva circolare saranno date ulteriori istruzioni e, in tale contesto
- in ragione dei compiti di vigilanza sull'andamento della spesa pubblica posti in capo a questo
Dicastero dalla legge 31 dicembre 2009, n. 196 - sarà fornita anche la scheda relativa al
monitoraggio dei versamenti da effettuare al bilancio dello Stato sulla base delle disposizioni
vigenti. Appare utile evidenziare, infine, che la rispondenza delle impostazioni previsionali alle
predette indicazioni costituirà oggetto di valutazione ai fini dell’approvazione dei bilanci e dei
relativi provvedimenti di variazione da parte delle Amministrazioni vigilanti, tenuto conto anche
del parere espresso dai Collegi dei revisori o sindacali. In particolare, i rappresentanti del
Ministero dell’economia e delle finanze nei predetti Collegi vigileranno sull’osservanza, da parte
degli enti, delle direttive fornite, segnalando eventuali inadempimenti ai competenti uffici di
questo Ministero. La fattiva collaborazione di tutte le Amministrazioni è elemento essenziale
affinché gli Enti di rispettiva competenza osservino gli indirizzi impartiti finalizzati al
consolidamento del processo di razionalizzazione della spesa pubblica.

                                                                                                    11
2. Valutazione della situazione socio economica del territorio

Di seguito viene riportata la situazione socio-economica del territorio e della domanda di servizi
pubblici locali anche in considerazione dei risultati e delle prospettive future di sviluppo socio-
economico.

Popolazione
Nel quadro che segue sono riportati alcuni dati di sintesi sulla consistenza e sulle variazioni
registrate dalla popolazione residente nel COMUNE DI VIADANICA.

Popolazione legale al censimento                                                 n.          1.123
Popolazione residente al 31/12/2016                                                          1.127
Popolazione residente alla fine del penultimo anno precedente                                    0
di cui:
maschi                                                                                        559
femmine                                                                                       568
Nuclei familiari                                                                              440
Comunità/convivenze                                                                             0
Popolazione all’1/1/2016                                                         n.         1.120
Nati nell’anno                                                                                  7
Deceduti nell’anno                                                                              9
                                Saldo naturale                                                 -2
Iscritti in anagrafe                                                                           46
Cancellati nell’anno                                                                           37
                                Saldo migratorio                                                9
Popolazione al 31/12/2016                                                                   1.127
In età prescolare (0/6 anni)                                                     n.            68
In età scuola obbligo (7/14 anni)                                                             105
In forza lavoro 1a occupazione (15/29 anni)                                                   197
In età adulta (30/65 anni)                                                                    585
In età senile (66 anni e oltre)                                                               172
Tasso di natalità ultimo quinquennio:                                     ANNO           TASSO
(rapporto, moltiplicato x 1.000, tra nascite e popolazione media          2012              1,065
annua)                                                                    2013              0,976
                                                                          2014              1,154
                                                                          2015              0,710
                                                                          2016              0,621

Tasso di mortalità ultimo quinquennio:                                    ANNO           TASSO
       (rapporto, moltiplicato x 1.000, tra morti e popolazione media     2012               0,444
       annua)                                                             2013               0,887
                                                                          2014               0,532
                                                                          2015               0,976
                                                                          2016               0,799

Territorio

                                                                                                12
Superficie in Kmq                                                                              5,24
RISORSE IDRICHE
                       * Fiumi e torrenti                                                           1

STRADE
                       * interne                                          Km.                 10,00
                       * esterne                                          Km.                  8,00

PIANI E STRUMENTI URBANISTICI VIGENTI
* Piano regolatore adottato           Si

                                         AREA INTERESSATA                 AREA DISPONIBILE
P.E.E.P.                                     mq. 0,00                         mq. 0,00
P.I.P.                                       mq. 0,00                         mq. 0,00

Strutture operative

                                     Esercizio                  Programmazione pluriennale
           Tipologia               precedente
                                       2017              2018             2019            2020
Asili nido             n.   0   posti n.        0          0                0               0
Scuole materne         n.   1   posti n.       23         25               25              25
Scuole elementari      n.   1   posti n.       36         40               40              40
Scuole medie           n.   0   posti n.        0          0                0               0
Strutture per          n.   0   posti n.        0          0                0               0
anziani
Farmacia                        n. 1 dispensario    n.    1          n.    1         n.       1

Esistenza depuratore            Si                  Si               Si              Si

Attuazione servizio idrico      Si                  Si               Si              Si
integrato
Aree verdi, parchi e giardini          n. 1              n.1              n. 1               n. 1

Punti luce illuminazione               327               330              330                330
pubblica

Raccolta differenziata          Si                  Si               Si              Si
Mezzi operativi n.                      1                 1                1                  1
Veicoli n.                              1                 1                1                  1
Centro elaborazione dati        Si          No      Si     No        Si         No   Si           No
Personal computer n.                    0                 0                0                  0
Altro

                                                                                                    13
3. Parametri economici

Si riportano di seguito una serie di parametri normalmente utilizzati per la valutazione dell’attività
dell’Amministrazione Comunale nel suo complesso e sono riferiti alle varie norme ed obblighi che
nel corso degli anni il legislatore ha posto a capo dei Comuni ai fini della loro valutazione.

INDICATORI FINANZIARI

                                                                                                    14
15
Per l’indicazione nel dettaglio dei valori riscontrabili per alcuni di tali parametri si rimanda al Piano
degli indicatori e dei risultati attesi.

                                                                                                      16
SeS – Analisi delle condizioni interne
1. Organizzazione e modalità di gestione dei servizi pubblici locali
In sintesi i principali servizi comunali sono gestiti attraverso le seguenti modalità:

                       Servizio                Modalità di gestione             Soggetto gestore
     1   Raccolta e smaltimento rifiuti       Affidamento in house      Servizi Comunali s.p.a.
     2   Servizio idrico integrato            Affidamento in house      Servizi Comunali s.p.a.

Elenco degli organismi ed enti strumentali e società controllate e partecipate

Organismi gestionali

                                           Esercizio                  Programmazione pluriennale
           Tipologia                      precedente
                                             2017               2018              2019             2020
Consorzi                                     n. 0                 0                 0                0
Aziende                                      n. 0                 0                 0                0
Istituzioni                                  n. 1                 1                 1                1
Società di capitali                          n. 4                 4                 4                4
Concessioni                                   n.0                 0                 0                0
Fondazioni                                    n.1                 1                 1                1

Per completezza, si precisa che il Comune di Viadanica, oltre a far parte della Comunità Montana
dei Laghi Bergamaschi, partecipa in altri organismi come di seguito indicato:
    · Consorzio bacino Imbrifero Montano (BIM) – Oglio;
    · GAL 4 Comunità delle Valli e dei Laghi s.r.l. (in liquidazione).
L’adesione a questi organismi, sono da considerarsi “forme associative” di cui al Capo V del Titolo
II del D.lgs. 267/2000 (TUEL).

Elenco delle principali convenzioni con contributo economico stipulate dall’Ente:
    · convenzione con la Scuola materna per abbattimento costi rette di frequenza;
    · convenzione con la Polisportiva per la gestione degli impianti sportivi.

Gli enti partecipati dall’Ente che, per i quali, ai sensi dell’art. 172 del TUEL, è previsto che i
rendiconti siano allegati al Bilancio di Previsione del Comune, sono i seguenti:

                                                                                                          17
% di              Capitale
    Denominazione                  Tipologia                            parte-            sociale al             Note
                                                                        cipaz             31/12/2016
    COGEME S.P.A.                  Società per azioni                     0,01%           4.216.000,00
    SERVIZI COMUNALI               Società per azioni                     2,057%          4.802.000,00
    SPA
    UNIACQUE S.P.A.                Società per azioni                     0,10%           2.040.000,00
    TUTELA                         Società a                              0,66%             100.000,00
    AMBIENTALE DEL                 responsabilità limitata
    SEBINO S.P.A.

Il ruolo del Comune nei predetti organismi è, da un lato quello civilistico, che compete ai soci delle
società di capitali e da un altro lato quello amministrativo di indirizzo politico e controllo sulla
gestione dei servizi affidati ai medesimi.
Gli interventi normativi emanati sul fronte delle partecipazioni in società commerciali e enti
detenuti dalle Amministrazioni pubbliche, sono volti alla razionalizzazione delle stesse e ad evitare
alterazioni o distorsioni della concorrenza e del mercato così come indicato dalle direttive
comunitarie in materia. Il Comune, oltre ad aver ottemperato a tutti gli obblighi di comunicazione
e certificazione riguardanti le partecipazioni, monitora costantemente l’opportunità di mantenere
le stesse in base al dettato normativo di riferimento.

                                                 Società Partecipate
                                                           COGEME S.p.a.
Cogeme, nata nel 1970 per metanizzare la Franciacorta, è una delle prime Società per azioni dei Comuni in Italia. E' nata per
garantire ai propri Comuni-azionisti dei servizi di pubblica utilità a prezzi contenuti e di qualità. Le quote azionarie sono totalmente
detenute da 70 Amministrazioni comunali delle province di Brescia e Bergamo, dal Consorzio Comunità di Zona e dalla Comunità
montana di Valle Camonica. Attualmente è una holding di varie società che garantisce i servizi idrici, energetici, ambientali ed
informatici in un bacino di 400.000 abitanti. Alcuni anni fa ha costituito LGH, uno dei principali operatori italiani, presente con
proprie società operative sul territorio bresciano e bergamasco, tra cui Linea Gestioni, che si occupa di raccolta e trasporto rifiuti.
Cogeme è uno strumento che consente agli Enti Locali di realizzare i propri compiti istituzionali di controllo e vigilanza dell'attività
svolta dai gestori dei servizi pubblici. Gli obiettivi strategici di Cogeme spa sono la gestione di partecipazioni in società di erogazione
di servizi pubblici, la gestione dei servizi pubblici affidati, lo sviluppo della gestione associata dei servizi ai Comuni e il sostegno allo
sviluppo economico-sociale del territorio.
Attualmente la partecipazione del Comune è pari allo 0,01% del capitale.
E’ intenzione dell’amministrazione mantenere la partecipazione, seppur minoritaria, nella società in considerazione della
strategicità degli obiettivi sopracitati in quanto ritenuta indispensabile al perseguimento di finalità istituzionali.

                                                                                                                                         18
Importi in euro riferiti alla chiusura dell’ultimo esercizio 2016.

Stato patrimoniale al 31/12                                                       2014                    2015                    2016
Attivo
A) Crediti verso socie per versamenti ancora dovuti                                       0                       0                        0
B) Immobilizzazioni                                                             118.298.091             118.833.142              104.976.964
C) Attivo circolante                                                             26.909.938              22.428.684               23.267.151
D) Ratei e risconti                                                                 458.699                 301.768                  283.766
                                                Totale attivo                   145.666.728             141.563.594              128.527.881
Passivo
A) Patrimonio netto                                                              82.746.467              82.170.209               80.870.406
B) Fondi per rischi e oneri                                                      21.860.925              20.322.482               18.928.574
C) Trattamenti fine rapporto lavoro subordinato                                      44.914                  47.797                   48.918
D) Debiti                                                                        40.486.582              38.534.673               28.166.534
E) Ratei e risconti                                                                 527.840                 488.433                  513.449
                                               Totale passivo                   145.666.728             141.563.594              128.527.881
Conto economico
A) Valore della produzione                                                        8.735.669                8.028.356                6.851.882
B) Costi della produzione                                                        10.163.052                8.049.561                7.779.624
Differenza tra valore e costi della produzione (A-B)                             -1.427.383                  -21.205                 -927.742
C) Proventi e oneri finanziari                                                    1.999.723                 -204.538                1.599.440
D) Rettifiche di valore di attività finanziarie                                   1.984.524                2.183.479                4.201.235
E) Proventi e oneri straordinari                                                    119.957                        0                        0
Risultato prima delle imposte                                                     2.676.821                1.957.736                4.872.933
Imposte sul reddito dell'esercizio                                                 -540.687                 -362.818                 -177.863
Utile (perdita) dell'esercizio                                                    3.217.508                2.320.554                5.050.796

                                                   SERVIZI COMUNALI S.p.a.
Servizi Comunali S.p.A. è una società a capitale interamente pubblico detenuto da 56 enti soci: 55 comuni e una comunità montana.
Nata nel 1997 con le modalità previste dall’art. 22 - comma 3°, lett. e) della legge 08.06.1990 n. 142, che individuava le forme di
gestione dei servizi pubblici locali, oggi la società eroga servizi a più di 81 comuni, soci e non soci. Con 4 sedi operative dislocate sul
territorio lombardo Servizi Comunali copre un’area geografica che va dal Basso Sebino verso la valle Calepio, fino alla città di
Bergamo per poi risalire le valli Seriana e Brembana e ridiscendere nella media e bassa pianura Bergamasca. Alla società
partecipano, inoltre, tre comuni della provincia di Milano e tre comuni delle provincia di Brescia. La società propone un’ampia
gamma di servizi di pubblica utilità, operando nel pieno rispetto delle normative di legge in materia di tutela ambientale, qualità e
sicurezza:
      · raccolta, trasporto, smaltimento, recupero dei rifiuti solidi urbani differenziati e non;
      · gestione dei centri comunali di raccolta rifiuti;
      · consulenza qualificata in campo ambientale sulle problematiche relative alle normative ed agli adempimenti
           amministrativi.
      · informatizzazione di centri comunali di raccolta rifiuti, con gestione della trasformazione della tassa ed introduzione di
           diverse simulazioni tariffarie;
      · gestione del ciclo idrico integrato.
      · gestione tributi locali
      · campagne informative e di sensibilizzazione presso le scuole e con le diverse modalità di impiego dei media.

                                                                                                                                       19
Attualmente la partecipazione del Comune è pari allo 2,057% del capitale.

Importi in euro riferiti alla chiusura dell’ultimo esercizio 2016.

Stato patrimoniale al 31/12                                                     2014                  2015                    2016
Attivo
A) Crediti verso socie per versamenti ancora dovuti                                     0                      0                       0
B) Immobilizzazioni                                                             6.371.520              7.749.852               8.532.026
C) Attivo circolante                                                           14.230.692             11.639.239              12.049.609
D) Ratei e risconti                                                               225.885                178.399                 119.162
                                                 Totale attivo                 20.828.097             19.567.490              20.700.797
Passivo
A) Patrimonio netto                                                             9.905.776              8.971.223              10.333.326
B) Fondi per rischi e oneri                                                             0                  1.725                       0
C) Trattamenti fine rapporto lavoro subordinato                                   414.600                411.876                 394.868
D) Debiti                                                                      10.507.721             10.182.330               9.970.863
E) Ratei e risconti                                                                     0                    336                   1.740
                                                Totale passivo                 20.828.097             19.567.490              20.700.797
Conto economico
A) Valore della produzione                                                     20.329.794             21.329.922               23.367.099
B) Costi della produzione                                                      18.182.478             20.307.132               21.245.215
Differenza tra valore e costi della produzione (A-B)                            2.147.316              1.022.790                2.121.884
C) Proventi e oneri finanziari                                                   -103.824                484.673                  -82.072
D) Rettifiche di valore di attività finanziarie                                         0                      0                        0
E) Proventi e oneri straordinari                                                   33.934                      0                        0
Risultato prima delle imposte                                                   2.077.426              1.507.463                2.039.812
Imposte sul reddito dell'esercizio                                                795.792                498.549                  684.910
Utile (perdita) dell'esercizio                                                  1.281.634              1.008.914                1.354.902

                                                      UNIACQUE S.p.a.
UNIACQUE Spa è una società totalmente pubblica costituita il 20 marzo 2006 per la gestione in house del servizio idrico integrato
sulla base dell’affidamento effettuato dall’Autorità d’ambito della provincia di Bergamo per una durata di 30 anni a decorrere dal 1°
gennaio 2007. Il contratto di servizio che disciplina i rapporti tra la società e l’Ato è stato sottoscritto l’1 agosto 2006 e
successivamente integrato il 4 giugno 2007.
Il servizio idrico integrato (S.I.I.) riguarda, in particolare, l’insieme dei servizi di prelievo, trasporto ed erogazione dell’acqua
all’utente, la gestione dei sistemi fognari e la depurazione delle acque reflue.
      · Acquedotto: servizio costituito dalle fasi di captazione, adduzione e distribuzione per
      · Usi domestici
      · Usi non domestici, intesi come utenze pubbliche (scuole, ospedali, caserme, edifici pubblici, centri sportivi, mercati,
           stazioni ferroviarie, aeroporti…), utenze commerciali (uffici, negozi, supermercati, alberghi, ristoranti, lavanderie,
           autolavaggi…) e utenze agricole e industriali, purché, in questo ultimo caso, l’acqua venga erogata tramite l’acquedotto e
           non attraverso impianti dedicati.
      · Fognatura: servizio di raccolta e convogliamento delle acque reflue domestiche e industriali scaricate in pubblica
           fognatura.
      · Depurazione: servizio di trattamento presso gli impianti di depurazione di tutte le acque reflue domestiche e industriali
           scaricate in pubblica fognatura.
Attualmente la partecipazione del Comune è pari allo 0,10% del capitale.

Importi in euro riferiti alla chiusura dell’ultimo esercizio 2016.

                                                                                                                                 20
Stato patrimoniale al 31/12                                                          2014                2015                 2016
Attivo
A) Crediti verso socie per versamenti ancora dovuti                                        0                    0                     0
B) Immobilizzazioni                                                               44.229.736           59.066.334            74.495.683
C) Attivo circolante                                                              75.906.135           82.192.428            75.748.190
D) Ratei e risconti                                                                  127.674              166.233               309.391
                                                 Totale attivo                   120.263.545          141.424.995           150.553.264
Passivo
A) Patrimonio netto                                                               32.694.562           41.579.370            52.176.251
B) Fondi per rischi e oneri                                                        4.213.990            2.393.227               409.442
C) Trattamenti fine rapporto lavoro subordinato                                    4.212.558            4.044.492             3.946.444
D) Debiti                                                                         79.126.394           93.383.594            93.969.635
E) Ratei e risconti                                                                   16.041               24.312                51.492
                                                Totale passivo                   120.263.545          141.424.995           150.553.264
Conto economico
A) Valore della produzione                                                         92.871.091           90.780.805            91.704.864
B) Costi della produzione                                                          80.015.134           77.527.179            76.506.214
Differenza tra valore e costi della produzione (A-B)                               12.855.957           13.253.626            15.198.650
C) Proventi e oneri finanziari                                                       -679.730           -1.153.959              -279.949
D) Rettifiche di valore di attività finanziarie                                             0                    0                     0
E) Proventi e oneri straordinari                                                    3.202.341                    0                     0
Risultato prima delle imposte                                                      15.378.568           12.099.667            14.918.701
Imposte sul reddito dell'esercizio                                                  6.092.425            3.214.859             4.321.820
Utile (perdita) dell'esercizio                                                      9.286.143            8.884.808            10.596.881

                                        TUTELA AMBIENTALE DEL SEBINO S.r.l.
La società è nata per la realizzazione e gestione della rete di depurazione e collettamento del lago d’Iseo. Nel 2010 per disposizione
legislativa e volontà dei soci la gestione è stata affidata rete di depurazione e collettamento del lago d’Iseo per la parte bergamasca
ad Uniacque S.p.A. Attualmente, pertanto, la società si occupa della gestione dei canoni di concessione amministrativa delle reti,
impianti ed altre dotazioni patrimoniali concesse alle società di gestione ed erogazione del servizio idrico integrato. La società
opera in forma di srl a seguito di atto di trasformazione deliberato in data 13.06.2011 contestualmente è stato ridotto il capitale
sociale precedentemente ammontante ad euro 1 milione e portato a 100 mila euro.
È partecipata da trentotto enti locali di cui trentasei amministrazioni comunali e le Province di Bergamo e Brescia.
Attualmente la partecipazione del Comune è pari allo 0,66% del capitale.
E’ intenzione dell’amministrazione mantenere la partecipazione, seppur minoritaria, nella società in considerazione della
strategicità degli obiettivi sopracitati in quanto ritenuta indispensabile al perseguimento di finalità istituzionali. Non sussistono
oneri né contribuzioni a carico del bilancio Comunale.

Importi in euro riferiti alla chiusura dell’ultimo esercizio 2016.

                                                                                                                                   21
Stato patrimoniale al 31/12                                            2014         2015        2016
Attivo
A) Crediti verso socie per versamenti ancora dovuti                        0               0            0
B) Immobilizzazioni                                               22.280.689      22.267.439   22.257.771
C) Attivo circolante                                               5.941.526       5.492.179   12.797.979
D) Ratei e risconti                                                       46              85            0
                                                Totale attivo     28.222.261      27.759.703   35.055.750
Passivo
A) Patrimonio netto                                               15.766.408      15.776.040   15.782.020
B) Fondi per rischi e oneri                                                0               0            0
C) Trattamenti fine rapporto lavoro subordinato                        9.096           6.696        8.358
D) Debiti                                                          4.003.630       3.737.971    9.454.111
E) Ratei e risconti                                                8.443.127       8.238.996    9.811.261
                                               Totale passivo     28.222.261      27.759.703   35.055.750
Conto economico
A) Valore della produzione                                              129.284       99.554     110.993
B) Costi della produzione                                               112.167       92.359      95.362
Differenza tra valore e costi della produzione (A-B)                     17.117        7.195      15.631
C) Proventi e oneri finanziari                                            1.622        2.436      -8.874
D) Rettifiche di valore di attività finanziarie                               0            0           0
E) Proventi e oneri straordinari                                         33.612            0           0
Risultato prima delle imposte                                            52.351        9.631       6.757
Imposte sul reddito dell'esercizio                                        2.393            0         778
Utile (perdita) dell'esercizio                                           49.958        9.631       5.979

2. Indirizzi generali di natura strategica
a. Investimenti e realizzazione di opere pubbliche
Il Comune al fine di programmare la realizzazione delle opere pubbliche sul proprio territorio è
tenuto ad adottare il programma triennale e l'elenco annuale dei lavori sulla base degli schemi
tipo previsti dalla normativa.

Principali investimenti programmati per il triennio 2018-2020

Opera Pubblica                                                  2018               2019           2020

Opere prevenzione dissesto idrogeologico                   300.000,00

Riqualificazione pubblica illuminazione                    100.000,00             100.000,00

Miglioramento viabilità                                                           100.000,00     100.000,00

Rifacimento centrale termica scuole                         46.000,00

                                                                                                            22
Totale    446.000,00        200.000,00          100.000,00

b. I programmi ed i progetti di investimento in corso di esecuzione e non ancora conclusi
I lavori di riqualificazione di vicolo Fortino con la realizzazione di un parcheggio vedranno al più
presto l’esecuzione finale dell’asfaltatura a conclusione dell’opera.

c. Tributi e tariffe dei servizi pubblici

Il sistema di finanziamento del bilancio risente molto sia dell’'intervento legislativo in materia di
trasferimenti dello stato a favore degli enti locali che, in misura sempre più grande, del carico
tributario applicato sui beni immobili presenti nel territorio. Il federalismo fiscale riduce infatti il
trasferimento di risorse centrali ed accentua la presenza di una politica tributaria decentrata. Il
non indifferente impatto sociale e politico del regime di tassazione della proprietà immobiliare ha
fatto sì che il quadro normativo di rifermento abbia subito nel corso degli anni profonde revisioni.
L'ultima modifica a questo sistema si è avuta con l'introduzione dal 2014 dell'imposta unica
comunale (IUC), i cui presupposti impositivi sono: il possesso di immobili, l'erogazione e fruizione
di servizi comunali.
Continua anche per il 2018 il divieto di istituzione di nuovi tributi e sono inoltre vietati aumenti
indiretti ossia derivanti dall’eliminazione o attenuazione di agevolazioni già concesse in
precedenza.
La sospensione non è applicabile alla TARI in quanto la normativa vigente prevede la copertura del
100% del costo del servizio e non agisce sulle entrate per servizi che prevedono tariffe.
A seguito del blocco dell’aumento dei tributi non risulta applicabile nel corso dell’anno 2018 l’art.
193 del TUEL che consentiva la modifica di tariffe e aliquote al fine di ripristinare il pareggio di
bilancio in sede di adozione del provvedimento di salvaguardia degli equilibri di bilancio.

IUC: L'art. 1, comma 639, della Legge n. 147 del 27.12.2013 ha previsto l'istituzione dell'imposta
unica comunale che si basa su due presupposti impositivi, uno costituito dal possesso di immobili e
l'altro legato alla fruizione di servizi comunali.
Componenti della IUC sono: l'imposta municipale propria (IMU) di natura patrimoniale, dovuta dal
possessore di immobili con esclusione dell'abitazione principale, il tributo per i servizi indivisibili

                                                                                                     23
(TASI) a carico sia del possessore che dell'utilizzatore dell'immobile e la tassa sui rifiuti (TARI) a
carico dell'utilizzatore destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.
IMU: L'art. 1, comma 703, della Legge n. 147 del 27 dicembre 2013 lascia salva la disciplina per
l'applicazione dell'IMU.
L'art. 1, comma 380 lettera a), della Legge n. 228 del 24.12.2012 (Legge di Stabilità 2013) ha
soppresso l'attribuzione allo Stato della quota del 50% del gettito IMU ad aliquote di base relativa
agli immobili diversi dall'abitazione principale e dei fabbricati rurali strumentali mentre la lettera f)
del medesimo comma ha previsto la riserva allo Stato dell'intero gettito IMU derivante dagli
immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale "D" calcolato ad aliquota di base. Lo
Stato ha dato la facoltà ai comuni di aumentare sino a 0,30 punti percentuali l'aliquota standard
dello 0,76 per cento per gli immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale"D".
Le novità introdotte in materia di IMU riguardano il nuovo regime di esenzione per i terreni
agricoli, l’agevolazione per gli immobili a canone concordato, imbullonati e la nuova disciplina del
comodato d’uso gratuito ai parenti.
- Terreni agricoli:
L’esenzione dell’IMU per i terreni agricoli con riferimento alla circolare MEF n. 9 del 14.06.1993.
Sono altresì esentati i terreni agricoli posseduti e condotti da agricoltori professionisti
indipendentemente dalla loro ubicazione.
- Affitti a canone concordato:
Viene ridotta al 75% dell’importo determinato in base all’aliquota stabilita dal comune l’imposta
da versare a titolo di IMU.
- Comodato d’uso gratuito a parenti
Viene eliminata la possibilità per i Comuni di assimilare all’abitazione principale l’abitazione
concessa in comodato ai parenti in linea retta entro il primo grado (genitori/figli).
Viene introdotta la riduzione del 50% della base imponibile IMU per le unità immobiliari – fatta
eccezione per quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/09 – concesse in comodato a
parenti in linea retta entro il primo grado che le utilizzino come propria abitazione di residenza,
con le seguenti condizioni:
1. Il comodatario la utilizzi come abitazione principale
2. Il contratto di comodato sia registrato
3. Il comodante possieda un solo immobile in Italia e risieda anagraficamente nonché dimori
abitualmente nello stesso comune in cui è situato l’immobile concesso in comodato ovvero, oltre

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all’immobile concesso in comodato possieda un altro immobile adibito a propria abitazione
principale, ad eccezione delle unità abitative classificate nelle categorie A/1, A/8 e A/9.
4. Il comodante ed il comodatario devono risiedere nello stesso Comune.
Ai fini dell’applicazione del beneficio il comodante dovrà attestare il possesso dei requisiti nel
modello di dichiarazione IMU.
Le riduzioni di gettito derivanti dall’applicazione delle agevolazione sopra riportate dovrebbero
essere coperte con ristori del Fondo di Solidarietà comunale ed una riduzione della quota di
alimentazione del fondo stesso di spettanza dei Comuni.
Vengono confermate le aliquote applicate nell’anno 2017.
TARI: La disciplina della tassa sui rifiuti è contenuta nei commi da 639 a 704 dell'articolo 1della
Legge n. 147/2013. La TARI ha trovato applicazione dal 1° gennaio 2014 e prendendo il posto di
tutti i previgenti prelievi relativi alla gestione dei rifiuti urbani. Il nuovo tributo verrà corrisposto in
base a tariffa riferita all'anno solare e commisurata alla quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti
prodotti per unità di superficie, in relazione agli usi e alla tipologia di attività svolte, sulla base dei
criteri determinati dal D.P.R. n. 158/1999. La relativa entrata deve assicurare la copertura integrale
del costo del servizio.
TASI: La disciplina della TASI è contenuta nei commi da 669 a 681 dell'art. 1, della Legge n. 147 del
27.12.2013. Importanti modifiche sono state introdotte con il D.L. n. 16 del 6.03.2014 convertito
con modificazioni nella legge n. 68 del 2.05.2014. Presupposto impositivo della TASI è il possesso o
la detenzione a qualsiasi titolo di fabbricati, ivi compresa l’abitazione principale, e di aree
edificabili. La base imponibile è quella prevista per l'applicazione dell'IMU. Il gettito della TASI è
destinato alla copertura dei costi dei servizi indivisibili da individuarsi così come previsto dal
regolamento per l'applicazione dell'imposta.
Come per l’anno precedente è confermata l’esenzione per le unità immobiliari destinate ad
abitazione principale, l’agevolazione per gli immobili a canone concordato, imbullonati, immobili
merce e la nuova disciplina del comodato d’uso gratuito ai parenti.
-      Abitazione principale
Viene introdotta l’esclusione dalla TASI per l’abitazione principale ad eccezione delle unità
abitative classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9.
L’esclusione opera oltre che per il possessore anche per il detentore che la utilizzo come
abitazione principale con esclusione sempre delle categorie catastali A/1, A/8 e A/9.
Affitti a canone concordato:

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Viene ridotta al 75% dell’importo determinato in base all’aliquota stabilita dal comune l’imposta
da versare a titolo di TASI.
-      Immobili merce
Viene introdotta un’aliquota ridotta allo 0,1 per cento con possibilità per i Comuni di modificarla in
aumento sino allo 0,25% o in diminuzione fino all’azzeramento.
Le agevolazioni introdotte per l’IMU che sono legate alla determinazione della base imponibile
(imbullonati e comodato) operano anche per la TASI in quanto il comma 675 dell’art. 1 della Legge
147/2013 stabilisce che la base imponibile TASI è quella prevista per l’applicazione dell’imposta
municipale propria.
Vengono confermate le aliquote applicate nell’anno 2017.
Il gettito previsto è pari ad € 40.000,00 al netto del gettito relativo all’abitazione principale.
ADDIZIONALE COMUNALE ALL'IRPEF: l'imposta è stata istituita con D.Lgs. 28 settembre 1998 n.
360. Essa è determinata applicando al reddito complessivo ai fini dell'Imposta sul Reddito delle
Persone Fisiche, al netto degli oneri deducibili riconosciuti dalla Legge, l'aliquota stabilita dal
Comune, la quale non può eccedere lo 0,8 per cento.
La determinazione del gettito da iscrivere in bilancio è stata effettuata alla luce del nuovo principio
contabile approvato nella riunione della Commissione Arconet del 20.01.2016 che prevede che gli
enti locali possono accertare l’addizionale IRPEF per un importo pari a quello accertato
nell’esercizio finanziario del secondo anno precedente quello di riferimento e comunque non
superiore alla somma degli incassi dell’anno precedente in c/residui e del secondo anno
precedente in c/competenza, riferiti all’anno d’imposta.
L’importo da iscrivere in bilancio 2018 sarà di € 50.000,00.
TOSAP: oggetto della tassa è l'occupazione di qualsiasi natura, effettuata anche senza titolo, nelle
strade, nei corsi, nelle piazze e, comunque, sui beni appartenenti al demanio o al patrimonio
indisponibile dei Comuni. Relativamente alle tariffe dell'anno 2018 vengono confermate le
aliquote già vigenti. La tosap è gestita in economia direttamente dal Comune di Viadanica.
IMPOSTA SULLA PUBBLICITA' ED I DIRITTI SULLE PUBBLICHE AFFISSIONI: la pubblicità esterna e le
pubbliche affissioni sono soggette ad un'imposta ed a un diritto dovuti al Comune nel cui territorio
sono effettuate. La materia è disciplinata dal D.Lgs. 507/1993. Nel comune la gestione di tale
tributo è affidata alla società SAN MARCO S.P.A. la quale provvede al servizio di accertamento,
mentre gli incassi sono stati predeterminati nell’importo annuo.
Le aliquote sono rimaste invariate.

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