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EUT EDIZIONI UNIVERSITÀ DI TRIESTE Bollettino della ASSOCIAZIONE ITALIANA di CARTOGRAFIA 2018 (164), 100-120 ISSN 2282-572X (online) DOI: 10.13137/2282-572X/27109 ISSN 0044-9733 (print) http://www.openstarts.units.it/dspace/handle/10077/9933 Differenziali di crescita economica in Polonia: il caso della Pomerania quale modello di sviluppo Differentials of economic growth in Poland: the case of Pomerania as a model of development Daniela La Foresta, Stefano De Falco Università degli Studi di Napoli Federico II; daniela.laforesta@unina.it, sdefalco@unina.it Riassunto Abstract L’integrazione nell’area dell’Unione Europea ha significativamente The integration in the European Union has contributed significant- contribuito, in un primo tempo a stabilizzare e, successivamente, a ly, initially to stabilize and, subsequently, to support the economic sostenere la crescita economica della Polonia che, a differenza di growth of Poland, which, unlike many other countries of the Conti- molti altri paesi del Continente è riuscita a riassorbire lo shock della nent, has managed to absorb the shock of the crisis in the 2008 very crisi del 2008 in tempi molto brevi. Infatti, già con il 2010, pur su- quickly. In fact, already in 2010, despite suffering the slow growth of bendo l’effetto della lenta crescita di tutta la compagine europea, il the entire European frame, the country has managed to restore vigor paese è riuscito a restituire vigore alla propria economia sino a ripo- to its economy until it repositions, steadily, on a level of increase of its sizionarsi, stabilmente, su di un livello d’incremento del proprio PIL GDP around rates 4% per year. intorno a tassi del 4% annui. The proposed contribute primarily aims to demonstrate how access to La ricerca che si presenta in questa sede intende, in primo luogo, di- the EU, through targeted investments, managed at centralized level mostrare come l’adesione all’UE, attraverso investimenti mirati, gestiti according to well-calibrated development objectives, has enabled the a livello centralizzato in funzione di ben calibrati obiettivi di sviluppo, country to improve the living conditions of the own population and abbia consentito al paese di migliorare le condizioni di vita della pro- establish valid premises for its insertion in a internationalization con- pria popolazione e stabilire valide premesse per il suo inserimento in text both of the productive apparatus and both of the model of inter- un contesto di internazionalizzazione dell’apparato produttivo e del nal consumption. modello dei consumi interni. Il contributo, inoltre, affronta la delica- The contribute also addresses the delicate issue of territorial cohesion ta questione della coesione territoriale dello sviluppo regionale evi- in regional development, highlighting how, despite of intensively ac- denziando come, a fronte di aree intensamente attive nel processo di tive areas in the process of economic growth, such as the Pomeranian crescita economica, tra le quali la regione della Pomerania, sussistano region, there are still ones of stagnation and reality neither included in tutt’ora sacche di stagnazione e realtà affatto inserite nel contesto di the context of a modern process of innovation and growth. un moderno processo di innovazione e crescita. The core of the research revolves around the deepening of the virtuous Il nucleo centrale della ricerca di cui si presentano i risultati, ruota mechanisms of regional planning to highlight and isolate the prac- intorno all’approfondimento dei meccanismi virtuosi di pianificazio- tices from which it is possible to bring down the most positive results ne regionale per evidenziare e isolare le prassi da cui sia possibile far in terms of remodeling and vivacization of the productive context. discendere i risultati maggiormente positivi in termini di rimodula- Finally, with the intention of making certain assumptions about the zione e vivacizzazione del tessuto produttivo. permeability and repeatability of territorial policies, some considera- Infine, con l’intento di avanzare talune ipotesi circa la permeabilità tions are envisaged with regard to the existence of the constraints e replicabilità delle politiche territoriali, vengono prospettate alcune which, in practice, risk compromising the practical transferability in considerazioni in ordine alla sussistenza dei vincoli che, in concre- the still marginal regions. to, rischiano di comprometterne la pratica trasferibilità nelle regioni tuttora marginali. Parole chiave Keywords Crescita; Differenziali; Stagnazione; Aree; Regioni; Polonia Differences, Growth, Stagnation, Areas, Region, Poland 100
D. LA FORESTA, S. DE FALCO Differenziali di crescita economica in Polonia: il caso della Pomerania quale modello di sviluppo 1. Introduzione La focalizzazione sui due fattori principali della cre- scita endogena, ovvero i rendimenti crescenti e i mec- Il tema della crescita economica ha generato due ma- canismi di diffusione delle conoscenze, «implica una cro-filoni di ricerca caratterizzati da una diversa consi- maggiore attenzione verso processi dinamici cumulativi derazione del valore spaziale: la teoria neoclassica, che dipendenti da condizioni iniziali, e fenomeni di lock-in, non ha mai preso in considerazione il fattore territo- che aprono la strada al riconoscimento dell’importanza riale, correlando lo sviluppo a fattori esogeni, e i più di percorsi locali e di variabili strategiche nella defini- recenti approcci delle teorie della crescita endogena e zione delle politiche di intervento tese a modificare tali della nuova “geografia economica”. percorsi” (Lodde, 1999). Nell’approccio neoclassico, come sostiene Lodde In questo senso, il concetto di spazio entra con de- (1999, p. 2), “le ipotesi di perfetta diffusione delle cono- cisione nell’analisi economica, portando con sé il ten- scenze e di rendimenti costanti di scala precludono la tativo costante di ottenere metodi empirici per misure possibilità di spiegare differenziali di crescita persistenti sempre più precise e accurate dei fenomeni. Il salto con- nel tempo che costituiscono, invece, un dato dell’espe- cettuale è avvenuto, quindi, con il cambio di paradigma rienza, soprattutto con riferimento ai problemi di aree che ha riguardato l’interpretazione dello spazio come locali specifiche, economicamente arretrate”. A tal pro- “territorio”: «lo spazio diventa territorio quando il mo- posito, l’approccio neoclassico considera poco utile l’in- dello di crescita regionale lo considera come una risor- tervento politico nell’economia in quanto sarebbero le sa economica e un fattore produttivo indipendente, un forze di mercato garanti del pieno utilizzo delle risorse generatore di vantaggi statici e dinamici per le imprese e, di conseguenza, della crescita. La politica, pertanto, situate in un’area o, in altre parole, un elemento di fon- dovrebbe semplicemente assicurare il perfetto funzio- damentale importanza nel determinare la competitività namento dei mercati affinché questi possano generare di un sistema di produzione locale» (Capello, Frattesi automaticamente crescita e convergenza. 2009, p. 21). La crescita, quale processo territorializzato I modelli della crescita endogena e la Nuova geogra- è, pertanto, «la conseguenza di meccanismi complessi fia economica (NGE), sviluppatesi alla fine dello scorso fatti di capitale relazionale o sociale di un particolare millennio, si presentano più ricchi di implicazioni. Ciò si spazio geografico, un sistema di governance e istitu- deve soprattutto al fatto che le ipotesi di partenza, come zioni, un sistema di valori che concentrano attività e la presenza di rendimenti crescenti e una analisi più pre- creano esternalità dando luogo a un incremento, terri- cisa dal punto di vista microeconomico dei meccanismi torializzato, della produttività dei fattori» (Borri, Ferlai- di diffusione delle conoscenze, consentono di dar con- no, 2009, p. 11). to di persistenti variazioni nelle modalità di sviluppo di Dunque, gli approcci focalizzati sulla crescita endo- economie differenti (Gualerzi, 2001). In particolare, la gena tengono in considerazione le differenze struttura- NGE, che ha avuto il merito di «aver dato un’espressio- li dei territori e pongono l’enfasi sul ruolo della accu- ne unificante, rispetto al mainstream di storici esponenti mulazione delle conoscenze tecnologiche, sul carattere dell’economia spaziale e non, della tendenza delle attivi- sub-ottimale del progresso e sulla possibilità della persi- tà produttive a concentrarsi in spazi fisicamente ristretti stenza di divari nei tassi di crescita. Si aprono, in questo secondo il concetto di agglomerazione» (Dileo, Losurgo, modo, spazi di discussione relativi al ruolo delle poli- 2011, p. 455), rappresenta, secondo la definizione coniata tiche di sviluppo che possano produrre effetti, di lun- da Krugman (1995), il campo di ricerca che si occupa del- go periodo, più significativi delle politiche di sostegno le cause – del perché – e delle modalità – del come – l’at- alla accumulazione di capitale fisico (crescita esogena) tività economica possa interagire con lo spazio. Krugman (Lodde, 1999). Se, pertanto, nei modelli neoclassici, la si riferiva al concetto marshalliano di esternalità come a politica economica appare poco utile perché non può una concentrazione regionale di attività economiche in influire sul tasso di crescita di lungo periodo, in quelli grado di generare localmente economie esterne (Basile della crescita endogena questa assume un ruolo signifi- et al., 2012). cativo nel governo delle disparità territoriali, acutizzate ISSN 2282-572X (online) AIC 2018 (164) , 100-120 101 ISSN 0044-9733 (print)
D. LA FORESTA, S. DE FALCO Differenziali di crescita economica in Polonia: il caso della Pomerania quale modello di sviluppo dall’esistenza di forze che contribuiscono ad aumentare, di rigenerazione, avrebbero stimolato l’avvio di nuove nel corso del tempo, le divergenze tra le diverse eco- attività economiche e contribuito a migliorare la quali- nomie regionali (ipotesi di “divergenza”, a differenza tà dello sviluppo. I fondi, inoltre, avrebbero garantito, della “convergenza” supposta dai fautori del modello o aumentato, gli investimenti nazionali nella politica neoclassico). Incentivando l’accumulazione di capitale regionale e stimolato il coinvolgimento di un ampio nu- fisico e umano e promuovendo l’innovazione e la diffu- mero di attori, in particolare al livello locale, determi- sione tecnologica, si creerebbero dunque, per le regioni nando un importante valore aggiunto e nuovi stimoli più arretrate, le condizioni necessarie per una crescita per la crescita endogena. stabile e di lungo periodo. In linea con tali orientamenti della letteratura scienti- La politica regionale UE trova il suo fondamento te- fica si pone il presente contributo, incentrato sull’analisi orico proprio nelle teorie della crescita endogena. della capacità di gestione e attrazione di fondi esteri e L’Unione Europea nell’attuazione delle strategie di delle relative esternalità in termini di sviluppo regionale. Lisbona e di Göteborg ha avviato da tempo politiche di Gli obiettivi della politica regionale, fondata sui prin- sviluppo regionale arricchite dalla dimensione spaziale; cipi della solidarietà e della coesione quali elementi stra- ciò ha comportato una minore attenzione alle tradizio- tegici di riduzione delle disparità territoriali (Prezioso, nali misure di compensazione, a fronte del migliora- 2008), hanno trovato adeguato compimento in alcuni dei mento del potenziale competitivo endogeno delle regio- paesi protagonisti dell’allargamento del 2004 che, se pur ni (Szlachta, Zaucha, 2010). con modalità e risultati diversi, hanno avviato processi di Uno dei principali determinanti di generazione e di mitigazione dei divari e di composizione delle differenze. sviluppo delle economie locali, è rappresentato dall’effi- L’integrazione del 2004 nell’area dell’Unione Eu- cace impiego dei fondi europei. La comunità scientifica, ropea ha significativamente contribuito, in un primo tuttavia, non ha un approccio unanime sulla validità di tempo a stabilizzare e, successivamente, a sostenere la tale equazione. crescita economica della Polonia che, a differenza di Una parte dei ricercatori ha rilevato che, dalla ri- molti altri paesi del continente, è riuscita a riassorbire lo forma del 1989 in poi, lo sforzo di sviluppo dell’UE at- shock della crisi del 2008 in tempi molto brevi. Infatti, traverso i fondi strutturali non ha generato localmente già con il 2010, pur subendo l’effetto della lenta crescita impatti di rilievo e, piuttosto, i trasferimenti di dena- di tutta la compagine europea, il paese è riuscito a resti- ro creerebbero una dannosa “cultura della dipendenza” tuire vigore alla propria economia sino a riposizionarsi, (Boldrin, Canova, 2001; Dall’Erba, Le Gallo, 2007; de stabilmente, su di un livello d’incremento del proprio Freitas et al., 2003). È ancora più dura la posizione di PIL intorno a tassi del 4% annuo. Perotti e Teoldi (2014) maturata a seguito di uno studio Tuttavia, pur a fronte dell’alta derivata che ha ca- empirico sul caso italiano: la dispersione di risorse, la ratterizzato le dinamiche dei suoi processi di sviluppo, tendenza di alcune élite a catturare i finanziamenti sen- permangono sacche di stagnazione e realtà affatto inse- za investirli per l’interesse collettivo e lo scarso coordi- rite nel contesto di un moderno processo di innovazione namento con le politiche nazionali vanificherebbero del e crescita. Gli obiettivi di convergenza sono stati rag- tutto l’impalcatura dei fondi strutturali. Altri studiosi giunti solo con riferimento a particolari regioni, tra cui hanno considerato la possibile presenza di impatti posi- quella della Pomerania dove, nell’area di Danzica, Sopot tivi, anche se di modesta intensità (ad es., Bouvet, 2010; e Gdynia, molto rilevante è stato l’intervento dell’en- Bussoletti, Esposti, 2004). te di governo del territorio regionale che, ottimizzando Di parere opposto quel gruppo, altrettanto folto, di le risorse disponibili e coniugando specifiche esigenze studiosi che ritiene efficaci le politiche di coesione in locali con indirizzi a scala europea, ha supportato pri- virtù dell’instaurarsi di un rapporto di causa-effetto tra oritariamente lo sviluppo dell’industria locale correlata l’impiego di fondi europei e lo sviluppo locale (Cappelen alla blue economy. et al., 2003). Nei paesi della coesione e nelle aree obiet- Obiettivo del lavoro, che trae origine da una collabo- tivo 1, i fondi strutturali, quali catalizzatori di processi razione di ricerca avviata con le Università di Rzeszów ISSN 2282-572X (online) AIC 2018 (164) , 100-120 102 ISSN 0044-9733 (print)
D. LA FORESTA, S. DE FALCO Differenziali di crescita economica in Polonia: il caso della Pomerania quale modello di sviluppo e di Danzica, è di approfondire i meccanismi virtuosi La rete infrastrutturale dei trasporti e dell’energia co- di pianificazione regionale per evidenziare e isolare le stituisce il primo settore di intervento, con quasi 24 mi- prassi da cui sia possibile far discendere i risultati mag- liardi di euro (27,7% dei fondi comunitari), seguita dalle giormente positivi in termini di rimodulazione e viva- politiche di sviluppo della competitività delle piccole e cizzazione del tessuto produttivo. medie imprese, per quasi 11 miliardi di euro (12,7%) e La presenza di una simmetria fenomenologica tra la dall’economia a basse emissioni di carbonio con 9,5 mi- scala nazionale e la scala regionale, entrambe caratte- liardi euro (11%)2. La buona capacità dimostrata nell’in- rizzate dalla coesistenza di aree di crescita e stagnazio- tercettare gli incentivi europei e la congiunta efficacia ne, ha dettato l’articolazione del lavoro e sollecitato una della spesa «ha stimolato la creazione di posti di lavo- riflessione comparativa. ro, incrementato la competitività dei territori, rafforzato Pertanto, nella prima sezione sono analizzate le de- la crescita economica, migliorato la qualità della vita terminanti di crescita della Polonia, ossia la capacità e promosso uno sviluppo sostenibile» (Lewandowska et di intercettare ed impiegare risorse finanziarie esogene, al., p. 786, 2015). in particolare i fondi europei e gli investimenti esteri Tali buone performances si associano anche ad una ricollegabili alla nuova ostpolitik economico-commer- eccellente capacità di attrazione degli investimenti este- ciale tedesca (Funke, Niebuhr, 2005). Analogo approc- ri che, incrementati tra il 2004 (anno di entrata della cio viene declinato alla scala regionale, con riferimento Polonia nella UE) e il 2009 di circa il 100% (Figura 1), alla regione baltica della Pomerania. L’attenzione è qui hanno collocato la Polonia alla tredicesima posizione focalizzata sulla valutazione delle politiche territoriali e nella classifica dei paesi destinatari di flussi finanziari sull’analisi delle innovazioni che hanno caratterizzato i (Unctad, 2013). nuovi orientamenti metodologici. Le opportunità localizzative del paese sono state massimizzate dalla creazione, valorizzazione e promo- zione delle Zone Economiche Speciali (ZES) che offrono 2. La crescita economica della Polonia tra agli investitori benefici e condizioni favorevoli attra- fondi strutturali e investimenti diretti esteri verso esenzioni fiscali e incentivi all’occupazione (Mar- zano, 2018; Forte, 2017) 3. Per essere un paese che ha adottato l’economia di mer- cato solo nel 1989, la Polonia vanta risultati sorpren- ziamenti per oltre 40 miliardi di euro in favore della Polonia, denti: da1 1990 ad oggi l’economia è cresciuta in modo seguono il Fondo di coesione con più di 23 miliardi, il Fondo so- esponenziale e il suo PIL è raddoppiato. Sfruttando la ciale europeo con una dote di quasi 13 miliardi, il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale con oltre 8,5 miliardi e il Fondo forza della domanda interna, agganciandosi alla ripresa europeo per gli affari marittimi e la pesca con più di 530 milioni dei grandi partner commerciali occidentali, primo fra di euro. Cfr. European Commission, European Structural & In- tutti la Germania, e impiegando massivamente i fon- vestment Funds – Country Data for Poland, consultabile presso: https://cohesiondata.ec.europa.eu/countries/PL. di strutturali europei, il paese ha raggiunto il ritmo di 2 Ibidem. espansione più rapido degli ultimi sei anni crescendo, 3 I contributi governativi di sostegno alla strategia sono for- nel 2017, del 4,6 % (Eurostat, 2017). niti sulla base del Programma per il Sostegno agli Investimenti Motore primo di tale accelerazione può considerar- per gli anni 2011-2020, adottato dal Consiglio dei Ministri il 5 si l’efficace realizzazione della politica di coesione. La luglio 2011. L’importo della sovvenzione per nuovi investimenti Polonia rappresenta uno dei principali beneficiari della dipende, tra le altre cose, dal numero di nuovi posti di lavoro creati e dalle spese di investimento per dipendente. In caso di politica regionale europea con uno stanziamento, nel progetti di produzione, si prendono in considerazione il nume- periodo 2014-2020, che ammonta a 86 miliardi di euro ro di nuovi posti di lavoro creati, la percentuale di lavoratori (+28% rispetto alla passata programmazione), pari a con istruzione superiore, l’inquadramento, le spese di investimen- to, il settore, l’attrattività dei prodotti sui mercati internazionali; circa 2200 euro procapite1. in caso di progetti di servizi, invece, viene considerata anche la complessità dei processi forniti dalla società. In ogni caso, l’oper- 1 Il Fondo europeo di sviluppo regionale ha disposto finan- atore del programma, che ha l’autorità di concedere aiuti di Stato, ISSN 2282-572X (online) AIC 2018 (164) , 100-120 103 ISSN 0044-9733 (print)
D. LA FORESTA, S. DE FALCO Differenziali di crescita economica in Polonia: il caso della Pomerania quale modello di sviluppo Figura 1 – Variazione (2004-2009) degli Investimenti diretti esteri in Polonia in mld di euro FONTE: elaborazione degli autori su dati Unctad (2013) Le 14 ZES attivate, nelle quali sono stati investiti circa hanno registrato un incremento vertiginoso (+330%) 22 miliardi di euro e creati oltre 200.000 nuovi posti di la- per raggiungere, nel biennio 2012-2013, il valore mas- voro (Ministero dell’Economia della Polonia, 2015), sono simo di 3,4 miliardi di euro5 ed esercitando uno stimolo prevalentemente localizzate lungo i confini (Figura 2), anche verso altri importanti investitori, come Olanda con l’unica eccezione costituita dell’area centrale di Łódź, e Gran Bretagna (Tabella 1). Altrettanto significativo è polo dalla lunga tradizione industriale e commerciale. stato anche il volume delle esportazioni polacche verso Il sistema imprenditoriale tedesco ha saputo appro- la Germania che, nel 2016, ha raggiunto un valore pari fittare delle opportunità offerte dalla contiguità con la a 53 miliardi di dollari (Unctad, 2014). Polonia, individuando in essa un efficace partner com- L’intensificarsi delle relazioni commerciali e finan- merciale. Nel corso degli anni, e nonostante la crisi, la ziarie si è riflesso sul significativo incremento nel pa- presenza economico-finanziaria tedesca nel paese si è ese del numero di aziende tedesche (+32% dal 2008 al fatta sempre più consistente al punto da superare quella 2015) che, già prima della crisi economica, avevano in- statunitense, privilegiata fino alla metà degli anni No- dividuato la Polonia come una efficace opzione loca- vanta4. Tra il 2003 e il 2004 gli investimenti tedeschi lizzativa (Polish Investment and Trade Agency, 2006, Giannuli, 2011). è il Ministero dell’Economia. 4 A metà degli anni Novanta, il primo paese per investimen- ti diretti esteri in Polonia erano gli Stati Uniti mentre la Ger- Germania, in realtà, era con riferimento al numero di aziende, il mania, con più di 680 milioni di dollari di investimenti diretti nel primo partner (Geroni, 1996, p. 168). paese centroeuropeo (il 10% del totale risultava seconda (Geroni, 5 Elaborazioni degli autori su dati della Narodowy Bank Pols- 1996). Tuttavia, si iniziavano già allora ad osservare i primi seg- ki, reperibili presso: http://www.nbp.pl/homen.aspx?f=/en/publi- ni del cambiamento e dell’inversione di tendenza, in quanto la kacje/ziben/ziben.html. ISSN 2282-572X (online) AIC 2018 (164) , 100-120 104 ISSN 0044-9733 (print)
D. LA FORESTA, S. DE FALCO Differenziali di crescita economica in Polonia: il caso della Pomerania quale modello di sviluppo Figura 2 – Distribuzione geografica delle ZES in Polonia*1 Fonte: elaborazione degli autori su dati ICE *1 Si precisa che i toponimi utilizzati per la costruzione delle carte sono quelli riportati dall’Eurostat. Con riferimento al testo, invece, laddove possibile, si è preferito riportare il corrispondente toponimo italiano. ISSN 2282-572X (online) AIC 2018 (164) , 100-120 105 ISSN 0044-9733 (print)
D. LA FORESTA, S. DE FALCO Differenziali di crescita economica in Polonia: il caso della Pomerania quale modello di sviluppo Tabella 1 – Investimenti diretti esteri in Polonia in mln di euro, 2003-2016 % degli investimenti esteri tedeschi Anno Investimenti diretti esteri europei Investimenti diretti esteri tedeschi sul totale europeo 2003 2.859 237 8,29 2004 8.970 1.035 11,54 2005 6.687 1.507 22,54 2006 13.242 2.707 20,44 2007 10.947 [dati non disponibili] [dati non disponibili] 2008 10.090 1.618 16,04 2009 8.942 2.137 23,90 2010 10.680 2.356 22,06 2011 13.422 2.745 20,45 2012 4.693 3.494 74,45 2013 4.576 2.019 44,12 2014 11.275 984 8,73 2015 14.229 2.513 17,66 2016 12.641 3.143 24,86 Fonte: Narodowy Bank Polski (2017) La particolare attenzione della Germania e del suo Il paese può essere pertanto virtualmente suddiviso sistema imprenditoriale per il vicino centroeuropeo, in sottosistemi geografici caratterizzati da differenti li- cui corrisponde un sostanziale crollo degli investimenti velli di sviluppo. In una recente ricerca (Churski, 2014), manufatturieri verso altri paesi europei, è stata, inol- le regioni sono state raggruppate, sulla base di un indice tre, motivata anche dalla volontà di rendersi più indi- di crescita sintetico6, in cinque diverse tipologie (aree a pendente rispetto alle vicissitudini europee rinsaldando, crescita costante, in continua transizione, di transizione al contempo, antichi legami economici e geopolitici: la tendenti alla stagnazione, di stagnazione e in stagna- Polonia rappresenta, infatti, il mercato europeo che è zione permanente). Le regioni della transizione si arti- riuscito meglio a superare la crisi (Kerski , 2011) ma an- colano in due sottosistemi geografici, uno esteso dalla che una sorta di pivot sul quale agire per penetrare, at- Pomerania alla Bassa Slesia e l’altro comprendente la traverso le cosiddette “nuove vie della seta”, i mercati dell’estremo oriente, primo fra tutti quello cinese. 6 Le sub-variabili prese in esame nella finestra temporale 2000- Fattori congiunturali, opportunità geopolitiche e ca- 2010 dal macro-indice sono: pacità di governance hanno stimolato la crescita e av- - popolazione e insediamento - mercato del lavoro e struttura dell’economia vicinato il paese agli altri stati membri; non sono stati, - infrastruttura fisica e accessibilità spaziale tuttavia, ricomposti antichi squilibri e diseguaglianze - situazione finanziaria e livello di ricchezza territoriali che, pur se parzialmente mitigati dalle po- - economia innovativa e ambiente imprenditoriale. litiche sovietiche (Cotella, 2005), hanno invece carat- Il metodo dell’indice sintetico, definito il metodo z-score nella let- teratura anglosassone (Smith, 1972) è stato poi basato da Churski terizzato la fase della transizione verso l’economia di sul metodo dell’indice di Perkal (Kostrubiec 1965; Chojnicki e mercato (Figure 3 e 4). Czyż, 1991). ISSN 2282-572X (online) AIC 2018 (164) , 100-120 106 ISSN 0044-9733 (print)
D. LA FORESTA, S. DE FALCO Differenziali di crescita economica in Polonia: il caso della Pomerania quale modello di sviluppo Figura 3 – PIL procapite NUTS 2 anno 2016 Fonte: elaborazione degli autori su dati Eurostat ISSN 2282-572X (online) AIC 2018 (164) , 100-120 107 ISSN 0044-9733 (print)
D. LA FORESTA, S. DE FALCO Differenziali di crescita economica in Polonia: il caso della Pomerania quale modello di sviluppo Figura 4 – Variazioni % PIL*12013-2016. Aree di crescita e di ristagno Fonte: Elaborazione degli autori su dati di Churski, 2014 ed Eurostat *1 Per il calcolo delle variazioni percentuali, si è scelto di impiegare i valori di PIL espressi in Purchasing Power Standard (PPS) in quanto idonei a confrontare gli aggregati delle contabilità nazionali tra periodi differenti. ISSN 2282-572X (online) AIC 2018 (164) , 100-120 108 ISSN 0044-9733 (print)
D. LA FORESTA, S. DE FALCO Differenziali di crescita economica in Polonia: il caso della Pomerania quale modello di sviluppo Slesia e la Małopolska (Piccola Polonia). Queste regioni, za, sulla gestione dei mutamenti demografici e sulla cor- attraversate da importanti assi infrastrutturali e trainate rispondenza tra obiettivi della politica di pianificazione dal terziario e dall’industria, hanno raggiunto livelli di regionale e programmazione delle misure cofinanziate da sviluppo che, seppure non omogenei, si avvicinano ai risorse dell’UE (NSDC 2030, p.11)8. Fondamentale, in tale valori medi europei. approccio, è lo sviluppo del potenziale endogeno e l’im- I territori riconducibili all’area del ritardo, allineati plementazione della rete tra le grandi aree metropolitane lungo l’asse del confine orientale, si contraddistinguo- (Varsavia, Cracovia, Alta Slesia, Breslavia, Poznan, Lodz no, invece, per una comune resistenza ai fenomeni di e Tri-city) e i più piccoli centri urbani (Bydgoszcz, Torun, crescita e per una sostanziale omogeneità. Pur a fronte Stettino e Lublino) (NSDC, 2030). del persistente ritardo, tuttavia, la crescita prodotta in La persistente carenza di coordinamento e la con- queste regioni si è attestata, negli ultimi anni, su valori giunta difficoltà di avviare politiche selezionate e mi- simili alla media europea (Figura 4). rate sulle reali priorità ha tuttavia rallentato il pieno Si è, pertanto, ulteriormente rafforzata una configu- raggiungimento dei risultati auspicati: permangono, razione di polarizzazione spaziale, nota e modellizzata infatti, modelli territoriali differenziati, sia in termini anche nei suoi effetti di incremento delle divergenze e di disparità di spesa che di ricettività delle indicazio- di proliferazione di aree di ristagno (Prezioso, Coronato, ni comunitarie e di utilizzo del patrimonio esperenziale 2014)7. Nella cornice dei paradigmi che governano l’e- stratificatosi negli anni. conomia di mercato, le esternalità negative connesse al divaricarsi progressivo della forbice, o ad una crescita parzialmente selettiva, possono rivelarsi elementi anche 3. La strategia “Pomorskie 2020” molto rilevanti di ostacolo al corretto funzionamento quale possibile modello di sviluppo dell’economia (Krugman, 1995; Faludi, 2006; Molle, 2007; Meijers et al., 2007). Le iniziative di controreazio- In termini di dimensione e stabilità, il voivodato baltico ne a tali effetti sono tutte ravvisabili nell’attuazione di della Pomerania si caratterizza per una economia che una buona politica di coesione finalizzata a raggiunge- cresce con ritmi allineati alla media europea e per una re la convergenza dello sviluppo a tutti i livelli spaziali discreta apertura internazionale, anche evidenziata da (Prezioso, 2016). elevati valori relativi alle esportazioni. Tale propensio- Sulla base di tale consapevolezza è stata stimolata ne contribuisce a sostenere la robusta vocazione im- una nuova stagione pianificatoria che ha individuato nel recupero della tradizionale struttura policentrica un 8 Gli obiettivi definiti nella strategia atti a realizzare tali propo- potente strumento di composizione dei divari e, al con- nimenti sono i seguenti: Obiettivo 1. Migliorare la competitività della Polonia nei mag- tempo, un’occasione per rafforzare la dimensione com- giori centri urbani nel contesto europeo attraverso l’integrazione petitiva del paese nel contesto globale. funzionale preservando la struttura di insediamento policentrico La nuova strategia territoriale definita nel “National pro-coesivo. Spatial Development Concept 2030” (NSDC 2030), supe- Obiettivo 2. Migliorare la coesione interna e bilanciare lo sviluppo territoriale del paese attraverso le regioni promuovendo l’inte- rando la logica precedente, orientata al potenziamento grazione funzionale, creando condizioni per diffondere i fattori dei territori contigui ai principali assi infrastrutturali e di sviluppo, promuovendo lo sviluppo multifunzionale delle aree la dicotomia tra pianificazione spaziale e pianificazione rurali e usando i potenziali interni di tutti i territori. socioeconomica, prospetta una visione di sviluppo coeso, Obiettivo 3. Migliorare la connettività della Polonia in diverse dimensioni sviluppando infrastrutture di trasporto e telecomuni incentrato sulla diffusione dell’economia della conoscen- cazioni. Obiettivo 4. Sviluppare strutture spaziali vincolate alla conserva- 7 In Polonia gli effetti della polarizzazione dei fondi strutturali zione dell’ambiente naturale e del paesaggio. e degli IDE, hanno determinato un elevato gradiente spaziale dei Obiettivo 5. Migliorare la resilienza della struttura spaziale ri- principali indici socio-economici, con il conseguente duplice ed spetto sia ai disastri naturali, sia rispetto alla perdita di sicurezza antitetico effetto di rafforzamento di aree già sviluppate e di in- energetica e sviluppare strutture spaziali a supporto della capacità debolimento di quelle poco inclini alla crescita. di difesa nazionale. ISSN 2282-572X (online) AIC 2018 (164) , 100-120 109 ISSN 0044-9733 (print)
D. LA FORESTA, S. DE FALCO Differenziali di crescita economica in Polonia: il caso della Pomerania quale modello di sviluppo Tabella 2 – Indici di crescita della Pomerania negli anni recenti Indicatori di crescita Variazioni Anni PIL regionale 60% 2007-2016 Reddito procapite 51% 2007-2016 Numero di disoccupati -25% 2007-2016 Domande di lavoro da parte di cittadini stranieri 2616% 2008-2017 Esportazioni 82% 2010-2016 Investimenti diretti esteri 71% 2007-2016 Spese in R&S 1% 2007-2016 Scambio merci nei porti 54% 2007-2016 Passeggeri in aeroporto 171% 2010-2016 Numero di turisti 37% 2010-2016 Consumo di energie rinnovabili 7% 2007-2016 Fonte: elaborazione degli autori su dati “Pomorskie 2020” prenditoriale che si esprime in un considerevole numero ritorio, è rappresentato nel documento di programma- di piccole e medie imprese localizzate prevalentemen- zione “Strategia di sviluppo del voivodato della Pome- te nell’area metropolitana di Tri-city (Modrzejewski, rania”. Rispetto alla formulazione originaria, il piano 2007). L’economia della regione, fondata prevalente- è stato più volte modificato e implementato al fine mente su uno spiccato orientamento ai servizi, continua di incrementarne l’aderenza al mutato contesto. Nella ad esprimere risultati positivi anche nel comparto indu- versione attualmente operativa sono stati riformulati striale; in particolare nel petrolchimico, nell’elettrico e obiettivi, indicatori di efficacia ed attori: in particola- nella maritime economy9. La localizzazione costiera ha re la strategia è stata impostata sull’individuazione di infatti facilitato la proliferazione di diverse opportuni- macro-aree di azione e su più specifici e misurabili tra- tà economiche legate all’impiego delle risorse marine guardi (Tabella 3). L’elemento, tuttavia, che più di ogni ed alla cooperazione baltica innescando, in un circo- altro segna una reale discontinuità e che sembrerebbe lo virtuoso, una serie di relazioni di natura economica, rappresentare la chiave del successo dell’intervento, è amministrativa, culturale ed infrastrutturale tra i diversi riconducibile all’ampliamento dell’autonomia decisio- attori (Tabella 2). nale del voivodato che, dal 2012, è stato investito di Il processo di crescita, orientato e sostenuto da una nuovi ruoli e responsabilità. chiara visione prospettica dell’ente di gestione del ter- Le principali fonti di finanziamento del programma sono riconducibili a fondi pubblici esteri, prevalente- mente UE (43,5%) e a fondi pubblici nazionali (42,5%). 9 È inoltre in atto da alcuni anni, un processo di ristrutturazi- one e di privatizzazione di settori importanti come carbone, ac- La riconosciuta efficacia degli interventi, pertanto, ciaio, ferrovie ed energia. è in buona parte determinata dal significativo ed effi- ISSN 2282-572X (online) AIC 2018 (164) , 100-120 110 ISSN 0044-9733 (print)
D. LA FORESTA, S. DE FALCO Differenziali di crescita economica in Polonia: il caso della Pomerania quale modello di sviluppo Tabella 3 – Macro-aree della “Strategia Pomorskie 2020” Innovazione del sistema economico Partecipazione dei residenti Attrattività dei luoghi Alti tassi di occupazione Alte prestazioni delle imprese Efficienza del sistema di trasporto Incremento del capitale sociale Istruzione e alta formazione competitive Efficienza del sistema energetico Sistemi formativi efficaci Tipicità dell’offerta turistica e culturale Sostenibilità ambientale Miglioramento dell’accesso ai servizi sanitari Fonte: elaborazione degli autori su dati “Pomorskie 2020” Tabella 4 – Investimenti dell’Unione Europea in Polonia e in Pomerania attraverso il Programma operativo regionale, in mln di euro Beneficiari Programmazione 2007-2013 Programmazione 2014-2020 Polonia 67.000 86.000 Pomerania 885 1.800 % destinata alla Pomerania 1,3 2,1 Fonte: Commissione Europea, Eurostat cace contributo dell’Unione Europea, quantitativamente ne della – o delle – smart specialization della regione di traducibile in circa 2000 euro procapite (per confronto, Danzica (Commissione Europea, 2015)10. Numerosi sono in Italia lo stesso valore è pari a 700 euro; Commis- stati i progetti volti a migliorare più o meno indiretta- sione Europea, 2018), dato, quest’ultimo, che costitui- mente le performance del settore attraverso investimenti sce un’ulteriore conferma dell’attenzione di un’Europa infrastrutturali di supporto alla mobilitazione veloce ed germanocentrica sensibile alle problematiche e alle op- economica di merci e persone tra il porto, l’aeroporto e portunità dei paesi dell’Europa centro-orientale. In tale le zone interne. Tali comparti sono strettamente connes- processo di crescita, inoltre, non sono secondari i rit- si allo sviluppo dell’industria cantieristica costituendo- mi da “marcia forzata” riguardo alla programmazione, ne il naturale background logistico. Questi investimenti all’attuazione e alla spesa dei fondi dell’UE che il voi- hanno reso più appetibile la regione per tutte quelle re- vodato sostiene: secondo i dati aggiornati al 30 giugno altà produttive e imprenditoriali che hanno visto nella 2017, il 60,5% degli stanziamenti dell’Unione è stato Pomerania un formidabile hub per l’arrivo e la partenza già destinato a specifici progetti in fase di sviluppo e il di merci e persone da e per l’Europea centro-orientale 4,9% è stato già interamente speso (Tabella 4). e il Baltico. Di fatto, nei porti della regione di Dan- Il ruolo attivo dell’Unione Europea ha contribuito 10 La Pomerania ha beneficiato efficacemente del Programma significativamente a sostenere la graduale ripresa delle operativo regionale ad essa riferibile così come degli stanziamenti tradizionali attività cantieristiche delle zone costiere at- per i diversi programmi operativi nazionali per altre regioni e per traverso quella che viene indicata come l’identificazio- la cooperazione comunitaria interregionale transfrontaliera. ISSN 2282-572X (online) AIC 2018 (164) , 100-120 111 ISSN 0044-9733 (print)
D. LA FORESTA, S. DE FALCO Differenziali di crescita economica in Polonia: il caso della Pomerania quale modello di sviluppo zica si è passati dai 34 milioni di tonnellate di mer- Pur se, dal punto di vista occupazionale, i risultati ci movimentate nel 2006, ai 45 milioni del 2014, con per il settore non appaiono così rosei (-25,31% degli un incremento percentuale del 33,56%. Le elaborazioni occupati), si può tuttavia affermare che gli stanziamenti statistiche suggeriscono che la correlazione tra investi- europei hanno permesso alla cantieristica di rinnovarsi menti europei in infrastrutture e aumento della quantità e di difendere la propria nicchia di mercato. È stato, in- di merci movimentata è solido e positivo, poggiando su fatti, proprio durante il ciclo di programmazione 2007- un coefficiente, relativo all’indice di complessità nelle 2013, quando sono stati investiti in Pomerania ben 418 costruzioni navali11, pari a 0,6612. milioni di euro nel comparto della ricerca e dell’inno- vazione tecnologica, che l’indice di complessità nelle 11 L’indice di complessità nelle costruzioni navali si ricava dal costruzioni navali, indicativo del valore aggiunto della rapporto tra Stazza lorda compensata e Stazza lorda. La Stazza produzione, ha fatto registrare i suoi maggiori aumenti, lorda compensata (Compensated Gross Tonnage CGT), con cui si passando da 0,68 nel 2006 a 1,76 nel 2014. compara la produzione tra aree geografiche e tonnellaggio, è il L’impatto positivo dei cicli di programmazione eu- prodotto del peso in tonnellate dello scafo per alcuni coefficienti, in rapporto al tipo e alla dimensione dell’unità. L’analisi dell’evo- ropea è stato significativo, invece, relativamente all’in- luzione di tale indicatore contribuisce a definire il cambiamento cremento dell’occupazione totale (+26,83% tra il 2006 strutturale della produzione navale in Polonia negli ultimi cinque ed il 2014) e al contenimento della disoccupazione anni. Di fatto, in base ai dati disponibili si può constatare che sin dal 2009 – ovvero, proprio nel momento in cui la crisi economica (-22,46%), oggi attestata su valori fisiologici (3,4 % Eu- internazionale dispiegava i suoi nefasti effetti anche nel paese rostat, 2018). Risultati tanto positivi hanno spinto verso centroeuropeo – c’è stato un incremento della complessità del- una rivoluzione degli obiettivi della programmazione le produzioni cantieristiche polacche, un segnale che può essere ed una conseguente ridefinizione degli interventi. interpretato come un indicatore del potenziale d’innovazione del comparto (Wróbel et al., 2016). In effetti, l’indice di complessità L’elevata dinamica di sviluppo del voivodato si è, nelle costruzioni navali ha trovato un punto di svolta proprio tuttavia, caratterizzata per una distribuzione territo- nell’anno della crisi quando è passato da valori compresi tra 0,6 riale non omogenea, che reitera il modello di sviluppo e 0,8 a 0,9, toccando poi il suo massimo storico nel 2010 quando dell’intero paese. Nella regione, infatti, sono ravvisabili ha raggiunto il valore di 2,3: come si può immaginare, quanto più è grande il risultato del rapporto, tanto più questo valore indica evidenti disparità socio-economiche, in gran parte ri- che la complessità delle produzioni marittime aumenta e che pa- conducibili al sottoutilizzo, o all’impiego parziale, del rimenti aumenta la quantità di valore aggiunto contenuto in esse. capitale territoriale e alla perdurante condizione di ri- 12 Si può citare senz’altro il progetto per il miglioramento dei col- tardo infrastrutturale e istituzionale (Figura 5). legamenti ferroviari per il trasporto di merci del porto di Danzica, che aveva come obiettivo proprio quello di aumentare il volume Pertanto, il processo di convergenza spaziale indi- dei prodotti provenienti dalle istallazioni portuali della capitale cato nel documento di programmazione come uno dei della Pomerania. Gli stanziamenti comunitari, attinti dal Fondo di principali obiettivi, non si è compiutamente realizzato coesione e facenti capo al programma operativo Infrastrutture e e, al contrario, i differenziali di crescita si sono acuiti: la Ambiente, ammontavano ad oltre 18 milioni di euro. Inoltre, sem- pre a Danzica durante il periodo di programmazione 2007-2013, è popolazione si è riversata nelle cittadine baltiche attrat- stato delineato un altro intervento infrastrutturale di alto impatto ta dalle opportunità occupazionali, determinando una economico e logistico: con quasi 254 milioni attinti dal Fondo di significativa rarefazione demografica e una progressiva coesione si è realizzato un miglioramento nei collegamenti stradali marginalizzazione delle aree interne a fronte del con- fra l’aeroporto della città, situato nella zona ovest, e l’area portuale ad est consentendo in questo modo di snellire il traffico veicolare e temporaneo e incontenibile sviluppo del territorio di incrementare la velocità di percorrenza per merci e persone su una Tri-city, dove le rendite urbane, in breve tempo, sono delle principali arterie cittadine. Un altro esempio di attenzione per più che raddoppiate. Tali risultati confermano i limiti la situazione imprenditoriale della regione può essere rappresentato dai tentativi di far decollare un incubatore d’impresa per lo svi- delle strutture monocentriche nel raggiungere equilibri luppo economico della Pomerania. Questo progetto è stato portato e complementarietà dei territori (Mejers, Romein, 2003). avanti nell’ambito del Programma operativo regionale e finanziato Il divario territoriale, pertanto, acuitosi ulteriormente dal Fondo europeo di sviluppo regionale con più di quattro mi- lioni di euro. La città di Gdynia, infine, ha ricevuto un cospicuo finanziamento comunitario di 35 milioni di euro per lo sviluppo tessuto imprenditoriale regionale a proporre soluzioni di business di un parco della scienza e della tecnologia che dovrebbe aiutare il tecnologicamente all’avanguardia. ISSN 2282-572X (online) AIC 2018 (164) , 100-120 112 ISSN 0044-9733 (print)
D. LA FORESTA, S. DE FALCO Differenziali di crescita economica in Polonia: il caso della Pomerania quale modello di sviluppo Figura 5 – PIL procapite NUTS 3 anno 2016 Fonte: elaborazione degli autori su dati Eurostat negli ultimi anni, rischia di indebolire il sistema com- Con riferimento al primo obiettivo – relativo all’in- petitivo, di minare il potenziale interno e le concrete novazione e allo sviluppo del sistema economico, il cui opportunità di superamento delle barriere di crescita. l’indicatore di efficacia è rappresentato dall’incremen- Tuttavia, considerando la regione nel suo insieme, si to del PIL procapite rispetto all’incremento della media rileva che gran parte dei target previsti dal documento europea e della media polacca – pur a fronte di una di programmazione (Tabella 5) sono stati ampiamente crescita asimmetrica, i dati confermano l’efficacia delle raggiunti ancor prima del termine definito. azioni intraprese (Figura 6). La regione, infatti, cresce ISSN 2282-572X (online) AIC 2018 (164) , 100-120 113 ISSN 0044-9733 (print)
D. LA FORESTA, S. DE FALCO Differenziali di crescita economica in Polonia: il caso della Pomerania quale modello di sviluppo Tabella 5 – Obiettivi, indicatori e target “Strategia Pomorskie 2020” Obiettivo Indicatore Target Innovazione e sviluppo del sistema Incremento PIL procapite 2013-2020 Valore superiore all’incremento della media europea e economico della media polacca Innovazione e sviluppo del sistema Tasso di occupazione al 2020 Valore superiore alla media polacca e non inferiore al sociale e del lavoro 90% della media europea Sostenibilità Consumo di energia (trasporti inclusi) Diminuzione maggiore della diminuzione media polacca nella finestra 2013-2020 Fonte: elaborazione degli autori su dati “Pomorskie 2020” Figura 6 –Variazione percentuale PIL procapite 2013-2015 NUTS3 Fonte: elaborazione degli autori su dati Eurostat ISSN 2282-572X (online) AIC 2018 (164) , 100-120 114 ISSN 0044-9733 (print)
D. LA FORESTA, S. DE FALCO Differenziali di crescita economica in Polonia: il caso della Pomerania quale modello di sviluppo Figura 7 – Variazione percentuale PIL procapite 2013-2016 NUTS2 Fonte: elaborazione degli autori su dati Eurostat Figura 8 – Tasso di occupazione percentuale NUTS 2 anno 2016 Fonte: elaborazione degli autori su dati Eurostat ISSN 2282-572X (online) AIC 2018 (164) , 100-120 115 ISSN 0044-9733 (print)
D. LA FORESTA, S. DE FALCO Differenziali di crescita economica in Polonia: il caso della Pomerania quale modello di sviluppo Figura 9 – Andamento PIL procapite in euro NUTS 2 anni 2005-2016 Fonte: elaborazione degli autori su dati Eurostat ISSN 2282-572X (online) AIC 2018 (164) , 100-120 116 ISSN 0044-9733 (print)
D. LA FORESTA, S. DE FALCO Differenziali di crescita economica in Polonia: il caso della Pomerania quale modello di sviluppo di circa l’11% a fronte di una crescita media europea e un sistema articolato di fattori di natura geopolitica e fi- nazionale che si attesta in entrambi i casi su valori di nanziaria che un buon modello di governance è stato in poco superiori all’8%. grado di intercettare e massimizzare. In particolare, sono Proiettando alla scala NUTS 3 l’analisi, si rileva che, certamente da ascrivere al successo degli interventi, sia a nel periodo in esame, la già sviluppata area di Tri-city scala nazionale che locale, l’afflusso di risorse finanzia- cresce con ritmi meno elevati degli altri distretti che rie che hanno consentito di superare il saving gap, am- sono invece caratterizzati da un significativo impulso pliando le competenze e riducendo le distorsioni legate alla crescita. a modelli protezionistici, retaggio della cultura pianifi- Estendendo l’analisi a tutti i voivodati ed utilizzando catoria sovietica. Tuttavia, le scelte localizzative guidate lo stesso indicatore per la valutazione comparativa, le dalla ricerca di capitale umano qualificato, economie di performance della regione baltica si confermano supe- scala e mercati dinamici, non hanno ancora conseguito riori a quelle di molte altre (Figura 7). Il differente or- l’auspicato obiettivo della simmetria territoriale. dine di grandezza della crescita regionale è ascrivibile al dinamismo imprenditoriale, soprattutto in ambito in- dustriale e marittimo, e alla svolta impressa dal nuovo Conclusioni documento di programmazione “Pomorskie 2020”. Anche con riferimento al secondo obiettivo, relati- La questione dell’efficacia dell’intervento pubblico è vo alla partecipazione al mercato del lavoro – misu- una delle più dibattute negli ultimi decenni da parte di rato sulla base del tasso di occupazione il cui target chi si occupa di performance e valutazione delle policy. deve essere superiore al valore medio dell’intero paese Il terreno è certamente molto accidentato per il numero e, allo stesso tempo, deve risultare non inferiore al 90% e la varietà degli attori coinvolti, per le condizioni di di quello europeo- i dati confermano il raggiungimento, partenza, per i fattori che incidono sull’efficacia degli prima dei tempi stabiliti in programmazione, del target. interventi e, pertanto, i risultati non sono univoci e le Particolarmente significativa è la performance na- conclusioni assai divergenti. zionale, declinata a scala regionale, dell’indicatore re- Lo studio presentato, integrando un approccio teori- lativo all’occupazione: pur a fronte di un persistente co con una più concreta analisi territoriale, si è basato gradiente geografico, infatti, tutte le regioni superano il sulla verifica del concreto raggiungimento del cambia- valore target (anno di osservazione 2016). mento desiderato e sulla ricerca delle ragioni dei risul- In estrema sintesi, dall’analisi dei dati, si evince che tati conseguiti. L’analisi si è concentrata sull’analisi del alcuni degli obiettivi delle politiche territoriali possono Programma regionale “Pomorskie 2020”. essere considerati raggiunti. In che misura, tuttavia, tali Dalla lettura dei documenti di programmazione eu- risultati possano essere direttamente ed esclusivamente ropea (2007-2013 e 2013-2020), appare particolarmente riconducibili ad una consapevole strategia programma- significativo il fattore di discontinuità che ha caratte- toria, è difficile da stabilire. rizzato le scelte strategiche della Pomeriana, ravvisabile Analizzando, gli andamenti relativi alle variazio- nel mutato atteggiamento del governo locale, inizial- ni del PIL procapite di ciascun voivodato dal 2005 al mente passivo e sottomesso nel recepire gli orientamen- 2016, è evidente che, proprio nei primi mesi del 2013, ti europei e poi invece deliberatamente attivo e propo- all’avvio delle azioni connesse al programma regionale sitivo nella definizione e nel perseguimento dei nuovi “Pomorskie 2020”, la curva relativa alla Pomerania as- obiettivi. sume un vistoso andamento crescente, che si mantiene Tale cambiamento di passo, reso evidente dallo stes- costante negli anni successivi salvo che per una preve- so piano programmatico “Pomorskie 2020”, nel quale il dibile lieve saturazione dopo il 2015 (Figura 9). Analogo voivodato dichiara di volersi porre quale soggetto co- andamento, se pur con valori diversi, è riscontrabile in ordinatore, ispiratore e leader (Pomorskie 2020, 2014), gran parte dei voivodati, ad ulteriore conferma del pro- sembra rispondere all’esigenza, propria dei modelli poli- gresso di tutto il paese e di una crescita riconducibile ad centrici, di sviluppo di nuovi processi accompagnati da ISSN 2282-572X (online) AIC 2018 (164) , 100-120 117 ISSN 0044-9733 (print)
D. LA FORESTA, S. DE FALCO Differenziali di crescita economica in Polonia: il caso della Pomerania quale modello di sviluppo “soluzioni” istituzionali volte a migliorare la rappresen- aspettative di estensione dei benefici a tutto il territorio tatività dei vari livelli amministrativi (Jouve, Lefèvre, e lasciando ancora irrisolto e conflittuale il rapporto tra 1999). polo principale e spazio circostante. Pur se difficilmente, sono individuabili e isolabili I limiti manifestati da tali selettive e gerarchizzate nessi di relazione causale tra le variabili considerate; la politiche territoriali, così come emerge dall’analisi, han- roadmap di sviluppo della Pomerania, basata su un’alta no riguardato sia una scarsa capacità di assorbimento capacità di programmazione, impegno e spesa dei fon- delle risorse finanziarie e delle opportunità progettuali di europei, sembra dimostrare la bontà delle azioni in- da parte delle aree interne, marginali rispetto alle diret- traprese, confermata dal soddisfacimento degli obiettivi trici di sviluppo, sia una inerzia delle aree più dinami- fissati per il 2020 già al 2016, pur a fronte della persi- che nella contaminazione dei fattori crescita. stenza di profonde disparità socio-economiche all’in- Le azioni atte a colmare tali irrisolte criticità e a tra- terno della regione, in particolare tra l’area costiera e guardare risultati di più ampio rilievo sono da ascriversi le aree interne. Divergenza che, resa rilevante anche da ad un intervento ancora più incisivo delle politiche ter- una polarizzazione delle finalizzazioni infrastrutturali ritoriali e al contemporaneo rafforzamento degli obiet- supportate da fondi europei, permane anche alla scala tivi della complementarietà e della coesione. nazionale. La mitigazione del divario geografico, affinché In conclusione, l’efficacia del ruolo di supporto eu- questo non costituisca un elemento di indebolimento ropeo nello sviluppo del paese e la qualità dell’azione dell’intero sistema economico e di condizionamento dei pubblica di governo del territorio si è dimostrata de- pur lodevoli risultati raggiunti deve, pertanto, costitui cisamente positiva e visibile a livello sub-regionale, re la finalità primaria di un intervento pubblico che, dove le aree di crescita corrispondono a quelle urba- sempre di più, maturi l’attitudine al coordinamento, la ne, altamente industrializzate (Churski, 2014). L’azione capacità di ottimizzare la spesa e l’attenzione alla valu- degli interventi, infatti pur rappresentando un fattore tazione concreta dei risultati, in un processo continuo di moltiplicazione della crescita, è stata circoscritta alle di ibridamento degli orientamenti europei con i bisogni aree metropolitane limitando, in modo significativo, le e le specificità locali. ISSN 2282-572X (online) AIC 2018 (164) , 100-120 118 ISSN 0044-9733 (print)
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