New Stratos, rivive la leggenda dei rally

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New Stratos, rivive la leggenda dei rally
New   Stratos,   rivive                                  la
leggenda dei rally
Rivivrà in parte una leggenda. La New Stratos sarà una
riedizione parziale della Lancia Stratos, vettura che dominò i
rally a metà anni Settanta. Verrà prodotta in una piccola
serie di 25 esemplari dalla Manifattura Automobili Torino, una
piccola azienda specializzata in fuoriserie, fondata nel 2014
da Paolo Garella. Sarà anche una delle attrazioni più curiose
esposte al salone di Ginevra 2018.

LANCIA STRATOS, IL MITO DEI RALLY NEGLI ANNI SETTANTA

E’ indubbio che la Lancia Stratos sia stata in assoluto una
delle auto più iconiche, come è di moda dire oggi. Gli
appassionati, italiani e non, sono stati conquistati da quel
suo design così originale, firmato da Bertone con la matita di
Marcello Gandini (il disegnatore della Lamborghini Countach e
molti altri capolavori), dalla sua configurazione a motore
centrale, il V6 della Ferrari Dino, e soprattutto dai
risultati di valore assoluto ottenuti nei rally: imbattibile
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per tre anni (le stagioni in cui venne supportata in pieno
dalla Fiat), vinse il campionato del mondo costruttori dal
1974 al 1976.

Nel 1977 fu privata del supporto economico dalla Fiat che
voleva promuovere la 131 Abarth, molto più importante dal
punto di vista industriale. Quindi quell’anno la competitività
della Stratos calò nettamente, riuscendo a piazzarsi solo al
terzo posto nel campionato costruttori; ma il grande Sandro
Munari riuscì comunque a conquistare il titolo iridato piloti,
che venne istituito proprio quell’anno. In totale la Lancia
Stratos vinse 19 rally mondiali.

DALLA LANCIA STRATOS ALLA NEW STRATOS
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Era quindi inevitabile che una meteora come la Lancia Stratos
rimanesse un oggetto del desiderio anche molti anni dopo la
sua vita produttiva. Nel 2010 un collezionista tedesco,
Michael Stoschek, ebbe l’idea di commissionare direttamente
alla Pininfarina una vettura che ricordasse le fattezze della
Stratos originale. Venne così costruito un esemplare unico
partendo dalla base di una Ferrari F430 Scuderia. L’idea era
quella di costruirne una piccola serie, ma ci furono delle
polemiche e vennero negate le licenze.

Oggi invece il piccolo atelier Manifattura Automobili Torino
(MAT) ha comunicato di aver ricevuto il via libera. Quindi
nascerà effettivamente la New Stratos. La MAT è nota
nell’ambiente per aver realizzato vetture molto esclusive, in
serie limitate, come la SCG003S derivata dalla supercar di
James Glickenhaus oppure la Apollo Arrow, nata sulla base
della Gumpert Apollo.
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Naturalmente la New Stratos non è uguale all’antenata, non
potrebbe esserlo (né avrebbe senso che lo fosse). Ma i
richiami sono forti, soprattutto al posteriore. Non è chiara
l’origine dell’apparato meccanico, dato che appare improbabile
utilizzare oggi struttura e propulsore di sette anni fa. Viene
per il momento detto solo che il motore avrà 550 cavalli e
permetterà un’accelerazione 0-100 in 3,3 secondi. La
carrozzeria sarà in fibra di carbonio, il peso a secco di
1.247 Kg. L’impostazione sarà chiaramente racing, come è
possibile vedere dalla foto degli interni, i quali avranno due
vani nelle portiere adatti ad ospitare due caschi. Nel
progetto c’è anche lo sviluppo di due varianti, una GT per le
competizioni su pista e una Safari che dovrebbe richiamare
direttamente la vecchia Lancia in configurazione rally su
terra.
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Jeep   Renegade  2018,                                 una
ventata di tecnologia
Squadra che vince non si cambia. O forse sì? Certo che si
cambia, perché oggi chi resta fermo torna indietro. Quindi
anche un modello di grande successo deve aggiornarsi, ecco
allora la Jeep Renegade 2018. Questo SUV molto compatto ha
conquistato il pubblico italiano ed europeo grazie alla sua
formula vincente: look giovane e deciso per farsi ammirare in
città, doti meccaniche per essere agile anche in fuoristrada,
all’altezza della tradizione Jeep. Per weekend dove ci porta
l’immaginazione.

JEEP RENEGADE 2018, TECNOLOGIA AL PASSO COI TEMPI

Le novità principali della Jeep Renegade 2018 sono concentrate
nell’apparato tecnologico, in particolare comunicazioni e
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multimedia. L’ultimo aggiornamento del sistema Uconnect si
appoggia a display touchscreen da 5 ad 8,4 pollici di
diagonale. Rispetto alle versioni precedenti, l’attuale
permette di controllare dallo schermo parecchie regolazioni,
climatizzazione compresa. Più precisa e completa anche
l’interfaccia di comando vocale.

Per quanto riguarda la compatibilità con gli smartphone, ora
ci sono gli irrinunciabili accoppiamenti con i sistemi Apple
CarPlay e Android Auto. Oltre alle app già disponibili per
questi due ambienti, è possibile trovare anche Uconnect Live.
Con questa applicazione, che utilizza la connessione dati
dello smartphone, è possibile controllare dal display
dell’auto una web radio con oltre centomila stazioni da tutto
il mondo, oltre alla piattaforma di streaming Deezer, il
collegamento a Facebook e Twitter e le notizie Reuters;
disponibile anche il servizio di manutenzione dell’auto “my:
Car”.

UNA APP PER IL FUORISTRADA: JEEP SKILLS
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Chi utilizza la propria Jeep Renegade anche per divertirsi in
fuoristrada saprà senz’altro sfruttare al meglio l’app
chiamata Jeep Skills. Essa controlla e mostra sul display in
tempo reale i parametri specifici dell’offroad; ad esempio,
configurazione della trazione, angolo di sterzata, forza G
gravante sul veicolo, pressione e temperatura dell’olio
motore, temperatura dell’acqua, pressione su acceleratore e
freno, distanza e velocità di frenata. Una chicca imperdibile
è poi la possibilità di selezionare un tragitto offroad tra i
percorsi consigliati per la zona che si vuole attraversare; si
possono anche condividere i percorsi con la Community Jeep.

INTERNI, MOTORI E PREZZI DELLA JEEP RENEGADE 2018
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Esteticamente cambia poco sulla nuova Renegade, da segnalare
solo alcune combinazioni aggiuntive per i rivestimenti dei
sedili e la ridisposizione dei vani portaoggetti. Anche per
quanto riguarda i motori non ci sono variazioni, benzina, GPL
e diesel con potenze da 95 a 140 cavalli. Trazione anteriore o
integrale Active Drive. Cambio manuale a 6 marce, automatico a
doppia frizione a 6 rapporti o automatico a convertitore con 9
rapporti. I prezzi di listino vanno da 22.890 a 34.100 euro.

La CX-3 ha successo e spinge
a +32% Mazda Italia diventata
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maggiorenne
Quando si diventa maggiorenni si festeggia. Mazda Italia
compie 18 anni. Il regalo per la filiale italiana, che ha
sede a Roma, arriva da ciò che più conta, le vendite: per la
precisione un +32% nelle immatricolazioni italiane di gennaio
rispetto allo stesso mese di un anno fa, con la nuova
generazione del SUV CX-5 a dare una spinta molto vivace e il
crossover compatto CX-3 a confermare il suo grande successo
tra il pubblico. Mazda è sbarcata in Italia portando con sé
una storia fatta soprattutto di dinamismo e innovazione.

MAZDA IERI: DAL SUGHERO AL MOTORE ROTATIVO

La Mazda Cosmo Sport del 1967, la prima a motore rotativo

La casa madre nacque ufficialmente nel 1920, fondata ad
Hiroshima da Jujiro Matsuda. Il suo business originario era la
lavorazione del sughero (la compagnia si chiamava Toyo Cork
Kogyo), ma presto passò alla produzione automobilistica. Il
nome Mazda venne coniato nel 1931, una contrazione di Matsuda
ma anche un riferimento alla divinità zoroastriana (da
Zarathustra) Ahura Mazda. Il primo modello prodotto fu un
veicolo a tre ruote, il Go, che ebbe molto successo in India e
Cina.
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La Mazda 787B, trionfatrice della 24 ore di Le Mans 1991

La Mazda ha costruito la sua fama nel mondo dell’automobile
soprattutto per la tecnologia del motore rotativo. Un’idea del
tedesco Felix Wankel, introdotta dalla NSU nei primi anni ’50
e successivamente testata e sviluppata su licenza da diversi
fra i maggiori costruttori mondiali. Fu Mazda però a crederci
più degli altri, mettendo sul mercato molti modelli per
parecchi anni, dalla Cosmo Sport del 1967 alle celebri RX-7
(1978-2003) ed RX-8 (2003-2011). Nel campo delle competizioni
resta poi indimenticabile la vittoria assoluta alla 24 ore di
Le Mans del 1991 con la Mazda 787B, a tutt’oggi l’unico
successo di una marca asiatica nella corsa più massacrante del
pianeta.

MAZDA OGGI: DALLA LEGGENDARIA SPIDER MX-5 AI SUV CX-3 E CX-5
Mazda MX-5, la spider più venduta del mondo

C’è però sopra tutti gli altri un modello a cui si pensa
immediatamente quando si sente il nome di questo costruttore:
la spider Mazda MX-5. Semplicemente, la roadster più venduta
di tutti i tempi, capace di superare il milione di esemplari
dal 1989, anno di esordio. Non si contano i club di
fedelissimi possessori di MX-5 in tutto il mondo, protagonisti
ogni anno di affollatissimi raduni. Molto leggera,
perfettamente bilanciata, trazione posteriore, potenza
adeguata ma non esagerata: la ricetta perfetta per divertirsi
alla guida, oggi come ieri.
Il crossover compatto Mazda CX-3

Accanto alla leggendaria MX-5 la gamma attuale di prodotto
comprende le efficienti e tecnologiche berline Mazda2, Mazda3
e Mazda6. A cui si è aggiunta negli ultimi anni la linea SUV,
o crossover che dir si voglia. La compatta CX-3 e la più
grande CX-5. Dati i gusti attuali del pubblico, era facile
prevedere un successo di vendita anche per questi due modelli.
Perché anche loro sono Mazda: racchiudono una filosofia ben
precisa che si esprime in ogni aspetto dei veicolo, dal design
esterno alla meccanica, dalla telaistica agli interni. I
giapponesi usano l’espressione Jinba Ittai, che si può
tradurre a grandi linee in “il cavallo e il suo cavaliere”.
Significa che il mezzo meccanico va a formare un tutt’uno con
la persona che lo guida, lo asseconda creando un’intesa
armoniosa come i migliori cavalieri in sella agli animali più
intelligenti e fedeli. E ogni auto di questa casa esprime in
buona parte questa filosofia, appunto lo “Spirito Mazda“.

MAZDA DOMANI: SEMPRE TECNOLOGIA EVOLUTA E DESIGN RAFFINATO
Il concept Mazda Vision Coupé anticipa le sportive di domani

Il futuro di Mazda può riassumersi per il momento in due
importanti novità presentate negli ultimi mesi, una meccanica
e una di design. Cominciamo da quest’ultima: il concept Vision
Coupé, già pluripremiato. Non servono parole, è sufficiente
osservare la foto. Poi una geniale evoluzione nel campo dei
motori a combustione interna, che molti vorrebbero far sparire
da un giorno all’altro, facendo finta di non capire che è
ancora molto lontano il momento in cui se ne potrà fare a
meno. Allora ecco una soluzione estremamente creativa per
risparmiare carburante: Skyactiv X, il motore a benzina ad
accensione per compressione controllata da candela. Senza
andare troppo sul tecnico, unisce il meglio dei due mondi:
l’efficienza nella combustione ad alto regime di rotazione dei
motori a benzina (accensione con scintilla) con quella tipica
a basso regime dei motori diesel (accensione per
compressione). Ricerche in corso da diversi anni, ma gli
ingegneri Mazda sono riusciti a renderla effettivamente
utilizzabile e quasi pronta per la produzione in serie.
MAZDA ITALIA, LE SFIDE DEL FUTURO

Roberto Pietrantonio, AD di Mazda Italia, accanto al SUV CX-5

Tornando all’espansione di Mazda nel nostro Paese, chiudiamo
con le parole di Roberto Pietrantonio, amministratore delegato
di Mazda Italia: “Come organizzazione abbiamo già vissuto
tantissime esperienze ma siamo consapevoli che in Italia c’è
ancora un enorme potenziale da esplorare, soprattutto nel
raccontare l’heritage centenario del marchio giapponese e
nell’aumentare la familiarità con il cliente italiano. Grazie
a un design universalmente riconosciuto, una tecnologia
motoristica distintiva e unica nel panorama automobilistico
mondiale, siamo pronti a cogliere tutte le opportunità sul
mercato per portare Mazda al successo anche in Italia“.
Porsche 70 anni: comincia la
grande festa
Porsche, 70 anni all’insegna della sportività. Nel 2018 la
celebre marca festeggia questo importante traguardo. Gli inizi
furono, come sempre accade, umili e faticosi, in una piccola
officina di Gmund, in Austria, dove l’8 giugno 1948 venne
assemblata la prima Porsche 356. Da allora l’ascesa fu
ininterrotta ed entusiasmante.

PORSCHE, UNA STORIA LUNGA 70 ANNI

Quando diciamo che la Porsche compie 70 anni ci riferiamo
all’attività come costruttore automobilistico. Invece
l’azienda Porsche nacque molto tempo prima come studio di
progettazione, fondato il 25 aprile 1931 a Stoccarda da
Ferdinand Porsche. Gli studi per progettare la 356 da parte di
Ferdinand e del figlio Ferry (Ferdinand Anton) furono avviati
poco prima della guerra. Le vicissitudini del conflitto
permisero la riapertura dell’attività appunto solo nel 1948.

I primi 52 esemplari della Porsche 356 furono assemblati a
mano nella piccola officina austriaca sopra citata. Telaio e
meccanica erano gli stessi del Maggiolino Volkswagen, motore
boxer posteriore a sbalzo (il vero marchio di fabbrica di
Ferdinand fin dai tempi delle corse con le Auto Union negli
anni ’30) e raffreddato ad aria, leggermente potenziato, aveva
ben 40 cavalli. La carrozzeria della prima 356 era di tipo
roadster, o cabrio o spider che dir si voglia, a cui si
aggiunse presto la coupé. L’accurato lavoro di messa a punto
di Ferdinand e Ferry conferì a quella vettura delle ottime
caratteristiche di tenuta e agilità, almeno per quei tempi,
oltre ad un certo comfort.

Passato e futuro della Porsche: la prima 356 e l’elettrica
Mission E

Nel 1950 fu possibile tornare a Stoccarda, impiantando nel
quartiere periferico di Zuffenhausen la fabbrica che ancora
oggi costituisce il quartier generale. Il vecchio Ferdinand
morì il 30 gennaio 1951, non fece in tempo a vedere il primo
dei grandi successi sportivi della marca da lui fondata: la 24
ore di Le Mans. Il 24 giugno la 356 Coupé pilotata da Auguste
Veuillet ed Edmond Mouche si aggiudicò la vittoria nella
classe 1.1, 20° posto assoluto. Oggi si contano 19 vittorie
assolute (record) oltre ad incalcolabili successi di classe.
Perché la leggenda della Porsche, come quella della Ferrari, è
nata e si è alimentata proprio grazie alle corse. Non esiste
categoria in cui una Porsche non abbia vinto.

Non possiamo tracciare in poche righe la storia di un grande
costruttore come questo. Citiamo solo il modello che ne ha
decretato il successo mondiale: la Porsche 911. Uscì nel 1963,
progettata dal figlio di Ferry, Butzi (Ferdinand Alexander).
Conservava ed evolveva le caratteristiche della 356, il motore
manteneva la stessa configurazione e posizione ma ora
diventava a sei cilindri, altro futuro emblema della casa. Il
resto è storia, come si usa dire.

La 917, protagonista della leggenda Porsche alla 24 ore di Le
Mans
Le celebrazioni per questo importante traguardo dei 70 anni di
attività dureranno per tutto il 2018, in molte nazioni. Si
comincia con una mostra a Los Angeles il 3 febbraio, per
passare a Berlino il 20 marzo. Il 9 giugno, un giorno dopo il
convenzionale compleanno dell’8, tutte le sedi Porsche del
mondo apriranno le porte agli appassionati per lo “Sports Car
Together Day“. La festa è appena cominciata.

Ford Mustang Bullitt, omaggio
a Steve McQueen
Ogni scusa è buona per parlare della Ford Mustang, una di
quelle auto che fanno sempre voltare la testa quando passano;
se poi hanno il motore V8, la testa si gira prima ancora che
la vettura arrivi, in virtù del caratteristico ruggito di
questi motori, reso inconfondibile quando è di produzione
americana. Questa poi è un’occasione speciale: durante il
salone di Detroit 2018 è stata mostrata al pubblico la Ford
Mustang Bullitt, un’edizione limitata per celebrare i 50 anni
del famoso film interpretato da Steve McQueen.

FORD MUSTANG BULLITT, DAL CINEMA ALLA STRADA
Forse il pubblico più giovane non conosce questo film e ciò
che rappresenta per gli appassionati d’auto. Si tratta di una
pellicola d’azione diretta nel 1968 da Peter Yates. Il
protagonista assoluto è il leggendario Steve McQueen, il quale
interpreta Frank Bullitt, tenente della Polizia di San
Francisco alle prese con la protezione di un supertestimone.
In generale si tratta di un film da vedere, perché tiene col
fiato sospeso dall’inizio alla fine. McQueen è qui all’apice
della sua carriera e dipinge il suo caratteristico personaggio
“cool” nel migliore dei modi.
Ma ciò che attrae in particolare i cultori dell’automobile è
una memorabile scena d’inseguimento che dura una decina di
minuti. Bullitt sta dando la caccia a due criminali, lui al
volante di una Ford Mustang GT verde, loro a bordo di una
Dodge Charger nera. E’ la lotta delle muscle car, ne accadono
di tutti i colori. Non diciamo come va a finire per non
togliere il gusto della sorpresa a chi volesse vedere (o
rivedere) il film, diventato immediatamente un autentico
classico, un film “cult”, come si usa dire.
Oggi, 50 anni dopo, la casa dell’ovale blu rende omaggio a
questa storica scena con la Ford Mustang Bullitt; è verde come
quella originale ma si può scegliere anche nera. I designer
americani hanno voluto sottolineare in questa versione
dell’auto l’anima “cool” (concetto non semplice da tradurre:
basta osservare uno qualsiasi dei personaggi portati sullo
schermo da McQueen, cool significa proprio quello). Niente
esagerazioni, niente vistosi spoiler, nessuna striscia
colorata o scritta a caratteri cubitali, come tanti americani
invece amano applicare alle loro Mustang-Camaro-Charger. Uno
stile sobrio, un’eleganza discreta. Si notano appena alcuni
dettagli cromati non invadenti intorno alla griglia anteriore
e ai finestrini; cerchi in alluminio da 19 pollici, pinze
rosse dei freni Brembo, griglia anteriore nera. L’unico segno
identificativo del modello è la scritta Bullitt sul falso
tappo di rifornimento al centro della coda. Gli interni sono
altrettanto discreti. I rivestimenti in pelle mostrano
cuciture verdi, è tutto.
La Mustang del 1968 usata nel film, accanto alla Ford Mustang
Bullitt di oggi

Ma non finisce qui. Perché la Ford Mustang Bullitt è una
Mustang di alto livello, più del solito. Infatti la potenza
del motore V8 5.0 è stata portata a 475 cavalli (sono 421
nella versione di serie); il sistema di aspirazione riprende
quello della Shelby GT500, ottimizzato per migliorare le
prestazioni. Rivisto anche l’impianto di scarico per
accentuare il classico suono del V8.

In questa pagina vedete una foto in cui accanto alla Mustang
Bullitt c’è anche la Mustang “di” Bullitt. E’ quella originale
del film. C’è una curiosa storia dietro. Per le riprese
vennero usati due esemplari. Al termine quella più massacrata
dalle scene d’inseguimento venne destinata alla rottamazione;
l’altra invece fu venduta. Non si seppe più nulla per molti
anni, fino al 2014, quando il signor Sean Kiernan, il quale ha
ereditato la Mustang acquistata dal padre Robert, fece sapere
alla Ford di essere in possesso di quella storica vettura.
Così è nata l’idea di creare l’omaggio, e al salone di Detroit
di quest’anno i visitatori hanno potuto ammirare la vecchia e
la nuova, una accanto all’altra. Ma anche l’altro esemplare
storico è stato ritrovato, quindi ovviamente non è stato
demolito. Si trova in Messico, a Baja, ai confini con la
Californa.

Salone di Detroit 2018: salto
tecnologico   per   la   Jeep
Cherokee
Largo ai SUV, la carrozzeria che tutti vogliono e vorranno
ancora per diversi anni. Alla gente piace stare in alto, avere
spazio per viaggi anche lunghi nel massimo comfort, poter
superare tutti gli ostacoli, dai dossi artificiali cittadini
(e le buche) ai percorsi accidentati nelle escursioni in
fuoristrada. La Jeep Cherokee appartiene alla più classica
delle categorie premium. Al salone di Detroit 2018 è stata
presentata la nuova serie, un restyling che ha reso questo
modello più moderno e aggiornato. Arriverà nei concessionari a
giugno.

JEEP CHEROKEE, IL SUV SI RINNOVA AL SALONE DI DETROIT 2018
Cominciando dagli interni, troviamo nella nuova Jeep Cherokee
la consueta raffinatezza, tra cui i particolari rivestimenti
in pelle nappa o in tessuto con decorazioni esagonali.
Troviamo i sedili anteriori riscaldati o raffreddati, il
divano posteriore regolabile e sdoppiato. Inoltre il
bagagliaio è più grande. Ma è soprattutto la tecnologia il
settore in cui gli interventi sono stati più numerosi. Arriva
l’obbligatoria compatibilità con gli smartphone Apple CarPlay
e Android Auto, così come i nuovi display touch manovrabili
come i telefonini.
Tuttavia le novità più importanti riguardano l’introduzione
dei sistemi di sicurezza e assistenza alla guida più recenti:
si contano ben 80 dispositivi differenti. Ci sono anche dei
ritocchi al design esterno, pochi ma significativi. E’
cambiata la forma dei fari e degli altri gruppi ottici, anche
dietro; diverso anche il disegno dei paraurti e del cofano. Il
portellone ora dispone di un azionamento motorizzato anche
senza mani.
Sono importanti anche le novità che riguardano la guida.
Modificati i parametri del cambio automatico a 9 rapporti;
rivista la trazione integrale Active Drive, cuore di ogni
Jeep. La trasmissione dispone di tre settaggi per la guida
normale, a marce ridotte o in fuoristrada puro (il blocco del
differenziale posteriore negli allestimenti Trailhawk). Poi
c’è un selettore per cinque modalità di guida a seconda del
diverso fondo stradale (o non stradale).
Per quanto riguarda i motori, a Detroit l’attenzione era
rivolta soprattutto agli equipaggiamenti per il mercato
americano. Per l’Europa, Italia compresa, continuerà ad essere
certamente disponibile il 2.2 turbodiesel Multijet, oggi da
185 e 200 cavalli. Non sono stati forniti dettagli sulle altre
motorizzazioni europee. Negli USA, non sappiamo se arriverà
anche da noi, è stato introdotto il nuovo motore 2.0 turbo a
benzina da 270 cavalli, dotato di tecnologia mild hybrid, cioè
assistenza alla partenza tramite un piccolo motore elettrico
che include il motorino d’avviamento e l’alternatore,
alimentati da una batteria di maggiore voltaggio.

Salone   di  Detroit   2018,
Mercedes Classe G rinnova la
leggenda
Per una volta invece di un SUV parliamo di un vero fuoristrada
e che fuoristrada: Mercedes Classe G, la cui nuova serie è
stata presentata in questi giorni al salone di Detroit 2018.
Non c’è dubbio che la montagna sia una delle mete turistiche
più gettonate in un Paese come il nostro che, oltre ad essere
circondato dal mare, è anche pieno di rilievi in gran parte
del suo territorio. Montagna significa escursioni: sentieri da
esplorare a piedi o in bici, certamente, ma anche parecchi
percorsi dove un veicolo fuoristrada può regalare il massimo
del divertimento. Stiamo parlando in questo caso di terreni
impegnativi, come guadi di corsi d’acqua di una certa
profondità, tratti molto fangosi, pendenze ripide, zone
selvagge piene di sassi, per non dire rocce. Luoghi quasi
impossibili per gli umani ma che un’auto come questa definisce
casa.
MERCEDES CLASSE G AL SALONE DI DETROIT 2018, LA SELVAGGIA
DIVENTA RAFFINATA

Una delle principali novità della Mercedes Classe G presentata
al salone di Detroit 2018 riguarda gli interni. Quando si
parla di un modello che porta la stella a tre punte il lusso
non va dimenticato. Allora anche il fuoristrada duro e puro
(infatti la lettera G del nome è l’iniziale della parola
tedesca Geländewagen, appunto fuoristrada) deve includere
delle caratteristiche “civili”. Il lato selvaggio deve restare
fuori e sotto, non dentro.
Quindi molto lavoro è stato compiuto per rendere l’abitacolo
più moderno e raffinato. Sempre caratteristiche le bocchette
di areazione circolari con disegno “a turbina” e la maniglia
di sostegno per il passeggero montata sulla plancia, tipico
dei fuoristrada. Però ora troviamo anche i due grandi display
da 12,1 pollici per quadro strumenti e multimedia, racchiusi
in una sezione unica con un vetro singolo, come sulle berline
Classe E e Classe S. Questo è un optional, chi è affezionato
al look tradizionale potrà sempre conservare la strumentazione
analogica. Eleganti gli interruttori cromati per il bloccaggio
dei differenziali. Sul volante arrivano anche i piccoli
touchpad da manovrare con i pollici.
E’ aumentato di qualche centimetro lo spazio per i passeggeri,
in tutte le misure (gambe, spalle, gomiti). I sedili ora
possono essere anche sdoppiati. Disponibili ora anche le
regolazioni elettriche con memorizzazione e le funzioni
riscaldamento-raffreddamento, massaggio, supporto lombare e
poggiatesta comfort. Per quanto riguarda il design esterno
invece le differenze sono minime, anche perché toccare il look
della Classe G ne intaccherebbe la leggenda che dura da 40
anni. Gli spigoli sono parte integrante del suo fascino. La
carrozzeria è ancora più imponente, più lunga di 53 mm e più
larga di 121.
Ci sono novità importanti invece proprio nell’aspetto che più
conta: la guidabilità in fuoristrada. I cardini sono
naturalmente invariati: telaio a longheroni e traverse, tre
differenziali autobloccanti e marce ridotte. I progettisti
hanno affinato ulteriormente le sospensioni, in collaborazione
con la AMG. Sono riusciti ad aumentare l’altezza libera dal
suolo senza compromettere la robustezza dell’insieme. Adesso
l’altezza da terra è di 270 mm. Elenchiamo pochi numeri ma
estremamente significativi: profondità di guado 70 cm, 10 in
più; pendenza superabile 100%; inclinazione massima 35°;
angolo di rampa 26°, angolo di attacco 31°, angolo di uscita
30°.
Un’altra significativa novità arriva dall’elettronica. Si
chiama Modalità G: si attiva automaticamente quando vengono
inserite le marce ridotte o il blocco ad uno dei
differenziali. Essa adegua l’assetto, lo sterzo e la risposta
dell’acceleratore per ridurre al minimo i cambi di marcia,
migliorando ulteriormente il controllo del veicolo durante il
fuoristrada pesante. Inoltre il peso complessivo è diminuito
di 170 Kg, il che offre solo vantaggi.

Il primo motore ad essere commercializzato sulla nuova Classe
G, modello G 500, sarà il poderoso V8 4.0 biturbo a benzina da
422 cavalli e 610 Newton metri di coppia massima (da 2.000 a
4.750 giri), per arrivare veramente ovunque. Cambio automatico
9G-Tronic a convertitore di coppia. Un’auto per tutti?
Assolutamente no, qui siamo nel super-super-premium: prezzo
chiavi in mano per l’Italia 115.020 euro. Nei concessionari a
giugno.
Salone di Detroit 2018, la
BMW i8 Coupé è ancora più
elettrica
La BMW i8 Coupé si presenta rinnovata al salone di Detroit
2018. Per chi non lo sapesse, la i8 è una auto ibrida plug-in
ad alte prestazioni, il primo modello su cui la marca bavarese
ha adottato questa forma di alimentazione nel 2014. Non si
tratta certo di un’auto per tutti, nemmeno una utile alle
attività di famiglia. Ma chi può ha la possibilità con questo
modello di divertirsi nel gran turismo quando percorre gli
spazi aperti; in più, quando arriva alla sua destinazione
urbana, magari per visitare una delle nostre splendide città
d’arte, lo fa senza inquinare, in silenzio e permettendosi
anche di entrare nelle sempre più numerose zone a traffico
limitato.

BMW I8 COUPÉ AL SALONE DI DETROIT 2018, ANCORA PIÙ ELETTRICA
Quello che ha interessato la BMW i8 Coupé 2018 è
essenzialmente un facelift. Il modello è atteso nei
concessionari verso la fine della primavera. Le novità sono
comunque concrete, non si tratta di soli ritocchi estetici.
L’aspetto più importante è l’aumentata potenza del motore
elettrico e con esso la superiore capacità delle batterie.
Oggi la i8 può percorrere più chilometri in modalità solo
elettrica e ad una velocità superiore: in dettaglio,
l’autonomia è data in 55 Km fino a 105 Km/h, mentre prima si
potevano percorrere al massimo 37 Km fino a 70 Km/h.
Resta sempre la possibilità, premendo il tasto eDrive (una
specie di overboost, se fosse un motore termico
turbocompresso), di raggiungere i 120 Km/h per brevi tratti:
essenzialmente per facilitare i sorpassi senza ricorrere al
propulsore a benzina. Tutto ciò è permesso dalla potenza del
motore elettrico da 143 cavalli (erano 102) e dalla batteria
da 11,6 kWh, contro i 7,1 precedenti.
Invariato il motore termico, un 1.5 a tre cilindri turbo a
benzina da 231 cavalli. Ora quindi la potenza di sistema (cioè
quella effettivamente utilizzabile, che non corrisponde alla
somma matematica delle potenze erogate dai due singoli motori)
raggiunge 374 cavalli. Le prestazioni dicono 4,4 secondi per
l’accelerazione 0-100 e 250 Km/h di velocità massima, limitata
elettronicamente. Come ogni vera BMW “tosta”.

I dati sui consumi di benzina sono altrettanto interessanti:
la casa comunica sui test un valore di 2,1 litri per 100 Km
sul ciclo misto e solo 46 grammi per Km nelle emissioni di
CO2. Invece il consumo della sola energia elettrica è valutato
in 14,5 kWh per 100 Km. La BMW i8 Coupé conserva tutte le
caratteristiche di una sportiva di alto livello. Ricordiamo
infine che la trazione è integrale in senso elettrico (il
motore a benzina trasmette il moto alle ruote posteriori,
quello elettrico all’asse anteriore).
Nuove auto 2018, largo alle
gran turismo di lusso
Nonostante la febbre dei SUV abbia colpito il mondo intero da
ormai parecchi anni, esistono ancora splendide auto dalla
carrozzeria tradizionale, soprattutto nella categoria di
lusso. Nella nostra carrellata sulle nuove auto 2018 ci
soffermiamo in questo articolo su quattro modelli che fondono
alla perfezione doti sportive ed eleganza estrema; tre coupé e
una berlina che della coupé riprende le fattezze, marchi che
vanno ben oltre il premium: Audi, Bentley, Lexus e Mercedes.
Per accompagnarci nel vero gran turismo di alta classe, viaggi
nel massimo lusso verso le località più prestigiose.

AUDI A7 SPORTBACK E BENTLEY CONTINENTAL GT, LUSSO SPORTIVO

Partiamo dalla Audi A7 Sportback che nel 2018 inaugura la
nuova generazione. Attesa nei concessionari a marzo, questa
lunghissima coupé a quattro porte (4.969 mm) unisce la
sportività ad uno spazio virtualmente infinito; si permette
pure di avere un bagagliaio molto grande per la categoria.
Considerata la larghezza di 1.908 mm, si può scegliere anche
una configurazione con divanetto posteriore per un eventuale
quinto passeggero, sebbene non sia questo l’utilizzo
principale di una coupé; la scelta più gettonata dai clienti
sarà senz’altro quella dei due sedili singoli. Che l’Audi A7
sia una vera sportiva ce lo dice anche l’altezza di soli 1.422
mm. La nuova serie ha puntato con decisione sulla tecnologia,
molto evidente anche negli interni, dall’aspetto decisamente
futuristico. Sulla scia delle soluzioni impiegate
nell’ammiraglia A8, troviamo il sistema MMI Touch Response: un
dispositivo di azionamento dei vari comandi che elimina
completamente pulsanti e manopole, tutto è centrato su due
grandi display touch, utilizzabili esattamente come uno
smartphone. Optional comandi vocali e head-up display. Tutti i
servizi d’informazione sfruttano una connessione permanente
alla rete.

Presto   arriveranno   anche   i   dispositivi   di   parcheggio
automatico in remoto, cioè la possibilità di eseguire la
manovra restando fuori dall’auto per gli spazi molto
ristretti. Per quanto riguarda la dinamica di guida, sono
state ulteriormente affinate le sospensioni pneumatiche e
migliorato lo sterzo, per una migliore agilità nella guida
sportiva. Optional il differenziale sportivo. Passando ai
motori, tutte le versioni integrano di serie un sistema
microibrido con batteria a 48 volt. Al lancio sarà disponibile
solo il motore a benzina 3.0 V6 TFSI da 340 cavalli.
Successivamente arriveranno altri motori a benzina e diesel a
4 e 6 cilindri. I prezzi partiranno da 67.800 euro.

La Bentley Continental GT è essenzialmente una supercar. Il
modello 2018 arriverà in primavera. Profondamente rivista,
questa classica coupé a due porte mantiene le stesse imponenti
dimensioni (4.805 mm di lunghezza, 1.954 mm di larghezza e
1.405 mm di altezza), tuttavia il nuovo design la fa apparire
più slanciata, grazie alla riduzione degli sbalzi e
all’allungamento del cofano. Condivide la piattaforma con la
Porsche     Panamera,     però    l’assemblaggio      e   la
“personalizzazione”, così come la configurazione del motore,
sono a cura del personale inglese nella storica fabbrica di
Crewe. Aggiornato il motore, l’imponente W12 6.0 TSI ora
arriva a 635 cavalli, 45 in più. Il cambio automatico non è
più a convertitore di coppia ma a doppia frizione. Carrozzeria
in alluminio, peso ridotto di 80 Kg. Gli interni sfoggiano il
consueto extralusso, reso ancora più pregiato dalla
manifattura artigianale britannica. Delizioso il supremo tocco
di eleganza sulla plancia. Il display è rotante, a motore
spento si nasconde mostrando il prezioso rivestimento; appare
dopo l’accensione, volendo si possono visualizzare solo
cronometro, termometro e bussola. Prezzi ben oltre
duecentomila euro.

NUOVE AUTO 2018: MERCEDES CLS E LEXUS LS, TECNOLOGIA E
RAFFINATEZZA

La Mercedes CLS arriva alla terza generazione, è attesa nei
concessionari a marzo. Il design è molto più fluido, meno
linee, più essenzialità. Sono accentuate le forme da coupé. Le
dimensioni restano imponenti: su tutte la lunghezza di 5.087
mm. Anche qui la tecnologia è pervasiva, molto spinta è
l’assistenza alla guida, seguendo ciò che è stato introdotto
con Classe E e Classe S. Così come per gli interni: spicca la
plancia che ingloba i due grandi display da 12,3 pollici per
il quadro strumenti e l’infotainment. Nonostante sia una
coupé, la CLS offre la praticità di una berlina: ora è
omologata per cinque posti, sedili posteriori a schienali
ribaltabili; in più c’è un bagagliaio da 520 litri.

Il lusso è sopraffino. Segnaliamo le funzioni Energizing che
integrano varie combinazioni di funzioni massaggio, luce
interna e audio. Per quanto riguarda la meccanica, come
optional troviamo le sospensioni meccaniche Dynamic Body
Control ad assetto variabile e le più raffinate sospensioni
pneumatiche Air Body Control. Motori a sei cilindri in linea
3.0 a benzina e diesel con tecnologia microibrida, potenze da
286 a 367 cavalli. I prezzi di listino vanno da 79.770 ad
87.610 euro.
La Lexus LS è una berlina, dimensioni da ammiraglia (lunghezza
5.235 mm, larghezza 1.900 mm, altezza 1.460/1.470 mm), però il
design la fa somigliare quasi ad una coupé, le linee sono
molto moderne. Il modello 2018, nei concessionari da gennaio,
introduce la quinta generazione. La nuova piattaforma ha
consentito di ottenere una vettura più bassa e leggera. Per il
massimo comfort e la più sensibile precisione di guida, le
sospensioni sono naturalmente attive, disponibili anche quelle
pneumatiche.
Negli interni il lusso è di livello assoluto, è sufficiente
citare i sedili con funzione di massaggio Shiatsu. E
mettiamoci anche l’impianto audio Mark Levinson. La tecnologia
di sicurezza offre i sistemi più avanzati, compresa
l’assistenza spinta alla guida. Arrivando ai motori, in Italia
è disponibile solo la versione ibrida. Al propulsore a benzina
V6 3.5 aspirato sono abbinati due motori elettrici. La potenza
di sistema è di 359 cavalli. Il cambio automatico è a 10
rapporti. Due allestimenti, prezzi di listino di 105.000 e
140.000 euro.

Nuove auto 2018: berline
eleganti per la città
Tra le nuove auto 2018, le berline compatte rivestono un ruolo
sempre importante, anche se le novità non sono molte. Vetture
prevalentemente per l’uso quotidiano in città ma anche capaci
di accompagnarci in qualche gita fuori dalle mura urbane. La
tendenza attuale vede i nuovi modelli crescere nelle
dimensioni e arricchirsi nella tecnologia, oltre ad offrire
raffinate soluzioni di design interno per vivere meglio
l’auto. Fra le diverse proposte, osserviamo i prossimi modelli
di Audi, Citroën e Mercedes.

NUOVE AUTO 2018: AUDI A1, CITROËN C4 CACTUS E MERCEDES CLASSE
A

La prossima Audi A1 è ancora un oggetto abbastanza misterioso,
anche perché il suo arrivo è previsto per l’autunno. Ma ci
sono dei punti fermi importanti. Poiché la meccanica è la
stessa della nuova Volkswagen Polo, è certo che aumenterà la
lunghezza, dai 397 cm del modello attuale (a cui si riferisce
la foto di questa pagina) a circa 405; superiore anche il
passo. Più spazio e accessibilità, perché sparirà la versione
a tre porte, anche questa una scelta ormai unanime da parte
delle case, la gente non le vuole più. Altra positiva
conseguenza dell’aumentata lunghezza sarà una maggiore
capienza del bagagliaio. Per quanto riguarda il design,
dovremmo attenderci un look più deciso. Diamo per scontata la
sempre notevole qualità costruttiva di ogni Audi e un
importante aggiornamento tecnologico. Tra i motori i più
gettonati saranno il 1.0 a benzina e il 1.6 diesel, senza
dimenticare la versione a metano. Qualcuno parla anche di
un’ibrida, però non ci sono conferme. Tuttavia, data la
strategia elettrica di tutto il gruppo Volkswagen, è proprio
su una vettura piccola che una simile motorizzazione non
dovrebbe mancare.

La Citroën C4 Cactus 2018 è stata anticipata lo scorso
autunno. La vedremo nei concessionari in primavera. Le
differenze nel design rispetto al modello precedente sono
importanti. Innanzitutto ora è una berlina e non più un
crossover, sebbene ad uno sguardo distratto potrebbe sembrare
tale. L’aspetto è molto più sobrio, anche se i tocchi di
originalità non mancano. Gli Airbump (le capsule in plastica
che proteggono le fiancate) sono diventati molto più piccoli e
discreti. Le dimensioni sono invece invariate, la lunghezza
resta di 417 cm. Il lavoro più importante ha riguardato la
ricerca del massimo comfort a bordo. Imbottitura dei sedili,
insonorizzazione e, soprattutto, le sospensioni. Ricordate le
celebri idropneumatiche della leggendaria DS? La nuova C4
Cactus usa un sistema completamente diverso ma ricrea
l’effetto “tappeto volante”, il massimo assorbimento delle
asperità; merito della tecnologia PHC, Progressive Hydraulic
Cushions. Un sistema meccanico e relativamente economico ma
altrettanto efficace rispetto al controllo elettronico. Poi un
ricco pacchetto di dispositivi di assistenza alla guida.
Motori a benzina e diesel da 82 a 130 cavalli.

Chiudiamo con la Mercedes Classe A. La sua presentazione è
attesa al salone di Ginevra, poi subito in primavera
cominceranno gli arrivi nei concessionari. Per quanto riguarda
il design, si presumono forme più morbide anche se nulla di
preciso c’è ancora. Una buona approssimazione è l’auto-foto
spia diffusa qualche mese fa dal presidente di Daimler
Mercedes-Benz, Dieter Zetsche, che vedete in questa pagina
accanto ad un prototipo della vettura, insieme ad un bozzetto
del concept che ne aveva anticipato le linee. E’ probabile che
il passo venga aumentato, per un maggiore spazio
nell’abitacolo e nel bagagliaio.
Gli interni compiranno invece un vero e proprio balzo
tecnologico, prendendo molto dalla Classe E, in particolare il
cruscotto digitale. Per quanto riguarda i motori, è certo
l’ingresso di una versione ibrida plug-in, anche se non si
conoscono le tempistiche. Poi la vasta scelta dei più recenti
quattro cilindri a benzina e diesel, per questi ultimi forse
anche in versione microibrida con batteria da 48 volt e
piccolo motore elettrico che integra alternatore e motorino
d’avviamento.

Nuovi SUV 2018:                          design e
tecnologia  per                            weekend
rilassati
Chiudiamo la panoramica sui nuovi SUV 2018 con quattro modelli
in cui comfort e design sono i principali punti di forza.
Dimensioni di varie categorie, tutti però in grado di portarci
alle nostre destinazioni del weekend offrendo la massima
facilità di guida, permettendoci di viaggiare in modo
estremamente rilassato, sempre però con stile. Appoggiati da
tecnologie raffinate che ci assistono al meglio.

NUOVI SUV 2018: DS 7 CROSSBACK, AUDI Q3, INFINITI QX50 E
CITROËN C5 AIRCROSS

Cominciamo ad esempio dalla DS 7 Crossback. In arrivo nei
concessionari proprio ad inizio anno, si tratta di un classico
esempio del lusso di stile francese. Notevole eleganza fuori e
dentro, ampie possibilità di personalizzazione, tanta
tecnologia per facilitare la guida e rendere la vita a bordo
più rilassante. E anche parecchio spazio per caricare quello
che si vuole e fare un viaggio in compagnia. Il design è uno
dei principali punti di forza, a partire dal frontale, dove
l’attenzione è catturata dai fari full Led con animazione ad
ogni accensione del motore, senza dimenticare le preziose DS
Wings che visivamente sorreggono i proiettori. Gli interni
sfoggiano lusso in ogni direzione, materiali pregiati ed
estrema eleganza in ogni componente, oltre a tanti
accorgimenti per migliorare il comfort. Dimensioni medie,
lunghezza 457 cm. Motori consistenti, benzina e diesel, da 130
a 225 cavalli. Il prossimo anno arriverà anche l’ibrida plug-
in. Prezzi da 31.100 a 41.550 euro.

Della prossima Audi Q3 non si sa ancora troppo di preciso,
arriverà nei punti vendita solo negli ultimi mesi dell’anno,
presumibilmente in autunno. Sarà più lunga dell’attuale (a cui
si riferisce la foto di questa pagina), che misura 437 cm, ma
sempre relativamente compatta. Di conseguenza aumenterà lo
spazio per passeggeri e bagagli. Il design appare un po’ più
deciso, quindi si rivolge a chi ha lo spirito giovane. Tanti
aggiornamenti tecnologici, meno peso, motori più evoluti per
una superiore facilità di guida.
Con la Infiniti QX50 arriviamo ad un modello dalle dimensioni
generose, 469 cm di lunghezza. In primo piano c’è
l’innovazione tecnica che riguarda il motore VC-Turbo, 2.0 a
benzina da 271 cavalli dotato di rapporto a compressione
variabile per consumare meno benzina. Il design è deciso, sì,
ma senza esagerare.

Per chi ama farsi notare, senza però perdere in raffinatezza.
Gli interni sintetizzano tutto il lusso tipico dei modelli di
questa marca. Anche qui, tanta tecnologia per rendere i viaggi
più rilassanti e agevoli. Oltre ad uno spazio decisamente
abbondante. Attesa nella rete vendita in estate.

Torniamo al gruppo PSA con la Citroën C5 Aircross. Crossover
prevalentemente cittadino ma che non disdegna qualche puntata
in campagna, dopo l’esordio sul mercato cinese arriva anche da
noi, nei concessionari ad ottobre. Dimensioni medie data la
lunghezza di 451 cm, è una moderna Citroën in tutto e per
tutto. Look che colpisce e deve catturare l’attenzione, per
chi non vuole passare inosservato.
Dentro tantissimo comfort e combinazioni di colori piuttosto
ardite, oltre che personalizzabili. Anche qui l’elettronica è
pervasiva, sempre con l’obiettivo di facilitare la guida e
rendere i viaggi il più possibile rilassati. Trazione
anteriore, optional il Grip Control per affrontare i percorsi
fuoristrada. Motori diesel e a benzina da 130 a 180 cavalli.
Più avanti anche una versione ibrida plug-in.

Nuovi    SUV    2018,    dai
fuoristrada agli elettrici
Proseguiamo la carrellata sui nuovi SUV 2018 con un elenco
abbastanza eterogeneo di modelli. Passiamo dai veri
fuoristrada a veicoli elettrici, una tipologia che ora
comincia a popolarsi. Sempre però in un ambito di alto
livello. I SUV elettrici per forza di cose sono più orientati
alla città, quindi sono perfetti per chi vuole un mezzo alla
moda per lo shopping cittadino ma con la possibilità di
evitare i vari divieti avvalendosi delle zero emissioni: le
proposte di Audi e Jaguar. Poi chi ama trascorrere weekend
duri e puri tra le zone montane e boscose più selvagge avrà
pane per i propri denti con i fuoristrada classici, qui Jeep e
Toyota. Senza dimenticare un SUV più tradizionale dalle
dimensioni abbondanti per viaggi lunghi ovunque, da Mercedes.

I FUORISTRADA AUTENTICI: JEEP WRANGLER E TOYOTA LAND CRUISER

Ad un’occhiata superficiale la Jeep Wrangler 2018 (nei
concessionari in estate) non sembra molto diversa dalla
precedente. Infatti il design mostra poche variazioni, in
particolare su fari e paraurti. Le novità sono dentro e sotto.
La Wrangler guadagna un’abbondante infusione tecnologica, come
dimostrano i 75 sistemi di sicurezza attiva e passiva,
soprattutto per quanto riguarda l’assistenza alla guida. Più
moderno anche l’apparato multimediale che ora comprende tutte
le tecnologie che siamo abituati a trovare fra comunicazione e
intrattenimento. Gli interni sono maggiormente curati. Molto
importante l’alleggerimento generale della struttura, circa 90
Kg in meno grazie all’impiego abbondante di alluminio e altri
materiali leggeri. Le portiere sono più leggere di 8 Kg,
fattore importante poiché nella Wrangler sono rimovibili.
Resta naturalmente il classico parabrezza abbattibile, ora più
alto. Poi la trazione integrale inseribile, i differenziali
bloccabili elettricamente, le sospensioni ad assale rigido, il
cambio automatico ad otto rapporti (o il manuale a sei) con
marce ridotte. Motori a benzina 2.0 turbo da 270 cavalli e dal
2019 il nuovo diesel 3.0 V6 da 260 cavalli.

Un altro mostro sacro nel mondo dei fuoristrada è il Toyota
Land Cruiser. La nuova generazione non è rivoluzionaria,
piuttosto un sostanzioso pacchetto di miglioramenti. In
particolare il design ha ora un aspetto più da SUV, tutto il
frontale è stato ridisegnato. Anche gli interni sono stati
sensibilmente rinnovati, in particolare la strumentazione.
Arriva poi nell’alto di gamma il sistema di aiuti alla guida
Toyota Safety Sense, molto importante per la sicurezza attiva.
Per quanto riguarda il motore, in Europa occidentale possiamo
ancora avere il diesel, una tecnologia che il gruppo Toyota
sta eliminando da tutti i suoi modelli.

Per ora quindi possiamo avere ancora il 2.8 da 177 cavalli e
una generosa coppia massima di 450 Newton metri, abbinato ad
un cambio automatico a 6 rapporti; c’è anche la versione a
cambio manuale, qui però la coppia scende a 420 Nm. Il Toyota
Land Cruiser 2018 sarà nei concessionari a marzo, i prezzi
partono da 41.300 euro.

I SUV ELETTRICI AUDI E-TRON QUATTRO E JAGUAR I-PACE
Non è semplice impiegare un’alimentazione esclusivamente
elettrica su un SUV, dato il peso ampiamente superiore
rispetto ad una berlina di lunghezza analoga. Per trasportare
più peso serve maggiore energia. Quindi l’autonomia delle
batterie diminuisce. Ma si stanno compiendo i primi passi. Si
comincia naturalmente dall’ambito premium. Audi e-tron quattro
(le foto di questa pagina si riferiscono al concept) si
colloca come dimensioni fra Q5 e Q7, quindi siamo sui 480 cm.
Vengono usati due motori elettrici, uno per asse, per una
potenza di circa 450 cavalli. Viene utilizzato un sistema di
ricarica ultrarapida che consente di accumulare l’80% di
energia in mezz’ora, sufficiente a percorrere 320 Km con un
utilizzo normale. Le vendite dovrebbero cominciare alla fine
dell’anno.

Altro marchio sportivo e altro SUV elettrico. La Jaguar I-Pace
(anche queste foto si riferiscono al concept) arriverà nei
concessionari in estate. Questo modello è più compatto di
quello tedesco, la lunghezza è di 468 cm. Anche qui abbiamo
due motori elettrici, uno per asse per avere la trazione
integrale. La potenza è di 400 cavalli.
Viene dichiarata un’autonomia massima di 500 Km. La ricarica
per accumulare l’80% di energia necessita di 90 minuti con
apposita colonnina da 50 kW.

NUOVI SUV 2018: MERCEDES GLE, CLASSICO E MODERNO
In autunno arriverà la nuova generazione della Mercedes GLE,
SUV dalle dimensioni abbondanti. Il modello attuale (a cui si
riferisce la foto di questa pagina) arriva a 482 cm ma la
nuova serie dovrebbe essere più lunga. Secondo le prime
indicazioni, il design dovrebbe essere meno spigoloso. Per
quanto riguarda invece interni, tecnologia e meccanica, il
riferimento è la berlina Classe E. Prevista anche una
consistente riduzione del peso. Tra i motori entreranno in
gamma i nuovi sei cilindri in linea 3.0 oltre ai quattro
cilindri 2.0, benzina e diesel, dotati di tecnologia
microibrida. Non mancherà nemmeno una versione ibrida plug-in,
del resto già presente nella serie attuale.

Nuovi SUV 2018, poker d’assi
dal lusso totale
Tra grossi e super, l’elenco dei nuovi SUV 2018 comprende
alcuni “pezzi” decisamente di alto livello. Auto che partono
dalla fascia premium e arrivano a quote da vere e proprie
supercar. Aggiornamenti di modelli ormai consolidati e novità
assolute, andiamo a riscoprire questo poker d’assi. Per chi
vuole il meglio del meglio e può permettersi di sborsare cifre
pesanti. Questa è la zona del lusso totale.

NUOVI SUV 2018: LAMBORGHINI URUS, AUDI Q8, BMW X5 E RANGE
ROVER SPORT PHEV

Naturalmente si deve partire dalla Lamborghini Urus, il super
SUV. Atteso per la primavera, si tratta del primo vero veicolo
di questo tipo per la casa bolognese, escluso l’esperimento di
tanti anni fa del fuoristrada LM002. Le basi sono tedesche,
gli affinamenti italiani. Urus sfrutta la struttura di Porsche
Cayenne, Audi Q7, Bentley Bentayga e Volkswagen Touareg. Le
dimensioni sono decisamente imponenti, parliamo di 510 cm di
lunghezza e 200 di larghezza. Il motore è il V8 4.0 biturbo
derivato da quello dell’Audi. Tutto il resto arriva da
Sant’Agata: design esterno e interno, configurazione di motore
e sospensioni, elettronica di controllo, aerodinamica. Il
risultato è impressionante: la potenza raggiunge 650 cavalli,
le prestazioni sono all’altezza della tradizione Lamborghini
(0-100 in 3,6 secondi e 305 Km/h di velocità massima);
aggiungiamo freni carboceramici che permettono di arrestare il
veicolo in soli 33,7 metri da 100 Km/h (pesa 2,2 tonnellate,
non dimentichiamolo), poi 6 modalità di guida per la trazione
integrale, includendo il pacchetto opzionale offroad. Insomma,
una Lamborghini. Al prezzo di 168.852 euro Iva esclusa.

Restiamo nella galassia Volkswagen per parlare di Audi Q8. Lo
spirito è sempre quello della Urus ma parecchi gradini sotto
in quanto ad esagerazione. Quindi un SUV-coupé di grandi
dimensioni basato sul Q7 (la lunghezza dovrebbe essere di 5
metri esatti) ma più improntato alla sportività. Il concept, a
cui appartengono le foto di questa pagina, è stato presentato
lo scorso gennaio a Detroit e per tutto il 2017 i prototipi
hanno macinato chilometri di test, soprattutto sul circuito
del Nürburgring.
L’arrivo nei concessionari del modello di produzione dovrebbe
avvenire all’inizio dell’estate. Il Q8 rappresenterà dunque
l’ammiraglia dei SUV Audi. Lusso in abbondanza e un’ampia
varietà di motori, fra cui la versione ibrida e-tron basata
sul diesel V6 3.0 TDI da 270 cavalli e un motore elettrico da
120 cavalli. Ma al top di gamma ci sarà il V8 4.0 biturbo,
sempre diesel, da 435 cavalli.
Spostiamoci in Baviera per la nuova serie di BMW X5. Si tratta
della quarta generazione di questo grosso SUV (l’attuale, a
cui si riferisce la foto di questa pagina, è lungo 489 cm) che
ha fatto da apripista al mercato di lusso. L’appuntamento è
ancora lontano, si parla dell’autunno 2018, i dettagli noti
non sono molti. Ci si attendono importanti interventi al
design, per renderlo più attuale. Meccanica e piattaforma
costruttiva saranno invece quelle della nuova Serie 5;
significa soprattutto minore peso. Ma anche dotazioni
tecnologiche molto avanzate, in particolare nel campo
dell’assistenza alla guida più sofisticata.

Chiudiamo questa carrellata sui modelli più grandi tra i nuovi
SUV 2018 con il Range Rover Sport. Per la precisione, la sua
versione ibrida plug-in, nome modello P400e, la vera novità
della gamma. L’avvio delle consegne è previsto per l’inizio
dell’anno. Accanto al classico quattro cilindri 2.0 a benzina
da 300 cavalli, troviamo un motore elettrico da 116 cavalli:
la potenza massima di sistema è di 404 cavalli. Viene data
un’autonomia in modalità solo elettrica di 51 Km.
I vantaggi della tipica coppia dei motori elettrici sono ben
sfruttati in uso fuoristrada dalla gestione elettronica, che
distribuisce la coppia motrice nella quantità necessaria ad
ogni singola ruota. Sfruttando invece la potenza combinata, si
riesce ad ottenere anche uno scatto 0-100 in 6,7 secondi. Poi
tutto il lusso Land Rover. I prezzi partono da 90.200 euro.

Nuovi SUV 2018, tre pezzi
grossi   da BMW,  Ford  e
Volkswagen
Tra le novità SUV 2018 troviamo un terzetto di modelli di
medie e grandi dimensioni che mirano a soddisfare esigenze
abbastanza diverse tra loro, tutti però con il comune
denominatore di caratteristiche e dotazioni di alto livello.
BMW, Ford e Volkswagen aggiornano alcuni fra i loro modelli
più abbondanti. Per chi ama viaggiare largo e comodo e sempre
circondato dalle tecnologie più avanzate.

NUOVI SUV 2018: BMW X4, FORD EDGE E VOLKSWAGEN TOUAREG

Cominciamo da un’auto appartenente alla strana categoria dei
SUV coupé. La BMW X4 è molto recente, è uscita nel 2014,
tuttavia nel 2018 (le voci dicono in autunno) vedremo già una
nuova generazione. Non si tratterà infatti di un restyling,
come è normale dopo tre o quattro anni dal lancio; questo
perché cambia l’intera piattaforma costruttiva, chiamata CLAR
(Cluster Architecture), dalla quale provengono le ultime
versioni della sorella X3 e della Serie 5. Il principale
elemento di novità non si vede ma si sente: il peso. Vengono
stimati infatti circa 55 Kg in meno rispetto alla serie
precedente. Importante poi l’introduzione di una
motorizzazione ibrida plug-in, basata sull’ultimo quattro
cilindri 2.0 a benzina. Per quanto riguarda il design, i
prototipi visti in circolazione suggeriscono linee più morbide
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