New Stratos, rivive la leggenda dei rally
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New Stratos, rivive la leggenda dei rally Rivivrà in parte una leggenda. La New Stratos sarà una riedizione parziale della Lancia Stratos, vettura che dominò i rally a metà anni Settanta. Verrà prodotta in una piccola serie di 25 esemplari dalla Manifattura Automobili Torino, una piccola azienda specializzata in fuoriserie, fondata nel 2014 da Paolo Garella. Sarà anche una delle attrazioni più curiose esposte al salone di Ginevra 2018. LANCIA STRATOS, IL MITO DEI RALLY NEGLI ANNI SETTANTA E’ indubbio che la Lancia Stratos sia stata in assoluto una delle auto più iconiche, come è di moda dire oggi. Gli appassionati, italiani e non, sono stati conquistati da quel suo design così originale, firmato da Bertone con la matita di Marcello Gandini (il disegnatore della Lamborghini Countach e molti altri capolavori), dalla sua configurazione a motore centrale, il V6 della Ferrari Dino, e soprattutto dai risultati di valore assoluto ottenuti nei rally: imbattibile
per tre anni (le stagioni in cui venne supportata in pieno dalla Fiat), vinse il campionato del mondo costruttori dal 1974 al 1976. Nel 1977 fu privata del supporto economico dalla Fiat che voleva promuovere la 131 Abarth, molto più importante dal punto di vista industriale. Quindi quell’anno la competitività della Stratos calò nettamente, riuscendo a piazzarsi solo al terzo posto nel campionato costruttori; ma il grande Sandro Munari riuscì comunque a conquistare il titolo iridato piloti, che venne istituito proprio quell’anno. In totale la Lancia Stratos vinse 19 rally mondiali. DALLA LANCIA STRATOS ALLA NEW STRATOS
Era quindi inevitabile che una meteora come la Lancia Stratos rimanesse un oggetto del desiderio anche molti anni dopo la sua vita produttiva. Nel 2010 un collezionista tedesco, Michael Stoschek, ebbe l’idea di commissionare direttamente alla Pininfarina una vettura che ricordasse le fattezze della Stratos originale. Venne così costruito un esemplare unico partendo dalla base di una Ferrari F430 Scuderia. L’idea era quella di costruirne una piccola serie, ma ci furono delle polemiche e vennero negate le licenze. Oggi invece il piccolo atelier Manifattura Automobili Torino (MAT) ha comunicato di aver ricevuto il via libera. Quindi nascerà effettivamente la New Stratos. La MAT è nota nell’ambiente per aver realizzato vetture molto esclusive, in serie limitate, come la SCG003S derivata dalla supercar di James Glickenhaus oppure la Apollo Arrow, nata sulla base della Gumpert Apollo.
Naturalmente la New Stratos non è uguale all’antenata, non potrebbe esserlo (né avrebbe senso che lo fosse). Ma i richiami sono forti, soprattutto al posteriore. Non è chiara l’origine dell’apparato meccanico, dato che appare improbabile utilizzare oggi struttura e propulsore di sette anni fa. Viene per il momento detto solo che il motore avrà 550 cavalli e permetterà un’accelerazione 0-100 in 3,3 secondi. La carrozzeria sarà in fibra di carbonio, il peso a secco di 1.247 Kg. L’impostazione sarà chiaramente racing, come è possibile vedere dalla foto degli interni, i quali avranno due vani nelle portiere adatti ad ospitare due caschi. Nel progetto c’è anche lo sviluppo di due varianti, una GT per le competizioni su pista e una Safari che dovrebbe richiamare direttamente la vecchia Lancia in configurazione rally su terra.
Jeep Renegade 2018, una ventata di tecnologia Squadra che vince non si cambia. O forse sì? Certo che si cambia, perché oggi chi resta fermo torna indietro. Quindi anche un modello di grande successo deve aggiornarsi, ecco allora la Jeep Renegade 2018. Questo SUV molto compatto ha conquistato il pubblico italiano ed europeo grazie alla sua formula vincente: look giovane e deciso per farsi ammirare in città, doti meccaniche per essere agile anche in fuoristrada, all’altezza della tradizione Jeep. Per weekend dove ci porta l’immaginazione. JEEP RENEGADE 2018, TECNOLOGIA AL PASSO COI TEMPI Le novità principali della Jeep Renegade 2018 sono concentrate nell’apparato tecnologico, in particolare comunicazioni e
multimedia. L’ultimo aggiornamento del sistema Uconnect si appoggia a display touchscreen da 5 ad 8,4 pollici di diagonale. Rispetto alle versioni precedenti, l’attuale permette di controllare dallo schermo parecchie regolazioni, climatizzazione compresa. Più precisa e completa anche l’interfaccia di comando vocale. Per quanto riguarda la compatibilità con gli smartphone, ora ci sono gli irrinunciabili accoppiamenti con i sistemi Apple CarPlay e Android Auto. Oltre alle app già disponibili per questi due ambienti, è possibile trovare anche Uconnect Live. Con questa applicazione, che utilizza la connessione dati dello smartphone, è possibile controllare dal display dell’auto una web radio con oltre centomila stazioni da tutto il mondo, oltre alla piattaforma di streaming Deezer, il collegamento a Facebook e Twitter e le notizie Reuters; disponibile anche il servizio di manutenzione dell’auto “my: Car”. UNA APP PER IL FUORISTRADA: JEEP SKILLS
Chi utilizza la propria Jeep Renegade anche per divertirsi in fuoristrada saprà senz’altro sfruttare al meglio l’app chiamata Jeep Skills. Essa controlla e mostra sul display in tempo reale i parametri specifici dell’offroad; ad esempio, configurazione della trazione, angolo di sterzata, forza G gravante sul veicolo, pressione e temperatura dell’olio motore, temperatura dell’acqua, pressione su acceleratore e freno, distanza e velocità di frenata. Una chicca imperdibile è poi la possibilità di selezionare un tragitto offroad tra i percorsi consigliati per la zona che si vuole attraversare; si possono anche condividere i percorsi con la Community Jeep. INTERNI, MOTORI E PREZZI DELLA JEEP RENEGADE 2018
Esteticamente cambia poco sulla nuova Renegade, da segnalare solo alcune combinazioni aggiuntive per i rivestimenti dei sedili e la ridisposizione dei vani portaoggetti. Anche per quanto riguarda i motori non ci sono variazioni, benzina, GPL e diesel con potenze da 95 a 140 cavalli. Trazione anteriore o integrale Active Drive. Cambio manuale a 6 marce, automatico a doppia frizione a 6 rapporti o automatico a convertitore con 9 rapporti. I prezzi di listino vanno da 22.890 a 34.100 euro. La CX-3 ha successo e spinge a +32% Mazda Italia diventata
maggiorenne Quando si diventa maggiorenni si festeggia. Mazda Italia compie 18 anni. Il regalo per la filiale italiana, che ha sede a Roma, arriva da ciò che più conta, le vendite: per la precisione un +32% nelle immatricolazioni italiane di gennaio rispetto allo stesso mese di un anno fa, con la nuova generazione del SUV CX-5 a dare una spinta molto vivace e il crossover compatto CX-3 a confermare il suo grande successo tra il pubblico. Mazda è sbarcata in Italia portando con sé una storia fatta soprattutto di dinamismo e innovazione. MAZDA IERI: DAL SUGHERO AL MOTORE ROTATIVO La Mazda Cosmo Sport del 1967, la prima a motore rotativo La casa madre nacque ufficialmente nel 1920, fondata ad Hiroshima da Jujiro Matsuda. Il suo business originario era la lavorazione del sughero (la compagnia si chiamava Toyo Cork Kogyo), ma presto passò alla produzione automobilistica. Il nome Mazda venne coniato nel 1931, una contrazione di Matsuda ma anche un riferimento alla divinità zoroastriana (da Zarathustra) Ahura Mazda. Il primo modello prodotto fu un veicolo a tre ruote, il Go, che ebbe molto successo in India e Cina.
La Mazda 787B, trionfatrice della 24 ore di Le Mans 1991 La Mazda ha costruito la sua fama nel mondo dell’automobile soprattutto per la tecnologia del motore rotativo. Un’idea del tedesco Felix Wankel, introdotta dalla NSU nei primi anni ’50 e successivamente testata e sviluppata su licenza da diversi fra i maggiori costruttori mondiali. Fu Mazda però a crederci più degli altri, mettendo sul mercato molti modelli per parecchi anni, dalla Cosmo Sport del 1967 alle celebri RX-7 (1978-2003) ed RX-8 (2003-2011). Nel campo delle competizioni resta poi indimenticabile la vittoria assoluta alla 24 ore di Le Mans del 1991 con la Mazda 787B, a tutt’oggi l’unico successo di una marca asiatica nella corsa più massacrante del pianeta. MAZDA OGGI: DALLA LEGGENDARIA SPIDER MX-5 AI SUV CX-3 E CX-5
Mazda MX-5, la spider più venduta del mondo C’è però sopra tutti gli altri un modello a cui si pensa immediatamente quando si sente il nome di questo costruttore: la spider Mazda MX-5. Semplicemente, la roadster più venduta di tutti i tempi, capace di superare il milione di esemplari dal 1989, anno di esordio. Non si contano i club di fedelissimi possessori di MX-5 in tutto il mondo, protagonisti ogni anno di affollatissimi raduni. Molto leggera, perfettamente bilanciata, trazione posteriore, potenza adeguata ma non esagerata: la ricetta perfetta per divertirsi alla guida, oggi come ieri.
Il crossover compatto Mazda CX-3 Accanto alla leggendaria MX-5 la gamma attuale di prodotto comprende le efficienti e tecnologiche berline Mazda2, Mazda3 e Mazda6. A cui si è aggiunta negli ultimi anni la linea SUV, o crossover che dir si voglia. La compatta CX-3 e la più grande CX-5. Dati i gusti attuali del pubblico, era facile prevedere un successo di vendita anche per questi due modelli. Perché anche loro sono Mazda: racchiudono una filosofia ben precisa che si esprime in ogni aspetto dei veicolo, dal design esterno alla meccanica, dalla telaistica agli interni. I giapponesi usano l’espressione Jinba Ittai, che si può tradurre a grandi linee in “il cavallo e il suo cavaliere”. Significa che il mezzo meccanico va a formare un tutt’uno con la persona che lo guida, lo asseconda creando un’intesa armoniosa come i migliori cavalieri in sella agli animali più intelligenti e fedeli. E ogni auto di questa casa esprime in buona parte questa filosofia, appunto lo “Spirito Mazda“. MAZDA DOMANI: SEMPRE TECNOLOGIA EVOLUTA E DESIGN RAFFINATO
Il concept Mazda Vision Coupé anticipa le sportive di domani Il futuro di Mazda può riassumersi per il momento in due importanti novità presentate negli ultimi mesi, una meccanica e una di design. Cominciamo da quest’ultima: il concept Vision Coupé, già pluripremiato. Non servono parole, è sufficiente osservare la foto. Poi una geniale evoluzione nel campo dei motori a combustione interna, che molti vorrebbero far sparire da un giorno all’altro, facendo finta di non capire che è ancora molto lontano il momento in cui se ne potrà fare a meno. Allora ecco una soluzione estremamente creativa per risparmiare carburante: Skyactiv X, il motore a benzina ad accensione per compressione controllata da candela. Senza andare troppo sul tecnico, unisce il meglio dei due mondi: l’efficienza nella combustione ad alto regime di rotazione dei motori a benzina (accensione con scintilla) con quella tipica a basso regime dei motori diesel (accensione per compressione). Ricerche in corso da diversi anni, ma gli ingegneri Mazda sono riusciti a renderla effettivamente utilizzabile e quasi pronta per la produzione in serie.
MAZDA ITALIA, LE SFIDE DEL FUTURO Roberto Pietrantonio, AD di Mazda Italia, accanto al SUV CX-5 Tornando all’espansione di Mazda nel nostro Paese, chiudiamo con le parole di Roberto Pietrantonio, amministratore delegato di Mazda Italia: “Come organizzazione abbiamo già vissuto tantissime esperienze ma siamo consapevoli che in Italia c’è ancora un enorme potenziale da esplorare, soprattutto nel raccontare l’heritage centenario del marchio giapponese e nell’aumentare la familiarità con il cliente italiano. Grazie a un design universalmente riconosciuto, una tecnologia motoristica distintiva e unica nel panorama automobilistico mondiale, siamo pronti a cogliere tutte le opportunità sul mercato per portare Mazda al successo anche in Italia“.
Porsche 70 anni: comincia la grande festa Porsche, 70 anni all’insegna della sportività. Nel 2018 la celebre marca festeggia questo importante traguardo. Gli inizi furono, come sempre accade, umili e faticosi, in una piccola officina di Gmund, in Austria, dove l’8 giugno 1948 venne assemblata la prima Porsche 356. Da allora l’ascesa fu ininterrotta ed entusiasmante. PORSCHE, UNA STORIA LUNGA 70 ANNI Quando diciamo che la Porsche compie 70 anni ci riferiamo all’attività come costruttore automobilistico. Invece l’azienda Porsche nacque molto tempo prima come studio di progettazione, fondato il 25 aprile 1931 a Stoccarda da Ferdinand Porsche. Gli studi per progettare la 356 da parte di
Ferdinand e del figlio Ferry (Ferdinand Anton) furono avviati poco prima della guerra. Le vicissitudini del conflitto permisero la riapertura dell’attività appunto solo nel 1948. I primi 52 esemplari della Porsche 356 furono assemblati a mano nella piccola officina austriaca sopra citata. Telaio e meccanica erano gli stessi del Maggiolino Volkswagen, motore boxer posteriore a sbalzo (il vero marchio di fabbrica di Ferdinand fin dai tempi delle corse con le Auto Union negli anni ’30) e raffreddato ad aria, leggermente potenziato, aveva ben 40 cavalli. La carrozzeria della prima 356 era di tipo roadster, o cabrio o spider che dir si voglia, a cui si aggiunse presto la coupé. L’accurato lavoro di messa a punto di Ferdinand e Ferry conferì a quella vettura delle ottime caratteristiche di tenuta e agilità, almeno per quei tempi, oltre ad un certo comfort. Passato e futuro della Porsche: la prima 356 e l’elettrica Mission E Nel 1950 fu possibile tornare a Stoccarda, impiantando nel quartiere periferico di Zuffenhausen la fabbrica che ancora oggi costituisce il quartier generale. Il vecchio Ferdinand morì il 30 gennaio 1951, non fece in tempo a vedere il primo
dei grandi successi sportivi della marca da lui fondata: la 24 ore di Le Mans. Il 24 giugno la 356 Coupé pilotata da Auguste Veuillet ed Edmond Mouche si aggiudicò la vittoria nella classe 1.1, 20° posto assoluto. Oggi si contano 19 vittorie assolute (record) oltre ad incalcolabili successi di classe. Perché la leggenda della Porsche, come quella della Ferrari, è nata e si è alimentata proprio grazie alle corse. Non esiste categoria in cui una Porsche non abbia vinto. Non possiamo tracciare in poche righe la storia di un grande costruttore come questo. Citiamo solo il modello che ne ha decretato il successo mondiale: la Porsche 911. Uscì nel 1963, progettata dal figlio di Ferry, Butzi (Ferdinand Alexander). Conservava ed evolveva le caratteristiche della 356, il motore manteneva la stessa configurazione e posizione ma ora diventava a sei cilindri, altro futuro emblema della casa. Il resto è storia, come si usa dire. La 917, protagonista della leggenda Porsche alla 24 ore di Le Mans
Le celebrazioni per questo importante traguardo dei 70 anni di attività dureranno per tutto il 2018, in molte nazioni. Si comincia con una mostra a Los Angeles il 3 febbraio, per passare a Berlino il 20 marzo. Il 9 giugno, un giorno dopo il convenzionale compleanno dell’8, tutte le sedi Porsche del mondo apriranno le porte agli appassionati per lo “Sports Car Together Day“. La festa è appena cominciata. Ford Mustang Bullitt, omaggio a Steve McQueen Ogni scusa è buona per parlare della Ford Mustang, una di quelle auto che fanno sempre voltare la testa quando passano; se poi hanno il motore V8, la testa si gira prima ancora che la vettura arrivi, in virtù del caratteristico ruggito di questi motori, reso inconfondibile quando è di produzione americana. Questa poi è un’occasione speciale: durante il salone di Detroit 2018 è stata mostrata al pubblico la Ford Mustang Bullitt, un’edizione limitata per celebrare i 50 anni del famoso film interpretato da Steve McQueen. FORD MUSTANG BULLITT, DAL CINEMA ALLA STRADA
Forse il pubblico più giovane non conosce questo film e ciò che rappresenta per gli appassionati d’auto. Si tratta di una pellicola d’azione diretta nel 1968 da Peter Yates. Il protagonista assoluto è il leggendario Steve McQueen, il quale interpreta Frank Bullitt, tenente della Polizia di San Francisco alle prese con la protezione di un supertestimone. In generale si tratta di un film da vedere, perché tiene col fiato sospeso dall’inizio alla fine. McQueen è qui all’apice della sua carriera e dipinge il suo caratteristico personaggio “cool” nel migliore dei modi.
Ma ciò che attrae in particolare i cultori dell’automobile è una memorabile scena d’inseguimento che dura una decina di minuti. Bullitt sta dando la caccia a due criminali, lui al volante di una Ford Mustang GT verde, loro a bordo di una Dodge Charger nera. E’ la lotta delle muscle car, ne accadono di tutti i colori. Non diciamo come va a finire per non togliere il gusto della sorpresa a chi volesse vedere (o rivedere) il film, diventato immediatamente un autentico classico, un film “cult”, come si usa dire.
Oggi, 50 anni dopo, la casa dell’ovale blu rende omaggio a questa storica scena con la Ford Mustang Bullitt; è verde come quella originale ma si può scegliere anche nera. I designer americani hanno voluto sottolineare in questa versione dell’auto l’anima “cool” (concetto non semplice da tradurre: basta osservare uno qualsiasi dei personaggi portati sullo schermo da McQueen, cool significa proprio quello). Niente esagerazioni, niente vistosi spoiler, nessuna striscia colorata o scritta a caratteri cubitali, come tanti americani invece amano applicare alle loro Mustang-Camaro-Charger. Uno stile sobrio, un’eleganza discreta. Si notano appena alcuni dettagli cromati non invadenti intorno alla griglia anteriore e ai finestrini; cerchi in alluminio da 19 pollici, pinze rosse dei freni Brembo, griglia anteriore nera. L’unico segno identificativo del modello è la scritta Bullitt sul falso tappo di rifornimento al centro della coda. Gli interni sono altrettanto discreti. I rivestimenti in pelle mostrano cuciture verdi, è tutto.
La Mustang del 1968 usata nel film, accanto alla Ford Mustang Bullitt di oggi Ma non finisce qui. Perché la Ford Mustang Bullitt è una Mustang di alto livello, più del solito. Infatti la potenza del motore V8 5.0 è stata portata a 475 cavalli (sono 421 nella versione di serie); il sistema di aspirazione riprende quello della Shelby GT500, ottimizzato per migliorare le prestazioni. Rivisto anche l’impianto di scarico per accentuare il classico suono del V8. In questa pagina vedete una foto in cui accanto alla Mustang Bullitt c’è anche la Mustang “di” Bullitt. E’ quella originale del film. C’è una curiosa storia dietro. Per le riprese vennero usati due esemplari. Al termine quella più massacrata dalle scene d’inseguimento venne destinata alla rottamazione; l’altra invece fu venduta. Non si seppe più nulla per molti anni, fino al 2014, quando il signor Sean Kiernan, il quale ha ereditato la Mustang acquistata dal padre Robert, fece sapere alla Ford di essere in possesso di quella storica vettura. Così è nata l’idea di creare l’omaggio, e al salone di Detroit di quest’anno i visitatori hanno potuto ammirare la vecchia e la nuova, una accanto all’altra. Ma anche l’altro esemplare
storico è stato ritrovato, quindi ovviamente non è stato demolito. Si trova in Messico, a Baja, ai confini con la Californa. Salone di Detroit 2018: salto tecnologico per la Jeep Cherokee Largo ai SUV, la carrozzeria che tutti vogliono e vorranno ancora per diversi anni. Alla gente piace stare in alto, avere spazio per viaggi anche lunghi nel massimo comfort, poter superare tutti gli ostacoli, dai dossi artificiali cittadini (e le buche) ai percorsi accidentati nelle escursioni in fuoristrada. La Jeep Cherokee appartiene alla più classica delle categorie premium. Al salone di Detroit 2018 è stata presentata la nuova serie, un restyling che ha reso questo modello più moderno e aggiornato. Arriverà nei concessionari a giugno. JEEP CHEROKEE, IL SUV SI RINNOVA AL SALONE DI DETROIT 2018
Cominciando dagli interni, troviamo nella nuova Jeep Cherokee la consueta raffinatezza, tra cui i particolari rivestimenti in pelle nappa o in tessuto con decorazioni esagonali. Troviamo i sedili anteriori riscaldati o raffreddati, il divano posteriore regolabile e sdoppiato. Inoltre il bagagliaio è più grande. Ma è soprattutto la tecnologia il settore in cui gli interventi sono stati più numerosi. Arriva l’obbligatoria compatibilità con gli smartphone Apple CarPlay e Android Auto, così come i nuovi display touch manovrabili come i telefonini.
Tuttavia le novità più importanti riguardano l’introduzione dei sistemi di sicurezza e assistenza alla guida più recenti: si contano ben 80 dispositivi differenti. Ci sono anche dei ritocchi al design esterno, pochi ma significativi. E’ cambiata la forma dei fari e degli altri gruppi ottici, anche dietro; diverso anche il disegno dei paraurti e del cofano. Il portellone ora dispone di un azionamento motorizzato anche senza mani.
Sono importanti anche le novità che riguardano la guida. Modificati i parametri del cambio automatico a 9 rapporti; rivista la trazione integrale Active Drive, cuore di ogni Jeep. La trasmissione dispone di tre settaggi per la guida normale, a marce ridotte o in fuoristrada puro (il blocco del differenziale posteriore negli allestimenti Trailhawk). Poi c’è un selettore per cinque modalità di guida a seconda del diverso fondo stradale (o non stradale).
Per quanto riguarda i motori, a Detroit l’attenzione era rivolta soprattutto agli equipaggiamenti per il mercato americano. Per l’Europa, Italia compresa, continuerà ad essere certamente disponibile il 2.2 turbodiesel Multijet, oggi da 185 e 200 cavalli. Non sono stati forniti dettagli sulle altre motorizzazioni europee. Negli USA, non sappiamo se arriverà anche da noi, è stato introdotto il nuovo motore 2.0 turbo a benzina da 270 cavalli, dotato di tecnologia mild hybrid, cioè assistenza alla partenza tramite un piccolo motore elettrico che include il motorino d’avviamento e l’alternatore, alimentati da una batteria di maggiore voltaggio. Salone di Detroit 2018, Mercedes Classe G rinnova la leggenda Per una volta invece di un SUV parliamo di un vero fuoristrada e che fuoristrada: Mercedes Classe G, la cui nuova serie è stata presentata in questi giorni al salone di Detroit 2018. Non c’è dubbio che la montagna sia una delle mete turistiche più gettonate in un Paese come il nostro che, oltre ad essere circondato dal mare, è anche pieno di rilievi in gran parte del suo territorio. Montagna significa escursioni: sentieri da esplorare a piedi o in bici, certamente, ma anche parecchi percorsi dove un veicolo fuoristrada può regalare il massimo del divertimento. Stiamo parlando in questo caso di terreni impegnativi, come guadi di corsi d’acqua di una certa profondità, tratti molto fangosi, pendenze ripide, zone selvagge piene di sassi, per non dire rocce. Luoghi quasi impossibili per gli umani ma che un’auto come questa definisce casa.
MERCEDES CLASSE G AL SALONE DI DETROIT 2018, LA SELVAGGIA DIVENTA RAFFINATA Una delle principali novità della Mercedes Classe G presentata al salone di Detroit 2018 riguarda gli interni. Quando si parla di un modello che porta la stella a tre punte il lusso non va dimenticato. Allora anche il fuoristrada duro e puro (infatti la lettera G del nome è l’iniziale della parola tedesca Geländewagen, appunto fuoristrada) deve includere delle caratteristiche “civili”. Il lato selvaggio deve restare fuori e sotto, non dentro.
Quindi molto lavoro è stato compiuto per rendere l’abitacolo più moderno e raffinato. Sempre caratteristiche le bocchette di areazione circolari con disegno “a turbina” e la maniglia di sostegno per il passeggero montata sulla plancia, tipico dei fuoristrada. Però ora troviamo anche i due grandi display da 12,1 pollici per quadro strumenti e multimedia, racchiusi in una sezione unica con un vetro singolo, come sulle berline Classe E e Classe S. Questo è un optional, chi è affezionato al look tradizionale potrà sempre conservare la strumentazione analogica. Eleganti gli interruttori cromati per il bloccaggio dei differenziali. Sul volante arrivano anche i piccoli touchpad da manovrare con i pollici.
E’ aumentato di qualche centimetro lo spazio per i passeggeri, in tutte le misure (gambe, spalle, gomiti). I sedili ora possono essere anche sdoppiati. Disponibili ora anche le regolazioni elettriche con memorizzazione e le funzioni riscaldamento-raffreddamento, massaggio, supporto lombare e poggiatesta comfort. Per quanto riguarda il design esterno invece le differenze sono minime, anche perché toccare il look della Classe G ne intaccherebbe la leggenda che dura da 40 anni. Gli spigoli sono parte integrante del suo fascino. La carrozzeria è ancora più imponente, più lunga di 53 mm e più larga di 121.
Ci sono novità importanti invece proprio nell’aspetto che più conta: la guidabilità in fuoristrada. I cardini sono naturalmente invariati: telaio a longheroni e traverse, tre differenziali autobloccanti e marce ridotte. I progettisti hanno affinato ulteriormente le sospensioni, in collaborazione con la AMG. Sono riusciti ad aumentare l’altezza libera dal suolo senza compromettere la robustezza dell’insieme. Adesso l’altezza da terra è di 270 mm. Elenchiamo pochi numeri ma estremamente significativi: profondità di guado 70 cm, 10 in più; pendenza superabile 100%; inclinazione massima 35°; angolo di rampa 26°, angolo di attacco 31°, angolo di uscita 30°.
Un’altra significativa novità arriva dall’elettronica. Si chiama Modalità G: si attiva automaticamente quando vengono inserite le marce ridotte o il blocco ad uno dei differenziali. Essa adegua l’assetto, lo sterzo e la risposta dell’acceleratore per ridurre al minimo i cambi di marcia, migliorando ulteriormente il controllo del veicolo durante il fuoristrada pesante. Inoltre il peso complessivo è diminuito di 170 Kg, il che offre solo vantaggi. Il primo motore ad essere commercializzato sulla nuova Classe G, modello G 500, sarà il poderoso V8 4.0 biturbo a benzina da 422 cavalli e 610 Newton metri di coppia massima (da 2.000 a 4.750 giri), per arrivare veramente ovunque. Cambio automatico 9G-Tronic a convertitore di coppia. Un’auto per tutti? Assolutamente no, qui siamo nel super-super-premium: prezzo chiavi in mano per l’Italia 115.020 euro. Nei concessionari a giugno.
Salone di Detroit 2018, la BMW i8 Coupé è ancora più elettrica La BMW i8 Coupé si presenta rinnovata al salone di Detroit 2018. Per chi non lo sapesse, la i8 è una auto ibrida plug-in ad alte prestazioni, il primo modello su cui la marca bavarese ha adottato questa forma di alimentazione nel 2014. Non si tratta certo di un’auto per tutti, nemmeno una utile alle attività di famiglia. Ma chi può ha la possibilità con questo modello di divertirsi nel gran turismo quando percorre gli spazi aperti; in più, quando arriva alla sua destinazione urbana, magari per visitare una delle nostre splendide città d’arte, lo fa senza inquinare, in silenzio e permettendosi anche di entrare nelle sempre più numerose zone a traffico limitato. BMW I8 COUPÉ AL SALONE DI DETROIT 2018, ANCORA PIÙ ELETTRICA
Quello che ha interessato la BMW i8 Coupé 2018 è essenzialmente un facelift. Il modello è atteso nei concessionari verso la fine della primavera. Le novità sono comunque concrete, non si tratta di soli ritocchi estetici. L’aspetto più importante è l’aumentata potenza del motore elettrico e con esso la superiore capacità delle batterie. Oggi la i8 può percorrere più chilometri in modalità solo elettrica e ad una velocità superiore: in dettaglio, l’autonomia è data in 55 Km fino a 105 Km/h, mentre prima si potevano percorrere al massimo 37 Km fino a 70 Km/h.
Resta sempre la possibilità, premendo il tasto eDrive (una specie di overboost, se fosse un motore termico turbocompresso), di raggiungere i 120 Km/h per brevi tratti: essenzialmente per facilitare i sorpassi senza ricorrere al propulsore a benzina. Tutto ciò è permesso dalla potenza del motore elettrico da 143 cavalli (erano 102) e dalla batteria da 11,6 kWh, contro i 7,1 precedenti.
Invariato il motore termico, un 1.5 a tre cilindri turbo a benzina da 231 cavalli. Ora quindi la potenza di sistema (cioè quella effettivamente utilizzabile, che non corrisponde alla somma matematica delle potenze erogate dai due singoli motori) raggiunge 374 cavalli. Le prestazioni dicono 4,4 secondi per l’accelerazione 0-100 e 250 Km/h di velocità massima, limitata elettronicamente. Come ogni vera BMW “tosta”. I dati sui consumi di benzina sono altrettanto interessanti: la casa comunica sui test un valore di 2,1 litri per 100 Km sul ciclo misto e solo 46 grammi per Km nelle emissioni di CO2. Invece il consumo della sola energia elettrica è valutato in 14,5 kWh per 100 Km. La BMW i8 Coupé conserva tutte le caratteristiche di una sportiva di alto livello. Ricordiamo infine che la trazione è integrale in senso elettrico (il motore a benzina trasmette il moto alle ruote posteriori, quello elettrico all’asse anteriore).
Nuove auto 2018, largo alle gran turismo di lusso Nonostante la febbre dei SUV abbia colpito il mondo intero da ormai parecchi anni, esistono ancora splendide auto dalla carrozzeria tradizionale, soprattutto nella categoria di lusso. Nella nostra carrellata sulle nuove auto 2018 ci soffermiamo in questo articolo su quattro modelli che fondono alla perfezione doti sportive ed eleganza estrema; tre coupé e una berlina che della coupé riprende le fattezze, marchi che vanno ben oltre il premium: Audi, Bentley, Lexus e Mercedes. Per accompagnarci nel vero gran turismo di alta classe, viaggi nel massimo lusso verso le località più prestigiose. AUDI A7 SPORTBACK E BENTLEY CONTINENTAL GT, LUSSO SPORTIVO Partiamo dalla Audi A7 Sportback che nel 2018 inaugura la
nuova generazione. Attesa nei concessionari a marzo, questa lunghissima coupé a quattro porte (4.969 mm) unisce la sportività ad uno spazio virtualmente infinito; si permette pure di avere un bagagliaio molto grande per la categoria. Considerata la larghezza di 1.908 mm, si può scegliere anche una configurazione con divanetto posteriore per un eventuale quinto passeggero, sebbene non sia questo l’utilizzo principale di una coupé; la scelta più gettonata dai clienti sarà senz’altro quella dei due sedili singoli. Che l’Audi A7 sia una vera sportiva ce lo dice anche l’altezza di soli 1.422 mm. La nuova serie ha puntato con decisione sulla tecnologia, molto evidente anche negli interni, dall’aspetto decisamente futuristico. Sulla scia delle soluzioni impiegate nell’ammiraglia A8, troviamo il sistema MMI Touch Response: un dispositivo di azionamento dei vari comandi che elimina completamente pulsanti e manopole, tutto è centrato su due grandi display touch, utilizzabili esattamente come uno smartphone. Optional comandi vocali e head-up display. Tutti i servizi d’informazione sfruttano una connessione permanente alla rete. Presto arriveranno anche i dispositivi di parcheggio
automatico in remoto, cioè la possibilità di eseguire la manovra restando fuori dall’auto per gli spazi molto ristretti. Per quanto riguarda la dinamica di guida, sono state ulteriormente affinate le sospensioni pneumatiche e migliorato lo sterzo, per una migliore agilità nella guida sportiva. Optional il differenziale sportivo. Passando ai motori, tutte le versioni integrano di serie un sistema microibrido con batteria a 48 volt. Al lancio sarà disponibile solo il motore a benzina 3.0 V6 TFSI da 340 cavalli. Successivamente arriveranno altri motori a benzina e diesel a 4 e 6 cilindri. I prezzi partiranno da 67.800 euro. La Bentley Continental GT è essenzialmente una supercar. Il modello 2018 arriverà in primavera. Profondamente rivista, questa classica coupé a due porte mantiene le stesse imponenti dimensioni (4.805 mm di lunghezza, 1.954 mm di larghezza e 1.405 mm di altezza), tuttavia il nuovo design la fa apparire più slanciata, grazie alla riduzione degli sbalzi e all’allungamento del cofano. Condivide la piattaforma con la Porsche Panamera, però l’assemblaggio e la “personalizzazione”, così come la configurazione del motore, sono a cura del personale inglese nella storica fabbrica di
Crewe. Aggiornato il motore, l’imponente W12 6.0 TSI ora arriva a 635 cavalli, 45 in più. Il cambio automatico non è più a convertitore di coppia ma a doppia frizione. Carrozzeria in alluminio, peso ridotto di 80 Kg. Gli interni sfoggiano il consueto extralusso, reso ancora più pregiato dalla manifattura artigianale britannica. Delizioso il supremo tocco di eleganza sulla plancia. Il display è rotante, a motore spento si nasconde mostrando il prezioso rivestimento; appare dopo l’accensione, volendo si possono visualizzare solo cronometro, termometro e bussola. Prezzi ben oltre duecentomila euro. NUOVE AUTO 2018: MERCEDES CLS E LEXUS LS, TECNOLOGIA E RAFFINATEZZA La Mercedes CLS arriva alla terza generazione, è attesa nei concessionari a marzo. Il design è molto più fluido, meno linee, più essenzialità. Sono accentuate le forme da coupé. Le dimensioni restano imponenti: su tutte la lunghezza di 5.087 mm. Anche qui la tecnologia è pervasiva, molto spinta è l’assistenza alla guida, seguendo ciò che è stato introdotto con Classe E e Classe S. Così come per gli interni: spicca la
plancia che ingloba i due grandi display da 12,3 pollici per il quadro strumenti e l’infotainment. Nonostante sia una coupé, la CLS offre la praticità di una berlina: ora è omologata per cinque posti, sedili posteriori a schienali ribaltabili; in più c’è un bagagliaio da 520 litri. Il lusso è sopraffino. Segnaliamo le funzioni Energizing che integrano varie combinazioni di funzioni massaggio, luce interna e audio. Per quanto riguarda la meccanica, come optional troviamo le sospensioni meccaniche Dynamic Body Control ad assetto variabile e le più raffinate sospensioni pneumatiche Air Body Control. Motori a sei cilindri in linea 3.0 a benzina e diesel con tecnologia microibrida, potenze da 286 a 367 cavalli. I prezzi di listino vanno da 79.770 ad 87.610 euro.
La Lexus LS è una berlina, dimensioni da ammiraglia (lunghezza 5.235 mm, larghezza 1.900 mm, altezza 1.460/1.470 mm), però il design la fa somigliare quasi ad una coupé, le linee sono molto moderne. Il modello 2018, nei concessionari da gennaio, introduce la quinta generazione. La nuova piattaforma ha consentito di ottenere una vettura più bassa e leggera. Per il massimo comfort e la più sensibile precisione di guida, le sospensioni sono naturalmente attive, disponibili anche quelle pneumatiche.
Negli interni il lusso è di livello assoluto, è sufficiente citare i sedili con funzione di massaggio Shiatsu. E mettiamoci anche l’impianto audio Mark Levinson. La tecnologia di sicurezza offre i sistemi più avanzati, compresa l’assistenza spinta alla guida. Arrivando ai motori, in Italia è disponibile solo la versione ibrida. Al propulsore a benzina V6 3.5 aspirato sono abbinati due motori elettrici. La potenza di sistema è di 359 cavalli. Il cambio automatico è a 10 rapporti. Due allestimenti, prezzi di listino di 105.000 e 140.000 euro. Nuove auto 2018: berline eleganti per la città Tra le nuove auto 2018, le berline compatte rivestono un ruolo sempre importante, anche se le novità non sono molte. Vetture prevalentemente per l’uso quotidiano in città ma anche capaci
di accompagnarci in qualche gita fuori dalle mura urbane. La tendenza attuale vede i nuovi modelli crescere nelle dimensioni e arricchirsi nella tecnologia, oltre ad offrire raffinate soluzioni di design interno per vivere meglio l’auto. Fra le diverse proposte, osserviamo i prossimi modelli di Audi, Citroën e Mercedes. NUOVE AUTO 2018: AUDI A1, CITROËN C4 CACTUS E MERCEDES CLASSE A La prossima Audi A1 è ancora un oggetto abbastanza misterioso, anche perché il suo arrivo è previsto per l’autunno. Ma ci sono dei punti fermi importanti. Poiché la meccanica è la stessa della nuova Volkswagen Polo, è certo che aumenterà la lunghezza, dai 397 cm del modello attuale (a cui si riferisce la foto di questa pagina) a circa 405; superiore anche il passo. Più spazio e accessibilità, perché sparirà la versione a tre porte, anche questa una scelta ormai unanime da parte delle case, la gente non le vuole più. Altra positiva conseguenza dell’aumentata lunghezza sarà una maggiore capienza del bagagliaio. Per quanto riguarda il design, dovremmo attenderci un look più deciso. Diamo per scontata la
sempre notevole qualità costruttiva di ogni Audi e un importante aggiornamento tecnologico. Tra i motori i più gettonati saranno il 1.0 a benzina e il 1.6 diesel, senza dimenticare la versione a metano. Qualcuno parla anche di un’ibrida, però non ci sono conferme. Tuttavia, data la strategia elettrica di tutto il gruppo Volkswagen, è proprio su una vettura piccola che una simile motorizzazione non dovrebbe mancare. La Citroën C4 Cactus 2018 è stata anticipata lo scorso autunno. La vedremo nei concessionari in primavera. Le differenze nel design rispetto al modello precedente sono importanti. Innanzitutto ora è una berlina e non più un crossover, sebbene ad uno sguardo distratto potrebbe sembrare tale. L’aspetto è molto più sobrio, anche se i tocchi di originalità non mancano. Gli Airbump (le capsule in plastica che proteggono le fiancate) sono diventati molto più piccoli e discreti. Le dimensioni sono invece invariate, la lunghezza resta di 417 cm. Il lavoro più importante ha riguardato la ricerca del massimo comfort a bordo. Imbottitura dei sedili, insonorizzazione e, soprattutto, le sospensioni. Ricordate le celebri idropneumatiche della leggendaria DS? La nuova C4
Cactus usa un sistema completamente diverso ma ricrea l’effetto “tappeto volante”, il massimo assorbimento delle asperità; merito della tecnologia PHC, Progressive Hydraulic Cushions. Un sistema meccanico e relativamente economico ma altrettanto efficace rispetto al controllo elettronico. Poi un ricco pacchetto di dispositivi di assistenza alla guida. Motori a benzina e diesel da 82 a 130 cavalli. Chiudiamo con la Mercedes Classe A. La sua presentazione è attesa al salone di Ginevra, poi subito in primavera cominceranno gli arrivi nei concessionari. Per quanto riguarda il design, si presumono forme più morbide anche se nulla di preciso c’è ancora. Una buona approssimazione è l’auto-foto spia diffusa qualche mese fa dal presidente di Daimler Mercedes-Benz, Dieter Zetsche, che vedete in questa pagina accanto ad un prototipo della vettura, insieme ad un bozzetto del concept che ne aveva anticipato le linee. E’ probabile che il passo venga aumentato, per un maggiore spazio nell’abitacolo e nel bagagliaio.
Gli interni compiranno invece un vero e proprio balzo tecnologico, prendendo molto dalla Classe E, in particolare il cruscotto digitale. Per quanto riguarda i motori, è certo l’ingresso di una versione ibrida plug-in, anche se non si conoscono le tempistiche. Poi la vasta scelta dei più recenti quattro cilindri a benzina e diesel, per questi ultimi forse anche in versione microibrida con batteria da 48 volt e piccolo motore elettrico che integra alternatore e motorino d’avviamento. Nuovi SUV 2018: design e tecnologia per weekend rilassati Chiudiamo la panoramica sui nuovi SUV 2018 con quattro modelli in cui comfort e design sono i principali punti di forza.
Dimensioni di varie categorie, tutti però in grado di portarci alle nostre destinazioni del weekend offrendo la massima facilità di guida, permettendoci di viaggiare in modo estremamente rilassato, sempre però con stile. Appoggiati da tecnologie raffinate che ci assistono al meglio. NUOVI SUV 2018: DS 7 CROSSBACK, AUDI Q3, INFINITI QX50 E CITROËN C5 AIRCROSS Cominciamo ad esempio dalla DS 7 Crossback. In arrivo nei concessionari proprio ad inizio anno, si tratta di un classico esempio del lusso di stile francese. Notevole eleganza fuori e dentro, ampie possibilità di personalizzazione, tanta tecnologia per facilitare la guida e rendere la vita a bordo più rilassante. E anche parecchio spazio per caricare quello che si vuole e fare un viaggio in compagnia. Il design è uno dei principali punti di forza, a partire dal frontale, dove l’attenzione è catturata dai fari full Led con animazione ad ogni accensione del motore, senza dimenticare le preziose DS Wings che visivamente sorreggono i proiettori. Gli interni sfoggiano lusso in ogni direzione, materiali pregiati ed estrema eleganza in ogni componente, oltre a tanti
accorgimenti per migliorare il comfort. Dimensioni medie, lunghezza 457 cm. Motori consistenti, benzina e diesel, da 130 a 225 cavalli. Il prossimo anno arriverà anche l’ibrida plug- in. Prezzi da 31.100 a 41.550 euro. Della prossima Audi Q3 non si sa ancora troppo di preciso, arriverà nei punti vendita solo negli ultimi mesi dell’anno, presumibilmente in autunno. Sarà più lunga dell’attuale (a cui si riferisce la foto di questa pagina), che misura 437 cm, ma sempre relativamente compatta. Di conseguenza aumenterà lo spazio per passeggeri e bagagli. Il design appare un po’ più deciso, quindi si rivolge a chi ha lo spirito giovane. Tanti aggiornamenti tecnologici, meno peso, motori più evoluti per una superiore facilità di guida.
Con la Infiniti QX50 arriviamo ad un modello dalle dimensioni generose, 469 cm di lunghezza. In primo piano c’è l’innovazione tecnica che riguarda il motore VC-Turbo, 2.0 a benzina da 271 cavalli dotato di rapporto a compressione variabile per consumare meno benzina. Il design è deciso, sì, ma senza esagerare. Per chi ama farsi notare, senza però perdere in raffinatezza.
Gli interni sintetizzano tutto il lusso tipico dei modelli di questa marca. Anche qui, tanta tecnologia per rendere i viaggi più rilassanti e agevoli. Oltre ad uno spazio decisamente abbondante. Attesa nella rete vendita in estate. Torniamo al gruppo PSA con la Citroën C5 Aircross. Crossover prevalentemente cittadino ma che non disdegna qualche puntata in campagna, dopo l’esordio sul mercato cinese arriva anche da noi, nei concessionari ad ottobre. Dimensioni medie data la lunghezza di 451 cm, è una moderna Citroën in tutto e per tutto. Look che colpisce e deve catturare l’attenzione, per chi non vuole passare inosservato.
Dentro tantissimo comfort e combinazioni di colori piuttosto ardite, oltre che personalizzabili. Anche qui l’elettronica è pervasiva, sempre con l’obiettivo di facilitare la guida e rendere i viaggi il più possibile rilassati. Trazione anteriore, optional il Grip Control per affrontare i percorsi fuoristrada. Motori diesel e a benzina da 130 a 180 cavalli. Più avanti anche una versione ibrida plug-in. Nuovi SUV 2018, dai fuoristrada agli elettrici Proseguiamo la carrellata sui nuovi SUV 2018 con un elenco abbastanza eterogeneo di modelli. Passiamo dai veri fuoristrada a veicoli elettrici, una tipologia che ora comincia a popolarsi. Sempre però in un ambito di alto livello. I SUV elettrici per forza di cose sono più orientati alla città, quindi sono perfetti per chi vuole un mezzo alla
moda per lo shopping cittadino ma con la possibilità di evitare i vari divieti avvalendosi delle zero emissioni: le proposte di Audi e Jaguar. Poi chi ama trascorrere weekend duri e puri tra le zone montane e boscose più selvagge avrà pane per i propri denti con i fuoristrada classici, qui Jeep e Toyota. Senza dimenticare un SUV più tradizionale dalle dimensioni abbondanti per viaggi lunghi ovunque, da Mercedes. I FUORISTRADA AUTENTICI: JEEP WRANGLER E TOYOTA LAND CRUISER Ad un’occhiata superficiale la Jeep Wrangler 2018 (nei concessionari in estate) non sembra molto diversa dalla precedente. Infatti il design mostra poche variazioni, in particolare su fari e paraurti. Le novità sono dentro e sotto. La Wrangler guadagna un’abbondante infusione tecnologica, come dimostrano i 75 sistemi di sicurezza attiva e passiva, soprattutto per quanto riguarda l’assistenza alla guida. Più moderno anche l’apparato multimediale che ora comprende tutte le tecnologie che siamo abituati a trovare fra comunicazione e
intrattenimento. Gli interni sono maggiormente curati. Molto importante l’alleggerimento generale della struttura, circa 90 Kg in meno grazie all’impiego abbondante di alluminio e altri materiali leggeri. Le portiere sono più leggere di 8 Kg, fattore importante poiché nella Wrangler sono rimovibili. Resta naturalmente il classico parabrezza abbattibile, ora più alto. Poi la trazione integrale inseribile, i differenziali bloccabili elettricamente, le sospensioni ad assale rigido, il cambio automatico ad otto rapporti (o il manuale a sei) con marce ridotte. Motori a benzina 2.0 turbo da 270 cavalli e dal 2019 il nuovo diesel 3.0 V6 da 260 cavalli. Un altro mostro sacro nel mondo dei fuoristrada è il Toyota Land Cruiser. La nuova generazione non è rivoluzionaria, piuttosto un sostanzioso pacchetto di miglioramenti. In particolare il design ha ora un aspetto più da SUV, tutto il frontale è stato ridisegnato. Anche gli interni sono stati sensibilmente rinnovati, in particolare la strumentazione. Arriva poi nell’alto di gamma il sistema di aiuti alla guida Toyota Safety Sense, molto importante per la sicurezza attiva.
Per quanto riguarda il motore, in Europa occidentale possiamo ancora avere il diesel, una tecnologia che il gruppo Toyota sta eliminando da tutti i suoi modelli. Per ora quindi possiamo avere ancora il 2.8 da 177 cavalli e una generosa coppia massima di 450 Newton metri, abbinato ad un cambio automatico a 6 rapporti; c’è anche la versione a cambio manuale, qui però la coppia scende a 420 Nm. Il Toyota Land Cruiser 2018 sarà nei concessionari a marzo, i prezzi partono da 41.300 euro. I SUV ELETTRICI AUDI E-TRON QUATTRO E JAGUAR I-PACE
Non è semplice impiegare un’alimentazione esclusivamente elettrica su un SUV, dato il peso ampiamente superiore rispetto ad una berlina di lunghezza analoga. Per trasportare più peso serve maggiore energia. Quindi l’autonomia delle batterie diminuisce. Ma si stanno compiendo i primi passi. Si comincia naturalmente dall’ambito premium. Audi e-tron quattro (le foto di questa pagina si riferiscono al concept) si colloca come dimensioni fra Q5 e Q7, quindi siamo sui 480 cm.
Vengono usati due motori elettrici, uno per asse, per una potenza di circa 450 cavalli. Viene utilizzato un sistema di ricarica ultrarapida che consente di accumulare l’80% di energia in mezz’ora, sufficiente a percorrere 320 Km con un utilizzo normale. Le vendite dovrebbero cominciare alla fine dell’anno. Altro marchio sportivo e altro SUV elettrico. La Jaguar I-Pace (anche queste foto si riferiscono al concept) arriverà nei concessionari in estate. Questo modello è più compatto di quello tedesco, la lunghezza è di 468 cm. Anche qui abbiamo due motori elettrici, uno per asse per avere la trazione integrale. La potenza è di 400 cavalli.
Viene dichiarata un’autonomia massima di 500 Km. La ricarica per accumulare l’80% di energia necessita di 90 minuti con apposita colonnina da 50 kW. NUOVI SUV 2018: MERCEDES GLE, CLASSICO E MODERNO
In autunno arriverà la nuova generazione della Mercedes GLE, SUV dalle dimensioni abbondanti. Il modello attuale (a cui si riferisce la foto di questa pagina) arriva a 482 cm ma la nuova serie dovrebbe essere più lunga. Secondo le prime indicazioni, il design dovrebbe essere meno spigoloso. Per quanto riguarda invece interni, tecnologia e meccanica, il riferimento è la berlina Classe E. Prevista anche una consistente riduzione del peso. Tra i motori entreranno in gamma i nuovi sei cilindri in linea 3.0 oltre ai quattro cilindri 2.0, benzina e diesel, dotati di tecnologia microibrida. Non mancherà nemmeno una versione ibrida plug-in, del resto già presente nella serie attuale. Nuovi SUV 2018, poker d’assi
dal lusso totale Tra grossi e super, l’elenco dei nuovi SUV 2018 comprende alcuni “pezzi” decisamente di alto livello. Auto che partono dalla fascia premium e arrivano a quote da vere e proprie supercar. Aggiornamenti di modelli ormai consolidati e novità assolute, andiamo a riscoprire questo poker d’assi. Per chi vuole il meglio del meglio e può permettersi di sborsare cifre pesanti. Questa è la zona del lusso totale. NUOVI SUV 2018: LAMBORGHINI URUS, AUDI Q8, BMW X5 E RANGE ROVER SPORT PHEV Naturalmente si deve partire dalla Lamborghini Urus, il super SUV. Atteso per la primavera, si tratta del primo vero veicolo di questo tipo per la casa bolognese, escluso l’esperimento di tanti anni fa del fuoristrada LM002. Le basi sono tedesche, gli affinamenti italiani. Urus sfrutta la struttura di Porsche Cayenne, Audi Q7, Bentley Bentayga e Volkswagen Touareg. Le dimensioni sono decisamente imponenti, parliamo di 510 cm di lunghezza e 200 di larghezza. Il motore è il V8 4.0 biturbo
derivato da quello dell’Audi. Tutto il resto arriva da Sant’Agata: design esterno e interno, configurazione di motore e sospensioni, elettronica di controllo, aerodinamica. Il risultato è impressionante: la potenza raggiunge 650 cavalli, le prestazioni sono all’altezza della tradizione Lamborghini (0-100 in 3,6 secondi e 305 Km/h di velocità massima); aggiungiamo freni carboceramici che permettono di arrestare il veicolo in soli 33,7 metri da 100 Km/h (pesa 2,2 tonnellate, non dimentichiamolo), poi 6 modalità di guida per la trazione integrale, includendo il pacchetto opzionale offroad. Insomma, una Lamborghini. Al prezzo di 168.852 euro Iva esclusa. Restiamo nella galassia Volkswagen per parlare di Audi Q8. Lo spirito è sempre quello della Urus ma parecchi gradini sotto in quanto ad esagerazione. Quindi un SUV-coupé di grandi dimensioni basato sul Q7 (la lunghezza dovrebbe essere di 5 metri esatti) ma più improntato alla sportività. Il concept, a cui appartengono le foto di questa pagina, è stato presentato lo scorso gennaio a Detroit e per tutto il 2017 i prototipi hanno macinato chilometri di test, soprattutto sul circuito del Nürburgring.
L’arrivo nei concessionari del modello di produzione dovrebbe avvenire all’inizio dell’estate. Il Q8 rappresenterà dunque l’ammiraglia dei SUV Audi. Lusso in abbondanza e un’ampia varietà di motori, fra cui la versione ibrida e-tron basata sul diesel V6 3.0 TDI da 270 cavalli e un motore elettrico da 120 cavalli. Ma al top di gamma ci sarà il V8 4.0 biturbo, sempre diesel, da 435 cavalli.
Spostiamoci in Baviera per la nuova serie di BMW X5. Si tratta della quarta generazione di questo grosso SUV (l’attuale, a cui si riferisce la foto di questa pagina, è lungo 489 cm) che ha fatto da apripista al mercato di lusso. L’appuntamento è ancora lontano, si parla dell’autunno 2018, i dettagli noti non sono molti. Ci si attendono importanti interventi al design, per renderlo più attuale. Meccanica e piattaforma costruttiva saranno invece quelle della nuova Serie 5; significa soprattutto minore peso. Ma anche dotazioni tecnologiche molto avanzate, in particolare nel campo dell’assistenza alla guida più sofisticata. Chiudiamo questa carrellata sui modelli più grandi tra i nuovi SUV 2018 con il Range Rover Sport. Per la precisione, la sua versione ibrida plug-in, nome modello P400e, la vera novità della gamma. L’avvio delle consegne è previsto per l’inizio dell’anno. Accanto al classico quattro cilindri 2.0 a benzina da 300 cavalli, troviamo un motore elettrico da 116 cavalli: la potenza massima di sistema è di 404 cavalli. Viene data un’autonomia in modalità solo elettrica di 51 Km.
I vantaggi della tipica coppia dei motori elettrici sono ben sfruttati in uso fuoristrada dalla gestione elettronica, che distribuisce la coppia motrice nella quantità necessaria ad ogni singola ruota. Sfruttando invece la potenza combinata, si riesce ad ottenere anche uno scatto 0-100 in 6,7 secondi. Poi tutto il lusso Land Rover. I prezzi partono da 90.200 euro. Nuovi SUV 2018, tre pezzi grossi da BMW, Ford e Volkswagen Tra le novità SUV 2018 troviamo un terzetto di modelli di medie e grandi dimensioni che mirano a soddisfare esigenze abbastanza diverse tra loro, tutti però con il comune denominatore di caratteristiche e dotazioni di alto livello. BMW, Ford e Volkswagen aggiornano alcuni fra i loro modelli
più abbondanti. Per chi ama viaggiare largo e comodo e sempre circondato dalle tecnologie più avanzate. NUOVI SUV 2018: BMW X4, FORD EDGE E VOLKSWAGEN TOUAREG Cominciamo da un’auto appartenente alla strana categoria dei SUV coupé. La BMW X4 è molto recente, è uscita nel 2014, tuttavia nel 2018 (le voci dicono in autunno) vedremo già una nuova generazione. Non si tratterà infatti di un restyling, come è normale dopo tre o quattro anni dal lancio; questo perché cambia l’intera piattaforma costruttiva, chiamata CLAR (Cluster Architecture), dalla quale provengono le ultime versioni della sorella X3 e della Serie 5. Il principale elemento di novità non si vede ma si sente: il peso. Vengono stimati infatti circa 55 Kg in meno rispetto alla serie precedente. Importante poi l’introduzione di una motorizzazione ibrida plug-in, basata sull’ultimo quattro cilindri 2.0 a benzina. Per quanto riguarda il design, i prototipi visti in circolazione suggeriscono linee più morbide
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