DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2016-2020 - Regolamento EMAS III CE 1221/2009 - Riserva Marina ...
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WWF Italia – Area Marina Protetta di Miramare DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2016-2020 Regolamento EMAS III CE 1221/2009 AREA MARINA PROTETTA DI MIRAMARE WWF ITALIA Onlus NACE 91.04 – attività degli orti botanici, dei parchi naturali, gestione del patrimonio naturale Rev. Data 1 15.02.2017 Nuova edizione Aggiornamento dati Dicembre 2016 DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2016-2020 1
WWF Italia – WWF Oasi - Area Marina Protetta di Miramare INDICE INDICE........................................................................................................................................ 2 COSA E’ UNA DICHIARAZIONE AMBIENTALE ................................................................................ 3 PRESENTAZIONE DELL’AMP MIRAMARE ..................................................................................... 3 DESCRIZIONE DEL GESTORE E DELLE STRUTTURE E PERSONE COINVOLTE NEL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE.............................................................................................................. 8 LA POLITICA AMBIENTALE .......................................................................................................... 9 DESCRIZIONE DEI PROCESSI presenti nella amp miramare a tutto 2016 ..................................... 11 VALUTAZIONE DELLA SIGNIFICATIVITÀ DI ASPETTI ED IMPATTI relativi ai processiindividuati .... 13 INDICAZIONE degli obiettivi perseguiti e degli obiettivi di miglioramento ................................. 17 CONVALIDA DELLA DICHIARAZIONE AMBIENTALE ..................................................................... 21 DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2016-2020 2
WWF Italia – WWF Oasi - Area Marina Protetta di Miramare COSA E’ UNA DICHIARAZIONE AMBIENTALE La dichiarazione ambientale deve contenere (allegato IV del regolamento Emas (1221/2009/CE): una descrizione chiara e priva di ambiguità dell'organizzazione che chiede la registrazione EMAS e una sintesi delle sue attività e dei suoi prodotti e servizi, nonché delle sue relazioni con le eventuali organizzazioni capo gruppo; la politica ambientale dell'organizzazione e una breve illustrazione del suo sistema di gestione ambientale; una descrizione di tutti gli aspetti ambientali significativi, diretti e indiretti, che determinano impatti ambientali significativi dell'organizzazione ed una spiegazione della natura degli impatti connessi a tali aspetti; una descrizione degli obiettivi e target ambientali in relazione agli aspetti e impatti ambientali significativi; una sintesi dei dati disponibili sulle prestazioni dell'organizzazione rispetto ai suoi obiettivi e traguardi ambientali per quanto riguarda gli impatti ambientali significativi. La relazione riporta gli indicatori chiave e gli altri pertinenti indicatori esistenti delle prestazioni ambientali; altri fattori concernenti le prestazioni ambientali, comprese le prestazioni rispetto alle disposizioni di legge, legge, per quanto riguarda gli impatti ambientali significativi; un riferimento agli obblighi normativi applicabili in materia di ambiente il nome e il numero di accreditamento del verificatore ambientale e la data di convalida. Ricordiamo che l’EMAS è una norma volontaria di ogni tipo di organizzazione per aderire ad un sistema comunitario di ecogestione e audit secondo il regolamento (CE) n. 1221/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio (Commissione europea - Decisione 4 marzo 2013, n. 2013/131/Ue - GUCE 19 marzo 2013 n. L 76). PRESENTAZIONE DELL’AMP MIRAMARE L’Area Marina Protetta di Miramare è stata la prima area marina protetta istituita dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare di concerto con l’allora Ministero della Marina Mercantile. La Riserva Marina di Miramare (EUAP 0167) è stata istituita nel 1986 con decreto del Ministero dell'Ambiente che ne ha affidato la gestione all'Associazione WWF Italia onlus (D.M. 12 novembre 1986). Nel 2006, nell'ambito di una ri-organizzazione della gestione delle Aree protette del WWF Italia ONLUS, alcuni servizi dell'AMP Miramare sono stati trasferiti alla società WWF Oasi srl con l'autorizzazione del Ministero dell'Ambiente e del Territorio e del Mare. Miramare è parte della rete di 17 aree naturali protette della Regione Friuli Venezia Giulia, e la sua gestione è sostenuta, oltre che dal Ministero dell'Ambiente, anche dalla Provincia di Trieste, dopo che la LR 26/2006 ha delegato la Provincia stessa alle funzioni previste dalla precedente LR 7/1998. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2016-2020 3
WWF Italia – WWF Oasi - Area Marina Protetta di Miramare L’ambiente L’area protetta è situata nel golfo di Trieste, in Comune di Trieste, ai piedi del promontorio di Miramare, propaggine litoranea incastrata tra il porticciolo turistico di Grignano e la riviera di Barcola, meta balneare estiva dei locali. I motivi della tutela del promontorio vanno ricercati nelle particolari caratteristiche geomorfologiche che si ripercuotono sulla flora e sulla fauna presenti e che fanno di Miramare un ambiente unico che da solo può rappresentare la peculiarità del Golfo di Trieste. L’ambiente in cui è localizzata è un tratto marino- costiero, roccioso nella sua porzione costiera, che digrada in massi, ciottoli e formazioni fangose mano a mano che ci si sposta dalla costa al mare. I fondali - la cui profondità massima è di 18 metri - sono rocciosi, ciottolosi e sabbiosi sino alla profondità di 8 metri circa, poi fangosi. La costa è formata da roccia calcarea tipica del Carso, territorio di cui il promontorio di Miramare rappresenta una piccola estensione del litorale. Tra i vari ambienti caratteristici della riserva particolare importanza è rivestita dalla zona di marea, dall’ambiente di scogliera e dai fondali sabbiosi e fangosi. La zona compresa tra il limite della bassa e dell'alta marea, ambiente particolarmente ostile, può essere colonizzata solo da organismi marini adattati a sopravvivere per un certo periodo di tempo fuori dall'acqua. Il tratto di costa tutelato grazie alla istituzione dell'Area Marina di Miramare rappresenta infatti un unicuum biologico prezioso perché, pur essendo relativamente poco esteso, si è diversificato in microambienti specifici che riflettono la presenza di tre zone distinte: la zona di marea, l'ambiente di roccia e ghiaia e i fondali sabbiosi e fangosi - ricche di specie osservabili durante le immersioni. Ecco allora che nella zona di marea ci si potrà imbattere in crostacei cirripedi, molluschi bivalvi, granchi, pomodori di mare e la quercia di mare, autentico relitto biogeografico dell'ultima glaciazione, nonché la celebre Bavosa pavone, specie simbolo dell'Area Marina Protetta. Colonizzano invece le rocce, alghe verdi e brune, spugne a canne d'organo e celenterati come gli anemoni di mare, mentre salpe, sciarrani, occhiate e orate nuotano entro i quattro metri di profondità, e più ancora in profondità spigole e corvine. La massicciata che protegge a mare lo zoccolo su cui sorge il Castello di Miramare individua uno degli habitat più ricchi all'interno della Riserva: i massi rappresentano un sito di ancoraggio per molte specie di alghe e di invertebrati bentonici e forniscono ai pesci susbstrati per la deposizione delle uova ed anfratti utili come nascondiglio. L'ambiente di sabbia e fango, che a prima vista può appare piuttosto spoglio e monotono, si rivela invece estremamente interessante e, osservando più attentamente, mostra alcune tracce che tradiscono la presenza di organismi viventi. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2016-2020 4
WWF Italia – WWF Oasi - Area Marina Protetta di Miramare Oloturie, ofiure o stelle serpentine, stelle marine e crostacei fanno a gara per mimetizzarsi sui fondali sabbiosi e fangosi, dove vivono anche il mollusco bivalve più grande del Mediterraneo la Pinna nobile, la cui conchiglia grande fino a 70 cm offre ospitalità a spugne e ascidie incrostanti e la mormora. La modesta profondità del Golfo di Trieste non ha impedito a delfini e tartarughe di mare di fare la loro comparsa in queste acque: si tratta di avvistamenti abbastanza comuni durante l'estate, registrati anche grazie alla collaborazione di diportisti e bagnanti, che con le loro segnalazioni aiutano il monitoraggio costante effettuato dai biologi di Miramare. Infatti lo staff dell'area protetta, anche in collaborazione con la Capitaneria di Porto di Trieste e Grado, cura un database pluriennale di dati e avvistamenti coordinatamente con altri centri di ricerca italiani, sloveni e croati. L’area protetta Nei 30 ettari protetti, per una fascia di 200 m dalla linea di costa, vige un regime di tutela integrale. In tale area fa eccezione un corridoio di circa 1 ettaro, in corrispondenza della scogliera del Castello di Miramare, in cui vengono concentrate le visite subacquee guidate con autorespiratore. La zona a protezione integrale è circondata inoltre da una a protezione parziale, detta "Buffer" (istituita con Ordinanza della Capitaneria di Porto di Trieste n. 76/95 e 28/98). Questa seconda area, di 90 ettari, costituisce un'ulteriore cintura protetta di 400 metri di ampiezza, in cui vige il divieto di pesca professionale e di ancoraggio. La mission Come da proprio decreto istitutivo, gli obiettivi istituzionali della RNMM (oggi AMP Miramare) si esplicano su tre fronti di attività: CONSERVAZIONE dell’area protetta, con attività di tutela e valorizzazione dell'ambiente e delle caratteristiche geomorfologiche, della fauna e della flora bentonica e pelagica dell'area interessata; RICERCA SCIENTIFICA applicata alla gestione delle risorse marine, tramite lo studio degli ecosistemi e delle specie locali protette e periodiche campagne di monitoraggio scientifico condotte in collaborazione con i migliori istituti scientifici locali e nazionali; DIDATTICA, con la realizzazione di programmi di carattere divulgativo-educativo per il miglioramento della cultura generale nel campo della biologia ed ecologia marina. Le proposte educative non si esauriscono con i soli programmi didattici per le scuole ma si strutturano in un’offerta distribuita durante tutte le quattro stagioni e prevedono laboratori creativi, passeggiate naturalistiche guidate, iniziative eco-ricreative e di sensibilizzazione per famiglie, attività di sea watching e visite guidate sottomarine. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2016-2020 5
WWF Italia – WWF Oasi - Area Marina Protetta di Miramare L'AMP Miramare si è fatta inoltre promotrice del progetto ISEA, un progetto WWF svolto in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare, che realizza interventi di sostegno alla gestione delle aree marine protette italiane per rafforzare la loro efficienza, promuovendone gestioni standardizzate e facilitando lo scambio di buone pratiche all'interno del network. Grazie a tutte queste attività, l’AMP rappresenta oggi un punto di riferimento per altre aree protette di tutto il Mediterraneo, oltre che un polo d'attrazione per quindicimila visitatori e studenti l'anno. La Riserva MAB Miramare è ben nota per il suo alto valore biologico e per l’efficacia della sua gestione e fin dal 1979 fa parte della rete mondiale di Riserve della Biosfera (MAB UNESCO), ossia aree marine e/o terrestri che promuovono e dimostrano una relazione equilibrata fra la comunità umana e gli ecosistemi e creano siti privilegiati per la ricerca, la formazione e l'educazione ambientale, oltre che poli di sperimentazione di politiche mirate di sviluppo e pianificazione territoriale. Obiettivi attuali del Programma MaB sono quelli di individuare e valutare i cambiamenti nella biosfera determinati dalle azioni umane e dagli eventi naturali, e gli effetti degli stessi sull’uomo e l’ambiente, soprattutto nel contesto delle azioni di contrasto ai cambiamenti climatici; studiare e comparare i rapporti dinamici tra gli ecosistemi naturali ed i processi socio-economici, soprattutto con riferimento alla progressiva perdita della diversità biologica e culturale ed alle serie minacce per gli ecosistemi; assicurare sviluppo eco-compatibile ed un ambiente vivibile in un contesto globale caratterizzato da processi di rapida urbanizzazione e di eccessivo consumo energetico considerati come fattori scatenanti dei cambiamenti climatici; promuovere lo scambio e la divulgazione di conoscenze sui problemi ambientali esoluzioni, nonché la formazione ambientale nel settore della gestione e dello sviluppo sostenibile. Recentemente è stata richiesta una revisione ed una coerenza con le finalità del programma a tutte le Riserve MaB italiane. La Riserva MAB di Miramare in questo contesto ha dovuto rivedere i propri confini delle zone buffer e di transizione essendo troppo limitata la sua estensione (30-120 ettari) per il raggiungimento degli obiettivi generali del Piano di Azione di Madrid del 2008. Si è giunti così ad una nuova zonizzazione che comprende una zona terrestre e marina della Costiera Triestina di circa 2000 ettari, con un notevole ampliamento delle zone di transizione. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2016-2020 6
WWF Italia – WWF Oasi - Area Marina Protetta di Miramare La nuova denominazione è Riserva MAB dell’Area Marina Protetta di Miramare e della Costiera Triestina. La zonizzazione della nuova Riserva MaB, accettata dal Comitato Nazionale MAB e dal Consiglio Internazionale di Coordinamento UNESCO, prevede le seguenti zone: - zona core marina corrispondente all’ area marina protetta (AMP) di Miramare (DM 12-11-1986) gestita dal WWF Italia per conto del Ministero dell’Ambiente (30 ettari); - zona buffer marina circondante la zona core e regolamentata da un’ ordinanza della Capitaneria di Porto di Trieste (90 ettari); - zona buffer terrestre corrispondente al parco Demaniale di Miramare regolamentato e gestito dal MIBAC - Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etno- antropologici del Friuli - Venezia Giulia (35 ettari); - zona terrestre di transizione corrispondente a lembi del SIC del Carso Triestino IT3340006 e ZPS IT3341002 (1441 ettari); - zona marina di transizione corrispondente alla zona di tutela biologica costituita dal MIPAF (Ministero delle Politiche Alimentari Agricole e Forestali) (1464 ettari). Ciò che ne deriva è una zona core e buffer costituite dall’area marina protetta di Miramare e dal Parco Demaniale di Miramare circondate da una vasta zona di transizione carsico-costiera e marina, con una valorizzazione complessiva della Costiera dal punto di vista paesaggistico, culturale, educativo e scientifico sotto l’egida dell’UNESCO. L’Area Protetta ASPIM Grazie alla sua esperienza trentennale, oggi l’Area Marina Protetta di Miramare - unica Oasi “marina” del sistema di oltre cento Oasi gestite dal WWF sul territorio italiano - è anche una delle Aree Protette ASPIM (Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea) del Mediterraneo. Per ottenere e poi mantenere questo prestigioso e importante status, bisogna costantemente promuovere iniziative di studio che permettano di monitorare annualmente lo stato di salute dei fondali, in particolare di verificare il mantenimento di un elevato grado di biodiversità. Il Sito di importanza Comunitaria Con decreto della regione nel giugno 2011 la Riserva naturale marina di Miramare (Trieste) è stata identificata e proposta come SIC - Sito di importanza comunitaria (DIRETTIVE 79/409/CEE E 92/43/CEE), entrando così a far parte della Rete ecologica europea "Natura 2000". Il nome del nuovo SIC IT3340007, la cui area coincide con quella della Riserva, è "Area marina di Miramare". L’EMAS Inoltre, dal 2004, il soggetto gestore di MIramare ha aderito volontariamente al sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS = Eco-Management and Audit Scheme) per valutare e migliorare la propria efficienza nella gestione ambientale, prima riserva marina a registrarsi in Italia. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2016-2020 7
WWF Italia – WWF Oasi - Area Marina Protetta di Miramare DESCRIZIONE DEL GESTORE E DELLE STRUTTURE E PERSONE COINVOLTE NEL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE La catena gerarchica comincia dal MATTM e segue al WWF Italia che delega la società uni personale a rl WWF Oasi a gestire l’AMP. Da ciò le figure chiave che sono : il Referente dell’Alta Direzione (WWF Italia) nel nome del dott. Canu; il Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale nel nome del dott. Spoto, che al contempo è anche responsabile gestionale dell’AMP Miramare (rende conto al Comitato di Gestione ed alla società WWF Oasi s.u.a r.l.); il consulente di Sistema esterno nel nome del dott. Francese (appartenente alla coop Shoreline, fornitore di servizi all’AMP). Questo organigramma resterà invariato nell’arco del 2017, o al limite meglio definito; a seguito di ogni modifica verrà aggiornato tempestivamente. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2016-2020 8
WWF Italia – WWF Oasi - Area Marina Protetta di Miramare LA POLITICA AMBIENTALE DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2016-2020 9
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WWF Italia – WWF Oasi - Area Marina Protetta di Miramare DESCRIZIONE DEI PROCESSI PRESENTI NELLA AMP MIRAMARE A TUTTO 2016 Quella di Miramare è una Area Marina Protetta dello Stato e per 30 anni si è occupata di tutelare l’ecosistema marino-costiero, collaborando con tutte le realtà locali per la pianificazione territoriale e per l’educazione ambientale, partecipando ai network nazionali ed internazionali in Mediterraneo al fine di dare il proprio contributo alle politiche di salvaguardia e di sviluppo sostenibile, in particolare di quei settori economici che insistono sul mare. Oggi è divenuta una realtà culturale, educativa e scientifica di primo piano e spesso viene chiamata a fungere da pioniere o da modello per iniziative di ricerca e sviluppo ai fini della conoscenza e la conservazione e la gestione dell’ecosistema marino. Al momento attuale la storia della AMP di Miramare si pone a cavallo di una soglia temporale ben precisa ovvero il cambio di sede, essendo obbligata a restituire le sue sedi storiche (il Castelletto di Miramare ed il Bagno Ducale) alla Sovrintendenza per i Beni Culturali per nuove destinazioni d’uso. La presente Dichiarazione Ambientale riguarda l’ultimo anno, il 2016, in cui l’AMP aveva la precedente configurazione. Nel frattempo la sede amministrativa e logistica della AMP di Miramare si è spostata negli edifici siti in via Beirut (comprensorio di Miramare a monte della strada statale) occupati fino al 2010 dalla SISSA Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (sede legale in via Bonomea 265 Trieste, CF 80035060238) ed attualmente ancora sotto la sua gestione. La SISSA si configura dunque come locatore della AMP di Miramare, la quale nella sua attuale sede non ha dunque responsabilità gestionale di alcun impianto. L’analisi dei flussi dei processi (schema seguente) ha consentito di specificare le risorse ambientali utilizzate (INPUT di processo) e i rilasci in ambiente (OUTPUT di processo) con l’identificazione di aspetti ambientali ed impatti per i quali è stato valutata la significatività. Nell’Analisi Ambientale Iniziale eseguita per l’attuale revisione della Certificazione EMAS si evidenzia il mantenimento delle medesime aree funzionali e sono stati già analizzati i nuovi processi che si manterranno a partire dal 2017, mettendo in evidenza una probabile ottimizzazione gestionale e quindi rendendo non significativi od obsoleti una serie di aspetti ed impatti. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2016-2020 11
WWF Italia – WWF Oasi - Area Marina Protetta di Miramare Figura : Fase1A flusso a tutto 2016 DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2016-2020 12
WWF Italia – WWF Oasi - Area Marina Protetta di Miramare VALUTAZIONE DELLA SIGNIFICATIVITÀ DI ASPETTI ED IMPATTI RELATIVI AI PROCESSIINDIVIDUATI L’analisi eseguita per formulare i giudizi valutando la significatività degli aspetti ed i relativi impatti ha tenuto conto di tutti gli aspetti ambientali sia diretti che indiretti ed anche in emergenza, secondo la seguente distinzione: gli aspetti/impatti ambientali diretti riguardano gli aspetti che l’organizzazione ha sotto il suo controllo diretto. Tali aspetti sono collegati ad attività che l’impresa svolge direttamente, per esempio: il fabbisogno energetico, l’utilizzo delle risorse primarie, la produzione di rifiuti, l’utilizzo dell’acqua, i rischi nell’uso di sostanze pericolose, etc.. gli aspetti/impatti ambientali indiretti riguardano gli aspetti che pur determinati dalle proprie attività, l’organizzazione non ha sotto il proprio controllo diretto, poiché si riferiscono a soggetti che potrebbero causare impatti ambientali in loco o in ambiti simili visitatori occasionali, stakeholder dell’ambito marino–costiero, visitatori specifici come scolari o snorkelisti, etc. ); per questi l’organizzazione potrebbe esercitare un’azione di sensibilizzazione che favorisca il corretto comportamento in natura. gli aspetti/impatti ambientali in emergenza riguardano gli aspetti stocastici e senza controllo, ma per i quali si deve attuare un’azione di emergenza veloce e regolamentata da procedura. Va ricordato che comunque Il rispetto della conformità legislativa riferita ad ogni aspetto/impatto ambientale è un prerequisito necessario per l'ottenimento ed il mantenimento della certificazione ambientale. A tale scopo è stato anche redatto nei documenti interni un registro delle norme e dei relativi adempimenti di competenza dell’AMP Miramare. La valutazione della sua significatività è stata misurata nelle sue 3 componenti, in quella che è stata definita “matrice di valutazione aspetti / impatti” e che ha tenuto conto di 3 componenti: Significatività gestionale. Significatività in rapporto alle parti interessate (stakeholders) Significatività ambientale: Nelle pagine seguenti vi è l’elenco sintetico dei giudizi espressi con gli indicatori di KIRCHOFF (anche conosciute come “faccine di KIRCHOFF”): con una faccia triste si indica una brutta situazione su cui è urgente intervenire; con una faccia seria ed una smorfia si indica una situazione media che sarebbe meglio migliorare; con una faccia ridente si indica una bella situazione che bisogna mantenere. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2016-2020 13
WWF Italia – WWF Oasi - Area Marina Protetta di Miramare ASPETTI/IMPAT PROCESSO TI DIRETTI A GIUDIZIO DESCRIZIONE TUTTO 2016 TEMA EFFICIENZA ENERGETICA A questo aspetto concorrono tutte quelle attività con l’impiego di energia elettrica prelevata dalla rete. Utilizzata per gli uffici e gli spazi espositivi, ha sempre seguito una politica di sostenibilità con l’uso di Energia elettrica/ Amministrazione lampadine a basso consumo e l’accensione degli Consumo energia Gestione strutture impianti luminosi misurata alle esigenze del personale. elettrica Anche le luci del centro visite sono timerizzati a tale scopo. Unica eccezione la fanno gli impianti di mantenimento degli acquari, con le pompe ed i sistemi di filtrazione in utilizzo 24h su 24h TEMA EFFICIENZA ENERGETICA Gestione strutture A questo aspetto concorrono tutte quelle attività che Energia da prevedono l’impiego di gasolio, GPL e benzina. Sono Fruizione idrocarburi/ Consumo compresi dunque il riscaldamento e l’uso mezzi nautici Sorveglianza idrocarburi e e terrestri. Ricerca (alias produzione gas serra Monitoraggio scientifico) TEMA USO DI MATERIE PRIME RINNOVABILI A questo aspetto concorrono tutte quelle attività che prevedono l’impiego di materiale prodotto da risorse Amministrazione Materiale cartaceo / rinnovabili. L’unica materia prima utilizzata in maniera Fruizione Consumo carta significativa, individuata dopo l’analisi, è la carta. Si usa negli uffici e nelle attività di sensibilizzazione, animazione e didattica. TEMA RIFIUTI Al di là della normale produzione di RSU, non stimabile nelle quantità e non significativa, appartengono a Amministrazione questa categoria anche i rifiuti eccezionali Gestione strutture Rifiuti pericolosi/ (attrezzature digitali, macchine refrigeranti e Fruizione produzione rifiuti riscaldanti, smaltimento di prodotti pericolosi). Questa Ricerca (alias pericolosi secondo insieme (classi varie di rifiuto), pur accadendo Monitoraggio scientifico) raramente ed occasionalmente, rende necessario il controllo. TEMA RIFIUTI Gestione strutture A questo aspetto concorrono tutte quelle attività che Sorveglianza Rifiuti non RSU / generano scarti di lavorazione da attività di Fruizione produzione rifiuti non manutenzione (strutture, natanti, furgoni, attrezzature Ricerca (alias RSU subacquee e scientifiche). Monitoraggio scientifico) TEMA RIFIUTI A questo aspetto concorrono tutte quelle attività che generano acque reflue che possono avere valori di composti eutrofizzanti o inquinanti fuori dalla norma. Amministrazione Rifiuti reflui / Nelle strutture a totale gestione della AMP Miramare è Gestione strutture produzione di acque consuetudine controllare a monte le acque di scarico, Sorveglianza reflue eutrofizzanti o mentre negli uffici condivisi da altri enti ciò non è Fruizione inquinanti possibile. In particolare contribuiscono al carico di nutrienti le acque di processo e di lavaggio dei filtri per l’insieme degli acquari, ma che vengono colettati in fognatura. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2016-2020 14
WWF Italia – WWF Oasi - Area Marina Protetta di Miramare ASPETTI/IMPATTI PROCESSO DIRETTI A TUTTO GIUDIZIO DESCRIZIONE 2016 TEMA ACQUA A questo aspetto concorrono tutte quelle attività di luoghi frequentati per lavoro e per turismo. Il controllo Acqua dolce / degli sprechi da sempre è un obiettivo, entrato ormai Gestione strutture Consumo di acqua nelle logiche di comportamento del personale e dei Fruizione dolce visitatori. L’acqua dolce proviene dall’Acquedotto comunale e quindi non sussiste alcune prelievo diretto in natura. TEMA ACQUA A questo aspetto concorrono tutte quelle attività che Acqua salata / utilizzo prevedono il prelievo e l’uso di acqua di mare. Sono Gestione strutture di acqua salata sempre più limitate e l’impatto è sempre meno significativo. TEMA GAS E STRATO DI OZONO Gas antiozono / A questo aspetto concorrono le attività dove viene rischio di fuoriuscita fatto uso di sostanze refrigeranti con effetto lesivo Gestione strutture gas nocivi dai sullo strato di ozono. Controllo, sostituzione dei gas o climatizzatori sostituzione degli impianti entrano di prassi. TEMA PRODOTTI TOSSICI A questo aspetto concorrono le attività dove viene Sostanze tossiche/ fatto uso di sostanze detergenti non naturali nella rischio di Gestione strutture pulizia degli ambienti, anche frequentati da bimbi e contaminazione degli giovani. Controllo e sostituzione dei prodotti entrano ambienti di prassi. TEMA RUMORE A questo aspetto concorrono le attività che generano Rumore / rumore ed è sempre meno significativo poichè Fruizione Inquinamento focalizzato all’utilizzo del compressore per la ricarica di Ricerca (alias acustico forte (oltre bombole. Attualmente le bombole le portano spesso i Monitoraggio scientifico) soglia) ma saltuariamente abbiamo generazione di rumore in seno alle strutture TEMA BIODIVERSITÀ A questo aspetto concorrono quelle attività di prelievo volontario di organismi animali e vegetali. autoctoni Tali attività si riferiscono alla necessità di allestimento degli acquari, alle esigenze di monitoraggio scientifico Gestione strutture Prelievo animali in ed infine (in misura minore) ad attività di tipo didattico Fruizione natura / alterazione per la scoperta degli organismi marini. A valle del Ricerca (alias ecologica di flora e prelievo la conseguenza è un rischio maggiore Monitoraggio scientifico) fauna autoctone determinato dalla possibile alterazione di equilibri in natura (se il prelievo è costante e significativo nel tempo) o peggio se vi è l’introduzione di specie alloctone accompagnatrici o caratterizzanti. TEMA BIODIVERSITÀ A questo aspetto concorrono le attività di Gestione strutture Presenza antropica / frequentazione dell’area marina protetta dove la Fruizione alterazione quantità e la qualità della presenza umana può Sorveglianza dell’habitat o disturbo determinare modifiche alla costa ed ai fondali e di Ricerca (alias alla flora ed alla conseguenza come impatto il disturbo e/o degrado più Monitoraggio scientifico) fauna autoctone o meno permanente dell’ambiente o di parti di esso. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2016-2020 15
WWF Italia – WWF Oasi - Area Marina Protetta di Miramare ASPETTI/IMPATTI PROCESSO INDIRETTI A TUTTO GIUDIZIO DESCRIZIONE 2016 ASPETTO / PROCESSO IMPATTO TEMA BIODIVERSITÀ A questo aspetto concorrono le attività di frequentazione dell’area marina protetta e della costa Presenza antropica / adriatica in generale. . Oltre alla sensibilizzazione assenza di cambio Fruizione nell’ambito di eventi ad hoc, contemporaneamente si comportamentale più agisce sul cambio di stile comportamentale all’interno sostenibile della AMP e poi confidando che questo si trasferisca nella vita di tutti i giorni. TEMA BIODIVERSITÀ Il consenso per la tutela dell’ambiente marino passa attraverso la conoscenza dell’ambiente marino in tutti Presenza antropica / i suoi aspetti, generando un “innamoramento” degli Fruizione assenza di consenso habitat costieri tale da far comprendere e condividere Ricerca (alias per la tutela ogni misura di tutela. Questo aspetto si setende al di Monitoraggio scientifico) dell’ambiente marino fuori dei confini dell’AMP Miramare e favorisce in generale la conservazione degli habitat marino costieri. ASPETTI/IMPATTI PROCESSO IN EMERGENZA A GIUDIZIO DESCRIZIONE TUTTO 2016 ASPETTO / PROCESSO IMPATTO TEMA PRODOTTI TOSSICI Gestione strutture Rifiuti dispersibili / A questo aspetto concorrono tutte quelle attività che Sorveglianza Inquinamento del possono determinare lo sversamento accidentale di Ricerca (alias suolo o della fluidi o polveri inquinanti sul suolo e sulla superficie monitoraggio scientifico) superficie del mare del mare. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2016-2020 16
WWF Italia – WWF Oasi - Area Marina Protetta di Miramare INDICAZIONE DEGLI OBIETTIVI PERSEGUITI E DEGLI OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO I giudizi sulla significatività totale di ogni aspetto preso in considerazione consentono poi di valutare gli Obiettivi di Miglioramento per l’organizzazione. Chiaramente tanto più critico sarà l’aspetto tanto incisivo sarà il tipo di intervento. Per procedere, dopo la valutazione della significatività degli aspetti ambientali dell’organizzazione, è stata avviata la valutazione delle priorità di intervento confrontando i risultati della significatività con la capacità operativa dell’organizzazione per le azioni necessarie a migliorare le performance. Innanzi tutto sono stati evidenziati i i temi e relativi aspetti ed impatti possibili, non più pertinenti (almeno per il 2017) Di seguito riportiamo l’elenco ele motivazioni TEMA RIFIUTI Amministrazione Gestione strutture Rifiuti pericolosi Al di là della normale produzione di RSU, non si prevedono più Fruizione / produzione Non Applicabile rifiuti eccezionali. Viene quindi a cadere la necessità di Ricerca (alias rifiuti pericolosi indagine di questo aspetto/impatto. Monitoraggio scientifico) Gestione strutture Il nuovo corso prevede di affidare il compito di manutenzione Sorveglianza Rifiuti non RSU (strutture, natanti, furgoni, attrezzature subacquee e Fruizione / produzione Non Applicabile scientifiche) a fornitori esterni, i quali prenderanno in carico Ricerca (alias rifiuti non RSU anche la gestione dell’eventuale rifiuto. Viene quindi a cadere Monitoraggio la necessità di indagine di questo aspetto/impatto. scientifico) A questo aspetto concorrono tutte quelle attività che Rifiuti reflui / Amministrazione generano acque reflue che possono avere valori di composti produzione di Gestione strutture eutrofizzanti o inquinanti fuori dalla norma. acque reflue Non Applicabile Sorveglianza Il nuovo corso non prevede acquari e tutto viene colettato in eutrofizzanti o Fruizione fognatura. Viene quindi a cadere la necessità di indagine di inquinanti questo aspetto/impatto. TEMA ACQUA A questo aspetto concorrono tutte quelle attività che Acqua salata / prevedono il prelievo e l’uso di acqua di mare. Il nuovo corso Gestione strutture utilizzo di acqua Non Applicabile non prevede acquari e gli altri prelievi sono limitati. Viene salata quindi a cadere la necessità di indagine di questo aspetto/impatto. TEMA RUMORE A questo aspetto concorrono le attività che generano rumore Fruizione Rumore / ed nel 2016 si era focalizzato all’utilizzo del compressore per la Ricerca (alias Inquinamento Non Applicabile ricarica di bombole. Il nuovo corso non prevede ricariche di Monitoraggio acustico forte bombole in situ. Viene quindi a cadere la necessità di indagine scientifico) (oltre soglia) di questo aspetto/impatto. TEMA BIODIVERSITÀ Tutela della A questo aspetto concorrono quelle attività di prelievo Gestione strutture biodiversità volontario di organismi animali e vegetali. autoctoni Tali Fruizione locale / attività si riferiscono alla necessità di allestimento degli Ricerca (alias alterazione Non Applicabile acquari, alle esigenze di monitoraggio scientifico. Il nuovo Monitoraggio ecologica di corso non prevede acquari e gli altri prelievi sono limitati. scientifico) flora e fauna Viene quindi a cadere la necessità di indagine di questo autoctone aspetto/impatto. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2016-2020 17
WWF Italia – WWF Oasi - Area Marina Protetta di Miramare Di seguito vengono poi riportati i risultai del precedente Programma Ambientale ed i primi Obiettivi di Miglioramento che determineranno i contenuti del programma ambientale 2017. PROCESSO / Obiettivo raggiunto prima ASPETTO / Nuovo Obiettivo di miglioramento per il 2017 della fine del 2016 IMPATTO TEMA EFFICIENZA ENERGETICA Fine Obiettivo di Miglioramento 1 del 2016 Obiettivo di Miglioramento A-17 per il 2017 diminuzione del 1% del consumo Coinvolgimento dei soggetti che operano nei processi indicati a sinistra. di energia elettrica entro il 2016; Abbattimento dei livelli 2016 (22.887 kwh) di consumo tra il 10 ed il 15% grazie alla promozione di buone Amministrazio ne ed innalzamento degli stessi in seguito alla ristrutturazione nuova sede prassi presso il personale interno e Gestione strutture attività del 10 %. Il risparmio a consuntivo potrà essere circa il 5 %. tutte le parti interessate per Si prevede un investimento sull’impianto elettrico nuovo centro l’ottimizzazione dei consumi di Energia elettrica / educazione ad hoc per € 40.000, Sarà una macchina a pompa di calore energia elettrica. Ciò nonostante Consumo energia con consumi elettrici importanti, ma minori dell’intero mantenimento l’innalzamento dei consumi nel elettrica delle precedenti strutture (verranno valutati i consumi annuali EP 2015. Non è stata effettuata la (frigorie e calorie). Si provvederà ad instalare solo lampadine a meno sostituzione delle lampade a bassa area, LED. Non ci saranno acquari con il relativo costante fabbisogno di efficienza energetica con lampade elettricità. a led, in virtù dello smantellamento del Castelletto. Obiettivo di Miglioramento B17 per il 2017 Coinvolgimento dei soggetti che operano nei processi indicati a sinistra. Eliminazione del GPL e mantenimento dei consumi per riscaldamento Gestione strutture Trend positivo nel 2016 allo stesso livello (comparazione via valori di CO2 equivalente). Fruizione C’è stata una diminuzione dei Mantenimento dei livelli 2016 di consumo per i trasporti (gasolio). Sorveglianza consumi sia di GPL per Verranno anche conteggiati i consumi pagati grazie a commesse per Ricerca (alias riscaldamento sia di gasolio per i conto terzi, ovvero il gasolio usato nei mezzi scorporando quelli non Monitoraggio trasporti entro il 2016, grazie ad propri ma dovuti a servizi compensati. scientifico) una gestione oculata. Questo Non ci sarà più il consumo di GPLP per il riscaldamento perché da nonostante un picco dei consumi settembre 2017 esso avverrà mediante pompa di calore. Energia da idrocarburi / nel 2015. Investimento bassissimo. Sono previsti degli investimenti pe ri mezzi nautici con un rimessaggio di Consumo idrocarburi e mezza vita del Valona per € 40.000al fine di un risparmio carburante. produzione gas serra Sono previsti degli investimenti per i mezzi terrestri ipotizzando un furgone forse metano o ibrido; prima però si pensa di procedere alla dotazoione di bici elettriche o monopattini elettrici per operatori didattici etc per circa 2.000€ DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2016-2020 18
WWF Italia – WWF Oasi - Area Marina Protetta di Miramare PROCESSO / ASPETTO / Obiettivo raggiunto prima Nuovo Obiettivo di miglioramento per IMPATTO della fine del 2016 il 2017 TEMA USO DI MATERIE PRIME RINNOVABILI Trend NEGATIVO nel 2016 : Obiettivo di Miglioramento C-17 per il 2018 Amministrazione aumento dei consumi di carta (e Coinvolgimento dei soggetti che operano nei Fruizione conseguente CO2equiv.) a causa processi indicati a sinistra. Abbattimento almeno del dell’aumento di lavoro che la 10% nei consumi di carta rispetto ai livelli 2016. Materiale cartaceo / Consumo utilizza, nonostante una gestione Si ipotizza anche un investimento su carta oculata. I relativi costi per il gestore smaterializzazione documentale in digitale ad hoc sono aumentati. solo per operatori dedicati per circa € 6.000 TEMA RIFIUTI Amministrazione Gestione strutture Trend NEGATIVO nel 2016 : a Obiettivo di Miglioramento R-17 per il 2017 Fruizione causa della smobilitazione del Coinvolgimento dei soggetti che operano nei Ricerca (alias Monitoraggio Centro Visite tra la fine del 2016 e processi indicati a sinistra. Si intende operare una scientifico) l’inizio del 2017sono stati prodotti oculata politica di controllo sulle attrezzature e sui Rifiuti pericolosi / produzione e smaltiti molti rifiuti pericolosi e materiali di allestimento e sui materiali che saranno rifiuti pericolosi non RSU. Avendo operato secondo necessari in esercizio, al fine di abbattere la quantità Rifiuti non RSU / produzione norma esiste la registrazione del di rifiuti pericolosi e speciali durante il cantiere ed in rifiuti non RSU tutto. futuro in carico al gestore della AMP. Rifiuti reflui / produzione di acque reflue eutrofizzanti o inquinanti TEMA ACQUA Trend positivo dal 2014 : diminuzione dei consumi del prelievo di acqua di mare per utilizzarla negli Obiettivo di Miglioramento D-17 per il 2017 acquari grazie alla produzione di Coinvolgimento dei soggetti che operano nei acqua sintetica per rabbocchi. Tale processi indicati a sinistra. Eliminazione del prelievo Gestione strutture Acqua salata / produzione veniva realizzata con la d’acqua marina e mantenimento di piccoli acquari o utilizzo di acqua salata dissoluzione di Sali commerciali in di una touch tank con acqua marina sintetica. acqua dolce (Sali forniti dalla società L’investimento previsto per la u touch tank e che ha fatto le manutenzioni nel stabulario inglobato nel nuovo centro educazione ad 2016), utilizzando il bidone adatto hoc è stimato per € 4000. già presente nella stanza dei filtri in Castelletto. TEMA GAS E STRATO DI OZONO Trend NEGATIVO dal 2014 : presenza di refrigeratori con liquido Obiettivo di Miglioramento E-17 per il 2017 refrigerante non ecologico (R22) Gestione strutture Coinvolgimento dei soggetti che operano nei consentito in deroga. Questi sono processi indicati a sinistra. Eliminazione dei restati installati nel Castelletto e non Gas antiozono / rischio di refrigeratori vecchi ed acquisto di un nuovo impianto smaltiti, concordando con la fuoriuscita gas nocivi dai per la nuova sede. Sovraintendenza la presa in carico da climatizzatori STESSO DEL RISCALDAMENTO parte sua dell’impianto (iter di L’ investimento su impianto di condizionamento nel riconsegna degli immobili in corso di nuovo centro educazione ad hoc per € da stimare definizione) TEMA PRODOTTI TOSSICI Obiettivo di Miglioramento F-17 per il 2019 Coinvolgimento dei soggetti che operano nei processi Gestione strutture Trend NEGATIVO dal 2014 : indicati a sinistra. Sostituzione di prodotti e strumenti presenza di sostanze disinfettanti per le pulizie nei nuovi bandi di gara pe Sostanze tossiche/ rischio di non ecologiche per le pulizie rl’affidamento. contaminazione degli ambienti L’investimento su nuovi prodotti ed utensili per le per le pulizie pulizie negli uffici e nel nuovo centro educazione ad hoc per € 1000 DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2016-2020 19
WWF Italia – WWF Oasi - Area Marina Protetta di Miramare PROCESSO / Obiettivo raggiunto prima Nuovo Obiettivo di miglioramento per ASPETTO / IMPATTO della fine del 2016 il 2017 TEMA BIODIVERSITA’ Gestione strutture Fruizione Trend positivo nel 2016 : l’aumento Sorveglianza di controllo e di azioni di Ricerca (alias Monitoraggio Obiettivo di Miglioramento BIO17 per il 2017 monitoraggio su campioni di visitatori scientifico) Coinvolgimento dei soggetti che operano nei mediante questionari ha permesso di processi indicati a sinistra. Si intende proseguire con individuare i nodi critici ed il livello di Presenza antropica / il controllo e le azioni di monitoraggio su campioni di rischio. alterazione dell’habitat o visitatori mediante questionari disturbo alla flora ed alla fauna autoctone Obiettivo di Miglioramento BIO-IND01-17 per il 2017 Coinvolgimento dei soggetti che operano nei processi indicati a sinistra. Fruizione Si intende proseguire con il controllo e le azioni di Ricerca (alias Monitoraggio monitoraggio su campioni di visitatori mediante scientifico) Trend positivo nel 2016 : l’aumento questionari di controllo e di azioni di Sono previste azioni di sensibilizazione e promozione Presenza antropica / monitoraggio su campioni di visitatori come eventi lancio della nuova sede dell’AMP assenza di cambio mediante questionari ha permesso di Miramare. comportamentale più individuare i nodi critici ed il livello di Si ipotizza di includere nel sistema di conoscenza sostenibile rischio. degli impatti indiretti del complesso delle due città Presenza antropica / limitrofe alla AMP mediante campagne di assenza di consenso per la monitoraggio in collaborazione quadro con l’OGS. tutela dell’ambiente marino Investimento previsto da stimare. Inoltre si intendo inglobare i valori di monitoraggio del programma ISEA e della CONTABILITA’ AMBIENTALE, come ulteriore monitoraggio ed azione sensibile in difesa della biodiversità come esempio da monitorare di un SISTEMA RESILIENTE Gestione strutture Obiettivo di Miglioramento EMERGENZA 01 per il Sorveglianza 2017 Ricerca (alias monitoraggio Trend NULLO nel 2016 : Coinvolgimento dei soggetti che operano nei scientifico) processi indicati a sinistra. Si intende fare istruzione operativa per questa emergenza e redigere una flow Produzione rifiuti / chart da distribuire Inquinamento del suolo o della superficie del mare Obiettivo di Miglioramento SGA01-17 per il 2017 Coinvolgimento dei soggetti che operano nei processi indicati a sinistra. Trend medio nel 2016 : è stata Si intende proseguire con la riorganizzazione, compiuto un riordino importante Gestione SGA Ottimizzazione ottimizzazione del sistema SGA e con la documentalee procedurale, ma non del SGA smaterializzazione della parte documentale concluso In particolare si intende modificare l amatrice aspetti/impatti e cercare di semplificare l’attribuzione di valori con domande più chiari e punteggi non correlati DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2016-2020 20
WWF Italia – WWF Oasi - Area Marina Protetta di Miramare CONVALIDA DELLA DICHIARAZIONE AMBIENTALE La presente Dichiarazione Ambientale è stata redatta in modo condiviso e partecipato con le figure di riferimento dell’SGA e con il coinvolgimento degli addetti. RSGA Consulente di sistema La presente Dichiarazione Ambientale è valida fino a ottobre 2020 ed è soggetta ad aggiornamenti che saranno sottoposti a convalida annuale. Il Verificatore Ambientale Dr. Francesco Baldoni IT-V-0015 (www.baldoniemas.eu), ha verificato e convalidato la Dichiarazione Ambientale ai sensi del Regolamento CE 1221/2009. All’Organizzazione è riconosciuto il regime semplificato previsto dall’art.7 del Regolamento EMAS. Pertanto, il prossimo documento di aggiornamento dei dati ambientali sarà convalidato dal Verificatore fra 2 anni mentre la nuova Dichiarazione Ambientale sarà predisposta fra quattro anni pertanto resta valida fino ottobre 2020. L’organizzazione WWF Italia Onlus soggetto gestore Area Marina Protetta di Miramare si impegna a mettere a disposizione del pubblico la Dichiarazione EMAS secondo quanto previsto dal Regolamento stesso. Tutte le informazioni relative a questo documento e al Sistema di Gestione Ambientale vanno richieste a: Area Marina Protetta di Miramare, v.le Miramare 349, 34014 Trieste Tel. +39 040 224147 Fax +39 040 224636 E.mail info@riservamarinamiramare.it DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2016-2020 21
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