ACCELERATORE DEL CAMBIAMENTO. QUALI OPPORTUNITÀ PER IL PRESENTE, QUALI SFIDE PER IL FUTURO? - EXPO 2015 a cura del Centro Studi

Pagina creata da Cristian Di Pietro
 
CONTINUA A LEGGERE
ACCELERATORE DEL CAMBIAMENTO. QUALI OPPORTUNITÀ PER IL PRESENTE, QUALI SFIDE PER IL FUTURO? - EXPO 2015 a cura del Centro Studi
EXPO 2015
 ACCELERATORE DEL CAMBIAMENTO.
QUALI OPPORTUNITÀ PER IL PRESENTE,
    QUALI SFIDE PER IL FUTURO?

      a cura del Centro Studi
ACCELERATORE DEL CAMBIAMENTO. QUALI OPPORTUNITÀ PER IL PRESENTE, QUALI SFIDE PER IL FUTURO? - EXPO 2015 a cura del Centro Studi
ACCELERATORE DEL CAMBIAMENTO. QUALI OPPORTUNITÀ PER IL PRESENTE, QUALI SFIDE PER IL FUTURO? - EXPO 2015 a cura del Centro Studi
SOMMARIO
Premessa . .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  . 4

La Governance dell’Evento:. .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  . 5
La gestione dell’Evento: gli Attori Istituzionali . .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  . 5
Il coinvolgimento del Governo italiano: l’Agenda Italia 2015. .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  . 9
Il contributo delle Nazioni aderenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12

Il Tema dell’Expo 2015: Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita . . . . . . . . . . .                                                                                              14
Alimentazione . .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .   15
Sostenibilità ambientale. .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .                 16
Innovazione e ricerca . .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .             17

Il punto di vista delle aziende. .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  . 18
Esserci, ma come? Le opportunità per le aziende . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18
Come coinvolgere il settore agroindustriale? . .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  . 20

Che ruolo può giocare l’Italia dopo l’Expo 2015?. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21
La valorizzazione delle produzioni e del modello agroalimentare italiano:
Italia come Paese guida sui temi della nutrizione . .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  . 21
Non solo agroalimentare: Expo 2015 come opportunità economica per l’intero Paese . .  . 23

                                                                                          3
PREMESSA

        DAL 1° MAGGIO AL 31 OTTOBRE 2015
         SI CELEBRERÀ A MILANO L’EXPO 2015

                       Si tratta di un evento di natura cruciale per il nostro Pa-
    MILANO È GIÀ       ese sia da un punto di vista culturale che economico dal
      STATA SEDE       momento che potrebbe rappresentare un volano per la
  DELL’ESPOSIZIONE
INTERNAZIONALE NEL     crescita capace di dare una svolta importante alla nostra
  1906 DAL TITOLO      economia.
   “L’ESPOSIZIONE
INTERNAZIONALE DEL
     SEMPIONE”.

  LA SEDE DI MILANO                              IL TEMA
   È STATA SCELTA IL
  31 MARZO 2008 A
  PARIGI DAGLI STATI
                       Ogni Expo è dedicata a un tema di interesse universale.
 MEMBRI DEL BUREAU     Quella di Milano ha scelto “Nutrire il Pianeta, Energia
 INTERNATIONAL DES     per la Vita”.
   EXPOSITIONS (BIE)   Comprende tutto ciò che riguarda l’alimentazione, dal pro-
CON 86 VOTI A FAVORE
 CONTRO I 65 DELLA     blema della mancanza di cibo per alcune zone del mondo
    RIVALE SMIRNE.     a quello dell’educazione alimentare fino al problema della
                       sostenibilità ambientale.

                                         LA PARTECIPAZIONE

                       Expo 2015 vedrà la partecipazione di 141 Nazioni, più
                       tre organizzazioni internazionali: Onu, Cern e l’Unione
                       Europea.

                       Ma chi c’è dietro un evento in grado di generare 24,7 mi-
                       liardi di produzione aggiuntiva (con un incremento di va-
                       lore aggiunto stimato in 10,5 miliardi di euro), 191 mila
                       persone occupate collegate direttamente o indirettamente
                       e 21 milioni di visitatori attesi (di cui 12-13 milioni di ita-
                       liani e 7-8 di stranieri)?

                                           4
LA GOVERNANCE DELL’EVENTO
LA GESTIONE DELL’EVENTO: GLI ATTORI ISTITUZIONALI
La Società che ha il compito di realizzare l’evento è la Società Expo 2015
costituita il 1 dicembre 2008 in adempimento agli impegni assunti dalla
Repubblica Italiana nei confronti del Bureau International des Expositions
(BIE).

           L’azionariato di Expo 2015 S.p.A. è così composto:

    10%                                                            10%
 Provincia di                                                   Camera di
   Milano                                                       Commercio
                                                                 di Milano

    20%                                                            20%

  Comune di
   Milano
                                  40%                             Regione
                                                                 Lombardia

                 Ministero dell’Economia e delle Finanze

Il Governo però dovrebbe ottenere la maggioranza assoluta della società en-
tro maggio. È stato siglato, infatti, un accordo che prevede che lo Stato acqui-
sisca le quote che la Provincia di Milano non intende più sottoscrivere.

                                       5
La cabina di regia è affidata a:

                Giuseppe Sala
                Delegato del Governo, ha il compito di vigilare
COMMISSARIO     sull’intera organizzazione di Expo Milano 2015
    UNICO       con poteri sostitutivi per la risoluzione di situa-
DELEGATO DEL    zioni di eventi ostativi alla realizzazione delle
                opere essenziali e connesse all’adesione dei par-
GOVERNO PER
                tecipanti o al regolare svolgimento dell’Evento.
EXPO MILANO
     2015

                Giovanni Confalonieri
                Svolge le funzioni di garanzia e controllo
                dell’andamento delle attività e degli interventi
                relativi alla preparazione della Città di Milano
                ad ospitare la manifestazione.

SUBCOMMISSARI
                Antonio Acerbo
                Ricopre le funzioni di garanzia e controllo
                dell’andamento delle opere essenziali e delle
                opere connesse che sono oggetto del Tavolo
                Lombardia.

                                  DIANA BRACCO
                     Presidente di Expo 2015 S.p.A. e Commissario
                       Generale di Sezione per il Padiglione Italia

                                 GIUSEPPE SALA
                                 Commissario Unico

                           ALESSANDRA DAL VERME
    CDA                               Consigliere

                                 FABIO MARAZZI
                                      Consigliere

                              MICHELE SAPONARA
                                      Consigliere

                                         6
Completa l’organigramma della società
                           il Management Team composto da:

• Angelo Paris
  Direttore Generale della Divisione Construction & Dismantling

• Christian Malangone
  Direttore Generale della Direzione Business Planning & Control

• Ottorino Passariello
  Direttore Generale della Divisione Operations

• Piero Galli
  Direttore Generale Divisione Gestione Evento

• Roberto Arditti
  Direttore Affari Istituzionali

• Rossella Citterio
  Direttore Comunicazione

• Stefano Gatti
  Direttore Generale della Divisione Partecipanti

                                    La Direzione Institutional                 La Direzione Communication, in staff all’AD.
                                Affairs, in staff all’AD, presidia             presidia le attività relative a: Organizzazione
                                    le attività di gestione delle              di Eventi, Relazioni Esterne, Progetti
                                        relazioni e dei progetti               di Comunicazione e Promozione
                                                       istituzionali           e Relazioni con i media

La Divisione
Padiglione Italia
presidia le attività relative alla
partecipazione italiana                                INSTITUTIONAL
all’Evento: Costruzione, Marketing,                       AFFAIRS           COMMUNICATION
                                                                                                                     La Direzione Generale
Relazioni Esterne e Istituzionali,                                                                             Business Planning & Control
Contenuti Espositivi ed Eventi,                                                                                  presidia le attività relative a:
Comunicazione                                                                                                      Amministrazione Finanza
e Operations                                                                               BUSINESS                    e Controllo, Acquisti,
                                        PADIGLIONE
                                                                                          PLANNING                           Risorse Umane e
                                          ITALIA                                                                Organizzazione, Affari Legali,
                                                                                          & CONTROL
                                                                                                                          Sostenibilità, Audit
La Divisione
Construction & Dismantling
presidia le attività relative a:
                                                                       CEO
Progettazione e                                                                                                                   La Divisione
supporto tecnico ai               CONSTRUCTION                                              EVENT                        Event Management
Partecipanti, Gestione            & DISMANTLING                                          MANAGEMENT                          presidia le attività
amministrativa del                   DIVISION                                              DIVISION                                  relative a:
procedimento, Gestione                                                                                                        Sales, Marketing,
autorizzazioni e sicurezza,                                                                                                     Spazi tematici,
Direzione tecnica per                                                                                               Innovazione tecnologica,
l’esecuzione delle opere, Appalti             PARTICIPANTS                   OPERATIONS                                Palinsesto eventi, Expo
e Contratti, Relazioni sindacali                DIVISION                      DIVISION                                Points, Gestione Partner,
di cantiere e Servizi generali                                                                                        Turismo e Expo Digitale

                 La Divisione Participants presidia le attività                La Divisione Operations presidia le attività
               relative alla: Gestione dei Partecipanti Ufficiali              relative a: Mobilità, Servizi informativi,
                 e non Ufficiali (non Corporate), Partecipanti                 Operazioni di Sito, Manutenzione,
                       Cluster, Organizzazioni Internazionali e                Servizi tecnologici e Logistica
                                 Progetto Feeding Knowledge

                                                                        7
È inoltre previsto uno staff appositamente dedicato
          al Padiglione Italia composto da:

                       DIANA BRACCO
            Commissario Generale di Sezione
                per il Padiglione Italia

       La stessa Bracco ha poi nominato
   tre componenti della Segreteria Tecnica

          Lamberto Vallarino Gancia
          Ha il compito di:
          Avviare e sviluppare il contatto con soggetti istituzionali, associazioni di
          categoria, associazioni private, in relazione allo sviluppo di progetti ine-
          renti le filiere agroalimentari, al fine di garantire le opportune sinergie
          nella presenza dei vari attori all’interno dell’area espositiva di Padiglione
          Italia.

          Arturo Semerari
          Ha il compito di:
          • Identificare le tematiche espositive di maggiore interesse per l’Evento;
          • Individuare gli eventi espositivi compatibili con i contenuti e i temi del
             concept;
          • Supportare il coordinamento degli eventi espositivi concordati con il
             commissario, in raccordo con l’attività programmatoria e gestionale
             del Padiglione Italia.

          Marco Balich
          Ha il compito di:
          • Supervisionare i contenuti artistici del Padiglione Italia ed il rispetto
             del concept da lui ideato e definito;
          • Supervisionare l’immagine coordinata ed i contenuti del Padiglione
             Italia;
          • Partecipare a definire e supervisionare il piano editoriale, la program-
             mazione e lo svolgimento degli eventi relativi al Padiglione Italia.

                                  8
IL COINVOLGIMENTO DEL GOVERNO ITALIANO:
L’AGENDA ITALIA 2015
Il 21 Novembre 2013 il Governo ha presentato “Agenda Italia” il programma di
attività a sostegno dell’Expo 2015.

   Si tratta di Masterplan dei progetti che il Governo promuoverà nel Paese,
                    valorizzando l’opportunità di Expo 2015.

        Finalità                 Destinatari               Funzionamento

 Monitora le iniziative            Si rivolge a               Prevede un
 del Governo correlate          stakeholders sia            aggiornamento
      ad Expo 2015            interni al Governo,      periodico dei contenuti
     dettagliandone            inserendosi nelle           di dettaglio delle
   obiettivi, attività e      attività complessive       iniziative e verifiche
   ruoli e verificando      di programmazione e             trimestrali del
  progressivamente il        controllo, sia esterni     completamento delle
  raggiungimento dei         per fornire azioni di       attività pianificate,
        risultati.           comunicazione sulle           attraverso tavoli
                             iniziative strategiche     operativi con i diversi
                              per il sistema Paese        soggetti coinvolti.
                           collegate ad Expo 2015.

                                       9
Agenda Italia 2015 si compone di 60 progetti,
sotto il coordinamento del Ministero delle Politiche Agricole,
         degli Affari Esteri, dell’Interno, dell’Economia
    e delle Finanze e delle Infrastrutture e dei Trasporti.

                               3 GLI OBIETTIVI STRATEGICI

 PROMUOVERE IL                     SVILUPPARE I TEMI
                                                                CONTRIBUIRE ALLO
RUOLO DELL’ITALIA                   E I CONTENUTI
                                                               SVILUPPO DEL PAESE
  NEL MONDO                        DELL’ESPOSIZIONE

                   9 GLI AMBITI DI RIFERIMENTO DEI PROGETTI

    RELAZIONI ED EVENTI           PROMOZIONE CULTURALE E      PROMOZIONE TURISTICA E
      INTERNAZIONALI                DELL’IDENTITÀ ITALIANA   DELL’ATTRATTIVITÀ DEL PAESE

 EDUCAZIONE E FORMAZIONE           RICERCA E INNOVAZIONE     RAPPRESENTAZIONE DEL TEMA

   PROMOZIONE DELLA                      PROMOZIONE           SVILUPPO DI OPPORTUNITÀ
COMPETITIVITÀ E ATTRATTIVITÀ         DELL’OCCUPAZIONE E       PER TESSUTO PRODUTTIVO
     DEL TERRITORIO                DELL’INCLUSIONE SOCIALE           E CITTADINI

                                            10
Per mantenere Agenda Italia 2015 è stata definita
             una struttura di governance dedicata

Il coordinamento di Agenda Italia 2015 è affidato alla Commissione
   di coordinamento per le attività connesse all’Expo Milano 2015
        (già presieduta dal Ministro Maurizio Martina quando
    era Sottosegretario alle Politiche Agricole), che metterà in atto
     un monitoraggio progressivo dell’avanzamento delle attività
   per assicurare il pieno raggiungimento degli obiettivi prefissati,
    anche sui progetti condivisi con il piano «Destinazione Italia».

        La Commissione si interfaccerà con Expo 2015 S.p.A.,
Padiglione Italia, Anci, Conferenza delle Regioni, Regione Lombardia
 e Comune di Milano per allinearsi sull’avanzamento delle iniziative.

   Il coordinamento della realizzazione delle infrastrutture legate
        ad Expo è, invece, affidato al “Tavolo Lombardia”, un
         tavolo di coordinamento fra tutti i soggetti coinvolti
   nella realizzazione di Expo 2015 (Comune, Provincia, Regione,
              Società Expo, Padiglione Italia e Governo).

                                 11
IL CONTRIBUTO DELLE NAZIONI ADERENTI

Uno dei contributi più rilevanti che arriveranno ad Expo 2015 sarà quello
fornito dalle Nazioni che hanno deciso di aderire alla manifestazione.

Ad oggi, infatti, sono 142 le Nazioni aderenti che, nel complesso, rappresen-
tano circa l’87% della popolazione mondiale.

Partendo dalla propria cultura e dalle proprie tradizioni, ognuno dei Paesi
partecipanti porterà la propria visione del futuro e le proprie soluzioni rispet-
to alle grandi sfide legate ai temi dell’Expo.

Ognuno dei Paesi partecipanti è chiamato, pertanto, a sviluppare un concept
tematico, il Theme Statement, che racchiude il significato della sua presenza
all’Esposizione Universale e che racconta le linee guida della propria parteci-
pazione.

In totale ci saranno 60 padiglioni, un record di tutti gli Expo, visto che
perfino Shanghai, edizione 2010, si era fermata a 42.

                                       12
L’Esposizione Universale si sta, in questo modo, dimostrando
     per l’Italia uno straordinario attrattore di capitali stranieri.
  Gli investimenti esteri stimati raggiungeranno 1 miliardo e quelli
       dei Global Partner privati hanno superato i 300 milioni.

            Tra i Paesi che hanno già aderito e stanzieranno di più:

   150                48               30               19                10
  milioni           milioni          milioni          milioni           milioni
  di Euro           di Euro          di Euro          di Euro           di Euro

 Paesi del         Germania          Russia          Svizzera           India
  Golfo

 La Repubblica Popolare Cinese sarà presente all’Expo con 3 padiglioni: quel-
lo istituzionale nazionale, il secondo più grande (dopo quello della Germania)
dell’intero sito espositivo; quello corporate del colosso immobiliare China Van-
        ke e un terzo che sarà nominato China Enterprise Joint Pavilion.

 All’appello, invece, mancano ancora gli Stati Uniti. La firma ufficiale sul con-
tratto di partecipazione dovrebbe arrivare il prossimo 27 marzo. Gli Stati Uniti
dovrebbero investire circa 40 milioni di euro. Tale cifra, però, dovrà essere rag-
 giunta da una cordata di imprenditori privati poiché la legge americana vieta,
     che, per iniziative di questo tipo, ci possa essere l’intervento pubblico.

Il Governo degli Stati Uniti ha aperto un bando lo scorso 15 luglio per la ricer-
ca di risorse a cui hanno aderito una decina di soggetti privati. Questo gruppo
 di aziende dovrebbe assicurare pertanto la partecipazione degli USA all’Expo.

                                       13
IL TEMA DELL’EXPO 2015:
      NUTRIRE IL PIANETA, ENERGIA PER LA VITA
Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha individua-
to nell’Esposizione Universale del 2015 un evento capace di innescare il ri-
orientamento delle politiche nazionali in campo agricolo ed agroalimentare e
di esserne il più efficace ed importante volano.

I Paesi partecipanti portano le loro competenze nei settori dell’agricoltura, della
produzione industriale, del commercio dei prodotti e della ricerca scientifica.

                                             SCOPO

Trovare modelli di sviluppo per assicurare a tutti un’alimentazione buona, sana e
sostenibile capace di tutelare la biodiversità.

                                           MACROTEMI

    ALIMENTAZIONE                     SOSTENIBILITÀ              RICERCA E SVILUPPO
 • Rafforzare la qualità         • Preservare la bio-          •Innovare con la
    e la sicurezza dell’ali-         diversità, rispettare          ricerca, la tecnologia
    mentazione = sicurezza           l’ambiente in quanto eco-      e l’impresa, l’intera
    di avere cibo a sufficien-       sistema dell’agricoltura,      filiera alimentare,
    za per vivere e la certezza      tutelare la qualità e          per migliorare le
    di consumare cibo sano e         la sicurezza del cibo,         caratteristiche nutritive
    acqua potabile;                  educare alla nutrizione        dei prodotti, la loro
 • Assicurare                       per la salute e il             conservazione e
    un’alimentazione sana            benessere della persona;       distribuzione;
    e di qualità a tutti gli      • Assicurare nuove            •Individuare strumenti
    esseri umani;                    fonti alimentari               migliori di controllo e di
 • Prevenire le nuove               nelle aree del mondo           innovazione, a partire
    grandi malattie sociali          dove l’agricoltura             dalle biotecnologie che
    della nostra epoca,              non è sviluppata o             non rappresentano una
    dall’obesità alle patologie      è minacciata dalla             minaccia per l’ambiente
    cardiovascolari, dai             desertificazione               e la salute, per garantire
    tumori alle epidemie più         dei terreni e delle            la disponibilità di cibo
    diffuse, valorizzando le         foreste, dalle siccità         nutriente e sano e di
    pratiche che permettono          e dalle carestie,              acqua potabile e per
    la soluzione di queste           dall’impoverimento ittico      l’irrigazione.
    malattie.                        dei fiumi e dei mari.

                                              14
ALIMENTAZIONE
La qualità delle condizioni di vita sicuramente è determinata dalla qualità dell’ali-
mentazione.

  • Soggetto sano = buono stato di salute e prevenzione malattie
  • Soggetto ammalato = guarigione o buona gestione patologia

                                  Industria alimentare

  • Primeggia sul piano della “food safety”, un elemento fondamentale di tutela
     dell’immagine, nonché un fattore determinante nelle scelte dei consumato-
     ri, un valore aggiunto per i prodotti ed un fattore strategico per l’internazio-
     nalizzazione del modello alimentare italiano.
  • È costantemente impegnata nello sviluppo di sistemi innovativi da impiega-
     re nelle diverse fasi della filiera sia per prevenire i rischi che per diagnosti-
     care rapidamente la presenza di possibili sostanze indesiderate.

                  Alimentazione equilibrata e attività fisica
           L’industria alimentare è fortemente determinata ad offrire
               il proprio contributo per promuovere fra i cittadini
          un’alimentazione equilibrata e un’adeguata attività motoria
             quali componenti essenziali di un corretto stile di vita.

    6 aree di intervento del valore complessivo annuo di circa
    un miliardo di euro, a favorire corretti modelli di consumo

                                    Autodisciplina nel marketing e
         Riformulazione e
                                        commercializzazione            Etichettatura nutrizionale
    porzionamento dei prodotti
                                            degli alimenti

                                            Prevenzione dei
    Educazione alimentare nelle     comportamenti a rischio con
                                                                     Promozione dell’attività fisica
             scuole                 la realizzazione di campagne
                                         di sensibilizzazione

                                                 15
SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE

L’industria alimentare italiana è impegnata in una serie di azioni e iniziative
concrete mirate a promuovere la sostenibilità ambientale in agricoltura.
Non essendo autosufficiente per le materie prime di alcune filiere strategiche, ha avviato, con
i fornitori italiani e stranieri, sistemi di gestione integrata che prevedono una partecipazione
anche alle attività a monte della filiera (accordi di coltivazione/allevamento, selezione delle
sementi o delle specie animali, ecc.).

                     SCOPO
                                                          I PASSAGGI PER UNA “INNOVAZIONE
                                                                    SOSTENIBILE”
        Assicurare approvvigionamenti
         di materie prime, di qualità
           e in quantità sufficiente.

• Sottoprodotti derivanti dall’industria alimentare rappresentano il 2-3% dell’intero volu-
   me dei prodotti “secchi” e il 7-10% dei prodotti “umidi”, per un ingente valore commer-
   ciale diretto e indiretto. Le aree di utilizzo dei sottoprodotti sono molteplici: la destina-
   zione principale è costituita dalla produzione di mangimi per animali (ogni anno nella
   UE ne vengono impiegati nella produzione di mangimi circa 85 milioni di tonnellate);
   altri importanti impieghi sono nella produzione di bioenergie, come ingredienti alimen-
   tari, nell’industria cosmetica e farmaceutica e nella produzione di fertilizzanti.
• Riduzione in modo costante e significativo dei consumi di acqua nei propri processi pro-
   duttivi, migliorando l’efficienza e senza compromettere il rispetto dei severi standard di
   igiene fissati dalla UE.
• Impatto energetico relativamente basso rispetto ad altri settori industriali: il consumo
   di energia elettrica attribuibile al settore è pari all’8% dell’utilizzo industriale di energia
   elettrica nei Paesi OECD e all’1,5% del consumo energetico globale in Europa.
• Ingenti risorse alla prevenzione e alla riduzione dell’impatto ambientale del packaging,
   senza compromettere né le esigenze dei consumatori né l’integrità, la qualità e la sicu-
   rezza dei prodotti.

                                             RISULTATI

                                    Negli ultimi dieci anni:
  • La plastica è diminuita del -30/40%.            • Per il cartone, la proporzione di mate-
                                                       riale rinnovabile e riciclato raggiunge
  • L’alluminio del 30%, il vetro fino al             oggi il 73%.
     -60%.
                                                    • In dieci anni l’impegno congiunto dell’in-
                                                       dustria alimentare e dei produttori di
                                                       packaging ha ottenuto una riduzione
                                                       degli imballaggi pari a circa il 40% e dei
                                                       costi relativi al trasporto pari al 17%
                                                       nonché l’incremento del 10% di materiale
                                                       riutilizzato.

                                               16
INNOVAZIONE E RICERCA

Investimenti industria alimentare italiana:
• 2% del fatturato in analisi e controllo di qualità e sicurezza;
• 1,6% in ricerca e sviluppo formale ed informale di prodotti e processi innovativi;
• 4% in nuovi impianti, automazione, ict e logistica, per un totale di quasi 10 miliardi
  di euro annui.

Temi dell’innovazione nel settore alimentare - principali tendenze di consumo:
• La naturalità e la freschezza dei prodotti;
• La texture ed i contenuti organolettici;
• La ricettazione e le tante sue riformulazioni;
• Il porzionamento e la presentazione con il servizio integrato, le valenze nutrizionali e
   salutistiche, la funzionalità, l’occasione ed il luogo di consumo.

Ruolo della ricerca e dell’innovazione anche in agricoltura
Attività svolta attraverso la Piattaforma Tecnologica Nazionale “IT - Plants for the Futu-
re” che riunisce i principali attori agroindustriali e agroalimentari attivi nel settore della
produzione vegetale al fine di aumentare la competitività delle filiere attraverso l’applica-
zione di innovazioni tecnologiche, basate su applicazioni di genetica avanzata, in grado
di migliorare la sostenibilità e redditività della produzione agricola primaria e offrire al
consumatore alimenti salubri e di migliorata ed elevata qualità nutrizionale.

                        UNA STRATEGIA PER L’AGRICOLTURA ITALIANA
  PER RIVALUTARE IL SISTEMA AGROALIMENTARE ITALIANO NEL RISPETTO DEI FONDAMENTALI
   VALORI ETICI. LE RAGIONI DI TALI OPPORTUNITÀ SI MISURANO IN RELAZIONE AI SEGUENTI
                    FATTORI DI RILEVANZA GENERALE, INTERNA ED ESTERNA:

• Fattori di rilevanza generale: opportunità di educare i cittadini verso una corretta ali-
   mentazione, informandoli e sensibilizzandoli nei confronti di un consumo più respon-
   sabile, modificando e prevenendo quei comportamenti nocivi per la salute di ciascuno.
   Si pensi a tal proposito alla sempre maggiore incidenza di patologie determinate proprio
   da un errato regime alimentare;
• Fattori di rilevanza interna: opportunità legate ai temi dell’occupazione e alla tutela
   dell’ambiente, conseguibili grazie alla promozione delle produzioni interne, soprattutto
   se realizzate secondo la logica della filiera corta;
• Fattori di rilevanza esterna: opportunità derivanti da una mirata strategia di promozio-
   ne dell’agroalimentare italiano di qualità nei Paesi esteri, particolarmente sensibili alle
   tematiche salutistiche legate alle scelte alimentari. Si pensi ad esempio al mercato USA,
   dove una specifica azione di lobbying per il riconoscimento e tutela dell’agroalimentare
   italiano, finalizzata ad un’innovazione nella legislazione di settore statunitense, consen-
   tirebbe ampi margini di crescita delle esportazioni agroalimentari in tale mercato.
                                             17
IL PUNTO DI VISTA DELLE AZIENDE
ESSERCI, MA COME? LE OPPORTUNITÀ PER LE AZIENDE

                                               • Padiglioni
                                               • Spazi aperti
   Partecipazione dei Paesi
                                               • Cluster Model
                                                 (aree espositive all’interno del Sito in cui i Paesi non
                                                 condivideranno solamente gli spazi, ma parteciperanno
                                                 congiuntamente allo sviluppo di un tematica comune)

La vetrina Expo 2015 consentirà ai vari Paesi partecipanti di esporre le proprie eccellenze. Da
questo punto di vista, sarà un vero e proprio moltiplicatore di opportunità, di cooperazione e di
partnership per le imprese, per creare business sia a livello nazionale che internazionale.

La modalità di partecipazione delle singole realtà imprenditoriali, all’interno degli spazi
dei singoli Paesi, dipenderà sostanzialmente dalla rappresentatività delle rispettive asso-
ciazioni di categoria. Queste avranno quindi il compito di promuovere il settore di appar-
tenenza e rappresentare i propri associati.

Inoltre, l’Expo 2015 genererà un notevole flusso di autorità nazionali ed internazionali,
  politiche e industriali, durante tutta la durata dell’Esposizione, offrendo quindi una
      grandissima visibilità sui mercati transfrontalieri per i settori rappresentati.

Si prospetta quindi una grande possibilità di networking per le imprese italiane, agevolate
soprattutto dalla possibilità che hanno:

                        OFFICIAL GLOBAL PARTNERS
                        Aziende le cui attività e i cui valori sono intrinsecamente legati al tema dell’Expo
                        2015, che contribuiscono al suo sviluppo godendo di un’esclusiva settoriale a livello
                        mondiale, nonché aziende che sviluppano i principali servizi e tecnologie a sostegno
                        dell’innovazione e della sostenibilità dell’Evento.

                        OFFICIAL PREMIUM PARTNERS
                        Aziende ed Organizzazioni che collaborano a progetti di importanza fondamentale quali
    MODALITÀ            la progettazione e realizzazione dei Padiglioni Tematici, nonché aziende che offrono
                        competenze, prodotti e servizi per la costruzione e il funzionamento del Sito Espositivo
    PRINCIPALE          o dell’Evento.
         DI
                        OFFICIAL PARTNERS
  PARTECIPAZIONE
                        Aziende ed Organizzazioni che partecipano a progetti chiave come quelli legati ai Cluster,
   DELLE IMPRESE        e che collaborano allo sviluppo dei contenuti speciali dell’Esposizione, nonché aziende
                        che offrono prodotti e servizi con minor contributo economico per la realizzazione del
                        Sito o dell’Evento.

                        CORPORATE PARTICIPANTS
                        Le aziende partecipano attraverso la costruzione, l’allestimento e la gestione di un
                        Padiglione Corporate (padiglione “Self-built”) all’interno dell’area Corporate del Sito
                        Espositivo ottenendo massima visibilità per il proprio brand con uno spazio interamente
                        dedicato e personalizzato.

                                                    18
Requests
       for Proposal                                                                  OFFICIAL GLOBAL
Il processo di selezione

                                                             PARTNER (> €3 mln)
                                                                                         PARTNER
                                                                                   CASH + VIK > € 20 mln
è pubblico e competitivo,                                                           OFFICIAL PREMIUM            NON
basato su “Richieste                                                                     PARTNER
                                                                                  CASH + VIK : € 10-20 mln
                                                                                                               OFFICIAL
                                                                                                             PARTICIPANT
di manifestazione                                                                   OFFICIAL PREMIUM

                                              INVESTIMENTO
d’interesse” (Requests                                                                  PARTNER
                                                                                  CASH + VIK : € 3-10 mln
for Proposal - RFP)
specifiche, che Expo 2015

                                                             SPONSOR (< €3 mln)
lancia periodicamente in
base ai propri fabbisogni                                                           OFFICIAL SPONSOR
                                                                                   CASH + VIK : € 1-3 mln
                                                                                                               EVENT
e ai settori di maggior                                                              CONTRIBUTING             SPONSOR
interesse.                                                                             SPONSOR
                                                                                   CASH + VIK < € 1 mln

                                  Fornitori di Expo 2015
Expo 2015 S.p.A., in quanto organismo di diritto pubblico, è tenuto ad acquisire beni, ser-
vizi ed opere attraverso l’espletamento di procedure di appalti pubblici, regolate dalla nor-
mativa vigente in materia di appalti della Pubblica Amministrazione (D. LGS. 163/2006).

Expo 2015 pubblica sul proprio sito web l’elenco dei principali fabbisogni d’acquisto da
coprire nei mesi successivi e i contenuti di tutte le gare d’appalto, comprese quelle gare
ad invito che la normativa non richiede siano rese pubbliche, affinché le aziende possano
avere una panoramica completa delle occasioni presenti e future.

Le gare possono svolgersi in modalità tradizionale, ovvero con presentazione delle offerte in
forma cartacea, oppure per via telematica, tramite l’accesso alla piattaforma “Sintel” sviluppa-
ta da ARCA, l’Agenzia Regionale Centrale Acquisti di Regione Lombardia, attraverso la quale
viene gestito anche l’elenco fornitori.

Il tessuto imprenditoriale che più di altri potrebbe beneficiare dell’Evento è quello delle
PMI, che costituiscono l’ossatura del sistema produttivo nazionale. Queste potranno mo-
strare le eccellenze italiane e dare visibilità alla tradizione, alla creatività e all’innovazione.

Le iniziative sviluppate in seno al tema ‘’Nutrire il Pianeta’’ di Expo 2015 costituiscono
quindi un’occasione unica di visibilità internazionale e di valorizzazione dei prodotti d’ec-
cellenza per le imprese che operano in tutti i settori della filiera alimentare nazionale,
dall’agricoltura alla produzione, dal confezionamento alla distribuzione.
                                                      19
COME COINVOLGERE IL SETTORE AGROINDUSTRIALE?

L’Expo 2015 si propone di concorrere a sviluppare il potenziale dei settori dell’ali-
mentazione, dell’agricoltura e della salute, considerati come comparti privilegiati
rispetto ai quali le scienze della vita possono dare un contributo importante per
organizzare un’economia sostenibile fondata sulla conoscenza.

Inoltre, il coinvolgimento del mondo imprenditoriale è condizione essenziale
per garantire il successo dell’Evento e contribuire alla generazione delle rica-
dute attese sull’economia territoriale italiana.

Anche se la valenza istituzionale dell’Esposizione impedirebbe ai singoli impren-
ditori del comparto agroalimentare di presentare i propri prodotti, questi avran-
no due opportunità concrete.

  Le singole realtà aziendali potrebbero,        Negli altri casi, il coinvolgimento del
  infatti, avere visibilità attraverso la        comparto agroindustriale avverrebbe
  partecipazione ai bandi pubblici per la        tramite la rappresentanza delle
  fornitura di beni o servizi.                   Associazioni di categoria che lo
                                                 rappresentano, che saranno quindi i
                                                 portavoce dell’intero settore.

   Questo potrà essere rappresentato attraverso i seguenti passaggi:
•V
  alorizzare la sicurezza dei prodotti che rappresenta un elemento peculiare
 del comparto alimentare italiano e che ne è la componente meno riprodu-
 cibile dai concorrenti;

•C
  oinvolgere nell’organizzazione di eventi dedicati alla nutrizione, alla sa-
 lute e alla sicurezza alimentare su tutto il territorio nazionale le principa-
 li Associazioni territoriali del Sistema Confindustria che operano in aree
 “a forte vocazione alimentare”, come ad esempio Parma, Milano, Verona,
 Roma, Palermo, Torino e Napoli;

•C
  oinvolgere nella realizzazione di progetti specifici le piattaforme tecnolo-
 giche nazionali dell’area KBBE (Knowledge Based Bio-Economy);

•F
  are dell’Expo uno strumento per diffondere le conoscenze e le competenze
 italiane legate all’alimentazione e alla salute in tutti i continenti, in una di-
 mensione di condivisione e di apertura;

• Lavorare in sinergia con tutti gli attori coinvolti dall’Expo nel settore alimentare.
                                            20
CHE RUOLO PUÒ GIOCARE L’ITALIA
                DOPO L’EXPO 2015?
LA VALORIZZAZIONE DELLE PRODUZIONI E DEL MODEL-
LO AGROALIMENTARE ITALIANO: ITALIA COME PAESE
GUIDA SUI TEMI DELLA NUTRIZIONE

L’Agroalimentare è già uno dei settori trainanti dell’economia nazionale:

                                Il valore comprensivo del settore
                  246           agroalimentare in Italia:
                miliardi        pari al 15% del PIL

                                Il totale degli occupati nelle
                                70.000 imprese operanti
              500.000           nel settore agroalimentare
                                italiano

                                Il valore comprensivo delle
                   33           esportazioni agroalimentari
                                italiane nel 2013, 10° Paese
                miliardi
                                a livello globale

                                La crescita delle esportazioni
                                agroalimentari italiane nel 2013
                 +6%            rispetto al 2012, in un contesto
                                in cui l’export complessivo
                                è calato dello 0,1%

                                Il valore aggiuntivo che le imprese
                   60           italiane perdono a causa
                miliardi        della contraffazione alimentare

                                     21
Caratteristiche del modello alimentare italiano:

• Sostenibilità ambientale: negli ultimi 10 anni 30% di riduzione emissioni
  Co2, 20% di risparmio energetico, 40% riduzione imballaggi, 30% risparmio
   idrico;
• Sicurezza alimentare: 60.000 addetti, oltre 2 miliardi di euro di investimen-
   to annuo, 2 milioni e 770 mila analisi e controlli al giorno;
• Qualità del prodotto come elemento determinante per il suo successo, dieta
   mediterranea che garantisce un ottimo equilibrio nutrizionale tra le diverse
   componenti alimentari, tutela della biodiversità;
• Innovazione di prodotto e di processo: ricerca ed innovazione tecnologica
   avanzatissime per aumentare la produttività agricola, garantendo nel con-
   tempo un ridotto impatto sull’ambiente;
• Rispetto della tradizione, del localismo che fanno del cibo un vero e proprio
   tratto culturale dell’italianità;
• Integrazione funzionale, a livello di filiera, tra approccio industriale ed ap-
   proccio artigianale.

  Il successo del modello italiano può quindi condurre al raggiungimento
      di obiettivi generali, condivisibili da tutti i partner internazionali,
   quali la sicurezza alimentare, la sostenibilità, l’educazione alimentare,
                           la lotta alla contraffazione

          Expo 2015 rappresenta quindi una imperdibile occasione
                       per l’agroalimentare italiano:

• In primo luogo per valorizzare i singoli prodotti, con conseguenze evidenti
   sull’export agroalimentare italiano;
• In secondo luogo per contribuire a costruire un mercato più idoneo al suc-
   cesso dell’agroalimentare italiano. Un mercato basato su concetti come
   qualità, sicurezza e sostenibilità dell’intera filiera alimentare;
• In terzo luogo per promuovere il concetto di lotta globale alla contraffazio-
   ne alimentare, che ove messo in pratica produrrà evidenti passi avanti nella
   difesa del Made in Italy, con conseguenze economiche poderose.

          Tuttavia, rimangono ancora aperte le seguenti
         due questioni, tra loro concettualmente legate:

                                       22
• Un modello come quello italiano è effettivamente compatibile con la scar-
   sità di risorse che il mondo affronterà dinnanzi all’esplosione demografica?
• Il modello che il nostro Paese vuole esportare è un modello che, sebbene
   incentrato su controlli rigorosi e centralizzati, rimane legato all’interno di
   una filiera agroalimentare estesa come quella oggi dominante, oppure un
   modello tarato sulla valorizzazione del localismo e legato pertanto alla pro-
   posta economica della “decrescita felice”?

NON SOLO AGROALIMENTARE: EXPO 2015
COME OPPORTUNITÀ ECONOMICA PER L’INTERO PAESE

Le ricadute positive che Expo produrrà per il nostro Paese non riguardano
soltanto il settore agroalimentare:

                                  L’indotto complessivo connesso
                  24,7            alla manifestazione tra il 2012
                 miliardi         e il 2020
                 di euro

                    10            Il valore aggiunto (PIL) che sarà
                 miliardi         prodotto dalla manifestazione
                 di euro          nel periodo 2012-2020

                                  I posti di lavoro aggiuntivi
                191mila           prodotti dalla manifestazione
                                  nel periodo 2012-2020

                                       23
Maggiori conseguenze post-evento
              di medio-lungo periodo (EXPO Legacy):

•C  reazione di nuove imprese: 10 mila imprese, per 1,7 miliardi di produzio-
   ne aggiuntiva, 700 milioni di PIL, 12.400 impiegati (costruzioni, alloggio e
   ristorazione, trasporto e magazzinaggio, informazione e comunicazione);
•V  alorizzazione del patrimonio immobiliare: 1 miliardo di produzione, 500
   milioni di PIL, 8.300 addetti;
• I nvestimenti diretti esteri (IDE): 2,3 miliardi di produzione aggiuntiva, 800
   milioni di PIL, 16.500 nuovi occupati;
•A  ttrattività turistica: 1,2 miliardi di produzione aggiuntiva, 500 milioni di
   PIL, 10.200 nuovi occupati.
                             Benefici intangibili:

                  • Rafforzamento delle relazioni internazionali
                  • Visibilità internazionale
                  • Rafforzamento del brand e delle esportazioni

 Expo rappresenta anche una grande opportunità per l’ammodernamento
 del patrimonio infrastrutturale. A dir la verità, su questo, si è accumulato
       un certo ritardo nella realizzazione. Riusciranno le Istituzioni
                    (la Regione, il Governo) a colmarlo?

                     Questi principali interventi previsti:

•O
  pere essenziali previste dal dossier di candidatura: collegamento con Au-
 tostrada dei Laghi; aree parcheggi, linea Metro 4.
•O
  pere connesse previste da dossier di candidatura: la Bre.Be.Mi., costru-
 zione della linea Metro 5 e prolungamento della linea M1 sino a Monza,
 tangenziale est di Milano potenziamento della linea ferroviaria Milano-
 Malpensa, Pedemontana.
•O
  pere essenziali non previste da dossier: riorganizzazione nodo di Milano,
 acquisto di nuovi treni per servizio suburbano e metropolitana, ulteriori
 corsie A8 (Milano-Laghi) e A4 (Milano-Torino).
•N
  on solo mobilità trasporti, ma anche connettività: 27 isole digitali istituite
 nel comune di Milano.
•P
  ossibilità di riutilizzo degli spazi espositivi e del sito di servizio: nuovo
 stadio di calcio? Cittadella della Giustizia? Parco Tematico? Nuova sede
 milanese della RAI?.
                                       24
E SOPRATTUTTO TURISMO:

             21            Il numero di turisti connessi all’Evento
          milioni          (furono 25 ad Hannover, 22 ad Aichi)

                           Il numero di turisti che necessiterà di
                           pernottare, con una permanenza media
             11            di 2,5 notti per uno. 150.000 posti letto/
                           giorno per 6 mesi di manifestazione.
          milioni
                           Benefici per le strutture turistiche in
                           tutta la Regione

                           La produzione aggiuntiva (PIL)
              4            per il settore turistico. Di questi,
          miliardi         2,7 si concentreranno nel solo
                           2015

                           I posti di lavoro aggiuntivi nel
         40.000            settore turistico dal 2012 al 2020.
                           Di questi, 28.000 nel solo 2015

  Expo 2015 è, quindi, una opportunità unica per rilanciare il Brand Italia
   (attualmente siamo 15° nella classifica mondiale, nettamente al di sotto
     delle nostre possibilità): promuovere cioè l’idea di Italia come Paese
   dell’eccellenza non solo dal punto di vista gastronomico ma anche, più
     genericamente, dal punto di vista dello stile di vita. Un concetto che
  riguarda cioè molti altri settori: Cultura, Arte, Storia, Natura, Paesaggio.

                  Per cogliere questa opportunità è necessario:
• PROMUOVERE l’integrazione degli operatori dei vari segmenti del settore
• MANTENERE ed aggiornare le infrastrutture collegate al settore turistico
• PROMUOVERE l’utilizzo dell’ICT per facilitare l’incontro tra domanda e offerta
                                       25
TESTI CONSULTATI:
Rapporto di sostenibilità Expo Milano 2015, Expo Milano 2015, 2013.
Expo 2015: tante opportunità per le imprese “Ecco come coglierle”, Bergamonews, giugno 2013.
Expo 2015, Organizzare lo sviluppo, Assolombarda, 2013.
Expo 2015 e le tante opportunità per le imprese lombarde e italiane, Consorziomps.
EXPO 2015, Organizzare lo sviluppo, documento di approfondimento elaborato da Assolombarda.
L’indotto di EXPO 2015, Analisi di impatto economico, documento di approfondimento elaborato dalla
Camera di Commercio di Milano.
Expo 2015 e turismo: un’occasione unica per la destinazione Italia, di Magda Antonioli Corigliano.
Documentazione depositata nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla valorizzazione delle produzio-
ni agroalimentari nazionali con riferimento all’Esposizione Universale di Milano 2015 - Camera dei
Deputati, XIII Commissione Agricoltura:
• Sottosegretario Martina (delegato all’Evento EXPO 2015) - mercoledì 29 maggio 2013;
• COPAGRI - giovedì 23 gennaio 2014;
• COLDIRETTI - giovedì 23 gennaio 2014;
• UNIONCAMERE - giovedì 6 febbraio 2014.

                                                26
NOTE

       27
Inwork® Inrete s.r.l.              Via Cornalia, 19   @mail: info@in-rete.net
Inrete - Relazioni Istituzionali   20124 Milano       www.in-rete.net
e Comunicazione                    Tel. 02 6705452    www.in-work.it
Puoi anche leggere