Di sana Costituzione - numero 12 dicembre 2018 - Il Piccolo Missionario
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ANNO 92 - N. 1067 - € 3,00 POSTE ITALIANE S.P.A. SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE DECRETO LEGGE 353/2003, (CONVERTITO IN LEGGE IL 27/02/2004 N. 46) ARTICOLO 1, COMMA 1, DCB VERONA numero 12 dicembre 2018 NOI di sana Costituzione
FINALMENTE SIAMO ARRIVATI LO CREDO! SIAMO IN PAESE, HO UN CALDO! LETTERALMENTE “BRUCIATI” DAL SOLE! VAI A COMPRARE VA UNA CREMA, IO BENE! NEL FRATTEMPO CERCO UN OSTELLO! PURTROPPO LA CREMA POCO DA SOLA NON LA DOPO ECCO VENDEVANO, COSÍ HO MARCO COMPRATO TUTTA LA DI TORTA! RITORNO! EHI, HAI TROVATO LA CREMA?
parola di direttore ino Il c s amm te lle delle Più avanti ancora, un vecchietto che scritto da padre ELIO BOSCAINI moriva di freddo. Rebecca ne ebbe pietà C’ e lo ricoprì col suo scialle. Ormai faceva notte e Rebecca doveva rien- era una volta una ragazza di trare prima che la mamma cominciasse a nome Rebecca. Viveva con inquietarsi. Ma con sé non aveva più nulla, la mamma in un villaggio perché per strada aveva tutto donato. chiamato Betlemme. Erano Si ritrovò sola, perduta in un bosco che talmente povere che abitava- non conosceva. Ma ecco una voce: «Non no una vecchia capanna in un campo di avevi nulla, ma hai condiviso tutto. Segui olivi, lasciati all’abbandono. Non aveva- ora il cammino delle stelle e abbi fidu- no un letto per dormire, pochi cenci per cia». Una moltitudine di stelle rischiarò vestirsi e un po’ di pane per nutrirsi. la strada di Rebecca, un cammino tanto Un mattino Rebecca uscì per cercare luminoso che credeva di sognare. qualche fico, dei funghi, alcune spighe Un angelo si accostò sussurrandole: «Non di frumento lasciate indietro. Ma lungo temere, piccola. Dio ha visto il tuo cuore il sentiero incontrò una vecchietta che le d’oro e ti ha scelta per accompagnarmi disse: «Per favore, ragazza, dammi qualco- ad annunciare la bella notizia del Salvato- sa da mangiare, ho tanta fame!». Rebecca, re a quanti sono poveri e rifiutati». che aveva un cuore d’oro, le porse subito Un Salvatore… Rebecca non capì, ma un pezzetto di quel pane che aveva avuto seguì l’angelo, prendendo la strada delle in cambio di qualche oliva raccolta. stelle. Non credeva ai suoi occhi: l’ange- Più avanti, dopo aver ben riempito il suo lo si fermò su una vecchia capanna, che paniere di fichi, Rebecca incontrò dei era proprio la sua povera casupola. È lì bambini: avevano smarrito la strada, ma che il Salvatore aveva trovato rifugio. Un intendevano recarsi a Betlemme dai loro Bambino giaceva sulla paglia come l’an- genitori partiti al censimento che l’impe- gelo le aveva detto. Accorgendosi di lei, ratore Cesare Augusto aveva ordinato. il Bambino sorrise. Indicando loro il cammino, offrì in dono i fichi che aveva appena raccolto. Buon Natale! DICEM BRE 2018 3
amici per la pelle scritto e illustrato da CREAZIONI DI GARAGE Buo n e T Fes te anti auguri amiche e amici letto- ri, finalmente sono arrivate le feste di Natale! Siete pronti a trascorrere dei bei momenti con i vostri parenti e amici? Siete già ic i in attesa dei regali di Natale, delle lunghe scorpacciate con la famiglia e gli amici? Forse farete anche qualche breve viag- dagli am gio durante le feste, magari per visitare a pel le per l parenti lontani, che non vedete durante l’anno, oppure una bella settimana bian- ca sulla neve, sciando e lanciandovi a tutta velocità giù per le discese innevate con le vostre slitte. comunque voi lo vediate, con noi stes- Bene, siamo contenti e speriamo che si e con i nostri cari, un momento per vi divertiate molto! Un po’ di riposo riscoprire le cose veramente importanti e vacanze, senza i doveri della scuo- della vita: l’amore per il prossimo e per il la, fanno bene allo spirito! Però Natale nostro Creatore. non è solo questo, è soprattutto, per i “Ama il prossimo tuo come te stesso”, credenti cristiani, la seconda festa più recita il Vangelo. importante dell’anno (la più importante, Ci sono anche tradizioni che ci ricordano come forse saprete, è la Pasqua). il significato del Natale, come ad esem- Infatti a Natale festeggiamo prima di pio il presepio e l’albero. Il presepio è tutto la nascita di Gesù. Purtroppo, alcu- una rappresentazione della nascita di ne persone dimenticano il vero significa- Gesù, è una tradizione medievale italia- to del Natale, per confonderlo con una na, che poi si è diffusa in tutto il resto del festa semplicemente “consumistica”, mondo. fatta solo di regali e divertimenti (pensa Il primo a realizzare un presepio viven- che in America è stato stimato che circa te, cioè rappresentato con delle persone un quarto di tutta la spesa personale in carne e ossa, fu Francesco d’Assisi, avviene nel periodo natalizio!), tralascian- il santo patrono d’Italia, che lo realizzò do di coltivare la parte più importante: la a Greccio, paese che si trova nel Lazio, nascita del Signore nei nostri cuori, del in provincia di Rieti, dove tutt’ora viene Dio che si è fatto come noi per annun- annualmente riproposto. ciarci la lieta novella del Vangelo. L’albero di Natale è invece una tradizione Il Natale diventa così un momento impor- molto più antica: per i cristiani simboleg- tante di riconciliazione con il nostro Dio, gia “l’albero della vita” posto al centro 20 DICEM BRE 2018
del Paradiso chiamato Eden; viene deco- Anche gli Amici per la pelle festeggiano rato con luci e palline dorate o argenta- il Natale, come sempre nel loro modo te, come metafora del “Cristo come luce particolare e divertente. del mondo”, e sulla punta si depone una Buona lettura e Buon Natale a tutte e stella, a indicare la Stella cometa, che tutti da Creazioni di Garage e dai nostri condusse i Magi da Gesù. personaggi a fumetti. Ci vediamo il pros- Ai piedi dell’albero è tradizione deporre i simo anno. AUGURI! regali incartati tanto attesi! DICEM BRE 2018 21
scritto da JESSICA CUGINI MARTA MOCCHETTI N on sono una persona, sono tante persone. Uomini e donne del passato e sì, anche voi… uomini e donne del presente e del futuro. Quin- di tanta BELLA GENTE, non credete? Sono una Carta… ma non una carta qualsiasi, sono una Carta importante, che pensate? Quella che sta alla base della vostra vita quotidiana, della democrazia del nostro Paese. Ok, ok, Io sono nessuna fretta! Mi presento: sono la CARTA COSTITUZIONALE, quella che chiamate COSTITUZIONE. la Cost ituzione
MARTA MOCCHETTI È il principio dell’eguaglianza, come ben recita la poesia del maestro Carlo Marconi. E se c’è qualcosa che ci impedisce di esserlo, allora la Repub- E G UA G L IA N Z A blica quell’ostacolo deve rimuover- Tu parli italiano, lo. Sciò toglierlo di mezzo, perché noi lei sa solo il dialetto, dobbiamo avere le stesse possibilità io sono musulmano, tutte e tutti. lui un cattolico perfetto Le mie mamme e papà costituenti ; voi siete benestanti, lavorarono sodo, arrivando a scrive- io vivo in povertà, re 139 articoli. E siccome erano parti- ma abbiamo tutti quant colarmente fieri di me (come capita i la stessa dignità; spesso ai genitori) hanno deciso che io sono un uomo anzian cambiarmi sarebbe stato non difficile, o, lui ha la pelle nera, difficilissimo! Avrebbe dovuto votare a tu abiti a Milano, favore la maggioranza assoluta delle noi vicino alla frontie persone che sedevano in Parlamento, ra; io non ho mai studiato, e lo avrebbero dovuto fare per ben tu scrivi sui giornali: due volte a distanza di tre mesi. la legge dello Stato pe Questa è solo una piccola parte della rò ci rende uguali. mia storia: fatevi raccontare, leggete [da Lo Stato siamo noi i libri che vi spiegano meglio di me… di Carlo Marconi (Emme perché la mia storia è la vostra edizioni)] storia. Perché la Costituzione siamo tutte e tutti noi! Se volete saperne di più potete leggere: La Costituzione raccontata ai bambini di Anna Sarfatti (Mondadori) La Costituzione è anche nostra di Roberto Piumini, Emanuele Luzzati, Valerio Onida (Sonda) Sei Stato tu? La Costituzione attraverso le domande dei bambini di Anna Sarfatti, Gherardo Colombo (Salani) La Costituzione spiegata ai ragazzi di Valerio Onida (Brioschi)
Museo africa no f r ic Avolti e a: scritto dallo STAFF DEL MUSEO erbi prov Q uante volte avete senti- to pronunciare il proverbio Natale con i tuoi Pasqua con chi vuoi? A noi queste paro- le fanno ricordare che il mese di dicembre è un momento dell’anno da dedicare agli affetti più cari, riposandosi nelle meritate vacanze invernali. I proverbi sono delle frasi che, in poche parole, trasmettono cose importanti, messaggi semplici ma profondi. Ci parlano di quello che succede attor- no a noi, possono essere formulati in frasi simpatiche che trasmettono un insegnamento; o, come delle profe- zie, possono prevedere cosa succe- derà se non ci comportiamo come dovremmo. Di solito, sono i nonni a ricordar- ci qualche proverbio che ci può aiutare a risolvere un problema o una difficoltà. Ce ne sono davvero tanti da sape- re, perché ogni paese ha i suoi. Non sarebbe bello poterli collezio- nare? Pensate che per farlo, basta un piccolo esercizio … di memoria! Incontriamo il nostro amico Prosper, di origini camerunesi, e sentiamo cosa ha da raccontarci. Ciao amici e amiche del PM! Sono un esperto di proverbi, camerunesi e afri- cani, e anche italiani visto che ades- so vivo con la mia famiglia in Italia; sono di compagnia, ogni occasione è buona per incontrare gli amici. 44 DICEM BRE 2018
Quando ero piccolo, in Camerun, mia come si dice in Costa D’Avorio, per otte- mamma non mi trovava mai perché ero nere un buon raccolto serve un cesto sempre fuori, e quando finalmente rien- di sudore. travo, prima mi sgridava e poi diceva: Quello che mi piace di più dei proverbi è «L’amicizia è una traccia che scompare che insegnano cose sagge, trasmettono nella sabbia, se non la si rifà continua- dei messaggi universali, cioè che valgo- mente tu, Popi, lo sai bene eh?». Dicia- no per tutti, e tutti li possono capire. Per mo che sono cresciuto a pane e prover- esempio a Capoverde si dice sbagliare la bi… Li ho sempre imparati a memoria, strada serve a conoscere la strada e dalle anche perché nel mio mie amiche e amici italiani sento spesso paese, e nei paesi dire sbagliando si impara. È proprio lo africani in gene- stesso insegnamento, pronunciato però re, la memoria a chilometri di distanza! La sapienz è come un a Quindi Prosper anche qui in Italia, baobab: puoi fare esercizio di memoria? una sola p Sì! Mi basta andare al Museo afri- ersona non può ab cano dove il luogo che mi piace di bracciarla (A K A N , G . più è lo spazio del tukul, la capan- HA NA) na dell’incontro. Lì sulle pareti sono e i racconti sono trascritti tanti proverbi africani. E poi molto importanti. da dicembre a fine gennaio, al Museo Le storie, i saperi, verrà ospitata anche una mostra di i proverbi, le tradizioni foto che ha realizzato un grande viag- sono stati tramandati di parola in paro- giatore esperto d’Africa, il professor la nel corso del tempo, poco scritti su Marco Aime. S’intitola proprio Africa: libroni o carta. Lo so che può sembrare volti e proverbi. difficile ricordare tutte queste cose, però, Dai venite a impararli tutti! DICEM BRE 2018 45
Speciale Premio Rodari scritto da JESSICA CUGINI va impossibile. Ma poi lei ci ha detto che M ogni volta che apre un albo illustrato “ne ascolta l’immagine”… sarà per questo a secondo voi si può illustra- che è riuscita a mettere insieme la magia re la musica? Cioè la musi- della musica con quella di una illustratri- ca, le note possono diventa- ce meravigliosa, Emanuela Bussolati, e a re disegni? E se sì, come? A dare vita a un albo illustrato che è diven- dire tutta, ma proprio tutta la tato anche uno spettacolo teatrale: TINO- verità, noi pensavamo di no. Fosse solo TINO TINOTINA TINO TIN TIN TIN. per il fatto che la musica l’ascolti con le Dando così inizio a una magia che è arri- orecchie e le illustrazioni le guardi con gli vata alle orecchie del Premio del gran- occhi. Se poi le illustrazioni sono anche O scritte servono le parole e quindi qualcu- TIN no che legga… È anche vero però che si TINO !!! dice “mi balla un occhio”. Comunque sia, abbiamo scoperto che sì, e la musica può essere disegnata! Prima di nd incontrare Elisabetta Garilli ci sembra- sei gra 48 DICEM BRE 2018
te proprio immaginare. Tipo? Tipo i fogli di gior- nale, i pentolini, i fischiet- ti e legnetti, le batterie da pentole, le cerniere e persino un… colapasta e un sacchetto di formaggio parmigiano (cambierà la musica se cambia tipo di formaggio? Mah!). Questo però vuol dire un’altra cosa: la musica si può fare con tutto quello che ci circonda. Di più. La musica ci circonda. Anche quando non la sentia- mo, quando non ci arriva perché siamo distratte e distratti, lei c’è e ci accom- pagna. Noi, la storia del libro non de maestro Rodari, tanto da farle vincere la racconteremo, perché i libri vanno letti, questo importantissimo riconoscimento. e quindi non vi diremo che «Tinotino E se lo dice il Premio Rodari, a questo Tinotina Tino Tin Tin Tin era uno di quei punto la nostra intuizione è confermata… bambini che amano tanto creare i ritmi Una cosa è certa però: il titolo di questo e ascoltare i suoni», che voleva diventa- libro canta da solo. Provate a leggerlo, se re un percussionista, che la mamma e il non vi pare un suono! O, ancora meglio, papà non volevano, ma il nonno invece provate ad ascoltarne le tracce su inter- sì, perché lo aveva capito… vi diremo net. Perché la magia di Tinotino è che una cosa sola. Quella che non si deve si può leggere, guardare e ascoltare… dire mai. Come finisce: Se hai un bel perché sul sito www.elisabettagarilli.it sogno non lasciarlo, prova solo a colti- ci sono le tracce musicali che accompa- varlo. gnano il testo e che magari avete avuto Buon Tinotino a tutte e tutti! E… grande la fortuna di sentire già nei teatri, librerie, Rodari! ci hai proprio azzeccato! scuole, ecc. Noi del PM ad esempio abbiamo visto lo spettacolo di Elisabetta ed Emanue- la al Teatro Ristori di Verona, durante la rassegna dedicata alle famiglie, e anche al Teatro delle Voci di Treviso, durante il Festival Sketch Symphonies. Comunque, tornando alla musica di Tino- tino, il grande merito dell’esecuzione di questa sonorità strampalata è del Garilli Sound Project che è riuscito a far suona- re materiali che voi umani non pote- DICEM BRE 2018 49
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