Draghi rimuove Arcuri e nomina il Generale di Corpo d'Armata Francesco Paolo Figliuolo nuovo Commissario straordinario per l'emergenza Covid-19 ...

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Draghi rimuove Arcuri e nomina il Generale di Corpo d'Armata Francesco Paolo Figliuolo nuovo Commissario straordinario per l'emergenza Covid-19 ...
Draghi   rimuove   Arcuri   e
nomina il Generale di Corpo
d’Armata   Francesco    Paolo
Figliuolo nuovo Commissario
straordinario per l’emergenza
Covid-19

Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha nominato il
Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo nuovo
Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19. A Domenico
Arcuri i ringraziamenti del governo per l’impegno e lo spirito
di dedizione con cui ha svolto il compito a lui affidato in un
momento di particolare emergenza per il Paese.

Figliuolo dal 2018 è comandante logistico esercito – Il
generale Francesco Paolo Figliuolo, nominato da Draghi nuovo
commissario all’emergenza Covid, è originario di Potenza, ha
maturato esperienze e ricoperto molteplici incarichi nella
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Forza Armata dell’Esercito, interforze e internazionale.

Ha ricoperto l’incarico di Capo Ufficio Generale del Capo di
Stato Maggiore della Difesa, dal 7 novembre 2018 è Comandante
Logistico dell’Esercito. In ambito internazionale ha maturato
esperienza come Comandante del Contingente nazionale
in Afghanistan, nell’ambito dell’operazione ISAF e come
Comandante delle Forze Nato in Kosovo (settembre 2014 – agosto
2015). Il generale Figliuolo è stato insignito di numerose
onorificenze. Tra le più significative la decorazione
di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia, la Croce d’Oro ed
una Croce d’Argento al Merito dell’Esercito e Nato Meritorius
Service Medal.

Salvini: ‘Rimosso Arcuri. Grazie Draghi, missione compiuta’ –
“Rimosso il Commissario #Arcuri, al suo posto designato il
Generale di corpo d’armata Francesco Paolo Figliuolo. Grazie
presidente Draghi. Missione compiuta!”. Lo scrive su Twitter
il leader della Lega, Matteo Salvini.

Tajani: ‘Draghi ci ha ascoltato, bene Figliuolo’ –         “Il
governo ha recepito le proposte di Forza Italia a favore di un
concreto cambio di passo      e della nomina di un nuovo
commissario per l’emergenza   Covid 19. Un successo politico
che va nella direzione dell’interesse nazionale. Buon lavoro
al generale Figliuolo!”. Lo afferma Antonio Tajani,
Coordinatore nazionale di Forza Italia.

Renzi: ‘Scelta Figliuolo va in direzione chiesta da Iv’ – “La
scelta del Presidente Draghi di sostituire il commissario
Arcuri con il generale Paolo Figliuolo, responsabile logistico
dell’Esercito, va finalmente nella direzione che Italia Viva
chiede da mesi. Bene! Servizi segreti, vaccini, Recovery plan:
buon lavoro al Governo Draghi”. Così Matteo Renzi su Fb.

Meloni: ‘Bene rimozione Arcuri, Fdi la chiese per
prima’ – “Bene ha fatto il presidente Draghi a rimuovere
Domenico Arcuri da commissario straordinario per l’emergenza
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Covid-19. Come Fratelli d’Italia siamo stati tra i primi a
chiedere di dare un netto segnale di discontinuità
sulla pessima gestione del governo precedente”. Lo dice la
leader di Fdi Giorgia Meloni. “Lo abbiamo detto chiaramente
già durante le consultazioni, quando abbiamo consegnato al
presidente Draghi un dossier con tutte le anomalie e zone
d’ombra della gestione commissariale. Buon lavoro al generale
Francesco Paolo Figliuolo per questo importante e delicato
incarico. Le nostre idee, le nostre proposte e il nostro
contributo in Parlamento sono a sua disposizione”, conclude.

Roma, volante della Polizia
travolge   un   auto   mentre
insegue    dei   rapinatori:
nell’impatto muore una 17enne
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ROMA – E’ finito in tragedia un inseguimento alla periferia di
Roma. Una ragazza di 17 anni anni è morta dopo essere stata
travolta da una pattuglia della polizia stradale che stava
inseguendo una macchina.

L’incidente è avvenuto a via di Salone, alla periferia est
della Capitale. Secondo quanto si è appreso la ragazza era in
auto con altre persone. Nell’impatto c’è un ferito grave, che
era in auto con lei. Feriti anche due poliziotti.

L’inseguimento è scattato dopo la
segnalazione di una rapina a Tivoli
L’auto in fuga, inseguita dalla stradale, è uscita allo
svincolo di via di Salone. Poco dopo c’è stato l’impatto con
la macchina su cui viaggiava la ragazza. L’auto dei rapinatori
è stata poi trovata abbandonata sull’A24. Sono in corso
ricerche per rintracciarli. La Procura ha aperto una indagine.
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Parco del Circeo:                           daini          a
rischio vita

Adozioni difficili e cessioni a macelli e
aziende faunistico venatorie facilitate
I Daini del     Circeo sono a rischio vita. Infatti, sono
recentemente    stati pubblicati tre bandi che riguardano la
cessione di       questi animali, prevedendo però, oltre
all’adozione     da parte di enti e associazioni, anche la
traslocazione   in aziende alimentari o faunistico venatorie.

 “Anche se apprezziamo l’apertura del Parco Nazionale del
Circeo per la teorica possibilità di adozione dei Daini” -
commentano in una nota unitaria dalle associazioni AM.AN.T
Odv – Animal Aid italia – Arcamica – Earth – ENPA – Gaia –
LNDC- “ravvisiamo che non vi è alcuna priorità o prelazione
alle adozioni e a soluzioni non cruente”. “Inoltre, siamo
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fortemente preoccupati per i numerosi paletti imposti proprio
a chi vuole salvare gli animali: paletti che non sono previsti
per le aziende alimentari o faunistiche venatorie, dove i
cacciatori potranno divertirsi a sparare a queste creature.”

Secondo le associazioni, tra le richieste per chi adotta vi è
la creazione di un cordolo di cemento lungo chilometri per
circondare l’area in cui dovrebbero stare i daini, e ovviabile
semplicemente con una buona rete elettrosaldata. “Dubitiamo
che aziende faunistico venatorie abbiano tali infrastrutture.
D’altro canto non le ha neppure il Parco Nazionale del Circeo
che, al contrario, ha recinzioni fatiscenti che consentono ai
daini – ma non solo – di attraversare la strada e che
necessiterebbero di essere riparate.

Altra preoccupazione è rappresentata dai tempi ristretti per
partecipare al bando. “Siamo perfettamente consapevoli che i
daini non sono “bambi” così come tutta la fauna selvatica non
è quella rappresentata nei cartoni animati e favole, e siamo
altresì consapevoli che la loro gestione non può essere
improvvisata e deve garantire alcuni standard – ad esempio
impedire la fuga e la riproduzione. Proprio per questo,
occorre più tempo. Non vorremmo veramente che enti e
associazioni che possono ospitare gli esemplari siano
costretti a rinunciare, consentendo il via libera alle
uccisioni degli animali.

Le associazioni lanciano un pubblico appello sia al Presidente
del Parco, già dimostratosi sensibile al tema, sia al
Ministero della transizione ecologica. “Mentre si stanno
valutando anche azioni legali, chiediamo subito che sia data
assoluta precedenza alla salvaguardia della vita degli
animali, e chiediamo che sia presa in considerazione anche la
possibilità che il Parco stesso, in una zona delimitata, possa
tenere i daini sterilizzando le femmine in modo da impedire
ogni riproduzione. “La responsabilità di una decennale mancata
gestione di questi animali è dell’ente Parco: occorre
collaborare, e non condannare a morte i daini facendo pagare
loro il prezzo di inadempienze e errori umani”.

Rally   Valle  del                            Tevere:
Trevisani fermato                             da una
rottura meccanica

Inizio non dei più fortunati per Jacopo Trevisani e HP Sport
RRT alla prima uscita stagionale su terra con la nuova Peugeot
208 Rally4 della GF Racing, con Andrea Marchesini alle note in
occasione del Rally Valle del Tevere a Sansepolcro, in
provincia di Arezzo. Colpa del semiasse sinistro che ha ceduto
a circa un chilometro e mezzo dal fine prova di “Cerbaiolo”
costringendo l’equipaggio ad arrancare fino a fine prova, con
il conseguente ritiro.
Non è certo la prima volta che capita in una gara, ma è sempre
un colpo duro da incassare. Sull’accaduto Trevisani ha detto:
“Un vero peccato, perché si poteva far bene, visto che dopo lo
shake down avevamo sensazioni positive, avendo trovato un buon
feeling con la macchina e soluzioni di assetto ottimali. Non
siamo nemmeno riusciti ad avere un riscontro cronometrico
sincero rispetto agli avversari per giudicare il nostro passo.
Tuttavia prendo per buono quello che siamo riusciti a fare
d’intesa con il team, e che tornerà utile per i prossimi
impegni”.

L’altro equipaggio, quello composto dai francesi Giraud-James
(Peugeot 208 S2000) dopo aver disputato una gara che li ha
visti occupare la 24.ma posizione, uscivano di scena dopo una
divagazione nel campo nel corso della quinta speciale.

Roma, preso il boss della
“Banda della Marranella”: era
rifugiato in Spagna
ROMA – Grazie alla collaborazione tra i Carabinieri del Nucleo
Investigativo di      Ostia, il servizio di Cooperazione
Internazionale di Polizia – Divisione Sirene, la DCSA, e sotto
il coordinamento dalla Procura della Repubblica di Roma,
“Gruppo reati gravi contro il patrimonio e gli stupefacenti” è
finita la fuga di un pericoloso latitante, elemento di spicco
della “Banda della Marranella”, che ormai da anni si rifugiava
in Spagna ove gestiva traffici di importanti quantità di
stupefacenti fino a curarne la spedizione verso l’Italia.

L’indagine denominata “HISPANIA”, avviata a luglio 2018, ha
consentito di accertare l’esistenza e l’operatività di una
complessa organizzazione criminale, composta da diversi
livelli gerarchici ed articolazioni territoriali, con basi
logistiche stabili in Spagna con la centrale a Malaga, dedita
al traffico di cocaina, hashish e marijuana sull’asse Spagna-
Italia.

Già dal maggio dello scorso anno, le indagini condotte dai
Carabinieri di Ostia hanno stretto il cerchio attorno al
pericoloso latitante, già destinatario di un ordine di
carcerazione emesso nel 2015 dal Tribunale di Roma – Ufficio
Esecuzioni, che lo avrebbe portato all’espiazione della pena
pari ad anni 6 e mesi 11 di reclusione.
La successiva fase investigativa ha portato all’emissione di
ulteriori misure cautelari emesse dal GIP presso il Tribunale
di Roma e al relativo “Mandato di Arresto Europeo” per
traffico internazionale di sostanze stupefacenti e possesso di
documenti falsi. Nel caso specifico al soggetto è stato
contestato il tentativo di importazione in Italia di Kg. 325
di hashish, non andato a buon fine perché i corrieri erano
stati arrestati in Francia.

Nel seguente mese di giugno, lo stesso riusciva a eludere la
cattura rimanendo tuttavia in territorio spagnolo. Il proseguo
delle indagini e delle intercettazioni telefoniche hanno
evidenziato come il soggetto fosse ben cosciente del suo
status di “fuggitivo”, atteso che sovente è ricorso a vari
espedienti fra cui l’uso di documenti di identificazione
falsi.

A dicembre scorso, è stato così emesso il decreto di
latitanza. L’indagine condotta dai Carabinieri del Nucleo
Investigativo di Ostia, coordinata dalla Procura di Roma ha
permesso di individuare i luoghi abitualmente frequentati dal
latitante. E’ stata quindi avviata una cooperazione
internazionale di Polizia Giudiziaria tra l’Italia e la
Spagna, con il quotidiano scambio di informazioni tra i
Carabinieri e la E.C.O. (Equipo Crimen Organizado) della
Guardia Civil di Malaga.

Mediante le attività tecniche e precise informazioni fornite
dai Carabinieri di Ostia a Estepona, comune della provincia di
Malaga (Spagna), personale della     E.C.O., ha proceduto ad
arrestare il latitante.

Al termine delle formalità di rito, che prevedono
l’attivazione delle procedure di estradizione, l’arrestato
verrà trasferito in Italia dove lo attende il carcere.
Regno Unito, vaccinate 20
milioni di persone: drastico
calo del 40% di nuovi casi da
Covid-19

Il numero di nuovi casi di Covid-19 nel Regno Unito è sceso
del 40% nell’ultima settimana, e i decessi sono diminuiti di
un terzo. Lo indicano i dati ufficiali, citati dal Daily
Mirror. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 6.035 nuovi
casi, l’aumento giornaliero più basso dallo scorso settembre.

I morti sono stati 144. Circa 20 milioni di britannici hanno
ricevuto almeno la prima dose di vaccino anti-Covid.

Ignorando la reiterata richiesta di Bruxelles di mantenere
aperte le frontiere all’interno dell’Unione Europea, la
Germania chiude un altro pezzetto dei suoi confini, spinta
dalla paura delle varianti del Covid-19. Dopo avere già
introdotto nelle scorse settimane severi controlli con la
Repubblica Ceca e con la regione austriaca del Tirolo, è
toccato ora alla regione francese della Mosella finire nella
lista nera, dichiarata dalle autorità sanitarie tedesche area
“ad alto rischio”. Da martedì, dunque, ai valichi torneranno i
posti di blocco. Potranno entrare solo i residenti, tedeschi e
non, i conducenti di camion e i pendolari transfrontalieri, ma
solo per determinate categorie di lavori. A tutti sarà chiesto
di mostrare agli agenti di frontiera un test negativo al
coronavirus fatto nei due giorni precedenti, pena il divieto
di entrare nei due Laender tedeschi del Saarland e della
Renania-Palatinato. La decisione di Berlino ha generato come
era prevedibile un clima di tensione con Parigi, anche se non
ai massimi livelli. E’ stato un sottosegretario, Clément
Beaune, a assumersi l’onere di esternare il “rammarico” della
Francia per questa mossa tedesca.
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