DELLE SCRITTURE DI RETTIFICA - BILANCI 2017: CONTABILIZZAZIONE E DI INTEGRAZIONE UN ANNO DI FORMAZIONE INSIEME
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UN ANNO DI FORMAZIONE INSIEME Gennaio – Dicembre 2017 BILANCI 2017: CONTABILIZZAZIONE DELLE SCRITTURE DI RETTIFICA E DI INTEGRAZIONE
INDICE • Controllo del bilancio di verifica e operazioni di rettifica e assestamento • Saldi clienti e fornitori e verifica valutazione dei crediti - verifica di errate contabilizzazioni • Controllo saldo dei conti finanziari Rilevazione delle scritture di rettifica: • Fatture e note credito da ricevere • Fatture e note credito da emettere • Contratti di locazione finanziaria (calcolo e controllo risconti) • Risconti attivi e passivi • Ratei attivi e passivi • Rapporti con il personale • Ammortamenti • Rimanenze finali • Accantonamento imposte di competenza
Bilancio d’esercizio ART. 2423 Codice Civile Stato Patrimoniale Conto economico Nota integrativa ART. 2424 ART. 2425 ART. 2427 Codice Civile Codice Civile Codice Civile Confluiscono tutti gli altri conti Confluiscono tutti i costi e i Descrive e analizza i valori che non interessano il conto ricavi d’esercizio; in tal modo è contenuti nei precedenti economico (costi e ricavi possibile ottenere il valore del prospetti. pluriennali, costi e ricavi reddito, come differenza tra sospesi, conti economici di componenti positivi e negativi. capitale, conti numerari attivi e passivi). Una delle finalità del bilancio d’esercizio è l’individuazione del reddito d’esercizio Corso di Ragioneria generale e applicata Lezione 8 Pagina 3 Prof. Riccardo Acernese
PRINCIPIO DELLA COMPETENZA ECONOMICA Si deve tener conto dei proventi e degli oneri di competenza ART. 2423-bis Codice dell’esercizio, indipendentemente dalla data di incasso o del Civile n. (3) pagamento. L’effetto delle operazioni e degli altri eventi deve essere PC – OIC n.11 rilevato contabilmente ed attribuito all’esercizio al quale tali operazioni ed eventi si riferiscono e non a quello in cui si concretizzano i relativi movimenti di numerario (incassi e pagamenti) Un corollario fondamentale del principio di competenza è quello che “i costi devono essere correlati con i ricavi dell’esercizio”. Tale correlazione esprime la necessità di contrapporre ai ricavi dell’esercizio i relativi costi, siano essi certi che presunti
PRINCIPIO DELLA COMPETENZA ECONOMICA Ricavi “di competenza” dell’esercizio Costi “di competenza” dell’esercizio Necessità di opportuni ASSESTAMENTI Le scritture di assestamento sono redatte al fine di individuare i componenti di reddito di competenza dell’esercizio. Mediante tali scritture, si depurano i costi e i ricavi già rilevati da quelle somme che incidono sugli esercizi futuri, nonché si aggiungono quei valori che, seppur non ancora registrati, incidono sulla formazione del reddito.
FASE PRELIMINARE ALLA PREDISPOSZIONE DEL BILANCIO Inserimento della contabilità a tutto il 31.12.2016 Fatture emesse Prima nota ed e ricevute estratti conto Stampa bilancio di verifica al 31.12.2016
I CONTROLLI DEI SALDI SALDI CLIENTI E FORNITORI verificare e segnalare eventuali crediti in contenzioso con clienti o crediti relativi a procedure concorsuali al fine di determinare l’accantonamento a fondo perdite su crediti; l’esistenza di conti clienti aperti in avere o di conti fornitori aperti in dare deve essere riscontrata con il mastrino per verificare errate contabilizzazioni (quali per esempio quelle riguardanti caparre);
1. VALUTAZIONE CIVILISTICA DEI CREDITI REQUISITI PER LA RILEVAZIONE CONTABILE I ricavi devono essere rilevati contabilmente al verificarsi di due contestuali condizioni: Il processo produttivo dei beni e dei servizi è già stato completato Lo scambio è già avvenuto, deve cioè essersi già verificato lo scambio sostanziale e non formale del titolo di proprietà si considera solitamente avvenuto alla data di spedizione o di consegna dei beni mobili
1. VALUTAZIONE CIVILISTICA DEI CREDITI VALORE DI ISCRIZIONE IN BILANCIO Presumibile valore di realizzo Fondo Valore nominale svalutazione crediti Deve essere rettificato per tenere conto di: perdite per inesigibilità resi e rettifiche di fatturazione sconti ed abbuoni interessi non maturati altre cause di non realizzo
1. VALUTAZIONE CIVILISTICA DEI CREDITI IL FONDO SVALUTAZIONE CREDITI: ACCANTONAMENTO Il fondo svalutazione crediti deve essere stanziato per coprire perdite per inesigibilità che possono ragionevolmente essere previste e che sono inerenti ai saldi dei crediti esposti in bilancio Perdite per situazioni di inesigibilità Nel rispetto del principio già manifestatesi di competenza, occorre Perdite per altre inesigibilità non considerare ancora manifestatesi ma temute o latenti Deve inoltre coprire le perdite che si potranno subire sui crediti ceduti a terzi per i quali sussista ancora un'obbligazione di regresso
1. VALUTAZIONE CIVILISTICA DEI CREDITI IL FONDO SVALUTAZIONE CREDITI: ACCANTONAMENTO Lo stanziamento del fondo svalutazione crediti può avvenire utilizzando diverse metodologie Analisi dei singoli crediti e determinazione delle perdite presunte per ciascuna situazione di inesigibilità già manifestatasi Stima, in base all'esperienza ed ad ogni altro elemento utile, delle ulteriori perdite che si presume si dovranno subire sui crediti in essere alla data di bilancio Valutazione dell'andamento degli indici di anzianità dei crediti scaduti rispetto a quelli degli esercizi precedenti Esame delle condizioni economiche generali, di settore e di rischio paese
1. VALUTAZIONE CIVILISTICA DEI CREDITI IL FONDO SVALUTAZIONE CREDITI: UTILIZZO Il fondo svalutazione crediti viene utilizzato per la copertura di future perdite sui crediti Si possono verificare due casistiche Fondo capiente Fondo NON capiente Utilizzo diretto del fondo Utilizzo diretto del fondo + Perdita su crediti
SCRITTURA a) Fondo esistente euro 12.500 perdite su crediti 6.300 __/__/2015 F.do svalut. crediti a Crediti v/clienti 6.300 b) Fondo esistente euro 12.500 perdite su crediti 18.300 Diversi a Crediti v/clienti 18.300 F.do svalut. crediti 12.500 5.800 Perdite su crediti
2. PROBLEMATICHE FISCALI Disciplina fiscale Fonte normativa 1. Base di calcolo della svalutazione deducibile Art. 106 TUIR Crediti verso (Accantonamento) clienti 2. Deducibilità delle perdite Art. 101, c. 5 (utilizzo del fondo) TUIR
2. PROBLEMATICHE FISCALI Art. 101 co. 5 TUIR risultano da elementi certi e precisi Le perdite (…) su crediti sono deducibili se in ogni caso, se il debitore è assoggettato a procedure concorsuali
2. PROBLEMATICHE FISCALI IL TRATTAMENTO CONTABILE – ART. 101 CO. 5 Presenza di “elementi certi e precisi” ex lege Credito di modesta entità e Quando il diritto alla decorso di un periodo di sei riscossione del mesi dalla scadenza di credito è prescritto pagamento del credito stesso € 5.000 per le Svalutazione Non superiore a imprese di più «civilistica» = € 2.500 per le rilevante dimensione altre imprese Perdita «fiscale»
I CONTROLLI DEI SALDI SALDI CONTI FINANZIARI cassa: il saldo deve sempre essere in dare banche: devono “quadrare” rispetto al saldo di estratto conto comprensivo degli interessi addebitati/accreditati per l’ultimo trimestre (se necessario predisporre un prospetto di riconciliazione tra saldo contabile e saldo di e/c) ATTENZIONE alla corretta rilevazione delle ritenute sugli interessi attivi lordi (le ritenute dell’attivo di bilancio devono corrispondere al 26% degli interessi attivi che compaiono in conto economico percepiti fino al 31.12.2016).
ESEMPIO INTERESSI ATTIVI SUI C/C BANCARI Alla fine del periodo amministrativo si rilevano gli interessi attivi lordi maturati nell’ultimo trimestre sul c/c bancario per € 1.200. La ritenuta fiscale è pari al 26%. Denominazione conti DARE AVERE Interessi attivi 1.200 Crediti per ritenute subite 312 Banca c/c 888 N.B. Il c/crediti per ritenute subite si utilizza quando il soggetto che effettua le registrazioni è una società.
I CONTROLLI DEI SALDI VERIFICARE CHE IL SALDO Dipendenti c/retribuzioni CORRISPONDE CON LE RETRIBUZIONI EROGATE Compensi NELL’ANNO COME DA amministratori/collaboratori PROSPETTI RIEPILOGATIVI DEL CONSULENTE Verifica delibera assembleare Principio di “cassa allargato” E’ DI COMPETENZA DEL 2016 TUTTO QUELLO CHE E’ STATO PAGATO ENTRO IL 12.01.2017
PERSONALE, AMMINISTRATORI, COLLABORATORI Rapporti con Erario ed Enti previdenziali: il saldo deve corrispondere con quanto pagato nel gennaio 2017 (già arrotondato). Il c/Inail generalmente è aperto in dare patrimoniale avendo rilevato gli acconti; sarà oggetto di rettifica per la quota di costo di competenza in sede di scritture di rettifica. VERIFICARE PROSPETTO AUTOLIQUIDAZIONE INAIL CONSULENTE DEL LAVORO
I CONTROLLI DEI SALDI ACCONTI E IMPOSTE gli acconti relativi alle imposte (quali Ires e Irap) vanno lasciati tra i crediti in compensazione del debito complessivo che si rileverà nel determinare le imposte sul reddito (metodo significativo solo per le società di capitali e di persone) saldo Iva a credito/debito in base alla dichiarazione annuale (salvo arrotondamenti)
OPERAZIONI RIGUARDANTI L'IVA Chiudere i conti "IVA acquisti" e "IVA vendite" al conto "Erario c.to IVA" riepilogativo. Verificare che il saldo di quest'ultimo conto corrisponda a quanto indicato in dichiarazione IVA. Provvedere all'eventuale arrotondamento attivo e passivo. Rilevare eventuali rettifiche del credito/debito in presenza di pro- rata di detraibilità.
REDDITO D’ESERCIZIO E PRINCIPIO DI COMPETENZA Scritture di assestamento Scritture di integrazione Scritture di rettifica Scritture di ammortamento Consentono di imputare ad un Rilevano quote di costo o di ricavo E’ un procedimento contabile dato periodo amministrativo i che, pur essendo state registrate che consente di ripartire il componenti di reddito che, pur nel corso dell’esercizio ed avendo costo di un bene pluriennale essendo di competenza, non avuto la loro manifestazione nei diversi esercizi in cui esso sono stati rilevati attraverso le numeraria, non sono di manifesta la propria utilità. operazioni di esercizio. competenza e, quindi, devono essere rinviate al periodo amministrativo successivo. Ratei attivi e passivi Fatture da emettere e da ricevere Risconti attivi e passivi Ammortamenti Interessi attivi e passivi Rimanenze di magazzino Fondi rischi e spese
I RATEI ATTIVI E PASSIVI I ratei misurano proventi ed oneri la cui competenza è anticipata rispetto alla manifestazione numeraria e/o Ratei documentale; essi prescindono dalla data di pagamento o riscossione dei relativi proventi ed oneri, i quali devono necessariamente essere comuni a due o più esercizi e ripartibili in ragione del tempo. Misurano quote di proventi la cui integrale Attivi liquidazione avverrà in un successivo esercizio, ma di competenza dell’esercizio a cui si riferisco il bilancio. Misurano quote di costi il cui integrale Passivi pagamento avverrà in un successivo esercizio, ma di competenza dell’esercizio a cui si riferisco il bilancio.
ESEMPIO: L’azienda ALFA ha affittato un proprio capannone a €18.000 semestrali. La riscossione avviene il 28 febbraio e il 31 agosto di ogni anno, in maniera posticipata. Si redigano le scritture di assestamento al 31 dicembre. 31/08/2017 28/02/2017 31/12/2016 31/08/2016 RATEO ATTIVO DURATA DELLA PRESTAZIONE CALCOLI Importo semestrale : 6 mesi = importo del rateo : mesi di competenza 18.000 : 6 = X : 4 X = 18.000 * 4 / 6 = € 12.000
I ratei attivi e passivi SCRITTURA 31/12/2016 Ratei attivi a Fitti attivi 12.000
ESEMPIO: L’azienda ALFA paga al 1/10 di ogni anno, interessi passivi posticipati su un mutuo di €10.000, al tasso del 5%. Redigere le scritture di assestamento relative all’operazione. 31/12/2017 01/10/2017 01/10/2016 31/12/016 RATEO PASSIVO DURATA DELLA PRESTAZIONE CALCOLI Interessi annui = €10.000 x 5% = €500 Interessi di competenza = (€500 / 12) x 3 = €125
I ratei attivi e passivi SCRITTURA 31/12/2016 Interessi passivi a Ratei passivi 125
MAXICANONE INIZIALE DEL CONTRATTO DI LEASING Dal documento evidenziamo le seguenti caratteristiche: Maxicanone: euro 38.200 + iva Canone mensile 2.369,35 + iva per 36 mensilità Consegna del bene : 31.7.2016 Durata del leasing 36 mesi Riscatto finale : euro 1.140 Nel 2016, all’arrivo della fattura relativa al maxicanone, pari a euro 38.200, è stata eseguita la seguente registrazione: La scrittura al 30.07.2016 è dare avere Diversi a Debiti vs fornitori 46.604 Canoni di leasing 38.200 Iva a credito 8.404
MAXICANONE INIZIALE DEL CONTRATTO DI LEASING A fine anno, bisogna riscontare il maxicanone leasing di competenza futura, pari a euro 32.894,44; infatti dei 36 mesi previsti per la durata del leasing, 5 sono di competenza del 2016 e 31 sono di competenza futura. Pertanto euro 38.200 ÷ 36 × 31 mesi = 32.894,44 euro. La scrittura al 31.12.2016 è : dare Avere Risconti Attivi 32.894,44 Canoni di leasing 32,894,44
LE FATTURE DA EMETTERE E DA RICEVERE Fatture da Si tratta di variazioni numerarie attive e passive che emettere e da misurano ricavi e costi presunti che, pur essendo di ricevere competenza, avranno in futuro una manifestazione numeraria di ammontare non ancora definito. Si tratta di ricavi che hanno Da emettere manifestazione numeraria posticipata e di ammontare non ancora definito. Si tratta di crediti presunti. Si tratta di costi che hanno manifestazione Da ricevere numeraria posticipata e di ammontare non ancora definito. Si tratta di debiti presunti.
ESEMPIO 1 L’azienda ALFA ha venduto prodotti, ma non ha ancora emesso la relativa fattura; il valore del credito presunto ammonta a €38.000. 31/12/2016 Fatture da emettere a Ricavi delle vendite 38.000
ESEMPIO 2: L’azienda ALFA ha commissionato una consulenza ad un professionista che, al termine dell’esercizio di competenza, non ha presentato la relativa parcella; il valore presunto del debito è stimato pari a €6.500. 31/12/2016 Costi per servizi a Fatture da ricevere 6.500 In particolare: Telecom, Enel, Utenze in genere, Consulenze, Acquisti e prestazioni relative, Autostrade, Carburanti, Manutenzioni, pubblicità
Sono scritture di integrazione anche quelle relative Interessi attivi e alla rilevazione degli interessi attivi e passivi passivi maturati sui conti correnti (bancari e postali) accessi dall’impresa. ESEMPIO 1: Una impresa individuale rileva, al 31 dicembre, le seguenti somme, maturate a titolo di interesse sui propri conti correnti: interessi passivi bancari = €400 interessi attivi bancari lordi = €150 interessi attivi postali lordi = €500 sugli interessi attivi, sia bancari che postali, occorre calcolare la ritenuta fiscale del 26%.
31/12/2016 Interessi passivi bancari a Banca c/c passivo 400,0 31/12/2016 Diversi a Interessi attivi bancari 150,0 Banca c/c attivo 111,0 Erario c/ritenute subite 39,0 31/12/2016 Diversi a Interessi attivi postali 500,0 C/c postale 370,0 Erario c/ritenute subite 130,0
I RISCONTI ATTIVI E PASSIVI I risconti misurano proventi ed oneri la cui competenza è Risconti posticipata rispetto alla manifestazione numeraria e/o documentale; essi prescindono dalla data di pagamento o riscossione dei relativi proventi ed oneri, i quali devono necessariamente essere comuni a due o più esercizi e ripartibili in ragione del tempo. Misurano quote di costi rilevate integralmente Attivi nell’esercizio in corso od in precedenti esercizi e rappresentano la quota parte rinviata ad uno o più esercizi successivi. Misurano quote di proventi rilevati Passivi integralmente nell’esercizio in corso od in precedenti esercizi e rappresentano la quota parte rinviata ad uno o più esercizi successivi.
ESEMPIO 1: L’azienda ALFA ha affittato un proprio capannone a €9.000 annuali. La riscossione avviene il 30 aprile di ogni anno, in maniera anticipata. Si redigano le scritture di assestamento al 31 dicembre. 31/12/20017 30/04/2016 30/04/2017 31/12/2016 RISCONTO PASSIVO DURATA DELLA PRESTAZIONE CALCOLI Importo annuale : 12 mesi = importo del risconto: mesi non di competenza 9.000 : 12 = X : 4 X = 9.000 * 4 / 12 = € 3.000
SCRITTURA 31/12/2016 Fitti attivi a Risconti passivi 3.000 Possono riguardare anche prestazioni su contratti pluriennali (quali utenze, assistenza tecnica, ecc.)
ESEMPIO 2: L’azienda ALFA paga in via anticipata, il 1/02 e il 1/08 di ogni anno, un canone di manutenzione impianti semestrale di €4.500. Redigere le scritture di assestamento relative all’operazione. 01/02/20017 31/12/2016 01/08/2016 01/02/2016 RISCONTO ATTIVO DURATA DELLA PRESTAZIONE CALCOLI Importo semestrale : 6 mesi = importo del risconto: mesi non di competenza 4.500 : 6 = X : 1 X = 4.500 * 1 / 6 = € 750
SCRITTURA 31/12/2016 Risconto attivo a Spese di manutenzione 750 Riguardano tutti i costi contabilizzati nel 2016 ma che producono effetti, in tutto o in parte, sull'esercizio successivo, quali: manutenzioni (ad es.: assistenza tecnica annuale) assicurazioni pubblicità prestazioni su contratti pluriennali o a cavallo d'anno (quali Telecom, Enel, altre utenze, assistenza tecnica, ecc.)
LE RIMANENZE DI MAGAZZINO Costi imputabili a beni ancora in giacenza che si rinviano Rimanenze di al futuro esercizio in quanto si possono recuperare magazzino tramite i ricavi di futuri periodi (correlazione tra costi e ricavi). Fattori produttivi a breve ciclo di utilizzo Di competenza dell’esercizio Di competenza futura I costi e i ricavi dei fattori a breve Si rinviano, invece, quei costi ciclo di utilizzo sono considerati di o i ricavi che riguardano i competenza dell’esercizio se al fattori non utilizzati o non termine del periodo amministrativo venduti al termine del periodo essi sono totalmente utilizzati o amministrativo. venduti.
LE RIMANENZE DI MAGAZZINO MATERIE PRIME (intese come beni da impiegare in future produzioni e presenti presso la ditta al 31.12.2016): devono essere raggruppate in categorie omogenee per natura e valore e valorizzate sulla base del minor costo di acquisto sostenuto nell’esercizio, fatto salvo che il valore di mercato al 31.12.2016 non sia inferiore; in questo caso la valorizzazione deve essere effettuata in base a detto valore.
LE RIMANENZE DI MAGAZZINO LAVORI IN CORSO NON ULTIMATI Presupposto è che non si tratti di commesse di durata ultrannuale; la valutazione deve essere fatta in base al costo sostenuto per raggiungere lo stato di avanzamento lavori al 31.12.2016; per ogni commessa deve essere dettagliato il s.a.l. con apposita scheda che riepiloghi i costi sostenuti sino alla data di rilevazione (materie prime, salari, costi diretti, quota spese generali con esclusione delle spese di vendita).
LE RIMANENZE DI MAGAZZINO PRODOTTI FINITI I prodotti finiti ultimati per la consegna devono essere valorizzati in base al costo totale (s.a.l. 100%) sostenuto per la produzione indicando anche il valore di vendita in base al contratto stipulato con il cliente.
ESEMPIO 1 Dall’inventario redatto al 31 dicembre risulta che le rimanenze di magazzino della società ALFA sono state valutate come segue: materie prime: € 3.000; semilavorati: € 5.000; prodotti finiti €40.000.
Le rimanenze di magazzino 31/12/2016 Materie prime a Materie prime a 3.000 c/rimanenze finali 31/12/2016 Semilavorati a Semilavorati c/rimanenze 5.000 finali 31/12/2016 Prodotti finiti a Prodotti finiti a 40.000 c/rimanenze finali
GLI AMMORTAMENTI Procedimento contabile che consente di ripartire il costo di un bene pluriennale nei diversi esercizi in cui esso manifesterà la Ammortamento propria utilità. La parte di costo che viene imputata al reddito, per ciascuno degli esercizi di competenza è detta quota di ammortamento (correlazione tra costi e ricavi). Ammortamento Metodo indiretto Metodo diretto Le quote di ammortamento confluiscono anno La quota di costo dell’esercizio viene dopo anno in un apposito fondo, denominato contrapposta al conto relativo al costo fondo ammortamento, che rappresenta una pluriennale oggetto di ammortamento. rettifica del costo pluriennale. Con tale tecnica il valore del conto accesso al Con tale tecnica il valore del conto accesso al costo pluriennale non rimane costante nel costo pluriennale non muta a seguito della tempo, ma si riduce gradualmente, in procedura di ammortamento funzione dell’ammortamento di anno in anno operato.
GLI AMMORTAMENTI Raccogliere le fatture inerenti gli acquisti e le cessioni di beni ammortizzabili (operazione già eseguita per la formazione del fascicolo Iva) Verificare la corretta contabilizzazione dell’acquisto e la relativa quota di ammortamento attribuita Verificare la corretta contabilizzazione dell’eventuale cessione e la rilevazione della relativa plus/minus
AMMORTAMENTI (DEFINIZIONE) Il principio della competenza stabilisce che un costo si considera di competenza di un periodo amministrativo se in tale periodo concorre a realizzare il correlativo ricavo. In base a tale principio pertanto, il costo dei fattori produttivi pluriennali concorre a formare i ricavi di più anni e pertanto deve essere attribuito a più periodi amministrativi (anni) attraverso la procedura contabile dell’ ammortamento. Se il costo di un macchinario (bene pluriennale) è pari a 10.000 euro e la durata prevista in base alla quale concorre a formare i ricavi è di dieci anni, la percentuale di ammortamento dunque è uguale al 10%. Ciò significa che il costo di competenza di ciascun periodo amministrativo è pari a euro 1.000. Ammortizzare in italiano significa attutire, attenuare.
AMMORTAMENTO ESEMPIO E allora è importante ricordare: La percentuale di ammortamento si calcola sempre sul costo storico (costo di acquisto). Nel nostro esempio il costo storico è pari a 10.000, la percentuale è del 10%, la quota di ammortamento è pari a 10.000 * 10% = 1.000. La quota di ammortamento concorre a formare un fondo denominato di ammortamento. La quota ogni anno è sempre la stessa, il Fondo invece, aumenta con gli anni per un valore pari alle quote di ammortamento maturate. Ad esempio al quarto anno di vita del macchinario, la quota di ammortamento è pari a 1.000, il fondo ammortamento invece, è pari a 1.000 * 4 = 4.000.
AMMORTAMENTO ESEMPIO Le scritture sono le seguenti: Denominazione conti DARE AVERE Ammortamento Macchinari 1.000 F.do Ammortamento Macchinari 1.000 Esiste una situazione per cui è necessario prestare particolare attenzione. Se si deve procedere ad ammortizzare un fabbricato, l’area su cui giace e che concorre a formare il valore del fabbricato non è soggetta ad ammortamento. I terreni infatti, avendo durata illimitata non sono soggetti ad ammortamento. Segue un esempio.
AMMORTAMENTO ESEMPIO Il costo del fabbricato è pari a 200.000 euro. L’area su cui giace è pari a 40.000 euro. La percentuale di ammortamento è del 3%. La quota di ammortamento si calcola sul costo storico del fabbricato meno il valore dell’area. Pertanto: Quota di ammortamento del fabbricato = (200.000 – 40.000) * 3% = 4.800 La scrittura è la seguente: Denominazione conti DARE AVERE Ammortamento Fabbricati 4.800 F.do Ammortamento Fabbricati 4.800
ESEMPIO 1: L’impresa Alfa Srl cede un impianto per l’importo di € 13.000. L’impianto era stato acquistato per € 50.000 ed è stato ammortizzato indirettamente per € 37.500. La prima scrittura da rilevare in partita doppia riguarda lo storno del fondo ammortamento che viene portato al conto Impianti, in modo che quest’ultimo rappresenti il valore contabile del bene. Fondo ammortamento impianti a Impianti 37.500 A questo punto rileviamo la vendita dell’impianto e la plusvalenza. Crediti verso clienti a Diversi 13.000 Impianti 12.500 Plusvalenze 500
RAPPORTI CON IL PERSONALE DIPENDENTE Contabilizzare costi per: Tfr ferie maturate e non godute ratei 13/14ma saldo Inail per il 2016 Utilizzare i prospetti TFR, ferie e dell’autoliquidazione inail 2016/2017 rilasciato dallo Studio se le paghe sono da noi gestite o richiedere i prospetti al Consulente che si occupa delle paghe
AUTOLIQUIDAZIONE INAIL Gli oneri INAIL sono contabilizzati ogni anno in base al principio di competenza economica. Le retribuzioni corrisposte nell’esercizio appena concluso saranno la base per il calcolo del saldo 2016 e del premio anticipato per il 2017. Ipotizzando di aver corrisposto in data 16/02/2016 un acconto INAIL pari a 1.500 euro e che il premio totale calcolato al 31.12 sia pari ad € 1.600, le scritture da contabilizzare saranno le seguenti: 16/02/2016 Acconto INAIL a Banca c/c 1.500 31/12/2016 Premio INAIL a Diversi 1.600 a Debiti v/INAIL 100 a Acconto INAIL 1.500
QUATTORDICESIMA MENSILITÀ Alcuni CCNL, oltre alla tredicesima, prevedono la corresponsione di un’ulteriore mensilità aggiuntiva, normalmente denominata “quattordicesima mensilità”. Nel calcolo rientrano: il numero dei mesi di servizio prestato dal lavoratore nei 12 mesi precedenti la sua corresponsione; la retribuzione lorda del lavoratore. Se prima dell'erogazione il lavoratore non ha maturato dodici mesi di servizio la quattordicesima è calcolata in proporzione ai mesi di lavoro prestato. Considerato il fatto che la quattordicesima mensilità matura nel periodo che va dal 1 luglio al 30 giugno dell’anno successivo sarà necessario procedere alla rilevazione della quota di competenza maturata al 31 dicembre. Ipotizzando che la quota parte maturata dal 1 luglio al 31 dicembre sia pari a 6.000 euro ed i relativi oneri INPS a 2.820, la scrittura di assestamento sarà la seguente: Denominazione conti DARE AVERE Salari e stipendi 6.000 Dipendenti c/retribuzioni 6.000 Oneri sociali 2.820 INPS c/14°mensilità 2.820
PERMESSI E FERIE NON GODUTE E’ frequente che al 31 dicembre non tutti i dipendenti abbiano goduto del periodo di ferie loro spettante che di conseguenza deve essere rinviato all’esercizio successivo. In questo caso sarà necessario operare una scrittura di assestamento nella quale si rileva il costo per ferie non godute ed i relativi oneri sociali a carico dell’azienda; ipotizzando che l’ammontare delle ferie non godute sia pari a 3.000 euro ed i relativi oneri INPS a 1.900 euro, la scrittura di assestamento sarà la seguente: Denominazione conti DARE AVERE Salari e stipendi per ferie non godute 3.000 Dipendenti c/retribuzioni per ferie non godute 3.000 Oneri sociali per ferie non godute 1.900 INPS c/ferie non godute 1.900
TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO – TFR Pur essendo erogato alla data di cessazione del contratto di lavoro esso matura di anno in anno imputando una quota pari e comunque non superiore all'importo della retribuzione lorda dovuta per l'anno stesso divisa per 13,5. Gli accantonamenti devono essere rivalutati con l'applicazione di un tasso costituito dall'1,5 per cento in misura fissa e dal 75% dell'aumento dell'indice ISTAT, rispetto al mese di dicembre dell'anno precedente. Su tale rivalutazione è dovuta un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi del 17%. Il versamento dell’imposta è a carico del datore di lavoro e deve essere effettuato in due rate: l’acconto entro il 16.12 (codice tributo 1712) e saldo entro il 16.02 dell’anno successivo (con il codice tributo 1713).
ESEMPIO: pagato un acconto per Imposta sostitutiva su TFR pari a € 100 in data 16/12/2016, accantonamento TFR (al lordo della rivalutazione del fondo) per € 5.600 e una Imposta sostitutiva di € 249 le scritture da contabilizzare saranno le seguenti: DARE AVERE PARZIALI TOTALI 16/12/2016 Erario c/ Acconto imposta Banca c/c 100 sost. TFR 31/12/2016 Accantonamento TFR # 5.600 Debiti TFR 5.351 Erario c/imposta sost. 249 16/02/2017 Erario c/imposta sost. TFR # 249 Banca c/c 149 Erario c/Acc imposta sost. 100
TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO – TFR POLIZZA ASSICURATIVA È possibile che l’azienda decida di contrarre una polizza assicurativa per garantire il trattamento di fine rapporto dei propri dipendenti, in questo caso, al pagamento del premio, non è possibile effettuare una compensazione ma occorre agire come segue. Al pagamento del premio la scrittura contabile sarà: Polizza assicurativa TFR dipendenti (sp) a Banca c/c (sp)ò Il conto “polizza TFR dipendenti” è un conto di stato patrimoniale che accoglie l’importo del premio pagato, rappresenta sostanzialmente un Credito verso Altri da inserire in C II 5 ovvero in Attività Finanziarie immobilizzate B III 2 lett d. Alla fine di ogni periodo di imposta occorrerà rilevare l’indennità di licenziamento maturata: Indennità di licenziamento (ce) a Fondo Tfr dipendenti (sp)
TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO – TFR POLIZZA ASSICURATIVA Alla cessazione del rapporto di lavoro occorrerà rilevare la liquidazione della indennità accantonata distinguendo la quota maturata nell’anno da quella accantonata negli anni precedenti, la scrittura contabile sarà la seguente: Diversi a Dipendenti c/liquidazione (sp) Fondo Tfr dipendenti (sp) Indennità licenziamento (ce) Avvenuta la cessazione occorrerà regolare la posizione con la società di assicurazione. Necessita a questo punto distinguere due casistiche a seconda che la polizza sia stata stipulata prima o dopo il 1.01.1996
TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO – TFR POLIZZA ASSICURATIVA scrittura contabile per assicurazione ante 01.01.1996: Diversi a Diversi Banca c/c (sp) Imposte varie (ce) a Polizza assicurativa Tfr dipendenti (sp) a Proventi vari (ce) Il conto Imposte varie accoglie la ritenuta del 12,50 a titolo definitivo gravante sul premio incassato
TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO – TFR POLIZZA ASSICURATIVA polizza successiva al 1/1/1996 : Diversi a Diversi Banca c/c (sp) Erario c/ ritenute subite (sp) a Polizza assi.tiva Tfr dipendenti (sp) a Proventi vari (ce)
COMPENSO AMMINISTRATORE RELATIVO ALL'ANNO 2016 Controllare il relativo verbale assemblea e che l’importo deliberato corrisponda a quello corrisposto. Controllare la rispondenza del contributo Inps con i valori corrisposti. Verificare che sia stato corrisposto per intero nell'esercizio. Accantonamento TFM amministratori - Verificare se previsto statutariamente o se determinato con verbale dell’assemblea dei soci, rilevare il costo maturato.
RILEVAZIONE DEL COMPENSO AMMINISTRATORE I compensi amministratori sono: deliberati dall'assemblea dei soci e sono assimilati, ai fini fiscali, al compenso da lavoro dipendente. certificati da una busta paga e sono assoggetti normalmente anche ad Inail. Sul compenso lordo dell'amministratore vengono trattenute sia le ritenute fiscali che i contributi Inps. La deduzione nel 2016 è assicurata se l’erogazione avviene entro il 12 gennaio dell’anno successivo a quello di “delibera”: si tratta del c.d. principio di “cassa allargata”.
RILEVAZIONE DEL COMPENSO AMMINISTRATORE ESEMPIO: Compenso lordo euro 3.851,66 ritenute inps 321,85, ritenute irpef 10.17,07 INAIL 12,56 le scritture da contabilizzare saranno le seguenti: Compensi a Diversi 3.851,66 amministratori a Amministratori c/compensi 2.500,00 a Inps c/contributi collaboratori 321,85 a Erario c/ritenute dipendenti 1.017,07 a Inail c/contributi collaboratori 12,56 a Dipendenti c/arrotondamenti 0,18
RILEVAZIONE DEL COMPENSO AMMINISTRATORE ESEMPIO: rilevazione contributi carico azienda Diversi a Diversi 668,82 Contributi c/Inps 643,70 amministratore Contributi c/Inail 25,12 amministratore Inps c/contributi 643,70 a collaboratori Inail c/contributi a 25,12 collaboratori
IMPOSTE DI COMPETENZA Scrittura contabile del versamento della 1° rata di acconto delle imposte IRES e IRAP (mese di giugno): _______________________ _____________________ Diversi a Banca c/c Erario c/acconto IRES Erario c/acconto IRAP La medesima scrittura dovrà essere registrata in sede di calcolo della 2° rata di acconto IRES ed IRAP (mese di novembre).
IMPOSTE DI COMPETENZA Al 31.12.X è necessario calcolare e rilevare in bilancio le imposte di competenza dell’esercizio, le quali possono essere uguali, superiori o inferiori a quelle versate a titolo di acconto. Imposte di competenza superiori agli acconti: ______________________ ________________________ Diversi a Diversi IRES dell’esercizio (5.000) IRAP dell’esercizio (8.000) Erario c/acconto IRES 4.100 Erario c/acconto IRAP 6.300 Erario c/debito IRES 900 Erario c/debito IRAP 1,700
IMPOSTE DI COMPETENZA Imposte di competenza inferiori agli acconti versati: _______________________ ___________________ Diversi a Diversi IRES dell’esercizio (4.000) IRAP dell’esercizio (3.000) Erario c/IRES a credito (100) Erario c/IRAP a credito (600) Erario c/acconto IRES (4.100) Erario c/acconto IRAP (3.600)
UN ANNO DI FORMAZIONE INSIEME Gennaio – Dicembre 2017 «FOCUS FINALE»
Verifica saldi clienti e fornitori ; arrotondamenti da eseguire e valutazione crediti in contenzioso; attenzione ai conti clienti aperti in avere e conti fornitori aperti in dare Cassa: il saldo deve sempre essere in dare Banche: riconciliazione con estratti conto bancari e verifica contabilizzazione interessi di competenza dell’ultimo trimestre ( nuove regole ABI); corretta rilevazione delle ritenute sugli interessi attivi lordi Dipendenti c/retribuzioni, rapporti con Erario ed Enti : il saldo deve corrispondere con le retribuzioni erogate nel gennaio 2017 (entro il 12.1) al netto di acconti pagati nel 2016 Compensi amministratori e collaboratori: il saldo deve corrispondere con i compensi erogati nel gennaio 2017 (entro il 12.1); per gli emolumenti amministratori verifica delle delibere relative
Fatture/note credito da ricevere e da emettere: verifica documenti contabilizzati nel 2017 Contratti di locazione finanziaria; calcolo competenza e controllo risconti Verifica dei conteggi relativi a risconti attivi/passivi e ratei attivi/passivi Verifica dei rapporti con il personale attraverso i prospetti rilasciati dal consulente del lavoro relativi ai costi per Tfr, ferie maturate e non godute, ratei 13/14ma e saldo Inail per il 2016 Ammortamenti: aggiornamento libro cespiti e individuazione aliquote applicabili Valutazione delle rimanenze finali accantonamento imposte di competenza
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