Dall'e-learning alla RIAP 3.0

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Dall'e-learning alla RIAP 3.0
Dall’e-learning
                            alla RIAP 3.0

Silvia Di Michele           La Formazione a distanza (FAD) è nata per svincolare l’intervento di-
Fabio Capani*               dattico dai limiti posti dalla compresenza fisica, ed il suo sviluppo è
                            stato profondamente influenzato sia da quello delle tecnologie della
U.O. di Pediatria Medica,   comunicazione che dall’evoluzione del modo di concepire la didatti-
Pescara, PhD Student        ca stessa e l’apprendimento.
Università di Chieti        L’e-learning, come FAD di ultima generazione, rappresenta una meto-
*
  Clinica Medica,           dologia di apprendimento a distanza che si serve del complesso delle
Università di Chieti        tecnologie Internet (web, e-mail, FTP, IRC, video, ecc.) per distribuire
                            online contenuti didattici multimediali in maniera integrata ed inte-
s.dimichele@unich.it
                            rattiva. La condivisione si realizza mediante una tecnologia specifica
                            – piattaforma tecnologica – che permette di personalizzare i contenuti,
                            ristrutturarli all’interno del proprio vissuto ed interagire con docenti e
                            altri discenti per condividere la formazione e implementarla. Direi che
                            le parole chiave che sintetizzano una lunga storia sono:
                            • Student-centered Learning: la trasmissione del sapere dipende dalle
                               strategie con cui l’offerta formativa è in grado di coinvolgere e moti-
                               vare il discente;
                            • Cooperative Learning: l’attivazione di una rete di relazioni fra i par-
                               tecipanti allo stesso processo di apprendimento che potenzia espo-
                               nenzialmente i risultati della formazione stessa.

                            L’e-learning è dunque un insieme di strumenti tecnologici, contenu-
                            ti preparati ad hoc, interazioni umane e studi pedagogici, anzi direi
                            “androgogici”. Nella progettazione di formazione per adulti, cioè pro-
                            fessionisti con necessità personali ed obiettivi di apprendimento, non
                            si può non tener conto di alcune peculiarità. In particolare, per poter
                            apprendere l’adulto ha bisogno di:
                            • forte motivazione, spesso tesa a migliorare la propria cultura o la
                               propria posizione sociale: l’adulto deve conoscere a cosa serviranno
                               le nozioni da acquisire; in genere preferisce conoscenze direttamen-
                               te applicabili alla vita reale o a orientare alla soluzione di problemi;
                            • autonomia ed indipendenza non possono mancare nel processo
                               di apprendimento di un adulto;
Gli Autori dichiarano di    • rispetto del proprio vissuto: un gruppo di adulti è eterogeneo per
non avere alcun conflitto      carattere, stili di apprendimento ed esperienze vissute.
di interesse rispetto
all’argomento trattato      Di qui torna l’importanza di poter personalizzare il materiale didattico
nell’articolo.              adattandolo alle necessità dei discenti. Lo strumento che rende possi-

                                              Rivista di Immunologia e Allergologia Pediatrica • 02/2009 • 35-40   35
bile l’interazione è la piattaforma tecnologica.      mente impegnativa. Il docente ha il dovere di
     La piattaforma, o meglio, “le piattaforme”, dal       trasmettere la propria esperienza equilibran-
     momento che ne esistono ormai molti mo-               do il corretto approfondimento dei temi al li-
     delli in circolazione, rappresenta l’infrastruttu-    vello del discente cui il contenuto è destinato,
     ra tecnologica che regge, orienta e coordina          e sforzandosi di comporre e veicolare i con-
     le diverse pratiche di una formazione on-line.        cetti in modo multimediale per una fruizio-
     È il mix di elementi hardware e software che          ne più fluida ed interessante da parte di chi
     consente di gestire un progetto di formazio-          apprende. Ciò avviene, nella maggior parte
     ne in completa autonomia in rete, oppure in           delle volte, almeno secondo l’esperienza di
     parallelo con forme più tradizionali. In genere       Unidav, con il commento vocale di diapositi-
     è composta da un database, che costituisce            ve che scorrono in automatico, ma i cui titoli
     la memoria organizzata di tutti i dati relativi       sono sempre presenti al fruitore e ne formano
     ad un corso e da funzioni di processo che             la mappa concettuale. Questa, alla fine della
     rendono possibile l’utilizzo del database e           lezione, può essere “navigata” a piacimento
     dall’aula virtuale attraverso strumenti di col-       dal fruitore per rinforzare concetti meno co-
     laborazione (aree di lavoro comune) e di              nosciuti, e sorvolare su altri sufficientemente
     comunicazione (messaggistica, chat, forum,            acquisiti. La presenza ad ogni lezione di un
     videoconferenza). La collaborazione può av-           questionario coerente permette un rinforzo
     venire in sincrono (necessità di essere colle-        sui punti più rilevanti e soddisfa maggiormen-
     gati contemporaneamente) o in asincrono.              te il fruitore per un immediato feed-back sul
     Spesso l’aggiornamento professionale avvie-           livello di apprendimento.
     ne attraverso un percorso rigido, centrato sul        Il Mentor è la persona esperta di strategie di-
     docente che, anche se esperto, difficilmente          dattiche che segue l’evoluzione dei processi
     riesce a personalizzare la lezione in base al         formativi consigliando all’utente il metodo di
     fruitore. Per quanto i migliori oratori si sforzino   studio e i percorsi formativi più adatti. Più in-
     di evitare atteggiamenti di istrionismo, la rela-     cisiva è l’azione del Mentor, maggiore sarà la
     zione dell’oratore risulta sempre speaker-cen-        crescita professionale per l’utente.
     tered, cioè centrata su chi parla, e le possibili-    Il Tutor è una figura fondamentale dell’e-lear-
     tà d’interazione sono solitamente minime.             ning, agisce sulle attività del singolo e del
     L’e-learning prevede un ambiente integra-             gruppo attraverso gli strumenti disponibili
     to e continuo che consenta la personaliz-             (chat, forum, posta elettronica, ecc.), ha il
     zazione dei percorsi, l’interazione umana e           compito di distribuire i materiali didattici e di
     l’apprendimento collaborativi, l’assistenza           supporto, si relaziona con gli esperti di conte-
     didattica, la flessibilità ed il monitoraggio dei     nuto per aiutare gli utenti nella formazione. In
     risultati. Per integrazione s’intende l’impiego       molti casi gestisce le aree di collaborazione
     di diverse modalità di formazione: autoap-            degli LMS ed ha anche il compito di sollecita-
     prendimento asincrono: formazione on-line             re l’interesse dei fruitori attraverso e-mail diret-
     in qualsiasi momento e in ogni luogo in cui           te o forum o chat.
     esista una connessione, apprendimento
     collaborativo (attraverso forum o comuni-             Infine l’e-learning può essere uno strumento
     tà virtuali), apprendimento sincrono (aule            per potenziare la didattica tradizionale. Infatti
     virtuali, video-conferencing con tecnologia           può inserirsi in processi formativi definiti “misti”
     satellitare o chat); come abbiamo detto in            (o blended learning) in cui la componente
     questa occasione non apriremo aule virtuali           online si affianca alla formazione di tipo tradi-
     né video-conferencing. Infatti, seppure molto         zionale (interventi in aula, workshop, seminari,
     utili, riteniamo in questo caso limitante dover-      ecc.).
     si collegare tutti contemporaneamente alla
     stessa ora.                                           E-LEARNING IN CAMPO SANITARIO:
     La figura del docente, rispetto alla formazio-        PERCHÉ E COME
     ne tradizionale, viene magnificata, in quanto         È evidente l’esigenza dell’aggiornamento
     la creazione dei contenuti didattici è forte-         continuo in un settore come quello sanita-

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rio sottoposto ad un incessante progresso             dimensioni, sia perché la lingua inglese è in
delle conoscenze. Chiunque si rende con-              definitiva la lingua del progresso scientifico in
to del gap esistente tra i risultati raggiunti e      campo medico, per cui potenzialmente tutti
pubblicati sulle più importanti riviste medico-       possono utilizzare il materiale in inglese.
scientifiche e la lentezza con la quale questi        L’esperienza più grande riportata in letteratu-
risultati raggiungono gli operatori sanitari e        ra è quella della International Virtual Medical
modificano i comportamenti. Per queste ra-            School (IVIMeds) che eroga programmi di
gioni è stato istituito il Sistema di Educazione      alta qualità attraverso un modello blended in
Continua in Medicina (ECM) di tipo residen-           cui le innovative potenzialità dell’e-learning
ziale (finora!). Certamente l’iniziativa è riusci-    vengono integrate al tradizionale face-to-face
ta a far comprendere l’enorme importanza              teaching. Cinquanta scuole internazionali ed
dell’aggiornamento continuo, ma talora ha             istituti hanno preso parte al progetto. L’inno-
indotto negli operatori sanitari una certa in-        vazione nell’approccio didattico, basato su
soddisfazione che sarebbe legata all’ineffi-          ben disegnati ed avanzati reusable learning
cacia formativa degli eventi, al tempo utilizza-      objects, i casi clinici virtuali e la prospettiva in-
to- talora eccessivo se paragonato al risultato       ternazionale conducono l’educazione medi-
raggiunto- e alle risorse economiche. È ovvio         ca verso la globalizzazione, verso curriculum
che il progetto ora deve essere sottoposto ad         più flessibili che si adattino alle diversità fra gli
un miglioramento, ad un affinamento nei suoi          studenti ed una potenziale maggiore acces-
multiformi aspetti metodologici ed è neces-           sibilità alla medicina.
sario ottimizzare il rapporto tempo da dedi-          Esistono poi numerosi siti che, pur non fornen-
care/beneficio raggiunto.                             do un servizio di e-learning completo in cam-
In questo senso non è da sottovalutare il con-        po medico, hanno tuttavia un gran numero
tributo che la FAD potrebbe dare all’ECM, sul         di Web-based Virtual Patient Case Simulation
miglioramento dell’efficacia formativa in par-        enviroment (University of Dublin, Karolinska In-
ticolare agendo sulla tipologia dell’evento e         stitute, Harvard Medical Simulation, ecc.). Si
sulla valutazione dell’apprendimento, sull’ot-        tratta di una metodologia estremamente in-
timizzazione del rapporto fra tempo impiega-          terattiva che permette di far esercitare il fruito-
to e risultato raggiunto nonché sull’impegno          re, più spesso nell’ambito dei corsi di Laurea,
economico.                                            ed incrementare le capacità professionali,
Ma la domanda che sorge spontanea è: esi-             peraltro di solito accolta con entusiasmo so-
ste l’e-learning in Medicina? In Italia ni … nel      prattutto dalle popolazioni più giovani come
senso che non è riconosciuto come ECM, ma             dimostrato da alcune pubblicazioni scientifi-
vi sono delle iniziative in corso. Nel resto del      che.
mondo va decisamente meglio ed esiste a               Esistono anche diverse segnalazioni in let-
tutti i livelli della formazione e dell’aggiorna-     teratura sull’impatto positivo dell’e-learning
mento professionale in Medicina. La tabella           e della telemedicina nell’educazione del-
seguente illustra alcuni esempi di blended e-         l’utenza in campo sanitario, in particola-
learning nella Formazione Medica. Si tratta di        re dei genitori e dei bambini, ad esempio i
modelli per lo più anglosassoni, probabilmen-         residenti in zone rurali, lontane dai pediatri!
te sia perché in questi paesi il mercato dell’e-      Sebbene sarebbe troppo lungo analizzarle
learning ha assunto precocemente grandi               singolarmente, è bene almeno ricordare che

TAB. I.
Esempi di e-learning in modalità blended.

 International Virtual Medical School                http://www.ivimeds.org
 Johns Hopkins Medicine Interactive                  www.jhminteractive.com
 School St George’s University of London             http://www.elu.sgul.ac.uk
 Virtual Medical Education                           http://www.virtualmedicaleducation.com

Dall’e-learning alla RIAP 3.0                                                                                 37
una Cochrane sull’uso di Interactive Health           Anche gli strumenti di interazione a nostra di-
     Communication Applications (IHCAs), pac-              sposizione sono molti. Già il mondo del web
     chetti computer-based appositamente crea-             2.0, ossia l’insieme di tutte quelle applicazioni
     ti per persone affette da patologie croniche,         online che permettono uno spiccato livello
     ha recensito che l’HCAs aveva un effetto              di interazione sito-utente (blog, forum, chat,
     positivo sulla conoscenza della patologia             sistemi quali Wikipedia, Youtube, Facebook,
     (SMD 0,46; 95% confidence interval (CI) 0,22          Myspace, Gmail, Wordpress, ecc.) ha portato
     to 0,69), sul supporto sociale (SMD 0,35; 95%         una grossa rivoluzione al nostro modo di po-
     CI 0,18 to 0,52) e sugli indicatori di outcome        ter interagire a scopi sociali e non.
     clinico (SMD 0,18; 95% CI 0,01 to 0,35). Per-         Basti pensare all’enorme successo di face-
     tanto IHCAs sembrerebbero avere un effetto            book, che può essere sfruttato per la colla-
     positivo sui fruitori, nel senso che conoscono        borazione e l’interazione tra gruppi di profes-
     di più la loro condizione, si sentono meglio          sionisti. Ma ancor di più lo sviluppo del Web
     dall’avere un sostegno sociale e potrebbero           3.0, ossia l’evoluzione dell’utilizzo del Web fino
     avere un miglioramento comportamentale e              a trasformarlo in un database, che possa
     degli outcome clinici.                                facilitare l’accesso ai contenuti da parte di
                                                           molteplici applicazioni e sfruttare al meglio le
     PEDIATRIA 3.0 OVVERO PEDIAFRIENDS                     tecnologie basate sull’intelligenza artificiale,
     Anche alla luce della lunga ed avvicente              sul web semantico, sul Geospatial Web, ecc.
     esperienza all’interno dell’attività dell’Os-         fino a perderci in un mondo tanto interessan-
     servatorio Nazionale degli Specializzandi di          te quanto ancora tutto da esplorare!
     Pediatria, organo rappresentativo dei futuri          Di qui nasce l’idea di realizzare una nostra
     pediatri italiani (http://www.onsp.it), uniti in      piattaforma tecnologica medico-scienti-
     rete telematica da diversi anni per potenzia-         fica, a registrazione gratuita, dedicata agli
     re il confronto e l’interazione fra scuole, ci sia-   Specializzandi di Pediatria ed i giovani Pe-
     mo resi conto della necessità che abbiamo,            diatri, realizzata in collaborazione con l’Os-
     in fase di formazione, ma forse ancora di più         servatorio Nazionale degli Specializzandi di
     durante l’aggiornamento professionale, di             Pediatria, con il supporto teconologico del-
     condividere esperienze formative, confrontar-         l’Università Telematica “Leonardo da Vinci” e
     ci ed interagire per migliorare la qualità del        di Ud’Anet, lo spin-off dell’Università di Chieti.
     nostro lavoro di pediatri.                            Si tratta di fornire un servizio integrato di for-
     Navigando nella rete ovviamente si trovano            mazione ed interazione in rete: un ambiente
     moltissime possibilità di aggiornamento onli-         vivace e professionale dove medici specia-
     ne, spesso a pagamento e non sempre cer-              lizzandi in pediatria e neo-pediatri possano
     tificate.                                             incontrarsi, confrontarsi, scambiare materiale
                                                           didattico, condividere progetti di ricerca, ma
                                                           anche fruire di corsi on-line, servizi di suppor-
                                                           to, assistenza formativa e assistenza tecnica.
                                                           All’interno di Pediafriends è disponibile un
                                                           ambiente di apprendimento collaborativo
                                                           da cui auspicabilmente potrebbe prendere
                                                           origine una comunità di pratica che aumenti
                                                           le potenzialità di collaborazione e la rete di
                                                           relazioni tra i giovani pediatri italiani.
                                                           Al momento è disponibile una versione prelimi-
                                                           nare del sito che in definitiva comprenderà:
                                                           • un’area pubblica, in cui vi sono informazio-
                                                              ni generali sul progetto, il catalogo completo
                                                              dei corsi on-line e delle altre risorse disponibili
                                                              (riviste, risorse web, ecc.), forum pubblici, links
                                                              con i siti utili e con i sostenitori del progetto;

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• un’area privata, per accedere alla quale              Liscia R. E-learning in Italia. Una strategia per l’in-
   occorre registrarsi, in cui si trovano forum             novazione. Osservatorio ANEE/ASSINFORM. Mi-
                                                            lano: Apogeo Editore 2005.
   privati, l’accesso a tutti i servizi formativi e
                                                        Stagi L, Vercelli G. E-learning e formazione conti-
   ai corsi, i sondaggi relativi alla formazione            nua. Milano: Franco Angeli Editore 2004.
   specialistica, le riviste e le risorse web ad uti-   Devoti AG, Raviolo P. L’e-learning nell’insegnamen-
   lizzo gratuito per gli utenti registrati.                to universitario. Itinerari, strumenti, esperienze.
Il collegamento alla piattaforma tecnologica                Roma: Eurostampe s.r.l. 2005.
                                                        Bellagente M. E-learning e creazione della cono-
può avvenire liberamente, in qualsiasi mo-
                                                            scenza. Una metodologia per progettare la
mento e da qualunque postazione internet.                   formazione a distanza. Milano: Franco Angeli
All’interno della piattaforma sono disponibili:             Editore 2006.
corsi on-line, calendario degli eventi futuri/
congressi/ecc., archivio Didattico: riviste on-         Net-grafia
                                                        http://www.anee.it
line, atti di congressi/convegni residenziale e
                                                        http://www.asfor.it
vari forum.                                             http://www.astd.org
Il Forum Didattico è uno spazio di confronto            http://www.brandon-hall.com
tra gli utenti dedicato a discussioni su argo-          http://www.idc.com
menti di interesse comune, problematiche                http://www.elearningpost.it
                                                        http://www.learningcircuits.com
connesse alla formazione specialistica, ge-
                                                        http://www.e-learningcentre.co.uk
stione di casi clinici, Journal club online con         http://www.trainingzone.co.uk
segnalazione di articoli rilevanti pubblicati in        http://www.vnulearning.com
letteratura scientifica.                                http://www.it.wikipedia.org
Il Forum Cafè: spazio di confronto libero tra           http://www.smile2006.org
                                                        http://openlab.fondazione-mariani.org/
Specializzandi.
                                                        http://www.maise.org
Forum Direttivo ONSP: spazio in cui il Direttivo
Nazionale ONSP si confronta con gli utenti e            La Formazione a distanza nel Settore Sanitario
soprattutto condivide progetti, decisioni, ecc.         Balasubramaniam C. Mini-project update: Clinical
Forum per l’Assistenza Tecnica.                            skills online. http://www.etu.sgul.ac.uk/cso/
                                                        Johns Hopkins Medicine Interactive: www.jhminte-
Inoltre sono previste una mail box per comu-               ractive.com/
nicare con gli altri utenti, la Photogallery e di       Chodorow S. Educators must take the electronic
volta in volta verranno attivati altri spazi e stru-       revolution seriously. Acad Med 1996;71:221-6.
menti utili per l’interazione (chat, videoconfe-        Ruiz JG, Mintzer MJ, Leipzig RM. The Impact of E-Lear-
renza, ecc.).                                              ning in Medical Education. IT in Medical Educa-
                                                           tion Academic Medicine 2006;81:207-12.
Il materiale didattico viene messo a dispo-             Harden RM. An international virtual medical school
sizione di Pediafriends da parte di singoli                (IVIMEDS): the future for medical education?
docenti delle Scuole di Specializzazione, da               Med Teach 2002;24: 261-7.
Società Scientifiche dell’Area Pediatrica e             Zary N, Johnson G, Boberg J, Fors GH. Develop-
da alcune Riviste di Pediatria. In particolare,            ment, implementation and pilot evaluation of
                                                           a Web-based Virtual Patient Case Simulation
auspico che la RIAP abbia un suo adeguato                  environment – Web-SP. BioMed Central Ltd, BMC
spazio, a cura del nostro Direttore, per condi-            Medical Education 2006;6:10.
videre alcuni articoli e poterli approfondire e         Wahlgren CF, Edelbring S, Fors U, Hindbeck H, Ståh-
discutere online!                                          le M. Evaluation of an interactive case simula-
Il link sarà attivo appena sarà pronta la pa-              tion system in dermatology and venereology
                                                           for medical students. BMC Medical Education
gina web della RIAP… quindi vi aspettiamo                  2006;6:40.
anche su RIAP 3.0!!!! E ci auguriamo di forni-          D’Alessandro DM, Lewis TE, D’Alessandro MP. A pe-
re nuovi e vivaci strumenti a supporto della               diatric digital storytelling system for third year
formazione e dell’aggiornamento professio-                 medical students: The Virtual Pediatric Patients.
nale.                                                      BMC Medical Education 2004;4:10.
                                                        Canegallo L. L’e-learning nella formazione die pro-
                                                           fessionisti della salute. Un’introduzione. Tutor.
                                                           Rivista della Scuola Italiana di Pedagogia Me-
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE                                    dica 2003;3:46-54.
Eletti V. Che cos’è l’e-learning. Roma: Edizione Car-   Carraccio C, Englander R, Wolfsthal S, Martin C, Fe-
    rocci. Le bussole, 2002.                               rentz K. Educating the pediatrician of the 21st

Dall’e-learning alla RIAP 3.0                                                                                     39
century: defining and implementing a compe-         Sable CA, Cummings SD, Pearson GD, Schratz
        tency-based system. Pediatrics 2004;113: 252-8.          LM, Cross RC, Quivers ES, et al. Impact of te-
     Baldwin CD, Niebuhr VN, Sullivan B. Meeting the             lemedicine on the practice of pediatric car-
        computer technology needs of community fa-               diology in community hospitals. Pediatrics
        culty: building new models for faculty develop-          2002;109:e3.
        ment. Ambul Pediatr 2004;4:113-6.                   Committee on psychosocial aspects of child ad
     Spooner SA,Gotlieb EM and Steering Committee on             family health. American Academy of Pediatrics:
        Clinical Information Technology and Committee            the new morbidity revisited: a renewed commit-
        on Medical Liability. Telemedicine: pediatric ap-        ment to the psychosocial aspects of pediatric
        plications. Pediatrics 2004;113:639-43.                  care. Pediatrics 2001:108:1227-30.
     Marcin JP, Ellis J, Mawis R, Nagrampa E, Nesbitt TS,   Britton CV. American Academy of Pediatrics Com-
        Dimand RJ. Using telemedicine to provide pe-             mittee on Pediatric Workforce. Ensuring cul-
        diatric subspecialty care to children with spe-          turally effective pediatric care: implications
        cial health care needs in an underserved rural           for education and health policy. Pediatrics
        community. Pediatrics 2004;113:1-6.                      2004;114:1677-85.

40                                                                                      Dall’e-learning alla RIAP 3.0
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