Dal problema standard al problema autentico - Giunti Scuola

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ESPERIENZE E PROGETTI

Dal problema standard
 al problema autentico

                                                                                    di Paola Maggi, Lucia Stelli
                                                                                                      insegnanti

T
       utto cominciò quando, con l’i-      UN LUNGO PERCORSO                        Oltre a domande attese, tipo quella
       stituzione in forma sperimen-       DI TRASFORMAZIONE                        originaria, ne comparvero altre:
       tale degli Istituti Comprensivi     Durante questa prima formazione ab-      • Quanti sono gli invitati?
(nell’anno scolastico 1999-2000), la       biamo avviato un laboratorio di ricer-   • Perché solo 5 ragazzi ?
Provincia di Pisa e il CIDI (Centro di     ca-azione e abbiamo verificato come i    • Se sono così pochi perché decidono
Iniziativa Democratica degli Inse-         problemi standard possano diventare      di comprare così tanta roba da bere?
gnanti) di Firenze proposero di atti-      occasione di attività significative.     • Come mai le focacce costano 60
vare nelle Scuole laboratori di proget-    Il problema che ha cambiato il nostro    centesimi?
tazione e sperimentazione di curricoli     modo di ascoltare gli alunni e consi-
verticali. L’Istituto Comprensivo “Ga-     derare le loro capacità è il seguente:   Queste domande, più realistiche di
merra” di Pisa dove insegnavamo                                                     quelle attese, misero in evidenza gli
(una alla scuola primaria, l’altra alla     LA FESTA Cinque ragazzi de-             aspetti artificiosi del testo.
secondaria di primo grado), aderì alla      cidono di organizzare una festa.        Improvvisamente, e provvidenzial-
proposta scegliendo di lavorare sul         Comprano 16 lattine di bibita a         mente, realizzammo che alunni con-
problem solving. Effettuammo una            mezzo euro l’una, 5 scatole di bi-      siderati con scarse capacità logiche
prima formazione con il prof. Brunet-       scotti a un euro e mezzo l’una e 12     attivavano altri tipi di pensiero, e
to Piochi dell’Università di Firenze,       focacce a 60 centesimi di euro l’u-     cominciammo a comprendere il loro
che ci propose un approccio nuovo           na. Quanto spende ogni ragazzo?         modo di ragionare.
ai problemi standard, spesso stereoti-                                              Ci rendemmo così conto che le diffi-
pati, privilegiando l’interazione con il   Abbiamo eliminato la domanda e           coltà dei ragazzi dipendevano anche
testo piuttosto che la risoluzione.        chiesto di scriverla ai ragazzi.         dall’artificiosità del testo, e quindi le

                                               10 | 2020                                                                21
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ESPERIENZE E PROGETTI

                        domande, le osservazioni e le risposte      spesso esercizi mascherati da proble-
                        degli alunni costituivano indicatori        mi, gran parte del nostro impegno si
                        preziosi per rilevare gli ostacoli alla     è indirizzato alla loro riformulazione.
                        comprensione.
                        La formazione, proseguita poi con la        UN OSTACOLO COGNITIVO:
La formulazione         prof.ssa Rosetta Zan, ci ha consentito      COMPRENDERE
                        di analizzare testi standard e di indi-     L’ESPRESSIONE “PIÙ DI”
del testo del           viduarvi vari tipi di ostacoli. Ci sia-     Per far capire le fasi di questo lavoro
                        mo rese conto che non avevamo mai           riportiamo una delle nostre prime
problema                rilevato l’artificiosità dei problemi       attività, sperimentata in classi secon-

è fondamentale          costruiti intorno a una storia, forse
                        perché facevano parte di una lunga
                                                                    de di scuola primaria.
                                                                    Si tratta di un problema che presenta
per la sua              consuetudine didattica che avevamo
                        vissuto anche come alunne. Le spe-
                                                                    un ostacolo cognitivo riconosciuto
                                                                    dalla ricerca e dalla pratica didatti-
comprensione            rimentazioni condotte nelle classi ci
                        hanno definitivamente convinto che
                                                                    ca: la comprensione dell’espressio-
                                                                    ne “più di”. De Corte e Verschaffel
e un insegnante         la formulazione del testo del proble-
                        ma è fondamentale per la sua com-
                                                                    (1985) hanno proposto ai bambini di
                                                                    ripetere il seguente problema:
può affrontare          prensione. Questa consapevolezza
                        è stata motivo di una profonda crisi           Joe ha 3 palline.
con                     professionale di fronte alla quale un          Tom ha 5 palline più di Joe.

consapevolezza          insegnante può reagire in modi op-
                        posti: affrontarla, o ignorarla rifu-
                                                                       Quante palline ha Tom?

questo aspetto          giandosi nella rassicurante didattica
                        tradizionale. Noi, insieme ad altre
                                                                    Alcuni bambini cancellano l’espres-
                                                                    sione “più di Joe” e riformulano così:
critico,                colleghe, sostenute anche dai risulta-
                        ti della ricerca didattica e dalle Indi-       Joe ha 3 palline.
o ignorarlo             cazioni Nazionali, abbiamo scelto di
                        intraprendere un percorso di innova-
                                                                       Tom ha 5 palline.
                                                                       Quante palline ha Tom?
rifugiandosi            zione inserendo stabilmente l’attività
                        di problem solving nell’orario scolasti-    Pare quindi che l’espressione “più
nella                   co settimanale. Le numerose speri-          di...” costituisca un ostacolo a livello

rassicurante            mentazioni condotte nelle classi, dal-
                        la scuola dell’infanzia alla secondaria
                                                                    di comprensione.

didattica               di primo grado, ci hanno fornito nu-
                        merosi riscontri positivi che ci hanno
                                                                    TRASFORMAZIONE DI UN
                                                                    PROBLEMA STANDARD
tradizionale            ripagato della fatica spesa a ricercare
                        problemi matematicamente signifi-
                                                                    Per verificare questa ipotesi siamo
                                                                    partite dal testo di un problema, da
                        cativi, analizzarli, riformularli, speri-   noi denominato “La scala” in cui era
                        mentarli e modificarli ulteriormente        presente un’informazione nella forma
                        fino a renderli “autentici”. Conside-       “più di” (per un’analisi di questo pro-
                        rato che nei testi scolastici si trovano    blema v. Zan, 2016).

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ESPERIENZE E PROGETTI

                                                                          Bambini al lavoro (classe insegnante Silvia Chialastri)

   LA SCALA                                 Purtroppo ha comprato da                        Aiuta la maga a capire se le
   La strega Pasticcia ordina a             poco un pentolone nuovo e le                    code di lucertola sono suffi-
   Buffetto, uno dei gattini verdi,         sono rimasti pochi soldi.                       cienti per poter invitare i suoi
   e a Sandogat, il gatto rosso,            Pensa di utilizzare il libro delle              amici.
   di lucidare tutta la lunga sca-          pozioni magiche e, tutta con-                   Spiega il tuo ragionamento.
   la che porta alla torre più alta         tenta, trova questa ricetta:
   del castello. Buffetto lucida            “Una coda di lucertola in bro-
   20 scalini. Sandogat ne lucida           do bollita si trasforma in una              In sperimentazioni successive emer-
   solo 3. La strega ne lucida 7            pizza saporita”.                            se che l’informazione “3 più di te”
   più di lui.                              La maga pensa subito che                    creava ancora problemi di compren-
   Quanti scalini ha quella scala?          deve procurarsi una coda per                sione: del resto in situazioni reali
                                            la pizza di ogni invitato, oltre            una persona o dice il numero, o si
                                            a quella per la sua pizza. La               limita a dire “più di te”.
Proposto in una classe seconda il te-       sera chiama Zampino, Siame-                 Proponemmo quindi una versio-
sto è risultato difficile per quasi tutti   se e Batuffolo, i suoi aiutanti             ne inserendo tale informazione in
i bambini. Alla domanda dell’inse-          gatti, e dice loro:                         modo più realistico:
gnante: “Che cosa vi è rimasto diffi-        “Ho bisogno del vostro aiuto
cile capire?”, i bambini hanno indica-      per festeggiare il mio com-
to la frase “La strega ne lucida 7 più      pleanno! Andate in giro per il                  Subito dopo arriva Siamese
di lui.”                                    paese e catturate più code di                   che esclama: “Io sono stato
Abbiamo quindi riformulato il testo,        lucertola che potete!”                          più bravo, ne ho prese più di
mantenendo “più di”, ma modifican-          I tre gatti il mattino dopo par-                te!”
do il contesto in modo da porre una         tono per la caccia.                             La maga dice: “È vero! Ne hai
domanda che avesse senso.                   Quando torna, Zampino urla                      prese 3 più di Zampino”.
                                            contento: “Io ne ho prese 4!”
                                            Subito dopo arriva Siamese
   CODE DI LUCERTOLA                        che esclama: “Io sono stato                 Con quest’ultima versione (succes-
   La maga Lucilla, per il suo              più bravo, ne ho prese 3 più                sivamente inserita in Di Martino e
   compleanno, vuole invitare a             di te!”                                     Zan, 2020) il numero delle risposte
   cena 22 amici, fra quelli a lei          Infine arriva Batuffolo, tutto              corrette aumentò considerevol-
   più cari, e offrire a ciascuno di        sudato: “Ne ho trovate 13!”                 mente, a dimostrazione del fatto
   loro una bella pizza.                                                                che le difficoltà di alcuni bambini
                                                                                        erano dovute alla comprensione.

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ESPERIENZE E PROGETTI

CHE COSA ABBIAMO                           concetti matematici. La risposta
IMPARATO (COME                             positiva delle classi ci ha motivato          tuoi non c’è una storia intorno
INSEGNANTI)                                e sostenuto in questo lungo lavo-             che fa entrare dentro al pro-
Nel tempo non abbiamo solo modi-           ro e crediamo abbia contribuito a             blema. Ad esempio sul libro
ficato i testi dei problemi, ma anche      sviluppare l’atteggiamento positi-            un problema è:
e soprattutto il nostro atteggiamen-       vo nei confronti della Matematica             “Il contadino vuole recintare
to verso la classe, divenendo sempre       menzionato nei “Traguardi per lo              il suo orto di forma… con il
più facilitatori di apprendimento.         sviluppo delle competenze”.                   lato... Quanti m deve compra-
In questo percorso abbiamo impa-                                                         re?”. Non si scrive per quale
rato a:                                    IL COMMENTO                                   motivo si vuole recintare l’or-
• ascoltare, chiedere, sospendere il       DI UN’ALUNNA                                  to... te invece avresti detto
giudizio sia negativo che positivo         A testimonianza di quanto questo              che il contadino vuole recin-
rassicurando i bambini che l’attività      modo di lavorare abbia lasciato               tare l’orto perché di notte le
non è oggetto di valutazione;              traccia, riportiamo ciò che                   galline ci entrano e mangiano
• non dare modelli, ma accettare           un’alunna, al termine della scuola            le verdure... in questo modo tu
modalità risolutive diverse e non          Primaria, ha scritto alla maestra             dai un senso alle operazioni
attese;                                    riguardo ai problemi:                         che, a differenza dei problemi
• non correggere errori e non sugge-                                                     del libro, aiutano davvero a ri-
rire risposte;                                                                           solvere i problemi del perso-
• dare tempo;                                 I problemi del libro sono no-              naggio. Noi siamo più motivati
• apprezzare e sostenere l’esplora-           iosi perché non hanno una ra-              perché ci sembra di aiutare il
zione e i tentativi di risoluzione;           gione perché al contrario dei              protagonista del problema.
• considerare la discussione sui vari
procedimenti risolutivi come mo-
mento centrale per far emergere
processi di pensiero e le argomenta-
zioni dei ragazzi.
Questo percorso ci ha permesso di
                                                  “Noi siamo più motivati
scoprire potenzialità insospettate                perché ci sembra di aiutare
degli alunni e di verificare la forza
del problem solving per veicolare i               il protagonista del problema”

  PER SAPERNE DI PIÙ
  • Stelli, L. (2006). Il laboratorio nell’Istituto Comprensivo “G. Gamerra”. In AA.VV. Curricoli verticali: laboratori
  in continuità dalla scuola dell’infanzia al biennio di scuola superiore. Pisa: Centro di documentazione e risorse
  educative.
  • Piscitelli, M., Casaglia, I., Piochi, B. (2007). Proposte per il curricolo verticale. Progettare percorsi in Lingua
  italiana e Matematica. Napoli: Tecnodid.
  • Zan, R. (2007). Difficoltà in Matematica. Osservare,interpretare, intervenire. Milano: Springer.
  • Zan, R. (2016). I problemi di Matematica. Difficoltà di comprensione e formulazione del testo. Roma: Carocci.
  • Di Martino, P., Zan, R. (2019). Problemi al centro. Firenze: Giunti Scuola.
  • Di Martino, P., Zan, R. (2020). Problemi per crescere. Matematica senza paura. Giunti Scuola

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