UNO SPETTACOLO DI TEATRO DI NARRAZIONE - LA COMPAGNIA DELLE LUNGHE ORECCHIE - DI E CON MARTINA SOLDATI E ALINA VANINI
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
LA COMPAGNIA DELLE LUNGHE ORECCHIE PRESENTA: o s a ! R UNO SPETTACOLO DI TEATRO DI NARRAZIONE CON MUSICA E MOVIMENTO DI E CON MARTINA SOLDATI E ALINA VANINI LIBERAMENTE ISPIRATO AL LIBRO ILLUSTRATO "C'È QUALCOSA DI PIÙ NOIOSO CHE ESSERE UNA PRINCIPESSA ROSA?" RAQUEL DÍAZ REGUERA (SETTENOVE, 2013)
Ci sono molte tonalità di rosa al mondo: rosa confetto, rosa fragola, rosa fenicottero, rosa fiore di ciliegio, rosa bucato sbagliato, rosa… rosa. Ma che cosa accadrebbe se, in mezzo a tutti quei rosa, una Principessa decidesse di vestirsi di verde? E di pilotare aerei al posto di cercare rospi da baciare? storia di una bambina che non è un fiore e dell’importanza di inseguire i propri sogni senza arrendersi mai! TRAMA In un regno lontano, sotto un cielo azzurro splendente, tra campi di grano dorati e colline verdeggianti, c'è un gigantesco castello tutto bianco. Tutto in quel castello è bianco, tranne la stanza della principessa Rosa: ogni cosa è rosa, anche il suo nome. In quel regno vigono regole severe che regolano la vita degli abitanti: regine che si devono vestire di rosa e avere vite rosa (come tutte le regine), re che si devono vestire di blu con una vita blu (come tutti i re), principi azzurri duri come pietre, e principesse rosa. Le regole per le principesse sono chiare: devono vestire abiti rosa, cercare rospi da baciare, intrecciarsi i capelli, essere gentili e delicate. Perché è risaputo: le principesse sono come fiori fragili che ad un solo soffio di vento vengono spazzati via. Ma Rosa non è come le altre principesse: Rosa sogna grandi avventure, di pilotare aerei e di sconfiggere draghi. E soprattutto: a Rosa non piace il colore rosa. Decide così di coinvolgere le altre principesse per opporsi alle regole secolari che regolano il regno, per innescare finalmente un cambiamento che porterà chiunque (re, regine, principi, principesse, o rospi) a inseguire i propri sogni e la propria felicità, senza arrendersi mai. Grazie ad una principessa forte e coraggiosa, l'immacolato castello bianco diventerà finalmente pieno di felicità e di colori. 01
stereotipi di genere e infanzia Attraverso questa rappresentazione vogliamo Dalle parole utilizzate dai bambini per sensibilizzare bambini e bambine, ragazzi, caratterizzare le persone, si evince la ragazze e adulti sugli stereotipi di genere, convinzione che i maschi sono forti, razionali, sull’importanza di inseguire i propri sogni e indipendenti, avventurosi, mentre le femmine di esporsi con coraggio per sostenere le sono più emotive, gentili, fragili e delicate. Di cause in cui si crede. conseguenza i ruoli in ambito lavorativo, sociale o famigliare a cui possono ambire Lavorando anche in ambito scolastico, ci sono limitati ai preconcetti legati agli siamo accorte che già i bambini stessi stereotipi sessisti. crescono credendo negli stereotipi sessisti. L’utilizzo del colore rosa per le femmine e Per affrontare questi temi, con un linguaggio del blu per i maschi viene continuamente vicino a quello dei bambini, l’espediente è di protratto nella nostra società, soprattutto partire dal cliché onnipresente nelle fiabe per quel che riguarda il merchandising e la dell’infanzia, della femmina - principessa rosa caratterizzazione di personaggi fiittizi, (frivola e delicata) e del maschio - principe televisivi e di libri per l’infanzia. azzurro (forte e duro). Con questo spettacolo il messaggio che vogliamo trasmettere è: la cosa fondamentale nella vita è ricordarsi che chiunque può sognare e fare ciò che piace, non in base al genere di appartenenza ma in base a ciò che ci rende felici. STILE NARRATIVO E RAPPRESENTATIVO La n a r r a z i o n e d i r e t t a a l p u b b l i c o s i a l t e r n a a momenti di rappresentazione teatrale, ed è coadiuvata da movimenti e teatro di figura. Le sedie della scenografia diventano di volta in volta elementi scenici differenti, tra cui sottomarini, castelli e aeroplani. I vestiti dei personaggi hanno spesso una propria vita senza essere necessariamente indossati. La parte di espressione corporea funge anche da supporto del racconto, per sostenere i bambini nella comprensione della storia. Le musiche sono state scelte con cura per accompagnare il pubblico nel percepire questo mondo onirico non solo con gli occhi ma anche con il cuore. 02
SCHEDA TECNICA SPAZIO CON ELETTRICITÀ E IMPIANTO AUDIO 4M X 6M ETÀ PER BAMBINI E ADULTI A PARTIRE DAI 5 ANNI DURATA 40 MINUTI 03
la compagnia Da un laboratorio teatrale per docenti in formazione con Enrico Ferretti nasce nel 2007 nel Mendrisiotto la Compagnia delle Lunghe Orecchie. La Compagnia prende il suo nome dall’esagerata dimensione delle orecchie del lupo protagonista del primo spettacolo. “Il compleanno di Pasqualino”, rivisitazione della fiaba I tre porcellini, presentato nella sua ultima versione “In bocca al lupo” al Festival di narrazione di Arzo nel 2011 nell’ambito del progetto Corte esordienti. Tra adattamento di fiabe classiche e narrazioni multisensoriali, la compagnia partecipa a progetti scolastici (durante il periodo natalizio sono disponibili gli spettacoli “Una cena di Natale molto speciale” 2019 e “Un Natale (quasi) perfetto” 2020) e notti del racconto dalla scuola dell’infanzia alla scuola media; da qui nasceranno in particolare gli spettacoli “A contrabbandare” (2012) e “I musicanti di Breggia” (2014). Oltre agli spettacoli, vengono presentate serie di piccole narrazioni sul tema dell'evento in cui vengono mostrate (come la giornata della Mobilità scolastica sostenibile): “Norberto viaggiatore esperto”, “Una carrellata di Cappuccetti”, “Teatro di strada”, “Chi va piano va sano e vince”, “Storie a colori”. Nel 2017 la compagnia partecipa al Buskers Festival di Lugano con “Le avventure del piccolo sarto”, spettacolo che porterà in seguito al Festival di Narrazione di Arzo nel 2018 e al Festival Scollinando nel 2019. Dal 2018 partecipa al Matematicando Festival di Locarno con spettacoli sul tema della matematica, come “Biancaneve e i sette angoli” (2018) e “Bina e la combinatoria” (previsto per il 2020 e posticipato al 2021 causa Covid). Attualmente la compagnia conta i seguenti membri: Alina Vanini, Martina Soldati, Anna Lisa Fontana, Martina Fontana, Michela Barusco, Michele Marcotulli, Valeria Trapletti. ERAVAMO QUATTRO MAESTRE E UN’INFERMIERA, ERAVAMO QUATTRO MOMÒ E UNA NO, ERAVAMO QUATTRO CASTANE E UNA BIONDA. ERAVAMO QUATTRO AMICI E UN LUPO, ERAVAMO QUATTRO CUFFIE DI LANA E UN APPENDIABITI BIANCO, CHE ERA ALBERO, PORTA, FIUME, CAMINO. ERAVAMO QUI PER IL COMPLEANNO DI PASQUALINO, PER I FIORI E PER LE DANZE. E PER IL LUPO CHE VOLEVA PRENDERCI. MA IL LUPO ERA IL NUMERO UNO E NOI ERAVAMO SOLO IN QUATTRO… POI PER FORTUNA SOPRAGGIUNSERO I MICHELI A DARCI UNA MANO, IL LUPO VENNE DALLA NOSTRA PARTE E NON FU PIÙ VILLANO. “SIAMO PIÙ GRANDI, SIAMO TANTI E LA NOSTRA PASSIONE NON CI MOLLA” COSÌ ANDAMMO A FINIRE IN VAL COLLA. SIAMO SEI BRICOLLE E UNO SCARPONE DI PEZZA E ZITTI ZITTI QUATTI QUATTI CI APPRESTIAMO A PORTARE IL BOTTINO AL DI LÀ DEL CONFINE TRA IL POSSIBILE E L’IMPOSSIBILE. 05
Alina Vanini e Martina Soldati ALINA MARTINA VANINI SOLDATI Alina Vanini, classe 1987. Martina Soldati, classe 1986. In origine maestra di scuola elementare e Da sempre appassionata alla scrittura e alle dell’infanzia, partecipa a laboratori di arti sceniche, inizia la sua carriera nel mondo narrazione e teatro con Roberto Anglisani, del teatro come spettatrice. Stefania Mariani, Monica Morini e Bernardino Durante la formazione per diventare docente Bonzani, Enrico Ferretti, Michele Pascarella, di scuola elementare conosce Enrico Ferretti. Hans-Henning Wulf e Jean-Martin Roy. grazie al quale si inoltra su un palcoscenico Ha frequentato la scuola di teatro Concreta come attrice e decide di non scendere più. con Diego Willy Corna, ha collaborato con I Da allora segue percorsi formativi diversi ma Confabula e ha seguito corsi di complementari, quali il Progetto formativo improvvisazione teatrale. teatro di Con_creta (dal 2010 al 2016) La passione per il teatro la spinge a fondare partecipando alla produzione Aspettando nel 2007 la Compagnia delle Lunghe Godot di Samuel Beckett. Orecchie, con cui partecipa a diversi Nel ramo della narrazione frequenta diversi eventi, tra cui il Buskers Festival di Lugano workshop con, tra gli altri, Roberto Anglisani. (2017) e il Festival internazionale di Si forma nel campo dell'improvvisazione e fa narrazione di Arzo (2011 e 2018). attualmente parte del collettivo di Interpreta piccoli ruoli nei film “Cronofobia” improvvisazione teatrale "I Senza Testo". di Francesco Rizzi (2019), “Alma nel branco” Dal 2010 è componente della Compagnia di Agnese Làposi (2019) e “La leggenda dello delle Lunghe Orecchie, oltre che docente di stambecco bianco” di Markus Otz (2018). scuola elementare a tempo parziale. 06
PROSSIME REPLICHE Lo s p e t t a c o l o h a d e b u t t a t o i l 1 a p r i l e 2 0 2 1 26 maggio 2021: rappresentazione alle scuole elementari e dell'infanzia di multilingue italiano-inglese all'Oratorio di Medeglia e Isone, nel pieno rispetto delle Balerna nell'ambito di un progetto con norme Covid. bambini migranti. Al momento presente, i prossimi impegni 7 luglio 2021: colonia estiva diurna saranno: organizzata dall'Associazione Franca ad Arbedo 9 maggio 2021: rappresentazione privata 25 luglio 2021: spettacolo in fattoria a 10 e 17 maggio 2021: scuola elementare Campo Blenio (Azienda Alnèid) (classi dalla I alla V) e scuola dell'infanzia di Riva San Vitale 29 agosto 2021: Festival Scollinando a Canobbio CONTATTI SIto internet www.lungheorecchie.ch Pagina dello spettacolo con foto lungheorecchie.ch/rosa Social media facebook.com/lungheorecchie instagram.com/lunghe.orecchie Email info@lungheorecchie.ch Telefono +41 76 386 28 97 07
Puoi anche leggere