CYBERPARKS PAESAGGIO E NUOVE TECNOLOGIE di Monica Bocci, Carlos Smaniotto Costa, Ernesto Marcheggiani
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ESSAY CYBERPARKS PAESAGGIO E NUOVE TECNOLOGIE di Monica Bocci, Carlos Smaniotto Costa, Ernesto Marcheggiani L’iterazione ormai consolidata tra mezzi di comunicazione digitale (de- vices), punti di accesso wi-fi e spazi pubblici (parchi, giardini, piaz- ze ecc.) è in continua e rapida espansione. Le conseguenze di que- sta interdipendenza rappresentano una sfida nel progetto degli spa- zi verdi del futuro che potrebbero arricchirsi di uno strumento impor- tante sia per i cittadini, che li potrebbero visitare fisicamente e vir- tualmente, navigando tra contenuti aggiuntivi di applicazioni mobili, sia per le amministrazioni, che avrebbero a disposizione feedback im- portanti, utilizzabili come nuovi strumenti di analisi e pianificazione. Il Progetto europeo COST “CyberParks” ha indagato alcuni dei temi legati a questa interdipendenza con particolare riferimento a come le Information and Communication Technologies (ICT) s’inseriscono nel- la fruizione delle aree verdi pubbliche e come possono supportare la progettazione e la realizzazione di spazi pubblici nell’ambito di aspet- ti sociali e d’inclusione, oltre che strettamente tecnologici. An increasing interaction between digital media (smartphones, smartwatches and tablets) and public open spaces (parks, gardens, squares, etc.) is gaining ground and evolving. The potential and the risks of the technology ubiquitousness is drawing attention of social scien- tists, urban planners and ICT experts and developers. The COST Ac- tion “CyberParks” aimed at shedding light on this urban phenomenon – the interweaving of new technologies into public open spaces. Two key questions guided the action: how ICTs can increase the use of pu- blic open (green) spaces, and how ICT can best support the design and implementation of public spaces. It was fundamental to increase the knowledge on the contribution new technologies play in the transfor- mation of our cities. A significant outcome was the evidence that cy- berisation, apart from the very technical aspects, can be an easier way to foster social inclusion. This paper addresses some reflexions on role of technology to create more inclusive public open spaces.
LA DIMENSIONE PUBBLICA DEGLI SPAZI URBANI, INCLUSIONE SOCIALE E NUOVE TECNOLOGIE. IL PROGETTO CYBERPARKS La tecnologia non può e non vuole sostituirsi al- l’esperienza diretta “dal vivo”. Non si tratta di es- sere inguaribili romantici, ma indagare i rappor- ti di equilibrio tra la dimensione spaziale e so- ciale con la possibilità di migliorare sia l’acces- sibilità sia la fruizione degli stessi grazie alle nuo- ve tecnologie. Come in molti altri settori, la di- mensione tecnologica (ad esempio, le reti 4G e 5G) ha modificato la fruizione degli spazi e ha inevitabilmente stimolato la riflessione di chi è coinvolto nella progettazione, ricerca, sviluppo e pianificazione delle infrastrutture e dei servizi nel supportare adeguatamente chi ha responsabilità nella realizzazione e gestione di questi luoghi, Potenziare le iterazioni sociali negli spazi aperti è visto attraverso le lenti di un apparecchio digitale. L’immagine coglie alcune per- ossia gli amministratori locali. sone nella splendida cornice di Versailles, in Francia (Fonte: CyberParks - Archivio fotografico 2014-2018) CyberParks1 ha permesso di implementare attività di networking, scambi e approcci innovativi per cui il programma COST offre un contesto ideale veloce di comunicazione, partecipazione e con- semafori con applicazioni audiovisive, installazio- per avviare questo confronto. Coinvolgendo un divisione delle informazioni. ni e arredi per ricarica per smartphones e tablet, vasto gruppo multidisciplinare di ricercatori e pro- Alcuni eventi sociali hanno trovato forza e spinta radiodiffusione, performance artistiche e ludiche, fessionisti che lavorano in diversi settori (urbanisti, nella comunicazione attraverso i social media. solo per citarne alcuni2. Questi elementi costitui- progettisti, paesaggisti, sociologi, esperti infor- Piazza Tahrir al Cairo, piazza Taksim a Istanbul scono ormai parte integrante dell’arredo urbano matici ecc.), la rete COST ha favorito un continuo sono diventate famose in tutto il mondo per que- delle nostre città – e non solo – richiedendo quin- scambio a livello di ricerca avanzata, attraverso sti eventi mediatici. Anche se in condizioni spes- di attenzione sia nella qualità della progettazione la raccolta di approfondimenti sviluppati in diver- so non favorevoli, molti movimenti politici e di sia nelle prestazioni tecnologiche, includendo an- se aree scientifiche e differenti paesi. Il progetto, opinione trovano grandissima forza nella rete. che i temi dell’ecologia urbana, dello sviluppo so- conclusosi da quasi un anno, permette di valutar- Uno dei più recenti è il movimento #Fridaysfor- stenibile e degli effetti che i dispositivi digitali han- ne il contributo scientifico, ma anche di sottoli- Future della giovane svedese Greta Thunberg no su di essi. Ormai si è in grado di intercettare e neare le prime applicazioni sviluppate nei paesi che ha attivato una rete mondiale di iniziative di accogliere un visitatore/fruitore, fornendogli infor- coinvolti e quindi anche in Italia. contrasto ai cambiamenti climatici, movimentan- mazioni e proposte di attività sui luoghi in cui si tro- Affrontando un tema alla base del concetto di di- do studenti di tutto il mondo con un successo tra- va con applicazioni digitali presenti in moltissimi mensione pubblica degli spazi, CyberParks ha volgente. Internet, social media, blog, twitter contesti anche fuori dalle città (parchi, aree natu- inevitabilmente indagato anche altre dimensioni, sono stati fattori determinanti (Storck 2011), per- rali, percorsi escursionistici e ciclabili). Le ICT mi- in particolare quella partecipativa e accessibi- mettendo una diffusione rapida di informazioni, gliorano la comunicazione con gli utenti (anche po- le/fruitiva, che abbracciano le istanze di inclu- idee e anche immagini dal vivo (spesso non uffi- tenziali) e consentono una partecipazione creativa sione sociale. Grazie alle nuove tecnologie, que- ciali) di aree di conflitto. Gli spazi pubblici pos- e percorsi di comunità, fornendo strumenti utili a si- sti fenomeni si presentano con modalità nuove e sono realmente essere utilizzati in modo “non mulare scenari per migliorare l’attrattività degli spa- talvolta molto immediate ed efficaci, quali la con- convenzionale” attraverso manifestazioni colletti- zi pubblici. Le informazioni che i nostri smartpho- divisione sui social network. I social media costi- ve, creando una potente immagine mediatica. nes ci comunicano sui nostri spostamenti sorpren- tuiscono un potente strumento di azione colletti- Per questo sono sempre stati i luoghi veri della dono per rapidità e precisione e restituiscono im- va, attraverso la comunicazione e la condivisio- democrazia, dove essa può manifestarsi libera- pressioni soggettive che diventano in pochi istanti ne di informazioni a costi molto bassi e con una mente, essendo la più evidente e immediata di dominio pubblico. Questi dispositivi rappresen- velocità altissima. In questi anni, piattaforme di espressione di inclusione sociale. tano una sfida per i pianificatori nel rispondere in social networks come Facebook e Twitter, di me- modo creativo e olistico. Se uno degli obiettivi è dia-sharing quale Youtube, di photo-sharing NUOVI SCENARI DIGITALI stato quello di comprendere come ottimizzare l’u- come Flickr e ora anche di geosocial networks, Per capire meglio il grado di interazione tra le nuo- so delle risorse e pianificare gli interventi all’inter- come FourSquare, Gowalla e Facebook Places – ve tecnologie e la dimensione spaziale è stato in- no delle scelte di piano e delle azioni puntuali di il cosiddetto Mobile Social Network System teressante raccogliere alcuni esempi: display digi- progetto, è emerso quanto l’uso delle nuove tec- (MSNS) – rappresentano il canale più rapido e tali, wi-fi libero, informazioni turistiche su schermo, nologie sia fondamentale per monitorare e carat- Monica Bocci - Università Carlos Smaniotto Costa - Ernesto Marcheggiani - Politecnica delle Marche - D3A Universidade Lusófona University of Leuven Inge- Urbanista, PhD in Gestione e va- Architetto paesaggista, PhD in gnere agrario, PhD in Svi- lorizzazione delle risorse collinari Pianificazione Urbana e del luppo rurale e pianificazione e montane, collabora con pro- Paesaggio. Professore di Proget- spaziale. È professore di Co- getti di ricerca presso l’Università tazione del Paesaggio ed Ecolo- struzioni rurali e Geomatica Politecnica delle Marche, Dip. gia Urbana all’Universidade Lusófona-Interdisciplinary presso l’Università Politecnica Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali (D3A, An- Research Centre for Education and Development delle Marche, Dipartimento di Scienze Agricole, cona). È stata professore a contratto presso l’Università (CeiED-Lisbona). Si occupa di: qualità del verde ur- Alimentari e Ambientali (Ancona, Italia) e visiting degli Studi di Urbino. Si occupa di pianificazione ur- bano, sostenibilità, ecologia urbana e del paesag- professor presso la Division of Forest, Nature and bana e territoriale, sviluppo rurale, sviluppo delle aree gio, riqualificazione urbana e del paesaggio e Landscape della KULeuven (Lovanio, Belgio). interne, turismo sostenibile, valorizzazione del patri- processi partecipativi. È stato coordinatore del pro- Si occupa di sviluppo e coesione regionale, ecolo- monio culturale, progettazione europea. getto CyberParks. gia del paesaggio, sistemi complessi e geomatica. 50 TOPSCAPE 37
Schermata della App WAY-CyberParks che rileva gli spostamenti delle persone e i maggiori punti di concentrazione al Fòrum de Tecnologie digitali che permettono di cogliere immagini les Cultures di Barcellona (Spagna) (Fonte: CyberParks - Archivio fotografico 2014-2018) e condividerle immediatamente attraverso i social media (Fonte: CyberParks - Archivio fotografico 2014-2018) terizzare i flussi di visitatori. Gestire questo aspetto (Belgio) e dell’Università di Deusto (Bilbao, Spa- da Louv, indagare questo fenomeno si rivela sem- risulta non semplice in aree urbane di limitata esten- gna). EthnoAlly raccoglie prodotti audiovisivi e te- pre un percorso molto interessante e ancora am- sione, mentre diventa estremamente complesso in sti, appoggiandosi su una piattaforma web in piamente da esplorare e monitorare in futuro. spazi aperti rurali e periurbani o a scala regiona- grado di fornire materiali che possono essere uti- Rendere le città luoghi accoglienti e ospitali si- le. Da questo punto di vista, le nuove tecnologie lizzati, visualizzati e analizzati a seconda delle gnifica poter valorizzare la possibilità che le nuo- offrono oggi soluzioni la cui applicazione è sem- specifiche esigenze da parte di registi, giornalisti, ve tecnologie accompagnino i processi di parte- pre più alla portata anche di amministrazioni o di artisti e altri professionisti in situazioni in cui la pro- cipazione e condivisione di crescita e riqualifi- enti gestori dotati di risorse finanziarie o umane li- duzione diretta di documentazione in determinati cazione urbana. Il ruolo delle scienze sociali nei mitate (Chua, Marcheggiani et al. 2016). contesti può risultare difficoltosa. percorsi di utilizzo delle nuove tecnologie si pre- Le infrastrutture telematiche e digitali offrono il van- taggio non solo di facilitare l’accesso alle infor- mazioni, ma permettono anche nuove letture del- la città, aiutando gli abitanti e i pianificatori a svi- luppare nuove strategie e proposte per il futuro ur- bano. Il possesso di un dispositivo mobile per- mette l’accesso a tante e così differenti informa- zioni che è ormai necessario da parte dell’utente saper indirizzare le proprie ricerche in modo sem- pre più preciso. CyberParks ha sviluppato un la- voro di ricerca-azione3, avviando alcune imple- mentazioni progettuali per consolidare un percor- so che non vuole essere solo teorico-scientifico, ma contribuire attivamente a costruire scenari di valutazione dei fenomeni che ha indagato. In- nanzitutto il Monitoring Tool WAY-CyberParks for- nisce supporto per il lavoro sul campo nel rileva- re le interazioni tra le persone e gli spazi pubbli- ci, sfruttando il potenziale offerto dalle tecnologie Gruppi di lavoro al Workshop “Co-creating of inclusive and mediated public spaces” (Lisbona, 13-16 febbraio 2017) (Fonte: Cy- mobili. Attualmente è attivo nelle città di Barcello- berParks - Archivio fotografico 2014-2018) na, Bilbao, Bristol, Lisbona, Ljubljana, Thessalo- niki. Un ulteriore esempio è quello dell’Università Politecnica delle Marche4 che, attraverso l’app CONCLUSIONI figura fondamentale per affiancare i progettisti e CyberCardeto, dedicata a uno dei parchi storici Richard Louv (2005) affermava che “più high- gli amministratori nella concezione degli spazi. di Ancona, il Parco del Cardeto, ha incentivato tech diventano le nostre vite, più abbiamo biso- Garantire una rete di luoghi in grado di fornire proposte di riqualificazione e valorizzazione di gno di natura: dovremmo quindi vantare il diritto una serie di vantaggi e di opportunità per l’inte- uno dei siti più belli della costa. CyberCardeto di accedere alla natura in un contesto urbano sa- razione sociale dovrebbe essere una scelta poli- (disponibile per iOS e Android) supporta attra- lutare. Le nuove tecnologie porteranno, probabil- tica prioritaria della programmazione ammini- verso la sua app dedicata la diffusione della co- mente, alla creazione di spazi pubblici 2.0 e al- strativa, considerando primari aspetti come sicu- noscenza del patrimonio naturale e storico-cultu- lora anche il mondo sempre più virtuale non ri- rezza, accessibilità, qualità e progettazione di rale del parco urbano, stimolando ormai da anni nuncerà alla vera architettura, ma richiamerà luo- questi spazi. Ciò richiede non solo professionisti un dibattito su come rivitalizzare un’area di indi- ghi che sfidano la narrazione culturale”. Per que- qualificati (quali, torniamo a dire, architetti, ur- scusso valore e memoria storica per l’intero con- sto, CyberParks ha sottolineato la relazione tra banisti, paesaggisti, designer, economisti, infor- testo urbano. Una terza app frutto di CyberParks spazi e tecnologia, non mantenendo o favoren- matici, ma anche sociologi) in grado di racco- è EthnoAlly (attualmente sviluppata su iOS), mes- do una separazione netta tra “natura” e “high- gliere la sfida per elaborare idee convincenti per sa a punto da un gruppo di ricercatori dell’Uni- tech”, piuttosto valorizzando una loro interdipen- spazi inclusivi, ma anche politici in grado di dare versità di Anversa – Facoltà di Scienze Sociali denza. A distanza di anni da quanto affermato priorità alla qualità degli spazi pubblici. Miglio- 37 TOPSCAPE 51
rare la qualità e la sostenibilità dei luoghi pub- blici nell’era del digitale significa proporre per- corsi democratici di condivisione e di responsa- bilità di come le persone vivono il presente e pen- sano il futuro delle proprie città. CyberParks si è concluso – raccogliendo contributi scientifici im- portanti – e facendo sintesi del percorso di lavo- ro (CyberParks 2017, 2018, 2019), anche con esperienze che si stanno consolidando e che so- sterranno, ci si auspica, futuri sviluppi di ap- profondimenti tematici. Note 1 L’obiettivo di CyberParks è stato quello di studiare le relazioni tra tecnologie digitali e gli spazi in una rete europea di casi studio. Il progetto ha coinvolto 80 esperti, provenienti da ambiti di lavoro e scientifici di- versi, di 31 paesi europei, all’interno del programma europeo COST. 2 Altri esempi sono disponibili nel Pool of Examples, http://cyberparks-project.eu/examples. 3 I contenuti del progetto sono consultabili sul sito http://cyberparks-project.eu. 4 L’Università Politecnica delle Marche (Ancona, Italia) Schema concettuale di lavoro di CyberParks (Fonte: CyberParks - Archivio fotografico 2014-2018) è stata partner di CyberParks coinvolgendo due dipar- timenti: Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e mans, V. Dewaelheyns, F. Lerouge, A. Galli, 2018, case study of Valletta city, Enhancing Places Through Ambientali (D3A) e Dipartimento di Ingegneria Civile, The Fourth Regime of Open Space. Sustainability, 10, Technology. Edile e dell’Architettura (DICEA). 7, 2143, pp. 1-15. C. Smaniotto Costa, 2014, Can we change proces- Riferimenti bibliografici K. Hampton, O. Livio, L. 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