Papa Francesco: "Non sparlare e niente chiacchiere perché le parole possono uccidere"

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                                                                                               seguici su:

Papa Francesco:
«Non sparlare e niente chiacchiere
perché le parole possono uccidere»
In un’Associazione grande come la nostra il rischio delle “chiacchere di corridoio”, delle
“maldicenze” , del “parlare male degli altri” è un rischio sempre possibile e reale. Non è un
problema del Csi. E’ un problema ed una debolezza dell’ uomo in generale e di ciascuno di noi
in particolare. Un atteggiamento assurdo, lontano anni luce dall’ esempio del Vangelo… che
indubbiamente in Associazioni grandi e complesse come la nostra rischia di trovare spesso
terreno fertile. Di solito questo aspetto viene liquidato così…. “Sì, ma le chiacchere in giro ci
sono sempre state e sempre ci saranno. Sì, basta non dargli peso. Sì, non è giusto ma per
certi aspetti si tratta di comportamenti inevitabili”. A farci cambiare prospettiva interviene,
ancora una volta, Papa Francesco. Ieri in occasione dell’ Angelus domenicale, commentando
il discorso della montagna, è tornato fortemente su questo argomento ricordando a tutti che le
parole possono uccidere e invitando tutti e ciascuno a smetterla di parlare o sparlare male
degli altri, perché è un atteggiamento che ci porta lontano dalla strada (possibile per ciascuno
di noi) della Santità. Si tratta di un invito che ci riguarda come persone, come laici impegnati,
come cristiani, ….ed anche come “stile associativo” che deve essere difeso e rafforzato. Chi
nell’ Associazione “parla e sparla” degli altri; chi dice spesso “mezze verità”; chi gira la frittata
come gli fa comodo “sbaglia e sbaglia pesantemente”. Quello che conta è che non trovi
terreno fertile. Deve trovare intorno a sè dirigenti associativi che hanno il coraggio di dirgli con
chiarezza: “il tuo atteggiamento non va bene e soprattutto non fa il bene di nessuno”.

Ecco il commento apparso su gli organi di comunicazione ufficiali del Vaticano in relazione all’
intervento del Papa.

Anche le parole, le chiacchiere “possono uccidere”: facciamo pace con il prossimo.
Così Papa Francesco nell’Angelus domenicale in Piazza San Pietro. Il Pontefice ha pure
ricordato che l’amore del Signore è smisurato e va “oltre ogni calcolo”.
Il servizio di Giada Aquilino:
Riconciliamoci “con i nostri fratelli” prima di manifestare la “devozione al Signore nella
preghiera”. È l’esortazione di Papa Francesco all’Angelus di oggi in Piazza San Pietro.
Riflettendo sul Vangelo di questa domenica e sul “discorso della montagna”, “la prima grande
predicazione di Gesù”, il Pontefice ha ricordato l’atteggiamento di Cristo rispetto alla Legge
ebraica: Gesù - ha spiegato - vuole portare “alla loro pienezza” i comandamenti che il Signore
“ha dato per mezzo di Mosè”. Questo “compimento”, ha aggiunto, richiede una “giustizia
superiore, una osservanza più autentica”. Il Papa quindi si è soffermato sul quinto
comandamento del decalogo, 'Non uccidere': “Gesù ci ricorda che anche le parole possono

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     uccidere! Quando si dice di una persona che ha la lingua di serpente, cosa si vuol dire? Che
     le sue parole uccidono! Pertanto, non solo non bisogna attentare alla vita del prossimo, ma
     neppure riversare su di lui il veleno dell’ira e colpirlo con la calunnia”. La raccomandazione del
     Pontefice è stata allora: non “sparlare”, “niente chiacchiere”, perché anch’esse “possono
     uccidere”, “uccidono la fama delle persone”: “All’inizio, può sembrare una cosa piacevole,
     anche divertente, come una caramella. Ma alla fine ci riempie il cuore di amarezza e avvelena
     anche noi. Ma, vi dico la verità: sono convinto che se ognuno di noi facesse il proposito di
     evitare le chiacchiere, alla fine diventerà santo”. Gesù, ha proseguito il Santo Padre, propone
     a chi lo segue “la perfezione dell’amore: un amore la cui unica misura è di non avere misura,
     di andare oltre ogni calcolo”: “L’amore al prossimo è un atteggiamento talmente fondamentale
     che Gesù arriva ad affermare che il nostro rapporto con Dio non può essere sincero se non
     vogliamo fare pace con il prossimo”. Cristo, dunque, non dà importanza semplicemente
     “all’osservanza disciplinare e alla condotta esteriore”, bensì “va alla radice della Legge”,
     puntando soprattutto “sull’intenzione e quindi sul cuore dell’uomo, da dove prendono origine le
     nostre azioni buone o malvagie”: “Per ottenere comportamenti buoni e onesti non bastano le
     norme giuridiche, ma occorrono delle motivazioni profonde, espressione di una sapienza
     nascosta, la Sapienza di Dio, che può essere accolta grazie allo Spirito Santo. E noi,
     attraverso la fede in Cristo, possiamo aprirci all’azione dello Spirito, che ci rende capaci di
     vivere l’amore divino”.

     Prosegue il “cammino dei Conclavi”
     I Conclavi sono grandi occasioni per mettere sul tavolo “idee e proposte” per costruire il Csi e
     lo sport di domani. Come sapete siamo partiti con una giornata dedicata alla riflessione sul
     “sistema sportivo italiano e sul ruolo del Csi in questo ambito”. Dal confronto sono uscite
     indicazioni e intuizioni molto interessanti. Ora si prosegue. Questo fine settimana è la volta del
     Conclave dedicato al ruolo delle Regioni nell’ Associazione. Non è un tema che riguarda solo i
     presidenti o le presidenze regionali. È un tema che riguarda tutta l’Associazione. Da tempo
     siamo alla ricerca della vera identità delle Regioni Csi. Il nodo non è facile da scogliere. Da un
     lato c’è un aspetto giuridico che, dopo la modifica del titolo V della costituzione, tende a
     valorizzare (almeno in teoria) il ruolo delle Regioni istituzioni, affidandogli – tra l'altro- la delega
     in materia di sport. Dall’altro c’è la volontà del Csi di valorizzare le Regioni nella filiera
     associativa, ma c’è anche tutta la fatica di dare a queste una vera identità con obiettivi, ruoli,
     compiti precisi e incisivi. Anche rispetto alle Federazioni la differenza è evidente. Nelle
     Federazioni esiste un’attività sportiva regionale che è considerata più importante di quella
     provinciale. Di conseguenza il livello regionale “conta” di più del provinciale. Nel Csi non esiste
     una vera attività sportiva regionale continuativa (intesa come campionati regionali) e di
     conseguenza la vera attività sportiva e la vita concreta delle società sportive resta ancorata al
     livello provinciale. Quale il ruolo della Regione nel Csi? Come la immaginiamo? Quali compiti
     concreti? Quali obiettivi? Quali forme di partecipazione democratica? Quali finanziamenti?
     Sono tutte domande “aperte” e lo sono da tanto tempo… Le risposte definitive arriveranno con
     l’approvazione del nuovo Statuto, prevista in questo mandato. Ma il Conclave di questo week-
     end è una grande occasione per fare “riflessioni e proposte”. Si proseguirà poi il 7/8 marzo
     con i conclavi dedicati all’ ambito del “welfare e della promozione sociale” e con il conclave
     dedicato al tema “sport e disabili”. Sono due temi molto attuali e sentiti nella vita di tutta la
     base associativa. Sul sito nazionale trovate i programmi di questi due conclavi, con giornate
     interessantissime di lavoro. Sin da ora tenete poi nel mirino il conclave dedicato a “Sport e
     chiesa” in programma per sabato 29 marzo. Insomma senza clamori ma con “metodo e
     impegno” prosegue il cammino per costruire insieme a tanti dirigenti della base associativa
     (alla fine dei conclavi saranno stati coinvolti più di 250 dirigenti della base) un laboratorio di
     “idee e proposte” per il presente e per il futuro.

Prosegue la rubrica dedicata alla tappa di avvicinamento alla giornata del 7 giugno.

Ricordiamo a tutti la necessità di scaricare il pass di partecipazione alla giornata dal sito
www.societasportivedalpapa.org. Il pass è obbligatorio per accedere alla Piazza e chiediamo a tutti di
ricordarlo alle società sportive del proprio territorio. Nel frattempo alleghiamo la lettera inviata venerdì

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scorso a tutta la base associativa per ringraziare per l’impegno e la passione che tutti stanno mettendo
nel diffondere l’invito per la giornata del 7 giugno.

In questa rubrica proviamo a ripercorrere i 70 anni di storia del Csi. Conoscere e approfondire il nostro
passato é il modo più vero e concreto per costruire sulla roccia il nostro futuro.

Il Progetto Associativo
  Un modo di dire popolare afferma che la vita comincia a 40 anni. Per il Csi è stato senz’altro vero.
  Quando, nel 1984, festeggia il quarantesimo di fondazione lo celebra pubblicando il Progetto
  Associativo. È una novità assoluta, non solo per l’Associazione ma per l’intero sistema sportivo
  italiano. Ed è un punto di svolta, l’inizio della vera maturità dell’Associazione. Il Csi ha speso i primi
  20 anni per strutturarsi sul piano organizzativo, tecnico-sportivo e formativo. Subito dopo ha aprì la
  stagione della ricerca e della sperimentazione, lanciando “a se stesso e allo sport italiano la sfida
  dell’utopia: un modo alternativo di concepire lo sport per gli individui e per la collettività”. Ci si
  convinse che l’utopia era possibile, ma per concretizzarsi aveva bisogno di linee di riferimento
  precise che toccassero ogni aspetto della vita associativa. Definire un progetto così – si disse - era
  finalmente possibile avendo l’Associazione raggiunto la piena maturità. Formulare il primo Progetto
  Associativo richiese uno sforzo enorme di analisi e riflessione, in cui furono coinvolti la base
  associativa ed esperti interni ed esterni. La stesura definitiva, di sintesi, precisava la natura e le
  finalità dell’Associazione alla luce dell’ispirazione cristiana e di una visione sociale dello sport. Quindi
  si precisava in che modo la società sportiva, cellula fondamentale, dovesse vivere quella missione,
  in che modo gli operatori dovessero agire e quale dovessero essere le strategie unitarie da portare
  avanti tra centro e periferia. La più autentica ricchezza del progetto si realizzava in un trentina di
  schede di approfondimento, ciascuna firmata da un esperto, dedicate ai più diversi aspetti dei
  principi di riferimento della vita associativa. Il Progetto presentava anche una versione aggiornata e
  definitiva dell’Itinerario Sportivo Educativo che, elaborato per la prima volta nel 1976, rappresentava
  ormai un punto fermo per il Csi e non solo.

Csi Day: ecco i comitati che hanno aderito
Sono 60 i comitati che sino ad oggi hanno ufficialmente confermato l’adesione a Csi Day. Ecco l'elenco
in ordine alfabetico: Acireale, Acqui Terme, Agrigento, Arezzo, Ascoli Piceno, Bari, Belluno, Bergamo,
Biella, Brindisi, Cagliari, Caltagirone, Carpi, Cava De’ Tirreni, Chiavari, Cosenza, Cremona, Cuneo,
Fermo, Firenze, Foggia, Foligno, Imola, Latina, Lecce, Lecco, Legnago, Livorno, Lucca, Mantova,
Massa Carrara, Matera, Milano, Modena, Napoli, Ostuni, Padova, Parma, Pavia, Perugia, Piacenza,
Pisa, Prato, Ravenna, Reggio Calabria, Reggio Emilia, Regione Molise, Rimini, Rovigo, Salerno, Sessa
Aurunca, Siena, Taranto, Teramo, Torino, Trapani, Valcamonica, Varese, Venezia, Verbania.
Chi volesse aderire può ancora farlo.

Allenamento della Nazionale Amputati a Reggio
Emilia
Reggio Emilia ha ospitato (foto allegate) un nuovo raduno della Nazionale Amputati Calcio Csi. Il
presidente del Csi reggiano Davide Morstofolini racconta di “un allenamento al sabato di grande
impegno sul sintetico del campo reggiano, lavorando agli ordini dei due mister Zarzana e Vergnani.
Gran bella sorpresa la visita del prefetto della provincia di Reggio Emilia, De Miro e del viceprefetto

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vicario il commissario al comune di Correggio, Adriana Cogode, che si sono complimentate con il Csi
per questa straordinaria iniziativa”. Presente anche Anna Maria Manara, responsabile dello sport-disabili
Csi che spiega invece: “Sono sempre momenti di crescita e di grande amicizia. Eravamo in 14. Abbiamo
avuto nuovi innesti, specialmente nel ruolo di portiere. Il gruppo è davvero bello ed accogliente. Ora in
futuro avremo forse problemi di abbondanza. Per i nostri ragazzi di sicuro la “concorrenza” é un nuovo
stimolo per allenarsi e farsi sempre trovare pronti”. Grazie alla grande sensibilità del Sassuolo Calcio gli
atleti della Nazionale Amputati hanno calcato l’erba del Mapei Stadium, per poi assistere dagli spalti,
alla gara Sassuolo-Napoli.

Clinic formativo in Calabria
Il Centro “A. Rosmini”- di Capo Rizzuto ha visto confrontarsi nel week end scorso 23 allenatori,
animatori, catechisti, genitori e giovani dirigenti di società sportive provenienti dai comitati di Crotone,
Cosenza e Catanzaro su " L'animazione sportiva in parrocchia". Tema delicato sul quale il CSI crede
puntando sulla campagna "Un gruppo sportivo in ogni parrocchia". Introdotto dal presidente del comitato
di Crotone Antonio Calabretta, il clinic formativo, condotto da Rossella Graziano del Team Formazione
Nazionale, ha risposto al desiderio di prendersi cura di bambini e adolescenti provando a raccordare e
coniugare l'impegno educativo nello sport con la pratica sportiva più immediata e quotidiana. Erano
presenti anche Giorgio Porro presidente del Csi Cosenza e Frate Franco Lio, presidente del Csi
Catanzaro e direttore regionale della formazione.

Csi e Mondiali di Pallavolo
La scorsa settimana ho incontrato il presidente del comitato nazionale dei Mondiali di Pallavolo
femminile che si svolgeranno in 6 città italiane a partire dal mese di settembre. Piacevole sorpresa
scoprire che Carlo Salvatori è un ex delegato diocesano dell’Azione Cattolica e dirigente del Csi di Sora.
Condivisa la possibilità di affidare al Csi un progetto di responsabilità sociale dei Mondiali.

Incontro con vicepresidente del Coni
Lunedi incontrerò a Milano il vicepresidente del Coni, Luciano Buonfiglio, per fare il punto su una serie
di “aspetti” che riguardano gli Enti di promozione sportiva.

Incontro con Tecnogym
Martedì a Cesena incontrerò i dirigenti di Tecnogym per ragionare su varie possibilità di collaborazione
relative al 70ennio del Csi, e più in generale relative ad una collaborazione sistematica con il Csi.

Riunione del Coordinamento degli Enti
Mercoledì a Roma riunione ufficiale del coordinamento degli Enti con all’ ordine del giorno la prima
bozza del nuovo regolamento degli Enti di promozione sportiva. In direzione abbiamo fatto un grande
lavoro su questo aspetto con ore e ore di lavoro per essere pronti con delle proposte incisive e concrete.

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Riunione Consulenti Ecclesiastici Regionali a
Roma
Giovedì 20 febbraio, presso il Salone dell’Azione Cattolica Italiana in via della Conciliazione 1 dalle ore
10 fino alle 16 si incontrano i consulenti ecclesiastici regionali. Convocati dal consulente ecclesiastico
nazionale del Csi, don Alessio Albertini, che con questo incontro intende approfondire e rilanciare il
ruolo del consulente ecclesiastico ed il suo rapporto all’interno della società sportiva, del Comitato e con
la Chiesa locale, hanno ad oggi dato adesione i seguenti sacerdoti: Don Tonino Adragna (Sicilia), Don
Leonardo Romizi (Umbria), Don Nicola Maio (Molise), Mons. Luciano Barin (Veneto), Don Giuseppe
Marangoni (Vicenza), Don Luca Meacci (Toscana), Don Pietro Sambo (Friuli Venezia Giulia), Don
Matteo Laslau (Ravenna), Don Roberto Sogni (Piemonte), Don Franco Finocchio (Novara), Don Daniele
Laghi (Trentino), Don Franco Torresani (Trentino), Don Antonello Dani (Liguria).

Direzione Nazionale
Convocata a Roma la Direzione nazionale per giovedì pomeriggio. All’ordine del giorno varie delibere
ordinarie e l’analisi di aspetti strategici dei prossimi impegni associativi.

A Roma il Conclave sulle Regioni
Si svolgerà sabato a Roma presso l’hotel “Il Cantico” il conclave sulle regioni “Regioni Csi: tra
decentramento, responsabilità e sviluppo”. Ecco ad oggi i 14 partecipanti: Angelo De Marcellis
(Abruzzo); Luigi Di Caprio ( Campania); Carlo Faraci (Toscana); Paolo Fasani (Lombardia); Michele
Marchetti (PN); Salvatore Maturo (Campania); Diego Mazzaro (Veneto); Carlo Moretti (Umbria); Silvia
Noci (Toscana); Marco Rafanelli (Toscana); Ivano Rolli (Puglia); Salvo Russo (Sicilia); Giancarlo Valeri
(Lombardia). Alcuni spunti di tale incontro li anticipa Salvo Russo, coordinatore del Tavolo delle Regioni:
“in questo particolare momento storico si cercherà di individuare soluzioni che - riposizionando il ruolo di
“cerniera” di questa struttura territoriale - ne indichino i tratti di responsabilità e di sviluppo.

A Roma riunione dei Direttori Tecnici Regionali
Il 21 e il 22 febbraio presso l’Hotel Cardinal St. Peter a Roma, consueta riunione dei Direttori Tecnici
Regionali prima del via ai campionati nazionali. Venerdì 21 febbraio introduzione e confronto aperto su
“L’identità condivisa. Rete di relazioni per consolidare il sistema sportivo CSI”, quindi il sabato Laboratori
“Costruiamo il percorso: le Fasi interregionali e la Finale nazionale”. Lo Sviluppo delle Fasi regionali, il
Format delle Fasi interregionali, il Regolamento delle Fasi regionali/interregionali e nazionale alcuni dei
temi all’ordine del giorno. Hanno confermato la presenza ai lavori: Roberto Monterosso – Abruzzo; Vito
De Sario – Basilicata; Michele De Giorgi - Puglia; Clementina Tripodi – Calabria; Enrico Pellino
Campania; Cesare Bellesia - Emilia Romagna; Edi Piccini - Friuli Venezia Giulia; Marco Ciampa –
Sicilia; Giancarlo Manfredi - Trentino Alto Adige; Luca Curotto- Liguria; Pietro Albanese – Lombardia;
Enrico Mercuri – Marche; Federigo Noli – Umbria; Antonio Russo – Molise; Vincenzo Porrazzo
–Piemonte; Marcello Tognoni – Toscana; Luigi Necci – Veneto; Daniele Zaccardi – Lazio.

Siamo a 32 volontari per Haiti
Ad oggi sono arrivate richieste di adesione per fare il volontario ad Haiti questa estate (l’ultima
settimana di luglio e le prime due di agosto) da parte di 32 volontari. Si tratta di un piccolo “esercito di
bene” che si sta costituendo. La possibilità di inviare la propria adesione è aperta sino a fine febbraio.

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Ricordiamo che occorre compilare il modulo che si trova sul sito nazionale oppure chiedere informazioni
all’indirizzo mail csiperhaiti@csi.milano.it

In ritardo i soldi del Coni
Per una serie di aspetti tecnici l’ ultima tranche di erogazione dei contributi Coni del 2013 è in deciso
ritardo e sarà erogata solo verso il mese di aprile. Questa situazione crea una sofferenza di “liquidità”
della Presidenza nazionale. Stiamo facendo di tutto per non far sentire questo disagio al territorio,
mantenendo fede a tutti gli impegni presi nei confronti di Comitati e fornitori. Questo è possibile grazie
ad un grande lavoro dell’Amministrazione nazionale. Ci sembrava giusto condividere questa situazione
(che non desta alcuna preoccupazione) con tutta l’Associazione perché a volte “dietro le quinte” ci sono
situazioni che non si conoscono.

Al lavoro su vari fronti
Stiamo lavorando intensamente su tanti fronti. Ovviamente tutto l’ organico della Presidenza nazionale
è impegnato sull’ operazione Piazza San Pietro. Ma contemporaneamente stiamo lavorando in questi
giorni sull’organizzazione dei Conclavi, sulle finali nazionali, sugli stage di formazione regionali, su varie
azioni a favore del territorio, su innovazione e tecnologia, su bandi e progetti, su Csi Day… e su tante
altre cose. Un lavoro “immenso” svolto con passione ed entusiasmo da tutto l’ organico della Presidenza
nazionale che sento il bisogno di ringraziare apertamente.

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