Covid, Regioni e Lega all'attacco - L'Opinione delle Libertà

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Ddl Zan: anche
a sinistra c’è
a chi non piace
                                                        Covid, Regioni e Lega all’attacco
 di LUCIO LEANTE
                                                        Tensioni nella maggioranza e tra Governo e Regioni dopo il via libera
                                                        al decreto Covid. Fedriga: “Sulla scuola un precedente molto grave”
I       l disegno di legge Zan “contro l’o-
        motransfobia” trova oppositori an-
        che a sinistra. Un appello, che pur
condividendone le finalità, lo definisce
“una proposta pasticciata e incerta” di
dubbia conformità alla Costituzione e “un
manifesto ideologico” – ma propone solo
di emendarlo – è stato diffuso su Facebo-
ok ed è stato firmato da oltre 200 perso-
ne collocabili a sinistra, tra cui il filoso-
fo Giuseppe Vacca, presidente onorario
dell’Istituto Gramsci, la filosofa France-
sca Izzo, la storica Emma Fattorini, la re-
gista Cristina Comencini e l’ex presidente
dell’Arcigay, Aurelio Mancuso.
   Nell’appello il Ddl viene definito “un
manifesto ideologico, che rischia di met-
tere in secondo piano l’obiettivo principa-
le e di ridurre pesantemente diritti e gli
interessi delle donne e la libertà di espres-
sione”. Oltre che “pasticciata” e “incerta
sul tema della libertà d’espressione” la
proposta sarebbe anche “offensiva perché
introduce l’identità di genere”, un termine
definito nell’appello stesso “il programma
politico di chi intende cancellare la diffe-
renza sessuale per accreditare una indi-
stinzione dei generi”.
   Il Ddl Zan (già approvato dalla Ca-
mera dei deputati nell’ottobre scorso), se
fosse approvato anche dal Senato (come
auspicato dal segretario del Partito De-
mocratico, Enrico Letta) “introdurrebbe
– è scritto nell’appello – se non emenda-
to una pericolosa sovrapposizione della
parola “sesso” con quella di “genere” con
conseguenze contrarie all’articolo 3 della
Costituzione per cui i diritti vengono rico-
nosciuti in base al sesso e non al genere”.
   Secondo lo stesso appello la stessa “de-
finizione di genere contenuta nel Ddl Zan,
crea una forma di indeterminatezza che
non è ammessa dal diritto”. L’appello am-
mette poi che “fra le “conseguenze” di una
eventuale approvazione anche in Senato
del Ddl Zan vi sarebbero la propaganda di
parte, nelle scuole, a favore della materni-
tà surrogata e l’esclusione di ogni visione
plurale nei modelli educativi”. Inoltre, af-
ferma che “c’è il concreto rischio che pre-
valgano visioni che, anche in altre parti
del mondo, hanno aperto un conflitto ri-
spetto all’autonomia delle donne”.
   In sintesi, del Ddl Zan viene detto
nell’appello che “introduce una confusio-
ne antropologica che preoccupa”. Si tratta
a nostro avviso di un appello che mani-
festa, soprattutto, una preoccupazione di
carattere ideologico, in tema di antropo-
logia culturale, e cioè che l’accentuazio-
ne dei concetti di “genere” e di “identità
di genere” su cui il Ddl si basa, e la loro
radicale distinzione da quella di sesso
biologico, sfoci in una diminuita difesa
dell’autonomia delle donne in quanto tali
(cioè né “omo” né “trans”), che sarebbero
ridotte ad una minoranza marginale. Quel              una visione discriminatoria e di restaura-   di coppie gay o di chi dice che un bambino        La contraddizione principale insita
Ddl viene visto dagli estensori dell’appello          zione che relega le donne a minoranza”,      ha bisogno di un padre e di una madre; sa-     nell’appello è che, nonostante questi gra-
(tra cui due filosofi come Vacca e Izzo) in           che “accredita il commercio dei corpi” e     rebbe un reato persino dirsi contrari alla     vi e fondamentali difetti nella filosofia e
contraddizione con il nuovo “femminismo               “introduce la pratica della maternità sur-   “gestazione per altri”, che lo stesso appel-   nelle norme del Ddl, l’appello stesso ne
della differenza”, che sottolinea appunto             rogata e la compravendita dei bambini”.      lo considera insostenibile. Così pure note-    riaffermi la necessità (quando esistono
la differenza biologica e culturale femmi-            Osservazioni, queste ultime, che molti li-   vole è il riconoscimento che una eventuale     già norme costituzionali e leggi ordina-
nile. E radicalizza – e in parte contraddice          beral-conservatori condividerebbero.         approvazione definitiva del Ddl aprirebbe      rie che proteggono omosessuali e tran-
– sia il femminismo liberale della parità,               Da non sottovalutare, poi, gli accen-     la strada ad una “propaganda di parte,         sessuali, come chiunque, dalle violenze e
sia la tradizione della “questione femmi-             ni dedicati nell’appello alla “libertà di    nelle scuole” ed escluderebbe ogni plura-      dall’istigazione alla violenza ed all’odio),
nile” come parte della lotta di classe. Que-          espressione”, anche se la questione avreb-   lismo educativo: non certo aspetti secon-      ne condivida l’impianto illiberale (l’esten-
sta interpretazione trova conforto nella              be meritato un’attenzione più marcata,       dari, dato che quella propaganda disorien-     sione della legge Mancino e l’istituzione
prima parte dell’appello, in cui si afferma           dato che una eventuale legge Zan rende-      terebbe persino bambini delle elementari       di un nuovo reato specifico); e che chie-
che si è diffusa anche a sinistra “una cul-           rebbe un reato, in quanto “incitamento       e ragazzini minori di 14 anni (età che la      da dei semplici emendamenti quando, per
tura che mette in discussione la differenza           alla discriminazione”, persino opinioni      legge italiana considera minima per ogni       coerenza (anche filosofica), ne dovrebbe
sessuale colpendo la libertà delle donne…             contrarie all’adozione di bambini da parte   rapporto sessuale).                            chiedere il puro e semplice cestinamento.
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2     L’OPINIONE delle Libertà                                                                                                                                Venerdì 23 Aprile 2021

Beppe Grillo:         La parità delle armi                                                     difica implementativa dell’articolo 111 (al
                                                                                               fine, tra l’altro, anche di adeguarsi alla
                                                                                                                                                 pellente e prevalente, ma semplicemente
                                                                                                                                                 finalizzato a non pagare debiti, ad esige-
un gran comunicatore! di TEODORO KLITSCHE DE LA GRANGE                                         giurisprudenza europea). Attualmente il
                                                                                               secondo comma dispone che “ogni pro-
                                                                                                                                                 re crediti, di eliminare diritti d’ostacolo
                                                                                                                                                 e semplificare, a loro scapito, la realiz-

                                               C
                                                       omincia male l’annunciata rifor-        cesso si svolge nel contraddittorio tra le        zazione di pretese infondate. Per cui la
di DIMITRI BUFFA                                       ma della giustizia tributaria. Ci in-   parti, in condizioni di parità, davanti a         proposta più semplice per riformare la

M
         a Beppe Grillo è davvero quel                 forma il comunicato congiunto dei       giudice terzo e imparziale”. È tale condi-        giustizia tributaria è quella di ridurre la
         grande comunicatore che per                   ministeri interessati che, in Cassa-    zione di parità, la quale per esserlo deve        disparità. Far crescere Dike e dimagrire
         anni è stato ritenuto? A giudi-       zione, “il contenzioso tributario rappre-       comprendere anche alcuni diritti sostan-          Temi. Così se è impossibile far prevalere
         care dai danni che sta facendo a      senta una delle componenti principali           ziali – e non solo processuali – ad essere,       sempre giudizi in condizione di parità, è
suo figlio con le proprie esternazioni via     dell’arretrato accumulato (50mila i ricor-      anche se non l’unica, quella più disattesa        auspicabile ridurne la disparità: parafra-
Facebook non si direbbe proprio. Un’in-        si pendenti stimati a fine 2020, con una        nella normativa (e nella prassi) vigente.         sando George Orwell, se non sempre si
chiesta che per due anni era stata tenuta      percentuale di riforma delle decisioni di       Sia in maniera manifesta che indiretta            può essere uguali, almeno si può essere
sotto-traccia grazie all’incredibile riser-    appello del 45 per cento)”, per concludere      e non apparente, ovvero con norme che             meno disuguali.
bo della magistratura di Tempio Pausa-         che la riforma della giustizia tributaria è     di fatto si applicano quasi sempre solo
nia, coniugato con il più che sospetto di-
sinteresse pressoché totale dei cosiddetti
                                               “coerente con le indicazioni dell’Unione
                                               europea”, la quale notoriamente non ha
                                                                                               alla parte privata e non a quella pubbli-
                                                                                               ca, come quelle che limitano i mezzi di           L’agghiacciante
“giornaloni”, adesso è sulla bocca di tutti.
   Prime pagine, pensosi editoriali delle
                                               un’opinione lusinghiera della giustizia
                                               italiana in genere.
                                                                                               prova.
                                                                                                  Altre prevedono esplicitamente un              proclama di Speranza
varie Natalia Aspesi, dibattiti televisivi        Ciò che preoccupa è che si sia inizia-       trattamento differente: ad esempio l’ese-
persino su La7 a “Dimartedì” – non in          to col consueto richiamo alla pletora di        cuzione esattoriale, onde l’esattore può          di CLAUDIO ROMITI

                                                                                                                                                 I
Rai va detto – sono il risultato di quel-      ricorsi e all’arretrato, ossia guardando        pignorare i beni senza rivolgersi a un giu-          ntervistato da Lucia Annunziata nel
la tracotanza isterica con cui alla fine       il problema non dall’angolo visuale dei         dice (applicazione estensiva del principio           suo talk domenicale in onda su Rai 3,
Grillo ha comunicato la propria banale         contribuenti, ma da quello dell’Ammini-         dell’esecutività degli atti); il che oltre alla      Roberto Speranza si candida a diveni-
difesa d’ufficio, comune, dai tremendi         strazione. Prendere le mosse dal quale,         disparità di trattamento comporta la re-             re il Lenin del terzo millennio, dal mo-
fatti del Circeo in poi, a ciascun accusa-     come scriveva Karl Marx, è logico per           alizzazione immediata del credito, men-           mento che vorrebbe dare “tutto il potere
to di stupro. Anzi forse fin dai tempi del     una visuale burocratica, tendente natu-         tre, nel caso inverso la perdita di almeno        ai soviet sanitari”. Tant’è che ad una do-
Ratto delle Sabine: è stata la donna a pro-    ralmente a confondere l’interesse dell’uf-      uno-due anni. O quelle che escludono la           manda della compiacente conduttrice ha
vocare. Silenziamo per carità di patria i      ficio o dei burocrati allo stesso addetti       possibilità di esecuzione avverso le Pub-         pronunciato il suo slogan definitivo: “Mi
commenti della mammina figlia di un ex         con quello, generale, dello Stato. Il quale     bliche amministrazioni, o che la rendono          fa piacere dirle che io rappresento tutte
grande papavero del regime degli ayatol-       non è solo e tanto la deflazione del con-       assai difficile aggiungendovi oneri e ob-         le persone che credono nella sanità pub-
lah in Iran, che per l’occasione ha espres-    tenzioso, ma che il diritto sia applicato       blighi del privato e prevedendo termini           blica e chi pensa che il diritto alla salute
so analoghi concetti ancora più tristi se      (con giustizia) e lo sia in tempi e modi        più lunghi, tutti inesistenti tra privati. E      conti più di tutto”.
in bocca a una donna. Che sembra odiare        appropriati. Ancor più nel caso dell’Ita-       potremmo continuare per qualche pa-                   Una frase dai risvolti agghiaccianti e
“quelle altre” che insidiano le virtù del      lia contemporanea dove la “deflazione” è        gina, solo a citare articoli e commi isti-        che definisce ancora una volta la cifra di
proprio pargoletto. Incurante anche lei        stata (asseritamente) realizzata a dispet-      tuenti privilegi, deroghe, alterazioni del-       questo impresentabile personaggio po-
di essersi impigliata in un cliché.            to dei diritti dei cittadini e dell’interesse   le parità, di converso sempre vigente tra         litico il quale, vorrei sottolineare, non è
   Insomma, una pochade con accenti            generale, percorrendo le strade di espe-        parti private.                                    egli stesso il problema, bensì solo il sinto-
tragici. E questo sarebbe il grande comu-      dienti rivolti a rendere più difficoltoso          Ma qualcuno potrebbe obiettare che             mo assai grave di un sistema democrati-
nicatore che i vari Michele Santoro inse-      l’esercizio delle azioni giudiziarie e la re-   la parità tra poteri pubblici e diritti dei       co oramai privo di adeguati contrappesi
guivano a suo tempo nelle piazze, man-         alizzazione delle domande nei confronti         privati verso questi è impossibile. Ed ha         di libertà.
dando i cronisti d’assalto a “sentire cosa     delle Pubbliche amministrazioni (non            pienamente ragione. Un grande giuri-                  Già proprio quella tanto bistrattata
ne pensa Grillo”? Viene da crede che una       solo di quella finanziaria): dall’aumento       sta come Hauriou distingueva, già oltre           libertà che dovrebbe rappresentare il
gran massa di italiani sia rimasta vittima     dei costi alla prescrizione di norme vol-       un secolo fa, due diritti (e due giustizie        principio fondamentale di ogni comunità
di un’allucinazione collettiva a proposito     te a rendere più complicato e defatigan-        correlative). Il primo, il diritto comune,        civile, oltre ad essere il presupposto ine-
di questo fenomeno a metà tra il forcaio-      te l’esecuzione di sentenze e giudicati, a      conseguente alla sociabilité umana, ge-           liminabile per garantire quella salute che
lo e il populista. Il grande Grillo ridotto,   prassi finalizzate a scoraggiare il ricor-      nerato al di fuori delle istituzioni, e che       il nostro eroe potentino utilizza come
alla prima difficoltà, a tirare fuori quella   so alla giustizia contro atti e comporta-       comunque comporta una giustizia tra               una clava.
misera essenza umana di cui era in realtà      menti delle Pubbliche amministrazioni           parti in condizioni di parità (dike). L’al-           A tal proposito e a beneficio di chi
costituito. Ed è poco consolatorio il poter    (come l’uso della condanna alle spese dei       tro, quello istituzionale, disciplinare,          continua a bersi le pozioni tossiche del
realisticamente credere, a questo punto,       cittadini come deterrente alla proposi-         interno, caratterizzato dall’essere gerar-        ministro della Salute (rigorosamente
che fra poco tutta questa tempesta si ri-      zione delle azioni giudiziarie).                chico e che di fronte ai Tribunali le parti       biologica), vorrei ricordare cosa intende
solverà ad annegare in un bicchiere d’ac-         Dato che ci si aspetta la ripetizione        non sono uguali l’una all’altra (Temi). E         l’Organizzazione mondiale con il termi-
qua.                                           sui media mainstream delle usuali giu-          la cui sorgente (Source) è l’organizza-           ne “salute”: “uno stato di totale benessere
   Gli italiani sotto ipnosi grillina non      stificazioni accompagnate dalle ovvie           zione sociale. Senza questa disparità di          fisico, mentale e sociale e non semplice-
hanno mica il diritto di portare la pro-       argomentazioni da causidico (del tipo           trattamento, sostanziale e processuale,           mente assenza di malattie o infermità”.
pria follia nelle urne a scapito degli altri   se aumento i costi e ne riduco l’utilità        nessuna istituzione, soprattutto lo Stato,            Dunque, non una mera esistenza vege-
che ragionano. È ora di invocare il test       le cause calano) e senza voler ripetere,        può stare in piedi, e ciò non è altro che         tativa, alla quale siamo stati ridotti dalle
psichiatrico pure prima di dare il diritto     a tale proposito, quanto scriveva Rudolf        un aspetto, il principale, della giudizia-        insensate misure fortemente volute da
di voto. Altro che estenderlo ai sedicen-      von Jhering in quel bestseller che fu “La       rizzazione del presupposto politico del           Speranza, bensì una condizione psico-fi-
ni. E – per citare un noto sketch di Ettore    lotta per il diritto”, è utile ricordare bre-   comando-obbedienza. Ma di questo ho               sica sana ed equilibrata che solo nei regi-
Petrolini – di prendersi la responsabilità     vemente quel che è scritto nella Costitu-       scritto già ed evito di ripetermi.                mi ispirati alla libertà ed al senso di re-
di buttare dalla balaustra quello che fi-      zione e, parimenti, ciò che pensava Mau-           Quello che è sicuro è che negli ultimi         sponsabilità dei singoli si può dire che sia
schia lo spettacolo tanto per mettersi in      rice Hauriou.                                   decenni l’ambito di Temi è stato esteso           stata massivamente raggiunta. Una con-
mostra. Più che prendersela con colui             Nella “Costituzione più bella del mon-       a dismisura e applicato a materie non             dizione relativamente felice che la terri-
che fischia.                                   do” è stata inserita (da decenni) una mo-       connotate da un interesse pubblico im-            ficante visione di Speranza e compagnia
                                                                                                                                                 cantante sta trasformando in un incubo
                                                                                                                                                 senza fine. Credo che sia giunto il mo-
                                                                                                                                                 mento di rimuovere definitivamente dal
                                                                                                                                                 Governo questo ingombrante sintomo.

                                                                                                                                                      QUOTIDIANO LIBERALE PER LE GARANZIE,
                                                                                                                                                          LE RIFORME ED I DIRITTI CIVILI
                                                                                                                                                     IDEATO E RIFONDATO DA ARTURO DIACONALE
                                                                                                                                                           Registrazione al Tribunale di Roma
                                                                                                                                                                  n.8/96 del 17/01/96
                                                                                                                                                        Direttore Responsabile: ANDREA MANCIA
                                                                                                                                                          Condirettore: GIANPAOLO PILLITTERI
                                                                                                                                                              Caporedattore: STEFANO CECE
                                                                                                                                                             AMICI DE L’OPINIONE soc. cop.
                                                                                                                                                                  Impresa beneficiaria
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                                                                                                                                                              di cui alla legge n. 250/1990
                                                                                                                                                         e successive modifiche e integrazioni
                                                                                                                                                           IMPRESA ISCRITTA AL ROC N.8094
                                                                                                                                                     Sede di Roma - Via Teulada, 52 - 00195 - ROMA
                                                                                                                                                        Telefono: 06/53091790 - red@opinione.it
                                                                                                                                                            Amministrazione - Abbonamenti
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                                                                                                                                                        CHIUSO IN REDAZIONE ALLE ORE 19:00
Covid, Regioni e Lega all'attacco - L'Opinione delle Libertà
Venerdì 23 Aprile 2021                                                                POLITICA                                                                     L’OPINIONE delle Libertà             3

                   Apologia del Grillo parlante
“S
           i ritiene che la giustizia sia la vir-                                                                                                              tinato proprio dai suoi stessi solerti ghi-
           tù più eccellente. È virtù com-                                            di ALDO ROCCO VITALE                                                     gliottinatori, perché la rivoluzione fagoci-
           pleta, soprattutto, perché è at-                                                                                                                    ta sempre se stessa, e che l’Incorruptible
           tuazione della virtù completa, ed                                                                                                                   necessiti di quella giustizia che lui stesso
è completa dato che colui che la possiede è                                                                                                                    ad altri ha negato. Così, se accade che il
capace di servirsi della virtù anche nei ri-                                                                                                                   figlio del “Grillo parlante” venga accusa-
guardi del prossimo, e non solo in relazio-                                                                                                                    to di stupro non è da giustiziare in piazza,
ne a se stesso; molti infatti sono in grado                                                                                                                    sui social media, nei giornali, e dovunque
di far uso della virtù in ciò che li riguarda,                                                                                                                 sia possibile, ma è da assolvere da ogni ac-
ma non lo sono nei riguardi degli altri”:                                                                                                                      cusa perché è “solo un ragazzo con il pi…
così Aristotele nella sua etica a Nicoma-                                                                                                                      lo di fuori”!
co ha insegnato l’essenza della giustizia                                                                                                                         Parole, le suddette, del “Grillo parlan-
come virtù, cioè come bene dell’anima,                                                                                                                         te” che, dismesse le vesti del giustiziere, si
in grado di distinguere il bene dal male, e                                                                                                                    scopre uomo, si scopre scusante padre di
della ragione, in grado di relazionarsi con                                                                                                                    un accusato figlio (forse ingiustamente),
l’altro da sé.                                                                                                                                                 si scopre fragile, emotivo, nervoso, preoc-
    Sebbene la temporalmente lontana                                                                                                                           cupato come tutti quei milioni, silenziosi
fiamma del pensiero aristotelico sia stata                                                                                                                     e silenziati, di padri, di figli, di mariti, di
gravemente affievolita nel corso della sto-                                                                                                                    mogli, di fratelli di coloro che ogni giorno
ria dalle fumisterie ideologiche dei vari                                                                                                                      vengono accusati e che sperano di essere
marchesi Donatien Alphonse François De                                                                                                                         prosciolti, di dimostrare la propria estra-
Sade, dei vari Robespierre, dei vari Adolf                                                                                                                     neità alle accuse, di poter produrre prove
Hitler e Stalin, dei vari Lavrentij Pavlovič                                                                                                                   contro le accuse loro rivolte, di quanti,
Berija e Andrej Januar’evič Vyšinskij, non                                                                                                                     insomma, sperano nella ragionevolezza
si è mai spenta del tutto e seppur fioca, per                                                                                                                  della giustizia contro la ferocia dei giusti-
qualcuno, sicuramente per la minoranza,                                                                                                                        zieri.
ha continuato a risplendere come un faro                                                                                                                          E avendo il “Grillo parlante” fomentato
nella notte proprio per la sua chiarezza,                                                                                                                      per anni le folle contro i propri avversari
proprio per la sua universalità, proprio                                                                                                                       si ritrova al centro delle inevitabili accu-
per la sua sostanziale umanità.                                                                                                                                se di questi ultimi, per la sua incoerenza,
    La maggioranza, tuttavia, ha aderito al                                                                                                                    per la sua parzialità, per la sua reazione
percorso tracciato dai personaggi predetti                                                                                                                     scomposta e isterica o, forse peggio, per-
invece che dal pensiero aristotelico, per-                                                                                                                     fino garantista in difesa del figlio. Ed ecco
ché è ben più facile, soprattutto quando                                                                                                                       la chiave di volta: sebbene il “Grillo par-
si è raffinatissimi intellettuali indignati o                                                                                                                  lante” non sia mai stato, almeno in ambito
anche rabbiosa folla inferocita con torce e                                                                                                                    giuridico, un “Grillo pensante”, non deve
forconi, trucidare tutti insieme il (presun-                                                                                                                   essere linciato dai suoi avversari per al-
to) colpevole sulla pubblica piazza piut-                                                                                                                      meno tre ragioni e necessita, dunque, di
tosto che sedersi, ragionare di diritto, e                                                                                                                     una apologia, forse solitaria e isolata, ma
perder tempo con l’accertamento certosi-                                                                                                                       necessaria proprio per ragioni di giustizia.
no della responsabilità e della verità (pro-                                                                                                                      In primo luogo: perché se i suoi avversa-
cessuale). È più facile provvedere diretta-                                                                                                                    ri si abbandonassero al linciaggio – anche
mente alla condanna invece di perdersi in                                                                                                                      soltanto mediatico – sarebbero altrettanto
lunghe ed inutili chiacchiere su chiacchie-                                                                                                                    incoerenti quanto lo è stato lui nei loro ri-
re protratte fino all’alba da canuti, noiosi                                                                                                                   guardi; e fra incoerenti è inutile chiedersi
ed annoiati perditempo identificati come                                                                                                                       chi abbia ragione, perché nessuno eviden-
giudici e avvocati, mossi i primi soltanto                                                                                                                     temente ce l’ha. In secondo luogo: perché
dal proprio capriccio e i secondi soltanto                                                                                                                     l’occasione è propizia per un cambio dei
dal tornaconto economico delle proprie                                                                                                                         paradigmi culturali di questo Paese che
tasche.                                                                                                                                                        nell’ultimo trentennio è stato traviato dal-
    È più facile radunarsi e giustiziare il                                                                                                                    le diverse ondate di giustizialismo come
presunto colpevole con metodi spicci per-                                                                                                                      quello diffuso dal “Grillo parlante” di-
ché se il popolo, la razza, la lotta di classe,                                                                                                                menticando le ragioni della giustizia che
la legalità, l’onestà, o qualunque altra im-                                                                                                                   adesso emergono con tutta la loro tipica e
pellente necessità del momento, lo esigono                                                                                                                     brillante eminenza. In terzo luogo: perché
chi potrebbe opporsi anche soltanto per                                                                                                                        proprio la scoperta del “Grillo parlante”
correggere l’accusa, per addurre prove a                                                                                                                       come uomo e come padre, dovrebbe la-
discarico, per precisare fatti e circostan-                                                                                                                    sciar scoprire anche un tratto caratteristi-
ze, o, addirittura, per calibrare la pena                                                                                                                      co della giustizia – ovviamente ignoto al
in base alla gravità del fatto? È più facile                                                                                                                   giustizialismo – cioè la clemenza.
mettersi in cerchio e lapidare “l’adulte-            Questa evidente differenza, tuttavia, non            del cosiddetto Paese reale. Ecco perché,                Il “Grillo parlante”, dunque, non deve
ra”, piuttosto che riconoscere che nes-              è così evidente per tutti, almeno non lo è           fomentati dal proprio “Grillo parlante”,             essere attaccato, in questo caso, ma difeso
suno della giuria e nessun giustiziere sia           mai stata per i grillini che negli anni, al          giunti al potere i grillini hanno abolito            dalle sue stesse logiche oramai così diffu-
senza peccato e puro abbastanza da poter             grido di “onestà, onestà”, o “vaffa, vaffa”,         la povertà, il numero dei rappresentanti             se da avere attecchito anche tra i suoi stes-
scagliare la prima pietra. In sostanza, è            hanno marciato più volte contro “la Basti-           parlamentari, i vitalizi ai politici corrot-         si nemici, proprio perché, diversamente
sempre più facile giustiziare piuttosto che          glia” di Montecitorio minacciando simbo-             ti, e perfino la prescrizione che (sebbene           dall’ignobile vizio del giustizialismo, la
esser giusti!                                        liche decapitazioni e pubbliche esecuzioni           giusta) evita di giustiziare i colpevoli (an-        virtù della giustizia, come ha insegnato
    Ecco l’essenza differenziante tra giusti-        contro una vecchia, stantia e ammuffita,             che se ancora non si sa se colpevoli siano           Aristotele, obbliga a far uso della virtù non
zialismo e giustizia, tra diritto della forza        ma soprattutto corrotta, ingorda e incapa-           realmente).                                          tanto in ciò che ci riguarda, quanto piutto-
e forza del diritto, tra ragione politica e          ce classe politica che si interessa soltanto             Per le ironie della storia, tuttavia, può        sto in ciò che riguarda gli altri, come, per
ragione giuridica, tra ideologia e verità.           dei propri privilegi indifferente ai bisogni         capitare che Robespierre venga ghigliot-             esempio, i propri avversari.

     I poteri forti che non parlano più italiano
P
        er non perdersi nei meandri delle beghe                                                                                                                niere che ci governano non pensano al popolo
        politiche e di logiche tipiche dei poltro-                                  di ROBERTO MEZZAROMA                                                       italiano, ma solamente ad accrescere la loro
        nai di Montecitorio e Palazzo Madama,                                                                                                                  forza economica.
        il premier Mario Draghi dovrebbe divi-       nulla cambi. Leggo e sento spesso parlare del        costruzioni capace di dire la sua anche a li-            Draghi questo lo sa e deve fare accordi con i
dere il suo Consiglio dei ministri in due gruppi:    concetto di poteri forti in Italia nell’era di Ma-   vello internazionale. Per il resto è il vuoto più    poteri forti esteri per aiutare l’Italia. Davanti
da una parte i ministri di nome e di fatto, com-     rio Draghi a Palazzo Chigi. Ecco, se io dovessi      totale. La grande distribuzione è ormai nelle        a sé ha il rinnovo dei vertici di molte aziende
petenti e capaci di garantire mediante la loro       dare la mia opinione sui poteri forti di oggi, mi    mani dei francesi così come l’industria dell’au-     pubbliche operanti in settori strategici per il
azione un futuro al Paese, dall’altra parte tutti    sentirei di dire che in Italia i poteri forti no-    to. Quindi, invece di concentrarsi su chi sono       nostro Paese. Sarebbe il caso di mettere da
quei ministrucoli dell’ultima ora ai quali dare      strani non esistono più. E quelli che riteniamo      e che nomi hanno i poteri forti italiani, è me-      parte una volta per tutte il disastroso ma-
qualche fondo, affinché se ne stiano in disparte     i poteri forti, quei manager o faccendieri ita-      glio individuare chi sono i nemici dell’Italia.      nuale Cencelli e scegliere realmente i migliori
e in silenzio convinti, nella loro mediocrità, di    liani che si muovono dietro le quinte, a cavallo     Nemmeno uno come Draghi – uomo di gran-              comandanti capaci di condurre la nave nelle
fare qualcosa di utile per l’Italia.                 tra la politica e la finanza, null’altro sono che    de prestigio, di grandi qualità e di relazioni       acque internazionali. Abbiamo bisogno di una
    Purtroppo il concetto di nazione unita è         surrogati e semplici mezzi di poteri forti stra-     importanti – è autonomo. Nessuno al mondo            industria che sia competitiva nel mondo e non
degno solamente nei libri di storia. E anche         nieri. I poteri forti in Italia sono finiti con la   è autonomo. Oggi i veri poteri forti in Italia       solamente nei confini regionali. Piccolo può
questo esecutivo è permeato da una unità ap-         fine dell’industria italiana. La pressione fisca-    sono i grandi fondi d’investimento internazio-       essere bello, ma deve avere logica industriale
parente, dal tipico clima della calma prima          le, la mancanza di infrastrutture e la burocra-      nali che hanno in tasca il nostro debito. Sono       e visione internazionale. Dobbiamo ristrut-
della tempesta. L’Italia è da sempre emblema         zia hanno portato le grandi industrie italiane       loro che fanno il buono e il cattivo tempo. I veri   turare l’Italia e il nostro debito ripartendo da
della politica litigiosa e poco concreta. Siamo      a delocalizzare le loro produzioni, mettendo         poteri forti che ci stanno dominando hanno in        quella che un tempo era il vero potere forte:
il teatro degli apparenti ribaltoni politici. Sia-   di fatto una pietra tombale sull’economia ita-       mano non solo l’aspetto economico ma la so-          l’industria. Le banche italiane devono tornare
mo i maestri, per dirla con Tancredi Falconeri       liana. Qualche grande player rimane, mi vie-         cietà stessa. Hanno in mano il carattere, i vizi,    a prestare capitale alle imprese nostrane e non
de Il Gattopardo, nel cambiare tutto affinché        ne in mente Webuild, leader nel settore delle        la virtù, le religioni. Le forze economiche stra-    a quelle straniere, come fatto negli ultimi anni.
Covid, Regioni e Lega all'attacco - L'Opinione delle Libertà
4    L’OPINIONE delle Libertà                                                   ESTERI                                                            Venerdì 23 Aprile 2021

Ciad, l’ultimo sovrano morto in battaglia
U
       na notizia come quella del presi-                                                                                                poco. Governava con l’autorità neces-
       dente del Ciad, morto in combatti-                                    di FERDINANDO FEDI                                         saria a mantenere saldo per decenni un
       mento alla testa delle sue truppe,                                                                                               regime che nominava e controllava tutti
       probabilmente la stampa moderna                                                                                                  i poteri dello Stato.
non ha mai avuto occasione di scriver-                                                                                                     Un regime che ha portato un Paese
la. In Inghilterra l’ultimo re a morire in                                                                                              ricco di petrolio a classificarsi tra gli ul-
battaglia fu Riccardo III al termine del-                                                                                               timi del pianeta in ogni indice: povertà,
la guerra delle Due Rose (1485). Nell’e-                                                                                                mortalità infantile, aspettative di vita e
ra contemporanea non si ha ricordo di                                                                                                   alfabetizzazione. Un Paese non libero
sovrani sui campi di battaglia se non si                                                                                                ma utile a tutti e forte alleato dell’Oc-
riporta indietro il tempo a San Martino                                                                                                 cidente, soprattutto di Francia e Stati
e Solferino, 1859, Seconda guerra d’Indi-                                                                                               Uniti che lo hanno ritenuto essenzia-
pendenza, dove si fronteggiarono Vitto-                                                                                                 le nella lotta al terrorismo nell’area del
rio Emanuele II, Napoleone III e Fran-                                                                                                  Sahel, dove ora opera anche una missio-
cesco Giuseppe.                                                                                                                         ne militare italiana.
   Il presidente Idriss Déby, 68 anni, go-                                                                                                 L’esercito ha comunicato che il pre-
vernava il Ciad dal 1990 quando aveva                                                                                                   sidente sarebbe morto “esalando il suo
preso il potere con un colpo di Stato. Mi-                                                                                              ultimo respiro mentre difendeva la na-
litare di carriera, aveva perfezionato i                                                                                                zione sovrana sul campo di battaglia” e
suoi studi in Francia e aveva raggiunto il                                                                                              che ora Governo e Parlamento sono stati
grado di maresciallo, corrispondente ad                                                                                                 sciolti. Il figlio trentasettenne del sovra-
un generale a quattro stelle. La sua mor-                                                                                               no ucciso, Mahamat Idriss Déby, come
te è giunta il giorno seguente ai risultati                                                                                             da tradizione di ogni regno, pur se im-
delle elezioni, che lo avevano conferma-                                                                                                maginario, ha ereditato il potere e gui-
to per la sesta volta presidente, evento                                                                                                derà un governo provvisorio che por-
non ben gradito dalle opposizioni.                                                                                                      terà a nuove elezioni tra 18 mesi. Certo è
   Aveva raggiunto gli avamposti del suo                                                                                                che l’instabilità del Ciad preoccupa non
esercito impegnato a contrastare unità                                                                                                  poco, per le ripercussioni che potrebbe
del gruppo ribelle del Fact, Fronte per                                                                                                 avere in tutta l’area e in particolare nella
l’alternanza e la concordia in Ciad, cre-                                                                                               confinante Libia, da poco avviata in un
ato nel 2016 da ex membri dell’esercito                                                                                                 processo di pacificazione.
ciadiano contrari al governo di Déby                                                                                                       La comunità tradizionale è, pertanto,
e stabilitosi al confine con la Libia, a                                                                                                tutt’altro che tranquilla e l’evacuazione
nord del Paese, in un’area in gran parte                                                                                                di alcune ambasciate, unita alla presen-
desertica e disabitata. È deceduto a se-       a seguito delle elezioni, da alcuni gior-    dalla capitale N’Djamena.                   za dell’esercito in ogni angolo della ca-
guito delle ferite riportate negli scontri     ni avevano attraversato il confine con la      Déby è morto pertanto da sovrano          pitale, fa supporre che la situazione non
che, secondo le fonti dell’esercito, hanno     Libia e si erano spinte a sud, fino ad ar-   combattente in testa al suo esercito, an-   sia sotto controllo e che possa essere su-
costretto il ritiro delle unità ribelli che,   rivare ad alcune centinaia di chilometri     che se di epico e regale pare avesse ben    scettibile di ogni sviluppo.
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