Corso per Formatori Regionali Libertas - Elementi di Metodologia dell'Insegnamento L'apprendimento tecnico Giorgio Visintin

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Corso per Formatori Regionali Libertas - Elementi di Metodologia dell'Insegnamento L'apprendimento tecnico Giorgio Visintin
CNS Libertas

Corso per Formatori Regionali Libertas
 Elementi di Metodologia dell’Insegnamento
                  Parte II
          L’apprendimento tecnico

               Giorgio Visintin
           giorgiorenato.visintin@gmail.com

                                                             1
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L’apprendimento

• L’apprendimento è caratterizzato da micro-
  cambiamenti delle strutture nervose; è
  contemporaneamente software (programmi)
  ed hardware (strutture)
• Questi processi sono più intensi nei soggetti
  giovani, ma non cessano mai

                Giorgio Visintin - Apprendimento   2
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Anatomia dell’apprendimento: il neurone

            Corpo
           cellulare                                      Terminazioni
                                  Spine                    assoniche

Dendriti

    Nucleo                            Assone
                                    con guaina
                                     mielinica
                       Giorgio Visintin - Apprendimento            3
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Cambiamenti microstrutturali nell’apprendimento
               (controllati dai geni)

 • Formazione di spine dendritiche

 • Nascita e potenziamento delle sinapsi

 • Inspessimento      delle          guaine         degli
   assoni

 • Nascita di nuovi neuroni
                 Giorgio Visintin - Apprendimento           4
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Spine dendritiche e sinapsi

  sinapsi

    spina
                                   spine

Durante l’apprendimento nascono le spine dendritiche,
che si collegano con i terminali assonici di altre cellule
nervose (sinapsi) e vanno a formare nuovi circuiti
                   Giorgio Visintin - Apprendimento
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Spine dendritiche

              Spine

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I collegamenti tra neuroni: le sinapsi

 Corpo
cellulare
                               Sinapsi                 Terminazioni
                                                         Assoniche

  Nucleo      Assone
            con guaina         Dendriti
             mielinica
                                             Sinapsi

                Giorgio Visintin - Apprendimento                      7
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Le sinapsi: formazione e potenziamento

                                            Trasmettitori
                                            e modulatori

• Le sinapsi consentono ai neuroni di «scambiarsi» informazione
  attraverso impulsi nervosi di natura elettrochimica
• Il passaggio degli impulsi modifica le connessioni; i cambiamenti
  sinaptici codificano le esperienze e conservano l’informazione 8
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Mielinizzazione delle guaine degli assoni

Il passaggio degli impulsi aumenta lo spessore del rivestimento di
mielina che avvolge gli assoni, rendendo così più rapida e più
precisa la conduzione nervosa
                       Giorgio Visintin - Apprendimento          9
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Apprendimento come potenziamento
sinaptico e formazione di nuovi circuiti

           Apprendimento motorio - Giorgio
                                             10
                      Visintin
Cambiamenti microstrutturali e velocità di
     elaborazione delle informazioni
• I cambiamenti microstrutturali associati
  all’apprendimento possono incrementare la
  velocità di trasmissione dell’impulso fino a
  3000 volte (fino a 30 volte per il
  potenziamento sinaptico ed a 100 per
  l’inspessimento delle guaine)

               Giorgio Visintin - Apprendimento   11
Nascita di nuovi
      .
        neuroni                                   Ippocampo

• E’ provata anche una
   ricca neurogenesi,
      specialmente
     nell’ippocampo

                      Giorgio Visintin - Apprendimento        12
Le «reti» neurali

• Le reti neurali si plasmano attraverso
  processi di sfrondamento delle strutture
  esistenti e di formazione di nuove
• Le sinapsi più «frequentate» vengono
  potenziate e si stabilizzano, le altre
  decadono
• Il «rimodellamento cerebrale» è influenzato
  dall’azione dei neuromodulatori, molecole
  chimiche particolarmente abbondanti ed
  attive negli stati emotivi intensi
               Giorgio Visintin - Apprendimento   13
Nascita e sfoltimento delle sinapsi

Nascita (wiring)         Sfoltimento (pruning)

                                    Dettaglio

                                                 14
Cambiamenti nella struttura cerebrale
  A - Dislocazione delle cellule dopo la migrazione in fase embrionale

                                       B – Azione degli stimoli ambientali
• L’attività garantisce il
  nutrimento alle
  cellule nervose
  (neurotrofine)

• I neuroni stimolati                    C – Sopravvivenza e scomparsa
  sopravvivono; quelli
  che non ricevono
  input muoiono

                         Apprendimento motorio - Giorgio
                                                                         15
                                    Visintin
Il «cablaggio» cerebrale (il connettoma)

            Giorgio Visintin - Apprendimento   16
Le «mappe» neurali
• Le «reti neurali» si formano attraverso processi
  di sfrondamento delle strutture esistenti e di
  formazione di nuove sotto la pressione
  dell’ambiente
• Le sinapsi più «frequentate» sono potenziate e si
  stabilizzano, le altre decadono
• Questi processi sono particolarmente attivi in età
  infantile in virtù di un metabolismo cerebrale
  particolarmente intenso

                   Giorgio Visintin - Metodologia
                         dell'insegnamento
                                                    17
Neuroni e reti cerebrali alla nascita

           Giorgio Visintin - Apprendimento   18
Neuroni e reti cerebrali: 6 anni

                                          Proliferazione
         Giorgio Visintin - Metodologia
               dell'insegnamento
                                             e wiring      19
Neuroni e reti cerebrali 14 anni

                                          «Potatura» e
                                          stabilizzazione
         Giorgio Visintin - Metodologia
               dell'insegnamento
                                                            20
«Coltivare» il cervello

   Giorgio Visintin - Apprendimento   21
Plasticità tra geni ed ambiente
• I geni sono importanti ma non «decidono»
  tutto: sono le esperienze di vita a determinare
  le modalità con cui viene espresso il nostro
  genotipo (Epigenesi)
• Quanto è codificato nel genoma si realizza
  attraverso le interazioni con il mondo esterno,
  interno ed il caso
• Il genotipo racchiude le potenzialità innate; il
  fenotipo esprime il risultato delle potenzialità
  che si sono attualizzate nello sviluppo grazie
  agli stimoli ambientali
                  Giorgio Visintin - Apprendimento   22
Rapporti tra struttura e funzioni

         Apprendimento motorio - Giorgio
                                           23
                    Visintin
APPRENDIMENTO MOTORIO

   L’automatizzazione del
         movimento
L’automatizzazione del movimento
• L’apprendimento delle abilità motorie si
  conclude con la loro automatizzazione, che
  garantisce all’esecuzione efficienza e stabilità
• L’automatismo, nelle condizioni usuali, libera
  la coscienza dal controllo del movimento e
  permette lo svolgimento di compiti di diversa
  natura
• L’automatizzazione ha luogo con il
  «trasferimento» dei programmi motori dalle
  cortecce anteriori ai nuclei sottocorticali

                 Giorgio Visintin - Apprendimento    25
Automatizzazione: trasferimento dei programmi

           Trasferimento
                                  Cortecce
                                  posteriori
Corteccia
Prefrontale
(Generatore di
nuovi                  Gangli della                      Regolazione
programmi)               base                              motoria
Coscienza                                                automatica

                               Cervelletto

                           Insegnare -Giorgio Visintin                 26
Cambiamenti dell’attività cerebrale (PET)
 nell’apprendimento delle abilità motorie

                      • I fase – Costruzione del
                        movimento: forte impegno
                        della aree pre-frontali
                        (coscienza), di quelle sensoriali
                        e del cervelletto
    Nuovi gesti
                      • II fase – Esecuzione
                        automatica: sensibile
                        riduzione dell’attività nervosa
                        nelle aree pre-frontali

Gesti automatizzati                                    27
Effetti dell’automatizzazione del movimento
               sulla tecnica sportiva
• L’automatizzazione, legata alla ripetizione del
  gesto, incrementa sempre l’efficienza, la
  costanza e l’adattabilità del movimento
• Non garantisce però un’esecuzione corretta
  sotto il profilo biomeccanico (si automatizza
  anche l’errore)
• …..La pratica non rende un’azione perfetta,
  la rende solo permanente (Aristotele)

                Giorgio Visintin - Apprendimento   28
Le abilità motorie

• Le tecniche degli sport sono abilità motorie:
  azioni fondamentali automatizzate attraverso
  ripetizioni controllate consapevolmente
• Per realizzare delle valide abilità motorie è
  fondamentale la partecipazione della
  coscienza fino alla loro piena
  automatizzazione

               Giorgio Visintin - Apprendimento   29
Formazione delle abilità motorie
• La costruzione delle abilità motorie passa attraverso 4
  fasi: una cognitiva e tre motorie (Meinel)
   o Nascita dell’immagine del movimento (rappresentazione
     mentale) con la formazione del programma motorio
   o Sviluppo di una prima forma grossolana di coordinazione
     (coordinazione grezza)
   o Passaggio graduale dalla forma grezza ad una più raffinata
     (coordinazione fine) attraverso lo spostamento
     dell’attenzione sui dettagli
   o Ulteriore perfezionamento dell’abilità e sviluppo della
     disponibilità variabile e dell’efficienza

                      Giorgio Visintin - Apprendimento            30
I Fase - La nascita dell’immagine motoria
                La dimostrazione
• La dimostrazione è essenziale per offrire un modello
  da utilizzare per costruire un’adeguata “prima
  immagine motoria”. Condizioni:
 o Scegliere abilità motorie alla portata degli allievi
 o Ottenere la loro attenzione (motivazione - emozioni)
 o Dimostrare da una prospettiva corretta
 o Illustrare chiaramente lo scopo dell’azione,
   privilegiando la «funzione» rispetto alla «forma»
 o Eseguire il gesto con ritmo e velocità normali
 o Schematizzare il gesto, “oscurando” i dettagli
 o Gestire adeguatamente le info di accompagnamento,
   coordinandole con il movimento in atto
                                                          31
II Fase - La coordinazione grezza
• La coordinazione grezza rappresenta la prima forma
  completa del movimento
• Si tratta della struttura essenziale: lo schema globale
  dell’azione motoria che nasce con i primi tentativi
  riusciti e si stabilizza con le ripetizioni
• Il gesto è abbastanza efficace e corretto negli aspetti
  basilari, ma grossolano ed impreciso nei dettagli
• In questa fase è essenziale
   o Mettere a punto solamente gli aspetti strutturali
     (globali) del gesto
   o Fornire poche ed essenziali indicazioni
   o Evitare prestazioni impegnative
                                                         32
La coordinazione grezza

                          33
La coordinazione grezza

     Giorgio Visintin - Apprendimento   34
III fase: la coordinazione fine
• Segue a quella della coordinazione grezza ed il
  movimento si fa più fluido, preciso ed economico, ma
  non è ancora stabile; è caratterizzata da
  o Un’esecuzione più costante ma ancora soggetta ad essere
    disturbata da fattori esterni o interni (ansia, stanchezza,
    richiesta di prestazioni, ambiente sfavorevole ecc..)
  o Un passaggio progressivo dal controllo del movimento
    «dall’esterno» all’«interno» (dalla visione diretta e dai
    suggerimenti dell’istruttore, a «sentire» il proprio
    movimento attraverso lo sviluppo del senso cinestesico)
  o Il consolidamento degli automatismi (pericolo di errori)

                     Apprendimento motorio - Giorgio
                                                                  35
                               Visintin
Dalla coordinazione grezza a quella fine: l’arte
                 del togliere….
Perfezionare un gesto
significa portarlo alla
sua essenza,
eliminando dallo
schema grossolano
iniziale i movimenti
inutili e le tensioni
muscolari superflue

                     Giorgio Visintin - Apprendimento   36
La coordinazione fine

  Giorgio Visintin - Apprendimento   37
Dalla coordinazione grezza a quella fine: come
  cambia la percezione interna del movimento
      Rete iniziale            Rete intermedia                Rete finale

Sensazioni «grossolane»        Sensazioni «intermedie»         Sensazioni «fini»
  (Struttura funzionale:       (Caratteristiche complesse:         (Dettagli)
scopo struttura generale)       ritmo- accoppiamento dei
                            Apprendimentomovimenti)
                                          motorio - Giorgio
                                                                                38
                                     Visintin
La IV fase: perfezionamento della coordinazione
    fine e sviluppo della disponibilità variabile
• Conclude il processo di apprendimento; il gesto
  si fa stabile, flessibile, economico e resistente
  nei confronti dei fattori di disturbo; è efficace in
  tutte le situazioni
• La stabilità e l’efficacia dell’esecuzione sono
  possibili grazie alla variabilità (flessibilità) dei
  programmi motori
• L’ultima fase della coordinazione si esprime
  diversamente a seconda delle caratteristiche
  della disciplina sportiva (aperta – chiusa)
                   Giorgio Visintin - Apprendimento   39
«La disponibilità variabile»

      Giorgio Visintin - Apprendimento   40
Sviluppo delle abilità motorie nel tempo

                   Plateau!

I plateaux sono fasi di ristagno dell’apprendimento
tecnico
                                                 41
Tipologie di apprendimenti motori
   ABILITÀ       Movimenti         Apprendimento
   MOTORIE       Finalizzati          esplicito
                                     (cosciente)
  ABITUDINI      Movimenti         Apprendimento
  MOTORIE        Finalizzati            implicito
                                (scarsa partecipazione
                                    della coscienza)

Le abitudini motorie si formano a causa di una
insufficiente riflessione sull’esecuzione del movimento;
sono imperfette e difficili da correggere
                                                      42
APPRENDIMENTO E MEMORIA

  Le due memorie: a breve termine
    (memoria di lavoro) e a lungo
             termine
Memoria ed apprendimento
• L’apprendimento è il processo di creazione
  delle memorie (a breve ed a lungo termine)
• Le nuove memorie motorie (le tecniche) si
  formano e si consolidano sulla base degli
  apprendimenti realizzati in precedenza
• La facilità con cui l’allievo apprende dipende
  dall’attitudine, dall’esperienza motoria, dalla
  motivazione e dalla qualità dell’istruzione

                 Giorgio Visintin - Apprendimento   44
Memoria di lavoro (a breve termine - MBT)

             Giorgio Visintin - Apprendimento   45
Memoria di lavoro (a breve termine - MBT)
• La memoria di lavoro è una sorta di laboratorio mentale
  temporaneo che soddisfa un’incombenza alla volta:
  impegnata in un nuovo compito estromette il
  precedente
• Dipende da fenomeni elettrochimici; è legata
  all’«accensione» provvisoria di molteplici circuiti
  tramite l’attenzione ed è collegata allo stato emotivo
• Ha una durata di circa 20-30 secondi, una capacità di
  5/7 elementi ed è molto sensibile alle interferenze
• Interagisce costantemente con la memoria a lungo
  termine, dalla quale «scarica» il software più adatto
  alla circostanza
                   Giorgio Visintin - Apprendimento   46
Memoria a lungo termine (MLT)

La memoria a lungo
termine (permanente) è
legata a trasformazioni
definitive dei circuiti
Ha durata di anni e
capacità illimitata
(dipende dalla sintesi
proteica)

                   Hardware primario                     Hardware secondario
                       (genetico)                        (Frutto di apprendimento)
                                                         (MLT)

                      Giorgio Visintin - Apprendimento                           47
Il problema dell’errore nello
    sviluppo della tecnica

       Giorgio Visintin - Apprendimento   48
Cosa accade nell’

                                    Apprendimento

Giorgio Visintin - Apprendimento                  49
Cosa accade nel

Disapprendimento

                   Giorgio Visintin - Apprendimento   50
Cosa accade nel: riapprendimento

Inattività         Ripresa dell’attività   51
Una memoria incancellabile
• La memoria motoria è distribuita nel cervello all’interno
  di una serie di circuiti, che si formano e si rinforzano
  con le ripetizioni dei movimenti
• Le tracce dell’apprendimento motorio (spine - sinapsi)
  non scompaiono mai del tutto, così gli schemi
  fortemente automatizzati possono essere eseguiti in
  maniera efficace anche dopo molti anni di inattività
• Anche gli errori non vengono completamente eliminati;
  dopo un’apparente correzione tendono a ripresentarsi,
  particolarmente in situazioni cariche emotivamente

                    Giorgio Visintin - Apprendimento    52
Perfezionare il gesto: il meccanismo
 di affinamento per prove ed errori

           Apprendimento motorio - Giorgio
                                             53
                      Visintin
Apprendimento per prove ed errori
• Rappresenta la modalità essenziale con cui
  vengono perfezionate le abilità motorie
• Si basa su un processo di «ripetizione senza
  ripetizione» (Bernstein); l’allievo ogni volta
  cerca di raggiungere il medesimo scopo, ma
  con un movimento diverso
• Il miglioramento del gesto richiede:
   o Un’adeguata anticipazione del movimento
   o Un’adeguata valutazione del movimento
   o Un impegno consapevole per modificarlo
                Apprendimento motorio - Giorgio
                                                   54
                           Visintin
Pianificazione, correzione, automatizzazione del movimento
                                                                  Risultato
                             Programma                              reale
                                                 Esecuzione
                               motorio                           dell’azione
                                                                 (feedback)
  Progetto di
    azione

Memorizzazione                                                   Confronto
(Automatismo)                       Correzione
  (dopamina)

                                                               Risultato atteso
                                                                  dell’azione
             Afferenza di                  Segnale di             (memoria
            approvazione                     errore              prospettica)
          (segnale di via libera)

Il cervello predice come verrà effettuato il movimento e si serve dell’errore per
                             migliorare l’esecuzione                          55
Gli errori
• Il concetto di errore è relativo e non sempre
  ben definito
• Le imprecisioni delle prime esecuzioni, ad
  esempio, fanno parte di una «grossolanità»
  fisiologica: sono dunque tollerabili e non
  sempre necessitano di correzioni
• Sono anche utili poiché lo sforzo effettuato
  per correggerli contribuisce allo sviluppo della
  capacità di apprendimento

                 Giorgio Visintin - Apprendimento   56
Gli errori iniziali

• Nella fase della costruzione iniziale del gesto il
  processo di apprendimento passa inevitabilmente
  attraverso esecuzioni scadenti
• Non si tratta di errori, ma di forme di movimento
  inefficaci e provvisorie di un sistema motorio alla
  ricerca di una soluzione corretta del compito
• Diventano errori quando (e se) si consolidano,
  compromettendo l’efficacia dell’azione motoria
• Le correzioni devono essere minime (solo se
  l’errore non consente di raggiungere l’obiettivo
  dell’azione)

                  Giorgio Visintin - Apprendimento   57
I «falsi errori»
• I principianti si muovono per tentativi, scartando
  quelli mal riusciti (i «falsi» errori)
• Fino a che l’allievo si impegna attivamente per
  correggere il movimento l’errore non viene
  automatizzato
• In un processo di apprendimento controllato si
  stabilizzano solamente i movimenti che portano
  al risultato desiderato, e che vengono ripetuti
  invariati con una certa frequenza
• Le ripetizioni «meccaniche» effettuate senza
  controllo cosciente, non solo non correggono gli
  errori, ma li stabilizzano
                  Giorgio Visintin - Apprendimento   58
Scegliere la strada

  Apprendimento motorio - Giorgio
                                    59
             Visintin
Apprendimento - Fase I

Il cervello costruisce ed esplora più percorsi neurali,
       eliminando quelli inefficaci (i falsi errori)
                 Apprendimento motorio - Giorgio
                                                          60
                            Visintin
Automatizzazione - Fase II

Il percorso scelto (la tecnica) viene rinforzato ed
         automatizzato     con le ripetizioni
               Apprendimento motorio - Giorgio
                       Visintin
                                                      61
Caratteristiche della memoria e correzione
                       degli errori
•   Trattare un solo errore alla volta
•   Correggere subito: da 3’’ a 20” dopo
    l'esecuzione
•   Ripetere rapidamente, se possibile, la nuova
    esecuzione (persistenza MBT)
•   Utilizzare forme di comunicazione incoraggianti
    (Si corregge l'errore, non si giudica la persona)
•   Correggere frequentemente, ma non sempre
    (rischio di abitudine); con i principianti più
    spesso
                   Giorgio Visintin - Apprendimento   62
GLI ERRORI

 Giorgio Visintin - Metodologia
                                  63
       dell'insegnamento
L’errore tecnico
• L’errore tecnico rappresenta uno scarto dal modello di
  esecuzione preventiva del gesto che ne riduce l’efficacia
• Cause più frequenti di errore
   o Strutturali
      ✓Insufficienza motoria (Forza, Resistenza, Coordinazione, Mobilità
       articolare)
      ✓Immaturità del sistema nervoso (Bambini!)
   o Didattiche
      ✓Metodiche di insegnamento errate, o non adatte ai soggetti
      ✓Comunicazione didattica inadeguata
      ✓Interferenza da apprendimenti tecnici precedenti
   o Occasionali/ambientali
      ✓Stati fisici e mentali alterati (stanchezza, ansia, noia)
      ✓Particolarità della situazione

                           Giorgio Visintin - Metodologia
                                                                     64
                                dell'insegnamento
Classificazione e catena causale degli errori

                                                65
Classificazione degli errori sulla base della
           frequenza e loro cause

                                                66
L’errore: considerazioni generali
• Il processo di apprendimento passa
  inevitabilmente attraverso esecuzioni
  imperfette
• I gesti scadenti caratteristici delle prime
  esecuzioni, però, non sono errori, ma forme
  di movimento provvisorie di un sistema
  motorio alla ricerca di una soluzione efficace
• Diventano errori quando (e se) si consolidano,
  compromettendo l’efficacia dell’azione
  motoria

                 Giorgio Visintin - Metodologia
                                                  67
                      dell'insegnamento
L’eliminazione degli errori

• La correzione di un errore rappresenta un
  processo di apprendimento fortemente attivo,
  molto complesso e con effetti quasi sempre
  deludenti
• Si tratta di un dis-apprendimento, una
  procedura estremamente difficile, che richiede
  una partecipazione mentale continua molto più
  elevata dello stesso apprendimento iniziale, ed
  è ostacolata dalla forza dell’automatismo
                  Giorgio Visintin - Metodologia
                                                   68
                       dell'insegnamento
Cercare l’errore
• Fasi della ricerca dell’errore
  o La constatazione della presenza: si riscontra
    un’anomalia del movimento
  o L'identificazione: viene definita la natura
    dell’errore con un'analisi che parte dal quadro
    generale per poi proseguire con le caratteristiche
    più dettagliate
  o La determinazione e la valutazione analitica: si
    stabilisce se si tratta di errore primario o
    derivato; si valuta la sua influenza sull'esecuzione
    e si cerca di rimuovere le cause che lo generano
Il superamento degli errori
• Si basa su tre strategie, spesso complementari
  o L'eliminazione: si ricerca con
      ✓Correzioni immediate
      ✓Correzioni anticipate, raccomandate cioè prima
       dell’esecuzione; si tratta di riferimenti anticipati
       di correttezza
  o La compensazione: si effettua quando l'errore è
    fortemente strutturato (allievi evoluti e gesti
    fortemente automatizzati); oppure in presenza di
    limitazioni anatomiche o funzionali
  o La variazione: «correggere meno, variare di più»
    (multilateralità ed utilizzo esercizi di coordinazione)

                                                         70
Correggere: arte del togliere….

• «E’ facile complicare, più difficile semplificare;
  per semplificare bisogna togliere, ma per
  togliere bisogna capire cosa c’è da togliere»
• Correggere significa prevalentemente eliminare
  movimenti e contrazioni muscolari superflue,
  portando il gesto alla sua essenzaialità
• La perfezione di un gesto non viene raggiunta
  quando non c’è più niente da aggiungere, ma
  quando non c’è più niente da togliere

                                                71
Qualche suggerimento didattico per la
                   correzione
• Evitare, nel correggere, interventi rivolti al gruppo o di
  natura generica; l’allievo deve capire chiaramente che
  l’intervento è diretto a lui, ed a cosa si riferisce
• Ricordare che si corregge un errore (tecnico o tattico):
  non si giudica un allievo!
• Variare le modalità di intervento, armonizzando i
  linguaggi verbali con quelli non verbali (evitare le
  correzioni stereotipate, creano assuefazione)
• Creare emozioni positive, associando alla correzione
  approvazione ed incoraggiamento (….anche solo per
  l’impegno)
• Se gli errori persistono ancora a lungo…… è il momento di
  cambiare esercizio!

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Ridurre la probabilità di errori
• Una didattica appropriata riduce le probabilità che si
  formino gli errori; si dovrebbe:
   o Definire gerarchicamente l’oggetto dell’apprendimento
     (scopo, struttura e/o dettagli nell’ordine) e comunicarlo
     correttamente all’allievo
   o Aiutarlo a percepire ed identificare le sensazioni “giuste”
     sulle quali dirigere la propria attenzione (relative ai tre
     obiettivi sopraindicati), ed incentivare l’autovalutazione
   o Rilevare e chiedere di eliminare le imprecisioni delle prime
     esecuzioni (falsi errori) solo se compromettono l’azione
   o Fornire i suggerimenti (concreti) per la correzione

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