Insegnare per il cambiamento: l'educazione in Africa - Educare.it

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         Insegnare per il
         cambiamento:
         l’educazione in Africa
  Michele Lionetti

  Insegna Matematica e Scienze nella Scuola Secondaria, è professore Universitario a contratto di Fisica Applicata presso
  l’Università di Brescia. Laureato in Fisica, ha conseguito un Master post-laurea sulle tematiche interculturali
  dell’educazione.

                        In Africa la costruzione di una prassi educativa autoctona è al centro del di-
                        battito accademico e culturale. Se nel passato la trasmissione della cultura, e
                        quindi la pratica educativa, è stata veicolata dalla tradizione orale, oggi si
                        cerca di strutturare un sistema educativo che si fondi su un nuovo paradig-
                        ma. In particolare nell’area sub-sahariana, pur nella diversità propria delle
                        diverse nazioni, si punta ad un modello con basi comuni che si affranchi dal-
                        le influenze esterne ed assuma una dimensione originale. Non è operazione
                        semplice, anche per il fatto che molti studiosi africani si sono formati in uni-
                        versità estere o in istituti i cui programmi sono allineati a quelli europei o
                        americani. Dal punto di vista operativo, sta prevalendo l’idea che l’utilizzo
                        di strumenti e paradigmi estranei alla tradizione non comprometta l’identità
                        africana, perché questi vengono “africanizzati” e diventano altro.
                        In questo articolo si analizza tale processo di “africanizzazione” e le modalità
                        con cui si cerca di rendere più accessibile e più giusta l’educazione nel conti-
                        nente. Nello specifico, si offre un’idea delle peculiarità del dibattito attuale,
                        dell’orientamento e delle prospettive, nelle quali è centrale l’idea della filoso-
                        fia africana di Ubuntu.

L’educazione in Africa                                           glo-sassone, cinese, araba, buddista), quella
                                                                 africana deve chiarire cosa è bene e necessa-
   Ogni pratica educativa consegue ad un                         rio fare per se stessi e per gli altri, in un con-
particolare paradigma educativo, nel quale                       testo vincolato dagli interessi urgenti della
sono definiti i riferimenti valoriali e gli scopi                decolonizzazione, della crescita economica e
rispetto alle specificità dei bisogni e dei pro-                 della democratizzazione, nonché dalla ne-
blemi di una determinata società. Come                           cessità di un affondo sui temi etici (Higgs,
qualsiasi altra filosofia dell’educazione (an-                   2012).

                      © Educare.it (rivista on line - ISSN: 2039-943X) - Vol. 20, n. 2 – Febbraio 2020
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    Il contesto africano si caratterizza per al-                   terna o verso l’estero degli uomini alla ricer-
 cune questioni, su cui ci si sofferma per                         ca di un lavoro. Le donne sono oggi porta-
 comprenderne la genesi e le cause, e capire                       trici di una conoscenza profonda delle tecni-
 quali conseguenze hanno nel campo educa-                          che di coltivazione tradizionali che fondono
 tivo.                                                             con le conoscenze moderne.
                                                                      Il loro ruolo è socialmente ed economi-
 I governi/dittature militari                                      camente importante per la produzione del
    Alcuni Stati africani sono governati da                        cibo, per il sostentamento dell’economia fa-
 giunte/dittature militari o da sistemi autori-                    miliare e comunitaria. Il grande prestigio
 tari. Questi regimi limitano la libertà e la                      che ne deriva ha una forte valenza educati-
 partecipazione, l’esercizio dei diritti politici                  va. Infatti esse promuovono l’aspetto locale,
 e le libere elezioni. Le conseguenze nel cam-                     la sostenibilità, il recupero delle tradizioni,
 po dell’educazione sono evidenti: gli stu-                        l’attualizzazione delle stesse, valorizzano la
 denti sono scoraggiati al confronto/scontro                       figura della donna, rimodulano i ruoli
 con le istituzioni statali, possono essere cen-                   all’interno della famiglia e all’interno della
 surati, messi a tacere; criticare, opporsi ed                     società. L’accesso consistente delle donne
 essere in disaccordo diventa un atto illegit-                     alle cariche politiche e di rappresentanza è
 timo. All’educazione si chiede di diventare                       uno dei risultati di tale valorizzazione, de-
 mera trasmissione, di rinunciare alla sua                         stinato a giocare un ruolo chiave nel disegno
 dimensione di innovazione sociale.                                degli assetti futuri (Jagire, 2014).
    Per uscire da tale snaturamento della
 propria funzione, l’educazione potrebbe                           Le proteste studentesche
 cominciare a fare opposizione, anche solo                            Le proteste studentesche nascono dalla
 passivamente,           contribuendo         ad                   richiesta di un’educazione migliore e acces-
 un’inevitabile, anche se tardivo, processo di                     sibile a cui spesso le autorità universitarie e
 cambiamento, di democratizzazione, in                             governative non riescono a rispondere.
 chiave locale e poi generale, partendo dalle                         In Sudafrica le proteste studentesche del
 istanze indigene e locali (Waghid, 2016; Sefa                     2015       nacquero        come       risposta
 Dei, 2014; Higgs, 2012; Assié-Lumumba,                            all’innalzamento delle tasse universitarie.
 2005; Wiredu, 2005; Bell, 2002). A questo                         Mostrarono la realtà di un paese dominato
 proposito, si vedrà più avanti il caso delle                      dalla disuguaglianza e dalla povertà in cui
 proteste studentesche e quello della Truth                        le tasse ponevano un serio problema a quei
 and Reconciliation Commission (TRC) in Suda-                      studenti che per entrare nel competitivo
 frica, che sono diventate un paradigma ap-                        mondo del lavoro avevano bisogno di una
 plicato da altre co-realtà del continente sub-                    qualifica universitaria.
 sahariano (Waghid, 2016).                                            Nonostante l’esistenza del National Stu-
                                                                   dent Financial Aid, finalizzato ad aiutare gli
 L’impegno delle donne in agricoltura                              studenti più poveri, molti rimanevano
    L’impegno delle donne nelle attività agri-                     esclusi dal programma perché troppo ricchi
 cole, spesso loro completo appannaggio, è                         per poterne beneficiare, ma troppo poveri
 un fenomeno assai frequente nella realtà                          per potere pagare le tasse universitarie. Il
 africana, accentuato con l’emigrazione in-                        risultato era l’esclusione di una moltitudine

                        © Educare.it (rivista on line - ISSN: 2039-943X) - Vol. 20, n. 2 – Febbraio 2020
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di studenti dall’educazione universitaria,                       Si consideri inoltre che le società africane
perpetuando una ingiustizia che continuava                    in genere hanno delle peculiarità che eserci-
dal passato.                                                  tano un’influenza profonda sull’azione edu-
    Si tratta di un problema ampiamente pre-                  cativa:
sente nella formazione universitaria del con-                 •   gli interessi individuali e sociali sono in
tinente, che rimane ampiamente irrisolto e                        una dimensione dialogica e nonostante
pronto a sfociare in periodiche proteste sia                      qualsiasi forzatura, non prevalgono gli
da parte degli studenti, sia da parte del cor-                    uni sugli altri;
po docente. Quest’ultimo, per esempio in                      •   l’autodeterminazione e la libertà sono
Nigeria, è protagonista di prolungati sciope-                     sentite come necessità fondamentali da
ri, anche di mesi, contro i bassi stipendi e                      perseguire;
l’assenza di fondi per le attività didattiche e
                                                              •  si sente urgente la necessità di integrare
di ricerca. Il corpo accademico in modo len-
                                                                 l’universale, globale e dominante, con il
to, ma progressivo, spinge ad una riformu-
                                                                 locale o l’indigeno.
lazione dell’organizzazione e della gestione
                                                                 In sintesi, l’educazione dovrebbe costrui-
finanziaria, saldandosi con le proteste stu-
                                                              re un’interpretazione della conoscenza che
dentesche. Urge la modernizzazione del si-
                                                              coniughi la tradizione con la modernità, il
stema, la riorganizzazione di un mondo fra-
                                                              locale con il globale, l’autodeterminazione
stagliato di università statali, private, con-
                                                              individuale e la promozione della collettivi-
fessionali, autonome, con livelli di istruzio-
                                                              tà. Ciò deve avvenire all’interno di un am-
ne a volte molto diversi tra loro.
                                                              biente naturale che non è solo lo sfondo in
Gli obiettivi dell’educazione                                 cui si svolgono le esistenze e le relazioni dei
                                                              gruppi sociali, ma è parte della comunità
   Kwasi Wiredu (2005) sostiene che                           stessa, e idealmente in armonia con essa.
l’educazione in Africa debba armonizzare                         A livello sociale e politico infine, come si
interessi sociali e individuali, attraverso un’               vedrà più approfonditamente oltre, si devo-
“immaginazione riflessiva” che consiste nel                   no affrontare le contingenti questioni sociali
“mettersi nei panni degli altri”. Si tratta di                e politiche, contribuendo alla loro gestione e
privilegiare il rispetto della vita umana e                   risoluzione.
non-umana, coniugare e collegare la cono-
scenza universale o globale a quella partico-                 I diversi approcci all’educazione
lare o locale.
                                                                 E’ possibile identificare due diversi ap-
   N’Dri Assié-Lumumba (2005) evidenzia
                                                              procci all’educazione in Africa.
altre peculiarità quali la promozione
                                                                 L’approccio etno-filosofico consiste nel ri-
dell’auto-determinazione, dell’inserimento
                                                              conoscere come sorgenti educative la tradi-
dell’individuo all’interno della comunità,
                                                              zione, gli stili di vita, i miti, le lingue, le cre-
del raggiungimento di una cittadinanza li-
                                                              denze, gli artefatti, le storie delle diverse
bera e accettabile.
                                                              culture, la poesia, le leggende, i proverbi.
   Entrambi questi autori ritengono possibi-
                                                              Occorre quindi esaminare quali ricadute
le l’integrazione di aspetti e strumenti deri-
                                                              questi hanno nell’esperienza educativa
vanti da culture esterne con la tradizione.
                                                              odierna.

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     Gloria Emeagwali e Sefa Dei nei loro la-                      pensiero dei “saggi”. Contrariamente a
 vori (2014) evidenziano quanto la narrazio-                       quanto sostiene Hountondji, “i saggi” che
 ne orale sia stata lo strumento principe at-                      trasmettono ancora e/o hanno trasmesso la
 traverso cui trasmettere notizie e nozioni                        loro visione del mondo per via orale, forni-
 sugli antenati, sulle migrazioni di famiglie e                    scono una prospettiva culturale che giustifi-
 di intere comunità, sui sistemi di riferimento                    ca il loro pensiero e lo inquadra in una sto-
 culturali e popolari, sulla conoscenza della                      ria, in un sistema sociale, in un sistema di
 fauna e della flora locali, sulle conoscenze                      cause necessarie. Il tentativo di questo auto-
 ecologico-ambientali. L’oralità ha svolto una                     re di sminuire il ruolo della tradizione orale,
 funzione fondamentalmente educativa,                              non può essere accettato da coloro che ade-
 permettendo ai giovani di acquisire i valori                      riscono all’approccio etno-filosofico, perché
 socio-culturali delle comunità necessari per                      nega, oltre ogni evidenza, il pensare e ripen-
 entrare nell’età adulta.                                          sare l'esperienza nel pensiero degli “anzia-
     Kwame Gyekye, seguendo questa traccia,                        ni”, e nega il loro ruolo educativo. In questo
 usa concetti e proverbi della cultura Akan in                     modo si nega il passato e la storia. Non si
 Ghana, per spiegare le relazioni sociali tra                      riconosce il valore educativo e identitario
 gli individui della sua comunità (Gyekye,                         della tradizione, e così non si permette
 1995).                                                            l’affermarsi di una identità africana nella
     Dzobo risponde alla domanda “Cosa è                           pratica educativa, ma ci si omologa alle pra-
 conoscenza?” attraverso l’utilizzo dei pro-                       tiche occidentali.
 verbi Yoruba. La conoscenza è come un al-                             L’approccio etno-filosofico è largamente
 bero di baobab, nessuno riesce ad abbrac-                         seguito nel continente sub-sahariano, perché
 ciarlo completamente, cioè la conoscenza                          appare quello che garantisce una visione
 non ha limiti, per quanto possiamo avere                          contestualizzata e africanizzata della pratica
 imparato ci sarà sempre molto altro da                            educativa.
 esplorare. Chi dice di sapere tutto, non sa                           Il secondo approccio, definito “critico”,
 nulla, perché la dimensione di ciò che rima-                      conduce a conclusioni analoghe a quelle del
 ne da scoprire continua ad essere enorme                          precedente, ma attraverso un percorso diffe-
 (Dzobo, 1992).                                                    rente. Il focus è sulle cause dei problemi che
     Ricorrere ad un approccio etno-filosofico                     la pratica educativa deve affrontare. Per
 significa occuparsi delle visioni tradizionali                    esempio, di fronte alle proteste studente-
 del mondo. Questo aspetto è particolarmen-                        sche, si tratta di capire perché sono cresciute
 te importante nelle società sub-sahariane in                      e non sono state disinnescate. Mettersi nei
 cui la tradizione mantiene una presenza im-                       panni degli studenti, quindi, comprenderne
 portante.                                                         il disagio e le difficoltà, provare ad agire per
     Alcuni studiosi tentano di ridimensionare                     eliminarli e superarli, è l’unico modo per
 il ruolo della tradizione. Paulin Hountondji                      risolvere le contese. Ugualmente e conte-
 (1996), per esempio, descrive la filosofia                        stualmente occorre esplorare l’ambiente e il
 africana dell'educazione come una attività                        modo in cui è maturata la risposta spesso
 aperta, riflessiva, che con l’utilizzo dei testi                  brutale della polizia. Essa può derivare da
 scrittisi si affranca dall’esperienza orale, si                   una mentalità o da circostanze sociali e poli-
 libera dal dominio delle intuizioni e del                         tiche. Comprendere le ragioni storiche e cul-

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turali di questa mentalità, la natura delle                   senziale dello sviluppo delle relazioni,
circostanze può contribuire alla messa in at-                 dell’impegno degli uni verso gli altri, della
to di azioni migliorative che smorzino le                     costruzione del senso di comunità nelle so-
proteste, facendole diventare utili alla co-                  cietà africane. Le stesse istituzioni scolasti-
struzione di nuove relazioni.                                 che diventano parte della comunità e assu-
   In generale, l’approccio critico permette                  mono la missione di costruire una cultura
di comprendere quali sono gli interventi or-                  condivisa e partecipata, dove la nozione ac-
ganizzativi e didattici che in campo educati-                 quista senso se utile allo sviluppo del tessu-
vo conducono ad una pratica socialmente                       to sociale.
efficiente ed efficace (Waghid, 2016).                           I luoghi dell’educazione sono perciò luo-
                                                              ghi della comunità: a scuola si costruisce la
L’aspetto comunitario                                         cittadinanza assieme al gruppo e ai co-
                                                              gruppi che la esprimono.
    Con il termine “cultura”, derivato dalla
pratica del coltivare la terra (Gyekye, 1997),                La filosofia di Ubuntu
si intendono i valori, le credenze, le pratiche
                                                                  Ubuntu è un termine in lingua bantù che
sociali, le abitudini e i costumi, i comporta-
                                                              significa “benevolenza verso il prossimo”
menti, le forme d’arte (musica, danza, scul-
                                                              che sintetizza ed amplifica la sensibilità afri-
tura e pittura). In breve, la cultura è una
                                                              cana. Il significato del termine può essere
combinazione di significati condivisi attra-
                                                              riassunto dalla frase "io sono ciò che sono in
verso cui un popolo interpreta le sue espe-
                                                              virtù di ciò che tutti siamo", in riferimento
rienze di vita; è un insieme condiviso di va-
                                                              all’interdipendenza tra gli uomini, alla col-
lori, di pratiche e di visioni del mondo che
                                                              laborazione, al rispetto dell’altro.
ha bisogno di essere coltivato.
                                                                  Si tratta di una visione largamente diffusa
    All’interno di uno stesso gruppo, possono
                                                              nella tradizione dell’Africa sub-sahariana,
coesistere diverse culture. Pur parlando la
                                                              una spinta ideale verso l'umanità intera, un
stessa lingua, le persone posso avere diverse
                                                              desiderio di pace, al di là dei conflitti possi-
convinzioni religiose e politiche. In questo
                                                              bili e reali (Dolamo, 2013; Gade, 2012; Ra-
senso la cultura non è mai omogenea o mo-
                                                              mose, 2014).
nolitica. Tuttavia questo non impedisce agli
                                                                  Tale visione è molto importante per la vi-
africani di esprimere un senso di apparte-
                                                              ta di comunità e sull’accezione della cittadi-
nenza che si fonda su comuni valori cultura-
                                                              nanza. In una comunità Ubuntu ognuno
li all’interno del gruppo e dei co-gruppi.
                                                              esercita i propri diritti senza dimenticare la
Condividono un attaccamento mutuo gli uni
                                                              propria responsabilità verso gli altri e verso
agli altri. La loro percezione di cittadinanza
                                                              l’intera comunità, dove vige il sostentamen-
si basa su una storia, su un territorio, su un
                                                              to e l’aiuto reciproco. L'individuo è sempre
destino comuni. Esercitano i loro diritti e
                                                              parte integrante del gruppo: qualsiasi cosa
rispondono alle loro responsabilità come cit-
                                                              capiti al singolo capita al gruppo, e qualsiasi
tadini in relazione gli uni agli altri (Waghid,
                                                              cosa capita al gruppo capita al singolo. Ogni
2016).
                                                              individuo può solo dire: “Io sono, perché
    In un tale contesto, la pratica educativa
                                                              noi siamo; e dato che noi siamo, quindi io
non può essere eterodiretta, ma è parte es-
                                                              sono” (Mbiti, 1970: 108).

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    Questa interconnessione tra gli individui                      rapisce giovani ragazze per poi indottrinarle
 non sottomette l’espressione autonoma e in-                       con una versione particolare dell'Islam radi-
 dividuale alle pratiche della comunità. Gli                       cale. Non si tratta solo di una questione mi-
 individui hanno diritto a un trattamento                          litare o politica: Boko Haram pone in di-
 equo, alla proprietà, alla libera associazione,                   scussione tutta la pratica educativa in Africa
 alla libertà di parola. Tuttavia nell’esercizio                   e quindi tutti gli aspetti che riguardano la
 dei loro diritti tengono conto dei loro doveri                    vita delle comunità.
 e della loro responsabilità nei confronti degli                       Secondo Ubuntu, ognuno ha diritto di en-
 altri componenti del gruppo. I diritti indivi-                    trare nelle questioni religiose e politiche
 duali di autonomia e di autodeterminazione                        connesse a tale problema. Ognuno ha la li-
 sono riconosciuti, ma è più importante la                         bertà di esprimere le proprie critiche, la
 responsabilità individuale verso il benessere                     propria insoddisfazione, le proprie censure
 della Comunità, poiché da questo benessere                        nei confronti del gruppo terroristico e nei
 deriva il benessere di ognuno (Gyekye,                            confronti del modo insoddisfacente di trat-
 1992).                                                            tare il problema da parte degli organismi
    La prospettiva sociale diventa circolare:                      governativi.
 io sono, perché noi siamo; e dato che noi                             Non si può semplicemente condannare
 siamo, io sono; e dato che io sono, noi sia-                      Boko Haram e sperare che scompaia. Pur
 mo. In un certo senso si può parlare di una                       rimanendo l’esigenza di combattere il grup-
 prospettiva ecologica, circolare e simmetri-                      po terroristico sul piano militare e politico,
 ca, completamente integrata nella logica del-                     occorre contrastare sul piano culturale quel-
 la Natura, che ha una presenza forte nella                        la visione del mondo. A questo riguardo, la
 vita africana.                                                    soluzione non è emarginare i terroristi, per-
    In definitiva, Ubuntu sintetizza un’etica                      ché questo produce l’aumento del loro di-
 africana della cura che si concentra                              sprezzo e un’escalation delle loro azioni. Se-
 sull’interdipendenza tra gli individui secon-                     condo la filosofia Ubuntu, occorre ricono-
 do uno spirito compassionevole. Nella lin-                        scere che ci sono punti di vista completa-
 gua Xhosa si dice che “una persona è una                          mente diversi, ascoltare ciò che hanno da
 persona attraverso gli altri” (Waghid, 2016).                     dire, anche se le ragioni sono abominevoli.
 Quando qualcuno agisce umanamente verso                           E’ solo dopo aver ascoltato che si può svol-
 gli altri si prende cura di questi, esercita la                   gere un’azione critica – cioè fornire una ra-
 propria responsabilità nei loro confronti. Se                     gione per cui si pensa che l'altro sbagli e in
 qualcuno contrae un impegno, lo fa con uno                        qualche modo sfidarlo sul piano culturale.
 spirito di cooperazione e convivenza pacifi-                      Allo stesso tempo, si deve sapere accogliere
 ca.                                                               ciò che di buono c’è nel sistema di valori
    Analizziamo ora un caso pratico per capi-                      dell’altro. Eventualmente si deve essere di-
 re come si applica Ubuntu nella concretezza                       sponibili ad adattarsi o modificare il proprio
 e che ricadute ha nella pratica educativa.                        punto di vista alla luce di ragioni più con-
                                                                   vincenti. In questo modo, si esercita il rispet-
 Combattere il terrorismo con Ubuntu                               to per l'altro e per la sua l'alterità. Ubuntu
    Il gruppo militante di Boko Haram si di-                       ritiene che se si esercita una tale forma di
 chiara contrario all'educazione occidentale,                      rispetto, si massimizza la probabilità di un

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accordo, si trasforma il disaccordo in una                    Lungo questa linea si è mossa la TRC. Ascol-
relazione di contrapposizione che ancora                      tare la "verità" sulle atrocità del passato,
unisce e si sostanzia in una prassi comune                    ascoltare le testimonianze di coloro che
per la risoluzione dei conflitti.                             chiedevano l'amnistia e di coloro che chie-
   In definitiva, ad Ubuntu sottende un pen-                  devano una riparazione è il modo attraverso
siero eminentemente educativo che è centra-                   cui la giustizia si può realizzare. Si tratta di
le nella filosofia dell’educazione in Africa.                 un approccio alla giustizia completamente
                                                              diverso da quello occidentale.
La promozione della giustizia                                    La giustizia secondo Ubuntu, attraverso
                                                              la compassione e il perdono, sostanzia una
   L’educazione contribuisce al persegui-
                                                              preoccupazione morale per gli esseri umani,
mento della giustizia, dell’uguaglianza, del-
                                                              persegue una “guarigione” delle relazioni
la libertà e dell’inclusione nella comunità.
                                                              sociali compromesse (Mangena, 2012;
   Nell’accezione della giustizia emergono
                                                              Waghid, 2016).
tre aspetti: quello morale, quello compassio-
                                                                 Le udienze della TRC sono iniziate nel
nevole e quello riparatore. Queste tre idee
                                                              giugno 1994 con lo scopo di ascoltare le te-
sono profondamente interconnesse e colle-
                                                              stimonianze di vittime e autori di reati du-
gate alla pratica educativa, secondo lo spiri-
                                                              rante l’apartheid in Sudafrica. Lo scopo del-
to di Ubuntu. Educare significa educare alla
                                                              la TRC era quello di fare emergere "racconti
giustizia nelle sue 3 forme, contribuire alla
                                                              veri" sulle atrocità del passato. Per diciotto
sua realizzazione e, di conseguenza, creare
                                                              mesi, la Commissione ha ascoltato le testi-
una comunità e delle co-comunità che si im-
                                                              monianze di coloro che volevano l'amnistia
pegnino a risolvere il problema della violen-
                                                              e coloro che cercavano riparazione dei cri-
za in Africa, dei conflitti etnici e religiosi.
                                                              mini commessi. La TRC non ha incoraggiato
Creare giustizia significa combattere le ine-
                                                              la vendetta o l’incarcerazione, piuttosto ha
guaglianze e quindi contrastare la povertà e
                                                              offerto riconciliazione e perdono come mo-
includere. Riparare significa alleviare e rico-
                                                              do per costruire una nuova società democra-
noscere le proprie responsabilità, compren-
                                                              tica nel paese, senza trascurare il risarcimen-
dere attraverso la compassione e quindi ri-
                                                              to per le vittime come possibile espiazione
solvere i problemi sociali e politici per avere
                                                              delle colpe (Bell, 2002).
un nuovo inizio. Anche qui si tratta di una
                                                                 Si tratta della promozione di una giustizia
prospettiva circolare, ecologica e simmetri-
                                                              basata sulla compassione, che incoraggia
ca, integrata nel mondo naturale.
                                                              l'autostima e la misericordia umana, e che si
   Vediamo un esempio di applicazione di
                                                              fonda su una responsabilità comune verso
tale triplice forma di giustizia e le sue con-
                                                              tutti gli esseri umani.
seguenze nel campo educativo.
                                                                 Lo stesso modello di applicazione e per-
                                                              seguimento della giustizia è stato utilizzato
La Truth and Reconciliation Commission
(TRC)                                                         in altre realtà africane, ad esempio a seguito
                                                              della guerra civile in Rwanda.
  La giustizia in Africa non ha come fine la
                                                                 La filosofia di Ubuntu e la giustizia mora-
vendetta, ma piuttosto la riparazione, il per-
                                                              le, compassionevole e riparatrice sono di-
dono e la costruzione di un nuovo inizio.

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 ventate parte fondante della prassi educati-                       cane. Sono al centro del dibattito le questio-
 va in Africa.                                                      ni sociali, politiche e di attenzione
                                                                    all’ambiente naturale, con un approccio nel
 Conclusioni                                                        quale sono centrali le relazioni tra le perso-
                                                                    ne. La filosofia Ubuntu riassume questa vi-
     Come si è visto, l’agire educativo in Afri-
                                                                    sione del mondo, un mondo giusto e com-
 ca si ispira a idee originali del continente. La
                                                                    passionevole, basato sulla interdipendenza
 riflessione etno-filosofica mira alla africa-
                                                                    di tutte le persone. Questi principi e valori
 nizzazione degli strumenti dell’istruzione,
                                                                    sono a fondamento del sistema di istruzione
 con un forte legame con la tradizione e la
                                                                    che si va consolidando in Africa.
 vocazione comunitaria delle co-società afri-

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