Conte: rinunce oggi per non perdere ciò che conta - Oggi Notizie
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Conte: rinunce oggi per non perdere ciò che conta “Buona Pasqua a tutti gli Italiani. A chi oggi soffre, a chi di fronte ha una sedia che rimane vuota, a chi lotta nelle corsie degli ospedali per allontanare lacrime e dolore dalla propria comunità. Le rinunce che ognuno di noi compie in questa domenica così importante sono un gesto di attaccamento autentico a quello che conta davvero e che potremo riprenderci presto. Insieme ce la faremo” cosi su Fb il premier Giuseppe Conte. “Ci mancano i sorrisi dei parenti, anche più prossimi, gli abbracci degli amici, le belle tradizioni dei nostri paesi, le strette di mano in chiesa, in piazza, al bar. Oggi non sarà come le altre volte, ma non lo sarà nemmeno domani, quando stringeremo più forte quello a cui teniamo. Insieme ce la faremo”, scrive il premier.
Coronavirus: da Venezia a Palermo, città deserte Città deserte e silenziose. Solo i rintocchi delle campane ricordano che oggi è un giorno di festa. La Pasqua trascorre orfana delle tradizionali manifestazioni religiose – anche il Papa ha celebrato la messa senza fedeli – e lontana dai banchetti in famiglia, senza amici o parenti. Per un italiano su dieci, addirittura, completamente in solitudine, come dice la Coldiretti. La domenica della Resurrezione ai tempi del coronavirus è all’insegna dei controlli, tanti i posti di blocco delle forze dell’ordine, ma anche della solidarietà, con numerose iniziative organizzate in tutta Italia, dalle ceste sospese con regali per i bambini a Milano alla mensa della comunità di Sant’Egidio aperta a poveri e clochard, ma nel rispetto delle precauzioni anti-Covid. Non sono mancati però i trasgressori, i “furbetti” pizzicati in viaggio verso le seconde case e multati dalle numerose pattuglie presenti in strada. ROMA – Posti blocco ‘antigite’ e strade ‘vuote’ a Roma. I controlli rafforzati sono scattati già da venerdì. La polizia locale ha effettuato solo ieri 17mila controlli e 108 sanzioni, anche nei confronti di persone che cercavano di raggiungere il litorale. Ieri una lunga coda di auto si è formata su via Pontina, direzione fuori Roma, dove le vetture sono state incanalate su una corsia per effettuare i controlli e verificare eventuali violazioni.
FIRENZE – Nelle strade vince il silenzio e l’assenza . Solitamente a Pasqua Firenze è stracolma di fiorentini e turisti che assistono allo Scoppio del carro. Deserte anche le autostrade verso il mare anche se in Versilia non sono mancate segnalazioni da parte di residenti di possibili presenze di vacanzieri nelle seconde case. VENEZIA – Una Venezia deserta, assolata ma senza alcun brusio, offre un’immagine irreale della giornata di Pasqua. Verifiche anche dall’alto con elicotteri e droni, dalle rive con le barche di polizia e carabinieri, e in laguna con le motovedette della Capitaneria, per intercettare l’eventuale spostamento di imbarcazioni non motivato da necessità. BOLOGNA – L’arcivescovo di Bologna ha chiesto a tutte le Chiese di suonare le campane a distesa a mezzogiorno. Pochissime le persone in giro e controlli intensificati per impedire che il sole e le temperature primaverili impediscano a qualcuno di cedere alla tentazione di una passeggiata. SONDRIO – La Valtellina e la Valchiavenna sono letteralmente cinturate da numerose pattuglie in servizio sulle statali 36 dello Spluga e 38 dello Stelvio per verificare l’eventuale arrivo di turisti diretti verso le seconde case di Madesimo, Bormio, Livigno, Valfurva, Valmalenco e le altre località di villeggiatura. PERUGIA – Strade e città deserte in Umbria per la Pasqua segnata dalle misure contro la pandemia da
coronavirus. Deserto il centro di Perugia e quello delle altre principali città, come Assisi, solitamente in questo periodo stracolme di turisti. Nessuno anche nelle aree naturalistiche come Castelluccio di Norcia, il lago Trasimeno e la cascata delle Marmore o nei centri mete del turismo religioso come Cascia. Nelle zone colpite dal terremoto del 2016, la Pasqua viene vissuta all’interno delle piccole casette prefabbricate. Clima blindato e surreale anche ad Orvieto. PALERMO – Posti di blocco, elicotteri e droni sorvegliano la città. Fino ad ora circa il 10% delle persone controllate è stato sanzionato perché non in regola con le misure previste dal governo. NAPOLI – Le campane risuonano a mezzogiorno nelle strade vuote, mentre gli echi delle parole del Papa risuonano dalle tv tenute ad alto volume con le finestre aperte per il tepore di primavera. E’ l’immagine della Pasqua surreale all’epoca del coronavirus, in una Napoli deserta e dove le forze dell’ordine rafforzano i controlli per impedire che il bel tempo spinga a uscite non necessarie. In tutta la Campania un’ordinanza del governatore De Luca tiene chiusi anche supermercati e negozi alimentari, normalmente aperti la domenica mattina. SIRACUSA – Avevano organizzato una grigliata per strada alla vigilia di Pasqua con la partecipazione del vicinato, ma sono stati bloccati dalla polizia che li ha identificati e sanzionati. E’ avvenuto ieri sera a Lentini, nel siracusano, in via Giusti. Quando i poliziotti sono intervenuti si sono trovati di fronte a una tavolata di circa 10 metri, imbandita con bottiglie di vino e di birra, accanto a due barbecue accesi dove venivano arrostite costolette e fette di carne. Gli uomini del commissariato hanno interrotto immediatamente l’assembramento, sanzionando otto persone per aver violato le disposizioni sul contenimento sanitario. BOLOGNA – Molte seconde case sull’Appennino modenese sono
aperte: sono infuriati i sindaci della zona che hanno ricevuto numerose segnalazioni. Lo riporta la ‘Gazzetta di Modena’ che ha raccolto lo sfogo di numerosi primi cittadini della montagna. Fra i più arrabbiati c’è Gianfranco Tanari, sindaco di Zocca, paese natale di Vasco Rossi. “Voi che state arrivando sul nostro territorio ad aprire la seconda casa pensate di non essere visti? E’ da venerdì che ricevo segnalazioni”, ha scritto su Facebook. Tanari segnala anche un maggiore afflusso ai supermercati, indice del fatto che molte persone sono arrivate. Il Papa: “I governi trovino la via per il dopo-virus, in favore dei popoli” Preghiamo oggi per i governanti, gli scienziati, i politici, che cominciarono a studiare la via d’uscita, il dopo-pandemia, questo dopo che già è incominciata, perché trovino la strada giusta, sempre in favore della gente, sempre in favore dei popoli”. Lo ha detto papa Francesco all’inizio della messa del mattino a Casa Santa Marta. Nell’omelia, commentando il Vangelo del giorno, il Papa ha spiegato che “anche oggi, davanti alla prossima, speriamo che
sia presto, prossima fine di questa pandemia, c’è la stessa opzione: o la nostra scommessa sarà per la vita, per la resurrezione dei popoli, o sarà per il dio denaro, tornare al sepolcro della fame, della schiavitù, delle guerre, delle fabbriche delle armi, dei bambini senza educazione. Lì c’è il sepolcro”. “Il Signore – ha proseguito -, sia nella nostra vita personale, sia nella nostra vita sociale, sempre ci aiuti a scegliere l’annuncio, annuncio che è orizzonte aperto, sempre, ci porti a scegliere il bene della gente, e mai a scendere nel sepolcro del dio denaro”. “Come sempre, quando non serviamo Dio, il Signore – ha sottolineato Francesco -, serviamo l’altro dio, il denaro. Ricordiamo quello che Gesù ha detto: sono due signori, il Signore Dio e il signore denaro, non si può servire ambedue”. “E per uscire da questa evidenza, da questa realtà (della resurrezione di Gesù, ndr) – ha continuato -, i sacerdoti, i dottori della legge, hanno scelto l’altra strada, quella che gli offriva il dio denaro, e hanno pagato: hanno pagato il silenzio, il silenzio dei testimoni”. “Questo, cari fratelli e sorelle – ha osservato il Papa -, non è una tangente, questa è corruzione pura, corruzione allo stato puro. Se tu non confessi Gesù Cristo il Signore, pensa perché e dove c’è il sigillo del tuo sepolcro, dove c’è la corruzione”. “E’ vero che tanta gente non confessa Gesù perché non lo conosce – ha ammesso -, perché noi non l’abbiamo annunciato con coerenza, e questa è colpa nostra”. “Ma quando davanti alle evidenze si prende questa strada – ha concluso Francesco – è la strada del diavolo, la strada della corruzione. Si paga e stai zitto”
Mattarella: dal Papa altissimo appello contro gli egoismi “Nel silenzio di Piazza San Pietro e della Basilica vuote di popolo – le cui immagini hanno toccato nell’intimo tutti, credenti e non credenti – particolarmente forte è risuonata l’eco del Suo altissimo appello ad abbandonare ogni illusorio egoismo e a vivere appieno il messaggio pasquale, percorrendo con coraggio la ‘via del servizio’ “. Lo scrive in un messaggio inviato a Papa Francesco, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Santità – si legge nel messaggio del capo dello Stato – la festività della Santa Pasqua mi offre l’occasione di porgerLe gli auguri più sinceri degli italiani tutti e miei personali. Nel corso delle ultime settimane innumerevoli famiglie e comunità, in Italia e nel mondo, hanno vissuto – e continuano a vivere – momenti di profondo dolore, nei quali al lutto e alla separazione dai propri cari si è aggiunta, in molte realtà, l’esperienza della solitudine, della precarietà, delle incertezze economiche”. “In questo tempo di profonda inquietudine – prosegue Mattarella – Vostra Santità non ha fatto mancare a un’umanità sofferente la consolazione del Suo paterno accompagnamento, il sollievo della Sua concreta e generosa vicinanza, l’invito a compiere gesti di attenzione e
di premura nei confronti di chi è nel bisogno sul piano affettivo, spirituale o materiale”. “Nel silenzio di Piazza San Pietro e della Basilica vuote di popolo – le cui immagini hanno toccato nell’intimo tutti, credenti e non credenti – particolarmente forte è risuonata l’eco del Suo altissimo appello ad abbandonare ogni illusorio egoismo e a vivere appieno il messaggio pasquale, percorrendo con coraggio la “via del servizio”. “Nel ringraziarLa sentitamente per le parole vibranti di vita e di speranza che Vostra Santità ha più volte indirizzato all’Italia nelle difficili circostanze attuali – conclude -, Le rinnovo con sentimenti di sincera considerazione i più fervidi auguri per la Pasqua e per l’ormai prossima ricorrenza di San Giorgio”. Papa in Piazza San Pietro vuota per il rito della Via Crucis A Piazza San Pietro il rito della Via Crucis presieduto, in occasione del Venerdì Santo, da papa Francesco sul Sagrato della Basilica vaticana e senza la partecipazione di fedeli,
trasmesso in mondovisione. La Via Crucis non si svolge, come gli altri anni, al Colosseo, per le disposizioni di contenimento anti-Coronavirus. I testi delle meditazioni e delle preghiere proposte quest’anno per le stazioni della Via Crucis sono stati affidati da Papa alla Cappellania della Casa di Reclusione “Due Palazzi” di Padova. Le meditazioni sono state scritte da cinque persone detenute, da una famiglia vittima di un reato di omicidio, dalla figlia di un uomo condannato alla pena dell’ergastolo, da un’educatrice del carcere, da un magistrato di sorveglianza, dalla madre di una persona detenuta, da una catechista, da un frate volontario, da un agente di Polizia Penitenziaria e da un sacerdote accusato e poi assolto definitivamente dalla giustizia, dopo otto anni di processo ordinario. Nelle 14 stazioni della Via Crucis, a portare la croce saranno prima Michele, un ex detenuto del “Due Palazzi” oggi “uomo nuovo” e piccolo imprenditore, il direttore della casa circondariale padovana Claudio Mazzeo, il vicecommissario della Polizia Penitenziaria Maria Grazia Grassi, un agente della stessa polizia, la volontaria Tatiana Mario e il cappellano don Marco Pozza. Dopo di loro, alcuni medici e infermieri del Fondo assistenza sanitaria del Vaticano, che in Italia sono in prima linea nel servizio agli ammalati colpiti dal virus: tra loro, Esmeralda Capristo, medico internista del Policlinico Gemelli e ricercatrice di Medicina interna all’Università Cattolica, e Paolo Maurizio Soave, anestesista rianimatore del Policlinico Gemelli e docente a contratto dell’Università Cattolica, sede di Roma. Entrambi assistono pazienti contagiati dal Covid-19, ricoverato al Gemelli e al Columbus Covid 2 Hospital. Il percorso ha inizio nei pressi dell’obelisco, gira attorno allo stesso per otto stazioni e poi procede verso il “ventaglio” per quattro stazioni. Sotto il “ventaglio” è collocato il Crocifisso di San Marcello, rivolto verso il Pontefice. Qui è collocata la dodicesima stazione. La tredicesima stazione è a metà del “ventaglio”,
mentre l’ultima è sopra la piattaforma. Tutto l’itinerario è segnato da fiaccole a terra. Coronavirus: 100mila morti nel mondo, Usa più vittime che in Italia Sono oltre 100mila (102.525) i decessi nel mondo legati al nuovo coronavirus, secondo i dati aggiornati dell’università americana John Hopkins. Soltanto negli Stati Uniti i casis ono oltre mezzo milione, precisamente 500.399. I morti sono 18.693. I morti per coronavirus negli Stati Uniti nelle ultime 24 ore sono stati la cifra record di 2.100. Gli Stati Uniti si avviano a superare l’Italia per numero di decessi per coronavirus. Intanto il presidente Trump pubblica il memorandum per offrire assistenza all’Italia per il Covid-19. Nel decreto del presidente americano si fa riferimento all’Italia come uno degli “alleati più stretti e di vecchia data” degli Stati Uniti, un’Italia alla quale il coronavirus ha reclamato più di 18.000 vite umane, ha spinto – si legge nel testo – il sistema sanitario vicino al collasso e che minaccia di far scivolare l’economia in una profonda recessione. “Anche se la priorità
del governo americano è prima di tutto nei confronti degli americani, andare in aiuto dell’Italia aiuterà a combattere l’epidemia del coronavirus e mitigare l’impatto della crisi, dimostrando allo stesso tempo la leadership americana di fronte alle campagne di disinformazione cinesi e russe”, si legge nel memorandum, nel quale si mette in evidenza che gli aiuti aiutano anche a ridurre il rischio di re-infezione dall’Europa agli Stati Uniti e tutelano catene di approvvigionamento essenziali. Negli aiuti Usa figurano apparecchiature e forniture mediche. Viene inoltre messo a disposizione il personale militare americano in Italia per la costruzione di ospedali da campo, per il trasporto di carburante e alimentari e per servizi di telemedicina agli ospedali italiani. Nel memorandum, Trump autorizza inoltre la sua amministrazione a sostenere la ripresa dell’economia italiana. Coronavirus: Conte, verso il prolungamento del lockdown fino al 3 maggio L’Italia rimarrà in lockdown almeno fino al 3 maggio. Dopo giorni di riflessione, il governo sceglie la linea di massima
cautela e si appresta a rinnovare con un nuovo provvedimento tutte le misure di contenimento e le limitazioni agli spostamenti per altri 20 giorni concedendo solo aperture ‘mirate’ per qualche attività produttiva. Non solo: con una circolare il Viminale rafforza i controlli per Pasqua, chiedendo alle forze di polizia una particolare attenzione per evitare che gli italiani si riversino nelle seconde case. Gli appelli di Confindustria a far ripartire l’economia affinché l’attuale recessione “non diventi depressione” per il Paese, la ‘spinta’ di parte della stessa maggioranza – con Italia Viva a fare da capofila – e l’andamento positivo dei dati non sono stati dunque sufficienti per convincere il presidente del Consiglio Giuseppe Conte a riaprire il paese. Al momento non siamo nelle condizioni di riaprire le attività produttive perché rischieremmo di far risalire la curva dei contagi e di vanificare i risultati ottenuti, ha spiegato durante la videoconferenza con Regioni, Anci e Upi sottolineando che l’apertura a fine aprile avrebbe rappresentato un incentivo al movimento dei cittadini visti i due ponti in arrivo, il 25 aprile e il 1 maggio. Due week end, come quello di Pasqua, che già da giorni sia il Comitato tecnico-scientifico sia il Viminale avevano indicato come a rischio ‘esodo’ nel caso in cui si fossero concesse delle aperture. Ed infatti la circolare del Viminale per intensificare i controlli nelle festività pasquali verrà replicata anche per i due ponti. “E’ del tutto evidente – scrive il capo di gabinetto del ministro Matteo Piantedosi – che, nell’attuale contesto… non sarà possibile per la popolazione effettuare i consueti trasferimenti verso località a richiamo turistico” e dunque è necessario “dedicare la massima attenzione nella predisposizione di mirati piani di rafforzamento della vigilanza e del controllo” sia all’interno dei comuni sia tra località diverse, “compreso il divieto di recarsi nelle seconde case utilizzate per le vacanze”.
Coronavirus: possibili sintomi Covid per un italiano su tre Un italiano su tre nelle scorse settimane ha avuto un sintomo che potrebbe essere attribuito al Covid, mentre il numero di contagiati potrebbe sfiorare i 3,5 milioni. Lo afferma un’indagine condotta da Noto Sondaggi elaborata in base al rapporto dei sintomi di cui gli italiani dicono di aver sofferto nelle ultime settimane e dell’indice di positività al virus. Tra il mese di marzo e i primi giorni di aprile quasi un italiano su tre dice di aver accusato almeno uno dei sintomi tipici del Covid-19, per un totale di 17.400.000 persone. In
particolare la sintomatologia più diffusa, secondo i dati diffusi da Antonio Noto, è la tosse (20% degli intervistati), seguita da mal di gola (17%) e congiuntivite e bruciore agli occhi (9%). Il 7% degli italiani ha accusato poi febbre o dolori muscolari. Leggermente minori, invece, le difficoltà a respirare (5%) e la perdita di gusto e olfatto (4%), sintomi che insieme interesserebbero comunque circa 5.400.000 persone. “Nonostante le sintomatologie, tuttavia, nove italiani su dieci dichiarano di non aver richiesto di fare il tampone – spiega Noto Sondaggi -, mentre il 4% sostiene di averlo richiesto ma che non è stato possibile farlo. C’è anche poi chi ha potuto fare il tampone ma è risultato negativo (4%)”. Secondo le stime ad oggi 9 aprile 2020 circa un quarto della popolazione (24%) non sa se è stata o meno contagiato dal coronavirus, con il 64% che, invece, lo esclude. Bassa, infine, la percentuale di coloro che sono certi di essere
stati contagiati (3%). Per quanto riguarda le mascherine più della metà degli italiani (57%) dichiara di possederne una, con il 9% che è riuscito ad acquistarla ma facendo fatica a reperirla. Ancora tanti, più di un italiano su tre (37%), coloro che l’hanno cercata ma non l’hanno trovata e coloro che, invece, non hanno nemmeno provato (5%). v Mascherine, turbata gara Consip: un arresto C’è stata una turbativa sulla prima gara bandita da Consip per l’acquisto e la fornitura di dispositivi di protezione individuale e di apparecchiature sanitarie per un valore complessivo di 258 milioni. Lo ha scoperto la Guardia di Finanza al termine di un’indagine lampo che ha portato all’arresto di un imprenditore per turbativa d’asta e inadempimento di contratti di pubbliche forniture. Il lotto su cui è stata accertata la turbativa è relativo alla fornitura di 24 milioni di mascherine chirurgiche per un importo complessivo di 15,8 milioni. L’imprenditore arrestato è Antonello Ieffi, di 41 anni. E’ accusato dalla Procura di Roma dei reati di turbativa d’asta e inadempimento di contratti di pubbliche forniture. Ieffi è
stato raggiunto da una ordinanza si custodia cautelare in carcere emessa dal gip della Capitale. Le attività investigative, condotte dal Gico del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Roma, hanno tratto origine da una denuncia effettuata da Comsip alla Procura della Repubblica di Roma, con riferimento a una serie di anomalie riscontrate nell’ambito della procedura di una gara, del valore complessivo di oltre 253 milioni di euro, bandita d’urgenza per garantire l’approvvigionamento di dispositivi di protezione individuale e apparecchiature elettromedicali. In particolare, il lotto n. 6 della gara, dell’importo di circa 15,8 milioni di euro, relativo alla fornitura di oltre 24 milioni di mascherine chirurgiche, veniva aggiudicato alla Biocrea Società Agricola a Responsabilità Limitata. La società , con la sottoscrizione di apposito Accordo Quadro con Comsip, si era impegnata, tra l’altro, alla consegna dei primi 3 milioni di mascherine entro 3 giorni dall’ordine. “Sin dai primi contatti con la stazione appaltante pubblica – è detto in una nota della Gdf – finalizzati all’avvio della fornitura, però, Ieffi che interloquiva per conto dell’impresa sebbene non risultasse nella compagine societaria, ha lamentato l’esistenza di problematiche organizzative relative al volo di trasferimento della merce, asseritamente già disponibile in un punto di stoccaggio in Cina. Permanendo l’inadempimento alla data di scadenza prevista nel contratto per la prima consegna di mascherine, attraverso la collaborazione dell’Agenzia delle Dogane, veniva effettuata presso l’aeroporto cinese di Guangzhou Baiyun un’ispezione, che accertava l’inesistenza del carico dichiarato”. Le indagini hanno fatto emergere che la società aveva “pregresse posizioni debitorie per violazioni tributarie, per oltre 150 mila euro nei confronti dell’Erario – non dichiarate in sede di procedura dalla società che, di converso, aveva invece falsamente attestato l’insussistenza di qualsiasi causa di esclusione -. Questa situazione comportava l’esclusione di Biocrea dalla procedura e l’annullamento in autotutela da parte di Consip”.
Coronavirus, Conte: ‘Ammorbidire regole Ue o faremo senza l’Europa’. Vertice con Di Maio e Gualtieri Avvertimento del premier Conte alla vigilia di un nuovo cruciale Eurugruppo mentre Parigi è in pressing sull’Olanda per un’intesa. “Non dobbiamo arretrare rispetto a Cina e Usa che mettono al momento a disposizione il 13% del loro Pil. Io chiedo un ammorbidimento delle regole di bilancio. Altrimenti dobbiamo fare senza l’Europa e ognuno fa per sé“. Lo ha detto il presidente del consiglio Giuseppe Conte in una intervista alla Bild. Conte ha sollecitato la velocità della reazione: “Non dobbiamo alla fine starcene lì con le mani incrociate: operazione riuscita, ma il paziente Europa è morto”. “La delusione – ha detto in un altro passaggio – non è mia, di Giuseppe Conte, la delusione è di tutti gli europei, anche dei cittadini tedeschi, ne sono convinto”. “Nessuno ha un vantaggio se l’Europa non riesce a mettere in piedi una reazione concreta e solida, qui non si tratta di Italia. Non
abbiamo mai vissuto una situazione d’emergenza di questo tipo perciò sono i cittadini europei che si aspettano una soluzione europea“. Si terrà intanto, stasera, un vertice in serata a Palazzo Chigi, a quanto si apprende, tra il premier Giuseppe Conte, il titolare del Mef Roberto Gualtieri, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro. Tra i temi al centro dell’incontro il dibattito all’Eurogruppo sul piano anti- coronavirus dell’Ue. Nel pomeriggio riunione tra il premier Conte e i capidelegazione di Pd, M5S e Leu a Palazzo Chigi. Tra i temi al centro del vertice, che si è tenuto attorno all’ora di pranzo e al quale ha partecipato anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro, anche il Dpcm chiamato ad aggiornare le misure di contenimento per l’emergenza coronavirus dopo il 13 aprile.
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