Settimana dei Mercati - Intesa Sanpaolo
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Settimana dei Mercati La settimana entrante 20 febbraio 2017 Europa: al margine della pubblicazione della prima serie di indagini di fiducia per febbraio, le 12:16 CET Data e ora di produzione stime finali di gennaio dovrebbero confermare il rialzo dell’inflazione a 1,8% a/a per l’indice headline e 0,9% a/a per il core. Il dettaglio dovrebbe confermare l’impatto di alcune componenti straordinarie. Risultati societari: BHP Billiton, HSBC, Bayer, Iberdrola, AXA, Barclays, Orange, Repsol, Telefonica, Vivendi, Peugeot, BASF, RBS. 20 febbraio 2017 12:26 CET Italia: indicazioni positive dovrebbero emergere dal lato dei consumatori con un rimbalzo per Data e ora di prima diffusione le vendite al dettaglio in dicembre e la stima finale dell’inflazione che dovrebbe confermare lo 0,7% a/a a gennaio. Dal lato delle imprese sono attesi i numeri relativi a ordini e fatturato industriale di dicembre. Risultati societari: Terna, Banca Mediolanum, Tenaris, Saipem, Salini Nota settimanale Impregilo. USA: in una settimana scarna di pubblicazioni, il focus andrà ai verbali della riunione del FOMC di gennaio che dovrebbero confermare le valutazioni già espresse da Yellen davanti al Congresso. Tra le poche statistiche in uscita le vendite di case nuove ed esistenti sono attese in Intesa Sanpaolo recupero a gennaio mentre la lettura finale dell’indice di fiducia dell’Un. del Michigan Direzione Studi e Ricerche dovrebbe confermare la correzione del dato in febbraio. Risultati societari: Home Depot, Wal- Mart Stores, Macy’s, Hewlett-Packard, JC Penney. Ricerca per investitori Focus della settimana privati e PMI Attese indicazioni stabili dalle indagini di fiducia europee. Dopo che i dati preliminari sui PIL europei nel 4° trimestre hanno sorpreso marginalmente al ribasso (si veda sez. Macro), il focus si Team Retail Research sposta sulle prime indagini di fiducia di febbraio che dovrebbero confermare un tono positivo. A Analisti Finanziari livello aggregato per la zona euro dovrebbe risultare stabile, dopo diversi mesi in miglioramento, il dato per i consumatori. Il morale delle famiglie dovrebbe rimanere su livelli elevati, al di sopra della media di lungo periodo da tre anni. Analoga l’evoluzione attesa per i PMI che, dopo essere saliti ai massimi dal 2011 in gennaio, sono visti invariati o in modesto rallentamento per la zona euro ma comunque su livelli ampiamente espansivi (al di sopra della soglia di 50 punti) e superiori alla media trimestrale di chiusura del 2016. A livello nazionale l’indice IFO per le imprese tedesche dovrebbe a sua volta cedere solo marginalmente sia per la componente corrente che per quella prospettica. Il dato rimane comunque stabilmente al di sopra della media storica di 102 punti e sembrerebbe indicare che le condizioni di domanda dell’industria sono stabili. Passando alle imprese francesi l’INSEE dovrebbe rimanere stabile in febbraio a 104 punti per il dato aggregato e 106 punti per il solo manifatturiero, comunque al di sopra della media di lungo periodo in un contesto che vede un clima positivo e punta a un’espansione dell’attività. In Italia il sondaggio Istat è invece visto in leggero calo per le imprese. Infine, dal lato dei consumatori, le indagini per le famiglie francesi e italiane dovrebbero mostrare una stabilizzazione del dato d’oltralpe a 100 punti e una conferma di quello italiano a 108,8 punti. Indici PMI e fiducia dei consumatori europei dal 2014 ad oggi Fonte: Bloomberg I prezzi del presente documento sono aggiornati alla chiusura del mercato del venerdì precedente (salvo diversa indicazione). Per la certificazione degli analisti e per importanti comunicazioni si rimanda all’Avvertenza Generale.
Settimana dei mercati 20 febbraio 2017 Scenario macro Area euro L’aggiornamento delle stime di crescita da parte della Commissione Europea vede una revisione al rialzo del PIL area euro a livello aggregato, ma non per l’Italia, mentre sullo sfondo i numeri della produzione industriale in dicembre registrano una contrazione di poco superiore al consenso. Tra le indagini di fiducia corregge a sorpresa lo ZEW tedesco in febbraio. I dati sul PIL per il 4° trimestre deludono le attese con una PIL: aggregato zona euro e dati nazionali a confronto (%, t/t) crescita che, per la zona euro, ha visto una revisione al ribasso dalla stima flash di 0,5% a 0,4% t/t. Si conferma così il ritmo dei mesi estivi e il PIL sull’interno anno cresce all’1,7% a/a, in rallentamento dal +1,9% del 2015 ma comunque al di sopra delle previsioni di +1,6% per il 2017. A livello nazionale il quadro è piuttosto eterogeneo: il PIL accelera in Germania a +0,4% t/t ma si ferma al di sotto del consenso e vede una revisione al ribasso del precedente (da 0,2% a 0,1%). In Italia il ciclo rallenta con un’espansione che passa da 0,3% a 0,2% t/t, nonostante il rimbalzo della produzione industriale a fine anno, e lascia il saldo sull’intero anno a 0,9% a/a. Tra i dati già pubblicati si osserva un’accelerazione per il PIL francese da 0,2% a 0,4% e una crescita stabile e robusta per l’economia Fonte: Bloomberg spagnola a 0,7% t/t. Il dettaglio delle componenti verrà reso noto solo con le stime finali anche se un buon grado di supporto dovrebbe essere venuto dal canale estero. Le prospettive appaiono quelle di una accelerazione a inizio 2017. Stati Uniti Segnali contrastanti arrivano dai settori produttivi: se infatti la produzione industriale registra in gennaio una nuova contrazione dopo il forte aumento di dicembre e a fronte di attese di stagnazione, sono invece diffusamente positive le indicazioni dalle indagini di fiducia regionali per il manifatturiero in febbraio. Solidi anche i segnali dal mercato delle costruzioni in gennaio. Indicazioni complessivamente positive emergono dai dati Vendite al dettaglio (%, m/m) e CPI headline e core (%, a/a) macro, soprattutto dal fronte della domanda interna che vede una solida accelerazione per le vendite al dettaglio e un aumento superiore alle previsioni per le pressioni inflazionistiche. Il CPI di gennaio sorprende verso l‘alto con un aumento di 0,6% m/m che porta l’inflazione a 2,5% a/a. Per il dato core i prezzi crescono invece dello 0,3% m/m con un’accelerazione dell’indice annuale da 2,2% a 2,3% a/a. I prezzi segnano un aumento che risulta in buona parte legato al rialzo dell’energia ma che potrebbe durare per i prossimi due trimestri. Positivi sono anche i dati relativi alle vendite che aumentano di 0,4% m/m a livello aggregato sulla scia del forte rialzo dei prezzi energetici crescendo anche al netto delle auto, con un’accelerazione a 0,8% m/m in gennaio. Significative Fonte: Bloomberg anche le revisioni al rialzo per i livelli di dicembre, saliti a 1% m/m per l’aggregato totale e a 0,4% m/m per l’indice core. Ci aspettiamo un aumento dei consumi in linea con il rialzo degli indici di fiducia a fine 2016. Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 2
Settimana dei mercati 20 febbraio 2017 Mercati Obbligazionari Titoli di Stato Ancora una settimana volatile e dai temi politici più che di dati macro. Il BTP a due anni chiude a -0,02% poco mosso rispetto all’ottava precedente mentre il decennale scende di quasi 10pb e si ferma poco sotto il 2,2% con lo spread in area 185pb, in calo di circa 10pb. Mentre sullo sfondo resta l’incertezza legata ai prossimi Performance dei titoli di stato dei principali paesi dell’area appuntamenti elettorali in Europa, negli Stati Uniti l’attenzione euro, in % si è focalizzata sulle parole del Presidente della Fed, che ha spinto verso l’alto i rendimenti. Il messaggio che arriva dalla Yellen consegna infatti uno scenario positivo per l’economia, anche se soggetto a “considerevole incertezza”, legata alla “politica fiscale e ad altre politiche negli USA”. L’affermazione che ha avuto probabilmente più impatto sui mercati è quella secondo cui aspettare “troppo a lungo” per alzare i tassi di interesse sarebbe imprudente, non saggio, in quanto potrebbe portare la Fed a trovarsi dietro la curva, ossia a dover alzare i tassi più tardi ma ad un ritmo più sostenuto. In conclusione, la valutazione sullo scenario e le prospettive di policy restano invariate rispetto alla riunione della Federal Reserve di gennaio Note: indici Total Return EFFAS/Bloomberg. Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati ma il messaggio che è arrivato ai mercati è, da una parte di Bloomberg un’economia sana, e dall’altra di una Federal Reserve pronta a non farsi sorprendere. Corporate La settimana si è chiusa con una performance positiva sulla carta a spread in euro. Gli IG (+0,25%) hanno sovraperformato gli HY (+0,15% circa). Attività discreta sul primario, che continua a fornire conferme sull’interesse degli investitori per il comparto. Gli ultimi dati hanno segnalato che al 10 febbraio 2017 lo L'andamento degli spread sul comparto IG e HY (dati in pb) stock di titoli corporate acquistato dalla BCE ammontava a 62,9 mld di euro. Annunciato ad inizio marzo 2016 ed avviato l’8 giugno il programma CSPP ha comportato acquisti mensili medi pari a 7,8 mld di euro e ha ampiamente contribuito alla discesa degli spread, sia sugli IG (coinvolti direttamente nel programma) che sugli HY che hanno beneficiato oltre che di un effetto “spillover” collegato al generalizzato movimento di compressione dei premi al rischio, anche della perdurante ricerca di rendimento. Nel corso degli ultimi 12 mesi i titoli HY in euro in dollari hanno avuto performance a doppia cifra. Gli IG, più legati alla dinamica dei tassi risk-free sono stati invece parzialmente penalizzati dal rialzo dei rendimenti sui Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Reuters aggiornati al 17 febbraio 2017 governativi core. Da aprile il QE ridurrà da 80 a 60 mld il flusso di acquisti globali mensili e in parallelo si ridurranno anche gli acquisti di titoli corporate; anche se tale riduzione potrebbe avere un impatto, ci attendiamo che i market mover più rilevanti per il comparto restino la dinamica dei tassi core e il rischio politico in Europa. Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 3
Settimana dei mercati 20 febbraio 2017 Valute e Commodity Cambi Apertura di ottava caratterizzata da due temi: da un lato il calo dei rendimenti dei Treasury ha messo sotto pressione il dollaro, mentre l’euro soffre dei timori legati alle Presidenziali francesi. Dollar Index (pesato per gli scambi commerciali) da inizio 2014 EUR/USD - Dopo un’iniziale volatilità sul dollaro, legata ai e tasso Fed timori degli investitori circa le politiche economiche del neo Presidente USA, le ultime parole della Yellen al Congresso americano e i dati macro confortanti, hanno rafforzato la posizione della Fed nel suo percorso di rialzo dei tassi nel 2017. La BCE rassicura circa il suo impegno espansivo, nonostante l’accelerazione dell'inflazione in Europa. In questo quadro, il cambio euro/dollaro resta sostenuto oscillando nel range 1,05- 1,06 nonostante le attese di dollaro forte e valuta unica debole. GBP - Le buone stime di crescita espresse dalla BoE per il triennio 2017-19 e l’inizio, senza traumi, del processo di Brexit rasserenano il quadro. In caso di accordi favorevoli con la UE e con l’economia in grado di proseguire nel suo recupero, la pressione inflazionistica interna dovrebbe favorire il recupero Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg della sterlina. JPY - La Banca del Giappone non riesce a persuadere i mercati dell’efficacia dei propri interventi espansivi volti a svalutare lo yen. Materie Prime Apertura di settimana con movimenti minimi per i comparti, vista anche la chiusura di Wall Street. Quotazioni petrolifere in consolidamento anche se gli investitori incassano l'ennesima risalita delle trivelle attive in USA (statistica Baker-Hughes: 597 da 591 della scorsa ottava) che certifica il prepotente ritorno dello shale-oil americano. Trivelle attive in USA vs. WTI e Brent Energia. Outlook Moderatamente Positivo nel breve e nel medio-lungo termine. Permane un quadro di ottimismo sul petrolio, i tagli concordati tra produttori OPEC e non-OPEC (Russia inclusa), per la prima metà del 2017, risultano evasi al 90%. In questo senso i tagli all'output potrebbero essere estesi supportando il greggio. Metalli Preziosi. Outlook nel complesso Neutrale ma Negativo nel breve periodo vista la debolezza dei fondamentali. La possibile futura richiesta di copertura dai rischi d‘inflazione potrebbe migliorare le prospettive nel medio periodo. Metalli Industriali. L’Outlook resta Moderatamente Positivo. Le rassicurazioni sulla crescita cinese e la forza del suo mercato immobiliare sono destinate a supportare ancora la corsa dei metalli in questo 2017. Agricoli. Outlook Fonte: Bloomberg & Baker Hughes, elaborazioni Intesa Sanpaolo Moderatamente Positivo. Resta una certa dose di prudenza sul comparto, nonostante il rialzo d’inizio 2017. I fondamentali restano compressi mentre meteo e speculazione finanziaria sono i due elementi da osservare. Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 4
Settimana dei mercati 20 febbraio 2017 Mercati Azionari Area euro Le borse europee mantengono un tono di fondo positivo ma senza grandi spunti in avvio di settimana. Le trimestrali soddisfacenti e le annunciate operazioni di fusioni e acquisizioni sostengono il mercato nonostante i timori d’instabilità politica in vista delle imminenti elezioni presidenziali in Olanda e Francia. Il listino domestico mostra un andamento sottotono, penalizzato dalla performance negativa dei Bancari dopo i risultati contrastati relativi al 4° trimestre 2016. Andamento indice Euro Stoxx, Immobiliare e Farmaceutico La migliore performance settimanale spetta al comparto Immobiliare che mostra segnali di risveglio dopo la debolezza 120 degli ultimi mesi. Segue il settore Beni personali e per la casa 110 incoraggiato da operazioni di carattere straordinario come l’offerta lanciata da Kraft Heinz su Unilever prima confermata e 100 poi ritirata. Anche il settore Assicurativo mostra un andamento 90 positivo sostenuto dai risultati superiori alle attese del colosso tedesco Allianz. Sale anche il comparto Farmaceutico che 80 beneficia del rerating del settore dopo i buoni risultati annuali 70 Immobiliare e le attese per operazioni di M&A. Poco variato il settore Auto Euro Stoxx 60 Farmaceutico nonostante i dati Acea, l’associazione dei produttori europei, mostrino come l'avvio d’anno sia stato positivo per il mercato 50 delle auto in Europa. Le immatricolazioni a gennaio sono gen-16 mar-16 mag-16 lug-16 set-16 nov-16 gen-17 cresciute del 10,2% a/a, per un totale di 1.170.220 unità. Prese di profitto per il settore Bancario dopi i massimi raggiunti Nota: 02.01.2015 = base 100. Fonte: Bloomberg nelle scorse settimane. Stati Uniti Wall Street rinnova i massimi storici, con l’S&P500 che registra la miglior serie di sedute positive da settembre 2013, in un clima di rinnovato ottimismo circa le prospettive di crescita economica e di una politica fiscale particolarmente espansiva. Da un lato influiscono le recenti dichiarazioni di Trump circa l’imminente annuncio dei provvedimenti in materia di tagli alle tasse e dall’altro il discorso della Yellen davanti al Congresso, interpretato come segnaletico di una crescita ancora solida con riflessi positivi sui bilanci societari. I recenti allunghi hanno però condotto il mercato a condizioni di ipercomprato, con la rapidità dell'attuale salita che potrebbe lasciare spazio a un fisiologico ritracciamento di breve periodo. Andamento indice S&P500, Euro Stoxx e FTSE MIB A livello settoriale, il Finanziario conferma l’impostazione 120 rialzista di medio periodo avviata soprattutto a seguito della S&P500 115 Eurostoxx vittoria elettorale di Trump, come conseguenza delle attese di 110 FTSEMIB una generale deregolamentazione del comparto oltre agli 105 impatti positivi derivanti dai rialzi dei tassi di mercato e dalla 100 solidità della crescita economica. L’indice settoriale fornisce un 95 ulteriore segnale di forza, violando al rialzo la parte superiore 90 del canale laterale in cui si trovava incanalato nelle ultime 85 settimane. La componente straordinaria legata a operazioni di 80 aggregazioni sostiene il Farmaceutico; sotto il profilo dei 75 risultati societari, la stagione delle trimestrali per il comparto 70 gen-16 mar-16 mag-16 lug-16 set-16 nov-16 gen-17 rilascia un quadro nel complesso positivo, con una crescita media degli utili pari al 4,6% e con una percentuale di sorprese Fonte: Bloomberg positive al 68%, leggermente superiore al mercato. Prosegue la debolezza del Telefonico, con l’indice settoriale tornato sotto la media mobile a 200 giorni; elementi di sostegno potrebbero provenire da nuove operazioni di M&A. Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 5
Settimana dei mercati 20 febbraio 2017 Gli appuntamenti della settimana entrante Calendario mercati italiani Data Evento Società/Dati macroeconomici Stima Preced. Lunedì 20 Dati Macro - Risultati societari Terna Martedì 21 Dati Macro - Risultati societari Banca Mediolanum Mercoledì 22 Dati Macro (•) CPI armonizzato a/a (%) di gennaio, finale 0,7 0,7 Risultati societari Tenaris Giovedì 23 Dati Macro (•) Vendite al dettaglio m/m (%) di dicembre 0,2 -0,7 (•) Vendite al dettaglio a/a (%) di dicembre 0,9 0,8 Risultati societari Saipem, Salini Impregilo Venerdì 24 Dati Macro (•) Ordini all'industria m/m (%) di gennaio - 1,5 (•) Ordini all'industria a/a (%) di gennaio -0,8 0,1 (•) Fatturato industriale m/m (%) di gennaio - 2,4 (•) Fatturato industriale a/a (%) di gennaio - 3,9 (•) Indice di fiducia dei consumatori di febbraio 109,0 108,8 (•) Fiducia delle imprese di febbraio 105,0 104,8 Risultati societari - Nota: si tratta del calendario indicativo dei principali appuntamenti macroeconomici e societari che può subire variazioni e integrazioni nel corso della settimana. (•) Il numero di pallini (da uno a tre) indica l’importanza del dato nel periodo di riferimento; (*) Dati già pubblicati; in tabella sono riportati da sinistra il dato effettivo e il consenso. Fonte: Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo, Il Sole 24 Ore, Bloomberg, Milano Finanza Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 6
Settimana dei mercati 20 febbraio 2017 Calendario mercati esteri Data Paese Società/Dati macroeconomici Stima Preced. Lunedì 20 Area euro (••) Fiducia dei consumatori di febbraio, stima flash -4,9 -4,9 Germania (*) PPI m/m (%) di gennaio 0,7 0,3 PPI a/a (%) di gennaio 2,4 2,0 Giappone (*) (•) Bilancia commerciale (miliardi di yen) di gennaio 155,5 275,5 Risultati Europa - Risultati USA - Martedì 21 Area euro (••) PMI Manifattura di febbraio, stima flash 55,0 55,2 (••) PMI Servizi di febbraio, stima flash 53,7 53,7 (••) PMI Composito di febbraio, stima flash 54,3 54,4 Germania (••) PMI Manifattura di febbraio, stima flash 56,0 56,4 (••) PMI Servizi di febbraio, stima flash 53,6 53,4 Francia (••) PMI Manifattura di febbraio, stima flash 53,5 53,6 (••) PMI Servizi di febbraio, stima flash 53,9 54,1 (•) CPI m/m (%) di gennaio, finale -0,2 -0,2 (•) CPI a/a (%) di gennaio, finale 1,4 1,4 CPI armonizzato m/m (%) di gennaio, finale -0,2 -0,2 CPI armonizzato a/a (%) di gennaio, finale 1,6 1,6 Giappone (•) Vendite al dettaglio a/a (%) di gennaio - -1,7 (•) Indice attività industriale m/m (%) di dicembre -0,2 0,3 Risultati Europa BHP Billiton, HSBC Risultati USA Home Depot, Wal-Mart Stores, Macy’s Mercoledì 22 Area euro (•••) CPI armonizzato m/m (%) di gennaio -0,8 -0,8 (•••) CPI armonizzato a/a (%) di gennaio, finale 1,8 1,8 (•••) CPI armonizzato core a/a (%) di gennaio, finale 0,9 0,9 Germania (•••) Indice IFO di febbraio 109,6 109,8 (•••) Indice IFO situazione corrente di febbraio 116,6 116,9 (•••) Indice IFO aspettative tra 6 mesi di febbraio 103,0 103,2 Regno Unito (••) PIL t/t (%) del 4° trimestre, seconda stima 0,6 0,6 (••) PIL a/a (%) del 4° trimestre, seconda stima 2,2 2,2 USA (••) Vendite di case esistenti (milioni, annualizzato) di gennaio 5,54 5,49 (••) Vendite di case esistenti m/m (%) di gennaio 0,91 -2,83 Risultati Europa Bayer, Iberdrola Risultati USA - Giovedì 23 Germania (•••) PIL t/t (%) del 4° trimestre, stima finale 0,4 0,4 (•••) PIL a/a (%) del 4° trimestre, stima finale 1,7 1,7 Francia (•) Fiducia delle imprese di febbraio 106 106 Aspettative per la propria impresa di febbraio - 11 USA (••) Nuovi sussidi di disoccupazione (migliaia di unità), settimanale 240 239 (••) Sussidi di disoccupazione continuativi (migliaia di unità), settimanale 2.065 2.076 Giappone (••) Indicatore anticipatore di dicembre, finale - 105,2 Risultati Europa AXA, Barclays, Orange, Repsol, Telefonica, Vivendi, Peugeot Risultati USA Hewlett-Packard Venerdì 24 USA (•) Indice Università del Michigan di febbraio, finale 96,0 95,7 Risultati Europa BASF, RBS Risultati USA JC Penney Nota: si tratta del calendario indicativo dei principali appuntamenti macroeconomici e societari che può subire variazioni e integrazioni nel corso della settimana. (•) Il numero di pallini (da uno a tre) indica l’importanza del dato nel periodo di riferimento; (*) Dati già pubblicati; in tabella sono riportati da sinistra il dato effettivo e il consenso. Fonte: Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo, Il Sole 24 Ore, Bloomberg, Milano Finanza Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 7
Settimana dei mercati 20 febbraio 2017 Performance delle principali asset class Azionario (var. %) 1 settimana 1 mese 12 mesi da inizio anno MSCI 0,7 3,0 19,4 4,9 MSCI - Energia -1,9 -3,9 22,7 -4,7 MSCI - Materiali -0,5 2,9 37,3 7,6 MSCI - Industriali 0,2 2,7 22,3 5,1 MSCI – Beni di consumo durevoli 0,4 2,0 16,2 4,7 MSCI – Beni di consumo non durevoli 1,7 3,6 5,3 5,0 MSCI - Farmaceutico 1,6 5,4 7,9 6,5 MSCI - Servizi Finanziari 1,4 4,3 33,7 5,5 MSCI - Tecnologico 1,1 5,4 30,7 9,0 MSCI - Telecom 0,8 -2,3 1,4 -0,7 MSCI - Utility -0,2 1,0 2,9 1,3 Stoxx 600 0,3 2,4 13,8 2,7 Eurostoxx 300 0,4 1,1 16,5 1,7 Stoxx Small 200 0,0 3,6 15,3 4,2 FTSE MIB 0,2 -1,9 13,0 -0,7 CAC 40 0,1 0,9 15,9 0,7 DAX 0,4 1,7 26,0 3,0 FTSE 100 0,4 1,5 22,8 2,3 S&P 500 1,5 3,5 22,6 5,0 Nikkei 225 -1,1 0,6 20,6 0,7 Bovespa 2,5 5,0 63,1 12,5 Hang Seng China Enterprise 1,9 5,6 25,3 9,8 Micex -2,0 -2,0 18,1 -5,2 Sensex 0,8 5,7 20,5 7,3 FTSE/JSE Africa All Share -0,8 0,0 7,3 3,7 Indice BRIC 0,4 6,1 36,7 10,5 Emergenti MSCI 0,4 5,1 26,7 8,9 Emergenti - MSCI Est Europa -0,9 2,4 40,7 2,2 Emergenti - MSCI America Latina 1,0 6,9 49,8 12,1 Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg Principali indici azionari economie avanzate (var. %) Principali indici azionari economie emergenti (var. %) Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 8
Settimana dei mercati 20 febbraio 2017 Obbligazionario (var. %) 1 settimana 1 mese 12 mesi da inizio anno Governativi area euro 0,3 -1,1 -0,2 -1,8 Governativi area euro breve termine (1 - 3 anni) 0,0 -0,1 0,1 -0,2 Governativi area euro medio termine (3 - 7 anni) 0,1 -0,6 0,5 -0,7 Governativi area euro lungo termine (+7 anni) 0,5 -1,8 -0,7 -3,1 Governativi area euro - core 0,2 0,5 -0,2 -1,3 Governativi area euro - periferici 0,2 0,1 2,1 -2,1 Governativi Italia 0,5 -1,7 -1,7 -2,3 Governativi Italia breve termine 0,0 -0,3 0,1 -0,4 Governativi Italia medio termine 0,1 -1,3 -0,3 -1,3 Governativi Italia lungo termine 1,0 -2,7 -3,7 -4,2 Obbligazioni Corporate 0,2 0,7 4,4 0,1 Obbligazioni Corporate Investment Grade 0,3 0,7 3,0 -0,1 Obbligazioni Corporate High Yield 0,1 0,5 11,1 1,1 Obbligazioni Paesi Emergenti USD -0,2 0,7 12,9 2,6 Obbligazioni Paesi Emergenti EUR 0,1 0,0 5,5 0,4 Obbligazioni Paesi Emergenti EUR - America Latina -0,1 0,2 8,8 0,3 Obbligazioni Paesi Emergenti EUR - Est Europa 0,1 -0,1 4,2 0,3 Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg Principali indici obbligazionari economie avanzate (var. %) Principali indici obbligazionari corporate ed emergenti (var. %) Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 9
Settimana dei mercati 20 febbraio 2017 Valute e materie prime (var. %) 1 settimana 1 mese 12 mesi da inizio anno EUR/USD 0,3 -0,7 -3,7 1,0 EUR/JPY 0,3 2,1 3,8 2,3 EUR/GBP -0,7 1,4 -8,8 0,0 EUR/ZAR 1,0 4,0 19,6 3,3 EUR/AUD 0,2 2,4 10,1 5,5 EUR/NZD -0,1 0,9 10,9 2,5 EUR/CAD -0,3 2,5 8,6 1,6 EUR/TRY 1,1 4,8 -15,9 -3,7 WTI 1,3 2,3 81,0 -0,1 Brent 0,9 1,1 69,9 -1,3 Oro 0,7 2,3 0,2 7,1 Argento 0,8 5,5 16,9 12,4 Grano -1,8 1,7 -5,9 8,1 Mais -1,7 0,8 0,3 4,6 Rame -1,6 4,6 30,1 8,6 Alluminio 1,2 2,6 22,2 11,8 Per le valute le performance indicano il rafforzamento (numero positivo) o indebolimento (numero negativo) della divisa estera rispetto all’euro; la percentuale indica cioè la performance di un euro investito in valuta estera. Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg Principali valute (var. %) Principali materie prime (var. %) Note: un numero positivo indica un rafforzamento mentre un numero negativo indica Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg un indebolimento della divisa estera rispetto all’euro; la percentuale indica cioè la performance di un euro investito in valuta estera. Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 10
Settimana dei mercati 20 febbraio 2017 Avvertenza generale Il presente documento è una ricerca in materia di investimenti preparata e distribuita da Intesa Sanpaolo SpA, banca di diritto, italiano autorizzata alla prestazione dei servizi di investimento dalla Banca d’Italia, appartenente al Gruppo Intesa Sanpaolo. Il presente documento è anche distribuito da Banca IMI, banca autorizzata in Italia e soggetta al controllo di Banca d’Italia e Consob per lo svolgimento dell’attività di investimento appartenente al Gruppo Intesa Sanpaolo. Le informazioni fornite e le opinioni contenute nel presente documento si basano su fonti ritenute affidabili e in buona fede, tuttavia nessuna dichiarazione o garanzia, espressa o implicita, è fornita da Intesa Sanpaolo relativamente all’accuratezza, completezza e correttezza delle stesse. Le opinioni, previsioni o stime contenute nel presente documento sono formulate con esclusivo riferimento alla data di redazione del presente documento, e non vi è alcuna garanzia che i futuri risultati o qualsiasi altro evento futuro saranno coerenti con le opinioni, previsioni o stime qui contenute. Qualsiasi informazione contenuta nel presente documento potrà, successivamente alla data di redazione del medesimo, essere oggetto di qualsiasi modifica o aggiornamento da parte di Intesa Sanpaolo, senza alcun obbligo da parte di Intesa Sanpaolo di comunicare tali modifiche o aggiornamenti a coloro ai quali tale documento sia stato in precedenza distribuito. I dati citati nel presente documento sono pubblici e resi disponibili dalle principali agenzie di stampa (Bloomberg, Thomson Reuters). Le stime di consenso indicate nel presente documento si riferiscono alla media o la mediana di previsioni o valutazioni di analisti raccolte da fornitori di dati quali Bloomberg, Thomson Reuters, FactSet (JCF) o IBES. Nessuna garanzia, espressa o implicita, è fornita da Intesa Sanpaolo relativamente all’accuratezza, completezza e correttezza delle stesse. Lo scopo del presente documento è esclusivamente informativo. In particolare, il presente documento non è, né intende costituire, né potrà essere interpretato, come un documento d’offerta di vendita o sottoscrizione, ovvero come un documento per la sollecitazione di richieste d’acquisto o sottoscrizione, di alcun tipo di strumento finanziario. Nessuna società del Gruppo Intesa Sanpaolo, né alcuno dei suoi amministratori, rappresentanti o dipendenti assume alcun tipo di responsabilità (per colpa o diversamente) derivante da danni indiretti eventualmente determinati dall’utilizzo del presente documento o dal suo contenuto o comunque derivante in relazione con il presente documento e nessuna responsabilità in riferimento a quanto sopra potrà conseguentemente essere attribuita agli stessi. Le società del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo, i loro amministratori, rappresentanti o dipendenti (ad eccezione degli Analisti Finanziari e di coloro che collaborano alla predisposizione della ricerca) e/o le persone ad essi strettamente legate possono detenere posizioni lunghe o corte in qualsiasi strumento finanziario menzionato nel presente documento ed effettuare, in qualsiasi momento, vendite o acquisti sul mercato aperto o altrimenti. I suddetti possono inoltre effettuare, aver effettuato, o essere in procinto di effettuare vendite e/o acquisti, ovvero offerte di compravendita relative a qualsiasi strumento di volta in volta disponibile sul mercato aperto o altrimenti. Il presente documento è pubblicato con cadenza settimanale: il precedente report è stato distribuito in data 13.02.2017. Il presente documento è distribuito da Banca IMI e Intesa Sanpaolo, a partire dallo stesso giorno del suo deposito presso Consob, è rivolto esclusivamente a soggetti residenti in Italia e verrà messo a disposizione del pubblico indistinto attraverso i siti internet di Banca IMI (http://www.bancaimi.prodottiequotazioni.com/Studi-e-Ricerche) e di Intesa Sanpaolo (www.intesasanpaolo.com) nella sezione Risparmio- Mercati. La pubblicazione al pubblico su tali siti viene segnalata tramite il canale aziendale social Twitter @intesasanpaolo https://twitter.com/intesasanpaolo . L’elenco di tutte le raccomandazioni su qualsiasi strumento finanziario o emittente prodotte dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo e diffuse nei 12 mesi precedenti è disponibile sul sito internet di Intesa Sanpaolo, all’indirizzo www.group.intesasanpaolo.com/scriptIsir0/si09/studi/ita_elenco_raccomandazioni.jsp. Comunicazione dei potenziali conflitti di interesse Intesa Sanpaolo S.p.A. e le altre società del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo (di seguito anche solo “Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo”) si sono dotate del “Modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231” (disponibile in versione integrale sul sito internet di Intesa Sanpaolo, all’indirizzo: http://www.group.intesasanpaolo.com/scriptIsir0/si09/governance/ita_wp_governance.jsp, ed in versione sintetica all’indirizzo: https://www.bancaimi.com/bancaimi/chisiamo/documentazione/mifid.html) che, in conformità alle normative italiane vigenti ed alle migliori pratiche internazionali, include, tra le altre, misure organizzative e procedurali per la gestione delle informazioni privilegiate e dei conflitti di interesse, ivi compresi adeguati meccanismi di separatezza organizzativa, noti come Barriere informative, atti a prevenire un utilizzo illecito di dette informazioni nonché a evitare che gli eventuali conflitti di interesse che possono insorgere, vista la vasta gamma di attività svolte dal Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo, incidano negativamente sugli interessi della clientela. In particolare, l’esplicitazione degli interessi e le misure poste in essere per la gestione dei conflitti di interesse – facendo riferimento a quanto prescritto agli articoli 69-quater e 69-quinquies del Regolamento Emittenti emanato dalla Consob con delibera n. 11971 del 14.05.1999 e successive modifiche ed integrazioni, all'articolo 24 della " Disciplina dei servizi di gestione accentrata, di liquidazione, dei sistemi di garanzia e delle relative società di gestione” emanato da Consob e Banca d'Italia, al FINRA Rule 2241 e NYSE Rule 472, così come FCA Conduct of Business Sourcebook regole COBS 12.4.9 e COBS 12.4.10 - tra il Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo e gli Emittenti di strumenti finanziari, e le loro società del gruppo, nelle raccomandazioni prodotte dagli analisti di Intesa Sanpaolo sono disponibili nelle "Regole per Studi e Ricerche" e nell'estratto del "Modello aziendale per la gestione delle informazioni privilegiate e dei conflitti di interesse", pubblicato sul sito internet di Intesa Sanpaolo S.p.A. 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Settimana dei mercati 20 febbraio 2017 Sul sito internet di Intesa Sanpaolo, all’indirizzo http://www.group.intesasanpaolo.com/scriptIsir0/si09/studi/ita_archivio_conflitti_mad.jsp è presente l’archivio dei conflitti di interesse del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo. Banca IMI S.p.A., una delle società del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo, agisce come market maker nei mercati all'ingrosso per i titoli di Stato dei principali Paesi europei e ricopre il ruolo di Specialista in titoli di Stato, o similare, per i titoli emessi dalla Repubblica d'Italia, dalla Repubblica Federale di Germania, dalla Repubblica Ellenica, dal Meccanismo Europeo di Stabilità e dal Fondo Europeo di Stabilità Finanziaria. Certificazione degli analisti Gli analisti che hanno predisposto la presente ricerca in materia di investimenti, i cui nomi e ruoli sono riportati nella prima pagina del documento, dichiarano che: (a) le opinioni espresse sulle Società citate nel documento riflettono accuratamente l’opinione personale, obiettiva, indipendente, equa ed equilibrata degli analisti; (b) non è stato e non verrà ricevuto alcun compenso diretto o indiretto in cambio delle opinioni espresse. Altre indicazioni 1. Né gli analisti né qualsiasi altra persona strettamente legata agli analisti hanno interessi finanziari nei titoli delle Società citate nel documento. 2. Né gli analisti né qualsiasi altra persona strettamente legata agli analisti operano come funzionari, direttori o membri del Consiglio d’Amministrazione nelle Società citate nel documento. 3. Sette degli analisti del Team Retail Research (Paolo Guida, Ester Brizzolara, Laura Carozza, Piero Toia, Fulvia Risso, Mario Romani, Serena Marchesi) sono soci AIAF. 4. Gli analisti citati non ricevono bonus, stipendi o qualsiasi altra forma di compensazione basati su specifiche operazioni di investment banking. Il presente documento è per esclusivo uso del soggetto cui esso è consegnato da Intesa Sanpaolo e non potrà essere riprodotto, ridistribuito, direttamente o indirettamente, a terzi o pubblicato, in tutto o in parte, per qualsiasi motivo, senza il preventivo consenso espresso da parte di Intesa Sanpaolo. Il copyright ed ogni diritto di proprietà intellettuale sui dati, informazioni, opinioni e valutazioni di cui alla presente scheda informativa è di esclusiva pertinenza del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo, salvo diversamente indicato. Tali dati, informazioni, opinioni e valutazioni non possono essere oggetto di ulteriore distribuzione ovvero riproduzione, in qualsiasi forma e secondo qualsiasi tecnica ed anche parzialmente, se non con espresso consenso per iscritto da parte di Intesa Sanpaolo. Chi riceve il presente documento è obbligato ad uniformarsi alle indicazioni sopra riportate. Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche - Responsabile Gregorio De Felice Responsabile Retail Research Paolo Guida Analista Azionario Analista Obbligazionario Ester Brizzolara Serena Marchesi Laura Carozza Fulvia Risso Piero Toia Cecilia Barazzetta Analista Valute e Materie prime Mario Romani Editing: Monica Bosi, Raffaella Caravaggi Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 12
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