CONCORSI PUBBLICI E ABILITAZIONE FORENSE - I COMPENDI D'AUTORE Roberto GAROFOLI diretti da
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CONCORSI PUBBLICI E ABILITAZIONE FORENSE I COMPENDI D’AUTORE diretti da Roberto GAROFOLI
Per concorsi pubblici e abilitazione forense propone: “I COMPENDI D’AUTORE”: • Diritto Civile • Diritto Penale • Procedura Civile • Procedura Penale • Diritto Amministrativo • Diritto Internazionale privato e processuale • Diritto dell'Unione europea • Diritto Costituzionale • Diritto Ecclesiastico • Diritto del Lavoro, Sindacale e della Previdenza sociale • Diritto Commerciale • Diritto Tributario • Ordinamento forense e Deontologia
Antonio PASQUARIELLO DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO E PROCESSUALE II edizione 2013
PREMESSA Il volume si inserisce nella collana “I COMPENDI D’AUTORE”, ideata e strutturata appositamente per tutti coloro che si apprestano alla preparazione degli esami orali per l’abilitazione alla professione forense e delle prove dei principali concorsi pubblici. L’opera è frutto di una felice combinazione tra gli aspetti caratteristici, da un lato, della tradizionale trattazione manualistica, di cui conserva la struttura e l’essenziale impostazione nozionistica, e, dall’altro, della più moderna trattazione “per compendio”, di cui fa proprie la capacità di sintesi e la schematicità nell’analisi degli istituti giuridici. Al contempo, si è avuto cura nell’evitare sia l’eccessivo appesantimento teorico e dogmatico della manualistica classica, controproducente per chi deve comprendere e memorizzare “in fretta”, sia l’estrema sintesi dei vecchi modelli di compendio, spesso “nemica” di un’agevole e chiara comprensione delle questioni trattate e quasi sempre causa di lacune nella preparazione. Ne è derivato un modello di “terza generazione” di testi per la preparazione alle prove d’esame, destinato inevitabilmente a prevalere nel futuro scenario della formazione di studi, in cui l’imperativo è possedere tutte le conoscenze necessarie e sufficienti per raggiungere brillantemente l’obiettivo finale. A tal fine, le direttrici lungo cui si è sviluppata la collana sono state chiarezza nella forma e completezza nella sostanza. Nella forma, l’opera coniuga, infatti, semplicità ed eleganza espositiva, cercando di soddisfare l’aspirazione di quanti ambiscono a memorizzare velocemente, attraverso l’ausilio di espedienti grafici quali l’utilizzo di grassetti e corsivi per i concetti-chiave di ogni singolo istituto o ancora tramite l’esposizione “per punti” delle principali tesi emerse in dottrina e in giurisprudenza sulle questioni più problematiche. Nella sostanza, la chiara comprensione degli istituti è agevolata da una trattazione esaustiva, ma allo stesso tempo sintetica, delle nozioni giuridiche di base e degli aspetti più “sensibili” in prospettiva concorsuale. I problemi giuridici sono stati inquadrati equilibrandoli tra la loro profondità storica (tramite un contenuto richiamo ai principali orientamenti dottrinari) e la loro attualità concreta (tramite un’attenta selezione delle decisioni della giurisprudenza, segnalate in appositi “Focus” giurisprudenziali). Infine, non sembra inutile ricordare, a chi si appresta ad affrontare le prove d’esame, che sempre homo faber fortunae suae, perché la fortuna, oltre a dipendere dalle favorevoli “stelle” del destino, risiede anche e soprattutto nel munirsi degli strumenti giusti per procurarsela. Strumenti che siamo certi di aver fornito – con questa nuova collana di compendi – per aiutare la “fortuna” di molti aspiranti avvocati e di molti concorsisti! Il volume dedicato al “DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO E PROCESSUALE” si compone di quattro parti: • la Parte Generale (Capitolo I), dedicata all’insieme delle questioni interpretative di maggiore rilevanza inerenti la nozione (Sez. I) , l’evoluzione storica (Sez. II), le fonti (Sez. III), il funzionamento (Sez. IV), la struttura (Sez. V) e i limiti (Sez. VI) del diritto internazionale privato; • la Parte Speciale (Capitolo II), avente ad oggetto l’esposizione della disciplina normativa predisposta dal legislatore in ordine alle singole categorie di rapporti giuridici a carattere transnazionale oggetto di espressa regolamentazione; • la Parte Processuale (Capitolo III), relativa a quella peculiare branca dell’ordinamento costituita dal diritto processuale civile internazionale (Sez. I), alle caratteristiche della giurisdizione internazionale del giudice italiano (Sez. II), alla disciplina del processo che presenti elementi di estraneità (Sez. III), e all’efficacia delle decisioni e degli atti stranieri (Sez. IV); • l’Appendice Legislativa, riportante i principali testi normativi di riferimento in materia di diritto internazionale privato. Ciascuna delle ripartizioni suindicate è completata da una serie di Schemi Riassuntivi che espongono in chiave grafico-consequenziale l’insieme delle problematiche trattate nella sezione di riferimento, al fine di consentirne una più facile memorizzazione e comprensione. Nella presente edizione, completamente rivisitata ed aggiornata, sono stati trattati con maggiore impegno V
esplicativo tutti i principali arresti giurisprudenziali, tra cui notevole rilevanza assumono le recenti pronunce in materia di ammissibilità del riconoscimento di figli nati da relazioni extramatrimoniali (sent. n. 27592/2006), distinzione tra ordine pubblico interno e ordine pubblico internazionale (sent. n. 10215/07), accertamento della nullità di accordi transattivi tra coeredi: conseguenze in punto di giurisdizione (SS.UU. n. 25875/2008) e operatività delle norme straniere che consentono il matrimonio tra persone del medesimo sesso (sent. n. 4184/12). Roma, febbraio 2013 Antonio PASQUARIELLO VI
SOMMARIO Premessa V CAPITOLO I ▪ PARTE GENERALE 1 SEZIONE I ▪ NOZIONE DI DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO 1 1. La nozione di diritto internazionale privato 1 1.1. Inquadramento sistematico 1 1.2. Proposte definitorie 2 2. Le classificazioni interne 3 2.1. Il diritto internazionale privato statale 3 2.2. Il diritto internazionale privato convenzionale 3 2.3. Il diritto internazionale privato comunitario 4 3. La distinzione rispetto a figure affini 5 3.1. Rispetto al diritto internazionale pubblico 5 3.2. Rispetto al diritto interno in materia internazionale 5 4. La funzione delle norme di diritto internazionale privato 6 4.1. La tesi della funzione unilaterale estroversa 6 4.2. La tesi della funzione unilaterale introversa 7 4.3. La tesi della funzione bilaterale 7 QUESTIONARIO 8 SCHEMA ▪ NOZIONE DI DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO 9 SEZIONE II ▪ EVOLUZIONE STORICA DEL DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO 11 1. Le origini: dal ius gentium in epoca romana al ius commune in epoca medievale. 11 1.1. Lo ius gentium in epoca romana 11 1.2. Lo ius commune in epoca medievale 11 2. L’elaborazione dottrinale del XX secolo: Story, Savigny, Mancini 11 2.1. La posizione di Story 12 2.2. La posizione di Savigny 12 2.3. La posizione di Mancini 12 3. Il sistema italiano ante legge 218/1995 12 4. Il sistema italiano post legge 218/1995 13 QUESTIONARIO 13 SEZIONE III ▪ FONTI DEL DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO 14 1. Il sistema delle fonti del d.i.p. 14 2. La dimensione nazionale 14 2.1. La legge 14 2.2. La consuetudine 15 3. La dimensione sovranazionale 17 3.1. Le convenzioni internazionali 17 VII
3.2. Il diritto comunitario 18 4. Il ruolo della lex mercatoria 19 4.1. La tesi della vincolatività 20 4.2. La tesi della non vincolatività 20 QUESTIONARIO 20 SCHEMA ▪ FONTI DEL DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO 21 SEZIONE IV ▪ FUNZIONAMENTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO 23 1. La regolamentazione dei rapporti con elementi di estraneità 23 1.1. La soluzione dell’assoluta irrilevanza 24 1.2. La soluzione dell’assoluta rilevanza 24 1.3. La soluzione della rilevanza “speciale” 25 1.4. I corollari applicativi della soluzione della rilevanza “speciale” 25 2. Il fenomeno del rinvio (o richiamo) 26 2.1. La natura del rinvio operato dalle norme di d.i.p. 26 2.1.1. La tesi del rinvio formale 27 2.1.2. La tesi del rinvio materiale 27 2.1.3. La tesi del rinvio di produzione 27 2.1.4. Osservazioni conclusive 28 2.2. La portata del fenomeno del “rinvio” nel d.i.p. 28 2.2.1. La concezione unilaterale 29 2.2.2. La concezione bilaterale 29 2.3. Il funzionamento del meccanismo del rinvio: problemi applicativi. 29 2.3.1. L’operatività o meno del principio iura novit curia rispetto al diritto straniero 30 2.3.2. La disciplina applicabile in caso di mancata individuazione della norma straniera 30 2.3.3. La disciplina applicabile in caso di ordinamenti plurilegislativi 31 2.3.4. L’ammissibilità del fenomeno del c.d. adattamento 32 2.3.5. I criteri di interpretazione ed applicazione del diritto straniero 33 “FOCUS” GIURISPRUDENZIALE I. Il dovere dell’interprete di conoscere anche gli orientamenti dottrinali e giurisprudenziali stranieri (sent. n. 2791/2002) 33 2.3.6. L’ammissibilità del ricorso per cassazione per errata applicazione del diritto straniero 34 2.4. Le ipotesi speciali di rinvio: il rinvio oltre e il rinvio indietro 34 2.4.1. Le nozioni 34 2.4.2. Il dibattito sull’ammissibilità 35 2.4.3. La posizione del legislatore italiano 36 2.4.4. I casi di esclusione dell’operatività 37 QUESTIONARIO 37 SCHEMA ▪ FUNZIONAMENTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO 38 VIII
SEZIONE V ▪ STRUTTURA DELLE NORME DI DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO 42 1. La struttura delle norme di d.i.p. 42 1.1. La descrizione dei fatti da disciplinare 42 1.2. L’indicazione delle circostanze che conferiscono carattere transnazionale ai fatti considerati 43 2. Il problema delle c.d. qualificazioni 43 2.1. I termini del problema 43 2.2. Le soluzioni prospettate 44 2.2.1. La teoria della lex fori 44 2.2.2. La teoria della lex causae 45 2.2.3. La teoria comparatistica 46 2.2.4. La teoria della doppia qualificazione 46 2.3. Il problema delle qualificazioni nel d.i.p. convenzionale 47 2.4. Il problema delle qualificazioni nel d.i.p. comunitario 47 “FOCUS” GIURISPRUDENZIALE I. La posizione della Corte di giustizia sul problema delle qualificazioni (sent. 22 marzo 1983, causa 34/82) 48 3. I criteri di collegamento 48 3.1. La nozione di criteri di collegamento 48 3.2. La distinzione rispetto agli elementi di estraneità 49 3.3. Le classificazioni dei criteri di collegamento 49 3.3.1. La dicotomia criteri giuridici/di fatto 49 3.3.2. La dicotomia criteri oggettivi/soggettivi 50 3.3.3. La dicotomia criteri fissi/variabili 50 3.4. I problemi applicativi 50 3.4.1. Il concorso tra criteri 50 3.4.2. Il criterio della cittadinanza 51 QUESTIONARIO 52 SCHEMA ▪ STRUTTURA DELLE NORME DI DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO 53 SEZIONE VI ▪ LIMITI ALL’OPERATIVITÀ DEL DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO 56 1. Le norme di applicazione necessaria 56 1.1. La nozione di norme di applicazione necessaria 57 1.2. L’individuazione delle norme di applicazione necessaria 58 1.3. La casistica in materia di norme di applicazione necessaria 59 1.4. I rapporti tra norme di applicazione necessaria e diritto comunitario 60 2. L’ordine pubblico internazionale 60 2.1. La nozione di ordine pubblico internazionale 60 2.2. La distinzione rispetto all’ordine pubblico interno 60 “FOCUS” GIURISPRUDENZIALE I. La distinzione tra ordine pubblico interno e ordine pubblico internazionale (sent. 10215/07) 62 IX
2.3. Le caratteristiche dell’ordine pubblico internazionale 62 “FOCUS” GIURISPRUDENZIALE II. Il concetto di ordine pubblico internazionale (sent. n. 13928/1999) 62 2.4. Il funzionamento del limite dell’ordine pubblico internazionale 65 2.4.1. Il dibattito inerente il modus operandi dell’ordine pubblico internazionale 65 2.4.2. La disciplina normativa in materia di ordine pubblico internazionale 64 2.4.3. Il limite dell’ordine pubblico internazionale nella delibazione di atti e sentenze straniere 66 “FOCUS” GIURISPRUDENZIALE III. La portata processuale del concetto di ordine pubblico internazionale (sent. n. 365/2003). 67 3. La condizione di reciprocità 67 3.1. La nozione di condizione di reciprocità 67 3.2. La casistica in materia di condizione di reciprocità 67 “FOCUS” GIURISPRUDENZIALE IV. Il “ridimensionamento” della portata dell’art. 16 delle preleggi (Cass. sent. n. 4484/2010). 68 V. La natura “elastica” della valutazione di reciprocità richiesta all’interprete (Cass. sent. n. 10504/2009). 68 4. La costituzionalità della norma straniera richiamata 69 4.1. I termini della problematica 69 4.2. Il problema della costituzionalità alla luce dell’ordinamento di destinazione 69 4.3. Il problema della costituzionalità alla luce dell’ordinamento di provenienza 69 4.4. Il diverso problema della costituzionalità delle norme di d.i.p. 70 “FOCUS” GIURISPRUDENZIALE VI. La pronunce della Corte Cost. in materia di d.i.p. (sentt. 71 e 477 del 1987) 71 QUESTIONARIO 71 SCHEMA ▪ LIMITI ALL’OPERATIVITÀ DEL DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO 72 CAPITOLO II ▪ PARTE SPECIALE 75 SEZIONE I ▪ CAPACITÀ E DIRITTI DELLE PERSONE FISICHE 75 1. La pregressa normativa in materia di “stato delle persone” 75 2. La disciplina della cittadinanza 75 2.1. L’acquisto della cittadinanza 75 2.2. La perdita della cittadinanza 77 3. La capacità giuridica delle persone fisiche 77 4. La disciplina della commorienza e della scomparsa, assenza e morte presunta 77 5. La capacità di agire delle persone fisiche 78 5.1. La protezione dei minori (rinvio) 79 5.2. La protezione dei maggiori d’età (rinvio) 79 X
6. I diritti della personalità 79 QUESTIONARIO 79 SEZIONE II ▪ LE PERSONE GIURIDICHE 80 1. Lo stato e la capacità delle persone giuridiche 80 1.1. La situazione ante riforma 80 1.2. La situazione post riforma 80 2. Le società e le procedure di insolvenza 81 2.1. La disciplina applicabile 81 2.2. Le vicende della società 83 “FOCUS” GIURISPRUDENZIALE I. Trasferimento all’estero della sede societaria e conseguenze in punto di giurisdizione (Sez. Un., ord. 8-28 luglio 2004, n. 4348) 83 2.3. Le procedure di insolvenza: la disciplina ante regolamento CE n.1346/2000 83 2.4. Le procedure di insolvenza: la disciplina post regolamento CE n.1346/2000 83 “FOCUS” GIURISPRUDENZIALE II. I criteri di collegamento in materia di revocatoria fallimentare (Cass., Sez. Un., 7 dicembre 2007, n.2692; Cass. Sez. Un, sent. n. 14196 del 6 luglio 2005) 83 QUESTIONARIO 84 SEZIONE III ▪ I RAPPORTI DI FAMIGLIA 85 Premessa 85 “FOCUS” GIURISPRUDENZIALE I. Applicabilità all’impresa familiare della normativa di d.i.p. in materia di rapporti di famiglia (Cass. sez. Lavoro sent. n. 1917/1999) 85 1. La disciplina del matrimonio 85 1.1. La promessa di matrimonio 86 1.2. Le condizioni per contrarre matrimonio 86 “FOCUS” GIURISPRUDENZIALE II. L’operatività delle norme straniere che consentono il matrimonio tra persone del medesimo sesso (Cass. Sez. I sent. n. 4184/12) 87 1.3. La forma del matrimonio 88 1.4. Il matrimonio concordatario 89 1.5. La trascrizione del matrimonio estero 90 “FOCUS” GIURISPRUDENZIALE III. Ordine pubblico e matrimoni celebrati tra persone dello stesso sesso (Trib. Latina, decreto n. 3/05) 91 1.6. La giurisdizione in materia di nullità e annullamento del matrimonio 91 2. I rapporti tra i coniugi 91 XI
2.1. I rapporti personali 91 2.2. I rapporti patrimoniali 92 3. Separazione personale e scioglimento del matrimonio 93 3.1. La separazione 93 3.2. Il divorzio 94 3.3. La disciplina comunitaria in materia di separazione e divorzio 94 3.4. Il riconoscimento delle sentenze straniere di divorzio 95 4. La filiazione 96 4.1. La disciplina ante riforma 96 4.2. La disciplina post riforma 96 “FOCUS” GIURISPRUDENZIALE IV. Ammissibilità del riconoscimento di figli nati da relazioni extramatrimoniali (Cass. n. 27592/2006) 97 V. La legge applicabile ai requisiti di ammissibilità dell’azione di riconoscimento della paternità (Cass. n. 2791/2002) 97 5. Le obbligazioni alimentari nella famiglia 98 6. La famiglia di fatto 98 QUESTIONARIO 99 SEZIONE IV ▪ L’ADOZIONE 100 1. L’adozione 100 2. L’adozione internazionale 101 2.1. La disciplina ante riforma 101 “FOCUS” GIURISPRUDENZIALE I. L’operatività del principio del riconoscimento automatico in materia di adozione (Cass. n. 6079/2006). 102 2.2. La disciplina di cui alla l. 218/1995 102 QUESTIONARIO 103 SEZIONE V ▪ PROTEZIONE DEGLI INCAPACI 104 1. La protezione dei minori 104 2. La protezione dei maggiori d’età 104 QUESTIONARIO 105 SEZIONE VI ▪ SUCCESSIONI 106 1. La successione per causa di morte 106 1.1. I principi generali 106 1.2. La derogabilità del criterio della legge nazionale del de cuius 106 2. La successione testamentaria 107 2.1. La capacità di testare 107 2.2. La forma del testamento 108 XII
2.3. Il c.d. testamento internazionale 108 2.4. La disciplina applicabile ai patti successori 108 3. Successione dello Stato 109 4. Giurisdizione in materia successoria 110 QUESTIONARIO 110 SEZIONE VII ▪ I DIRITTI REALI 111 1. Il possesso e i diritti reali 111 1.1. Il criterio di collegamento prescelto 111 1.2. L’ambito di operatività della lex rei sitae 111 2. I diritti reali su beni in transito 112 3. L’usucapione beni mobili 113 4. I diritti su beni immateriali 113 4.1. La situazione ante riforma 113 4.2. La situazione post riforma 113 5. La forma degli atti che incidono su diritti reali 114 6. La pubblicità degli atti relativi ai diritti reali 114 QUESTIONARIO 114 SEZIONE VIII ▪ DONAZIONI 115 1. Donazioni 115 1.1. Il criterio di collegamento prescelto 115 1.2. La disciplina della capacità d’agire 115 1.3. La disciplina della forma 115 1.4. I problemi di coordinamento con la Convenzione di Roma del 1980 115 QUESTIONARIO 116 SEZIONE IX ▪ LE OBBLIGAZIONI CONTRATTUALI 117 1. Le obbligazioni contrattuali 117 1.1. La portata della Convezione di Roma del 1980 118 1.2. I criteri di collegamento adottati dalla Convenzione 119 1.3. La disciplina convenzionale in materia di forma e validità. Il problema della capacità d’agire. 120 1.4. L’intervento del legislatore comunitario: il Regolamento CE 593/2008 120 2. La disciplina di alcune peculiari figure contrattuali 121 2.1. La vendita internazionale 121 “FOCUS” GIURISPRUDENZIALE I. La portata delle norme delle Convenzione di Vienna del 1980 in materia di vendita internazionale (SS.UU. n. 14837/02 e n. 18902/04) 122 2.2. Il trasporto internazionale 122 “FOCUS” GIURISPRUDENZIALE Presupposti per l’operatività della Convenzione di Ginevra del 1956 (sent. n. 11282/2005). 123 XIII
2.3. Il rapporto di lavoro internazionale 123 3. Il fenomeno dell’e-commerce 124 3.1. Il luogo di conclusione del contratto 125 3.2. Il diritto applicabile 125 4. La disciplina del trust 126 4.1. La Convezione dell’Aja del 1° luglio 1985 126 4.2. Il problema dell’ammissibilità di trusts interni 127 QUESTIONARIO 127 SEZIONE X ▪ LE OBBLIGAZIONI NON CONTRATTUALI 128 1. Le obbligazioni non contrattuali 128 2. Le promesse unilaterali 128 3. I titoli di credito 129 4. La rappresentanza volontaria 129 5. Le obbligazioni ex lege 130 6. La responsabilità per fatto illecito 130 6.1. Il sistema previgente 130 6.2. L’attuale assetto normativo 131 7. La responsabilità extracontrattuale per danno da prodotto 131 8. La disciplina europea in materia di obbligazioni non contrattuali 132 QUESTIONARIO 132 TABELLA PARTE SPECIALE 133 CAPITOLO III ▪ PARTE PROCESSUALE 138 SEZIONE I ▪ DIRITTO PROCESSUALE CIVILE INTERNAZIONALE 138 1. Nozione 138 2. Rapporti con il diritto internazionale privato 139 QUESTIONARIO 139 SEZIONE II ▪ LA GIURISDIZIONE INTERNAZIONALE DEL GIUDICE ITALIANO 140 1. Giurisdizione internazionale del giudice italiano 140 1.1. Il sistema tradizionale (criterio della cittadinanza) 140 1.2. Il sistema attuale (criteri alternativi) 141 2. L’ambito della giurisdizione 141 2.1. I criteri di collegamento principali 141 2.2. I criteri di collegamento sussidiari 143 “FOCUS” GIURISPRUDENZIALE I. La portata della clausola di accettazione espressa della giurisdizione italiana (Sez. Un. n.1200/2000). 143 2.3. I criteri in materia cautelare 143 XIV
2.4. I criteri in materia di volontaria giurisdizione 144 2.5. I criteri in materia di matrimonio, potestà dei genitori, adozione e successioni 144 “FOCUS” GIURISPRUDENZIALE II. Accertamento della nullità di accordi transattivi tra coeredi: conseguenze in punto di giurisdizione (SS. UU. n. 25875/2008). 145 3. La derogabilità della giurisdizione italiana 145 “FOCUS” GIURISPRUDENZIALE III. La portata delle clausole di deroga della giurisdizione italiana ex art. 4, 2° co. l. 218/1995 (Cass. Sez. Un. n. 369/1999; Cass., Sez. Un. n. 1328/2000; Cass. S.U., n. 10219/2006). 146 4. La disciplina delle questioni preliminari 147 4.1. La litispendenza internazionale 147 4.2. La disciplina sovranazionale. 148 5. Il momento determinante per la giurisdizione 149 6. L’immunità dalla giurisdizione italiana 150 “FOCUS” GIURISPRUDENZIALE IV. L’individuazione in concreto degli atti iure imperii (Cass. Sez. Un. n. 1150/2000). 150 V. La concezione “ristretta o relativa” di immunità (Cass. n. 13024/2006; Cass. n. 19600/2008; Cass. n. 1174/2011). 151 QUESTIONARIO 151 SEZIONE III ▪ LA DISCIPLINA PROCESSUALE 152 1. La legge regolatrice del processo 152 1.1. Caratteri generali. 152 1.2. La disciplina delle notifiche internazionali. 153 2. I mezzi di prova. 155 QUESTIONARIO 155 SEZIONE IV ▪ EFFICACIA DELLE DECISIONI GIUDIZIARIE E DEGLI ATTI STRANIERI 156 1. Il riconoscimento delle sentenze straniere 156 1.1. Il principio del riconoscimento automatico 156 “FOCUS” GIURISPRUDENZIALE I. L’operatività del principio del riconoscimento automatico in materia di adozione di minori (Cass. sent. 6079/2006). 157 II. Ordine pubblico e sentenze straniere di divorzio in assenza di pregressa separazione (Cass. Sez. Un. n. 1769/1999; Cass. n. 6978/2006). 159 1.2. Il controllo eventuale della Corte d’appello 160 XV
“FOCUS” GIURISPRUDENZIALE III. Giudice competente all’accertamento ove i beni da sottoporre ad esecuzione non si trovino in Italia (Cass. Sez. Un. 22663/2006). 160 1.3. Il riconoscimento automatico nella Convenzione di Bruxelles 161 1.4. Il riconoscimento automatico nel Regolamento CE 44/2001 161 2. Il riconoscimento degli atti stranieri 162 3. Il riconoscimento delle sentenze canoniche di nullità del matrimonio concordatario 163 “FOCUS” GIURISPRUDENZIALE IV. Il riconoscimento dell’efficacia delle sentenze ecclesiastiche di nullità matrimoniale (Cass., Sez. Un. n. 19809/2008; v. Corte Cost. sent. n. 421/93; Cass. n. 10211/2010). 163 4. Il riconoscimento delle sentenze arbitrali straniere 164 “FOCUS” GIURISPRUDENZIALE V. Ammissibilità di un’azione di accertamento in negativo dei requisiti di riconoscimento dei lodi stranieri (Cass. n. 8163/2000) 165 5. L’arbitrato internazionale 165 6. Gli istituti di matrice europea 167 6.1. Il titolo esecutivo europeo per i crediti non contestati 167 6.2. Il procedimento europeo per le controversie di modesta entità 168 QUESTIONARIO 169 SCHEMA ▪ DIRITTO PROCESSUALE CIVILE INTERNAZIONALE 170 APPENDICE LEGISLATIVA 173 L. 31 maggio 1995, n. 218 - Riforma del sistema italiano di d.i.p. 173 Codice della navigazione - Articoli estratti 180 L. 21 giugno 1971, n. 804 - Ratifica ed esecuzione della Convenzione concernente la competenza giurisdizionale e l’esecuzione delle decisioni in materia civile e commerciale e protocollo, firmati a Bruxelles il 27 settembre 1968 181 L. 18 dicembre 1984, n. 975 - Ratifica ed esecuzione delle Convenzione sulla legge applicabile alle obbligazioni contrattuali adottata a Roma il 19 giugno 1980 193 Regolamento CE n. 44/2001 - del Consiglio del 22 dicembre del 2000 concernente la competenza giurisdizionale, il riconoscimento e l’esecuzione delle decisioni in materia civile e commerciale 198 Regolamento CE n. 2201/2003 - del Consiglio del 27 novembre 2003 relativo alla competenza, al riconoscimento e all’esecuzione delle decisioni in materia matrimoniale e in materia di responsabilità genitoriale, che abroga il regolamento n. 1347/2000 210 Regolamento CE n. 864/2007 - del Parlamento europeo e del Consiglio dell’11 luglio 2007 sulla legge applicabile alle obbligazioni extracontrattuali 222 Regolamento CE n. 593/2008 - del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 giugno 2008, sulla legge applicabile alle obbligazioni contrattuali 227 INDICE ANALITICO 234 XVI
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