ECONOMIA INTERNAZIONALE - Cos'e l'economia internazionale Lezione 2 - Unicollege SSML
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ECONOMIA INTERNAZIONALE Lezione 2 Cos’e l’economia internazionale Prof. Giacomo Zanibelli Anno Accademico 2019-2020 (6 CFU)
ECONOMIA INTERNAZIONALE ANNO ACCADEMICO 2019-2020 Argomenti trattati: 1. L’economia internazionale 2. Un’analisi storica: il collasso dell’economia internazionale e la Grande Depressione 3. L’Età dell’oro (1950-1973).
ECONOMIA INTERNAZIONALE ANNO ACCADEMICO 2019-2020 1. Cos’è l’economia internazionale Economia internazionale. L’economia internazionale studia le cause e gli effetti delle relazioni economiche internazionali e cerca di individuare le politiche più efficaci affinché la crescente integrazione economica possa essere impiegata per aumentare il benessere delle nazioni. Teoria pura del commercio internazionale. Si occupa di studiare le motivazioni per cui i paesi commerciano tra di loro. Teoria monetaria delle relazioni economiche internazionali. Studia i meccanismi e le politiche di aggiustamento della bilancia dei pagamenti. La politica economica in mercato aperto. Studia le politiche economiche per avvicinare i paesi ai loro obiettivi macroeconomici.
ECONOMIA INTERNAZIONALE ANNO ACCADEMICO 2019-2020 Le conseguenze della Prima guerra mondiale 1915-1918 • Mise fine alla prima globalizzazione • Costi elevati della guerra in capitale umano e infrastrutturale • Ci furono conseguenze all’interno dei sistemi finanziari degli Stati • Costo delle riparazioni di guerra Costi umani. La guerra causò la morte di milioni di soldati e molti tornarono a casa mutilati. – Più militari deceduti che in tutte le guerre del XIX° secolo (8 milioni di soldati morti in battaglia, 2 per malattie e 21 milioni di feriti) – Le morti civili oscillano tra 6 e 7 milioni = c. 3,5 % della popolazione europea nel 1913 (incl. Russia) Inoltre si ebbero un blocco delle nascite anche problemi sanitari. La epidemia di febbre del 1918-20 causò una altissima mortalità (da 25 a 50 milioni, più che la Guerra)
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ECONOMIA INTERNAZIONALE ANNO ACCADEMICO 2019-2020 Costi finanziari e materiali. 180-230 miliardi di dollari (base 1914), questo corrispondeva a 4-5 volte il PIL degli Stati Uniti, senza aggiungere i costi nel lungo periodo per i soldati infermi. Da qui una perdita di capitale umano corrispondente a 6-8 volte di quanto si era accumulato durante il «Lungo Ottocento». A questi si devono aggiungere i costi indiretti (edifici, infrastrutture danneggiate o distrutte) Le zone più coinvolte furono: il Belgio, il Nord della Francia, il Nord Italia e l’Europa dell’Est. Quali erano le opzioni per finanziare la Guerra? • Non esistevano meccanismi di finanziamento stabiliti • Aumento delle tasse • Emissione di moneta • Richiesta di prestiti all’interno dello Stato • Richiesta di prestiti all’esterno dello Stato
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ECONOMIA INTERNAZIONALE ANNO ACCADEMICO 2019-2020 CUADRO 5.3. Índices de precios al consumo, 1913-1929 (1914=100) Austria Alemania Francia Italia EE.UU. R.Unido Holanda Suecia Suiza 1914 100 100 100 100 100 100 100 100 100 1915 158 125 120 109 102 124 115 115 115 1916 337 165 135 155 115 143 128 130 134 1917 672 246 163 224 138 176 136 159 171 1918 1.163 304 213 289 169 200 162 219 204 1919 2.492 403 268 331 193 219 176 257 222 1920 5.115 990 371 467 194 248 194 269 224 1921 9.981 1.301 333 467 169 224 169 247 200 1922 263.938 14.602 315 467 165 181 149 198 164 1923 76 15.437mma 344 481 168 176 144 178 164 1924 86 128 395 580 168 176 145 174 169 1925 97 140 424 618 173 176 144 177 168 1926 103 141 560 547 171 171 138 173 162 1927 106 148 593 511 167 167 138 171 160 1928 108 152 584 503 165 167 139 172 161 1929 111 154 621 476 165 167 138 170 161 (a)= 15.437.000.000.000, respecto 1914=100 Fuente: Maddison (1991) Fuori controllo Tardarono Riuscirono a nel controllo controllarla
ECONOMIA INTERNAZIONALE ANNO ACCADEMICO 2019-2020 Gli alleati contrassero debiti significativi con gli Stati Uniti e con l’Inghilterra (quest’ultima solo con gli USA). Altri Stati erano debitori nei confronti della Francia. Tutti i paesi vincitori pretendevano degli indennizzi dagli sconfitti per poter pagare i debiti e avviare così il processo di ricostruzione.
ECONOMIA INTERNAZIONALE ANNO ACCADEMICO 2019-2020 Le riparazioni di guerra. I vincitori dovettero affrontare la ricostruzione, Belgio, Francia e Italia necessitavano di risorse per avviare il processo. La Francia aveva un forte desiderio di rivalsa sulla Germania e esigeva che quest’ultima pagasse in toto la ricostruzione. Questo avrebbe portato la Germania nel caos sociale. Come procedere? Francia e Inghilterra volevano legare i loro debiti alle riparazioni. Gli Stati Uniti non volevano far crollare la Germania ma al tempo stesso pretendevano la restituzione dei prestiti ai paesi alleati. Il costo totale delle riparazioni fu calcolato in 33.000 miliardi di $, ogni pagamento annuale corrispondeva al 6% del PIL della Germania. Gli alleati volevano pagare in oro; la Germania avrebbe dovuto esportare più di quanto importava, questo richiede una forte deflazione dell’economia tedesca, ciò inoltre avrebbe portato disoccupazione nei paesi consumatori.
ECONOMIA INTERNAZIONALE ANNO ACCADEMICO 2019-2020 C‘erano banconote da 200.000.000.000 marchi che non erano sufficienti per pagare un taxi, un kg di pane costava 105 MM, un litro di latte 26MM.
ECONOMIA INTERNAZIONALE ANNO ACCADEMICO 2019-2020 I tedeschi non riuscivano a pagare i debiti di guerra ne conseguì che la Francia e il Belgio invasero la regione mineraria della Ruhr. Nel 1923 ci fu uno sciopero generale causato da una crescita esponenziale dell’inflazione. 1924. Piano Dawes. La Germania paga annualmente, ma non in oro, e con l’aiuto degli Stati Uniti. 1929. Piano Young. Viene ridotto l’ammontare del debito a 26.350 miliardi di $ da pagare in 58 anni. Il processo di riparazione dei danni pregiudicò il funzionamento del sistema finanziario internazionale e mise in crisi la sua stabilità.
ECONOMIA INTERNAZIONALE ANNO ACCADEMICO 2019-2020 La reintroduzione del Gold Standard Gold Standard. Sistema monetario in cui la base monetaria si basa su una quantità fissa di oro. Al termine della guerra si credeva che con il ritorno al gold standard si sarebbe ritrovata la stabilità e la prosperità del passato. Dopo la guerra, la fiducia in alcune monete, per esempio nel marco dopo l’iperinflazione, era minore. Inoltre le regole del gioco furono maggiormente controllate. A partire dal 1925 il valore della Sterlina si aggirava quasi a quanto registrato prima dello scoppio della guerra. Nel 1926 il gold standard era applicato in 39 paesi e il processo di ricostruzione era quasi ultimato.
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ECONOMIA INTERNAZIONALE ANNO ACCADEMICO 2019-2020 Le risorse di oro dell’Inghilterra erano limitate e la fase di stagnazione dell’economia non dava abbastanza convincimento di provvedere alle sue obbligazioni. Non si erano ristabiliti i rapporti tra i prezzi britannici e stranieri. I prezzi continuavano ad essere alti e si verificarono problemi alle esportazioni e importazioni. Keynes stimava che la Lira Sterlina era sopravaluta di un 10-15% La sopravalutazione della sterlina causò una diminuzione della domanda di beni britannici provocando un aumento della disoccupazione.
ECONOMIA INTERNAZIONALE ANNO ACCADEMICO 2019-2020 Parità divise per livello di prezzo rispetto agli Stati Uniti al momento della stabilizzazione Reino Austria Alemania Francia Italia Unido Holanda Suecia Suiza 1922 1923 1926 1926 1926 1924 1922 1924 0,11 9,19 66,48 87,33 100,00 86,31 120,00 99,39
ECONOMIA INTERNAZIONALE ANNO ACCADEMICO 2019-2020 La crisi del 1929 e la Grande Depressione
ECONOMIA INTERNAZIONALE ANNO ACCADEMICO 2019-2020 A partire dal 1926 la borsa di New York e in minor misura quella di Londra subirono una diminuzione del prezzo delle azioni. Le diminuzioni a New York proseguono fino al 1928, in linea con l’evoluzione dei dividendi. A partire del 1929 ci fu una bolla finanziaria (aumento ingiustificato dei prezzi causato dalla crescita improvviso della domanda di un bene) Una politica di bassi tassi provocò un’inversione nel mercato della borsa. 1929. Caduta dei prezzi e diminuzione della crescita.
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ECONOMIA INTERNAZIONALE ANNO ACCADEMICO 2019-2020 Il crac della borsa
ECONOMIA INTERNAZIONALE ANNO ACCADEMICO 2019-2020 Le cause del crac. A partire dal 1928 era salito il prezzo delle azioni all’interno del mercato. La crescita continua portò con se un processo speculativo che fu incrementato dalla possibilità di accedere a forme di credito accessibili (acquisto di azioni a credito per poi rivenderle successivamente ad un prezzo molto maggiore). Una diminuzione brusca delle quotazione delle azioni causò una corsa alla vendita provocando il disastro. Le azioni furono vendute a qualunque prezzo per provare ad estinguere il debito. Nel 1932 il prezzo delle azioni corrispondeva al 15% del valore del 1929 Il crollo del mercato azionario condizionò i depositi bancari, portò ad una diminuzione della quantità di denaro emesso e ad una diminuzione dei consumi. La caduta dei consumi portò l’economia statunitense in una fase di recessione.
ECONOMIA INTERNAZIONALE ANNO ACCADEMICO 2019-2020 Da qui si arrivò ad una crisi del sistema bancario statunitense e in particolare delle grandi banche che avevano investimenti in Europa. La deflazione aumenta il prezzo del debito. Il debito deve essere pagato in rate fisse, che pesano di più se la deflazione riduce il reddito nominale Ciò aumenta il tasso di default dei crediti che le banche hanno concesso alle entità private I crediti negli Stati Uniti erano basati principalmente su conti a vista; se è prevista l'eventuale insolvenza della banca, le persone reclamano i loro depositi, contribuendo così alla realizzazione dell'insolvenza. La diffusione della crisi. La recessione dell'economia americana non sarebbe stata così profonda se non fosse stata trasmessa al resto del mondo. La depressione degli Stati Uniti si estese a tutta l'economia mondiale e causò il crollo del commercio internazionale.
ECONOMIA INTERNAZIONALE ANNO ACCADEMICO 2019-2020 Il crollo del commercio internazionale portò alla diffusione della depressione economica Il commercio mondiale diminuì della metà durante gli anni '30 a causa di: Gli Stati Uniti avevano un peso considerevole nel commercio mondiale e nell'economia. Il calo della domanda di importazioni da parte degli Stati Uniti causò in molti paesi una diminuzione delle esportazioni che portò a una riduzione globale della domanda di importazioni → collasso dei prezzi internazionali. Dall'inizio della Grande Depressione, gli Stati misero in atto una politica commerciale molto protezionistica.
ECONOMIA INTERNAZIONALE ANNO ACCADEMICO 2019-2020 La Grande Depressione Economia "reale" Caduta della produzione industriale 1929-1932 Caduta del lavoro 1929-1932 Caduta del commercio mondiale 1929-1932 Economia "monetaria" Deflazione 1925 / 29-1932, in particolare nelle materie prime, a partire dal 1925 Crisi finanziaria Autunno 1929 Crac del mercato azionario (prima a New York) Fallimento delle banche 1930-1933 Incapacità di pagare i loro debiti pubblici in vari paesi dal 1931/33 Livello istituzionale Il gold standard fu abbandonato: Regno Unito 1931, USA. 1933, Francia 1936 Protezionismo: aumento tariffario, accordi bilaterali di scambio (contro importazioni / esportazioni libere)
ECONOMIA INTERNAZIONALE ANNO ACCADEMICO 2019-2020 Indice di produzione industriale 1929-1936 120 100 80 1929=100 60 Alemania 40 Francia GB 20 España EEUU 0 1929 1930 1931 1932 1933 1934 1935 1936
ECONOMIA INTERNAZIONALE ANNO ACCADEMICO 2019-2020 Tasso di disoccupazione 1920-1939 50 45 Alemania Francia Tasa de desempleo en % 40 35 GB EEUU 30 25 20 15 10 5 0 1920 1922 1924 1926 1928 1930 1932 1934 1936 1938
ECONOMIA INTERNAZIONALE ANNO ACCADEMICO 2019-2020 Commercio mondiale 1929-1933
ECONOMIA INTERNAZIONALE ANNO ACCADEMICO 2019-2020 La fine del Gold Standard Crisi della sterlina inglese. La Banca d'Inghilterra sospese la convertibilità da oro a sterlina per ingenti perdite d'oro. Come accadde? Effetto delle crisi bancarie nel continente europeo Poca fiducia nella capacità della banca centrale e del governo di attuare una politica deflazionistica (per evitare ulteriori perdite di oro) contro le minacce sindacali agli scioperi. Nel mercato libero, la sterlina perse il 30% del suo valore fino al 31 dicembre. Germania dal 1931: la convertibilità oro-oro fu sospesa, gli Stati Uniti la seguirono nel 1933 e la Francia nel 1935.
ECONOMIA INTERNAZIONALE ANNO ACCADEMICO 2019-2020 Le cause della Crisi • Fluttuazioni dei prezzi e scorte di materie prime: nella guerra, i paesi avevano bisogno di materie prime. Come conseguenza di ciò e della mobilità dei fattori prima del 1913 negli Stati Uniti, in Canada, in Argentina e in Australia, le terre coltivate con grano aumentarono di un terzo tra il 1909/14 e il 1924/29. Quando l'agricoltura europea si riprese, si verificò un eccesso di offerta strutturale. • Pressioni deflazionistiche per il ritorno al gold standard e le regole più severe per le banche centrali, ecc. Invece di aumentare la liquidità, aiutare la produzione interna e stabilizzare le banche in difficoltà, molti paesi (soprattutto la Germania) dovettero fare il contrario per preservare le loro riserve auree (gold standard come camicia di forza)
ECONOMIA INTERNAZIONALE ANNO ACCADEMICO 2019-2020 Gold Standard e Prezzi 1929=100 120 100 80 60 España 40 países que abandonan el patrón oro en 1931 (promedio) 20 Países que abandonan en patrón oro en 1936 (promedio) 0 1929 1930 1931 1932 1933 1934 1935 1936
ECONOMIA INTERNAZIONALE ANNO ACCADEMICO 2019-2020 Gold Standard, disoccupazione e malcontento
ECONOMIA INTERNAZIONALE ANNO ACCADEMICO 2019-2020 Grado di apertura dei diferenti paesi Offenheitsgrade ausgewählter Volkswirtschaften, (importazioni+ esportazioni)/PIL) ca. 1820-1990 0.6 Frankreich Schweden 0.5 Vereinigtes Königreich 0.4 0.3 0.2 0.1 0 1815 1825 1835 1845 1855 1865 1875 1885 1895 1905 1915 1925 1935 1945 1955 1965 1975 1985
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ECONOMIA INTERNAZIONALE ANNO ACCADEMICO 2019-2020 14,000 Bélgica Francia 12,000 Alemania Italia 10,000 Reino Unido EEUU España Argentina 8,000 6,000 PIL Procapite 4,000 2,000 0 00 04 08 12 16 20 24 28 32 36 40 44 48 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19
ECONOMIA INTERNAZIONALE ANNO ACCADEMICO 2019-2020 3. L’Età dell’oro (1950-1973), l'economia mondiale alla fine del 20 ° secolo e la seconda globalizzazione Dopo la Seconda guerra mondiale, iniziò la cosiddetta "epoca d'oro del capitalismo" (1950-1973). La crescita economica si diffuse in tutto il mondo. Durante questa fase la società di consumo di massa si sviluppò nei paesi sviluppati (grazie, tra l'altro, all'aumento dei salari reali). Si verificò una diminuzione della spesa alimentare e l’aumento delle abitazioni e dei beni di consumo durevoli. Nel 1970, oltre il 90% delle famiglie americane aveva un frigorifero, una televisione e un telefono.
ECONOMIA INTERNAZIONALE ANNO ACCADEMICO 2019-2020 CUADRO 6.1 Evolución del PIB de Europa Occidental PIB (1938=100) Tasa de variación anual 1944 98,6 - 4,6 1945 87,7 -11,2 1946 90,5 2,2 1947 96,8 6,3 1948 104,1 6,6 1949 113,6 7,7 1950 120,4 7,5 1951 127,5 5,9 1952 132,0 3,6 1953 139,0 5,2 1954 146,5 5,4 1955 155,7 6,3 Fuente: 1944-1950: elaboración propia, basada en Maddison (1997); 1950-1955: Maddison (2001)
ECONOMIA INTERNAZIONALE ANNO ACCADEMICO 2019-2020 Tasas de crecimiento Nivel relativo medio anual PIB per capita PIB per capita USA=100 1950-1973 1950 Japón 8,0 20 Grecia 6,2 20 España 5,8 25 Portugal 5,7 22 Alemania 5,0 45 Italia 5,0 36 Austria 4,9 39 Finlandia 4,3 43 Francia 4,0 55 Bélgica 3,5 56 Holanda 3,4 61 Noruega 3,2 52 Dinamarca 3,1 70 Suecia 3,1 70 Suiza 3,1 93 Irlanda 3,1 37 GranBretaña 2,4 72 EstadosUnidos 2,4 100
ECONOMIA INTERNAZIONALE ANNO ACCADEMICO 2019-2020 CUADRO 6.4 Tasas de crecimiento del PIB y del PIB per cápita, 1950-1973 PIB PIB per cápita Europa Occidental 4,8 4,1 Nuevos países occidentales1 4,0 2,4 OCDE 4,9 3,8 Unión Soviética y Europa Oriental2 4,8 3,5 América Latina 5,3 2,5 África 4,5 2,1 Asia, excluido Japón 5,2 2,9 Mundo 4,9 2,9 (1 )= Estados Unidos, Canadá, Australia y Nueva Zelanda (2 )= URSS, Albania, Bulgaria, Checoeslovquia, Hungría, Polonia, Rumanía y Yugoslavia Fuente: Maddison (1991), para OCDE, y (2001) para el resto
ECONOMIA INTERNAZIONALE ANNO ACCADEMICO 2019-2020 Da un’analisi attenta dei grafici emerge: La prosperità era diffusa anche se ... Il reddito pro capite crebbe più rapidamente nei paesi ricchi e non capitalisti quindi ... Non c'era convergenza tra ricchi e poveri, ma c'era un club di convergenza: Tra i paesi occidentali: convergenza con gli Stati Uniti
ECONOMIA INTERNAZIONALE ANNO ACCADEMICO 2019-2020 CUADRO 6.5. Contabilidad del crecimiento, 1950-1973 (en porcentajes) Contribución del factor Contribución de Bloque o país la PTF tierra trabajo Capital OCDE1 0 12 26 62 URSS 3 35 51 10 ASIA2 1 41 33 26 América Latina3 3 35 27 34 Japón -1 16 26 59 EE.UU. 0 31 28 41 G.B. 0 2 33 66 RFA 0 2 27 70 Francia 0 7 21 72 (1)= Media aritmética de Alemania, Francia, Japón, Reino Unido y Estados Unidos (2)= Media aritmética de Corea, China, India y Taiwan (3)= Media aritmética de Argentina, Brasil, Chile y México. Fuente: a partir de Maddison (1989) The World Economy in the Twentieth Century, OECD, Paris.
ECONOMIA INTERNAZIONALE ANNO ACCADEMICO 2019-2020 Le ragioni di questa lunga prosperità in Occidente furono: Il coinvolgimento degli Stati Uniti nella ricostruzione dell'economia europea e nella progettazione di un nuovo ordine internazionale (economico e politico). Cooperazione internazionale attraverso organizzazioni come l'FMI, la Banca mondiale o il GATT (Accordo generale sulle tariffe e sul commercio, concluso a Ginevra nell'ottobre del 1947, da 23 fra i paesi partecipanti alla commissione preparatoria della Conferenza internazionale per il commercio e l'occupazione). Il nuovo ruolo svolto dallo Stato negli affari economici: responsabilità di mantenere la piena occupazione e promuovere la crescita economica (teoria economica keynesiana). Lo Stato iniziò anche a intervenire direttamente nella produzione attraverso società pubbliche. Nazionalizzazione di aziende nei settori dei servizi di rete pubblica (acqua, gas, elettricità, ferrovie, telefonia), in alcune attività industriali (cantieristica navale, chimica) e nel settore bancario e assicurativo. Sviluppo dello stato sociale Il radicale cambiamento nella mentalità degli europei (le basi sono state gettate per quella che ora è l'Unione europea) → Creazione del mercato comune con il trattato di Roma nel 1957.
ECONOMIA INTERNAZIONALE ANNO ACCADEMICO 2019-2020 Le istituzioni di Bretton Woods Banca Internazionale per Organizzazione Internazionale la ricostruzione e lo Fondo Monetario del commercio (OIC) sviluppo(BIRD) Internazionale (FMI) 1995: WTO (OMC) 1945 1947 www.wto.org [Banca Mondiale] www.imf.org www.worldbank.org ... basato sugli accordi di Bretton Woods, firmati nel luglio 1944 da 44 paesi alla conferenza monetaria e finanziaria delle Nazioni Unite, ha portato stabilità all'economia internazionale.
ECONOMIA INTERNAZIONALE ANNO ACCADEMICO 2019-2020 Gli aiuti statunitensi all’Europa CUADRO 6.2. Ayudas recibidas por Europa entre 1942 y 1952, en miles de millones de dólares Montante, en miles Porcentaje de Período de millones de $ EE.UU. Lend-Lease 1942-45 44,6 98 UNRRA 1943-47 4,0 72 GARIOA 1945-48 16,3 100 ERP 1948-52 12,5 100 Total 77,4 Fuente: Zamagni (2001)
ECONOMIA INTERNAZIONALE ANNO ACCADEMICO 2019-2020 L'Europa aveva bisogno di acquistare beni (dollari necessari) Ha mantenuto le sue monete sopravvalutate per comprare a buon mercato Cibo e prodotti primari Capitale patrimoniale per infrastrutture e industria ...... ma non aveva capacità di esportazione Non come pagare = deficit Non aveva dollari né mezzi per averli Possibili soluzioni: protezionismo Prestiti del FMI Alcuni sistemi di pagamento
ECONOMIA INTERNAZIONALE ANNO ACCADEMICO 2019-2020 La visione degli Stati Uniti. La domanda esterna era importante La guerra aveva fornito mercati per la sua industria Ridurre la domanda esterna era ridurre il PIL degli Stati Uniti. L'Europa rischiava di diventare comunista L'Europa orientale era già sotto il dominio sovietico I partiti comunisti hanno approfittato del malcontento Francia, Italia, Gran Bretagna
ECONOMIA INTERNAZIONALE ANNO ACCADEMICO 2019-2020 Il Piano Marshal ERP 1947 Obiettivo: finanziare le importazioni europee Offriva beni degli Stati Uniti (non fondi) 1/3 di materie prime, 1/3 di fertilizzanti e cibo, 1/3 macchinari ed energia 2/3 andarono nel Regno Unito, Francia, Germania e Italia relativamente poco aiuto considerando le dimensioni delle loro economie Altri: Grecia, Austria, Olanda e Irlanda CUADRO 6.3 Fondos recibidos por el ERP, como porcentaje de la inversión bruta 1948 1949 1950 1951 Gran Bretaña 9,0 11,2 9,8 2,0 Francia 13,9 11,9 10,4 7,8 Alemania 31,4 21,8 10,7 6,8 Italia 26,6 33,6 9,5 8,7 Fuente: Maier (1981) «The Two Postwar Eras and the Conditions for Stability in Western Europe», American Historical Review , 86, 2.
ECONOMIA INTERNAZIONALE ANNO ACCADEMICO 2019-2020 Aiuti condizionati a: creazione dell'OEEC 1948 Organizzazione europea per la cooperazione economica, dopo l'Organizzazione OCSE per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) Agenzia incaricata della ricostruzione Impeto per la cooperazione economica Ha risuscitato gli scambi commerciali europei I primi tentativi di integrazione. BENELUX: (1948) unione doganale di Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo 1953 libertà di movimento di capitali e persone CECA: Comunità europea del carbone e dell'acciaio (1951) Membri: Francia, Germania, Italia e Benelux Obiettivo: libera circolazione dei due prodotti stabilizzazione e perequazione dei prezzi intensificazione della concorrenza soppressione di tariffe, sussidi e quote massimizzare la produzione e minimizzare i costi
ECONOMIA INTERNAZIONALE ANNO ACCADEMICO 2019-2020 I 6 paesi firmarono altri due trattati (Roma, 1957): Comunità europea dell'energia atomica (Euratom) Comunità economica europea (CEE) Obiettivo: unione doganale Obiettivi: eliminare le tariffe interne riduzione del 10% all'anno fino alla sua eliminazione nel 1969 stabilire una tariffa esterna comune Protezione nominale del 12% superiore a quella della Germania e del Benelux, inferiore a quella dell'Italia e della Francia dopo i successivi cicli il GATT rimase al 6%
ECONOMIA INTERNAZIONALE ANNO ACCADEMICO 2019-2020 Non tutti i dazi diminuirono. Il settore agricolo godette di una crescente protezione Obiettivo (non confessato): autosufficienza agricola Priorità: creare un mercato agricolo comune Nasce la PAC (1962): politica agraria comune I prezzi minimi garantiti erano stabiliti al di sopra del prezzo mondiale Il FEAOG (Fondo europeo agricolo di orientamento e di garanzia) paga la differenza con i prezzi mondiali problema: Prezzi garantiti: dal 100% al 900% sopra il prezzo internazionale Gli agricoltori producevano molto più del necessario
ECONOMIA INTERNAZIONALE ANNO ACCADEMICO 2019-2020 Il successo della CEE. Crescita enorme del commercio partecipazione della CEE al commercio mondiale 1957: 30,7% 1972: 41,1% (doppio degli Stati Uniti) La CEE divenne il più grande blocco commerciale del mondo Competizione: maggiore efficienza e produttività ha permesso all'industria europea di competere con gli Stati Uniti
ECONOMIA INTERNAZIONALE ANNO ACCADEMICO 2019-2020 Il sistema di Bretton Woods obiettivo: Un sistema finanziario internazionale stabile per mezzo di: Un sistema monetario stabile. Assistenza finanziaria per evitare squilibri. L'oro occupava il ruolo centrale e ha un prezzo fisso, $35 l'oncia d'oro fino. C'è una valuta di riserva, il dollaro. La Federal Reserve assicurò la convertibilità del dollaro alle banche centrali dei paesi, che avevano garantito un ruolo chiave alla valuta nordamericana, sia come mezzo di pagamento internazionale che come valuta di riserva. Alla fine della seconda guerra mondiale, gli Stati Uniti avevano il 70% di tutte le riserve auree ed erano l'unico paese con sufficiente credibilità a stabilire una parità con l'oro. L'oro ha continuato a essere il modello di valore fondamentale, ma tutte le valute erano legate al dollaro, da cui il nome di scambio di oro.
ECONOMIA INTERNAZIONALE ANNO ACCADEMICO 2019-2020 Parità regolabili: è stato definito un sistema di tassi di cambio fissi ma regolabili. Ogni paese doveva dichiarare al FMI la parità della sua valuta, cioè il prezzo in termini di valuta di un grammo di oro fino, ed esprimerlo in dollari. Tutti i paesi, ad eccezione degli Stati Uniti, dovevano mantenere la parità con il dollaro e la parità con il dollaro USA. Ogni paese si impegnava a difendere la propria parità entro il limite del 2% (margine di +/- 1%), intervenendo nella Banca Centrale di un paese quando la quotazione si avvicinava a uno dei margini. Cioè, anche se i tassi di cambio di ciascun paese erano stati fissati, potevano essere modificati - svalutati o rivalutati rispetto al dollaro.
ECONOMIA INTERNAZIONALE ANNO ACCADEMICO 2019-2020 Situazione iniziale: deficit Senza una svalutazione, un paese in questa situazione registrerebbe un aumento della disoccupazione e un maggiore disavanzo nelle sue partite correnti fino a quando il livello dei prezzi interni non si abbassasse sufficientemente per stabilire l'equilibrio interno ed esterno. La svalutazione, d'altro canto, potrebbe contemporaneamente migliorare l'occupazione e il conto corrente, evitando un lungo processo di aggiustamento durante il quale le riserve internazionali potrebbero essere esaurite. Ricordando l'esperienza britannica della sopravvalutazione della sua moneta dopo il 1925, i fondatori del FMI incorporarono la flessibilità dei tassi di cambio variabili. Questa flessibilità era tuttavia vietata al dollaro USA.
ECONOMIA INTERNAZIONALE ANNO ACCADEMICO 2019-2020 Perché si tornò a un sistema di tassi di cambio fluttuanti? L'accelerazione dell'inflazione americana dalla fine degli anni ‘70 si estese al resto dei paesi sviluppati. Per stabilizzare il livello dei prezzi e riguadagnare l'equilibrio interno, i paesi dovettero abbandonare i tassi di cambio fissi e consentire alle loro valute di fluttuare. Dal 1965 gli acquisti di attrezzature militari da parte del governo degli Stati Uniti iniziarono a crescere (coinvolgimento nel conflitto del Vietnam). Allo stesso tempo, anche altri tipi di spese pubbliche aumentarono a seguito dell'espansione dei programmi presidenziali della Great Society (che includevano fondi per l'istruzione pubblica e lo sviluppo urbano). Il risultato fu un aumento dei prezzi e un deterioramento del surplus del conto corrente statunitense. Per ripristinare la piena occupazione e l'equilibrio nel conto corrente, gli Stati Uniti dovevano causare il vero deprezzamento del dollaro.
ECONOMIA INTERNAZIONALE ANNO ACCADEMICO 2019-2020 Il vero deprezzamento del dollaro potrebbe essere fatto da: Un calo del livello dei prezzi negli Stati Uniti → aumento della disoccupazione. La diminuzione del valore nominale del dollaro. Alcuni paesi non avevano molto interesse per la rivalutazione, perché ciò avrebbe reso i loro prodotti più costosi rispetto agli americani e, in questo modo, avrebbero danneggiato le loro industrie di esportazione e importazione. L'accordo internazionale sul riallineamento dei tassi di cambio fu raggiunto nel dicembre 1971 allo Smithsonian Institution di Washington: in media il dollaro fu svalutato dell'8% circa rispetto alle altre valute. Nel 1973 ci fu un'ulteriore svalutazione del dollaro del 10%. Di conseguenza, le banche centrali europee iniziarono a comprare dollari per evitare l'apprezzamento delle loro valute. A partire da marzo 1973, lo yen e le valute della maggior parte dei paesi europei iniziarono a fluttuare rispetto al dollaro.
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