Concetti fisici - applicazioni - normativa - Unife

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Concetti fisici - applicazioni - normativa - Unife
concetti fisici – applicazioni - normativa
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Forti terremoti e Faglie Attive e Capaci
                  FAC
Concetti fisici - applicazioni - normativa - Unife
Scale di intensità e di magnitudo
Concetti fisici - applicazioni - normativa - Unife
Scale di intensità e di magnitudo
Concetti fisici - applicazioni - normativa - Unife
Esempio di Drumplot (24 ore):
Rete di monitoraggio sismologico. Evento del 30 ottobre 2016
Visso (ore 06.40, Mw:6.5) (fonte: INGV)

                                                         Ogni riga=30 min
    1 giorno (24 ore)
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Classificazione dei terremoti – profondità ipocentrale

  Profondità ipocentro (h):

  Superficiali             hh300km
Concetti fisici - applicazioni - normativa - Unife
Sismologia
Propagazione onde elastiche
          parte 12
Concetti fisici - applicazioni - normativa - Unife
classificazione dei terremoti–Ipocentro–distribuzione spaziale
Cerchio rosso: Italia e paesi limitrofi

                                          Prof. < 70 km

                                          70 < h < 300
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Classificazione dei terremoti – Magnitudo

Ultramicro «M» < 1 [min: -2.7, Ts-p:< 60 ms]
Micro «M»
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classificazione dei terremoti–Magnitudo–distribuzione spaziale

                                     Magnitudo    1-3 (3 -
classificazione dei terremoti–Magnitudo–distribuzione spaziale

                                     Magnitudo    1-3 (
Sismicità naturale profonda – zona di Benioff
Sismicità naturale–zona di Benioff (placca americana-Nazaca)

50 km
100 km

300 km

600 km
Sismologia
                 Scale
(1) Intensità macrosismica
(2) Magnitudo (energia/potenza
    terremoto)
Terremoto: scala di intensità: Mercalli (Mercalli-Cancani-Sieberg)

• misura l'intensità di un terremoto tramite la descrizione degli
  effetti che esso produce su persone, cose e manufatti

• trae la sua origine dalla semplice scala Rossi-Forel, di 10 gradi,
  derivando poi il nome da Giuseppe Mercalli, sismologo e
  vulcanologo famoso in tutto il mondo
• 1883 e nel 1902 la scala venne riveduta ed aggiornata
• 1902 la Scala Mercalli era di 10 gradi poi venne espansa a 12 gradi
  dal fisico italiano Adolfo Cancani

• in seguito fu completamente riscritta dal geofisico tedesco August
  Heinrich Sieberg e divenne nota come scala MCS abbreviata come
  scala Mercalli.

                                                                    15
Relazione semplificata di Cancani-Sieberg per
     la stima dell’accelerazione massima
Per misurare
         l'intensità dei
         sismi si
         utilizzano la
         scala Richter e
         la scala Mercalli
         (MCS).

         Valuta l'entità
         dei danni in
         superficie e il
         livello di
         percezione
         delle persone.

??????                17
grado       scossa                                         descrizione
  I        strumentale                                       non avvertito
                            avvertito solo da poche persone in quiete, gli oggetti sospesi esilmente
 II       leggerissima
                            possono oscillare
                            avvertito notevolmente da persone al chiuso, specie ai piani alti degli
 III         leggera
                            edifici; automobili ferme possono oscillare lievemente
                            avvertito da molti all'interno di un edificio in ore diurne, all'aperto da pochi;
 IV         mediocre
                            di notte alcuni vengono destati; automobili ferme oscillano notevolmente
                          avvertito praticamente da tutti, molti destati nel sonno; crepe nei
 V            forte
                          rivestimenti, oggetti rovesciati; a volte scuotimento di alberi e pali
                          avvertito da tutti, molti spaventati corrono all'aperto; spostamento di mobili
 VI         molto forte
                          pesanti, caduta di intonaco e danni ai comignoli; danni lievi
                          tutti fuggono all'aperto; danni trascurabili a edifici di buona progettazione e
 VII        fortissima    costruzione, da lievi a moderati per strutture ordinarie ben costruite;
                          avvertito da persone alla guida di automobili
                          danni lievi a strutture antisismiche; crolli parziali in edifici ordinari; caduta
VIII         rovinosa     di ciminiere, monumenti, colonne; ribaltamento di mobili pesanti; variazioni
                          dell'acqua dei pozzi
                          danni a strutture antisismiche; perdita di verticalità a strutture portanti ben
 IX         disastrosa    progettate; edifici spostati rispetto alle fondazioni; fessurazione del suolo;
                          rottura di cavi sotterranei
                          distruzione della maggior parte delle strutture in muratura; notevole
 X       disastrosissima fessurazione del suolo; rotaie piegate; frane notevoli in argini fluviali o
                          ripidi pendii
                          poche strutture in muratura rimangono in piedi; distruzione di ponti; ampie
 XI        catastrofica   fessure nel terreno; condutture sotterranee fuori uso; sprofondamenti e
                          slittamenti del terreno in suoli molli
                          danneggiamento totale; onde sulla superfice del suolo; distorsione
                                                                                         18           delle
 XII    grande catastrofe
                          linee di vista e di livello; oggetti lanciati in aria
classificazione sismica - Novità

I danni causati sono riconosciuti per legge
se l’intensità osservata è >= VI (scala MCS)
Terremoto: rilievo macrosismico . Terremoto dell’Emilia 20/05/2012
Esempio di rilievo macrosismico
Distribuzione dei punti di
intensità rilevati nell’area
epicentrale e zona limitrofa
dal DPC tra il 20 e il 22
maggio 2012 (Fonte dato:
Galli P., Castenetto S.,
Peronace E., 2012).

Terremoto dell’Emilia, Maggio
2012. Rilievo macrosismico
speditivo. Dipartimento della
Protezione Civile Nazionale,
Roma,

http://www.protezionecivile.gov.it/resour
ces/cms/documents/TerremotoEmiliaMC
S.pdf:)
Terremoto: rilievo macrosismico . Terremoto dell’Emilia 29/05/2012
Effetti cumulativi. Esempio di rilievo macrosismico
Distribuzione dei punti di
intensità rilevati nell’area
epicentrale e limitrofa da
DPC alla data del 15
giugno.
(Fonte dato: Galli P., Castenetto S.,
Peronace E., 2012.)

Terremoto dell’Emilia, Maggio
2012. Rilievo macrosismico
speditivo. Dipartimento della
Protezione Civile Nazionale,
Roma,

http://www.protezionecivile.gov.it/resources/cms/doc
uments/TerremotoEmiliaMCS.pdf
La scala MCS rappresenta:
• la procedura di base per la valutazione dei danni
  seguita dal Dipartimento di Protezione Civile
  (DPC),
• È del tutto simile alla versione delle mappe di
  risentimento che vengono riportati sul sito
  dell’INGV dai cittadini contattando il sito:

             «Ho sentito il terremoto»
Risenti
-mento    impatto   ~Ml   Danno   Scala
                                  Macrosismica
                                  Europea
                                  EMS-98

                                   I disegni descrivono
                                   il probabile danno a
                                   strutture in murature

                                    I danni iniziano a
                                    verificarsi a partire
                                    dal VI grado di
                                    intensità
Storia sismica di Ferrara – Fonte dato: INGV.
Le frecce indicano il trend di incremento/decremento dell’attività sismica nel territorio di Ferrara
e zone limitrofe.
Dal 1580, nonostante la presenza di modesta e ricorrente attività sismica, il trend generale è in
diminuzione quindi porterebbe a considerare l’area di Ferrara come zona con lacuna sismica e gli
eventi sismici di maggio/giugno 2012 hanno confermato quest’analisi.
CPTI2015: Storia sismica di Ferrara – Fonte dato: INGV.
Analisi statistica della stima delle intensità epicentrali risentite nel
territorio ferrarese.

                 n.      Intensità Magnitudo                      M4 M>5 M>6
            osservazioni epicentro Momento Latitudine Longitudine
        min            2          4       3.7  42.540       9.620 5 123 74 12
        max            8         10      6.53  46.465      15.015
 Terremoto
                                                                            x
   del 1570            8          8      5.44  44.824      11.632        M: 5.48
Scala Mercalli Modificata (MMI)–confronto con i parametri di scuotimento
Scala Mercalli Modificata (MMI)
La Scala Mercalli Modificata (indicata con la sigla MM o MMI) si basa sugli effetti
risentiti dalle persone, nei gradi bassi, e sui danni agli edifici per i gradi alti.
Equazioni di conversione sviluppate dall'USGS permettono di associare l'intensità
locale del terremoto con grandezze fisiche misurabili localmente come la PGA
(Accelerazione di picco al suolo) o la PGV (Velocità di picco al suolo).

                                                                        Danni
      Intensità       Scossa          PGA in g       PGV in cm/s
                                                                      potenziali
I                 Impercettibile    116           Molto Gravi
                  distruttiva
Relazione tra edifici crollati vs grado scala Mercalli
Modificata (USA)

                     Inizio danni alle strutture
Terremoti storici: (1234 a.c. – 1787) - Magnitudo stimata: 4.6 – 5.5
Territorio ferrarese (Raggio: 5 km – diametro: 10 km rispetto centro abitato)

                                              Me: Magnitudo stimata

        2/3/6/8/9/10
                       1       5
                           4

                                         Raggio area coperta: 5 km
Guidoboni E., 2012- http://www.ferrarainfo.com/it/area-operatori/lezioni-di-territorio/lezioni-di-territorio-2012-doc/slides-lezione-emanuela-guidoboni-2
Vulnerabilità edifici
Effetti co-sismici

Per ulteriori informazioni
download

Guidoboni E., 2012- http://www.ferrarainfo.com/it/area-operatori/lezioni-di-territorio/lezioni-di-territorio-2012-doc/slides-lezione-emanuela-guidoboni-2
Ubicazione del terremoto del 17/11/1570.
                     Scala Mercalli:VIII - Richter: 5,48

Inserisci immagine Ferrara
Da UTET
Campo macrosismic del terremoto del 20 maggio 2012
I danni iniziano a manifestarsi a partire dal
Grado di intensità 6 su scala MCS =

I punti blue indicano le risposte dei cittadini
Pervenute alla sede dell’INGV

http://www.haisentitoilterremoto.it/repository/8222913230/index.html
Mappa di intensità macrosismica – Isosiste ‘’intensità
epicentrale=Imax=X 10-06-1542 a NE di Pistoia

                            MO

                                      BO
                                                    RA

                                 FI

                LI
Sismologia
                 Scale
(1) Intensità macrosismica
(2) Magnitudo (energia/potenza
    terremoto)
Magnitudo locale – intensità macrosismica in funzione
della distanza epicentrale. Esempio di correlazione
                                                        EMS’98

Correlazione ottenuta dall’analisi di n. 53 terremoti avvenuti nell’Italia
meridionale (Coburn, 1988). La scala di intensità è quella europea (EMS)
Magnitudo – quale fasi sismiche utilizzate

                   [mb]        [ML] [MS]
                    P                   superficiali (R)
                           S
                                Amax
   Ampiezza (mm)

                          Tempo (sec)                      37
Magnitudo           - utilizza una scala logaritmica numerica che stima la quantità
                    di energia rilasciata sotto forma di energia elastica nell’area focale

Si basa sulla misura dell’ampiezza massima registrata su una traccia sismica
Le scale sono differenti in funzione del tipo di onda analizzato:

[mb, ML, MS, MW, Md e Me]

-mb: si basa sulla misura dell’ampiezza di onde P (onde di volume). T (periodo) intorno
a 1 sec. Ha validità globale ma satura,
-ML: si basa sulla misura dell’ampiezza massima registrata dal sismometro orizzontale di
         Richter (Wood-Anderson). con periodo T intorno a 0.8 sec in una stazione
         posizionata a 100 km dall’epicentro. Correzioni sono necessarie per stazioni
         ubicate a distanze diverse (validità fino a 5.9/6.0-6.5 massimo Richter),
-MS: si basa sulla misura dell’ampiezza di onde superficiali (R) T intorno a 20 sec. Valida
         per terremoti superficiali e grande distanza epicentrale (validità fino a 8.2).
-MW: si basa sulla determinazione del momento sismico riferito all’elemento
         tettonico sulla quale possono o sono già avvenuti terremoti. È la scala più
         affidabile,
Md: magnitudo durata. Si basa sulla misura della durata delle vibrazione
         ricevute dal sensore alla stazione sismologica (cioè al di sopra del 5% del
livello di fondo di rumore sismico presso la stazione sismologica).
                                                                               38
Sismologia
Propagazione onde elastiche
       Fine parte 12
Magnitudo Richter Ml – concetto
La ML venne definita da C. Richter nel 1935 a seguito dell’esigenza di realizzare il catalogo dei
terremoti della California.
Il problema era quello di assegnare un valore alla forza del terremoto che superasse la
semplice descrizione qualitativa allora in vigore (fortissimo, forte, debole,….etc..)

E’ comunemente accettata la circostanza secondo la quale la costruzione di un grafico
semilogaritmico, tra l’ampiezza massima registrata da un sismometro e la distanza
epicentrale, in funzione di diverse classi di terremoti californiani suggerisse a Richter l’idea di
formulare una “legge di scala” della forza di un evento sismico.

                                                        A0: ampiezza di riferimento
                                                        1 mm (storicamente),
                                                        attualmente può essere
                                                        anche dell’ordine di nm
                                                        Ad una distanza epicentrale
                                                        pari a 100 km
                                                        A : massima ampiezza
                                                        registrata sul sismogramma
                                                        delle componenti orizzontali
Quindi il lavoro iniziale di Richter ha messo in evidenzia quanto è stato osservato da
Wadati. La figura riporta, su scala semi-logaritmica, le osservazioni di Richter per
diversi valori di Magnitudo e distanza di registrazione.
La scala logaritmica è stata scelta in analogia con la misura astronomica dell’intensità di luce dei corpi
celesti. Richter ha fissato lo zero in corrispondenza a ML=3. la minima ampiezza misurabile è di 1 mm.
Teoricamente con la sua strumentazione si riesce ad arrivare a ML=2 in quanto il fattore correttivo da
applicare è pari (-logA0= 1.4) per un terremoto registrato nella vicinanza dell’epicentro (ML=3-1.4
=~ML=2)

                 ଵ଴        =

                                                          Distanza (km)
Ciò che è meno noto è che tale relazione era stata già osservata dal sismologo
giapponese K. Wadati nel 1931. In un suo lavoro sullo studio dei terremoti crostali e
profondi riportava la figura sottostante. Per stessa ammissione di Richter tale lavoro
suggerì lo sviluppo della relazione che porta il suo nome.    Ts-p (sec)

 (log(Ampiezza))
                                                 Durata registrazione energetica (sec)
   spostamento
 massimo terreno
   (micrometri)

            60°

                                                                        Distanza (km)
(1) È di carattere empirico,          MAGNITUDO Richter
(2) Richter ha fissato lo zero
della scala. ML=3 per un
terremoto di massima ampiezza
pari ad 1 mm (a 100 km di
distanza),
(3) La necessità di estendere la
validità della relazione a diverse
distanze epicentrali impose un
fattore correttivo A0(∆∆) alla
formula.

 ML = log10 A − log10 A0 (∆ )
Lo stesso Richter scrisse:

“I did the work to provide a purely
instrumental scale for rough
separation of large, medium, and
small shocks”….. the local
magnitude scale cannot hold to any
high accuracy”
MAGNITUDO Richter
Rappresenta numericamente la forza del terremoto
La magnitudo, introdotta nel 1935 dal sismologo C.F. Richter, è una grandezza che mette a
confronto l'ampiezza massima (A) di una scossa con l'ampiezza di una scossa standard (Ao).

                  ML=log10(A/Ao)                                               Ml:6

  La scala Richter non ha limiti.                          Ml:5
 • La scala è logaritmica per cui un aumento di una unità nella
   magnitudo corrisponde a un aumento di un fattore 10 nell'ampiezza
   del movimento del terreno e ad una liberazione di energia circa 32
   volte maggiore. Ciò significa che un terremoto di:

 M=6, è più "energetico" di 10 volte di uno di M=5>100>M=6>1000 M=5.

 Per avere un'idea dell'energia dei terremoti, basti pensare che un
 terremoto di magnitudo ~5-5.5, libera una potenza pari a quella della
 bomba atomica esplosa su Hiroshima
Magnitudo Richter ML
1930: Charles Richter poi Beno Guttenberg
1935: hanno pubblicato la scala Richter

Log (Amax) della componente orizzontale registrata da un
specifico sismografo noto (quello di Richter:
Wood-Aderson Torsion Seismograph WA

Quindi Richter definì questa Ampiezza registrata dal
Sismometro Wood-Anderson “WA” a 100 km di distanza
                                                                     CalTech Institute,
                                                                     California, USA
== un picco pari a 1 mm == ML: 3
== Amax
Magnitudo Richter ML
come si misura l’Ampiezza ed il periodo?
                   A: ampiezza (micrometri o mm)
                   A=(2*Ampiezza picco-picco)/2
                   T: periodo (sec)

                                                   CalTech Institute,
                                                   California, USA
A dispetto delle limitazioni prima accennate, la magnitudo locale assume ancora oggi un ruolo
fondamentale. I motivi possono essere così riassunti:
- La misura della magnitudo Richter risulta assai semplice.             in mm in questo caso
- Non richiede analisi numerica della forma d’onda.

La ML, valida per terremoti della
California del sud può essere
calcolata con l’ausilio dell’abaco
(normograme o abaco)  figura
Al giorno d’oggi vengono
utilizzate formule ben calibrate
Questo nomogramma è stato
prodotto utilizzando la seguente
espressione sotto:

                                                            Nota bene: di solito si calcola la ML per
                                                            ogni registrazione poi si fa la media.
                                                            L’incertezza può essere intorno a ±0.3
Terremoti – Magnitudo Richter Ml – Magnitudo locale
                                         ≤100 km)
Esempio di calcolo per terremoti locali (≤

          onde P     onde S                                          T sec       T-X onde S

              Ts-p=3.5 sec

                                                                                    T-X onde P

Le curve dei tempi P ed S sono calcolati in base ad un modello di            Distanza (km)
velocità (Vp, Vs, densità). Occorre avere un buon modello di velocità
per poter collocare con precisione l’ipocentro del terremoto. In caso di
assenza di tale modello si utilizzano i modelli standard della terra (1D)
Magnitudo Richter Ml – misura ampiezza e periodo

• La circostanza secondo la quale la ML viene calcolata attraverso uno strumento a
  corto periodo (0.8 sec), la rende particolarmente adatta per valutazioni attinenti
  all’ingegneria antisismica essendo il periodo proprio di grandi strutture vicino a
  tale valore.

• Nel corso degli anni la formula originale è stata modificata per allargarne la
  fruibilità e per tener conto di altri fattori come lo “divergenza sferica” della
  radiazione sismica e la profondità quindi assorbimento anielastico.

   Le relazioni
• Hutton    & attualmente
                Boore (1987) più accreditate sono 2: la relazione di Hutton & Boore
   (1987) e relativi aggiornamenti
                                 r 
 Ml = log10 ( A) + 1.11 ⋅ log10       + 0.00189 ⋅ ( r − 100 ) + 3.0
                                 100 
 A = massima ampiezza del Wood-Anderson espressa im              in mm
 r = distanza ipocentrale in km.
Magnitudo         - utilizza una scala logaritmica numerica che stima la quantità
di energia rilasciata sotto forma di energia elastica

Occorre ricordare che la Magnitudo è un numero,
unico e tutti gli operatore degli osservatori sismologi
cercano di avere un valore di Magnitudo in linee con
la maggior parte dei valori determinati

Le stazioni remote sono collocate in siti diversi :
 - roccia o suolo:

problemi di amplificazione/deamplificazione del segnale
sismico richiedono l’applicazione di fattori correttivi per
omogenizzare il valore della Magnitudo (ML)
Magnitudo       - utilizza una scala logaritmica numerica che stima la quantità
                         di energia rilasciata sotto forma di energia elastica

soluzione: vengono determinati dei coefficienti correttivi per ciascun sito

in superficie o in foro (di solito a più di 50 metri; mediamente intorno a 100/150 m
  ed in casi specifici a 1-2 km

        problemi di qualità del segnale sismico quindi il rapporto S/R

sismometri installati in foro sono caratterizzate da ottimo rapporto S/R
perché a grandi profondità il rumore prodotto dalle attività antropiche
viene attenuato soprattutto in zone urbane dove la riduzione del Rischio
Sismico è uno dei principali obiettivi della Normativa «NTC08» Norme
Tecniche per la ricostruzione.

anche il rumore sismico ambientale introduce errori nella
determinazione dell’ampiezza massima registrata quindi la soluzione è
quella di calcolare la media dei ML
Magnitudo      - utilizza una scala logaritmica numerica che stima la quantità
                        di energia rilasciata sotto forma di energia elastica

La ML così determinata è soggetta a revisione quindi abbiamo dei valori
di M determinati in automatico (A) o dai sismologi con revisione
manuale (ML).
Per questi motivi una differenza di qualche punto decimale (max 0,5)
è considerata statisticamente accettabile dai sismologi.

L’errore viene calcolato statisticamente come Dev. Standard.

In Italia ci sono due istituti dedicati alla sorveglianza sismica:

                          www.ingv.it
                         www.inogs.it
Tutti i due riportano un errore di determinazione della
magnitudo di circa +/- 0.3
Magnitudo locale (ML)
Rete Sismologica Nazionale (RSN) (INGV)
http://cnt.rm.ingv.it

Centro Ricerche Sismologiche (INOGS, TS eUd)
http://rts.crs.inogs.it/it/home.html

  ML = log10(amp) + 1.110 log10(hd) + 0.00189 hd+ 3.591

                        ML ± 0.2-0.3
                                       (Hutton-Boore)
hd: è la distanza ipocentro-stazione in chilometri
Amp: metà della massima ampiezza picco-picco
espressa in metri
!!! sovrastima la magnitudo locale per stazioni a
distanze inferiori di 100 chilometri
                                                53
Limite di validità – causa saturazione

                                         Limite di validità – causa saturazione
 ~
ML: osservazioni==
                  
Richter, ben conscio che la misura strumentale dei terremoti era fortemente
condizionata dal tipo di strumento, dal tipo di onda, dalla banda di frequenza, dalla
profondità dell’evento, etc,
pose un “filtro” piuttosto restrittivo all’uso della relazione.
• La validità della formula è confinata entro la distanza epicentrale di 600 km. In
   effetti la tabella dei fattori correttivi è stata formulata esclusivamente per distanza
   < 600km. Ciò per far sì che l’ampiezza massima del segnale venisse identificata nel
   pacchetto d’onda superficiale tipo Love Lg.

• Vengono considerati esclusivamente i terremoti con profondità crostale.
• La relazione è definita in modo stringente per i terremoti caratteristici della
   California del Sud.
• l’estensione ad altre regioni o domini tettonici deve prevedere una
   riformulazione del coefficiente di attenuazione (fattori correttivi).
• La magnitudo locale viene misurata attraverso la risposta all’input sismico di un
   sismometro a corto periodo.
-La ML, tra le varie definizioni di magnitudo, è quella che presenta il fenomeno
della saturazione a partire da valori di magnitudo più bassi (~ 6.5) rispetto alle altre
scale. Costituisce di fatto la magnitudo massima correttamente determinata
Magnitudo Richter Ml – strumentazione Wood-Anderson WA
Lo strumento standard citato è il sismografo a torsione Wood-Anderson.
Si tratta di uno strumento la cui risposta è proporzionale allo
spostamento del terreno, a sole componenti orizzontali
(amplificazione=2800! (2080+/-60), periodo proprio: T=0.8 secondi,
frequenza naturale: 1.6 Hz). A tutti gli effetti è un pendolo
Mine e Lee, 1939

                             Sistema di
                             smorzzameto                          Sorgente di luce
                             magnetico

                                 Traccia sismica
                                 Componente
                                 orizzontale

                                                                      Benioff, 1955)

                                           schema del sismografo di Richter WA
Sismogramma originale

Simulazione risposta
del sismografo di
Richter
Wood-Anderson

                        Amp. (spostamento) secondo il sismografo
                        Wood-Andresno utilizzato da Richter
Strumentazione: sismografo ….. Il primo ad essere sviluppato
                                           Circa 1.80 m

 Inventato in Cina
 132 AD
 (Zhang Heng)

 Averte
 Misura direzione
 di provenienza
 delle onde elastiche
 Utilizza masse
 sospese
Magnitudo durata (coda):
Dove si misura?

                                                            5 sec
                                    D

          ID
    T0 stazione

                                    D

                                    t totale dall’origine

                       Mc = a log(tcoda) + bD+c
Magnitudo Durata Md – RSN Italia (INGV)
                Md = a log[Dur] + b[D] + c[h] + e
Md = 2.0 log(Dur + 0.082*D) – 0.87            RSN: Console & Di Sanza (1988)

dove:
  Dur = durata in secondi dall’arrivo della fase ‘P’ fino a quando il
         segnale di coda raggiunge 1 o 2 volte il segnale di rumore
         sismico ambientale (di fondo: specifico per ogni stazione).
  D = distanza epicentrale (in km)
  h = profondità in km
  a,b,c = coefficienti numerici determinati da modelli statistici
           (regressione)
  e = fattore di correzione (serve per omogenizzare i valori
               di Magnitudo calcolati in ciascuna stazione della
               rete di monitoraggio)
Magnitudo Durata Md – RSN Italia (INGV) – Rete NetFerr (Casaglia)

 Md = 2 *log10(dur + ed* 0.082) - 0.87 (~ Cs)
                                                     Console & Di Sanza (1988)

 Md = 2.49 log(Dur) – 2.31 + CORRsta (~Cs)
                                               Castello, Olivieri & Selvaggi (2005)

 Md = 2 *log10(dur + ed* 0.082) – Cs
 Cs: 0.87 (Md>2.5), Cs: 0.43 (Md
Magnitudo durata (coda): si usa quando la risposta dello strumento-
sismografo non sono calibrati . Vi ricordo il terremoto del 24/08/2017 di
Casamicciola, Isola d’Ischia dove ML:3.6 mentre Md o Mc : 4
                                                              5 sec
                                      D

      stazione
       Napoli

      stazione
       Ischia
    T0

                                       D

                                      t totale dall’origine

                       Mc = a log(tcoda) + bD+c
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