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Esempio di Drumplot (24 ore): Rete di monitoraggio sismologico. Evento del 30 ottobre 2016 Visso (ore 06.40, Mw:6.5) (fonte: INGV) Ogni riga=30 min 1 giorno (24 ore)
Classificazione dei terremoti – profondità ipocentrale Profondità ipocentro (h): Superficiali hh300km
classificazione dei terremoti–Ipocentro–distribuzione spaziale Cerchio rosso: Italia e paesi limitrofi Prof. < 70 km 70 < h < 300
classificazione dei terremoti–Magnitudo–distribuzione spaziale Magnitudo 1-3 (
Sismicità naturale profonda – zona di Benioff
Sismicità naturale–zona di Benioff (placca americana-Nazaca) 50 km 100 km 300 km 600 km
Sismologia Scale (1) Intensità macrosismica (2) Magnitudo (energia/potenza terremoto)
Terremoto: scala di intensità: Mercalli (Mercalli-Cancani-Sieberg) • misura l'intensità di un terremoto tramite la descrizione degli effetti che esso produce su persone, cose e manufatti • trae la sua origine dalla semplice scala Rossi-Forel, di 10 gradi, derivando poi il nome da Giuseppe Mercalli, sismologo e vulcanologo famoso in tutto il mondo • 1883 e nel 1902 la scala venne riveduta ed aggiornata • 1902 la Scala Mercalli era di 10 gradi poi venne espansa a 12 gradi dal fisico italiano Adolfo Cancani • in seguito fu completamente riscritta dal geofisico tedesco August Heinrich Sieberg e divenne nota come scala MCS abbreviata come scala Mercalli. 15
Relazione semplificata di Cancani-Sieberg per la stima dell’accelerazione massima
Per misurare l'intensità dei sismi si utilizzano la scala Richter e la scala Mercalli (MCS). Valuta l'entità dei danni in superficie e il livello di percezione delle persone. ?????? 17
grado scossa descrizione I strumentale non avvertito avvertito solo da poche persone in quiete, gli oggetti sospesi esilmente II leggerissima possono oscillare avvertito notevolmente da persone al chiuso, specie ai piani alti degli III leggera edifici; automobili ferme possono oscillare lievemente avvertito da molti all'interno di un edificio in ore diurne, all'aperto da pochi; IV mediocre di notte alcuni vengono destati; automobili ferme oscillano notevolmente avvertito praticamente da tutti, molti destati nel sonno; crepe nei V forte rivestimenti, oggetti rovesciati; a volte scuotimento di alberi e pali avvertito da tutti, molti spaventati corrono all'aperto; spostamento di mobili VI molto forte pesanti, caduta di intonaco e danni ai comignoli; danni lievi tutti fuggono all'aperto; danni trascurabili a edifici di buona progettazione e VII fortissima costruzione, da lievi a moderati per strutture ordinarie ben costruite; avvertito da persone alla guida di automobili danni lievi a strutture antisismiche; crolli parziali in edifici ordinari; caduta VIII rovinosa di ciminiere, monumenti, colonne; ribaltamento di mobili pesanti; variazioni dell'acqua dei pozzi danni a strutture antisismiche; perdita di verticalità a strutture portanti ben IX disastrosa progettate; edifici spostati rispetto alle fondazioni; fessurazione del suolo; rottura di cavi sotterranei distruzione della maggior parte delle strutture in muratura; notevole X disastrosissima fessurazione del suolo; rotaie piegate; frane notevoli in argini fluviali o ripidi pendii poche strutture in muratura rimangono in piedi; distruzione di ponti; ampie XI catastrofica fessure nel terreno; condutture sotterranee fuori uso; sprofondamenti e slittamenti del terreno in suoli molli danneggiamento totale; onde sulla superfice del suolo; distorsione 18 delle XII grande catastrofe linee di vista e di livello; oggetti lanciati in aria
classificazione sismica - Novità I danni causati sono riconosciuti per legge se l’intensità osservata è >= VI (scala MCS)
Terremoto: rilievo macrosismico . Terremoto dell’Emilia 20/05/2012 Esempio di rilievo macrosismico Distribuzione dei punti di intensità rilevati nell’area epicentrale e zona limitrofa dal DPC tra il 20 e il 22 maggio 2012 (Fonte dato: Galli P., Castenetto S., Peronace E., 2012). Terremoto dell’Emilia, Maggio 2012. Rilievo macrosismico speditivo. Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, Roma, http://www.protezionecivile.gov.it/resour ces/cms/documents/TerremotoEmiliaMC S.pdf:)
Terremoto: rilievo macrosismico . Terremoto dell’Emilia 29/05/2012 Effetti cumulativi. Esempio di rilievo macrosismico Distribuzione dei punti di intensità rilevati nell’area epicentrale e limitrofa da DPC alla data del 15 giugno. (Fonte dato: Galli P., Castenetto S., Peronace E., 2012.) Terremoto dell’Emilia, Maggio 2012. Rilievo macrosismico speditivo. Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, Roma, http://www.protezionecivile.gov.it/resources/cms/doc uments/TerremotoEmiliaMCS.pdf
La scala MCS rappresenta: • la procedura di base per la valutazione dei danni seguita dal Dipartimento di Protezione Civile (DPC), • È del tutto simile alla versione delle mappe di risentimento che vengono riportati sul sito dell’INGV dai cittadini contattando il sito: «Ho sentito il terremoto»
Risenti -mento impatto ~Ml Danno Scala Macrosismica Europea EMS-98 I disegni descrivono il probabile danno a strutture in murature I danni iniziano a verificarsi a partire dal VI grado di intensità
Storia sismica di Ferrara – Fonte dato: INGV. Le frecce indicano il trend di incremento/decremento dell’attività sismica nel territorio di Ferrara e zone limitrofe. Dal 1580, nonostante la presenza di modesta e ricorrente attività sismica, il trend generale è in diminuzione quindi porterebbe a considerare l’area di Ferrara come zona con lacuna sismica e gli eventi sismici di maggio/giugno 2012 hanno confermato quest’analisi.
CPTI2015: Storia sismica di Ferrara – Fonte dato: INGV. Analisi statistica della stima delle intensità epicentrali risentite nel territorio ferrarese. n. Intensità Magnitudo M4 M>5 M>6 osservazioni epicentro Momento Latitudine Longitudine min 2 4 3.7 42.540 9.620 5 123 74 12 max 8 10 6.53 46.465 15.015 Terremoto x del 1570 8 8 5.44 44.824 11.632 M: 5.48
Scala Mercalli Modificata (MMI)–confronto con i parametri di scuotimento
Scala Mercalli Modificata (MMI) La Scala Mercalli Modificata (indicata con la sigla MM o MMI) si basa sugli effetti risentiti dalle persone, nei gradi bassi, e sui danni agli edifici per i gradi alti. Equazioni di conversione sviluppate dall'USGS permettono di associare l'intensità locale del terremoto con grandezze fisiche misurabili localmente come la PGA (Accelerazione di picco al suolo) o la PGV (Velocità di picco al suolo). Danni Intensità Scossa PGA in g PGV in cm/s potenziali I Impercettibile 116 Molto Gravi distruttiva
Relazione tra edifici crollati vs grado scala Mercalli Modificata (USA) Inizio danni alle strutture
Terremoti storici: (1234 a.c. – 1787) - Magnitudo stimata: 4.6 – 5.5 Territorio ferrarese (Raggio: 5 km – diametro: 10 km rispetto centro abitato) Me: Magnitudo stimata 2/3/6/8/9/10 1 5 4 Raggio area coperta: 5 km
Guidoboni E., 2012- http://www.ferrarainfo.com/it/area-operatori/lezioni-di-territorio/lezioni-di-territorio-2012-doc/slides-lezione-emanuela-guidoboni-2
Vulnerabilità edifici Effetti co-sismici Per ulteriori informazioni download Guidoboni E., 2012- http://www.ferrarainfo.com/it/area-operatori/lezioni-di-territorio/lezioni-di-territorio-2012-doc/slides-lezione-emanuela-guidoboni-2
Ubicazione del terremoto del 17/11/1570. Scala Mercalli:VIII - Richter: 5,48 Inserisci immagine Ferrara Da UTET
Campo macrosismic del terremoto del 20 maggio 2012 I danni iniziano a manifestarsi a partire dal Grado di intensità 6 su scala MCS = I punti blue indicano le risposte dei cittadini Pervenute alla sede dell’INGV http://www.haisentitoilterremoto.it/repository/8222913230/index.html
Mappa di intensità macrosismica – Isosiste ‘’intensità epicentrale=Imax=X 10-06-1542 a NE di Pistoia MO BO RA FI LI
Sismologia Scale (1) Intensità macrosismica (2) Magnitudo (energia/potenza terremoto)
Magnitudo locale – intensità macrosismica in funzione della distanza epicentrale. Esempio di correlazione EMS’98 Correlazione ottenuta dall’analisi di n. 53 terremoti avvenuti nell’Italia meridionale (Coburn, 1988). La scala di intensità è quella europea (EMS)
Magnitudo – quale fasi sismiche utilizzate [mb] [ML] [MS] P superficiali (R) S Amax Ampiezza (mm) Tempo (sec) 37
Magnitudo - utilizza una scala logaritmica numerica che stima la quantità di energia rilasciata sotto forma di energia elastica nell’area focale Si basa sulla misura dell’ampiezza massima registrata su una traccia sismica Le scale sono differenti in funzione del tipo di onda analizzato: [mb, ML, MS, MW, Md e Me] -mb: si basa sulla misura dell’ampiezza di onde P (onde di volume). T (periodo) intorno a 1 sec. Ha validità globale ma satura, -ML: si basa sulla misura dell’ampiezza massima registrata dal sismometro orizzontale di Richter (Wood-Anderson). con periodo T intorno a 0.8 sec in una stazione posizionata a 100 km dall’epicentro. Correzioni sono necessarie per stazioni ubicate a distanze diverse (validità fino a 5.9/6.0-6.5 massimo Richter), -MS: si basa sulla misura dell’ampiezza di onde superficiali (R) T intorno a 20 sec. Valida per terremoti superficiali e grande distanza epicentrale (validità fino a 8.2). -MW: si basa sulla determinazione del momento sismico riferito all’elemento tettonico sulla quale possono o sono già avvenuti terremoti. È la scala più affidabile, Md: magnitudo durata. Si basa sulla misura della durata delle vibrazione ricevute dal sensore alla stazione sismologica (cioè al di sopra del 5% del livello di fondo di rumore sismico presso la stazione sismologica). 38
Sismologia Propagazione onde elastiche Fine parte 12
Magnitudo Richter Ml – concetto La ML venne definita da C. Richter nel 1935 a seguito dell’esigenza di realizzare il catalogo dei terremoti della California. Il problema era quello di assegnare un valore alla forza del terremoto che superasse la semplice descrizione qualitativa allora in vigore (fortissimo, forte, debole,….etc..) E’ comunemente accettata la circostanza secondo la quale la costruzione di un grafico semilogaritmico, tra l’ampiezza massima registrata da un sismometro e la distanza epicentrale, in funzione di diverse classi di terremoti californiani suggerisse a Richter l’idea di formulare una “legge di scala” della forza di un evento sismico. A0: ampiezza di riferimento 1 mm (storicamente), attualmente può essere anche dell’ordine di nm Ad una distanza epicentrale pari a 100 km A : massima ampiezza registrata sul sismogramma delle componenti orizzontali
Quindi il lavoro iniziale di Richter ha messo in evidenzia quanto è stato osservato da Wadati. La figura riporta, su scala semi-logaritmica, le osservazioni di Richter per diversi valori di Magnitudo e distanza di registrazione. La scala logaritmica è stata scelta in analogia con la misura astronomica dell’intensità di luce dei corpi celesti. Richter ha fissato lo zero in corrispondenza a ML=3. la minima ampiezza misurabile è di 1 mm. Teoricamente con la sua strumentazione si riesce ad arrivare a ML=2 in quanto il fattore correttivo da applicare è pari (-logA0= 1.4) per un terremoto registrato nella vicinanza dell’epicentro (ML=3-1.4 =~ML=2) ଵ = Distanza (km)
Ciò che è meno noto è che tale relazione era stata già osservata dal sismologo giapponese K. Wadati nel 1931. In un suo lavoro sullo studio dei terremoti crostali e profondi riportava la figura sottostante. Per stessa ammissione di Richter tale lavoro suggerì lo sviluppo della relazione che porta il suo nome. Ts-p (sec) (log(Ampiezza)) Durata registrazione energetica (sec) spostamento massimo terreno (micrometri) 60° Distanza (km)
(1) È di carattere empirico, MAGNITUDO Richter (2) Richter ha fissato lo zero della scala. ML=3 per un terremoto di massima ampiezza pari ad 1 mm (a 100 km di distanza), (3) La necessità di estendere la validità della relazione a diverse distanze epicentrali impose un fattore correttivo A0(∆∆) alla formula. ML = log10 A − log10 A0 (∆ ) Lo stesso Richter scrisse: “I did the work to provide a purely instrumental scale for rough separation of large, medium, and small shocks”….. the local magnitude scale cannot hold to any high accuracy”
MAGNITUDO Richter Rappresenta numericamente la forza del terremoto La magnitudo, introdotta nel 1935 dal sismologo C.F. Richter, è una grandezza che mette a confronto l'ampiezza massima (A) di una scossa con l'ampiezza di una scossa standard (Ao). ML=log10(A/Ao) Ml:6 La scala Richter non ha limiti. Ml:5 • La scala è logaritmica per cui un aumento di una unità nella magnitudo corrisponde a un aumento di un fattore 10 nell'ampiezza del movimento del terreno e ad una liberazione di energia circa 32 volte maggiore. Ciò significa che un terremoto di: M=6, è più "energetico" di 10 volte di uno di M=5>100>M=6>1000 M=5. Per avere un'idea dell'energia dei terremoti, basti pensare che un terremoto di magnitudo ~5-5.5, libera una potenza pari a quella della bomba atomica esplosa su Hiroshima
Magnitudo Richter ML 1930: Charles Richter poi Beno Guttenberg 1935: hanno pubblicato la scala Richter Log (Amax) della componente orizzontale registrata da un specifico sismografo noto (quello di Richter: Wood-Aderson Torsion Seismograph WA Quindi Richter definì questa Ampiezza registrata dal Sismometro Wood-Anderson “WA” a 100 km di distanza CalTech Institute, California, USA == un picco pari a 1 mm == ML: 3 == Amax
Magnitudo Richter ML come si misura l’Ampiezza ed il periodo? A: ampiezza (micrometri o mm) A=(2*Ampiezza picco-picco)/2 T: periodo (sec) CalTech Institute, California, USA
A dispetto delle limitazioni prima accennate, la magnitudo locale assume ancora oggi un ruolo fondamentale. I motivi possono essere così riassunti: - La misura della magnitudo Richter risulta assai semplice. in mm in questo caso - Non richiede analisi numerica della forma d’onda. La ML, valida per terremoti della California del sud può essere calcolata con l’ausilio dell’abaco (normograme o abaco) figura Al giorno d’oggi vengono utilizzate formule ben calibrate Questo nomogramma è stato prodotto utilizzando la seguente espressione sotto: Nota bene: di solito si calcola la ML per ogni registrazione poi si fa la media. L’incertezza può essere intorno a ±0.3
Terremoti – Magnitudo Richter Ml – Magnitudo locale ≤100 km) Esempio di calcolo per terremoti locali (≤ onde P onde S T sec T-X onde S Ts-p=3.5 sec T-X onde P Le curve dei tempi P ed S sono calcolati in base ad un modello di Distanza (km) velocità (Vp, Vs, densità). Occorre avere un buon modello di velocità per poter collocare con precisione l’ipocentro del terremoto. In caso di assenza di tale modello si utilizzano i modelli standard della terra (1D)
Magnitudo Richter Ml – misura ampiezza e periodo • La circostanza secondo la quale la ML viene calcolata attraverso uno strumento a corto periodo (0.8 sec), la rende particolarmente adatta per valutazioni attinenti all’ingegneria antisismica essendo il periodo proprio di grandi strutture vicino a tale valore. • Nel corso degli anni la formula originale è stata modificata per allargarne la fruibilità e per tener conto di altri fattori come lo “divergenza sferica” della radiazione sismica e la profondità quindi assorbimento anielastico. Le relazioni • Hutton & attualmente Boore (1987) più accreditate sono 2: la relazione di Hutton & Boore (1987) e relativi aggiornamenti r Ml = log10 ( A) + 1.11 ⋅ log10 + 0.00189 ⋅ ( r − 100 ) + 3.0 100 A = massima ampiezza del Wood-Anderson espressa im in mm r = distanza ipocentrale in km.
Magnitudo - utilizza una scala logaritmica numerica che stima la quantità di energia rilasciata sotto forma di energia elastica Occorre ricordare che la Magnitudo è un numero, unico e tutti gli operatore degli osservatori sismologi cercano di avere un valore di Magnitudo in linee con la maggior parte dei valori determinati Le stazioni remote sono collocate in siti diversi : - roccia o suolo: problemi di amplificazione/deamplificazione del segnale sismico richiedono l’applicazione di fattori correttivi per omogenizzare il valore della Magnitudo (ML)
Magnitudo - utilizza una scala logaritmica numerica che stima la quantità di energia rilasciata sotto forma di energia elastica soluzione: vengono determinati dei coefficienti correttivi per ciascun sito in superficie o in foro (di solito a più di 50 metri; mediamente intorno a 100/150 m ed in casi specifici a 1-2 km problemi di qualità del segnale sismico quindi il rapporto S/R sismometri installati in foro sono caratterizzate da ottimo rapporto S/R perché a grandi profondità il rumore prodotto dalle attività antropiche viene attenuato soprattutto in zone urbane dove la riduzione del Rischio Sismico è uno dei principali obiettivi della Normativa «NTC08» Norme Tecniche per la ricostruzione. anche il rumore sismico ambientale introduce errori nella determinazione dell’ampiezza massima registrata quindi la soluzione è quella di calcolare la media dei ML
Magnitudo - utilizza una scala logaritmica numerica che stima la quantità di energia rilasciata sotto forma di energia elastica La ML così determinata è soggetta a revisione quindi abbiamo dei valori di M determinati in automatico (A) o dai sismologi con revisione manuale (ML). Per questi motivi una differenza di qualche punto decimale (max 0,5) è considerata statisticamente accettabile dai sismologi. L’errore viene calcolato statisticamente come Dev. Standard. In Italia ci sono due istituti dedicati alla sorveglianza sismica: www.ingv.it www.inogs.it Tutti i due riportano un errore di determinazione della magnitudo di circa +/- 0.3
Magnitudo locale (ML) Rete Sismologica Nazionale (RSN) (INGV) http://cnt.rm.ingv.it Centro Ricerche Sismologiche (INOGS, TS eUd) http://rts.crs.inogs.it/it/home.html ML = log10(amp) + 1.110 log10(hd) + 0.00189 hd+ 3.591 ML ± 0.2-0.3 (Hutton-Boore) hd: è la distanza ipocentro-stazione in chilometri Amp: metà della massima ampiezza picco-picco espressa in metri !!! sovrastima la magnitudo locale per stazioni a distanze inferiori di 100 chilometri 53
Limite di validità – causa saturazione Limite di validità – causa saturazione ~
ML: osservazioni== Richter, ben conscio che la misura strumentale dei terremoti era fortemente condizionata dal tipo di strumento, dal tipo di onda, dalla banda di frequenza, dalla profondità dell’evento, etc, pose un “filtro” piuttosto restrittivo all’uso della relazione. • La validità della formula è confinata entro la distanza epicentrale di 600 km. In effetti la tabella dei fattori correttivi è stata formulata esclusivamente per distanza < 600km. Ciò per far sì che l’ampiezza massima del segnale venisse identificata nel pacchetto d’onda superficiale tipo Love Lg. • Vengono considerati esclusivamente i terremoti con profondità crostale. • La relazione è definita in modo stringente per i terremoti caratteristici della California del Sud. • l’estensione ad altre regioni o domini tettonici deve prevedere una riformulazione del coefficiente di attenuazione (fattori correttivi). • La magnitudo locale viene misurata attraverso la risposta all’input sismico di un sismometro a corto periodo. -La ML, tra le varie definizioni di magnitudo, è quella che presenta il fenomeno della saturazione a partire da valori di magnitudo più bassi (~ 6.5) rispetto alle altre scale. Costituisce di fatto la magnitudo massima correttamente determinata
Magnitudo Richter Ml – strumentazione Wood-Anderson WA Lo strumento standard citato è il sismografo a torsione Wood-Anderson. Si tratta di uno strumento la cui risposta è proporzionale allo spostamento del terreno, a sole componenti orizzontali (amplificazione=2800! (2080+/-60), periodo proprio: T=0.8 secondi, frequenza naturale: 1.6 Hz). A tutti gli effetti è un pendolo Mine e Lee, 1939 Sistema di smorzzameto Sorgente di luce magnetico Traccia sismica Componente orizzontale Benioff, 1955) schema del sismografo di Richter WA
Sismogramma originale Simulazione risposta del sismografo di Richter Wood-Anderson Amp. (spostamento) secondo il sismografo Wood-Andresno utilizzato da Richter
Strumentazione: sismografo ….. Il primo ad essere sviluppato Circa 1.80 m Inventato in Cina 132 AD (Zhang Heng) Averte Misura direzione di provenienza delle onde elastiche Utilizza masse sospese
Magnitudo durata (coda): Dove si misura? 5 sec D ID T0 stazione D t totale dall’origine Mc = a log(tcoda) + bD+c
Magnitudo Durata Md – RSN Italia (INGV) Md = a log[Dur] + b[D] + c[h] + e Md = 2.0 log(Dur + 0.082*D) – 0.87 RSN: Console & Di Sanza (1988) dove: Dur = durata in secondi dall’arrivo della fase ‘P’ fino a quando il segnale di coda raggiunge 1 o 2 volte il segnale di rumore sismico ambientale (di fondo: specifico per ogni stazione). D = distanza epicentrale (in km) h = profondità in km a,b,c = coefficienti numerici determinati da modelli statistici (regressione) e = fattore di correzione (serve per omogenizzare i valori di Magnitudo calcolati in ciascuna stazione della rete di monitoraggio)
Magnitudo Durata Md – RSN Italia (INGV) – Rete NetFerr (Casaglia) Md = 2 *log10(dur + ed* 0.082) - 0.87 (~ Cs) Console & Di Sanza (1988) Md = 2.49 log(Dur) – 2.31 + CORRsta (~Cs) Castello, Olivieri & Selvaggi (2005) Md = 2 *log10(dur + ed* 0.082) – Cs Cs: 0.87 (Md>2.5), Cs: 0.43 (Md
Magnitudo durata (coda): si usa quando la risposta dello strumento- sismografo non sono calibrati . Vi ricordo il terremoto del 24/08/2017 di Casamicciola, Isola d’Ischia dove ML:3.6 mentre Md o Mc : 4 5 sec D stazione Napoli stazione Ischia T0 D t totale dall’origine Mc = a log(tcoda) + bD+c
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