Concetti fisici - applicazioni - normativa - Unife

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Concetti fisici - applicazioni - normativa - Unife
concetti fisici – applicazioni - normativa
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Sismologia
Propagazione onde elastiche
          parte 10
Concetti fisici - applicazioni - normativa - Unife
Polarità fase sismica P
I sismometri (E.M.) sono disegnati per registrare la velocità di vibrazioni
delle particelle nelle direzioni verticali ed orizzontali,
I tempi di arrivo sono precisi grazie alla sincronizzazione con i segnali del
tempo forniti dai satelliti ‘GPS’. Questo permette il confronto delle
registrazioni di diverse stazioni,
Convenzionalmente la polarità della prima fase, dovuta all’onda P, viene
descritta come ‘positiva U «UP» o negativa D «DOWN»’
                                                         Onda S non registrata
        U+
                AAA
          N+
                                        Ts-Tp

   E+           BBB

   terremoto
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Stazioni remote per il monitoraggio sismico A-E

                                                            Grafico T-X
                                                       Distanza Ipocentrale (km)

Ipocentro                                     tempo
                                             second
                                                   i

Le stazioni sismologiche misurano il tempo d’arrivo delle diversi fasi
sismiche (P, S: riflesse-rifratte dalle discontinuità principale della terra;
inoltre misurano anche il tempo d’arrivo delle onde superficiali: R ed L).
In particolare condizioni misurano anche onde denominate
«T»: sono le onde che attraversano i mezzi marini (bassa densità e
velocità) ed arrivano in ritardo alle stazioni più vicine di solito dislocate
lungo le coste                                                    4
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I parametri dinamici relativi al fuoco sono:

   • Magnitudo,
   • Parametri di scuotimento
   • energia irradiata sotto
     forma di onde sismiche,
   • momento sismico
Questi parametri dinamici servono:
 per valutare gli effetti del terremoto in superficie,
 I loro valori si misurano analizzando i sismogrammi
  sperimentalmente registrati
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Localizzazione terremoti: coordinate geografiche e tempo in UTC
Epicentro, profondità, ipocentro, tempo di origine

• coordinate dell’epicentro (la distanza tra la proiezione
  dell’ipocentro sulla superficie libera e la stazione di
  rilevamento dell’evento tellurico)

• Coordinate dell’ipocentro o fuoco
    il volume nel quale avviene la prima della rottura ed il
    susseguente rilascio di energia

• Tempo origine (T0) dell’istante della rottura lungo una
  superficie di faglia e l’inizio dell’irradiamento di onde
  elastiche
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Localizzazione terremoti: coordinate geografiche e tempo in UTC
Epicentro, profondità, ipocentro, tempo di origine

                                                    Distanza ipocentrale

Mantovani e Gasparini, 1990                                    7
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Parametri cinematici dei terremoti: sorgente puntiforme (3)

                              (1) D: distanza epicentrale

                                epicentro

                                                (2) hd: distanza ipocentrale

        (3) Profondità ipocentro

       t1, t2: tempo di transito delle fasi sismiche
       L’energia elastica si irradia dal fuoco in
       forma sferica
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Nelle prossime diapositive si presenteranno le tecniche
utilizzate per Localizzare un evento tellurico, per la stima
della Magnitudo e l’intensità macrosismica:

(1) Differenza temporale tempo d’arrivo onde P ed s
(2) Calcolo tempo di origine con la tecnica Wadati
(3) Determinazione rapporto Vp/Vs
(4) Calcolo distanza epicentrale (metodo grafico)
(5) Calcolo profondità ipocentro
(6) Scale di magnitudo ed intensità
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Parametri dinamici terremoti: stima del tempo di
origine tramite l’utilizzo del metodo Wadati!

Il diagramma fu suggerito da Wadati per determinare:
- il tempo di origine del terremoto T0
- il rapporto Vp/Vs
                       Analisi base di terremoti
Dati richiesti:
 tempi di arrivo della fase «P» alla stazione di monitoraggio
      sismico (stazione sismologiche)
 tempi di arrivo della fase «S» registrati dai
  sismometri/accelerometri orizzontali (di norma sono 2
  orientati Nord-Sud e W-E)

La differenza tra Tp e Ts (in secondi)
= termine noto come Tempo S-P
Terremoto: onde elastiche – Pg e Sg
Concetto schematico dell’arrivo delle fasi sismiche

     rumore sismico
       ambientale
l calcolo della distanza epicentrale

 L’identificazione delle fasi sismiche,
 necessari per il calcolo delle
 coordinate dell’epicentro, ipocentro,
 profondità e tempo di origine, sono
 stati calcolati i tempi di arrivo, teorici,
 come tabelle numeriche e grafici
 Tempo-Distanza (figura), che
 consentono di predire i tempi di arrivo
 delle fasi sismiche P, S,….etc con errore
 compreso tra 1 e 2 secondi e che
 tengono anche conto della profondità
 del fuoco (Ipocentro).
 Fase K significa ‘Kern’ in
 tedesco, cioè mantello                            diagramma di Jeffreys-Bullen
                                               www.ifg.tu-clausthal.de/java/rays/rays_how-e.html
lPer
  calcolo  dellacuriosi
     studenti    distanza  epicentrale
                        riporto l’indirizzo di un codice di calcolo (win)
 che illustra la propagazione delle onde elastiche dal fuoco fino ad
 una stazione di monitoraggio sismico
 Seismic Waves is a Windows program which illustrates how waves
 propagate from an earthquake hypocenter to seismic stations
 throughout the earth. One sees waves propagating out from the
 epicenter on a three-dimensional view of the earth at the same time
 one sees waves propagating through a cross-sectional view of the
 earth. These two wave propagation views are synchronized with
 actual event waveforms so that as a particular phase arrives at a
 station, one sees the effect on the seismogram.

2012.02.20: Program updated. It now has fewer events to make it less confusing and fixes
some problems with recent releases.
To use the program, fetch: seiswave.readme and SeismicWavesSetup.exe (codice presente
nella pagine docente (Download).

http://bingweb.binghamton.edu/%7Eajones/#Seismic%20Waves
Tecnica numerico-grafica per determinare:

•   epicentro
•   Stima profondità evento ‘ipocentro’
A) I sismogrammi forniscono i tempi di arrivo delle onde P ed
   S dirette; P ed S riflesse più di una volta e Onde R, L,
B) I sismogrammi e le fasi sismiche che possono essere
   registrate sono diversi in funzione della distanza
   dall’ipocentro del terremoto,
C) I parametri necessari per localizzare l’ipocentro sono
   (x,y,z) ma manca il tempo T0 (origine del terremoto)
   quindi sono necessari 4 registrazioni per determinare i
   quattro parametri (incognite)
D) Una singola stazione può fornire informazioni circa quanto
   è distante l’ipocentro, Magnitudo, Durata e contenuto
   frequenziale della componente del moto sismico misurata
   dal sismometro e niente altro….
Terremoti – distanza epicentrale – metodo numerico-grafico
• I terremoti generano energia elastica che si propaga nei mezzi
   circostanti generalmente in tutte le direzioni ma con intensità
   diversa a causa dell’anisotropia, eterogeneità e direzionalità di
   rilascio,
• Le onde di volume sono:
      • le onde P, che sono le Distanza
                               più veloci    e quindi le prime ad essere
                                        epicentrale
      registrate sul sismogramma, e
     • le onde S, che viaggiano più lentamente (             ), con
       Poisson [σ]=0,25 per rocce compatte (crostali),
• ∆t (P-S o Ts-p) dipende dalla distanza tra epicentro e stazione
• I metodi di localizzazione dei terremoti sono complessi, ma qui
  illustriamo i concetti fondamentali per calcolare la distanza
  dall’epicentro di un terremoto avvenuto in Appennino Umbro-
  Marchigiano e registrato da alcune stazioni della Rete Sismica
  Nazionale (RSN dell’INGV),
Terremoti – distanza epicentrale – metodo grafico – esempio Italia
Terremoti – distanza epicentrale – metodo grafico
In questo grafico è implicito che la Vp e Vs sono note o assunte!
Terremoti – distanza epicentrale – metodo grafico
In questo caso l’intersezione dei tre cerchi
== distanza epicentrale ?? Se non si intersecano?
Terremoti – distanza epicentrale – metodo grafico
In questo caso l’intersezione dei tre cerchi
 == distanza epicentrale
Se non si intersecano?
L’area si trova facendo incrociare tre linee rette congiungenti
i punti di incrocio dei cerchi (in rosso)

         dipende dalla
    profondità del fuoco e
      dal numero delle
       stazioni presenti
     nell’area ipocentrale
Terremoti – localizzazione – profondità ipocentro (h)
     ௛௣ :   distanza ipocentro – stazione;   ௉଴ :   tempo di volo onda p; per S sarà quello di onde S

                                                                 epicentro          X             stazione
 X: distanza punto/area d’incrocio dei cerchi
                                         X

                                                                    h
                                                                                        Dhp

  Assumendo: Vp/Vs=1.73                                          ipocentro

                                                                   fattore di Kanamori
 ---------------------------
Terremoto: onde elastiche – Pg e Sg
Notare l’aumenta del tempo che separa l’arrivo ‘P’ dall’arrivo ‘S’

              Istante arrivo fase S

           Istante arrivo fase P
                                                     Sismogramma 1 (H)

          Istante arrivo fase P
                                                    Sismogramma 2 (Z)

                                                 Normalmente l’arrivo della fase S si osserva
                                                 sul sismometro orizzontale, ma dipende
                                                 anche dall’angolo di incidenza per cui
                         Istante arrivo fase S   qualche volta si può osservare anche la fase
                                                 S.
Terremoto: onde elastiche – tempo S-p

Il sismologo, Milne, ha scoperto già nel 1889 che la
separazione tra i tempi di arrivo della fase P e quella
S aumenta con l’incremento della distanza
dell’ipocentro

                       <
Tempo S-p
La tabella dei tempi di transito è basata sul modello della Terra IASP91
(Kennett e Engdahl (1991). Ovvero i tempi di volo sono stati calcolati
assumendo un modello 1D della terra. Ciò può spiegare le differenze
osservate nei calcoli forniti da diversi osservatori sismologici. La tabella sotto
è stata calcolata per un terremoto profondo 33 km e valori di velocità P ed S
forniti dal modello IASP91. NB: Tempi calcolati con errori
Tempo S-p vs. distanza epicentrale.

Il foglio excel è protetto e permette soltanto di calcolare distanza epicentrale in funzione dei
Ts-p. Il modello di velocità è costituito da due sismo-strati con velocità omogenee medie Vp
per la crosta e la parte alta del mantello in base al modello 1D della Terra IASP91.
Per scaricare il foglio segui il link al sito docente del corso (Download)
Stima tempo di origine (T0) e rapporto Vp/Vs
                                     Diagramma Wadati (1939)!
                        P       Ts-p (sec)
                                      4
                                               T0=ora + 36.60 sec

                                      3

                    P
                                      2
                            S
                S
                                      1

                                      4
                                          36     37    38    39     40   41
                                 0          Tempo arrivo fase P
                                 Tempo origine

                                                                         -1
 Determinazione sperimentale del rapporto (Vp/Vs)
Stima tempo di origine (T0) e rapporto Vp/Vs

                 (

          -    )=

      =

   : distanza ipocentro – stazione
                                                        pendenza
  : tempo di volo onda p; per S sarà quello di onde S
Stima tempo di origine (T0) e rapporto Vp/Vs
Esempio applicativo
                                         Diagramma Wadati!
     =                        Ts-p (sec)
                                    4
                                             T0=ora + min + 36.60 sec

                                    3        pendenza=0.72
   =T
                                    2

                                    1

    =                               0
                                        36     37     38   39   40   41
                               0
Quando Ts-p=0                      Tempo origine
                                                    Tempo arrivo fase P

L’intercetto della retta di
regressione con l’ascissa                       -1
determina il T0
Alcune esempi di registrazioni di terremoti
 Rete microsismica del Comune di Ferrara
 Monitoraggio microsismico del serbatoio
     geotermico di Casaglia (Ferrara)
Rete microsismica – Diametro Interno e Diametro Esteso
Linee Guida Rete   microsismica
            – sismicità indotta    – D.I. e D.E.
Ministero dell’ambiente (MISE)
Terremoti rilevati dal 1990 - 2013

               20.05.2012
  29.05.2012

                            20.05.2012
Terremoti rilevati nel corso del 2015
Con epicentro all’interno del perimetro della rete

                                INGV: rilevato ma
                                localizzato a RO (10 km
                                a nord)
                                INOGS: rilevato ma
                                localizzato a circa 5 km a
                                NW della rete
                                Il secondo evento con
                                Ml:1.5 è stato rilevato
                                solo dalla rete
                                microsismica
Sismogrammi registrati del terremoto avvenuto
all’interno del perimetro della rete
Esempio localizzazione.
Localizzazione terremoto locale non rilevato dalla rete sismologica
nazionale (RSN). Codice di calcolo in ambiente Matlab
                                          Evento del 01/12/2017 02:37:47.3 Ml:1.5, profondità 5.9 km. A 5 km a SE
                                          di Ferrara. Evento non rilevato da RSN - CRS. Coordinate: 44.831°N,
 Locate_P                                 111.682° E. FERR0338.
 Matlab        Procedura numerica di regressione lineare finalizzata alla minimizzazione dei quadrati dei residui tra i tempi di arrivo
               delle fasi sismiche (p, S,…) e i tempi teorici calcolati in base ad un modello sismico generico (1D tipo PREM,
               AK135,…etc) oppure, meglio, se il modello è quello di dettaglio dell’area sottoposta a monitoraggio sismico.

                 ALB                                                      Residui tra tempi calcolati e tempi
                                                                          misurati (sec)
         FOR
                  PON
                                    DEP

                  SFR

                                                                             stima errore in secondi
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       Fine parte 10
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