Comunità Processi urbani e dinamiche di - Anno accademico 2017-2018 Dipartimento di Scienze umane e sociali - UniBG
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Anno accademico 2017-2018 Dipartimento di Scienze umane e sociali Processi urbani e dinamiche di comunità Renato Ferlinghetti Università degli Studi di Bergamo Centro Studi Sul Territorio ‘L. Pagani’ Bergamo, 07 marzo 2018
Il nostro percorso geografico • La geografia scienza dell’umanizzazione della Terra (slides) • Il processo di territorializzazione (slides) • La varietà della geografia (slides) • Il caleidoscopio urbano: tanti modi di essere città (G. Dematteis, C. Lanza, Le città del mondo. Una geografia urbana, cap.1, approfondimento il caso di Bergamo) • Dalla campagna alla città: l’urbanizzazione del mondo • Dalla città alla campagna: espansione e dispersione urbana (slides, G. Dematteis, C. Lanza, cap. 3, (3.1, 3.2,3.3 ) e cap. 8 (8.6, 8.7,8.8, ).Il caso della megalopoli padana. • Funzioni e crescita delle città • Popolazioni urbane • Ambiente e paesaggio • Sistemi territoriali urbani e reti di città • Politiche urbane • 1° Attività sperimentale
I nuovi termini della questione urbana Città nucleare Città estesa Città diffusa Agglomerazione Conurbazione Dilatazione multicentrica Periurbanizzazione Area metropolitana Città rete Sistema urbano policentrico Megalopoli Campo urbano Mega città – regione (mega city region) Città regione globale (global city region) Città globale Centralità territoriale Centralità di rete
Quali di queste definizioni si possono applicare a Bergamo? Città nucleare Città estesa Città diffusa Agglomerazione Conurbazione Dilatazione multicentrica Periurbanizzazione Area metropolitana Città rete Sistema urbano policentrico Megalopoli Campo urbano Mega città – regione (mega city region) Città regione globale (global city region) Città globale Centralità territoriale Centralità di rete
Quali di queste definizioni si possono applicare a Milano? Città nucleare Città estesa Città diffusa Agglomerazione Conurbazione Dilatazione multicentrica Periurbanizzazione Area metropolitana Città rete Sistema urbano policentrico Megalopoli Campo urbano Mega città – regione (mega city region) Città regione globale (global city region) Città globale Centralità territoriale Centralità di rete
Leggere i paesaggi megalopolitani Le anime della megalopoli padana: 1 le fasce a maggiore urbanizzazione, 2 Il cuore verde, 3 Gli ambiti a grande naturalità, 4-7 Le polarità urbane. Da E. Turri, La megalopoli padana, Marsilio, Venezia 2000, pp. 18-19.
2° Attività sperimentale La megalopoli intorni a noi Cosa c’è di nuovo nella stesura del secondo elaborato? Il titolo dovrai proporlo tu Inserire la bibliografia Copertina (Autore, Titolo, immagine evocativo, contesto) Premessa (quattro finalità dell’esercitazione) L’itinerario (indicare tratto, distanza, mezzi di trasporto, tempo di percorrenza, produrre una carta che illustri l’itinerario!) Rassegna dei principali paesaggi megapolitani incontrati Per ogni paesaggi inserisci una o due immagini e una didascalia che ne descriva ad esempio la diffusione, il significato, l’origine, il ruolo sociale, e la relazione megalopolitana; non superare la decina (minimo 5 o 6 – max 13 -15) di paesaggi scelti tra quelli più significativi Bibliografia (segui le norme concordate!)
Bibliografia (segui le norme concordate!) Cognome nome (in mauiscoletto!), titolo dle volume (incorsivo!), Casa editrice, Luogo ed anno di edizione Applichiamo le norme al nostro manuale! DEMATTEIS GIUSEPPE, LANZA CARLA, Le città del Mondo. Una geografia urbana, II ed., Utet Università, Novara 2014. TURRI EUGENIO, La megalopoli padana, Marsilio, Venezia 2000. Per i siti indica l’indirizzo e la data di consultazione! www.unibg.it (visitato il 5 marzo 2018)
Effetti megapolitani sui nostri paesaggi quotidiani Spazi aperti (agricoli recenti e tradizionali, aree agricole dell’eccellenza – prodotti DOC, biologici, tipici, orticoltura in serra o in tunnel, incolti sociali, ecc.), rete infrastrutturale (autostrade, strade a rapido scorrimento, linee ferroviarie, ecc.), insediamenti lineari lungo le direttrici stradale all’esterno dei centri urbani (Centri commerciali, ambiti per la fruizione turistica (stazioni sciistiche, centri termali, balneari, ecc.), aree di naturalità (boschi, parchi regionali e locali), insediamenti produttivi (capannoni, siti di archeologia industriale, poli tecnologici, aree dismesse, ecc.), centri storici o edifici isolati di valore storico- architettonico o identitario, i luoghi dell’abitare (il caseggiato prigione, il condominio affacciato sulle strade d alta frequenza, le villettopoli, le gate comunity, ecc.), i nuovi volti spettacolari e televisivi dei contesti urbani, i paesaggi ibridi delle frange metropolitane,
• Efetti megapolitani sui nostri paesaggi quotidiani • Spazi aperti • 1. Inversione dei rapporti tra ambiti rurali e urbani, i primi un tempo dominanti sono oggi interclusi tra gli spazi urbani di dimensioni regionali • 2. Sommersione della campagna da parte dei paesaggi e degli stili di vita urbani (con gli assi di comunicazione, con le linee di trasporto dell’elettricità, impianti industriali svincolati dal diretto contatto con la città, aeroporti, aziende agricole intensive, ecc.). • 3. Sviluppo dell’incolto sociale • 4. Presenza di spazi agricoli in larga parte destinati a produrre per i mercati della stessa megalopoli • 5. Creazione di aree di eccellenza paesaggistica e ambientale a servizio della megalopoli. Il caso della Franciacorta
10. Creazione di aree di eccellenza paesaggistica e ambientale a servizio della megalopoli. Il caso della Franciacorta
• Effetti megalopolitani sui nostri paesaggi quotidiani • Insediamenti • 6. Nelle campagne padane l’urbanizzazione si è diffusa generalmente agganciandosi ai centri preesistenti, ma anche, in modi del tutto nuovi, alle cittadelle del consumismo (centri commerciali), alle nuove aree industriali, alle infrastrutture lineari • 7. Maggior densità della fascia urbanizzata nelle aree pedemontane • 8. Formazioni delle città lineari in molte valli prealpine • 9. Sviluppo dell’urbanesimo lungo le direttrici stradali, dando vita a insediamenti lineari, filiformi ( crescita per peri-urbanizzazione!)
La città lineare della Val Seriana, un effetto megalopolitano
• Il volto del paesaggio megalopolitano il nostro ambiente di vita quotidiano • Insediamenti • 10. Creazione di ambiti urbani per la fruizione turistica (es. la conurbazione romagnola po’ essere considerata una proiezione della megalopoli padana) • 11. Le cittadelle dei divertimenti, un gradevole effetto megalopolitano • 12. Ruolo primario del capannone e dell’area produttiva, con il loro indotto estetico, nel paesaggio megalopolitano • 13. I centri storici costituiscono i cuori palpitanti della megalopoli e i suoi primi riferimenti territoriali che continuano ad attrarre anche se hanno perduto la funzione di perni esclusivi che avevano un tempo • 14. I nuovi modi dell’abitare nella megalopoli sono fortemente condizionati dal costo dello spazio edificato, che aumenta intorno ai centri più dotati di servizi ( luoghi dell’abitare: il caseggiato prigione, il condominio affacciato sulla strada di grande traffico, la villetta con giardino e antenne paraboliche, case a schiera) • 15. Le nuove vesti spettacolari dei centri urbani • 16. Creazione di sistemi funzionalmente forti ma paesaggisticamente ed emotivamente fragili
12. I centri storici costituiscono i cuori palpitanti della megalopoli e i suoi primi riferimenti territoriali che continuano ad attrarre anche se hanno perduto la funzione di perni esclusivi che avevano un tempo
I centri storici cuori palpitanti e riferimenti territoriali della megalopoli
Città diffusa e impegno civile passando per la letteratura
Città diffusa e impegno civile passando per la letteratura Le nuove politiche per la città un impegno per ognuno di noi
Per una qualità degli spazi urbani I principali problemi ambientali e paesaggistici della città diffusa: Depauperamento della biodiversità e delle risorse ambientali (Frammentazione degli ecosistemi, estinzione delle specie, insularità delle popolazioni biologiche). Omologazione del paesaggio con conseguenza perdita di identità e di specificità dei luoghi Bassa qualità dell’aria, dell’acqua del suolo. Eccessivo consumo di suolo. Congestione delle vie di comunicazione e di molti servizi.
Per una qualità degli spazi urbani Le possibili soluzioni • Necessità di nuove forme di pianificazioni e di governo delle realtà urbane contemporanee (integrazione tra costruito e natura, conservazione dei beni storico-architettonici e paesaggistici, partecipazione dei cittadini alla costruzione dei propri ambienti di vita, ecc.) Nuove forme di pianificazione Aree protette, reti ecologiche, buone pratiche, terzo paesaggio, paesaggi minimi Nuove forme di governo partecipate Agenda 21 locale
Dotare gli spazi urbani di aree protette! Il sistema dei parchi lombardi, una trama di grande significato ecologico e di rigenerazione ambientale
• I caratteri innovativi del sistema delle aree protette lombarde • Precocità di creazione del sistema (1973); • Collocazione delle aree protette anche in aree ad elevata problematicità ambientale • Realizzazione di una rete di aree protette fortemente interconnessa • Elevata diversità tipologica di aree protette • Previsioni di aree protette proposte dal basso e non solo dall’alto • Valore polifunzionale delle aree protette: salvaguardia della natura, valorizzazione dei caratteri storico- paesaggistici, fruizione pubblica e sperimentazione urbanistica
• Il Parco Agricolo di Milano, una barriera ‘all’alluvionamento megapolitano’ a sud di Milano
• La campagna della città, la campagna per la città
• La grande famiglia delle aree protette lombarde: • - Parchi regionali • - Parchi locali d’interesse sovracomunali (PLIS) proposti dalle comunità locali e riconosciuti dalla ragione ed ora dalle provincie • - Riserve naturali • - Monumenti naturali • - Zone di particolare rilevanza naturale e ambientale • Quale tipologia di aree protette è presente nel tuo territorio?
Il Parco Regionale dei Colli di Bergamo, una scelta forte e innovativa per la valorizzazione e l’integrazione della natura e della cultura urbana a Bergamo
Il Parco Regionale dei Colli di Bergamo, una città nel parco, un parco per la città
Il Parco dei Colli di Bergamo, un esempio di virtuoso percorso di gestione territoriale • Cosa si prefigge il Parco? • Conservare e valorizzare l’ingente, assai diffuso e spesso di valore altissimo patrimonio storico, paesaggistico e naturalistico locale • Stabilire un nuovo equilibrio tra risorse ambientali e le attività dell’uomo con particolare attenzione alle risorse agro-silvo-colturali • Implementare l’uso culturale ricreativo e turistico e del patrimonio immobili inutilizzato
I parchi e la natura in città, solo uno sfondo gradevole, una sensibilità naturalistica o una necessità per ogni cittadino?
Biofilia • Biofilia letteralmente significa passione per la vita (E. Fromm, 1964) • Esperienza empirica di profonda comunione con la Natura (E. O. Wilson, 1984). • L’innata tendenza dell’uomo a concentrare la propria attenzione sulle forme di vita e su tutto ciò che la ricorda, e in alcuni casi ad affiliarvisi emotivamente (E. O. Wilson, 2002). • La biofilia sarebbe geneticamente determinata e avrebbe un carattere evoluzionisticamente adattativo. In altre parole, la biofilia sarebbe per così dire inscritta nei nostri geni, che si sono evoluti nel corso delle centinaia di migliaia di anni che la nostra specie ha trascorso nella savana africana, prima di colonizzare gli altri quattro continenti. Abbiamo innumerevole prove di quanto la sopravvivenza delle comunità umane sia dipesa dalla capacità di interpretare correttamente l’ambiente circostante, le piante e gli animali in primo luogo
Oggi stanno emergendo le capacità terapeutiche della natura • L’antidoto allo stress della vita moderna è la natura. • Trascorrere un po’ di tempo in un bell’ambiente naturale non produce solo un senso di ristoro, ma migliora fino al 50% le nostre prestazioni mentali. • Quando siamo immersi nella natura è come se il parabrezza della nostra mente si pulisse!
Il cervello umano una macchina che si affatica facilmente!!!
Oggi stanno emergendo le capacità terapeutiche della natura • GB, in uno studio su 10.000 persone quelli che vivevano in vicinanza di spazi verdi presentano livelli inferiori di stress mentali. • NL, E’ stata verificata una minor incidenza di 15 patologie (depressione, ansia, malattie cardiache, divet ,ansia, emicranie, ecc.) nelle persone che vivono a meno di 1 km da uno spazio verde. • La vista di alberi e prati dalle finestre influenza in modo significativo il processo di guarigione in ospedale, i risultati scolastici, i comportamenti nei quartieri ad alto tasso di aggressività e nelle carceri.
L’asilo nel bosco un nuovo percorso educativo
L’incontro con la natura una terapia a costo zero! • Fl, almeno 5 ore al mese a contatto con la natura permettono di tenere lontani alcolismo, depressione, suicidio. • USA, Si è iniziato a prescrivere, in ospedali pediatrici, ai piccoli pazienti e alle loro famiglie visite ai parchi. • Corea del Sud, istituzione di parchi terapeutici che verranno, a breve portati a 34 uno per ogni città principale con l’assunzione di 500 ranger forestali specializzati nei percorsi rigenerativi della salute attraverso la fruizione ambientale. Aumento delle presenze nei parchi da 9 milioni, nel 2010, a 13 milioni nel 2013.
‘La giungla di cemento distrugge l’anima’ Ex Primo Ministro Lee Kuan Yew di Singapore
I boschi storici di Bergamo, una cerniera tra passato e futuro e serbatoio di biodiversità e spazio vitale d’incontro con la natura
Mercoledì 21 marzo itinerario di studio, al Parco dei Colli, appuntamento alle 14 presso la sede del Parco in Val Marina 8, Bergamo, linea autobus 7 e
Come raggiungere la sede del Parco, in autobus i a piedi.
Per una qualità degli spazi urbani Le possibili soluzioni • Necessità di nuove forme di pianificazioni e di governo delle realtà urbane contemporanee (integrazione tra costruito e natura, conservazione dei beni storico-architettonici, partecipazione dei cittadini alla costruzione dei propri ambienti di vita, ecc.) Nuove forme di pianificazione Aree protette, reti ecologiche, green-ways, buone pratiche, terzo paesaggio, paesaggi minimi Nuove forme di governo partecipate Agenda 21 locale
MODELLI DI GESTIONE DELLA QUALITA’ ECOLOGICA DEL TERRITORIO Modello a “qualità diffusa”, dove parchi e riserve costituiscono maglie di appoggio di un sistema di elementi di qualità tra loro interconnessi. Questa è la soluzione resa possibile dalla realizzazione di reti ecologiche.
ALCUNI TIPI DI CORRIDOI ECOLOGICI Sistemi di siepi Sistemi ripariali Fasce arboree e arbustive a fianco di strutture lineari Corridoi lineari di vegetazione erbacea entro matrici boscate
I segni territoriale, fili di una trama da tessere e ritessere con consapevolezza e creatività DELIBERAZIONE GIUNTA REGIONALE 7 APRILE 2000 – N. 6/49509 Approvazione delle linee generali di assetto del territorio lombardo ai sensi dell’art. 3, comma 39, della legge regionale 5 gennaio 2000 n.1 LE AREE VERDI DAL SISTEMA DEI PARCHI ALLA RETE ECOLOGICA Realizzazione di una rete verde territoriale - continuità ecologica - qualità dell’aria - fruibilità - ridisegno delle città nei loro territori urbani e periurbani - limitazione delle forme di conurbazione - mitigazione dell’impatto delle attività umane sul territorio - valorizzazione della viabilità storica e delle risorse ambientali e paesistico-culturali
Reti ecologiche a valenza paesistico-ambientale. La rete ecologica della provincia di Bergamo Le Reti ecologiche spesso solo un disegno geografico, che deve essere ancora interiorizzato dalle comunità urbane
Per una qualità degli spazi urbani Le possibili soluzioni • Necessità di nuove forme di pianificazioni e di governo delle realtà urbane contemporanee (integrazione tra costruito e natura, conservazione dei beni storico-architettonici, partecipazione dei cittadini alla costruzione dei propri ambienti di vita, ecc.) Nuove forme di pianificazione Aree protette, reti ecologiche, green-ways, buone pratiche, terzo paesaggio, paesaggi minimi Nuove forme di governo partecipate Agenda 21 locale
Le vie verdi Green-ways, una nuova opportunità per le aree urbane • Un sistema di territori lineari tra loro connessi che sono protetti, gestiti e sviluppati in modo da ottenere benefici di tipo ricreativo, ecologico e storico-culturale J. Fabos & J. Ahern (1995) • Funzione ricreativo-sociale • Funzione commessione • Funzione culturale ed educativa • Funzione ecologico-ambientale
Le vie verdi Green-ways, una nuova opportunità per le aree urbane • Un sistema di territori lineari tra loro connessi che sono protetti, gestiti e sviluppati in modo da ottenere benefici di tipo ricreativo, ecologico e storico-culturale J. Fabos & J. Ahern (1995) • I caratteri fondamentali delle greenway: • Ampia fruibilità: diverse tipologie di utenti, con diverse abilità • Sicurezza: percorsi protetti dal traffico stradale ordinario • Circolazione dolce: fruizione senza sforzi eccessivi, lenta, a volte si pongono limiti di velocità a 10 – 20 Km/h! • Recupero: riutilizzo di infrastrutture (linee ferroviarie, tranvie, alzaie, strade rurali, ecc.) dismesse con risparmio economico e risignificazione di percorsi storici.
La collana di smeraldi di Boston (Olmsted. Vaux, Eliot, 1878) Boston la collana di smeraldi è costituita da sei parchi principali (Common e Pubblic Gaden, Back Nay Fens, Muddy River mprovement, Jamaica Prk, Arnold Arboretum e Franklin Park) connessi dalle elative parkway (Feneway, Riverway, Jamaicaway e Arborway). Sopra il progetto originale,accanto la sua distribuzione attuale
Le green-ways di Boston una infrastruttura verde a servizio della città
Le green-ways di Boston una infrastruttura verde a servizio della città
La collana di smeraldi di Boston (Olmsted. Vaux, Eliot, 1878) Boston la collana di smeraldi è costituita da sei parchi principali (Common e Pubblic Gaden, Back Nay Fens, Muddy River mprovement, Jamaica Prk, Arnold Arboretum e Franklin Park) connessi dalle elative parkway (Feneway, Riverway, Jamaicaway e Arborway). Sopra il progetto originale,accanto la sua distribuzione attuale
L’attualizzazione delle Greenway il caso della Rose Fitzgerald Kennedy di Boston una nuova opportunità per la città Big Dig, la più costosa opera pubblica (14,6 miliardi di dollari), mai realizzata negli USA e il tracciato autostradale tecnologicamente più complesso realizzato al mondo L’infrastruttura viaria era costituita da due autostrade sopraelevata a sei corsie percorse da 200.000 vetture al giorno
www.rosekennedygreenway.org/
www.rosekennedygreenway.org/ La green-way per gli artisti
www.rosekennedygreenway.org/
www.rosekennedygreenway.org/ La greenway per il gioco e la creatività
La greenway per il cibo, la biodiversità, l’ecologia e il giardinaggio
www.rosekennedygreenway.org
La greenway come processo di crescita civile e sociale
Green-ways in aree a elevata densità urbana, il caso di New-York City (10.000 ab. /Kmq con punte di25.000!), e le nostre realtà a che punto sono?
Uno sguardo alternativo sulla Grande Mela
Uno sguardo alternativo sulla Grande Mela
Le green-ways una rete di mobilità dolce al servizio della Grande Mela
Prospect Park, il meglio oltre il Central Park I didn’t grow up in Prospect Park. My neighborhood park was Riverside, and Centra Park was where I sometimes went on weekends as a child. Prospect Park was, to me, a mythical land in distant Brooklyn, across the East River and reachable only by a long trip on the subway. Later, when I was hired as a member of the first corps of urban-park rangers in 1979 (assigned to Central Park), I first started to explore Prospect Park. Conducting research for tours of Central Park, I learned that the Brooklyn park was also the work of Frederick Law Olmsted and Calvert Vaux, the celebrated designers of Central, Riverside, and Morningside Parks as well as many other great urban parks across the country. As we worked on our tours and traded bits of knowledge, my Brooklyn colleagues supplied the first lesson on Prospect Park: “Olmsted and Vaux designed Central Park, learned from their mistakes, and then designed Prospect Park.”
Prospect Park, il meglio oltre il Central Park As we worked on our tours and traded bits of knowledge, my Brooklyn colleagues supplied the first lesson on Prospect Park: “Olmsted and Vaux designed Central Park, learned from their mistakes, and then designed Prospect Park.” That claim seemed to be an audacious bit of Brooklyn boosterism, anticipating the unabashed cheerleading of its eventual borough president, Marty Markowitz. After all, everyone knew that Central Park was the greatest park in the world; how could it be challenged by its smaller and younger sibling? It wasn’t until I was appointed parks commissioner in 2002 by Mayor Michael Bloomberg that I was able to devote my attention to the entire park and came to understand its many virtues as a living and historic landscape, as a sports and culture mecca for the marvelously diverse residents o Brooklyn, as the borough’s most important and enduring park, and perhaps as the most perfectly realized landscape design of Olmsted and Vaux.
Prospect Park, il meglio per molti, forse per tutti……..
Prospect Park, il meglio per molti, forse per tutti……..
Dalle green-way uno stimolo per un rapporto più equilibrato e fecondo con la natura in città Prospect Park, il meglio per molti, forse per tutti……..
Dalle green-way uno stimolo per un rapporto più equilibrato e fecondo con la natura in città
Le nostre green-ways • Quella del Naviglio Martesana • Della Val Seriana • Della ex linea ferroviaria della Val Brembana • Del Torrente Morla a Bergamo
La greenway del Morla e la ciclopista dei Colli opportunità per l’area urbana di Bergamo
La ciclovia del Serio 31,5 km di percorsi protetti lungo la città lineare della Valle Seriana
La ciclovia del Serio 31,5 km di percorsi protetti lungo la città lineare della Valle Seriana
La ciclo-pista del Serio un processo di rigenerazione urbana e territoriale di area vasta
La ciclo-pista del Serio un processo di rigenerazione urbana e territoriale di area vasta
Greenway e nuovi paesaggi del fondovalle seriano • Scala sovracomunale • Disegno unitario • Finalità plurifunzionale • Adeguata integrazione tra ‘vetera et nova’ • Aperto, pubblico, inclusivo • Generatore di nuova urbanità e di nuova cura del territorio e dell’ambiente
Per una qualità degli spazi urbani Le possibili soluzioni • Necessità di nuove forme di pianificazioni e di governo delle realtà urbane contemporanee (integrazione tra costruito e natura, conservazione dei beni storico-architettonici, partecipazione dei cittadini alla costruzione dei propri ambienti di vita, ecc.) Nuove forme di pianificazione Aree protette, reti ecologiche, green-ways, buone pratiche, terzo paesaggio, paesaggi minimi Nuove forme di governo partecipate Agenda 21 locale
La conurbazione della Ruhr, costituita da oltre 50 città ospita, su una superficie di circa 4600 km2, una popolazione pari a oltre 6 milioni di ab., i cui principali nuclei di espansione topografica e di sviluppo economico si possono individuare nelle città di Duisburg, Essen, Gelsenkirchen, Bochum e Dortmund. Sebbene tale conurbazione presenti strutture architettoniche e funzionali di una modernità piuttosto uniforme, la persistenza, nelle aree periferiche, di attività agricole discretamente evolute e la salvaguardia, ai margini e nell’interno delle aree urbanizzate, di spazi destinati a parchi e giardini vi determinano una condizione di sia pur relativo equilibrio ecologico.
La rigenerazione ambientale: il caso della Ruhr. La fabbrica, dalla centralità del lavoro a quella ambientale
La rigenerazione ambientale: il caso della Ruhr. Le discariche minerarie da problema a percorsi verdi e belvedere sulla città diffusa
La rigenerazione ambientale: il caso della Ruhr
La rigenerazione ambientale: il caso della Ruhr. Anche le chiusure e i tetti delle attività produttive possono divenire elementi per la riqualificazione ambientale e paesaggistica
La rigenerazione ambientale dei nostri luoghi, un percorso in troppi casi ancora da avviare
La rigenerazione ambientale: il caso della Ruhr. Le aree produttive e la città diffusa, ora meta di un turismo dolce alla ricerca della natura e del bello….
Azioni: esempi di pianificazione, di progettazione e d’intervento In ambito perialveale: mitigazione dei detrattori
Buone pratiche di riqualificazione ambientale gli ecodotti
Buone pratiche di riqualificazione ambientale gli ecodotti
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