Centro Servizi per la Famiglia - Centro Est - Genova Seminare il futuro: le cose buone di questi 1095 giorni - Comune di Genova
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Centro Servizi per la Famiglia Centro Est - Genova Seminare il futuro: le cose buone di questi 1095 giorni Attività e analisi dati del Centro Servizi per la Famiglia Centro Est Genova • Progetto 2015/2018
Il Centro Servizi per la Famiglia Centro Est è un progetto finanziato dal Comune di Genova con conferimento di appalto per il periodo 1/11/2015 - 31/10/2018 (bando di gara 24 luglio 2015). Gli enti che lo compongono sono: La Comunità soc. coop. sociale (ente capofila) Ass. A.Ge Genova Genitori Associazione La Staffetta Circolo Vega Consorzio Agorà soc. coop. sociale Coop.Soc. Il Sentiero del Movimento Ragazzi Il Ce.Sto Associazione di volontariato Il Laboratorio Soc coop. sociale Il Melograno coop.sociale Lanza Del Vasto soc. coop sociale La Salle soc. coop. sociale L’Aurora soc. coop. sociale Referenti per la Civica Amministrazione: Municipio I Centro Est Ambito Territoriale Sociale 42 (ATS) a cura del Centro Servizi per la Famiglia con il Patrocinio e la partecipazione finanziaria del Comune di Genova Municipio I Centro Est COMUNE DI GENOVA Municipio I Genova Centro Est
Prefazione 1095 giorni e non solo... Il Centro Servizi per la Famiglia Centro Est è un sistema complesso di servizi per i minori finanziato dal Comune di Genova tramite appalto ed è composto da dodici enti che co- gestiscono una rete di undici servizi. Molti di essi lavorano insieme dal 1995, anno in cui venne avviato dal Comune di Genova il primo progetto di rete integrata di servizi diurni per i minori, chiamato Agenzia Educativa. In questi anni abbiamo realizzato progetti, ascoltato idee e bisogni, accolto sfide educative, e dopo tanto tempo abbiamo sentito l’esigenza di soffermarci a riflettere sull’esperienza vissuta, almeno quella più recente, per restituirla alla città, insieme a suggestioni sul contesto in cui operiamo e sui bisogni che quotidianamente rileviamo. Per fare ciò abbiamo scelto di realizzare un lavoro collettivo per “fotografare” il nostro sistema in rapporto agli interventi che realizziamo nei nostri servizi, all’utenza che seguiamo, al territorio, ai progetti futuri che vorremmo sviluppare. Grazie alla collaborazione con la dott.ssa Caterina Rizzo, sociologa esperta in metodologia della ricerca presso l’ Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, abbiamo condotto un’indagine sul periodo di attività, relativo all’appalto 2015/2018, sottoponendo un questionario a tutti i servizi del CSF. Oltre a raccogliere i dati quantitativi relativi all’utenza dei nostri servizi il questionario ha permesso di mettere in luce alcuni spunti interessanti del nostro lavoro che questa pubblicazione intende restituire e che ci auguriamo possano essere occasione di riflessione non solo per noi ma anche per la Civica Amministrazione, per le famiglie con cui quotidianamente condividiamo i nostri progetti e per i partner con cui collaboriamo nell’idea condivisa di una comunità educante. Da 1095 giorni e non solo di esperienze sono emerse tante idee e tante parole: progettare, fare buone cose, territorialità, inclusione, creatività, presidio, partecipazione, famiglia: ma soprattutto è emersa una bella immagine di ciò che facciamo: seminiamo un po’ di futuro, aiutiamo a crescere qualche germoglio… e siamo molto contenti di farlo. Daniela Cattivelli Coordinatrice CSF Centro Est
chi siamo e a chi ci rivolgiamo Il Centro Servizi per la Famiglia Centro Est è composto da: Servizi di sostegno alla famiglia per interventi di alta soglia segnalati da ATS: • Area Famiglia: servizio di educativa familiare, Incontri Protetti di Autorità Giudiziaria, servizi di sostegno alla genitorialità. • Centro Socio-Educativo (CSED) Fata Carabina: servizio di interventi socio-educativi realizzati in piccoli gruppi per minori dai 6 ai 14 anni. Servizi territoriali • Centri di aggregazione: 8 servizi ad accesso libero per minori da 6 a 18 anni. Aperti tutti i pomeriggi durante il periodo scolastico e attività estive differenziate con aperture ad orario prolungato. • Educativa Territoriale e di strada per adolescenti in tre aree del Municipio I Centro Est: Pre-Molo-Maddalena, Lagaccio e Oregina. La governance del sistema CSF prevede un coordinatore generale, riunioni periodiche di Commissione Mista con i referenti dell’ATS e coordinamenti interni. Minori seguiti da CSF nel triennio 2015/18 Area Famiglia 112 CSED Fata Carabina 31 EdT Il Ce.Sto 82 EdT Movimento Ragazzi 85 EdT Coop Koinè 30 CA La Staffetta 110 CA Il Formicaio 175 CA Caprazzurra 110 CA La Creuza 104 CA Street Up 159 CA Movimento Ragazzi 95 CA Il Ce.Sto 170 CA La Salle 168 0 50 100 150 4
le cose buone Tot. casi seguiti da 112 Area Famiglia Tot. contatti 197 Educativa Territoriale 31 Totale CSF Tot. iscritti 1431 Centro Socio-Educativo Tot. iscritti Centri di Aggregazione 1091 Composizione dell’utenza La caratteristica più evidente delle famiglie e dei bambini che frequentano il nostro CSF è l’eterogeneità. Questa caratteristica rispecchia i contesti territoriali in cui operiamo caratterizzati da una complessa composizione urbana e sociale: quartieri interessati da una forte incidenza dei fenomeni migratori e condizioni di disagio socio-economico e zone maggiormente agiate con residenti di ceto medio-alto. La presenza di famiglie con caratteristiche socio-economiche e culturali diverse consente al CSF di sviluppare nel territorio un contesto più integrato favorendo la vita comunitaria, la socializzazione tra famiglie e il confronto tra diversità come valore aggiunto nell’educazione e nella crescita dei bambini e delle bambine. Dati ISTAT segnalano in Liguria un aumento della povertà relativa, ovvero la percentuale di famiglie e individui che spendono al di sotto di una determinata soglia (1061 euro per una famiglia di due componenti). Tra il 2015 e il 2016 l’incidenza della povertà relativa è peggiorata passando da 8,5% a 11,1%, percentuale più che doppia rispetto al dato del Nord (5,7%) e addirittura superiore alla media nazionale (10,6%). 5
I nostri servizi affrontano da anni questo fenomeno, da cui deriva una povertà non solo socio-economica, ma anche educativa. La nostra utenza è così composta*: Minori italiani 43% 35% di casi inviati/seguiti 6% di casi titolari da ATS e Ufficio Cittadini di legge104 Minori con background migratorio 57% Senza Territorio Tra il 2016 e il 2017 le famiglie italiane che si sono rivolte al CSF sono aumentate del 3% mentre sono diminuite del 2% le famiglie con background migratorio. *Le percentuali sono state calcolate sul totale degli iscritti dei Centri di Aggregazione, del CSED e dei casi seguiti nei servizi di Area Famiglia. Sono stati esclusi i minori seguiti dall'Educativa Territoriale in quanto per ragioni connaturate al tipo di servizio sono contatti mutevoli sul territorio. Servizi di sostegno alla famiglia Area Famiglia Il servizio Area Famiglia è rivolto alla tutela e al sostegno dei minori in situazioni di difficoltà. Viene attivato su invio dell’ Ambito Territoriale sociale di riferimento e realizza gli interventi più adatti ai singoli casi, sviluppando una serie di proposte educative specialistiche ed integrate: interventi di educativa familiare, colloqui di sostegno alla genitorialità, gruppi genitori e incontri protetti. Per gli incontri protetti viene messa a disposizione una sede dove i bambini e i genitori non conviventi possono incontrarsi su indicazione dell’Autorità Giudiziaria, con la finalità di rendere possibile e sostenere il mantenimento della relazione parentale destabilizzata da separazioni conflittuali o altre vicende di crisi familiare. Azioni messe in campo: riconoscimento e valorizzazione delle risorse esistenti nelle famiglie nella convinzione che la capacità di resilienza dei nuclei familiari sia la risorsa principale da attivare per un efficace superamento dei problemi. Obiettivi: sostenere situazioni di fragilità e di disagio avviando processi di empowerment e favorendo il protagonismo dei minori e delle famiglie. 6
Casi seguiti da Area Famiglia Educativa familiare 85% 81% segnalati da 18% casi titolari di Tribunale Ordinario/ legge 104 Incontri protetti 27% Tribunale Minori Il servizio si serve di un’équipe di 17 educatori professionali e una coordinatrice di servizio. Nel 2017 sono stati seguiti 64 casi di educativa familiare, 24 incontri protetti, 3 Familiy Group Conference. Centro Socio-Educativo Luogo protetto che accoglie casi su invio di ATS e ASL di competenza, principalmente minori tra i 6 e i 14 anni con problemi comportamentali, relazionali o disabilità, e provenienti da famiglie con fragilità, disagio socio-economico e povertà educativa. Il servizio offre alle famiglie un supporto costante durante tutto l’anno, proponendo interventi personalizzati in piccoli gruppi a sostegno delle situazioni di grave difficoltà e disagio. Le attività sono basate su progetti educativi individualizzati (P.E.I) elaborati a seconda delle esigenze degli utenti e costruiti collegialmente dagli operatori e dalle famiglie. Inoltre all’interno della struttura si dà vita ad attività laboratoriali attraverso le quali è possibile focalizzare l’attenzione sui singoli ospiti in situazioni protette attivando il gruppo dei pari come strumento di lavoro. Ogni azione messa in campo mira a rafforzare le competenze dei bambini, il rapporto tra i pari, le figure adulte e la rete di stakeholders. Significativi strumenti che integrano il progetto educativo sono le collaborazioni e i protocolli d’intesa con associazioni ed enti presenti sul territorio, nonché le collaborazioni con gli istituti scolastici degli ospiti del centro, che prevedono la presenza di un educatore della struttura all’interno della classe. L’estrema attenzione rivolta alla relazione con le famiglie mira a rafforzare le competenze genitoriali attraverso la quotidianità dei rapporti, i momenti di verifica e l’offerta di spazi ludico-creativi per genitori e figli volti a rinforzare i legami familiari. 7
Centri di Aggregazione I CA sono luoghi sicuri e a libero accesso che accolgono bambini e ragazzi di età compresa tra i 5 e i 18 anni. Le sedi sono autorizzate al funzionamento ex L. 20 e sono dotate di spazi accoglienti e organizzati per fasce d’età e bisogni educativi. I CA vantano un forte radicamento sul territorio e un concreto riconoscimento da parte delle famiglie, poiché attivano e sostengono le reti di riferimento del minore, grazie al lavoro di rete, l’utilizzo della peer education e i principi della community care. Le attività educative offerte favoriscono l’apprendimento e la pratica di relazioni collaborative e inclusive tra ragazzi, educatori e volontari, attraverso lo sviluppo delle capacità cognitive e l’espressione delle abilità motorie, ludiche e ricreative. Si distinguono in: • attività per minori di 6-10 anni: attività ludico-ricreative e sportive, attività di gioco strutturato e gioco libero, laboratori di arte e di teatro, laboratori con genitori e bambini; laboratori tematici di educazione alla legalità, educazione ambientale e gestione dei conflitti; • attività di doposcuola e sostegno scolastico; servizio di accompagnamento e prelevamento a scuola; iniziative di pulizia e manutenzione del territorio; organizzazione di eventi e feste con le famiglie; attività di sostegno alla genitorialità, centri estivi, visite guidate e gite; • attività per minori di 11-18 anni: sostegno scolastico, tutoraggio competente per alunni con Disturbi Specifici dell’Apprendimento, attività aggregative, laboratori ludico-sportivi, laboratori espressivi e di artigianato, laboratori tematici (bullismo, legalità, differenze di genere, ecc.), cineforum, partecipazione ad eventi pubblici e feste di quartiere, uscite sul territorio, attività estive. Frequenza media giornaliera nei CA: 26 minori I nostri Centri di Aggregazione hanno un rapporto educativo 1 a 10, in considerazione delle situazioni di particolare disagio presenti. Per rispondere ai bisogni del territorio, alcuni centri hanno investito ulteriori risorse aggiuntive nel servizio oppure ha suddiviso il lavoro per fasce orarie. Educativa Territoriale Intervento educativo territoriale e di strada che si sviluppa principalmente nelle zone del Centro Storico, Lagaccio e Oregina. Un’équipe di educatori si sposta sul territorio e individua gruppi di adolescenti a rischio promuovendo attività educative e di aggregazione, anche tramite la collaborazione con i soggetti presenti sul territorio e a vario titolo coinvolti nel quotidiano degli adolescenti. Finalità: prevenzione del disagio giovanile e sostegno alla socializzazione. L’équipe realizza mappature dei luoghi a rischio devianza e microcriminalità e attiva interventi di aggancio e prevenzione a vari livelli (attività sportive e artistiche, eventi musicali, orientamento scolastico e professionale, accompagnamento ai servizi), utilizzando metodologie informali e di peer education. 8
Progetti trasversali Il CSF si sta muovendo sempre più in direzione di progetti di sistema trasversali che valorizzino le sinergie e le diverse competenze dei servizi allo scopo di offrire risposte più complete ai bisogni: il più importante di questi è l’integrazione tra Area Famiglia e Centri di Aggregazione. L’idea nasce dalla necessità di rinforzare la capacità di accoglienza dei Centri di Aggregazione con l’intervento di un operatore di Area Famiglia che garantisca funzioni di osservazione e sostegno ai casi più problematici. La sinergia del sistema viene utilizzata per offrire un intervento qualificato e personalizzato garantendo al contempo alle famiglie la possibilità di frequentare la struttura più vicina e consona al loro ambiente di vita. La sperimentazione, avviata in un primo momento in due Centri di Aggregazione, e successivamente in altri due centri, ha prodotto risultati molto buoni in termini di risposta ai bisogni delle famiglie che ci fanno sperare in futuro di poterla garantire a tutti. Vi sono poi molte azioni territoriali che coinvolgono più strutture del CSF, per esempio la Notte bianca dei bambini, organizzata da una delle realtà del CSF (Coop. Il Laboratorio), il progetto "Keep on moving" rivolto a tutti gli adolescenti del territorio, il progetto “Decoro Urbano” finanziato dalla Fondazione San Paolo, il progetto “Giochi senza frontiere” o le “Buone storie social club”. Le realtà del CSF organizzano inoltre eventi comuni in occasione delle feste di Carnevale, Halloween e Natale. In questi tre anni numerosi sono stati i tornei di calcio per bambini e adolescenti. I Giardini Luzzati e Piazza Marinelle, il campetto di Music for peace e il campetto del Carmine sono stati teatro di moltissimi tornei oltre che oggetto di azioni di rigenerazione urbana da parte dei bambini e ragazzi dei nostri centri. Da ricordare anche la giornata di gioco e sport ai parchi di Nervi che nel luglio 2016 ha visto la partecipazione di oltre 150 tra bambini e ragazzi. Risorse umane nel triennio 2015/18 Tirocinanti, Volontari borse lavoro 234 185 Operatori 68 9
cosa facciamo Seminare e realizzare: la parola agli operatori dei servizi Dalle risposte al questionario sono emerse molte considerazioni sui bisogni rilevati e le opportunita create sul territorio, ecco le più significative: A fianco delle famiglie “Rispondere ai bisogni delle famiglie multiproblematiche e in situazione di crisi significa per noi promuovere una nuova cultura di attenzione sulla famiglia e una sua riscoperta come risorsa sociale. Intendiamo superare l’approccio assistenzialistico e il pregiudizio sui servizi sociali per attivare una collaborazione volta a prevenire i fattori di rischio che possono essere presenti nei percorsi di crescita del minore e del sistema familiare, favorendo una cultura della partecipazione e della condivisione da parte della famiglia e della comunità locale. Per far questo vogliamo promuovere forme di solidarietà e di mutuo aiuto anche in una dimensione interculturale, stimolando collaborazioni e connessioni operative con i soggetti del Terzo Settore del territorio che a vario titolo si occupano di problematiche familiari e che portano avanti esperienze significative legate a questo ambito.” “Diventa naturale che la nostra azione spesso si rivolga direttamente ai genitori coinvolgendoli nei percorsi educativi e nel tempo libero dei figli, non solo relativamente alla sfera cognitiva e ai percorsi scolastici, ma anche nei processi legati alla dimensione affettiva ed emotiva de bambini, nella partecipazione attiva alla vita del Centro di Aggregazione, nella realizzazione di laboratori e in forme di collaborazione che permettano di condividere il più possibile un’intenzionalità educativa integrata”. “Negli anni le famiglie hanno espresso un sempre maggiore riconoscimento del valore del servizio, in quanto presidio socio-educativo al quale rivolgersi per ricevere supporto nella gestione dei propri figli adolescenti. Spesso il ruolo svolto dagli educatori è quello di facilitare le relazioni con gli insegnanti, l’iscrizione a scuola, i rapporti con i servizi sociali laddove presenti, l’orientamento e l’accompagnamento alle risorse e ai servizi del territorio, la soluzione di questioni lavorative o di emergenza abitativa, il supporto nel disbrigo delle pratiche relative al rinnovo del permesso di soggiorno, ecc”. 10
alleanze educative risposte ai bisogni territorialità La qualità delle proposte educative “Nostra priorità è la promozione della cultura dell’infanzia, cerchiamo di creare vere occasioni di benessere sociale diffuso attraverso interventi che mettono in relazione i bambini, la scuola, le famiglie e le agenzie educative del territorio. All’interno del servizio vengono progettati dei percorsi dove i bambini e i ragazzi sono protagonisti assoluti nel gioco e nell’esperienza didattica in un processo di crescita basato sul valore delle differenze di genere, sulla libertà di espressione, di essere, di agire, sull’importanza del gruppo, della socialità e dell’accoglienza”. “Crediamo di avere avuto un ruolo significativo in termini di rafforzamento e tenuta dei percorsi scolastici, nel sostegno e nell’orientamento nei passaggi tra diversi ordini di istruzione, ma anche nel migliorare la qualità delle relazioni e la sensibilità degli adolescenti su temi importanti come la legalità e la prevenzione di comportamenti a rischio, l’integrazione tra ragazzi di provenienza diversa e l’inclusione dei soggetti fragili”. “Il Centro di Aggregazione opera durante il periodo extrascolastico, valorizzando l’aspetto ludico socializzante sia per le attività in sede: laboratori creativi ed espressivi, gioco libero e organizzato, sostegno scolastico, sia per quelle esterne, in collaborazione con le associazioni del quartiere e la comunità. Le attività vengono progettate pensando ai particolari bisogni dei bambini, tenendo conto degli interessi, delle curiosità e delle fasi evolutive. I bambini sviluppano attraverso il lavoro di gruppo e l’attività di laboratorio la capacità di socializzare e imparano a cooperare non solo dentro il Centro, ma anche al di fuori di esso”. 11
La presenza nei territori “Il nostro intervento è strutturato in modo da offrire ai ragazzi e alle famiglie che vivono e orbitano nella zona del Centro storico un punto di riferimento aggregativo da vivere come spazio di incontro, aggregazione, socializzazione, gestione qualificata del tempo libero, inclusione sociale, integrazione dei ragazzi stranieri e prevenzione del disagio giovanile. Gli impatti sui beneficiari e le opportunità create sul territorio sono ravvisabili nell'elevata partecipazione dei ragazzi alle attività proposte, che hanno risposto al bisogno diffuso di disporre gratuitamente di luoghi e spazi sociali fruibili all'interno del territorio in cui sviluppare interessi e propensioni. Le attività proposte sono gratuite e a libero accesso, in modo da rispondere alle esigenze delle famiglie, che non dispongono delle risorse economiche necessarie per offrire ai propri figli un'attività extra-scolastica qualificata”. “Nei Centri di Aggregazione negli ultimi dieci anni è aumentata la partecipazione delle famiglie italiane. Le attività non sono più esclusive per le fasce di popolazione in difficoltà, ma sempre più uniscono situazioni di disagio a condizioni di benessere socio-economico. La collaborazione con alcune associazioni sportive ha amplificato ancora di più questa tendenza. In generale anche il quartiere del Carmine che è sempre stato un trait d'union tra centro storico e quartieri residenziali benestanti, ha visto una crescita di associazioni, di esercizi pubblici e di laboratori che hanno migliorato molto la vita del quartiere”. “Il quartiere di Lagaccio era un territorio molto degradato caratterizzato da fenomeni di delinquenza e disagio sociale ed economico, abitato da famiglie numerose multiproblematiche, reduci da ricongiungimenti familiari e con scarsa disponibilità di tempo e risorse per la cura dei figli, povero di risorse culturali, spazi e opportunità educative per le famiglie. Il CA ha risposto offrendo un’attività di accoglienza dei minori nell’orario lavorativo, attività educative gratuite, spazi di socializzazione, ascolto e informazione, attività aggregative e di svago, sostegno ai compiti e prevenzione dell'abbandono scolastico, integrazione dei minori stranieri, educazione alla legalità ed educazione affettiva, promozione del benessere. Rispetto al territorio si sono rafforzati i legami e il senso di appartenenza al quartiere promuovendo eventi sul territorio partecipati da tutti”. “Nella difficile zona di Prè l'attività di abbellimento di piazza Marinelle ha costituito un vero e proprio lavoro comune di rigenerazione urbana, grazie al lavoro di comunità e alla realizzazione di iniziative e eventi socio-culturali e aggregativi come feste, giochi, proiezioni e rappresentazioni. Il quartiere prima caratterizzato da forte presenza di spaccio e uso di sostanze è diventato un luogo riconosciuto come sano e positivo”. “Uno degli impatti maggiori sul territorio si è registrato con la gestione dei Giardini Luzzati che ha creato la possibilità per le famiglie di riappropriarsi del proprio quartiere, rafforzando legami sociali e senso di appartenenza al territorio e promuovendo il benessere collettivo”. 12
Punti di forza ºº Cabina di regia: la regia del sistema è garantita da un coordinamento centrale e da una Commissione Mista formata dai coordinatori del CSF e della ATS e dai referenti di tutti i servizi, con compiti di programmazione condivisa, di raccordo tra i servizi oltre che di discussione sui casi da prendere in carico. Tale sistema, grazie all’apporto delle risorse e alla specificità di ogni singolo servizio, ha permesso di costruire una comunità di buone pratiche, divenuta per le famiglie un valido punto di sostegno e riferimento. ºº Trasversalità dei servizi: La co-gestione trasversale di sistema favorisce la circolarità nelle politiche di gestione del personale e consente di ottimizzare le risorse e valorizzare le competenze nell’ottica di costruire una cultura professionale comune e interventi fortemente integrati. ºº Networking: Il lavoro di rete consente non solo di sviluppare e incrementare la presenza territoriale e il lavoro di comunità, ma anche di implementare l’offerta e le risorse del CSF grazie all’attivazione di sinergie e collaborazioni con una pluralità di realtà locali. Il CSF è punto di raccordo di un’articolata rete territoriale integrata che coinvolge gli Ambiti Territoriali Sociali, le Asl, le scuole, i consultori, i servizi privati per i minori (servizi residenziali, di orientamento, Laboratori Educativi Territoriali) università, comitati di quartiere e tutte le altre agenzie educative, a favore di una progettualità condivisa che mira al benessere dei minori e delle rispettive famiglie. ºº Professionalità: La professionalità e competenza è garantita da una formazione continua e dall’esperienza dei nostri educatori che operano all’interno dei servizi del CSF da molti anni e vantano conoscenze teoriche e metodologiche di pedagogia sociale, psicologia, sociologia, comunicazione interculturale, ma anche di altri apporti disciplinari, come la psicologia umanistica e possiedono specifiche competenze relazionali e conoscenza di tecniche educative e di animazione. Tutti i servizi garantiscono agli operatori formazioni costanti e supervisioni mensili. Collaboriamo inoltre con professionisti esterni provenienti dalle discipline psico-pedagogiche, sociali e giuridiche. ºº Diversificazione dei percorsi di formazione: L’ampiezza del sistema consente di fruire di percorsi di formazione molto ricchi e articolati: • formazioni collettive del CSF; • formazioni congiunte con ATS; • percorsi organizzati dai singoli servizi su tematiche pedagogiche tecniche educative, laboratoriali e di animazione; • formazioni specifiche con l’Università degli Studi di Genova, Animazione Sociale Gruppo Abele di Torino, Università Bicocca di Milano, Spazio Neutro di Milano. 13
dove lavoriamo e con chi L'ambito territoriale d’intervento del CSF Centro Est è il Municipio I Centro Est del Comune di Genova. L'organizzazione del CSF Centro Est si struttura sulla base del forte radicamento dei servizi socio-educativi la cui articolazione e dislocazione territoriale è volta a coprire in modo integrato le diverse zone del Municipio I. Committenza: Comune di Genova - Municipio I Centro Est/ATS 42 Interlocutori istituzionali principali : ASL 3 (Servizi Scac, Sert, Salute Mentale, Centro Giovani) Scuole del territorio. Reti territoriali di cui siamo membri: Casa Gavoglio, Centro Polivalente Lagaccio. Zone principali di residenza delle famiglie Centro storico (Pré, Molo, Maddalena), Carmine, Oregina, Lagaccio, Castelletto, San Nicola. Alcune famiglie e minori provengono da territori limitrofi e da quartieri appartenenti ad altri Municipi (San Teodoro, Sampierdarena, Cornigliano, Bassa Val Polcevera, Bassa Val Bisagno, Voltri). In molti casi, si tratta di nuclei interessati da fenomeni di mobilità residenziale urbana − trasferitisi in altre zone della città al fine di trovare soluzioni abitative con canoni di locazione meno gravosi o assegnatari di alloggi popolari − che usufruiscono dei servizi socio-educativi del CSF Centro Est in virtù di un legame persistente con il territorio del Municipio I. La permanenza di tale legame è riconducibile al lavoro dei genitori, alla presenza degli Istituti secondari di secondo grado frequentati dai ragazzi, alla scelta di privilegiare la continuità degli interventi e delle proposte socio-educative proposte. Scuole Nel corso degli anni i servizi socio-educativi del CSF Centro Est hanno consolidato, attraverso l'implementazione di accordi e prassi operative, una stretta collaborazione con gli istituti scolastici presenti nei quartieri di riferimento. La programmazione dei servizi del CSF Centro Est si struttura sulla base di percorsi di integrazione con le scuole, in ragione della necessaria continuità e omogeneità degli interventi di sostegno educativo, attraverso una costante sinergia tra gli educatori e gli insegnanti di riferimento, nel rispetto dei rispettivi ambiti d'intervento. Lo scambio di informazioni con la scuola è finalizzato ad avere una conoscenza più completa del minore e ad attivare un lavoro integrato di potenziamento delle sue competenze, non solo sul piano del rendimento scolastico ma anche sul piano relazionale, emotivo e sociale. 14
radicamento appartenenza inclusione Scuole Primarie: Daneo, Convitto Colombo, Garaventa-Gallo, Embriaco, Chiabrera, Duca degli Abruzzi, Spinola, Grillo, Mazzini, San Paolo. Scuole Secondarie di Primo Grado: Don Milani, Colombo, Bertani, Baliano, Duca degli Abruzzi, Chiabrera, Gastaldi, Serra, I.C. Burlando, Bixio, San Paolo, San Teodoro, Bercilli, Ugo Foscolo, Istituto Don Bosco. Scuole Secondarie di Secondo Grado: I.I.S. Vittorio Emanuele-Ruffini, Liceo scientifico Leonardo Da Vinci, IPSSIA Odero, I.S.S.S. Firpo-Buonarroti, I.T.S.S. Majorana-Giorgi, I.I.S.S. Duchessa di Galliera, I.I.S. Gastaldi-Abba, CNOS-FAP Don Bosco, I.I.S.S. Einaudi-Casaregis- Galilei, I.P.S.S.A. Bergese, I.P.S.S.A.R. Marco Polo, Liceo Artistico Klee-Barabino, I.T.T.L. Nautico San Giorgio, Liceo Pertini, I.S.C.S. Montale, Liceo scientifico Cassini, Agenzia di formazione Isforcoop, Centro di formazione Cescot. La metodologia di lavoro con le scuole si concretizza in diversi tipi di intervento, tra cui: • attività pomeridiane quotidiane di sostegno scolastico presso le sedi dei servizi socio-educativi; • presa in custodia giornaliera dei bambini all'uscita da scuola ed accompagnamento presso i rispettivi servizi; • colloqui periodici con gli insegnanti; • programmazione congiunta di progetti e interventi individualizzati di sostegno scolastico e di potenziamento delle competenze; • monitoraggio e verifiche dell'andamento scolastico e degli interventi educativi intrapresi; • facilitazione e supporto nelle relazioni scuola/famiglia; • laboratori di orientamento alla futura carriera scolastico-formativa dei ragazzi; • inserimenti scolastici; • organizzazione congiunta di iniziative di animazione territoriale, di attività aggregative e ludico-sportive; • laboratori a tema curricolari ed extra-curricolari; • partecipazione degli educatori a Commissioni scolastiche e a Consigli di classe; • implementazione di progetti di alternanza scuola-lavoro, che consentono ai ragazzi delle classi quarte delle scuole secondarie di secondo grado di svolgere attività formative di volontariato presso i servizi socio-educativi; • fruizione di spazi e impianti sportivi scolastici da parte dei servizi socio-educativi in orario extra-scolastico. 15
dove andiamo Risorse aggiuntive Tutti gli enti del CSF, oltre a rispondere al mandato del bando di aggiudicazione, contribuiscono in misura significativa con risorse proprie che esulano dai fondi previsti da bando per garantire la miglior qualità dei servizi offerti e una risposta più esaustiva ai bisogni delle famiglie. • Nel triennio tutte le strutture si sono dovute adeguare alla nuova normativa regionale sull’autorizzazione al funzionamento dei Centri di Aggregazione e dei Centri Socio- Educativi. La spesa totale sostenuta dalle associazioni e cooperative per adeguare le sedi che ospitano i centri ha superato i 150.000 euro. • I nostri Centri di Aggregazione hanno un rapporto educativo 1 a 10, in considerazione delle situazioni di particolare disagio presenti. Ciò da un lato garantisce un lavoro educativo più qualificato, ma dall’altro richiede risorse aggiuntive per far fronte alle situazioni più problematiche (colloqui con assistenti sociali e Asl, insegnanti, famiglie, associazioni). Rispondendo ai bisogni del territorio, la maggior parte dei centri ha investito risorse aggiuntive nel servizio oppure ha suddiviso il lavoro per fasce orarie. • Il bando non prevede un finanziamento aggiuntivo per i mesi estivi, questo comporta la necessità di integrare con progetti o risorse degli utenti per garantire l’aumento dell’orario di apertura e l’organizzazione di uscite e attività all’aperto. Nel nostro Municipio è in atto da molti anni una collaborazione con i progetti L.E.T i cui fondi negli ultimi anni non sono sufficienti a coprire le spese e quindi in maniera sempre maggiore sono le famiglie degli utenti che devono sostenere costi importanti. Anche in questo caso, dove non arrivano le famiglie, sono gli enti gestori che immettono risorse proprie. Progetti, bandi e ricerca fondi: nel triennio sono aumentate le partecipazioni a bandi e progetti per la ricerca di fondi da investire nel centro servizi. In alcuni casi molti enti gestori appartenenti al CSF hanno presentato progetti comuni. 16
creatività presidio partecipazione Progettualità future Questa indagine è nata dal bisogno di ripensare, elaborare e intervenire su alcuni punti fondamentali della progettazione, per dare ai bisogni emergenti una risposta non solo più efficace ma più coerente e continuativa. Dalla lettura delle istanze dei singoli servizi emergono alcune indicazioni preziose per la sostenibilità, il rafforzamento e l’evoluzione futura del sistema CSF: • consolidare il ruolo di sistema e di coordinamento del CSF, al fine di sviluppare e utilizzare al meglio le sinergie tra gli enti aderenti a favore di una progettualità realmente integrata, in grado di rispondere in maniera flessibile e puntuale ai sempre nuovi bisogni sociali espressi dal territorio; • sostenere processi e modelli educativi, di animazione socio-culturale e di lavoro di comunità con una maggiore condivisione tra privato sociale ed enti pubblici, attivando la partecipazione e il coinvolgimento di tutti i livelli, ciascuno nel rispetto del proprio ruolo, ma con condivisione e collaborazione nella definizione collettiva di problemi, percorsi progettuali e soluzioni da attuare; • raggiungere un adeguato livello di continuità, uscendo dalla persistente precarietà e messa in discussione del sistema potenziando invece il consolidamento di strumenti di monitoraggio e gestione delle attività, dei momenti formativi e di integrazione delle azioni del pubblico e del privato; • mettere a sistema e implementando l'integrazione tra Centri di Aggregazione e Area Famiglia, potenziare l'educativa di strada con progetti flessibili e mirati alle criticità, consolidare la collaborazione e l’interazione con l'ATS; • rinforzare sinergie e progettualità condivise per comprendere quale sia l'intervento più adeguato per le famiglie e i minori. In relazione al territorio diventa, pertanto, centrale un lavoro di comunicazione e collaborazione non solo con le agenzie di riferimento quali ATS e scuole ma anche con tutte le associazioni di quartiere, i negozianti e le strutture sportive che possono concorrere attivamente e positivamente alla qualità di vita dei bambini. Il CSF si propone come sistema che connette tutta la rete e incrementa le iniziative comunitarie sul territorio, facendosi promotore di eventi e attività per la riappropriazione di "beni comuni". 17
Collaborazioni del CSF Enti pubblici o privati e servizi specializzati: Ambiti Territoriali Sociali, U.E.P.E., Informagiovani, SIAF, Università degli Studi di Genova, Università Bicocca di Milano, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Amiu, Aster, Galleria Nazionale di Palazzo Spinola, Teatro Politeama Genovese, Museo Luzzati, Centro di riabilitazione Redulco, Centro riabilitativo Boggiano Pico. Organizzazioni e realtà del terzo settore: Rete L.E.T. Municipio I Centro Est, Forum territoriale del Terzo Settore - Centro Servizi per il volontariato Celivo Genova, ARCI, Legambiente, Caritas Diocesana Liguria, Fondazione Auxilium, Libera, PIDIDA Liguria – Coordinamento per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, Giardini Luzzati Nuova Associazione, Alpim (Associazione Ligure per i minori), Ass. Music for Peace, Ass. Centro Storico Ragazzi, Coop. Saba, Terra! Onlus, AMA (Associazioni abitanti Maddalena), Ass. Nuovi Profili, Ass. Sc’Art, ReMida, Ass. Pas à pas, Ass. Festival della Scienza, Scuola di Robotica, Ass. Infanzia e cultura, Centro studi Medì, Centro studi Riccardo Massa, Ass. Musicamica, Casa della Maddalena, La bottega solidale, Ass. L’altra via, M.E.T. Manifattura Etica, Y.E.A.S.T., Ass. Culturale Matrioske, Ass. Cernaia 3, Ass. Laboratorio Ripercussioni Sociali, Ass. Adesso, Ass. culturale Sarabanda, Laboratorio sociale di Vico Papa, Ass. Limone Lunare, Ass. culturale Rubik Teatro, Teatro Altrove, Ass. Laboratorio Probabile Bellamy, Coop. Librotondo, Ass. Mater Magna, Ass. Vivisottosopra, Ass. Studio Idea d’Arte, CAI Genova Sez. ULE, Gruppo Yoga Solidale, Bottega del dono solidale - Reach Italia, Ass. culturale Lunaria Teatro, Gruppo Ironici d’Assalto, Compagnia Lumen, Ass. Chance Eventi- Suq Genova, Ass. Zeta Ti, Ass. Le Serre di San Nicola, Agesci Liguria, Cngei Liguria, Casa di quartiere Oregina, Ass. Amici della Don Milani, Murga Invexenda, Helpcode Italia, Udi, Cif, Caritas-Laborpace, Ass. Balgasar, Ambulatorio pediatrico “Camici e pigiami onlus”, Ass. Arké Onlus, Ambulatorio Internazionale Città Aperta, Ass. Consultorio Popolare Amalgama, Ass. Genitori Oregina, Ass. Scuola Daneo, Ass. Semi Foresti, Ass. Paradase Asilo nido YoYo, Asilo Vico Rosa. Enti ed associazioni di promozione sportiva: Uisp Genova, A.s.d. La Salle, Ass. Palestra Popolare Baliano, A.s.d. Non solo Vela, A.p.d. Palme Sport, A.s.d. Nuova Oregina, A.s.d. Yacht Club Italiano, Federazione Italiana Vela, A.s.d. Il paese delle meraviglie, A.s.d. Budo Semmon Gakko, Ass. Italiana Di Capoeira Da Angola, Lega Navale Italiana - Genova, Federazione Scacchistica Italiana, Genova Cricket and Football Club. Coordinamenti: Coordinamento Centri Servizi per la Famiglia di Genova Gruppo di riflessione metodologica sui diritti di visita- Spazio Neutro Milano. Comitati e associazioni di quartiere: CIV Maddalena, CIV Sarzano, CIV Piazza delle Erbe, AMA (Associazioni abitanti Maddalena), Comitato Santa Brigida, Ass. Liberi cittadini della Maddalena, Ass. CarMine Cittadini in movimento. Enti confessionali: Consulta diocesana, Parrocchia Nostra Signora di Loreto, Vicariato Oregina, Parrocchia San Paolo, Parrocchia San Siro Ge-Centro, Parrocchia della Maddalena, Parrocchia San Sisto, Parrocchia San Giovanni di Pré, Centro di ascolto Oregina. Imprese e Professionisti privati: Coop Liguria, Studio Insito Società e territorio, Boni Sport, BM Sport, A. Bandeta. 18
Ringraziamenti Daniela Cattivelli, coordinamento del progetto ed elaborazione testi. Caterina Rizzo, realizzazione della ricerca e strumenti di indagine. Micol Israel, revisione dei testi e supervisione del progetto grafico per il Ce.Sto. Francesca Ferrero, impaginazione e grafica per il Ce.Sto. Gregorio Giannotta, artista e illustratore, per la gentile concessione dei suoi disegni. Il Municipio Centro Est per il patrocinio e il sostegno finanziario. “Un sentito grazie per questi tre anni a tutti gli enti, gli educatori, le famiglie, i ragazzi e gli operatori dell’ATS che hanno lavorato con noi. È stata una crescita positiva. Continuiamo a coltivarla insieme.” 19
Coordinamento Daniela Cattivelli • Via Orefici 8 • 3480547966 • mail csfcentroest@gmail Servizi Centro Socio Educativo Fata Carabina (6 -14 anni) • Via Vallechiara 7/3 • 0102465343 Area Famiglia • Via Cairoli 1/1 • 010261092 Il Formicaio (6 -11 anni) • Piazza Cernaia 3/6 • tel 0102461420 / 3465034345 Il Ce.Sto (6 -18 anni) • Stradone S.Agostino 22/1 • tel 3497223226 La Staffetta ( 6 -14 anni) • Vico Marinelle 6 r tel • tel 3497368049 Caprazzurra (6 -14 anni) • Via A.Centurione • tel 3487653201 Street Up (12 -18 anni ) • Via San Luca 15/1 • tel 3290189737 La Creuza - Circolo Vega(10 -18 anni) • Salita Famagosta • tel 0102472012 Centro La Salle (12 -18 anni) • Salita Negrone Durazzo • tel 0102475000 Centro Movimento Ragazzi (7 -18 anni) • Salita Oregina 48 • tel 010213897 Illustrazioni di Gregorio Giannotta
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